Attività fisica, Sport e Diabete tipo 1

Attività fisica, Sport e Diabete tipo 1
Gabriele Forlani - U.O. Malattie del Metabolismo - Policlinico S. Orsola-Malpighi
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Cosa succede alla concentrazione di insulina durante
l’esercizio fisico?
Gli ormoni prodotti durante l’esercizio fisico (catecolamine) inibiscono la
secrezione di insulina e la sua concentrazione si riduce
Insulina
Esercizio fisico
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Effetti metabolici dell’esercizio fisico
↑ Glucagone
↑ Catecolamine
↓ Insulina
GLU
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Se la produzione di glucosio da
parte del fegato equivale al suo
consumo da parte dei muscoli la
glicemia rimane costante
Alto
consumo di
glucosio
Alta
produzione
di glucosio
⇒ Glicemia costante
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Effetti metabolici dopo l’esercizio
fisico
Insulinemia
normalebassa
Glicogenosintesi
Alimentazione
G
Glicogenosintesi
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L’esercizio fisico:
• L’aumentato consumo di glucosio durante
l’esercizio fisico e l’aumentata captazione
di glucosio da parte di muscolo e fegato
nella fase post-esercizio contribuiscono ad
abbassare e a tenere bassa la glicemia
durante e dopo l’esercizio fisico
• L’esercizio fisico migliora la sensibilità
all’insulina e riduce la necessità di insulina
per 12-48 ore, a seconda della durata e
dell’intensità
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Esercizio fisico nel DM tipo 1
o DM tipo 2 trattato con
insulina
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Esercizio fisico nel diabete trattato con
insulina
Nella persona non diabetica durante l’esercizio fisico la
secrezione insulinica si riduce
• Nella persona diabetica trattato con insulina il
livello di insulina nel sangue non è controllato
da meccanismi fisiologici ma dipende
unicamente dall’effetto della insulina
somministrata in precedenza
• E’ possibile che l’insulina circolante possa
essere più alta o più bassa del livello ottimale.
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Effetti metabolici dell’esercizio fisico
nel diabete tipo 1
Insulina eccessivamente alta: il
fegato non produce sufficiente
glucosio per bilanciare il consumo
da parte dei muscoli = la glicemia
si abbassa con pericolo di
ipoglicemia
G
Insulina eccessivamente
bassa: il fegato produce
abbondante glucosio ma il
muscolo non è in grado di
utilizzarlo = peggioramento
dell’iperglicemia
G
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Fattori che possono influenzare la
risposta glicemica all’esercizio fisico
• Tipo, quantità e intensità dell’esercizio
• Tempo intercorso dall’ultimo pasto e tipo
di pasto
• Tempo intercorso dall’ultima
somministrazione di insulina e tipo di
insulina utilizzata
• Glicemia all’inizio dell’esercizio
• Forma fisica della persona
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Profilo d’azione delle preparazioni
insuliniche
Lispro
Aspart
Regolare
NPH
Detemir
Glargine
ore
0
2
4
6
8
10
12
14
G:. Forlani. U.O. Malattie del
Metabolismo
16
18
20
22
Livelli di insulina in un soggetto con DM tipo 1
durante l’attività fisica
Insulinemia
NPH
Analogo rapido
4 ore prima
Lantus
Analogo rapido
Sogg. non diabetico
Severa carenza
di insulina
Esercizio fisico
tempo
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Come comportarsi in occasione di
esercizio fisico?
in presenza di cattivo controllo (glicemia > 300 o
glicemia > 250 + chetoni urinari) non iniziare
l’esercizio e praticare un supplemento di terapia
se il controllo è buono:
1.
2.
3.
se l’esercizio è praticato durante il picco d’azione insulinica
il dosaggio della iniezione precedente va ridotto fino al
50%
se l’esercizio è effettuato fuori dal picco d’azione insulinica
il dosaggio della somministrazione insulinica precedente non
va modificato, l’ipoglicemia va prevenuta con l’assunzione di
CHO extra
nelle ore successive all’esercizio va adeguatamente ridotto
il dosaggio di insulina
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Soggetto normale che consuma 3
pasti
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Terapia “Basal - Bolus” con analogo rapido +
analogo basale
Insulina
nel sangue
colazione
*
Ore 8
pranzo
cena
colazione
*
*
*
13
20
= Insulina basale
8
= Insulina rapida
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Terapia “Basal - Bolus” con insulina rapida + Lantus
* = pasto
Insulina
nel sangue
*
*
*
1/2
1/2
2/3
Rap.
Rap
Rap
*
Rap
Es: Bici
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Terapia “Basal - Bolus” con insulina rapida + Lantus
* = pasto
Insulina
nel sangue
*
*
1/1
Rap.
*
*
CHO? 2/3
Rap
Rap
Rap
Es: nuoto - palestra
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Assunzione di carboidrati prima e durante
l’esercizio in soggetti in terapia insulinica
Tipo di
esercizio
Glicemia (mg/dl)
<100
Breve,
bassa
intensità
10-15 g
prima
Modera-ta
intensità
25-50 g
prima, 1015 g/h
dopo la
prima
ora
50 g
prima, 50
g/h dopo
la prima
ora
Elevata
intensità
100-170
180-250
250-300
chetoni -
>300 oppure
>250 chetoni+
Non CHO extra
10-15 g
prima, 1015 g/h
dopo la
prima ora
Non CHO
prima, 1015 g/h
dopo la
prima ora
Non CHO
prima, 1015 g/h
dopo la
prima ora
Non iniziare
l’esercizio, fare
supplemento di
terapia
25-50 g
prima, 2550 g/h
dopo la
prima ora
10-15 g
prima, 2550 g/h
dopo la
prima ora
Non CHO
prima, 2550 g/h
dopo la
prima ora
Non iniziare
l’esercizio, fare
supplemento di
terapia
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Prescrizione ottimale di attività
aerobica
Spesa
energetica
700-2000
Cal/settimana
Intensità:
50-74%
della
capacità
aerobica massima (60-79 % della
frequenza cardiaca massima)
Durata: 20 - 60 min per sessione
Frequenza: 3 - 5 volte la settimana
Orario: tale da non coincidere con il
picco d’azione della insulina o degli
ipoglicemizzanti orali secretagoghi
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Intensità dell’esercizio fisico: metodo
della frequenza cardiaca
• Esercizio fisico moderato = frequenza cardiaca fra il
60% e l’80% di quella massimale
• Frequenza massima teorica per un soggetto =
220 – età in anni
• Esempi:
– A 40 anni: fra 108 (60%) e 144 (80%) battiti/min
– a 50 anni: fra 102 (60%) e 136 (80%) battiti/min
– A 60 anni: fra 96 (60%) e 128 (80%) battiti/min
– A 70 anni: fra 90 (60%) e 120 (80%) battiti/min
Dispendio energetico di alcune attività
(Cal per 10 min. per una persona di 70 Kg)
Riposo a letto
10
Corsa (15 Km/h)
180
Stare seduti
14
Bici (ricreativa)
60
Stare in piedi
17
Ciclismo (21 Km/h)
110
Pulire pavimenti
36
Nuoto
80-140
Stirare
42
Calcio
120
Spolverare
22
Tennis
80-100
Danza (valzer)
57
Sci fondo
90-200
Marcia (4 kM/h)
25
Sci discesa
80
Corsa (9 Km/h)
100
Ginnastica
50
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L’autocontrollo glicemico
• E’ una componente
fondamentale della terapia
• Serve per coordinare la terapia
del diabete e valutarne
l’efficacia
• Permette di aumentare la
flessibilità dello stile di vita
(alimentazione, orari, esercizio
fisico)
• Qualunque indicazione di
terapia che non si basi sui dati
dell’autocontrollo può risultare
inappropriata e complicare la
gestione della terapia stessa
G:. Forlani. U.O. Malattie del
Metabolismo
La registrazione dei risultati
• Ogni volta che la
glicemia viene
misurata il suo
valore deve essere
registrato in modo
tale che possa
essere rivisto,
rivalutato e
utilizzato in seguito
per la pianificazione
della terapia.
G:. Forlani. U.O. Malattie del
Metabolismo
Linee guida per l’autocontrollo
glicemico
Diabete tipo 1:
Diabete tipo 2:
• Misurare la glicemia
prima di ogni pasto e
prima di coricarsi
• Se necessario misurare
la glicemia 2 ore dopo i
pasti e fra le 2 e le 4 del
mattino
• Terapia nutrizionale: 1-2
glicemie la settimana ad
orari diversi
• Ipoglicemizzanti: 1
glicemia al giorno a orari
diversi o un profilo
giornaliero per settimana
• Insulina: almeno 2 volte
al giorno, 2-3 profili per
settimana
G:. Forlani. U.O. Malattie del
Metabolismo
Registrazione dei dati dell’autocontrollo
ora
Farmaci
tipo
dosa
ggio
Glice Cibo
mia
Attività
fisica
quanti tipo quanti tipo
tà
tà
G:. Forlani. U.O. Malattie del
Metabolismo
Linee guida per l’autocontrollo
glicemico
Misurare la glicemia più frequentemente
in caso di:
• Variazioni della terapia
• Esercizio fisico inusuale
• Malattia intercorrente
• Terapia con un farmaco diabetogeno
• Necessità di valutare l’effetto di
variabili come un pasto inusuale o un
esercizio fisico non abituali
G:. Forlani. U.O. Malattie del
Metabolismo