lavorare con dati già raccolti - Dipartimento di Scienze sociali e

15/05/2014
DIPARTIMENTO DI SCIENZE SOCIALI E POLITICHE
Anno Accademico 2013/2014
Metodologia della Ricerca Sociale (GLO)
dott. Ferruccio Biolcati Rinaldi
Sesta settimana
LAVORARE CON LE VARIABILI
FONTI STATISTICHE UFFICIALI E
ANALISI DI DATI MACRO
LA VALUTAZIONE DELLE POLITICHE
PUBBLICHE
LAVORARE CON DATI GIÀ RACCOLTI
1
15/05/2014
• Biolcati-Rinaldi F. e Vezzoni C., L’analisi
secondaria nella ricerca sociale, il Mulino,
Bologna, 2012: pp. 15-33.
Fonti statistiche ufficiali
2
15/05/2014
Di che cosa parleremo questa settimana?
Riferimenti Bibliografici
•
Fonti statistiche ufficiali
–
–
–
–
–
–
•
Produzione
Unità di analisi
Contenuto
Ampiezza della rilevazione
Enti produttori e unità territoriali
Lo studio delle strutture sociali
•
•
•
•
•
L’analisi di dati macro
–
–
–
–
–
Serie territoriali e serie storiche
Cartogrammi
Variazioni assolute e relative
Numeri indice
Fallacia ecologica
•
Per approfondire
Corbetta 2003 II, 259-277 e 291-294
CGP 2001 68-74 e 96-97
Istat (2009), Navigando tra le fonti
demografiche e ufficiali, Roma.
Pintaldi F. (2009), Come si
analizzano i dati territoriali, Franco
Angeli, Milano.
Podestà F. (2011), Tecniche di analisi
per la ricerca comparata transnazionale, Franco Angeli, Milano.
Le statistiche ufficiali
(Corbetta 2003II, 259-277)
• Base empirica importante; statistiche ufficiali e
nascita della sociologia empirica; solo in un
secondo tempo inchiesta campionaria
• Carattere ufficiale
• Classificazione Istat:
– statistiche demografiche (nascite, decessi,
matrimoni, ecc.),
– statistiche sociali (sanità, giustizia, istruzione, ecc.),
– statistiche economiche (produzione industriale,
bilanci delle imprese, commercio estero, ecc.),
– statistiche ambientali (meteorologia, incendi,
depuratori, ecc.).
– ecc.
3
15/05/2014
Quattro aspetti di distinzione
(Corbetta 2003II, 259-277)
1.
2.
3.
4.
Produzione
Unità di analisi
Contenuto
Ampiezza della rilevazione
1. Produzione
(Corbetta 2003II, 259-277)
• Rilevazione indiretta
• Rilevazione diretta
– Censimenti, inchieste campionarie ad hoc
• Inchieste campionarie ad hoc
– Adeguate per la conoscenza del fenomeno
– Catturano fatti sociali sfuggenti
– Ma sono costose
• Sviluppi della rilevazione indiretta e diretta
4
15/05/2014
2. Unità di analisi
(Corbetta 2003II, 259-277)
Unità di analisi aggregata (territoriale): elemento
tradizionalmente caratterizzante
Unità di rilevazione individuale ma unità di analisi
aggregata: proprietà aggregate (≠) e globali (=)
Tipi fondamentali di elaborazioni:
•
•
•
–
–
•
•
Analisi diacroniche
Analisi sincroniche (variazioni territoriali)
Oggi le cose stanno in parte cambiando
Unità di analisi e disegni di ricerca (cfr. lezioni
precedenti)
3. Contenuto
(Corbetta 2003II, 259-277)
• L’informazione amministrativa rileva dati
fattuali; non opinioni, atteggiamenti,
motivazioni.
• Anche nelle inchieste campionarie ad hoc
– Es.: Indagine Multiscopo sulle Famiglie.
• Motivi
– Caratteristiche originarie
– Materia gestita dallo stato
– Rappresentatività piuttosto che
approfondimento
5
15/05/2014
4. Ampiezza della rilevazione
(Corbetta 2003II, 259-277)
• Rilevazione esaustiva (totale)
– Archivi amministrativi, censimenti
– Permette di spingere l’analisi a livelli minori di
disaggregazione territoriale
• Rilevazione campionaria (parziale)
–
–
–
–
–
Riduzione dei costi
Riduzione dei tempi
Riduzione del carico organizzativo
Possibilità di approfondimento
Comunque campioni di dimensioni imponenti
Enti produttori
(Zajczyk 1997)
•
•
•
•
Enti istituzionali
Enti pubblici o titolari di servizio pubblico
Società e organismi privati
Strutture scientifiche
6
15/05/2014
Lo studio delle strutture sociali
(Corbetta 2003II, 291-294)
• Straordinaria opportunità per la ricerca sociale
• Prospettive di ricerca
a)
b)
c)
d)
Analizzare e descrivere la struttura della società
Studi sulle ripartizioni territoriali
Studi comparati fra nazioni
Studi nel tempo
• Limiti
a) Eterogeneità dei fini (fonti statistiche ufficiali,
ricercatore)
b) Limitazione alle variabili fattuali
c) Non adatti per l’analisi dei comportamenti individuali
(fallacia ecologica)
Serie temporali e territoriali,
dati aggregati
7
15/05/2014
Serie territoriali e serie storiche (CGP
2001, 68-74)
• Molte variabili riferite ad aggregati territoriali sono di tipo
cardinale. Naturalmente, ad aggregati territoriali, possono
anche essere associate variabili nominali o ordinali.
• Rapportare alle dimensioni della popolazione.
• Una serie territoriale è una sequenza di valori assunti da
una variabile nello stesso momento in diversi aggregati
territoriali; una serie storica (temporale) riporta in
sequenza i valori assunti da una variabile su uno stesso
aggregato territoriale in tempi diversi.
• Rappresentazioni grafiche: per le serie storiche quelle
cardinali, per le serie territoriali quelle nominali. Una
rappresentazione grafica di grande efficacia comunicativa
per le serie territoriali è rappresentata dai cartogrammi.
Individui che vivono in famiglie
povere – Anno 2006
(per 100 individui residenti)
Fonte: Istat, Indagine sui
consumi delle famiglie
8
15/05/2014
Quali strumenti per l’analisi dei dati
tratti da fonti statistiche ufficiali?
(CGP 2001, 68-74 e 96-98)
• Variazioni assolute e relative
• Numeri indice
• Rapporti statistici
Variazioni assolute e relative
(CGP 2001, 68-74)
• Come poter valutare le variazioni di un fenomeno rilevato
in situazioni – temporalmente o territorialmente – diverse?
• Se indichiamo con a e b le due grandezze, possiamo
calcolare fra di esse sia la variazione relativa che quella
assoluta:
• Variazione assoluta: b-a = 292-242 = +50
• Variazione relativa: ((b-a)/a)*100 = (50/242)*100 = +20,7
• Naturalmente la variazione relativa dipende fortemente dal
termine preso a riferimento.
• È importante distinguere fra variazione percentuale
(variazione relativa) e variazione di punti percentuali
(variazione assoluta).
9
15/05/2014
I numeri indice
(CGP 2001, 68-74)
•
I numeri indice sono sequenze di valori, assunti da una stessa variabile ma
riferiti a periodi/aggregati diversi, che sono stati relativizzati rispetto a un
valore della sequenza convenzionalmente preso come riferimento e posto
uguale a 100.
– n. morti 1985 : 100 = n. morti 1986 : X
– 242:100=292:X
– X=(292*100)/242=121
•
•
•
•
•
•
Si noterà la sostanziale equivalenza fra il calcolo della variazione relativa e
quello che porta al numero indice.
Valore aggiunto.
Serie temporale e serie territoriale.
I numeri indice non sono mai negativi.
I valori assunti dai numeri indice non dipendono dall’unità di misura o di
conto in cui sono espressi; essi sono numeri puri e permettono il
confronto tra le variabili più disparate.
Base fissa e base mobile.
Serie storica
(CGP 2001, 68-74)
10
15/05/2014
Serie territoriale
(CGP 2001, 68-74)
Rapporti statistici
(CGP 2001, 96-98)
•
•
•
•
•
Le variabili cardinali che non derivano né da una misurazione né da un
conteggio, bensì dalla combinazione di altre variabili cardinali, si
chiamano variabili derivate.
Rapporto di composizione: mette in relazione la “parte” al “tutto”,
consiste nel mettere in relazione una parte di un fenomeno al fenomeno
stesso nella sua totalità.
Rapporto di coesistenza: è un rapporto fra due parti di un insieme, ossia
il rapporto fra la frequenza di una modalità e la frequenza di un’altra.
Rapporto di derivazione: corrisponde al rapporto fra la misura di un
fenomeno e quella di un altro che può essere considerato un suo
presupposto necessario.
Rapporto medio: le due grandezze messe in relazione attengono a due
fenomeni diversi. I rapporti medi sono una sorta di categoria residuale
che raccoglie i rapporti che non ricadono nei casi precedenti.
11
15/05/2014
La valutazione
delle politiche pubbliche
Di che cosa parleremo questa settimana?
Riferimenti Bibliografici
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Definizioni
Finalità
Oggetti
Momenti
Criteri
Domande
Attori
Usi
Approcci
•
Moro G., 2005, La valutazione delle politiche pubbliche,
Roma, Carocci, pp. 10-45.
•
•
Per approfondire:
De Ambrogio U. (a cura di), 2003, Valutare gli interventi
e le politiche sociali, Roma, Carocci.
Lippi A., 2007, La valutazione delle politiche pubbliche,
Bologna, il Mulino.
Rossi P. H., Freeman H. E. e Lipsey M. W., 1999,
Evaluation. A systematic approach, sesta edizione,
Thousand Oaks (CA), Sage.
Stame N., 1998, L’esperienza della valutazione, Roma,
Seam.
Stame N., 2001a, “Tre approcci principali alla
valutazione: distinguere e combinare” in Palumbo M., Il
processo di valutazione. Decidere, programmare,
valutare, Milano, Franco Angeli, pp. 21-46.
Tavistock Institute (in collaborazione con GHK e IRS),
2003, La valutazione dello sviluppo socio-economico. La
guida:
•
•
•
•
•
–
•
http://www.retenuvv.it/utilita/guide/trad_evalsed.ph
p
Weiss C.H. (1998), Evaluation. Methods for studying
programs and policies, Prentice Hall, Upper Saddle River,
NJ.
12
15/05/2014
Il calendario della prossima settimana
Lezione
Esercit.
Giorno
Ora
Aula
Docente
15
Mag. 19
12.30
13
Biolcati
16
20
10.30
12
Biolcati
11
21
8.30
2
Guglielmi
12
21
10.30
2
Guglielmi
13