Le cocciniglie della vite: principali specie, danni e strategie di contenimento Dr. Mirko Trevisi Responsabile viticolo “Collis Veneto Wine Group” Principali specie presenti sulla vite: Planococcus Ficus Fam. Pseudococcidi Planococcus Citri Parthenolecanium Corni Fam. Coccidi Pulvinaria Vitis Targionia Vitis Fam. Diaspididae Diaspidiotus Viticola Attualmente, nel nostro areale, solo Il Parthenolecanium Corni ed il Planococcus ficus hanno avuto una diffusione preoccupante. Fattori che favoriscono la diffusione delle cocciniglie: poca luce scarsa aerazione -forma d’allevamento elevata umidità vegetazione fitta -tecnica colturale errata gestione della chioma concimazioni azotate eccesso di umidità linee di difesa non specifiche Parthenolecanium Corni -specie polifaga -presenza in costante aumento negli ultimi 7/8 anni. Ciclo biologico: -Sverna come neanide di seconda età sui tralci e corteccia del fusto; -Ad inizio primavera raggiunge la maturità, e depone 2000/3000 uova sotto lo scudetto; -la riproduzione avviene per partenogenesi; -la schiusura delle uova avviene in circa 20/30 giorni e le neanidi colonizzano le foglie ed i nuovi germogli; -Segue una seconda generazione ai primi di luglio, le neanidi compiono una prima muta e rimangono in questo stadio fino all’autunno quando migrano nei luoghi di svernamento; Danni: -indebolimento generale della pianta a causa dell’attività trofica; -imbrattamento della vegetazione per emissione di melata; -sviluppo di fumaggini; -disseccamenti e morte di parte della vegetazione; -vettore di virus (arrossamento fogliare); Strategie di contenimento: -avere piante in equilibrio vegeto-produttivo con gestione corretta della chioma; -eliminazione meccanica degli scudetti tramite spazzolature; -eliminazione dei tralci più colpiti: Olio bianco attivato con estere a fine inverno; Lotta Chimica Insetticida (Clorpyriphos, Buprofezin Thiametoxam, Spirotetramat,), al momento della migrazione delle neanidi (prima decade di giugno); Planococcus Ficus Ciclo biologico: -Sverna in diversi stadi di sviluppo (femmina fecondata, neanide di II e III età), nelle piccole depressioni della corteccia; -In primavera iniziano le deposizione dei caratteristici ovisacchi contenenti alcune centinaie di uova giallastre. -Al germogliamento, le neanidi si portano sulle foglie colonizzando soprattutto la pagina inferiore. -Una seconda generazione ha luogo in luglio: gli stadi giovanili invadono progressivamente germogli e grappoli insediandosi sul rachide. -Verso la metà di agosto si sviluppa una terza generazione a cui sono dovuti i danni maggiori. -In autunno, generalmente dopo la vendemmia, le popolazioni della cocciniglia si portano sotto il ritidoma per svernare. presente sporadicamente nell’annata 2012, è diventata una vera emergenza nel 2013 anche a causa delle difficoltà nell’intraprendere un programma efficace di difesa: -alta prolificità, (una femmina depone fino a 700 uova con incrementi demografici spettacolari); -elevato numero di generazioni (fino a 6); -possibilità dell’insetto di modificare il rapporto fra maschi e femmine in funzione dell’ambiente e della densità della popolazione; -presenza di generazioni sovrapposte; - si presenta con focolai di difficile mappatura; -protezione dell’insetto grazie ad una copertura cerosa; - Dinamiche e demografia differenti fra anni e luoghi -presenza di colonie permanenti nei fusti e nei cordoni; - Mutato panorama degli insetticidi e delle strategie; Danni: -preleva linfa per nutrirsi; - espelle "melata”; - favorisce fumaggine; - trasmette malattie da virus (accartocciamento fogliare(GLRa-3), scanalatura de legno di Kober (GVA), suberosi corticale (GVB); - collasso del rachide; - morte di speroni; - sviluppo di ocratossine; - Compromissione della qualità del vino Strategie di contenimento: -gestione corretta della tecnica colturale, delle concimazioni e degli interventi in verde. -trattamenti fitosanitari in fase di gemme cotonose: Si tratta di un intervento fondamentale per cercare di limitare le popolazioni presenti nelle colonie permanenti, i migliori risultati si ottengono usando : Polithiol 5/6 l/hl addizionato con Clorpiriphos alle dosi di etichetta. (questo trattamento deve essere effettuato avendo cura di bagnare molto bene i fusti ed i cordoni delle viti che sono sede delle colonie permanenti). -trattamenti in fase vegetativa: ci sono essenzialmente 2 principi attivi che hanno efficacia similare, -Buprofezin (Applaud Plus), è un insetticida regolatore di crescita che agisce per contatto con azione antifissativa; dose 1,5kg/ha meglio in miscela con 0.5l/ha di olio bianco (attenzione allo zolfo!!!). -Spirotetramat (Movento 48sc),è un insetticida dotato di doppia sistemia che agisce per ingestione; dose 1.5l/ha Epoca di intervento per un efficacia ottimale del trattamento: -Buprofezin in prefioritura; -Spirotetramat in post fioritura; % grappoli colpiti 0 20 40 Movento pre 60 80 100 50 Applaud pre 40 Movento post 40 Applaud post 50 Testimone 90 individui/foglia 0 1 Movento pre 0,1 Applaud pre 0,12 Movento post Applaud post Testimone 2 0,25 1,6 1,64 Dati 2013, fondazione Edmund Mach 3 n.b. in etichetta Movento sc è ammesso solo dalla post fioritura In sinesi: -In caso di presenza dell’insetto per la prima volta nel vigneto è indispensabile la tempestività dell’intervento; -In caso di presenza dell’insetto nel vigneto nell’annata precedente si deve prevedere una lotta specifica preventiva (colonie permanenti); -Il trattamento di fine inverno è fondamentale ma da solo non basta; -Il trattamento primaverile è indispensabile effettuarlo precocemente affinchè possa avere un effetto rilevante e duraturo. -In caso di utilizzo di Spirotetramat per una efficacia ottimale è necessario che la pianta sia nella condizioni vegetative ideali per assorbire al meglio il prodotto. Il mal dell’esca ( Phellinus Ignarius Stereum Hirsutum), Si tratta di una patologia a carico del legno della vite determinata dalla sovrapposizione di due patologie: -Tracheomicosi (colonizzazione dei vasi linfatici ad opera delle ife del fungo); -carie del legno La patologia è dovuta all’azione combinata di alcuni funghi (Phialophora Parasitica, Cephalosporium spp, Eutypa Lata) detti pionieri che degradano la lignina, poi intervengono due specie di basidiomiceti ( Phellinus Ignarius Stereum Hirsutum), che degradano la cellulosa delle pareti cellulari. Forma cronica, (disseccamento lento e progressivo della pianta che può durare diversi anni). sintomatologia Forma apoplettica, (improvviso disseccamento estivo di piante sane all’apparenza). Strategie per il contenimento: -ogni tipo di azione volta alla limitazione dell’espansione dellla malattia si basa su criteri preventivi: Piante sintomatiche Piante sane -Capitozzatura appena sopra il punto d’innesto delle piante sintomatiche; -Asportazione dal vigneto del legno di potatura e dei tronchi delle piante ammalate; -Disinfezione degli attrezzi da taglio; Evitare i tagli di grandi dimensioni; Eliminare gli accumuli di legno vecchio sui cordoni; Impiantare vitigni poco sensibili; Trattare con Tricoderma; Il trattamento con Tricoderma (Remedier): Si tratta di un prodotto biologico a base si spore Trichoderma Asperellum e Trichoderma Gamsii che agisce per competizione rispetto ai funghi patogeni colonizzando le ferite di potatura (sito di entrata dei funghi agenti della malattia). -1 trattamento all’anno nella fase del “pianto”; -1 kg/ha con almeno 4 quintali di acqua/ha; -Getti diretti alle zone con tagli di potatura; Remedier -Curare bene la bagnatura; -Applicare a distanza di almeno 10 giorni da un trattamento fungicida n.b. trattandosi di spore vive è necessaria la reidratazione da eseguirsi prima di effettuare il trattamento: si deve lasciare il prodotto in acqua (rapporto 1/10), a temperatura ambiente per 24 ore. L’azione del prodotto non si nota immediatamente, negli anni si rileva una sempre più sensibile diminuzione di nuove piante sintomatiche. Il trattamento è da farsi in vigneti con inizio di infezione e su vitigni sensibili. GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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