Primavera 2014 (4779 Kb)

&
m&m
mare
monti
Vivere e Viaggiare con Gusto
Anno XXIII - Marzo 2014 Mare&Monti periodico di turismo e enogastronomia n. 1 - Poste Italiane spa sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n° 46) art. 1 comma 1 DCB Forlì - Ed. PrimaPagina Euro 3,00
Vinitaly 2014
Emilia Romagna
protagonista
Itinerari
In sella sui crinali
e tra oasi vallive
Appuntamenti
Eventi e iniziative
di primavera
ENIO OTTAVIA NI
V I N I
E
EMILIA
2
V I G N E T I
ROMAGNA
sommario
6
13
16
20
6
Vinitaly 2014
Edizione da record per l’Emilia Romagna
Il saluto del Presidente
Mondini lascia la guida di AIS Romagna
Cantine alla ribalta
Buona la prima
per Tenuta Diavoletto
Rombi d’autore
Sui pendii del Rubicone
con la Cinquecento
24
mare&monti anno XXIII Marzo 2014
Direttore responsabile Maurizio Magni - [email protected]
Grafica e impaginazione Silvia Zoffoli - [email protected]
Hanno collaborato Giulia Fellini, Carlotta Benini, Filippo Fabbri, Giovanni
Solaroli, Luca Casadei, Cristina Zani, Luca Retini
Fotografie Archivio Mare&Monti, Archivio Apt Servizi, Roy Berardi,
Archivio Provincia di Ravenna, Archivio Provincia di Forlì-Cesena,
Archivio Provincia di Rimini
22
24
26
29
30
La rubrica
Cibo/Vino
Artusi 2.0
A Casa Artusi La cucina del futuro
Turismo equestre
Cavalieri di primavera
La rubrica
In Enoteca
A bordo del bicchiere
Scorribande di gusto in Italia
26
Redazione Amministrazione e Pubblicità
PrimaPagina via Sacchi 31, 47521 Cesena FC tel 0547 24284
Edizioni PrimaPagina Cesena
Stampa Edizioni Montefeltro di Celli Filippo RN (In corso di variazione)
Reg. tribunale di Rimini del 4/3/1993 n.4
Informativa ai sensi della Legge 675 del 31/12/96 In relazione ai Suoi dati in nostro possesso e in conformità con le disposizioni della legge 675 per la tutela dei dati personali, La informiamo che: 1. i dati sono stati raccolti esclusivamente ai fini dell’invio della rivista ‘Mare&Monti’ 2. il trattamento dei dati è effettuato da PrimaPagina ai soli fini della spedizione; 3. Lei può esercitare in ogni momento i diritti di cui all’art. 13 della Legge, in particolare ha il diritto
di opporsi al trattamento dei dati personali che la riguardano, esercitando gratuitamente tale diritto; 4. Titolare del trattamento è PrimaPagina scrl, via Sacchi, 31, 47521 Cesena
3
Appuntamenti
diprimavera
Spettacoli in volo
con il Festival dell’aquilone di Cervia
cervia - Tutti con il naso all’insù per ammirare un mirabilante circo di colori,
simbolo della fantasia e della fratellanza tra i popoli. Dal 24 aprile al 4 maggio
a Cervia si rinnova l’appuntamento con il Festival internazionale Artevento,
uno dei raduni di aquilonisti più famosi del mondo. Tradizione consolidata
dall’inizio degli anni ’80, il festival rappresenta un evento irrinunciabile per
migliaia di appassionati, e ospita ad ogni sua edizione delegazioni ufficiali provenienti da oltre 30 paesi del Mondo. Un’occasione unica per conoscere le
diverse discipline dell’aquilone e le curiosità delle sue più remote tradizioni
tra musica, teatro, danza, pittura e scultura. Tra gli eventi più attesi, le dimostrazioni di combattimenti aerei, le esibizioni di volo acrobatico di precisione,
il kite surf e i laboratori didattici di costruzione e iniziazione al volo.
Capolavori nel segno del Liberty in mostra a Forlì
forlì - Chiamatelo Liberty o Art Nouveau, se preferite Jugendstil oppure Modern Style. Resta
il fatto che tra ‘800 e ‘900 l’ampia diffusione a livello internazionale di un nuovo stile e, soprattutto,
di un nuovo gusto permise di superare lo storicismo e il naturalismo che avevano dominato gran
parte del XIX secolo. A questo periodo straordinario della storia dell’arte in Italia è dedicata la
mostra “Liberty. Uno stile per l’Italia moderna” ospitata ai Musei di San Domenico di Forlì fino a
metà giugno. Capolavori della pittura e della scultura firmati da grandi artisti come Segantini, Previati, Boldini e De Carolis, raccontano il sogno accarezzato di raggiungere una bellezza in grado di
interpretare il mondo trasformato dal progresso scientifico e tecnologico come venne celebrato
dalle grandi Esposizioni di Palermo,Torino e Milano a cavallo dei due secoli.
I big della musica italiana al 105 Stadium di Rimini
rimini - Sarà un maggio all’insegna della musica italiana quello che si prepara a vivere il 105 Stadium di Rimini, con
tre date assolutamente da non perdere per gli amanti degli artisti nazionali. A salire per primo sul palco sabato 3
maggio sarà Caludio Baglioni con il suo “Con voi Tour”, che unisce i grandi successi del suo straordinario repertorio ai brani dell’ultimo album, ai vertici della classifica dei cd più venduti. Toccherà poi a Giorgia, che martedì
6 maggio arriverà al 105 Stadium per la seconda tappa del tour “Senza Paura”, mentre il 17 maggio Alessandra
Amoroso presenterà a tutti i suoi fan le canzoni del nuovo album “Amore puro”.
4
Grandi film e radiodocumentari al Bellaria Film Festival
bellaria - In anticipo di un mese rispetto al periodo tradizionale e con tante novità in serbo, il Bellaria Film
Festival andrà in scena quest’anno dal 1° al 4 maggio. Ancora più centrale nella 32ª edizione della rassegna sarà
il radiodocumentario, mentre sarà ampliata la tradizionale sezione “Italia Doc”. Segno distintivo della rassegna la
qualità delle opere in concorso: non a caso, nel 2002 Paolo Sorrentino, regista del capolavoro La grande bellezza,
vincitore dell’Oscar, ottenne a Bellaria Igea Marina il Premio Casa
Rossa con la pellicola L’uomo in più. Protagonista di entrambi i film,
uno dei più grandi interpreti italiani, Toni Servillo, che nel 2012 è
stato ospite di Bellaria ricevendo il Premio Casa Rossa alla carriera. Allo stesso modo, il Bellaria Film Festival ha rappresentato
una tappa significativa anche per Gianfranco Rosi, premiato al BFF
del 2009 con Below Sea Level, e vincitore del Leone d’Oro alla
70ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, con
il documentario Sacro GRA.
Il grande jazz protagonista in
Romagna con Crossroads 2014
Quaranta candeline
per le Vele di Pasqua
romagna - Circa 400 musicisti chiamati a esibirsi,
50 sere di spettacolo nell’arco di tre mesi, una ventina di città coinvolte in Emilia Romagna. Sono numeri
da capogiro quelli di Crossroads 2014, il festival che
da quindici anni esplora le traiettorie sorprendenti
del jazz e delle musiche a esso più affini. Tra le date
più attese quella del pianista Uri Caine, che sabato 12
aprile, al Teatro Ebe Stignani di Imola, eseguirà in prima
italiana il suo nuovo progetto “Rhapsody in Blue” dedicato alle musiche di Gershwin a capo di un ensemble
di otto elementi. Mentre tra i numerosi esponenti del
jazz italiano, spiccano i più celebri trombettisti nazionali, come Fabrizio Bosso, stella ormai di prima grandezza, che si esibirà assieme al sassofonista argentino
Javier Girotto alla guida del loro sestetto Latin Mood
al Teatro Comunale di Russi il prossimo 24 aprile e a
capo del suo Spiritual Trio al Teatro dell’Osservanza di
Imola il 2 maggio.
cesenatico - Giunge alla 40esima edizione
la manifestazione “Vele di Pasqua”, che anche
quest’anno a Cesenatico vedrà coinvolte 100
imbarcazioni con equipaggi provenienti da tutto il mondo. L’evento
nel 2014 ritorna nella sede tradizionale
della Congrega Velisti
Cesenatico, sul lungomare di Ponente.
Un’occasione per vedere sfidarsi i migliori skipper, ma anche
per partecipare alle
tante manifestazioni
collaterali che fanno da contorno alla
kermesse, tra le quali
spicca la mostra “40
anni di Congrega e Vele di Pasqua”, allestita
presso le sale espositive del Museo della Marineria dal 12 aprile al 4 maggio.
Gara d’arco storico e figuranti nel lunedì di Pasqua
Bagno di Romagna - Con “La chiama dei Medici”, gara d’arco storico e corteo in costume, il lunedì di
Pasquetta (21 aprile 2014) a Bagno di Romagna nell’appennino tosco-romagnolo ci si immerge nel medioevo.
Sin dal mattino gruppi di arcieri animeranno le vie del centro storico, gareggiando con archi storici e archi a foggia storica, nelle 16 piazzole -bersaglio allestite dal Gruppo Arcieri del Comero; nel pomeriggio sfileranno verso
Piazza Ricasoli con vessilli e rulli di tamburi. I partecipanti arcieri (circa 300) e i figuranti indosseranno costumi
d’epoca (1400-1500).
5
m&m
Vinitaly 2014
Un Vinitaly da record
per l’Emilia Romagna
Nel Padiglione regionale presenti 200 aziende e consorzi del vino, banchi d’assaggio
con 400 etichette, workshop, degustazioni e i piatti ispirati al grande Federico Fellini
6
di Luca Casadei
I
n alto i calici, inizia il Vinitaly 2014! Internazionalizzazione,
buyer, export, bio e formazione: sono queste le parole chiave della 48esima edizione della manifestazione più attesa dai
winelover italiani, in programma dal 6 al 9 aprile a Verona. Tante
le novità e gli appuntamenti in programma, con l’Emilia Romagna
che si riconferma tra le regioni più vivaci grazie a un ricco carnet
di eventi, degustazioni, incontri e workshop promossi dall’Enoteca
Regionale per valorizzare le eccellenze del territorio – a partire
ovviamente dal vino – che animerà il Padiglione 1 di Veronafiere.
Su uno spazio di oltre 4.000 metri quadrati, circa 200 rappresentanti del vino emiliano romagnolo, tra aziende e consorzi, parteciperanno alle quattro giornate di fiera, confermando così un
numero di presenze in aumento rispetto al 2013. Nella piazza
centrale saranno allestiti due banchi d’assaggio con oltre 400 vini,
uno per quelli prodotti con metodo convenzionale, l’altro per i
vini biologici, serviti da quindici sommelier che consiglieranno il
miglior abbinamento.
“Vinitaly rappresenta l’appuntamento più importante per il settore vitivinicolo in Italia – sottolinea il presidente di Enoteca Regionale Emilia Romagna Gian Alfonso Roda – ogni anno dedichiamo
risorse, tempo ed energie per lasciare ai visitatori il ricordo di
un’esperienza unica per la qualità delle degustazioni e per l’atmosfera di calda ospitalità che si respira nell’area dell’Emilia Romagna”.
7
m&m
Vinitaly 2014
Grandi conferme e nuove etichette
Curiosando qua e là tra le cantine romagnole presenti, si scopre che il salone veronese sarà il trampolino di lancio per alcune
nuove etichette molto interessanti. Come lo spumante extradry
Regina della Cantina Spinetta, un 100% Famoso che segna un’ulteriore presenza della cantina faentina nel mondo delle bollicine.
Nel banco aziendale ospitato all’interno dell’area del Consorzio
Vini di Romagna, accanto ai tradizionali sangiovese e albana, sarà
poi possibile assaggiare anche il Centesimino, segnalato tra i cento
vini da non perdere nella guida “Vini buoni d’Italia”, e il Bursôn che
un anno e mezzo fa alla Fiera di Canton (Cina) ha ottenuto il primo premio assoluto tra i rossi internazionali, sbaragliando anche
la concorrenza dei blasonati Barolo e Brunello. “Crediamo molto
in questi vitigni autoctoni della Romagna spesso definiti “minori” –
spiega il titolare di Spinetta Luciano Monti - perché sono in grado
di dar vita a grandi vini che stanno ottenendo sempre maggiore interesse”. Il Vinitaly 2014 vedrà anche l’esordio di tre vini della Cantina Bartolini di Mercato Saraceno, che con l’albana di Romagna
Ada, il rosato LaMimuRosa (sangiovese con una piccola aggiunta
di syrah) e il blend Montesorbo (sangiovese, cabernet sauvignon
e alicante) proporrà le prime etichette del rinnovato corso di
questa storica azienda cesenate. Mentre rimanendo nella Valle del
Savio al banco di Tenuta Casali gli amanti dei vini dolci potranno
assaggiare il passito da uve terrano stramature battezzato Ardaj,
che accompagnerà i tre sangiovese di punta (Baruccia, Palazzina e
Quartosole), il trebbiano Cavaliere Bianco e lo spumante di uve
sangiovese Villa Zappi.
AZIENDA AGRICOLA
SPINETTA
8
Via Pozzo, 26
48018 Faenza (Ravenna)
Tel. 0546.642037
www.spinetta.it - [email protected]
m&m
con Ian D’Agata
Tra vini biologici e cocktail
emiliano-romagnoli
Ampio spazio sarà dedicato nel Padiglione 1 al vino biologico, in
linea con le richieste di mercato e con l’attenzione crescente che
la stessa fiera di Verona rivolge nel 2014 a questo settore, proponendo il debutto di Vinitalybio, salone specializzato riservato ai
vini biologici certificati e realizzato con la collaborazione di FederBio. L’intento degli organizzatori è quello di valorizzare le produzioni enologiche che seguono le norme del regolamento UE e di
rispondere a una precisa domanda dei consumatori, proveniente
in particolare dai Paesi del Nord Europa, dell’America del Nord e
dell’Estremo Oriente. Per gli amanti dei cocktail anche quest’anno
sarà possibile assaporare i drink realizzati con i vini emiliano romagnoli: colorati mix di frutta fresca, vodka, vermouth, gin o rum
che saranno serviti al cocktail bar del padiglione 1 per degustare
in un modo alternativo i vini della tradizione, dal Lambrusco al
Pignoletto, fino alla Malvasia, al Sangiovese, al Gutturnio, al Fortana
e all’Albana.
A tavola con Federico Fellini
Per questa edizione del Vinitaly l’elemento caratterizzante scelto
da Enoteca Regionale Emilia Romagna per la proposta gastronomica sarà uno dei “simboli” italiani più celebri e apprezzati al
mondo: Federico Fellini, espressione del cinema italiano d’autore
– vincitore di 5 premi Oscar – e testimone d’eccellenza delle tradizioni regionali. Nell’area ristorante del padiglione – con accesso
di Filippo Fabbri
Esperto enogastronomo che racconta il vino e i prodotti del territorio da
venticinque anni, Ian D’Agata è stato nominato Migliore giovane giornalista italiano del vino nel 2007 e Migliore giornalista del vino nel 2012 dal
Comitato Grandi Cru d’Italia. Direttore Scientifico della Vinitaly International Academy, insegna cultura enologica nel Master’s Program di Food
Sciences della New York University, ed è l’unico wine writer italiano ad
avere scritto per una grande casa editrice Americana un libro sul vino, The
Ecco guide to the Best Wines of Italy (Ecco/Harper Collins). A Maggio sarà
presentato The Native Wine Grapes of Italy, il suo nuovo lavoro edito per la
University of California Press e dedicato ai vitigni e vini autoctoni d’Italia.
Valigia sempre in mano, D’Agata è stato ospite illustre nella seconda edizione del Cesena Wine Festival. Lo contattiamo prima dell’imbarco a Shanghai,
appena di ritorno da Vienna.
Sangiovese di Romagna: quali sono le prospettive di crescita nel mercato?
“Tante. È un’uva rispettata, tra le quindici più famose e apprezzate al mondo. La Romagna negli ultimi anni ha fatto notevoli passi in avanti perché
ha saputo identificarsi territorialmente col suo vitigno, ne ha fatto un tratto
distintivo della sua identità e della sua storia. Ha fatto capire, in sostanza,
che non solo in Toscana si producono buoni vini”.
Come può farsi largo nel mercato mondiale?
“In maniera semplice: raccontando la piena cittadinanza della Romagna
sul Sangiovese. A volte sono le semplici verità a fare la differenza. Certo,
poi bisogna mettere in campo strategie di marketing, campagne di comunicazione e tanto altro. Il messaggio però deve essere la fedeltà al territorio”.
Come difenderla, questa fedeltà?
“Molte regioni per emergere hanno commesso l’errore di piantare merlot
e sauvignon, scommettendo su vitigni che crescono in tutto il mondo. Così
facendo hanno perso la loro territorialità e dato vita a blend che hanno
snaturato i loro vini. La scommessa del sangiovese deve essere la purezza,
valore aggiunto di un vino che è solo di questa zona”.
Come spiega la costante diminuzione del consumo del vino in Italia?
“Sono tanti i fattori. Ne indico due. Il cambiamento dello stile di vita, oggi
più frenetico, fuori casa, fatto di lavori fisicamente meno faticosi (un tempo
il vino era fonte di calorie). Quando ero piccolo il pranzo in famiglia con i
miei genitori era quasi un rito, oggi impensabile.
Il secondo?
“Il falso perbenismo dell’etilometro che ha portato a rendere chic il non bere
quando si esce. So di andare controcorrente, ma qualcuno mi deve spiegare
quanti sono i disastri causati da padri di famiglia per due bicchieri bevuti a
cena! Perché non dire chiaramente che gli incidenti sono causati per lo più
da ragazzi che hanno preso ben altro? Oggi si fa terrorismo e si arricchiscono le casse dei comuni con i proventi delle multe, col risultato di mettere in
discussione secoli di cultura enologica italiana”.
Boom di cuochi in televisione: saremo invasi anche dai video-sommelier?
“Spero di no. Ormai chi ha bocca va in tv per parlare di cibo e di vino senza
preparazione alle spalle. Un conto è ascoltare Marchesi e Uliassi che raccontano la loro cucina, un altro è l’abbondanza di approssimazione di oggi.
È la vittoria del Grande Fratello, della spettacolarizzazione su tutto”.
Se le dico Romagna a cosa pensa?
“Sole, mare e Fellini. Più che alle vacanze, penso a una terra luminosa”.
9
Cantina sociale di Gualtieri
m&m
Vinitaly 2014
su invito – l’IPSSAR Pellegrino Artusi di Riolo Terme dedicherà al
grande regista romagnolo una selezione di piatti individuati a partire dal libro A tavola con Fellini – Ricette da Oscar della sorella
Maddalena. Il volume, scritto da Maddalena Fellini, è stato rieditato
e ampliato nell’introduzione dalla nipote Francesca Fabbri Fellini,
che presenterà il volume proprio durante le giornate del Salone
internazionale. Il ristorante proporrà anche un menu a base di
proteine vegetali in alternativa ai piatti tradizionali della gastronomia regionale.
Un salone sempre più internazionale
Novità assolute del Vinitaly 2014 a favore di una crescente internazionalizzazione sono Vininternational e International Buyers’ Lounge e Vinitalybio. Con Vininternational per la prima volta gli espositori esteri
saranno riuniti all’interno di un padiglione, con oltre 70 aziende provenienti dai principali Paesi produttori. L’International Buyers’ Lounge, con
Taste and Buy, è invece la nuova area per il b2b wine&spirit dedicata a
operatori esteri selezionati presenti in fiera, al fine di favorire relazioni
e scambi commerciali.
Tel. +39 0522 828161
www.cantinasocialegualtieri.it - [email protected]
LIGABUE CLASS
Lambrusco Reggiano Doc
i numeri del vino ITALIANO
Nel 2013 l’Italia ha prodotto 47,4 milioni di ettolitri di vino (+15%
rispetto al 2012). Circa 380 mila le imprese vitivinicole produttrici,
700mila gli addetti (1,2 milioni con l’indotto primario), una produzione
che supera il milione di etichette. In crescita la qualità, con i vini doc (330
le denominazioni) e docg (73) arrivati al 40% del totale della produzione enologica e gli Igt (118) al 35%, a fronte di una riduzione dei vini da
tavola. Se i consumi interni calano, è in crescita invece l’export, anche
se nel 2013 solo in termini monetari, con il conseguente aumento del
valore per litro: un giro d’affari che supera i 5 miliardi di euro, confermando l’Italia come primo esportatore mondiale in volume. Principali
acquirenti del vino italiano sono gli Usa, seguiti da Germania, Regno
Unito, Svizzera, Canada Giappone, Svezia, Francia, Danimarca, Olanda,
Russia e Cina-Hong Kong.
Spreta brut
emozioni sui lieviti
Ultimo nato presso l’Azienda Agricola Nicola Galassi è lo spumante brut “Spreta,
affinato sui lieviti”. Questo spumante, prodotto con uve Pignoletto e Chardonnay,
si ottiene dalla rifermentazione naturale del mosto e si caratterizza per la presenza di lieviti in bottiglia.
Colore giallo paglierino intenso. Perlage fine e persistente. Profumo di erbe aromatiche con sentori fruttati e floreali, fragrante, con tipici aromi di crosta di pane.
Il contatto coi lieviti selezionati permette al vino di affinarsi, arricchendo la sua
complessità aromatica nel tempo. Fine ultimo del viticoltore è proprio quello di
offrire al degustatore diverse esperienze gusto-olfattive a seconda dello stadio di
maturazione del vino. Elegante ed armonico, deve essere servito ad una temperatura di 6-8°C.
Per evitare un eccessivo intorbidimento si consiglia di porre la bottiglia in verticale
un giorno prima della stappatura e di eseguire le fasi del servizio con opportuna
cautela. Ideale con antipasti, pesce e carni bianche, può essere consumato anche
a tutto pasto.
Tra 46 ettari di vigneti pedecollinari
nel territorio di Imola, precisamente
a Casola Canina, trovate
l’azienda agricola Nicola
Galassi, frutto del lavoro di una
famiglia che ha iniziato
la commercializzazione del vino
alla fine dell’800. Nel corso degli anni
abbiamo unito tradizione e storia
del territorio alle moderne
tecnologie di vinificazione,
avvalendoci di una squadra giovane
e motivata. In campo abbiamo
scelto di privilegiare i vitigni
autoctoni, tra cui Pignoletto,
Montuni, Burson e Famoso.
In cantina invece - sempre
nel rispetto dell’ambiente - ci siamo
dotati di una nuova linea
di imbottigliamento e di un impianto
fotovoltaico che rende l’azienda
autosufficiente dal punto
di vista energetico.
Azienda Agricola Nicola Galassi
Via Ferra, 6 - 40026 Imola11
(BO)
Tel. 0542.50025 / Fax 0542.691343
[email protected]
Merlotta
una vedemmia
lunga oltre 50 anni
“Animati da passione e da genuinità contadina, Paolo e Giovanna fondarono l’azienda nel lontano
1962. Noi, grati e non dimentichi dei loro sacrifici, cerchiamo di continuare il cammino da loro iniziato”.
Una storia vera, scritta dalla passione di una famiglia legata ai segreti dell’uva e alle vicissitudini
del territorio, sviluppata in oltre cinquant’anni di lenta maturazione.
Una storia naturale, che parla di uomini e donne, padri e figli, vigne ben coltivate e vitigni autoctoni, oltre cinquanta vendemmie e vini indimenticabili.
Una storia di lavoro, fatiche, tenacia, libertà e identità, espressa nell’arte dell’arrangiarsi, capacità
innata nell’essere umano che affina ingegno e manualità. Dove da sempre volere è potere e
l’essenzialità dà il giusto valore alle cose.
Una storia che gratifica uomini fieri del proprio lavoro, persone nobili nell’animo e nelle gesta,
che spiega le dinamiche di un successo che solo in ultima analisi ritengono economico.
Una storia di prudente coraggio che ha reso possibile questi vini, animata da fiducia, collaborazione e investimenti. I profondi mutamenti sociali, culturali, tecnici ed economici sono stati parte integrante di questa storia da sempre, tra l’umiltà dell’imparare e l’interpretare i mutamenti
del vino da alimento ad emozione.
Accompagnare il cliente a respirare l’aria dei vigneti, a calpestare la terra da cui il vino viene,
rappresenta per molti la sfida del “ritorno” in cantina. Per la Merlotta è invece l’evoluzione
naturale del suo percorso: questa azienda non deve tornare da nessuna parte, perché da lì non
se ne è mai andata. Le oltre cinquanta vendemmie trascorse diventano una sola, lunghissima,
vendemmia. Ritornano le stagioni, rivivono i sapori, le gioie e i sorrisi sui volti delle nuove generazioni con la stessa voglia di fare e le stesse emozioni.
“Ogni autunno porta una sfida: è conclusione e allo stesso tempo partenza di un nuovo ciclo. Ciascuna
vendemmia porta con sé novità, eppure è anche uguale alla precedente nel ripetersi dei gesti antichi
che rispettano il tempo della natura. Prepariamo il terreno e piantiamo la vite, la cresciamo, ne abbiamo cura. Infine raccogliamo i grappoli maturi, li portiamo in cantina dove lasciamo che il mosto si
trasformi in vino e aspettiamo con pazienza il lento affinamento nelle botti. Cerchiamo di trasportare
nel carattere dei nostri vini l’attaccamento alle tradizioni, il sapore della nostra terra, il frutto delle nostre esperienze e conoscenze. Il nostro è un lavoro duro, che ci vede impegnati dal sorgere del sole fino
a notte fonda. Ma è anche un lavoro magnifico, nel quale ciascun membro della famiglia ha il proprio
ruolo e responsabilità. Di questo sarebbero stati contenti Paolo e Giovanna quando cominciarono, oltre
cinquanta vendemmie fa”.
12
Il saluto del
Presidente
Dopo 18 anni Gian Carlo Mondini lascia la guida
di Ais Romagna. ma continua l’amore iniziato 30 anni fa. I
ricordi più belli e un suggerimento ai produttori: fate squadra!
D
all’Europeo in
Inghilterra
al
Mondiale
del
Brasile, segnando tanti
gol con la maglia... della
Romagna. Non stiamo
parlando di un asso del
pallone, ma di un fuoriclasse della sommellerie,
anche se il parallelo viene
spontaneo, suggerito dalle coincidenze del calendario. Mentre a giugno,
infatti, negli stadi carioca
scenderanno in campo i
big del calcio internazionale, dall’altra parte del
mondo si concluderà la
presidenza di Ais Romagna targata Gian Carlo
Mondini, seguita a quella
di Terenzio Medri e inziata proprio diciotto anni fa,
durante i campionati europei di Wembley. Sguardo sorridente e con una
magnum piena di ricordi,
insieme alla redazione di
Mare&Monti Mondini sfoglia l’album di questi anni
puntellati da tanti piccoli
e grandi successi da ricordare.
Quali sono le pagine
più belle?
I momenti importanti
sono stati davvero tanti.
Dovendo scegliere ricordo con grande piacere
il congresso nazionale
dell’Ais a Cervia nel 2003,
l’inaugurazione della sede
di proprietà di Cesena nel
2012, le vittorie dei nostri
sommelier ai grandi concorsi nazionali e internazionali, la guida “Romagna
da bere”, poi diventata
“Emilia Romagna da Bere
e da mangiare” e fatta in
collaborazione con gli
amici di PrimaPagina e Ais
Emilia. Ma c’è qualcosa di
ancora più importante.
entusiasmo, introducendo
idee innovative e facendo squadra con i delegati
di ogni zona per essere
sempre il presidente di
tutti.
Cosa?
Il bellissimo rapporto
creatosi con i consiglieri,
i delegati e la segreteria:
ci tengo a ringraziare tutte le persone che hanno
condiviso questo percorso con me, ciascuna
dando un prezioso con-
Com’è cambiato il
vino romagnolo in
questi anni?
In questi anni ho visto
migliorare notevolmente
i vini romagnoli, grazie soprattutto al lavoro di alcuni giovani agricoltori che
hanno investito in vigna
tributo con passione e
dedizione. Penso di avere
dato tanto all’associazione, ma anche di aver ricevuto altrettanto in termini
di stima e amicizia. Dal ’96
al 2007, anni di grande
crescita dell’associazione,
fino all’ultimo periodo di
consolidamento, AIS Romagna ha potuto contare sulla collaborazione di
tutti.
Un augurio per il tuo
successore?
Gli auguro che possa guidare l’associazione con
e in cantina, capendo che
solo puntando sulla qualità è possibile far fronte a
un mercato competitivo e
sempre più esigente. Peccato solo spesso si continui a regionare in maniera
troppo individuale.
Fare squadra è la sfida futura per sangiovese &Co.?
C’è bisogno di maggiore aggregazione, come
emerso di recente anche nei convegni di “Vini
ad Arte” e al “Cesena
Wine Festival”. La siner-
gia va cercata non solo
tra produttori romagnoli,
ma allargando lo sguardo
all’Italia. Per conquistare il
mercato estero collaborazioni di marketing tra
aziende che hanno filosofie e caratteirstiche simili
possono essere la strada
giusta.
Quanto conta la comunicazione in questo percorso?
E’ importantissima in tutti i suoi diversi canali per
creare una rete capillare a
partire dalla dimensione
locale. L’Associazione italiana sommelier l’ha capito da tempo e in questo è
un po’ come i carabinieri:
ha una caserma in ogni
Comune per essere radicata nel territorio.
Tanti i vini degustati
in questi anni, quale
ti ha entusiasmato di
più?
Sono tante le etichette
che mi hanno entusiasmato, soprattutto viaggiando
in Italia e in Europa. Ce
n’è una però che mi ha
emozionato in modo particolare: nel ’97, durante
una visita da Bertani (nel
veronese, ndr.), abbiamo
stappato una bottiglia
storica di Acinatico Riser-
va del 1928: un’emozione
unica. Restando in Romagna, per un fatto affettivo
dico il Domus Caia, per la
filosofia, le idee condivise
e i tanti momenti vissuti
insieme con Stefano Ferrucci.
Pasqua si avvicina,
cosa serviamo a tavola?
Un antipasto con piadina,
squacquerone e salumi:
in abbinamento un buon
trebbiano fresco o un famoso, vino che sta venendo apprezzato sempre
più come merita. Come
primo piatto tortelloni di
ricotta o tagliatelle al ragù
bianco accompagnati da
albana secco oppure cappelletti al ragù con un sangiovese o un centesimino
d’annata. Poi le classiche
grigliate di faraona e gli
arrosti con un sangiovese
riserva o un burson, formaggi stagionati con una
bella riserva di 4-5 anni o
un calice di passito. Come
dolci la classica ciambella
con l’albana spumante,
purtroppo sempre meno
diffusa, oppure i ravioli, gli
zuccherini e la zuppa inglese con l’albana passita.
E per gli amanti dei dolci
al cioccolato, un passito di
centesimino o burson.
13
m&m
Morini Wines
Assistenza a tutto campo
conMorini Wines
Consulenti affidabili nel settore enologico, ma anche partner strategici per il trading internazionale.
Luca Garelli ci racconta le nuove frontiere del gruppo imolese tra mercati esteri e la sfida del biologico
S
toria, passione e uno sguardo rivolto al futuro per accompagnare al
successo piccole e grandi aziende impegnate nelle molteplici sfide
del mercato globale. Brilla la stella del gruppo Morini Wines, fin dal
1942 punto di riferimento nei servizi agronomici e diventato negli ultimi
anni un partner affidabile e strategico nel settore enologico per un numero
crescente di aziende agricole capaci di ottenere premi e riconoscimenti nelle principali competizioni e guide di settore regionali e nazionali. Merito di
un’assistenza a tutto tondo fornita da consulenti costantemente aggiornati
sulle ultime tecnologie disponibili e in grado di offrire le soluzioni più adatte
a ogni singola realtà. Soluzioni che nel 2014 spaziano fino al commercio internazionale e alla promozione del binomio qualità e salute in alimentazione,
come ci racconta Luca Garelli, agronomo e uno dei responsabili dei servizi
di wine trading del gruppo imolese.
14
“Da anni chi si rivolge a noi - spiega Garelli - sa di poter contare su servizi
avanzati di assistenza enologica e su un laboratorio analisi dotato delle tecnologie all’avanguardia necessarie ad assicurare un prodotto stabile in tutte
le sue caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche. Dalle prime fasi di
coltivazione in campo fino al processo di vinificazione e imbottigliamento,
fase estremamente delicata e complessa, mettiamo a disposizione soluzioni
innovative e sempre più efficienti ed economiche per migliorare la qualità del
prodotto finale. Più di recente, consapevoli della necessità delle aziende agricole di affrontare un mercato sempre più dinamico e competitivo, ci proponiamo come partner affidabili nel settore marketing e commercializzazione”.
Quali servizi offrite in questo campo?
“Forniamo consulenza per una migliore gestione e organizzazione aziendale,
effettuiamo ricerche di mercato in Italia e all’estero su distributori, dettaglian-
PROFESSIONALITA’ E NUOVE SFIDE - Dal 1942 Morini Wines è punto di riferimento nei servizi agronomici ed enologici per numerose aziende del territorio, grazie a
un’assistenza continua dalla vigna al prodotto finito. La commercializzazione dei vini all’estero e il binomio alimentazione-salute sono le nuove frontiere di un gruppo
aperto all’innovazione e allo sviluppo
ti, agenti e consumatori, ci proponiamo come trait d’union tra le aziende
agricole e i buyer italiani e stranieri, fino a offrire servizi mirati di intermediazione e commercializzazione dei prodotti”.
In questa direzione va anche il progetto “Tenute d’Italia” che
avete lanciato di recente...
“Tenute d’Italia è la sezione della Morini (www.tenuteditalia.com) nata con
lo scopo di commercializzare in mercati esteri una selezione di vini di alcune
delle migliori aziende vinicole del nostro paese. Ogni realtà vuole trasmettere con i propri vini i sapori, le tradizioni e la storia della propria terra: si va
dal rigore e dalla meticolosità del Friuli alla gioia di vivere della Romagna fino
al calore mediterraneo della Sicilia”.
Come vengono scelti e progettati questi vini?
“L’obiettivo fondamentale è riuscire a sintetizzare passato, presente e futuro,
soddisfacendo le necessità immediate del mercato e cogliendo i tratti essenziali dei nuovi trend. Oltre ad assicurare la piena garanzia organolettica,
sanitaria e normativa per i prodotti commercializzati attraverso professionisti
qualificati, le numerose partnership instaurate in Italia e all’estero con industrie di ricerca enologica, cantine vinicole e agenzie per il marketing ci permettono di individuare grandi vini legati alla tradizione, ma anche di creare
dei prodotti ad hoc in base alle richieste dei nostri clienti.
Tradizione, dunque, ma anche un’estrema flessibilità verso le mutevoli richie-
ste del mercato.
Il binomio qualità e salute è invece al centro del vostro ultimo
progetto lanciato a febbraio, “Grown your health”: di cosa si tratta?
Siamo convinti che il binomio qualità/salute sia da perseguire in ogni passaggio che porta il prodotto dalla pianta alla tavola. Grow your health
(www.growyourhealth.net) rivolge una particolare attenzione al mercato
del biologico, offrendo consulenza ai produttori ortofrutticoli e vitivinicoli
e proponendosi come interlocutore tra gli eventuali distributori di produtti
agroalimentari interessati a questo speciale settore.
In questo caso un’attenzione speciale è rivolta anche all’educazione al consumo...
è vero, uno degli obiettivi è anche quello dell’informazione e aggiornamento
del cliente/consumatore attraverso un sito internet specifico dedicato a tutto
ciò che riguarda la legislazione, l’andamento del mercato e gli eventi principali
legati al mondo del biologico.
Grow your health prevede inoltre lo sviluppo di progetti che, pur non essendo riconducibili direttamente alla dimensione bio, rispecchiano la vocazione
di Morini per il binomio qualità/salute. È questo il caso per esempio di Etereo,
lo spumante zero alcol prodotto nel 2013, o del progetto, in fase di realizzazione, del nostro primo vino senza solfiti.
15
m&m
Cantine alla ribalta
Buona la prima
perTenuta
Diavoletto
Dall’Alto Adige a Bertinoro con un progetto d’eccellenza, al debutto conquista
il palcoscenico del Merano Wine Festival
H
a appena 24 anni, si chiama Maximilian Girardi e coltiva albana e sangiovese sui colli di Bertinoro. Arriva dalla
Romagna il più giovane produttore di vino premiato all’ultima edizione del Merano Wine Festival, il prestigioso appuntamento che riunisce ogni
anno le 300 migliori cantine italiane attraverso
una rigorosa selezione tra migliaia di aziende vitivinicole. Nato in Alto Adige e trasferitosi in Romagna giovanissimo, Maximilian ha conquistato la
giuria del festival con il suo sangiovese “A.Mare”,
16
etichetta che unisce in modo giocoso la passione per il vino di un giovane perito aziendale che
decide di rincorrere un sogno respirato fin da
bambino e un territorio di collina accarezzato
dalla brezza dell’Adriatico. Un riconoscimento
d’eccellenza che è un’iniezione di fiducia per un
progetto nato all’insegna della qualità e dell’ottimismo dei piccoli passi, sintesi del credo filosofico
e produttivo di chi ha in mente traguardi importanti, ma non intende imboccare scorciatoie pericolose per arrivarci.
Il progetto - Cura maniacale dei dieci ettari di vigneto tra i colli bertinoresi e cesenati,
rispetto dell’ambiente, raccolta manuale delle uve
e lavorazioni minime in cantina sono il “credo” di
Tenuta Diavoletto, nata come impresa fortemente familiare in cui il legame con il vino si snoda
lungo tre generazioni. Nell’azienda agricola di
Bertinoro, insieme a Maximilian, lavorano infatti
anche il fratello Matthias e il padre Gerhard, a sua
volta “figlio d’arte” – o meglio, “di botte” – nelle
terre altoatesine. Albana, pagadebit, trebbiano, un
A sinistra una veduta suggestiva dei colli di
Bertinoro così come appaiono dai vigneti di
Tenuta Diavoletto.
Accanto il giovane Maximilan e il padre
Gerhard brindano in occasione della presentazione della cantina alla stampa. Sotto un filare
di uva sangiovese da cui nasce il vino A.Mare
premiato in occasione dell’ultima edizione del
Merano Wine Festival.
po’ di chardonnay e soprattutto sangiovese sono
le uve da cui nascono i loro vini, caratterizzati da
profumi netti e vivaci, freschezza, mineralità e un
profilo elegante: 20.000 bottiglie in tutto, rispetto
a un potenziale di 160.000, confermano la volontà di puntare sulla qualità più che sulla quantità attraverso una rigorosa selezioni delle uve migliori.
di razza con piccole aggiunte di merlot e alicante
dai profumi evoluti di confetture, note tostate e
caramello: un vino di grande morbidezza ed equilibrio, maturato per un anno in botti di rovere
prima di un ulteriore affinamento in acciaio e in
bottiglia, da gustare con portate importanti come
cacciagione, formaggi e salumi stagionati o brasati.
I vini - Tra le etichette indiscusso protagonista
è il sangiovese, declinato in tre versioni per esprimere al meglio le potenzialità del rosso romagnolo per eccellenza. Si parte dal Primi Passi, vivace
sangiovese in purezza maturato in acciaio per
esaltare al naso i frutti fragranti e offrire un sorso
bilanciato e piacevole. Più giocato su complessità
ed eleganza è il sangiovese A.mare, impreziosito
da un tocco di alicante e affinato per sei mesi in
piccole botti di rovere: un vino pieno e persistente che unisce armoniosamente sentori di frutta
matura e tostati e si sposa bene con arrosti e
primi piatti elaborati. Grande struttura e complessità contraddistinguono Satirello, sangiovese
Non solo vino – Benessere e ospitalità a
Tenuta Diavoletto sono i punti cardine di un progetto più ampio e ambizioso che mira a unire
vino, natura e cultura a 360 gradi. Con questa
visione accanto alla cantina è stato progettato
uno spazio elegante, in perfetta armonia con la
stupenda cornice naturale dei colli di Bertinoro,
dove poter dar vita a degustazioni, piccoli eventi,
corsi su vino e letteratura, mostre e altre iniziative di carattere artistico ed enogastronomico.
Un’oasi di verde, dotata di piscina, in cui potersi
fermare grazie anche a due piccoli appartamenti
destinati agli ospiti che saranno inaugurati entro
l’inizio dell’estate.
17
m&m
Enio Ottaviani
La poesia del vino
nella terra dei
Malatesta
Da oltre mezzo secolo le etichette di Enio Ottaviani raccontano la magia di un angolo
di Romagna dove il vino è sinonimo di passione e tradizione di famiglia
L’
azienda agricola Enio Ottaviani
opera da oltre cinquant’anni a San
Giovanni in Marignano, nel cuore
della Terra dei Malatesta. Gli impianti produttivi e i vigneti sono localizzati nel vicino
comune di San Clemente, su dolci colline
dove l’uva è l’incontrastata protagonista di
questi paesaggi. Dopo cinquant’anni, la felice intuizione del fondatore Enio Ottaviani ancora si coglie nei gesti che animano
18
la cantina. È l’entusiasmo del fare e del saper fare, nel solco di una tradizione che da
sempre guida le necessarie trasformazioni
tecnologiche. Tutto ciò si traduce nella qualità che contraddistingue i vini della Società
Agricola Enio Ottaviani, il perfetto incontro
fra passione e professionalità. Oggi la storia
continua con i nipoti, la nuova generazione
imprenditoriale cresciuta nel rispetto della
natura, della tradizione, dei tempi dell’attesa.
Perché il vino finisce per diventare una parte della famiglia. Lo si capisce dall’amore con
cui si segue la maturazione delle uve, dall’emozione che fa vibrare i sentimenti di fronte
all’invecchiamento nelle botti, dalla inebriante soddisfazione che si legge nei riflessi e nei
profumi dell’imbottigliamento.
Nel bicchiere c’è molto più di un processo
di fermentazione, c’è tutta la poesia della
terra.
Alla Società Agricola Enio Ottaviani
facciamo le cose come una volta.
Guardiamo la direzione delle nuvole,
sbricioliamo la terra fra le mani,
controlliamo l’umidità delle cantine.
Tutti i giorni, da mezzo secolo.
Siamo innamorati
dei ritmi della natura.
Le stagioni, con la loro alternanza,
sono l’unico calendario
che conosciamo.
Solo così, tempo ed esperienza
possono trasformare uve pregiate
in vini di grande qualità.
DAVIDE
Responsabile tecnico
MILENA
Responsabile amministrativo
Marco
Responsabile cantina e produzione
MASSIMO
Responsabile commerciale
19
m&m
Rombi d’autore
Sui pendii del Rubicone
con la mitica 500
La passione di quattro amici al bar si è trasformata in un evento in partenza
giovedì 1° maggio da San Mauro Pascoli
F
rancesco Ventrucci, fruttivendolo di professione, appassionato
di auto, un giorno dopo ripetuti tentativi riesce a convincere
un collezionista a vendergli la sua Cinquecento d’epoca, che
curava con amore e passione, quasi fosse una figlia (la mettiamo al
femminile per l’ar ticolo ‘la’, senza nessun intento maschilista). Contento del gioiello por tato a casa, una Cinquecento del 1971 modello
L, al bar conversando insieme agli amici, si chiede: “se fino ad oggi
a scalare i colli di Romagna ce l’hanno fatta le biciclette e le vespe,
perché non provarci con le Cinquecento e magari anche con qualche
auto d’epoca?”. Par te il dibattito, tra convinti sostenitori dell’iniziativa
(“cosa vuoi che siano una novantina di chilometri di salite”) e i perplessi (“riusciranno pistoni e carburatori a reggere lo sforzo”). Alla
fine a prevalere sono i ‘possibilisti’, quelli che hanno trasformato una
20
chiacchierata da bar in un piccolo evento, grazie alla collaborazione di
tanti appasionati, in par ticolare della Proloco Aisèm. È nata così la 509
Colli, in programma giovedì1° maggio, giunta alla seconda edizione,
appuntamento che par te da San Mauro Pascoli per snodarsi lungo i
pendii del Rubicone (Sogliano, Longiano, Montiano) e approdare poi
a Cesenatico per un pit stop salutare. L’epilogo del percorso è ancora
San Mauro, per il pranzo tra tutti i par tecipanti. L’evento non ha nulla
di competitivo, non mette in palio coppe e trofei, ha il solo collante
della passione di un mito delle quattro ruote, la Cinquecento, che
ancora oggi accomuna migliaia di persone.
Il costo di par tecipazione è di 25 euro a persona, che comprende
colazione, aperitivo, pranzo (10 euro solo per il giro con colazione e
aperitivo). Per informazioni: 3395934928 (Francesco Ventrucci)
Alla scoperta dei
Colli
tortonesi
con
Liverani Go
Un week end di avventura, storia, cultura, sport… e naturalmente enogastronomia.
S
i parte da Faenza all’alba di sabato 21 giugno, a bordo di un comodo minibus da 19
posti dotato di carrello portabiciclette. Destinazione Colli Tortonesi, una spledida area geografica in provincia di Alessandria, terra di confine tra il Piemonte e la Lombardia, idealmente
posta tra Milano, l’Oltrepò Pavese e il mare della
Liguria. La proposta arriva da Liverani Go Happy, azienda di trasporti brisighellese, specializzata
in itinerari turistici di qualità che legano cultura,
tradizione, sport ed enogastronomia. Una due
giorni all’aria aperta, in sella alla bicicletta, lontano dal turismo di massa, alla scoperta del territorio - quello autentico -, fatto di antichi borghi,
vedute panoramiche, vigneti rigogliosi e prodotti
tipici. Qui ci sono i tartufi, la deliziosa fragolina di
Tortona, le pesche di Volpedo, la ciliegia di Garbagna, il miele, di castagno o di acacia, di tiglio
o millefiori, il formaggio Montebore, le verdure
di Caldirola e tutte le varietà di salumi, il salame
tradizionale, i cacciatorini, i cotechini, il lardo, la
pancetta, gli zamponi e i prosciutti.
A Castellania, che con i suoi 86 abitanti (2011)
si aggiudica il secondo posto nella classifica dei
comuni meno popolati della Provincia, nacque
il grande ciclista Fausto Coppi e oggi la sua di-
mora natale è un museo dedicato all’aspetto più
intimo e riservato dell’atleta. 20 km più a nord,
sulle estreme propaggini collinari allo sbocco in
pianura del torrente Curone, si incontra il piccolo comune di Volpedo, famoso per aver dato gli
albori al celebre pittore italiano Giuseppe Pellizza da Volpedo, prima divisionista poi esponente
della corrente sociale, autore del celeberrimo ‘Il
Quarto Stato’. Una gita da non perdere. Ecco il
programma dettagliato:
Sabato 21 Giugno 2014
Ore 5.30: Partenza da Faenza con Minibus 19
pax + carrello trasporto biciclette.
Ore 11.00: Arrivo a Castellania, visita alla Casa/
Museo della Famiglia Coppi; visita al Mausoleo
dei Fratelli Coppi; passeggiata per le vie di Castellania alla scoperta dei luoghi di Fausto e Serse Coppi.
Ore 13.00: Pranzo presso ristorante a Gavazzana. Al termine del pranzo, passeggiando per le
vie del borgo, entrato a far parte dei “Paesi Dipinti”, doverosa sosta al Belvedere San Martino,
splendido e suggestivo punto panoramico.
Ore 15.00: Tour in bicicletta di 50 km per il rientro a Rivalta.
Ore 18.00: Sistemazione presso albergo.
Serata libera: passeggiando in centro a Tortona
degustando un ottimo gelato artigianale.
Domenica 22 Giugno 2014
Ore 9.00: partenza in bicicletta dall’Hotel per
Volpedo,
Ore 11.30: dopo un tour ciclistico di circa 55
km, arrivo al piccolo Studio/Museo del pittore
Pellizza da Volpedo; visita al borgo entrato a far
parte di “Borghi più belli d’Italia”.
Ore 13.00 pranzo in una cantina tipica di Tortona, degustazione Vini: assaporando l’armonia
del Timorasso, il sapore secco, fresco, sapido e
robusto della Barbera e assaggiando il Cortese
un vino secco, leggero con una punta di amaro
di mandorla.
Ore 14.30 partenza per rientro a Faenza.
I menù vengo selezionati, proponendo piatti tipici preparati con materie prime di aziende agricole locali e vini dei Colli Tortonesi
Per informazioni:
www.liveranigo.it – www.womtravel.it
21
... Il viaggio, un’emozione, un profumo, un sapore...
m&m
cibovino
grandi chef piccoli prezzi
È la nuova fatica della giornalista Elsa Mazzolini, direttore del periodico La Madia Travelfood,
storicamente la prima rivista in Italia per i professionisti del food, che ha chiesto a 27 grandi firme della cucina di realizzare due ricette
accessibili a tutti come esecuzione e prezzo, a
dimostrazione che il motto ‘’poca spesa, molta
resa’’ è applicabile anche alla cucina d’autore.
Il risultato è un’antologia
di ritratti inediti di cuochi
famosi e piatti di haute
cuisine, nella convinzione
che il cibo cucinato con
passione può aiutarci a
vivere meglio. Anche con
meno soldi. Ma attenzione: guai a chiamare le ricette low cost, sono invece un esempio di ‘’cucina
democratica’’.
“Grandi chef piccoli prezzo”, Giunti Editore
- Collana Peccati di Gola, pp. 192 euro, euro
19,90.
un sorso di romagna
a sanremo
La musica a Sanremo, allietata da un sorso di
Romagna. Il celebre “promemoria” dei Vigneti
Galassi è stato protagonista dell’appuntamento
musicale più importante d’Italia insieme a Radio Studio Delta che ha realizzato dirette flash
nei giorni della kermesse. Nella postazione al-
lestita presso l’Hotel Londra, i giornalisti della
prima emittente radiofonica della Romagna
hanno intervistato le principali voci della musica italiana consegnando loro una confezione
regalo di tre vini della linea Vigneti Galassi, tra
cui il Sangiovese di Romagna Doc celebre per
il “sorso di Romagna”.
“Abbiamo accettato volentieri questa partnership con Radio Studio Delta a Sanremo perché
coniuga due eccellenze della nostra terra: musica ed enologia – afferma Paolo Galassi, amministratore delegato di Due Tigli – La Romagna è
una terra di profonde radici musicali, un nome
22
su tutti è quello di Secondo Casadei, e di illustri
produzioni vitivinicole. La nostra presenza ha
fatto incontrare questi due mondi, portando
una ventata di Romagna a milioni di telespettatori”.
Nella foto l’incontro con la vincitrice di questa edizione del Festival, Arisa.
la piadina romagnola
conquista la cina
La Piadina Romagnola Igp alla conquista del
mercato cinese. Una delegazione di una decina
di buyer asiatici ha incontrato i vertici del Consorzio di Promozione della Piadina Romagnola
per conoscere da vicino il prodotto simbolo
del ‘made in Romagna’. “Ci ha colpito la loro
curiosità verso il prodotto, di cui hanno voluto conoscere i dettagli di tutto il percorso di
certificazione Igp, nonché assaggiarlo declinato
nei diversi abbinamenti: con lo Scquacquerone,
i Salumi Piacentini, il Prosciutto di Parma, il Salame Felino”, afferma il Presidente del Consorzio
Elio Simoni.
Non sono mancate le sorprese e soprattutto
gli apprezzamenti per gli “insoliti” abbinamenti
con Squacquerone e fichi caramellati, e la delizia della piadina assaggiata con la nutella.
“Abbiamo avuto l’ulteriore conferma, se ce
n’era bisogno, dell’apprezzamento della piadina
romagnola nel mondo – conclude Simoni – La
Cina offre orizzonti amplissimi per il nostro
prodotto di cui viene apprezzato l’intreccio
di cultura, territorio e versatilità. Le basi sono
state gettate, nei prossimi mesi vedremo gli sviluppi”.
sodalizio gruppo cevico
e istituto scartabelli
Il Gruppo Cevico ha definito un accordo decennale con l’Istituto Tecnico Agrario “Scarabelli” di Imola. Il progetto prevede la vinificazione delle uve prodotte nella Tenuta Masselina,
di proprietà di Cevico, nella cantina dell’Istituto
Scarabelli, resa dall’azienda tecnicamente adeguata per la ricerca, la produzione di vini di alta
gamma e la sperimentazione didattica. Con
questo accordo pubblico e privato si mettono
in rete al servizio di innovativi progetti in ambito enologico.
“Con questo sodalizio vince il territorio – spiega Ruenza Santandrea, Presidente del Gruppo
Cevico - Il progetto valorizza e dota di attrezzature più idonee una struttura didattica dalla
lunga storia alle spalle, costruita nel 1904, che
ha formato gran parte degli enologi di questo
territorio, molti dei quali lavorano nel nostro
Gruppo. Un percorso che prosegue in chiave moderna, creando opportunità di ricerca,
confronto e scambio tra gli studenti di enologia e gli enologi del Gruppo Cevico-Tenuta
Masselina che operano in questo settore, dove
seguono produzioni di migliaia di ettolitri destinati ai grandi mercati italiani ed esteri, ed anche
produzioni piccole e strettamente territoriali come quelle della Tenuta Masselina e delle
Rocche Malatestiane a Rimini. La cooperazione ha una forte valenza sociale e noi abbiamo
scelto la scuola perchè riguarda il futuro dei
nostri giovani. Abbiamo avviato cinque progetti
con l’università e da tempo collaboriamo con
alcuni istituti scolastici della Romagna”.
tris di vincitori
nel derby del sangiovese
Si chiamano ‘Tempora’ Sangiovese Doc Riserva
della Cantina Altavita (Cesena), Chianti Docg
Riserva Colli Fiorentini della Cantina Castello
di Poppiano, Sangiovese Riserva ‘Olmatello’
Cantina La Berta (Brisighella). Sono i vincitori
nel derby del Sangiovese che ha messo a confronto otto campioni del Chianti (vino simbolo toscano a base sangiovese) con altrettanti
Sangiovese di Romagna. A giudicarli alla cieca
una commissione tecnica composta da enologi
e sommelier (tre toscani, tre romagnoli, più un
capo pannel), a cui si è aggiunto il voto popolare dei partecipanti alla kermesse svoltasi
m&m
cibovino
nella Biblioteca Malatestiana di Cesena. Teatro
dell’insolita sfida: la seconda edizione del Cesena Wine Festival.
quattro chef under 40, tra cui Riccardo Facchini, volto televisivo della nota trasmissione “La
prova del cuoco”.
alla ca’ de be’ l’oscar
del club della braciola
La Ca’ de Bè Osteria Enoteca è il miglior ristorante del 2013 per il “Club della Braciola,
amanti della tagliatella”. L’associazione cervese,
che ogni venerdì si ritrova in un ristorante diverso della Romagna per trovare l’osteria ide-
il pesce azzurro grande
protagonista a cesenatico
Dall’1 al 4 maggio 2014 Cesenatico ospita la
kermesse culinaria “Azzurro come il pesce”,
dove grande protagonista è il prodotto principe della cucina locale, il pesce azzurro. Alla
Colonna Agip i cuochi dell’Associazione Ristoratori di Cesenatico cucineranno gustosi manicaretti utilizzando solo ed esclusivamente
pesci dell’Adriatico, come sardine, acciughe,
alici, paganelli o sgombri. Mentre lungo le vie
del centro sarà possibile degustare i piatti tipici della tradizione marinara locale, come gli
spiedini, il fritto misto, le seppie con i piselli e
i passatelli al brodo di pesce, ma anche ricette
più elaborate preparate dall’Associazione Chef
to Chef. Gli stand sono aperti dalle 11.30 alle
15.30 e dalle 18 alle 22.
ale, quella in cui si spende poco e si mangia
molto bene, non ha avuto dubbi nella scelta del
locale vincitore. La ricerca della tagliatella perfetta li ha condotti sui colli di Bertinoro, dove
Simone Rosetti e il suo staff sono stati in grado
di sbaragliare la concorrenza: per loro l’ambito
trofeo annuale, consegnato a fine febbraio nel
corso di una serata scandita da goliardia, buon
vino e, ovviamente, ottime tagliatelle.
il lambrusco di gualtieri
è rock!
Cucina e musica rock, un binomio vincente
per la Cantina Sociale di Gualtieri. Tra i quattro vincitori del contest nazionale “Ascolta e
crea” lanciato dal blog Rock ando Food spicca
la ricetta “Sogni e lambrusco”, ideata dalla cesenate Patrizia Pasini partendo dalla golosa pasta al lambrusco Bucciamara della cantina reggiana. La sfida era quella di lasciarsi ispirare da
un brano rock per creare una ricetta originale:
sulle note di “Lambrusco e popcorn” è nato un
piatto che unisce i migliori sapori della bassa
emiliana e ha conquistato la giuria composta da
Ca’ de Be’
Osteria Enoteca
Cucina tipica romagnola
con prodotti del territorio
sempre freschi e selezionati
500 etichette di aziende associate
al Consorzio Vini di Romagna
Ideale per serate in compagnia,
cene di lavoro
e momenti speciali
Sagra del carciofo moretto
a Brisighella
Coltivato in tutta l’area del Mediterraneo, a
Brisighella il carciofo assume caratteristiche
di colore e sapore uniche grazie al particolare clima e terreno argilloso. Il “Moretto”, che
può essere consumato crudo e leggermente
Aperto tutti i giorni dalle 17 alle 24, sabato
e domenica anche a pranzo, chiuso il mercoledì
Piazza della Libertà, 10
47032 Bertinoro (FC)
Tel. / Fax: 0543 444435
[email protected] www.cadebe.it
lessato, condito con sale e olio, è celebrato qui
in primavera, in occasione di una fiera dedicata
che si terrà domenica 11 e domenica 18 maggio con menù dedicati particolarmente adatti
anche per gli anemici grazie al ricco contenuto
di ferro di questo prelibato prodotto.
23
m&m Artusi 2.0
A Casa Artusi
la cucina del futuro
di Filippo Fabbri
C
osa fanno insieme un dj e Pellegrino Artusi,
il padre della cucina italiana? Risposta ironica: vanno a passo di rap. Risposta azzardata:
inventano una ricetta a ritmo di sound. Risposta azzeccata: scrivono il manuale artusiano del nuovo millennio.
Sono passati oltre 120 anni dal celebre libro che ha
fatto gli italiani in tavola ed è tempo di riaggiornare i canoni della codificazione culinaria. A farlo sono Casa Artusi e Donpasta, disk jokey con la passione per i fornelli,
che hanno chiesto agli italiani di raccontare la ricetta del
cuore, quella legata alle loro origini. Una ‘via artusiana’
postmoderna, che si adegua ai tempi e ai modi della
comunicazione d’oggi. Se Artusi comunicava via posta
con le sue lettrici, oggi il mezzo è la telematica mail. Se
Artusi metteva sulla carta ciò che scriveva, oggi si utilizza il web, visibile a tutti in diretta online.
Mezzi diversi, dunque, risultato molto simile: Artusi
24
2.0. Elementare Watson. “Artusi, in tempo quasi reale, riusciva a comunicare attraverso le ferrovie e la
posta, con le signore di tutta Italia che gli scrivevano
per proporgli ricette e consigli – spiega Laila Tentoni,
vicepresidente di Casa Artusi - Lo stesso chiediamo di
fare oggi agli italiani, di inviarci quelle ricette che hanno
un valore affettivo nella loro cucina. Vogliamo vedere
cosa rimane dell’Artusi oggi, cosa è successo in questi
120 anni, cosa è modificato da immigrazioni, da un diverso senso del gusto, cosa oggi si ritiene importante.
La dimensione affettiva è la forza del libro di Artusi;
anche noi sollecitiamo dei racconti legati alle ricette
del cuore”.
Il lavoro si basa su un censimento della cucina italiana domestica e familiare del tempo presente. L’idea è
costruire una piattaforma multimediale di ricette che
provino a rappresentare il patrimonio gastronomico
della cucina popolare italiana e capire ciò che gli ita-
liani mangiano, quale sia il loro modello culturale-culinario di riferimento quando cucinano o parlano di
cucina. A Casa Artusi, attraverso il suo comitato scientifico, il compito di vagliare e selezionare le ricette, per
poi accompagnarle da un apparato storico preparato
da Alberto Capatti, massimo esperto di studi artusiani.
“C’è un patrimonio di cucina popolare da ricostruire
in quest’intrecciarsi di mani, di età, – racconta Don
Pasta - e c’è urgenza di ritessere la tela di memorie
abbandonate per negligenza o al contrario custodite
intimamente. Tutte da rimettere assieme in un gigantesco pentolone. Il solo rischio della perdita di questo
linguaggio mette a rischio l’identità stessa della gente,
l’identità di un luogo, di una nazione. Proteggiamoci.
Soffriggete”.
Il portale a cui inviare le ricette:
artusiremix.wordpress.com.
Premio Marietta
per Cuochi dilettanti
Ritorna il Premio Marietta, il concorso nazionale promosso dal Comune
di Forlimpopoli, in collaborazione con
Casa Artusi e l’Associazione delle Mariette, dedicato alla celebre governante dell’Artusi. Per partecipare occorre
inviare una ricetta originale di un primo piatto (pasta fresca o secca o riso)
eseguibile in un tempo massimo di due
ore. Requisito indispensabile, la presenza dei riferimenti alla cucina domestica
regionale, alla filosofia e all’opera dell’Artusi, tanto negli ingredienti quanto
nella tecnica di preparazione e di presentazione. Le iscrizioni al concorso sono aperte fino a martedì 3 giugno 2014: tutte le ricette devono
pervenire al Comune di Forlimpopoli (P.zza Fratti 2, 47034 Forlimpopoli)
indicando “Premio Marietta”. La ricetta può essere inviata anche via mail
all’indirizzo: [email protected]
La partecipazione (gratuita) è esclusivamente riservata a cuochi dilettanti, ovvero a tutti gli appassionati di cucina e di enogastronomia che non
svolgono attività professionale nel settore. Al vincitore va un premio di
1.000 euro, ai finalisti 5 Kg di pasta. I premi sono offerti da Conad. I cuochi
finalisti saranno invitati a cucinare i loro piatti, come di tradizione, durante
la 18ª edizione della Festa Artusiana, in calendario dal 21 giugno
al 29 giugno 2014 a Forlimpopoli. Info sul Concorso: www.casartusi.it
25
m&m
Turismo equestre
Cavalieri
di primavera
Oltre mille chilometri di sentieri tra entroterra e litorale con l’Ippovia
dell’Emilia Romagna. Gli appuntamenti a cavallo a Riolo e sul Delta
S
piagge e pinete, oppure zone pianeggianti caratterizzate da
orti e distese di alberi da frutto, dolci colline e vallate dominate da rocche e borghi, boschi e crinali: un territorio vario
da scoprire a cavallo. Per i cavalieri del Terzo millennio la primavera
sa rivelarsi una stagione d’oro, ricca di opportunità.
Si può selezionare una delle tratte proposte dalla Grande Ippovia
dll’Emilia Romagna, itinerari più o meno lunghi con tracciati che si
prestano anche al trekking e alla mountain bike o in alternativa si può
sfogliare il calendario delle numerose iniziative dedicate al turismo
equestre che in questi mesi propongono suggestive occasioni per
unire sport e riposo, vacanza e divertimento. In ogni caso salire in
sella al proprio cavallo lungo sentieri antichi, strade dimenticate o
percorsi tracciati, regala emozioni, fa scoprire paesaggi inconsueti,
sperimentare sapori e soprattutto incontrare territori di sicuro fascino.
La grande ippovia dell’Emilia Romagna
Con la Grande Ippovia dell’Emilia Romagna è possibile scoprire a
cavallo l’intero territorio regionale attraverso un articolato percorso fatto di sentieri che offrono soluzioni adatte ad età ed esigenze
26
diverse. Dalla provincia di Piacenza a quella di Rimini, dall’entroterra
appenninico al litorale, il percorso della Grande Ippovia si estende
per oltre 1000 km. interamente percorribili a cavallo da ovest ad est
della regione e viceversa.
Il tracciato, ad ovest, parte dalla provincia di Piacenza con percorsi
di media collina e tratti sul crinale che permettono di attraversare
le valli dell’Arda e del Nure. L’Ippovia tocca poi l’Appennino parmense attraverso le valli del Taro e del Ceno e attraverso la valle
del torrente Parma e la zona di confine con il reggiano. Qui si segue
il tracciato delle antiche Vie del Sale. La parte centrale dell’Ippovia
gravita nelle terre reggiane e nel modenese, incrociando il versante
nord del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Le tappe
successive, partendo da Piandelagotti, entrano nel modenese attraverso il Parco Regionale dell’Alto Appennino con il Monte Cimone.
Si possono poi seguire i crinali che caratterizzano l’Appennino bolognese. A questo punto l’Ippovia entra in Romagna nel ravennate,
attraverso il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola. Poi
incontra il Parco delle Foreste Casentinesi e infine si dirige verso la
costa. Lungo l’intero tracciato sono presenti punti sosta e strutture,
che assicurano soluzioni ricettive per cavalli e cavalieri.
Splendidi paesaggi aggiungono fascino agli itinerari del turismo equestre. La foto di apertura è di APT Servizi Emilia Romagna.
Sotto amazzoni al raduno di Riolo Terme affrontano l’anello della ginestra
27
m&m
Turismo equestre
Il raduno delle amazzoni
la Primavera Slow nel Parco del Delta
Accanto al reticolo di sentieri dell’Ippovia, ricordiamo due ottime
occasioni di turismo equestre che si tengono con successo nei mesi
primaverili: le escursioni a cavallo previste nel cartellone di Primavera
Slow nel Parco del Delta del Po e il raduno per amazzoni e cavalieri
a Riolo Terme in terre faentine.
Primavera Slow è un appuntamento lungo tre mesi, dal 21 marzo al
22 giugno, per scoprire, vivere e conoscere la vasta area naturalistica
protetta che si estende tra Ferrara e Ravenna. Vengono organizzate
escursioni in barca, in bicicletta, a piedi e appunto a cavallo nelle
località più interessanti del Parco, da Goro a Mesola fino alle Valli di
Comacchio e, più a sud, nelle saline di Cervia e le pinete ravennati.
Non mancano le proposte per gli appassionati di birdwatching, visite
guidate e laboratori all’insegna di una vacanza verde indimenticabile.
In particolare da segnare in agenda il 2 giugno che sarà dedicato a
Slowemotion, la Giornata Verde, a cura dell’Unione Appennino e Verde e nel corso della quale ci sarà una vasta scelta di escursioni e visite
guidate in tutte le zone del Parco, da Ferrara a Ravenna. A cavallo da
marzo a fine maggio sono proposte escursioni di 2/3 giorni con sosta
in agriturismi tra le valli di Argenta e i lidi di Comacchio.
Passando invece a Riolo Terme, torna l’appuntamento con il Raduno
delle Amazzoni, divenuto di edizione in edizione, anche dei Cavalieri. Quest’anno le giornate organizzate dall’Associazione Ippoverde
sono fissate per il 16/17/18 maggio. Amazzoni e cavalieri potranno
inoltrarsi nel paesaggio particolare del Parco della Vena del Gesso e
gustare i sapori della cucina romagnola.
Va ricordato inoltre che per gli appassionati di ippo-turismo questo territorio propone uno dei tracciati più affascinanti dell’Ippovia
ravennate, il giro ad anello Corolla delle ginestre sulle colline del
Senio, del Sintria e del Lamone, percorso che deve il suo nome alla
suggestiva fioritura di ginestre.
Rilievi appenninici, terre bonificate e pianure coltivate: tre cornici ideali per trascorrere alcuni giorni a cavallo, fecendo tappa per scoprire il territorio e gustare i sapori
tipici. Foto sotto Apt Servizi Emilia Romagna. Foto sopra Archivio Fite Trecante
28
Il grande libro
dei Rum
inenoteca
a cura di Giovanni Solaroli
BEVIBILITA’ AL TOP
Che l’influenza del mare si spinga fino a caratterizzare i vini di Bertinoro è voce tanto
diffusa quanto improbabile. Comprovata è invece la “matrice” marina dei suoli che,
grazie alla tipica formazione calcareo-marina detta spungone che attraversa il terroir
bertinorese, ne delinea il profilo gustativo. In qualche modo se ne devono essere accorti i severi giudici del Merano Wine Festival che hanno deciso di premiare il Sangiovese “A.Mare” della Tenuta Diavoletto, una piccola e nuova realtà di una decina di ettari
condotta in proprio dalla famiglia Girardi (origini romagnole e provenienza altoatesina)
con il giovane Maximilian affiancato dal fratello Matthias e dal padre Gerhard. Per ora la
capacità produttiva si ferma a 20.000 bottiglie e, oltre ad “A.Mare” ci sono altre etichette: ad esempio il Sangiovese Forlì 2012 PRIMI PASSI, il cui profilo aromatico ricorda il
frutto dolce della mora e del lampone. Al sorso è vino di trama tannica delicata, compiuto nel frutto e con un finale gustoso dai richiami minerali e di notevole bevibilità.
Primi Passi Forlì Igt Sangiovese 2012 - Tenuta Diavoletto (Bertinoro, FC)
Prezzo in Enoteca € 12.
NATURALEZZA ESPRESSIVA
I Fratelli Casali (Valerio e Paolo) dell’omonima tenuta da tempo ci hanno abituato a
prestazioni di assoluto rilievo, guadagnandosi una posizione di vertice nel panorama
della viticoltura romagnola. Merito di una conduzione rigorosissima dei vigneti, della
grande competenza e passione dei fratelli, cui ora si aggiunge anche l’energia delle
giovani generazioni (Silvia, Francesco e Daniele) e di accorte scelte stilistiche che hanno
sempre privilegiato il nitore e la naturalezza di beva evitando accuratamente azioni “dimostrative” e caricaturali. Una visione che attraversa tutta la gamma produttiva e che
trova nel BARUCCCIA 2011 Sangiovese Superiore il testimone ideale. Già assaggiato
per la guida Emilia-Romagna da Bere, si conferma oggi, a quasi un anno di distanza, un
vino di estrema vitalità. A partire dal colore, ancora oggi rubino luminoso, al corredo
aromatico che unisce fraseggi floreali a fragranze fruttate, per finire con l’assaggio: tannini maturi, profilo snello e fresco e un aitante finale minerale.
Baruccia Romagna Doc Sangiovese Superiore 2011 - Tenuta Casali (M. Saraceno, FC)
Prezzo in Enoteca € 12.
Un viaggio alla scoperta dei rum di tutto il mondo, tra
le etichette pregiate e gli abbinamenti più caratteristici e
indovinati, senza tralasciare i segreti della produzione e
interessanti storie legate a questo grande distillato. E poi
600 schede di degustazione che consacrano questo libro
come un vero e proprio atlante del gusto. Stiamo parlando de “Il grande libro dei rum” (edito da Degusta), frutto
del lungo lavoro di Davide Staffa, sommelier vice campione italiano AIS WSA nel 2009 e vincitore di numerosi
premi internazionali. Il volume, realizzato in un formato
pratico per la consultazione specifica e l’uso quotidiano,
esamina i rum di tutto il mondo e approfondisce ogni
aspetto legato alle tecniche di degustazione. Un percorso davvero suggestivo che inizia analizzando il percorso storico della canna da zucchero e quindi il passato di
questa intrigante bevanda caraibica, dalla fermentazione
alla distillazione sino alle tipologie di alambicchi utilizzati,
esaminando i legni, le botti, gli affinamenti e i blend, per
arrivare agli abbinamenti con il sigaro o con il cioccolato,
grazie a contributi qualificati. La parte degli abbinamenti è
stata curata infatti, per quanto riguarda i sigari, dal “fumenogastronomo” Fabrizio Franchi, per il cioccolato da Gilberto Mora, presidente di “Compagnia del Cioccolato”.
Per soddisfare al massimo le aspettative e la curiosità del
lettore, il libro si arricchisce di 15 ricette inedite, basate
sull’utilizzo del rum per la creazione di interessanti piatti,
curate in esclusiva da 15 chef stellati. Mentre agli amanti
dei drink, il libro propone i 10 cocktail più classici curati e
proposti dalla Caribbean Bar Academy, raccontando i più
importanti concorsi e premi internazionali del settore.
RICCHEZZA ESTRATTIVA
Di proprietà da oltre mezzo secolo della famiglia imolese Minzolini, l’azienda Merlotta
si estende per oltre 45 ha sulle colline imolesi che circondano l’antico borgo di Dozza,
sede tra l’altro dell’Enoteca Regionale. Molto ampia (forse fin troppo) la gamma delle
etichette; ben 21 suddivise tra varie tipologie: rossi, bianchi, spumanti, passiti e dolci
per una capacità produttiva che passa ampiamente le 300.000 bottiglie. Alfiere della
linea rossi è il Sangiovese Riserva FONDATORI realizzato con sole uve omonime
(circa 4.000 ceppi/ha) da diversi cloni allevati a Guyot su suoli ricchi di argilla e limo. Il
Fondatori, qui nel millesimo 2010, ha colore rubino fitto e riflessi granati, un bagaglio
aromatico intenso e dal profilo notevolmente speziato, appena mitigato da note di
more, cenni mentolati e cioccolatosi. L’assaggio vero e proprio rivela un vino di notevole volume sul lato tannico-strutturale, mentre il sorso risulta più agevole, composto
e di lunga persistenza con un avvolgente finale fruttato.
Fondatori Sangiovese di Romagna Doc Riserva 2010 - Merlotta (Imola, BO)
Prezzo in Enoteca € 14,60.
ALBANA, PASSIONE OLTRE OGNI LIMITE
Sull’Albana non si demorde. E’ una questione di principio, specie per la versione “secco”, che da tempo cerca di rubare la scena alla tipologia “passito”, vera star della denominazione in fatto di notorietà e gradimento. Ogni anno si contano sempre più aziende
che vinificano l’Albana secco e altre che aggiungono versioni a quelle già esistenti.
Tuttavia, questo visibile sforzo collettivo in difesa del vitigno bandiera della viticoltura
romagnola non pare sufficientemente ripagato né dal pubblico e nemmeno dalla critica
nazionale, che a memoria d’uomo mai ne ha premiato un’etichetta. Ma, come diceva
De Coubertin, l’importante è partecipare. E allora salutiamo con entusiasmo la new
entry di casa Bartolini, storica realtà dell’entroterra cesenate, che il neo proprietario
Davide Bartolini ha voluto dedicare a sua nonna. Ci propone quindi l’Albana secco
docg ADA 2013, un vino frutto di un’annata “abbastanza” regolare e che si presenta
con un colore giallo chiaro, un delizioso naso floreale tra cui spicca il biancospino e la
salvia, e un sostenuto ritmo fruttato.
Ada Romagna Albana Docg 2013 - Cantina Bartolini (M. Saraceno FC)
Prezzo in Enoteca € 9.
I produttori che intendono essere recensiti
su questa rubrica possono recapitare i campioni (2 bottiglie per tipologia) a: redazione mare&monti
29
c/o Agenzia PrimaPagina via Sacchi, 31 - 47521 Cesena FC
m&m
A bordo del bicchiere
Scorribande
lungo la penisola
più gustosa del mondo
Pasquetta con i vini e
il capretto di Gambellara
SELVA DI MONTEBELLO (VI) - “Buoni vini
havrai nel Frioli, migliori in Vicenza dove anco
mangerai perfettissimi capretti” scrive nel suo
Comentario il letterato Ortensio Lando, attivo a Venezia nel Cinquecento. Il riferimento è
a Gambellara, che ai tempi della Serenissima
aveva fama per il suo “capretto in crosta d’oro”, degno della mensa dei dogi. La tradizione si
ripete il lunedì di Pasquetta (21 aprile) a Selva
di Montebello con la Festa dei Vini Doc Gambellara: i vini locali sposano il capretto bianco di
Gambellara tra degustazioni, visite alle cantine
della zona e pranzo a tema. Un’occasione ideale per assaggiare anche il Vin Santo di Gambellara, chicca enologica del Veneto su cui il Consorzio vini locale sta conducendo un progetto
di ricerca con microvinificazioni sperimentali.
Info: www.stradadelrecioto.com
Bollicine e streetfood
tra le novità di Cibus 2014
PARMA - Diverse le novità di Cibus 2014, la
principale fiera alimentare italiana che si terrà
a Parma dal 5 all’8 maggio. Tra le più stuzzicanti spicca “Cibus Bollicine”, spazio espositivo
realizzato da Fiere di Parma, in collaborazione
con LM di Luca Maroni, in cui saranno presentate la numerose varietà di spumante italiano,
con aree tematiche dedicate ad abbinamenti
col cibo e i dolci, dimostrazioni, degustazioni e
workshop. Mentre lungo le strade della città e
nel Parco Ducale “CibusLand” proporrà stand
di aziende alimentari con happy hour e street
food allestiti nei due week end a cavallo della fiera.
Info: www.cibus.it
A Lucca l’anteprima dei vini
della Costa Toscana
Oltre 80 vitivinicoltori delle province di Massa
Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto si danno
appuntamento il 10 e 11 maggio al Real Collegio di Lucca per presentare “l’altra Toscana”,
anteprima dei migliori vini del territorio. Un
percorso tra degustazioni, sapori, storie, dibattiti, cene, show-cooking, laboratori del gusto,
banchi d’assaggio, campioni “en primeur”, ga-
stronomia locale, ospiti stranieri, mostre, eventi
speciali, ispirato all’alta qualità dei vini della Costa Toscana. Ospiti d’onore per il 2014 i vini del
Cammino di Santiago: la Galizia e i suoi quasi
cento vitigni autoctoni, una Spagna antica tra
valli ed oceano.
Info: www.anteprimavini.com
Cantine aperte in tutta
Italia domenica 25 maggio
ITALIA - Si rinnova domenica 25 maggio in
tutta Italia l’appuntamento con Cantine Aperte, evento enoturistico che dal 1993 vede le
cantine socie del Movimento Turismo del Vino
aprire le loro porte al pubblico per incontrare gli appassionati di vino. Oltre alla possibilità
30
di assaggiare i vini e di acquistarli direttamente
in azienda, in questa giornata è possibile scoprire i segreti della vinificazione e dell’affinamento, raccontati direttamente dalla voce dei
protagonisti. Numerose le iniziative di cultura
gastronomica e artistica che fanno da cornice
alla giornata.
Info: www.movimentoturismovino.it
Quattro giorni in Puglia
per scoprire le Radici
del Sud
CAROVIGNO (BR) - I vitigni autoctoni del
Mezzogiorno saranno protagonisti assoluti
della nona edizione di Radici del Sud, in programma dal 4 al 9 giugno nello spelndido scenario del Resort Masseria Caselli di Carovigno
(Brindisi), a due minuti dal mare. Il Salone del
Vino proporrà in degustazione i vini di circa
150 cantine provenienti da Puglia, Basilicata,
Campania, Calabria e Sicilia. Per quattro giorni
spazio a seminari tematici e wine-tasting alla
cieca, ma anche a eccellenze gastronomiche locali e a “isole del food” dedicate al talento dei
migliori chef pugliesi che proporranno piatti da
abbinare a primitivo, aglianico e agli altri vini dei
diversi territori.
Info: www.ivinidiradici.com
La ½ua terra... il ½uo vino
IL TERRITORIO COLLINARE FAENTINO È IL CENTRO
DELLA NOSTRA PRODUZIONE. DAI VIGNETI MIGLIORI,
ATTRAVERSO LA CURA E L’IMPEGNO DEI NOSTRI
VITICOLTORI, SI OTTENGONO I VINI DI CANTINE INTESA.
31
Cantine Intesa - Faenza (RA) Italy - tel. +39.0546.619.111 - www.cantineintesa.it