L’evoluzione della concezione del vino da Orazio ai giorni nostri 2500 anni di cultura della vite La valenza spirituale e conviviale Orazio e il vino Il vino assume una posizione privilegiata poiché è un farmaco per le pene dell’uomo. Il vino nelle odi Orazio ama bere in situazioni ben precise «nunc» (ora) Dissòlve frìgus lìgna supèr foco largè repònens àtque benìgnius depròme quàdrimùm Sabìna, ò Thaliàrche, merùm diòta. Scogli il freddo ponendo abbondantemente Legna sul focolare, con maggior generosità Spilla dall’anfora sabina un vino invecchiato di quattro anni. O Taliarco. Ode del Soratte. Orazio 1,9 Carpe diem. Orazio ode 1,11 Sapias, vina liques, et spatio brevi spem longam reseces. dum loquimur, fugerit invida aetas: carpe diem quam minimum credula postero. Sii saggia, filtra il vino e da uno stretto Spazio taglia via una lunga speranza. Mentre stiamo parlando il tempo scorre: cogli l’attimo quanto meno possibile confidando nel futuro. L’importanza dei monaci Fu grazie alla sua forte valenza religiosa che il vino arrivò fino ai giorni nostri Ex Abbazia di San Michele all’Adige. Attuale scuola superiore di agraria Abbazia di Novacella La rilevanza economica nel Trentino Alto Adige La cultura della vite diventò in Trentino una delle risorse economiche principali per questa ragione nelle zone a vocazione agricola il paesaggio venne gradualmente modificato per consentire in modo ottimale la coltivazione. Gli interventi sull’ambiente Val di Cembra Piana della Rotaliana. Terreni e vini Il Teroldego. Il Müller Thurgau Bibliografia 2500 anni di cultura della vite nell’ambito Alpino e Cisalpino. A cura di Gaetano Forni e Attilio Scienza. Orazio, cigno sulle ali del tempo. Giacinto Agnello e Arnaldo Orlando. G.B. Palumbo Editore Vini del Trentino, un mondo nel bicchiere. Nevio Tomasutti. Presentazione di Enzo Spaltro. Ministero dell’agricoltura e delle foreste Ispettorato Agrario compartimentale per le Venezie. V. Montanari-G. Ceccarelli . La viticoltura e la enologia nelle tre Venezie. 1952
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