V E R B A L E - Comune di Saluzzo

Tit. 01 Cl. 06 Fasc.
PROVINCIA DI CUNEO
COMUNE
DI S A L U Z Z O
VERBALE
di Deliberazione del Consiglio Comunale
N. 87
Ordine del giorno relativo al bicentenario della fondazione dell'Arma dei Carabinieri
Convocato, mediante avvisi scritti, per le ore 18:00 del giorno diciannove del mese di
dicembre dell'anno duemilatredici, in sessione straordinaria ed in seduta pubblica di prima
convocazione, il Consiglio Comunale, nel giorno di cui sopra, si è riunito nella solita sala del
Palazzo Civico, ed i lavori, dopo che il Presidente Demaria p.i. Franco, riconosciuta legale
l’adunanza, ha assunto la Presidenza, sono iniziati alle ore 18:15.
Sono stati convocati i Signori:
1) Allemano dott. Paolo, 2) Demaria p.i. Franco, 3) Tagliano dott. Maurizio, 4) Ponso
Giorgio, 5) Morra rag. Giorgio, 6) Peotta ing. Paolo, 7) Revelli prof. Roberto, 8) Maggio
ins. Emanuela, 9) Damilano dott. Roberto, 10) Lanzone Luca, 11) Arnolfo avv. Gian Luca,
12) Momberto Andrea, 13) Gaeta dott. Raffaele, 14) Iacampo geom. Antonio, 15) Sassone
Pierino, 16) Andreis rag. Domenico, 17) Contin avv. Daniela, 18) Bachiorrini arch. Fulvio,
19) Miretti Dario, 20) Battisti geom. Paolo, 21) Terrigno geom. Aldo
Sono assenti i Signori
Damilano dott. Roberto, Lanzone Luca, Iacampo geom. Antonio, Sassone Pierino, Andreis
rag. Domenico, Miretti Dario.
Partecipa alla seduta, ai sensi dell’art. 97, lett. a) del Decreto Legislativo 18.8.2000, n. 267, il
Segretario Generale Signora Salvai dott.ssa Silvia.
Sono stati invitati a partecipare alla seduta il Vicesindaco Artusio rag. Fulvia e gli Assessori
Comunali Risso prof.ssa Marcella, Pignatta avv. Roberto, Rubiolo geom. Fulvio, Aimone ing.
Cinzia, Calderoni Mauro, Anelli dott.ssa Alida.
Sono assenti i Signori
Risso prof.ssa Marcella, Aimone ing. Cinzia
Il Signor Demaria p.i. Franco, nella sua qualità di PRESIDENTE, invita il Consiglio a
discutere e deliberare sull’argomento indicato in oggetto.
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Il Presidente del Consiglio Comunale p.i. Demaria saluta i presenti e li ringrazia per es­
sere intervenuti a questo Consiglio Comunale. Saluta e ringrazia in particolare il Sindaco, la
Dott.ssa Silvia Salvai, la Giunta, le Consigliere ed i Consiglieri presenti.
Giustifica e scusa l'assenza dei consiglieri Sassone, Andreis, Damilano, Lanzone e Iacampo, e
dell'assessore Risso.
“Diamo inizio a quello che sarà l’ultimo Consiglio comunale del 2013.
Sappiamo che quando si convoca il Consiglio in questa sala è perché si hanno argomenti di
grande importanza.
In questo mandato ricordo in particolare il Consiglio per celebrare i 150 anni dell’unità d’Ita­
lia, i 500 anni della Città di Saluzzo, i 500 anni della Diocesi di Saluzzo.
Perché il Consiglio in questa sala: perché abbiamo più spazio, perché è più bella, ma soprat­
tutto perché qui si respira la storia.
Mi ripeto con alcuni cenni storici.
Questo edificio risale al 1462 quando il Marchese Ludovico I volle rendere Saluzzo una vera
Capitale rinascimentale.
Qui si riunivano le Congregazioni del Marchesato; qui nel 1601, con la visita del Duca di Sa­
voia Carlo Emanuele I, si definì il passaggio del Marchesato ai Savoia.
Qui si sono prese le più importanti decisioni.
Questa sera, oltre ad avere argomenti significativi, abbiamo l’onore di avere ospiti molto im­
portanti:
- il primo doveva essere il Prefetto Patrizia Impresa, purtroppo è di questa mattina la notizia
del suo trasferimento nella nuova sede di Padova, dopo tre anni di eccellente lavoro nella
provincia ci Cuneo. Abbiamo il suo messaggio ed il suo saluto. Chi ha avuto modo di co­
noscerLa sa che non perdiamo solo un importante riferimento istituzionale, ma perdiamo
una grande persona ed una grande donna. La qualità della persona si riscontra anche nella
intervista rilasciata alla Stampa e pubblicata in data odierna;
- il Sindaco di Revello Ugo Motta;
- il Comandante provinciale dei Carabinieri Col. Flavio Magliocchetti;
- il Luogotenente Di Stefano, in rappresentanza della Compagnia di Saluzzo. Il nostro saluto
va sicuramente al Comandante della Compagnia Cap. Roberto Costanzo con l’augurio di
una pronta guarigione;
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- per ultimo, anche perché è un carissimo amico, il Luogotenente Fabrizio Giordano coman­
dante della Stazione di Saluzzo.
Un saluto va e tutti i Carabinieri in sala ed in particolare ai Carabinieri in alta uniforme.
Abbiamo altri ospiti importanti che citeremo più avanti.
Colgo l'occasione di questo Consiglio comunale per dare – purtroppo - la brutta notizia della
scomparsa dello storico Vice Segretario Adolfo Dossetto. Dossetto era del 1929, quindi è
mancato all’età di 84 anni; era stato assunto nel Comune di Saluzzo il primo maggio del 1949,
nel 1958 divenne capo ufficio ragioneria e dal 1961 divenne vice segretario generale fino al 1°
maggio 1989 quando, per raggiunti limiti di età, venne collocato a riposo.
Il rag. Dossetto era amato e stimato dai saluzzesi ed in particolare dagli amministratori comu­
nali per la sua competenza, disponibilità e conoscenza del territorio.
Entrando nel merito del primo punto all'ordine del giorno, sottolinea che esso ha ad oggetto
l'avvio delle celebrazioni per i 200 anni di vita dell'Arma dei Carabinieri.
Questo OdG, suggerito anche dal Presidente dell’A.N.C.I., vuole essere il primo passo degli
appuntamenti che ci porteranno nel 2014 a celebrare il secondo centenario di vita dell’Arma
dei Carabinieri.
I 200 anni di vita dell’Arma possono essere suddivisi in quattro tempi che hanno accompa­
gnato la storia della nostra Nazione dalle origini dell’Istituzione fino ai giorni nostri.
Tempi forse tra i più belli ma anche difficili e coincidono con:
1. il passaggio ed i momenti dell’unità d’Italia;
2. i primi passi del Regno fino alla prima guerra mondiale;
3. dai fermenti sociali fino alla seconda guerra mondiale;
4. dalla nascita della Repubblica ad oggi con l’integrazione europea e con i nuovi problemi
dell’immigrazione.
Si tratta di un percorso storico, ma anche etico, perché la figura del Carabiniere è riconosciu­
ta nella sua divisa come il punto di riferimento delle persone non solo per la sicurezza, ma an­
che per un aiuto, per un consiglio, un conforto.
Quella divisa, particolarmente elegante, con la fiamma, è il simbolo di un grande patrimonio
di valori, di protezione, di sicurezza.
I passaggi significativi della storia dell'Arma sono molti, da Pastrengo a Nassiryah, attraverso
uomini come il Vice Brigadiere Salvo d’Acquisto, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa,
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fino ai tanti Carabinieri (uomini e donne) che ogni giorno tutelano la legalità e ci garantiscono
la libertà.
Il primo giorno dell’Arma corrisponde al 14 maggio 1814, quando in una grande festa in Tori­
no Vittorio Emanuele I istituì il corpo dei Carabinieri.
Il battesimo fu di fuoco:
- nel 1815 cadde il primo Carabiniere: successe a Vernante quando dal carcere di Cuneo fug­
girono 9 pericolosi detenuti, nel conflitto a fuoco cadde il giovane Giovanni Boccaccio;
- nel 1815 i carabinieri furono impegnati in difesa dello Stato sardo dall’attacco di Napoleo­
ne, alla guida del contingente c’era il Lgt. Michele Taffini;
- nel 1821 nacque il movimento che spinse Carlo Alberto a concedere nel 1848 la Costitu­
zione e, con Santorre di Santa Rosa, c’erano molti esponenti dei Carabinieri.
L’attività dei Carabinieri fin da allora aveva una duplice valenza: il presidio del territorio e
l’assistenza alle popolazioni, ma anche la presenza in prima linea per l’indipendenza.
I 50 anni di storia che vanno dal 1864 al 1914 sono gli anni in cui, specie nelle piccole muni­
cipalità, la “Stazione” del Carabinieri diviene punto di riferimento dei cittadini e il Marescial­
lo figura complementare a quelle del Sindaco e del Parroco oltre a riferimento sicuro ed affi­
dabile per i cittadini.
Nel 1897 esordì la prima missione di pace all’estero per risolvere la crisi greco-turca, seguiro­
no poi tante missioni, ricordiamo solo i Balcani, l’Afghanistan, l’Iraq.
Il terzo cinquantennio di vita, attraversato da tensioni sociali e dalle due guerre mondiali, vede
l’Arma protagonista delle drammatiche vicende del periodo.
Un esempio del coraggio viene dal Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto che, il 23 settembre
1943, si fa uccidere dai tedeschi per salvare 22 ostaggi. Così come a Fiesole, per salvare un
paese, tre carabinieri si fanno uccidere.
Attraverso la resistenza si giunge finalmente al 2 giugno 1946, con la proclamazione della Re­
pubblica, ma la pace in senso ampio non arriva.
Si scatenano la criminalità urbana, il terrorismo, le mafie ed i sequestri di persona.
Parlando di mafie non possiamo dimenticare le stragi di Caciulli in cui perse la vita, con quat­
tro carabinieri, il Tenente Mario Malausa al quale è intitolata la Sezione saluzzese dei Carabi­
nieri in congedo.
Nè possiamo dimenticare il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, nato a Saluzzo in Via Do­
naudi il 20 settembre 1920, figlio del comandante della Compagnia dei Carabinieri di Saluz­
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zo. Il Generale tornava sovente a Saluzzo per trovare la sua tata Teresa Carletti, si sedeva sul
divano e gradiva i saluzzesi al saluzzesi al rhum.
Non possiamo dimenticare il Cap. Bergia, il Cap. Michele Apollo comandante della Compa­
gnia di Saluzzo dal 2004 al 2009 e presente a Nassirya al momento dell’attentato dove perse
la vita il Ten. Giovanni Cavallaro fratello del LGT Placido Cavallaro in servizio alla Stazione
di Saluzzo sino al 2009.
I nomi appena citati avvicinano la storia dei Carabinieri alla Città. Saluzzo ha infatti avuto
l’onore di vivere tutta la storia dell’Arma.
Il 13 agosto 1814, a due mesi dalla nascita dell’Arma, il Consiglio Comunale di Saluzzo chie­
se “... che venisse a stabilirsi nella predetta città una brigata di detti Carabinieri Reali perché
colla sua vigilanza vengono impediti li vani attentati che si commettono tanto di furti che di
altri delitti ….”.
Il 17 agosto 1814, il Consiglio Comunale individua come sede per il rapido insediamento del
comando dei Carabinieri il convento degli Agostiniani Scalzi in via del Seminario.
Ci sono dei lavori da fare, ….. il 7 settembre i lavori sono conclusi!!!
Il primo ottobre il Consiglio Comunale delibera che “Si fa premuroso dovere di riscontrare
l’Officio di questa Regia Intendenza che la sede è arredata ed il costo totale è di 1.190
franchi”. Chiede anche di ripartire le spese ai comuni limitrofi.
Dall’ottobre 1814 i Carabinieri sono presenti a Saluzzo a spese del Comune.
Il 5 luglio 1817 l’economato Apostolico reclama il Convento di San Nicola e la civica ammi­
nistrazione deve provvedere a nuova sede.
Tra le soluzioni diverse viene scelta la “Casa Sosso” in Via Donaudi, a lato del Convento dei
Cappuccini.
Nel 1819 i Carabinieri si spostano nella nuova sede che rimane tale fino agli anni 1970 quan­
do si sposta nella attuale palazzina di cui parlerà il Sindaco.
Oltre alla presenza bicentenaria dell'Arma in Città, va sottolineato il forte legame che si è ve­
nuto a creare tra i Carabinieri della Stazione, le Istituzioni ed i cittadini saluzzesi ed il grande
lavoro svolto sul nostro territorio; non per ultima la grande collaborazione su un problema so­
ciale e difficile da gestire come la massiccia presenza degli extra comunitari per la raccolta
della frutta.
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In tale occasione, come in molte altre, l'amministrazione e la popolazione hanno avuto modo
di constatare quale grande spazio i Carabinieri occupano nella comunità locale, e quale esem­
pio ed espressione di forti valori rappresentano.
Il Generale Dalla Chiesa diceva che: “Ci sono cose che non si fanno per coraggio, si fanno per
poter continuare a guardare in faccia i propri figli ed i figli dei figli. C’è tanta gente onesta,
gente qualunque, che ha fiducia in me. Non posso deluderla”.
Io penso che questa frase sia il vostro credo e che rispecchi il vostro comportamento ed i vo­
stri valori, che devono essere per noi lo stimolo per amare la legalità.
Nell’Ordine del Giorno che tra poco il Consiglio Comunale andrà ad approvare, il Comune di
Saluzzo aderisce alla proposta di realizzazione del nuovo monumento che riprodurrà “I Cara­
binieri nella Tormenta” del Maestro Berti, che sarà collocato all’interno dei giardini di Via del
Quirinale, quale atto simbolico per ringraziare l'Arma per la sua presenza a Saluzzo, ed i suoi
uomini per il servizio quotidiano a tutela ed a sostegno della convivenza civile.”
Il Presidente del Consiglio Comunale dà quindi la parola al Sig. Sindaco dott. Paolo Allema­
no.
Il Sindaco ringrazia il Presidente Demaria per l'affettuoso excursus sulla storia
dell'Arma dei Carabinieri, e condivide la gratitudine espressa dal Presidente nei confronti
dell'operato dei Carabinieri, a servizio della collettività.
Saluta e ringrazia i presenti, i cittadini, le autorità, i bambini ed i loro genitori.
Premette che si tratta di un Consiglio insolito, con un pubblico che va dai neonati al colonnel­
lo dell’Arma dei Carabinieri, passando attraverso la figura dell’architetto Pejrone. In realtà c’è
un filo logico tra i tre argomenti: celebriamo la comunità, fatta di regole di cui l'Arma è garan­
te; di uomini il cui futuro sta nei bambini; di paesaggio e natura, nei quali si colloca e si legge
la storia degli uomini.
Non può iniziare questo momento di celebrazione senza ricordare il ruolo fondamentale svol­
to dai Carabinieri nei momenti difficili vissuti da questa amministrazione, ed in particolare
nella delicata vicenda dei migranti africani. Nei mesi scorsi, quando l'amministrazione ha do­
vuto fare delle scelte sofferte e difficili per gestire la situazione, il Sindaco e la sua Giunta
hanno avuto molti dispensatori di consigli, ma pochi compagni di viaggio: la compagnia dei
Carabinieri di Saluzzo è stata compagna di viaggio, i suoi uomini si sono distinti, in quella si­
tuazione difficile, per aver saputo, insieme con altre persone di buona volontà, coniugare la
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legalità con il rispetto delle persone e con il buon senso e la compassione verso le persone che
non hanno niente. A loro va il nostro ringraziamento, per questo e per molto altro. L'Arma dei
Carabinieri rappresenta, più di ogni altra istituzione, lo Stato sul territorio, ed è garante della
sicurezza, della vigilanza, del rispetto delle regole in una società che cambia continuamente.
Dopo l’excursus storico del Presidente, che ha raccontato il legame dei Carabinieri con Saluz­
zo, rappresentato anche dal frontespizio del calendario dell’Arma del 2010 che raffigura il
giuramento di un sottoufficiale in San Giovanni, rimane da segnalare il ruolo che l’Arma ha
avuto dopo l’8 settembre del 1943, quando molti suoi uomini scelsero di rimanere un presidio
a difesa dei cittadini piuttosto che aderire alle sirene della Repubblica di Salò. Una pagina che
ricorderemo il prossimo autunno con un convegno cui stanno lavorando l’Arma e l’Istituto
Storico della Resistenza e che prende le mosse proprio dalle gesta di un carabiniere nato a Sa­
luzzo, Benedetto Mario, prozio di un nostro consigliere di maggioranza, distintosi nella resi­
stenza dopo l’8 settembre.
Un'ultima parola sulla sede attuale della Caserma: l'Amministrazione ha appaltato recente­
mente i lavori di ampliamento e ristrutturazione del fabbricato che ospita i Carabinieri; un in­
tervento atteso da tanto tempo, che l'amministrazione ha voluto mettere in cantiere, nonostan­
te le difficoltà finanziarie in cui si trovano attualmente i Comuni, perchè ritiene fondamentale
la presenza dell'Arma in Città, e ritiene che gli spazi debbano essere adeguati alle esigenze,
che sono mutate nel tempo, ad esempio la necessità, oggi e non ieri, di ospitare persone di ses­
so femminile. Un segno di attenzione e di rispetto per l'istituzione, un segnale che la comunità
saluzzese sente questa istituzione come parte di sé.
Nel secondo punto all'ordine del giorno toccheremo un'altra dimensione del senso di comuni­
tà: un segnale di accoglienza e di benvenuto verso 31 bambini nati nel corso dell'anno da fa­
miglie di origine straniera, che vivono nella nostra città, lavorano al nostro fianco. I bambini
sono il nostro futuro, l'Italia è un paese che invecchia rapidamente, abbiamo bisogno di ragaz­
zi e di giovani a cui consegnare il nostro patrimonio, la nostra cultura, le nostre città. Pensia­
mo che questi bambini, che diventeranno ragazzi nelle nostre scuole, saranno i cittadini di do­
mani: per questo vogliamo accoglierli con un gesto simbolico di benvenuto, che faccia capire
quanto questa comunità investe su di loro, e quante attese ci sono nei loro confronti.
Nel terzo punto toccheremo un'ulteriore dimensione, quella del paesaggio e della natura, nella
quale la comunità si inserisce, vive, si racconta. Chiude quindi il cerchio di questo momento
celebrativo la cittadinanza onoraria all'arch. Pejrone, che della cura della natura e del paesag­
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gio ha fatto la propria vita, la propria passione, per dire come sia importante anche questa di­
mensione, nella vita di una collettività.
Il Consigliere geom. Battisti, dopo aver salutato il Comandante dell'Arma, si associa
alle numerose espressioni celebrative svolte da chi lo ha preceduto, espressioni non di circo­
stanza, ma sentite come intende essere il suo breve contributo:
“Come è stato detto, l'Arma dei Carabinieri nasce in Piemonte, che allora era uno degli Stati
di Terraferma del Regno di Sardegna, una regione prodiga di valorosissimi servitori dello Sta­
to e di ben due Presidenti della Repubblica ed alla quale va ancora una volta, anche in questa
circostanza festosa, la nostra solidarietà e vicinanza per il recente dramma che ha colpito nu­
merosa parte dei suoi cittadini.
Due brevi considerazioni che connotano dalla fondazione ad oggi la continuità e la coerenza
dei principi ispiratori dell'istituzione del Corpo dei Carabinieri.
La prima si evidenzia sin dal “progetto d'istituzione provvisoria per il Corpo de' Carabinieri”
del 16 giugno 1814, in cui delle chiavi di volta dell'efficacia del Corpo era individuata nella
presenza capillare e stanziale sul territorio, con collegamenti continui tra stazione e stazione e
tra queste ed il centro. Un sistema a rete “ante litteram” si potrebbe dire. L'esempio della Pro­
vincia di Saluzzo (che comprendeva anche Savigliano e Racconigi) vedeva impiegati in totale
51 Carabinieri (in Saluzzo che contava 16.925 abitanti c'erano 7 Carabinieri a cavallo). Oggi,
ancora è così! La presenza capillare e stanziale dei Carabinieri, coadiuvati dalle più moderne
tecnologie, si manifesta oggi come allora ed il pattugliamento del territorio rimane una co­
stante non solo di repressione, ma di prevenzione, di vicinanza tra l'Arma ed il cittadino.
La seconda considerazione riguarda le virtù cui devono attenersi i Carabinieri. Virtù che com­
paiono sin dai testi costitutivi del Corpo e di cui la prima è la “fedeltà” all'ordine costituito.
Dal motto araldico dell'Arma “nei secoli fideli” discese un voto unanime nella scelta della
Patrona, la “Virgo Fidelis”, autorizzato da Papa Pio XII su sollecitazione di un altro nostro
conterraneo, l'Arcivescovo Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, in allora ordinario milita­
re. Un'altra impronta iniziale che compare nei testi originari riguarda un termine quasi desue­
to, ma di grande significato: la “saviezza”. Intendendo per saviezza: accortezza, prudenza,
saggezza, tratti distintivi di un atteggiamento che ancora oggi rende il Carabiniere un tutore
dello Stato democratico, un garante della convivenza civile per la sua capacità di stare in mez­
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zo alla gente, di interagire con essa, di essere considerato una garanzia di tutela cui affidarci
con naturale disponibilità alla collaborazione.
Da ultima, non scritta ma insegnata e praticata sin dall'origine è la “generosità”. Quella dote
che ci fa andare oltre le nostre specifiche mansioni, oltre gli orari di impiego, oltre il ruolo ed
il grado.
Tanto è vero questo, perchè il vostro servizio non finisce con il ruolo ma prosegue seguendo
nel solco dell'Associazione nazionale Carabinieri che anche qui a Saluzzo si distingue per
operatività, iniziative nella conservazione gelosa dei valori originari di appartenenza all'Arma.
Per questi motivi che danno il senso della continuità storica di ispirazione e di presenza, incar­
nata dai tanti uomini ed oggi anche donne, siamo fieri dell'arma dei Carabinieri e siamo ad
essa grati.
Come è stato ben evidenziato nei precedenti interventi, a nome dei cittadini saluzzesi, che qui
rappresento, rivolgo un sentito grazie al Comandante di Compagnia di Saluzzo, al Comandan­
te di Stazione, al Comandante del Nucleo Investigativo per l'eccellente rapporto che da sem­
pre contraddistingue il dialogo tra la città, le Amministrazioni che si sono succedute ed i citta­
dini tutti.
Sappiate che avete tutta la nostra considerazione e la nostra gratitudine.”
Non essendoci altre richieste di intervento il Presidente chiede al Segretario di dare let­
tura integrale al testo dell'ordine del giorno.
Il Segretario Generale dà lettura del testo dell'ordine del giorno.
Il Presidente del Consiglio Comunale p.i. Demaria, visto che non ci sono altre richieste
di intervento, pone in votazione lo schema di deliberazione relativo al seguente punto all'ordi­
ne del giorno della seduta consiliare odierna, ad oggetto:
ORDINE DEL GIORNO RELATIVO AL BICENTENARIO DELLA FONDAZIONE
DELL'ARMA DEI CARABINIERI
IL CONSIGLIO COMUNALE
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Visto l’ordine del giorno proposto dal Sindaco dott. Paolo Allemano relativo al bicente­
nario della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri;
Richiamato l’art. 43, comma 1, del D.Lgs. 18.8.2000, n. 267 e ss.mm.ii., l’art. 23, com­
ma 1, dello Statuto del Comune di Saluzzo e l’art. 9 del Regolamento del Consiglio Comunale
concernenti il diritto di iniziativa del Consiglieri ed in particolare il comma 8 del citato art. 9
del Regolamento del Consiglio Comunale che prevede la possibilità da parte dei Consiglieri di
presentare ordini del giorno su argomenti di interesse generale e locale;
Visto l’art. 26, comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale concernente l’ordine
di iscrizione degli oggetti nell’ordine del giorno del Consiglio Comunale;
Considerato che il presente provvedimento costituisce un atto di indirizzo e quindi, ai
sensi dell’art. 49 del D.Lgs. 267/2000 e ss.mm.ii., non è necessario acquisire il parere di rego­
larità tecnica;
Con voti favorevoli 15 su n. 15 presenti e n. 15 votanti, espressi per alzata di mano,
DELIBERA
di approvare il seguente ordine del giorno:
“IL CONSIGLIO COMUNALE
Premesso:
- che il 5 giugno 2014 ricorrerà il “Bicentenario della Fondazione dell’Arma dei
Carabinieri”;
- che in vista dell’importante appuntamento del 2014, in analogia a quanto avvenne per il
primo centenario dall’istituzione, il Presidente dell’ Associazione Nazione dei Comuni
d’Italia (A.N.C.I.) si è offerto di coinvolgere tutte le municipalità per la realizzazione di un
altro monumento che riprodurrà il celebre “I Carabinieri nella Tormenta” del Maestro Ber­
ti;
- che l'opera, testimonianza degli eventi che hanno segnato la storia d’Italia dal 1914 al
2014 e dei quali sono stati protagonisti i Carabinieri, sarà collocata nella Capitale, all’inter­
no dei giardini di via del Quirinale, significativamente intitolati al 150° dell’Unità d’Italia;
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Condividendo l’importanza della ricorrenza del “Bicentenario della Fondazione
dell’Arma dei Carabinieri” il prossimo 5 giugno 2014;
Rimarca il fondamentale ruolo svolto dall’Arma dei Carabinieri nella Storia d’Italia.
Nata per volontà di Vittorio Emanuele I, l’Arma ha accompagnato tutte le vicende risorgimen­
tali per divenire, partendo dal Piemonte, presidio di prevenzione e difesa dal crimine e costan­
te baluardo dell’ordinamento democratico dell’intero nostro Paese;
Sottolinea che il presidio di Saluzzo fu uno dei primissimi presidi istituiti fuori dal cir­
condario di Torino;
Segnala il ruolo rilevante e responsabile che l’Arma ha tenuto nella fasi più drammati­
che vissute dal nostro Paese. In particolare sottolinea la forte e significativa partecipazione
alla lotta di liberazione dopo l’8 settembre 1943 che vide l’istituzione del “Comando Carabi­
nieri Italia Liberata” come centro animatore della ristrutturazione di tutta la linea dei territori
occupati, impiegando alla fine 13.850 uomini, distinguendosi per altissimi atti di eroico sacri­
ficio al pari di quello di Salvo d’Acquisto;
Sottolinea la riconoscenza ai tanti Carabinieri caduti per la difesa della legalità e della
lotta al terrorismo, alla criminalità organizzata e la difesa delle istituzioni, inviando in
quest’occasione un caloroso e riconoscente abbraccio ai familiari delle vittime;
Ricorda che la nostra Città ha dato i natali al Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa caduto in
Palermo per mano della mafia mentre svolgeva le funzioni di Prefetto dopo aver dato un con­
tributo determinante nella lotta contro le Brigate Rosse, e che da questo territorio proveniva
anche il tenente Mario Malausa, assassinato dalla mafia nel 1963, a cui è intitolata la locale
sezione dell'associazione dei carabinieri in congedo;
Rileva gli ottimi rapporti tra l’Amministrazione comunale e la locale Stazione dei Cara­
binieri che si traducono in una condivisione di tutti gli appuntamenti istituzionali dell’anno
solare, in una comune azione di vicinanza alla popolazione per garantire sicurezza, difesa del­
la legalità e benessere ai cittadini, nell’apertura di un cantiere che porterà ad un ampliamento
e a una migliore sistemazione del presidio dell’Arma;
Consapevoli che anche nell’area cuneese e saluzzese l’Arma con molti suoi uomini ha
dimostrato di anelare alla libertà durante la lotta partigiana come si evince dai documenti che
l’Istituto Storico della Resistenza sta raccogliendo e che saranno oggetto di un prossimo con­
vegno;
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Richiamato in particolare il costante ed efficace ruolo di vigilanza, prossimità verso i
cittadini e di controllo diuturno in favore del territorio saluzzese a servizio della sicurezza cit­
tadini oltrechè di complessi fenomeni quali quelli verificatisi negli ultimi anni, tra i quali la
massiccia migrazione stagionale che ha visto Comune e Arma lavorare con totale unità di in­
tenti e impegno nella condivisione di gravose responsabilità;
ESPRIME
La propria gratitudine all’Arma dei Carabinieri di Saluzzo che continua la lunga e gloriosa
tradizione di rapporto stretto con i cittadini e le Istituzioni a salvaguardia della loro sicurezza,
incolumità che si palesa in una costante e fruttuosa collaborazione;
CONDIVIDE
L’iniziativa dell’ANCI di realizzare un nuovo monumento dedicato all’Arma nella ricorrenza
del bicentenario.
IMPEGNA
I propri organi istituzionali a dare adeguata risonanza all’evento “bicentenario della fondazio­
ne dell’Arma dei Carabinieri” promuovendo convegni e iniziative adeguati all’importanza
della ricorrenza.”
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Di quanto sopra si è redatto il presente verbale
IL PRESIDENTE
IL SEGRETARIO GENERALE
==================================================================
Relazione di Pubblicazione
Una copia in formato elettronico del presente verbale viene pubblicata all'Albo Pretorio
Informatico, sul sito internet comunale ai sensi dell'art. 124 del D.Lgs. 267/2000 e dell'art. 32
della Legge n. 69/2009 e ss.mm.ii. e vi rimarrà per quindici giorni consecutivi e cioè
dal 23.01.2014 al 07.02.2014
OPPOSIZIONI:
Saluzzo, lì
IL SEGRETARIO GENERALE
Estremi di esecutività
Divenuto esecutivo per decorrenza di termini il
ai sensi dell'art. 134,
comma 3, del D.Lgs 267/2000 nel combinato disposto con l'art. 32 della Legge n. 69/2009 e
ss.mm.ii..
Saluzzo, lì
IL SEGRETARIO GENERALE
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