60 12 aprile 2014 IL SETTIMANALE de il Quotidiano Immobiliare serve un'italia migliore Intervista a Massimo Brunelli: lascio IDeA FIMIT Robles: Sonae Sierra restare per crescere in Italia analisi dei deals del I trimestre 2014 organizza il CONVEGNO GLI INVESTIMENTI STRANIERI NEL REAL ESTATE I deal nel mercato immobiliare italiano: dinamiche e tendenze mercoledì 16 aprile ore 08:45 - MILANO ISCRIVITI SUBITO! RELATORI Guglielmo Pelliccioli Alessandro Mazzanti Antonio Sanchez Fraga Filippo Carbonari Valeria Falcone Stefano Keller Monica Cannalire Luigi Croce Gualtiero Tamburini Ivan Mallardi Luca Zaffaroni Jerry Boschi Moderatore RINASCIMENTO RE CBRE PRAGA SERVICE REAL ESTATE Foncière lfpi italia CARLYLE GROUP NCTM Studio Legale INTER IKEA CENTRE ITALIA FEDERIMMOBILIARE RBS CAPITAL RESOLUTION MORGAN STANLEY ECE Conclusioni a cura di Massimo Caputi CON IL PATROCINIO DI PARTNER SCIENTIFICO 0 03 editoriale Migliorare il real estate per migliorare l’Italia Il cambiamento come fattore di crescita Il mercato immobiliare sta rapidamente assumendo i contorni della ripresa e puntualmente le aziende si preparano a seguirne gli andamenti anche con l’avvicendamento dei manager di vertice. Dopo Generali è adesso il turno di IDeA Fimit la maggiore SGR italiana per patrimonio gestito. Se ne va Massimo Brunelli, che ha esaurito il suo mandato triennale e, al suo posto, probabilmente vi sarà una nomina interna infragruppo. Con l’uscita di Brunelli si chiude anche la vicenda di Santa Giulia, nel senso dell’interessamento di IDeA Fimit al progetto. Che non se ne sarebbe fatto nulla era già però nell’aria da mesi quando le difficoltà incontrate da Brunelli sono apparse insormontabili. Abbiamo voluto sentire dalla voce del diretto interessato cosa non abbia funzionato nel suo progetto e l’occasione è stata proprio l’intervista di commiato che il manager ci ha rilasciato questa settimana. Adesso inizierà per IDeA Fimit, e per tutte le società del real estate, una nuova fase: quella della crescita, del cambiamento, dell’innovazione. Serviranno idee nuove, esperienze a livelli diversi, integrazioni di sistema, visioni coraggiose. “Serve un’Italia migliore” è il titolo della nostra copertina di oggi. I fondi immobiliari e le loro società di gestione saranno tra i protagonisti dei prossimi anni: dovranno impegnarsi molto perché a loro il mercato chiederà di fare la parte del leone. Ma sono pronti a questo scatto? Quali progetti hanno nei cassetti? Staremo a vedere, anche se l’impressione è che non tutto sia a posto: soprattutto per la fase di raccolta denaro. Occorrerà tornare al retail, cioè al risparmio delle famiglie. Attenzione però alla formula: quella attuale di tipo chiuso non va bene. Sarà bene comunque che il legislatore torni a mettere le mani nelle SGR e formuli delle proposte avanzate che non facciano fuggire le famiglie. Guglielmo Pelliccioli fondatore ed editorialista de il Quotidiano Immobiliare 04 agenda della settimana AGENDA MILANO 14 ROADSHOW INVESTIMENTI NEL PATRIMONIO PUBBLICO luneDì Organizza: Agenzia del Demanio VAI Milano: corso Monforte 32, con inizio alle ore 12.00 salsomaggiore terme (PR) LOGISTICA CAMBIA PASSO - L'INNOVAZIONE DEI 15 LASISTEMI E DEI PROCESSI NELL’ERA DEL LOW COST marteDì VAI Organizza: Logisticamente.it in collaborazione con AILOG e Unione Parmense degli Industriali Salsomaggiore Terme (PR): presso Palazzo dei Congressi - viale Romagnosi 7, con inizio alle ore 9.30 0 05 agenda della settimana milano STRANIERI NEL REAL ESTATE: 16 GLII DEALINVESTIMENTI NEL MERCATO IMMOBILIARE ITALIANO mercoleDì VAI Organizza: il Quotidiano Immobiliare Milano: presso Studio Legale NCTM - via Agnello 12, con inizio alle ore 8.45 modena L’ITALIA. RUOLI, OBIETTIVI, STRUMENTI 16 RIGENERARE PER RIPARTIRE DALLE CITTÀ mercoleDì VAI Organizza: Audis (Associazione aree urbane dismesse) Modena: presso Teatro Fondazione Collegio San Carlo - via San Carlo 5, con inizio alle ore 10.00 bari 16 ROADSHOW INVESTIMENTI NEL PATRIMONIO PUBBLICO mercoleDì VAI Organizza: Agenzia del Demanio Bari: via Amendola 172/R, con inizio alle ore 12.00 milano 17 INDICE IMMOBILIARE ITALIANO IPD 2013 gioveDì Organizza: IPD VAI Milano: presso Palazzo delle Stelline - corso Magenta 61, con inizio alle ore 9.00 organizza il CONVEGNO I SERVIZI PER IL REAL ESTATE L'ACQUISIZIONE ISCRIVITI GIOVEDì 8 maggio ore 08:45 - MILANO RELATORI Guglielmo Pelliccioli Roberto Busso Paola Ricciardi Christian Mocellin Riccardo Serrini Aldo Mazzocco Vincenzo Albanese Cristiano Egidi Moderatore ABACO TEAM NCTM STUDIO LEGALE REAG PRELIOS CREDIT SERVICING SIGEST ASSOIMMOBILIARE PROTOS Conclusioni a cura di Emanuele Caniggia INNOVATION REAL ESTATE NON PERDERE I PROSSIMI APPUNTAMENTI GIOVEDì 28 MAGGIO LA GESTIONE E LA VALORIZZAZIONE GIOVEDì 12 GIUGNO LA DISMISSIONE CON IL PATROCINIO DI MARTEDì 09 SETTEMBRE LA GESTIONE E LA VALORIZZAZIONE PARTNER SCIENTIFICO NOMISMA OUTLOOK FLASH Analisi dei prezzi medi degli immobili nei mercati intermedi e nelle grandi città 13 città intermedie – Rendimenti medi lordi annui degli immobili (in %) Divario % medio tra prezzo richiesto e prezzo effettivo* abitazioni uffici negozi *Il dato è riferito alle 13 grandi città e alle 13 città intermedie monitorate da Nomisma. Fonte: Nomisma Secondo Nomisma, la flessione dei prezzi nei mercati intermedi a febbraio 2014 è del -3,7% per abitazioni e negozi e del -3,8% per gli uffici. Anche i canoni hanno registrato variazioni negative, di minore intensità rispetto al passato. Nella congiuntura attuale la migliore tenuta dei canoni è dovuta anche al fatto che l’affitto rappresenta un mercato di sbocco rispetto alla crescente difficoltà della domanda di accedere alla proprietà. In tale contesto, i rendimenti medi lordi annui da locazione si sono mantenuti stabili. Nel 2013 nei mercati maggiori si è verificata una nuova revisione generalizzata delle quotazioni, a dimostrazione della consapevolezza – lato offerta – delle difficoltà di alienazione degli immobili. Nei mercati intermedi, invece, la tendenza allo sconto è riconoscibile in modo omogeneo soprattutto nel segmento degli uffici. Mediamente, lo sconto risulta più elevato nei mercati intermedi (18,2% abitazioni usate, 18,5% uffici e 17,1% negozi a febbraio 2014). è possibile che il primo semestre 2014 rappresenti un momento di stabilizzazione dello sconto nei mercati secondari. L’ipotesi deriva dall’andamento riscontrato per le città maggiori, normalmente anticipatore delle dinamiche, per il quale l’aumento dello sconto si è verificato solo nella prima parte del 2013. Office | Retail | Hospitality Le regole del general contracting: qualità nella delivery e rispetto dei tempi Dall’office fit out al retail, dall’hospitality al residenziale di pregio: ISG “riempie” i metri quadrati che gli vengono affidati, accettando sfide, integrando competenze e risorse. Sempre con un solo obiettivo: realizzare ambienti efficienti, flessibili e di valore. www.isgplc.com ISG Italia, Milano - Tel +39.02.84565379 Brunelli: far crescere il Paese Il manager conclude il suo mandato in IDeA Fimit a cura di Guglielmo Pelliccioli Per il suo commiato dal mondo del real estate Massimo Brunelli ha scelto Il Settimanale de il Quotidiano Immobiliare. Gliene siamo grati per la stima e per la possibilità che ci offre di fare un excursus sugli ultimi tre anni in cui è stato alla guida di IDeA Fimit ma soprattutto per commentare questo importante settore dell’economia caratterizzato da luci e ombre. L’incontro è a tutto tondo e ha come obiettivo quello di individuare quegli aspetti che ancora il real estate deve migliorare, insieme alle enormi potenzialità che solo in parte è riuscito a esprimere. 10 Massimo Brunelli non è che lei vuole togliersi qualche sassolino dalle scarpe ora che è in uscita? Ho lavorato e vissuto per tre anni questa realtà economica che non conoscevo e l’ho fatto con lo spirito del manager che arriva da altre esperienze e altri settori. Mi creda quindi se le esprimo le mie opinioni al netto di eventuali rapporti personali. Il settore del real estate in Italia soffre di due limiti. Il primo riguarda le persone che hanno un’esperienza esclusiva nel settore immobiliare; dico questo perché se hai sempre a che fare con persone che hanno fatto solo quell’unico percorso le prospettive di crescita e sviluppo si riducono. Il secondo limite che vale più in generale per il Paese è che il rigore e la rettitudine non sembrano essere qualità essenziali. Si ha spesso la sensazione che i manager operino più per interessi verso se stessi che per il bene dell’azienda. Senza fare nomi, personaggi che operano nel mercato italiano, se fossero cittadini americani sarebbero allontanati e subirebbero l’ostracismo dei colleghi e dell’intera comunità. Qui tutto invece va come se non fosse successo niente e certe pregiudiziali di natura giudiziaria vengono tranquillamente ignorate. Ci sono però anche delle positività nell’industria del mattone, non crede? Certamente, questo settore continua ad essere un settore che offre all’Italia la possibilità di essere un paese migliore. Può, in altre parole, fare la differenza. Ma questo valore aggiunto non lo si persegue con le operazioni di trading. Il punto debole è che si fa poco sviluppo immobiliare e, in particolare in questo periodo, lo si fa ancora meno. Per sviluppo intendo i quartieri nuovi ma anche le opere di riferimento delle nostre città. Mi Brunelli: far crescere il Paese PERSONA massimo brunelli 1 11 rendo conto che vi sono ostacoli burocratici e legislativi che rallentano o, addirittura, rendono impraticabili questi interventi: per questa ragione affermo che il comparto non riesce ad esprimere tutte le potenzialità che possiede. La sola persona che ha realizzato qualcosa d’importante negli ultimi anni è Manfredi Catella con il progetto di Porta Nuova; ha avuto coraggio e mostrato decisione, gliene voglio dare atto. Intende dire che abbiamo una classe di manager e imprenditori poco coraggiosi? No guardi, non mi fraintenda. Ho detto che servono uomini coraggiosi ma non kamikaze. Rendiamoci conto che in Italia non siamo a New York, Londra o Parigi dove le iniziative si pensano e si realizzano in 4 anni. Da noi ce ne vogliono per lo meno il doppio ed è chiaro che in 8/10 anni non si può fare un’operazione economicamente sostenibile, razionale e intelligente. Direi invece che questo governo dovrebbe darsi da fare per migliorare il territorio e il patrimonio urbano: altrimenti, cosa significa governare. Insieme al governo ci sono altri due attori che dovrebbero attivarsi: le pubbliche amministrazioni e le banche. Le prime bloccano qualsiasi iniziativa, le seconde rappresentano un settore che può fare da volano o da freno. In questo momento prevale il secondo, anche a causa del loro assetto proprietario privo di quello slancio che viceversa sarebbe necessario per farle diventare protagoniste attive dell’economia del Paese. Il tema del rilancio del Paese non può essere affrontato senza il credito; purtroppo esso non riprende perché le banche sono limitate da situazioni patrimoniali che non le favoriscono. Diciamo che anche dal punto Brunelli: far crescere il Paese Brunelli: far crescere il Paese di vista del contenzioso l’esposizione di queste sul mercato immobiliare è modesta, mentre non capisco perché alcune realtà del real estate abbiano avuto invece tanti aiuti: mi domando perché esse non siano state lasciate fallire e mi rispondo che ciò è sempre dovuto all’intreccio di partecipazioni interessate nelle società coinvolte. Ok, abbiamo passato in rassegna il settore del real estate. Adesso parliamo di lei. Dopo tre anni cerchiamo di fare un bilancio. Lei mi dice le cose buone che ha fatto e io provo a dirle quello che ha sbagliato. Accetta? Volentieri. Allora mi pare di capire che tocca a me. Quando sono arrivato in IDeaFimit ho avuto un mandato per costruire una società solida dopo una fusione. Come manager mi sono sempre attenuto al mandato assegnatomi dal mio azionista, con cui ho un ottimo rapporto. Posso solo dire che sono molto soddisfatto di questi tre anni ed orgoglioso del lavoro svolto sotto diversi punti di vista. Vediamoli. Cominciamo dai risultati economici e di mercato. Nessun altro operatore nel nostro settore ha un Ebitda di 34 milioni di euro, commissioni superiori ai 64 milioni e una massa in gestione intorno ai 9,6 miliardi. Abbiamo concluso acquisizioni ed evitato cambi di gestione dei nostri fondi: operazioni che per masse e dimensioni, nessun nostro competitor è riuscito a replicare. Oltre ai risultati economici quali altri risultati ritiene di aver conseguito? Ci sono stati anche risultati reputazionali nei confronti del mercato e agli occhi dei nostri regolatori. Ho iniziato il mio mandato in una SGR che veniva da un blocco totale imposto dalla Banca d’Italia e dalla vicenda di via della Stamperia. Nessun dirigente del- 1 13 Brunelli: far crescere il Paese la società prima del mio arrivo era mai stato invitato alla relazione del Governatore della Banca d’Italia. Mi lasci dire, infine, che questa è una società dove le persone si fermano volentieri a lavorare e addirittura respingono le offerte esterne. Bene adesso tocca a me. Lei ha sbagliato con Santa Giulia. Devo ammettere di sì. Aggiunga che è ancora più complicato fare sviluppo immobiliare in Italia, finanziandosi con banche italiane e sostenuto da soli investitori istituzionali italiani. Quasi impossibile. Tolga anche il quasi. Nella mia testa occuparmi di questo settore significava dare lavoro, cambiare la faccia delle città, rendere migliore la vita delle persone. Mi dispiace, questa cosa non mi è riuscita. Bene allarghiamo lo sguardo all’Italia e al suo futuro. Come vede il domani del Paese? Lo vedo con un certo grado di pessimismo. Spero che Renzi abbia la capacità di sbarazzarsi si questi sistema d’interessi costituiti che frena il progresso del Paese. Questo problema attanaglia l’Italia da secoli. È ancora l’Italia dei comuni del ‘400-‘500 con le città stato. Non c’è nessun senso superiore in cui tu sacrifichi i tuoi interessi privati a beneficio di un interesse superiore. Visto che lei ha gestito la più grande SGR italiana vorrei chiederle, per concludere: un giudizio sull’industria dei fondi immobiliari? Faccio un ragionamento. Il settore dei fondi nella sua veste tradizionale è entrato in quella fase che gli economisti definiscono di maturità. In questo mercato, aggiungo, operano investitori istituzionali che non hanno grande bisogno dei fondi immobiliari e che sono possessori di grandi patrimoni immobiliari e tali rimangono anche quando li conferiscono ad un fondo. Sono fortemente esposti al settore immobiliare, quindi è difficile che arrivino capitali importanti da questi investitori. In questo quadro, vedo la crescita di questo settore davvero molto complicata. In Italia secondo Scenari Immobiliari il mercato dei fondi immobiliari nel 2014 dovrebbe superare l'obiettivo dei 50 miliardi di patrimonio, anche per l'annunciato arrivo di fondi pubblici e, per la prima volta dopo anni, di fondi per i piccoli risparmiatori. 14 Questo settore avrebbe bisogno di miliardi di euro di capitali freschi ogni anno, la cui raccolta è complicata. Ma non ci sono. Avrebbe bisogno di Fondi sempre più grandi, ci sono viceversa solo piccole operazioni che danno vita a fondi nuovi di modeste dimensioni. La stagione dei grandi apporti è alle nostre spalle: la nascita di fondi da 50 milioni non è una risposta adeguata. E non puoi neppure pensare di costruire il futuro di questo settore sugli stranieri perchè essi oggi ci sono, domani no. Dobbiamo ricercare tipologie di investimenti e investitori di diversa natura. Se non raccogli capitali dagli istituzionali devi farlo con i risparmiatori. In questo caso, però, devi rivolgerti al mercato retail e devi puntare a grandi operazioni di sviluppo, coinvolgendo in queste operazioni gli investitori internazionali. Più in generale io vedo la necessità che le SGR diventino gestori di asset, non solo gestori di fondi immobiliari e quindi non vincolati solo allo strumento del fondo immobiliare. Si chiude con questa intervista l’avventura di Massimo Brunelli nel mercato del real estate. Cosa gli riservi il futuro ancora non è in grado di saperlo: inutile ascoltare i rumors che lo vedrebbero tra i manager pubblici di prossima nomina. Certamente ha vissuto i tre anni più difficili che il settore immobiliare abbia passato negli ultimi trent’anni. Se vogliamo tentare un bilancio è stato un matrimonio da tempi di guerra dove la sposa rimaneva sola a custodire la casa mentre il marito andava a combattere al fronte per salvare la pelle. Non è il massimo per un manager lavorare in un’economia da sopravvivenza. Brunelli: far crescere il Paese 1 15 Sonae Sierra: restare in Italia ma per crescere Sonae Sierra: restare in Italia ma per crescere Josè Maria Robles: il 2013 è stato un buon anno per i nostri centri a cura di Marco Luraschi Sonae Sierra è stato uno degli specialisti del settore commerciale più attivi sul mercato italiano dello sviluppo negli anni del boom del mercato. La recente cessione di Valecenter e Airone a Blackstone per una cifra che si aggira sui 144,5 mln di euro ha ridotto il numero dei centri di proprietà a tre: Gli Orsi di Biella, Freccia Rossa a Brescia e, l’ultimo in ordine di inaugurazione, Le Terrazze di La Spezia. Tre progetti che potrebbero far gola a molti investitori. Ancora una volta però il gruppo portoghese conferma il suo commitment sul mercato italiano anche se più orientato al settore dei servizi specialistici, almeno nell’immediato, come ci conferma Josè Maria Robles, General Manager Property Management in Italia. PERSONA josè maria robles 16 Sonae Sierra: restare in Italia ma per crescere L’anno chiuso da poco tra l’altro ha portato dei buoni risultati e favorito alcune considerazioni sul mercato che è tornato a sorridere nel Sud Europa. “Abbiamo chiuso il 2013 – ci dice Robles – con dati in crescita nei nostri centri commerciali: il fatturato delle vendite è cresciuto del 2,7% sul 2012 e anche il traffico ha registrato un dato positivo, leggermente superiore alle vendite. Tra i nostri centri devo dire che Le Terrazze è quello che ha fatto segnare il risultato più sorprendente in senso positivo ed è stato il migliore del nostro portafoglio. È un centro che naturalmente sfrutta il fatto di essere nella fase iniziale del suo ciclo di vita ma il risultato è molto soddisfacente. Anche Gli Orsi, per esempio, è andato meglio del previsto, sopra budget. Ha performato più del previsto. Il resto del portafoglio è rimasto in linea”. Come detto le vendite di Sonae Sierra hanno raggiunto quota 368 mln di euro con un incremento del 2,7 %, il tasso di di occupancy globale per il portafoglio italiano pari è stato al 96,1% e i centri Sonae hanno ospitato 27 mln di visitatori. A livello europeo come vi collocate come performance? In Europa ci sono scenari molto differenti, soprattutto tra il Nord ed il Sud Europa. Sono felice di dire che nel mercato del Sud Europa abbiamo avuto i risultati migliori, è una bella soddisfazione performare meglio dei nostri colleghi che operano in uno scenario simile. SOCIETà sonae sierra Sonae Sierra possiede e gestisce tre centri commerciali in Italia – Freccia Rossa a Brescia, Gli Orsi a Biella e Le Terrazze a La Spezia - ed è responsabile del leasing di altri tre centri commerciali di clienti, per un totale di circa 150.000 mq di GLA. A dicembre ha siglato un contratto di leasing con il centro commerciale “Le Perle” di Faenza, per sviluppare e migliorare le strategie di commercializzazione dei 20.500 mq di superficie lorda affittabile. 1 17 Sonae Sierra: restare in Italia ma per crescere Quali sono i settori che hanno dato i risultati migliori? Tra i vari settori merceologici sicuramente la ristorazione è in grande crescita, merito anche della bravura dei fornitori che hanno saputo adattare la loro offerta in termini di qualità e prezzo alle richieste dei clienti. In questo momento in Italia “cibo” vuol dire cultura ed è un campo fortemente attrattivo. È stato fatto un grande lavoro nelle food court dei nostri centri. Anche il settore benessere/wellness/cura della persona è una piacevole sorpresa ed è anche un po’ strano che in un momento così difficile siano questi due settori a ottenere i risultati migliori. In definitiva possiamo dire che ristorazione e cura della persona sono i settori leader su tutti. Come strategia mi sembra che ormai vi siate orientati ai servizi per il settore commerciale, anche per conto terzi? La crescita nel settore servizi è sempre stato un punto forte della strategia Sierra soprattutto in questo momento in cui è così difficile fare investimenti per tanti motivi. Abbiamo tre contatti di servizi in essere in Italia su altri centri commerciali in commercializzazione e stiamo lavorando con altre realtà. Non posso fare ancora nomi prima della chiusura dell’accordo ma sono ottimista. Noi possiamo dare tanto alle terze parti. I clienti ci vedono non solo come un consulente ma come una società che può dare un supporto diverso proprio per la nostra storia in Italia. Nei servizi puntiamo molto sulla qualità, sulla strategia, sulla commercializzazione e sul riposizionamento che oggi è molto importante. Qualità è il nostro must in questo momento. Il Centro Commerciale ALEXA a Berlino, Germania, di proprietà di Sonae Sierra e Union Investment, ha ricevuto un riconoscimento ufficiale come miglior centro commerciale nella categoria "Centri Operativi" nel corso degli ICSC European Shopping Centre Awards 2014 tenutisi a Istanbul, Turchia. 18 Sonae Sierra: restare in Italia ma per crescere Che piani avete per i vostri centri in Italia? Per quanto concerne invece i nostri centri in Italia la strategia è chiara, noi dobbiamo vendere per investire ed avere posizioni di capital light. Dobbiamo sempre far girare i capitali per poter effettuare nuovi investimenti che siano centri esistenti o nuovi sviluppi, come più piace a noi. Ma oggi fare sviluppo non è semplice. Valecenter e Airone facevano parte di un fondo Sierra in scadenza e quindi dopo 5 anni c’era l’esigenza di vendere. L’acquirente poi aveva una sua società di gestione e quindi non siamo rimasti nella gestione. Gli altri centri commerciali non sono in un fondo e quindi è un discorso diverso. Puoi vendere se ci sono le condizioni di mercato, dipende comunque da quale tipo di offerta eventualmente arriverà e se sarà adeguata alle nostre aspettative e a quelle dei nostri partner coinvolti. A livello generale qualcosa si inizia a muovere ma è ancora presto, è tutto da vedere. Noi confermiamo invece che l’Italia per noi resta un mercato fondamentale, vogliamo crescere non restare tanto per restare. L’Italia interessa fortemente ma è chiaro che in questo momento vogliamo consolidarci in modo organico e di qualità. Ci piacerebbe tornare ad investire ma finchè non arriva un’opportunità giusta vogliamo espandere il settore servizi. Fermo restando che per noi sarebbe sempre più interessante tornare in futuro a fare uno sviluppo piuttosto che acquistare un centro esistente. Lo dice la nostra storia. Si può fare ancora sviluppo di strutture retail in Italia oggi? Oggi c’è un mercato molto competitivo, ogni nuovo progetto deve essere molto innovativo per poter stare sul mercato. Non dimentichiamo poi che parliamo di un mercato maturo non di un mercato nuovo, quindi esiste già tanto prodotto di tutti i tipi. È un contesto molto difficile e occorre essere molto precisi e specifici per lanciare un progetto sul mercato. Sonae Sierra a livello globale è proprietaria di 47 centri commerciali con una superficie totale (GLA) di 1,9 milioni di metri quadri e un valore di mercato di 5,6 miliardi di euro. è responsabile della gestione e/o del leasing di 85 centri commerciali. 1 19 2014: dove vanno gli investitori? 2014: dove vanno gli investitori? L’Italia nel mirino degli internazionali, ma si cercano nuove asset class di Pietro Zara vai alla tabella deals scarica in formato excel *solo per abbonati *solo per abbonati L’anno degli investitori esteri. Così a gennaio avevamo definito il 2013 relativamente alle operazioni condotte sul real estate italiano. Un anno in cui, ricordiamo, i deals condotti da operatori stranieri sul nostro territorio erano aumentati di un considerevole 186%. Ora, con il nuovo anno ormai avviato, questo trend può dirsi confermato o si sono verificati dei cambi di rotta? Per rispondere a questa domanda, abbiamo estrapolato dalla Tabella Deals de ilQI i dati relativi agli investimenti immobiliari in Italia condotti durante il primo trimestre del 2014, confrontandoli con quelli di un anno prima. Secondo i nostri calcoli, tra gennaio e marzo i volumi d’investimento sul real estate italiano si sono attestati a 730,25 milioni di euro, in crescita del 10% rispetto a un anno prima. In tutto nel periodo si sono concluse 17 operazioni, esattamente come nel primo trimestre 2013. Considerando soltanto quelle operazioni di cui si conosce il valore (14 in tutto, per il trimestre considerato), il valore medio dei deals sul territorio italiano si è attestato a 52,16 milioni di euro, in crescita del 25% rispetto al primo trimestre del 2013. Tabella Excel non sei abbonato? scopri di più! 2014: dove vanno gli investitori? Quanto a veicoli d’investimento, le operazioni immobiliari tra gennaio e marzo hanno coinvolto almeno un fondo immobiliare nel 65% dei casi, quota in contrazione rispetto al 71% di un anno prima. Guardando, invece, i settori d’investimento, si deve segnalare una forte diminuzione degli investimenti rivolti al comparto uffici: questo segmento rappresentava nel primo trimestre 2013 il 41% delle operazioni concluse, mentre nell’analogo periodo di quest’anno la quota si è limitata a un modesto 12%. Dove si sono spostati questi investimenti? In gran parte verso la categoria collettiva da noi denominata “Altro”, che raccoglie tutti quegli asset che non rientrano nelle tipologie uffici, commerciale, logistica e turismo. Una categoria multipla che nel primo trimestre di quest’anno raccoglie circa il 41% delle operazioni. Si può pertanto tracciare una migrazione degli investimenti verso asset class non tradizionali, come sviluppi residenziali e terreni per futuri progetti. Per le altre categorie, rimane stabile al 29% la quota d’investimento rivolta al retail, cresce al 12% quella in immobili a uso logistico e scende al 6% quella rivolta alle strutture turistiche. Tornando alla domanda iniziale, come si sono comportati gli investitori esteri in questo primo trimestre? Secondo i dati della nostra Tabella Deals, il trend dello scorso anno sembra confermato in questo inizio di 2014: gli acquisti condotti da operatori stranieri sono stati in tutto 6, con una crescita del 100% rispetto al 2013 e una quota del 35% sul totale di deals (l’anno prima questa fetta era ferma al 18%). Di contro, si contrae fortemente la quota di acquisti condotti da società o fondi italiani, attestatasi al 47% del totale rispetto al 76% del primo trimestre 2013. La quota rimanente (18%) è costituita da quelle operazioni viziate da scarsa trasparenza, delle quali non si conoscono i soggetti coinvolti. I dati sembrano quindi confermare quello che gli studi di settore vanno dicendo da mesi: l’Italia è nel mirino degli investitori internazionali e per ora sembra intenzionata a rimanerci. A questo aggiungiamo soltanto che gli operatori esteri sembrano avviarsi all’esplorazione di asset alternativi. deals q1 2014 Numero = 17 di cui 14 con valore noto (+0% Q1 2013) Volume = € 730,25 mln (+10% Q1 2013) deals q1 2013 Numero = 17 (di cui 16 con valore noto) Volume = € 666,11 mln DEALS CON FONDI IMMOBILIARI Q1 2014 TOTALE 11 (65% sul totale) ITALIANI 10 ESTERI 1 DEALS CON FONDI IMMOBILIARI Q1 2013 TOTALE 12 (71% sul totale) ITALIANI 11 ESTERI 1 il sistema integrato dei fondi: a che punto siamo? IL SISTEMA INTEGRATO DEI FONDI: A CHE PUNTO SIAMO? Analisi del Piano Nazionale di Edilizia Abitativa di Chiara Zaccaria A quasi 5 anni di distanza dall’emanazione del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che rendeva attuativo il Piano Nazionale di Edilizia Abitativa (PNEA), e con esso il nuovo strumento finanziario del Sistema dei Fondi Immobiliari, sono appena 38 i cantieri attivati attraverso questo canale. Poco più di 191 milioni di euro l’impiego effettivo delle risorse, ovvero il 9% del plafond disponibile del Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA), che ammonta a circa 2 miliardi di euro. La lentezza con cui viene attuato il PNEA è dovuta ai numerosi gli ostacoli che il Sistema dei Fondi incontra per diventare operativo, primo fra tutti, in tempi di difficile congiuntura economica, il coinvolgimento degli attori locali nelle iniziative. Non a caso, a questo proposito, il 19 febbraio 2013 è stato PERSONA chiara zaccaria SOCIETà nomisma 22 e l'edilizia scolastica il sistema integratoartelia dei fondi: a che punto siamo? emanato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministeri un decreto che consentiva di aumentare dal 40% al 60% il coinvestimento all’interno dei fondi locali da parte di CDP Investimenti, con possibilità di innalzamento del limite fino all’80% nel caso di interventi dal carattere marcatamente sociale. Normalmente, il FIA investe fino al 60% nel fondo locale, raramente arriva all’80%; la possibilità di intervenire sino al 100%, resa possibile per il 10% del plafond complessivo, per ora si è verificata solo nel Fondo Esperia, destinato a iniziative nelle regioni del Sud Italia, dove non è stato possibile coinvolgere gli attori locali. Le iniziative per ora attivate porteranno alla realizzazione di 3.256 alloggi, di cui il 52% destinato alla locazione, il 22% alla locazione con riscatto e il 26% alla vendita convenzionata. ALLOGGI REALIZZATI E IN CORSO DI REALIZZAZIONE NEI 38 CANTIERI APERTI CON L'INVESTIMENTO DEL FIA PDF Monitoraggio del Piano Nazionale di Edilizia Abitativa e rassegna di case study SCARICA pdf vendita convenzionata 26% locazione 52% locazione con riscatto 22% 1 15 Edilizia scolastica: il Patto blocca i piccoli comuni Edilizia scolastica: il Patto blocca i piccoli comuni Il contributo spesso non basta per realizzare un progetto di Marco Luraschi Marco Baffetti non è solo il CFO e COO di JJL Italia ma è anche il sindaco uscente (poiché sta scadendo il suo secondo mandato) di un piccolo comune che si trova alle spalle di Genova e che si chiama Casella. Chi è della zona ovviamente lo conoscerà molto bene, anche perché Casella è collegato a Genova da una caratteristica linea ferroviaria “che sembra un po’ un piccolo trenino del Bernina” ci dice Baffetti. Casella può essere preso ad esempio per quanto riguarda il problema della manutenzione e della realizzazione di nuovi edifici scolastici nei piccoli comuni italiani che sono l’ossatura del nostro territorio, a volte impervio, a volte nascosto, ma che sono il vero tesoro dell’Italia. Siccome Baffetti è da tempo impegna- 24 Edilizia scolastica: il Patto blocca i piccoli comuni to in un progetto di realizzazione di un nuovo polo scolastico gli chiediamo cosa pensa del piano per l’edilizia scolastica varato del governo: “Da sindaco di un piccolo comune dell’entroterra, che è poco appetibile per i grandi finanziamenti, mi verrebbe subito da dire: finalmente! Quello scolastico è un patrimonio immobiliare enorme che sotto il profilo della manutenzione paga anni di interventi non razionali e poco organici. Mi auguro ovviamente che non sia solo un proclama ma che diventi presto realtà. Per effettuare una manutenzione spinta sugli edifici scolastici servono piani organici di programmazione. Innanzitutto occorre capire da subito se provvedere alla manutenzione di un edificio esistente o procedere alla realizzazione di uno nuovo, con due problematiche conseguenti che sono la gestione del bene dismesso e la gestione del nuovo bene. La linea di demarcazione è l’analisi seria dello stato delle strutture e della normativa vigente in quel momento. Per molti comuni la normativa diventa spesso solo penalizzante e repressiva (l’antisismica per esempio) se non accompagnata da un piano finanziario che permetta di seguirla correttamente. La situazione poi è stata esacerbata dalla recente crisi finanziaria”. PERSONA marco baffetti SOCIETà jll Edilizia scolastica: il Patto blocca i piccoli comuni Prendiamo il caso di Casella dove esiste un progetto per un nuovo polo scolastico che comprende due scuole, una piscina, un palazzetto dello sport e l’arrivo della ferrovia. Un vero polo di aggregazione e cultura per i giovani, con grandi risvolti di natura sociale. Avete ottenuto un contributo di 1,2 mln dalla Regione Liguria che scade il 31 dicembre 2016 e avete bisogno di un cofinanziamento di pari valore la cui metà dovrebbe provenire dall’alienazione della vecchia scuola. Quali sono le criticità che possiamo dire siano simili per tutti i piccoli comuni in questa situazione? “Innanzitutto l’alienazione del bene da dismettere è la prima criticità in questa fase di mercato. Però la vera Spada di Damocle per i comuni è il Patto di Stabilità, a cui sono soggetti adesso anche i comuni sotto i 5.000 abitanti. Il patto rischia di affossare moltissimi progetti. Se l’opera sfora questo limite imposto dal patto non può essere messa a bilancio, lo stesso revisore contabile che deve validare il bilancio comunale non lo può iscrivere. Un altro problema è la creazione della stazione unica appaltante che da un lato offre molta sicurezza ma di fatto allunga moltissimo i tempi delle gare. Pensiamo poi che negli ultimi due anni i bilanci preventivi sono stati approvati a ottobre e novembre". Quindi, ne deduciamo che se non si approva il bilancio preventivo come si può mettere a bilancio l’opera? E come si può chiedere il mutuo di finanziamento se l’opera non è a bilancio? È un po’ come il gatto che si morde la coda. Ci sono i contributi ma sono inutilizzati. Inoltre, come abbiamo visto i comu- I soldi stanziati dal governo Renzi per il piano di recupero del patrimonio di edilizia scolastica italiana sono 3,7 mld di euro e le scuole sulle quali si dovrebbe intervenire sono in tutto oltre 10.000. Da un primo esame risulta che ci sia una necessità diffusa di piccola manutenzione, ma anche di interventi di media consistenza per una spesa di circa 200500.000 euro. 26 Edilizia scolastica: il Patto blocca i piccoli comuni ni ormai approvano i bilanci a fine anno, anche a causa delle variazioni spesso poco comprensibili sulle tassazioni (IMU, Tasi, aliquote varie). Capiamo che per un piccola realtà locale avere buona parte delle risorse per investire in un nuovo polo di edilizia scolastica, di cultura e aggregazione per i giovani, può non bastare. Questo è un paradosso. Parliamo di situazioni dove è difficilmente ipotizzabile un intervento di privati alla ricerca di rendimenti a meno che non si parli di filantropia vera e propria di qualche azienda locale. Intanto il tempo passa e magari i contributi vanno a scadenza. “Tra l’altro il polo sorge – dice Baffetti – su una piana di 8 ettari che per voi in Lombardia può essere poco ma per noi in Liguria è come se fosse una piccola pianura Padana… Sarà un progetto innovativo, non voglio esagerare ma seguirà tutti i dettami del risparmio energetico e dell’efficienza, è proprio un progetto all’avanguardia”. L’Italia dei piccoli comuni è il grandi patrimonio che dobbiamo preservare e riqualificare. In conclusione sindaco Baffetti, ci sono speranze che qualcosa venga modificato a breve? “Ma guardi, Delrio è stato un sindaco, il Primo Ministro è stato un sindaco, io sono certo che bene conoscono i problemi dei comuni italiani e che quindi qualcosa verrà fatto”. Manca meno di un mese allo scadere della proroga concessa dal Governo agli Enti Locali per l’affidamento degli interventi di riqualificazione urgente per l’edilizia scolastica previsti dal decreto del “Fare”. Lo ricorda il Ministero dell’istruzione in occasione della pubblicazione dei primi dati relativi al numero di interventi già assegnati rispetto ai 692 ammessi al finanziamento. Sino ad oggi, dei 150 mln previsti dal decreto per i lavori di riqualificazione, sono stati impegnati circa 91 mln, il 60,5% del totale, destinati a finanziare 462 interventi. CICLO DI CONVEGNI I SERVIZI PER IL REAL ESTATE Come creare valore al ciclo immobiliare Scopri nella pagina successiva tutti gli appuntamenti 08 MAGGIO L'acquisizione Studio di fattibilità due diligence, verifiche techiche e valutazione: i servizi e le attività propedeutiche all'acquisizione di singoli asset o interi patrimoni immobiliari. 28 La gestione e la valutazione 12 La dismissione MAGGIO GIUGNO 09 SETTEMBRE L'individuazione, la pianificazione e la gestione di servizi tecnici e interventi legali per massimizzare l'efficienza e la redditività del bene in un'ottica di sostenibilità. Le opzioni per la valorizzazione, le analisi di mercato, la valutazione e i servizi preliminari alla dismissione dell'asset per garantire le migliori condizioni di vendita. Evento Conclusivo MILANO All'evento conclusivo verrà presentato il nuovo numero della rivista: CON IL PATROCINIO DI PARTNER SCIENTIFICO web tv forum mqi: il recupero e la riqualifica delle aree dismesse Il Forum di MQI ha visto la partecipazione di Stefano Susani, MWH, che ha illustrato le criticità nell’opera di riqualificazione, soprattutto relative alla bonifica quando si tratta di aree ex industriali. Lorenzo Lombardo, Eni Servizi, ha descritto l’iter del progetto a uffici di Eni di san Donato. L’intervento di Filippo M. Carbonari, Praga Holding, era rivolto agli esperti del settore recupero perché si orientino a lavorare con gli sviluppatori al fine di creare nuove opportunità. forum mqi: hotel, come attrarre gli investitori stranieri Rodolfo Ortolani (UniCredit), Giorgio Palmucci (AICA) e Maurizio Miconi (World Capital) sono i protagonisti del Forum MQI che ha avuto come tema principale il ritorno dell’interesse degli investitori stranieri verso il settore alberghiero italiano. I tre ospiti hanno indicato le linee guida per migliorare l’offerta ricettiva italiana, adeguandola agli standard internazionali, e la promozione della ‘destinazione Italia’. webinar: il ruolo chiave del project monitoring Lorena Gianlorenzi dei Rics Italia presenta questo Webinar sul Project Monitoring. Un tema di stretta attualità che coinvolge banche, fondi di investimento e i fondi sovrani che si stanno rivolgendo al mercato italiano. Il Project Monitoring nel campo degli investimenti immobiliari ha tra i suoi compiti quello di salvaguardare gli interessi dei clienti che investono in un progetto o in uno sviluppo, seguire il processo, il project planning e il controllo qualitativo del prodotto. web tv web tv maffioli: con Scalo Milano puntiamo all’eccellenza Scalo Milano è un progetto che il mercato commerciale italiano conosceva nella sua veste originaria, ma ora Promos - la società che lo sta sviluppando - lo ripresenta al pubblico con nuovo moderno concept City Style che richiama l'eccellenza italiana nei tre temi fondamentali: fashion, food e design. Scalo Milano è un progetto che punta forte sull'Expo come traino all'avviamento, come afferma Filippo Maffioli di Promos. rics Terra: a che prezzo? 'Terra: a che prezzo?' è il primo di una serie di appuntamenti che Rics Italia intende promuovere, in vista di Expo 2015, sulla tematica del valore della terra quale chiave per comprendere i meccanismi di consumo di suolo e governo del territorio. Sono disponibili gli interventi integrali di Roberto Bandieri (Mrics - Coordinatore progetto Rics per Expo 2015), Pasquale M. Cioffi (Provincia di Milano), Marzia Morena (Frics - Presidente Rics Italia), Tony Mulhall (MICRS - Land Group Rics), Paolo Pileri (Dastu - Politecnico di Milano), Andrea Povellato (Istituto Nazionale Economia Agraria), Guido Sali (Università degli studi di Milano). Gewiss: official sponsor di Expo 2015 Gewiss, azienda bergamasca attiva a livello internazionale nel mercato elettronico, sarà official sponsor di Expo 2015 grazie a un investimento di 3 mln di euro per la realizzazione del Padiglione Italia attraverso l’utilizzo di tecnologie domotiche. Domenico Bosatelli, presidente della società, ci spiega l’importanza dell’esposizione universale milanese come vetrina per l’Italia nel mondo, “una macchina da Formula 1 per promuovere l’immagine del Paese”. Tutti gli appuntamenti. Una sola agenda. il Quotidiano Immobiliare DAILY REAL ESTATE ® presenta l'agenda del real estate condivisa da tutti gli operatori PROVALA SUBITO! il settimanale di quotidiano immobiliare Testata Giornalistica Registrata presso il Tribunale di Arezzo. Registrazione nr.1/13 del 03/01/2013 Direttore responsabile Marco Luraschi Editore DAILY REAL ESTATE S.R.L. Via Pascoli 7, 24121 Bergamo P IVA 03276200163 - Iscrizione ROC N.22163 Foto e immagini di Shutterstock ad eccezione di quelle fornite dagli autori. Contatti Tel.: +39 035/211356 Fax: +39 035/4131217 [email protected] - www.ilqi.it
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