PROGRAMMA REGIONALE 2014-2015 AREA di IMPEGNO SVILUPPO qualitativo e quantitativo dello scoutismo in relazione al territorio ligure 1) Stimolare una visione globale a lungo termine - osservare con sguardo profetico e di ampio respiro la situazione della nostra regione, mettendo al centro il ragazzo e non i problemi della Co.Ca. 2) Promuovere lo scoutismo nella regione Liguria - offrirci come una valida proposta di educazione giovanile, nelle località dell'entroterra, nelle città della riviera e nei quartieri non coperte dai gruppi, offrendo supporto formativo e programmatico a persone di buona volontà che vivendo sul territorio possono avviare un'esperienza di scoutismo nella loro realtà. 3) Principalmente curare e rivalutare il livello della zona "cardine centrale " destinato a migliorare la proposta educativa; promuovere l'interscambio di capi e la collaborazione tra gruppi per formare staff con la diarchia ed adeguata formazione capi. SIL Bilancio di Missione (RRAE) Terzo settore (Rapporti con istituzioni e sociale) (RRAE con IRO) Percorso di stesura del progetto regionale: coinvolgimento degli RS alla luce della Carta del Coraggio (RS) 4) 5) Aiutare il capo ad educare alle scelte attraverso il metodo specifico delle tre branche, approfondendo in particolare: Educazione alla fatica Senso critico Scelte consapevoli e decisive senza paura di sbagliare Autonomia e Progettualità Offrire ai ragazzi ed ai capi attività di formazione ed approfondimento delle Tecniche Scout e dell'"Ambiente Acqua".(Utilizzando fra le altre le competenze del Settore Nautico, di Capi a disposizione, il rapporto di collaborazione con il MASCI, il Protocollo con il C.A.I. e sfruttando appieno le possibilità offerte dalla Base regionale di Vara) 6) Promuovere e rendere disponibile una riflessione pedagogica e metodologica sull'età 5-7 anni come risposta ad esigenze del nostro territorio valorizzando le esperienze dei gruppi che vivono la realtà di una Colonia di Castorini Continuazione lavoro sul sogno per consolidare il percorso dello scorso anno con i con.ca (EG) Il ruolo del Con.Ca come luogo per far nascere e concretizzare il sogno di reparto e sq. (Impresa) (EG) Campetti di specialità e competenza, Guidoncini verdi (EG) Coinvolgimento IABZ per migliorare gli EPPPPI (Eventi di Progressione Personale a Partecipazione Individuale) (RS) Percorso verso il nuovo modello di P.P. (LC) Portare avanti e rendere maggiormente fruibili per le attività educative dei gruppi i contatti con MASCI, Castorini, Lega Navale, Libera e CAI (ICM) Formazione capi LC Il coraggio in Branca LC AREA di IMPEGNO Verso l'INTERNO ACCOGLIENZA : capacità di aprirsi alla "novità" ed a ciò che è diverso da me. 1) Creare un clima di accoglienza per i nuovi capi, ponendo l'adesione consapevole al Patto Associativo come base della scelta vocazionale di educatore cristiano. Verso l'ESTERNO 2) Far conoscere gli obiettivi educativi dello scoutismo alle famiglie, mostrando particolare attenzione a quelle straniere, ai ragazzi "difficili", a quelle "atipiche" e di fede diversa. Con/Nella CHIESA 3) Promuovere, a livello diocesano e territoriale la partecipazione alle "elaborazioni" ed alle attività della Pastorale Giovanile e di altre "agenzie Educative" cattoliche. Sviluppare un atteggiamento di ascolto fraterno verso capi "in cammino". Accogliere l'aiuto di laici "formati e competenti" nei percorsi di catechesi. 4) 5) AREA di IMPEGNO Verso l'INTERNO Verso l'ESTERNO Con/Nella CHIESA RELAZIONE : capacità di ascolto e COMUNICAZIONE: capacità di fare rete 1. Sviluppare la comunicazione e l'interazione tra Regione, Zone e Gruppi. 2. Aiutare le Co.Ca nell'affrontare eventuali comportamenti trasgressivi dei soci. 3. Favorire la partecipazione "attiva" agli eventi di democrazia associativa. 4. Promuovere la partecipazione dei ragazzi ad eventi extra-gruppo attraverso i capi e gli iabz. 5. Sviluppare il coordinamento tra i Settori e con le Branche nell'ottica del "fare bene le cose" sfruttando appieno le reciproche competenze. 6. Visibilità - impegnarsi per fare in modo che le nostre normali attività siano visibili dalle comunità dove facciamo servizio ma anche e soprattutto dove non siamo presenti. Promuovere una adeguata informazione ai canali di comunicazione sulle attività e gli eventi proposti ai ragazzi. 7. Stimolare nei capi la partecipazione ad occasioni e contesti di formazione, crescita e scambio esterni all'associazione; cercando di sviluppare una senso critico nella selezione delle proposte. 8. Sviluppare la conoscenza e le relazioni con le altre associazioni cattoliche liguri (in particolare continuare nella stretta collaborazione con il MASCI), con le quali condividere momenti di formazione. 9. Favorire le relazioni e le comunicazioni con/nella Chiesa cercando di superare le conflittualità e sviluppando conoscenza e stima reciproca con gli AE. SITO regionale nuovo (entro dicembre) (IRO) Percorso partecipato verso il nuovo Progetto Regionale (Comitato) Attenzione alla Comunicazione esterna ed interna (RRAE e IRO) Supervisione del programma di iscrizione agli eventi (IRO) Partecipazione alla riflessione nazionale sul destino del sistema AGESCI-Cooperative (IRO) Ricadute educative Route nazionale (ICM) Jamboree 2015 (EG) Post Route nazionale: diffusione della Carta del Coraggio dando il più possibile protagonismo agli RS (RS con ICM) Definire modalità e tempi della partecipazione dell’associazione ai Tavoli diocesani (RRAE) AREA di IMPEGNO Verso l'INTERNO Verso l'ESTERNO Con/Nella CHIESA RESPONSABILITA': essere adulti solidi, coerenti e credibili, capaci di testimoniare le scelte 1. Favorire la riflessione delle Co.Ca sull'identità del capo e sul significato di etica cristiana alla luce del Patto Associativo. 2. Favorire il confronto fra le zone sul tema dell'individuazione di persone per ricoprire ruoli nelle strutture associative, con particolare attenzione alla figure degli IaBZ. 3. Promuovere la cultura del servizio come quadri per l'associazione, curando la formazione nel ruolo di capogruppo e responsabile di zona e iabz, in particolare nella preparazione alla gestione ed animazione di gruppi di adulti 4. Nell'incentivare la Formazione permanente dei capi, metodologica, "tecnica" e personale, porre particolare attenzione al superamento dell'emotività delle scelte in favore della piena consapevolezza. Formazione IABZ al ruolo e metodologica (FOCA con ICM) Momenti di formazione permanente (FOCA) Formazione al ruolo per Responsabili di Zona (FOCA) Rendere il Comitato allargato un contesto elaborativo (RRAE e ICM) Prosecuzione riflessione sull’età dei passaggi e su coeducazione (ICM) Ruolo del capo: come gli strumenti del metodo diventano facilitatori di ciò che si fa (EG) Formazione metodologica in Pattuglia (Branche) Momento di formazione Capi Piccole Orme (LC) Occasioni di formazione per capi eventi per ragazzi (ICM) 5. Approfondire il tema della cittadinanza attiva per superare le carenze di testimonianza in tema di educazione alla legalità ed al rispetto del limite. 6. Favorire il "superamento" dell'analfabetismo religioso favorendo una crescita nella conoscenza della Parola e dei documenti "cultura" cattolica e confronti e chiarimenti sulla morale cristiana con l'aiuto di AE ed esperti. 7. Mantenere vivo un dialogo tra AE regionale, di zona, FoCa e sacerdoti non AE e Seminaristi per divulgare la conoscenza delle potenzialità della "Spiritualità scout". Percorso di catechesi con il Vangelo di Matteo e il sacramento dell’eucarestia (RRAE) Laboratorio FB di spiritualità Incontri in seminario (RRAE e FOCA)
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