Procedura di Verifica di Assoggettabilità Ambientale (L.R. n.3/2012) - INTEGRAZIONI - Progetto di realizzazione dell’impianto idroelettrico sul fiume Foglia in località Pianella del Comune di Lunano (PU) Proponente: Energy Seekers srl. Controdeduzioni alle osservazioni della: P.F. VALUTAZIONI ED AUTORIZZAZIONI AMBIENTALI 1 Con la presente nota si esplicano le controdeduzioni alle osservazioni pervenute dalla P.F. Valutazioni Ambientali ed Autorizzazioni Ambientali della Regione Marche con nota n. 0236827 del 03/04/2014. PUNTO 1) La paratoia in progetto è costituita da un tessuto gommato ad alta resistenza fissato nel perimetro bagnato della gaveta, sollevato da una paratoia mobile azionata da pistoni idraulici. Pertanto, una volta richiusa la paratoia mobile, la forma a trapezio della gaveta viene ripristinata integralmente, grazie alla disposizione del tessuto gommato a mo’ di “ventaglio”, come evidenziato negli schemi allegati (Allegato 1). Quindi l’intervento in progetto non determina alcuna alterazione del trasporto solido anche durante i fenomeni di piena. PUNTO 2) L’affermazione a pag 11 della Relazione Tecnica, ovvero “La paratoia mobile si abbassa automaticamente fin al livello del fondo alveo” non è corretta. La frase deve essere sostituita con la seguente: “La paratoia mobile si abbassa automaticamente fino al livello di fondo della gaveta centrale su cui si attesta ”. Si osserva che la Tav. 12 contiene un errore grafico sulla posizione di fondo alveo dello stato di progetto, pertanto provvede ad allegare nuova Tav. 12-i (che sostituisce la Tav.12); nella Tav. 13, mentre risulta corretta la quota di fondo alveo, viene rettificata la posizione dell’asola di scarico, attraverso nuova Tav. 13-i (che sostituisce la Tav.13). La frase riportata a pag 11 della Relazione Tecnica, ovvero “l’intervento in progetto consiste nel posizionare una paratoia mobile a ventola nella gaveta centrale della briglia esistente, di larghezza di circa 6m” presenta un errore. La frase deve essere sostituita con la seguente: “l’intervento in progetto consiste nel posizionare una paratoia mobile a ventola nella gaveta centrale della briglia esistente, di larghezza alla base di circa 4,6m”; risulta corretta la larghezza riportata nella Tav. 10. 2 PUNTO 3) L’affermazione a pag 17 della Relazione Tecnica, ovvero “il canale sarà rinforzato con gabbionate per proteggere il profilo naturale della zona golenale; analogamente il tratto di sponda destra del fiume Foglia in corrispondenza della centrale di produzione e di scarico sarà protetto dall’azione erosiva della portata per mezzo di massi ciclopici o gabbionate metalliche.” Non è corretta. Non si necessita infatti, per le caratteristiche del terreno in sito e per il layout dell’impianto di alcuna protezione all’azione erosiva delle sponde e dell’alveo fluviale. PUNTO 4) Si conferma quanto riportato a pag 26 della Relazione Tecnica, ovvero “I lavori da eseguirsi in alveo (…) non richiedono deviazioni e/o interruzioni del flusso delle acque del fiume, dato che nel periodo estivo in cui saranno effettuati, il deflusso viene di norma solo al centro dell’asta. Per quanto riguarda la frase riportata poco dopo nella stessa pagina, ovvero “La realizzazione delle opere in alveo necessiterà di interventi che verranno realizzati nel periodo siccitoso ed in un arco temporale di poche settimane; durante tali lavorazioni verrà eseguito un adeguamento del fondo alveo ed un by-pass temporaneo per consentire il deflusso continuo della risorsa idrica” si vuole intendere che, per la realizzazione degli interventi in alveo, seppur programmati nel periodo siccitoso e in un arco temporale di durata ridotta, per evitare il contatto tra acqua ed i mezzi d’opera si necessità di by-pass, che altro non è che un guado provvisorio sotto il quale scorrerà la portata senza realizzare né deviazione, né interruzione del flusso della risorsa. PUNTO 5) Si conferma quanto riportato a pag. 27 e 28 della Relazione Tecnica ovvero che l’innalzamento del pelo libero a monte della paratoia mobile, con conseguente aumento della superficie bagnata “(…) si risente in maniera significativa solo per poche decine di metri (…)”, in quanto si intende evidenziare che tale effetto si risente maggiormente (ovvero in maniera significativa) per alcune decine di metri a monte del sistema briglia/paratoia, per poi ridursi ed annullarsi entro un tratto limitato di alveo. Si osserva che nella Relazione idraulica agli atti, l’innalzamento del pelo libero a monte della paratoia, è stato esaminato durante diverse condizioni (funzionamento standard e paratoia 3 manomessa), considerando tre distinti livelli di portata (portata media, portata corrispondente al tirante idraulico di progetto, portata bicentenaria). Per ciascuna condizione, di cui sopra, è stato individuato correttamente (vedi pag.47 e pag. 52 della Relazione Idraulica) il tratto di alveo interessato da variazioni del pelo libero; si conferma che tale tratto varia in funzione della portata considerata, anche perché, al variare della portata, variano le caratteristiche del moto e del perimetro bagnato dell’alveo. Si precisa che, le verifiche effettuate nella Relazione Idraulica sono state svolte considerando tutta l’area a monte della briglia esistente come zona a rischio medio R2. Tali verifiche hanno dimostrato che non ci sono modifiche del livello di rischio idraulico delle aree classificate come aree a rischio medio R2. L’infrastruttura stradale (ponte S.P. Paganico) presente pochi metri a monte della briglia e ricadente in area R2 non risentirà in alcun modo della realizzazione dell’impianto. La funzione principale della briglia è legata alla presenza del ponte; idraulicamente la briglia consente di ridurre la velocità di scorrimento dell’acqua in corrispondenza di un tratto di fiume in cui la pendenza del letto è elevata per evitare fenomeni di erosione del letto del fiume con conseguente trasporto di materiale. Questo compito è fondamentale a valle di un ponte, poiché ne garantisce la stabilità evitando che l’elevata velocità delle acque possa scavare alla base dei piloni del ponte stesso diminuendo la loro capacità statica; quindi, nel caso in oggetto la briglia risulta fondamentale per la stabilità dell’infrastruttura stradale. Tale funzionalità della briglia, appena espressa, viene completamente mantenuta e garantita anche successivamente la realizzazione dell’intervento, con nessuna conseguenza quindi per l’infrastruttura stradale. Si precisa, inoltre, che, quanto riportato a pag. 60 della Relazione Idraulica, ovvero “ Il confronto (…) non produce: - variazione dei livelli idrici;” è un refuso, va corretto con la seguente frase: “ Il confronto (…) non produce: - variazione dei livelli idrici tali da causare un aggravio del rischio idraulico rispetto alla situazione attuale”. 4 PUNTO 6) Si concorda con l’Autorità Procedente in quanto nel progetto specifico non si ritiene plausibile che il progetto possa consentire un’azione di laminazione delle piene, sia per le sue caratteristiche volte a sottendere un tratto di fiume molto limitato sia per la ridotta portata di prelievo rispetto a quelle di piena sia perché, in caso di picco di portata l’impianto non è in funzione. Si conferma quanto riportato a pag. 19 della Relazione Idraulica, ovvero che “la presenza della paratoia mobile non influenzerà negativamente il deflusso delle piene, in quanto questa viene automaticamente abbassata fino a raggiungere il livello attuale, ogniqualvolta si verifichino portate che superino i livelli stabiliti”. PUNTO 7) Si concorda con l’Ufficio che quanto indicato a pag. 40 della Relazione Tecnica “migliorerà le condizioni di deflusso” non è corretto; il miglioramento a cui si pensa è dovuto al fatto che l’attività in progetto, continuamente monitorata, garantisce un controllo costante, una manutenzione periodica dell’impianto e dell’alveo fluviale, attività queste, che, indubbiamente, sono utili per migliorare le condizioni generali di deflusso della portata fluviale. Si conferma tuttavia che l’intervento in progetto non produce effetti negativi sulle situazioni di pericolosità idraulica e di rischio idraulico e non produce ostacoli al libero deflusso delle acque (pag. 9 della Relazione Idrologica ed Idraulica), proprio per il particolare funzionamento della paratoia, così come dettagliato nella Relazione Tecnica al paragrafo 3. Le affermazioni riportate a pagina 38, paragrafo 6.1, righe 9-18, sono errate e quindi da eliminare. La presenza dell’asola di scarico non è connessa al funzionamento della paratoia, che, come dimostrato, garantisce il trasporto solido, ma è prevista per garantire una maggiore efficienza del funzionamento della griglia di presa, che per la propria posizione, già oggi, come è possibile osservare dalla documentazione fotografica agli atti, verrebbe ostruita da accumulo di materiale di trasporto. Si evidenzia che la realizzazione dell’asola di scarico, non è indispensabile, ma utile per tenere pulita l’opera di presa e consentire una migliore efficienza dell’opera stessa. Per quanto riguarda la frase riportata a pag. 77-78 dello Studio Preliminare Ambientale, ovvero “(..) a monte della traversa i materiali ghiaiosi trasportati dalle acque, andranno a potenziare la 5 coltre alluvionale fino alla quota di scarico con evidenti benefici di stabilità delle sponde” è un palese refuso e deve essere eliminata. Infatti, la paratoia mobile, abbattendosi completamente al livello attuale della gaveta centrale, consente il passaggio del detrito solido con le stesse condizioni in cui avviene attualmente. Non verrà realizzata alcuna riduzione della quota di fondo alveo ma solamente un rimozione del materiale solido accumulatosi immediatamente a monte della briglia in sponda destra e sinistra. La pulitura del materiale depositatosi, non incide sulla quota da raggiungere per ottenere il tirante idraulico necessario alla funzionalità dell’impianto, che sarà regolato ed influenzato da altri fattori. Gli elaborati grafici VA T11 / T12 / T13 vengono sostituiti dagli elaborati grafici VA T11-i / T12-i / T13-i, in cui è riportata la rappresentazione corretta delle opere e del fondo alveo. PUNTO 8) Per quanto riguarda la frase riportata a pag. 10 della Relazione Idrologica ed Idraulica, ovvero “(…) riparazione della briglia (…)” si vuole intendere che verranno effettuati alcuni lavori di manutenzione, risistemando le parti degradate, ed in particolare: a) nel coronamento superiore dove il solettone in calcestruzzo armato si presenta leggermente eroso dalla levigatura prodotta dal fluire dell’acqua; b) in alcune piccole porzioni dello scivolo centrale della briglia dove la soletta in calcestruzzo armato si presenta leggermente erosa dalla levigatura prodotta dal fluire dell’acqua. Tali piccoli interventi sono utili a proteggere i tondini di ferro di armatura, dai fenomeni di ossidazione che porterebbero a far saltare lo spessore di calcestruzzo di rivestimento, in quanto già ridotto dalla levigatura ed erosione prodotta dal fluire dell’acqua. PUNTO 9) In merito alla descrizione riportata a pag 59 della Relazione Idraulica si chiarisce che l’opera di presa, la paratoia mobile, la scala di risalita dei pesci, l’opera di restituzione ed il tratto finale del canale di scarico sono in alveo. Sono poste invece al di fuori dell’alveo fluviale la vasca dissabbiatrice, la centrale di produzione, e buona parte del canale di scarico interrato. 6 PUNTO 10) Le valutazioni effettuate sulla stabilità della briglia hanno tenuto in considerazione anche la realizzazione dell’asola per il DMV e per il detrito solido in destra orografica. La realizzazione di tali aperture, sarà effettuata solo previa controllo e deposito di specifica documentazione tecnica e calcoli specialistici all’Autorità competente provinciale, all’interno del progetto esecutivo. PUNTO 11) Di seguito si riporta il calcolo del DMV con le correzione delle inesattezze ed incongruenze rilevate ed integrate con le specifiche richieste dall’Autorità di Bacino (anche se pervenute al di fuori dei tempi massimi previsti dalla L.R. n.3/2012); si calcolano le portate mediamente derivabili nell’arco dell’anno e la potenzialità produttiva dell’impianto. Si applica la seguente formula DMV DMVidr C ma dove: DMVidr = componente idrologica del DMV, calcolata con la formula parametrica definita come segue: Cma = DMVidr q dmv G S P H Bmon componente morfologica-ambientale, intesa come fattore moltiplicativo della componente idrologica, definita come segue C ma E max( N , PIFF ) Gm T I fattori inclusi nella formula della componente idrologica sono i seguenti: q dmv = rilascio specifico = 1,6 l/s x kmq G= Fattore geografico =0,4 7 S = Superficie imbrifera del bacino idrografico = 154,4 Kmq P = Parametro di precipitazione media = 1,05 H = Parametro di Altitudine media = 1,12 Bmor = 1,0 I fattori inclusi nella formula della componente morfologica-ambientale Cma, intesa come fattore moltiplicativo della componente idrologica, sono: E = Parametro stato ecologico dei corsi d’acqua identificato dall’indice SECA = 3 In base alla tabella seguente E=1,2 Max (N, PIFF) = massimo tra naturalità, indici funzionalità fluviale N = parametro di naturalità = 1 (area agricola); PIFF = relativo all’indice di funzionalità fluviale IFF = 1 (vedi Allegato2 – Scheda con valori per il calcolo dell’IFF) Gm = Parametro Geomorfologico = 1 T = Modulazione temporale di portata T = 3 (gennaio, febbraio, marzo dicembre) T = 2 (aprile, maggio, novembre) T = 1 (giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre) 8 Pertanto si avranno i seguenti valori: Mese DMV calcolato (l/s) Gennaio 418,35 Febbraio 418,35 Marzo 418,35 Aprile 278,90 Maggio 278,90 Giugno 139,45 Luglio 139,45 Agosto 139,45 Settembre 139,45 Ottobre 139,45 Novembre 278,90 Dicembre 418,35 I valori di portata utilizzabile media mensile quindi saranno quelli seguenti che andranno a sostituire anche quelli riportati a pag. 33 nella Relazione Idrologica ed Idraulica. Anno tipico Ragguagliato MESE Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Altezza flusso meteorico mm 59,74 45,72 75,57 93,94 69,09 73,58 38,59 33,09 92,59 150,10 175,51 152,47 Portate Giorni Coeff. mensile del Deflusso Superficie Bacino media mese 2 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 0,35 m 154 400 000 154 400 000 154 400 000 154 400 000 154 400 000 154 400 000 154 400 000 154 400 000 154 400 000 154 400 000 154 400 000 154 400 000 mc/s 1,07 0,91 1,36 1,74 1,24 1,37 0,69 0,59 1,72 2,70 3,26 2,74 31 28 31 30 31 30 31 31 30 31 30 31 DMV mc/s 0,418 0,418 0,418 0,279 0,279 0,140 0,140 0,140 0,140 0,140 0,279 0,418 PORTATA UTILIZZABILE MEDIA MENSILE mc/s 0,79 0,60 1,11 1,68 1,11 1,39 0,64 0,53 1,79 2,89 3,38 2,66 9 I valori riportati in forma grafica sono i seguenti: PORTATA UTILIZZABILE MEDIA MENSILE 4.00 3.50 3.00 2.50 2.00 PORTATA UTILIZZABILE MEDIA MENSILE 1.50 1.00 0.50 0.00 PORTATA UTILIZZABILE MEDIA MENSILE 6.00 5.00 4.00 3.00 PORTATA UTILIZZABILE MEDIA MENSILE 2.00 1.00 y = 4.8573x-0.795 0.00 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 Le portate nette derivabili dell’anno tipico presente nel grafico vengono interpolate con una curva di durata la cui equazione risulta: y 4,35x0,817 10 In base alla curva delle portate nette derivabili sopra riportata, è stata calcolata nella tabella a pagina successiva la producibilità media annuale dell’impianto. Si riportano i valori caratteristici della centrale mini-idroelettrica Portata massima derivata (richiesta dalla domanda di concessione)= 1,7 mc/sec Salto motore netto = 5,1 m Rendimento medio = 0,85 Potenza nominale media di concessione = 49 kW Potenza installata (massima) = 72 kW Durata (%) 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100 Portata Portata Durata disponibile utilizzata (mesi/anno) (mc/sec) (mc/sec) 0,6 1,2 1,8 2,4 3 3,6 4,2 4,8 5,4 6 6,6 7,2 7,8 8,4 9 9,6 10,2 10,8 11,4 12 7.29 4.20 3.04 2.42 2.03 1.75 1.55 1.40 1.27 1.17 1.08 1.01 0.95 0.89 0.85 0.80 0.77 0.73 0.70 0.67 1.7 1.7 1.7 1.7 1.7 1.7 1.55 1.40 1.27 1.17 1.08 1.01 0.95 0.89 0.85 0.80 0.77 0 0 0 Salto Producibilità motore Rendimento (kWh) netto (m) 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 5,1 TOTALE 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 0,85 31665 31665 31665 31665 31665 31665 28871 25998 23674 21772 20183 18834 17673 16662 15773 14984 14279 0 0 0 408 694 La producibilità media annua sarà pari a 408 694 kWh. 11 PUNTO 12) Quanto indicato a pag.11 della Relazione Tecnica, ovvero: “attualmente la briglia si presenta in ottimo stato di manutenzione”, viene sostituito con la frase seguente: “attualmente la briglia si presenta in discreto stato di manutenzione”. Infatti, verranno effettuati alcuni lavori di manutenzione, in particolare: - nel coronamento superiore dove il solettone in calcestruzzo armato si presenta leggermente eroso dalla levigatura prodotta dal fluire dell’acqua; - in alcune piccole porzioni dello scivolo centrale della briglia dove la soletta in calcestruzzo armato si presenta leggermente erosa dalla levigatura prodotta dal fluire dell’acqua. Tali piccoli interventi sono utili a proteggere i tondini di ferro di armatura, dai fenomeni di ossidazione che porterebbero a far saltare lo spessore di calcestruzzo di rivestimento, in quanto già ridotto dalla levigatura ed erosione prodotta dal fluire dell’acqua. Per quanto riguarda la frase riportata a pag. 38 della Relazione Tecnica è un refuso e deve essere completamente eliminata. A pag. 40 della Relazione Tecnica al primo capoverso del paragrafo 6.3, devono essere eliminate le parole “(…) in quanto comporta un restauro delle opere idrauliche di regolamentazione della portata, (…)”. A pag 8 della Relazione Idrologica ed Idraulica si afferma: “Il progetto dell’impianto idroelettrico in oggetto prevede la risistemazione degli elementi idraulici preesistenti attualmente in condizioni di degrado si vuole intendere che il corretto e perfetto funzionamento della briglia sarà garantito risistemandola nelle contenute parti degradate sopra descritte (impropriamente chiamate dalla ditta “elementi idraulici”) . PUNTO 13) Il rilascio del DMV, avverrà completamente attraverso al scala di risalita dei pesci. L’affermazione riportata a pag. 10 dello Studio Preliminare Ambientale, “Su sponda sinistra è previsto il canale (scala dei pesci) che garantisce sia il passaggio di parte del deflusso minimo vitale sia la risalita della fauna ittica quando l’impianto è in funzione”, viene sostituita con la frase seguente: “Su sponda sinistra è previsto il canale (scala dei pesci) che garantisce sia il passaggio del deflusso minimo vitale sia la risalita della fauna ittica quando l’impianto è in funzione”. L’afflusso della portata sulla scala di risalita per i pesci è regolata dall’asola per il rilascio del DMV, adeguatamente dimensionata per tale scopo e controllata da una paratoia a saracinesca. 12 La scala di risalita della fauna ittica è stata modificata come da specifica richiesta avanzata dall’Autorità di Bacino; essa è stata dimensionata tenendo conto delle specie caratteristiche del tratto così come descritte nella “Carta Ittica delle Marche il cui Capitolo 3 “Carta Ittica di Pesaro Urbino” ha come autori Andrea De Paoli, Massimo Santini Simoncelli, Paolo Grilli e Luca Esposito. Gli elaborati grafici VA T9 / T10 / T12 / T13 vengono sostituiti dagli elaborati grafici VA T9-i / T10-i / T12-i / T13-i, in cui è riportata la rappresentazione corretta delle opere. PUNTO 14) La portata disponibile riportata nella tabella a pag. 21 della Relazione Tecnica, corrispondente a quella di pag. 36 della Relazione Idraulica, è al netto del DMV. PUNTO 15) L’affermazione riportata a pag. 64 dello Studio Preliminare Ambientale si riferisce alle possibili interferenze tra le lavorazioni e le acque superficiali durante la fase di realizzazione dell’opera. Si procede, per ogni tipologia di lavorazione, a far si che non ci siano contatti tra le acque ed i mezzi d’opera, eliminando qualsiasi tipo di interferenza. Per quanto riguarda le interferenze con i pozzi idropotabili, come descritto anche nelle controdeduzione alle osservazioni del comune di Lunano, si afferma quanto segue. Innanzitutto, nel tratto interessato, il letto del fiume Foglia è composto da una formazione caratterizzata da una permeabilità primaria praticamente nulla (si veda cap.4 “Relazione geologica e geomorfologica”), che determina una netta separazione tra acque superficiali d’alveo e falda sotterranea; pertanto l’alimentazione di quest’ultima non risente delle variazioni del livello di acqua presente in alveo. Inoltre è stato verificato che l’innalzamento del pelo libero operato a monte della paratoia mobile, si realizza e termina entro un tratto di alveo, a partire dalla briglia esistente, inferiore a 70m, dopo i quali il pelo libero d’alveo non risente della presenza dell’impianto. In sintesi. Il pelo libero d’alveo nella posizione corrispondente ai pozzi idropotabili, non risente della presenza dell’impianto, ovvero non muta tra stato attuale e stato di progetto, ed inoltre le naturali (dovute all’alternanza delle stagioni) variazioni del pelo libero, non incidono sull’alimentazione della falda: pertanto, l’impianto in progetto, non produce alcuna interferenza con i pozzi idropotabili e con la stessa falda che li alimenta. 13 PUNTO 16) La vasca di presa ha funzione anche di dissabbiatore e consente di far sedimentare il residuo sabbioso in modo da impedire l’ingresso in turbina. Al di sotto della vasca, regolata da una paratoia sarà posto uno scarico di fondo che consente il periodico svuotamento della vasca direttamente nel canale di scarico. La paratoia sarà automatizzata e gestita da un sistema automatico di tele controllo e tele gestione, comandato da un misuratore di livello solido del fondo della vasca; al raggiungimento del livello stabilito, e ad impianto fermo, si aprirà la paratoia di fondo consentendo al materiale sabbioso, spinto dall’acqua, di raggiungere, attraverso una conduttura adeguatamente dimensionata, il canale di scarico e quindi il fiume (nella Tav. T10-i è stata inserita la posizione dello scarico di fondo). PUNTO 17) A pag. 16 della Relazione Tecnica, nella descrizione della centrale di produzione, si afferma che “(…)la porzione fuori terra, utilizzata per l’accesso alla stessa, è adeguatamente trattata”; tale frase deve essere eliminata. Quanto riportato a pag. 13 dello Studio Preliminare Ambientale e a pag. 10 della Relazione Idraulica, può essere integrato con quanto segue. “La centrale è completamente interrata; l’accesso è eseguito dall’alto, utilizzando una botola posta sulla copertura al livello del terreno. Da qui, attraverso una scala “marinara”, fissata alla parete della centrale, sarà poi possibile raggiungere i livelli sottostanti. All’interno della centrale oltre alla turbina ed al generatore, troveranno posto la centralina oleodinamica, gli organi di manovra, il quadro di controllo e di comando. Il vano tecnico fuori terra, che ospita i quadri elettrici ed i collegamenti alla linea Enel, sarà posizionato nei pressi dell’accesso carrabile alla centrale da via S.P. Paganico, al lato della strada esistente (vedi Tav. T9-i).”. L’affermazione a pag. 30 della Relazione Tecnica, ovvero “(…)piantumazione di cortina vegetale con essenze autoctone lungo le sponde per fornire un mascheramento visivo all’opera(…)” è un refuso e deve essere eliminata; essendo la centrale interrata non sarà necessario alcun mascheramento delle strutture, quindi non si prevede la piantumazione di alcuna cortina vegetale né lungo la pista di accesso, né nei pressi del vano tecnico né tantomeno nei pressi della centrale. Il termine “verrà adeguatamente trattata”, riferito all’accesso alla centrale, è un refuso e deve essere eliminato. 14 PUNTO 18) La descrizione a pag. 20 dello Studio Preliminare Ambientale, ovvero “ (…) la zona della presa sarà raggiungibile tramite la sistemazione di un accesso esistente che fungerà temporaneamente da strada di cantiere. Tale strada, proveniente dalla vicina strada provinciale Fogliense, raggiungerà la sponda destra del fiume Foglia a monte della briglia esistente; da qui, attraverso un guado provvisorio, si potrà raggiungere l’area in sponda sinistra in cui sarà posizionata l’opera di presa(…)” deve essere sostituita con la frase: “In fase di cantiere, per raggiungere la zona di presa, si accede, dalla strada provinciale Fogliense, ad un tracciato viario esistente in terra battuta che conduce all’area a monte della briglia in sponda sinistra, di qui, attraverso il guado provvisorio da realizzare, si giungerà in sponda destra presso l’area di presa”. Per la fase di realizzazione delle opere sarà necessario mantenere i due accessi, essendo non realizzabile il percorso, in sponda destra, che dalla quota dell’accesso dalla S.P. Paganico (come individuato nel Layout di cantiere) scende fino all’alveo del fiume. Come indicato nell’elaborato T16, l’accesso 1 (S.P. Paganico) sarà necessario per la realizzazione della centrale, della vasca dissabbiatrice e dello scarico, mentre l’accesso 2 (S.P. Fogliense) verrà utilizzato per le opere da eseguire in alveo; da qui la necessità di realizzare un piccolo guado provvisorio, per il tempo strettamente necessario ai lavori in alveo, che permetta di raggiungere entrambe le sponde del fiume, non raggiungibili dall’Accesso 1 a quota più elevata. PUNTO 19) Il materiale da scavo proveniente dalle operazioni in cantiere verrà posizionato nei pressi degli scavi e riutilizzato, in tempi brevissimi, a rinterro e ricopertura delle opere realizzate. Per tale motivo, è possibile fare riferimento all’art. 185 del d.lgs. 152/2006, il quale stabilisce che sono esclusi dalla normativa sui rifiuti: “…il suolo non contaminato e altro materiale allo stato naturale escavato nel corso di attività di costruzione, ove sia certo che esso verrà riutilizzato a fini di costruzione allo stato naturale e nello stesso sito in cui è stato escavato (comma 1 lettera c)…” In fase esecutiva verranno effettuati i test opportuni per la caratterizzazione delle terre provenienti dagli scavi, per evitare che siano presenti eventuali contaminazioni. 15 ALLEGATO 1 17 ALLEGATO 2 18 ALLEGATO 3 19 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. PARTE PRIMA: DEFINIZIONI GENERALI Finalità della relazione La presente relazione ha lo scopo di valutare, i livelli di rumore immessi nell’ambiente esterno dall’impianto idroelettrico per la produzione di energia elettrica ubicato sulla sponda destra del fiume Foglia, nel comune di Lunano. La relazione è articolata secondo quanto previsto al punto 5.3.1, dell’allegato A, della Deliberazione della G.R.Marche n. 896 AM/TAM del 24/06/2003 (Criteri e linee guida). Generalità del richiedente Committente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Via Arceviese n.22, 60010 OSTRA (AN) Descrizione dell’opera Il progetto prevede la derivazione d’acqua in sponda destra orografica del fiume Foglia; l’acqua viene prelevata mediante la realizzazione di un’opera di presa in corrispondenza della briglia fluviale esistente. L’opera di presa consiste in una paratoia mobile, posizionata sulla gaveta centrale della briglia esistente, che consente, tramite innalzamento del pelo libero di avere un tirante idrico sufficiente al convogliamento delle acque verso l’opera di derivazione laterale, costituita da una piccola vasca di accumulo, con funzione di dissabbiatore. Dalla vasca di accumulo l’acqua defluirà alla centrale che, sfruttando un dislivello di 5,20 metri, andrà ad alimentare la turbina. Questa sarà posta in una centrale di produzione sita in sponda destra idrografica a circa 10 metri dall’opera di presa; all’interno della centrale troveranno posto anche le opere di trasformazione dell’energia. L’acqua utilizzata sarà restituita integralmente al fiume Foglia attraverso uno scarico posto al di sotto della centrale idroelettrica che farà defluire l’acqua al letto del fiume; questo sarà adeguatamente dimensionato per garantire un corretto apporto tra salto idraulico e restituzione. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 2 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano A Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. B E C A D B E C D Energy Seekers s.r.l. via Arceviese n.22 60010 OSTRA (Ancona) Data: XX aprile 2014 RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità Tavola: VA7 T10 I Oggetto: PROGETTO OPERE IDRAULICHE Scala 1:200 3 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Normativa di riferimento Nazionale - D.P.C.M. 01/03/91 Limiti massimi di rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno - Legge n. 447 del 26/10/95 Legge quadro sull’inquinamento acustico - D.P.C.M. 14/11/97 Determinazione valori limite delle sorgenti sonore - D.P.C.M. 5/12/1997 Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici - D.M. 16/03/98 Tecniche di rilevamento e di misurazione dell’inquinamento acustico - D.P.R. 30/03/04 n. 142 Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell’articolo 11 della legge 26 ottobre 1995, n. 447 Regionale - L.R. n.28 del 14/11/01 Norme per la tutela dell’ambiente esterno e dell’ambiente abitativo dall’inquinamento acustico nella Regione Marche - D.G.R. n.896 AM/TAM del 24/06/03 Criteri e linee guida – Legge 447/95 e L.R. 28/01 - D.G.R. n.809 AM/TAM del 10/07/06 Modifica criteri e linee guida approvati con Delib. G.R. 896 del 24 giugno 2003 – Legge 447/95 e L.R. 28/01 RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 4 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Definizioni Per uniformità e chiarezza di linguaggio nel testo sono state usate, dove esistenti, le terminologie impiegate nelle normative sopra citate. Nel seguito si richiamano alcune delle definizioni di cui all’Allegato A del DM 16/3/98. Sorgente specifica: sorgente sonora selettivamente identificabile che costituisce la causa del potenziale inquinamento acustico. Tempo di riferimento TR: rappresenta il periodo del giorno all’interno del quale si eseguono le misure. La durata della giornata è articolata in due tempi di riferimento: quello diurno tra le h 6.00 e le h 22.00 e quello notturno compreso tra le h 22.00 e le h 6.00. Tempo di osservazione TO: è un periodo di tempo, compreso in TR nel quale si verificano le condizioni di rumorosità che si intendono valutare. Tempo di misura TM: all’interno di ciascun To si individuano uno o più tempi di misura di durata pari o minore del To in funzione delle caratteristiche di variabilità del rumore ed in modo tale che la misura sia rappresentativa del fenomeno. Livelli dei valori massimi di pressione sonora LAsmax, LAfmax, LAimax: esprimono i valori massimi della pressione sonora ponderata in curva A e costanti di tempo “slow”, “fast”, “impulse”. Livelli continuo equivalente di pressione sonora ponderata A: valore del livello di pressione sonora ponderata A di un suono costante che, nel corso di un periodo specificato T, ha la medesima pressione quadratica media di un suono considerato, il cui livello varia in funzione del tempo: Dove: - LAeq,T è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderata A considerato in un intervallo di tempo che inizia all’istante t1 e termina all’istante t2; pA(t) è il valore istantaneo della pressione sonora ponderata A del segnale acustico in Pascal (Pa); po=20 μPa è pressione sonora di riferimento; Livello di rumore ambientale LA: è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato luogo e durante un determinato tempo. Il rumore ambientale è costituito dall’insieme del rumore residuo e da quello prodotto dalle specifiche sorgenti disturbanti, con l’esclusione degli eventi sonori singolarmente identificabili RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 5 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. di natura eccezionale rispetto al valore ambientale di zona. E’ il livello che si confronta con i limiti massimi di esposizione: 1. nel caso dei limiti differenziali è riferito a TM; 2. nel caso di limiti assoluti è riferito a TR. Livello di rumore residuo LR: è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante. Deve essere misurato con le identiche modalità impiegate per la misura del rumore ambientale e non deve contenere eventi sonori atipici. Livello differenziale di rumore LD: differenza tra il livello di rumore ambientale LA e il livello di rumore residuo LR. LD=LA-LR Livello di emissione: è il livello continuo equivalente di pressione sonora ponderato A, dovuto alla sorgente specifica. E’ il livello che si confronta con i limiti di emissione. Livello di immissione: è il livello continuo equivalente di pressione sonora immesso, da una o più sorgenti sonore, nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno, misurato in prossimità del ricettore. E’ il livello che si confronta con i limiti di immissione. Fattore correttivo Ki: è la correzione in dBA introdotta per tener conto della presenza di rumori con componenti impulsive, tonali o di bassa frequenza il cui valore è di seguito indicato: - per la presenza di componenti impulsive KI=3dBA - per la presenza di componenti tonali KT=3dBA - per la presenza di componenti in bassa frequenza KB=3dBA Livello di rumore corretto LC: è definito dalla relazione: LC=LA+KI+KT+KB Descrizione dell’attività L’impianto idroelettrico è costituito da una turbina che ha funzionamento costante durante l’arco della giornata. Pertanto, ai fini della presente valutazione, si evidenziano il seguente aspetto: l’attività rientra nel campo di applicazione del DM 11/12/96, relativo agli impianti a ciclo continuo. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 6 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. PARTE SECONDA: VALUTAZIONE DI CLIMA ACUSTICO La valutazione di clima acustico ha lo scopo di valutare la situazione acustica in essere dell’area in esame, da intendersi come la rumorosità propria ed abituale, prevedibilmente ripetitiva nelle sue variazioni nel tempo. Tale valutazione viene effettuata secondo quanto previsto al punto 5.4.1 della Delib. G.R. 896 del 24 giugno 2003. Descrizione dell’area L’impianto ricade in un’area classificata dal PRG come zona agricola Il contesto ambientale di contorno all’impianto è di tipo rurale. Ai fini della presente valutazione, i potenziali bersagli dell’impatto acustico derivante dall’attività sono: - n. 1 edificio situato a nord-est, denominato P1; Ai fini della presente valutazione, i potenziali bersagli dell’impatto acustico derivante dall’attività temporanea del cantiere: - n. 1 edificio situato a nord-est, denominato P1. I suddetti recettori sono individuati nell’estratto di planimetria in allegato. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 7 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Rilevamento degli attuali livelli di rumorosità ambientale Data dei rilevamenti: 8 aprile 2014 Tempo di riferimento Periodo diurno (ore 06-22) Periodo notturno (ore 22-06) Tempo di osservazione Periodo diurno 11.00 - 12.00 Periodo notturno 22.00 - 23.00 Apparecchiature utilizzate • Analizzatore sonoro 01 dB tipo Solo 01 • Certificato taratura: LAT - Centro di Taratura n.146 Certificato n.05588 del 23/04/2012 • Calibratore di livello sonoro Brüel & Kjær tipo 4231 • Certificato taratura calibratore: LAT - Centro di Taratura n.146 Certificato n.05589 del 23/04/2012 Operatore: Ing. Alberto Romagnoli (Iscritto nell’elenco dei Tecnici competenti in materia di acustica ambientale della Regione Marche ai sensi dell’art.2 comma 6 e 7 della legge 447/95, con D.D.n.16/TAM del 08/07/2005) Modalità di misura Conformi all’allegato B del D.M. 16/03/98 Condizioni meteo diurne Cielo sereno Vento in direzione nord-ovest velocità 2.9 m/s Condizioni meteo notturne Cielo sereno Vento in direzione ovest velocità 3.1 m/s RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 8 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Tipologia e caratteristiche delle sorgenti sonore attualmente presenti nell’area Nell’area oggetto di studio i livelli di rumore attualmente presenti sono dovuti al traffico veicolare. Per valutare i livelli di rumore presenti nel periodo diurno sono state effettuate delle misure fonometriche, in orari opportunamente scelti per essere rappresentativi della rumorosità presente nell’area durante il periodo diurno (ore 06-22) e il periodo notturno (ore 22-06). Nel seguito si riportano le misurazioni estrapolate*, rappresentative dei livelli acustici in normali condizioni di circolazione, senza traffico ferroviario e veicolare della strada statale. Punto di misura Leq periodo diurno note [dB(A)] P1 52.0 Edificio ecclesiastico P2 51.0 Briglia attuale N.B. Tutte le misure sono arrotondate a 0.5 dB, come previsto al punto 3 dell’allegato B del D.M. 16/03/1998. Componenti tonali e Componenti impulsive: non presenti Rumore a tempo parziale: Punto di misura non presente Leq periodo notturno note [dB(A)] P1 46.0 Edificio ecclesiastico P2 45.0 Briglia attuale N.B. Tutte le misure sono arrotondate a 0.5 dB, come previsto al punto 3 dell’allegato B del D.M. 16/03/1998. Componenti tonali e Componenti impulsive: non presenti Rumore a tempo parziale: non presente * tali valori sono ottenuti escludendo dal flusso dei dati i valori di picco registrati durante i passaggi di treni ed auto a velocità sostenuta lungo la strada provinciale. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 9 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Nel seguito si riportano le misurazioni effettuate in presenza di traffico stradale. Punto di misura Leq periodo diurno note [dB(A)] P1 59.0 Edificio ecclesiastico P2 60.0 Briglia attuale N.B. Tutte le misure sono arrotondate a 0.5 dB, come previsto al punto 3 dell’allegato B del D.M. 16/03/1998. Componenti tonali e Componenti impulsive: non presenti Rumore a tempo parziale: Punto di misura non presente Leq periodo notturno note [dB(A)] P1 51.0 Edificio ecclesiastico P2 52.0 Briglia attuale N.B. Tutte le misure sono arrotondate a 0.5 dB, come previsto al punto 3 dell’allegato B del D.M. 16/03/1998. Componenti tonali e Componenti impulsive: non presenti Rumore a tempo parziale: non presente RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 10 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Classificazione del territorio comunale Valori Limite assoluti di immissione e di qualità: situazione attuale (Artt. 3 e 7 - D.P.C.M. 14/11/1997) Per quanto riguarda il rumore immesso in ambiente esterno, i metodi di valutazione imposti dall’attuale legislazione (DPCM 14/11/97) sono di due tipi. Il primo è basato sul criterio di superamento di soglia (criterio assoluto): il livello di rumore ambientale deve essere inferiore, per ambienti esterni, a seconda della classificazione territoriale. Il secondo metodo di giudizio è basato sulla differenza fra il livello di rumore ambientale e il livello di rumore residuo (criterio differenziale) e si adotta all’interno degli ambienti abitativi. Il Comune di Lunano ha approvato il piano di zonizzazione acustica del territorio; secondo tale classificazione acustica del Comune, l’area interessata dall’impianto e le aree limitrofe sono inserite nella classe III e IV, definita nella tabella A del D.P.C.M. 14.11.1997 come “aree di tipo misto” e “aree di intensa attività umana”. Per la verifica vengono adottati i limiti della classe III in quanto maggiormente restrittivi. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 11 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Tabella A: classificazione del territorio comunale (art. 1- DPCM 14/11/1997) CLASSE I - aree particolarmente protette: rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. CLASSE II - aree destinate ad uso prevalentemente residenziale: rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali CLASSE III - aree di tipo misto: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici CLASSE IV - aree di intensa attività umana: rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. CLASSE V - aree prevalentemente industriali: rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di abitazioni. CLASSE VI - aree esclusivamente industriali: rientrano in questa classe aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di insediamenti abitativi. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 12 le CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Tabella B: valori limite assoluto di emissione - (art.3) Classi di destinazione del territorio Tempi di riferimento diurno (06.00-22.00) notturno (22.00-06.00) 1 aree particolarmente protette 45 35 2 aree prevalentemente residenziali 50 40 3 aree di tipo misto 55 45 4 aree di intensa attività umana 60 50 5 aree prevalentemente industriali 65 55 6 aree esclusivamente industriali 65 65 Il valore limite assoluto di emissione è il valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente sonora, misurato in prossimità degli spazi utilizzati da persone e comunità. Tabella C: valori limite assoluto di immissione - (art.3) Classi di destinazione del territorio Tempi di riferimento diurno (06.00-22.00) notturno (22.00-06.00) 1 aree particolarmente protette 50 40 2 aree prevalentemente residenziali 55 45 3 aree di tipo misto 60 50 aree di intensa attività umana 65 55 5 aree prevalentemente industriali 70 60 6 aree esclusivamente industriali 70 70 ° 4 Il valore limite assoluto di immissione è il valore massimo di rumore che può essere immesso da una o più sorgenti sonore nell’ambiente esterno, misurato in prossimità dei ricettori. E’ bene precisare che, in base a quanto previsto al punto 11 dell’allegato A del D.M. 16/03/1998, i valori di emissione ed i valori limite assoluti di immissione vanno riferiti al tempo di riferimento; nel caso in esame viene considerato solamente il periodo di riferimento diurno, che inizia alle ore 6 e termina alle ore 22. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 13 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Tabella D: valori di qualità - (art.7) Classi di destinazione del territorio Tempi di riferimento diurno (06.00-22.00) notturno (22.00-06.00) 1 aree particolarmente protette 47 37 2 aree prevalentemente residenziali 52 42 3 aree di tipo misto 57 47 4 aree di intensa attività umana 62 52 5 aree prevalentemente industriali 67 57 6 aree esclusivamente industriali 70 70 I valori di qualità sono i valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di tutela. Valori limite differenziali di immissione – (D.P.C.M. 14/11/97, art. 4) Per quanto riguarda il valore limite differenziale di immissione, misurato all’interno di ambienti abitativi, i limiti previsti sono i seguenti: - 5 dB nel periodo diurno; - 3 dB nel periodo notturno. Per differenziale si intende la differenza tra il livello sonoro misurato con la sorgente specifica in funzione (livello sonoro ambientale) ed il livello sonoro misurato con la sorgente specifica spenta (livello sonoro residuo). Non vengono applicati i valori limite differenziali di immissione qualora il livello sonoro ambientale misurato all’interno degli ambienti abitativi sia: finestre aperte: inferiore a 50 dB(A) nel periodo diurno inferiore a 40 dB(A) nel periodo notturno finestre chiuse: inferiore a 35 dB(A) nel periodo diurno inferiore a 25 dB(A) nel periodo notturno i valori limiti differenziali vanno riferiti, in base a quanto previsto al punto 11 dell’allegato A del D.M. 16/03/1998, al tempo di misura. Le valutazioni sono state effettuate ad 1m dalla facciata dell’edificio maggiormente esposto alla rumorosità prodotta dal fabbricato, ipotizzando che tali risultati coincidano con le misure effettuate all’interno degli ambienti, nella condizione di finestre aperte. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 14 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Per le infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime, aeroportuali e le altre sorgenti sonore di cui all’art. 11, comma 1, legge 26 ottobre 1995, n. 447, i limiti di cui alla tabella C allegata al D.P.C.M. 14 novembre 1997 “Valori Limite delle sorgenti sonore”, non si applicano all’interno delle rispettive fasce di pertinenza, individuate dai relativi decreti attuativi (art. 3, comma 2 del D.P.C.M. 14.11.1997). all’esterno di tali fasce, dette sorgenti concorrono al raggiungimento dei limiti assoluti di immissione. Infrastrutture stradali Con D.P.R. 30/03/04, n. 142 sono state emanate disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell’art. 11 della legge 26/01/95, n. 447. 6 Tale Decreto individua i limiti di rumorosità dovuti esclusivamente all’infrastruttura stradale, e stabilisce l’estensione delle fasce di pertinenza ed i limiti acustici da rispettare all’interno di esse in base alla tipologia della strada definita dal Codice della Strada. Le infrastrutture stradali sono definite dall’articolo 2 del decreto legislativo n. 285 del 1992, e successive modificazioni, nonché dall’allegato 1 al D.P.R. 30/03/04, n. 142: A. autostrada; B. strade extraurbane principali; C. strade extraurbane secondarie; D. strade urbane di scorrimento; E. strade urbane di quartiere, F. strade locali. Si intende per infrastruttura stradale esistente: quella effettivamente in esercizio o in corso di realizzazione o per la quale è stato approvato il progetto definitivo alla data di entrata in vigore del D.P.R. 30/03/04, n. 142; i limiti e le rispettive fasce di pertinenza sono riportate nella tabella 2. Invece, si intende per infrastruttura stradale di nuova realizzazione: quella in fase di progettazione alla data di entrata in vigore del D.P.R. 30/03/04, n. 142 e comunque non ricadente nella nozione di infrastrutture esistenti; i limiti e rispettive fasce di pertinenza sono riportate nella tabella 1. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 15 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Tabella 1: Limiti di immissione per infrastrutture stradali di nuova realizzazione Ampiezza Tipo di strada Sottotipi a di fascia fini acustici pertinenza acustica (m) Scuole*, ospedali, di case di cura e di riposo Altri ricettori Diurno Notturno Diurno Notturno dB(A) dB(A) dB(A) dB(A) A autostrada 250 50 40 65 55 250 50 40 65 55 250 50 40 65 55 150 50 40 65 55 100 50 40 65 55 B Extraurbana principale C1 (Strade a C carreggiate Extraurbana separate) secondaria C2 (Tutte le altre strade extraurbane secondarie) D Urbana di scorrimento E urbana Definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori di 30 quartiere novembre 1997 e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica delle aree urbane, come F locale riportati in tabella C allegata al D.P.C.M. del 14 30 prevista dall’articolo 6, comma 1, lettera a) della Legge n.447 del 1995. * per le scuole vale il solo limite diurno RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 16 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Tabella 2: Limiti di immissione per infrastrutture stradali esistenti Scuole*, Tipo di strada Sottotipi a fini Ampiezza acustici fascia ospedali, case di cura e di riposo di pertinenza Altri ricettori Diurno Notturno Diurno Notturno dB(A) dB(A) dB(A) dB(A) acustica(m) A 100 Autostrada (fascia A) 50 40 70 60 65 55 70 60 65 55 70 60 65 55 70 60 65 55 150 (fascia B) B 100 Extraurbana (fascia A) principale 150 50 40 (fascia B) C Ca 100 Extraurbana (strade secondaria carreggiate 150 separate) (fascia B) Cb 100 (tutte le altre (fascia A) a strade 50 extraurbane Urbana scorrimento 50 50 40 40 (fascia B) secondarie) D (fascia A) Da di (Strade a carreggiate separate 100 50 40 70 60 100 50 40 65 55 e interquartiere) Db (Tutte le altre strade urbane di scorrimento) RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 17 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. E Definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori Urbana di 30 riportati in tabella C allegata al D.P.C.M. del 14 quartiere novembre 1997 e comunque in modo conforme F alla zonizzazione acustica della aree urbane, come locale prevista dall’articolo 6, comma 1, lettera a) della 30 Legge n. 447 del 1995. * per le scuole vale il solo limite diurno La fascia di pertinenza acustica è la striscia di terreno misurata in proiezione orizzontale, per ciascun lato dell’infrastruttura, a partire dal confine stradale, per la quale il D.P.R. 30/03/04 n. 142 stabilisce i limiti di immissione del rumore. Nel caso di fasce divise in due parti si dovrà considerare una prima parte più vicina all’infrastruttura denominata fascia A ed una seconda più distante denominata fascia B. Per le infrastrutture stradali il rispetto dei valori riportati dall’allegato 1 e, al di fuori della fascia di pertinenza acustica, il rispetto dei valori stabiliti nella tabella C del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 14 novembre 1997, è verificato in facciata degli edifici ad 1 metro dalla stessa ed in corrispondenza dei punti di maggiore esposizione nonché dei ricettori. Qualora tali valori, nonché, al di fuori delle fasce di pertinenza, quelli previsti dalla classificazione acustica, non siano tecnicamente conseguibili, ovvero si evidenzi l’opportunità di procedure ad interventi diretti sui recettori, dovrà essere assicurato il rispetto dei limiti riportati nella Tabella 3. I valori sono misurati al centro della stanza, a finestre chiuse, con il microfono posto all’altezza di 1.5 m dal pavimento. Tab. 3 Valori limite di immissione del rumore prodotto da infrastrutture stradali esistenti misurati all’interno della stanza Tipo edificio Leq diurno Leq notturno dB(A) dB(A) Ospedali, case di cura e di riposo - 35 Scuole 45 - Tutti gli altri ricettori 50 40 RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 18 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Si evidenzia che per le strade di tipo A,B,C e D i limiti di immissione vengono stabiliti dal D.P.R. 30/03/04, n. 142, mentre per le strade di tipo E ed F, tali limiti sono definiti dai Comuni, nel rispetto dei valori riportati nella tabella C del D.P.C.M. 14/11/97 e comunque in modo conforme alla zonizzazione acustica. L’edificio considerato si trova all’interno della fascia di pertinenza della strada considerata come infrastruttura esistente di tipo Cb “Strada extraurbana secondaria”, con ampiezza della fascia di pertinenza pari a 100 m; il limite previsto per strade esistenti di tipo A è di 70 dB(A) nel periodo diurno, mentre per il periodo notturno deve essere rispettato il limite di 60 dB(A). RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 19 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. PARTE TERZA: PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO DELL’IMPIANTO Sorgenti sonore di progetto analizzate L’acqua viene prelevata dalla sponda destra del Fiume Foglia. Verrà installata una macchina di tipo Kaplan con albero verticale e con potenza massima di 72 KW. La centrale idroelettrica è costituita da un locale interrato in c.a. chiuso dove ha sede la turbina. Lo scarico della centrale avverrà nel fiume e sottobattente, con uno sbocco sommerso e con una velocità dell’acqua di progetto bassa. Le potenziali sorgenti di rumore ambientale per una centrale idroelettrica di questo tipo possono essere: - Turbina idraulica - Generatore elettrico - Organi meccanici di controllo e pulizia, quali paratoie e griglie - Trasformatore di elevata potenza e tensione - Scarichi o flussi d’acqua con salti, impatto o elevata velocità di flussi e potenziali turbolenze. Si procede all’analisi di queste potenziali componenti per il caso di micro-impianto in esame. La griglia di presa, che ha la funzione di pulire periodicamente la griglia di ingresso alla centrale, è una macchina a funzionamento fortemente discontinuo e con livelli di rumorosità contenuti. Si stima essa possa attivarsi una volta ogni trenta minuti con pochi secondi di funzionamento. Il suo impatto acustico, in un’area dove non sono presenti recettori stabili (abitazioni o altri edifici ad occupazione residenziale), viene considerato trascurabile. Discontinuità ancora più elevata e livelli di emissione istantanei ancora più bassi sono associabili alle paratoie. Per quanto riguarda lo scarico delle turbine, il fatto che esso sia sotto battente (cioè non ci sono salti) e che la velocità di scarico sia bassa fa sì che tale sbocco non possa generare rumore ambientale apprezzabile e viene pertanto escluso dalla valutazione. Gli organi elettrici situati presso il locale tecnico sono organi statici mentre gli organi elettrici rotanti, i generatori, sono sommersi e solidali alle turbine. Ne risulta che l’unica sorgente di rumore che potrebbe essere apprezzabile in ambiente esterno alla centrale è costituita dal generatore sommerso, per il rumore che si trasmette in atmosfera. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 20 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. La turbina scelta per l’intervento è del tipo Kaplan con albero verticale, che lavora con il generatore elettrico solidale alla macchina e anch’esso immerso nell’acqua. Non sono disponibili dati di potenza acustica emessa per le specifiche turbine, in quanto si tratta di macchine personalizzate e non di serie e tali dati vengono in genere forniti in fase avanzata di contratto di fornitura. Per ovviare a tale problema sono stati presi in considerazione i dati di livello di pressione sonora, misurata a 1 m di distanza, di altre turbine Kaplan di potenza confrontabile, con associato generatore elettrico. Tali turbine, di potenza elettrica nominale pari a 100 kW, generano un livello di pressione sonora ponderata A di Lp(turbina) come specificato nella seguente tabella. Le principali sorgenti sonore presenti nel deposito sono: Macchinari Utilizzo ore/giorno Turbina con generatore elettrico 24 Organi meccanici di controllo e pulizia 0.01 Trasformatore 100 kVA 24 Turbina con generatore elettrico incorporato Lwa 100.0 dB(A) Valore ricavato da schede tecniche fornite dal produttore Organi meccanici di controllo e pulizia Lwa 74.5 dB(A) Valore ricavato da schede tecniche fornite dal produttore Trasformatore 100 kVA Lwa 41.0 dB(A) Valore ricavato da schede tecniche fornite dal produttore Con Lwa: livello di potenza sonora [dB(A)]. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 21 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. La turbina verrà inserita all’interno di una struttura in c.a. che ne attenuerà la rumorosità. Per tanto si è proceduto alla valutazione dell’attenuazione di tale struttura mediante la legge della massa: R= 20 Log (MS) = 57.5 dB Si ha quindi, in ambiente esterno, una sorgente con un livello di pressione sonora ponderato A, L’p(A) pari a L’p (A)= Lp(turbina-generatore) – R = 100 – 57.5 = 42.5 dB (A) Per quanto riguarda la paratoia mobile questa deve essere considerata nel suo apporto calcolato nelle 24 ore. Lp(organi di pulizia) = 10log (0.25/24 x 107.45) = 54.7 dB (A) Nel calcolo della potenza sonora complessiva, rappresentativa della sorgente di rumore nelle 24 ore, vengono considerati: la turbina con generatore attenuata dalla struttura, gli organi di pulizia in campo libero e il trasformatore. Lp = 10log (105.75 + 104.25 + 105.47) = 59.4 dB (A) RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 22 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Metodo di verifica Per la valutazione dei livelli di rumore immessi nell’ambiente esterno sono state utilizzate le seguenti norme: • ISO 9613-1 “Acoustic – Attenuation of sound during propagation outdoors – Part 1: Calculation of the absorption of sound by the atmosphere”. • ISO 9613-2 “Acoustics – Attenuation of sound during propagation outdoors – Part 2: General method of calculation”. Calcolo dei livelli di pressione Sonora nell’ambiente circostante Il livello di pressione sonora nell’area circostante il fabbricato può essere calcolato secondo quanto previsto dalla norma ISO 9613-2. La formula utilizzata per calcolare i livelli di pressione sonora nelle posizioni dei ricevitori è definita in base a quanto previsto dalla norma ISO 9613-2: LfT(DW)=LW+DC-A dove: LfT(DW) = contributo al livello di pressione Sonora complessivo della banda di ottava f, in condizioni di vento con direzione dalla sorgente al ricevitore; LW = livello di potenza sonora della sorgente puntiforme in funzione della banda di ottava; DC = correzione per la direttività della sorgente; A = attenuazione in funzione della banda di ottava. Il termine di attenuazione A è dato dalla formula: A = Adiv+Aatm+Agr+Abar+Amisc dove: Adiv= attenuazione dovuta alla divergenza geometrica; Aatm= attenuazione dovuta all’attenuazione atmosferica; Agr= attenuazione dovuta all’effetto suolo; Abar= attenuazione dovuta alle barriere; Amisc= attenuazione dovuta ad altri effetti. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 23 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Ipotesi di calcolo L’attenuazione è funzione della frequenza; conoscendo solo il livello di potenza sonora complessivo delle singole macchine, i valori di attenuazione a 500Hz vengono utilizzati per stimare l’attenuazione rispetto al livello sonoro globale; L’indice di direttività (D) viene considerato uguale a 3 DB. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 24 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. VALUTAZIONE DEI LIVELLI SONORI DOVUTI ALL’ATTIVITA’ È stata effettuata una duplice verifica: la prima relativamente alle sorgenti della nuova attività e la seconda relativa alle infrastrutture. La verifica 1 tiene conto del contributo dei soli impianti del locale e valuta i limiti di emissione, assoluti di immissione e limiti differenziali rispetto ai valori del piano di classificazione acustica. La verifica 2 tiene conto del contributo delle infrastrutture e valuta i limiti di immissione assoluta relativamente alla fascia di pertinenza. I valori residui necessari alla verifica 1 sono riportati a pag. 9 mentre i valori ambientali per la verifica 2 sono riportati a pag. 10. Verifica 1 Situazione attuale: D.P.C.M. 14 novembre 1997 valori limite di emissione diurno (stima riferita al tempo di riferimento) Periodo diurno (ore 06-22) Postazione di misura Valore ambientale [dB(A)] P2 - Briglia Valore limite [dB(A)] 51.0 Valori limite assoluti di immissione diurno 55 ( stima riferita al tempo di riferimento) Periodo diurno (ore 06-22) Postazione di misura P1 - edificio ecclesiastico Valore ambientale [dB(A)] 52.0 Valori limite differenziale di immissione diurno Postazione di misura Valore limite [dB(A)] Valore ambientale 60 (stima riferita al tempo di misura) Valore residuo note (residuo +attività) [dB(A)] P1 - edificio ecclesiastico 52.0 [dB(A)] 52.0 RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 0<5.0 25 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Valori limite di emissione notturno (stima riferita al tempo di riferimento) Periodo diurno (ore 06-22) Postazione di misura Valore ambientale [dB(A)] P2 - Briglia Valore limite [dB(A)] 45.0 Valori limite assoluti di immissione notturno 45 (stima riferita al tempo di riferimento) Periodo diurno (ore 06-22) Postazione di misura Valore ambientale [dB(A)] P1 - edificio ecclesiastico 46.0 Valori limite differenziale di immissione notturno Postazione di misura Valore limite [dB(A)] 50 (stima riferita al tempo di misura) Valore ambientale Valore residuo (residuo +attività) [dB(A)] note [dB(A)] P1 - edificio ecclesiastico 46.0 46.0 0<3.0 Verifica 2 Valori limite assoluti di immissione ( stima riferita al tempo di riferimento) Periodo diurno (ore 06-22) Postazione di misura Valore ambientale [dB(A)] Valore limite [dB(A)] P1 59.0 70 Postazione di misura Valore ambientale [dB(A)] Valore limite [dB(A)] P1 51.0 60 Periodo notturno (ore 22-06) RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 26 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. PARTE QUARTA: PREVISIONE DI IMPATTO ACUSTICO IN FASE DI CANTIERE Sorgenti sonore analizzate Le attività di cantiere prevedono, specialmente nelle prime fasi, l’effettuazione di scavi in prossimità dell’alveo e nell’alveo stesso nonché la presenza di camion per movimentazione terre e betoniere. Le operazioni più rumorose si avranno in corrispondenza della compresenza degli scavatori e di mezzi pesanti per la movimentazione terre. Tali operazioni sono effettuati da mezzi che non possono, per loro natura, rispettare i limiti di emissione imposto dalla normativa. Si valuta nella seguente sezione, che tipo di deroga dovrà essere richiesta sulla base del numero e della tipologia dei macchinari previsti. Si riporta il testo della DGR 869 del 2003 in merito. Dato che la movimentazione terre avverrà per lo più tra aree dello stesso cantiere, non si avrà impatto significativo di incremento di rumorosità nelle vie di comunicazione limitrofe a causa dei mezzi pesanti. Si sottolinea come le operazioni di scavo e di posa delle tubazioni avranno una durata limitata nel tempo pertanto gli eventuali impatti negativi e disagi da parte dei potenziali recettori risulteranno temporanei al massimo qualche giorno. Verranno utilizzate le seguenti tipologie di macchine: SCAVATORI Due scavatori di piccole dimensioni, per l’esecuzione delle trincee dei cavidotti e degli scavi di dettaglio. Il livello di pressione sonora emesso da tali macchine, tipo “Miniescavatore cingolato H50”, è di LAeq dB 77.9. Un altro escavatore, di maggiore capacità, sarà utilizzato per le platee di fondazione e per la movimentazione interna dei volumi di scavo e per gli scavi in alveo. Potenza sonora emessa “Motolpala gommata FH 130”, è di LAeq dB(A) 105.0. BETONIERE I getti verranno eseguiti mediante da betoniere-pompa da 12 mc che staffetterà nel cantiere nei periodi previsti dal crono programma. Non sono previsti utilizzi di più di una betoniere contemporaneamente. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 27 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. AUTOCARRO E’ possibile la presenza contemporanea di due autocarri in cantiere. GRUPPO ELETTROGENO Le lavorazioni di casseratura e la vibrazione dei getti in c.a. necessiteranno di corrente elettrica che sarà garantita in fase di cantiere da un gruppo elettrogeno. TRIVELLA Trivella per l’esecuzione di pozzo e scavo di galleria per opere di presa e rilascio. Il livello di pressione sonora emesso da tali macchine, tipo “Trivellatrice MAIT HR120”, è di LAeq dB 109.5. Considerando che il soggetto recettore più vicino alla centrale si trova ad una distanza di circa 105m. Lo studio previsionale viene, pertanto, effettuato ipotizzando la sorgente in campo aperto. Macchina operatrice Utilizzo ore/giorno Autobetoniera 2 N. 2 autocarri 8 Miniescavatore Cingolato H 50 6 Motopala Gommata FH 130 6 Gruppo elettrogeno 4 Trivella MAIT HR120 6 Autobetoniera Lwa 78.0 dB(A) Valore ricavato da precedenti esperienze di misura su macchine operatrici in condizioni simili N. 2 autocarri Lwa 78.0 dB(A) Valore ricavato da precedenti esperienze di misura su macchine operatrici in condizioni simili Miniescavatore Cingolato H 50 Lwa 81.0 dB(A) Valore ricavato da precedenti esperienze di misura su macchine operatrici in condizioni simili Motopala Gommata FH 130 Lwa 79.0 dB(A) Valore ricavato da precedenti esperienze di misura su macchine operatrici in condizioni simili Gruppo elettrogeno Lwa 97.0 dB(A) Valore ricavato da precedenti esperienze di misura su macchine operatrici in condizioni simili RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 28 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Trivella Lwa 109.5 dB(A) Valore ricavato da precedenti esperienze di misura su macchine operatrici in condizioni simili Con Lwa: livello di potenza sonora [dB(A)]. Si riporta di seguito la sezione del regolamento attuativo del piano di zonizzazione acustica del comune di Lunano: Attività temporanea di cantieri All’interno dei cantieri edili, stradali ed assimilabili, le macchine in uso dovranno operare in conformità alla direttive CE, in particolare alla direttiva 2000/14/CE, in materia di emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all'aperto, così come recepite dalla legislazione italiana. Per le attrezzature non considerate nella normativa nazionale vigente, debbono essere utilizzati tutti gli accorgimenti tecnici e gestionali al fine di ridurre le emissioni acustiche verso l’esterno. L’attività temporanea dei cantieri edili, stradali ed altri assimilabili, viene svolta normalmente in tutti i giorni feriali con il seguente orario: dalle ore 07.00 alle ore 20.00 Qualora durante il corso delle normali lavorazioni sia necessario utilizzare macchinari particolarmente rumorosi come seghe circolari, martelli pneumatici, macchine ad aria compressa, betoniere, ecc., sarà cura del responsabile del cantiere fare eseguire tali attività esclusivamente: dalle ore 08.00 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 19.00 Durante il periodo di attività del cantiere non dovrà mai essere superato il valore limite LAeq = 70 dB(A), con tempo di misura (TM ) > 10 minuti, rilevato in facciata all’edificio con ambienti abitativi più esposto al rumore proveniente dal cantiere stesso. Nel caso in cui vengano effettuate opere di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di fabbricati si applica il limite di LAeq = 65 dB(A), con tempo di misura TM > 10 minuti, rilevato nell'ambiente maggiormente esposto al disturbo. La misura verrà eseguita a finestre chiuse. Qualora sia necessario, per il ripristino urgente dell’erogazione dei servizi di pubblica utilità (linee telefoniche ed elettriche, condotte fognarie, acqua, gas ecc.) ovvero in situazione di pericolo per l’incolumità della popolazione, installare un cantiere temporaneo, viene ammessa deroga agli orari ed agli adempimenti amministrativi previsti dalla presente direttiva. Nel caso di cantieri installati in zone destinate ad attività sanitaria di ricovero e cura, quando possibile, verranno prescritte ulteriori restrizioni, sia relativamente ai livelli di rumore permessi, sia agli orari dell’attività del cantiere. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 29 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Il responsabile della ditta per l’attività di cantiere temporaneo che, valutato il tipo e l’entità dei lavori, ritiene di essere in grado di rispettare sia i limiti di rumore che quelli di orario indicati nel presente articolo, deve inoltrare all’Ufficio LL.PP. ed Ambiente del Comune apposita domanda in deroga ai parametri previsti dall’art 2 della L.n.447/95 almeno 15 gg prima dell’inizio dell'attività, redatta secondo la scheda-tipo n.1 riportata in calce al presente regolamento. Se entro tale termine dalla presentazione non sono richieste integrazioni o espresso motivato diniego, l’autorizzazione si considera tacitamente concessa. Qualora il responsabile della ditta per l’attività di cantiere valuti che, a causa di motivi eccezionali e documentabili, non sia in grado di garantire il rispetto dei limiti di rumore e/o di orario indicati dal presente articolo, può richiedere una deroga specifica. La domanda, redatta secondo la scheda-tipo n.2 riportata in calce al presente regolamento, deve essere inoltrata all’Ufficio LL.PP. ed Ambiente del Comune 30 gg prima dell’inizio dell’attività, corredata dalla documentazione tecnica firmata da un tecnico competente in acustica ambientale. L'autorizzazione in deroga specifica può essere rilasciata, previa acquisizione del parere dell’ARPA e della ASL di competenza, entro 30 giorni dalla richiesta. Gli avvisatori acustici in uso in cantiere potranno essere utilizzati solo se non sostituibili con altri di tipo diverso, sempre nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di sicurezza e salute sul luogo di lavoro. Per un’analisi cautelativa dei livelli sonori sui recettori, verranno computati sugli stessi gli impatti cumulativi di tutte le macchine sopra descritte come se funzionassero contemporaneamente a pieno regime e in prossimità del confine dell’area di cantiere più vicina al recettore stesso. La proiezione dei singoli macchinari a distanza di 105m, presso il recettore più vicino, da luogo ai singoli contributi seguenti: Valori limite assoluti di immissione diurno ( stima riferita al tempo di riferimento) Periodo diurno (ore 06-22) Postazione di misura P1 - abitazione Valore ambientale [dB(A)] Valore limite [dB(A)] 62.0 RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 70 30 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Sulla base dei risultati del calcolo effettuato, dal momento che non viene superato il limite dei 70 dB anche in caso delle lavorazioni più rumorose in contemporanea, non è necessario ricorrere alla deroga specifica, con scheda tipo 2, ma sarà sufficiente che il committente, per tramite del responsabile di cantiere da essa incaricato, dovrà pertanto presentare domanda presso il Comune (scheda-tipo 1), almeno 15 giorni prima dell’inizio delle Attività, senza necessità di ulteriori perizie tecniche, ai sensi delle Linee Guida approvate con DGR 869/2003. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 31 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. Allegati: Planimetria riportante la posizione delle sorgenti e dei recettori Copia dei certificati di taratura della strumentazione Rilievi fonometrici impianto idroelettrico Rilievi fonometrici cantiere temporaneo RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 33 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 34 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. IMPIANTO IDROELETTRICO CALCOLO DEI LIVELLI SONORI IMMISSIONE Punto di misura P1 - edificio ecclesiastico valutazione dei livelli sonori assoluti di immissione Lp(A) fabbricato 12,3 16,8 residuo 52 158489 158506,1 Ls Leq(A) Rif. 52,0 attività totale ore periodo diurno 16 16 Leq(A) x0,1 5,2 52,0 dB(A) 10^0,1*Leq xTi 158506,1 2536098,3 totale 2536098,3 52,0 dB(A) - periodo diurno (06-22) EMISSIONE Punto di misura P2 - briglia valutazione dei livelli sonori assoluti di immissione fabbricato Lp(A) 25,7 368,3 residuo 51 125893 126260,8 Ls Leq(A) Rif. 51,0 attività totale ore periodo diurno 16 16 Leq(A) x0,1 5,1 51,0 dB(A) 10^0,1*Leq xTi 126260,8 2020172,9 totale 2020172,9 51,0 dB(A) - periodo diurno (06-22) RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 37 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. CALCOLO DELL'ATTENUAZIONE - ISO 9613-2 Periodo diurno immissione Punto di misura P1 - edificio DI= Lw(A)= l(m)= Adiv= Aatm= Aground= Arefl= LfT= 3 dB 59,4 dB 144 54,17 0,43 -3 -1,46 m dB dB dB dB 12,3 dB Punto di misura P2 - briglia DI= Lw(A)= l(m)= Adiv= Aatm= Aground= Arefl= LfT= valore di progetto in base all'attività distanza tra la sorgente e il ricettore - emissione 3 dB 59,4 dB 32 41,10 0,10 -3 -1,46 m dB dB dB dB valore di progetto in base all'attività distanza tra la sorgente e il ricettore 25,7 dB RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 38 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. CALCOLO DEI LIVELLI SONORI NOTTURNI IMMISSIONE Punto di misura P1 - edificio ecclesiastico valutazione dei livelli sonori assoluti di immissione Lp(A) fabbricato 12,3 16,8 residuo 46 39811 39827,5 Ls Leq(A) 46,0 Rif. attività totale ore periodo notturno 8 8 x0,1 10^0,1*Leq 4,60 39827,5 totale 46,0 dB(A) xTi 318620,3 318620,3 Leq(A) 46,0 dB(A) - periodo notturno (22-06) EMISSIONE Punto di misura P2 - briglia valutazione dei livelli sonori assoluti di immissione Lp(A) fabbricato 25,7 368,3 residuo 45 31623 31991,0 Ls Leq(A) 45,1 Rif. attività totale ore periodo notturno 8 8 x0,1 10^0,1*Leq 4,51 31991,0 totale 45,1 dB(A) xTi 255928,4 255928,4 Leq(A) 45,1 dB(A) - periodo notturno (22-06) RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 39 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. CALCOLO DELL'ATTENUAZIONE - ISO 9613-2 Periodo notturno immissione Punto di misura P1 - edificio DI= Lw(A)= l(m)= Adiv= Aatm= Aground= Arefl= LfT= 3 dB 59,4 dB 144 54,17 0,43 -3 -1,46 m dB dB dB dB 12,3 dB Punto di misura P2 - briglia DI= Lw(A)= l(m)= Adiv= Aatm= Aground= Arefl= LfT= valore di progetto in base all'attività distanza tra la sorgente e il ricettore - emissione 3 dB 59,4 dB 32 41,10 0,10 -3 -1,46 m dB dB dB dB valore di progetto in base all'attività distanza tra la sorgente e il ricettore 25,7 dB RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 40 CENTRALE IDROELETTRICA sul fiume Foglia - località “PIANELLA” – Lunano Soggetto proponente: ENERGY SEEKERS s.r.l. CANTIERE TEMPORANEO CALCOLO DEI LIVELLI SONORI IMMISSIONE Punto di misura P1 - edificio ecclesiastico valutazione dei livelli sonori assoluti di immissione Lp(A) fabbricato 64,1 2594414,9 residuo 52 158489 2752904,3 Ls Leq(A) Rif. 64,4 attività 52,0 residuo totale ore periodo diurno 8 8 16 x0,1 6,4 5,2 Leq(A) 64,4 dB(A) 10^0,1*Leq xTi 2752904,3 22023234,1 158489,3 1267914,6 totale 23291149 61,6 dB(A) - periodo diurno (06-22) CALCOLO DELL'ATTENUAZIONE - ISO 9613-2 Periodo diurno Punto di misura P1 - edificio DI= Lw(A)= l(m)= Adiv= Aatm= Aground= Arefl= LfT= - immissione 3 108,42 105 51,42 0,32 -3 -1,46 dB dB m dB dB dB dB valore di progetto in base all'attività distanza tra la sorgente e il ricettore 64,1 dB RELAZIONE PREVISIONALE DI IMPATTO ACUSTICO – Verifica di assoggettabilità 41 ELABORATI MODIFICATI 20 REGIONE PROVINCIA COMUNE MARCHE PESARO URBINO LUNANO VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA’ A VIA CENTRALE IDROELETTRICA “LUNANO” Impianto per la produzione di energia elettrica con derivazione di acqua in sponda destra del fiume Foglia, nel comune di Lunano RELAZIONE PAESAGGISTICA VA 4-i Progettista e Collaboratori Dott. Ing. ALBERTO ROMAGNOLI Dott. Ing. ALBERTO DONINI Dott. Ing. Junior. MICHELE EMILI Dott. Ing. DAVIDE NATALONI Dott. Geol. STEFANO BOCCAROSSA Proponente ENERGY SEEKERS srl Via Arceviese n.22, 60010 OSTRA (AN) Tel.:071 7988047 Fax: 0712509971 mail: [email protected] PEC: [email protected] N. 01 02 03 Stato Emesso Emesso Emesso Data 13 maggio 2013 07 agosto 2013 20 gennaio 2014 Descrizione Emissione per Concessione di Derivazione I° Integrazione per Concessione di Derivazione Emissione per Verifica di Assoggettabilità COMUNE DI LUNANO RELAZIONE PAESAGGISTICA PER INTERVENTI DI GRANDE IMPEGNO TERRITORIALE (scheda tipo “C”) 1. Richiedente: ALBERTO ROMAGNOLI nato a Senigallia (AN) il 24/06/1972 e residente a Ostra (AN) via Santa Maria Goretti, 37, cod. fisc: RMGLRT72H24I608G; in qualità di amministratore della ditta ENERGY SEEKERS s.r.l., con sede a Ostra (AN), via Arceviese, 22 - p. Iva: 02527560425. persona fisica società impresa ente 2. Tipologia dell’opera e/o dell’intervento: CENTRALE IDROELETTRICA AD ACQUA FLUENTE SUL FIUME FOLGIA (sponda destra) – Località “PIANELLE” nel comune di LUNANO. L’intervento consiste nella realizzazione di una centralina di produzione di energia da fonte rinnovabile, con derivazione di parte della portata del fiume Foglia. Ai sensi della l.r. 26-03-2012 n. 3 e ss.mm.ii. l’intervento rientra tra quelli elencati all’allegato B1, categoria 2, lettera e necessitano pertanto di verifica di assoggettabilità a VIA da parte della Regione Marche. In merito all’accordo di riferimento tra Regione Marche ed il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’opera è classificabile come “ intervento di grande impegno territoriale per la quale l’autorizzazione paesaggistica va presentata tramite scheda di tipo “C”. 3. Opera correlata a: edificio area di pertinenza o interno dell’edificio lotto di terreno strade, corsi d’acqua L’intervento interessa una porzione di terreno lungo il corso del fiume di dimensioni pari a 100 mq, comprendente terreno incolto, sotto il quale viene realizzato, quasi completamente interrato, l’impianto idroelettrico. E’ prevista la realizzazione di una rampa di accesso all’area interessata di poche decine di metri, e la sistemazione di un accesso esistente all’alveo fluviale in sponda sinistra. Il territorio è caratterizzato da morfologie acclivi a carattere prevalentemente rurale con la presenza di forestazioni in prossimità delle sponde e delle golene fluviali. Il livello di urbanizzazione è molto basso: non sono presenti capannoni per attività industriali o produttive ed infrastrutture viarie secondarie, inoltre non sono presenti abitazioni nelle vicinanze dell’area di progetto. 4. Carattere dell’intervento: Temporaneo o stagionale Permanente: a) fisso b) removibile Le opere in progetto sono in accordo con le direttive regionali e nazionali in merito allo sfruttamento delle risorse rinnovabili ai fini della produzione di energia elettrica. Le opere da realizzare sono prevalentemente interrate e non comportano una sostanziale modifica del territorio circostante. Nonostante si tratti di un intervento permanente è possibile ripristinare lo stato dei luoghi con operazioni di ordinario cantiere edile, ovvero immediatamente tramite la chiusura delle paratoie di alimentazione che comportano la totale trasparenza ambientale dell’impianto. 5. Destinazione d'uso del manufatto esistente o dell'area interessata (se edificio o area di pertinenza) residenziale ricettiva/turistica agricola commerciale/direzionale industriale/artigianale sportiva/ricreativa altro: impianto mini idroelettrico Il sito di interesse è classificato secondo il PRG - zona agricola - zona, quindi, in cui è possibile ubicare impianti di produzione di energia elettrica secondo quanto definito dall’articolo 12, comma 7 del D.Leg.vo del 29/12/2003 n.387 riguardante “promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”. Va ricordato, però, che la centrale idroelettrica e le sue opere ed infrastrutture necessarie alla sua messa in esercizio e gestione, in quanto connesse alla produzione di energia da fonti rinnovabili, sono considerate “[…]Opere di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti[…]”. 6. Uso attuale del suolo (se lotto di terreno) urbano agricolo non coltivato naturale boscato altro L’opera interessa suolo a destinazione agricola attualmente non coltivato, tipico delle aree limitrofe all’asta fluviale. Di conseguenza la destinazione d’uso del suolo subirà trasformazione, conforme al PRG del comune di Lunano, senza alcuna modifica sostanziale all’aspetto rurale dell’area. L’opera di presa e il canale di restituzione occuperanno la porzione di suolo all’interno dell’area demaniale; queste opere saranno quasi completamente interrate, così come il resto dell’impianto. 7. Contesto paesaggistico dell'intervento e / o dell'opera: centro storico area urbana area periurbana territorio agricolo insediamento sparso insediamento agricolo area naturale Il territorio di interesse è quello tipico dei pendii rocciosi, caratterizzato da profili ondulati e scoscesi e terreni scarsamente coltivati. L’area di realizzazione dell’impianto si trova in una zona in cui il pendio si ammorbidisce, creando un’area pianeggiante adiacente alla sponda destra nei pressi della briglia esistente. Lungo il corso d’acqua la formazione prevalente è rappresentata da bosco ripariale igrofilo composto da Pioppo nero (Populus nigra) e Salice Bianco (Salix alba); mentre nelle aree di limitrofe si riscontra la presenza di Roverelle (Quercus pubescens) e Cerri (Quercus cerris). La vegetazione ripariale in prossimità delle aree si presenta rigogliosa. La topografia dei luoghi e la frequenza delle cortine vegetali formate da elementi ad alto fusto impedisce l’apertura di visuali radenti ampie. Diversamente le visuali prominenti sono ampie ma molto distanti, tanto da non consentire l’individuazione e il riconoscimento di strutture particolari come le opere in progetto. 8. Morfologia del contesto paesaggistico: costa (bassa/alta) ambito lacustre/vallivo pianura versante (collinare/montano) altopiano/promontorio terrazzamento pianura valliva (montana/collinare) crinale L’area si trova lungo il corso del fiume Foglia, o meglio nell'ambito dell'alveo e del versante collinare che degrada verso il fiume Foglia. L’andamento della superficie topografica in cui si inseriscono le opere risulta sub-orizzontale, per tanto non risulta esposta al rischio di dissesti gravitativi. Questa situazione morfologica rientra nella classe T1 (tabella 3.2.IV, D.M. del 14/01/2008), “Superfici pianeggianti, pendii e rilievi isolati con inclinazioni medie i≤15° ”. L'agente morfogenetico di interesse è dunque il corso d'acqua. Come detto, la situazione attuale d'alveo non è naturale ma di origine antropica, dovuta alla realizzazione della briglia. Il corso d'acqua seguendo la sua normale evoluzione, in termini di trasporto solido, ha parzialmente interrato la briglia permettendo la colonizzazione delle specie vegetali. Accumuli di materiale si riscontrano anche a valle della briglia ed anche in questo caso sono evidenziati dalla presenza di specie vegetali colonizzatrici. Ovviamente, questa azione di deposito del corso d'acqua si ripeterà nel tempo ed alla rimozione dei depositi, prevista da progetto, seguirà il deposito nel tempo di nuovi detriti. In ogni caso i lavori di progetto non introdurranno nuovi elementi in grado di alterare la dinamica fluviale dello stato attuale, non prevedendosi modifiche delle strutture in alveo. 9. Ubicazione dell’opera e/o dell’intervento: Il sito si trova in prossimità della briglia posta a valle del ponte di via SP Paganico, in località “Pianella”. Cartograficamente l’area è individuabile sulla Carta Tecnica Regionale 1:10.000 alle sezioni 279060 e sulla cartografia IGM alla tavoletta 108 II° al 25.000. A livello catastale, l’opera si inserisce all’interno dell’alveo fluviale; la strada di accesso ed il collegamento alla rete di distribuzione ENEL occupano i mappali 58, 63, 470, 474 al foglio 17. Il sito in cui ricade la parte dell’impianto che non è posta in aree demaniali, è classificato secondo il PRG con le seguenti destinazioni urbanistiche: - Zona industriale D1 – PARTE A FASCIA DI RISPETTO STRADALE (f.7, p 470); - Zona agricola “E” – PARTE A FASCIA DI RISPETTO STRADALE Le coordinate Gauss Boaga delle opere sono le seguenti: opera di presa:. 43° 41' 36,91'' – Lat. 12° 26' 35,38'' 10. Documentazione fotografica: Si veda elaborato grafico VA7 T05 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA. 11. Provvedimento ministeriale o regionale di notevole interesse pubblico del vincolo per immobili o aree dichiarate di notevole interesse pubblico (art. 136 - 141 - 157 d.lgs. n. 42/2004): Estremi del provvedimento di tutela cose immobili ville, giardini, parchi complessi di cose immobili bellezze panoramiche 12. Presenza di aree tutelate per legge art. 142 del d.lgs. N. 42/2004: territori costieri territori contermini ai laghi montagne sup. 1200m parchi e riserve zone umide università agrarie e usi civici fiumi,torrenti,corsi d’acqua territori coperti da foreste e boschi zone di interesse archeologico 13. Presenza dei sottosistemi tematici e/o territoriali del PPAR: L’intervento non ricade nei sottosistemi tematici e/o territoriali L’intervento ricade nei sottosistemi tematici e/o territoriali Sottosistema geologico-geomorfologico-idrogeologico_art.6 aree GA di eccezionale valore aree GB di rilevante valore aree GC di qualità diffusa Sottosistema botanico-vegetazionale_art.11 aree BA di eccezionale valore aree BB di rilevante valore aree BC di qualità diffusa Sottosistemi territoriali _art.20 aree A di eccezionale valore aree B di rilevante valore aree C di qualità diffusa aree D il resto del territorio regionale aree V di alta percettività visuale 14. Presenza degli Ambiti definitivi di Tutela delle Categorie Costitutive Paesaggio del Ppar: il PRG non è adeguato al PPAR il PRG è adeguato al PPAR L’int. non ricade negli definiti di tutela L’int. ricade negli ambiti di tutela Art. 28-emergenze geol. - geom. – idrogeologiche Art. 29- corsi d’acqua Art. 30- crinali Art.-31 versanti Art. 33- aree floristiche Art. 34-foreste demaniali reginali e bischi Art. 36-zone umide Art.-32 litorali marini Art. 35 pascoli Art. 37 elementi diffusi del paesaggio agrario Art. 38-paesaggio agrario di interesse storico-ambientale Art. 39 centri e nuclei storici Art. 40-edifici e manufatti storici Art. 41- zone archeologiche e strade consolari Art. 42- luoghi di memoria storica Art. 43-punti panoramici e strade panoramiche 15. Note descrittive dello stato attuale dell’immobile o dell’area tutelata: L’intervento si colloca in corrispondenza di una briglia fluviale, in buono stato, utilizzata per la regimazione della portata nel fiume Foglia. La zona valliva adiacente all’alveo in sponda destra non è utilizzata per agricoltura, lasciando lo sviluppo di sola vegetazione spontanea nei pressi dell’argine e all’interno dell’alveo del fiume; l’area non risulta quindi di particolare pregio. L’area è assoggettata alle disposizioni di cui al D. Lgs. N. 42/2004, “ Codice dei beni culturali e del paesaggio” in quanto bene paesaggistico di cui all’art. 142. La zona di intervento ricade tra le aree individuate a rischio dal Piano Assetto Idrogeologico (PAI); si tratta di un’area inondabile assimilabile a piene con tempi di ritorno fino a 200 anni - Aree inondabili con rischio moderato R1. Le norme di Attuazione relative al piano consentono per le aree della fascia inondabile la realizzazione di “opere pubbliche e di interesse pubblico connesse alla captazione delle risorse idriche superficiali o alla loro utilizzazione nel rispetto dei principi dell’art. 22 del d.lgs. 11 maggio 1999, n.152 […]” Ciò premesso la compatibilità paesaggistica del progetto è stata valutata prendendo in considerazione i seguenti parametri di lettura di qualità e criticità paesaggistica: - Diversità: nell’area non sono presenti caratteri o elementi peculiari e distintivi, naturali e antropici, storici, culturali o simbolici; inoltre le opere in progetto sono quasi completamente interrate, defilate rispetto alle visuali radenti e verranno ulteriormente mascherate con cortine vegetali. Pertanto non arrecano alcun giudizio al paesaggio; - Integrità: gli interventi in progetto non arrecano interferenza alle relazioni funzionali, visive, spaziali o simboliche tra gli elementi costitutivi dell’ambiente o del paesaggio; - Qualità visiva: il complesso visivo del posto non subisce variazioni dalla presenza delle opere, le quali, come già più volte affermato, risultano scarsamente distinguibili dallo scenario circostante; - Rarità: non sono stati riscontrati sul posto caratteri di rarità che possano essere messi in pericolo dalla realizzazione del progetto; - Degrado: il progetto non comporta la perdita o la deturpazione delle risorse naturali, di caratteri visivi, culturali, storici, morfologici o testimoniali. Per quanto riguarda la lettura del rischio paesaggistico, antropico e ambientale sono stati attentamente valutati i parametri seguenti: - Sensibilità: capacità dei luoghi di accogliere i cambiamenti senza effetti di alterazione o diminuzione dei caratteri connotativi o degrado della qualità complessiva; - Vulnerabilità/fragilità: condizione di facile alterazione e distruzione dei caratteri connotativi; - Capacità di assorbimento visuale: attitudine ad assorbire visivamente le modificazioni, senza diminuzione sostanziale della qualità; - Stabilità: capacità di mantenimento dell’efficienza funzionale dei sistemi ecologici o situazioni di assetti antropici consolidate; - Instabilità: situazione di instabilità delle componenti fisiche e biologiche o degli assetti antropici. Il rispetto dei precedenti parametri risulta chiaro dalle osservazioni finora fatte e dalla successiva descrizione delle opere. 16. Descrizione sintetica dell'intervento e delle caratteristiche dell'opera: Si prevede la realizzazione di una centralina idroelettrica ad acqua fluente, lungo il fiume Foglia in località “Pianelle” (opera di presa a quota 269,7 m s.l.m. e rilascio 264,5 m s.l.m.). L’impianto totalmente automatizzato ha le seguenti caratteristiche: Portata massima derivata = 1,7 mc/s Portata media di = 0,97 mc/s Salto lordo di concessione = 5,2 m Potenza media nominale = 49 kW Potenza installata (massima) = 72 kW Producibilità media annua = 409 889 kWh Deflusso minimo vitale (DMV) = 0,39 mc/s L’intervento complessivo riguarda la realizzazione delle seguenti opere: - realizzazione di una paratoia mobile in prossimità della briglia esistente; - creazione di opera di presa interrata in prossimità di detta paratoia; - costruzione un volume tecnico interrato per l’alloggiamento dei macchinari di produzione; - restituzione delle acque turbinate al fiume tramite canale di restituzione interrato, della lunghezza di circa 10 metri; - costruzione della cabina di trasformazione con consegna dell’energia elettrica prodotta alla rete di distribuzione e del locale per i quadri tecnici e di controllo adiacente al locale della centrale di produzione. La progettazione è stata svolta in modo da rendere accettabili gli impatti della derivazione sul tratto di alveo sotteso dalla centrale e senza modificare il livello di rischio idraulico nella sezione interessata. 16.1. Paratoia mobile superficiale La paratoia sarà collocata in corrispondenza della briglia esistente per consentire la regimazione delle portate del fiume Foglia nelle modalità nel seguito descritte; attualmente la briglia si presenta in discreto stato di manutenzione. L’intervento in progetto consiste nel posizionare una paratoia mobile a ventola al di sopra della gaveta centrale della briglia esistente, di larghezza di circa 4 m. La briglia manterrà le dimensioni attuali e la sua funzionalità rimarrà inalterata. La paratoia mobile “a ventola” posta al di sopra della briglia, avrà un movimento meccanico idraulico che permetterà di essere regolata in altezza, comunque al di sotto delle pareti laterali della briglia stessa. La paratoia mobile si abbassa automaticamente ripristinando la quota superficiale originaria della briglia per garantire il trasporto solido ed il passaggio del Deflusso Minimo Vitale nel caso di impianto chiuso. La funzione della paratoia mobile sarà di garantire il tirante idraulico necessario al convogliamento delle acque verso le opere di presa con la prescrizione che, qualora il pelo libero naturale superi il livello di progetto (180 cm al di sopra della quota attuale della gaveta della briglia esistente), si attivi un sistema automatico per ritrarre completamente la paratoia riportandola al livello naturale e consentendo il deflusso completo della portata con il passaggio del detrito solido. La paratoia in esame è costituita dai seguenti elementi: - basamento in calcestruzzo fibro-rinforzato; - paratoia mobile in acciaio; - pistoni e circuito idraulico per azionamento della paratoia mobile; - centralina di controllo del circuito idraulico, con sensori di portata e sistema di controllo in remoto. Il basamento è realizzato con un supporto di rinforzo strutturale fissato saldamente alla briglia esistente mediante l’impiego di ancoranti meccanici (barre M16 inghisate con particolari resine chimiche) opportunamente calcolati per resistere alle azioni sollecitanti provocate dal moto dell’acqua. Il basamento costituisce ancoraggio per la cerniera alla base della paratoia mobile, per il pistone idraulico che aziona la paratoia mobile, per il tessuto gommato di protezione. La paratoia mobile è un pannello dello spessore di circa 80mm, costituito da una struttura leggera ed intelaiata di tubolari in acciaio, rivestita da lamiera 6/10 in acciaio inox, dotata di un rivestimento polimerico atto a conferire le opportune caratteristiche di impermeabilità e resistenza alle condizioni atmosferiche, al moto dell’acqua ed al conosciuto trasporto solido dell’alveo. Tale paratoia è ancorata saldamente al basamento mediante cerniere cilindriche opportunamente protette e riparate per evitarne il contatto con qualsiasi elemento trasportato dal moto dell’acqua nel fiume. I pistoni, ancorati tramite cerniere al basamento, sono collegati ad un circuito idraulico che consente la movimentazione della paratoia mobile. Il circuito idraulico ed i pistoni sono progettati affinché possano sostenere la pressione idrostatica prodotta da uno spessore di acqua non superiore a 180 cm; infatti, su ogni pistone agisce una valvola di massima costituita da una semplice molla tarata che, raggiunta la pressione idrostatica prevista (corrispondente a 180cm di acqua), si apre facendo fuoriuscire dai pistoni al circuito il fluido, e quindi, abbassare, fino a scomparire la paratoia mobile. I pistoni sono asserviti anche ad un dispositivo di sicurezza manuale meccanico che consente l’apertura della valvola in qualsiasi momento. Il tessuto gommato posto a valle della paratoia serve a proteggere il volume tecnico posto tra la paratoia mobile ed il basamento. Il tessuto gommato è ancorato con il basamento e con la sommità della paratoia mobile sempre con cerniere cilindriche opportunamente protette da qualsiasi eventuali contatti con materiali trasportati dal moto dell’acqua. L’impiego di tessuti gommati è ampiamente diffuso per questi o analoghi usi; da tempo vengono utilizzati quali serbatoi sottomarini per lo stoccaggio di liquidi, per barriere flessibili, galleggianti adatte sia per la regolazione e il contenimento delle acque, sia per la difesa e la protezione dalla violenza delle onde (frangiflutti). La scelta dei materiali per la realizzazione di un tipo di strutture in tessuto gommato adatta ad una specifica applicazione, può essere fatta entro una vasta gamma di prodotti, sia per ciò che riguarda la parte tessile (fibre tessili e strutture dei tessuti), sia per quanto riguarda la parte elastomerica (gomma) o plastomerica. La centralina di controllo è costituita da un’unità centrale CPU programmabile, alimentata dalla linea elettrica e dotata di una batteria UPS, dispone di un’antenna GPS con scheda GSM connessa alla rete di telefonia cellulare. In caso di mancanza di corrente elettrica, la centralina di controllo viene automaticamente alimentata dalla batteria UPS che ha un’autonomia di 12 ore e immediatamente viene inviata tramite GSM una comunicazione sms alla scheda telefonica a disposizione del manutentore dell’impianto presente sul posto ed operativo 24h. La centralina è connessa a due sensori (del tipo laser o onde) che misurano il livello del pelo libero dell’acqua in prossimità dell’opera di presa; il secondo sensore viene attivato solo in caso di guasto del primo sensore (contestualmente la centralina invia sms di notifica del guasto all’addetto manutenzione). Il perfetto funzionamento della paratoia mobile viene garantito da quattro dispositivi di sicurezza appositamente progettati che vengono nel seguito elencati. a) Mancanza di alimentazione elettrica In caso di mancanza di corrente elettrica, la centralina di controllo viene automaticamente alimentata dalla batteria UPS che ha un’autonomia di 12 ore e immediatamente viene inviato tramite GSM una comunicazione sms alla scheda telefonica a disposizione del manutentore dell’impianto presente sul posto ed operativo 24h. b) Guasto al sensore del livello dell’acqua La centralina è connessa a due sensori (del tipo laser o onde) che misurano il livello del pelo libero dell’acqua in prossimità dell’opera di presa; il secondo sensore viene attivato solo in caso di guasto del primo sensore (contestualmente la centralina invia sms di notifica del guasto all’addetto manutenzione). c) La paratoia mobile si richiude quando il livello di acqua supera i 180 cm Il circuito idraulico ed i pistoni sono progettati affinché possano sostenere la pressione idrostatica prodotta da uno spessore di acqua non superiore a 180 cm; infatti, su ogni pistone agisce una valvola di massima costituita da una semplice molla tarata che, raggiunta la pressione idrostatica prevista (corrispondente a 180 cm di acqua), si apre facendo fuoriuscire il fluido dai pistoni al circuito, e quindi, abbassare, fino a scomparire la paratoia mobile. d) La paratoia mobile si richiude manualmente in qualsiasi caso I pistoni del circuito idraulico sono asserviti anche ad un dispositivo di sicurezza manuale meccanico che consente l’apertura della valvola in qualsiasi momento e la chiusura della paratoia. La presenza dei dispositivi di sicurezza sopra descritti consente di asserire che non esiste tecnicamente la possibilità che la paratoia mobile resti aperta in occasioni di portate che determinino uno spessore di acqua superiore a 180cm al di sopra della briglia esistente. La paratoia mobile in funzione delle portate La paratoia mobile a ventola viene utilizzata per avere un tirante idraulico sufficiente a consentire la derivazione delle acque in corrispondenza della briglia esistente, quando questo risulta non sufficiente a tale scopo (piccole portate). Il tirante idraulico minimo necessario è di 180 cm al di sopra del coronamento superiore della briglia esistente. Si evidenzia che, allo stato attuale, il tirante idraulico di 180 cm al di sopra del coronamento superiore della briglia esistente, è attivato con una portata pari a circa 16,5 mc/s. Pertanto con portate inferiori a 16,5 mc/s la paratoia mobile a ventola garantirà il tirante idraulico alzando gradualmente il pannello e consentendo di avere la quota richiesta. Per portate superiori a 16,5 mc/s la paratoia sarà completamente abbassata ricreando la situazione attuale: l’intera sezione sarà restituita all’alveo fluviale e sarà consentito il passaggio del detrito solido non provocando accumuli di materiale a monte della briglia stessa. In ogni situazione di apertura della paratoia sarà sempre mantenuto il valore del Rilascio Minimo Vitale garantito attraverso la profilatura al di sopra della paratoia stessa e la scala di risalita dei pesci. Si evidenzia che sarà cura del proponente effettuare le necessarie verifiche statiche e sismiche sulla funzionalità del complesso briglia-paratoia, e sulla rispondenza alle vigenti normative del Testo Unico sull’Edilizia (es. deposito Genio Civile Sismica, certificato di conformità impianto paratoia, …). Valutazione delle interferenze con l’opera idraulica esistente La briglia esistente svolge principalmente una funzione per il tratto di fiume considerato; idraulicamente la briglia consente di ridurre la velocità di scorrimento dell’acqua in corrispondenza di un tratto di fiume in cui la pendenza del letto è elevata per evitare fenomeni di erosione del letto del fiume con conseguente trasporto di materiale. Tali funzionalità della briglia, appena espresse, vengono completamente mantenute e garantite con l’intervento in progetto che non interferisce con la funzionalità propria della briglia esistente. La paratoia mobile non costituisce quindi una nuova opera trasversale in alveo, ed è stato dimostrato che non determina modifiche sostanziali alle opere idrauliche esistenti; inoltre l’inserimento della paratoia mobile sulla briglia e tutti gli altri interventi connessi non sono permanenti, bensì possono essere rimossi ricostituendo la situazione originaria. Si precisa inoltre che l’inserimento della paratoia mobile risulta indispensabile anche per ottenere una producibilità elettrica annua media tale da determinare un Businnes Plan economico sostenibile ai fini della realizzazione dell’impianto. 16.2. Opera di presa L’opera di presa è costituita da una vasca di accumulo interrata posta in sponda sinistra; questa riceve l’acqua dalla derivazione dalla quale, previa vagliatura attraverso un dissabbiatore, viene immessa nella camera di carico della centrale di produzione. La captazione è costituita da griglie di presa autopulenti, poste in fregio all’alveo del fiume; queste sono costituite da una lamiera forata con sviluppo trasversale di un quarto di circonferenza (raggio 1,5 m) e di larghezza 3 m. Sulla superficie di tale griglia scorre una lamiera che consente, la regolazione dell’apertura della stessa, ed allo stesso tempo la pulizia dell’opera di presa. L’opera di presa è munita di una paratoia laterale a movimento meccanico idraulico di rilascio al fiume del materiale solido accumulato e dell’acqua, tramite piccola apertura nella briglia esistente. La vasca di presa, sulla quale sono poste le griglie, ha un fondo inclinato verso valle ed è munita di sensori per il livello dell’acqua prima e dopo la griglia che regolano: - la frequenza di pulitura della griglia stessa; - l’ingresso dell’acqua nella vasca in caso di riempimento della vasca stessa; - la chiusura totale o parziale dell’impianto in caso di piena, fuori servizio o manutenzioni. Essa ha funzione anche di dissabbiatore che consente di far sedimentare il residuo sabbioso in modo da impedire l’ingresso nella camera di carico. Uno scarico di fondo consente il periodico svuotamento della vasca consentendo, tra l’altro, parte del naturale trasporto solido del fiume. La paratoia sarà automatizzata e gestita da un sistema automatico di telecontrollo e tele gestione, comandato da un misuratore di livello solido del fondo della vasca. Tutti gli organi di manovra saranno accessibili per mezzo di una passerella di servizio. 16.3. Scala di risalita per i pesci Per garantire il passaggio della fauna ittica, ad oggi impedito dalla presenza della briglia, sarà costruita una scala di risalita per i pesci, posta in sponda sinistra del fiume, a contatto con la briglia esistente, ma con struttura di supporto indipendente rispetto alla briglia. Attraverso questo canale sarà garantito anche il passaggio del DMV. 16.4. Centrale di produzione La centrale idroelettrica delle dimensioni in pianta di circa 30 mq, sarà costituita da struttura in conglomerato cementizio armato. La centrale è completamente interrata; l’accesso è eseguito in trincea. La centrale è atta a contenere la turbina, il generatore, e nella parte più bassa il canale di rilascio dell’acqua al fiume; il trasformatore e tutte le attrezzature di controllo dell’impianto saranno posizionati in locali tecnici all’interno della centrale. Parte della copertura sarà amovibile per consentire il posizionamento e l’eventuale rimozione per la manutenzione della turbina e degli altri macchinari. Una peculiarità dell’intervento proposto è la scelta di una turbina ad asse verticale. Vantaggio di questa soluzione è la sostanziale insensibilità dei macchinari di produzione ad eventuali fenomeni di allagamento, ed alla potenziale rumorosità che viene ridota dal fatto che la turbina è posta completamente interrata. La turbina con albero verticale, sommersa per la produzione di energia elettrica da fonte idraulica è stata dimensionata per lavorare fino ad una portata massima di 1,7 mc/sec. 16.5. Canale di rilascio Scopo del canale è quello di conferire la portata in uscita dalle turbine all’alveo che si trova più in alto mantenendo una velocità bassa e costante per non provocare eccessive perdite di carico. Il punto di restituzione si trova circa 15 metri più a valle dell’opera di presa. Il canale sarà completamente interrato fino al punto di restituzione in alveo; il tratto terminale sarà realizzato con pareti in cls alte circa 150 cm e protetti nel punto di restituzione al fiume. Lo scarico sarà sommerso; la restituzione delle acque avverrà quindi con velocità ridotte e direttamente nell’alveo fluviale, in modo da non creare punti critici di erosione locale e non alterare le caratteristiche dell’alveo fluviale. 16.6. Viabilità L’area dove verrà realizzato l’impianto è facilmente raggiungibile da un accesso che si imbocca da via S. P. Paganico, in località Pianella, da questa strada si realizzerà una rampa per l’accesso dei mezzi in fase di cantiere; tale rampa, realizzata in terra battuta, sarà utilizzata come strada di accesso alla centrale. In questa zona è presente un accesso carrabile all’area fluviale in sponda sinistra, poco a monte della briglia. Questo verrà adeguatamente trattato per garantire l’accesso all’area fluviale ai mezzi di cantiere. 17. Effetti conseguenti la realizzazione dell’opera: Le operazioni di realizzazione delle opere in progetto non comportano impatti sostanziali sui comporti ambientali: suolo, sottosuolo, acque superficiali, acque profonde, clima e fauna. Per quanto riguarda il comparto vegetazione è previsto il taglio di parte della fascia ripariale per consentire la realizzazione del canale di restituzione delle acque al fiume e la successiva ricostituzione (ripiantumazione) a lavori ultimati. Dal punto di vista del paesaggio non viene indotta nessuna alterazione né puntuale né generale, e non viene precluso il godimento delle bellezze panoramiche del luogo, né degli elementi del patrimonio storico culturale, archeologico o ambientale. In fase di esercizio non sono generate emissioni di nessun tipo. Il rumore prodotto rientra nei limiti imposti dalla legge. L’utilizzo della risorsa naturale non ne comporta la riduzione quantitativa né la modifica qualitativa; l’unico effetto sull’ambiente fluviale è dato dalla riduzione della portata nel tratto di alveo compreso tra la presa e la restituzione, dove però viene rilasciato un deflusso minimo vitale in accordo a quanto sancito dalle autorità responsabili. L’impatto sull’atmosfera e sulla salute pubblica risulta positivo grazie alla riduzione di produzione di CO2 dovuta all’utilizzo di energia da fonte rinnovabile e contribuisce al raggiungimento degli obiettivi sottoscritti dall’Italia nella convenzione di Kyoto. Ai fini della valutazione dell’impatto si deve tener conto di alcuni aspetti salienti dell’opera: - dimensioni delle singole opere limitate, che si possono definire puntuali; - l’impianto non ha emissioni di alcun tipo, per cui non può avere effetti sinergici cumulativi con altre strutture simili; - l’unico elemento visibile è la copertura della centrale di produzione posto all’esterno dell’alveo fluviale; - non sussistono rischi particolari, né durante la fase di realizzazione, quando il livello di rischio è quello di un cantiere ordinario e sarà affrontato in accordo alla vigente normativa, né durante la fase di esercizio, poiché non si ha produzione di alcun tipo di emissione o disturbo per la salute pubblica. 18. Mitigazione dell'impatto dell'intervento Si riassumono le misure di compensazione e mitigazione dell’impatto dell’opera, riportando anche quelle che sono state integrate nella progettazione stessa. Paratoia mobile: controllo del flusso della portata; realizzazione di una scala di risalita dei pesci per consentire il passaggio delle specie ittiche lungo l’asta fluviale; - mantenimento delle caratteristiche geometriche attuali della sezione al fine di non variare il rischio di esondazione. Acque superficiali: rilascio di una portata di deflusso minimo vitale lungo il tratto di fiume sotteso dall’opera di presa alla restituzione, tale da mantenere la funzionalità biologica dell’habitat; possibilità di esclusione totale dell’impianto in qualsiasi momento tramite chiusura delle paratoie di presa; realizzazione di opere completamente interrate che non modificano l’attuale profilo del terreno in modo da non ridurre la volumetria di invaso del bacino di espansione. Opere di presa: - Progettazione architettonica mirata a ridurre l’impatto visivo dell’opera - Centrale di produzione: - realizzazione dell’opera interrata; - utilizzo di turbina e generatore sommergibile che consento il posizionamento delle strutture a quota più bassa; - configurazione architettonica e meccanica che impedisce la propagazione dell’emissione sonora verso i recettori sensibili presenti; - sistemazione del terreno sopra la copertura della centrale al fine di restituire - l’aspetto attuale dei luoghi. Impianto elettrico: - posizionamento della cabina di consegna in un punto ed a una quota tale da risultare sicuro rispetto ai fenomeni di esondazione in seguito alla piena bicentenaria; - realizzazione di cavidotto completamente interrato in modo da evitare rischi di impatto od elettrocuzione da parte della fauna aviaria ed il rischio di radiazioni elettromagnetiche; - piantumazione di una cortina vegetale formata da essenze autoctone per il mascheramento di alcune opere Pista di accesso: - realizzazione strada accesso in terra battuta per non modificare le caratteristiche di permeabilità del suolo. Firma del Richiedente Firma del Progettista 19. Motivazione del rilascio dell'autorizzazione e per prescrizioni da parte dell'amministrazione competente eventuali Firma del Responsabile 20. Eventuale diniego o prescrizioni della soprintendenza competente Firma del Soprintendente o del Delegato ALLEGATI: Inquadramento Carta Tecnica Regionale Estratto di mappa catastale Estratto di mappa satellitare Estratto di PRG comune di Lunano Estratto del PAI: carta del dissesto e delle aree esondabili Estratto del PPAR: vincoli paesistico ambientali presenti
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