COMPRENDERE LA SORDITÀ Una guida per scuole e famiglie Ersilia Bosco Carocci Faber ROMA, 28 FEBBRAIO 2014 PROGRAMMA Dott.ssa Ersilia Bosco Psicologo Clinico Coordinatore Centro Impianti Cocleari Dipartimento Organi di Senso, Sapienza Università di Roma Prof.ssa Rosa Ferri Docente di Psicologia della Disabilità e Promozione del Benessere Vicedirettore Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute Dipartimento di Psicologia Dinamica e Clinica, Sapienza Università di Roma Prof.ssa Anna Pierro Direttore didattico Corso di laurea in Logopedia di Ariccia, Sapienza Università di Roma Dott. Pietro Livani Responsabile cultura associazione “la Chiocciolina” Onlus Prof.ssa Vanessa Migliosi Docente di matematica e scienze, scuola media Responsabile dei rapporti istituzionali del Movimento LIS Subito! Prof.ssa Gloria Massucci Insegnante di materie letterarie, scuola media CON IL SUPPORTO COMPRENDERE LA SORDITÀ Una guida per scuole e famiglie Ersilia Bosco Ed Carocci, 2013 Il libro si propone due obiettivi. Il primo è di ordine teorico: offrire una mappa di riferimento per una epistemologia della sordità in grado di coniugare le più recenti conoscenze scientifiche con una consistente esperienza sul campo legata alla professione svolta dall’autrice di psicologo clinico, psicoterapeuta, consulente familiare e ricercatrice. A tal proposito, infatti, è quasi impossibile, particolarmente per un non esperto, orientarsi nel panorama attuale. Si tratta di uno scenario che soffre le lacerazioni prodotte da una profonda spaccatura. Da un lato, un approccio medicalizzato alla sordità tende spesso a considerare la sola disabilità sensoriale, facendo coincidere l’orecchio da curare con la persona sorda nella sua complessità umana. Da un altro, un approccio diverso ma ugualmente parcellare considera la sordità non una disabilità sensoriale, quanto una differenza culturale. Il quadro di pensiero definibile in prima battuta come cultura sorda punta al riconoscimento e alla diffusione della LIS (Lingua Italiana dei Segni, la lingua visivo gestuale utilizzata da una parte delle persone sorde) come chiave di volta che consentirebbe la piena realizzazione umana e sociale di colui che nasce sordo. In questo paesaggio, intricato e conflittuale, la persona sorda, quella in carne ed ossa, scompare. Dove sono i suoi bisogni, desideri, pensieri e progetti? A chi può rivolgersi una famiglia che non sa quali decisioni prendere e come comportarsi con il proprio piccolino sordo e non riesce più a capire cosa stia succedendo al figlio ormai divenuto adolescente o giovane adulto? E per l’insegnante che si trova a lavorare e relazionarsi in classe con un alunno sordo? E’ questo il secondo obiettivo del libro: colmare questo vuoto offrendo strumenti operativi articolati che consentano di conoscere la complessità e le ricche possibilità delle persone sorde secondo un approccio attento alla persona ma comunque rigoroso, in grado di avvalersi al meglio ad esempio, dei progressi tecnologici offerti dagli impianti protesici (da quelli tradizionali fino ai più moderni impianti cocleari). Il libro si rivolge a un pubblico ampio: alle persone sorde, alle loro famiglie e alle diverse associazioni che, nonostante divergenze di approccio e di convincimento, sono animate dal desiderio di migliorare la qualità della vita di chi non sente. Nel contempo, desidera rappresentare un punto di riferimento per le numerose figure professionali che a vario titolo si occupano della sordità.
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