Andrea Montella - Università degli Studi di Sassari

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI
CANDIDATURA A RETTORE
20t4-2020
LINEE PROGRAMMATICHE
ANDREA MONTELLA
Indirizzo:
Prof.Andrea Montella
Dipartimento di Scienze Biomediche
Viale San Pietro, 43lB,07 1 00 Sassari
Tel 07 9 -2285
1
4 1 30
- fax
07 9 -2785
e-mail: [email protected]
20
-
Ce\\. 3204299 1 39
L'Università di Sosson, I'orgoglio dette rodici storiche,la proiezione verso
i! futuro
.
Gli Studenti e la formazione
.
L
.
La Ricerca e l'lnnovazione
t3
.
L
Internazionalizzazione
r8
.
Sistema Bibliotecario d'Ateneo, Museo della Scienza,
.
ll Personale Docente
22
.
ll Personale Tecníco-Amministrativo
26
.
La Governance
29
.
L'Ateneo il suoTerritorio
33
.
Sassari
Città universitaria
34
.
Sanità eAzienda Ospedaliero Universitaria
.
l- Edilizia
38
.
Conclusioni
40
Orientamento
r0
orto
Botanico,Archivi
2l
36
Un'universitò dovrebbe essere un luogo di luce, di libertà e di studio.
Benjamin Disraeli
(lnaugural Address, delivered to the University of Glasgow 1873)
L'Università di Sassari, I'orgoglio delle radici storiche, la proiezione verso il
futuro
Tra poche settimane I'Università di Sassari sarà chiamata a eleggere il rettore per il
periodo 2014-2020, un periodo cruciale che verrà a coincidere, tra I'altro, con Horizon
7070,'l programma europeo per il finanziamento di ricerca, sviluppo e innovazione, le cui
soglie di accesso, assai elevate, richiederanno la messa in campo
di risorse umane
e
finanziarie. Ciò comporterà una nuova visione per la valorizzazione della didattica e della
ricerca, e consentirà di partecipare ad armi pari alla competizione soltanto attraverso il
sostegno di gruppi di ricerca multidisciplinari e innovativi.
Una sfìda di cui non mi sfugge la portata nel propormi alla carica
di rettore,
sollecitato da molti autorevoli colleghi. Sono ben consapevole della gravità della crisi
-
non
solo economica, ma anche di valori - che il nostro Paese sta attraversando, i cui effetti
si
fanno sentire sulle Università, investite da tumultuosi processi di trasformazione e sotto la
spinta di una competizione sempre più agguerrita tra aree deboli e aree
forti del Paese.
Le politiche di contenimento della spesa pubblica hanno determinato una generale
riduzione della partecipazione dello Stato centrale al sostegno dell'istruzione universitaria
e della ricerca. Negli anni che verranno la tendenza non sembra destinata ad invertirsi.
L'Università di Sassari, I'orgoglio delle radici storiche, la proiezione verso il futuro
Una minore disponibilità di risorse economiche, ed in particolare i tagli del FFO,
che si contano ormai nei termini di vari milioni di euro, ci obbliga a rivedere, con rigore, gli
scenari di sviluppo e ci costringe in parte a riesaminare la nostra Programmazione Passata,
prestando attenzione a quelle che sono le priorità sostenibili per
il futuro del nostro
Ateneo, che, in questi anni, ha percorso la strada della razionalizzazione della spesa,
cercando di salvaguardare la qualità della ricerca e della didattica. In questo scenario,
occorre anche considerare la complicata fase attuativa delle recenti riforme che ha
determinato radicali revisioni degli ordinamenti didattici, imponendo nuovi complessi
compiti ai dipartimenti di recente istituzione'
In un contesto difficile e pieno d'incognite, la sfìda dei prossimi anni per un Ateneo
di medie dimensioni come il nostro sarà quella di coniugare I'eccellenza della ricerca con
una formazione effìcace e di qualità, dando risposte alle asPettative delle giovani
generazioni. Su questo terreno si dovranno confrontare le energie, le forze, le intelligenze
e le culture rappresentate in questa Università, che vanta una storia di secoli e'Maestri'
che si sono distinti in vari campi disciplinari, scientifico, giuridico-politologico, economico-
statistico, sociologico, storico-antropologico, letterario
e
artistico. Una tradizione che
collega passato e presente e riporta all'importante ruolo dell'Università nell'orientare le
politiche di sviluppo del Nord Sardegna
e dell'isola tutta, nella nuova economia della
cultura e della conoscenza.
Proprio guardando a questa realta; e pur del tutto convinto che il patto federativo
tra la nostra Università e quella di
Cagliari, debba essere valorizzato
per ciò che può
rappresentare nella prospettiva del "fare sistema", sento, forte, la responsabilità, in nome di
una storia e di una tradizione, di una gelosa difesa di un equilibrio e di una pari dignità, al di
là delle dimensioni dei due atenei, che marciando insieme e, unendo le forze, Potranno
migliorare I'offerta formativa,
af l'
i
i
servizi agli studenti,
il
rapporto col territorio, la spinta
nte rnazi onalizzazione.
La decisione di presentare la mia candidatura è nata proprio dalla consapevolezza
di questa ricchezza,con lo sguardo al futuro, incoraggiato dai tanti che, in una lunga serie di
incontri, individuali e di gruppo, nei luoghi di studio e di lavoro, nei dipartimenti, hanno
L'Università di Sassari, I'orgoglio delle radici storiche, la proiezione verso il futuro
espresso,
tra I'altro, la volontà di respingere i tentativi di ridimensionamento e I'ipotesi
di
teaching universifi. Un destino che sembra incombere su tante Università meridionali.
Riaffermando, allo stesso tempo, il
forte valore identitario ancorato alle radici storiche,
ma
proiettato verso il futuro e verso la difesa dell'autonomia.
ln questa Università mi sono formato e qui - dopo la specializzazione nella Penisola
e all'estero - ho impegnato, in trenta anni di lavoro, tutte le mie energie di ricercatore e di
docente, come sanno
i
colleghi con
i quali ho condiviso per periodi più o meno lunghi
esperienze ed attività accadem ico-scientifìche.
Metto a disposizione, con forza e determinazione, ma anche con
umiltà,
I'entusiasmo, lo spirito di servizio e I'impegno spesi, da una parte nel coordinamento delle
attività didattiche in organizzazioni nazionali e in diverse strutture nelle quali ho maturato
una buona esperienza amministrativo-gestionale; dall'altra come direttore
del
Dipartimento di Scienze Biomediche, nel Senato accademico e negli altri organismi in cui
ho avuto modo di impegnarmi.
Attività tutte, nelle quali ho messo in campo capacità di ascolto e di mediazione,
confrontandomi con tutti, studenti, colleghi
e
personale tecnico-amministrativo. Sono
convinto che, senza capacità di ascolto e senza apertura al dialogo, non si possa cogliere
quanto di buono è proposto all'interno della comunità universitaria.
Contando su un lavoro di "squadra", sul prezioso patrimonio di esperienze del
passato
e su tutte le
energie
e le competenze
programmatiche "aperte", che considero
disponibili, presento queste linee
le fondamenta su cui costruire insieme
un
percorso organico di sviluppo del nostroAteneo.
M'impegno,
fìn d'ora, a coltivare il metodo del confronto con tutti voi, ricco
suggestioni e di contributi d'idee, nel comune obiettivo
di
di rafforzare il ruolo della nostra
Universita, di renderla competitiva in area mediterranea ed euro mediterranea, per quanto
riguarda la didattica, la ricerca
sci
entifi ca,
I'
i
nte rnazion alizzazione.
Assumo come guida imprescindibile della mia azione i valori della cultura e della
conoscenza,
la partecipazione collegiale, la trasparenza, la meritocrazia, il rifiuto
del
L'Universita di Sassari, I'orgoglio delle radici storiche, la proiezione verso il futuro
il ripudio di ogni forma di discriminazione fondata sul
politiche e religiose, lo status sociale, la disabilità, I'orientamento
clientelismo, le pari opportunità,
genere, le convinzioni
sessuale.
M'impegno anche ad assumere come riferimento
i principi sanciti nel preambolo
del nostro Statuto, alla cui elaborazione ho avuto I'onore di contribuire come membro
del la Com missione statutaria:
L'Ateneo si dò un ordinomento stabile, afferma
il
metodo democrotico nello elezione degli
orgoni, si dichiora attento ol temo della formozione delle giovoni generazioni e o//e esigenze del
diritto ollo studio; colloca /o studente al centro delle politiche occademiche e promuove
la
cultura
come bene comune. Rivendica i volori costituzionali, previsti per le <istituzioni di alta culturo>, dello
libertà di scelto degli studi, di ricerco e di insegnamento, assicurondo tutte le condizioni odeguote
e
necessorie per renderlo effettivo. Si impegna
a
promuovere, d'inteso con
outonomistiche, lo sviluppo sostenibile della Sardegno e
a
trosferire
le
le altre istituzioni
conoscenze nel territorio,
operondo per il progresso culturale, civile, economico e socio/e.
Un indirizzo strategico che vuole costruire un'Università
coesa, dinamica, che
reinventa linguaggi e strumenti, che guarda al futuro prendendo linfa dalle radici della sua
grande tradizione per diventare sempre più moderna e internazionale.
Gli Studenti e la formazione
La qualità dell'offerta didattica rappresenta I'impegno principale dell'Università in
quanto strumento di trasmissione della conoscenza ai suoi studenti. Nell'interesse di
questi ultimi, la nostra Università è chiamata a mettere in campo un'offerta che risponda
bisogni del
territorio e che, nel contempo, sappia interpretare e accompagnare i
ai
processi
di cambiamento.
lorganizzazione della didaaica considera oggi con attenzione la qualità della
formazione erogata daglí Atenei. Le revisioni normative
e i criteri di
valutazione, di
accreditamento e di certificazione dei corsi di studio, imposti dall'ANVUR con il sistema
AVA, hanno prodotto una inutile pletora di vuote e rigide regole, che ci obbligano ad una
revisione qualitativa
e quantitativa dell'offerta didattica della nostra Università.
Tuttavia
questa pur discussa procedura può trasformarsi in qualche misura in una opportunità di
crescita, attraverso un percorso di valutazione della struttura dei corsi di studio e delle
metodologie didattiche. La riduzione del numero dei docenti per il blocco del turnover e il
rispetto dei requisiti ministeriali devono orientarci sia verso una razionalizzazione
e
riduzione dei corsi, sia verso scelte di reale spendibilità del titolo di studio.
L
Università di Sassari, con I'adozione del nuovo Statuto dell'Autonomia, approvato
ai sensi della legge n.240110, ha iniziato un complesso percorso di rifondazione come
Universita pubblica, che ci consentirà di avere un futuro migliore, ma solo se il progetto
delineato arriverà
soddisfazione
a
compimento
in tempi
Non posso che esprimere
per I'approvazione delle modifiche dello stesso, che permettono
omogenea raPPresentanza dei direttori di
L
accettabili.
una
tutti i dipartimenti negli organi di governo.
offerta formativa deve essere considerata programma strategico dell'intero
Ateneo. La centralità dello studente deve diventare la parola d'ordine della nostra azione,
tenendo Presente che una parte rilevante della quota premiale del FFO è attribuito sulla
base di due indicatori legati alla didattica:
il numero di studenti in regola con gli esami e
numero dei CFU acquisiti in un anno, rispetto a quelli previsti.
il
Gli Studenti e
la formazione
Abbiamo intrapreso un cammino che occorre percorrere con decisione
per evitare
I'autoreferenzialità del personale docente, che purtroppo ancora influenza
alcuni corsi di
insegnamento. Questo ci porta all'obiettivo del miglioramento
dell'offerta formativa che
dovrà Passare Per una riqualificazione della docenza, ancora più orientata verso
I'internazionalizzazione e verso metodologie didattiche attive, fìnalizzate
alla
professionalizzazione
dei discenti, adeguatamente preparati all'ingresso nel mercato del
lavoro' Cio impone di impegnare risorse per una sempre più approfondita
conoscenza
delle lingue straniere (e non solo di quella inglese) che, nell'artuale fase economico-politica,
assumeranno un ruolo fondamentale per competere con i paesi dell'Europa,
mediterranea
e non, ma anche con altri continenti, come I'Asia,I'Africa e I'America Latina.
Parte integrante e consolidata dell'offerta formativa dell'Università di Sassari
sono
le borse di studio e di tirocinio all'estero che permettono ai giovani di perfezionare il
proprio curriculum, arricchendolo con le opportunítà offerte dalle molteplici esperienze
legate alla mobilità internazionale. Uno dei miei impegni prioritari sarà quindi quello
di
sostenere
I'altro,
il
i
programmi di mobilità degli studenti e dei docenti che rappresentano, tra
volano dell'integrazione comunítaria. Oltre al valore formativo in sé di
un'esperienza
di studio e tirocinio in altri paese europei ed extraeuropei, i
all'estero hanno contribuito
a una apertura verso
nuove esperienze
soggiorni
di studio e
di
apprendimento, alla sprovincializzazione dei giovani studenti e alla diffusione della
cultura
della tolleranza verso altri popoli.
La revisione intelligente delle scuole di specializzazione, dei dottorati di ricerca
e
dei master sulla base dei vari indicatori deve necessariamente completare il quadro delle
azioni per il miglioramento dell'offerta formativa.
É mia intenzione puntare sulla qualità dei
in camPo
iniziative
e
rapporti tra docenti e studenti, mettendo
occasioni d'incontro che consentano
ai giovani di
percepire
I'Università non solo come luogo di trasmissione della conoscenza, ma anche
come luogo
di socializzazione e di incontro di idee, a vantaggio della loro crescita umana, civile e
culturale.
Gli Studenti e
la formazione
ll Presidio di Qualità e il Nucleo diValutazione diAteneo rivesrono
quindi un ruolo
importante, così com'e importante il ruolo delle
commissioni paritetiche. ll primo
deve
essere realmente strategico, allo scopo di riuscire a radicare
nei nostri comportamenti una
cultura e un'attenzione continua aila quarità della formazione.
Credo che un'attenzione particolare debba essere rivolta alle
azioni a supporto di
un regolare svolgimento del percorso di studi, con adeguati
incentivi, anche economici, per
ridurre íl fenomeno dei fuori corso, il cui numero rappresenta
sicuramente un problema
anche per il finanziamento dell'Ateneo.
lmportante è il ruolo che I'Università puo svolgere per solfecitare
politiche attive
per la valorízzazione dei talenti e per stimolare la creatività giovanile.
A questi aspetti
occorrerà dedicare un'attenzione continua e risorse adeguate. Bisogna
garantire
e
Promuovere I'accesso all'Università dei giovani motivati e meritevolí, un capitale umano
che è la risorsa più importante per il cambiamento e lo sviluppo
della nostra Regione.
Dobbiamo, inoltre, Pensare a disegnare percorsi ad hoc per
gli studenti lavoratori.
Occorre potenziare la formazione
a
distanza: l'e-learning (nelle sue diverse forme)
Permette di raggiungere studentí fuori sede, facilita la frequenza di lavoratori e disabili, può
essere un valido suPPorto per soddisfare le necessità didamiche
delle sedi decentrate,
oltre a dare la possibilíta dí sviluppare parrenariati tra più Atenei, anche
a
livello
internazionale.
Una formazione di qualità, quindi, non può prescindere dai servizi
tecnologici (lCT).
Questi servizi, purche adeguati alle moderne esigenze, potranno potenziare tutca
l'organizzazione universitaria, aumentando il gradímento
degli studenti e l,effìcienza delle
azioni.
In questo contesto bisogna garantire tufta una serie di servizi a sostegno
degli
studenti disabili assicurando a tutti la fruizione dei servizi comuni.
L'assistenza sanitaria per
gli studenti fuori sede e I'estensione delle agevolazioni sul trasporto
pubblico urbano già
operanti andranno estesi e convenientemente divulgati.
Gli Studenti e
ll
potenziamento, quantitativo
e
la formazione
qualitativo, delle strutture didattiche (aule,
laboratori tecnico-scientifici e linguistici, biblíoteche e sale di studio accessibili per I'intera
giornata) dovrà accompagnarsi all'individuazione di 'spazi' vigilatí, adeguatamente attrezzati
e oPPortunamente distribuiti tra i vari poli per consentire ai giovani (e in particolare ai
non residenti) la possibilità di trascorrere il tempo in cui non sono impegnati nelle attività
didattiche in ambienti in cui fruire di servizi accessori. In questo quadro va considerato
íl
decoro degli spazi verdi, adeguatamente attrezzati, capaci di offrire opportunità sia per lo
studio sia per la socializzazione. Intendo anche verifìcare - con I'ausilio delle organizzazioni
studentesche - la possibilità dí allestire spazi ristoro distribuiti nei vari poli dell'Ateneo.
Credo che sia fondamentale potenziare la qualità e il buon funzionamento delle
strutture di accoglienza degli studenti in entrata, in particolare delle segreterie studenti ed
uffìci di orientamento, il cui impatto dovrà ricondurre ad un'immagine di effìcienza, in un
armonioso equílibrio tra funzionalità, accoglienza e piacevolezza degli ambienti.
Per far fronte ai problemi di bilancio per alcune delle iniziative indicate, occorrerà
coinvolgere gli enti preposti al diritto allo studio, la RAS in primis, vigilando perché il
diritto allo studio trovi concreta applicazione.
Sono convinto del valore di tutte le forme di associazionismo studentesco, in
termini di condivisione e maturazione di esperienze: su questo intendo offrire tutto
il
suPPorto possibile, così come alle attività sportive del CUS, del Coro dell'Università e di
aftre organizzazioni culturali e ricreative.
La verifica dei risultati conseguiti dovrà tradursi in un processo di
responsabilizzazione collettiva. Essa farà riferimento agli indicatori
di
performance:
numero di studenti in regola con gli esami e numero dei CFU acquisiti in un anno, rispetto
a quelli previsti. Laltro terreno di verifica è il numero di studenti che concludono
iloro
studi nei tempi previsti, rispetto al trend degli anni precedenti e rispetto a standard di
riferimento
o ai risultati di altri Atenei.
Inoltre, I'analisi periodica dei questionari degli
studenti per la valutazione della qualità della didattica darà modo di rilevare criticità
punti di forza. Mentre I'analisi della domanda di formazione consentirà
e
di misurare
I'appetibilità dei corsi, e di programmare un'offerta formativa multidisciplinare, attenta alle
Gli Studenti e la formazione
nuove professioni e agli sbocchi occupazionali
nel mondo del lavoro. Sulla qualità, l,efficacia
e I'effìcienza saranno i rapporti del Nucleo di valutazione
e del presidio di
a dare
eualità
conto dei risultati conseguiti che saranno sottoposti
ai decisori (Rettore,
accademico' Dipartimenti, strutture didattiche).
A
Senato
cadenza biennale saranno organizzate
conferenze sulla didattica. Infine, la verifica della relazione
fra studi universitari e sbocchi
occupazionali awerrà sulla base dei dati riportati
nelle relazione uffìciali
(Almalaurea).
L'Orientamento
Assumere la centralità dello studente come parola d'ordine, rimanda al tema
dell'orientamento che rappresenta uno strumento fondamentale perché I'Università possa
garantire gli obiettivi primari: una formazione di qualità, il raggiungimento della laurea entro
la durata legale del corso di studio (con conseguente abbattimento del fenomeno dei fuori
corso), un inserimento rapido nel mondo del lavoro, in un /ong |ife leorning.
Abbiamo di fronte
i dati di un consistente calo demografico,
che aprono
il
preoccupante scenario di una crisi di spopolamento e d'invecchiamento della popolazione.
La riduzione del numero delle matricole in questi ultimi anni rappresenta ormai un trend
consolidato che non potrà non avere ripercussioni rilevanti sull'Ateneo e su vari piani. Per
contrastare questo fenomeno bisogna sviluppare la capacità di attrarre un numero sempre
più consistente di studenti, anche al di fuori del naturale bacino di utenza. Nel contempo,
occorre mettere in campo ogni possibile iniziativa per riuscire ad invertire il trend attuale
di migrazione studentesca verso altre sedi.
La qualità della nostra offerta formativa
è una delle chiavi di volta, ma occorrerà
anche sviluppare iniziative su altri piani, valorizzando
i
vantaggi
di scegliere una
citgà
a
misura di studente, stimolante e ricca di opportunità, lavorando anche nell'ambito della
comunicazione, con idee e strumenti nuovi per migliorare I'immagine dell'Ateneo.
A questo proposito occorre che le città di Sassari e Alghero non considerino
le
masse studentesche come ospiti di passaggio cui affittare case, ma una componente vitale
e preziosa della vita cittadina;tra I'altro le amministrazioni - in particolare quella diAlghero
-
devono impegnarsi
a rispettare le convenzioni e a mettere a
disposizione gli spazi
concordati, vitali per lo svolgimento delle attività didattiche.
Alla base delle attività di orientamento vi è la consapevolezza che I'Università,
come istituzione primaria, non possa limitarsi
a fornire
conoscenze, ma debba
accompagnare i suoi laureati fìno all'inserimento nel mercato del lavoro Qob plocement).
t0
IOrientamento
Visti i profondi mutamenti nell'ordinamento didattico, ritengo necessarlo
potenziare una serie di servizi di supporto e di orientamento che accomPagnino lo
studente non solo nel momento della scelta del corso di laurea da frequentare, ma anche
- il
durante turto il percorso degli studi universitari per ridurre - anche Per questa via
problema dei fuori corso e degli abbandoni.
Lattuale fase di transizione dell'Università verso nuovi modelli organizzativi e
didattici, con conseguente ricerca di adeguati contenuti formativi e di specifici percorsi di
studio, s'inserisce in un contesto di profonde trasformazioni sociali, che vedono le stesse
professionali soggette a processi di modificazione continui e sostanziali. Diventa
attività
quindi di fondamentale importanza per I'Università investire risorse ed energie in attività
che, oltre a garantire una formazione adeguata alle future professioni, siano rivolte a
fornire agli studenti gli strumenti e le motivazioni per una più attiva partecipazione a tutte
le fasi del loro processo formativo.
Già in passato I'Università di Sassari, grazie a finanziamenti sulle attività
di
orientamento del FSE di cui ha usufruito per due cicli consecutivi, ha Potuto awiare una
serie di servizi necessari all'orientamento nelle sue varie fasi, in entrata, in itinere e in
uscita, ottenendo peraltro riconoscimento dall'ente erogatore (MIUR)
per i risultati
raggiunti. Non son sicuro che il modello utilizzato nel passato Possa essere il migliore per
il futuro.
In questo momento, alla luce delle considerazioni sulla fase attuale di mutamento e
forti
anche delle esperienze precedenti, prevedo
di
privilegiare quelle attività di
orientamento che si proPongono:
o
una scelta consapevole del percorso formativo;
.
la riduzione degli abbandoni e del prolungamento eccessivo degli studi universitari;
.
la realizzazione attenta degli obieaivi professionalizzanti dei corsi di laurea, tramite
una formazione rispondente alle moderne esigenze ed in rapporto costante col
mondo del lavoro (attraverso stage e tirocini anche in collegamento con
territorio);
ll
il
L'Orientamento
o
una costante attenzione agli sbocchi occupazionali dei laureati, con sollecitazioni
verso I'imprenditoria giovan ile.
I
percorsi formativi non possono essere divisi in compartimenti stagni, ma,
al
contrario, i diversi livelli d'istruzione devono rappresentare tappe di un percorso unitario.
Lorientamento in ingresso dovrà curare la delicata fase del passaggio dalla scuola media
superiore agli studi universitari, con
il
supporto dei docenti delle stesse
scuole,
opportunamente formati (Formazione dei formatori), con un servizio di counseling come
supporto pedagogico attitudinale, che fornisca elementi di valutazione per una scelta
consapevole del corso
di
laurea, supportando
i nuovi iscritti nel diffìcile adattamento
alle
e della didattica universitaria. Dovranno essere valutate le
individuali e i livelli di padronanza dei saperi necessari per una profìcua
dinamiche della struttura
propensioni
frequenza ai corsi, colmando, ove necessario, eventuali lacune pregresse e meftendo lo
studente in grado di comprendere le caratteristiche e i linguaggi specifici dell'area culturale
relativa al corso prescelto.
Grande attenzione dovrà essere prestata alla promozione dell'Alta Formazione e
della cultura d'impresa, in settori specifici di attività economiche.
E,
infine, alle misure atte
a
facilitare I'ingresso nel mondo delle professioni a carattere fortemente innovativo, e che
rispondono a una domanda del territorio di fìgure professionali emergenti altamente
specializzate.
Per un'azione più effìciente
e per risposte più
rispondente agli obiettivi fìssati un raccordo
idonee
e
rapide, riterrei più
tra I'ufficio orientamento e la struttura
ammin istrativa rettorale.
La valutazione dei risultati delle politiche di
Orientamento si baserà principalmente
sulla rilevazione di parametri quali: numero delle matricole, degli studenti fuori corso, degli
abbandoni
e
inserimento nel mondo del lavoro. che dovranno essere tenuti sotto
osservazione attraverso un costante monitoraggio di tipo analitico.
t2
La Ricerca e l'lnnovazione
Ricerca
e
innovazione raPpresentano
le leve
strategiche per promuovere lo
sviluppo e la competitività dell'Università. Siamo chiamati ad affrontare
grandi e inedite
sfìde di carattere internazionale, mentre incombe la minaccia di una restrizione
delle
risorse, col rischio di una deriva in termini di produttività scientifìca, legara
al venire meno
delle condízioni di base per una competitività internazionale di qualità. S'impone
un
immediato cambio di rotta, per ridurre le criticità di cui síamo consapevoli:
distribuzione
delle risorse e reclutamento. Occorrerà partire da una revisione dell'attuale sistema
piramidale, implementando il corpo dei giovani ricercatori, che liberi da impropri
compiti
didattici, dovranno essere orientati principalmente alle attività di ricerca.
Da rettore - se avrò la fiducia - non mancherò di contribuire al dibattito, anche in
CRUI, per reperire fondi e per rimuovere il blocco delle assunzioni per personale docente
di ruolo, con I'obíettivo di favorire un'adeguata gestione della didattica e delle attività
di
ricerca.
La valutazione, recentemente effettuata, della qualità della ricerca (VeR), condotta
dall'ANVUR, ha Portato a risultati veramente incoraggianti per alcuni dei nostri
dipartimenti (pur con le riserve già espresse), ma occorre puntare a migliorare ancora le
performance globali di Ateneo. La valutazione dei prodotti e
il loro censimento offrono
una base indispensabile per I'individuazione delle eccellenze, dei punti deboli, per la
pianificazione strategica e la distribuzione delle risorse tra dipartimenri, nonché per
I'impostazione di azioni correttive nelle attività delle strutture e dei singoli componenti.
La cultura della valutazione è ormai consolidata e, pur
disfunzioni, ha ormai messo radici una prassi ricca
tra rilievi critici e oggettive
di frutti. Di certo ci sarà ancora
da
discutere sugli aspetti metodologici della valutazione futura; ma, in ogni caso, dobbiamo
rafforzare,valorizzare e premiare la ricerca produttiva con il duplice obiettivo di:
I'
Migliorare
il
posizionamento dell'Ateneo nell'ambito della ricerca regionale,
nazionale e internazionale.
t3
La Ricerca e l'lnnovazione
2'Giocareunruo|oattivone||areteinternaeinque|lainternazionale.
del Programma
Dovremo attrezzarci a cogliere le straordinarie opportunità
territori e su alcune tematiche
Horizon 2020 che indirizzano la ricerca alle specificità dei
le energie rinnovabili' la medicina e il
quali: la sicurezza alimentare, l'agricoltura sostenibile,
paritaria con I'Ateneo cagliaritano' con gli
benessere e altre, dando corPo all'interazione
territoriale e con il
enti locali, con le figure cui fanno capo i programmi di cooperazione
dei risultati'
tessuto imprenditoriale interessato alla ricerca e alla fruizione
ll
rafforzamento della ricerca
nel nostro Ateneo seguirà le
Seguenti linee
d'intervento:
a)|mpegnonelIeattivitàdiricercafìnanziatene||'ambitode||'accordodiprogramma
mirando all'istituzione
quadro per la ricerca scientifica e I'innovazione tecnologica'
del sistema premiale e al finanziamento della ricerca di base.
b)
(FESR)' potenziamento
Azioni nell'ambito del Fondo Europeo Sviluppo Regionale
e
allestimento di laboratori e dotazioni ICT'
d)
Proseguire nel consolidamento delle azioni fìnalizzate
a favorire
I'innovazione
trasferimento
tecnologica in Sardegna continuando nel lavoro svolto dall'uffìcio
e che apre la
tecnologico per la realizzazione dell'incubatore di recente inaugurato
per contribuire
strada ad un legame più stretto ed efficace con il territorio. Questo
alla riduzione del divario tra
svil
c)
u
ppando
I'
i
mprenditorialità
i
n
il
mondo della ricerca ed
il
mondo produttivo'
novativa'
programmiVisiting e promozione degli scambi con realtà di eccellenza nella ricerca:
professorship
in entrata (programma già in atto ma che dovrà essere potenziato'
anche finanziariamente, favorendo
le
long-term professorship) ed in uscita (favorendo
la formazione non soltanto di giovani ricercatori ma anche I'aggiornamento
di
realtà in
docenti senior). In questo senso ci si dovrà orientare anche verso le nuove
nel passato
via di sviluppo, quali Cina, Brasile, India, potenziando canali già attivati
più o meno recente.
l4
La Ricerca e l'lnnovazione
Occorrerà perciò:
l)
Continuare nel confronto con le istituzioni regionali per sollecitare investimenti
sostegno delle attività
di ricercatori
a
dell'Ateneo. Su questo terreno andranno
consolidati i cospicui risultati ottenuti negli ultimi anni.
2)
Rafforzare I'area ricerca
e
relazioni internazionali di Ateneo, con un'adeguata
formazione di personale specializzato, in modo da fornire un effìcace supporto
nell'attività di monitoraggio dei bandi, nella presentazione dei progetti europei, nella
gestione amministrativa dei contratti e degli acquisti, nella rendicontazione delle
sPese.
E da salutare con soddisfazione I'accordo raggiunto tra le Università di Sassari e
Cagliari e Sardegna Ricerche per un protocollo d'intesa per I'erogazione di servizi di
assistenza tecnica specialistica a favore dei soggetti che stanno partecipando,
o intendono
partecipare, ai principali programmi europei di ricerca e innovazione.Tra I'altro, in virtù di
tale accordo i ricercatori dell'Ateneo di Sassari potranno accedere, da remoto e in loco,
all'assistenza
in itinere per il
management, la rendicontazione,
il reporting e I'audit
per
progetti finanziati sia sulla nuova sia sulla vecchia programmazione. Stessa modalità per
f
'assistenza
e la
progettazione nell'ambito della nuova programmazione 2014-2020
(Horizon 2020, Cosme e Life).
Cultura della qualità,Trasparenza, Regole,Valutazione, Premialità dovranno essere le
nostre parole chiave. Intendo dare centralità alla valorizzazione delle professionalità
attraverso
il
riconoscimento
e
I'incentivazione
del merito. In particolare ritengo
importante premiare coloro che in questi anni, nonostante le note difficoltà logistico-
strutturali
e
organizzative, hanno condotto
a risultati di eccellenza in vari campi. Mio
preciso impegno sarà il riconoscimento di questi risultati, con una definizione delle priorità
di programma in funzione degli outcome ottenuti in ambito nazionale,e internazionale.
Particolare attenzione dovrà essere dedicata ad incoraggiare, con strumenti
e
mezzi adeguati, la progettualità nei diversi ambiti disciplinari, per moltiplicare le possibilità
di accedere alle risorse finanziarie nazionali, pubbliche e private, e internazionali, mettendo
in primo piano I'attività
scientifìca riconosciuta
di qualità secondo gli standard delle
t5
La Ricerca e I'lnnovazione
rispettive comunità scientifìche.
A
questo proposito, sarà importante un'attivita
di
monitoraggio dei prodotti di ricerca, allo scopo di fortifìcare le posizioni locali verso le
mediane degli indicatori attualmente adottati per il reclutamento, sia nel passaggio di fascia
sia nella partecipazione alle commissioni di abilitazione nazionale.
Sarà necessario dedicare attenzione particolare alla "formazione per la ricerca"
a
paftire dalla scuola di dottorato, che è ancora in fase di sperimentazione per quanto
riguarda I'accreditamento e la valutazione. Ai docenti di riferimento è richiesta oggi una
qualificazione particolare ed un impegno scientifico molto consistente. Solo così potremo
contribuire a costruire personalità scientifìche di rilievo e rispondere agli obiettivi che ci
proponiamo.
Penso anche ad un team specializzato nello scouting
di nuove sorgenti finanziarie
che passino per realta governative (nazionali ed internazionali) e private. ll coinvolgimento
dell'industria, con definizione attenta dei confìni per potenziali conflitti d'interesse, sarà
elemento vitale.
La qualità della ricerca è strettamente legata anche alle scelte
materia
di personale non docente.
di indirizzo in
Sarà necessario perciò dedicare attenzione alla
formazione di personale tecnico specializzato da coinvolgere nelle attività di ricerca. Come
si è avuto modo di dire, la produttività deve necessariamente passare per nuove politiche
di reclutamento, rafforzando il core (corpo docente/ricercatore) ma anche la componente
tecnico-amministrativa, altrettanto importante nella produzione scientifica mediante
supporto logistico, tecnico, ed organizzativo. Penso a un futuro non lontano in cui ogni
fìgura professionale
si riappropri dei propri task: il corpo docente/ricercatore
dell'ideazione, pianificazione, raccolta fondi, esecuzione e sintesi dei progetti
di
ricerca
(prodotti), la componente tecnico-amministrativa delle attività logistiche, tecniche
ed
organizzative delle fasi prima menzionate.
La ricerca di qualità ed orientata all'eccellenza internazionale, in conclusione, dovrà
essere uno dei nostri pilastri. Occorrerà una regia cui, oltre
concorrere personale docente
e
al rettore,
dovranno
personale tecnico-amministrativo, con la volontà di
pianificare e coordinare la nuova marcia dell'Università in questo settore cruciale.
t6
La Ricerca e l'lnnovazione
Alla qualità della ricerca è collegato I'utilizzo di grandi infrastrutture
di ricerca.
Poiché non è pensabile che i costi possano rientrare
tra le possibilità
del
singolo
ricercatore o degli stessi dipartimenti, si dovrà pensare ad
una gestione centralizzata da
parte dell'Ateneo. Soluzione che, per non andare incontro
al rischio dell'improduttività di
un investimento cospicuo, richiederà il ricorso ad un centro
servizi di ateneo per la ricerca
per le grandi attrezzature - uffìcialmente già approvato dalla
Regione e dal cdA.
Negli ultimi anní
il
nostro Ateneo ha fatto molta strada nell'ambito del
potenziamento delle infrastrutture e delle tecnologie per
l'ínnovazione dell'Università.
Tuttavia molto resta da fare in quest'ambito strategico su
cui investire energie e rísorse.
Assumendo come riferimento I'Atto di indirizzo del MIUR in materia
di politiche
per lo sviluppo tecnologico, andranno sostenute tutte le iniziative volte
al potenziamento
e
miglioramento dei servizi digitali offerti a studenti e docenti. occorrerà
intraprendere con
decisione la strada del cloud computing con tutte le opportunità offerte
dalle tecnologie
informatiche.
Considero nevralgico, parlando d'innovazione e tenendo conto delI'ANVUR
e delle
sollecitazioni ministeriali, I'adozione di un sistema informatívo che metta in rete
tutte le
attività dell'Ateneo, oltre alle banche dati (studenti, didattica, amministrazione, personale,
ricerca, dottorati ecc.); questo ci consentirà di disporre in tempo reale
di dati e
informazioni. I servizi di natura informatica e tecnologica, in diverse lingue,
dovranno
comparire sul sito web di Ateneo, che
è il miglior biglietto da visita, poiche il
primo
approccio per studenti, studiosi italiani e stranieri, aziende, centri di ricerca,
Ministero, è
dato dalla visita del sito che contribuisce a dare I'immagine dell'Ateneo a livello globale.
Numero e qualità dei prodotti della ricerca, secondo gli standard dei rispettivi
settori scientifìco disciplinari, saranno il quadro di riferimento per la verifica, accanto alla
capacità di ottenere finanziamenti da istituzioni pubbliche e private nei diversi
livelli,
internazionale, nazionale, locale. Un'ulteriore verifìca andrà effettuata sulla produzione
scientifica scaturita dai programmi Visiting, nonché dalle Scuole dí dottorato. Inoltre
saranno valutati
i prodotti della ricerca a carattere
innovativo aventi immediata o
potenziale ricaduta applicativa.
t7
L'
i
nternazi onal izzazione
LUniversità di Sassari
è impegnata a
rafforzare I'internazionalizzazione che pur
condizionata dall'insularità e dal grave problema dei trasporti, marittimi e aerei, registra
importanti progressi. Grazie ad una rete sempre più fìtta di contatti accademici, costruita
nel corso degli anni dai colleghi, si Puo contare su un network di collaborazioni
di
internazionali che vede oggi la presenza di partnership con varie Università ed enti
ricerca nel mondo. M'impegno a portare avanti le iniziative già awiate in Cina nell'ambito
dell'Associazione Uni-ltalia e della Fondazione ltalia-Cina in collaborazione con il Ministero
degliAffari Esteri; la partecipazione al network RETI: Università catalane, Università insulari
e Università mediterranee, e altro ancora.
Da ricordare anche I'importante azione svolta dal CUCS,
Coordinamento
Universitario per la Cooperazione e lo Sviluppo, che in questi anni ha sviluppato attività in
varie direzioni. Partendo da queste basi e avendo presenti i radicali cambiamenti in atto
nella ricerca, mi propongo di perseguire una strategia d'insieme di lungo periodo per
I'internazionalizzazione secondo i capisaldi affermati nel nostro Statuto:
L'Ateneo promuove l'internozionalizzazione anche attroverso
mobititÒ dei docenti
e
degli studenti; ottivo insegnomenti, corsi
di
il
potenziamento dello
studio, percorsi post louream in
linguo stroniero; sviluppo progrommi integrati di studio, intziative di cooperozione interuniversitorio
per attività
di ricerco e di studio; favorisce forme di
n ell' o m bito delle riso rs e
u
m
an
e, fi n o nzi
o ri
selezione internazionole
di
docenti e studenti
e e str u m e ntoli dispo nibili.
La dimensione internazionale dovrà comprendere
tutte le componenti e le attività
dell'Università, dalla didattica alla ricerca scientifica al trasferimento tecnologico (spin off'
brevetti, ecc.).
La mobilità internazionale degli studenti, sia in entrata sia in uscita, ha un valore
strategico. In questo settore la nostra Università, in virtù di un effìciente lavoro di squadra,
è estremamente competitiva
grazie alle borse studentesche offerte dall'Ateneo ai suoi
iscritti in oltre 200 Università in 34 Paesi aderenti al programma Erasmus'
t8
L'
i
nte rn azi o n alizzazi one
Un altro impegno prioritario sarà quello di proseguire e potenziare la strategia
d'investimento sulle risorse destinate ai percorsi di studio e formazione all'estero grazie ai
fìnanziamenti per la mobilità internazionale studentesca che I'Università
di
Sassari ha
ottenuto dall'Unione Europea, dal Ministero dell'lstruzione, dell'Università e della Ricerca e
dalla Regione Sardegna.Andranno messe in campo azioni e risorse per il mantenimento -
a venire - delle importanti performance dell'Ateneo che hanno
nell'Università di Sassari di attrarre un notevole volume di finanziamenti
anche per gli anni
permesso
comunitari per le azioni LLP (Life/ong Leorning,Programme-Erosmus20l3l20l4).
Per fornire un valido e continuo supporto ai programmi Erasmus e Ulisse andranno
potenziati servizi, risorse
e didattica per quanto
riguarda la preparazione linguistica.
L'Unione delle Università del Mediterraneo (UNIMED), di cui il nostro Ateneo fa parte, ha
lanciato un appello per sollecitare la Commissione europea a sostenere la cooperazione
nel campo dell'istruzione superiore con i paesi del Sud del Mediterraneo e a stanziare un
budget adeguato per attuare I'estensione del Programma Erasmus-plus ai giovani del Nord-
Africa e del Medio-Oriente al momento bloccata dall'incertezza dei fìnanziamentí.
Occorrerà rafforzare i flussi informativi sulle attività didattiche e di ricerca a livello
internazionale, stabilendo anche collegamenti con
gli uffìci all'estero delle istituzioni
centrali e locali (Ministeri per gliAffari Esteri, Centri italiani di cultura, lstituti Commercio
Estero, Regione Sardegna, ecc.), sostenendone
il raccordo con le attività del nostro Ateneo
e comprendendovi master e dottorati con doppio titolo a valore internazionale.
Una
opportunita' per i giovani ricercatori in formazione per confrontarsi con metodologia di
ricerca internazionali.
Sono convinto che
il
Programma Visiting professor abbia avuto una buona ricaduta
sul piano della didaaica e della ricerca. Ma occorrerà ripensare a nuove modalità
di
presenza e di scelta dei profili professionali dei Visiting professors che dovranno assicurare
un soggiorno adeguatamente lungo in modo da approfondire tematiche specifìche
rispondere all'esigenza prioritaria di arricchire
potenziando, nello stesso tempo,
e
il percorso formativo dei nostri studenti,
le collaborazioni di ricerca. Data la centralità
mobilità internazionale di studenti, dottorandi
e dottorati, in entrata e in
della
uscita, mi
t9
L'
i
nte rnazi on alizzazion e
ProPonSo di sviluppare tutte le iniziative utili a promuoverla. occorrerà
mettere in campo
ogni iniziativa tesa a interceftare quote di studenti
stranieri, valorizzando la centralità della
Sardegna nel bacino del Mediterraneo e i collegamenri
con i paesi píù vicini e ad economia
emergente (Nord-Africa), stabilendo rapporti con
í governi, in parte già awiatí da alcuni
colleghi che hanno interessi di ricerca in quelle realtà.
oltre alla ricerca scientifica e alla didattica, I'Università ha come
missione il
"trasferimento tecnologico" che prevede non solo
brevetti e spin off, ma anche la
diffusione di conoscenza associata alla ricerca pubblica
non brevettabile nell,ambito delle
azioni di cooperazione allo sviluppo. I dati acquisiti in questo
ambito dal CUCS possono
costituire un patrimonio
di
conoscenze
in grado di riflettersi
positivamente sulla
produzione scíentifìca dei ricercatori.
lf grado di internazionalizzazione sarà valutato sulla base
di diversi indicatori:
-i
dati della mobilità studentesca in entrata
e in uscita rilevata dai programmi Erasmus
Ulisse,
- il numero di programmi internazionali di mobilità docenti in
entrata e in uscita,
- il numero di accordi internazionali, per ra ricerca e per
ra didattica,
- il numero dei titoli diAlta Formazione (Master e dottorati)
con valore internazionale.
20
e
Sistema Bibliotecario dAteneo, Museo della Scienza, Orto Botanico, Archivi
Occorrerà procedere sulla strada del consolidamento dell'assetto del sistema
bibliotecario d'Ateneo con la razionalizzazione e aggregazione funzionale e logistica dei
servizi erogati dalle Biblioteche di primo livello e specialistiche, a suPPorto della didattica e
della ricerca.
Molti passi in avanti sono stati fatti per le Biblioteche di area, ma molto ancora
rimane da fare al fine di trovare una collocazione in stabili individuati i cui lavori sono già
stati appaltati.
Occorre favorire una maggiore partecipazione dei colleghi docenti e ricercatori agli
sviluppi del Sistema bibliotecario e incrementare con adeguate risorse umane e finanziarie
i servizi di qualità tecnologica diffusi in rete (Catalogo di Ateneo, UnissResearch, ecc.). Sarà
necessario prestare attenzione all'attuazione del progetto della Biblioteca Scientifica
Regionale, così da giungere al consolidamento dell'archivio istituzionale UnissResearch.
Occorre proseguire nella valorizzazione del Museo della Scienza, che ,al momento,
sta utilizzando lo spazio espositivo individuato nel locale al piano terra della struttura
cupolata di Piandanna, in attesa della conclusione dei lavori nella sede definitiva.
Si dovranno reperire, in accordo con Provincia e Comuni
di Nuoro e Sassari, mezzi
e personale (da rinvenire nell'ambito delle rispettive amministrazioni) per contribuire alla
gestione dell'Orto Botanico, ricercando, nel contempo, risorse tramite Progetti mirati alla
conservazione della biodiversità
del territorio, all' educazione ambientale e
alla
progettualità nelle aree protette.Attenzione specifica sarà dedicata ai laboratori, ai centri
ed alle aziende necessarie alla didattica, nonché agli Archivi (storico, di deposito
corrente).
2l
e
ll Personale docente
ll
si e ridotto di anno in anno mettendo in diffìcoltà
italiana nel suo compito istituzionale. Negli ultimi anni la riduzione dei
numero dei docenti
I'Università
finanziamenti,
il blocco del turnover, dei concorsi e I'abbassamento dell'età pensionabile
hanno Provocato una riduzione del numero dei professori
in
servizio; la fascia dei
ricercatori è ad esaurimento.
In un documento di analisi e di proposta il CUN ha messo I'accenro sui principali
punti di debolezza che riguardano in misura più o meno accentuata tutti gliAtenei, tra cui
il nostro:
' un forte e crescente sotto-dimensionamento del personale universitario e in
particolare del corpo docente, che aggrava
rispetto agli altri Paesí europei e
il già basso numero di
il rapporto ancora molto basso tra
ricercatori
docenri
e
studenti;
'
un'eccessiva lunghezza del percorso pre-ruolo con conseguente innalzamento
dell'età d'ingresso in ruolo;
'
.
un livello insufficiente dei finanziamenti pubblici e privati all'Università;
un diritto allo studio privo di adeguate garanzie;
Gli interventi indicati dal CUN appaiono i più adatti, in questa
fase,
a imprimere
una svolta:
'
superamento dello strumento dei cosiddetti punti organico con conseguente
liberazione del I'autonomia universitaria:
'
sostituzione dello stesso con un controllo unicamente budgetario che imponga agli
Atenei di prevedere ogni anno assunzioni solo all'interno delle risorse fìnanziarie
rese libere con
i
pensionamenti e solo dopo aver detratto la quota riservata
pagamento degli scatti stipendiali del personale in servizio.
22
al
ll Personale docente
Servirebbe inoltre un prowedimento legislativo per autorizzare I'anticipazione
20l5 del
100% delle risorse
al
di turnover.
Abbiamo di fronte anni pieni d'incertezza. I tagli non sono finiti. Se continueremo
ad applicare le leggi e le norme esistenti nei prossimi anni avremo un calo del 50% dei
professori ordinari nelle università e un calo molto simile dei professori associati e dei
ricercatori. ll calo del 2Q% delle iscrizioni dei giovani all'università raggiunge un buon 30%
nel Mezzogiorno. La <fuga dall'università>> - com'è stata defìnita - assume quindi dimensioni
più preoccupanti nell'area più debole del Paese, che non può restare ai margini
dell'economia della conoscenza. E non è chiudendo o ridimensionando gli Atenei più
piccoli che si risolve il problema della qualità delle Università del Sud.
In questo contesto, il nostro Ateneo deve confrontarsi con una serie di problemi,
primo
tra tutti proprio la
riduzione del corpo docente,
a
causa dell'ondata di
pensionamenti, con conseguente diffìcoltà a sostenere I'offerta formativa attuale. Senza una
revisione importante di quest'ultima, ín termini di sostenibilità, sarà diffìcile che possano
essere attuati
i comportamenti virtuosi che la legge
240110 e
i successivi decreti attuativi
avevano inteso promuovere, mediante I'adozione di piani economico-finanziari triennali e
di una programmazione equilibrata.
Per assicurare un adeguato turnover,
e in
attesa degli interventi
di cui sopra,
m'impegno, prima di tutto, sull'obiettivo "Università virtuosa", secondo gli indicatori dati, in
modo da poter disporre di punti organico per assumere coloro che hanno conseguito
I'abilitazione
e
ricercatori
a tempo
determinato (anche nella prospettiva
di
una
diminuzione dell'età media del corpo docente/ricercatore). La fase diffìcile di questo ruolo
delfa docenza deve essere affrontata - a livello locale e a quello centrale - per neutralizzare
le distorsioni della riforma che hanno penalizzato i giovani, sacrifìcati in quella sorta di
limbo che è il precariato.
E' in questo modo che costruiremo la riserva da cui attingere per formare i futuri
professori evitando di esporre il sistema al rischio di un'ulteriore contrazione e alla perdita
di generazioni di giovani studiosi. Occorrerà studiare il modo di predisporre un Piano di
Ateneo, in aggiunta a quelli del Ministero, che ha rivelato tutta la sua inadeguatezza.
23
ll Personale docente
Nel rispetto degli obblighi di docenza stabiliti dalla legge 240, insísto sul fatto che
sui giovani ricercatori non puo incombere un peso eccessivo di ore d'insegnamento,
il loro impegno prioritario è quello della ricerca (a vantaggio delle performance
perché
dell'Ateneo).
Intendo mettere in campo tutte le possibili azioni per raggiungere I'obiettivo della
qualità delle procedure di reclutamento del personale accademico, nonché quello della
massima trasparenza dei
criteri per la ripartizione del budget, tra strutture e aree, da
per{ezionare in un confronto costruttivo con la comunità accademica, facendo riferimento
a Parametri quali la qualità della ricerca (anche in funzione del posizionamento dell'area nel
contesto nazionale/internazionale e sulla base degli esiti delle valutazioni), la didattica (in
termini di qualità e di sostenibilita). Nello stesso tempo vanno considerate le prospettive
di sviluppo dell'Ateneo, mentre s'impone la necessità di non
penalizzare aree culturali
importanti, storícamente rilevanti, che meritano sia loro garantito un turnover di base che
ne Permetta il ricambio generazionale. Dobbiamo cominciare a riformarci noi, ripudiando
ogni forma di nepotismo e di cattiva organizzazione.
Nell'individuare gli obiettivi e le linee di azione, saranno di supporto gli strumenti
di
pianificazione, controllo
trasformazioni
e
e
valutazione, così
potenziamento in grado
di
da intraprendere il percorso
di
rafforzare la posizione dell'Ateneo nella
graduatoria delle istituzioni universitarie italiane.
Dobbiamo dare valore a quella preziosa risorsa per I'Ateneo che
è il
capitale
umano, e assecondare le motivazioni individuali, mettendo in valore capacità e meriti dei
ruoli docenti e del personale tecnico amministrativo.
In un'Università nuova, proiettata verso il futuro, dovremo tutti, al di là deí ruoli,
sentirci parte attiva di una comunita e stabilire un clima di dialogo e di condivisione che, in
qualche misura, è venuto meno negli ultimi anni, anche sotto la spinta dei cambiamenti
introdotti dalle recenti riforme
antagonismi e contrasti
minano
il
senso
di
e per il
rarefarsi delle risorse che hanno creato
tra i ruoli docenti, tra i dipartimenti e le strutture. Contrasti
appartenenza,
che
di cui dobbiamo fare uno dei punti di forza nel
24
ll Personale docente
raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che
ci poniamo per gli anni a venire per
una
Universita nuova.
Saranno valutati
i
risultati conseguiti nell'ambito della didattica e della ricerca in
tutte le articolazioni interne, dai Dipartimenti ai singoli Corsi di Laurea, avendo come
riferimento i criteri e gli indicatori introdotti dall'Anvur, nonché i sistemi di
autovalutazione della qualità e dell'effìcacia delle proprie attívità (anche atrraverso
i nucleí
di valutazione, il Presídio di Qualità e le commissioni paritetiche docenti-studenti). Saranno
anche verificate le attivicà volte a migliorare la qualità della didattica (Ade, Corsi elettivi,
Stages, ecc.), opportunamente documentate, sulla base
del numero degli studenti coinvolti
e sulle effettive rícadute. Sarà infine considerato anche il grado di coinvolgimento in attività
organizzative e dí gestione.
25
ll Personale tecnico amministrativo
(comprendendovi
Limportanza strategica del personale tecnico-amministrativo
dei servizi' per la ricerca scientifìca e
owiamente anche quello bibliotecario) per la qualità
di valorizzarne le
didattica, è fuori discussione. Sono convinto della necessità
per la
potenzialità, diffondendo una cultura
del dialogo e della leale
collaborazione'
gli asPetti della vita universitaria con
collaborazione che passa da una condivisione di tutti
quotidianità del lavoro e nella
il personale, o con i loro rappresentanti ai diversi livelli, nella
con gli studenti e con
soluzione dei problemi nel dipartimento, nei rapporti
il
pubblico'
negli organi gestionali e di governo e nelle varie attività'
didattica e alla ricerca
Nei nuovi scenari che si sono aPerti,I'attività di supporto alla
attitudine alla soluzione
rtanza fondamentale: richiede comPetenze, flessibilità,
ha un,impo
di problemi e la
messa
in campo di scelte
organizzative e/o procedurali' occorrerà
e di premialità per coloro che
studiare forme adeguate di riconoscimento del merito
fattività e buone Pratiche, specie se innovative'
distinguono
si
Per
e valorizzazione del merito dovranno trovare riscontro nella trasparenza
le incentivazioni' Nessuna
delle procedure, come pure la progressione di carriera e
a tutti'
essere imposta,futuro e oPPortunità devono essere assicurati
PremialiCà
decisione dovrà
essere considerate con
Le problematiche relative al fondo incentivante dovranno
pubblici, a causa della normativa sul
attenzione. lnfatti il blocco dei contratti dei dipendenti
la
delle spese dello stato, assegna alle singole Università' attraverso
contenimento
personale in termini economici e di
contrattazione decentrata, la possibilità di gratificare il
carriera.
Allo stesso tempo le note riduzioni del FFO hanno determinato
ricadute
devono essere previste quote
importanti anche sul personale TA. Nella programmazione
adeguate dei punti organico destinabili al personaleTA'
26
ll personale tecnico amministrativo
In questi anni glí organici del personale sono stati rafforzati ampiamente
con
I'ingresso in Ateneo di personale a tempo determinato, in
gran parte motivato e
comPetente, che svolge un ruolo difficilmente sostituibile all'interno
dell'organizzazione
universitaría. Bisognerà riflettere su come garantire un futuro questi
a
lavoratori e pres(are
attenzione alle politiche di reclutamento in ruolo che dovranno
essere necessariamente
basate sulla competenza e sul merito.
Un aspetto rilevante su cui intendo lavorare è la formazione continua, i
cui
contenuti e forme organizzative dovranno essere concordate sia con il personale
che con
le strutture d'appartenenza. Per assicurare I'efficace funzionamento dell'Ateneo
occorre
investire continuamente sul capitale umano, che costituisce una rícchezza
da mantenere
e
incrementare.
Uno dei compiti da affrontare è quello di un'atrenta verifica delle necessita delle
varie strutture (dipartimenti e uffici) per appurare se la distribuzione del personale
sia
adeguata
ed equilibrata alle
necessita reali delle stesse
o se sia necessaria
una
razionalizzazione.
In quest'ambito, pur tenendo in conto il ruolo centrale del direttore generale quale
capo del personale, credo nell'utílità di un costante e continuo confronto con il personale
TA, anche allo scoPo
di evitare
conflittualità ed ingiustizie, ricorrendo
al metodo
dell'ascolto, fatte salve le reciproche competenze e funzioni. Ho il più grande rispetto
per
le organizzazioni sindacali, quale presidio democrarico dei diritti dei lavoratori.
Sono convinto che il successo dell'Ateneo dipenda anche dalla soddisfazíone del
personale in tutte le sue componenti che mi impegno a coinvolgere nelle scelte e nelle
politiche decisionali: perché è così che si puo far crescere I'orgoglio dell'appartenenza
alla
nostra Universit,à e la motivazione personale al lavoro.
Un altro aspetto da considerare è il coinvolgimento del personale
amministrativo nelle attività didattiche.
ll
tecnico
personale tecnico deve essere utilmente
impiegato nella gestione di attività di esercitazione e di tirocinio. Anche alcune attività
frontali Potranno essere dírettamente attribuite loro, sulla base delle
comperenze
27
ll Personale tecnico amministrativo
riconosciute, una pratica
di cui ho
verifìcato
i buoni risultati in dodici anni di
coordinamento dei corsi di laurea triennali di area sanitaria.
in base agli obiettivi
La verifìca farà riferimento al raggiungimento dei risultati
In quest'ambito rientrano anche il rispetto delle scadenze e i tempi di
assegnati.
conseguiti e delle best practices
espfetamento delle attività. La valorizzazione dei risultati
merito motore del cambiamento
sarà il meccanismo fondamentale per far diventare il
e individuale'
organizzativo e del miglioramento della performance organizzativa
28
La Governance
Va da se che
per realizzare I'ambizioso progetto diAteneo illustrato in queste linee
Programmatiche, I'Università
di
Sassari dovrà
poter contare su un sistema di governo
particolarm ente effìciente.
Lapplicazione della riforma Gelmini, ha introdotto, nella governance dell'Ateneo e
nei nuovi dipartimenti, novità che hanno generato resistenze e critiche da parte del
personale e degli stessi studenti. Gli effetti potranno essere meglio misurati alla distanza,
anche se problemi e disfunzioni sono emersi in corso d'opera: alcuni sono state già risolti
con le recenti modifìche dello Statuto dell'autonomia, pubblicate nella G.U. n. 44 del 22
febbraio 20
14.
Per quanto riguarda compiti e funzioni, spetta al rettore, quale primus inter pores,
come previsto dallo Statuto, rafforzare il senso di appartenenza alla comunità universitaria
Per concorrere alla realizzazione degli obiettivi fìssati, tenendo sempre presenti i principi
ricordati nella premessa di queste linee programmatiche.
ll nuovo
Senato accademico
e il Consiglio di amministrazione devono assumere
i
rispettivi compiti d'indirizzo politico (di programmazione, di regolazione, di consultazione,
di coordinamento e di controllo), il primo, e d'indirizzo amministrativo gestionale
fìnanziario (d'indirizzo strategico,
vigilanza
e di controllo dell'attività
di
programmazione fìnanziaria
e del personale,
amministrativa, della sostenibilità finanziaria
e
e
di
della
situazione economico patrimoniale dell'Ateneo) il secondo.
Questi due organi, pur nell'ambito delle specifiche prerotative e funzioni, dovranno
stabilire un rapporto equilibrato e fattivo per garantire effìcienza all'Ateneo nelle sue
azioni collegate alla missione istituzionale.
Come rettore, se avrò la fiducia della comunità accademica, sarò coadiuvato da un
Prorettore vicario e da un limitato numero di prorettori con deleghe definite permanenti
29
La Governance
tecnologico'
(ad esempio: didattica ed orientamento, ricerca e trasferimento
i
nte r n azi o n alizzazi on e, ed
iIi
zi
a,
b
i
I
anc
i
o)'
di area medica
ll seftore della sanità sarà affìdato ai tre direttori dei dipartimenti
in campo' Nella loro attivieà saranno
che opereranno di concerto sulle varie questioni
direttamente coinvolto nella gestione
coadiuvati dal presidente della struttura di raccordo,
settore della sanità'
delle questioni universitarie che riguardano il delicato
Iprorettori,insiemeada|cunidelegatisuasPettispecifici,oaProgetto'
delegati si farà guidare da criteri di
costituiranno la squadra del rettore, che nella scelta dei
dell'equilibrio di genere' ll numero
competenza, di merito, tenendo Presente il principio
ed efficienza' ll rettore
contenuto dei suoi comPonenti assicurerà alla squadra agilità
dei suoi delegati'
risponderà direttamente agli organi di governo dell'operato
al
al fìne di dare corPo
si potranno costituire gruppi di lavoro su tematiche specifiche,
con le esigenze del
progetto di un'Università parteciPata e in costante raPPorto
i rapporti "con altri soggetti
territorio, penso di istituire una commissione ad hoc per
e
istituzioni".
ogni atto uffìciale
M,impegno a garantire la capacità di ascolto e di condivisione di
del personale tecnicocon particolare riferimento al consiglio degli studenti e al consiglio
quest'ultimo al governo
amministrativo. Sono convinto che la partecipazione di
Senato accademico e nel
dell,Università debba estendersi al di là della limitata presenza nel
delega a
Consiglio di amministrazione. Pertanto Penso di affìdare qualche specifica
su ambiti e temi
rappresentanti del personale che saranno chiamati a coadiuvare il rettore
di loro comPetenza.
Per gli organi
di controllo,
consultivi
e di
garanzia, assumo come quadro di
riferimento lo Statuto vigente.
Per quanto riguarda
il Direttore
generale, data la nevralgica imPortanza di questa
fìgura, assumerà speciale rilievo I'attenta osservanza
pubblica selezione Per avere
la
sicurezza che
di ogni step della procedura
la persona selezionata risponda
imprescindibili esigenze di alta qualificazione ed esperienza professionale'
30
di
alle
La Governance
In presenza di una crisi che riversa i suoi effetti sul
sistema,
i
comportamenti
"virtuosi" sul fronte fìnanziario guideranno ogni scelta, anche riguardo al reclutamento dei
docenti e all'assunzione di personale tecnico amministrativo.
Tra gli obiettivi di risparmio vanno compresi
il
miglioramento degli indicatori di
performonce utilizzati nella ripartizione delle risorse statali e nell'attribuzione delle stesse ai
dipartimenti. Peraltro i vincoli alla spesa pubblica hanno già imposto una seria revisione
delle strategie d'intervento.
Occorrerà proseguire nei prossimi anni sulla strada dell'ottimizzazione delle
risorse disponibili e di una gestione sempre più effìciente della sPesa. Tenuto conto della
situazione di crisi e del contesto in cui operano i due Atenei sardi, occorrerà intensificare
la pressione in atto da parte della Conferenza dei rettori perché sia rivisto il calcolo del
costo standard per studente in rapporto al FFO. Inoltre anche le spese riguardanti gli
stipendi nelle Università per il personale universitario docente e tecnico amministrativo, in
regime convenzionale col SSN, dovranno essere valutate in misura ridotta ai fìni del
calcolo del relativo indicatore.
Sulla base dei dati emersi dal recente censimento del patrimonio immobiliare
dell'Ateneo occorrerà predisporre un piano d'intervento
-
d'intesa col CdA e tenuto
conro della normativa vigente - al fìne di valorizzarlo al meglio, alienando gli immobili non
indispensabili per I'istituzione universitaria (e fonti
di
spesa)
e defìnendo strategie di
utilizzazione che assicurino risorse aggiuntive all'Universita e/o vantaggi agli studenti in
termini di spazi per la didattica e il tempo libero.
L
esigenza
di
snellire
le
procedure, accelerando
i tempi di
adozione dei
prowedimenti amministrativi finali si pone con urgenza, di fronte alle complicazioni
prodotte dalle recenti riforme e conseguenti disposizioni attuative interne, che hanno
prodotto disfunzioni. E questo anche per effetto di una mancata armonizzazione tra
diverse strutture e uffìci dell'Ateneo. Per le attività che coinvolgono competenze di più
uffìci si possono prevedere delle conferenze di servizi.
Allo scopo di favorire I'assunzione delle delibere sarà utile predisporre un
regolamento interno, adeguatamente flessibile, per evitare lungaggini e bizantinismi
3l
La Governance
amministrativi.
Ci si
attende una semplifìcazione dall'entrata
a pieno regine
della
piattaforma U-Gov acquisita dall'Ateneo, che comprende il Sistema lnformativo Esse3 per
predisporre, gestire e monitorare
tutti i processi, dalle immatricolazioni e iscrizioni
amministrativi connessi agli ordinamenti
e
agli atti
regolamenti didattici, alla programmazione
dell'offerta formativa, alla verbalizzazione online degli esami e, inoltre, la gestione delle
carriere degli studenti, compreso il Postlaurea e I'Alta Formazione.
Con cadenza annuale darò conto, se mi sarà data la responsabilità di governo di
questo Ateneo, dello stato di avanzamento del programma, delle modalità di utilizzo delle
risorse
e dei risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi e alle strategie di
governo,
individuando i fattori critici e quelli di successo, anche in relazione con altriAtenei. Intendo
inoftre organizzare periodicamente
-
coinvolgendo gli organi di gestione,
di controllo,
consultivi e di garanzia - "Conferenze d'indirizzo" o programmatiche per trattare, anche
con Senato e CdA, nei rispettivi ruoli statutari, delle problematiche centrali dell'Ateneo, in
modo da rafforzare la condivisione di obiettivi e strategie di governo.
37
LAteneo e il suo Territorio
Quella dei rapporti con íl territorio rappresenta
la
"terza missione" della vocazione
universitaria accanto a quelle classiche di didattica e di ricerca. ll signifìcato fondamentale è
riassunto nel binomio "trasferimento tecnologíco alle imprese
conoscenze alle popolazioni", con I'obiettivo primario
di
e
diffusione delle
concorrere allo sviluppo
economico e sociale dell'area sulla quale I'Università insiste. Un compito cui I'Università
deve adempiere, impegnandosi ad ampliare gli spazi di collaborazione con
il mondo della
produzione' con le imprese, le industrie, e con tutti quei settori che nella nostra regione
rappresentano impoftanti risorse: agricoltura, turismo e ambiente.
Nel contesto della programmazione nazionale Horizon ltalia, in raccordo con
quanto già espresso in Europa dal programma Europeo Horizon 2020,'l rapporto fra
Universita e territorio trae nuova forza.ll programma infatti comprende fra gli ambiti di
intervento questioni riguardanti
la
produttività,
la
creatività,
il
capitale umano
e
I'innovazione istituzionale e sociale.
Su queste basi appare evidente la necessità di guardare
ai risultatí concreti delle
attività di ricerca svolte nel territorio con I'obiettivo di fornire nuove opportunita ai nostri
studenti, collegandoli al sistema del lavoro, alla nuova imprenditorialità e alle professioni
emergenti, in un'ottica di sviluppo territoriale integrato. Un percorso formativo che dovrà
anche dedicare attenzione alla acquisizione di competenze quali
il problem
solving e il
teamworking e dovrà sviluppare negli studenti attitudini alla leadership al fine di raÍforzare
I'autoimprenditorialità. Riguardo a quest'area strategica, sarà interlocutore privilegiato la
Camera
di Commercio - che sostiene
l'lncubatore Universitario
e che definirà un
Percorso volto a creare sinergie per le start up innovative e i servizi offerti a favore delle
imprese - nell'ambito del network lNN.TE.
33
Sassari Città universitaria
LUniversita rappresenta la più grande azienda del territorio: attorno ad essa si
e non
muove una numerosa comunità studentesca, che vi affluisce da altre aree dell'isola
Basterebbe
solo, alimentando una domanda di case, di servizi, ecc. non certo trascurabile.
questo a dettare politiche capaci di far sì che Sassari possa diventare dawero città
universitaria, una città a misura di studente, in cui il governo locale, con le sue scelte
operative, tenda
a privilegiare la coesione sociale, la diffusione e la disponibilità alla
conoscenza, la creatività, la libert'à, la qualità dell'ambiente naturale e culturale.
produrre
A,lcune citta universitarie europee ci offrono un esempio di che cosa può
di tanti fattori: basso costo della vita, costi contenuti d'iscrizione,
trasporti gratuiti, un'Università che offre stimoli, progettualità,
I'incrociarrsi virtuoso
servizi sanitari
e
innovazione, offerta formativa
di
livello, qualità della vita per studenti residenti
e non
residenti e della popolazione in generale, reputazione dell'ateneo, interrelazione tra mondo
accademico e mondo del lavoro, infrastrutture accademiche e urbane, sicurezza, cultura
cosmopolita, attenzione al sociale'
F,er
quanto lontana la mia esperienza di studente non residente a Sassari mi aiuta
immaginare quanto possa essere proficua una stretta collaborazione
amminis1razione pubblica
e
tra
a
Università,
governo locale, perché Sassari diventi una vera città
universitaria, stimolante, con spazi
per I'incontro e la
socializzazione, aPerti
a
manifestazioni, concerti, pienamente vissuti da studentesse e studenti del nostro Ateneo,
oltre che dall'intera cittadinanza.
"lfra le possibilità
in campo, da verifìcare con I'Amministrazione comunale, quella di
un progL56o di riqualificazione degli spazi intorno all'antico edificio del Collegio gesuitico, il
quale, una volta completati
i lavori nell'ex Estanco,
si gioverebbe della disponibilità dello
slargo cli piazza Università. La sua chiusura al traffìco e il divieto alla sosta dei veicoli
consentirebbe un'estensione degli spazi dell'atrio, facendo risaltare e mettendo in valore
I'edificic, stesso, uno dei simboli identitari
di una città che è sede di Università da più di
quattro secoli.
34
Sassari Città universitaria
A proposito di spazi e tempi di vita degli studenti non si possono dimenticare
i
contesti urbani su cui insistono i vari poli del nostro Ateneo, frequentati quotidianamente
da masse di studenti capaci dí rivitalizzare con la loro gíoventù una città che risente
grandemente del calo demografico, della crisi economica, della scomparsa di botteghe e
attività artigianali che ne rappresentavano la linfa vitale.
Assicuro il mio impegno in collaborazione con I'Ersu, per accelerare i tempi della
realizzazione del Campus, le cui problematiche sembrano finalmente awiate a soluzione,
grazie anche al recente sblocco di finanziamenti assicurati dalla Regione che consentiranno
di ampliare le possibilità di ospitalità per i nostri studentí fuori sede. In questa direzione
e
con l'obiettivo di dare concretezza al diritto allo studio, andranno rilanciati gli altri
Progetti per favorire il reperimento di alloggi di concerto con le amministrazioni comunali
di Sassari
e Alghero.
Un'altra scelta strategica potrebbe essere quella di aprire un tavolo di
confronto con Regione
e
Comune per verifìcare la possibilità
di concedere mutui
e
agevolazioni per le ristrutturazione ai proprietari di case del centro storico di Sassari che
intendano affìttare a studenti a prezzi molto contenuti: oltre a rivitalizzare il cuore della
città, in grave declino in questi ultimi anni, la disponibilità di alloggi a buon mercato
potrebbe rappresentare un "valore aggiunto", capace di attrarre nuovi studenti e,
nel
contempo, di elevare la competitività.
un discorso con le amministrazioni comunali per
impostare un progetto che crei le condizioni di un'accoglienza migliore - sul piano
dell'alloggio e dei servizi - per studenti e docenti stranieri, convegnisti, ricercatori:
Bisognerà, infìne, awiare
l'attrattività del nostro Ateneo potrebbe crescere grazie ad una politica lungimirante in
quest'ambito, capace di garantire un'ospitalità in linea con le tradizioni
e la cultura
della
nostra terra, da considerare come una risorsa specifica che può lavorare per il futuro e
preparare opportunicà.
35
Sanità e Azienda Ospedaliero Universitaria
LAzienda Ospedaliero Universitaria (AOU) di Sassari è Azienda di riferimento per
le attività assistenziali essenziali allo svolgimento delle funzioni istituzionali dí didattica e di
ricerca della Facoltà
di Medicina e
Chirurgia dell'Università
nell'ambito della programmazione sanitaria nazionale
e
di
Sassari. Essa opera
regionale
e
concorre sia
al
raggiungimento degli obiettivi di questa ultima sia alla realizzazione dei compiti istituzionali
dell'Università.
La missione dell'AOU consiste nello svolgimento unitario
e
coordinato delle
funzioni di assistenza, didattica e ricerca, in modo da garantire alti standard di assistenza
sanitaria nel servizio pubblico di tutela della salute, la crescita della qualità dei processi
formativi, lo sviluppo delle conoscenze biomediche e dell'innovazione tecnologica.
Lapprovazione dell'Atto aziendale da parte della Regione consentirà
di
poter
e allo stesso tempo di mettere a Punto
buon funzionamento dell'assistenza e
realizzare appieno la missione sopra ricordata
alcune procedure
d ef
ed interventi per il
l'organ izzazione del la stessa.
In particolare dovranno finalmente
svolgere
il loro
imprescindibile ruolo di
raccordo tra le AOU e Università il Collegio dei Sanitari (finora pressoché inesistente) e
I'Organo di Indirizzo, ad oggi limitato nello svolgimento della sua attività, proprio per
ritardo
nel I'approvazi
il
one del I'Atto Aziendale.
Nei confronti dell'AOU m'impegno a garantire sostegno forte alla peculiarità delle
esigenze della componente universitaria che deve rimanere ben rappresentata nel numero
e nella tipologia delle posizioni perché la Facoltà di Medicina e Chirurgia possa continuare
a svolgere
il ruolo di riferimento nell'assistenza nel nostro territorio.
Saranno prioritari
i problemi
legati ai fondi contrattuali per la dirigenza medica e
non medica, e per il comparto e il giusto adeguamento delle posizioni del personale e in
particolare
d
i
q u el
lo tecn ico-am m
i
n
istrativo.
36
Sanita e Azienda Ospedaliero Universitaria
Si dovrà considerare I'inserimento in AOU dei nuovi ricercatori
così come di
e di quelli a TD
tutte le altre figure professionali che in qualche modo partecipano alle attività
assistenziali.
Verranno anche definite le regole per le attribuzioni delle gratificazioni da destinare
al personale universitario e non universitario che collabora alle attività didattiche o
di
ricerca.
L'Organo
di Indirizzo sarà messo in grado di collaborare alla definizione degli
obiettivi e di proporre iniziative e misure per assicurare la coerenza della programmazione
didattica e scientifìca dell'U niversità.
L'Atto Aziendale, nella sua immediata atcuazione, consentirà fìnalmente attivazione
dei dipartimenti assistenziali ad attività integrata, nel rispetto della
componente
universitaria quale motore dell'AOU.
Sarà inoltre necessario ragionare in termini di qualità e sicurezza
e
I'Università
deve assumere una responsabilità decisa negli obieaivi di programmazione.
Occorre, infine, recuperare il grande valore umano, culturale e scientifico delle
professionalità che hanno caratterizzato la storia della Facoltà
Universisà, segnata da risultati
di Medicina della nostra
di ricerca e di riconoscimenti ai grandi Maestri che
hanno
operato in ogni settore della Medicina. Un rilancio in quest'ambito può contribuire
a
invertire la rotta, in una situazione di spinte individualistiche, di perdita di prestigio e di
progressivo impoverimento e perdita di ruolo del Sassarese.
37
L'Edilizia
Lo
svolgimento adeguato delle attività istituzionali richiede
un patrimonio
immobiliare rispondente ad una pluralità di esigenze, dalla didattica all'amministrazione, alla
ricerca, alle destinazioni ad archivi
e
biblioteche, con la necessaria attenzione per le
normative igienico-sanitarie e di sicurezza.
È in corso una
programmazione
di
interventi per un importo, parzialmente
cofìnanziaro dall'Ateneo di complessivi 80 milioni di euro,
tutti i progetti saranno cantierati
nel corso del 2014 e dovranno essere portati a termine secondo la programmazione a suo
tempo stabilita.
L'Università ha terreni ed edifici distribuiti per tutta I'isola, come emerge dal
recente censimento del patrimonio immobiliare dell'Ateneo portato avanti dall'Agenzia
def
le Entrate regionale e territoriale e dall'Università, in ottemperanza agli obblighi imposti
dalla legge 24012010
di riforma delle Università, in materia di contabilità
economico-
patrimoniale negli Atenei. Possiamo ora contare anche sui dati risultanti dalla valutazione e
dalla catalogazione di edifici e terreni che I'Università ha ottenuto in comodato d'uso dal
e terreni per aziende (agricole
e
Dopo attenta valutazione si potrebbe prendere in considerazione la possibilità
di
Demanio dello Stato
e
dalla Regione: immobili
zootecniche), nonché gli edifìci destinati alle cliniche.
alienare immobili e strutture - facenti parte del cospicuo patrimonio dell'Università
-
non
indispensabili per le fìnalità istituzionali.
Insieme agli organi
di governo dell'Ateneo e agli organismi tecnici, occorrerà
lavorare per dare corpo ad un piano generale per la messa in valore soprattutto degli
edifici di pregio. Molte opere sono in corso e intendo adoperarmi perché quanto
in
programmazione possa giungere a compimento nei tempi previsti.
La messa in sicurezza e a norma degli immobili (con particolare attenzione per
luoghi di lavoro e di studio) sarà una delle mie priorità. Su questo terreno farò riferimento
naturalmente sulla competenza tecnica del
SPPIS.
38
i
UEdilizia
Ricorrendo anche al contributo tecnico di colleghi e studenti con competenze
specifiche in Ateneo, intendo intraprendere un percorso verso la riqualificazione del
patrimonio edilizio anche in termini
di
risparmio energetico. È indispensabile awiare
un'adeguata riflessione sulla sostenibilità energetica. In questo senso abbiamo una grande
disponibilità di superfici coperte negli immobili di proprietà del tutto inutilizzate.
Nella gestione del patrimonio edilizio, vorrei mettere in primo piano
I'adeguamento degli spazi didattici, luoghi del sapere e della trasmissione della conoscenza
puntando a qualificare I'offerta formativa, anche attraverso I'attrattività e il comfort degli
ambienti di studio.
In questi ultimi anni sono stati fatti passi avanti nell'ampliare la disponibilità di aule,
ma rimane ancora da fare per quanto attiene i laboratori didattici, tenuto conto anche dei
criteri di accreditamento che riguardano i corsi di studio attivi.
39
Conclusioni
Quello che si sta svolgendo sotto
i
nostri occhi
è un processo di
radicale
cambiamento dell'Università, e la nostra, con la sua vecchia storia, ne è investita in pieno,
nel passaggio obbligato da istituzione di alta formazione di tipo tradizionale a fondamentale
ingranaggio dello sviluppo del territorio,
a centro di
creazione ed elaborazione di
conoscenze in rapidissima trasformazione.
Nel nuovo scenario che si sta aprendo, con il rischio di
marginalizzazione che
incombe sulle Università del Mezzogiorno e delle lsole, dobbiamo rinnovare la didattica,
effettuando una rivoluzione che ruota intorno agli studenti e proietti I'Università verso
I'esrerno, evitando
il pericolo del
localismo. Pur tenuto presente la nostra dimensione di
Università medio-piccola, in un'area diffìcile, siamo in grado di mettere in moto energie,
risorse, impegno, entusiasmo e passione, per far fronte alle sfìde della post modernità.
L'Università di Sassari dovrà essere un'istituzione di formazione e ricerca, capace di
distinguersi per la qualità degli studi e della ricerca, il trasferimento di conoscenza e la
risposta alle istanze culturali, tecnico-scientifiche e occupazionali del territorio del Nord
Sardegna.
A questo proposito, intendo operare - se avrò la fiducia dei colleghi - per un
confronto serrato e continuo con le istituzioni (Stato, Regione, Comuni) per definire
strategie di sviluppo dell'Università e del territorio.
M'impegno come rettore
a operare in spirito di servizio, senza soggiacere a
interessi e pressioni da qualunque parte essi vengano. Mi faccio tarante della meritocrazia,
e
intendo puntare sulle professionalità
e le
competenze, bandendo clientelismi e
favoritismi.
So che ci aspetta un compito gravoso. Chiedo, in caso di elezione, un impegno
collettivo e la discesa in campo delle migliori energie intellettuali per costruire insieme un
Ateneo di qualità e un'autonomia responsabile. Un'Università moderna per affrontare
sfìda sempre più diffìcile della ricerca multidisciplinare e interdisciplinare. Un'Università
40
la
Conclusioni
caPace
di garantire continuità in alcuni settori dell'azione di governo, ma col
coraggio
dell'innovazione e della discontinuità dove necessario. Un'Universita basata sul primato dei
principi etici, attenta ai diritti, attrattiva, dove le pari opportunità e le istanze di genere
siano pienamente affermate, mettendo in campo azioni positive e assicurando un'adeguata
raPPresentanza negli organismi decisionali. Un'Università
in cui il reftore è in prima linea
nel promuovere I'immagine dell'Ateneo e nel garantire la buona riuscita dell'azione di
Soverno, attraverso la condivisione chiara e trasparente di obiettivi e strategie, la tutela dei
valori,
il metodo del confronto e del dialogo, la collaborazione con la Governance, la
dirigenza,
il
personale docente, tecnico amministrativo
e
bibliotecarío, una gestione
"partecipata".
E' sulla base di questa visione sul futuro del nostro Ateneo che propongo la mia
candidatura alla carica di rettore nei diffìcili, ma esaltanti, sei anni che ci attendono.
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t.
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