UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SASSARI CANDIDATURA A RETTORE 20t4-2020 LINEE PROGRAMMATICHE ANDREA MONTELLA Indirizzo: Prof.Andrea Montella Dipartimento di Scienze Biomediche Viale San Pietro, 43lB,07 1 00 Sassari Tel 07 9 -2285 1 4 1 30 - fax 07 9 -2785 e-mail: [email protected] 20 - Ce\\. 3204299 1 39 L'Università di Sosson, I'orgoglio dette rodici storiche,la proiezione verso i! futuro . Gli Studenti e la formazione . L . La Ricerca e l'lnnovazione t3 . L Internazionalizzazione r8 . Sistema Bibliotecario d'Ateneo, Museo della Scienza, . ll Personale Docente 22 . ll Personale Tecníco-Amministrativo 26 . La Governance 29 . L'Ateneo il suoTerritorio 33 . Sassari Città universitaria 34 . Sanità eAzienda Ospedaliero Universitaria . l- Edilizia 38 . Conclusioni 40 Orientamento r0 orto Botanico,Archivi 2l 36 Un'universitò dovrebbe essere un luogo di luce, di libertà e di studio. Benjamin Disraeli (lnaugural Address, delivered to the University of Glasgow 1873) L'Università di Sassari, I'orgoglio delle radici storiche, la proiezione verso il futuro Tra poche settimane I'Università di Sassari sarà chiamata a eleggere il rettore per il periodo 2014-2020, un periodo cruciale che verrà a coincidere, tra I'altro, con Horizon 7070,'l programma europeo per il finanziamento di ricerca, sviluppo e innovazione, le cui soglie di accesso, assai elevate, richiederanno la messa in campo di risorse umane e finanziarie. Ciò comporterà una nuova visione per la valorizzazione della didattica e della ricerca, e consentirà di partecipare ad armi pari alla competizione soltanto attraverso il sostegno di gruppi di ricerca multidisciplinari e innovativi. Una sfìda di cui non mi sfugge la portata nel propormi alla carica di rettore, sollecitato da molti autorevoli colleghi. Sono ben consapevole della gravità della crisi - non solo economica, ma anche di valori - che il nostro Paese sta attraversando, i cui effetti si fanno sentire sulle Università, investite da tumultuosi processi di trasformazione e sotto la spinta di una competizione sempre più agguerrita tra aree deboli e aree forti del Paese. Le politiche di contenimento della spesa pubblica hanno determinato una generale riduzione della partecipazione dello Stato centrale al sostegno dell'istruzione universitaria e della ricerca. Negli anni che verranno la tendenza non sembra destinata ad invertirsi. L'Università di Sassari, I'orgoglio delle radici storiche, la proiezione verso il futuro Una minore disponibilità di risorse economiche, ed in particolare i tagli del FFO, che si contano ormai nei termini di vari milioni di euro, ci obbliga a rivedere, con rigore, gli scenari di sviluppo e ci costringe in parte a riesaminare la nostra Programmazione Passata, prestando attenzione a quelle che sono le priorità sostenibili per il futuro del nostro Ateneo, che, in questi anni, ha percorso la strada della razionalizzazione della spesa, cercando di salvaguardare la qualità della ricerca e della didattica. In questo scenario, occorre anche considerare la complicata fase attuativa delle recenti riforme che ha determinato radicali revisioni degli ordinamenti didattici, imponendo nuovi complessi compiti ai dipartimenti di recente istituzione' In un contesto difficile e pieno d'incognite, la sfìda dei prossimi anni per un Ateneo di medie dimensioni come il nostro sarà quella di coniugare I'eccellenza della ricerca con una formazione effìcace e di qualità, dando risposte alle asPettative delle giovani generazioni. Su questo terreno si dovranno confrontare le energie, le forze, le intelligenze e le culture rappresentate in questa Università, che vanta una storia di secoli e'Maestri' che si sono distinti in vari campi disciplinari, scientifico, giuridico-politologico, economico- statistico, sociologico, storico-antropologico, letterario e artistico. Una tradizione che collega passato e presente e riporta all'importante ruolo dell'Università nell'orientare le politiche di sviluppo del Nord Sardegna e dell'isola tutta, nella nuova economia della cultura e della conoscenza. Proprio guardando a questa realta; e pur del tutto convinto che il patto federativo tra la nostra Università e quella di Cagliari, debba essere valorizzato per ciò che può rappresentare nella prospettiva del "fare sistema", sento, forte, la responsabilità, in nome di una storia e di una tradizione, di una gelosa difesa di un equilibrio e di una pari dignità, al di là delle dimensioni dei due atenei, che marciando insieme e, unendo le forze, Potranno migliorare I'offerta formativa, af l' i i servizi agli studenti, il rapporto col territorio, la spinta nte rnazi onalizzazione. La decisione di presentare la mia candidatura è nata proprio dalla consapevolezza di questa ricchezza,con lo sguardo al futuro, incoraggiato dai tanti che, in una lunga serie di incontri, individuali e di gruppo, nei luoghi di studio e di lavoro, nei dipartimenti, hanno L'Università di Sassari, I'orgoglio delle radici storiche, la proiezione verso il futuro espresso, tra I'altro, la volontà di respingere i tentativi di ridimensionamento e I'ipotesi di teaching universifi. Un destino che sembra incombere su tante Università meridionali. Riaffermando, allo stesso tempo, il forte valore identitario ancorato alle radici storiche, ma proiettato verso il futuro e verso la difesa dell'autonomia. ln questa Università mi sono formato e qui - dopo la specializzazione nella Penisola e all'estero - ho impegnato, in trenta anni di lavoro, tutte le mie energie di ricercatore e di docente, come sanno i colleghi con i quali ho condiviso per periodi più o meno lunghi esperienze ed attività accadem ico-scientifìche. Metto a disposizione, con forza e determinazione, ma anche con umiltà, I'entusiasmo, lo spirito di servizio e I'impegno spesi, da una parte nel coordinamento delle attività didattiche in organizzazioni nazionali e in diverse strutture nelle quali ho maturato una buona esperienza amministrativo-gestionale; dall'altra come direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche, nel Senato accademico e negli altri organismi in cui ho avuto modo di impegnarmi. Attività tutte, nelle quali ho messo in campo capacità di ascolto e di mediazione, confrontandomi con tutti, studenti, colleghi e personale tecnico-amministrativo. Sono convinto che, senza capacità di ascolto e senza apertura al dialogo, non si possa cogliere quanto di buono è proposto all'interno della comunità universitaria. Contando su un lavoro di "squadra", sul prezioso patrimonio di esperienze del passato e su tutte le energie e le competenze programmatiche "aperte", che considero disponibili, presento queste linee le fondamenta su cui costruire insieme un percorso organico di sviluppo del nostroAteneo. M'impegno, fìn d'ora, a coltivare il metodo del confronto con tutti voi, ricco suggestioni e di contributi d'idee, nel comune obiettivo di di rafforzare il ruolo della nostra Universita, di renderla competitiva in area mediterranea ed euro mediterranea, per quanto riguarda la didattica, la ricerca sci entifi ca, I' i nte rnazion alizzazione. Assumo come guida imprescindibile della mia azione i valori della cultura e della conoscenza, la partecipazione collegiale, la trasparenza, la meritocrazia, il rifiuto del L'Universita di Sassari, I'orgoglio delle radici storiche, la proiezione verso il futuro il ripudio di ogni forma di discriminazione fondata sul politiche e religiose, lo status sociale, la disabilità, I'orientamento clientelismo, le pari opportunità, genere, le convinzioni sessuale. M'impegno anche ad assumere come riferimento i principi sanciti nel preambolo del nostro Statuto, alla cui elaborazione ho avuto I'onore di contribuire come membro del la Com missione statutaria: L'Ateneo si dò un ordinomento stabile, afferma il metodo democrotico nello elezione degli orgoni, si dichiora attento ol temo della formozione delle giovoni generazioni e o//e esigenze del diritto ollo studio; colloca /o studente al centro delle politiche occademiche e promuove la cultura come bene comune. Rivendica i volori costituzionali, previsti per le <istituzioni di alta culturo>, dello libertà di scelto degli studi, di ricerco e di insegnamento, assicurondo tutte le condizioni odeguote e necessorie per renderlo effettivo. Si impegna a promuovere, d'inteso con outonomistiche, lo sviluppo sostenibile della Sardegno e a trosferire le le altre istituzioni conoscenze nel territorio, operondo per il progresso culturale, civile, economico e socio/e. Un indirizzo strategico che vuole costruire un'Università coesa, dinamica, che reinventa linguaggi e strumenti, che guarda al futuro prendendo linfa dalle radici della sua grande tradizione per diventare sempre più moderna e internazionale. Gli Studenti e la formazione La qualità dell'offerta didattica rappresenta I'impegno principale dell'Università in quanto strumento di trasmissione della conoscenza ai suoi studenti. Nell'interesse di questi ultimi, la nostra Università è chiamata a mettere in campo un'offerta che risponda bisogni del territorio e che, nel contempo, sappia interpretare e accompagnare i ai processi di cambiamento. lorganizzazione della didaaica considera oggi con attenzione la qualità della formazione erogata daglí Atenei. Le revisioni normative e i criteri di valutazione, di accreditamento e di certificazione dei corsi di studio, imposti dall'ANVUR con il sistema AVA, hanno prodotto una inutile pletora di vuote e rigide regole, che ci obbligano ad una revisione qualitativa e quantitativa dell'offerta didattica della nostra Università. Tuttavia questa pur discussa procedura può trasformarsi in qualche misura in una opportunità di crescita, attraverso un percorso di valutazione della struttura dei corsi di studio e delle metodologie didattiche. La riduzione del numero dei docenti per il blocco del turnover e il rispetto dei requisiti ministeriali devono orientarci sia verso una razionalizzazione e riduzione dei corsi, sia verso scelte di reale spendibilità del titolo di studio. L Università di Sassari, con I'adozione del nuovo Statuto dell'Autonomia, approvato ai sensi della legge n.240110, ha iniziato un complesso percorso di rifondazione come Universita pubblica, che ci consentirà di avere un futuro migliore, ma solo se il progetto delineato arriverà soddisfazione a compimento in tempi Non posso che esprimere per I'approvazione delle modifiche dello stesso, che permettono omogenea raPPresentanza dei direttori di L accettabili. una tutti i dipartimenti negli organi di governo. offerta formativa deve essere considerata programma strategico dell'intero Ateneo. La centralità dello studente deve diventare la parola d'ordine della nostra azione, tenendo Presente che una parte rilevante della quota premiale del FFO è attribuito sulla base di due indicatori legati alla didattica: il numero di studenti in regola con gli esami e numero dei CFU acquisiti in un anno, rispetto a quelli previsti. il Gli Studenti e la formazione Abbiamo intrapreso un cammino che occorre percorrere con decisione per evitare I'autoreferenzialità del personale docente, che purtroppo ancora influenza alcuni corsi di insegnamento. Questo ci porta all'obiettivo del miglioramento dell'offerta formativa che dovrà Passare Per una riqualificazione della docenza, ancora più orientata verso I'internazionalizzazione e verso metodologie didattiche attive, fìnalizzate alla professionalizzazione dei discenti, adeguatamente preparati all'ingresso nel mercato del lavoro' Cio impone di impegnare risorse per una sempre più approfondita conoscenza delle lingue straniere (e non solo di quella inglese) che, nell'artuale fase economico-politica, assumeranno un ruolo fondamentale per competere con i paesi dell'Europa, mediterranea e non, ma anche con altri continenti, come I'Asia,I'Africa e I'America Latina. Parte integrante e consolidata dell'offerta formativa dell'Università di Sassari sono le borse di studio e di tirocinio all'estero che permettono ai giovani di perfezionare il proprio curriculum, arricchendolo con le opportunítà offerte dalle molteplici esperienze legate alla mobilità internazionale. Uno dei miei impegni prioritari sarà quindi quello di sostenere I'altro, il i programmi di mobilità degli studenti e dei docenti che rappresentano, tra volano dell'integrazione comunítaria. Oltre al valore formativo in sé di un'esperienza di studio e tirocinio in altri paese europei ed extraeuropei, i all'estero hanno contribuito a una apertura verso nuove esperienze soggiorni di studio e di apprendimento, alla sprovincializzazione dei giovani studenti e alla diffusione della cultura della tolleranza verso altri popoli. La revisione intelligente delle scuole di specializzazione, dei dottorati di ricerca e dei master sulla base dei vari indicatori deve necessariamente completare il quadro delle azioni per il miglioramento dell'offerta formativa. É mia intenzione puntare sulla qualità dei in camPo iniziative e rapporti tra docenti e studenti, mettendo occasioni d'incontro che consentano ai giovani di percepire I'Università non solo come luogo di trasmissione della conoscenza, ma anche come luogo di socializzazione e di incontro di idee, a vantaggio della loro crescita umana, civile e culturale. Gli Studenti e la formazione ll Presidio di Qualità e il Nucleo diValutazione diAteneo rivesrono quindi un ruolo importante, così com'e importante il ruolo delle commissioni paritetiche. ll primo deve essere realmente strategico, allo scopo di riuscire a radicare nei nostri comportamenti una cultura e un'attenzione continua aila quarità della formazione. Credo che un'attenzione particolare debba essere rivolta alle azioni a supporto di un regolare svolgimento del percorso di studi, con adeguati incentivi, anche economici, per ridurre íl fenomeno dei fuori corso, il cui numero rappresenta sicuramente un problema anche per il finanziamento dell'Ateneo. lmportante è il ruolo che I'Università puo svolgere per solfecitare politiche attive per la valorízzazione dei talenti e per stimolare la creatività giovanile. A questi aspetti occorrerà dedicare un'attenzione continua e risorse adeguate. Bisogna garantire e Promuovere I'accesso all'Università dei giovani motivati e meritevolí, un capitale umano che è la risorsa più importante per il cambiamento e lo sviluppo della nostra Regione. Dobbiamo, inoltre, Pensare a disegnare percorsi ad hoc per gli studenti lavoratori. Occorre potenziare la formazione a distanza: l'e-learning (nelle sue diverse forme) Permette di raggiungere studentí fuori sede, facilita la frequenza di lavoratori e disabili, può essere un valido suPPorto per soddisfare le necessità didamiche delle sedi decentrate, oltre a dare la possibilíta dí sviluppare parrenariati tra più Atenei, anche a livello internazionale. Una formazione di qualità, quindi, non può prescindere dai servizi tecnologici (lCT). Questi servizi, purche adeguati alle moderne esigenze, potranno potenziare tutca l'organizzazione universitaria, aumentando il gradímento degli studenti e l,effìcienza delle azioni. In questo contesto bisogna garantire tufta una serie di servizi a sostegno degli studenti disabili assicurando a tutti la fruizione dei servizi comuni. L'assistenza sanitaria per gli studenti fuori sede e I'estensione delle agevolazioni sul trasporto pubblico urbano già operanti andranno estesi e convenientemente divulgati. Gli Studenti e ll potenziamento, quantitativo e la formazione qualitativo, delle strutture didattiche (aule, laboratori tecnico-scientifici e linguistici, biblíoteche e sale di studio accessibili per I'intera giornata) dovrà accompagnarsi all'individuazione di 'spazi' vigilatí, adeguatamente attrezzati e oPPortunamente distribuiti tra i vari poli per consentire ai giovani (e in particolare ai non residenti) la possibilità di trascorrere il tempo in cui non sono impegnati nelle attività didattiche in ambienti in cui fruire di servizi accessori. In questo quadro va considerato íl decoro degli spazi verdi, adeguatamente attrezzati, capaci di offrire opportunità sia per lo studio sia per la socializzazione. Intendo anche verifìcare - con I'ausilio delle organizzazioni studentesche - la possibilità dí allestire spazi ristoro distribuiti nei vari poli dell'Ateneo. Credo che sia fondamentale potenziare la qualità e il buon funzionamento delle strutture di accoglienza degli studenti in entrata, in particolare delle segreterie studenti ed uffìci di orientamento, il cui impatto dovrà ricondurre ad un'immagine di effìcienza, in un armonioso equílibrio tra funzionalità, accoglienza e piacevolezza degli ambienti. Per far fronte ai problemi di bilancio per alcune delle iniziative indicate, occorrerà coinvolgere gli enti preposti al diritto allo studio, la RAS in primis, vigilando perché il diritto allo studio trovi concreta applicazione. Sono convinto del valore di tutte le forme di associazionismo studentesco, in termini di condivisione e maturazione di esperienze: su questo intendo offrire tutto il suPPorto possibile, così come alle attività sportive del CUS, del Coro dell'Università e di aftre organizzazioni culturali e ricreative. La verifica dei risultati conseguiti dovrà tradursi in un processo di responsabilizzazione collettiva. Essa farà riferimento agli indicatori di performance: numero di studenti in regola con gli esami e numero dei CFU acquisiti in un anno, rispetto a quelli previsti. Laltro terreno di verifica è il numero di studenti che concludono iloro studi nei tempi previsti, rispetto al trend degli anni precedenti e rispetto a standard di riferimento o ai risultati di altri Atenei. Inoltre, I'analisi periodica dei questionari degli studenti per la valutazione della qualità della didattica darà modo di rilevare criticità punti di forza. Mentre I'analisi della domanda di formazione consentirà e di misurare I'appetibilità dei corsi, e di programmare un'offerta formativa multidisciplinare, attenta alle Gli Studenti e la formazione nuove professioni e agli sbocchi occupazionali nel mondo del lavoro. Sulla qualità, l,efficacia e I'effìcienza saranno i rapporti del Nucleo di valutazione e del presidio di a dare eualità conto dei risultati conseguiti che saranno sottoposti ai decisori (Rettore, accademico' Dipartimenti, strutture didattiche). A Senato cadenza biennale saranno organizzate conferenze sulla didattica. Infine, la verifica della relazione fra studi universitari e sbocchi occupazionali awerrà sulla base dei dati riportati nelle relazione uffìciali (Almalaurea). L'Orientamento Assumere la centralità dello studente come parola d'ordine, rimanda al tema dell'orientamento che rappresenta uno strumento fondamentale perché I'Università possa garantire gli obiettivi primari: una formazione di qualità, il raggiungimento della laurea entro la durata legale del corso di studio (con conseguente abbattimento del fenomeno dei fuori corso), un inserimento rapido nel mondo del lavoro, in un /ong |ife leorning. Abbiamo di fronte i dati di un consistente calo demografico, che aprono il preoccupante scenario di una crisi di spopolamento e d'invecchiamento della popolazione. La riduzione del numero delle matricole in questi ultimi anni rappresenta ormai un trend consolidato che non potrà non avere ripercussioni rilevanti sull'Ateneo e su vari piani. Per contrastare questo fenomeno bisogna sviluppare la capacità di attrarre un numero sempre più consistente di studenti, anche al di fuori del naturale bacino di utenza. Nel contempo, occorre mettere in campo ogni possibile iniziativa per riuscire ad invertire il trend attuale di migrazione studentesca verso altre sedi. La qualità della nostra offerta formativa è una delle chiavi di volta, ma occorrerà anche sviluppare iniziative su altri piani, valorizzando i vantaggi di scegliere una citgà a misura di studente, stimolante e ricca di opportunità, lavorando anche nell'ambito della comunicazione, con idee e strumenti nuovi per migliorare I'immagine dell'Ateneo. A questo proposito occorre che le città di Sassari e Alghero non considerino le masse studentesche come ospiti di passaggio cui affittare case, ma una componente vitale e preziosa della vita cittadina;tra I'altro le amministrazioni - in particolare quella diAlghero - devono impegnarsi a rispettare le convenzioni e a mettere a disposizione gli spazi concordati, vitali per lo svolgimento delle attività didattiche. Alla base delle attività di orientamento vi è la consapevolezza che I'Università, come istituzione primaria, non possa limitarsi a fornire conoscenze, ma debba accompagnare i suoi laureati fìno all'inserimento nel mercato del lavoro Qob plocement). t0 IOrientamento Visti i profondi mutamenti nell'ordinamento didattico, ritengo necessarlo potenziare una serie di servizi di supporto e di orientamento che accomPagnino lo studente non solo nel momento della scelta del corso di laurea da frequentare, ma anche - il durante turto il percorso degli studi universitari per ridurre - anche Per questa via problema dei fuori corso e degli abbandoni. Lattuale fase di transizione dell'Università verso nuovi modelli organizzativi e didattici, con conseguente ricerca di adeguati contenuti formativi e di specifici percorsi di studio, s'inserisce in un contesto di profonde trasformazioni sociali, che vedono le stesse professionali soggette a processi di modificazione continui e sostanziali. Diventa attività quindi di fondamentale importanza per I'Università investire risorse ed energie in attività che, oltre a garantire una formazione adeguata alle future professioni, siano rivolte a fornire agli studenti gli strumenti e le motivazioni per una più attiva partecipazione a tutte le fasi del loro processo formativo. Già in passato I'Università di Sassari, grazie a finanziamenti sulle attività di orientamento del FSE di cui ha usufruito per due cicli consecutivi, ha Potuto awiare una serie di servizi necessari all'orientamento nelle sue varie fasi, in entrata, in itinere e in uscita, ottenendo peraltro riconoscimento dall'ente erogatore (MIUR) per i risultati raggiunti. Non son sicuro che il modello utilizzato nel passato Possa essere il migliore per il futuro. In questo momento, alla luce delle considerazioni sulla fase attuale di mutamento e forti anche delle esperienze precedenti, prevedo di privilegiare quelle attività di orientamento che si proPongono: o una scelta consapevole del percorso formativo; . la riduzione degli abbandoni e del prolungamento eccessivo degli studi universitari; . la realizzazione attenta degli obieaivi professionalizzanti dei corsi di laurea, tramite una formazione rispondente alle moderne esigenze ed in rapporto costante col mondo del lavoro (attraverso stage e tirocini anche in collegamento con territorio); ll il L'Orientamento o una costante attenzione agli sbocchi occupazionali dei laureati, con sollecitazioni verso I'imprenditoria giovan ile. I percorsi formativi non possono essere divisi in compartimenti stagni, ma, al contrario, i diversi livelli d'istruzione devono rappresentare tappe di un percorso unitario. Lorientamento in ingresso dovrà curare la delicata fase del passaggio dalla scuola media superiore agli studi universitari, con il supporto dei docenti delle stesse scuole, opportunamente formati (Formazione dei formatori), con un servizio di counseling come supporto pedagogico attitudinale, che fornisca elementi di valutazione per una scelta consapevole del corso di laurea, supportando i nuovi iscritti nel diffìcile adattamento alle e della didattica universitaria. Dovranno essere valutate le individuali e i livelli di padronanza dei saperi necessari per una profìcua dinamiche della struttura propensioni frequenza ai corsi, colmando, ove necessario, eventuali lacune pregresse e meftendo lo studente in grado di comprendere le caratteristiche e i linguaggi specifici dell'area culturale relativa al corso prescelto. Grande attenzione dovrà essere prestata alla promozione dell'Alta Formazione e della cultura d'impresa, in settori specifici di attività economiche. E, infine, alle misure atte a facilitare I'ingresso nel mondo delle professioni a carattere fortemente innovativo, e che rispondono a una domanda del territorio di fìgure professionali emergenti altamente specializzate. Per un'azione più effìciente e per risposte più rispondente agli obiettivi fìssati un raccordo idonee e rapide, riterrei più tra I'ufficio orientamento e la struttura ammin istrativa rettorale. La valutazione dei risultati delle politiche di Orientamento si baserà principalmente sulla rilevazione di parametri quali: numero delle matricole, degli studenti fuori corso, degli abbandoni e inserimento nel mondo del lavoro. che dovranno essere tenuti sotto osservazione attraverso un costante monitoraggio di tipo analitico. t2 La Ricerca e l'lnnovazione Ricerca e innovazione raPpresentano le leve strategiche per promuovere lo sviluppo e la competitività dell'Università. Siamo chiamati ad affrontare grandi e inedite sfìde di carattere internazionale, mentre incombe la minaccia di una restrizione delle risorse, col rischio di una deriva in termini di produttività scientifìca, legara al venire meno delle condízioni di base per una competitività internazionale di qualità. S'impone un immediato cambio di rotta, per ridurre le criticità di cui síamo consapevoli: distribuzione delle risorse e reclutamento. Occorrerà partire da una revisione dell'attuale sistema piramidale, implementando il corpo dei giovani ricercatori, che liberi da impropri compiti didattici, dovranno essere orientati principalmente alle attività di ricerca. Da rettore - se avrò la fiducia - non mancherò di contribuire al dibattito, anche in CRUI, per reperire fondi e per rimuovere il blocco delle assunzioni per personale docente di ruolo, con I'obíettivo di favorire un'adeguata gestione della didattica e delle attività di ricerca. La valutazione, recentemente effettuata, della qualità della ricerca (VeR), condotta dall'ANVUR, ha Portato a risultati veramente incoraggianti per alcuni dei nostri dipartimenti (pur con le riserve già espresse), ma occorre puntare a migliorare ancora le performance globali di Ateneo. La valutazione dei prodotti e il loro censimento offrono una base indispensabile per I'individuazione delle eccellenze, dei punti deboli, per la pianificazione strategica e la distribuzione delle risorse tra dipartimenri, nonché per I'impostazione di azioni correttive nelle attività delle strutture e dei singoli componenti. La cultura della valutazione è ormai consolidata e, pur disfunzioni, ha ormai messo radici una prassi ricca tra rilievi critici e oggettive di frutti. Di certo ci sarà ancora da discutere sugli aspetti metodologici della valutazione futura; ma, in ogni caso, dobbiamo rafforzare,valorizzare e premiare la ricerca produttiva con il duplice obiettivo di: I' Migliorare il posizionamento dell'Ateneo nell'ambito della ricerca regionale, nazionale e internazionale. t3 La Ricerca e l'lnnovazione 2'Giocareunruo|oattivone||areteinternaeinque|lainternazionale. del Programma Dovremo attrezzarci a cogliere le straordinarie opportunità territori e su alcune tematiche Horizon 2020 che indirizzano la ricerca alle specificità dei le energie rinnovabili' la medicina e il quali: la sicurezza alimentare, l'agricoltura sostenibile, paritaria con I'Ateneo cagliaritano' con gli benessere e altre, dando corPo all'interazione territoriale e con il enti locali, con le figure cui fanno capo i programmi di cooperazione dei risultati' tessuto imprenditoriale interessato alla ricerca e alla fruizione ll rafforzamento della ricerca nel nostro Ateneo seguirà le Seguenti linee d'intervento: a)|mpegnonelIeattivitàdiricercafìnanziatene||'ambitode||'accordodiprogramma mirando all'istituzione quadro per la ricerca scientifica e I'innovazione tecnologica' del sistema premiale e al finanziamento della ricerca di base. b) (FESR)' potenziamento Azioni nell'ambito del Fondo Europeo Sviluppo Regionale e allestimento di laboratori e dotazioni ICT' d) Proseguire nel consolidamento delle azioni fìnalizzate a favorire I'innovazione trasferimento tecnologica in Sardegna continuando nel lavoro svolto dall'uffìcio e che apre la tecnologico per la realizzazione dell'incubatore di recente inaugurato per contribuire strada ad un legame più stretto ed efficace con il territorio. Questo alla riduzione del divario tra svil c) u ppando I' i mprenditorialità i n il mondo della ricerca ed il mondo produttivo' novativa' programmiVisiting e promozione degli scambi con realtà di eccellenza nella ricerca: professorship in entrata (programma già in atto ma che dovrà essere potenziato' anche finanziariamente, favorendo le long-term professorship) ed in uscita (favorendo la formazione non soltanto di giovani ricercatori ma anche I'aggiornamento di realtà in docenti senior). In questo senso ci si dovrà orientare anche verso le nuove nel passato via di sviluppo, quali Cina, Brasile, India, potenziando canali già attivati più o meno recente. l4 La Ricerca e l'lnnovazione Occorrerà perciò: l) Continuare nel confronto con le istituzioni regionali per sollecitare investimenti sostegno delle attività di ricercatori a dell'Ateneo. Su questo terreno andranno consolidati i cospicui risultati ottenuti negli ultimi anni. 2) Rafforzare I'area ricerca e relazioni internazionali di Ateneo, con un'adeguata formazione di personale specializzato, in modo da fornire un effìcace supporto nell'attività di monitoraggio dei bandi, nella presentazione dei progetti europei, nella gestione amministrativa dei contratti e degli acquisti, nella rendicontazione delle sPese. E da salutare con soddisfazione I'accordo raggiunto tra le Università di Sassari e Cagliari e Sardegna Ricerche per un protocollo d'intesa per I'erogazione di servizi di assistenza tecnica specialistica a favore dei soggetti che stanno partecipando, o intendono partecipare, ai principali programmi europei di ricerca e innovazione.Tra I'altro, in virtù di tale accordo i ricercatori dell'Ateneo di Sassari potranno accedere, da remoto e in loco, all'assistenza in itinere per il management, la rendicontazione, il reporting e I'audit per progetti finanziati sia sulla nuova sia sulla vecchia programmazione. Stessa modalità per f 'assistenza e la progettazione nell'ambito della nuova programmazione 2014-2020 (Horizon 2020, Cosme e Life). Cultura della qualità,Trasparenza, Regole,Valutazione, Premialità dovranno essere le nostre parole chiave. Intendo dare centralità alla valorizzazione delle professionalità attraverso il riconoscimento e I'incentivazione del merito. In particolare ritengo importante premiare coloro che in questi anni, nonostante le note difficoltà logistico- strutturali e organizzative, hanno condotto a risultati di eccellenza in vari campi. Mio preciso impegno sarà il riconoscimento di questi risultati, con una definizione delle priorità di programma in funzione degli outcome ottenuti in ambito nazionale,e internazionale. Particolare attenzione dovrà essere dedicata ad incoraggiare, con strumenti e mezzi adeguati, la progettualità nei diversi ambiti disciplinari, per moltiplicare le possibilità di accedere alle risorse finanziarie nazionali, pubbliche e private, e internazionali, mettendo in primo piano I'attività scientifìca riconosciuta di qualità secondo gli standard delle t5 La Ricerca e I'lnnovazione rispettive comunità scientifìche. A questo proposito, sarà importante un'attivita di monitoraggio dei prodotti di ricerca, allo scopo di fortifìcare le posizioni locali verso le mediane degli indicatori attualmente adottati per il reclutamento, sia nel passaggio di fascia sia nella partecipazione alle commissioni di abilitazione nazionale. Sarà necessario dedicare attenzione particolare alla "formazione per la ricerca" a paftire dalla scuola di dottorato, che è ancora in fase di sperimentazione per quanto riguarda I'accreditamento e la valutazione. Ai docenti di riferimento è richiesta oggi una qualificazione particolare ed un impegno scientifico molto consistente. Solo così potremo contribuire a costruire personalità scientifìche di rilievo e rispondere agli obiettivi che ci proponiamo. Penso anche ad un team specializzato nello scouting di nuove sorgenti finanziarie che passino per realta governative (nazionali ed internazionali) e private. ll coinvolgimento dell'industria, con definizione attenta dei confìni per potenziali conflitti d'interesse, sarà elemento vitale. La qualità della ricerca è strettamente legata anche alle scelte materia di personale non docente. di indirizzo in Sarà necessario perciò dedicare attenzione alla formazione di personale tecnico specializzato da coinvolgere nelle attività di ricerca. Come si è avuto modo di dire, la produttività deve necessariamente passare per nuove politiche di reclutamento, rafforzando il core (corpo docente/ricercatore) ma anche la componente tecnico-amministrativa, altrettanto importante nella produzione scientifica mediante supporto logistico, tecnico, ed organizzativo. Penso a un futuro non lontano in cui ogni fìgura professionale si riappropri dei propri task: il corpo docente/ricercatore dell'ideazione, pianificazione, raccolta fondi, esecuzione e sintesi dei progetti di ricerca (prodotti), la componente tecnico-amministrativa delle attività logistiche, tecniche ed organizzative delle fasi prima menzionate. La ricerca di qualità ed orientata all'eccellenza internazionale, in conclusione, dovrà essere uno dei nostri pilastri. Occorrerà una regia cui, oltre concorrere personale docente e al rettore, dovranno personale tecnico-amministrativo, con la volontà di pianificare e coordinare la nuova marcia dell'Università in questo settore cruciale. t6 La Ricerca e l'lnnovazione Alla qualità della ricerca è collegato I'utilizzo di grandi infrastrutture di ricerca. Poiché non è pensabile che i costi possano rientrare tra le possibilità del singolo ricercatore o degli stessi dipartimenti, si dovrà pensare ad una gestione centralizzata da parte dell'Ateneo. Soluzione che, per non andare incontro al rischio dell'improduttività di un investimento cospicuo, richiederà il ricorso ad un centro servizi di ateneo per la ricerca per le grandi attrezzature - uffìcialmente già approvato dalla Regione e dal cdA. Negli ultimi anní il nostro Ateneo ha fatto molta strada nell'ambito del potenziamento delle infrastrutture e delle tecnologie per l'ínnovazione dell'Università. Tuttavia molto resta da fare in quest'ambito strategico su cui investire energie e rísorse. Assumendo come riferimento I'Atto di indirizzo del MIUR in materia di politiche per lo sviluppo tecnologico, andranno sostenute tutte le iniziative volte al potenziamento e miglioramento dei servizi digitali offerti a studenti e docenti. occorrerà intraprendere con decisione la strada del cloud computing con tutte le opportunità offerte dalle tecnologie informatiche. Considero nevralgico, parlando d'innovazione e tenendo conto delI'ANVUR e delle sollecitazioni ministeriali, I'adozione di un sistema informatívo che metta in rete tutte le attività dell'Ateneo, oltre alle banche dati (studenti, didattica, amministrazione, personale, ricerca, dottorati ecc.); questo ci consentirà di disporre in tempo reale di dati e informazioni. I servizi di natura informatica e tecnologica, in diverse lingue, dovranno comparire sul sito web di Ateneo, che è il miglior biglietto da visita, poiche il primo approccio per studenti, studiosi italiani e stranieri, aziende, centri di ricerca, Ministero, è dato dalla visita del sito che contribuisce a dare I'immagine dell'Ateneo a livello globale. Numero e qualità dei prodotti della ricerca, secondo gli standard dei rispettivi settori scientifìco disciplinari, saranno il quadro di riferimento per la verifica, accanto alla capacità di ottenere finanziamenti da istituzioni pubbliche e private nei diversi livelli, internazionale, nazionale, locale. Un'ulteriore verifìca andrà effettuata sulla produzione scientifica scaturita dai programmi Visiting, nonché dalle Scuole dí dottorato. Inoltre saranno valutati i prodotti della ricerca a carattere innovativo aventi immediata o potenziale ricaduta applicativa. t7 L' i nternazi onal izzazione LUniversità di Sassari è impegnata a rafforzare I'internazionalizzazione che pur condizionata dall'insularità e dal grave problema dei trasporti, marittimi e aerei, registra importanti progressi. Grazie ad una rete sempre più fìtta di contatti accademici, costruita nel corso degli anni dai colleghi, si Puo contare su un network di collaborazioni di internazionali che vede oggi la presenza di partnership con varie Università ed enti ricerca nel mondo. M'impegno a portare avanti le iniziative già awiate in Cina nell'ambito dell'Associazione Uni-ltalia e della Fondazione ltalia-Cina in collaborazione con il Ministero degliAffari Esteri; la partecipazione al network RETI: Università catalane, Università insulari e Università mediterranee, e altro ancora. Da ricordare anche I'importante azione svolta dal CUCS, Coordinamento Universitario per la Cooperazione e lo Sviluppo, che in questi anni ha sviluppato attività in varie direzioni. Partendo da queste basi e avendo presenti i radicali cambiamenti in atto nella ricerca, mi propongo di perseguire una strategia d'insieme di lungo periodo per I'internazionalizzazione secondo i capisaldi affermati nel nostro Statuto: L'Ateneo promuove l'internozionalizzazione anche attroverso mobititÒ dei docenti e degli studenti; ottivo insegnomenti, corsi di il potenziamento dello studio, percorsi post louream in linguo stroniero; sviluppo progrommi integrati di studio, intziative di cooperozione interuniversitorio per attività di ricerco e di studio; favorisce forme di n ell' o m bito delle riso rs e u m an e, fi n o nzi o ri selezione internazionole di docenti e studenti e e str u m e ntoli dispo nibili. La dimensione internazionale dovrà comprendere tutte le componenti e le attività dell'Università, dalla didattica alla ricerca scientifica al trasferimento tecnologico (spin off' brevetti, ecc.). La mobilità internazionale degli studenti, sia in entrata sia in uscita, ha un valore strategico. In questo settore la nostra Università, in virtù di un effìciente lavoro di squadra, è estremamente competitiva grazie alle borse studentesche offerte dall'Ateneo ai suoi iscritti in oltre 200 Università in 34 Paesi aderenti al programma Erasmus' t8 L' i nte rn azi o n alizzazi one Un altro impegno prioritario sarà quello di proseguire e potenziare la strategia d'investimento sulle risorse destinate ai percorsi di studio e formazione all'estero grazie ai fìnanziamenti per la mobilità internazionale studentesca che I'Università di Sassari ha ottenuto dall'Unione Europea, dal Ministero dell'lstruzione, dell'Università e della Ricerca e dalla Regione Sardegna.Andranno messe in campo azioni e risorse per il mantenimento - a venire - delle importanti performance dell'Ateneo che hanno nell'Università di Sassari di attrarre un notevole volume di finanziamenti anche per gli anni permesso comunitari per le azioni LLP (Life/ong Leorning,Programme-Erosmus20l3l20l4). Per fornire un valido e continuo supporto ai programmi Erasmus e Ulisse andranno potenziati servizi, risorse e didattica per quanto riguarda la preparazione linguistica. L'Unione delle Università del Mediterraneo (UNIMED), di cui il nostro Ateneo fa parte, ha lanciato un appello per sollecitare la Commissione europea a sostenere la cooperazione nel campo dell'istruzione superiore con i paesi del Sud del Mediterraneo e a stanziare un budget adeguato per attuare I'estensione del Programma Erasmus-plus ai giovani del Nord- Africa e del Medio-Oriente al momento bloccata dall'incertezza dei fìnanziamentí. Occorrerà rafforzare i flussi informativi sulle attività didattiche e di ricerca a livello internazionale, stabilendo anche collegamenti con gli uffìci all'estero delle istituzioni centrali e locali (Ministeri per gliAffari Esteri, Centri italiani di cultura, lstituti Commercio Estero, Regione Sardegna, ecc.), sostenendone il raccordo con le attività del nostro Ateneo e comprendendovi master e dottorati con doppio titolo a valore internazionale. Una opportunita' per i giovani ricercatori in formazione per confrontarsi con metodologia di ricerca internazionali. Sono convinto che il Programma Visiting professor abbia avuto una buona ricaduta sul piano della didaaica e della ricerca. Ma occorrerà ripensare a nuove modalità di presenza e di scelta dei profili professionali dei Visiting professors che dovranno assicurare un soggiorno adeguatamente lungo in modo da approfondire tematiche specifìche rispondere all'esigenza prioritaria di arricchire potenziando, nello stesso tempo, e il percorso formativo dei nostri studenti, le collaborazioni di ricerca. Data la centralità mobilità internazionale di studenti, dottorandi e dottorati, in entrata e in della uscita, mi t9 L' i nte rnazi on alizzazion e ProPonSo di sviluppare tutte le iniziative utili a promuoverla. occorrerà mettere in campo ogni iniziativa tesa a interceftare quote di studenti stranieri, valorizzando la centralità della Sardegna nel bacino del Mediterraneo e i collegamenri con i paesi píù vicini e ad economia emergente (Nord-Africa), stabilendo rapporti con í governi, in parte già awiatí da alcuni colleghi che hanno interessi di ricerca in quelle realtà. oltre alla ricerca scientifica e alla didattica, I'Università ha come missione il "trasferimento tecnologico" che prevede non solo brevetti e spin off, ma anche la diffusione di conoscenza associata alla ricerca pubblica non brevettabile nell,ambito delle azioni di cooperazione allo sviluppo. I dati acquisiti in questo ambito dal CUCS possono costituire un patrimonio di conoscenze in grado di riflettersi positivamente sulla produzione scíentifìca dei ricercatori. lf grado di internazionalizzazione sarà valutato sulla base di diversi indicatori: -i dati della mobilità studentesca in entrata e in uscita rilevata dai programmi Erasmus Ulisse, - il numero di programmi internazionali di mobilità docenti in entrata e in uscita, - il numero di accordi internazionali, per ra ricerca e per ra didattica, - il numero dei titoli diAlta Formazione (Master e dottorati) con valore internazionale. 20 e Sistema Bibliotecario dAteneo, Museo della Scienza, Orto Botanico, Archivi Occorrerà procedere sulla strada del consolidamento dell'assetto del sistema bibliotecario d'Ateneo con la razionalizzazione e aggregazione funzionale e logistica dei servizi erogati dalle Biblioteche di primo livello e specialistiche, a suPPorto della didattica e della ricerca. Molti passi in avanti sono stati fatti per le Biblioteche di area, ma molto ancora rimane da fare al fine di trovare una collocazione in stabili individuati i cui lavori sono già stati appaltati. Occorre favorire una maggiore partecipazione dei colleghi docenti e ricercatori agli sviluppi del Sistema bibliotecario e incrementare con adeguate risorse umane e finanziarie i servizi di qualità tecnologica diffusi in rete (Catalogo di Ateneo, UnissResearch, ecc.). Sarà necessario prestare attenzione all'attuazione del progetto della Biblioteca Scientifica Regionale, così da giungere al consolidamento dell'archivio istituzionale UnissResearch. Occorre proseguire nella valorizzazione del Museo della Scienza, che ,al momento, sta utilizzando lo spazio espositivo individuato nel locale al piano terra della struttura cupolata di Piandanna, in attesa della conclusione dei lavori nella sede definitiva. Si dovranno reperire, in accordo con Provincia e Comuni di Nuoro e Sassari, mezzi e personale (da rinvenire nell'ambito delle rispettive amministrazioni) per contribuire alla gestione dell'Orto Botanico, ricercando, nel contempo, risorse tramite Progetti mirati alla conservazione della biodiversità del territorio, all' educazione ambientale e alla progettualità nelle aree protette.Attenzione specifica sarà dedicata ai laboratori, ai centri ed alle aziende necessarie alla didattica, nonché agli Archivi (storico, di deposito corrente). 2l e ll Personale docente ll si e ridotto di anno in anno mettendo in diffìcoltà italiana nel suo compito istituzionale. Negli ultimi anni la riduzione dei numero dei docenti I'Università finanziamenti, il blocco del turnover, dei concorsi e I'abbassamento dell'età pensionabile hanno Provocato una riduzione del numero dei professori in servizio; la fascia dei ricercatori è ad esaurimento. In un documento di analisi e di proposta il CUN ha messo I'accenro sui principali punti di debolezza che riguardano in misura più o meno accentuata tutti gliAtenei, tra cui il nostro: ' un forte e crescente sotto-dimensionamento del personale universitario e in particolare del corpo docente, che aggrava rispetto agli altri Paesí europei e il già basso numero di il rapporto ancora molto basso tra ricercatori docenri e studenti; ' un'eccessiva lunghezza del percorso pre-ruolo con conseguente innalzamento dell'età d'ingresso in ruolo; ' . un livello insufficiente dei finanziamenti pubblici e privati all'Università; un diritto allo studio privo di adeguate garanzie; Gli interventi indicati dal CUN appaiono i più adatti, in questa fase, a imprimere una svolta: ' superamento dello strumento dei cosiddetti punti organico con conseguente liberazione del I'autonomia universitaria: ' sostituzione dello stesso con un controllo unicamente budgetario che imponga agli Atenei di prevedere ogni anno assunzioni solo all'interno delle risorse fìnanziarie rese libere con i pensionamenti e solo dopo aver detratto la quota riservata pagamento degli scatti stipendiali del personale in servizio. 22 al ll Personale docente Servirebbe inoltre un prowedimento legislativo per autorizzare I'anticipazione 20l5 del 100% delle risorse al di turnover. Abbiamo di fronte anni pieni d'incertezza. I tagli non sono finiti. Se continueremo ad applicare le leggi e le norme esistenti nei prossimi anni avremo un calo del 50% dei professori ordinari nelle università e un calo molto simile dei professori associati e dei ricercatori. ll calo del 2Q% delle iscrizioni dei giovani all'università raggiunge un buon 30% nel Mezzogiorno. La <fuga dall'università>> - com'è stata defìnita - assume quindi dimensioni più preoccupanti nell'area più debole del Paese, che non può restare ai margini dell'economia della conoscenza. E non è chiudendo o ridimensionando gli Atenei più piccoli che si risolve il problema della qualità delle Università del Sud. In questo contesto, il nostro Ateneo deve confrontarsi con una serie di problemi, primo tra tutti proprio la riduzione del corpo docente, a causa dell'ondata di pensionamenti, con conseguente diffìcoltà a sostenere I'offerta formativa attuale. Senza una revisione importante di quest'ultima, ín termini di sostenibilità, sarà diffìcile che possano essere attuati i comportamenti virtuosi che la legge 240110 e i successivi decreti attuativi avevano inteso promuovere, mediante I'adozione di piani economico-finanziari triennali e di una programmazione equilibrata. Per assicurare un adeguato turnover, e in attesa degli interventi di cui sopra, m'impegno, prima di tutto, sull'obiettivo "Università virtuosa", secondo gli indicatori dati, in modo da poter disporre di punti organico per assumere coloro che hanno conseguito I'abilitazione e ricercatori a tempo determinato (anche nella prospettiva di una diminuzione dell'età media del corpo docente/ricercatore). La fase diffìcile di questo ruolo delfa docenza deve essere affrontata - a livello locale e a quello centrale - per neutralizzare le distorsioni della riforma che hanno penalizzato i giovani, sacrifìcati in quella sorta di limbo che è il precariato. E' in questo modo che costruiremo la riserva da cui attingere per formare i futuri professori evitando di esporre il sistema al rischio di un'ulteriore contrazione e alla perdita di generazioni di giovani studiosi. Occorrerà studiare il modo di predisporre un Piano di Ateneo, in aggiunta a quelli del Ministero, che ha rivelato tutta la sua inadeguatezza. 23 ll Personale docente Nel rispetto degli obblighi di docenza stabiliti dalla legge 240, insísto sul fatto che sui giovani ricercatori non puo incombere un peso eccessivo di ore d'insegnamento, il loro impegno prioritario è quello della ricerca (a vantaggio delle performance perché dell'Ateneo). Intendo mettere in campo tutte le possibili azioni per raggiungere I'obiettivo della qualità delle procedure di reclutamento del personale accademico, nonché quello della massima trasparenza dei criteri per la ripartizione del budget, tra strutture e aree, da per{ezionare in un confronto costruttivo con la comunità accademica, facendo riferimento a Parametri quali la qualità della ricerca (anche in funzione del posizionamento dell'area nel contesto nazionale/internazionale e sulla base degli esiti delle valutazioni), la didattica (in termini di qualità e di sostenibilita). Nello stesso tempo vanno considerate le prospettive di sviluppo dell'Ateneo, mentre s'impone la necessità di non penalizzare aree culturali importanti, storícamente rilevanti, che meritano sia loro garantito un turnover di base che ne Permetta il ricambio generazionale. Dobbiamo cominciare a riformarci noi, ripudiando ogni forma di nepotismo e di cattiva organizzazione. Nell'individuare gli obiettivi e le linee di azione, saranno di supporto gli strumenti di pianificazione, controllo trasformazioni e e valutazione, così potenziamento in grado di da intraprendere il percorso di rafforzare la posizione dell'Ateneo nella graduatoria delle istituzioni universitarie italiane. Dobbiamo dare valore a quella preziosa risorsa per I'Ateneo che è il capitale umano, e assecondare le motivazioni individuali, mettendo in valore capacità e meriti dei ruoli docenti e del personale tecnico amministrativo. In un'Università nuova, proiettata verso il futuro, dovremo tutti, al di là deí ruoli, sentirci parte attiva di una comunita e stabilire un clima di dialogo e di condivisione che, in qualche misura, è venuto meno negli ultimi anni, anche sotto la spinta dei cambiamenti introdotti dalle recenti riforme antagonismi e contrasti minano il senso di e per il rarefarsi delle risorse che hanno creato tra i ruoli docenti, tra i dipartimenti e le strutture. Contrasti appartenenza, che di cui dobbiamo fare uno dei punti di forza nel 24 ll Personale docente raggiungimento degli ambiziosi obiettivi che ci poniamo per gli anni a venire per una Universita nuova. Saranno valutati i risultati conseguiti nell'ambito della didattica e della ricerca in tutte le articolazioni interne, dai Dipartimenti ai singoli Corsi di Laurea, avendo come riferimento i criteri e gli indicatori introdotti dall'Anvur, nonché i sistemi di autovalutazione della qualità e dell'effìcacia delle proprie attívità (anche atrraverso i nucleí di valutazione, il Presídio di Qualità e le commissioni paritetiche docenti-studenti). Saranno anche verificate le attivicà volte a migliorare la qualità della didattica (Ade, Corsi elettivi, Stages, ecc.), opportunamente documentate, sulla base del numero degli studenti coinvolti e sulle effettive rícadute. Sarà infine considerato anche il grado di coinvolgimento in attività organizzative e dí gestione. 25 ll Personale tecnico amministrativo (comprendendovi Limportanza strategica del personale tecnico-amministrativo dei servizi' per la ricerca scientifìca e owiamente anche quello bibliotecario) per la qualità di valorizzarne le didattica, è fuori discussione. Sono convinto della necessità per la potenzialità, diffondendo una cultura del dialogo e della leale collaborazione' gli asPetti della vita universitaria con collaborazione che passa da una condivisione di tutti quotidianità del lavoro e nella il personale, o con i loro rappresentanti ai diversi livelli, nella con gli studenti e con soluzione dei problemi nel dipartimento, nei rapporti il pubblico' negli organi gestionali e di governo e nelle varie attività' didattica e alla ricerca Nei nuovi scenari che si sono aPerti,I'attività di supporto alla attitudine alla soluzione rtanza fondamentale: richiede comPetenze, flessibilità, ha un,impo di problemi e la messa in campo di scelte organizzative e/o procedurali' occorrerà e di premialità per coloro che studiare forme adeguate di riconoscimento del merito fattività e buone Pratiche, specie se innovative' distinguono si Per e valorizzazione del merito dovranno trovare riscontro nella trasparenza le incentivazioni' Nessuna delle procedure, come pure la progressione di carriera e a tutti' essere imposta,futuro e oPPortunità devono essere assicurati PremialiCà decisione dovrà essere considerate con Le problematiche relative al fondo incentivante dovranno pubblici, a causa della normativa sul attenzione. lnfatti il blocco dei contratti dei dipendenti la delle spese dello stato, assegna alle singole Università' attraverso contenimento personale in termini economici e di contrattazione decentrata, la possibilità di gratificare il carriera. Allo stesso tempo le note riduzioni del FFO hanno determinato ricadute devono essere previste quote importanti anche sul personale TA. Nella programmazione adeguate dei punti organico destinabili al personaleTA' 26 ll personale tecnico amministrativo In questi anni glí organici del personale sono stati rafforzati ampiamente con I'ingresso in Ateneo di personale a tempo determinato, in gran parte motivato e comPetente, che svolge un ruolo difficilmente sostituibile all'interno dell'organizzazione universitaría. Bisognerà riflettere su come garantire un futuro questi a lavoratori e pres(are attenzione alle politiche di reclutamento in ruolo che dovranno essere necessariamente basate sulla competenza e sul merito. Un aspetto rilevante su cui intendo lavorare è la formazione continua, i cui contenuti e forme organizzative dovranno essere concordate sia con il personale che con le strutture d'appartenenza. Per assicurare I'efficace funzionamento dell'Ateneo occorre investire continuamente sul capitale umano, che costituisce una rícchezza da mantenere e incrementare. Uno dei compiti da affrontare è quello di un'atrenta verifica delle necessita delle varie strutture (dipartimenti e uffici) per appurare se la distribuzione del personale sia adeguata ed equilibrata alle necessita reali delle stesse o se sia necessaria una razionalizzazione. In quest'ambito, pur tenendo in conto il ruolo centrale del direttore generale quale capo del personale, credo nell'utílità di un costante e continuo confronto con il personale TA, anche allo scoPo di evitare conflittualità ed ingiustizie, ricorrendo al metodo dell'ascolto, fatte salve le reciproche competenze e funzioni. Ho il più grande rispetto per le organizzazioni sindacali, quale presidio democrarico dei diritti dei lavoratori. Sono convinto che il successo dell'Ateneo dipenda anche dalla soddisfazíone del personale in tutte le sue componenti che mi impegno a coinvolgere nelle scelte e nelle politiche decisionali: perché è così che si puo far crescere I'orgoglio dell'appartenenza alla nostra Universit,à e la motivazione personale al lavoro. Un altro aspetto da considerare è il coinvolgimento del personale amministrativo nelle attività didattiche. ll tecnico personale tecnico deve essere utilmente impiegato nella gestione di attività di esercitazione e di tirocinio. Anche alcune attività frontali Potranno essere dírettamente attribuite loro, sulla base delle comperenze 27 ll Personale tecnico amministrativo riconosciute, una pratica di cui ho verifìcato i buoni risultati in dodici anni di coordinamento dei corsi di laurea triennali di area sanitaria. in base agli obiettivi La verifìca farà riferimento al raggiungimento dei risultati In quest'ambito rientrano anche il rispetto delle scadenze e i tempi di assegnati. conseguiti e delle best practices espfetamento delle attività. La valorizzazione dei risultati merito motore del cambiamento sarà il meccanismo fondamentale per far diventare il e individuale' organizzativo e del miglioramento della performance organizzativa 28 La Governance Va da se che per realizzare I'ambizioso progetto diAteneo illustrato in queste linee Programmatiche, I'Università di Sassari dovrà poter contare su un sistema di governo particolarm ente effìciente. Lapplicazione della riforma Gelmini, ha introdotto, nella governance dell'Ateneo e nei nuovi dipartimenti, novità che hanno generato resistenze e critiche da parte del personale e degli stessi studenti. Gli effetti potranno essere meglio misurati alla distanza, anche se problemi e disfunzioni sono emersi in corso d'opera: alcuni sono state già risolti con le recenti modifìche dello Statuto dell'autonomia, pubblicate nella G.U. n. 44 del 22 febbraio 20 14. Per quanto riguarda compiti e funzioni, spetta al rettore, quale primus inter pores, come previsto dallo Statuto, rafforzare il senso di appartenenza alla comunità universitaria Per concorrere alla realizzazione degli obiettivi fìssati, tenendo sempre presenti i principi ricordati nella premessa di queste linee programmatiche. ll nuovo Senato accademico e il Consiglio di amministrazione devono assumere i rispettivi compiti d'indirizzo politico (di programmazione, di regolazione, di consultazione, di coordinamento e di controllo), il primo, e d'indirizzo amministrativo gestionale fìnanziario (d'indirizzo strategico, vigilanza e di controllo dell'attività di programmazione fìnanziaria e del personale, amministrativa, della sostenibilità finanziaria e e di della situazione economico patrimoniale dell'Ateneo) il secondo. Questi due organi, pur nell'ambito delle specifiche prerotative e funzioni, dovranno stabilire un rapporto equilibrato e fattivo per garantire effìcienza all'Ateneo nelle sue azioni collegate alla missione istituzionale. Come rettore, se avrò la fiducia della comunità accademica, sarò coadiuvato da un Prorettore vicario e da un limitato numero di prorettori con deleghe definite permanenti 29 La Governance tecnologico' (ad esempio: didattica ed orientamento, ricerca e trasferimento i nte r n azi o n alizzazi on e, ed iIi zi a, b i I anc i o)' di area medica ll seftore della sanità sarà affìdato ai tre direttori dei dipartimenti in campo' Nella loro attivieà saranno che opereranno di concerto sulle varie questioni direttamente coinvolto nella gestione coadiuvati dal presidente della struttura di raccordo, settore della sanità' delle questioni universitarie che riguardano il delicato Iprorettori,insiemeada|cunidelegatisuasPettispecifici,oaProgetto' delegati si farà guidare da criteri di costituiranno la squadra del rettore, che nella scelta dei dell'equilibrio di genere' ll numero competenza, di merito, tenendo Presente il principio ed efficienza' ll rettore contenuto dei suoi comPonenti assicurerà alla squadra agilità dei suoi delegati' risponderà direttamente agli organi di governo dell'operato al al fìne di dare corPo si potranno costituire gruppi di lavoro su tematiche specifiche, con le esigenze del progetto di un'Università parteciPata e in costante raPPorto i rapporti "con altri soggetti territorio, penso di istituire una commissione ad hoc per e istituzioni". ogni atto uffìciale M,impegno a garantire la capacità di ascolto e di condivisione di del personale tecnicocon particolare riferimento al consiglio degli studenti e al consiglio quest'ultimo al governo amministrativo. Sono convinto che la partecipazione di Senato accademico e nel dell,Università debba estendersi al di là della limitata presenza nel delega a Consiglio di amministrazione. Pertanto Penso di affìdare qualche specifica su ambiti e temi rappresentanti del personale che saranno chiamati a coadiuvare il rettore di loro comPetenza. Per gli organi di controllo, consultivi e di garanzia, assumo come quadro di riferimento lo Statuto vigente. Per quanto riguarda il Direttore generale, data la nevralgica imPortanza di questa fìgura, assumerà speciale rilievo I'attenta osservanza pubblica selezione Per avere la sicurezza che di ogni step della procedura la persona selezionata risponda imprescindibili esigenze di alta qualificazione ed esperienza professionale' 30 di alle La Governance In presenza di una crisi che riversa i suoi effetti sul sistema, i comportamenti "virtuosi" sul fronte fìnanziario guideranno ogni scelta, anche riguardo al reclutamento dei docenti e all'assunzione di personale tecnico amministrativo. Tra gli obiettivi di risparmio vanno compresi il miglioramento degli indicatori di performonce utilizzati nella ripartizione delle risorse statali e nell'attribuzione delle stesse ai dipartimenti. Peraltro i vincoli alla spesa pubblica hanno già imposto una seria revisione delle strategie d'intervento. Occorrerà proseguire nei prossimi anni sulla strada dell'ottimizzazione delle risorse disponibili e di una gestione sempre più effìciente della sPesa. Tenuto conto della situazione di crisi e del contesto in cui operano i due Atenei sardi, occorrerà intensificare la pressione in atto da parte della Conferenza dei rettori perché sia rivisto il calcolo del costo standard per studente in rapporto al FFO. Inoltre anche le spese riguardanti gli stipendi nelle Università per il personale universitario docente e tecnico amministrativo, in regime convenzionale col SSN, dovranno essere valutate in misura ridotta ai fìni del calcolo del relativo indicatore. Sulla base dei dati emersi dal recente censimento del patrimonio immobiliare dell'Ateneo occorrerà predisporre un piano d'intervento - d'intesa col CdA e tenuto conro della normativa vigente - al fìne di valorizzarlo al meglio, alienando gli immobili non indispensabili per I'istituzione universitaria (e fonti di spesa) e defìnendo strategie di utilizzazione che assicurino risorse aggiuntive all'Universita e/o vantaggi agli studenti in termini di spazi per la didattica e il tempo libero. L esigenza di snellire le procedure, accelerando i tempi di adozione dei prowedimenti amministrativi finali si pone con urgenza, di fronte alle complicazioni prodotte dalle recenti riforme e conseguenti disposizioni attuative interne, che hanno prodotto disfunzioni. E questo anche per effetto di una mancata armonizzazione tra diverse strutture e uffìci dell'Ateneo. Per le attività che coinvolgono competenze di più uffìci si possono prevedere delle conferenze di servizi. Allo scopo di favorire I'assunzione delle delibere sarà utile predisporre un regolamento interno, adeguatamente flessibile, per evitare lungaggini e bizantinismi 3l La Governance amministrativi. Ci si attende una semplifìcazione dall'entrata a pieno regine della piattaforma U-Gov acquisita dall'Ateneo, che comprende il Sistema lnformativo Esse3 per predisporre, gestire e monitorare tutti i processi, dalle immatricolazioni e iscrizioni amministrativi connessi agli ordinamenti e agli atti regolamenti didattici, alla programmazione dell'offerta formativa, alla verbalizzazione online degli esami e, inoltre, la gestione delle carriere degli studenti, compreso il Postlaurea e I'Alta Formazione. Con cadenza annuale darò conto, se mi sarà data la responsabilità di governo di questo Ateneo, dello stato di avanzamento del programma, delle modalità di utilizzo delle risorse e dei risultati conseguiti in rapporto agli obiettivi e alle strategie di governo, individuando i fattori critici e quelli di successo, anche in relazione con altriAtenei. Intendo inoftre organizzare periodicamente - coinvolgendo gli organi di gestione, di controllo, consultivi e di garanzia - "Conferenze d'indirizzo" o programmatiche per trattare, anche con Senato e CdA, nei rispettivi ruoli statutari, delle problematiche centrali dell'Ateneo, in modo da rafforzare la condivisione di obiettivi e strategie di governo. 37 LAteneo e il suo Territorio Quella dei rapporti con íl territorio rappresenta la "terza missione" della vocazione universitaria accanto a quelle classiche di didattica e di ricerca. ll signifìcato fondamentale è riassunto nel binomio "trasferimento tecnologíco alle imprese conoscenze alle popolazioni", con I'obiettivo primario di e diffusione delle concorrere allo sviluppo economico e sociale dell'area sulla quale I'Università insiste. Un compito cui I'Università deve adempiere, impegnandosi ad ampliare gli spazi di collaborazione con il mondo della produzione' con le imprese, le industrie, e con tutti quei settori che nella nostra regione rappresentano impoftanti risorse: agricoltura, turismo e ambiente. Nel contesto della programmazione nazionale Horizon ltalia, in raccordo con quanto già espresso in Europa dal programma Europeo Horizon 2020,'l rapporto fra Universita e territorio trae nuova forza.ll programma infatti comprende fra gli ambiti di intervento questioni riguardanti la produttività, la creatività, il capitale umano e I'innovazione istituzionale e sociale. Su queste basi appare evidente la necessità di guardare ai risultatí concreti delle attività di ricerca svolte nel territorio con I'obiettivo di fornire nuove opportunita ai nostri studenti, collegandoli al sistema del lavoro, alla nuova imprenditorialità e alle professioni emergenti, in un'ottica di sviluppo territoriale integrato. Un percorso formativo che dovrà anche dedicare attenzione alla acquisizione di competenze quali il problem solving e il teamworking e dovrà sviluppare negli studenti attitudini alla leadership al fine di raÍforzare I'autoimprenditorialità. Riguardo a quest'area strategica, sarà interlocutore privilegiato la Camera di Commercio - che sostiene l'lncubatore Universitario e che definirà un Percorso volto a creare sinergie per le start up innovative e i servizi offerti a favore delle imprese - nell'ambito del network lNN.TE. 33 Sassari Città universitaria LUniversita rappresenta la più grande azienda del territorio: attorno ad essa si e non muove una numerosa comunità studentesca, che vi affluisce da altre aree dell'isola Basterebbe solo, alimentando una domanda di case, di servizi, ecc. non certo trascurabile. questo a dettare politiche capaci di far sì che Sassari possa diventare dawero città universitaria, una città a misura di studente, in cui il governo locale, con le sue scelte operative, tenda a privilegiare la coesione sociale, la diffusione e la disponibilità alla conoscenza, la creatività, la libert'à, la qualità dell'ambiente naturale e culturale. produrre A,lcune citta universitarie europee ci offrono un esempio di che cosa può di tanti fattori: basso costo della vita, costi contenuti d'iscrizione, trasporti gratuiti, un'Università che offre stimoli, progettualità, I'incrociarrsi virtuoso servizi sanitari e innovazione, offerta formativa di livello, qualità della vita per studenti residenti e non residenti e della popolazione in generale, reputazione dell'ateneo, interrelazione tra mondo accademico e mondo del lavoro, infrastrutture accademiche e urbane, sicurezza, cultura cosmopolita, attenzione al sociale' F,er quanto lontana la mia esperienza di studente non residente a Sassari mi aiuta immaginare quanto possa essere proficua una stretta collaborazione amminis1razione pubblica e tra a Università, governo locale, perché Sassari diventi una vera città universitaria, stimolante, con spazi per I'incontro e la socializzazione, aPerti a manifestazioni, concerti, pienamente vissuti da studentesse e studenti del nostro Ateneo, oltre che dall'intera cittadinanza. "lfra le possibilità in campo, da verifìcare con I'Amministrazione comunale, quella di un progL56o di riqualificazione degli spazi intorno all'antico edificio del Collegio gesuitico, il quale, una volta completati i lavori nell'ex Estanco, si gioverebbe della disponibilità dello slargo cli piazza Università. La sua chiusura al traffìco e il divieto alla sosta dei veicoli consentirebbe un'estensione degli spazi dell'atrio, facendo risaltare e mettendo in valore I'edificic, stesso, uno dei simboli identitari di una città che è sede di Università da più di quattro secoli. 34 Sassari Città universitaria A proposito di spazi e tempi di vita degli studenti non si possono dimenticare i contesti urbani su cui insistono i vari poli del nostro Ateneo, frequentati quotidianamente da masse di studenti capaci dí rivitalizzare con la loro gíoventù una città che risente grandemente del calo demografico, della crisi economica, della scomparsa di botteghe e attività artigianali che ne rappresentavano la linfa vitale. Assicuro il mio impegno in collaborazione con I'Ersu, per accelerare i tempi della realizzazione del Campus, le cui problematiche sembrano finalmente awiate a soluzione, grazie anche al recente sblocco di finanziamenti assicurati dalla Regione che consentiranno di ampliare le possibilità di ospitalità per i nostri studentí fuori sede. In questa direzione e con l'obiettivo di dare concretezza al diritto allo studio, andranno rilanciati gli altri Progetti per favorire il reperimento di alloggi di concerto con le amministrazioni comunali di Sassari e Alghero. Un'altra scelta strategica potrebbe essere quella di aprire un tavolo di confronto con Regione e Comune per verifìcare la possibilità di concedere mutui e agevolazioni per le ristrutturazione ai proprietari di case del centro storico di Sassari che intendano affìttare a studenti a prezzi molto contenuti: oltre a rivitalizzare il cuore della città, in grave declino in questi ultimi anni, la disponibilità di alloggi a buon mercato potrebbe rappresentare un "valore aggiunto", capace di attrarre nuovi studenti e, nel contempo, di elevare la competitività. un discorso con le amministrazioni comunali per impostare un progetto che crei le condizioni di un'accoglienza migliore - sul piano dell'alloggio e dei servizi - per studenti e docenti stranieri, convegnisti, ricercatori: Bisognerà, infìne, awiare l'attrattività del nostro Ateneo potrebbe crescere grazie ad una politica lungimirante in quest'ambito, capace di garantire un'ospitalità in linea con le tradizioni e la cultura della nostra terra, da considerare come una risorsa specifica che può lavorare per il futuro e preparare opportunicà. 35 Sanità e Azienda Ospedaliero Universitaria LAzienda Ospedaliero Universitaria (AOU) di Sassari è Azienda di riferimento per le attività assistenziali essenziali allo svolgimento delle funzioni istituzionali dí didattica e di ricerca della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università nell'ambito della programmazione sanitaria nazionale e di Sassari. Essa opera regionale e concorre sia al raggiungimento degli obiettivi di questa ultima sia alla realizzazione dei compiti istituzionali dell'Università. La missione dell'AOU consiste nello svolgimento unitario e coordinato delle funzioni di assistenza, didattica e ricerca, in modo da garantire alti standard di assistenza sanitaria nel servizio pubblico di tutela della salute, la crescita della qualità dei processi formativi, lo sviluppo delle conoscenze biomediche e dell'innovazione tecnologica. Lapprovazione dell'Atto aziendale da parte della Regione consentirà di poter e allo stesso tempo di mettere a Punto buon funzionamento dell'assistenza e realizzare appieno la missione sopra ricordata alcune procedure d ef ed interventi per il l'organ izzazione del la stessa. In particolare dovranno finalmente svolgere il loro imprescindibile ruolo di raccordo tra le AOU e Università il Collegio dei Sanitari (finora pressoché inesistente) e I'Organo di Indirizzo, ad oggi limitato nello svolgimento della sua attività, proprio per ritardo nel I'approvazi il one del I'Atto Aziendale. Nei confronti dell'AOU m'impegno a garantire sostegno forte alla peculiarità delle esigenze della componente universitaria che deve rimanere ben rappresentata nel numero e nella tipologia delle posizioni perché la Facoltà di Medicina e Chirurgia possa continuare a svolgere il ruolo di riferimento nell'assistenza nel nostro territorio. Saranno prioritari i problemi legati ai fondi contrattuali per la dirigenza medica e non medica, e per il comparto e il giusto adeguamento delle posizioni del personale e in particolare d i q u el lo tecn ico-am m i n istrativo. 36 Sanita e Azienda Ospedaliero Universitaria Si dovrà considerare I'inserimento in AOU dei nuovi ricercatori così come di e di quelli a TD tutte le altre figure professionali che in qualche modo partecipano alle attività assistenziali. Verranno anche definite le regole per le attribuzioni delle gratificazioni da destinare al personale universitario e non universitario che collabora alle attività didattiche o di ricerca. L'Organo di Indirizzo sarà messo in grado di collaborare alla definizione degli obiettivi e di proporre iniziative e misure per assicurare la coerenza della programmazione didattica e scientifìca dell'U niversità. L'Atto Aziendale, nella sua immediata atcuazione, consentirà fìnalmente attivazione dei dipartimenti assistenziali ad attività integrata, nel rispetto della componente universitaria quale motore dell'AOU. Sarà inoltre necessario ragionare in termini di qualità e sicurezza e I'Università deve assumere una responsabilità decisa negli obieaivi di programmazione. Occorre, infine, recuperare il grande valore umano, culturale e scientifico delle professionalità che hanno caratterizzato la storia della Facoltà Universisà, segnata da risultati di Medicina della nostra di ricerca e di riconoscimenti ai grandi Maestri che hanno operato in ogni settore della Medicina. Un rilancio in quest'ambito può contribuire a invertire la rotta, in una situazione di spinte individualistiche, di perdita di prestigio e di progressivo impoverimento e perdita di ruolo del Sassarese. 37 L'Edilizia Lo svolgimento adeguato delle attività istituzionali richiede un patrimonio immobiliare rispondente ad una pluralità di esigenze, dalla didattica all'amministrazione, alla ricerca, alle destinazioni ad archivi e biblioteche, con la necessaria attenzione per le normative igienico-sanitarie e di sicurezza. È in corso una programmazione di interventi per un importo, parzialmente cofìnanziaro dall'Ateneo di complessivi 80 milioni di euro, tutti i progetti saranno cantierati nel corso del 2014 e dovranno essere portati a termine secondo la programmazione a suo tempo stabilita. L'Università ha terreni ed edifici distribuiti per tutta I'isola, come emerge dal recente censimento del patrimonio immobiliare dell'Ateneo portato avanti dall'Agenzia def le Entrate regionale e territoriale e dall'Università, in ottemperanza agli obblighi imposti dalla legge 24012010 di riforma delle Università, in materia di contabilità economico- patrimoniale negli Atenei. Possiamo ora contare anche sui dati risultanti dalla valutazione e dalla catalogazione di edifici e terreni che I'Università ha ottenuto in comodato d'uso dal e terreni per aziende (agricole e Dopo attenta valutazione si potrebbe prendere in considerazione la possibilità di Demanio dello Stato e dalla Regione: immobili zootecniche), nonché gli edifìci destinati alle cliniche. alienare immobili e strutture - facenti parte del cospicuo patrimonio dell'Università - non indispensabili per le fìnalità istituzionali. Insieme agli organi di governo dell'Ateneo e agli organismi tecnici, occorrerà lavorare per dare corpo ad un piano generale per la messa in valore soprattutto degli edifici di pregio. Molte opere sono in corso e intendo adoperarmi perché quanto in programmazione possa giungere a compimento nei tempi previsti. La messa in sicurezza e a norma degli immobili (con particolare attenzione per luoghi di lavoro e di studio) sarà una delle mie priorità. Su questo terreno farò riferimento naturalmente sulla competenza tecnica del SPPIS. 38 i UEdilizia Ricorrendo anche al contributo tecnico di colleghi e studenti con competenze specifiche in Ateneo, intendo intraprendere un percorso verso la riqualificazione del patrimonio edilizio anche in termini di risparmio energetico. È indispensabile awiare un'adeguata riflessione sulla sostenibilità energetica. In questo senso abbiamo una grande disponibilità di superfici coperte negli immobili di proprietà del tutto inutilizzate. Nella gestione del patrimonio edilizio, vorrei mettere in primo piano I'adeguamento degli spazi didattici, luoghi del sapere e della trasmissione della conoscenza puntando a qualificare I'offerta formativa, anche attraverso I'attrattività e il comfort degli ambienti di studio. In questi ultimi anni sono stati fatti passi avanti nell'ampliare la disponibilità di aule, ma rimane ancora da fare per quanto attiene i laboratori didattici, tenuto conto anche dei criteri di accreditamento che riguardano i corsi di studio attivi. 39 Conclusioni Quello che si sta svolgendo sotto i nostri occhi è un processo di radicale cambiamento dell'Università, e la nostra, con la sua vecchia storia, ne è investita in pieno, nel passaggio obbligato da istituzione di alta formazione di tipo tradizionale a fondamentale ingranaggio dello sviluppo del territorio, a centro di creazione ed elaborazione di conoscenze in rapidissima trasformazione. Nel nuovo scenario che si sta aprendo, con il rischio di marginalizzazione che incombe sulle Università del Mezzogiorno e delle lsole, dobbiamo rinnovare la didattica, effettuando una rivoluzione che ruota intorno agli studenti e proietti I'Università verso I'esrerno, evitando il pericolo del localismo. Pur tenuto presente la nostra dimensione di Università medio-piccola, in un'area diffìcile, siamo in grado di mettere in moto energie, risorse, impegno, entusiasmo e passione, per far fronte alle sfìde della post modernità. L'Università di Sassari dovrà essere un'istituzione di formazione e ricerca, capace di distinguersi per la qualità degli studi e della ricerca, il trasferimento di conoscenza e la risposta alle istanze culturali, tecnico-scientifiche e occupazionali del territorio del Nord Sardegna. A questo proposito, intendo operare - se avrò la fiducia dei colleghi - per un confronto serrato e continuo con le istituzioni (Stato, Regione, Comuni) per definire strategie di sviluppo dell'Università e del territorio. M'impegno come rettore a operare in spirito di servizio, senza soggiacere a interessi e pressioni da qualunque parte essi vengano. Mi faccio tarante della meritocrazia, e intendo puntare sulle professionalità e le competenze, bandendo clientelismi e favoritismi. So che ci aspetta un compito gravoso. Chiedo, in caso di elezione, un impegno collettivo e la discesa in campo delle migliori energie intellettuali per costruire insieme un Ateneo di qualità e un'autonomia responsabile. Un'Università moderna per affrontare sfìda sempre più diffìcile della ricerca multidisciplinare e interdisciplinare. Un'Università 40 la Conclusioni caPace di garantire continuità in alcuni settori dell'azione di governo, ma col coraggio dell'innovazione e della discontinuità dove necessario. Un'Universita basata sul primato dei principi etici, attenta ai diritti, attrattiva, dove le pari opportunità e le istanze di genere siano pienamente affermate, mettendo in campo azioni positive e assicurando un'adeguata raPPresentanza negli organismi decisionali. Un'Università in cui il reftore è in prima linea nel promuovere I'immagine dell'Ateneo e nel garantire la buona riuscita dell'azione di Soverno, attraverso la condivisione chiara e trasparente di obiettivi e strategie, la tutela dei valori, il metodo del confronto e del dialogo, la collaborazione con la Governance, la dirigenza, il personale docente, tecnico amministrativo e bibliotecarío, una gestione "partecipata". E' sulla base di questa visione sul futuro del nostro Ateneo che propongo la mia candidatura alla carica di rettore nei diffìcili, ma esaltanti, sei anni che ci attendono. t, t. i \' 'Lt +-L-c-" \,,-'.-*."ì Lt 4l
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