CORSO DI CHIMICA Lezione del 30 Aprile 2014 C.I. Chimica/Tecnologia dei Materiali Energia Libera Poiché tutti i processi prevedono sia variazioni entalpiche che entropiche, è stata introdotta una nuova funzione di stato che tenga conto di entrambe le grandezze ed anche della temperatura: G = H - TS La nuova funzione di stato prende il nome di energia libera di Gibbs o energia libera. G e Spontaneità A temperatura e pressioni costanti, il verso di svolgimento dei processi spontanei è quello nel quale diminuisce l’energia libera del sistema Se ∆G < 0, il processo è spontaneo. Se ∆G > 0, il processo non è spontaneo. Se ∆G = 0 ? Equilibrio Chimico ∆G = 0 descrive uno stato che viene definito di: EQUILIBRIO CHIMICO E’ uno stato di equilibrio dinamico e non statico: non si ha un blocco della trasformazione ma l’equivalenza tra due processi (diretto ed inverso) che, bilanciandosi quantitativamente nell’unità di tempo, simulano una staticità a livello macroscopico Calcolo del ∆G Consideriamo una generica reazione chimica: aA + bB cC + dD La variazione di energia libera è data, per definizione, da: ∆G = Gprodotti - Greagenti ∆G ed Equilibrio Se si considera la condizione di equilibrio (∆G = 0), si osserva che questa condizione si raggiunge se: ∆Gº + RT ln (PcC x PdD) / (PaA x PbB) = 0 - ∆Gº / RT = ln (PcC x PdD) / (PaA x PbB) (PcC x PdD) / (PaA x PbB) = e-∆Gº / RT Costante di Equilibrio Data una reazione chimica, si definisce come costante di equilibrio della reazione la grandezza data dal prodotto delle pressioni parziali dei prodotti ciascuna elevata al proprio coefficiente stechiometrico diviso per il prodotto delle pressioni parziali dei reagenti ciascuna elevata al proprio coefficiente stechiometrico. Kp = (PcC x PdD) / (PaA x PbB) Kp = e-∆G° / RT Costante di Equilibrio Kp = (PcC x PdD)/(PaA x PbB) Le pressioni parziali dei prodotti compaiono al numeratore mentre quelle dei reagenti compaiono al denominatore: Un valore elevato di K corrisponde ad un numeratore grande ed un denominatore piccolo: all’ equilibrio la miscela di reazione contiene molti prodotti e pochi reagenti. Costante di Equilibrio Kp = (PcC x PdD)/(PaA x PbB) Il valore di K è di fondamentale importanza per valutare il grado di conversione dei reagenti in prodotti. Costante di Equilibrio La costante di equilibrio di una reazione chimica può essere espressa anche in funzione di altre grandezze capaci di esprimere il comportamento quantitativo delle specie che reagiscono. Ad esempio, si può utilizzare la concentrazione, grandezza che indica la quantità di sostanza contenuta in una unità di volume. Il valore della costante cambia numericamente, ma permane il suo significato. Costante di Equilibrio Kp = (PcC x PdD)/(PaA x PbB) Poiché per un gas vale la legge: P x V = n x R x T Si può ricavare che: Pi = ni x R x T / V Da cui: Kp = ([nC x R x T / V]c x [nD x R x T / V]d)/([nA x R x T / V]a x [nB x R x T / V]b) Kp = ([nC x R x T / V]c x [nD x R x T / V]d)/([nA x R x T / V]a x [nB x R x T / V]b) Riorganizzando: Kp = (nC c x nDd)/(nAa x nBb) x [R x T / V]c + d -a–b Kp = Kn x [R x T / V]c + d - a – b = Kn x [R x T / V]∆n In modo analogo, tenendo conto che Ci = ni / V, si Consideriamo la reazione: N2 + O2 2 NO Assumiamo di introdurre in un recipiente chiuso ad una temperatura costante una mole di N2 ed una mole di O2. Calcoliamo il numero di moli delle varie specie quando si stabilisce l’equilibrio. In questo caso poiché ∆n = 0, le costanti sono tutte eguali e pertanto si può lavorare in moli. N2 + O2 2 NO Essendo partiti da n(N2) = n(O2) = 1 all’equilibrio si avrà assumendo che delle due sostanze abbiano reagito x moli di entrambe n(NO) = 2 x n(N2) = 1 – x n(O2) = 1 - x Kn = n(NO)2 / (n(N2) x n(O2)) = 4 x2 / (1 - x)2 √Kn = 2 x / (1 - x) x = √Kn / (2 + √Kn) Costante di equilibrio 10n + - n=1 0,612 0,136 n=2 0,832 0,048 n=3 0,940 0,016 n=4 0,981 0,0048 n=5 0,994 0,0015 Equilibri Omogenei ed Eterogenei Se tutte le sostanze che sono presenti nella reazione appartengono alla medesima fase, il sistema si definisce omogeneo. Se tutte le sostanze che sono presenti nella reazione non appartengono alla medesima fase, il sistema si definisce eterogeneo. Equilibri Eterogenei Nel caso in cui in un equilibrio eterogeneo compaiano specie in fase liquida o solida, si deve tener conto che la concentrazione di un liquido od un solido puro sono costanti ed indipendenti dalla quantità presente. Dato, pertanto, che queste concentrazioni non cambiano, mentre la reazione si avvicina all’equilibrio possiamo ignorarle nei calcoli relativi alle costanti di equilibrio. Stato di Avanzamento di una Reazione Data una reazione chimica, è possibile misurare le concentrazioni o le pressioni parziali della miscela di reazione. I valori misurati possono essere introdotti nella espressione della costante di reazione. Il valore che si ricava da questo calcolo si chiama: Quoziente di reazione (Q) Per prevedere se la miscela dei reagenti di cui si è misurata la composizione, tende a formare altri prodotti o a decomporsi nei reagenti, si confronta Q con K (stando attenti di utilizzare grandezze coerenti). Se Q < K, la reazione formerà altri prodotti Se Q = K, la reazione è all’equilibrio Se Q > K, la reazione decomporrà i prodotti in reagenti Equilibrio Consideriamo, ad esempio, una reazione semplice: PCl5(g) <=> PCl3(g) + Cl2(g) Kp = P (PCl3) x P( Cl2 )/P(PCl5) Kp = 78,3 ( 523 K ) Equilibrio Introduciamo in un recipiente del volume di 0,5 L una quantità di PCl5 tale che P(PCl5) = 1,285 atm: PCl5(g) <=> PCl3(g) + Cl2(g) Kp = P (PCl3) x P(Cl2 )/P(PCl5) Kp = 78,3 ( 523 K ) Equilibrio Quindi nel momento in cui inizia la reazione: P(PCl5) = 1,285 atm P(PCl3) = 0 atm P(Cl2) = 0 atm Poniamo che nel momento in cui la reazione va all’equilibrio, abbiano reagito tante moli di PCl5 da farne variare la pressione di x per cui: P(PCl5) = 1,285 atm - x P(PCl3) = x atm P(Cl2) = x atm Equilibrio Considerando la costante di equilibrio: Kp = P (PCl3) x P(Cl2 )/P(PCl5) Si ricava: Kp = 78,3 = x2/(1,285 - x) Ossia: x2 + 78,3 x – 100,6 = 0 Risolvendo l’equazione di secondo grado: X = -79,6 o 1,264 Equilibrio Scartando, ovviamente, la radice negativa: P(PCl5) = 0,021 atm P(PCl3) = 1,264 atm P(Cl2) = 1,264 atm In questo caso si può valutare una decomposizione del PCl5 pari a circa il 98 % Equilibrio e Perturbazioni Esterne Nel sistema all’equilibrio immettiamo ,ora, una quantità di Cl2 tale da portare P(Cl2) = 2,15 atm. Le pressioni all’interno del contenitore sono: P(PCl5) = 0,021 atm P(PCl3) = 1,264 atm P(Cl2) = 2,15 atm Kp = P (PCl3) x P(Cl2 )/P(PCl5) = = 1,264 atm x 2,15 atm / 0,021 atm = 129,41 ≠ 78,3 Equilibrio e Perturbazioni Esterne Il sistema non è più all’equilibrio e, quindi, non è stabile perché in queste condizioni: ΔGprodotti ≠ ΔGreagenti La reazione diretta ed inversa non sono più bilanciate e, di conseguenza, la reazione si modificherà per raggiungere un nuovo equilibrio in cui, poiché Q > Kp : P(PCl5) = 0,021 atm + x P(PCl3) = 1,264 atm - x P(Cl2) = 2,15 atm - x
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