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Segreteria Nazionale Telecom
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LA FARSA DELLA CONSULTAZIONE ( Leggere attentamente prima della somministrazione ) Siamo alle comiche finali: il progetto di riorganizzazione del Caring Services sotto forma di presunto accordo – non sottoscritto formalmente da nessuna RSU e/o OO.SS. – doveva essere sottoposto a referendum, anzi, declassato ad una consultazione – ora ad un niente – in quanto è stato riconvocato il Coordinamento Nazionale RSU su richiesta di FISTel ed UILCOM nei giorni del 17 e 18 durante i quali si doveva svolgere la consultazione a valle delle assemblee dei Lavoratori. Vediamo di comprendere tanta approssimazione e soprattutto capire il perché di questa ambiguità. People Value, attraverso il braccio operativo delle Relazioni Sindacali, constatata l'impossibilità di raggiungere un accordo – vero – sul testo del progetto organizzativo, decide di indire un referendum comunicandolo (vedi nota ufficiale sul portale aziendale datata 2 dicembre 2014, nda) e divenendo essa stessa Associazione Sindacale: presumendo nei fatti di riscrivere così art. 21 Legge 300/1970, che invece viene disatteso e violato!!! Va da sé che, qualora l'Azienda svolgesse il mestiere delle rappresentanze sindacali, si rischierebbe di assistere alla storia della gazzella che prova a dar la caccia al leone!!! Evidentemente la posta in gioco è molto alta: vediamo perché. Cosa ci guadagna l'Azienda Se passasse questa formulazione, i vantaggi per l'Azienda sarebbero enormi. Con l'obiettivo di realizzare un Cloud delle competenze, ”tale da valorizzare e sviluppare le performance individuali” (leggasi trascrizione delle chiamate cliente ed analisi delle relazioni con l'operatore di Customer, nda), si darebbe una definitiva spallata al superamento dell'art 4 stessa legge 300/70, che tanto fastidio arreca per ottenere il controllo diretto (non a distanza). Creare questo precedente per l'Azienda significherebbe suggerire un realistico schema di riferimento al Ministro del Lavoro nel momento in cui dovrà formalizzare i decreti attuativi del Jobs Act attualmente in fase di iter di approvazione. Tanta solerzia, inoltre, Telecom potrà farla valere nei confronti del Governo per l'ottenimento della tanto sperata e futuribile solidarietà espansiva. L'approvazione del primo punto del testo, da solo, farebbe pericolosamente avvicinare il progetto di societarizzazione e non produrrebbe un suo superamento o accantonamento: perché disporre di uno strumento flessibile e di ricatto verso i lavoratori misurati e ottimizzati nelle loro prestazioni attirerebbe come le api al miele i possibili partner industriali o i potenziali compratori del comparto di Customer Service esternalizzato. Senza contare che misure così mirate e individualmente focalizzate alla misura della produttività individuale non sono in possesso degli altri Cosourcers!! Un altro enorme vantaggio per l'Azienda risiede nella cosiddetta flessibilità operativa: leggasi turno Jolly, che rappresenta un vero cavallo di Troia: una volta portato dentro le mura e stabilmente istituito (oggi per un massimo del 8,3% dell'unità produttiva), domani realizzerà l'agognato sogno di rendere il rapporto di lavoro da prestazioni fissa a chiamata, altro che copertura delle curve di traffico!!!! Viene da chiedersi se chi partorisce queste idee abbia mai chiamato il 187 dalle 9:45 alle 12:30! Quando un ex diritto acquisito diventa una elargizione discrezionale Stiamo parlando della minuscola contropartita che l'Azienda ha messo sull'altro piatto della bilancia. Alcuni esigui passaggi e/o promozioni al livello 6, cosiddetto salamandra, ovvero né pesce (coordinatore), né carne (specialista …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………............... Segreteria Nazionale Telecom , Via Torino 95 00184 Roma E‐Mail : [email protected] URL : www.cisalcom.org 2
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ad attività progettuali). Se oggi l'Azienda elargisce con atto di liberalità i passaggi di livello anziché applicare delle regole prestabilite ed oggettive, le responsabilità di questo baratto sono delle OO.SS. triplice, che in meno di un ventennio hanno consentito che l'Azienda smantellasse tutti i criteri e le procedure per il passaggio a livello superiore lasciando che capi e capetti da un lato, ed alcuni sedicenti rappresentanti sindacali dall'altro, facessero mercimonio delle emancipazioni dai livelli inquadramentali. Solo ora qualcuno si è accorto che ci sono lavoratori al 3° livello che da un decennio dovevano passare, “perché in possesso delle condizioni contrattuali previste”, al 4° livello retributivo ed inquadramentale. Minacce ritorsive L'azienda in questi giorni è impegnata in un tour de force con i dirigenti della divisione Caring Services per incontrare i lavoratori nelle loro sedi e spiegare il verbo del progetto e le conseguenze del mancato consenso al testo base, che si chiedeva di approvare: ai meritevoli sarà riservato l'Eden, ai dubbiosi sarà concesso di redimersi, mentre per i contrari riottosi si vaticinano le fiamme perenni!! Come ne esce il sistema di pseudo relazioni sindacali in Telecom Il tentativo di sottoscrivere l’accordo a tutti costi da parte di Fistel e UILCOM organizzando in parallelo con l’Azienda Assemblee ed incontri oltre che una Consultazione Farsa, la dice lunga sul fine di un modello di relazioni non più unitario; fatto di Attribuzioni senza deleghe con una maggioranza di Lavoratori sempre più distante, nauseata, indignata e sconcertata da tanto inciucio ed approssimazione giocata sempre sul futuro di un settore ancora strategico per l’Azienda. Il confronto ‐ anche se viziato‐ probabilmente ha spaventato in molti: in Azienda nel caso di bocciatura (qualcuno doveva restituire la pelle all’orso ancora in letargo), le OO.SS. “amiche” avrebbero dovuto fare autocritica e purgatorio per un po’ di tempo, mentre SLC da sola avrebbe dovuto prendere atto che l’unitarietà non esiste più. Come si vede, il confronto era solo una scusa per contarsi al di là ed al di fuori di qualunque logica positiva per affrontare e superare i problemi di prospettiva e di competitività. La nostra posizione Non fatevi ricattare: partecipate agli incontri – se mai saranno ancora previsti – prospettando sempre in modo costruttivo proposte alternative e validamente cantierabili che la vostra esperienza pluriennale ed il vostro buon senso vi suggeriscono. Cisal Comunicazione confida nelle intelligenze dei lavoratori e nel fatto che si possa sbugiardare le menzogne che l’Azienda diffonde circa il calcolo per il recupero della produttività a valle dello sciagurato accordo del 27 marzo 2013, utile per evitare lo spettro della Societarizzazione. Roma 15‐12‐2014 CISAL COMUNICAZIONE Segreteria Nazionale Telecom Antonio Lordi
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