Il mercato delle telecomunicazioni nel mondo: i driver regionali e le operazioni di consolidamento Il segmento mobile rappresenta la maggior fetta del fatturato in tutte le aree mondiali, confermando la tendenziale riduzione del contributo del fisso e un incremento del peso della telefonia mobile, in particolare del segmento dati. L’incidenza è più rilevante per i mercati emergenti, caratterizzati da una limitata dotazione di infrastruttura fissa, dove il superamento del digital divide è stato guidato dall’estensivo sviluppo delle reti wireless. L’Italia 1 costituisce un’eccezione a questa tendenza, presentando un livello dei ricavi da rete fissa pari a quello del mobile (17 miliardi nel 2013) a causa della riduzione molto più spiccata che ha interessato questo segmento nell’ultimo anno storico. A un maggior peso della telefonia mobile corrisponde anche una pressione al ribasso dei ricavi ad essa associati, soprattutto in Europa. L’attuale schema regolamentare asimmetrico in Europa riflette le priorità di liberalizzazione degli anni ’90, in cui l’accesso dei nuovi entranti era favorito attraverso due leve: condizioni di accesso favorevoli e il riconoscimento di rendite da parte dell’operatore incumbent per il traffico su rete fissa e mobile veicolato dagli entranti mediante il sistema delle tariffe di interconnessione. 1 I dati relativi alle telecomunicazioni su rete fissa e mobile di fonte Agcom comprendono informazioni di dettaglio fornite dalle seguenti imprese: Brennercom, BT Italia, Cable & Wireless, CloudItalia, Colt, Fastweb, Green ICN, H3G, Infracom Italia, Orange Business Italy, Retelit, Telecom Italia, Tiscali, Verizon Italia, Vodafone NV, Welcome Italia e Wind, nonché, tra gli MVNO “puri” A-Mobile, Carrefour Italia Mobile, Coop Italia, Daily Telecom, ErgMobile, Noverca, Poste Mobile. Uno schema che, in conseguenza al progressivo ingresso dei nuovi operatori nel segmento del mobile, ha portato a una forte pressione al ribasso dei prezzi del comparto, che si collocano su livelli in generale molto inferiori alle principali economie mondiali. Questo meccanismo, invariato nel tempo, presenta una serie di contraddizioni nel nuovo scenario, dove al contesto di iper-regolamentazione della concorrenza fa da contraltare l’esclusione regolamentare degli over the top. Dal 2005, i prezzi delle telecomunicazioni in Europa sono diminuiti drasticamente, con l’unica rilevante eccezione del Regno Unito. L’Italia segnala una forte diminuzione dell’ARPU (average revenue per user) sostanzialmente in tutti i segmenti. Tra le principali economie mondiali essa presenta il livello minimo di ricavi per utilizzatori, sia per quanto concerne in generale i servizi di telefonia, sia per quanto riguarda il segmento dati. Oltre agli effetti sui prezzi e sui ricavi per utilizzatore, molte differenze interessano il mercato delle telecomunicazioni europeo e quello americano in relazione alla frammentarietà dei mercati e del quadro regolamentare, cui si lega una diversa possibilità per i maggiori operatori di sfruttare le economie di scala e di ricercare una massimizzazione dei costi fissi. Le principali differenze del mercato delle telecomunicazioni Europa Stati Uniti Dimensione del mercato 28 mercati nazionali distinti, totale della popolazione di quasi 600 milioni di individui una nazione, totale popolazione 314 milioni operatori su larga scala che operano su tutto il territorio, insieme a un gruppo di diversi operatori più piccoli, ma di dimensioni comunque rilevanti eredità dei monopoli nazionali pubblici, definiti eredità dei Baby Bells (storicamente a Player basati sul mercato delle all'interno dei confini statali. Ci sono alcuni capitale privato), ora per lo più consolidati, reti fisse in rame casi di cross ownership delle infrastrutture, ma con i più importanti player che gestiscono il senza network intra peasi mercato in regime di oligopolio la copertura è sul 24-55% della popolazione la copertura del cavo copre il 96% della Player via cavo (in Italia è assente) popolazione Licenze per l'utilizzo dello gestione decentralizzata, autorizzata a livello mandato unico dell'autorità FCC spettro di stato membro Player nel mercato delle reti mobili differenti operatori in ogni paese (alcuni gruppi operano in più paesi ma non ci sono network paneuropei Nel mercato americano attualmente 4 operatori controllano circa il 93% del mercato. Anche in Europa la maggioranza dei sottoscrittori è servita dai quattro principali operatori, Telefonica, Vodafone, Deutsche Telekom e Orange, ma il mercato è altamente frammentato, con oltre 100 operatori tra telefonia fissa e mobile che controllano a loro volta dozzine di compagnie più piccole. L’assenza di network paneuropei, una regolamentazione antitrust stringente che ha scoraggiato in passato importanti aggregazioni, una gestione delle licenze per l’utilizzo degli spettri che continua a essere decentrata a livello nazionale, nonché la minore dotazione di copertura del cavo, rappresentano le principali differenze tra i due mercati. La concentrazione del mercato americano è legata alla maggiore intensità delle operazioni di fusione e acquisizione che lo ha caratterizzato nel corso dei primi anni duemila. Tra il 2001 e il 2006 il nucleo centrale delle transazioni in Nord America ha interessato il processo di consolidamento interno, mentre gli operatori europei hanno incrementato la loro esposizione verso i mercati emergenti, soprattutto asiatici. Negli ultimi due anni si è registrato un nuovo intensificarsi delle operazioni di fusione e acquisizione nel mercato americano. Tra queste si segnala il recente riacquisto da parte di Verizon del 45% della quota Vodafone in Verizon Wireless per 130 miliardi di dollari, nella più grande operazione che ha interessato il settore a livello globale negli ultimi 3 anni, e l’acquisizione da parte di AT&T di Leap Wireless e di Metro PCS da parte di T-Mobile Mentre il mercato americano ultima al consolidamento, aumenta anche la sua attrattività per i grandi operatori globali. Nel 2013 la giapponese Softbank è entrata nel mercato statunitense acquistando Sprint Nextel per 21.6 miliardi di dollari, con la promessa di innovazioni nel pricing dei servizi di telefonia mobile. Softbank sta pianificando l’acquisto di TMobile US per 32 miliardi di dollari per rendersi competitiva rispetto agli altri due principali leader, AT&T e Verizon. In parallelo ai processi di consolidamento in atto tra imprese di telecomunicazioni e tra media company, si stanno sviluppando nel mercato iniziative volte a innescare le sinergie tra telco e broadcasters, oppure tra grandi colossi di internet e storiche imprese ICT. Nel settore dei media statunitense è stata annunciata la fusione per un importo di circa 45 miliardi di dollari dei più grandi gruppi di tv via cavo, Comcast e Time Warner Cable, che ove autorizzata dall’antitrust federale vedrà la costituzione di un gigante nel campo della televisione e dei sistemi di trasmissione televisiva e internet. Il settore dei media sta costituendo anche il principale motore per le acquisizioni da parte degli operatori americani in territorio europeo. Un’operazione di rilievo in questo senso è rappresentata dall’acquisizione di Virgin Media, operatore via cavo britannico, da parte della società di diritto statunitense Liberty Global, che ha giù effettuato operazioni simili in Germania e Belgio. Un’altra transazione di rilievo ha visto l’ingresso di Time Warner nel portafoglio della Central European Media, impresa attiva nei paesi del centro Europa (Bulgaria, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Ungheria) e specializzata nella vendita e nella distribuzione di programmi, contenuti e canali tv. Infine, nel gennaio 2014, il gruppo globale Discovery Communication ha acquisito Eurosport, fornitore di canali specializzati in diversi paesi europei. Negli ultimi anni, le attività di concentrazione e di fusione si sono diffuse sempre di più anche all’interno del mercato europeo, allo scopo di inglobare concorrenti attivi nei mercati nazionali o vicini, nell’ottica di sfruttare le economie derivanti dall’innalzamento dei livelli produttivi in presenza di costi fissi associati alla manutenzione delle reti trasmissive e alle campagne promozionali. Oltre alle ragioni cost saving, ci sono altri fattori che stanno alimentando i processi di consolidamento, in primis la possibilità di riportare per le società di ottenere debito a minori tassi di interesse (diminuendo l’attuale costo del servizio), che per converso alimenti anche la volontà degli istituti bancari di finanziare il costo delle fusioni allo scopo di assicurare il loro investimento. Un ulteriore spinta alle M&A è stata data dai nuovi orientamenti della Commissione Europea verso la creazione di un mercato unico continentale. La tendenza al consolidamento è stimolata dai driver settoriali di integrazione verticale e dalla necessità di sfruttare sinergie di scala, l’illusione di mercati fatti di piccoli operatori è definitivamente tramontata nell’egida della nuova era digitale, rimanendo una prerogativa dei piccoli territori. Una scala di mercato con 600 milioni consumatori potrebbe incentivare l’investimento degli operatori comportando vantaggi di costo significativi, permettendo agli operatori di offrire servizi diversificati e ai consumatori di poter fruire del servizio digitale ovunque si trovino all’interno dello spazio di comunicazione europea. La tendenza europea a rifocalizzarsi sui mercati di leadership, dopo la tendenza che ne aveva visto nella metà degli anni duemila una maggiore proiezione internazionale, è già ravvisabile da alcuni anni. Il punto di svolta è arrivato nell’ottobre 2007 con la vendita da parte di Orange delle operazioni mobili in Olanda a Deutsche Telekom (T-Mobile) per 1.3 miliardi di euro, che ha consolidato il mercato olandese intorno a 3 operatori. Nel 2009, la costituzione di Everything Eveywhere nel Regno Unito, come risultato della fusione delle controllate di Orange e Deutsche Telekom nell’area, ha ridotto al mercato inglese a 4 operatori. Queste operazioni sono state accompagnate da un significativo numero di simili transazioni in Europa: per esempio, Vodafone ha venduto la sua quota non di controllo in SFR a Vivendi e ha disinvestito la sua partecipazione del 24% in Polkomtel in Polonia. Similarmente, Deutsche Telekom ha acquistato la rimanente quota del 39% in T-Mobile Czech. Nel settore mobile si registrano due operazioni attualmente all’esame della Commissione europea che, qualora approvate, determinerebbero una riduzione degli operatori di rete mobile attivi nei mercati delle comunicazioni irlandese e tedesco: Hutchison 3G UK ha notificato l’acquisto di O2 Ireland dalla società Telefonica Ireland di Telefonica, che a sua volta ha acquisito in Germania (con Telefónica Deutschland) l’operatore E-Plus. Queste operazioni sono ora al vaglio delle autorità antitrust: il tema oggetto di approfondimento è la possibile riduzione del grado di concorrenza sui mercati nazionali sia retail delle comunicazioni mobili sia wholesale nell’accesso e dell’originazione delle chiamate su rete mobile. In entrambi i casi, la nuova impresa combinerebbe due dei quattro operatori mobili presenti nel mercato e fronteggerebbe due concorrenti consolidati quali Deutsche Telekom e Vodafone nel mercato tedesco e Eircom e Vodafone in quello irlandese. Operazioni che rispecchiano, peraltro, la fusione che ha avuto luogo nel 2012 in Austria, dove il maggior operatore mobile del mercato, Orange Austria, ha acquisito Hutchison 3G Austria, con l’effetto di ridurre il numero totale di operatori di reti mobili da quattro a tre. Ulteriori attività di merger and acquisition hanno interessato, in Europa, alcuni operatori storici delle telecomunicazioni nei mercati vicini. Deutsche Telekom ha comprato la società GTS Central Europe che fornisce servizi di telecomunicazione nei mercati degli utenti residenziali in Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia e Ungheria. La norvegese Telenor, già presente nei mercati scandinavi della Norvegia, Svezia e Danimarca, nonché in Ungheria, ha ampliato la copertura fino a includere la Bulgaria grazie all’acquisizione di Cosmo Bulgaria Mobile, che commercializza servizi di comunicazione mobile con il brand Globul, e Germanos Telecom Bulgaria. Nel Regno Unito, peraltro, Telefónica è stata protagonista di un’importante operazione, che ha coinvolto Vodafone UK ed Everything Everywhere allo scopo di creare una piattaforma di mobile marketing and wallet platform, che comprende inter alia, la fornitura all’ingrosso di servizi di pagamento online, e-banking ed e-commerce, fornitura al dettaglio di bulk sms e altri servizi internet specializzati. Alcune delle recenti operazioni M&A nel mercato europeo vanno in direzione dell’offerta di servizi maggiormente diversificati. L’acquisto dell’operatore via cavo tedesco Kabel Deutschland per 10 miliardi di euro, a cui ha seguito l’acquisizione di Ono in Spagna, rinforzeranno ulteriormente gli asset in rete fissa di Vodafone, permettendo di offrire sottoscrizioni mobili, rete fissa e banda larga e sottoscrizioni in pay-tv in un pacchetto quad play. Appesantiti da una competizione dei prezzi che abbassa il fatturato e da una regolazione che minaccia di erodere i margini in maniera ancora più sostanziale, gli operatori europei offrono tra i migliori valori di acquisizione (secondo le informazioni di Bloomberg il trading delle telco europee con valore di mercato superiore al miliardo di dollari è pari a circa il 36% di quello delle rivali americane, con una mediana di 12.9x i rendimenti, contro un moltiplicatore di 20 per le USA). Nonostante il relativo vantaggio comparato di acquisire partecipazioni in Europa, le transazioni tra le due sponde dell’Atlantico sono state però limitate, ad eccezione di quanto riguarda il segmento media e tv. L’unico ingresso di rilievo nel mercato americano si è registrato con l’acquisizione da parte di America Movil del 27% della quota dell’operatore olandese KPN e del 21% in Telecom Austria. AT&T da tempo sembra però mostrare interesse in un’operazione nel mercato europeo, e secondo recenti rumors sarebbe interessato a un’operazione di acquisizione di Vodafone. top M&A del settore delle telecomunicazioni a livello globale dal 2010 TARGET COMPRATORE Verizon Communications SoftBank American Movil 10/01/2012 10/04/2012 04/14/2010 10/02/2013 01/03/2013 05/11/2011 04/01/2011 Verizon Wireless Sprint Corporation Carso Global Telecom Tele Norte Leste Participacoes Qwest Communications Wind Telecom Coari Participações Vivo Participacoes China Telecommunications CDMA SFR Bharti Airtel Africa B.V. Brasilcel Skype Global New Communications Holdings Orange China Mobile Polkomtel Kyivstar Telmex Internacional Global Village Telecom Leap Wireless International Global Tower eAccess Telefonos de Mexico Egyptian Company for Mobile Service Clearwire SpectrumCo VimpelCom Telefonica Czech Republic KPN Vodafone India Sunrise Communications OAO Svazyinvest Globsl Crossing Uralsvazyinform Syniverse Holding Tele 2 Russia Telecom Cellco Partnership, Wireless PAETEC Holding AboveNet Orange Communications Cable and Wirelss Worldwide Hughes Communications LG Powercom Volgatelecom Sibirtelecom QUALCOMM Inc (Spectrum Licence) TowerCo Holdings National Mobile Tcom Bezeq- Istrael Scartel Orange Austria Tcom Ukrtelecom Comstar 04/11/2014 Vodafone India Vodafone International Holdings 04/24/2012 01/18/2012 MegaFon Rostelecom AF Telecom Holding - 02/21/2014 07/10/2013 06/16/2010 02/28/2012 04/01/2011 04/15/2011 02/27/2012 06/09/2011 01/02/2013 06/16/2011 06/08/2010 09/27/2010 10/13/2011 07/01/2010 04/01/2010 09/10/2010 11/09/2011 04/21/2010 06/10/2010 04/27/2010 03/13/2014 10/01/2013 12/26/2012 11/11/2011 05/28/2012 07/09/2013 08/24/2012 07/30/2012 01/28/2014 06/26/2012 07/01/2011 10/28/2010 10/02/2013 10/04/2011 04/01/2011 01/13/2011 04/04/2013 06/22/2010 11/30/2011 07/02/2012 02/29/2012 07/27/2012 06/08/2011 01/01/2010 04/01/2011 04/01/2011 12/27/2011 Oi SA International CenturyLink VimpelCom Oi SA Telefonica Brasil Network China Telecom Vivendi Société Anonyme Bharti Airtel Telefónica Microsoft Frontier Communications Everything Everywhere VimpelCom America Movil Vivendi Société Anonyme AT&T American Tower SoftBank America Movil France Télécom Sprint Cellco Partnership Alimo PPF Group America Movil Vodafone Group CVC Capital Partners Rostelecom Level 3 Communicaions Rostelecom The Carlyle Group VTB Bank AT&T Mobility Windstream Zayo Group Apax Partners Vodafone Europe EchoStar Satellite Services LG Uplus Corp Rostelecom Rostelecom AT&T SBA Communicaions Qatar Telecom B Communicaion MegaFon Hutchison 3G Austria ESU Mobile Telesystems valore rendimenti transazione EBITDA multiplo ricavi multiplo EBITDA 130036 37297 35309 75868 35438 16043 29682 5305 5921 3.9x 1.1x 2.0x 9.9x 8.9x 5.4x 31509 24003 22993 22401 17328 17810 12104 6160 10905 6614 4267 1893 3222 1.3x 1.8x 3.3x 1.5x 3.5x 5.2x 10.7x 5.0x 13788 11273 10668 9757 9325 17833 860 5634 193 1.4x 10.7x 4.6x 47.6x 8470 8398 6674 5882 5602 5402 4921 4914 4800 4790 4635 115 69128 2740 1444 7811 893 3051 2647 8041 35136 1025 791 2137 318 467 606 3193 64.4x 2.4x 2.0x 3.8x 2.5x 5.0x 1.3x 1.6x 2.3x 4.8x 5.5x 6.9x 8.9x 14.0x 8.6x 7.2x 5.9x 4499 3830 3600 3600 3482 3446 3320 3269 3029 2915 2897 2722 2400 2372 2357 2333 2131 2127 2124 2106 2094 2090 1701 1260 536 -403 2.7x 9.5x 2.1x 1.8x 1.8x 1.0x 2.0x 4.2x 1.2x 4.7x 1.5x 0.6x 1.9x 1.6x 1.8x 1.6x 8.4x 5.3x 4.6x 5.2x 6.6x 5.1x 11.5x 7.2x 11.6x 6.5x 3.3x 9.3x 6.2x 4.2x 4.2x 12.7x 1.9x 1.9x 2.1x 5.6x 30.2x 5.1x 4.9x 12.9x 13.5x 1.6x 11.4x 3.8x 50.7x 1925 1850 1849 1765 1746 1712 1711 1649 1641 1610 1607 - - 23350 9506 - - 17310 6011 - - - - - - 2622 1342 619 403 533 224 - - - - 1840 473 1385 3437 1043 1205 1088 1263 313 192 - 585 209 320 474 481 - - 146 2659 3357 61 984 1285 - - - - 867 1558 138 645 - - 8522 2395 3488 539 top M&A del settore delle telecomunicazioni a livello globale dal 2010 TARGET COMPRATORE 04/01/2011 North-West Telecom 03/29/2010 LightSquared 02/02/2012 Kcell 02/04/2013 Asia-Cell Tcom 04/24/2012 Telecominvest 04/09/2014 Orange Dominicana 07/30/2013 Opimus SGPS 03/09/2012 DBSD North America 01/31/2011 Intel Mobile Communicaions 07/30/2012 China Unicom (Hong Kong) 03/09/2012 Terrestar Networks Rostelecom Harbinger Capital Partners TeliaSonera Ooredoo Q.S.C AF Telecom Holding Alice VII Sarl Zon Opimus SGPS Dish Network Intel China United Network Dish Network 02/16/2010 HanseNet Telekommunikaion Telefonica Deutschland 01/04/2011 Orascom Telecom Tunisia Naional Mobile Telecommunicaions 02/26/2014 T-Mobile Czech Republic Deutsche Telekom 06/20/2013 Companhia de Telecomunicacoes de Macau CITIC Telecom Internaional Holdings 06/01/2010 08/02/2011 02/04/2011 03/18/2011 Windstream Iowa Communicaions Versatel OJSC Naional Telecommunicaions Kohlberg Kravis Roberts & Co Rostelecom; Uralsvyazinform; NorthWest Telecom Vivo Paricipacoes SP Telecomunicações Paricipações 12/15/2011 12/19/2011 Global Tel*Link Vizada SAS Cosmo Bulgaria Mobile EAD 07/31/2013 and GERMANOS Telecom Bulgaria SA Windstream American Securiies Astrium Space Systems/Loral Macdonald Detwiler & Associates 03/19/2014 PT AXIS Telekom Indonesia OJSC Far East Telecommunicaions MediTelecom Telmex Colombia Ziggo Allied Wireless Communicaions Q-Comm Brasil Telecom Cabos Submarinos PT XL Axiata 12/02/2010 12/26/2010 03/28/2013 09/20/2013 12/02/2010 08/13/2013 11/12/2012 Bulgarian Telecommunicaion 01/14/2011 Ceske Radiokomunikace 06/02/2010 CJSC Synterra EBITDA 919 35 409 -87 - - - - multiplo ricavi multiplo EBITDA 3.9x 10.5x 4.2x - 1550 1534 1519 1470 1455 1435 1420 1400 1400 1387 1382 - - 581 1314 36095 - 10604 - 1.7x 43.4x 3.0x 2.5x 1.1x 1.2x - 1334 1764 - 0.8x 3.7x 1200 1161 617 170 2.3x 6.7x 8.2x 1140 253 123 4.5x 9.2x 1130 1116 1364 1006 222 2.1x 0.9x 4.2x 1061 - - - - 1034 1000 960 10905 - 3222 - 1.0x - 3.2x - 934 - - 1.9x 5.3x 875 865 1100 - - 0.8x - - 852 840 821 811 571 623 2006 201 1104 1.4x 4.3x 5.2x 4.1x 9.5x 780 780 - - 1.7x - 7.9x - 776 - - - - 766 585 137 1.2x 4.9x 762 745 - - - - TeleNor 11/02/2012 04/01/2011 valore rendimenti transazione Rostelecom France Télécom Comunicacion Celular Liberty Global AT&T Mobility Windstream BTG Pactual Gestora de Recursos Corporate Commercial Bank; 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