Relazione gruppo Servizi e territorio anziani

RELAZIONE GRUPPO ANZIANI E DOMICILIARITÁ- SERVIZI E TERRITORIO
Nome e cognome
Ente di appartenenza
Ruolo nell’ente
Aurella Garziera
Sonia Romani
COMUNE
AUSL
Oleari Alessandro
Mattia Rossi
COMUNE
UNIONE
COLLINE MATILDICHE
AUSL
AUSL
MMG
AIMA
UIPS
AUSER
EMMAUS
RETE
COOPSELIOS
Ce.I.S.
Coordinatore di Polo
Responsabile inf.co Dip. Cure
Primarie
Operatore Accoglienza
Assistente Sociale
Monica Gabbi
AnnaMaria Ferrari
Gian Carlo Signori
Maria Teresa Valeriani
Evelyn Iotti
Valter Cigarini
Elena Ghinolfi
Maura Poppi
Palma Peroni
Nora Monti
Responsabile SAA
Medico Dip. Sanità Pubblica
MMG
Operatore
Operatore
Volontario
Volontaria
Coordinatore di struttura
Coordinatore SAD
Responsabile Sportello
Ass.Fam. e Area Immigrati
Coordinatore di Struttura
Coordinatore di strutture
Vania Montanari
Rino Fornaciari
FEDISA
ASP OPUS CIVIUM
(Castelnuovo Sotto)
Incontri 2013
7/5 . 6/6 . 4/7 . 8/8 . 19/9 . Tot.8
10/10 . 14/11 . 5/12
20/1 . 20/2 . 17/3
Tot.3
Incontri 2014
PREMESSA E IPOTESI DI PROGETTO
I cambiamenti profondi della struttura demografica richiedono un approccio culturale nuovo, anche
in relazione all’offerta dei servizi. Si tratta di intercettare nuovi bisogni ed abbandonare alcune
visioni parziali e stereotipate.
L'assunto di base poggia sulla constatazione che nelle città e in alcuni quartieri di periferia delle
stesse, è sempre più frequente il verificarsi dell’impoverimento delle reti primarie, familiari e
amicali a tutto vantaggio di un sempre più accentuato individualismo.
Il progetto ipotizzato dal Gruppo, si sviluppa all’interno di uno specifico quartiere della città di
Reggio Emilia e prevede il coinvolgimento della comunità stessa -come rete di intercettazione della
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fragilità e di creazione di relazioni- che si inserisce tra le opportunità attualmente esistenti a
sostegno della domiciliarità.
Il Gruppo ha infatti condiviso l’ ipotesi che nel Distretto di Reggio Emilia non mancano servizi,
interventi ed iniziative rivolte alla popolazione anziana: ciascun membro del Gruppo ha descritto la
propria attività ed è emersa la ricchezza e la varietà delle opportunità offerte ai cittadini ultra
sessantacinquenni e alle loro famiglie, ma ha evidenziato anche che diversi progetti non sono
conosciuti e vengono sottoutilizzati, per quanto non comportino dei costi.
Pur esistendo luoghi appropriati ove attingere le informazioni (es. Sportelli sociali), questi ultimi
non vengono raggiunti da tutti nel momento del bisogno, soprattutto dalle persone fragili e sole.
Viviamo in una società che continua ad offrirci nuovi input:
quotidianamente riceviamo
comunicazioni di ogni genere attraverso i mezzi più disparati e non riusciamo a trattenere tutto, solo
quello che ci serve al momento. Ciò accade ai giovani e in modo ancor più accentuato agli anziani.
Se non è possibile immagazzinare tutto, perché oggi la nostra società è “bulimica” di informazioni,
soffre di sovraffollamento informativo, forse la strategia è stringere relazioni che consentano di
sviluppare agevolmente un processo a catena che attivi le risorse giuste; ma la contaminazione
relazionale, soprattutto per le persone anziane, passa dalla costruzione di un rapporto di fiducia con
soggetti che veicolano non solo informazioni ma anche pareri rispetto ai contenuti offerti.
Per questo il Gruppo ha immaginato una sorta di tutor di territorio, il “Visitatore”, che attraverso la
relazione aiuta a metabolizzare le informazioni date in merito alle risorse esistenti, si propone come
attivatore di risorse potenziali e accompagna in un processo di costruzioni di legami significativi .
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Nome del progetto
Data compilazione
La proattività sul territorio:
il Visitatore di comunità.
Promotore/ Soggetti coinvolti
AIMA
AUSER
CENTRO DI SOLIDARIETÀ DI REGGIO EMILIA ONLUS
EMMAUS
FEDISA
UISP
COOPSELIOS
ASP OPUS CIVIUM
ASP RETE
UNIONE COLLINE MATILDICHE
AUSL
COMUNE DI REGGIO EMILIA
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Obiettivi
Formare una rete di volontari/operatori pre-selezionati (tra i quali individui adulti
momentaneamente senza occupazione) che:
1) Mappino punti strategici di intercettazione
2) Intercettino in modo proattivo gli anziani e i nuclei familiari fragili
3) Favoriscano relazioni e creino alleanze nella comunità tese a promuovere il sostegno
reciproco e a contrastare isolamento sociale
Destinatari
•
•
•
•
Popolazione anziana e nuclei fragili residente nel “Quartiere Mirabello”
Familiari di anziani
Volontari
Adulti disoccupati
Ambito territoriale
Il progetto si sviluppa all’interno di uno specifico quartiere della città di Reggio Emilia (Quartiere
Mirabello)
Dati qualitativi
Rilevati attraverso un questionario di gradimento da somministrare a tutti i soggetti coinvolti
Risorse
Due o più volontari affiancati da un operatore con una profonda conoscenza del territorio, buone
capacità relazionali, buona scolarità. La presenza di più visitatori addestrati consentirà la continuità
del progetto, in caso di rinunce, perché permetterà l’addestramento “sul campo” di nuove figure
Descrizione del progetto
•
Inserire i visitatori nel contesto della rete urbana per arricchire il patrimonio relazionale
della persona anziana
•
Mappare l’area coinvolta per individuare punti di intercettazione delle situazioni di fragilità
(alimentari, portieri, MMG, parrocchie, associazioni, parrucchieri, badanti, farmacie, bar,
negozi vari, ristoranti, banche, ecc.)
•
Frequentare i luoghi di aggregazione presenti sul territorio
•
Sensibilizzare ed attivare i riferimenti nel quartiere nei confronti dell’anziano
•
Visitare i soggetti intercettati
•
Attivare la rete nei momenti di difficoltà e di crisi (il Visitatore dovrà avere precisi riferimenti a
seconda del bisogno individuato)
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Esiti attesi/Indicatori
•
Numero di contatti derivanti dal lavoro diretto del visitatore
•
Numero di contatti spontanei
•
Aumento del numero dei frequentanti alle iniziative territoriali presenti.
•
% di adesione alle proposte di integrazione suggerite dal visitatore
•
Livello di gradimento dell’ iniziativa da parte di tutti i soggetti coinvolti
•
Diminuzione numero ricoveri ospedalieri residenti nel quartiere
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