Cod.: PGA.GR.1-IO.2.M1 Via Fissiraga,15 26900 Lodi RASSEGNA STAMPA Ufficio Relazioni con il Pubblico Rev. 1 Data: 02-01-2014 Pagina 1 di 4 rassegna stampa Data 17 Settembre 2014 IL CITTADINO Lodi • Sos per il caso sospetto di ebola: Lodi e Sant’Angelo si attrezzano • Scala mobile ferma per un cavillo, ma tra un mese potrebbe ripartire Lettere & opinioni • Per curarsi, ma mia madre si è ferita Codogno Casale Sant’Angelo Lodigiano IL GIORNO Lodi Codogno Casale Sant’Angelo Lodigiano Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dr. Davide Archi-℡ 2145 Maurizio Pancerasa –℡ 6627 Cod.: PGA.GR.1-IO.2.M1 Via Fissiraga,15 26900 Lodi RASSEGNA STAMPA Ufficio Relazioni con il Pubblico Rev. 1 Data: 02-01-2014 Pagina 2 di 4 Sos per il caso sospetto di ebola: Lodi e Sant’Angelo si attrezzano In fase di sperimentazione un farmaco antivirale e un vaccino per contrastare il virus di ebola. L’annuncio è dello specialista di Sant’Angelo Marco Tinelli. Il primario del reparto di malattie infettive del Delmati interviene all’indomani della notizia di un caso sospetto di ebola nel Lodigiano. Un paziente italiano, 30enne, residente nell’area cremasca, al ritorno da un viaggio di lavoro in Nigeria, infatti, è stato portato domenica mattina al Pronto soccorso del Maggiore con i sintomi del pericoloso virus che ha già portato alla morte numerose persone. «Alcune aziende farmaceutiche - spiega Tinelli - stanno mettendo in campo due vaccini per tre ceppi diversi di ebola. A novembre dovrebbero entrare nella fase più allargata della sperimentazione e coinvolgere più pazienti. I risultati sembra siano efficaci. I ricercatori però stanno lavorando anche alla realizzazione di farmaci antivirali contro ebola; a breve saranno a disposizione». La presenza del reparto di malattie infettive di Sant’Angelo ha fatto sì che l’Azienda ospedaliera di Lodi sia considerata uno dei punti di riferimento lombardi per i casi sospetti di ebola, mentre quelli probabili vengono inviati al Sacco. La direzione sanitaria sta comunicando alla Regione il numero delle stanze a pressione negativa, con filtri dell’aria ad hoc, che intende mettere a disposizione presso il Delmati. A breve sarà realizzata anche una nuova stanza di isolamento al Pronto soccorso di Lodi. Cri. Ver. Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dr. Davide Archi-℡ 2145 Maurizio Pancerasa –℡ 6627 Cod.: PGA.GR.1-IO.2.M1 Via Fissiraga,15 26900 Lodi RASSEGNA STAMPA Ufficio Relazioni con il Pubblico Rev. 1 Data: 02-01-2014 Pagina 3 di 4 Scala mobile ferma per un cavillo, ma tra un mese potrebbe ripartire La scala mobile dell’ospedale Maggiore è ancora ferma per un cavillo, ma l’amministrazione aziendale annuncia che nel giro di un mese dovrebbe essere sbloccata. La vicenda è partita dal caso drammatico del piccolo di 4 anni rimasto con il piede incastrato nella rampa di discesa della scala mobile del padiglione di accoglienza il 22 gennaio scorso. A causa di questo incidente, il bambino ha perso quattro dita del piede. «Per quanto ci riguarda - spiegano la direttrice sanitaria di presidio Angela Bocconi e il responsabile dell’ufficio tecnico dell’Azienda ospedaliera Maurizio Bracchi- potremo riaccendere subito la scala mobile. Abbiamo eseguito le prescrizioni che ci aveva richiesto la procura». A impedire il riavvio dell’impianto però è il mancato accordo tra i periti. «Il nostro perito - spiega Bracchi - e quello dell’azienda produttrice non si sono messi d’accordo sull’interpretazione della norma. Il manuale di manutenzione è in inglese. Il dubbio è se sia o no necessario tradurlo in italiano, visto che comunque i manutentori della scala mobile sono dei tecnici che quindi non necessitano di manuali per intervenire». Il maggior esperto nel settore era il dipendente dell’Asl Aristide Joli, scomparso all’improvviso lo scorso giugno, mentre pedalava sulla pista ciclabile di Montanaso. «La sua scomparsa - precisa Bracchi - ha rallentato ulteriormente le procedure. Ora, visto che il nostro perito non è intenzionato a trovare l’accordo e che ormai conosco la materia, farò personalmente da mediatore e spero che nel giro di un mese la situazione sia risolta e la scala mobile riavviata». Cri. Ver. Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dr. Davide Archi-℡ 2145 Maurizio Pancerasa –℡ 6627 Cod.: PGA.GR.1-IO.2.M1 Via Fissiraga,15 26900 Lodi RASSEGNA STAMPA Ufficio Relazioni con il Pubblico Rev. 1 Data: 02-01-2014 Pagina 4 di 4 Lettere & opinioni Per curarsi, ma mia madre si è ferita Gentile direttore, consiglio agli utenti dell’ospedale di controllare attentamente lo stato delle sedie nei corridoi all’ingresso e nella zona ambulatori prima di sedersi. A mia madre, di 81 anni, è capitato infatti di sedersi su una di queste sedie “colorate” e di ritrovarsi per terra perché il seggiolino non era ben saldo e si è ribaltato in avanti. È andata al pronto soccorso e le hanno dato cinque giorni di prognosi. Ma è possibile che una persona vada in ospedale per curarsi e proprio lì si faccia male perché non viene fatta la manutenzione alle sedie? Solo dopo che mia mamma si è fatta male hanno messo il cartello “guasto”, un foglio poggiato sulla sedia che chiunque (penso a qualche bambino che passa di lì) può togliere. Ma non era meglio togliere il seggiolino del tutto e rimetterlo solo quando il problema non era risolto? Mi auguro che chi è addetto alla manutenzione la faccia sul serio, prima che la gente si faccia male. Cordiali saluti Francesco Regorda Lodi Responsabile del procedimento: Referente del procedimento: Dr. Davide Archi-℡ 2145 Maurizio Pancerasa –℡ 6627
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