Il piano vaccini della regione Lazio: a che punto siamo? Renato Fanelli FIMMG Vaccinazione antinfluenzale: stagione 2006-2007 Coperture vaccinali (per 100 abitanti) stimate dal Ministero della Salute, sulla base dei riepiloghi inviati da Regioni e Province Autonome. Regione < 5 anni 5-14 anni 15-24 anni 25-64 anni anni Totale Lazio 2,8 3,6 2,8 10,5 Italia 4,2 3,8 2,5 8,3 >=65 74,1% 66,6% Vaccinazione antinfluenzale: stagione 2009-2010 < 5 anni 5-14 anni 15-24 anni 25-64 anni >=65anni Totale Lazio 3,5 4,6 3,7 11,4 67,7% Italia 6,1 5,1 3,0 8,8 65,6 % Aggiornamento 14 luglio 2010 Fonte: elaborazioni del MINISTERO DELLA SALUTE DG PREVENZIONE SANITARIA - UFFICIO V - Malattie Infettive dell'ex Ministero della Salute Vaccinazione antinfluenzale: stagione 2010-2011. Coperture vaccinali per 100 abitanti 6-23m 2-4 a 5-8 a 9-14 15-17 18-44 45-64 ≥65 anni Totale Lazio 0,9 3,0 3,4 3,1 2,6 4,3 15,7 64,1% Italia 2,8 4,4 4,2 3,7 3,5 3,5 11,5 60,2% Situazione campagna 2011 1.050.000 VACCINI EFFETTUATI IN CIRCA 5.000 STUDI MEDICI CIRCA 75.000 VACCINAZIONI ANNUALI A DOMICILIO DI PAZIENTI CON AUTONOMIA RIDOTTA O ASSENTE VACCINAZIONI 2010 VACCINAZIONI 2011 1.085.000 1.045.000 Dati interessanti Riduzione di circa il 4% sui pazienti a rischio Riduzione di circa il 2% sugli ultra 65 In netto recupero comunque sulla popolazione anziana che aveva testimoniato un abbandono di circa il 7% nel 2010 nella fascia fino ai 75 a. L’uso nella MG dello strumento informatico ASP di registrazione dei dati e’ superiore al 99%. Dosi residue al 4% Si ringrazia il dottor Volpe, ASP Lazio, per la consulenza. Per la prima volta dal 2009 abbiamo rilevato un trend in crescita sul fronte vaccinale. Aspettando i risultati ufficiali, a Gennaio 2014 abbiamo fatto un sondaggio presso 100 medici di MG particolarmente avanzati sul piano della informatizzazione in tutte le ASL laziali chiedendo la percentuale di incremento o decremento delle vaccinazioni rispetto allo scorso anno. Un campione di 100 medici e’ rappresentativo di circa 100-150.000 persone. Finalmente si e’ invertito il TREND Mediamente i MMG dicono di avere registrato un incremento in quest’ultima campagna stimabile in circa il 4% a livello regionale. Alcuni medici registrano valori anche dell’8%. Il tempo dedicato alla consulenza prevaccinale e’ aumentato mediamente di 5 minuti rispetto al passato. Ossia i pazienti richiedono piu’ informazioni e fondamentalmente rassicurazione circa la vaccinazione. VEDERE GPG VACCINAZIONE ANTIPNEUMOCOCCICA ASL RM/E MAGGIO 2013 – MAGGIO 2014 (Dati preliminari) Dott. Roberto Ieraci APRILE 2014 RETE VACCINI FIMMG LAZIO FIMP Promuovere educazione sanitaria degli assistiti in particolare cultura vaccinale Segnalazione tempestiva di malattie infettive emergenti Medici sentinella Grazie per l’attenzione Il progetto della vaccinazione antipneumococcica nella ASL RM/E Progetto Pilota ASL RM/E - FIMMG Renato Fanelli FIMMG Dimensioni della malattia pneumologica Lo Streptococco Pneumonie è responsabile di patologie invasive quali sepsi, meningiti e batteriemie con una incidenza negli over65 di 24/85 casi ogni 100.000 ed è la prima causa di CAP. Bewick T, Sheppard C,Greenwood S etal, Serotype prevalence in adultshospitalised with pneumococcal non-invasive community-acquired pneumonia, Thorax 28.02.2012 Costi della malattia pneumologica Nel 2009 e nel 2010 in Italia le polmoniti hanno rappresentato la VI° causa di dimissione ospedaliera con una degenza media di 10 gg Il report sui ricoveri ospedalieri del Ministero della Salute segnala leMDC04 come II° causa di dimissione ospedaliera nel Lazio con una spesa ospedalie ra > 30.000.000 € /anno (1) Lo studio di Potena quantifica in 105 € il costo complessivo medio per il trattamento domiciliare della CAP (2) (1) (2) www.salute.gov.it/ricoveri ospedalieri (2) Potena A etal, INT J, Tubercolosis lung disease 12(1): 19-25 Qual è il significato del “piano regionale vaccinale”? . 19 Qual è il significato di questo “piano vaccinale ’12-’14”? Normativamente tale piano, recepisce le indicazioni del PNPV firmato dalla Regione Lazio in conferenza stato regione il 22/02/2012 e pubblicato sul G.U.R.I. n.60 del 12 Marzo 2012 inserendo l’ adempimento del documento in toto nei LEA. L’ aderenza degli operatori alle indicazioni del P.R.P.V. per le vaccinazioni offerte gratuitamente rappresenta una guida ed una tutela medico legale 33. http://www.igienistionline.it/docs/2012/30pneumo.pdf Qual è il significato di tale Decreto ? Il PIANO REGIONALE PREVENZIONE VACCINALE Il P.R.P.V. è universalmente riconosciuto come lo strumento d’ intervento più efficace per raggiungere l’ obbiettivo di prevenire le malattie infettive L’elaborazione di una raccomandazione presuppone la definizione di una strategia con precisi obbiettivi di target L’ aderenza degli operatori alle indicazioni del P.R.P.V. per le vaccinazioni offerte gratuitamente rappresenta una guida ed una tutela medico legale 21 Il piano vaccinale:le funzioni Livello locale: le ASL presidiano: La promozione dell’ adesione consapevole alle vaccinazioni L’ offerta attiva dei vaccini gratuiti previsti dal piano Livello locale: il MMG/PLS/M. SPEC.deve: Conoscere il piano vaccinale adottato nel proprio ambito territoriale per fornire indicazioni coerenti alle strategie proposte 22 Regione Lazio Atti del Presidente della Regione Lazio Decreto del Commissario ad Acta 5 novembre 2012, n. U00192 Presa d'atto dell'Intesa ai sensi dell'art. 8 comma 6 della Legge 5 giugno 2003 n. 131 tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sul documento recante "Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale2012 - 2014“ . Piano Regionale Prevenzione Vaccinale 2012 - 2014. 1. 2. 3. 4. PUNTI CHIAVE IN MERITO “l’armonizzazione dell’offerta sul territorio regionale a qualsiasi livello (Regione, ASL, Distretto) al fine di assicurare parità di accesso alle prestazioni vaccinali” obiettivo LEA al punto 4: “Garantire l’offerta attiva e gratuita nei gruppi a rischio delle vaccinazioni prioritarie”. In particolare nei gruppi a rischio le indicazioni di protocollo sono “univoche in merito alle vaccinazioni indicate in ogni età per i soggetti appartenenti a gruppi a maggior rischio di ammalare, di avere gravi conseguenze in caso di malattia oppure di trasmettere ad altri la malattia stessa”. Il raggiungimento degli obiettivi previsti nel Piano Regionale costituiscono parte integrante della valutazione annuale di risultato dei Direttori Generali delle Aziende USL. VACCINAZIONE ANTIPNEUMOCOCCICA: OBIETTIVI Ridurre i casi di malattie pneumococciche nei nuovi nati, negli adulti e nella popolazione a rischio Ridurre i costi ospedalieri ed extraospedalieri dovuti alle malattie pneumococciche Ridurre l’utilizzo degli antibiotici e la conseguente resistenza Rispettare i LEA segnalati dal P.R.P.V. RUOLI E RESPONSABILITA’ Ai Dipartimenti di Prevenzione delle ASL è affidata la responsabilità di garantire la salute collettiva mediante iniziative coordinate con i distretti…. Prevedendo il coinvolgimento di operatori di varie discipline (D.L.vo 502/92) Al MMG/PLS “è affidata la responsabilità complessiva in ordine alla tutela della salute del proprio assistito che si estrinseca in compiti diagnostici,terapeutici,riabilitativi, preventivi e di educazione sanitaria” DPR 270/2000 ACN MMG) RUOLI E RESPONSABILITA’ “ Il ruolo del MMG, nelle azioni di counselling per le vaccinazioni dell’adulto, in particolare per la vaccinazione antinfluenzale e per i richiami in età adulta, va promosso ed incentivato, sia in un contesto di attività ambulatoriale che domiciliare” G.U. n°120 25 Maggio 2005-Nuovo piano Nazionale Vaccini 20056-2007 RUOLI E RESPONSABILITA’ Counselling Il 45,1% della popolazione tra i 50 e 80 anni forma il suo giudizio sulle vaccinazioni dopo aver consultato il medico curante Rapporto del CENSIS marzo 2012 CARATTERISTICHE DEL PROGETTO DURATA DEL PROGETTO : UN ANNO ADESIONE VOLONTARIA REGISTRAZIONE DEI DATI: registrazione anche su cartaceo dei pazienti vaccinati ed invio periodico alla ASL x elaborazione dati Non è previsto compenso STRATEGIA VACCINALE Individuazione di obiettivi di copertura vaccinale in forma incrementale nel corso degli anni Superamento della stagionalità (chiamata attiva) Rispetto della good practice vaccinale Secondo il P.R.V. a quali pazienti dobbiamo raccomandare e somministrare il vaccino anti pnc? CHI VACCINARE? Popolazione target da vaccinare: Nuovi nati Soggetti appartenenti alle tre coorti di nascita: 65enni,70enni e 75enni Soggetti tra i 5 e 64 anni a rischio di contrarre la malattia pneumococcica per la presenza di patologie o condizioni predisponenti (esenti ticket per patologia) Pazienti in ADP/ADI/RSA o cardiopatie croniche; o malattie polmonari croniche; o cirrosi epatica, epatopatie croniche evolutive; o alcoolismo; o diabete mellito, in particolare se in difficile compenso; o fistole liquorali; o anemia falciforme e talassemia; o immunodeficienze congenite o acquisite; o asplenia anatomica o funzionale; o leucemie, linfomi, mieloma multiplo; o neoplasie diffuse; o trapianto d’organo o di midollo; o immunosoppressione iatrogena clinicamente significativa; o insufficienza renale cronica, sindrome nefrosica; o HIV positivi; o portatori di impianto cocleare; 31 2014 2 anno 2015 3 anno 2016 4 anno 2017 5 anno dal 2018 i n poi 6 anno solo coorte 65enni (oltre ai nuovi a rischio) coorte 1938 1939 1940 1941 1942 1943 1944 1945 1946 1947 1948 1949 1950 1951 1952 2013 1 anno vaccinate nell'anno coperte Bonanni STRATEGIA VACCINALE MONITORAGGIO INDICATORI Coorti target dell’offerta Numero dei soggetti vaccinati nelle coorti target Numero dei soggetti appartenenti a categorie a rischio Numero di soggetti di ogni età con indicazione alla v. APC vaccinati VEDERE GPG Prospetto vaccinazione pazienti Perché vaccinare Indicazioni alla vaccinazione Immunizzazione attiva per la prevenzione di patologia invasiva, polmonite e otite media acuta, causate da Streptococcus pneumoniae in neonati e bambini di età compresa tra 6 settimane e 5 anni. Immunizzazione attiva per la prevenzione di patologia invasiva, causata da Streptococcus pneumoniae in adulti di 50 anni di età ed oltre. Nei casi di immunodepressione anche in pz < 50 anni Quando vaccinare? 1. Le patologie pneumococciche si verificano durante tutto l’anno anche se son più frequenti nei periodi invernali 2. Il vaccino è disponibile in qualsiasi momento dell’anno 3. Non occorre ripetere annualmente la vaccinazione, ma la campagna di vaccinazione antinfluenzale può rappresentare un’utile occasione di recupero, grazie alla possibilità di cosomministrazione Come Vaccinare: Indicazioni Board Vaccini della SItI sulla vaccinazione antipneumococcica degli adulti a rischio ed indicazioni CALENDARIO PER LA VITA FIMP/FIMMG/SITI Bambini al di sopra dei 2 anni e fino a 5 anni vaccino PCV13 due dosi a distanza di due mesi Per i soggetti adulti >50 anni appartenenti alle categorie di rischio identificate dal PNPV 2012-2014, si raccomanda quanto segue: 33 Soggetti naïve per la vaccinazione pneumococcica: somministrare una dose di PCV13 Soggetti che abbiano ricevuto in precedenza una o più dosi di PPV: somministrare una dose di PCV13 Sulla base delle evidenze di beneficio di un vaccino coniugato nelle situazioni di immunocompromissione, il Board raccomanda di utilizzare PCV13 anche per l’immunizzazione delle categorie ad alto rischio sotto i 50 anni di età, come riportato nel recente “Calendario Vaccinale per la Vita” stilato in collaborazione con SItI, FIP, FIMMG e SIP 39 I plus della cosomministrazione Analogia di categorie di rischio il vantaggio che la somministrazione contemporanea porta in un’ottica di massima efficienza. le migliori condizioni per effettuare un counseling vaccinale corretto. 47 Quando il PCV13 non deve essere somministrato o la vaccinazione va effettuata con particolare cautela PCV13 è controindicato nei soggetti allergici ai principi attivi, agli eccipienti o al tossoide difterico Episodi febbrili acuti Questo vaccino non deve essere somministrato per via intramuscolare nei pazienti affetti da trombocitopenia o da qualsiasi disordine della coagulazione che possa rappresentare controindicazione per l’iniezione intramuscolare, ma può essere somministrato per via sottocutanea se il potenziale beneficio supera, in modo evidente, i rischi. Quando il PCV13 non deve essere somministrato o la vaccinazione va effettuata con particolare cautela Dati sulla sicurezza e sulla immunogenicità di PCV13, per pazienti di specifici gruppi immunocompromessi non sono disponibili (es.: disfunzione splenica congenita o acquisita, infezioni da HIV, tumore maligno, trapianto di cellule staminali ematopoietiche, sindrome nefrosica) e la vaccinazione deve essere valutata su base individuale. Gravidanza Non sono disponibili dati sull’uso del vaccino coniugato pneumococcico 13-valente nelle gestanti. Pertanto, l’uso di Prevenar 13 deve essere evitato durante la gravidanza. EFFETTI COLLATERALI PIU’ COMUNI Diminuzione dell’appetito Cefalea Diarrea Rash Brividi Fatica Febbre Reazioni nel sito d’iniezione Artralgia e mialgia Precauzioni particolari per la conservazione Conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C). Non congelare. Prevenar 13 è stabile a temperature fino a 25°C per quattro giorni. Alla fine di questo periodo Prevenar 13 deve essere utilizzato o eliminato. Questi dati intendono fornire una guida agli operatori sanitari in caso di escursioni temporanee di temperatura. Take home message 1. PCV 13 può essere somministrato in unica dose 2. Opportunità di utilizzare tutti i periodi dell’anno 3. PCV13 può essere somministrato insieme al vaccino antinfluenzale 4. E’ necessario ottenere il consenso informato 5. Copertura del target in linea con la vaccinazione antinfluenzale (1) Schwartz et al. Vaccine 29 (2011) 5195-5202 (1) VACCINAZIONE ANTIPNEUMOCOCCICA ASL RM/E MAGGIO 2013 – MAGGIO 2014 (Dati preliminari) Dott. Roberto Ieraci Grazie per l’attenzione
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