Contaminazioni e Posizione Ufficiale AIC Graziella Guariso CELIACHIA E TERAPIA Dalla dieta senza glutine alle prospettive future 7 novembre 2014 Le “contaminazioni” nella dieta senza glutine M.T.Bardella, A.Calabrò, E.Cardi, C.Catassi, I.DeVitis, E.Fabiani, L.Greco, G.Guariso, G.Jacono, P.Lionetti, B.Malamisura, S.Martelossi, S.Neuhold, A.Piccarelli, C.Pilo, A.Pucci, M.Silano, E.Tosi, R.Troncone, R.Valmarana, U.Volta. www.celiachia.it Cosa sono le contaminazioni? Contaminazione (accidentale) l’aggiunta involontaria di sostanza al prodotto alimentare/pasto causata da eventi accidentali o non voluti e non controllabili • Contaminazioni crociate (cross-contamination) dovute agli incroci del prodotto senza glutine con quello con glutine lungo tutto il processo, dalle materie prime fino alla consegna al consumatore finale. • Contaminazioni ambientali: le possibili contaminazioni per non corretti comportamenti da parte delle persone(scarso igiene,condizioni ambientali non perfettamente sotto controllo) Quali informazioni sono utili ai celiaci? Come dare informazioni al celiaco? AIC tiene conto di: • Fonti normative, nazionali ed internazionali • Conoscenze scientifiche sui limiti di tossicità del glutine e sui consumi di alimenti senza glutine • Principio di precauzione dell’Unione Europea AIC differenzia il messaggio: • Ai celiaci e alle famiglie • Agli operatori (produttori e ristoratori) Le fonti normative • 20 ppm è il valore massimo di tolleranza in fase di controllo analitico per i prodotti dietetici senza glutine (nota ministeriale del 2003) • Un prodotto alimentare, per essere definito “senza glutine” deve contenere meno di 20 mg/Kg (o ppm=parti per milione) di glutine (tramite metodica ELISA con Ac monoclonale r5, metodo Mendez) (Codex Alimentarius 2008). (Regolamento CE 41/2009) Le conoscenze scientifiche sui limiti di tossicità del glutine e sui consumi di alimenti senza glutine Limite di tossicità giornaliero di glutine assunto è compreso tra 10 mg (limite non tossico) e 50 mg (quantitativo che, con uso continuativo per 90 giorni, ha un effetto tossico rilevabile sulla mucosa intestinale). AmJClinNutr 2007; EurJGastrHepatol 2006. Il principio di precauzione sancito dall’Unione Europea Secondo il regolamento CE 178 del 2002 si impone che, date le conoscenze disponibili, si consideri il limite dei 20 ppm come soglia di garanzia. Si devono quindi evitare le possibili contaminazioni involontarie di glutine. L’osservazione di poche, chiare regole di comportamento nella preparazione dei cibi, nella scelta dei prodotti a rischio e degli alimenti preparati fuori casa, consente il rispetto di tale limite senza forti condizionamenti. Quali informazioni dare ai celiaci e alle famiglie? Le buone regole dell’alimentazione senza glutine 1) la dieta deve essere seguita per tutta la vita 2) sono moltissimi gli alimenti consentiti al celiaco, molti di più di quelli che gli sono vietati 3) in casa è sufficiente seguire alcuni semplici suggerimenti 4) è necessario prestare particolare attenzione all’alimentazione fuori casa. AIC ha realizzato per i ristoratori delle raccomandazioni specifiche, le regole fondamentali per un’alimentazione senza glutine. 5) la norma riguarda anche i laboratori artigianali: panetterie, pasticcerie, pastifici, ecc. che vogliano produrre e vendere al consumatore prodotti senza glutine “freschi”. Consigli per l’alimentazione senza glutine in casa • Utilizzare ingredienti idonei. • Le confezioni aperte dei prodotti vanno riposte in modo da evitare contaminazioni con altri prodotti contenenti glutine. • Sia il lavaggio a mano che in lavastoviglie garantiscono la rimozione dei residui di glutine (è inutile utilizzare utensili dedicati). • L’uso di utensileria in legno pulita non rappresenta uno specifico pericolo di contaminazione da glutine (uso vietato per ragioni di igiene nella ristorazione professionale). • Lavarsi sempre le mani prima di cucinare e quando si sono sporcate con alimenti con glutine. • Non utilizzare per la cottura di cibi senza glutine acqua utilizzata in precedenza per cuocere alimenti con glutine. • Non friggere in olio utilizzato per alimenti con glutine. • Utilizzare carta da forno o fogli di alluminio su superfici che potrebbero contenere tracce di glutine. • Evitare l’uso inutile di spugne dedicate. • E’ possibile usare lo stesso forno per la cottura contemporanea di alimenti con glutine e sg, prestando attenzione nel maneggiare le teglie (far cuocere gli alimenti sg sui piani più alti). • Organizzare la dispensa tenendo i prodotti senza glutine separati dagli altri. La gestione del rischio di contaminazione da glutine nella dieta del celiaco è facilmente gestibile con regole di buon senso, applicate nella produzione industriale e preparazione dei pasti anche per altre tipologie di contaminazione. MESSAGGI DA EVITARE - messaggi sbagliati (esempio: fare qualche “strappo” alla dieta) - messaggi allarmistici (esempio: inidoneità di farmaci o cosmetici; necessità di avere con sé un antistaminico per evitare gravi reazioni) - comunicazioni contraddittorie: suggerire a un celiaco di non fare il panettiere, pizzaiolo, per il rischio di inalare glutine nell’ambiente di lavoro (AIC consiglia l’utilizzo di una mascherina per evitare la potenziale ingestione di quantitativi tossici); sminuire il rischio di contaminazione di prodotti alimentari non idonei INFORMAZIONI UTILI • I celiaci possono assumere tutti i farmaci presenti sul mercato • I cosmetici e i prodotti per detergere la pelle NON sono un problema per i celiaci, neppure per chi soffre di dermatite erpetiforme • Il glutine inalato non rappresenta un rischio • Il celiaco non corre il rischio di shock anafilattico con l’assunzione di vari quantitativi di glutine Quali informazioni dare agli operatori? Sulla base dell’analisi del rischio (Regolamento CE 178/2002) AIC controlla le contaminazioni crociate ed ambientali (chimiche, biologiche e fisiche) nella produzione degli alimenti e nella ristorazione senza glutine (prontuario, marchio Spiga Sbarrata, Alimentazione Fuori Casa), condivisa con la Sanità Pubblica Locale e Nazionale. Le fonti di glutine Il quantitativo di un alimento che contiene glutine, sufficiente a provocare danno alla salute del celiaco, è estremamente ridotto. Nel corso di una giornata è importante tenere sotto controllo tutte le produzioni di alimenti, cercando di ridurre il più possibile l’apporto di tracce di glutine per contaminazione. Tracce che singolarmente potrebbero non avere effetti sulla salute del celiaco, ma in termini cumulativi corrispondono a un potenziale rischio per la sua salute. Raccomandazioni in breve 1. La dieta senza glutine è l’unica terapia efficace e sicura e va seguita per tutta la vita evitando nel modo più assoluto le trasgressioni volontarie 2. Obiettivo della dieta è il miglioramento dello stato di salute e la prevenzione delle complicanze 3. Nella vita quotidiana può essere difficile “azzerare” completamente la contaminazione con glutine, le cui conseguenze non sono ancora del tutto definite 4. E’ opportuno mantenere un approccio equilibrato nei confronti del celiaco, specie nelle fasce di età più delicate come l’adolescenza, evitando estremizzazioni 5. Il celiaco deve far presente la propria condizione negli esercizi pubblici in modo da poter essere tutelato 6. I prodotti dietoterapici adatti al celiaco possono contenere glutine in quantità inferiore a 20 ppm (20mg/Kg): prodotti “gluten-free” o “senza glutine” 7. Il consumo dei prodotti con contenuto in glutine tra 21 e 100 ppm (“very low gluten content”) deve essere ridotto al minimo: a 1/5 rispetto ai prodotti senza glutine 8. Per ottimizzare l’adeguatezza nutrizionale dell’alimentazione è auspicabile un regime dietetico variato che includa soprattutto prodotti naturalmente privi di glutine 9. AIC attua azioni di informazione e diffusione della cultura del senza glutine tra gli operatori del mercato alimentare e della ristorazione 10. L’impegno di AIC ha portato ad un significativo miglioramento nella qualità di vita dei celiaci Uso solo prodotti gluten-free!!! Grazie per l’attenzione
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