IL SECOLO XIX savona / provincia VENERDÌ 31 OTTOBRE 2014 15 IL PM PISCHETOLA STA VALUTANDO IL DANNO SOCIALE PROVOCATO DALLE ANOMALIE GESTIONALI Blitz a Cairo Salute, otto medici indagati Perquisizioni e sequestri nell’ambulatorio associato. L’accusa mossa dalla Procura è di truffa aggravata GIOVANNI CIOLINA SAVONA. Otto medici di base inda- gati per truffa aggravata e un blitz ieri mattina nei locali di Cairo Salute. L’inchiesta della procura sulle presunte irregolarità nella gestione delle visite degli oltre ottomila assistiti ha fatto registrare una clamorosa accelerata ieri mattina con il blitzdegliuominidellaguardiadifinanza e della polizia giudiziaria dell’Asl nei locali cairese della medicina di gruppo. Secondo il castello accusatorio del pm Daniela Pischetola la struttura, coordinata dal dottor Amatore Morando, avrebbe truffato lo Stato e danneggiato gli assistiti limitando a quattro le giornate di visita a fronte di una direttiva legislativa che impone ai medici di base di ricevere i pazienti mutuati cinque giorni su sette. Accertamenti e controlli effettuati dagli inquirenti fingendosi pazienti avrebbero evidenziato l’anomalia a discapito dell’utenza. Secondo quanto ricostruito dagli uomini coordinati dal pm Pischetola, gli otto medici (soci della Cairosalute srl) si riservavano un giorno per le visite suappuntamentochesarebberisultato uno stratagemma. DonatellaBotta,figliadiunostorico medicodellaValBormida,avevaaddiritturafissatoilgiornodiriposoal lunedì, giornata esplicitamente vietata - sottolineano gli inquirenti dalla legge. La soluzione adottata dai medici di Cairo Salute (secondo uno schema diffuso in tutta la provincia)prevedevaquindidilavorare solo quattro giorni alla settimana con la copertura di quella rimanente effettuata da un collega. Secondo quanto trapelato dal blitz di ieri mattina, la procura avrebbe sequestratoanchealcunidocumentiindotazioneaimediciritenutiimportanti nell’ambito del fascicolo, anche se il grosso del lavoro era già statoeffettuato.Negliultimiseimesi, infatti, finanzieri e ispettori Asl gnalazioni e lamentele sul servizio fornito dalla struttura medica. In particolare alcuni assistiti si erano lamentatiperesserestaticostrettia farsi visitare dal medico in sostituzione di quello di famiglia in particolari giorni della settimana. Una denuncia, benché telefonica, che non avrebbe avuto seguiti concreti. Cairo Salute è il primo caso di struttura di gruppo finita sotto inchiesta penale (ogni medico incassa oltre 800 euro al mese di indennità speciale per la medicina di gruppo), ma in passato l’Asl aveva sospeso l’attività per uno studio di via Boselli e di unodeitantifilonidiOmniamedica in via Paleocapa. Non è escluso però che in seguito alle risultanze dell’inchiesta sulla struttura cairese, il lavoro delle fiammegiallepossaestendersiinaltri centri della provincia. avevano già interrogato decine di pazienti,oltrealpersonaleamministrativo in servizio alla struttura. Impiegate che erano state avvicinate in incognito ricevendo una risposta differente da quella che è stata poifornitainmanieraufficialeinfase di interrogatorio di persona informata sui fatti. Come detto sono otto i medici indagatipertruffa.Oltrealcoordinatore e presidente del Cda Amatore Morando sono finiti nei guai Benvenuto Serafini, il cardiologo e medico di base Giovanni Perdonò; l’ortopedico Marcello Cadei, Donatella Botta, Roberto Rodino, Marcella Calleri di Sala e Laila Marino, mentre la posizione di alcune impiegate è al vaglio della magistratura per l’ipotesi di favoreggiamento. Ma l’attenzione degli inquirenti si è concentrata anche sui vertici dell’Asl. In passato, infatti all’azienda sanitaria locale erano arrivate se- Uffici e ambulatori di Cairo Salute perquisiti ieri mattina dalla polizia giudiziaria [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ARRIVO DI FINANZA E ISPETTORI ASL IERI MATTINA IN MEZZO AI PAZIENTI IN ATTESA DELLE VISITE MORANDO: «TUTTO FATTO SECONDO LEGGE» Parla il coordinatore del centro sanitario: «Offriamo servizi completi anche a Natale e a Capodanno» LE REAZIONI LUISA BARBERIS CAIRO. «Ci riteniamo completamente estranei ai fatti che ci vengono attribuiti. Abbiamo sempre agito secondo le norme del contratto nazionale che regola l’attività della medicina generale». La reazione di Amatore Morando, presidente del Cda di Cairo Salute, arriva in una normale mattina di lavoro presso il poliambulatorio. All’indomani della bufera giudiziaria che ha portatogliorarideglistudieilcomportamentodeimedicisottolalentediingrandimentodellaProcura della Repubblica di Savona, nell’ambito di un’in- chiesta che sta facendo luce sui turni di servizio ridotti, sulla sostituzione da parte di colleghi di studio, ma soprattutto su fasce orarie destinate a visite su appuntamento, a scapito della normale attivitàambulatoriale,ilcuiruolooradovràessere chiarito. Insieme ai cairesi in attesa delle cure al poliambulatorio,insalacisonoperòanchegliispettori dell’Asl e gli inquirenti che, ieri, con abiti in borghese e rigorosamente in incognito, come già era successo nei mesi scorsi, sono tornati al poliambulatorio per acquisire nuovo materiale utile alle indagini. Ieri è toccato alle agende dei medici, nelle quali i dottori di famiglia avevano annotatogliappuntamenti.Sonostatiprelevatianche altri documenti, che gli inquirenti hanno acquisito nella massima discrezione, attingendo dai computer dello studio con chiavette usb. NEL MIRINO COMUNI, PROVINCIA E REGIONE. GIULIANO: «NESSUN CASO» «Non abbiamo nulla da dire, siamo rimasti basiti quando abbiamo appreso la notizia – continua Morando -. Sappiamo che c’è un’indagine in corso, ma noncièstatonotificatonulla. Abbiamo piena fiducia nell’operatodellamagistratura, che speriamo chiarirà al più presto questa situa- Morando zione. Cairo Salute è un poliambulatorio sempre aperto, i medici e il personale lavorano a Natale, Capodanno e anche a Pasqua. Crediamo di offrire un servizio completo allapopolazioneecontinueremoafarloconilnostromassimoimpegno.Sullabasediquestiorari, dire che la nostra è una medicina di gruppo finta è a dir poco eufemistico, si tratta al contrario di un servizioveroecompletoa360gradi,edèanchelogico che se un medico lavora nei festivi, e magari per tutto il week-end, al pari degli altri lavoratori, abbia poi diritto a un giorno di riposo, anche di lunedì. Questoaspetto,comeglialtri,rientranelleregoledi settore. Tutto è stato fatto in linea con la legge. Un medico può farsi sostituire, per un massimo di 180 giorni, a patto che garantisca la sostituzione da parte di un collega qualificato». In attesa di schiarite, mentre i magistrati esaminano i materiali e i documenti acquisti, l’attività all’interno dell’ambulatorio continua regolarmente. La notizia dell’inchiesta ha colto di sorpresa anche i pazienti in attesa del loro turno di visita, molti di loro, non avendo ancora letto il giornale, non hanno neppure notato l’attività degli inquirenti a cui spetta ora far luce sull’operato dei medici coinvolti. DECRETO PENALE PER UN CICLISTA TOSCANO POSITIVO ALLA GRAN FONDO OLMO Tirreno Power, è lite continua Doping tra gli atleti amatoriali «Il voltafaccia degli enti locali» scatta l’inchiesta della Procura «C’erano anche loro nella commissione che fissò vincoli più rigidi» Sotto la lente dei Nas sono finite alcune discipline a rischio VADO LIGURE. Un dedalo di date, pareri, delibere e limiti. Il caso Tirreno Power, in attesa che venga definita la procedura per la concessione della nuova Aia, continua a vivereanchedicontrapposizioni.L’ultima riguarda la presenza dei rappresentantideglientilocali-Comuni di Vado e Quiliano, Provincia e Regione - nella commissione Ippc del Ministero che, nel parere istruttorio conclusivo, ha inserito limiti più stringenti per la concessione della nuova Autorizzazione integrata ambientale. Vincoli più rigidi rispetto al contenuto delle delibere dei quattro enti. Una circostanza che secondo gli ambientalisti costituirebbe una palese contraddizione del lavoro dei tecnici degli enti presenti nella commissione. Per i rappresentanti istituzionali, invece, è un falso problema, in quanto le delibere erano solo atti d’indirizzo e avevano lo scopo di partecipare alla definizione del parere conclusivo. Innanzitutto bisogna mettere insiemequalchedata:lacommissione Ippc si è riunita in due sedute, il 16 luglio e il 18 settembre. Il parere è del primo ottobre. In mezzo arrivanoledeliberedeiquattroenti,chedi fatto danno via libera alla nuova Aia e che prevedono meno paletti ri- La centrale Tirreno Power spetto a quelli successivamente indicati dal Ministero. Ma a inserire quest’ultimi hanno partecipato, come membri della commissione Ippc, anche i quattro tecnici degli enti DATE E POLEMICHE Delibere approvate prima che ci fosse il parere conclusivo. Ma nell’Ippc ci sono i tecnici degli enti coinvolti: LidiaBadalato(Regione), Marco Correggiari (Provincia), Sandro Berruti (Vado) e Luigi Genta (Quiliano). Due le domande degli ambientalisti: perché oggi gli enti contestano i valori decisi dall’Ippc se al suo interno ci sono i propri tecnici e perché non si è aspettato il parre conclusivo prima di approvareledelibere.Quesitiacuiilsindaco di Vado - e da pochi giorni anche presidente provinciale - Monica Giuliano, risponde minimizzando la questione. «In fase istruttoria gli enti hanno inviato un semplice parere, visto che le delibere erano atti d’indirizzo con cui si sottoponeva all’attenzione della commissione le nostre valutazioni, basate su pareri tecnici - spiega il primo cittadino vadese, reduce ieri del primo Consiglio provinciale -. Mi sembra normale che un ente suggerisca un’ipotesi ma è ovvio che da sindaco oggi dovrò deliberare in base a quanto stabilito nel parere istruttorio conclusivo.Nonvedoalcunacontraddizione: prima abbiamo espresso una posizione condivisa in fase istruttoria poi, dopo il parere conclusivo, prendiamo atto di quanto deciso e dovremodeliberareinbaseaciòche ha stabilito il Ministero. Tutto qui». M. D. F. SAVONA. Doping nell’ambito della gare sportive amatoriali: il sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro ha deciso di usare il pugnoduroeconilnucleoantisofisticazioni dei carabinieri ha avviato tutta una serie di controlli nelle discipline maggiormente a “a rischio”. L’inchiesta è avvolta dal massimo riserbo, ma è avviata da molti mesi. Ciclismo e nuoto sono le gare maggiormente sotto la lente d’ingrandimento e non è un caso se al recente miglio di Laigueglia è stato sorpreso positivo il gestore di una piscina del basso Piemonte. Un atletanormalechehadecisodiricorrere al doping per migliorare di una manciata di minuti il risultato degli avversari normali e che in campo mettono solo l’allenamento. Ed è proprio solo sulle gare amatoriali (e non quelle federali) che i carabinieri dei Nas hanno competenzaesoprattuttopossono intervenire con controlli a campione. Una contraddizione apparente anche se il mondo dilettantistico sembra sempre più segnato dal cancro del doping. Nell’aprile di due anni fa, un ciclista toscano, Andrea Beconcini, è Controlli antidoping agli amatori stato trovato positivo al termine della gran fondo Olmo di Celle Ligure. Un lavoro mirato, quello del pm Ferro, che portò a mettere a soq- FENOMENO CRESCENTE Sono sempre di più gli sportivi dilettanti che ricorrono ai “trucchetti” quadro il mondo amatoriale delle due ruote con perquisizioni domiciliari e della società per cui garegiava Beconcini senza arrivare a niente di concreto. Il ciclista è stato comunque raggiunto da un decreto penale di condanna dopo la scoperta. Inattesadiconosceregliesitidei rilievi effettuati dai Nas ad una dozzina di podisti che hanno partecipato all’ultima Run Riviera Run di 21 chilometri, il lavoro della procura savonese continua. E se negli anni scorsi a finire nei guai erano stati alcuni gestori di palestre e atleti di body building che trafficava sostanze dopante, ultimamente l’obiettivo si è spostato sugli utilizzatori, su coloro che «mangiano porcherie» per migliorare la prestazione sportiva. «No comment» è la posizione di Giovanni Battista Ferro sull’inchiesta avviata dai Nas genovesi, ma l’impressione è che le sorprese siano dietro l’angolo. E nel mirino alcune manifestazioni amatoriali che si svolgeranno in provincia. Unapiagachelaprocurahadeciso di combattere con tutti i mezzi a disposizione. G. CIO. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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