SOLUZIONE srl www.entionline.it Aggiornamento PERSONALE

SOLUZIONE srl
Servizi per gli enti locali
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Aggiornamento PERSONALE
Circolare 30 giugno 2014
Notiziario entionline + Notizie quotidiani
dal 23 al 28 giugno 2014
Notiziario entionline (riportiamo
le news, di interesse in materia
di Personale, pubblicate nel nostro sito
www.entionline.it nella settimana trascorsa)
Inps: Tfr e Tfs prepensionamenti PA
L’Inps ha pubblicato la circolare n. 79 del 23 giugno 2014 relativa ai termini di pagamento
dei Tfs e dei Tfr e ad altri aspetti previdenziali connessi ai prepensionamenti per
soprannumero dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni (art. 2 del D.L. n. 95/2012
convertito in legge n. 135/2012, come modificato dall’art. 2 del D.L. n. 101/2013 convertito
in legge n. 125/2013).
Funzione Pubblica: divieto incarichi dipendenti
Il Dipartimento della funzione pubblica ha reso disponibile il testo del documento
contenente "Criteri generali in materia di incarichi vietati ai pubblici dipendenti", avente la
finalità di supportare le amministrazioni nell'applicazione della normativa in materia di
svolgimento di incarichi da parte dei dipendenti e di orientare le scelte in sede di
elaborazione dei regolamenti e degli atti di indirizzo.
Testo DL 66 coordinato con legge di conversione
E’ stata pubblicata in G.U. la Legge n. 89 del 23 giugno 2014, di conversione del D.L. n.
66/2014, recante diverse disposizioni di interesse per gli enti locali.
Vai al testo del DL 66 coordinato con la Legge 89
Anci: novità legge di conversione del DL 66
L’Anci ha pubblicato una nota tecnica in merito agli articoli di particolare interesse per i
Comuni contenuti nella Legge n. 89 del 23 giugno 2014, di conversione del D.L. 66/2014.
Ragioneria Generale: nuovi redditi per assegni nucleo familiare
La Ragioneria Generale dello Stato ha pubblicato la circolare n. 20 del 19 giugno 2014
relativa alla rivalutazione dei livelli di reddito, decorrenti dal 1° luglio 2014, per la
corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare.
Pubblicato il decreto di riforma della PA
E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 144 del 24 giugno il D.L. n. 90 del 24 giugno
2014, avente ad oggetto “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza
amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari”, il decreto di riforma della
pubblica amministrazione contenente provvedimenti di notevole interesse per gli enti
locali, che verranno analizzati nelle nostre circolari, di cui diversi relativi alla gestione del
personale.
Corte Europea: condizione donna post parto
Pubblichiamo il testo della sentenza n. C-507/12 del 19 giugno 2014 nella quale la Corte
Europea di Giustizia afferma che può conservare lo status di «lavoratrice» la donna che
smette di lavorare o di cercare un impiego a causa della gravidanza e del successivo
periodo post parto, a condizione che la donna riprenda il suo lavoro, o trovi un altro
impiego, entro un ragionevole periodo di tempo dopo la nascita del figlio.
Notizie quotidiani (abbiamo
estrapolato i passaggi di maggiore
rilievo degli articoli, di interesse per gli uffici che si occupano
della gestione del Personale, pubblicati sui quotidiani nella settimana
trascorsa)
Prepensionamenti PA
24/06/2014 - ItaliaOggi
Caos buonuscita per i prepensionati del pubblico impiego. Il termine di liquidazione per il
personale in esubero e costretto alla pensione, infatti, decorre dalla data di uscita dal
lavoro se il (pre)pensionamento è avvenuto per requisiti maturati entro il 31 dicembre
2011; in caso contrario decorre dalla data teorica di pensionamento in base ai nuovi
requisiti Fornero. Un esempio: il prepensionato con 40 anni di contributi al 6 febbraio 2013
riceverà la buonuscita il 7 agosto 2016, quindi dopo 42 mesi dalla maturazione del diritto
alla pensione. Lo spiega l'Inps nella circolare n. 79 di ieri.
L'Inps illustra le modalità di liquidazione della buonuscita per il personale in esubero e
«forzato» alla pensione in base alle norme da ultimo innovate dal dl n. 101/2013. In
pratica, si tratta delle norme che impongono alle pubbliche amministrazioni di licenziare i
dipendenti in esubero se in possesso dei requisiti per una pensione.
Tale prepensionamento interessa il personale che ha maturato i requisiti per la pensione
entro il 31 dicembre 2011 (requisiti preFornero) e quello che gli stessi requisiti li avrebbe
maturati, compresa la decorrenza della pensione (c.d. «fi nestre»), entro il 31 dicembre
2016 se non fosse intervenuta la riforma Fornero.
Per tali lavoratori, spiega l'Inps, il giorno a partire dal quale decorre il termine di
pagamento della buonuscita dipende dal fatto che il lavoratore sia in possesso dei requisiti
di pensione al 31 dicembre 2011 oppure li maturi entro il 31 dicembre 2016. Nel primo caso
il termine di pagamento della buonuscita decorre dalla data di collocamento a riposo e
sarà di: 105 giorni per chi entro il 12 agosto 2011 ha maturato la pensione di vecchiaia
connessa al limite di età ordinamentale dell'amministrazione di appartenenza o la
massima anzianità contributiva (di norma 40 anni); 6 mesi per chi, al 12 agosto 2011, ha
maturato il diritto alla pensione anticipata con la quota; 24 mesi per chi ha maturato il
diritto alla pensione anticipata con la «quota» tra il 13 agosto e il 31 dicembre 2011 se la
cessazione avviene per dimissioni (sei mesi se la cessazione avviene per raggiungimento
del limite d'età ordinamentale); sei mesi se l'anzianità contributiva massima (di norma 40
anni) è stata maturata tra il 13 agosto e il 31 dicembre 2011.
Daniele Cirioli
Riforma PA
25/06/2014 - Il Sole 24 Ore
Dopo undici giorni di riunioni, limature e messe a punto il decreto Pa ha tagliato ieri il
traguardo della pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. In una versione ampiamente
rimaneggiata rispetto a quella che aveva avuto l'ok del Consiglio.
Anche nella versione definitiva del decreto si conferma corposo il pacchetto di misure sul
pubblico impiego, finalizzato a favorire il ringiovanimento della Pa. Si interviene anzitutto
ponendo il termine del prossimo 31 ottobre (o fino alla naturale scadenza, se anteriore) al
trattenimento in servizio: istituto che consente ai dipendenti pubblici che hanno maturato i
requisiti per la pensione di continuare a lavorare per un massimo di due anni oltre i limiti
d'età. È prevista una deroga per i magistrati e per gli avvocati dello Stato che fa salvo fino
al 31 dicembre 2015 il trattenimento in servizio.
Diventa più favorevole il criterio di calcolo per il turn over: resta confermata la
percentuale di assunzioni pari al 20% per il 2015, 40% per il 2015 (per raggiungere
progressivamente il 100% nel 2018) che non viene più calcolata con riferimento al numero
delle cessazioni e alla spesa, ma solo rispetto alla spesa.
Si semplifica il ricorso alla mobilità: per quella volontaria non servirà più l'assenso
dell'amministrazione di provenienza. L'unico criterio posto, è che l'amministrazione
ricevente abbia un numero di posti vacanti superiore rispetto a quella cedente. Per la
mobilità obbligatoria è fissato il limite di distanza di 50 chilometri tra le amministrazioni.
Resta confermato il taglio del 50% di distacchi, aspettative e permessi sindacali dal
prossimo 1° settembre (nella prima versione la scadenza era 1° agosto).
Eugenio Bruno - Giorgio Pogliotti
Novità DL 90
26/06/2014 - Il Sole 24 Ore
Tornano gli incentivi ai progettisti interni alle pubbliche amministrazioni, a patto che non
siano dirigenti, e viene confermata la possibilità per sindaci e assessori di affidare incarichi
negli uffici di staff anche «a prescindere dal titolo di studio». Nel lavoro che ha
accompagnato il lungo viaggio dal Consiglio dei ministri alla Gazzetta Ufficiale del
decreto con la riforma della Pubblica amministrazione (Dl 90/2014), sono questi i due
aspetti più importanti. Per il resto, il pacchetto dedicato alle regole degli enti locali non ha
subito variazioni di rilievo: oltre a condividere con le altre Pubbliche amministrazioni le
nuove regole su trattenimenti in servizio, mobilità e possibili demansionamenti in
funzione anti-esubero, le amministrazioni locali avevano già trovato nelle prime versioni
del provvedimento una riapertura degli spazi assunzionali dopo anni con il freno tirato.
Ai nuovi ingressi può essere dedicata ora una spesa che arriva al 60% dei riparmi ottenuti
con le cessazioni dell'anno precedente, e il limite è destinato a salire all'80% nel 2016-2017
per attestarsi al 100% dal 2008.
Scompare il blocco totale delle assunzioni negli enti che dedicano alla spesa di personale
più del 50% della spesa corrente, e tramonta il calcolo consolidato che imponeva di
conteggiare la somma delle spese registrate negli enti locali e nelle società controllate. Sul
punto, la nuova norma (articolo 3, comma 5 del Dl 90/2014) chiede ai sindaci di
«coordinare le politiche assunzionali» con le società controllate per «garantire una
progressiva riduzione» dell'incidenza delle spese di personale sulle uscite correnti, con un
"invito" piuttosto generico che sembra tra l'altro applicarsi a tutte le controllate, a
prescindere dalle condizioni del loro bilancio.
Tra le novità della versione pubblicata in «Gazzetta Ufficiale», come accennato all'inizio,
spicca il ritorno degli «incentivi Merloni», cioè i premi (fino al 2% del valore dell'opera)
per i dipendenti che si occupano di redazione del progetto, piano della sicurezza,
direzione dei lavori e collaudo e così evitano affidamenti all'esterno. Questo incentivo,
insieme a quello (fino al 30% della tariffa professionale) per chi redige atti di
pianificazione, non può però più essere riconosciuto a chi ha una qualifica dirigenziale in
base al principio della «omnicomprensività del trattamento economico». Questa nuova
regola imporrà quindi a tutte le Pa locali l'operazione non facile di rivedere i propri
regolamenti, figli della contrattazione integrativa, in cui sono stabilite le modalità di
distribuzione di questi incentivi, per riadattarle alla nuova platea.
Arriva in «Gazzetta Ufficiale» anche la possibilità (all'articolo 11) di affidare incarichi negli
uffici di supporto di sindaci e assessori anche «a prescindere dal titolo di studio», puché
non svolgano «attività gestionale» (del resto non prevista negli uffici di supporto). Questa
regola (anticipata sul Sole 24 Ore del 14 giugno) aveva suscitato polemiche, al punto che
era circolata l'ipotesi di eliminarla, ma anche se in una formulazione diversa dall'originale
è sopravvissuta fino al testo definitivo.
Una buona notizia, infine, arriva per gli avvocati che sono inquadrati negli enti pubblici e
negli enti territoriali con una qualifica non dirigenziale: a loro non si applica infatti la
tagliola agli onorari prevista per l'Avvocatura dello Stato. Per com'è scritto, però, il comma
sembra creare qualche problema procedurale, perché prima abroga tout court le norme sui
compensi aggiuntivi, e poi spiega che l'abrogazione «non si applica» a questi avvocati.
Gianni Trovati
Novità DL 90
26/06/2014 - ItaliaOggi
Sindaci e assessori potranno riconoscere ai componenti del proprio staff il trattamento
economico da dirigenti senza tenere conto del titolo di studio dei collaboratori. Con una
modifica ad hoc all'art.90 del Testo unico degli enti locali, il testo definitivo del decreto
legge di riforma della p.a. (n.90/2014) fa un bel regalo ai comuni che in questi anni hanno
largheggiato nel dispensare stipendi troppo lauti ai propri collaboratori, a tal punto da
finire nel mirino della Corte dei conti per danno erariale. La modifica, introdotta in
silenzio, negli 11 giorni intercorsi tra il varo del decreto da parte del consiglio dei ministri
e la sua pubblicazione in Gazzetta Uffi ciale, ribalta tutto perché, seppur «a contrario»
legittima le scelte dei sindaci troppo «generosi» verso i componenti degli uffici di
supporto.
Appare evidente che, una volta che il Tuel ammetta, sia pure a contrario, che i dipendenti
degli staff possono ricevere una remunerazione come fossero dirigenti, sebbene privi del
titolo di studio, le probabilità per i politici locali di finire sotto processo per danno erariale
si riducono al lumicino.
La modifica non è l'unico regalo dell'ultim'ora fatto dal governo alle p.a. centrali e locali.
Dal testo defi nitivo del dl 90 è infatti scomparsa l'ulteriore stretta sugli incarichi di studio
e consulenza contenuta nella prima versione del decreto. I vincoli, previsti dal dl 101/2013
(80% del limite di spesa 2013 per quest'anno e, per l'anno prossimo, il 75% della spesa
2014) sarebbero dovuti scendere rispettivamente al 70% per il 2014 e al 65% per il 2015, ma
tutto è rimasto come prima.
Da segnalare anche il parziale dietrofront sul discusso taglio degli incentivi alla
progettazione. Perderanno il bonus non tutti i dipendenti pubblici, come inizialmente
previsto, ma solo i dirigenti. E anche sul taglio dei compensi agli avvocati arriva un
importante distinguo. La riduzione, dal 75 al 10%, della quota spettante ai legali sulle
somme recuperate risparmierà gli avvocati degli enti pubblici e degli enti locali inquadrati
con qualifica non dirigenziale.
Francesco Cerisano – Luigi Olivieri
Novità DL 90
26/06/2014 - ItaliaOggi
L'articolo 4, comma 1, della riforma voluta dal ministro della funzione pubblica, Marianna
Madia, modifica l'articolo 30, commi 1 e 2, del dlgs 165/2001. Il nuovo comma 1 novellato,
nel suo primo periodo, è chiarissimo: «Le amministrazioni possono ricoprire posti vacanti
in organico mediante passaggio diretto di dipendenti di cui all'articolo 2, comma 2,
appartenenti a una qualifica corrispondente e in servizio presso altre amministrazioni, che
facciano domanda di trasferimento, previo assenso dell'amministrazione di
appartenenza». L'assenso dell'amministrazione di appartenenza resta come condizione
imprescindibile.
La riforma cambia la procedura di mobilità volontaria, che cessa di essere presupposto
necessario per la legittimità dei concorsi pubblici. La mobilità, infatti, torna ad essere una
mera facoltà delle amministrazioni. Le quali per reclutare dipendenti mediante
trasferimenti dovranno, comunque, fissare preventivamente i criteri di scelta e pubblicare
sul proprio sito istituzionale un bando in cui sono indicati i posti che intendono ricoprire
con indicazione dei requisiti da possedere. Il bando dovrà restare pubblicato per un
periodo pari almeno a 30 giorni.
Luigi Oliveri