Ministranti OK Gianni Frigerio Ministranti a Roma Nelle foto, i ragazzi con papa Francesco, che gli hanno offerto una maglia della nazionale tedesca. Uno dei poster per l’incontro dei 50mila ministranti a Roma. Papa Francesco ai ministranti tedeschi: «Testimoniate l’amore di Gesù, non perdete tempo con chat e telefonini». 50mila ministranti tedeschi «Liberi! Perché è permesso fare del bene» è il motto ispirato al Vangelo di Matteo (12,12) che ha accompagnato 50mila ministranti da 26 diocesi della Germania nel loro pellegrinaggio nazionale a Roma dal 4 al 7 agosto 2014. Ragazzi dai 13 ai 27 anni, osannanti sotto un bel sole romano, e che hanno fatto anche qualche domanda a papa Francesco. In Germania sono presenti circa 430mila ministranti. Ma questo incontro romano anticipa il pellegrinaggio internazionale dei ministranti europei che si terrà sempre a Roma dal 3 al 5 agosto 2015. L’evento, organizzato dal Coetus Internationalis Ministrantium, avrà come tema il versetto di Isaia: «Eccomi, manda me!». I ragazzi hanno acclamato a gran voce papa Francesco, che ha fatto un lungo giro con la papamobile scoperta, mentre l’orchestra sul sagrato e i cori erano più all’insegna del raccoglimento che dell’esuberanza. Ha poi celebrato con loro i Vespri e per la prima volta ha pronunciato un’omelia in tedesco. Ascoltate il Vangelo, non perdete tempo «Come possiamo essere più protagonisti nella Chiesa?», ha chiesto uno dei ragazzi. Papa Francesco ha risposto: «Il Vangelo che ascoltate nella liturgia, rileggetelo personalmente, in silenzio, e applicatelo alla vostra vita». Tutte le domande dei ragazzi sono state semplici. «Come faccio a essere un buon ministrante, ma contemporanea- mente fare sport, vivere la passione per la musica e molto altro?». L’importante anche in questo caso è non perdere di vista il bene più importante, ha risposto il papa, perché «forse tanti ragazzi e giovani perdono troppe ore in cose futili: il chattare in internet o con i telefonini, le telenovele, i prodotti del progresso tecnologico che dovrebbero semplificare e migliorare la qualità della vita e talvolta distolgono l’attenzione da quello che è realmente importante». Che cosa vuol dire libertà Altro tema importante per i ragazzi è quello della libertà. Domanda un ragazzo: «Dio ci fa liberi affinché facciamo del bene nella nostra vita e nel nostro ambiente. Nel mio quotidiano spesso tutto ruota intorno a regole, a scuola o nella formazione professionale, con i miei genitori e anche nella Chiesa. Come sperimentare nella mia vita che la fede significa libertà? Come posso vivere davvero questa libertà?». Risponde papa Francesco: «La libertà ci può condurre lontani da Dio, può farci perdere la dignità di cui Lui ci ha rivestiti. Per questo sono necessari degli orientamenti, delle indicazioni e anche delle regole, tanto nella società quanto nella Chiesa, per aiutarci a fare la volontà di Dio, vivendo così secondo la nostra dignità di uomini e di figli di Dio». «Quando non è plasmata dal Vangelo, la libertà può trasformarsi in schiavitù: la schiavitù del peccato. Cari ragazzi e ragazze, non usate male la vostra libertà! Non sciupate la grande dignità di figli di Dio che vi è stata donata! Se seguirete Gesù e il suo Vangelo, la vostra libertà sboccerà come una pianta in fiore, e porterà frutti buoni e abbondanti! Troverete la gioia autentica, perché Lui ci vuole uomini e donne pienamente felici e realizzati». Febbraio 2015 9
© Copyright 2024 Paperzz