Sistema somatosensoriale

Il sistema somatosensoriale
Il sistema somatosensoriale porta modalità sensoriali quali:
pressione, temperatura, dolore e postura.
Le sensazioni somatiche relative a stimoli associati con la superficie
del corpo sono dovute alla presenza di meccanocettori che sono in
grado di rilevare stimoli pressori o vibrazioni; termocettori in grado di
rilevare variazioni di temperatura e nocicettori, in grado di rilevare
stimoli dannosi per i tessuti
Tra tutti i sistemi sensoriali, quello somatosensoriale è quello che ha
il maggior numero di recettori.
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Meccanocettori cutanei
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Termocettori cutanei
Recettori per il caldo: sono costituiti da terminazioni nernose libere
che rispondono a temperature variabili tra i 23 e 45° C
Recettori per il freddo:
rispondono a
temperature inferiori a
25 ° C o superiori a
35 ° C
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Sono recettori responsabili della trasduzione di
stimoli nocivi percettibili dal cervello come
dolore.
Nocicettori meccanici: rispondono a stimoli meccanici intensi
Nocicettori
Nocicettori termici: rispondono a temp > 44° C
Nocicettori
polimodali:
rispondono come
gli altri due e
anche a sostanze
chimiche rilasciate
dai tessuti
infiammati
(istamina,
bradichinina,
prostaglandine)
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Il corpuscolo del Pacini
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Il neurone mielinico la cui teminazione periferica specializzata funge
da trasduttore nel corpuscolo del Pacini, è un neurone a T il cui corpo
cellulare è situato in un ganglio delle radici dorsale del midollo spinale,
la terminazione prossimale entra nel midollo spinale e proietta al
sistema nervoso centrale
I gangli delle radici
dorsali sono
insiemi di somi
cellulari situati
appena fuori e
dorsalmente
rispetto al midollo
spinale
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I segmenti spinali
Il midollo spinale può
essere suddiviso in 31
segmenti, ognuno dei
quali riceve informazioni
sensoriali da una ben
determinata area
cutanea denominata
dermatomero.
Ogni dermatomero è
provvisto di recettori per
tutte le diverse qualità
sensoriali
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la via della colonna dordale – lemnisco mediale e la via
anterolaterale sono le principali vie per la trasmissione
dell’informazione somatica dalla superficie corporea
alla neocorteccia,
La prima porta le informazioni della modalità sensoriale
tatto-pressione
La seconda quelle delle modalità termiche e dolorifiche
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Via colonna dorsale-lemnisco mediale
Il talamo è un’importante
stazione centrale cui
affluisce la maggior parte
delle informazioni
sensoriali.
Esso non riceve solo
informazioni somatiche,
ma anche visive,
acustiche e gustative.
Le regioni del talamo
legate alle informazioni
sensoriali somatiche sono
i due nuclei ventrali
postero-laterali (VPL) 11
La corteccia somatosensoriale
L’area corticale che riceve le sensazioni somatiche è definita come
area somatosensoriale
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Una sezione trasversa di questa parte della corteccia mostra come
sia presente in essa una mappatura completa del corpo.
Questo tipo di organizzazione
topografica che pone in
relazione le varie regioni del
corpo con specifiche aree
corticali è denominata
organizzazione somatotopica
Nella mappa non vengono
rispettati i reali rapporti
dimensionali tra le varie parti del
corpo. Quelle parti
dell’organismo che hanno la più
elevata densità in recettori
sensoriali vanno ad interessare
le più vaste porzioni di corteccia.
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I campi recettivi dei neuroni del sistema
sensoriale somatico
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Nelle aree 1 e 2 di
Brodmann i campi
recettivi non sono
anulari, ma rettangolari e deriva
dall’attivazione di
cellule dell’area 3
il cui campo
recettivo anulare
vada a
sovrapporsi
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Via anterolaterale
Le vibre della sensibilità termica e
dolorifica sinaptano con neuroni
delle corna dorsali (sostanza
gelatinosa).
La sostanza reticolare del tronco
dell’encefalo rappresenta un
sistema di allarme e attiva altre
aree encefaliche.
Le afferenze talamiche terminano
nei nuclei ventro-basali (VB).
Organizzazione somatotopica.
Corteccia somatosensoriale
primaria - dolore acuto.
Corteccia frontale – dolore
cronico.
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La percezione del dolore può subire l’influenza di afferenze sensoriali
periferiche e può anche essere controllata da impulsi discendenti
provenienti dal tronco dell’encefalo o da centri cerebrali superiori.
Queste interferenze si instaurano ad opera di neuroni inibitori situati
nelle corna dorsali del modollo spinale.
Questi neuroni, mediante
rilascio di encefalina sulla
terminazione presinaptica
delle fibre dolorifiche
provenienti dalla periferia,
inibiscono il rilascio di
sostanza P.
Questi interneuroni quindi
costituiscono l’elemento
chiave della modulazione
della sensazione dolorosa.
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Gli interneuroni inibitori possono essere attivati:
1. Da fibre sensoriali riguardanti il tatto, la pressione o le
vibrazioni (es. dolore alleviato dal massaggio sulla parte lesa)
2. Da centri encefalici superiori (ritardo con il quale un individuo
in una situazione di emergenza si rende conto di aver subito
un un traumatismo)
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Il dolore riferito
Fenomeni dolorosi
riguardanti organi
interni vengono invece
percepiti come
provenienti da distretti
cutanei. Questa
situazione si verifica
spesso nel caso di
attacchi cardiaci, nel
corso della quale la
sensazione dolorosa
riguarda
prevalentemente il
torace e il braccio
sinistro.
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