Speciale DONNA Marzo 2014 www ISISS E. MATTEI Siam o .albo su Intern scuo le.it/ et 1718 55 TRIBUTO ALLE DONNE di una studentessa Forte donna, che fragile ti fa apparire la bellezza tua incantevole e la meraviglia che c'è in te. La calda fiamma che possiedi e l'intelligenza tua profonda, ti hanno resa una vittima della paura e dell'ignoranza; Ma con saggia determinazione hai saputo tener testa a chi ti temeva e ti incolpava, e con l'amore tuo di natura lotti contro la violenza. Nasci germoglio, crescendo tu e la tua bellezza, sboccia un fiore di saggezza. Tu che sei la carezza di una madre, e con amore guidi i tuoi figli; tu che hai la pazienza di una moglie, e fai uomo chi ami e scegli. Tu che sei la musa che canta anche mentre sta piangendo; la bambina che si alza, anche mentre sta cadendo; la ragazza che si sente insicura, ma che non si tira indietro; l'anziana donna che ancora cresce, ed il tempo le ha lasciato i segni, ma non ha perso la sua bellezza, ed è ancora avvolta dall'amore. Tu, che sei una donna, perchè sai di esserlo dentro. Il Casalingo perfetto di Antonio Verazzo Chi ha detto che le faccende domestiche sono mansioni esclusive del genere femminile? Negli ultimi decenni la figura dell’uomo e della donna è stata rivoluzionata radicalmente modificando quei ruoli inscindibili rimasti invariati per secoli. Questo cambiamento è particolarmente sentito nella figura dell’uomo che si ritrova ad affrontare le più “ardue” faccende domestiche a cominciare dal lavaggio della biancheria e dei piatti sporchi, della stiratura delle camice, fino ad arrivare alla pulizia minuziosa dell’argenteria come una qualsiasi casalinga che dedica ogni parte del suo tempo alla cura della casa. Anche io mi ritrovo ad in- terpretare questo ruolo di “mammo” quotidianamente non per necessità quanto per buon abitudine, in quanto mia madre ha sempre considerato la famiglia come un insieme di persone che si aiutano a vicenda, indistintamente dal genere, uomo o donna che sia. Ciò mi ha portato a considerare le faccende domestiche come un vero e proprio lavoro, che spesso viene sottovalutato solo perché non retribuito ma in realtà lo meriterebbe molto più di tanti altri. In qualità di “mammo” sento di dover consigliare alle famiglie di acquistare case più piccole, poiché per i ragazzi come me probabilmente si prospetta un futuro tanto equo quanto faticoso. Essere donna di Rita Marigliano Valeria Amatrudi La forza e l’equilibrio è donna. Da sempre, fin dalla notte dei tempi. Oggi l’universo femminile s’interroga sul ruolo della donna nella società e sulle difficoltà da affrontare, può fare un passo avanti verso la comprensione del suo valore: così come è da sempre, ed è la storia a confermarlo. Fin dall' antichità la donna era vista come un oggetto debole, inutile e un peso per l'uomo e per l'intera società. Le donne hanno lottato duramente per secoli per ottenere dei diritti pari a quelli degli uomini. Un esempio di chi ha lottato per i diritti è Alice Paul... Continua alla pagina www.alboscuole.it/171855 PAGINA 2 Donne e territorio: a lezione di cucina e marketing con Rosanna Marziale. Dire che Rosanna Marziale sia una chef è molto più che un eufemismo. Dietro il camice bianco c’è una manager di successo e promotrice di se stessa e della sua terra oltre che dei suoi prodotti. Nasce tutto da lì, dai suoi piatti, dalla sua passione per la cucina, abbraccia tutto il percorso che fanno gli ingredienti fino alla sua cucina, dalle mani del contadino alle sue. Passa per la sua voglia di qualcosa di più di un semplice piatto e finisce per diventare il punto di snodo di una rete di centinaia di persone, produttori che con i loro prodotti caratterizzano la nostra Terra. “Terra Felix”, tiene a precisare la nostra ospite d’onore per un giorno. “Bisogna puntare su ciò che di buono offre la Campania, e badate che non è poco”. Ciò che spiega attraverso piccoli episodi di un cartone animato diretto anche ai bambini, dove la protagonista è lei che tra equivoci e simpatici avvenimenti fa conoscere la bontà e genuinità di prodotti come la mozzarella, l’olio d’oliva, la pasta di Gragnano, comprese altre specialità del luogo di provenienza di questi ultimi. Ed è proprio dagli stessi ingredienti che nascono nuovi piatti: la pizza al contrario, la palla di mozzarella ripiena; piatti nuovi con gli ingredienti di sempre, raccolti tutti nel suo ultimo progetto: la Carta Marziale. Un menù del tutto innovativo, che oltre ai piatti ordinati per ingredienti, completo di foto e descrizioni, comprende i nomi dei suoi fornitori. Un modo alternativo ed originale di far conoscere, pubblicizzare e creare nuova domanda. Del vero e proprio marketing territoriale. Una donna che guarda lontano, oltre i suoi piatti, anche se per noi è stato difficile distoglierne lo sguardo. Un mix di bontà ed efficacia. Una donna che in un ambiente quasi esclusivamente maschile ha creato un programma di promozione del territorio, oltre che una cucina innovativa, dimenticandosi completamente di essere tale. Una donna, una chef, un esempio di come la passione per il proprio lavoro e l’amore per la propria terra possano creare speranza per essa. MONICA MIGLIACCIO FIVE SIMPLE LETTERS di Monica Migliaccio Women. Five simple letters which describe an almost unfailing warrior. They’ve always had to fight against prejudice and fears to impose themselves and they haven’t always found a way out. Today life is a bit easier than before for them, but there’s always a new monster to fight: yesterday’s reminiscences and the luxurious emptiness in which we live today. Often thought as inferior intelligences, women have always been forbidden to study as men did. Mothers and wives, that’s all they could pretend to be. No rights, no voice, for hundreds of years. So it’s not difficult to imagine why today lots of prejudice still exist. They can’t be root out of common opinion in a few changes of generations. This is why we still hear about discrimination in various aspects of life: work, home; but also media doesn’t help giving a good and sane image of them. They tend to broadcast a distorted and insane vision of women. They’re seen just as an object, a complex of hair, curves and perfection. We’ve passed from an explicit form of slavery to another much more hard to see, hidden behind a mask of emancipation. This mask hides also violence which doesn’t come out from the house walls. It’s still a long way to go through to the real equality between men and women. But we’re strong enough even to fight a war which has never had sense. SPECIAL E DONNA PAGINA 3 Nonna Margherita ed altri racconti: storie e pillole di saggezza di Monica Migliaccio Lisetta e sua nonna, Beppe e Rosa, le due sorelle Iris e Amneris. Racconti di vite in cui ognuno può riconoscere una parte di sé. Da verande sul giardino a ingorghi di traffico in cui le idee sembrano uscire dagli abitacoli dei veicoli sotto forma di palloncini colorati. E ancora gialli, misteri, inciuci. Decine di storie di diverso genere; incredibile credere che siano state scritte dalle stesse mani. Le mani di una persona che di storie ne ha viste, si direbbe, tante. Da una donna, la cui saggezza trapela da ogni pagina, che la fa immedesimare fino al midollo nelle pazzie e pregiudizi della gente; le permette di cogliere gli aspetti più semplici eppure più veri della vita. Come Beppe, che preferisce ad una vita fatta di lusso e segreti una vita fatta di amore e amici, rinunciando ad una vinci- ta milionaria. O come Stefano Gagliardi, ventisette anni, che riesce a smuovere la sua noiosa routine improvvisandosi investigatore di un delitto che lo riguarda da vicino, che rompe gli argini del suo isolamento, facendogli conoscere la bellezza della vita. Brevi racconti che si divorano uno dietro l’altro, tra curiosità e stupore di rivedere un pezzo di sé in ogni episodio. Juccy racconta anche di sé:di non essersi neanche accorta di essere diventata un’ottantenne, che gli anni le siano piombati addosso all’improvviso. Ma nonostante ciò, non le pesa affatto, anzi è grata alla vita per la comprensione più profonda e completa, per il nuovo percorso più consapevole che le si presenta davanti. Violenza di genere di Marco Gagliardi L'uomo e la donna, genere maschile e genere femminile della stessa specie, che presenta, tuttavia, profonde divergenze sul concetto di bene e male e su quali siano le priorità della vita. I rapporti tra persone di sesso opposto sono, nella maggior parte dei casi, influenzati dal fatto di appartenere ad un genere diverso, e per quanto quest'influenza possa essere subdola, è quasi sempre presente. In questo modo non ci si rapporta solo in base al pensiero e alla personalità, ma anche in base al corpo e questo porta inevitabilmente a casi in cui l'attrazione per il corpo dell'altro sesso determina delle relazioni dalla discutibile intesa reciproca. Arthur Schopenhauer diceva: "L'amore autentico è sempre compassione, ogni amore che non sia compassione è egoismo." Questo semplice concetto espresso dal filosofo tedesco trova attuazione in quei rapporti in cui il proprio bene viene posto al di sopra di quello del proprio compagno o della propria compagna. Questo succede perché si sta insieme ad una persona per non rimanere soli o per dare nutrimento ai propri istinti, ai propri bisogni di natura sessuale e affettiva, insomma, stare con qualcuno per se stessi. Le violenze scaturiscono proprio da questo principio egoico che non bisogna confondere con un conflitto dovuto ad una divergenza di idee. Se in seguito ad un aggressione o un offesa la relazione conserva parità e simmetria tra i due partner, non si può parlare ancora di violenza perché in questi casi viene mantenuta l'identità di ognuno e l'altro viene rispettato come persona. Lo scenario cambia quando le offese, le reazioni fisicamente violente, diventano un modello di rapporto all'interno del quale vige l'asimmetria, per cui uno dei due partner ripudia l'altro, lo considera un oggetto e si prefigge l'obiettivo di dominarlo. Questo discorso è riferito ovviamente sia agli uomini che alle donne perché si può dire e analizzare ciò che si vuole, ma l'unica differenza sostanziale tra l'uomo è la donna rimane la costituzione fisica, poiché per quanto la mente possa cambiare a seconda del sesso non presenterà mai caratteristiche che impediscano o favoriscano il dominio di un genere sull'altro. Nelle coppie dove le violenze sono presenti è il più forte ad avere il potere sul più debole e, si può dire che, nella nostra cultura, è soprattutto la donna a ricoprire il ruolo del più debole; gli episodi di violenza di uomini sulle donne sono di fatto più numerosi. Spesso ci si incastra in un "imbroglio psicologico" da cui è difficile venire fuori. Rompere il silenzio e mettere in luce la realtà del proprio rapporto con l'altro è il primo passo per una via di uscita, ma ci si trova spesso vincolati, a volte, infatti, reagendo si metterebbe a rischio la propria incolumità. Oggi si parla di femminicidio, che è per definizione un omicidio compiuto da un uomo verso una donna per motivi relativi alla sua identità di genere, e spesso riguarda casi in cui esiste un legame sentimentale con la vittima, quindi diversamente da altri tipi di omicidio, è spesso possibile trovare dei segnali che indichino preventivamente la possibilità di un azione di questo tipo. E' su questi elementi che bisogna agire prima di tutto, il piano culturale è importante, certo, ma per cambiare la situazione in questo senso servirà ancora molto tempo, poiché la nostra moderna società proviene da un contesto di subordinazione della donna che ha radici profonde. Gli stereotipi che incatenano entrambi i sessi dovrebbero scomparire; mettere in pratica i propri concetti di dominio e violenza è sostanzialmente qualcosa di dannoso a prescindere dal sesso della vittima, la gravità del fatto è proporzionale all'incapacità che ha il soggetto di difendersi. Lo yin e lo yang di Ambrosino Marica 5GP La donna: una contraddizione ( ma che in realtà non è più di una persona ). La donna: il sesso debole ( e mica tanto ). Fin dall’alba dei tempi, la donna è vista come l’altra metà dell’uomo. Spesso definita la metà opposta. Quella catastrofica, apparentemente. Quella che conduce l’uomo ad una strada lastricata di tentazione, malizia, seduzioni. ( tutto falso, ovviamente ) . Protagoniste delle più gloriose poesie, modelle per le maggiori opere d’arte, principale fonte di ispirazione e bellezza, eppure spesso causa delle guerre più sanguinose e spietate. Possono essere descritte come muse, candide e delicate, ma questo non impedisce loro di essere viste, letteralmente e fin troppo frequentemente, come la cattiva influenza. Precisamente: inizia con l’errore di Eva, nel paradiso, che si lascia ingannare dal serpente e ci condanna tutti a morte e sofferenze, ma finisce con le nostre donne moderne, più sveglie e vestite di lei, che ancora vengono accusate di essere il sesso debole. Il fatto è che la donna è stata, fin dal primo momento, vista come qualcosa che è stata creata per l’uomo, che deve accompagnarlo, come una specie di accessorio che lui possa portare a braccetto. E per molti e molti anni questa è stata l’idea che gli uomini hanno mantenuto di lei ( e che ancora oggi si fa fatica a lasciarsi alle spalle): la donna come una possessione dell’uomo, come qualcosa di designato appositamente per rispondere ai suoi bisogni, psichici o fisici che siano. La cosa che viene spesso sottovalutata è che: la donna è certamente l’altra parte dell’uomo, così come l’uomo è l’altra parte della donna. Tutte queste cose possono essere definite vere solo ed esclusivamente se si guardano da entrambe le parti: la donna esiste per l’uomo perché l’uomo esiste per la donna. Designati l’uno per l’altro, come il simbolo dello yin e lo yang: destinati a vivere sullo stesso livello, nelle stesse dosi, per stabilire l’equilibrio. Siamo persone. ISISS E. MATTEI dattore che tu re diventa an posito, rnanda Es e F i: t n e c do aldi, Redazione nese Grim g A , o it s o Esp Loredana Seguino. Nicoletta CHI NUN TENE CURAGGIO NUN SE COCCA CH'E FEMMENE BELLE……di Loredana Esposito L’uomo e la donna due pianeti di una stessa galassia, due petali dello stesso fiore, due gocce dello stesso, immenso oceano. Quante possibili metafore per definire due persone di genere diverso, che non possono fare a meno l’uno dell’altra, perché si assomigliano molto più di quanto vogliano ammettere. E’ giunta l’ora di sfatare i luoghi comuni: l’uomo che dice di temere le donne ammetta di non riuscire ad evitarne la potenza ammaliatrice e di esserne profondamente attratto. Impari a leggerne l’animo e cominci a fidarsi di esse. La donna che sbandiera indipendenza e ostenta la propria autonomia, ammetta di sognare un uomo che sappia amarla semplicemente per se stessa, che la stringa al petto in quell’abbraccio che da solo vale molto più di mille parole. Dietro un grande uomo una c’è sempre una grande don- na, è vero, ma è altrettanto vero che dietro una grande donna c’è sempre un grande uomo, perché non esiste eccellenza se non è alimentata da ambo le parti. Ci sono stati uomini che hanno saputo leggere l’universo femminile molto più compiutamente delle donne stesse e scrittori che hanno saputo immortalare emozioni che accomunano l’uomo e la donna di ogni tempo e di ogni età. Riflettano i nostri lettori su questo straordinario passo, tratto da un altrettanto straordinario capolavoro letterario, che ci dà la misura di quanta struggente e al tempo stesso indomita passione siano capaci insieme, indissolubilmente legati, un uomo e una donna: Il peggior modo di sentire la mancanza di qualcuno è esserci seduto accanto e sapere che non l'avrai mai. (Gabriel Garcia Marquez- "L'amore ai tempi del colera")
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