38 mercoledì 4 marzo 2015 Valli Giudicarie e Rendena l'Adige Niente direttori o consigli d’amministrazione, qui il curatore dell’esposizione è lo stesso che fa anche la manutenzione degli spazi Un posto per non dimenticare il tempo che fu RANGO Una vita intera sui banchi di scuola Tomaso Iori, il tuttofare di un singolare museo DENISE ROCCA RANGO – Il piccolo Museo della scuola di Rango, sorretto dal volontariato dell’appassionato Tomaso Iori di Bivedo, con- Appassionato Nelle aule nascono l’amore per il sapere e la relazione con gli altri Tomaso Iori tinua la sua attività di anno in anno, proponendo temi diversi. Come un vero museo, anche se ad occuparsene è il solo Tomaso che supplisce ampliamente con la passione e l’amore per il raccontare e la conoscenza alla mancanza di cda, direttori, marketing, finanziamenti provinciali e uffici comunicazione dei musei istituzionali. Non aspettatevi allestimenti complicati e futuristici o interpretazioni pindariche: gli esperimenti in diretta di Tomaso, i temi che spaziano dalla scienza all’arte, alla ceramica e la storia, come in una vera scuola di una volta hanno il fasci- TIONE no della semplicità fatta bene. Una scuola di banchi di legno col buco per il calamaio, cartine appese un po’ storte, lettere sul muro, sussidi e tabelloni didattici, libri di testo, pagelle, quaderni, penne e pennini, elenchi di studenti e fotografie, tutto conservato e catalogato da Tomaso perché il vissuto nei banchi della scuola di ieri non sparisca coi ricordi degli anziani. E poi c’erano i maestri che tutto sapevano e spiegavano, senza moduli, aree tematiche, programmi e consigli di istituto. Tomaso è un po’ come loro, un tuttofare del museo: curatore, direttore, manutentore, guida e animatore delle stanzette che furono la scuola di Rango, nascoste di fianco alla chiesa nella suggestiva piazza del paese. Sulla porta un cartello e un numero di telefono: «guida personalizzata e all’occorrenza». Uno squillo e Tomaso arriva a piedi da Bivedo con le chiavi in mano e le sue decine di domande pronte a innescare un discorso anche col più timido visitatore, a chiedere se per caso lo si conosce l’orologio, e la pietra focaia? E le ceramiche che si trovano nel Bleggio, anche se un approfondimento vero sull’argomento non l’ha ancora fatto nessuno? Documentato su tutto, Tomaso è pronto ad entrare nella sua parte di guida per il suo pubblico. Quest’anno il Museo della scuola affronta un tema pressoché sconosciuto, ma affascinante: la Tia, un legno indispensabile che ha accompagnato quotidianamente i no- Il piccolo Museo della scuola di Rango continua di anno in anno a proporre temi sempre diversi, grazie alla passione di Tomaso Iori di Bivedo, che supplisce ampiamente con l’amore e la conoscenza alla mancanza di cda, direttori, marketing, finanziamenti provinciali e uffici di comunicazione Nella foto il suggestivo borgo di Rango, dichiarato patrimonio dell’umanità stri nonni. «Si tratta di un prodotto conosciuto fin dall’antichità e descritto dai grandi – spiega Tomaso - Virgilio, Tacito, Plino, dalla Bibbia ed in tempi più recenti da Olaus Magnus arcivescovo di Uppsala, dal grande Michael Faraday e dal nostro Lorenzo Guetti». Quando entrate al Museo, Tomaso vi farà firmare il registro e a qualcuno consegnerà una cartolina, col timbro del museo che ha creato lui. Ma perchè proprio la scuola? «Tutti hanno fatto un periodo fra i banchi – racconta Tomaso – ognuno di noi lì è cresciuto e ha strutturato l’amore per il sapere e la capacità di relazione con gli altri. Inoltre ci sono un sacco di informazioni storiche in questo mondo: ad esempio è interessante osservare la documentazione scolastica del periodo successivo al 1918, allorché avvenne il passaggio delle scuole dall’amministrazione asburgica a quella del Regno d’Italia. Dalle relazioni dei maestri, dai registri, dai temi in classe, emergono tutte le difficoltà e lo sgomento relativo alla nuova si- Arte e artigianato il binomio dello stand scolastico L’Enaip alla fiera di Verona TIONE - Arte e artigianato è il binomio che ha caratterizzato lo stand della scuola Cfp Enaip di Tione alla fiera Legno&Edilizia di Verona. Durante la mostra internazionale che si è svolta dal 18 al 22 febbraio i ragazzi dell’istituto non sono passati inosservati. «Il nostro - dicono soddisfatti i professori - è stato uno degli stand più affollati grazie alle attività e alle dimostrazioni che sono proseguite, a ciclo continuo, per tutti i giorni». A dare un tocco di originalità allo spazio, oltre alle dimostrazioni «tecniche», l’unione di arte e artigianato. I giovani carpentieri hanno infatti realizzato una riproduzione, in scala 1:2, della chiesetta situata nei pressi del rifugio Carè Alto, costruita nel 1914 dai prigionieri russi. Come tradizione vuole non sono mancate «le attività - sottolineano i docenti - con le aziende partner della scuola, come la costruzione di un tetto con finestra in falda, la realizzazione di facciate ventilate e di rivestimenti in fibrogesso». Protagonisti di questa edizione una quindicina di studenti delle classi III carpenteria del legno e IV tecnico edile di carpenteria accompagnati da 5 professori. «Questo - spiegano i docenti - è l’evento più importante a livello italiano del set- I ragazzi dell’Enaip carpenteria con il modellino chiesetta Carè Alto tore legno ed ha una grande risonanza anche in ambito europeo». Un appuntamento a cui l’istituto partecipa ormai da tre edizioni anche grazie al fatto che «la fiera - sottolineano - ha creduto nella nostra partecipazione riconfermando la nostra presenza e mettendo a nostra disposizione, gratuitamente, gli spazi espositivi legati alla scuola». L’appuntamento ha riacceso i riflettori su un tema sempre più attuale, ovvero la formazione e l’aggiornamento dei professionisti. «Da parte di artigiani, carpentieri e progettisti di tutta Italia - spiegano i professori - è arrivata la grande e quasi disperata richiesta di corsi specialistici ad alto contenuto tecnico rivolti all’acquisizione di quelle competenze teori- co-pratiche che, col passare degli anni, diventano sempre più indispensabili in questo campo dell’edilizia». L’auspicio per il momento è quello di riuscire ad organizzare, sia al centro di Tione, sia nella sede operativa di Condino, dei corsi rivolti a un pubblico adulto già inserito nel mondo del lavoro. Una modalità che permetterebbe di «trasferire l’esperienza maturata nei corsi scolastici agli artigiani e inoltre - proseguono i docenti - alla scuola, di essere un territorio neutro per l’incontro del know-how di aziende e artigiani che spesso fanno fatica a comunicare». In sostanza, un’opportunità «per mettere a fattor comune concludono - le energie e riqualificare questo settore». J. P. tuazione storica. Se si apre un quaderno di temi del periodo fascista o uno del periodo della guerra, si possono riconoscere i tratti “istituzionali” del tempo, ma anche quelli propri delle bambine e dei bambini: privato e pubblico si intrecciano ed è possibile guardare la storia di ieri cogliendo quegli elementi che restano spesso in ombra ma che non sono, per questo, meno decisivi». Si starebbe tutto il giorno ad ascoltarlo, seduti nei banchi dalle doppie panche in due colonne ordinate alla vecchia scuola di Rango. Tione | Il presidente Rossi, rispondendo a Tonina, conferma il finanziamento Centro Piovanelli, richiesta maggiore sobrietà TIONE - Al consigliere Mario Tonina dell’Upt che aveva posto una serie di quesiti circa il futuro del Centro Leonia Piovanelli e Maria Roberta Pellegrini di Tione, ha risposto ieri nel corso del «question time» il presidente della giunta provinciale Ugo Rossi, confermando il finanziamento da parte della Provincia. Tonina chiedeva, infatti, se è confermato il contributo provinciale di 3.159.824,03 euro, deciso dalla giunta nel 2011 e pari al 75% della spesa ammessa a finanziamento di euro 4.213.098,71 per l’ampliamento del Centro Leonia Piovanelli e Maria Roberta Pellegrini di Tione, destinato ad ospitare a tempo pieno persone con gravi disabilità, vista la disponibilità di vari enti a coprire il rimanente 25% della spesa, dopo che l’assessora Borgonovo Re aveva prospettato al presidente dell’Associazione Piovanelli e IN BREVE STREMBO Consiglio comunale È convocato per questa sera alle 20.30 il consiglio comunale. All’ordine del giorno l’ipotesi di fusione con Caderzone Terme e Bocenago nel comune unico di Rendena Terme, oltre al bilancio di previsione 2015 e quello pluriennale; poi le aliquote Imis e l’intitolazione della zona sportiva a Giorgio Ducoli. La seduta si aprirà alle ore 20.30. GIUDICARIE Stage all’estero Slovacchia, Messico, Colombia, Spagna e Austria, ma anche Germania, Romania e Serbia. E ancora Algeria, Inghilterra, Francia, Russia e Cina. Sono queste le 13 mete di InterLabor, il progetto di mutualità innovativa promosso dalla Cassa Giudicarie Valsabbia Paganella: propone ai giovani fra i 20 e i 32 anni (laureandi o laureati) uno stage all’estero da un minimo di 3 a un massimo di 6 mesi. Occorre compilare l’apposito form sul sito www.prendiilvolo.it entro le ore 12 del 31 marzo, info al numero 0465 709383. alla Comunità di valle di valutare come far fronte al progetto in altro modo. «In applicazione ai criteri di sobrietà richiamati anche di recente che devono caratterizzare tutte le opere pubbliche, anche quelle già ammesse a contributo - ha spiegato Rossi - si è contattato il centro Piovanelli per comprendere se ci sia la possibilità di studiare un progetto improntato a criteri di maggiore sobrietà. L’opera si realizzerà comunque, ma riconsiderando il progetto e orientandolo alle attuali esigenze di risparmio». «Tutte le comunità sul territorio hanno condiviso il progetto che è già stato valutato positivamente in varie sedi», ha osservato Tonina che ha comunque apprezzato l’attenzione dimostrata e l’intenzione di procedere, seppur su basi di maggior sobrietà. Condino | Proposta alla Conferenza dei sindaci Gestione pubblica per la piscina Esco Bim: soluzione da valutare CONDINO - Chi deve gestire la nuova piscina di Condino? Verrà inaugurata a breve, dopo una gestazione lunga quanto sanno essere lunghe le vicende complesse che vedono protagonisti i grandi investimenti pubblici, gli appalti e le tortuose strade della burocrazia. Ora, completata la struttura (siamo agli arredi), si arriva al dunque, ossia alla gestione. Nell’ambito del Patto territoriale del Chiese esiste un acordo di programma (firmato nel 2002) secondo cui i Comuni della valle dovrebbero contribuire finanziariamente ad una gestione (40% al Comune di Condino e il resto suddiviso tra gli altri comuni della valle) che si prevede impegnativa sul piano economico (si parla di 500 mila euro l’anno, con 100 mila euro di costi per l’energia che verrebbero abbattuti grazie alla Cartiera) e troppo onerosa per le casse dei Comuni sempre più in difficoltà. La discussione sulla futura gestione verte attorno a due ipotesi di lavoro: l’affidamento a privati o la gestione pubblica. L’orientamento della Conferenza dei sindaci, che si è svolta l’altra sera (sostenuto in particolare dal sindaco di Condino, Giorgio Butterini), va nella direzione della gestione pubblica. Nel Chiese opera la Esco Bim, società partecipata dai comuni e dal consorzio Bim. Occorre capire se esistano i presupposti giuridici per affidarle la gestione. Per questo, al momento, si è pensato di affidare alla società presieduta da Vigilio Nicolini una consulenza per studiare la situazione, allo scopo di capire se la strada pubblica sia percorribile o meno. In altre parole, si è giunti alla fase degli approfondimenti legali, che, come afferma il sindaco di Condino e presidente del Bim Giorgio Butterini, «dovranno essere fatti con sollecitudine, perché il tempo stringe e bisogna trovare una soluzione». G. B.
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