Recitazione/dialogo a scelta tra i seguenti testi: "La Serra"

A.A. 2014 - 2015
TIROCINIO PREPARATORIO: DIALOGHI
1° Dialogo: tratto da
“DELIRIO A DUE” Eugène Ionesco
(Delire à deux 1962)
Personaggi: Uomo – Donna
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LUI:
Basta, la chiocciola e la tartaruga, sono la stessa cosa.
Non sono affatto la stessa bestia.
Bestia sarai tu, idiota!
Idiota sarai tu!
Insultami, imbecille, schifoso, la tartaruga non ha un guscio?
Sì, e allora?
La chiocciola ce l’ha?
Si, e allora?
La tartaruga, o chiocciola, non è un animale lento, bavoso….
Sì, e allora?
Non si dice lento come una tartaruga e lento come una lumaca, e la lumaca, cioè la
tartaruga, forse che non striscia?
Ma non allo stesso modo.
Non allo stesso modo, vuoi dire che la chiocciola non striscia?
Non come la tartaruga
Testardo lumacone, spiegami perché?
Allora…La tartaruga ha le corna?
Non lo so… non ho mai guardato.
La chiocciola le ha
Di cosa si nutre la tartaruga? D’insalata, e la chiocciola? Anche!
Vedi che ti fornisco prove io
Ma non si cucinano allo stesso modo, proprio come i lupi
Perché sono della stessa specie, la stessa!
Specie di minchiona!
Dicevi scusa…
Che non siamo della stessa specie!
Avresti dovuto accorgertene da un pezzo….Tartaruga!
Lumaca!
(Si schiaffeggiano, poi senza transizione, tornano nella posizione iniziale.)
2° Dialogo: tratto da
“IL CALAPRANZI” Harold Pinter
(The Dumb Waiter 1959)
Personaggi: Ben – Gus
(Ben e Gus sono due killer, devono uccidere un uomo, sono nel suo appartamento seduti sul
divano, chi annoiato, chi spazientito in attesa che lui rientri dalla porta di casa)
BEN
Ti va se ripassiamo insieme le istruzioni Gus.
GUS
Perché Ben? L’abbiamo già fatto mille volte oggi.
BEN
Ho capito, ma con te non si sa mai … Dai, cominciamo con te va…
GUS
Ok
BEN
Quando sentiamo il rumore della chiave tu vai li e ti metti dietro la porta
(Ripercorrendo entrambi in mimo le azioni descritte dal testo).
GUS
Mi metto dietro la porta.
BEN
Se bussano tu non rispondi.
GUS
Se bussano io non rispondo.
BEN
Ma non busserà nessuno.
GUS
E allora io non risponderò.
BEN
Infatti, quando il tizio entra... gli chiudi la porta dietro.
GUS
Gli chiudo la porta dietro.
BEN
Senza farti notare.
GUS
Senza farmi notare.
BEN
Lui mi vedrà e verrà verso di me.
GUS
Lui mi vedrà e verrà verso di me.
BEN
A te non ti vedrà, ma vedrà me.
GUS
Infatti vedrà me.
BEN
No, non sa che ci sei anche tu.
GUS
E che ho detto? Non lo sa che ci sei anche tu.
BEN
No Gus, stiamo parlando di te
GUS
Ah!.. Scusa Ben … se sono dietro alla porta, lui non lo sa che ci sono anch'io.
Hai ragione
BEN
Io tiro fuori la pistola e lui si bloccherà. Se si gira... Tu sei lì.
GUS
Io sono qui.
BEN
Quando ti vedrà …
GUS
Alt! Ti sei scordato una cosa
BEN
Che cosa?
GUS
Non avrei dovuto tirare fuori la pistola?
BEN
Giusto, tu tiri fuori la tua pistola...
GUS
Lo sai che questo non te l'eri mai dimenticato prima?
BEN
Ho capito (esasperato dalle interruzioni di Gus, riprendendo). Quando ti vedrà
dietro di lui... E vedrà me di fronte a lui... Sarà incerto...
GUS
A disagio.
BEN
Non saprà cosa fare.
GUS
E allora cosa farà?
BEN
Prima guarderà me e poi guarderà te.
GUS
Noi non diremo una parola.
BEN
Lo guarderemo.
GUS
Lui non dirà una parola.
BEN
Ci guarderà.
GUS
E noi guarderemo lui.
BEN
Nessuno dirà una parola.
GUS
…..Che facciamo se è una ragazza?
BEN
Le stesse cose.
GUS
Esattamente le stesse?
BEN
Esattamente.
GUS
Nulla di diverso?
BEN
Facciamo esattamente le stesse cose.
GUS
Ma scusa Ben, se è una ragazza come faccio io ….
BEN (perentorio, scandendo e chiudendo il discorso) Le ste - sse - co - se.
(Gus sospira scocciato. Si sente il suono di un campanello…).
3° Dialogo: tratto da
“GUAI IN FABBRICA” Harold Pinter
(Trouble in the Works 1959)
Personaggi: Fibbs – Wills
(Una stanza in un ufficio in una fabbrica. Il signor Fibbs è seduto al suo tavolo. Si bussa alla
porta. Entra Wills).
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
Ah, Wills. Venga si accomodi.
Grazie, signor Fibbs.
Dunque, caro Wills, ho sentito che ci sono dei guai giù in fabbrica, mi dica.
Beh, effettivamente è proprio così (gesto o risolino imbarazzato), ma non saprei
come spiegarglielo esattamente, Signor Direttore....
Via caro Wills, lo dovrò pur sapere se debbo far qualcosa... no?
Vede, signor Fibbs, si tratta semplicemente del fatto che gli operai … insomma,
sembra che abbiano preso in antipatia qualcuno dei nostri prodotti.
In antipatia?
Pare che non gli vadano più a genio.
Ma se sono prodotti bellissimi! E cosa sarebbe che non gli va?
Be’ per esempio … l’ugello di ottone.
Perché cosa hanno da dire sull’ugello d’ottone?
Beh … non lo vogliono più produrre.
Non lo vogliono più produrre? Ma se è una perfezione!
Eppure … l’hanno preso in antipatia.
Roba da pazzi!
E non è soltanto l’ugello di ottone, signor Fibbs.
A si … e cos’altro?
C’è il grattapugia.
Il grattapugia? Ma dove si potrebbe trovare un grattapugia con un ribuzzo più
perfetto di questo?
Lo so ma … non vogliono più saperne.
Bene, benissimo … e cos’altro c’è Wills mi dica tutto.
Beh … non possono più vedere neppure il punzone, il raffinatoio e il raschiatoio.
Il punzone con coppella e distendino!!? Ma cos’hanno contro il punzone con
coppella e distendino?
Non lo so … è che c’è un gran fermento in giro. E poi … si tratta anche della
manica, del mortaio, del trapano, del ballotto, del bandone, del colino …
Come!
…. e degli stantuffi...
No! Gli stantuffi no!
Invece si. E poi quello che li fa diventare verdi dalla rabbia solo a sentirlo
nominare … è il cubilotto!
Il mio cubilotto!
Che vuole che le dica. Hanno preso tutto sulle scatole: attizzatoi, cannelli, ceselli,
cesoie, cilindri, … tutto insomma.
Anche il cilindro?
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
FIBBS
WILLS
E come! Il suo cilindro, il suo maglio, i suoi refrattari e il suo sfiatatoio.
Il mio sfiatatoio col manubrio?
E senza manubrio.
Senza manubrio!
Con il manubrio e senza manubrio.
Con e senza manubrio?
Con e senza.
(crollato)Ma si può sapere cosa vogliono?
Il casino!
4° Dialogo: tratto da
“LA SERRA” Harold Pinter
(The Hothouse 1958)
Personaggi: Miss Cutts – Lamb
(Una stanza di ufficio, Miss Cutts, il prototipo dell’efficienza fatta persona, sta esaminando un
taccuino. Entra Lamb, un giovanotto dall’aria un pò ansiosa ma pieno di buona volontà, che
cammina nervosamente.)
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
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MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
Buongiorno Signor Lamb.
Buongiorno Signorina Cutts.
Mi domandavo se fosse disposto a darci una mano Signor Lamb?
Ma certo signorina Cutts di cosa si tratta.
Vorrei sottoporla a un esame per stabilire le sue reazioni psicologiche
...un piccolo esperimento di ordine terapeutico signor Lamb.
Ne sarei lusingato signorina Cutts
(indicando una poltrona) Benissimo ora lei si accomoda sulla poltrona e si
rilassa completamente.... non pensi a niente...cosi....è comodo?
Si grazie
Potrebbe definirsi una persona emotiva?
No...non eccessivamente… no.
Ha sbalzi di umore?
Sbalzi di umore? no, non direi...
Soffre di crisi depressive?
Non le chiamerei proprio depressive…
Si definisce una persona socievole?
Non è molto facile rispondere a questa domanda….
Le capita di fare spesso cose di cui si pente il giorno dopo?
Pentirmi?
Sente mai desiderio di trasgredire le regole di un gruppo con gli stessi
ideali e gli stessi principi?
No, non direi.
Si sente confuso con le donne?
Con le donne!
Con gli uomini?
Stavo rispondendo alla domanda sulle donne...
Si sente spesso confuso?
Aspetti un attimo... vuole due risposte separate o una complessiva?
Dopo una giornata di lavoro si sente mai stanco, nervoso, agitato,
irritabile, sconnesso, cupo, frustrato, morboso…?
Beh non è facile a dirsi…
È ancora vergine?
Come?
Virgo intacta.
Beh, lo trovo un po’ imbarazzante....
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
LAMB:
MISS CUTTS:
È ancora vergine Signor Lamb?
Sì, in effetti, sono ancora vergine.
Sempre stato vergine?
Oh sì, sempre…
Fin da bambino?
Fin da bambino!
Qual è la legge dei lupetti?
Il lupetto cede all’akela ma non cede mai a se stesso!
(Togliendosi il camice languidamente)Le fanno paura le donne?
Le donne?
I loro vestiti, le voci, il modo di sedersi...
Ma no, non direi ecco..
Di sorridere, di ondeggiare
Non lo so..
Le gambe, le caviglie..
Che cosa vuol dire?
Com’era la 659? Era distesa la 659? Viso sensuale, grassoccia, piccolina,
ammiccava la 659? La chiave era nella serratura e lei è entrato nella
camera della 659, ondeggiava o ancheggiava la 659? Me lo dica signor
Lamb? È lei il padre del bambino della 659?
LAMB:
(Crollando) Si sono io, sono stato io, sono sempre stato io, proprio io
Signorina Cutts!
MISS CUTTS:
(Ricomponendosi)Molto bene signor Lamb, ora può andare!
LAMB:
Grazie lei è molto comprensiva Signorina Cutts! (esce di scena)
MISS CUTTS:
Non c’è di che Signor Lamb!
(Appunta qualcosa sul taccuino ed esce dall’altra quinta).