Cronache Economiche N. 21 (3 Settembre

Ambasciata d’Italia ad Ankara
Ufficio Economico e Commerciale
Ultimi Sviluppi
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La Turchia partecipa a Expo 2015
Aumentano gli investimenti nell’energia eolica in Turchia
Vendite in calo nel settore immobiliare, automobilistico e degli
elettrodomestici
N.21
03/09 – 12/09/2014
Prot. Nr. 2227
Focus Settore
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La Turchia quinta scelta per il turismo halal
La Turchia diventa un attore chiave nel turismo sanitario
Economia e Politica Economica
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Bilancia commerciale della Turchia (luglio 2014)
Investimenti esteri in Turchia (giugno 2014)
Il PIL della Turchia cresce del 2,1% nel secondo trimestre del 2014
Buoni segnali per la crescita dall’aumento della produzione
industriale
Il tasso di inflazione turca ha raggiunto il 9,54% nel mese di agosto
Gare e Annunci
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Indicatori Macroeconomici
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Ambasciata d’Italia in Ankara, Ufficio Commerciale, Atatürk Bulvarı 118, 06680, Ankara,
www.ambankara.esteri.it ; [email protected] ; tel. 0090-312-4574275; fax 0090-312-4574282
Responsabile: Dott. Francesco Varriale
Ultimi sviluppi
La Turchia partecipa a Expo 2015
La Turchia ha confermato la partecipazione all’Esposizione Universale di Milano del 2015. La
partecipazione della Turchia era rimasta in bilico da febbraio quando le Autorità di Ankara
avevano annunciato di voler dare forfait. “Sono felice che la Turchia abbia confermato la propria
adesione. Ringrazio il Governo per il sostegno mostrato in tale circostanza” ha commentato
Giuseppe Sala, il Commissario unico per Expo Milano 2015. Sala ha poi aggiunto che il “ risultato
è frutto dell'azione diplomatica che il Ministero degli Esteri e l’Ambasciata hanno attivato a
diretto supporto dell’Esposizione Universale ed è un’ulteriore dimostrazione dell’attenzione con
cui l’evento è seguito a livello internazionale e del ruolo strategico che la manifestazione ricopre
per l’intero Sistema-Italia”. TOP
Aumentano gli investimenti nell’energia eolica in Turchia
L’amministratore delegato dell’Associazione turca dell’Energia Eolica, Mustafa Ataseven, ha
annunciato che l’attuale capacità di energia eolica installata in Turchia è di 3.424 MW, con un
aumento di 466 MW dalla fine dello scorso anno, pari alla fornitura di energia per 500 mila
abitazioni in più. Ataseven ha aggiunto che l’energia eolica soddisfa il fabbisogno energetico
annuo di circa 3,5 milioni di abitazioni in Turchia. Gli investimenti in energia eolica sono
aumentati di recente raggiungendo 7 miliardi di dollari totali, di cui circa 800 milioni nel primo
semestre del 2014. Secondo Ataseven, grazie agli investimenti nell’eolico è stato possibile evitare
un import di gas naturale per 120 milioni di dollari. TOP
Vendite in calo nel settore immobiliare, automobilistico e degli elettrodomestici
C’è stata un’evidente stagnazione dei mercati e una recessione nelle vendite, secondo Mustafa
Sönmez, economista e giornalista del quotidiano Hürriyet Daily News. Le ultime statistiche
economiche, infatti, mettono in evidenza che le vendite nel settore immobiliare nel mese di
luglio non hanno raggiunto i livelli sperati. Anche le vendite di elettrodomestici sono inferiori
rispetto allo scorso anno. Il settore immobiliare è quello che attualmente sta attraversando la
fase più critica nel mercato domestico. Le statistiche del mese di luglio mostrano una costante
diminuzione nella domanda di abitazioni (-20% rispetto allo scorso anno), per un totale di
85.000 vendite immobiliari, e un calo del 33% nelle vendite ipotecarie. Vi è stata, poi, una
significativa diminuzione della domanda in casalinghi, automobili e prodotti di consumo.
L’aumento del valore della valuta estera dal maggio dello scorso anno - un incremento annuo del
20% per il dollaro Usa e del 25% per l’Euro - ha fatto ridurre la domanda non solo di prodotti
nazionali ma anche di quelli stranieri. Le vendite nel settore automobilistico, che nel mese di
giugno 2013 superavano le 58.000 unità, sono scese a 47.000 nello stesso mese di quest’anno,
segnando un calo annuo di 11.000 unità (-19%). Nei primi sei mesi dell’anno, le vendite di
automobili, che erano 296.000 nei primi sei mesi del 2013, sono scese a 226.000 (-30%) nello
stesso periodo di quest’anno. Le vendite di articoli per la casa ed elettrodomestici sono diminuite
del 7% nei primi sette mesi del 2014. (Fonte: Ufficio ICE di Istanbul) TOP
Focus settore
La Turchia quinta scelta per il turismo halal
Secondo un rapporto del Muslim Travel Index Europe 2014, la Turchia è risultata la quinta
destinazione europea per i musulmani del Medio e dell’Estremo Oriente. Secondo tale ricerca,
condotta con i turisti provenienti dall’Arabia Saudita, dagli Emirati Arabi Uniti e dalla Malesia, che
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sono già frequenti visitatori del Regno Unito, la Francia è in cima alla lista con il 30% delle
preferenze, mentre l’Italia e la Gran Bretagna hanno condiviso il secondo posto con il 28%,
seguite dalla Germania e dalla Turchia con il 26% ciascuno. Il settore del turismo halal è valutato
in 103 miliardi di euro nel 2013, ovvero circa il 13% del totale. Secondo le previsioni, la
dimensione del mercato raggiungerà 141 miliardi di euro entro il 2020. “Sappiamo già che la
Turchia è molto popolare tra i paesi del Medio Oriente e la Malesia, ma come è dimostrato dalla
ricerca, ci sono altri paesi da aggiungere all’elenco. Con la sua storia, la forte eredità islamica e
le numerose attrazioni turistiche, la Turchia ha un enorme potenziale”, ha commentato Tasneem
Mahmood dell’organizzazione responsabile della prima conferenza sul turismo halal che si terrà a
settembre in Spagna, sponsorizzata dalla Turkish Airlines. TOP
La Turchia diventa un attore chiave nel turismo sanitario
La Turchia è la sesta destinazione al mondo per il turismo sanitario in termini di numero di
turisti. Dei circa 35 milioni di turisti che hanno visitato la Turchia l’anno scorso, 188.095 sono
venuti per interventi chirurgici come trapianto di capelli, liposuzione, trattamento del cancro e
trattamento ortopedico, secondo l’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO). Il numero di
turisti che hanno visitato la Turchia per motivi sanitari nei primi sei mesi del 2014 è pari a
162.445 con un ricavo di 328 milioni di dollari. I pazienti provenienti dai paesi occidentali hanno
la possibilità di risparmiare dal 40 al 70%, mentre quelli dalle nazioni in via di sviluppo sono
attratti dai medici di formazione occidentale e dai servizi sanitari privati in Turchia. Il Ministero
della Salute turco ha reso noto in una relazione che con i recenti miglioramenti e con gli ingenti
investimenti, il Paese ha iniziato a competere con paesi forti nel settore, come l’India, la Malesia,
la Tailandia e l’Ungheria. Il Paese sta ristrutturando il servizio sanitario con i partenariati pubblico
-privato in cui lo Stato affitterà gli ospedali costruiti e gestiti dal settore privato per 25 anni. TOP
Economia e Politica Economica
Bilancia commerciale della Turchia (luglio 2014)
Il confronto fra i primi sette mesi dell’anno ed i primi sette mesi del 2013 conferma il trend
discendente del debito commerciale della Turchia con il resto del mondo, che è diminuito nel
periodo del 24%. Da 60,6 miliardi di dollari si è difatti passati a 46 miliardi. L’export è aumentato
del 6,1% (passando da 88,1 a 93,5 miliardi di dollari), mentre l’import è diminuito del 6,2%,
passando da 148,8 a 139,6 miliardi. L’interscambio è diminuito dell’1,6% (da 237 a 233,1
miliardi). Anche nei confronti della UE, il maggior partner commerciale, che continua a
rappresentare il 39,6% del commercio totale del Paese, il deficit commerciale turco è diminuito,
passando da 17,8 a 10,8 miliardi di dollari (con una variazione del 39,2%). Le importazioni dalla
UE, diminuite del 4%, sono passate da 53,8 a 51,6 miliardi di dollari, mentre le esportazioni
verso la UE sono aumentate del 13,3%, passando da 36 a 40,8 miliardi. Complessivamente,
l’interscambio Turchia/UE è aumentato del 2,9% e vale oggi 92,4 miliardi di dollari (contro gli
89,8 di luglio 2013). La graduatoria dei migliori partner commerciali mostra al primo posto la
Germania con 21,9 miliardi di interscambio (+0,1% rispetto al periodo precedente), di cui 12,8
miliardi di import (-8,5%), e 9 miliardi di export; al secondo posto la Russia, con 18,7 miliardi di
interscambio (+3,6%), di cui 15 miliardi di import (+7,8%) e 3,5 miliardi di export (-11%), al
terzo la Cina, con 15,6 miliardi (-4,9%) di interscambio (13,9 miliardi di import e 1,7 di export).
Al quarto posto si colloca l’Italia con 11,5 miliardi di interscambio (+0,2%), di cui 7 miliardi di
import (-4,1%), 4,3 miliardi di export (+8,3%). Nel periodo di riferimento, l’Italia si conferma
quinto fornitore (dietro a Russia, Cina, Germania, USA) e quarto cliente (dietro a Germania, Iraq,
Regno Unito). I prodotti più esportati dalla Turchia sono stati autoveicoli, trattori e parti di
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ricambio, per un valore di 11,0 miliardi di dollari (+11,6%), macchinari ed apparecchiature
meccaniche, per un valore di 8,0 miliardi di dollari (+7,9%), abbigliamento ed accessori, per un
valore di 5,9 miliardi di dollari (+12,3%), ferro ed acciaio, per un valore di 5,7 miliardi di dollari
(-8,4%), macchinari di precisione ed attrezzature elettriche ed elettroniche, per un valore di 5,5
miliardi di dollari (+5,6%). I prodotti più importati sono stati combustibili ed olii minerali, per un
valore di 32,3 miliardi di dollari (+1,2%), macchinari ed apparecchiature meccaniche, per un
valore di 16,2 miliardi di dollari (-7,7%), ferro ed acciaio per un valore di 10,3 miliardi di dollari
(-4,3%), macchinari di precisione ed attrezzature elettriche ed elettroniche per un valore di 10,0
miliardi di dollari (+1,3%), materie plastiche e lavorati per un valore di 8,4 miliardi di dollari
(+1,6%). Per i dati completi sull’interscambio cliccare qui (Fonte: Ufficio ICE di Istanbul,
elaborazione dati TurkStat) TOP
Investimenti esteri in Turchia (giugno 2014)
Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Economia, gli investimenti diretti esteri nel mese di
giugno 2014 sono ammontati a 6,76 miliardi di dollari in aumento del 28% rispetto allo stesso
periodo del 2013, quando avevano toccato i 5,28 miliardi di dollari. Nei primi sei mesi del 2014,
l’Italia ha investito 432 milioni di dollari, in aumento (+380%) rispetto allo stesso periodo del
2013, quando aveva investito 90 milioni di dollari. In Turchia sono operanti 1.167 imprese
italiane, di cui 43 costituite nel primo semestre del 2014. Fra i paesi che hanno maggiormente
investito risultano l’Olanda (1,7 miliardi di dollari), il Regno Unito (793 milioni), l’Italia (432
milioni), la Germania (286 milioni), i Paesi del Golfo (232 milioni), gli USA (137 milioni), l’Austria
(35 milioni) e la Francia (62 milioni). In totale operano in Turchia 39.738 imprese estere di cui
5.891 della Germania, 2.723 del Regno Unito, 2.388 dell'Olanda, 1.469 degli USA, 1.167
dell’Italia, 623 della Cina, 286 del Canada, 249 della Corea del Sud. Fonte: Ufficio ICE di
Istanbul, elaborazione dati TurkStat) TOP
Il PIL della Turchia cresce del 2,1% nel secondo trimestre del 2014
Secondo i dati appena pubblicati dall’Istituto nazionale di statistica turco (TurkStat), nel secondo
trimestre dell’anno il prodotto interno lordo del Paese è cresciuto del 2,1%. Si tratta del
diciannovesimo trimestre con segno positivo, dopo la contrazione avvenuta a cavallo del biennio
2008-2009. Il TurkStat ha anche rivisto al rialzo la crescita del primo trimestre dell’anno, dal
4,3% al 4,7%. Nei primi sei mesi dell’anno la crescita del PIL turco è stata quindi pari al 3,3%. Il
dato relativo al periodo aprile-giugno fa registrare un brusco calo rispetto ai risultati dei quattro
trimestri precedenti, tutti superiori al 4%, e rischia di mettere in pericolo il raggiungimento
dell’obiettivo fissato dal Governo nel Medium Term Plan, il documento di programmazione
economica con un orizzonte triennale, in cui veniva indicata una crescita per il 2014 pari al 4%.
Il dato relativo ai secondi tre mesi dell’anno è risultato inferiore alle aspettative sia del Governo
sia della maggior parte degli analisti, che prevedevano una crescita inferiore a quella del
trimestre precedente ma comunque superiore al 2%. Sono stati quindi confermati alcuni segnali
di rallentamento resi noti nelle scorse settimane e che avevano destato una certa
preoccupazione. In termini di contributo alla crescita, permane la debolezza degli investimenti,
caratterizzati da una riduzione dello 0,9%, conseguenza anche del clima di incertezza politica
(elezioni amministrative e presidenziali) e di tassi di interesse più elevati rispetto al passato,
dopo l’incremento deciso a fine gennaio dalla Banca Centrale della Repubblica Turca allo scopo
di arginare il forte deprezzamento della valuta registrato a partire da maggio 2013. I consumi
privati e la spesa governativa hanno pesato entrambi per un +0,3%, mentre, per quanto
riguarda la bilancia dei pagamenti, le esportazioni nette si sono attestate su un +2,9%. TOP
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Buoni segnali per la crescita dall’aumento della produzione industriale
La produzione industriale della Turchia ha accelerato nel mese di luglio, nel quadro di
un’economia in crescita. Superando le previsioni del mercato, la produzione industriale è
aumentata del 3,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, secondo l’indice industriale
annunciato dall’Istituto di statistica turco (TurkStat) all’inizio della settimana. La produzione
industriale non corretta è diminuita del 4,7% nel mese di luglio, a causa principalmente di una
diminuzione del numero di giorni lavorativi rispetto allo scorso anno in concomitanza con il
Ramadan. Nei sotto-settori, l’indice del settore minerario è aumentato dello 0,4%, l’indice del
manifatturiero del 3,4% e quello del settore energetico (elettrico, gas, vapore e la domanda per
l’aria condizionata) del 6,2% nel mese di luglio, rispetto allo stesso mese dello scorso anno. La
produzione industriale, uno dei principali indicatori della crescita economica, ha registrato una
contrazione del 2,5% nel trimestre a causa della fragile ripresa del principale partner
commerciale della Turchia, l’Unione europea, e crescenti tensioni geopolitiche. Gli analisti
prevedono un rallentamento della crescita al livello di 2,65-2,80% nel secondo trimestre. La
decisione della Fed sul rialzo dei tassi di interesse, l’impatto degli sviluppi in Iraq sui prezzi del
petrolio e le decisioni della Banca centrale europea avranno un effetto sulle imprese turche nei
prossimi mesi. TOP
Il tasso di inflazione turca ha raggiunto il 9,54% nel mese di agosto
Secondo i dati diffusi il dall’Istituto di statistica turco (TurkStat), l’inflazione turca è cresciuta al di
sopra delle aspettative nel mese di agosto, salendo al 9,54% su base annua segnando il valore
più alto degli ultimi tre mesi e per il quinto mese consecutivo un valore superiore al 9%. I prezzi
al consumo sono aumentati dello 0,09% rispetto al mese precedente, superando le previsioni
degli analisti che si aspettavano un calo dello 0,03-0,1%. I dati hanno confermato lo scetticismo
per quanto riguarda l’obiettivo della Banca centrale turca di raggiungere il 7,6% alla fine del
2014. Il vice primo ministro Ali Babacan ha commentato che il tasso di inflazione di fine anno
della Turchia non sarà a due cifre però è forte la possibilità di un valore sopra l’obiettivo del
governo del 7%. TOP
Gare e Annunci
DSI, Konak Dam Irrigation Project
General Directorate of State Hydraulic Works (DSI) is planning to bring the Konak Dam irrigation
project to construction stage. The EIA report has been approved and the project is expected to
be announced by the end of the year. The project covers the construction of the Konak Dam, the
ancillary facilities and the irrigation facilities. Estimated investment cost is around 40.000.000 TL.
TOP
DSI, Upper (Yukari) Afrin Dam Irrigation Project
General Directorate of State Hydraulic Works (DSI) announced the awaited tender for the
construction of Upper (Yukarı) Afrin Dam. The announcement has been published in the public
procurement bulletin on 26th of August 2014 with registration number 2014/100458. Companies
interested can obtain the pre-qualification and tender documents from DSI General Directorate,
Dams and HEPPs Department, Bakanlıklar Çankaya – Ankara in return for 500 TL for the prequalification documents and 1000 TL for tender documents. The deadline for the application of
pre-qualification is set as 18 September 2014. TOP
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Indicatori Macroeconomici
PIL
Nel secondo trimestre del 2014 il tasso di crescita del PIL è stato pari al 2,1%. Nel 2013, il tasso
di crescita del PIL è stato pari al 4% (nei 4 trimestri: 2,9%, 4,5%, 4,3% e 4,4%). Dopo la
crescita tumultuosa del 2010 (+9,2%) e del 2011 (+8,5%), che ha proiettato la Turchia ai primi
posti al mondo fra i Paesi con la più alta crescita del PIL, nel 2012 il ritmo di crescita del PIL
turco, in rallentamento per effetto delle politiche governative di contenimento e della
congiuntura internazionale, si è attestato al 2,2%. TOP
Inflazione
Nel mese di agosto 2014, l’inflazione relativa ai beni al consumo in Turchia è cresciuto del 9,54%
su base annua. Nel 2013, l’inflazione relativa ai beni al consumo in Turchia è stata pari al 7,4%.
TOP
Interscambio con l’Italia
Nel mese di luglio l’Italia si è collocata al quarto posto con 11,5 miliardi di interscambio
(+0,2%), 7 miliardi di import (-4,1%), 4,3 miliardi di export (+8,3%) ed un saldo negativo per
la Turchia di 2,8 miliardi di dollari. Nel periodo l’Italia si conferma quinto fornitore (dietro a
Russia, Cina, Germania, USA) e quarto cliente (dietro a Germania, Iraq, Regno Unito). Nel 2013
l’Italia si era posizionata al quarto posto nella graduatoria dei Paesi partner della Turchia, dopo
Germania, Russia e Cina, con un interscambio pari a 19,6 miliardi di dollari. TOP
Borsa di Istanbul
Borsa di Istanbul (BIST-100) 79.163 al 12 settembre 2014
Cambio al 12 settembre 2014
1 Euro = 2,8393 TL
1 Dollaro = 2,1980 TL
Cronache Economiche
A cura di:
Filippo Manara
Redazione:
Duygu Toprak
In collaborazione con:
ICE Agenzia
Ufficio Istanbul
Per info: [email protected]
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