Numero d odici – 28 marzo 2014 Principali infestanti graminacee del mais Il giavone rappresenta la specie monocotiledone più diffusa nel mais. In questo numero Mais: diserbo di pre emergenza e di post emergenza precoce p. 1/3 Colza: tecniche di contenimento delle malattie fungine - pagg. 4/5 giavone MAIS: DISERBO PRE EMERGENZA E POST EMERGENZA PRECOCE Consente di ridurre la competizione delle malerbe sin dalle prime fasi, limita la diffusione di flora di sostituzione e l'insorgenza di fenomeni di resistenza. Strategie di contenimento delle infestanti del mais Il diserbo del mais si basa, essenzialmente, sull'intervento effettuato nella fase di pre emergenza della coltura. Tuttavia, in presenza di infestanti perennanti, quali sorghetta, convolvulo, calystegia, stoppione, equiseto, è necessario intervenire anche nella fase di post emergenza. L'efficacia del diserbo di pre emergenza è legata all'attivazione delle sostanze attive da parte delle piogge successive al trattamento. Nei terreni torbosi, l’elevata presenza di sostanza organica induce una rapida degradazione dei principi attivi distribuiti nella fase di pre emergenza. Per la maggior parte dei prodotti residuali, l'applicazione può essere posticipata anche entro le prime fasi di sviluppo della coltura. Molto frequente è anche la presenza di infestazioni di sorghetta, sia seme che da rizoma. In quest'ultimo caso può rendersi necessaria l'esecuzione di applicazioni diserbanti specifiche nella fase di post emergenza della coltura. Principali prodotti indicati per infestazioni miste di graminacee-dicotiledoni prodotto dose l/ha 2-3 Anche post emergenza 2° 4° foglia; CLICK COMBY 1,5-2,8 Anche post emergenza 2° 4° foglia; PRIMAGRAM GOLD 4-4,5 Anche post emergenza 2° 3° foglia dose 3,5 l/ha ASPECT 2-2,5 Anche post emergenza 2° 3° foglia dose 2-2,2 l/ha RONIN T/KOBAN T 3-3,4 Anche post emergenza 2° 3° foglia AKRIS CAMIX sorghetta indicazioni Altre infestanti graminacee del mais sono: digitaria, panico, setaria. 2,5-2,8 Anche post emergenza 2° 3° foglia dose 2-2,5 l/ha Associazione Nazionale Bieticoltori | e-mail: [email protected] | www.anb.it 1 Prodotti indicati per il controllo di infestazioni miste di graminacee e dicotiledoni con presenza di abuthilon dose l/ha indicazioni LUMAX 4-4,5 Ridurre le dosi nei terreni sciolti; anche post em. 2° 3° foglia dose 3-4 l/ha ADENGO 1,5-2 Anche post emergenza 2° 3° foglia prodotto Dosaggi e spettro d’azione dei principali erbicidi di pre emergenza del mais dose l/ha graminacee princ. dicotiledoni abuthilon 3-4 buona buona Buona 1,5-2 1,5-2 media buona buona 2-3 2-2,5 buona buona media 2-2,8 1,5-2 buona buona media ASPECT 1,7 1,7 buona buona media CAMIX 2,5-2,8 2-2,5 buona buona media PRIMAGRAM GOLD 4-4,5 3-3,5 buona buona media ALCANSE CS 1,5-2 - media buona buona RONIN 600/SUCCESSOR 600 2 - media media scarsa RONIN T/KOBAN T/ERBIFEN K 3 2,5-3 media buona scarsa MERLIN FLEX 1,5-2 1,5-2 media media buona STOMP ACQUA 1,5-2 1,2-1,5 media media media MOST MICRO/ACTIVUS EC/PENTIUM EC 2-2,5 1,5-2 media media media 3-4 - media buona media TREK P 2,5-3 2-2,5 scarsa buona media CHALLENGE/VALZER SC 1-1,5 - scarsa media media 0,2-0,3 - media media media 1,5 1-1,5 scarsa media media SULCOTREK 2-2,5 2 scarsa buona media SPECTRUM 1-1,3 1-1,3 buona scarsa scarsa 1,2-1,4 1-1,25 buona scarsa scarsa prodotto LUMAX ADENGO AKRIS CLICK COMBI CLICK DUO COMMAND 36 CS SULCOGAN/MITIGREEN DUAL GOLD/ANTIGRAM G. pre- post- emergenza emergenza 3,5-4,5 precoce Principali infestanti dicotiledoni Le infestanti dicotiledoni annuali rilevate più frequentemente nel mais sono: erba morella, amaranto, chenopodio, persicaria e altre poligonacee. Si risconta, inoltre, con frequenza crescente, la presenza di abuthilon. abuthilon Fra le perennanti, prevalgono le seguenti specie: stoppione Indicazioni operative Dosaggi - Le dosi precedentemente riportate sono indicative e dovranno essere opportunamente modulate in considerazione delle specificità aziendali. In particolare dovranno essere considerati i seguenti aspetti: la tessitura del suolo, la presenza di colloidi organici e argillosi. Il tutto dovrà essere riferito Associazione Nazionale Bieticoltori | e-mail: [email protected] | www.anb.it convolvulo 2 alle caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze attive impiegate, considerando l’epoca di semina e il tipo di infestazione da controllare. La piovosità successiva al trattamento esercita un’influenza significativa sull’efficacia del trattamento diserbante preventivo. Miscele di prodotti - L’associazione di formulati complementari e compatibili contribuisce ad ampliare lo spettro d’azione del trattamento. L'utilizzo simultaneo di alcuni prodotti fa registrare un positivo effetto sinergico che migliora la somma dell'efficacia dei singoli principi attivi, ad esempio la miscela di Command 36 CS con Click combi risulta particolarmente attiva su abuthilon e su altre malerbe. Associando più formulati, i dosaggi dei singoli prodotti dovranno essere opportunamente rimodulati. Verificare preventivamente la compatibilità dei prodotti impiegati in miscela. Avvertenze - Si raccomanda di rispettare le disposizioni vigenti in materia e quanto previsto dalle direttive o da eventuali specifici protocolli. Per l’impiego dei fitofarmaci, attenersi scrupolosamente alle indicazioni ed alle avvertenze riportate in etichetta, in particolare in riferimento al rispetto dei dosaggi, delle modalità di distribuzione e dei tempi di carenza. In considerazione dei numerosi provvedimenti di sospensione, revisione, revoca, si raccomanda di verificare preventivamente la conformità d'impiego dei singoli formulati. In ogni caso la scelta dei prodotti, delle epoche e dei dosaggi dovrà essere compatibile con le condizioni colturali. Altre considerazioni - Per esigenze di sintesi le soluzioni riportate non rappresentano la totalità delle possibili scelte in merito ai diserbi del mais. La selezione si basa su caratteristiche di fruibilità, praticità e flessibilità di impiego, unite a peculiarità di efficacia e selettività. Per esigenze di schematizzazione, inoltre, non sono stati indicati i principi attivi. Per una consultazione integrale dei programmi di contenimento delle infestanti del mais si invita a consultare le pubblicazioni riportate sulla stampa specializzata. La pulizia del letto di semina In presenza di infestanti emerse è consigliato l'impiego di prodotti non selettivi a base di glifosate, finalizzati ad azzerare la flora infestante presente all'atto della semina della coltura. Molti di questi prodotti, fra i quali Roundup bioflow, Roundup 450 Plus, Roundup 360 Power, Roundup Max, Roundup Platinum, Buggy, possono essere impiegati anche nella fase di pre emergenza della coltura. I medesimi debbono, però, essere distribuiti entro 72 ore dalla semina. L'associazione di un diserbante non selettivo all'intervento di pre emergenza consente di semplificare la tecnica di contenimento delle infestanti del mais, riducendola spesso a un unico passaggio. L'utilizzo contemporaneo di più formulati, tuttavia, non può prescindere dalla verifica della miscibilità dei prodotti impiegati. Novità sui prodotti disponibili nel 2014 Nella corrente annata non si registrano novità sostanziali sulla gamma dei prodotti disponibili per le applicazioni di pre emergenza su mais. Si registra, tuttavia, l'esclusione dei prodotti a base di "acetoclor" e la disponibilità del prodotto "Alcanse CS": una miscela precostituita di "pendimetalin" + "clomazone". Si segnala, inoltre, la disponibilità di una confezione comby-pack composta da 5 litri di Aspect + 5 litri di Merlin Flexx, combinazione idonea a diserbare 5 ettari di mais. Realizzato da Giovanni Bellettato - Responsabile divulgazione tecnica Associazione Nazionale Bieticoltori. Associazione Nazionale Bieticoltori | e-mail: [email protected] | www.anb.it 3 Condizioni climatiche favorenti lo sviluppo delle malattie fungine della colza TECNICHE DI CONTENIMENTO DELLE MALATTIE FUNGINE Le principali malattie fungine della colza Le principali malattie fungine che possono interessare la coltura della colza sono le seguenti: phoma sclerotinia alternaria Lo sviluppo delle malattie fungine è fortemente condizionato dagli aspetti rotazionali. Tuttavia, anche le condizioni climatiche possono costituire fattori predisponenti lo sviluppo delle malattie fungine, in particolare situazioni caratterizzate da elevata piovosità, accompagnate da temperature al di sopra della media stagionale. Lo schema successivo riporta, per singola specie fungina, la fase più critica del ciclo biologico della colza e le condizioni in grado di favorire lo sviluppo della malattia. Malattia fungo fasi critiche Phoma Phoma lingam autunno e/o primavera autunno molto umido con temperatura sopra i 10 gradi c. Sclerotinia Sclerotinia sclerotiorum fioritura (50-60% della coltura in fiore) primavera molto umida Alternariosi Alternaria brassicae intero ciclo colturale, dannoso soprattutto in fioritura piogge frequenti e alta umidità Cilindrosporiosi Cylindrosporium concentricum fase fine rosettainizio levata autunno umido e fresco, inverno mite e piovoso, inizio primavera molto umido cylindrosporium Contenimento delle malattie fungine della colza con impiego di fungicidi Il numero di formulati registrati in Italia per il contenimento delle malattie fungine della colza è esiguo. Oltre ai prodotti a base di rame e di tiofanatometile, infatti, sono disponibili solo due formulati: Grisu a base di iprodione e Caramba a base di metconazolo. In mancanza di riscontri oggettivi sull'efficacia dei prodotti fungicidi sulla colza e nell'ottica del contenimento dei costi colturali, l'esecuzione di questi trattamenti è stata sinora molto limitata. La distribuzione di fungicidi sulla colza, inoltre, comporta an- Associazione Nazionale Bieticoltori | e-mail: [email protected] | www.anb.it condizioni climatiche predisponenti 4 che alcune complicazioni di carattere operativo. L'indicazione di effettuare trattamenti concomitanti la fase di fioritura implica l'impossibilità di associare prodotti insetticidi. Nella fase successiva alla caduta dei petali, invece, intervengono limiti relativi al rispetto dei tempi di carenza (es. Caramba 56 giorni) ed escludendo le cultivar semi-dwarf, difficoltà ad effettuare i trattamenti con le convenzionali barre irroratrici, a causa dello sviluppo della coltura. Caratteristiche di alcuni prodotti indicati per il contenimento delle malattie fungine della colza principio attivo Metconazolo Iprodione prodotto CARAMBA GRISU malattie controllate Alternaria, Sclerotinia, Oidio, Cilindrosporiosi Alternaria, Sclerotinia dose indicazioni in etichetta carenza giorni 0,8 l/ha trattare ai primi sintomi visibili sulle foglie o sulle silique; ammessi massimo 2 trattamenti distanziati di 14 giorni. 56 1-1,5 l/ha intervenire alla comparsa dei primi sintomi; ammesso 1 solo intervento. 48 Il prodotto "Caramba" induce un effetto brachizzante, che potrebbe aveavere un effetto positivo sull'esito produttivo, in particolare nelle cultivar caratterizzate da maggior sviluppo vegetativo. Si raccomanda di rispettare le disposizioni vigenti in materia e quanto previsto dalle direttive o da eventuali specifici protocolli, anche in relazione alla possibile revisione o revoca di alcuni prodotti. Per l’impiego dei fitofarmaci, attenersi scrupolosamente alle modalità ed alle avvertenze riportate in etichetta. In ogni caso la scelta dei prodotti, delle epoche e dei dosaggi dovrà essere compatibile con le condizioni della coltura. Realizzato da Giovanni Bellettato - Responsabile divulgazione tecnica Associazione Nazionale Bieticoltori. Associazione Nazionale Bieticoltori | e-mail: [email protected] | www.anb.it 5
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