ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO “Tommaso Campanella” Via Nazionale -88060 Badolato ( CZ ) Tel. 0967/814185 Fax 0967/811939 C.f. 97035190798 Cod mecc. CZIC818007 PEC: [email protected] mail: [email protected] PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA A.S. 2014/2015 Delibera Collegio Docenti n°13 del 23 ottobre 2014 & Ratifica Consiglio D’Istituto n° …… del 23 ottobre 2014 Funzione Strumentale Dirigente Scolastico prof.ssa Guarna Angela prof.ssa Crudo Marcella 1 Indice Saluto del dirigente Dove operiamo – il territorio di Badolato Il territorio di S. Caterina Che cos’è il POF (piano dell’offerta formativa): Finalità Principi ispiratori del POF Ambiti di competenze chiave Ambiti di competenza di cittadinanza attiva Organigramma d’istituto Commissioni Insegnanti coordinatori Struttura e organizzazione della scuola Laboratori Servizi, impianti sportivi, associazioni presenti nel territorio Scuola dell’infanzia – finalità Le scelte metodologiche -organizzazione – progettazione Organizzazione della giornata tipo Tempo scuola Scuola primaria – finalità Organizzazione scuola primaria Tempo scuola primaria – Badolato, S. Caterina, S. Caterina CC Attività laboratoriali Scuola secondaria di 1^ grado – Badolato e S. Caterina Insegnamento di strumento musicale e religione cattolica I bisogni degli alunni diversamente abili Ampliamento dell’offerta formativa – Progetti Valutazione Griglie di correzione Descrittori di livello Certificazione competenze Regolamento d’istituto Regolamento organi collegiali Consiglio d’istituto Giunta esecutiva Collegio docenti Consiglio di classe, di interclasse, di intersezione Comitato per la valutazione del servizio per gli insegnanti Regolamento interno Concessione locali scolastici Oggetti estranei alle attività educative e didattiche Raccolta denaro a scuola Norme di comportamento durante le visite guidate e/o viaggi d’istruzione Patto di corresponsabilità Statuto degli studenti e delle studentesse Piano annuale delle attività del personale docente Criteri per la sostituzione di docenti assenti per brevi periodi Ore eccedenti – istituto della banca ore – calendario scolastico Il comportamento 2 Pag. 4 5 7 8 9 11 12 13 14 15 16 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 29 30 31 32 33 38 40 48 49 53 53 54 56 57 57 58 58 63 66 67 67 70 74 79 82 82 99 Aggiornamento professionale dei docenti Organico dell’Istituto comprensivo 100 101 Personale ATA Supporti strutturali Visite guidate – viaggi di istruzione – progettazione La continuità orizzontale Curricolo Verticale Orientante Finalità – premessa Organizzazione del curricolo Traguardi per lo sviluppo delle competenze Curricolo di orientamento Glossario metodologico didattico Valutazione della qualità della scuola Questionario studenti della scuola secondaria di primo grado Questionario alunni della scuola primaria Questionario genitori Questionario personale docente Questionario personale di segreteria e collaboratori scolastici 106 108 109 112 113 114 117 120 134 137 144 145 148 151 154 156 I risultati relativi alla valutazione della scuola relativi all’a.s. 20013/2014 possono essere consultati nel sito dell’Istituto comprensivo. 3 SALUTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Voglio indirizzare un saluto cordiale alla Koinè educante, alle Istituzioni, alle Associazioni, ai Genitori, agli Allievi che mi hanno accolto con tanta benevolenza. Essere operatore di scuola, oggi, da dirigente a collaboratore scolastico, presuppone un impegno, una forza, una motivazione che spesso le vicende politiche e personali non sempre permettono. Condividere con gli altri la vision della scuola, il lavoro, l'organizzazione significa avere a cuore una professione affascinante e coinvolgente quale quella docente, sempre nuova e interessante che presuppone preparazione, disponibilità e trasmissione non solo della cultura, ma anche di valori condivisi senza trascurare il senso della speranza intesa come spinta per il cambiamento. Il cambiamento può avvenire solo se basiamo le nostre azioni su tre punti cardine da considerare basilari: appartenenza , divenire, etica. L’appartenenza si manifesta attraverso la partecipazione, la conoscenza, l’accettazione e l’adesione a modelli culturali nuovi e diversi che fanno crescere il desiderio di seguire lo scopo comune costituito dal dovere costituzionale di far raggiungere agli allievi, nessun escluso, il successo formativo. Tale obiettivo fa dell’operatore di scuola una persona che accetta la diversità, il pluralismo culturale e li codifica per la finalità dell’istituzione. Il secondo presupposto è il divenire come tempo. Il tempo inteso come categoria dello spirito che si distingue in Kronos, tempo del mondo cioè tempo oggettivo e Kairòs, tempo della nostra vita e di quella dei nostri alunni, cioè tempo soggettivo. Kronos e Kairòs si intrecciano, si incontrano; il tempo della vita del mondo si interseca grazie a internet, ai social network e ai mass-media con quello del nostro vissuto e soprattutto dei nostri ragazzi; ognuno conosce e si fa conoscere, in un tempo nuovo in cui si recuperano i valori comuni e quelli personali e si crea una nuova weltanschauung, una nuova visione del mondo. Il docente non può non considerare il tempo e le sue categorie per guidare gli allievi nella crescita, negli apprendimenti, nelle scelte. Sapersi orientare significa saper scegliere ora gli indirizzi di studio, domani il lavoro e le soluzioni dei vari problemi. Il terzo presupposto è l’etica come scienza della condotta che deve essere intesa secondo due concezioni: etica come scienza del fine come dice Platone nella Repubblica, etica come scienza del movente come afferma Aristotele nell’Etica Nicomachea,. Nella prima accezione la condotta degli uomini, e nel nostro caso dei docenti, deve essere indirizzata al fine che è il successo formativo ed allora la scelta dei mezzi per raggiungere tale fine afferisce alla sostanza stessa dell’uomo. Come scienza del movente l'etica guida e disciplina la condotta stessa, facendo riferimento a fatti e forze che coinvolgono la sfera assiologica del docente. Le due concezioni si sono intersecate nel fluire del tempo, ora nella nostra epoca significano per i docenti condividere quei valori che sono alla base del nostro essere uomini e del nostro essere cittadini da trasmettere alle nuove generazioni. prof.ssa Marcella Crudo 4 DOVE OPERIAMO IL TERRITORIO DI BADOLATO 5 Configurazione storico-geografica Il Comune di Badolato fa parte della provincia di Catanzaro, si suddivide in una frazione capoluogo, in collina, e una in marina. Badolato capoluogo centro si erge su di una collina che domina l’ ampia vallata del torrente Gallipari, i cui aspri tratti e la bellezza si ammirano in tutto il loro splendore dagli innumerevoli belvedere che costellano la strada per l’ altopiano delle Serre e Brognaturo. La nascita di Badolato risale intorno al X secolo, per volere di Roberto il Guiscardo, Duca di Calabria e Secondo Conte di Catanzaro, che, nel 1080 decise di edificare “un pacifico borgo” là dove già risiedevano poche capanne di poveri pastori. Il borgo sin dalle origini ebbe scopi eminentemente difensivi come confermato dalla cinta muraria e dal castello signorile risalenti circa al XII secolo; quest’ ultimo, in particolare dotato di torre, fungeva da punto di avvistamento contro le invasioni dei Saraceni o dei turchi, che afflissero la Calabria per tutto l’ Alto Medioevo. Nel tempo vi si avvicendarono varie casate a partire dal 1506, dai Ruffo ai Toraldo, dai Raveschieri ai Pignatelli, i Pinelli ed i Gallelli. Badolato è stata nel tempo un importante punto di riferimento per le zone circostanti, come fulcro della religiosità essendo frequentato da monaci Basiliani, Francescani e Domenicani, che costituirono numerose confraternite, ancora oggi operanti ed occupate nella gestione e custodia delle magnifiche chiese e dei conventi edificati nei secoli passati. 6 IL TERRITORIO DI SANTA CATERINA DELLO JONIO Configurazione storico-geografica Santa Caterina dello Jonio in origine era costituita da piccole colonie di abitanti che fuggivano dalla loro residenza abituale e si rifugiavano qui in modo da potersi difendere dalle incursioni saracene (650-1086 D.C.). Il paese centro venne circondato da mura a difesa dei predatori, dotato di quattro porte di accesso. Santa Caterina dello Jonio si divide in capoluogo centro che ha alle spalle una bellissima montagna e la Marina bagnata dalle limpide acque del Mar Jonio. Il centro storico è situato nella zona collinare e vanta la presenza di meravigliosi palazzi signorili e chiese settecentesche. La più grande e antica chiesa è la Chiesa Matrice di Santa Maria Assunta che l’incendio del 1983 danneggiò notevolmente. Ci sono voluti quasi venti anni per ristrutturarla e infatti è stata restituita al culto il 9 Marzo 2002. Nella parte pianeggiante, lungo il litorale, Santa Caterina si estende in un’ampia e incontaminata distesa di spiaggia che è meta di numerosi turisti. Sia per il comune di Badolato che per il comune di Santa Caterina rimane molto forte e sentito il tramandare usi e tradizioni antiche legate soprattutto alla gastronomia locale come olio, agrumi, formaggio e dolci tipici. 7 CHE COS'È IL POF Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola nel quale viene esplicitata la progettazione curricolare, extracurricolare e organizzativa attraverso interventi di carattere didattico educativo e organizzativo gestionale ( D.P.R. n. 275/1999) per rispondere, da un lato, ai bisogni di ogni alunno nella sua dimensione individuale e, dall'altro, per intercettare e fare propria la domanda formativa della società e dei bisogni dell’utenza. Il P.O.F. è coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi percorsi di studio e riflette le esperienze del contesto culturale, sociale, economico della realtà locale. È uno strumento dinamico, pertanto destinato a crescere e modificarsi nel tempo in relazione alle esigenze della collettività, costituita da chi studia e opera nella Scuola nonché da famiglie e realtà territoriali. Esso definisce e presenta l’identità della Scuola in un'ottica pienamente integrata e personalizzata, volta a promuovere il successo formativo degli studenti. È ADOTTATO DAL CONSIGLIO D'ISTITUTO È ESPRESSIONE DELLA AUTONOMIA È RESO PUBBLICO ED E' CONSEGNATO ALLE FAMIGLIE ALL'ATTO DELL'ISCRIZIONE RAPPRESENTA L'IDENTITA' CULTURALE DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA È FRUTTO DELLA PROGETTUALITA' DEL COLLEGIO DEI DOCENTI È IL DOCUMENTO DI PROGETTAZIONE CURRICULARE ED EXTRACURRICULARE PONE LA SCUOLA IN STRETTO RAPPORTO CON GLI ENTI LOCALI E LE DIVERSE REALTA' ISTITUZIONALI, CULTURALI, SOCIALI ED ECONOMICHE OPERANTI SUL TERRITORIO 8 FINALITÀ/MISSION La scuola deve mirare a garantire a tutti le competenze attese e deve essere vista da tutti, genitori e allievi, come momento fondamentale per trasformare gli adolescenti che la frequentano in studenti consapevoli del valore della conoscenza e dell’impegno nello studio La nostra scuola si impegna a: garantire il successo formativo di ciascun alunno, nessuno escluso, favorendone il pieno sviluppo in termini di sapere (conoscenze), saper fare (abilità), saper essere (competenze, comprovata capacità di applicare conoscenze e abilità in contesti di studio e di lavoro); promuovere l’uomo e il cittadino del domani aiutando l’alunno ad inserirsi in un contesto sempre più multietnico offrendo diverse opportunità di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base. CONOSCENZE "SAPERE" ABILITÀ "SAPER FARE" COMPETENZE " SAPER ESSERE" VALORIZZAZIONE E INTEGRAZIONE SOCIALE “SAPER STARE” La Mission dell’Istituto è PROMUOVERE L’UOMO E IL CITTADINO DI DOMANI “SAPER VIVERE E PARTECIPARE” Il raggiungimento di tali finalità richiede modalità e strutture organizzative che garantiscano un servizio efficace, in rapporto ai bisogni e alle finalità della scuola, ed efficiente in rapporto alle risorse impiegate. Il percorso formativo proposto nei tre ordini di scuola contribuisce alla promozione e alla crescita dell’alunno per renderlo: Capace di acquisire gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare informazioni; “imparare ad imparare”: sviluppo dell’autonomia di pensiero consapevole della propria individualità e protagonista delle proprie scelte; capace di integrarsi, in virtù delle competenze acquisite, in una realtà in continua evoluzione e di interagire con gli altri; lettore critico della realtà. I punti “forti” su cui è costruita la “mission “dell’Istituto fanno riferimento a: 9 facilitare l’organizzazione di un sistema di relazioni tra tre ordini di strutture: la struttura conoscitiva dell’allievo, la struttura della conoscenza da acquisire e l’insieme delle operazioni che il docente e l’allievo devono mettere in atto per facilitare l’acquisizione di un nuovo apprendimento promuovere il successo scolastico con particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità o di svantaggio valorizzare la persona umana aiutando l’alunno a prendere consapevolezza del proprio ruolo. promuovere l’acquisizione e il rispetto delle regole del vivere e del convivere favorire lo star bene a scuola, al fine di ottenere un’ampia partecipazione degli alunni a un progetto educativo condiviso promuovere lo sviluppo di legami cooperativi e la gestione dei conflitti indotti dalla socializzazione valorizzare l’unicità e la singolarità dell’identità culturale di ogni studente per la costruzione di un proprio progetto di vita favorire l’elaborazione di strumenti di conoscenza necessari per comprendere i contesti sociali, culturali, nei quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare 10 PRINCIPI ISPIRATORI DEL POF Costituzione italiana Uguaglianza, imparzialità e regolarità Art.3 Libertà di insegnamento Art. 33 Diritto allo studio Artt. 30,34,38 Efficienza e trasparenza Art. 97 Direttive europee Europa 2020 Crescita intelligente, inclusiva e sostenibile Strategia di Lisbona 20002010 Competenze chiave 2006 Nuove competenze per nuovi lavori 2010 Competenze di cittadinanza attiva 2007 I 4 obiettivi strategici 2009 11 Ambiti di competenze chiave: Raccomandazione del Parlamento Europeo 18 dicembre 2006 Comunicazione nella lingua madre Comunicazione nelle lingue straniere Competenze matematica e scienze e tecnologia Competenze chiave Competenza digitale Imparare ad imparare Consapevolezza ed espressione culturale Spirito di iniziativa ed imprenditorialità Competenze sociali e civiche 12 Ambiti di competenza di Cittadinanza attiva DM 22 luglio 2007 – All. 2 Individuare collegamenti e relazioni Agire in modo autonomo e responsabile Imparare ad imparare Cittadinanza attiva Risolvere problemi Progettare Acquisire ed interpretare l’informazione Comunicare Collaborare e partecipare 13 ORGANIGRAMMA D'ISTITUTO Dirigente Scolastico prof.ssa Marcella Crudo Segreteria D.S.G.A. dott.ssa Rosaria Sesti Staff di Dirigenza Ufficio di segreteria Collaboratore: Prof.ssa Dominijanni Vittoria M. Responsabili di plesso: ins. Ciccaglioni Piera, Scuola dell’Infanzia Badolato Marina e S. Caterina Marina ins. Fazio Caterina, Scuola dell’Infanzia e Primaria S. Caterina CC ins. Catanzariti Teresa, Scuola Primaria -Badolato Marina e S. Caterina Marina prof.ssa Leto Caterina, Scuola Secondaria 1° grado – Badolato e S. Caterina Collegio dei docenti Montepaone Liberata – gestione alunni Triolo Anna Maria – gestione personale docente/gestione contabile Paparo Rosetta personale Docenti/ ATA Funzioni strumentali gestione Assistente tecnico esterno Schiavi Giuseppe Area 1:prof.ssa Guarna Angela; Area 2 A: ins.. Fazio Caterina Area 3: ins.Lopilato Cinzia Comitato di valutazione Membri effettivi: prof. Dominijanni M. Vittoria, Oliveti Margherita, Pultrone Giuseppe, Ciccaglioni Piera Membri supplenti: prof. Leto Caterina, Colubriale R. Emilia, Dipartimenti Area linguistica (coordinatore prof. Gualtieri Daniela) Area tecnico-scientifica (coordinatore ins. Pultrone Giuseppe) Area artistico-espressiva (coordinatore ins. Condello Vittoria) I Dipartimenti, suddivisi per ambiti disciplinari, svolgono sostanzialmente attività propositiva e di raccordo, attraverso l’individuazione di: metodologie didattiche, strategie d’insegnamento, percorsi essenziali, parametri di valutazione relativi alle singole discipline, documentazione e controllo della progettazione curricolare. Sono coordinati da un docente scelto all’interno dello stesso ambito disciplinare e nominato dal Collegio dei Docenti. I coordinatori riuniscono i singoli dipartimenti, ne coordinano il funzionamento e operano in stretta connessione con i coordinatori di classe. 14 COMMISSIONI Commissione G.A.I.S. prof.ssa Guarna Angela, ins. D’Angelo Daniela, ins. Frascà Vincenza Commissione progetti prof.ssa Dominijanni Vittoria M., prof.ssa Leto Caterina. ins. Lamanna Carmela, ins. Martello Eleonora G.I.O. Composizione: -docente di sostegno; -docente coordinatore del Consiglio di classe -genitori dell’alunno; -équipe socio–psico-pedagogica; -équipe ASP di Soverato Responsabile sicurezza e prevenzione R.S.P.P. ing. Criniti Vincenzo Responsabile laboratori prof. Micò Maria Carmela Tutor ins. Guarneri Anna (Scuola dell’Infanzia) ins. Arcadi Rita Francesca (Scuola PrimariaS. Caterina CC) ins. Nisticò Gisella (Scuola Primaria Badolato) prof.ssa Oliveti Margherita (Scuola Secondaria 1° grado) Responsabile biblioteca ins. Piroso Domenica 15 COORDINATORI SCUOLA PRIMARIA - BADOLATO CLASSE I A ins. Catanzariti Teresa CLASSE I B ins. Lopilato Cinzia CLASSE II ins. Verdiglione M. Stella CLASSE III ins. Artuso M. Lidia CLASSE IV ins. Ermocida Vittoria CLASSE V ins. Piroso Domenica COORDINATORI SCUOLA PRIMARIA - S. CATERINA MARINA CLASSE I ins. Mannello Anna CLASSE II ins. Lamanna Carmela CLASSE III ins. Nesticò Maria Caterina CLASSE IV ins. Colubriale Luisa CLASSE V ins. Parretta COORDINATORI SCUOLA PRIMARIA - S. CATERINA CC CLASSE I ins.Fazio Caterina CLASSE II ins.Fazio Caterina CLASSE III ins. Lanciano Domenica CLASSE IV ins. Lanciano Domenica CLASSE V ins. Lanciano Domenica 16 COORDINATORI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - BADOLATO CLASSE I A prof.ssa Riitano M. Giuseppina CLASSE II A prof.ssa Guarna Angela CLASSE III A prof.ssa Gualtieri Daniela COORDINATORI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - S. CATERINA MARINA CLASSE I A prof. Cerra Paolo CLASSE II A prof.ssa Principe Cinzia CLASSE III A prof.ssa Leto Caterina 17 STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE DELLASCUOLA L’Istituto Comprensivo di Badolato è costituito dai seguenti plessi S.CATERINA SUPERIORE BADOLATO MARINA SCUOLA DELL ’INFANZIATEL.0967 814293 Scuola dell’Infanzia, Responsabile di plesso: ins. Ciccaglione Piera SCUOLA PRIMARIA, Plesso Caldarello tel. 0967 814059 Responsabile di plesso ins. Catanzariti Teresa SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO, Via Nazionale tel. 0967 814185 Responsabile di plesso: prof.ssa Leto Caterina Via Piave TEL. 0967 84019 Responsabile di plesso: ins. Fazio Caterina SCUOLA PRIMARIA, tel. 0967 84019 Via Piave Responsabile di plesso:ins. Fazio Caterina S.CATERINA MARINA SCUOLA DELL ’INFANZIA, VIA CARDUCCI TEL. 0967 83486 Responsabile di plesso: ins. Ciccaglione Piera SCUOLA PRIMARIA, Via Nazionale tel. 0967 83178Responsabile di plesso: ins. Catanzariti Teresa SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO , Via Nazionale tel. 0967 83178Responsabile di plesso: prof.ssa Leto Caterina La gestione democratica dell’ Istituto e la partecipazione dei genitori alla vita della scuola sono attuate attraverso i seguenti organismi: Collegio dei Docenti Consiglio d’Istituto Consigli di intersezione e di interclasse della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria Consigli di Classe della scuola secondaria di I grado 18 GLI SPAZI DELLA SCUOLA il tempo scuola deve essere per ciascun studente un contenitore di esperienze significative di apprendimento nella prospettiva di favorire l’acquisizione di metodi di studio (“imparare ad imparare”) con il contributo di tutti gli insegnanti. Nei diversi plessi sono a disposizione del gruppo docente e degli alunni alcuni “servizi” che sicuramente renderanno l’apprendimento più piacevole e stimolante. 1. laboratorio di INFORMATICA 2. L. I.M. 3. Laboratorio di PITTURA 5. PALESTRA 4. Laboratorio di LINGUE 6. Laboratorio SCIENTIFICO 7. BIBLIOTECA Altri spazi della scuola: BIBLIOTECA N° 4 locali per la segreteria didattica e l’amministrazione Ufficio per la Presidenza Sala docenti Salone per le riunioni 19 7. BIBLIOTECA La gestione amministrativa, contabile e didattica è attuata attraverso gli uffici della Dirigenza e L’Ufficio dei Servizi Generali e Amministrativi che sono situati nel plesso della Scuola Secondaria di I grado di Badolato marina. Il Capo d'Istituto e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi svolgono, tra gli altri, i seguenti compiti fondamentali: • • • • • • gestione del bilancio e della contabilità; gestione del personale docente, del personale ATA e degli alunni; gestione del patrimonio scolastico; organizzazione, prevenzione, informazione e formazione ai fini della sicurezza; gestione dei progetti e delle attività collegate ai programmi degli Organi Collegiali; rapporti con l'utenza e con la realtà esterna alla scuola. Al fine di garantire la privacy di tutte le operazioni riguardanti dati comuni e dati sensibili, l’Istituto ha provveduto a stilare il Documento Programmatico sulla Sicurezza e ad aggiornare tutto il personale sui temi riguardanti la Privacy nelle scuole. SERVIZI, IMPIANTI SPORTIVI, ASSOCIAZIONI La nostra scuola è aperta al territorio in una costante interazione al fine di favorire l’arricchimento dell’offerta formativa con attività integrative, complementari ed aggiuntive, valorizzando così le risorse interne e le proposte culturali promosse dai vari enti ed agenzie ma nello stesso tempo attenta ai bisogni di una utenza che è continuamente sollecitata da una società in rapida evoluzione. Istituzioni, servizi, impianti sportivi, associazioni culturali presenti nel territorio: Istituzioni Stazione dei carabinieri Polo sanitario Consultorio Scuola calcio Meta due Ass. Nicola Caporale La radice Gruppo teatrale 20 SCUOLA DELL’INFANZIA FINALITÀ La scuola dell’Infanzia rappresenta un luogo educativo di particolare importanza in cui ogni bambino o bambina realizza una parte sostanziale della propria relazione con il mondo. La scuola dell’infanzia si pone, quindi, la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza e ad operare le prime scelte. sviluppare l’identità: sviluppare la competenza -imparare a star bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze -imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’esercizio al confronto - imparare a conoscersi e a essere riconosciuti come persona unica e irripetibile -descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali - sperimentare diversi ruoli e diverse forme di identità sviluppare il senso della cittadinanza -scoprire gli altri, i loro bisogni e saper gestire i contrasti attraverso regole condivise SCUOLA DELL’INFANZIA sviluppare l’orientamento -guidare il bambino nelle prime scelte e decisioni 21 sviluppare l’autonomia -acquisire la capacità di interpretare e governare il proprio corpo -avere fiducia in sé e fidarsi degli altri -provare piacere nel fare da sé e saper chiedere aiuto -esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana -esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni LE SCELTE METODOLOGICHE Le metodologie, liberamente scelte dai docenti, servono a perseguire gli obiettivi generali esplicitati dalla programmazione d'Istituto e dal Consiglio di classe. La metodologia della Scuola dell’Infanzia riconosce come suoi connotati essenziali: - il gioco (un aspetto privilegiato per valorizzare tutte le attività e le esperienze stesse dei bambini); - la ricerca e l’esplorazione (valorizzazione delle curiosità); - l’interazione (organizzazione di un clima sociale positivo); - il laboratorio (ricerca-azione e coinvolgimento attivo) Gli strumenti riguardano: il bambino come realtà psico-fisica; l’ambiente naturale e sociale; l’ambiente artificiale. ORGANIZZAZIONE Nell’ambito dell’autonomia organizzativa il Collegio dei Docenti della Scuola dell’Infanzia individua elementi di flessibilità in ordine a: raggruppamento dei bambini per età omogenea e/o per livelli di apprendimento; utilizzo della compresenza dei docenti; suddivisione tra i docenti dei campi di esperienza e predilezione di attività didattiche attraverso i laboratori; giornata tipo. PROGETTAZIONE I docenti, nella ricerca di un modello di progettazione che soddisfi l’esigenza di apprendimento dei bambini, propongono un percorso educativo basato sull’individuazione di argomenti specifici che saranno sviluppati attraverso i linguaggi tipici dei cinque campi di esperienza secondo le Indicazioni per il curricolo. In tal modo viene organizzato e predisposto un contesto ricco di spunti e di ricerca-azione, di esplorazione e di approfondimento nel quale i bambini costruiscono apprendimenti personalizzati. 22 ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA TIPO NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA TEMPI SPAZI ATTIVITA’ - In gruppi eterogenei Entrata - SPAZI - Accoglienza h.8,15-9,15 - SEZIONE - Giochi liberi - Riordino - Calendario h.9,00-9,15 - SEZIONE - Conta - Momento di preghiera - Spuntino a base di frutta h. 9,15-9,30 - BAGNO - Uso dei servizi igienici - SEZIONE - In gruppi eterogenei h. 9,30-9,45 - SALONE O ANGOLI - Sviluppo dei progetti educativi e didattici h. 11,45-12,00 - BAGNO - Uso dei servizi igienici h. 12,00-12,45 - SALA DA PRANZO - Pranzo 1a USCITA - SALONE - Gioco libero h.13,00-13,15 - Riordino - In gruppi omogenei h. 13,15-15,30 - SEZIONE - Continuazione dello sviluppo e dei progetti educativi e didattici - Gioco libero - Riordino 15,30-15,40 - BAGNO -Uso dei servizi igienici 2a USCITA - SALONE - Tutti insieme h. 15,45-16,15 23 Le sezioni della Scuola dell’Infanzia dell’Istituto Comprensivo di Badolato sono dislocate in tre plessi distinti: Badolato Marina, S. Caterina Centro e S. Caterina Marina. TOTALE ALUNNI 126 La scuola di Badolato Marina funziona per 5 giorni dal lunedì al venerdì con tre sezioni a tempo pieno dalle 8.15 alle 16.15. L’alternanza delle insegnanti è giornaliera. (n. alunni: 83) Nella seconda sezione opera un insegnante di sostegno per 25 ore settimanali, poiché vi è un bambino diversamente abile In Santa Caterina Marina la scuola funziona per 5 giorni, da lunedì a venerdì, con 2 sezioni a tempo pieno dalle 8.20 alle 15.40; sabato dalle 8.20 alle 11.40. L’alternanza delle insegnanti è giornaliera. (n. alunni: 32) La scuola di Santa Caterina C.C. funziona per 5 giorni, da lunedì a venerdì, con una sezione dalle 8.15 alle 16.15. L’alternanza delle insegnanti è giornaliera. (n. alunni: 11) TEMPO SCUOLA La Scuola dell’ Infanzia persegue le sue finalità educative attraverso i campi di esperienza: “ Il sé e l’altro”, “Idiscorsi e le parole” , “Il corpo e il movimento” , “Immagini, suoni, colori”, “La conoscenza del mondo”. Nella Scuola dell’Infanzia dell’ Istituto Comprensivo di Badolato i campi di esperienza sono stati divisi in due aree: Area linguistica area logico-matematica. Nelle singole sezioni una insegnante si occupa dell’area linguistica e un'altra dell’area logico – matematica. 24 SCUOLA PRIMARIA FINALITÀ La finalità del primo ciclo d'istruzione è la promozione del pieno sviluppo della persona nell'elaborare il senso della propria esperienza, promuovere la pratica consapevole della cittadinanza attiva, l'acquisizione degli alfabeti di base della cultura e cominciare a costruire un progetto di vita attraverso la consapevolezza di alcune scelte quotidiane. Per realizzare tale finalità la scuola accompagna con altre Istituzioni gli alunni all’acquisizione dei mezzi fondamentali della comunicazione; alla padronanza di concetti, di abilità e di competenze essenziali alla comprensione della realtà; al possesso degli strumenti di base utili per operare nelle diverse discipline e affrontare situazioni e risolvere problemi; alla conoscenza e potenziamento di interessi e capacità in relazione alle singole attitudini. In relazione a tale finalità i compiti fondamentali della Scuola Primaria sono: Promuovere Accompagnare - l’ acquisizione degli alfabeti di base della cultura; - la pratica consapevole della cittadinanza attiva. l’alunno nell’elaborazione del senso della propria esperienza. Curare L’accesso facilitato per gli alunni con disabilità. SCUOLAPRIMARIA Perseguire il miglioramento della qualità del sistema d’istruzione. Prevenire l’evasione dell’obbligo scolastico. Orientare Accrescere la capacità di operare scelte consapevoli Contrastare la dispersione scolastica. 25 ORGANIZZAZIONE SCUOLA PRIMARIA PLESSI SCUOLA PRIMARIA BADOLATO SANTA CATERINA DELLO JONIO MARINA SANTA CATERINA DELLO JONIO CC TEMPO SCUOLA ORARIO LEZIONI TEMPO PIENO Lunedì 08.30 – 16.30 40 ore Martedì settimanali Lunedì 08.30 – 08.30 – 16.30 16.30 Mercoledì da Lunedì a 08.30 – 16.30 Venerdì Giovedì 08.30 – 16.30 Venerdì 08.30 – 16.30 TEMPO Lunedì NORMALE 08.30 – 16.30 Martedì 29 ore Lunedì 08.20 – 08.20 - 12.40 settimanali 16.20 Mercoledì 08.30 – 12.40 con 2 rientri Giovedì ( Lunedì e 08.20 – 12.40 Venerdì) Venerdì 08.20 – 16.20 TEMPO NORMALE 29 ore settimanali con 2 rientri ( Lunedì e Venerdì) Lunedì 08.15 – 12.35 Martedì Lunedì 08.15– 08.15 - 12.35 16.15 Mercoledì 08.15 – 12.35 Giovedì 08.15 – 12.35 Venerdì 08.15 – 16.15 26 CLASSI INSEGNANTI 6 CLASSI 11 DOCENTI ( 2 per classe) + 10 ore IA eIB II III IV V 5 CLASSI I II III IV V 1 SPECIALISTA RELIGIONE (tutte le classi) 1 SPECIALISTA INGLESE ( cl. II - III ) 6 DOCENTI + 8 ore con 2 SPECIALISTE SOSTEGNO completamento a S. ( cl. II – CC cl. IV) Caterina 1 SPECIALISTA INGLESE ( cl. I – II – IV – V 1 SPECIALISTA RELIGIONE (cl. I – II – III – IV – V ) 2 DOCENTI 2 PLURICLASSI 1 DOCENTE (14 ore) I – II 1 SPECIALISTA INGLESE (3 ore) III - IV – V ( cl. III – IV - V ) 1 SPECIALISTA RELIGIONE ( cl. I II - III IV V ) TEMPO SCUOLA SCUOLA PRIMARIA BADOLATO (n. alunni: 115) - TEMPO PIENO 40 ore settimanali CLASSE I CLASSE II CLASSE III - IV - V DISCIPLINA n° ore DISCIPLINA n° ore DISCIPLINA n° ore ITALIANO INGLESE ARTE E IMMAGINE MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA MUSICA STORIA/CITTADIN GEOGRAFIA ED. FISICA RELIGIONE 10 1 2 8 2 1 2 3 2 2 2 9 2 2 8 2 1 2 3 2 2 2 8 3 2 7 2 1 2 3 3 2 2 ITALIANO INGLESE ARTE E IMMAGINE MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA MUSICA STORIA/CITTADIN GEOGRAFIA ED. FISICA RELIGIONE ITALIANO INGLESE ARTE E IMMAGINE MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA MUSICA STORIA/CITTADIN GEOGRAFIA ED. FISICA RELIGIONE SCUOLA PRIMARIA SANTA CATERINA MARINA (n. alunni: 60) - TEMPO NORMALE 29 ore settimanali CLASSE I DISCIPLINA ITALIANO INGLESE ARTE E IMMAGINE MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA MUSICA STORIA GEOGRAFIA ED. FISICA RELIGIONE CLASSE II n° ore 7 1 2 6 2 1 1 2 2 1 2 CLASSI III – IV - V n° ore DISCIPLINA ITALIANO INGLESE ARTE E IMMAGINE MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA MUSICA STORIA GEOGRAFIA ED. FISICA RELIGIONE 27 7 2 2 5 2 1 1 2 2 1 2 DISCIPLINA ITALIANO INGLESE ARTE E IMMAGINE MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA MUSICA STORIA GEOGRAFIA ED. FISICA RELIGIONE n° ore 6 3 2 5 2 1 1 2 2 1 2 SCUOLA PRIMARIA SANTA CATERINA SUPERIORE (n. alunni: 20) - TEMPO NORMALE 29 ore settimanali PLURICLASSE: I II DISCIPLINA PLURICLASSE: III - IV - V n° ore DISCIPLINA n° ore ITALIANO INGLESE ARTE E IMMAGINE MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA MUSICA STORIA/CITTAD. GEOGRAFIA 7/6 1/2 ITALIANO INGLESE 6 3 2 ARTE E IMMAGINE 2 6 2 1 1 2 2 MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA MUSICA STORIA/CITTAD. GEOGRAFIA 5 2 1 1 2 2 ED. FISICA 1 ED. FISICA 1 RELIGIONE MENSA 2 2 RELIGIONE MENSA 2 2 Le sezioni della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Badolato sono dislocate in tre plessi distinti: Badolato Marina, S. Caterina Centro e S. Caterina Marina. TOTALE ALUNNI 195. Le sezioni funzionano secondo il calendario seguente: - Badolato M. (n. alunni 116): 8,30 – 16,30 tutti i giorni SABATO LIBERO - Santa Caterina M. (n. alunni 60): 8,20 – 12,40 ( Mart. Merc. Giov) 8,20– 16,20 (Lun. Ven) SABATO LIBERO - Santa Caterina CC (n. alunni 20) : 8,15 – 12,35 ( Mart. Merc. Giov) 8,15 – 16,15 (Lun. Ven) SABATO LIBERO 28 ATTIVITÀ LABORATORIALI Classi prime a tempo pieno: laboratorio di informatica, scrittura creativa e lettura-biblioteca, laboratorio di attività motorie, laboratorio arte ed immagine, laboratorio di scienze. LA METODOLOGIA DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA, segue l’indirizzo delle vigenti Indicazioni per il curricolo che introducono nuovi modelli didattici e la nostra scuola li utilizza per organizzare percorsi significativi e coerenti con il Profilo dello Studente. Esse hanno natura prescrittiva e garantiscono un percorso educativo-didattico organizzato per “Unità di apprendimento”(UdA). Ogni UdA è progettata con conoscenze (contenuti), abilità (obiettivi di apprendimento) e traguardi ( competenze in uscita) specifici tratti dalle discipline e dalla messa in campo di attività educative e didattiche unitarie, con attenzione ai tempi e alle soluzioni organizzative. L’UdA ha come perno il “FARE-SAPERE-AGIRE”. Il “fare” è relativo all’esperienza diretta e personale, il “sapere” esprime costrutti e conoscenze dichiarative, mentre l’”agire” è relativo alla messa in campo, in forma intenzionale, di conoscenze procedurali. L’UdA, inoltre, prevede modalità di verifica dei livelli di conoscenza ed abilità acquisite e della loro trasformazione in competenze. Al fine di realizzare il progetto educativo ipotizzato ci si avvarrà delle seguenti strategie: -DIDATTICA LABORATORIALE: l’attività laboratoriale non sarà limitata a specifici laboratori ma verrà estesa a tutte le discipline da svolgere dentro e fuori le aule. Essa sarà fondata sull'iniziativa degli alunni (problemsolving), sulla operatività (concreta, virtuale, iconica e simbolica), oltre che sul lavoro cooperativo. La didattica laboratoriale ci induce a riconsiderare tempi e modi dell’apprendimento e passare da un modello di scuola basato su apprendimenti formali, a un apprendimento basato su compiti e progetti da realizzare, nel quale l’alunno opera da protagonista in una dimensione concreta, significativa e collaborativa; si abbandona la logica della ri-produzione del sapere per fare spazio alla ricostruzione e re-invenzione delle conoscenze. La didattica laboratoriale, infatti, consente di creare situazioni di apprendimento che affiancano la logica reticolare del modello percettivo-motorio alla logica lineare specifica del modello simbolicoricostruttivo, privilegiano la costruzione della conoscenza e non la sua riproduzione, presentano compiti autentici, consentono rappresentazioni multiple della realtà, favoriscono la riflessione e il ragionamento, favoriscono la costruzione cooperativa della conoscenza. Essa, dunque, permetterà di passare da una situazione di insegnamento/apprendimento di tutte le discipline dall’auditorium al laboratorium sia nel gruppo classe, sia nei gruppi di livello, creando ambienti di apprendimento adatti e significativi per gli allievi. -LEZIONE COLLETTIVA A LIVELLO DI CLASSE: se ne farà uso per economizzare il tempo scolastico nel momento in cui si comunicano informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri strumenti fruibili contemporaneamente da un grande gruppo. La lezione collettiva è quindi vista come superamento della pura trasmissione dei saperi. -ATTIVITÀ PER GRUPPI FORMATI DA ALUNNI DI CLASSI DIVERSE (classi aperte): permette un maggior sviluppo delle potenzialità dei bambini mediante la fruizione di maggiori e diverse opportunità di apprendimento e di stimolo delle attitudini individuali. -APPRENDIMENTO COOPERATIVO: assicura importanti risultati scolastici e interpersonali di cui hanno bisogno gli alunni per un sano sviluppo cognitivo, psicologico e sociale, ma anche perché aiuta a migliorare il livello di preparazione e competenza. -LAVORO DI GRUPPO: favorisce la formazione socio-affettiva dell’alunno, il quale attivando collaborazione, solidarietà, dialogo, confronto, educa contestualmente al rispetto di sé e degli altri, la capacità del saper stare insieme, la correttezza dei rapporti interpersonali. -USCITE: visite guidate e viaggi d’istruzione sul territorio comunale, provinciale e regionale, finalizzate all’esplorazione e alla conoscenza dei diversi ambienti. 29 SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Gli OBIETTIVI FORMATIVI ED EDUCATIVI della Scuola Secondaria di I grado sono coerenti con gli obiettivi generali ed educativi dell’Istituto Comprensivo e sono finalizzati all’acquisizione delle competenze chiave e di cittadinanza attiva così come stabilite dal Quadro di riferimento europeo. BADOLATO Tutte le classi hanno un’articolazione oraria di 30 ore settimanali obbligatorie a cui si aggiungono due ore settimanali opzionali di strumento musicale effettuate nel pomeriggio. L’orario scolastico sarà il seguente: entrata ore 8:10, uscita ore 13:10. (n. alunni: 54) Gli strumenti musicali proposti e scelti all’atto dell’iscrizione sono: Chitarra, Flauto, Pianoforte e Violino. DISCIPLINA N° ore Italiano + approfondimento Storia Geografia Inglese Francese Matematica Scienze Tecnologia Musica Arte Scienze Motorie Religione cattolica Strumento musicale (opzionale) 6+1 2 1 3 2 4 2 2 2 2 2 1 2 30 S. CATERINA Le tre classi hanno un’articolazione oraria di 34 ore settimanali obbligatorie a cui si aggiungono 2 ore di mensa settimanali e 2 ore opzionali di strumento musicale. Nei giorni di Martedì, Mercoledì, Giovedì, Sabato l’orario scolastico sarà il seguente: entrata ore 8:05, uscita ore 13:05; nei giorni di Lunedì e Venerdì l’orario scolastico sarà il seguente: 08:00-16:00. (n. alunni: 60) DISCIPLINA TP N. ore frontali Italiano + approfondimento 8 Storia 3 Geografia 1 Inglese 3 Francese 2 Matematica 6 Scienze 2 Tecnologia 2 Musica 2 Arte 2 Scienze Motorie 2 Religione cattolica 1 Strumento musicale (opzionale) 2 INSEGNAMENTO DELLO STRUMENTO MUSICALE E DELLA RELIGIONE CATTOLICA All’atto dell’iscrizione, compatibilmente con la disponibilità dei posti e dei servizi, i genitori possono esprimere la propria preferenza per il tempo scuola ordinario o prolungato. Le famiglie degli alunni esercitano inoltre la facoltà di avvalersi o no dell’insegnamento della Religione cattolica(l’esercizio di tale facoltà si attua mediante apposita richiesta scritta), così come quello di scegliere l’insegnamento dello strumento musicale. Queste scelte hanno valore vincolante per l’intero corso di studi Il corso ad indirizzo musicale è presente in tutte le classi del nostro Istituto. Lo studio di uno strumento musicale attua la sua didattica non esclusivamente nella pratica musicale di natura addestrativa, ma costruisce un percorso educativo volto a promuovere la crescita globale dell’alunno, la sua sensibilità, il senso critico, le attitudini. Sono attive le seguenti classi di strumento: Chitarra, Flauto, Pianoforte e Violino. Gli alunni che all’atto dell’iscrizione manifestano la volontà di frequentare le lezioni di strumento musicale sostengono una apposita prova orientativo-attitudinale. 31 I BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Nella cornice di un sistema scuola inclusivo, teso alla prevenzione del disagio e della dispersione scolastica, la scuola, agenzia formativa tesa a valorizzare la persona umana, a promuovere il successo formativo e a valorizzare le eccellenze, aiuta il ragazzo a prendere consapevolezza del proprio ruolo. Il rispetto per l’altro, per la diversità, l’integrazione sono valori fondamentali e l’aula della scuola un’ottima palestra. La presenza nella scuola dei bambini diversamente abili o in situazione di disagio è fonte di una dinamica di rapporti e di interazioni molto preziosa; non solo ogni bambino impara a considerare e a vivere la diversità come una dimensione esistenziale e non come una caratteristica emarginante, ma diventa un’occasione di maturazione per tutti. La scuola offre ai bambini in difficoltà adeguate sollecitazioni educative, realizzando l’effettiva integrazione secondo un articolato progetto educativo e didattico che costituisce parte integrante della ordinaria programmazione di classe/sezione. Tutto ciò richiede: - un’accurata diagnosi funzionale soprattutto per l’individuazione delle capacità potenziali unitarie del soggetto; - il riconoscimento delle risorse educative della famiglia; - la promozione delle condizioni organizzative, culturali e professionali in grado di stimolare, nella classe o sezione, nella scuola e nel territorio, la maturazione del soggetto; - la messa in campo delle migliori sensibilità e competenze professionali di tipo metodologico e didattico nei momenti dell’azione educativa e della valutazione formativa. Gli alunni, al fine di conseguire il pieno sviluppo nei processi di apprendimento e di socializzazione, saranno aiutati a realizzarsi come persone così da essere riconosciuti e riconoscersi come membri attivi della comunità scolastica e sociale in cui vivono e possano acquisire: - conoscenza, consapevolezza, padronanza ed autonomia nella gestione del proprio io; lo sviluppo e l’apprendimento di abilità e competenze per garantire una migliore qualità della vita; un armonico sviluppo della personalità; partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola nelle sue espressioni interne e nei rapporti con l’extra-scuola e con il territorio. La scuola si propone l’obiettivo di consentire a ciascuno lo sviluppo delle proprie potenzialità attraverso la definizione sistematica di Modelli di Piani Educativi Personalizzati (PDP) e la predisposizione di un apposito Piano Educativo Individualizzato (P.E.I.) per alunni con Bisogni Educativi Speciali(BES), con disturbi specifici di apprendimento (DSA) e per alunni con disabilità (D.A.) IlP.E.I. è il documento nel quale vengono descritti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all’educazione, all’istruzione ed alla integrazione scolastica”. I metodi e le attività saranno personalizzati in base alle specificità dei casi. L’attività di sostegno sarà svolta in classe/sezione frontalmente e/o con piccoli e grandi gruppi utilizzando gli spazi disponibili. In particolare il P.E.I. mira ad evidenziare gli obiettivi, le esperienze, gli apprendimenti e le attività riabilitative più opportune ed a garantire la coerenza attraverso il loro coordinamento e l’assunzione concreta di responsabilità da parte delle diverse istituzioni, ivi compresa la famiglia. 32 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell’offerta formativa è elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione. Il nostro Istituto Comprensivo offre agli studenti progetti didattico-educativi che integrano e ampliano il patrimonio di conoscenze e abilità di ciascuno e mirano al perfezionamento dei propri stili di vita e di studio. I progetti che si andranno ad attuare possono essere di tipo curricolare (si attuano all’interno dell’attività curricolare) o extracurricolare ( si attuano al di fuori dell’orario delle lezioni); a questi ultimi, se effettivamente svolti e opportunamente documentati, sarà attribuito un compenso derivante dal fondo d’istituto secondo contrattazione. La progressiva contrazione delle risorse del Fondo d’Istituto impone una selezione qualitativa dei progetti e costituisce un’opportunità per il miglioramento continuo dell’offerta formativa. Per tale ragione una Commissione, nominata dal Collegio dei Docenti, presieduta dal Dirigente Scolastico, vaglierà l’ammissibilità dei progetti e valuterà, quelli ammessi, sulla base della coerenza con l’identità culturale dell’Istituto, come descritta nel POF;sulla base della qualità complessiva della proposta, della chiarezza degli obiettivi, dei risultati attesi, della coerenza fra obiettivi e attività; sulla base se siano di tipo curricolare o extracurricolare, se seguano, prevalentemente, un approccio interdisciplinare, se siano realizzati privilegiando modalità innovative di apprendimento e con l’utilizzo di nuove tecnologie, che favoriscono la partecipazione attiva dello studente secondo i principi della laboratorialità e in base al numero degli studenti beneficiari. Il progetto, anche se approvato, non può e non deve essere realizzato quando nella fase operativa non sussistono i parametri in base ai quali è stato deliberato. Possono essere proposti, nell’arco dell’anno,da docenti o da enti esterni alla scuola, progetti da inserire nel POF purché riflettano le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione, e siano coerenti con le finalità del POF. PROGETTI -Piano per l’inclusività Indirizzato agli alunni individuati con disabilità,con disturbi evolutivi specifici, con svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale di tutto l’Istituto. L’inclusione è un diritto fondamentale ed è in relazione con il concetto di “appartenenza”. Le persone con o senza disabilità possono interagire alla pari. Un’educazione inclusiva permette alla scuola regolare di riempirsi di qualità: ciascuno è benvenuto, può imparare con i propri tempi e soprattutto può partecipare, e tutti riescono a comprendere che le diversità sono un arricchimento. Scopo dell’inclusione è quello di rendere possibile, per ogni individuo, l’accesso alla vita “normale” per poter crescere e “svilupparsi” totalmente. Unicamente nel rispetto delle modalità personali di apprendimento, ha senso parlare di pari opportunità per tutti i ragazzi: non si tratta di dare a ciascuno nozioni o esercizi diversificati, ma di permettere a ognuno di costruirsi il proprio percorso di conoscenza, con l’aiuto dell’insegnante, in interazione con i compagni. Nella Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 si precisa che l’ area dello svantaggio scolastico, comprendente alunni con difficoltà nell’ ambito dell’ apprendimento e dello sviluppo di competenze è articolata in tre grandi sotto-gruppi: disabilità; disturbi evolutivi specifici; svantaggio socio-economico, linguistico e culturale. L’istituto “T. Campanella” ha come obiettivo la piena inclusione e integrazione di tutti gli alunni attraverso un’articolata progettualità e la valorizzazione delle professionalità interne (risorse professionali specifiche, docenti curricolari, personale ATA), delle famiglie, delle risorse offerte dal 33 territorio (servizi socio-sanitari), istituzioni deputate alla sicurezza, CTS/CTI, privato sociale e volontariato. - La scuola per Expo 2015 “Profumi e sapori della nostra terra” Destinatari: studenti di tutte le classi dell’Istituto. Il progetto si collega al tema proposto per Expo 2015 "Nutrire il pianeta, energia per la vita" e ha lo scopo di: •Sensibilizzare le giovani generazioni alle tematiche sociali legate ad alimentazione e ambiente. •Scoprire e conoscere l'ambiente in cui si vive •Promuovere l’ acquisizione di sani stili di vita e sani comportamenti alimentari volti a incrementare il consumo di frutta e verdura •Recuperare e valorizzare la memoria del passato: il cibo come espressione di un territorio e di un periodo storico •Promuovere la conoscenza dei prodotti regionali e dell'agricoltura biologica •Creare una relazione tra mondo della scuola e mondo della produzione, anche in funzione della conoscenza di professioni e mestieri specifici del comparto agro – alimentare. -Together in Expo 2015 “Food window on our world” I destinatari sono gli alunni delle Classi 3 della secondaria di primo grado. Il progetto prevede, attraverso una piattaforma multimediale in versione italiana e inglese, un gemellaggio virtuale con una scuola estera per confrontarsi sul tema Expo 2015, per conoscere i rispettivi contesti agro- alimentari e sviluppare insieme idee e progetti da presentare nel 2015 a Milano. Per la realizzazione di questo progetto si prevedono ore extra-curricolari. -“Accoglienza” Le forme di raccordo tra i vari ordini di scuola e che interessano l'accoglienza e la continuità sono esplicitate nella legge 5 giugno 1990, n. 148 che prevede piani di intervento intesi a promuovere la continuità tra scuola ed extra-scuola. Sono destinatari tutti gli alunni in ingresso alla Scuola dell’Infanzia, gli alunni delle classi prime dell'Istituto e gli alunni delle classi “ponte” dei tre ordini di scuola, con particolare attenzione ai ragazzi con DSA, cioè a coloro che hanno di sé un concetto più negativo, si sentono meno supportati, provano emotivamente più ansia e hanno scarsa persistenza al compito e resistenza alle frustrazioni. Il progetto nasce dall'esigenza di predisporre ambienti , relazioni rassicuranti, attività in comune tra gli alunni delle classi"ponte" e momenti di incontro e condivisione affinché si realizzi una effettiva continuità che allarghi gli spazi educativi. Itinerari operativi sono quattro, specifici degli ordini di scuola: “Noi incominciamo da due anni” itinerario operativo sperimentale orientato all’accoglienza di bambini piccolissimi. "Ciao mamma" itinerario operativo per l'accoglienza nella Scuola dell'Infanzia. "Crescere" itinerario operativo per l'accoglienza nella Scuola Elementare. "Diventare grandi" itinerario operativo per l'accoglienza nella Scuola Media. Tra le finalità: promuovere la conoscenza delle strutture e guidare il processo di socializzazione, favorire l'inserimento nel contesto scuola, acquisire il metodo di studio, conoscere le regole della vita associata, promuovere la valorizzazione di esperienze e conoscenze, promuovere lo sviluppo armonico della personalità, valorizzare le diversità. 34 -“Cultura e Legalità” Destinatari: alunni delle classi quarta e quinta primaria di S. Caterina M., classe quinta primaria di Badolato, tutte le classi della Scuola secondaria di primo grado. “La legalità è un problema di cultura, non in senso restrittivo e nozionistico ma come insieme di conoscenze che contribuiscono alla crescita delle persone. Fra queste conoscenze vi sono quei sentimenti, quelle sensazioni che la cultura crea e che ci fanno diventare cittadini, apprendendo quelle nozioni che ci aiutano a identificarci nelle istituzioni fondamentali della vita associata e a riconoscerci in essa”(Paolo Borsellino). Per la scuola poter contare sulla collaborazione delle istituzioni e, in particolare, delle forze dell'ordine presenti sul territorio, significa anche riuscire a rendere i propri modelli didattici meglio rispondenti alle necessità delle nuove generazioni, offrendo loro diverse modalità e nuove occasioni di apprendimento. Allo scopo di diffondere la Legalità, quindi le conoscenze che contribuiscono alla crescita della persona sono previste una visita guidata alla stazione carabinieri di Soverato (classi scuola primaria) )e incontriconferenza su tematiche inerenti la sicurezza e la legalità (classi scuola secondaria). -“I luoghi della prevenzione” Destinato ai ragazzi delle classi terze della scuola secondaria. I ragazzi si recheranno a Soverato presso l’istituto “Ugo Foscolo” dove una équipe di medici e volontari illustreranno i danni causati dall’abuso di alcol e dall’uso di droghe, soprattutto in questa fascia di età. -“Area a rischio” Il progetto ha lo scopo di prevenire il disagio e l’abbandono scolastico. I destinatari sono gli alunni non italofoni, i ragazzi con bisogni educativi speciali (BES), gli alunni a rischio dispersione e/o con disagi. - “Orto in condotta” I destinatari sono gli alunni della scuola primaria di S. Caterina Marina. Il progetto prevede attività di educazione alimentare e del gusto e di educazione ambientale per gli studenti. L'orto rappresenta uno strumento didattico per conoscere il territorio, i suoi prodotti e le sue ricette. Insieme agli studenti gli insegnanti, i genitori, i nonni e i produttori locali sono gli attori del progetto, costituendo la comunità dell'apprendimento per la trasmissione alle giovani generazioni dei saperi legati alla cultura del cibo e alla salvaguardia dell'ambiente. - “Frutta nelle scuole” Destinatari: tutti gli alunni della scuola primaria. Il progetto ha l’obiettivo di far aumentare nei bambini fra i 6 e gli 11 anni d’età il consumo di frutta e verdure orientandoli a una nutrizione più equilibrata e a corrette abitudini alimentari. Gli strumenti individuati sono: -la distribuzione, gratuita, alle scuole primarie per la merenda di metà mattina, di prodotti ortofrutticoli freschi e scelti in base alla stagionalità -l’informazione rivolta ai genitori e agli insegnanti sulle caratteristiche e sull’utilizzo di apposite attrezzature in grado di supportare la distribuzione dei prodotti. - “Ragazzi in Aula” Destinatari i ragazzi delle classi quinte della scuola primaria. Le finalità del progetto sono: -promuovere nelle giovani generazioni i principi della cittadinanza attiva e consapevole e di renderle protagoniste delle proprie scelte; 35 -avvicinare il mondo della Scuola alle Istituzioni. - “Regione in Movimento” Destinatari sono tutti gli alunni delle classi le classi della Scuola Primaria e l’ ultima sezione dell’ Infanzia. Il progetto pone in risalto la valorizzazione della pratica motoria fin dai primi anni di scuola. Il modello di attività motorie si articola in una serie di proposte ed esperienze di movimento che consentono ad ogni bambino, dalla scuola dell’infanzia e fino all’ultimo anno di scuola primaria, di completare l’organizzazione neurologica, sviluppare capacità cognitive, motorie e socio-relazionali e, nel quadro di un armonico sviluppo della personalità, acquisire uno stato di benessere psico-fisico -“Educazione alla salute” Il progetto, realizzato in collaborazione con l’ASL, coinvolge le classi III di Badolato e S. Caterina per chiarire ed affrontare le principali problematiche legate all’età evolutiva. Sono previsti anche momenti di accoglienza per alunni in difficoltà da parte degli specialisti del Consultorio familiare. -“Laboratorio di scienze” Destinato alle classi della scuola secondaria di primo grado e attuabile in orario curricolare. Un laboratorio per ogni studente è un luogo magico dove ritrovare una forte motivazione per studiare comprendere ed imparare concetti attraverso l’esperienza diretta. I docenti di scienze cercheranno di attuare una didattica coinvolgente attraverso esemplificazioni teoriche di esperimenti o la proiezione di filmati scientifici, ma il fascino, l’importanza e la comprensione di discipline come la chimica, la biologia, le scienze della Terra si ritrova soprattutto in un laboratorio o attraverso le esperienze dirette in campo. Pertanto, sarà utilizzato il laboratorio di scienze di cui l’Istituto dispone, per favorire il raggiungimento degli obiettivi disciplinari, di: • potenziare una didattica di tipo laboratoriale facendo riferimento costante ad osservazioni ed esperienze dirette degli studenti correlate ai fenomeni oggetto di studio • usare spesso strumenti e sussidi didattici presenti nel laboratorio di scienze; • dedicare tempo a discutere con gli studenti su quanto osservano o eseguono in laboratorio • stimolare gli studenti a predisporre tabelle, schemi, disegni, relazioni sulle attività laboratoriali Inoltre, compatibilmente con la disponibilità e gli impegni del prof. Barni Tullio, docente ordinario dell’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, nel corso dell’anno scolastico saranno tenute alcune lezioni su temi inerenti ai programmi svolti. I ragazzi potranno visualizzare al microscopio ottico diversi preparati biologici. - “Racconto la mia storia” Destinatari: alunni della V classe primaria di Badolato. Il progetto avvicina i bambini alla scoperta del proprio territorio, delle tradizioni e della sua cultura e si avvale della collaborazione dell’Associazione Culturale di Badolato “La Radice”. - “Più libri, più liberi” Destinatari: alunni della classe terza scuola primaria di Badolato. La finalità è ribadire la centralità dell’educazione linguistica come condizione indispensabile per la crescita della persona e per l’esercizio pieno della cittadinanza. - progetto lettura: “Biblioteca” 36 Sono destinatari gli alunni di tutte le classi dell’Istituto, in orario curricolare. Il progetto nasce dalla necessità di accrescere costantemente l’efficacia educativa degli interventi volti a promuovere lo sviluppo delle potenzialità comunicative, critiche, creative e relazionali dei ragazzi, ma anche al fine di far acquisire all’alunno il gusto e l’amore per la lettura intesa come strumento privilegiato cognitivo ed affettivo per guardare, interpretare, misurare ed apprezzare le cose del mondo favorendo una circolarità fra il libro, il mondo e la costruzione della propria identità. Sarà potenziato il patrimonio della biblioteca scolastica. I ragazzi della scuola avranno la possibilità di prendere in prestito dei libri per leggerli a casa nei momenti di tempo libero I progetti PON, POR, FERS saranno inseriti nel POF quando saranno pubblicati i bandi ACCREDITAMENTO COME SCUOLA DI FORMAZIONE Il nostro Istituto, a seguito cella circolare prot. n. AOODCCAL 10963 DEL 21/07/2014, è stato accreditato quale sede di tirocinio ai sensi del D.M. n. 249/2010, integrato dal D.M. 8/11/2011 e dal D.M. n. 93/2012. Questo, come prevede il Miur, costituisce titolo preferenziale per la partecipazione ad iniziative promosse dallo stesso Miur (e relative assegnazioni di risorse) e che le Università riconoscano alle istituzioni scolastiche quota dei contributi di iscrizione ai relativi percorsi. Classi di concorso: A043 A059 A345 Sostegno Infanzia – Primaria – Secondaria di I grado. La convenzione con l’Unical è stata siglata in data 06/10/2014. Attualmente svolgono il tirocinio per il sostegno: 1 docente nella Scuola dell’Infanzia di Badolato – tutor: Guarneri Anna 1 docente nella Scuola Primaria di Badolato – tutor: Nisticò Gisella 1 docente nella Scuola Primaria di S. Caterina CC – tutor: Arcadi Rita Francesca 1 docente nella Scuola Secondaria di I grado – tutor: Oliveti Margherita 37 VALUTAZIONE PREMESSA la valutazione concorre ai processi di autovalutazione degli alunni stessi per favorire la loro crescita personale attraverso l’attivazione di processi riflessivi e metacognitivi. Pertanto, il processo di valutazione va considerato nella sua complessità e delicatezza e, se per norma sono privilegiate la valutazione degli apprendimenti, delle competenze e del comportamento, certamente non si può non tener conto della complessità della situazione personale e delle relazioni dell’alunno . La scuola per la formazione di base ha come suo fondamentale compito quello di promuovere la piena formazione della personalità degli alunni e garantire a tutti gli alunni il successo formativo, inteso come piena formazione della persona umana, nel rispetto delle identità personali, sociali, culturali e professionali. Nella scuola attuale, l’azione della valutazione delle scelte educative, didattiche e strategiche, diventa una bussola fondamentale per orientare azioni future. La scuola dell’autonomia, ha come fine ultimo l’ottimizzazione dell’offerta formativa, attraverso opportuni aggiustamenti che si rendano necessari alla luce delle analisi condotte, per consentire all’alunno di apprendere e di formarsi. Insomma si valuta per educare. La lettura e l’interpretazione collettiva e intersoggettiva nelle sedi preposte - staff, collegi, consigli di istituto e di classe - delle diverse forme di valutazione serve per fare bilanci e soprattutto per individuare punti problematici da affrontare e punti forti da mantenere e potenziare. Comunque la valutazione deve seguire il percorso del singolo studente anche con la possibilità di attivare iniziative di recupero e di sostegno, di consolidamento e di potenziamento. Ma a fronte di evidenti carenze negli apprendimenti e nel comportamento va prevista la non ammissione all’anno successivo o all’esame di Stato conclusivo del ciclo. Nella scuola esistono varie forme di valutazione: la valutazione degli apprendimenti: fatta in itinere e in forma ufficializzata ogni trimestre e monitorata attraverso continue prove sia organizzate dal singolo docente concordate per classi parallele. la valutazione interattiva e dinamica, indispensabile ad ogni docente. “Interattiva” in quanto coinvolge bambini e ragazzi sui loro successi e sulle loro difficoltà, e “dinamica”, in quanto tesa a conoscere non solo i traguardi raggiunti dall’alunno, ma le sue potenzialità, per meglio impostare i futuri percorsi educativi e didattici; la valutazione esterna a cura dell’ Istituto Nazionale di Valutazione, alla quale il nostro Istituto ha preso parte in forma sperimentale e non riguarda sia la valutazione degli apprendimenti, che viene fatta in corso d’anno, sia la valutazione del sistema scolastico, effettuata a fine anno; 38 l’autovalutazione di istituto: coinvolge tutte le componenti dell’Istituto e l’utenza e prende in esame i diversi elementi organizzativi, formativi e didattici. La comunicazione dei risultati delle verifiche ai genitori ed agli alunni assume significato solo ai fini del loro coinvolgimento nella progettazione e nell’adeguamento dei percorsi formativi: insieme si prende atto se le attività svolte hanno o no portato agli esiti perseguiti. In caso negativo i docenti, i genitori e gli stessi alunni si impegnano ad apportare gli opportuni correttivi individuando e rimuovendo le cause che tale conseguimento non hanno reso possibile. Al fine di rendere il processo di valutazione trasparente ogni docente utilizzerà griglie di correzione concordate . Per quanto riguarda la scuola primaria, la valutazione del processo di apprendimento di un bambino, non si basa solo su parametri di assimilazione di concetti, ma anche sull’acquisizione di capacità di elaborazione personale per una maturazione del modo di relazionarsi con il mondo e con i relativi stimoli che da esso provengono. 39 Valutazione prova scritta di Italiano Sc. Primaria 1-2 MOLTO SCARSO 3 Obiettivi - Lavoro non svolto, mancata risposta o risposta priva di significato - Conoscenze errate o minime dei contenuti basilari disciplinari, scarsa capacità di comprensione e di analisi, scarsa applicazione di concetti, regole e procedure, esposizione confusa ed approssimativa, gravissimi errori a livello linguistico e grammaticale - Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa) Organizzazione del tempo Aderenza all’argomento Varietà del lessico Considerazioni personali Frasi morfo-sintattiche corrette Frasi ortograficamente corrette Punteggiatura adeguata Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa) Organizzazione del tempo Aderenza all’argomento Varietà del lessico Considerazioni personali Frasi morfo-sintattiche corrette Frasi ortograficamente corrette Punteggiatura adeguata Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale) Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa) Organizzazione del tempo Aderenza all’argomento Varietà del lessico Considerazioni personali Frasi morfo-sintattiche corrette Frasi ortograficamente corrette Punteggiatura adeguata Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale) Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa) Organizzazione del tempo Aderenza all’argomento Varietà del lessico Considerazioni personali Frasi morfo-sintattiche corrette Frasi ortograficamente corrette Punteggiatura adeguata Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale) Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa) Organizzazione del tempo Aderenza all’argomento Varietà del lessico Considerazioni personali Frasi morfo-sintattiche corrette Frasi ortograficamente corrette Punteggiatura adeguata Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale) Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa) Organizzazione del tempo Aderenza all’argomento Varietà del lessico Considerazioni personali Frasi morfo-sintattiche corrette Frasi ortograficamente corrette Punteggiatura adeguata Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale) Capacità di progettare il testo (schema guida, scaletta, mappa) Organizzazione del tempo Aderenza all’argomento Varietà del lessico Considerazioni personali GRAVEMENTE INSUFFICIENTE PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI INSUFFICIENTE CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI 4 PARZIALE CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI 5 ESSENZIALE RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI 6 RAGGIUNGIMENTO ABBASTANZA SICURO DEGLI OBIETTIVI 7 8 COMPLETO E SICURO RAGGIUNGIMENTO DI TUTTI GLI OBIETTIVI 9 CONSEGUIMENTO SICURO, COMPLETO E ORGANICO DI TUTTI GLI OBIETTIVI CONSEGUIMENTO SICURO, COMPLETO, ORGANICO E 40 10 APPROFONDITO DI TUTTI GLI OBIETTIVI Valutazione prova scritta di Matematica Sc. Primaria 1-2 MOLTO SCARSO 3 4 5 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE PER IL CONSEGUIMEN TODEGLI OBIETTIVI INSUFFICIENTE CONSEGUIMEN TODEGLI OBIETTIVI PARZIALE CONSEGUIMET O DEGLI OBIETTIVI ESSENZIALE RAGGIUNGIME NTO DEGLI OBIETTIVI 6 7 RAGGIUNGIME NTO ABBASTANZA SICURO DEGLI OBIETTIVI 8 COMPLETO E SICURO RAGGIUNGIME NTO DI TUTTI GLI OBIETTIVI 9 CONSEGUIMEN TO SICURO, COMPLETO E ORGANICO DI TUTTI GLI OBIETTIVI CONSEGUIMEN TO SICURO, COMPLETO, ORGANICO E - Frasi morfo-sintattiche corrette Frasi ortograficamente corrette Punteggiatura adeguata Frasi correttamente costruite (coesione logico-temporale) Obiettivi Lavoro non svolto, mancata risposta o risposta priva di significato Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere. Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine de lavoro, cura per l’ordine Individuazione di ciò che viene chiesto Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti Precisione nell’uso del linguaggio matematico Esattezza operativa dell’attività proposta Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere. Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa Capacità organizzativa pratica:schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine de lavoro, cura per l’ordine Individuazione di ciò che viene chiesto Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti Precisione nell’uso del linguaggio matematico Esattezza operativa dell’attività proposta Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere. Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine de lavoro, cura per l’ordine Individuazione di ciò che viene chiesto Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti Precisione nell’uso del linguaggio matematico Esattezza operativa dell’attività proposta Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere. Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine de lavoro, cura per l’ordine Individuazione di ciò che viene chiesto Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti Precisione nell’uso del linguaggio matematico Esattezza operativa dell’attività proposta Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere. Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine de lavoro, cura per l’ordine Individuazione di ciò che viene chiesto Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti Precisione nell’uso del linguaggio matematico Esattezza operativa dell’attività proposta Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere. Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine de lavoro, cura per l’ordine Individuazione di ciò che viene chiesto Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti Precisione nell’uso del linguaggio matematico Esattezza operativa dell’attività proposta Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere. Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine de lavoro, cura per l’ordine Individuazione di ciò che viene chiesto Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti Precisione nell’uso del linguaggio matematico Esattezza operativa dell’attività proposta Organizzazione temporale e capacità di calcolare il rapporto tra tempo a disposizione e attività da svolgere. Autonomia di gestire tutta l’attività, a partire dalla comprensione autonoma dell’attività stessa Capacità organizzativa pratica: schemi, utilizzo della brutta copia, attività personale di verifica al termine de lavoro, cura per l’ordine 41 10 APPROFONDIT O DI TUTTI GLI OBIETTIVI Individuazione di ciò che viene chiesto Organizzazione dei dati forniti e di quelli mancanti Precisione nell’uso del linguaggio matematico Esattezza operativa dell’attività proposta SCUOLA SECONDARIA 1^ GRADO Griglia di valutazione per la prova scritta di ITALIANO (TESTO) alunno/a classe INDICATORE DESCRITTORE PUNTEGGIO o Corretta 2 o Parziale 1 o Non pertinente 0 o Originalità ed espressività nelle idee 3 o Appropriatezza comunicativa e coerenza logica 2 o Semplicità ed essenzialità o Povertà e carenza di idee o Pertinente e coerente 2 o Semplice e lineare 1,5 o Testo disorganico 0 o Nessun errore grammaticale e ortografico di rilievo, lessico ricco e appropriato. 3 o Nessuno o pochi errori di grammatica e ortografia, lessico adeguato. 2 o Qualche errore di grammatica e ortografia, lessico semplice e adeguato. 1,5 o Ripetuti errori di grammatica e ortografia, lessico povero e molto approssimativo. Aderenza alla traccia Originalità di pensiero 1 0 Competenza testuale Competenza morfosintattica, ortografica e lessicale 0 42 Totale punteggio Griglia di correzione per i compiti scritti di MATEMATICA / LINGUA STRANIERA/ITALIANO (grammatica, lessico, ortografia) e prove pratiche TECNOLOGIA – ARTE – MUSICA – ED. FISICA (prove pratiche) Indicatori: Conoscenza e applicazione di regole, relazioni, proprietà e procedimenti Padronanza del calcolo Risoluzione dei quesiti Uso del linguaggio specifico Di volta in volta il docente attribuirà ad ogni quesito un punteggio che potrà variare in funzione della difficoltà dell’esercizio e che sarà reso noto all’alunno all’atto della prova. Il punteggio sarà dimezzato per le risposte corrette solo parzialmente. Il voto oscillerà da 1 (voto minimo stabilito dal Collegio dei Docenti) a 10. Ad ogni quesito sarà attribuito un punteggio la cui somma concorrerà a determinare il voto secondo la griglia riportata qui di seguito. PUNTEGGIO % 0 -10 11 -15 16 -22 23 -27 28-36 37-43 44-50 51-60 61-70 71-76 77-82 83-87 88-92 93-95 96-99 VOTO 1 2 3 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 43 100 10 Griglia di valutazione per la prova scritta di INGLESE/FRANCESE: lettera alunno/a classe INDICATORE Corrispondenza alla traccia e alle sue varie parti Contenuto argomentativo Forma linguistica classe DESCRITTORE o o o o Corretta e completa Quasi completa e quasi corretta Parziale Forzata e/o piuttosto incompleta PUNTEGGIO 2 1.5 1 0.5 o Originalità,ricchezza ed espressività nelle idee organizzate con coesione o Appropriatezza comunicativa, pensiero coeso con qualche idea personale o Appropriatezza comunicativa e coerenza logica /abbastanza ricco nelle idee ma non sempre ben organizzato lo sviluppo del pensiero o Non molto ricco e/o con errori nella strutturazione che rendono talvolta poco chiaro il contenuto o poco coeso/non sempre attinente alla traccia o Povero e/o qualche errore nella struttura sequenziale o Incoerenza, totale mancanza di coesione o contenuto appena accennato 3 o o o o 4 3.5 3 2.5 Nessun errore grammaticale e sintattico Qualche errore Alcuni errori talvolta ripetuti Errori non particolarmente gravi e rapportati anche alla lunghezza del contenuto o Errori che denotano talvolta una certa confusione nell’ uso di qualche struttura grammaticale o Diversi errori o errori anche ricorrenti ma accettabile comprensibilità del testo/appena accennata la strutturazione della frase o Gravi e ripetuti errori o strutture quasi inesistenti 44 2.5 2 1.5 1 0.5 2 1 0.5 Scelta lessicale o Appropriata e corretta sempre o quasi sempre o Semplice, a volte ripetitiva o/e non sempre adeguata o Spesso inadeguata o del tutto irrisoria 1 0,5 0 Totale punteggio Griglia di valutazione per la prova scritta di INGLESE/FRANCESE: dialogo alunno/a classe INDICATORE Composizione o completamento del testo Correttezza grammaticale Correttezza sintattica Scelta lessicale e correttezza ortografica DESCRITTORE PUNTEGGIO o Formulazione pertinente al contesto e coerente o Qualche errore nell’uso delle formule conversazionali comunque coese o Lo sviluppo conversazionale non è sempre coerente o Contenuto poco comprensibile e poco coeso 3 2 o Nessun errore o Solo qualche errore o Gli errori presenti non ostacolano la comprensione o Diversi errori che rendono difficile la comprensione o Gravi errori grammaticali 4 3 2 1 O,5 o o o o Nessun errore nella costruzione della frase Sporadici errori Alcuni errori ma comprensibilità del testo Errori ricorrenti 2 1,5 1 0,5 o Appropriata e corretta o Semplice e con sporadici errori o Spesso inadeguata e con errori numerosi e ricorrenti 1 0,5 0 Totale punteggio 45 1 0,5 Griglia di valutazione per la prova scritta di INGLESE/FRANCESE: questionario alunno/a INDICATORE classe DESCRITTORE PUNTEGGIO o Totale o con qualche piccolo errore di interpretazione o Gli errori presenti ostacolano in parte la comprensione o senza errori ma con una semplice individuazione nel testo delle informazioni o Diversi errori di interpretazione o Completamente errata o quasi 2,5 2 o Nessuno o solo qualche errore o Gli errori presenti non ostacolano la comprensione/le risposte mancano di una strutturazione completa o Diversi errori o errori che rendono talvolta difficile la comprensione o Diversi e gravi errori grammaticali 3 2 Correttezza sintattica o Nessuno o sporadici errori nella costruzione della frase o Alcuni errori ma comprensibilità del testo o Errori ricorrenti o mancanza di strutturazione personale di una frase minima 1,5 1 0.5 Scelta lessicale e correttezza ortografica o Appropriata e corretta o Semplice e con sporadici errori o Spesso inadeguata e con errori numerosi e ricorrenti 1 0,5 0 o Ricchezza di contenuto ed originalità espressiva o Contenuto abbastanza ricco e chiaro o Contenuto poco ricco ma con una semplice rielaborazione delle idee o Mancanza di idee personali/semplice cenno/pensiero poco chiaro 2 1,5 1 Comprensione del testo Correttezza grammaticale Rielaborazione delle idee 46 1 0.5 1 0.5 0,5 Totale punteggio Gli insegnanti della Scuola Primaria, e della Scuola Secondaria di 1^ grado nella valutazione quadrimestrale e finale utilizzeranno i voti numerici espressi in decimi da 1 a 10.Lavalutazione del primo e del secondo trimestre per le discipline Italiano, Matematica, Inglese e Francese, sarà distinta per lo scritto e per l’orale; mentre per Tecnologia, Arte, Musica, Educazione fisica sarà distinta in prova pratica e orale. La valutazione finale sarà espressa da un unico voto in tutte le discipline. Rimane il criterio di ammissione alla classe successiva che , in base a quanto approvato nel Collegio Docenti del 17 maggio 2012, decide di non ammettere alla classe successiva e all’ l’Esame di Stato conclusivo del Primo ciclo di istruzione l’alunno che presenta 3 insufficienze gravi. Ai fini della validità degli anni scolastici - compreso l’ultimo anno di corso - per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. L’ Istituzione scolastica può stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo. Art. 11 comma 1 D.L. n. 59 del 2004 e successive modificazioni. Nella formulazione del giudizio sintetico, espresso in decimi, si terrà conto dei seguenti criteri: impegno partecipazione metodo di lavoro comprensione capacità espressiva ricchezza lessicale rielaborazione personale dei contenuti uso dei linguaggi specifici padronanza di tecniche strumentali capacità di soluzione dei problemi 47 Livelli di valutazione 10 9 Descrittori di livello Impegno efficace e produttivo, completo e approfondito, partecipazione attiva e pertinente, metodo di lavoro proficuo e razionale. Comprensione orale e scritta totale e agevole; capacità di esprimersi con ordine,chiarezza,proprietà, ricchezza lessicale e scorrevolezza; capacità di rielaborazione personale e produzione di testi coerenti e coesi; notevole abilità nell’uso dei linguaggi specifici;ottima padronanza di tecniche strumentali e ottima soluzione dei problemi seguendo un metodo ordinato. Impegno approfondito ed efficace, partecipazione attiva, metodo di lavoro proficuo e razionale. Comprensione orale e scritta totale e agevole; capacità di esprimersi con ordine,chiarezza,proprietà, varietà e scorrevolezza; capacità di rielaborazione personale e produzione di testi coerenti e coesi; notevole abilità nell’uso dei linguaggi specifici,padronanza delle tecniche strumentali;ottima soluzione dei problemi seguendo un metodo ordinato. 8 Impegno responsabile e soddisfacente, , partecipazione attiva, metodo di lavoro proficuo. Comprensione orale e scritta completa e sicura; capacità di usare una certa varietà di espressione nella produzione orale e scritta ed in forma ben organizzata e fluida – corretta utilizzazione delle strutture e delle funzioni – adeguata accuratezza e precisione ortografica; comprensione e uso quasi sempre appropriato di linguaggi specifici e di tecniche strumentali; buona soluzione dei problemi seguendo un metodo ordinato 7 Impegno costante, partecipazione soddisfacente e un metodo di lavoro adeguato. Comprensione di tutti i dettagli principali ed essenziali, sia oralmente che per iscritto;forma semplice ma ben organizzata sia nella produzione orale che scritta, adeguatamente scorrevole;buona padronanza nell’uso di tecniche e linguaggi specifici; soluzione dei problemi seguendo un metodo ordinato. 6 Impegno essenziale,partecipazione accettabile e metodo di lavoro adeguato. Comprensione globale di un testo, sia orale che scritto; espressione comprensibile nella produzione orale e scritta, anche se poco varia e non sempre appropriata; applicazione non sempre adeguata delle strutture e delle funzioni,accettabile padronanza delle varie tecniche strumentali, sufficiente abilità nell’uso di linguaggi specifici e nella soluzione dei problemi. 5 Impegno inadeguato, partecipazione piuttosto incostante e sollecitata. Comprensione un po’frammentaria del testo sia orale che scritto; formulazione a volte difficoltosa di pur semplici e brevi testi; diverse lacune nella conoscenza delle strutture e delle funzioni linguistiche, poca padronanza di linguaggi specifici e tecniche strumentali; mediocre soluzione dei problemi 4 Impegno carente e inadeguato, partecipazione scarsa e metodo di lavoro inadeguato. Comprensione frammentaria di un testo sia orale che scritto – formulazione difficoltosa di frasi, pur semplici e brevi – lacune numerose nella conoscenza delle strutture e delle funzioni linguistiche, scarsa padronanza di linguaggi specifici e tecniche strumentali;difficoltosa la soluzione dei problemi. 1 -3 Impegno carente e inadeguato, partecipazione scarsa, metodo di lavoro inadeguato o inesistente. Comprensione molto frammentaria e/o inesistente di un testo sia orale che scritto. Conoscenze molto scarse. Formulazione molto difficoltosa, confusa, scorretta e lessicalmente povera di frasi semplici e brevi. Numerose lacune nella conoscenza delle strutture e delle funzioni linguistiche, scarsa padronanza di linguaggi specifici e di tecniche 48 strumentali. Incapacità di comprendere, analizzare e risolvere semplici problemi. Conoscenza degli elementi gravemente insufficiente. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Scuola infanzia , primaria e secondaria di primo grado UNIONE EUROPEA “Tommaso Campanella” Via Nazionale 88060 - BADOLATO Tel. 0967/814185 Fax 0967/811939 Tel. Dir. Scol. 0967/811914 C.F. 97035190798 MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA [email protected] e-mail: [email protected] Il Dirigente scolastico Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti, ai giudizi definiti dal Consiglio di classe, agli esiti conseguiti e alle documentazioni acquisite in sede di Esami di Stato: CERTIFICANO L’alunn…. …………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. nat… a ………………………………………………………………… il…………………………………………………………………. ha superato l’Esame di Stato conclusivo del Primo ciclo di istruzione con la valutazione finale di …………./10. Tenuto conto del percorso scolastico e delle prove d’esame, ha conseguito i seguenti livelli di competenza nelle discipline di studio e nelle attività opzionali e facoltative. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Livello A B Imparare ad imparare Progettare Comunicare Riflette sulle proprie modalità di apprendimento, organizzare il proprio apprendimento individuando, scegliendo e utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione anche in funzione dei proprio metodo di lavoro Elabora, organizza e realizza progetti relativi allo sviluppo delle proprie attività di studio utilizzando le conoscenze apprese, avendo consapevolezza del percorso e dei risultati raggiunti e da raggiungere Comprende, ascolta ed interviene nel dialogo in merito a vari contesti, usa le diverse competenze disciplinari, orientandole e finalizzandole all’interazione comunicativa 49 Voto C D Collaborare partecipare Agire in autonomo responsabile e Collabora con gli altri in modo responsabile e costruttivo , accettando regole e condividendo soluzioni, sapendosi adattare alla situazione. modo Affronta situazioni anche critiche inserendosi in e modo attivo e consapevole nella vita sociale riconoscendo e accettando i limiti e le regole Risolvere problemi Riconosce e definisce situazioni problematiche proponendo ipotesi di soluzione, utilizzando strategie prefigurate e ne verifica l’efficacia alla luce dei risultati raggiunti. Livello A B C Individuare problemi e Individua e rappresenta relazioni tra fenomeni ed eventi appartenenti a diversi ambiti, coglie relazioni analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti. Acquisire ed Analizza l’informazione ricevuta con mezzi interpretare comunicativi diversi e relativa a ambiti diversi, ne valuta l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fra l’informazione fatti e opinioni. COMPETENZE IN LINGUA ITALIANA Padroneggia gli elementi espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti Legge, comprende e interpreta testi scritti di vario tipo Produce testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Riconosce e analizza la struttura della frase semplice e complessa COMPETENZE IN INGLESE E SECONDA LINGUA COMUNITARIA *spazio superiore per la lingua inglese e quello inferiore per la lingua francese Comprende i punti principali dei messaggi e testi che abbiano espressioni o argomenti familiari Interagisce e comunica in attività semplici e di routine descrivendo aspetti del proprio vissuto, esprimendo anche qualche opinione personale; relaziona su argomenti relativi alla cultura anglofona e francofona Produce diverse tipologie di testi in modo semplice, chiaro e corretto COMPETENZE IN GEOGRAFIA Legge immagini e carte geografiche diverse, individuando e distinguendo forme ed elementi naturali Si orienta fra le varie realtà geografiche operando confronti tra realtà diverse COMPETENZE IN STORIA Colloca nello spazio e nel tempo gli eventi storici studiati e comprende cause 50 Voto D ed effetti Opera confronti tra realtà storiche diverse Agisce nel rispetto dei fondamenti della vita sociale, civile e politica COMPETENZE IN MATEMATICA Utilizza le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma di grafico Confronta e utilizza le figure geometriche Individua le strategie per la risoluzione dei problemi, analizza dati e sviluppa deduzioni e ragionamenti sugli stessi COMPETENZE IN SCIENZE Osserva la realtà per riconoscere relazioni, modificazioni rapporti casuali Descrive fenomeni riferiti all’ambiente naturale e antropico Evidenzia atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto nei confronti delle realtà naturali e del proprio corpo Livello A COMPETENZE IN ARTE E IMMAGINE Legge e applica gli elementi del linguaggio visivo e sa descrivere un’opera d’arte riconoscendo l’evoluzione degli stili nel tempo Conosce e utilizza le tecniche espositive con materiale diverso Utilizza un metodo di lavoro razionale COMPETENZE IN TECNOLOGIA Comprende i problemi legati alla produzione di energia elettrica e ha sviluppato sensibilità per i problemi economici, ecologici e della salute legati alle forme e modalità di produzione Struttura rappresentazioni grafiche utilizzando gli strumenti tecnici e seguendo le regole delle proiezioni ortogonali COMPETENZE IN MUSICA Utilizza le conoscenze relative agli elementi del linguaggio musicale in attività ritmico-melodiche Espone con proprietà di linguaggio le conoscenze acquisite Sa inserire un brano ascoltato nel periodo corrispondente COMPETENZE IN SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE E’ in grado di utilizzare gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio corporeo-motorio-sportivo Sa sperimentare i corretti valori dello sport e la rinuncia a qualunque forma di 51 B C Voto D violenza COMPETENZE IN STRUMENTO MUSICALE Padronanza tecnica dello strumento nella pratica individuale e collettiva Comprensione delle regole teoriche applicate alla pratica strumentale e al solfeggio Capacità performative ed espressive durante l’esibizione in pubblico Strumento musicale Chitarra Pianoforte Flauto Violino praticato L’alunno ha mostrato specifiche capacità e potenzialità nei seguenti ambiti disciplinari: …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………… LEGENDA Livello Voto Descrittori A (avanzato) 9 – 10 La competenza è esercitata in situazioni di varia complessità con ricorso a conoscenze consolidate frutto di rielaborazione delle informazioni e applicazioni di procedure risolutive ed evidenzia conoscenze consapevoli e approfondite utilizzate nell’esercizio di procedure complesse, a volte originali, in modo autonomo e responsabile B (intermedio) 7–8 La competenza è esercitata tramite la scelta di procedure semplici in situazioni inusuali con il ricorso anche alla rielaborazione di dati; è esercitata anche attraverso conoscenze consolidate e facendo ricorso all’individuazione di fonti informative adeguate alla complessità della situazione in esame da risolvere C (base) 6 La competenza è essenziale e si esprime tramite l’applicazione di procedure semplici in situazioni familiari D (livello base non raggiunto) <6 Badolato ……………………………………… Il Dirigente Scolastico .................................... Il Presidente della Commissione ……………………………………………………… 52 REGOLAMENTO D’ISTITUTO PREMESSA Scopo del presente regolamento non è tanto quello di limitare la libertà degli individui quanto quello di garantirla nel rispetto reciproco. Annualmente potranno essere introdotte modifiche e integrazioni suggerite da chiunque vi abbia interesse previa approvazione del Consiglio d'Istituto. Copie del regolamento saranno affisse agli albi, nei laboratori e in tutte le classi; saranno inoltre disponibili su richiesta in Segreteria. ORGANI COLLEGIALI Art.1 Gli organi collegiali, istituiti dal decreto delegato n. 416 del 31/05/1974, hanno il compito di favorire la partecipazione alla gestione della scuola di tutti i soggetti componenti la comunità scolastica. Sono organi collegiali dell’Istituto: • • • • • • • Consiglio di Istituto (C. d’I.); Giunta Esecutiva (G. E.); Collegio dei Docenti (C. d. D.); Consigli di Intersezione (C. d. ls.); Consigli di Interclasse (C. d. le.); Consigli di Classe (C. d. C.). Comitato per la valutazione del servizio 1.1 Regolamento Organi collegiali 1.1.1 Disposizioni generali sul funzionamento degli organi collegiali La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso di massima non inferiore a cinque giorni rispetto alla data delle riunioni. La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo collegiale e mediante affissione all’albo di apposito avviso. La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta degli organi collegiali. L’ordine del giorno potrà essere integrato all’apertura della riunione soltanto per motivi eccezionali e comunque all’unanimità su proposta di qualsiasi membro dell’organo. 1.1.2 Programmazione delle attività degli organi collegiali Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività 53 stesse, raggruppando a date prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte e pareri. 1.1.3 Svolgimento coordinato delle Attività degli Organi Collegiali. Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele, ma con rilevanze diverse, in determinate materie, fermo restando il potere di decisione previsto dalla legge per i diversi organi. 1.1.4 Elezioni contemporanee di organi di durata annuale. Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo possibilmente, in due giorni diversi, alla fine del mese di ottobre, per favorire la partecipazione alle assemblee dei genitori che hanno figli nella Scuola dell’Infanzia e Primaria e secondaria. Art.2 CONSIGLIO DI ISTITUTO Il Consiglio d’Istituto è costituito da rappresentanti dei genitori, rappresentanti dei docenti, rappresentanti del personale non docente e dal Dirigente Scolastico (membro di diritto). Le attribuzioni del Consiglio d’Istituto sono quelle stabilite dall’alt 10 D. Lg.vo 16-04-1994 n. 297 e dal D.L. 01-02-2001 n. 44. I membri del Consiglio d’Istituto sono eletti a suffragio diretto dalle rispettive componenti, sulla base di liste presentate dalle componenti medesime. Le elezioni si svolgono secondo le norme impartite dal M.P.I.. II Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente per richiesta della Giunta Esecutiva o di un terzo dei suoi componenti oppure di propria iniziativa. Il Consiglio di Istituto ha competenza generale in materia di organizzazione della vita e delle attività della scuola, secondo quanto previsto dall’art. 10 del D. Lg.vo n. 297 del 16 aprile 1994. 2.1 Convocazione del Consiglio di Istituto L’atto di convocazione, è disposto con almeno cinque giorni di anticipo rispetto alla data prevista per la seduta e con anticipo di almeno 24 ore nel caso di riunioni d’urgenza. In tale ultimo caso la convocazione potrà essere fatta col mezzo più rapido. La convocazione deve indicare gli argomenti da trattare, il giorno, l’ora, il luogo della riunione e deve essere affissa all’albo. Le riunioni devono avvenire in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni. La documentazione inerente agli argomenti da trattare è depositata presso l’ufficio di Segreteria ed è tenuta a disposizione dei componenti del Consiglio. 2.2 Validità sedute La seduta si apre all’ora indicata nell’avviso di convocazione e diventa valida a tutti gli effetti con la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica. Nel numero dei componenti in carica non vanno computati i membri decaduti dalla carica e non ancora sostituiti. Il numero legale deve sussistere non solo al principio della seduta, ma anche al momento della votazione. Le deliberazioni devono essere prese a maggioranza assoluta dai membri del Consiglio nei seguenti casi: 54 approvazione del bilancio preventivo e consuntivo; programmazione annuale e regolamento di Istituto. In tutti gli altri casi vale la maggioranza relativa; a parità di voti prevale quello del Presidente. Quando trattasi di argomenti relativi a persone, la votazio ne è segreta. 2.3 Prima convocazione del Consiglio di Istituto. Nella prima seduta, il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio. Qualora non si raggiunge la maggioranza assolu ta nella prima votazione, il Presidente viene eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. A parità di voti è eletto il più anziano di età. Il Consiglio può delibera re di eleggere anche il Vice Presidente, da votarsi fra i genitori componenti il Consiglio stesso, secondo le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente. 2.4 Convocazione del Consiglio di Istituto. Il Consiglio di Istituto è convocato dal Pres idente del Consiglio stesso. Il Presidente del Consiglio è tenuto a disporre la convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta esecutiva e di un terzo dei componenti del Consiglio 2.5 Pubblicità degli Atti. La pubblicità degli atti de l Consiglio di Istituto, disciplinata dall’art. 27 del D.P.R. 31 /5/74 n. 416, deve avvenire mediante affissione in apposito albo dell’ Istituto della copia integrale sottoscritta ed autenticata dal Segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso. L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di tre giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della delibera deve rimanere esposta per un periodo di 15 giorni. I verbali e tutti gli atti scritti devono ess ere depositati nell’ufficio di Segreteria dell’Istituto per lo stesso periodo e sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta a condizione che sia elettore delle componenti rappresentate nel Consiglio. La copia della delibera da affiggere all’albo è consegna ta al Dirigente Scolastico dal Segretario del Consiglio; il Dirigente Scolastico ne dispone l’affissione immediata e attesta in calce la data di affissione. 55 Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le delibere concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato. 2.6 Discussione ordine del giorno II Presidente individua tra i membri dell’Organo Collegiale il segretario della seduta. E’ compito del Presidente porre in discussione tutti gli argomenti all’O.d. G. nella successione in cui compaiono nell’avviso di convocazione. Gli argomenti indicati nell’O. d. G. sono tassativi. Se l’Organo Collegiale è presente nella maggioranza dei suoi componenti, si possono aggiungere altri argomenti con il voto favorevole della maggioranza di tutti i presenti. Costituiscono eccezione al comma precedente le deliberazioni del C.d.l. che devono essere adottate su proposta della G.E. L’ordine di trattazione degli argomenti può essere modificato su proposta di un componente l’Organo Collegiale, previa approvazione a maggioranza. In caso di aggiornamento della seduta dovrà essere mantenuto lo stesso OdG. 2.7 Decadenza I membri dell’Organo Collegiale sono dichiarati decaduti quando perdono i requisiti richiesti per l’eleggibilità o non intervengono per tre sedute successive senza giustificati motivi. Spetta all’Organo Collegiale vagliare le giustificazioni addotte dagli interessati. 2.8 Dimissioni I componenti eletti dell’Organo Collegiale possono dimettersi in qualsiasi momento. Le dimissioni sono date per iscritto. E’ ammessa la forma orale solo quando le dimissioni vengono date dinanzi all’Organo Collegiale. L’Organo Collegiale prende atto delle dimissioni. In prima istanza, l’Organo Collegiale può invitare il dimissionario a recedere dal suo proposito. Una volta che l’Organo Collegiale abbia preso atto delle dimissioni, queste divengono definitive ed irrevocabili. Il membro dimissionario, fino al momento della presa d’atto delle dimissioni, fa parte a pieno titolo dell’Organo Collegiale e, quindi, va computato nel numero dei componenti l’Organo Collegiale medesimo. Art. 3 ELEZIONE DELLA GIUNT A ESECUTIVA DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO. Nella prima seduta il Consiglio di Istituto elegge, con votazione segreta da quelle di cui al precedente art. 10, la Giunta esecutiva composta da n. 2 docenti, da n. 2 genitori e n. 1 A.T.A. Il Dirigente Scolastico ha la funzione di Presidente e il DSGA svolge le funzioni di segretario. Sono candidati tutti i membri del Consiglio, che saranno dei membri di diritto della Giunta. Partecipano alla votazione tutti i membri del Consiglio, compreso il Dirigente Scolastico e, qualora eletto quale membro del Consiglio, il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi. Le elezioni hanno luogo a scrutinio segreto. 56 Ciascun elettore può vot are per quattro nominativi di componenti del Consiglio: il nominativo di un docente, il nominativo di un non docente ed il nominativo di due genitori. A parità di voti è eletto il più anziano di età. Qualora membri eletti dovessero dimettersi, la Giunta no n può continuare; i dimissionari sono immediatamente sostituiti mediante elezioni da parte del Consiglio. Art.4 COLLEGIO DOCENTI 4.1 Convocazione del Collegio dei Docenti. Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art. 4, terzultimo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974 n° 416. 4.2 Norme di funzionamento del Collegio dei Docenti 1. Il CD si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce secondo il Piano Annuale delle Riunioni concordato ed approvato prima dell’inizio delle lezioni. 2. Le riunioni sono convocate dal Dirigente Scolastico in seduta ordinaria secondo calendario, in seduta straordinaria ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità o quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta. 3. Il CD, al fine di rendere più agile e proficua la propria attività, può deliberare le nomine di speciali commissioni di lavoro e/o di studio. 4. Delle commissioni nominate dal CD possono far parte i membri del Collegio stesso, altri rappresentanti delle varie componenti scolastiche ed eventuali esperti qualificati esterni alla scuola. Le commissioni eleggono un coordinatore. Le commissioni possono avanzare proposte relativamente all’oggetto per il quale sono state nominate. 4.3 Programmazione e Coordinamento del Collegio dei Docenti. Per la programmazione e coordinamento dell’attività del Collegio dei Docenti si applicano le disposizioni dei precedenti artt. 2 e 3. Art.5 CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE, DI INTERCLASSE E DI SEZIONE. I consigli sono convocati dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata da un terzo dei suoi membri, escluso dal computo il Presidente. I Consigli si riuniscono almeno ogni due mesi. Le sedute possono essere congiunte a più consigli di classe, di interclasse e di intersezione. 5.1 Programmazione e coordinamento del Consiglio di classe, interclasse ed intersezione. 1. Le riunioni del Consiglio di classe, interclasse ed intersezione devono essere programmate secondo il Piano delle Riunioni – concordato ed approvato prima dell’inizio delle lezioni. 2. La programmazione settimanale nella scuola primaria sarà svolta nei tre plessi ogni lunedì 57 secondo il seguente orario: Badolato 16.30 – 18.30 SC Marina 16.30 – 18.30 SC CC 16.30 -18.30 L’ultima ora di programmazione dell’ultimo lunedì del mese sarà dedicato al ricevimento dei genitori per discutere dell’andamento didattico-disciplinare degli alunni. Art.6 CONVOCAZIONE INSEGNANTI. DEL COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEGLI Il Comitato per la valutazione del servizio degli Insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico:alla conclusione dell'anno scolastico di riferimento, ha il compito di valutare l'anno di formazione del personale docente e di riabilitazione del personale docente su loro richiesta ed esprime parere sulla conferma in ruolo dei docenti in prova agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti con rapporto di lavoro a tempo indeterminato dei docenti. E' composto da quattro membri effettivi e da due membri supplenti, eletti (fra i docenti) dal Collegio dei Docenti. E' presieduto dal Dirigente Scolastico. Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico a. in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 11, per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati a norma dell’alt 448 del D.L.vo n. 297/94; b. alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439 e 440 del D.L.vo n. 297/94; ogni qualvolta se ne presenti la necessità. Art.7 REGOLAMENTO INTERNO 7.1 ACCESSO ED ORARIO DI APERTURA EDIFICI SCOLASTICI. Scuola dell’Infanzia: 1. Badolato M. da Lunedì a Venerdì dalle ore 08.15 alle ore 16.15 2. S. Caterina M. da Lunedì a Venerdì dalle ore 08,20 alle ore 15.40; Sabato dalle ore 08.20 alle ore 11.40. 3. S. Caterina CC da Lunedì a Venerdì dalle ore 08,15alle ore 16,15 I bambini che non usufruiscono del servizio mensa usciranno da scuola alle ore 13,00. Scuola Primaria: 1. Badolato M.:da Lunedì a Venerdì dalle ore 08,30 alle ore 16,30. 2. S. Caterina M.: nei giorni di Mart edì Mercoledì e Giovedì dalle ore 08,20 alle ore 12,40, lunedì e venerdì dalle ore 08,20 alle ore 16,2 0. 58 3. S. Caterina C.C. nei giorni di Martedì, Mercoledì, Giovedì dalle ore 08,15 alle ore 12,35;nei giorni di Lunedì e Venerdì dalle ore 08,15 alle ore 16,15 . Scuola Secondaria di I Grado : 1. Badolato M.: dalle ore 08,10 alle ore 13,10 dal lunedì al sabato. 2. S. Caterina M.: nei giorni di Lunedì e Venerdì si osserverà il seguente orario: dalle ore 08,00 alle ore 16,00 ; nei giorni di Martedì, M ercoledì, Giovedì e Sabato dalle ore 08,05 alle ore13,05 . 7.2 ACCOGLIENZA, SORVEGLIANZA,INGRESSO A SCUOLA, RITARDI USCITE ANTICIPATE PERSONALE DOCENTE: 1. Il personale docente, come previsto dal Contratto Nazionale si troverà a scuola almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. 2. Il docente della prima ora deve segnalare sul registro di classe gli alunni assenti, controllare quelli dei giorni precedenti e segnare sul registro di classe l’avvenuta o la mancata giustificazione. 3. In caso di ritardo oltre 10 minuti l’orario di entrata l’alunno deve essere accompagnato o giustificato dai genitori e ammetterlo in classe. 4. I docenti hanno l’obbligo di richiedere il certificato medico per assenze per malattia dai 5 giorni in poi. 5. Gli insegnanti di sostegno dopo 10 minuti dell’inizio delle lezioni sono tenuti a comunicare in segreteria l’eventuale assenza degli alunni disabili. 6. In caso di assenza dell’alunno, l’insegnante di sostegno può essere utilizzato per supplenze. 7. Qualora un genitore di un minore abbia la necessità di far uscire l’alunno prima del termine delle lezioni o in caso di notevole ritardo, dovrà venire di persona o mandare un suo rappresentante, espressamente delegato, dalla responsabile di plesso, e in caso di assenza della responsabile di plesso, dalla Dirigente scolastica o dall’insegnante vicario, per ottenerne l’autorizzazione. Dopo l’autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe l’ora in cui l’alunno è uscito e, se minorenne, la persona che è venuta a prelevarlo. I docenti, in caso di genitori separati, sono tenuti a richiedere al genitore affidatario la dichiarazione dei familiari che, in sua vece, possono prelevare il minore. 8. Ogni insegnante è tenuto alla compilazione giornaliera del registro di classe, riportando le assenze degli alunni, le giustificazioni, i ritardi, le uscite anticipate autorizzate, gli argomenti o le attività svolte; il registro personale deve rimanere nel cassetto personale chiuso a chiave così come i compiti in classe. 9. I docenti hanno cura di non lasciare mai, per nessun motivo, gli alunni da soli; nel cambio dell'ora sono da configurarsi tre ipotesi: a) docente uscente che non ha successivo impegno e docente entrante che ha impegno ( il docente uscente attende il docente entrante) b)docente uscente che ha impegno e docente entrante senza precedente impegno ( il docente entrante arriva 5 minuti prima) c) docente entrante con impegno, docente uscente con impegno ( si avvicendano nel senso della necessità e della responsabilità) Qualora il docente fosse costretto a lasciare momentaneamente l’aula durante la lezione dovrà affidare la classe ad un ausiliario che vigilerà sugli alunni fino al suo rientro. 10. Durante l’intervallo tra la seconda e la terza ora di lezione il docente della terza ora ha la responsabilità della vigilanza sugli alunni della propria classe. L’intervallo ha la durata di quindici minuti. 59 11. E’ obbligo dei docenti non far uscire gli alunni dalle classi durante il cambio delle lezioni. 12. In occasione di attività collegiali, quali elezioni OO.CC., consegna schede, ricevimento genitori, nessun minore può entrare nei locali scolastici o essere lasciato in custodia dei collaboratori scolastici. 13. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo al Responsabile per la sicurezza. 14. I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui e/o approfondimenti telefonici con le famiglie nell’ottica di un rapporto scuola/famiglia di collaborazione. 15. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all’albo della scuola o inseriti nell’apposito registro si intendono regolarmente notificati. 16. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l’orario di lavoro, salvo deroga del D. S. 17. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. 18. Il docente è obbligato alla tutela dei dati personali dell’alunno, in suo possesso. 19. Alla fine delle lezioni il docente ultimo in servizio deve consegnare il registro di classe al collaboratore incaricato della custodia, il quale provvedere il giorno dopo a rimetterlo sulla cattedra all’inizio delle lezioni. 20. Gli insegnanti accompagnano la classe in fila all’uscita e, nella scuola dell’infanzia e primaria, vigilano affinché gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati. 21. I docenti devono attenersi alle disposizioni impartite dal Dirigente Scolastico, dalle Collaboratrici della D.S. dalle Funzioni Strumentali e rispettare le scadenze per la consegna della documentazione di volta in volta richiesta. 22. I docenti possono accedere agli uffici amministrativi per l’espletamento delle pratiche personali soltanto nelle ore in cui sono liberi dalle attività didattiche e nel rispetto dell’orario di ricevimento. 23. I docenti nel rapporto con gli alunni si relazionano in modo pacato e non ricorrono ad alcuna forma d’intimidazione o di punizione. 24. Per la scuola dell’infanzia e primaria le comunicazioni del Dirigente e delle Figure Strumentali avverranno tramite circolari. 25. Al termine delle lezioni gli alunni della Sc. Primaria che usufruiscono dello scuolabus dovranno rimanere nell’atrio della scuola sotto la sorveglianza dei collaboratori scolastici fino all’arrivo del trasporto; gli altri alunni usciranno dall’altro portone per incontrarsi con i genitori. In assenza del genitore all’uscita degli alunni di Scuola Primaria, i docenti affidano l’alunno al collaboratore scolastico il quale dopo 10 minuti, accertato che i genitori non si siano presentati, telefonerà all’Ufficio di Presidenza per avvisare i Vigili Urbani. Il docente può rimanere 10 minuti dopo l’orario di servizio e, ulteriormente, affiderà il bambino al collaboratore. 26. L’uscita degli alunni della Scuola Sec. di 1° grado deve avvenire con ordine e sotto la diretta vigilanza del personale docente di turno che li accompagna fino al cancello. COLLABORATORI SCOLASTICI I Collaboratori Scolastici: 1. Accolgono all’ingresso della scuola e sorvegliano l’uscita degli alunni; 60 2. Favoriscono l’accoglienza e l’inserimento degli alunni diversamente abili; 3. Vigilano sulla sicurezza e sull’ incolumità degli alunni negli spostamenti degli stessi per recarsi ai servizi o ad altri locali; 4. Sorvegliano gli allievi che sostano nei corridoi, riaccompagnandoli in classe; 5. Sorvegliano gli alunni in caso di ritardi, assenza o allontanamento momentaneo del docente dell’aula; 6. Vigilano affinché le persone estranee non circolino nella scuola; 7. Prendono visione del Piano Annuale delle Attività per assicurare il servizio necessario; 8. Accolgono con cortesia e sollecitudine l’utenza; 9. Comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico e ai suoi Collaboratori l’eventuale assenza del docente in aula al fine che la classe non rimanga incustodita; 10. Collaborano con i docenti e sorvegliano in presenza del servizio mensa ; 11. Segnalano al Dirigente Scolastico o ai suoi Collaboratori le situazioni di disagio, di pericolo, di rottura di suppellettili di sedie o di banchi prima di procedere alla sostituzione; 12. Custodiscono e sorvegliano sui beni; 13. Puliscono i locali; 14. Sono tenuti al dovere di riservatezza ( non diffondere notizie/informazioni sulle persone, non denigrare/parlare male delle persone dell’Istituzione scolastica). 15. Sono tenuti al dovere di collaborazione nel rispetto dei ruoli e delle mansioni; PERSONALE ATA: 7.3 Orario e modalità di comunicazione con le famiglie. I genitori degli alunni o altre persone non possono accedere nella Scuola se non negli orari di ricevimento comunicati all’inizio dell’anno scolastico o su convocazione dei Docenti. Nella scuola dell’ Infanzia, i genitori devono lasciare i bambini, che saranno accolti dai docenti e dai collaboratori scolastici, nell’atrio. I Docenti possono convocare riunioni di classe straordinarie, dandone comunicazione scritta alle famiglie e al Dirigente Scolastico. Non sono consentiti colloqui durante l'orario scolastico. I Genitori che desiderino un colloquio personale con gli insegnanti possono chiedere un appuntamento durante le ore di disponibilità dei docenti nei giorni di progettazione didattico-educativa oppure presentarsi nei giorni di ricevimento individuale stabi liti dal Collegio Docenti. Oltre alle assemblee di classe (Organi collegiali), durante l’ anno scolastico sono previsti 3 incontri individuali con le famiglie ,al termine dei trimestri, per la consegna dei documenti di valutazione . Le informazioni all’uten za su argomenti di interesse comune (orari, elezioni,iscrizioni,ecc.) avverranno tramite ciclostilati. Le altre informazioni (punti di raccolta in caso di evacuazione dell’edificio, uscite anticipate, disinfezione, ecc.) saranno affisse all’Albo o su manif esti murali. 7.4 Assemblee sindacali. I dipendenti con contratto a tempo indeterminato e determinato hanno diritto a partecipare, durante l'orario di lavoro, ad assemblee sindacali per n. 10 ore pro capite in ciascun anno scolastico, senza decurtazione del la retribuzione. In ciascuna scuola 61 non possono essere tenute più di due assemblee al mese. Le assemblee del personale ATA possono svolgersi in orario non coincidente con quello delle assemblee del personale docente, comprese le ore intermedie del servizio scolastico. 7.5 Assicurazione. Il contratto di assicurazione degli alunni stipulata è disponibile per la visione in Segreteria Amministrativa. In caso di infortunio degli alunni si raccomanda la tempestiva comunicazione alla Presidenza per le segnalazioni all’istituto assicurativo (tutti gli alunni sono assicurati nel periodo che passano a scuola e nel periodo occorrente per recarsi a casa e viceversa; come pure durante le attività parascolastiche programmate dal consiglio di circolo). 7.6 Funzionamento della biblioteca e dei sussidi didattici. Il funzionamento della biblioteca è disciplinato da criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto, sentito il Collegio dei Docenti, in modo da assicurare: a) l’accesso da parte dei docenti, dei genit ori e degli studenti anche nei limiti del possibile nelle ore pomeridiane; b) modalità agevoli di accesso al prestito o alla consultazione; c) la partecipazione, in via consultiva dei genitori alla scelta delle dotazioni librarie acquistate. Di eventuali libri d eteriorati, di materiale didattico fuori uso o mancante si deve dare notizia immediata (o, comunque, alla fine dell’anno scolastico, al momento del controllo finale) alla presidenza per le decisioni di competenza. Ogni docente è personalmente responsabile del materiale didattico che gli è stato consegnato all'inizio dell'anno e che prenderà in prestito di volta in volta dall'insegnante incaricato della custodia dei sussidi didattici 7.7 Comunicazione delle assenze del personale docente. L’assenza per malattia, salvo l’ipotesi di comprovato impedimento, deve essere comunicata tempestivamente entro le ore 7,45 telefonando in segreteria e confermando dopo la prognosi medica. Nel caso di prosecuzione la comunicazione, se possibile, va data l’ultimo giorno di assenza per evitare l’interruzione della continuità nella supplenza. Ogni assenza per malattia va corredata da certificato medico. 7.8 Assenze brevi dei docenti: criteri di sostituzione. Fatto salvo quanto previsto dal C.C.N.L. in materia, l’insegnante comunicherà mediante preavviso telefonico e successivamente confermerà tempestivamente la durata prevista della sua assenza. Gli insegnanti sono tenuti a garantire la sostituzione adottando i seguenti criteri: 1. insegnante a disposizione in compresenza se condo il quadro settimanale; 2. insegnante della stessa materia o ambito del medesimo gruppo (per la scuola primaria solo se in compresenza); 62 3. insegnante che deve restituire ore di permessi brevi usufruiti; 4. insegnante disponibile alle sostituzioni con riconoscimento economico; 5. in caso estremo gli alunni saranno distribuiti nelle altre classi tenuto conto delle normative sulla “sicurezza” e secondo il quadro organizzativo stabilito all’inizio dell’anno per la scuola primaria e secondaria allegato; 6. i collaboratori scolastici vigileranno sugli alunni nelle classi, fino al superamento dell’emergenza e collaboreranno con i docenti in caso di suddivisione degli alunni in classi diverse; 7. gli scambi di giornate libere debbono essere previste con il con senso dei docenti interessati alla gestione della classe e autorizzate dal Dirigente Scolastico o dai responsabili di plesso, purché senza variazioni importanti all'interno dell'orario della classe e per casi eccezionali. 8. gli insegnanti che effettuano il cambio di orario o di giornata devono comunque garantire il loro orario settimanale completo; 9. in caso di assenza, nelle scuole materne, l'insegnante che si assenta è pregata di informare la collega in maniera tale da coprire sempre il primo turno. 7.9 Permessi brevi dei docenti. I permessi brevi possono essere concessi se compatibili con il normale funzionamento didattico e restituiti concordando con l’amministrazione. Le richieste vanno presentate sull’apposito modello fornito dalla segreteria, con cordate con il Dirigente Scolastico. 7.10 DIVISA SCOLASTICA Gli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria indosseranno rispettivamente il grembiule a quadretti e di colore blu in relazione alle condizioni climatiche. Nei periodi compresi tra i mesi di Maggio e Giugno, Settembre e Ottobre gli alunni dei tre ordini di scuola possono indossare maglietta e Jeans, bermuda o tuta e comunque un abbigliamento decoroso e sobrio. 7.11 MENSA II funzionamento della mensa nella scuola materna e nel tempo pieno della scuola elementare è interno all’orario scolastico ed appartiene alle vere e proprie attività educative. 7.12 DIVIETO DI FUMO La formazione degli alunni è fondata sulla trasmissione e costruzione dei saperi, ma anche sulla puntuale osservanza delle leggi da parte delle istituzioni pubbliche; risultano in tal senso fondamentali sul piano educativo i comportamenti ispirati al principio di legalità trasmessa agli alunni stessi da tutto il personale della scuola. E’ inoltre noto e scientificamente conso lidato che la trasgressione del divieto di fumare negli ambienti di lavoro ha conseguenze che si ripercuotono negativamente non solo sulla salute del fumatore attivo ma anche di tutti coloro che sono costretti a lavorare in ambienti saturi di fumo passivo. Pertanto, si ritiene opportuno ribadire che per gli irriducibili trasgressori del divieto di fumare a scuola si adotteranno le sanzioni pecuniarie previste dalla legge 584/75. 63 Art.8 8.1 Concessione dei Locali scolastici. DELIBERAZIONE CONTENENTE I CRITERI PER LA CONCESSIONE IN USO TEMPORANEO E PRECARIO DEI LOCALI SCOLASTICI DA PARTE DI TERZI ESTERNI ALLA SCUOLA 8.2 D OV E R I D E L C O N CE SS I O N A R I O In relazione all'utilizzo dei locali il concessionario deve assumere nei confronti dell'istituzione scolastica i s eguenti impegni: indicare il nominativo del responsabile della gestione dell’utilizzo dei locali quale referente dell'istituzione scolastica; osservare incondizionatamente l’applicazione e il rispetto delle disposizioni vigenti in materia di sicurezza e di igiene; sospendere l’utilizzo dei locali in caso di programmazione di attività scolastiche da parte della stessa istituzione scolastica; lasciare i locali, dopo il loro uso, in condizioni idonee a garantire comunque il regolare svolgimento delle attività didattiche; segnalare in forma scritta e tempestiva all’istituzione scolastica qualsiasi danno, guasto, rottura, malfunzionamento o anomalie all’interno dei locali. sottoscrivere l’attestazione liberatoria. - 8.3 R E S P O N SA B I LI T À D E L C O N CE S SI ON A R I O Il concessionario è responsabile di ogni danno causato all'immobile, agli arredi, agli impianti da qualsiasi azione od omissione dolosa o colposa a lui direttamente imputabili o imputabili a terzi presenti nei locali scolastici in occasione dell'utilizzo dei locali stessi. L’istituzione scolastica e il Comune devono in ogni caso ritenersi sollevati da ogni responsabilità civile e penale derivante dall’uso dei locali da parte di terzi, che dovranno pertanto presentare apposita assunzione di responsabilità e so no tenuti a cautelarsi al riguardo mediante idonea misura cautelativa. Spetta al concessionario l’effettuazione della vigilanza durante lo svolgimento delle attività, fornendo i nominativi degli addetti alla vigilanza, nonché l’obbligo di pulizia dei locali utilizzati. Spetta al concessionario la pulizia dei locali e degli arredi utilizzati per lo svolgimento delle attività, come dichiarato nella domanda di utilizzo. I soggetti utilizzatori si impegnano altresì a lasciare in ordine i locali utilizzati per le attività oggetto di convenzione e queste norme di corretto comportamento costituiscono requisito imprescindibile per l’utilizzo degli spazi scolastici. I soggetti utilizzatori assumono i compiti di vigilanza delle attività, con le conseguenti responsabilità. G LI A ST E S SI D E V O N O E S S E R E R E G O LA R M E N T E C OP E R T I D A P O LI Z Z A A S SI CU R A T I V A CHE LI T U T E LI P E R D A NNI T E R Z I I NT E ND E N D O SI PER T E R Z O A N C HE L ’I ST I T U Z I O NE S C O LA ST I CA FI R M A T A R I A . I SOGGETTI U T I LI Z Z A T OR I D OV R A N N O A SSI CU R A R E A N C HE I L P E R S ONA LE CO I NV O LT O NE L LE A T T I V I T À OG G E T T O D I CO N V E N Z I ONE , A SS U M E N D O SE N E O G N I R E SP ON S A B I L I T À P E NA LE E CI V I LE E D E S ONE R A N D O P E R T A NT O I L D I R I G E NT E S C O LA ST I C O E L ’E N T E L O CA LE P R OP R I E T A R I O D A OG NI R E SP O N SA B I LI T À C ON SE G U E NT E . 64 8.4 F A S CE OR A R I E D I U T I LI Z Z O L’uso dei locali può essere richiesto in orari non coincidenti con le ordinarie attività scolastiche e in coincidenza con l’apertura pomeridiana dell’Istituto per altre attività didattiche o extracurricolari. Nel caso sia prevista spesa aggiuntiva per l’ente proprietario dei locali ( ad esempio il riscaldamento dei locali richiesti) va acquisita da parte del concessionario specifica autorizzazione da parte dell’Ente Proprietario. 8.5 U S I I NC OM P A T I B I LI Sono incompatibili le concessioni in uso che comportino la necessità di spostare il mobilio e gli arredi dell’edificio scolastico. E' vietato l’uso dei locali per attività di pubblico spettacolo con pubblico a pagamento. 8.6 D I V I E T I P A R T I CO LA R I E' vietato fumare. Il personale in servizio nella scuola in funzione di vigilanza è incaricato di far rispettare il divieto. L’utilizzo dei locali da parte di terzi è subordinato inoltre all’osservanza di quanto segue: - è vietato al concessionario l’installazione di strutture fisse o di altro genere, se non previa autorizzazione dell’istituzione s colastica; - è vietato lasciare in deposito, all’interno dei locali attrezzi e quant’altro ; - qualsiasi danno, guasto, rottura o malfunzionamento o anomalie all'interno dei locali dovrà essere tempestivamente segnalato all’istituzione scolastica; - l’inosservanza di quanto stabilito al precedente punto comporterà per il concessionario l’assunzione a suo carico di eventuali conseguenti responsabilità; 8.7 P R O CE D U R A P E R LA CO N C E S SI ON E Le richieste di concessione dei locali scolastici devono esse re inviate per iscritto all'Istituzione scolastica almeno 10 giorni prima della data di uso richiesta e dovranno contenere oltre all’indicazione del soggetto richiedente e il preciso scopo della richiesta, le generalità della persona responsabile, l’edific io scolastico per il quale si richiede l’uso degli spazi e locali richiesti, l’assunzione di responsabilità ai sensi dell’art. 4 del presente regolamento. Tali richieste potranno essere prodotte da: Organizzazioni,Comitati, Enti ed Istituzioni Pubbliche, S cuole ,Associazioni Sportive e saranno concesse dal Dirigente Scolastico previa richiesta scritta. Il Dirigente Scolastico nel procedere alla concessione verificherà se la richiesta è compatibile con le norme del presente regolamento e se i locali sono dis ponibili per il 65 giorno e nella fascia oraria stabilita. Se il riscontro darà esito negativo dovrà comunicare tempestivamente il diniego della concessione; se il riscontro sarà positivo dovrà comunicare al richiedente, anche per le vie brevi, l’assenso di m assima subordinato al parere favorevole formale del Consiglio di Istituto. Tutte le altre richieste dovranno essere presentate almeno 30 giorni prima della data di uso ed essere vagliate dal Consiglio di Istituto. 8.8 P R OV V E D I M E N T O C ON CE S S OR I O Il provvedimento concessorio è disposto dal Dirigente Scolastico e dovrà contenere: - le condizioni cui è subordinato l’uso dei locali; - il provvedimento dirigenziale dovrà fare richiamo all’esonero di responsabilità dell’istituzione scolastica e dell’ente locale propri etario per l’uso dei locali e al rimborso e riparazione di eventuali danni provocati per colpa o negligenza. La concessione può essere revocata in qualsiasi momento per motivate e giustificate esigenze dell’istituzione scolastica, in caso di uso difforme d el bene rispetto alla concessione, in caso di violazione grave o recidiva delle norme contenute nella delibera. 8.9 Compiti di Vigilanza del Comune. All’Amministrazione Comunale compete la responsabilità per la vigilanza sugli alunni dei plessi che usufru iscono dell’autotrasporto sia durante il tragitto sia durante il periodo intercorrente tra l’arrivo a scuola e l’inizio delle lezioni e tra la fine delle stesse e la partenza per il rientro a casa; sarà cura della stessa Amministrazione Comunale avvertire tempestivamente la Presidenza di eventuali disguidi nel servizio Scuolabus in modo che la scuola sia in grado di informare le famiglie, tramite gli alunni, del cambiamento di orario o di tragitto. Considerato l’elevato numero di alunni che utilizzano lo sc uolabus, è opportuno che con urgenza l’Amministrazione Comunale cerchi di risolvere problemi in ordine ad un regolare e sicuro afflusso degli alunni a scuola. La discesa e la salita degli alunni da e sugli scuolabus avverrà in luogo sicuro. Alla stessa Amministrazione Comunale spetta il compito di predisporre la presenza di un vigile nei pressi della scuola per la regolazione del traffico prima dell’ ingresso/uscita degli alunni in classe. Alla stessa amministrazione spetta la responsabilità per eventuali i nconvenienti ed incidenti dovuti a deficienze strutturali degli edifici scolastici. Art. 9 OGGETTI ESTRANEI ALLE ATTIVITÀ DIDATTICHE EDUCATIVE Agli alunni, a scuola, è vietato usare il cellulare, iPod e videogiochi, che, in caso contrario saranno requisiti dai docenti e depositati in segreteria; trascorsa una settimana, detti oggetti saranno consegnati ai genitori degli alunni. E’ fatto divieto agli alunni di portare in classe oggetti di valore o somm e di denaro; la scuola non risponde d’eventuali furti o smarrimenti, anche se si assumeranno severi provvedimenti nei confronti dei responsabili, inequivocabilmente individuati. 66 Art. 10 RACCOLTA DI DENARO A SCUOLA Non possono essere ammessi a scuola, senza autorizzazione del Dirigente Scolastico, propagandisti, rappresentanti di commercio, di case editrici o di librerie, fotografi. Il Dirigente Scolastico, in caso di distribuzione di materiali informativi di pro -loco e/o associazioni senza fini di lucro, dopo aver preso visione dell'avviso da distribuire darà comunicazione al fiduciario di plesso dell'autorizzazione. È vietato effettuare raccolte di denaro tra gli alunni o distribuire materiale propagandistico con l o scopo di sollecitare contributi sia pure volontari, senza l'esplicita autorizzazione del Dirigente Scolastico. Agli insegnanti, come pure al restante personale della scuola, è assolutamente vietato raccogliere denaro con alcune eccezioni: • raccolta delle quote degli alunni per pagamento diretto di biglietti nei musei ecc. • raccolta di quote degli alunni per assicurazioni, visite guidate o altre iniziative autorizzate dai competenti organi con versamento delle somme sul bilancio della scuola Art. 11 REGOLAMENTO NORME DI COMPORTAMENTO Il regolamento d’Istituto, per le questioni generali, si rifà allo “Statuto delle Studentesse” D.P.R.n.249 del 24 giugno 1998. Gli alunni devono avere una informazione chiara e completa sul funzionamento della scuola, sugli obiettivi didattici e formativi, sui programmi e sui contenuti degli insegnamenti e devono ricevere una valutazione corretta e trasparente. Il comportamento degli studenti deve essere improntato al rispetto delle regole ,al rispetto di sé stessi e gli altri, della tolleranza, della convivenza e della funzionalità della scuola; in particolare: È dovere di tutti collaborare a mantenere la pulizia e il decoro delle aule e di ogni altro ambiente dell’Istituto; Ogni danno arrecato al materiale didattico, all’arredamento ed alle suppellettili deve essere risarcito dai responsabili se individuati,o dall’intera classe se il danno si verifica in un’aula, oppure, se il danno è arrecato nell’ambito di un piano, dalle classi di quel piano; È rigorosamente proibito agli allievi allontanarsi dall’aula, dal laboratorio o dalla palestra durante le ore di lezione, se non dietro autorizzazione dell’insegnante della classe; Durante l’intervallo non è consentito allontanarsi dall’aula al fine di evitare responsabilità civili gravose; 67 L’uso del telefonino cellulare è vietato in classe, durante le ore di lezione come disposto dalla direttiva del MIUR n.30 2007. La scuola, comunque, garantirà la possibilità di una comunicazione reciproca tra le famiglie e i rispettivi figli medianti l'ufficio di segreteria. I docenti della prima ora provvederanno a ritirarli e custodirli in un cassetto o in un apposito contenitore; Gli alunni devono presentarsi alle lezioni con un abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico ((sono vietati: magliette corte o troppo scollate, bermuda, ciabatte e berretti); Le assenze degli studenti possono essere giustificate solamente dai genitori o da chi esercita la patria potestà, con firma depositata a scuola ed in calce al libretto di giustifica; Partecipano ai viaggi d’istruzione solo gli alunni che nell’anno scolastico in corso abbiano avuto alcuna nota disciplinare, abbiano avuto almeno otto in condotta e abbiano dimostrato di rispettare le regole stabilite; Gli alunni che effettuano assenze individuali e o collettive sistematiche, immotivate ed ingiustificate, che impediscono la necessaria partecipazione all’attività educativa, non possono partecipare ai viaggi d’istruzione; Non è ammessa l’espulsione dalla classe per motivi disciplinari; Di ogni nota, scritta dal docente sul registro di classe per tali motivi, va informato tempestivamente il Dirigente o uno dei suoi più stretti collaboratori, per il provvedimento del caso; Durante i viaggi d’istruzione ogni studente deve osservare regole precise, in particolare: Non possono salire con zaini ingombranti (modello scuola). E’ consentito l’uso di marsupi e piccoli zaini (come da regolamento società di trasporto); Non si può mangiare e bere . Le merende e altro saranno depositate regolarmente nel bagagliaio; Bisogna mantenere un comportamento corretto e responsabile ; le cartacce vanno depositate negli appositi cestini e non per terra; È vietato masticare gomma americana; Si raccomanda di portare con sé un sacchetto di plastica non bucato per eventuali malesseri ( vomito). In albergo: Non devono per nessun motivo spostarsi da una stanza all’altra ; Non devono saltare da un balcone all’altro , quando si trovano nelle stanze , eludendo la sorveglianza del docente responsabile , pena il rientro immediato a casa dell’alunno ; Non devono correre per i corridoi e urlare ; Non devono tenere comportamenti e atti che possano danneggiare l’incolumità personale e/o degli altri , delle cose e degli arredi; È assolutamente obbligatorio rispettare il silenzio notturno , rim anere nella stanza assegnata (salvo emergenze per le quali si rivolgeranno direttamente ai docenti). E’ assolutamente vietato portare : accendini, spray, solvente per unghie e qualsiasi liquido infiammabile. A tavola: Devono tenere un comportamento educato e civile , moderare il tono di voce e non fare assolutamente scherzi ai compagni ; Non devono giocare con il cibo o altro (posate, bicchieri, pane, ecc.). Durante il soggiorno: Il gruppo deve mantenersi unito e attenersi alle indicazioni degli accompagnatori; 68 Possono allontanarsi dall’albergo , dai ristoranti , dai musei o dai luoghi che si vanno a visitare solo se accompagnati dai docenti; I telefonini personali potranno essere usati solo nei momenti consentiti dai docenti (7,30- 8,00; 12,30 -13,00; 20,30 -21,30).Si auspica che ciò sia rispettato anche dai genitori. Si rende noto alle famiglie che la scuola non si assume la responsabilità in caso di smarrimento di denaro , rottura o perdita di telefonini, macchine fotografiche , orologi, lettori C D, MP3, giochi o altro in possesso degli alunni partecipanti. Eventuali danni ad oggetti , arredi alberghieri e del pullman saranno a totale carico delle famiglie degli alunni. Si ricorda infine che la responsabilità degli allievi è personale , pertanto qualunque comportamento difforme da quanto elencato sopra e previsto dal Regolamento di Disciplina d’Istituto ,determina l’ applicazione dei provvedimenti disciplinari previsti in base alla gravità della mancanza commessa. In ogni caso , verranno immediatamente avvi sate le famiglie tramite chiamata telefonica. Nei casi più gravi i docenti accompagnatori , d’intesa con il Dirigente Scolastico , potranno prevedere l’immediata interruzione del soggiorno con onere finanziario a carico delle famiglie degli allievi respon sabili. Si fa presente che : In albergo la chiave della camera dovrà essere sempre depositata in reception dal responsabile quando si esce ; Chi perde la chiave è responsabile; I genitori che, per vari motivi , preleveranno i propri figli prima del termine del soggiorno dovranno compilare l’ apposito modulo di autorizzazione . VESTIARIO UTILE 1. Adeguati ricambi di biancheria , calzini, magliette, tute e scarpe da ginnastica , maglioncini , pigiama , pantofole materiale necessario per la pulizia personale (deodoranti in stick e non spray). I genitori che, per vari motivi, preleveranno i propri f igli prima del termine del soggiorno dovranno compilare l'apposito modulo di autorizzazione. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof.ssa Marcella Crudo DA RESTITUIRE ALLA SCUOLA I SOTTOSCRITTI ……………………………………………………………………........................GENITORI DELL’ALUNNO/A ………………………………………………DELLA CLASSE …………………….PRIMARIA /SECONDARIA DI PRIMO GRADO DICHIARA NO DI AVER RICEVUTO COPIA DELLE NORME DI COMPORTAMENTO DA TENERE DURANTE TUTTE LE USCITE DIDATTICHE – VISITA GUIDATE – VIAGGI D’ISTRUZIONE CHE SI EFFETTUERANNO NEL CORSO DELL’ANNO SCOLASTICO 2014/2015 E DI IMPEGNARSI A FARLE RISPETTARE AL /ALLA PROPRIO/A FIGLIO /A. AUTORIZZANO LA PUBBLICAZIONE DI FOTO e/o VIDEO INERENTI USCITE, VIAGGI ,PROGETTI ,INIZIATIVE DIDATTICHE, SUL SITO DELL’ISTITUTO O SU TESTATE GIORNALISTICHE. FIRMA DEL PADRE __________________________________ FIRMA DELLA MADRE _________________________________ 69 MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO Via Nazionale -88060 Badolato ( CZ ) Tel. 0967/814185 Fax 0967/811939 C.f. 97035190798 Cod mec. CZIC818007 prot. A TUTTI I GENITORI DEGLI ALUNNI A TUTTI I DOCENTI ALL’ALBO PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Visto il Decreto della Repubblica 21 Novembre 2007 ,n.235 (G.U: n. 293 del 18.12. 2007)-Testo in vigore dal 2.01.08; Visto il D.M. n.16 del 5 Febbraio 2007 “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del Bullismo”; Visto il D.M. n.30 del 15 marzo 2007 “Linee di indirizzo generali ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica , dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti “. -Preso atto che : la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica per realizzare l’autonomia scolastica e il successo formativo; la scuola è altresì una comunità organizzata di risorse umane che necessita di interventi di gestione , partecipazione e rispetto dei regolamenti , la cui violazione comporta l’irrogazione di sanzioni disciplinari Si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità , con il quale LA SCUOLA SI IMPEGNA A: 70 sostenere l’alunno nella progressiva conquista dell’autonomia, nell’assunzione di impegni e nell’inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali, sulla base del dialogo, dell’accettazione e del rispetto dell’altro; educare alla democrazia, alla legalità, al rispetto della diversità; perseguire la formazione culturale impegnandosi ad individuare specifici e corretti strumenti atti a sviluppare le potenzialità di ciascuno; offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio , al fine di favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza ; favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili; promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli studenti stranieri; far trascorrere il tempo scolastico in ambienti sani, puliti e sicuri ; garantire la massima trasparenza e imparzialità nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un continuo rapporto con le famiglie, nel rispetto della privacy ; garantire la possibilità di una comunicazione reciproca con le famiglie ed i propri figli, per gravi ed urgenti motivi, mediante gli uffici di presidenza e di segreteria amministrativa. L’ALUNNO SI IMPEGNA A: prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola, intesa come insieme di persone, ambiente e attrezzature; rispettare le regole fissate dall’organizzazione scolastica ; eseguire in modo responsabile i compiti richiesti ; accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé sviluppando situazioni di integrazione e solidarietà; ascoltare e mettere in pratica i suggerimenti degli insegnanti sul piano del comportamento e dell’apprendimento; riferire alla famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti; garantire costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe; è vietato severamente l’uso dei cellulari e di altri dispositivi elettronici durante la permanenza nei locali della scuola, così come la pubblicazione non autorizzata di qualsiasi audio o video legato all’ambiente e alle attività scolastiche. La mancata osservanza di ciò prevede: la convocazione dei genitori da parte del DS o del Vicario o del responsabile di Plesso o del coordinatore del C. di classe per rimprovero verbale e/o eventuale sospensione in relazione alla gravità del comportamento. Nei casi di comportamento e/o linguaggio poco controllato , di disturbo alle attività didattiche, gli insegnanti : 1) rimproverano verbalmente l’alunno e/o fanno un’annotazione scritta di informazione alla famiglia e ne richiedono la collaborazione; 2) se il comportamento scorretto persiste o se è piuttosto irrispettoso nei confronti dei docenti, personale ATA e compagni e nel caso di danni a cose e/o persone, il problema sarà affrontato con: a) convocazione scritta ai genitori da parte del team dei docenti della classe e/o da parte del responsabile di plesso e/o Dirigente scolastico. La violazione del dovere di osservare le disposizioni del regolamento comporta l’irrogazione delle sanzioni disciplinari. 71 Nello specifico: a) dopo due note (per la sede di S. Caterina viene inviato un fax con la fotocopia o ne dà comunicazione la vicaria) il registro di classe verrà vidimato dal DS o da chi ne fa le veci; e verrà fatta comunicazione alla famiglia; b) alla terza nota verrà convocato il C di C per decidere di una eventuale sospensione; c) dopo cinque note sarà sospeso per tre giorni. d) sospensione da 10 a 15 giorni per atti molto gravi ed espressioni molto offensive La reiterazione di modi di agire sbagliati (2/3 volte) può comportare la sospensione anche dalle uscite didattiche LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: instaurare un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise; instaurare un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti fornendo loro tutte le informazioni utili a conseguire gli obiettivi formativi; rispettare l’istituzione scolastica , favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni; guidare i bambini a comprendere la necessità di avere regole di convivenza da rispettare; informarsi costantemente del percorso educativo e didattico dei propri figli; informarsi periodicamente circa i progressi dei propri figli secondo la disponibilità di ogni singolo docente della scuola secondaria di 1° grado nell’ultima settimana del mese e, per gli alunni della Scuola Primaria, l’ultimo lunedì del mese dalle ore 16,30 alle ore 18,30. controllare le comunicazioni provenienti dalla scuola; educare i propri figli al senso di responsabilità verso gli altri, senza discriminazioni basate sulla razza, sulla nazionalità, sul credo, sul sesso o sulle condizioni economiche; partecipare attivamente agli organismi collegiali; chiedere al Dirigente Scolastico l’autorizzazione all’uso dei locali della scuola per assemblee o riunioni; essere puntualmente presenti all’uscita o delegare altro adulto secondo le modalità prestabilite (richiesta scritta in Segreteria e documentata con fotocopia di un documento di riconoscimento),e per ragioni di sicurezza, attendere i bambini ai lati della porta ( o cancello)senza raggrupparsi davanti ad essa, in modo da consentire agli insegnanti di consegnare gli alunni. Per la scuola dell’infanzia e primaria: in caso di assenza del genitori all’uscita, i docenti affidano l’alunno al collaboratore scolastico il quale, dopo 10’, accertato che i genitori non si siano presentati, telefonerà all’Ufficio di Presidenza per avvisare i Vigili urbani. Il docente può rimanere 10’ dopo l’orario di servizio e, in seguito, affidare l’alunno al collaboratore. IN NESSUN CASO L’ALUNNO VERRA’ CONSEGNATO A PERSONE MINORENNI O LASCIATO ANDARE A CASA DA SOLO. I permessi di uscita anticipata devono essere richiesti personalmente dai genitori e rilasciati dal responsabile di plesso. I ritardi di 10’ o superiori a 10’ devono essere giustificati dal responsabile di plesso attraverso la compilazione di un modello prestabilito. Salvo validi motivi, è ASSOLUTAMENTE VIETATO che i genitori entrino nei locali scolastici nell’arco della giornata per portare qualunque oggetto che il figlio ha dimenticato (panino, quaderni, acqua ecc). 72 E’ assolutamente vietato durante l’orario di lezione festeggiare compleanni nei locali scolastici. E’ possibile farlo solo durante l’intervallo. In occasione di riunioni e consigli, nessun minore può entrare nei locali scolastici. Nell’ottica della condivisione di principi ed obiettivi, evitando quei conflitti che hanno sempre gravi conseguenze sull’efficacia del processo formativo, l’Istituto Comprensivo di Badolato chiede ai genitori, all’inizio dell’anno scolastico, di sottoscrivere il presente regolamento, atto formale del “patto sociale di corresponsabilità”, al fine di rendere effettiva la piena partecipazione delle famiglie, ai sensi della normativa vigente. Data, Firma della madre Firma del padre 73 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DPR 24- 06- 1998 N.249 E SUCC. MOD. DPR 21-11-207 N. 235 STATUTO DEGLI STUDEN TI E DELLE STUDENTESSE F O ND A ME N TI DELLO S T A TU T O Art. 1. La scuola è luogo di apprendimento, di conoscenze e di comportamenti volti alla formazione e all'educazione della persona. Art. 2. La scuola è una comunità di persone, studenti, genitori e personale della scuola che operano con diverse funzioni e pari dignità, Art. 3. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e comportamenti, lo sviluppo della coscienza critica e l’esercizio della responsabilità individuale. Art. 4. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di relig ione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono improntata ai valori della democrazia e della convivenza pacifica e solidale. Art.5. La scuola è per garantire a tutti il diritto allo studio recuperando le situazioni di svantaggio iniziale, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell' infanzia e con i principi generali dell'ordinamento italiano. Art.6. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulle qualità delle relazioni improntate al rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e ruolo, al rifiuto di ogni barriera ideologica, sociale , culturale e religiosa. D I RI TT I Art.1. Gli studenti hanno diritto ad una preparazione qualificata e a un servizio educativo - didattico di qualità che promuova e valorizzi le potenzialità e l’identità di ciascuno anche attraverso attività di orientament o che rispettino i loro ritmi di apprendimento e ad un processo diretto alla globale maturazione della loro personalità che gli consenta di inserirsi sempre più nel contesto sociale pervenendo a scelte responsabili. Art.2. Gli studenti hanno diritto ad una valutazione trasparente volta ad attivare un processo d'autovalutazione che li conduca a migliorare il proprio rendimento (individuando i loro punti di forza e di debolezza). 74 Art.3. Gli studenti hanno diritto alla tutela della propria privacy e alla r iservatezza sul loro curricolo scolastico e sulla loro situazione personale. Art.4. Gli studenti hanno diritto ad essere informati delle decisioni e sulle norme di regolamento della vita della scuola. Art.5. Gli studenti hanno diritto ad un aiuto solidale da parte del gruppo classe e degli operatori scolastici. Art.6. L’alunno portatore di handicap è persona titolare degli stessi diritti degli altri studenti, ma anche gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. Art.7. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le co ndizioni per assicurare: a) offerte formative facoltative; articolate in discipline obbligatorie, attività opzionali o b) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo, di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispers ione scolastica; c) la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica; d) servizi di sostegno e promozione del benessere personale e assistenza psicologica. D OV E R I Art. 1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio e di partecipare in modo responsabile alla vita della scuola. Art. 2. Gli studenti sono tenuti ad osservare le regole che l’Istituto ha stabilito in fatto di sicurezza e di organizzazione interna . Art. 3. Gli studenti hanno il dovere di sottoporsi consapevolmente alle verifiche ed alle valutazioni del proprio processo formativo, svolgendo i lavori proposti dagli insegnanti e impegnandosi a realizzare il proprio successo negli studi. Art. 4. Gli studenti sono tenuti ad a vere nei confronti del Capo d’Istituto, dei Docenti, di tutto il personale della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto che chiedono per se stessi, e ad evitare comportamenti violenti o intimidatori, sia di tipo verbale, sia fisico (atti di bullismo ). Art. 5. Gli studenti hanno il dovere di valorizzare la propria ed altrui personalità mantenendo un linguaggio corretto. Art. 6. Gli studenti devono aver cura della propria salute fisica e psicologica, della propria igiene personale e del proprio abbig liamento. 75 Art. 7. Gli studenti non devono avere atteggiamenti scorretti nei pullman, negli alberghi, nei musei durante le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione . Art. 8. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, le attrezzature, gli strumenti, i sussidi didattici e a non arrecare danni al patrimonio della scuola. Art. 9. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della s cuola. Art. 10. Gli studenti porteranno a scuola solo il materiale scolastico; l’uso del cellulare è assolutamente vietato. Art. 11. Gli studenti avranno cura di mantenere aggiornato e firmato il libretto delle Comunicazioni Scuola -Famiglia. D I SC I P LIN A Art. 1. La disciplina dipende fondamentalmente dal senso di responsabilità di tutte le componenti Scolastiche. Art. 2. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento deve influire sulla valutazione del profitto. Art. 3. Tutti i provvedimenti disci plinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. Art. 4. La responsabilità disciplinare è personale. Nessun alunno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Art. 5. Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente e sono proporzionate all' infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Art. 6. Allo studente con l’assenso del genitore è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni in attività in favore della comunità scolastica. Art.7. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allonta namento dalla comunità scolastica sono sempre adottati dal consiglio di classe. Art. 8. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari per un periodo non superiore ai 15 giorni. Art. 9. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Art. 10. Agli alunni che manchino ai doveri sopra elencat i, sono inflitte, secondo la gravità della mancanza, le seguenti sanzioni disciplinari: a - Richiamo orale 76 Atteggiamento incostante nello studio, eventuali forme di linguaggio inadeguato. nella partecipazione e nell’attenzione; Organo: il Docente b - Nota sul diario con firma dei genitori Ripetuto atteggiamento incostante nello studio e nella partecipazione e attenzione. Negligenza nel far firmare le comunicazioni, nel presentare la giustificazione, nel rispetto delle consegne; eventuali forme di linguaggio scorretto. Organo: il Docente c - Nota sul registro di classe Comportamento irrispettoso nei confronti dei docenti, del personale ATA e dei compagni. Inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza interna. Dopo 2 note (per la Sede di S. Cat erina M. viene inviato un fax con la fotocopia) il registro di classe verrà vidimato dal Dirigente Scolastico o da chi ne fa le veci e verrà fatta comunicazione alla famiglia; alla terza nota verrà convocato il Consiglio di Classe per decidere l’eventuale sospensione dell’alunno per 1 giorno; dopo 5 note sarà sospeso per 3 giorni. Le note non sono cumulative nell’anno scolastico, ma sommative per quadrimestre. Organo: il Docente, con vidimazione del Capo d’Istituto o di chi ne fa le veci. Per la sospensione si riunirà il consiglio di classe. d – Sospensione da 10 a 15 giorni. Turpiloquio, bestemmia, espressioni di tipo razzista, espressioni offensive saranno immediatamente sanzionate dal docente con nota sul registro, segnalazione alla famiglia e valutazion e negativa alla voce comportamento. La reiterazione di modi di agire sbagliati può comportare la sospensione anche da un’uscita didattica, su decisione del Consiglio di Classe. Organo: il Docente, con vidimazione del Capo d’Istituto o di chi ne fa le veci. Per la sospensione si riunirà il consiglio di classe. e - Convocazione dei genitori e pagamento dei danni inferti . Comportamento arrogante e pericoloso nei confronti dei docenti, del personale ATA e dei compagni. Gravi danni volontari alle attrezzature e agli arredi della scuola. Per i danni inferti, si richiederà il rimborso relativo al danno arrecato al patrimonio scolastico e/o attraverso attività riparatorie di rilevanza sociale (pitturazione, piccole manutenzioni, assistenze ai bisognosi, pulizia dell e aree scolastiche). Organo: il Capo d’Istituto Art. 11. Le sanzioni e i provvedimenti per infrazioni gravi, sono adottati dal Consiglio di Classe. 77 Art. 12. E’ a rischio la partecipazione alle visite guidate, uscite didattiche e viaggi d’istruzione a fro nte di 1 giorno di sospensione o 3 note gravi sul registro. Sarà il Consiglio di Classe a decidere l’eventuale partecipazione. Art. 13. All’interno della scuola è istituito un apposito Organo di Garanzia, presieduto dal Dirigente Scolastico e composto da un docente nominato dal Consiglio d’Istituto e due rappresentanti eletti dai genitori. Tale Organo ha il compito di esaminare e di decidere, in ordine ai ricorsi presentati dai genitori, contro l’irrogazione della sanzione, entro 15 giorni dalla convocazione. L’Organo di garanzia viene convocato dal dirigente scolastico; le riunioni del Consiglio di classe e dell’ordine di garanzia non sono pubbliche, il coordinatore di classe esplica le funzioni di segretario e verbalizzante. I M P U GN A Z I O NI Contro le sanzioni di sospensione dall’attività didattica e di risarcimento pecuniario è ammesso ricorso, da parte dei genitori, alla Giunta Esecutiva dell’Istituto, entro 15 giorni dalla data di notifica del provvedimento disciplinare. 78 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 88060 – BADOLATO Via Nazionale Tel. 0967/814185 Fax. 0967/811939 – C.F. 97035190798 www.icbadolato.it e-mail:[email protected] UNIONE EUROPEA Prot. n.________ MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA Badolato, 11/09/2014 PIANO ANNUALE ATTIVITA’ DEL PERSONALE DOCENTE ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Approvato dal Collegio Docenti Unitario del 11/09/2014 Il Dirigente Scolastico (Prof.ssa Marcella Crudo)) 79 IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO l’art. 28 comma 4 del CCNL del 27/11/2007 VISTO le proposte per il P.O.F. relativo all’anno scolastico 2013/2014 VISTO il calendario scolastico che fissa l’inizio delle lezioni al 15/09/2014 e il termine all’11/06/2015; VISTO il DPR 08/03/1099 n. 275 e in particolare l’art. 5; VISTO il Decreto del presidente della Regione n.42 del 03/04/2014; PROPONE Il seguente PIANO DELLE ATTIVITÀ per l’anno scolastico 2014/2015 con l’articolazione e le modalità operative inerenti l’organizzazione dei docenti e delle attività programmate, tenuto conto della popolazione presente nell’Istituzione Scolastica , quanto segue: Il Piano annuale delle attività prevede ai sensi dell’art. 29 del CCNL: Fino a n.40 ore annue per la partecipazione alle riunioni: a) del Collegio dei docenti;b) attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno; riunioni di dipartimenti; c)informazioni alle famiglie; d)elezioni dei rappresentanti dei genitori; Fino a n.40 ore annue per la partecipazione ai consigli di classe,interclasse e intersezione; Eventuali sforamenti di quote orarie dovranno essere retribuite come ore aggiuntive. 1. Attività funzionali all’insegnamento fino a 40 ore annue: programmazione di inizio anno: 3 incontri di 2 ore ciascuno; incontri scuola- famiglia: n.3 incontri di 2 ore cadauno Collegi dei Docenti: n.2 incontri di 2,30/1,30 ore già effettuati nei giorni 3/09 e 11/09 2014 ulteriori e successivi Collegi dei docenti da espletarsi sulla base delle esigenze emergenti; riunioni per dipartimenti. 3 incontri di 2 ore. 2. Attività funzionali all’insegnamento, per un impegno fino a 40 ore annue: Scuola dell’infanzia: Consigli di intersezione Scuola primaria: Consigli di interclasse/classe Scuola secondaria: Consigli di classe. Rientra nelle attività funzionali all’insegnamento lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione. Tali attività non sono computate nelle 40 ore 80 CRITERI PER LA SOSTITUZIONE DEI DOCENTI ASSENTI PER BREVI PERIODI Ogni docente può mettere a disposizione fino a sei ore settimanali per l’effettuazione di ore eccedenti l’orario d’obbligo in sostituzione dei colleghi assenti. La disponibilità va indicata nel quadro orario settimanale e può essere data anche nel giorno libero. Le ore per la sostituzione dei docenti assenti saranno assegnate secondo i criteri di seguito riportati: 1. Docenti utilizzati per un orario inferiore a quello di cattedra; 2. Docenti a disposizione nell’istituto; 3. Docenti che nelle loro ore non hanno la classe presente a scuola; 4. Docenti che devono recuperare permessi brevi; 5. Docenti dichiaratesi disponibili (con retribuzione aggiuntiva o banca ore); il docente a disposizione o con classe non presente, non deve allontanarsi dalla sede di servizio se non autorizzato. ORE ECCEDENTI (ART. 30 CCNL 2009) ISTITUTO DELLA BANCA –ORE Il Collegio dei docenti potrà confermare la costituzione di una “banca delle ore” che consiste nella disponibilità del docente a prestare senza alcun compenso economico, ore eccedenti l’orario di servizio in sostituzione dei docenti assenti e sulla base delle esigenze organizzative. A partire dal 15 settembre 2014 e fino all’11 giugno 2015, ogni docente potrà essere titolare di un “conto” in ore di insegnamento eccedenti l’orario di servizio. Il credito di ore maturate sarà recuperato in base alle esigenze di servizio e concordato con il Dirigente Scolastico o con i responsabili di plesso e, comunque, potranno essere recuperate, a condizione che la sostituzione non comporti oneri aggiuntivi per la scuola. Nell’Istituto sarà presente un registro “banca delle ore” curato dai responsabili di plesso a cui il docente darà preventiva comunicazione di disponibilità utilizzando il modulo appositamente predisposto. Calendario scolastico(Decreto Presidente Giunta Regionale n. 42 del 03 Aprile 2014) Festività e vacanze o o o o o o o o o CONSIDERATO che, in conformità alle disposizioni vigenti, il calendario delle festività è determinato come segue; Tutte le domeniche; 01 Novembre 2014 ( festa di Ognissanti ); Festa del Santo Patrono ( Badolato: 10 Novembre - Santa Caterina Jonio: 25 Novembre); 08 Dicembre 2013 – Immacolata Concezione; Dal 22 Dicembre 2014 al 06 Gennaio 2015 - Vacanze Natalizie; Dal 02 Aprile 2015 al 07 Aprile 2015 – Vacanze Pasquali; Il 25 Aprile 2015, festa della Liberazione; 01-02 Maggio 2015 –( Ponte Festa del Lavoro); 01-02 Giugno –(Ponte Festa nazionale della Repubblica) Inizio lezioni: Termine lezioni: 15/09/2014 11/06/2015 Scuola Primaria e Secondaria di I° grado 30/06/2015 Scuola dell’Infanzia 81 Orario di funzionamento Scuola dell’Infanzia: - Santa Caterina S.: 8,15 – 16,15 tutti i giorni – SABATO LIBERO - Santa Caterina M.: 8,20 – 15,40 dal Lunedì al Venerdì - Sabato dalle ore 8,20 – 11,40 - Badolato M. : 8,15 – 16,15 tutti i giorni SABATO LIBERO Scuola Primaria - Santa Caterina S. : 8,15 – 12,35 ( Martedì, Mercoledì, Giovedì) 8,15 – 16,15 (Lunedì e Venerdì) SABATO LIBERO - Santa Caterina M.: 8,20 – 12,40 ( Martedì, Mercoledì e Giovedì) 8,20– 16,20 (Lunedì e Venerdì) SABATO LIBERO - Badolato M.: 8,30 – 16,30 tutti i giorni SABATO LIBERO Scuola Secondaria di I° grado - Badolato M.: da lunedì a sabato dalle ore 8,10 alle ore 13,10; - Santa Caterina M.: Martedì, Mercoledì, Giovedì e Sabato: dalle ore 8,05 alle ore 13,05 - Lunedì e Venerdì dalle ore 8,00 alle ore 16,00 Le lezioni di Strumento Musicale si effettuano in orario pomeridiano, come da orario esposto all’albo. Suddivisione dell’anno scolastico in TRIMESTRI: 1° TRIMESTRE: dal 15 settembre al 13 dicembre; 2° TRIMESTRE: dal 15 dicembre all’ 11 marzo; 3° TRIMESTRE: dal 12 marzo all’11 giugno. 82 ATTIVITA’ COLLEGIALI A.1 Sedute del Collegio dei Docenti Data Orario n. Attività Sede ore Merc. 03/09/14 9:00/11:30 2.30 Calen. Att. iniziali Centrale Giov. 11/09/2014 9:00/11:00 1.30 Piano Ann.Att. Centrale Giov. 23/10/2014 16:45/17:45 1.00 Approv. P.O.F. Centrale Giov. 29/01/2015 16:45/17:45 1.00 Verifica 1° trim. Centrale Lun. 19/05/2015 16,45/17:45 1.00 Adoz. Lib. di test. Centrale 9.00/10.30 2.00 Relazi. FF.SS. Centrale Totale 9.00 Lun. 29/06/2015 Note: E’ fatta salva la possibilità di convocazione dell’organo in caso di necessità. Il Dirigente si riserva di notificare la convocazione del Collegio con l’O.d.G. completo di tutti i punti, prima di ciascuna riunione. Riunioni Dipartimenti – 3 incontri da un’ora ciascuno: - Settembre - Dicembre - Aprile CONSIGLI DI CLASSE E INCONTRI SCUOLA FAMIGLIA PER ORDINE DI SCUOLA INDICAZIONI GENERALI Dal 6/10 al 9/10 2014 Presentazione della classe, presentazione programmazione individuali e stesura programmazione collegiale 15/10/2014 Elezioni rappresentanti genitori 16/10/2014 Elezioni rappresentanti genitori 17/10/2014 Elezioni rappresentanti genitori Dal 15 al 18/12/2014 Scrutini trimestrali 19/12/2014 Incontro scuola-famiglia Dal 12 al 14/03/2015 Scrutini trimestrali 16/03/2015 Incontro scuola- famiglia e Consegna Pagelle Dal 22/04/al 24/04/2015 Consigli di classe: andamento didattico- disciplinare; Libri di testo 83 e Consegna Pagelle 12-13-14/06/2015 Scrutini finali 16/06/2015 Incontro scuola-famiglia Giugno Esami conclusivi e Consegna Pagelle SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Consigli di classe incontri scuola-famiglia Consigli di classe: Presentazione della classe; programmazione Individuale/;stesura programmazione collegiale Mercoledì 08/10/2014 Badolato 14:30/16:00 Giovedì 09/10/2014 S. Caterina Jonio 14:30/16:00 Elezione dei rappresentanti dei genitori Giovedì 16/10/2014 15:00/16:00 assemblea e votazioni Consigli di classe- scrutini Mercoledì 17/12/2014 S. Caterina Jonio 17:00/18:00 Giovedì 18/12/2014 Badolato 17:00/18:00 (Nella prima mezz’ora di consiglio ci sarà la presenza dei genitori) (un’ora per classe) (un’ora per classe) incontro scuola-famiglia; consegna pagella Venerdì 19 /12/2014 16:30/17:30 Consigli di classe- scrutini Giovedì 12/03/2015 S. Caterina Jonio 17:00/18:00 Venerdì 13/03/2015 Badolato 17:00/18:00 (Nella prima mezz’ora di consiglio ci sarà la presenza dei genitori) (un’ora per classe) (un’ora per classe) Incontro scuola-famiglia; consegna pagella Lunedì 16/03/2015 16:30/17:30 Consigli di classe- andamento didattico-disciplinare-adozione libri di testo Giovedì 23/04/2015 S. Caterina Jonio 17:00/18:30 Venerdì 24/04/2015 Badolato 17:00/18:30 (Nel primo quarto d’ora di consiglio ci sarà la presenza dei genitori) (mezz’ora per classe) (mezz’ora per classe) Scrutini Venerdì 12/06/2015 Sabato 13/06/2015 Badolato S. Caterina Jonio Incontro scuola-famiglia, consegna pagelle Martedì 16/06/2015 9:00/12:00 9:00/12:00 10:00/11:00 84 scrutini finali scrutini finali SCUOLA PRIMARIA Consigli di classe e incontri scuola famiglia Consigli di interclasse: Presentazione della classe;programmazione individuale; stesura programmazione collegiale. Mercoledì 08/10/2014 S.Caterina Jonio C.C. 14:30/15:30 Giovedì 09/10/2014 S.Caterina Jonio Marina 15:00/16:00 Venerdì 10/10/2014 Badolato 16:30/17:30 Elezioni dei rappresentanti dei genitori Venerdì 17/10/2014 16:30/17:30 assemblea e votazioni Consigli di interclasse-scrutini Martedì Mercoledì Giovedì 16/12/2014 S.Caterina Jonio C.C. 15:30/16:30 17/12/2014 S.Caterina Jonio Marina S.Caterina Jonio Marina 16:40/18:10 (classi 1^-2^-3^) 15:30/16:30 (classi 4^-5^) Badolato 16:40/18:10 (classi 1^A-1^B-2^) Badolato 16:40/18:10 (classi 3^-4^-5^) 18/12/2014 Incontro scuola-famiglia; visione scheda di valutazione Venerdì 19/12/2014 16:30/17:30 Consigli di interclasse-scrutini Martedì Mercoledì Giovedì 10/03/2015 S.Caterina Jonio C.C. 15:30/16:30 11/03/2015 S.Caterina Jonio Marina S.Caterina Jonio Marina 16:40/18:10 (classi 1^-2^-3^) 15:30/16:30 (classi 4^-5^) Badolato Badolato 16:40/18:10 (classi 1^A-1^B-2^) 16:40/18:10 (classi 3^-4^-5^) 12/03/2015 Incontro scuola-famiglia; visione scheda di valutazione Lunedì 23/03/2015 16:30/17:30 Consigli di interclasse-andamento didattico-disciplinare-adozione libri di testo Mercoledì 22/04/2015 S.Caterina Jonio C.C. 85 14:30/15:30 SCUOLA DELL’INFANZIA- S. CATERINA CENTROConsigli d’intersezione e incontri scuola-famiglia Consiglio d’Intersezione: presentazione della sezione; programmazione individuale;/stesura programmazione collegiale mercoledi 08/10/2014 Santa Caterina Centro 16:15/ 16:45 Elezione dei rappresentanti dei genitori Venerdì 17/10/2014 Santa Caterina Centro 16:30/17/30 assemblea e votazioni Consiglio d’Intersezione: andamento didattico-educativo martedì 16/12/2014 rappr.genitori) Santa Caterina Centro 16:15/16:45(dalle16:15 alle16:30 con Santa Caterina Centro 16:30/17/30 incontro scuola-famiglia venerdì 19/12/2014 Consiglio di Intersezione: andamento didattico/disciplinare martedì 10/03/2015 rappr. Genitori) Santa Caterina Centro 16:15/16:45(dalle 16:15 alle 16:30 con Santa Caterina Centro 16:30/17:30 Santa Caterina Centro 16:15/16:45 incontro scuola-famiglia: lunedì 23/03/2015 Valutazione finale: Venerdì 12/06/2015 Incontro scuola-famiglia: venerdì 16/06/2015 Santa Caterina Centro 16:15/16/45 86 SCUOLA INFANZIAPlessi Badolato Marina e Santa Caterina Marina Consigli di intersezione: Presentazione della classe; programmazione individuale; stesura programmazione collegiale. Mercoledì 08/10/2014 16,30 – 17,30 Badolato M. Mercoledì 08/10/2014 16,00 – 17,00 Santa Caterina M. Martedì 16/12/2014 16,30 – 17,30 Badolato M. Martedì 16/12/2014 16,00 – 17,00 Santa Caterina M. Mercoledì 11/03/2015 16,30 – 17,30 Badolato M. Martedì 10/03/2015 16,00 – 17,00 Santa Caterina M. Mercoledì 22/04/2015 16,30 – 17,30 Badolato M. Mercoledì 22/04/2015 16,00 – 17,00 Santa Caterina M. Elezioni dei rappresentanti dei genitori: Mercoledì 15/10/2014 16,30 – 17,30 Badolato M. assemblea e votazioni Mercoledì 15/10/2014 16,00 – 17,00 Santa Caterina M. assemblea e votazioni Incontri scuola famiglia: Giovedì 18/12/2014 16,30 – 18,30 Badolato M. Giovedì 18/12/2014 16,00 – 18,00 Santa Caterina M. Mercoledì 18/03/2015 16,30 – 18,30. Badolato M. Mercoledì 18/03/2015 16,00 – 18,00 Venerdì 05/06/2015 16,30 – 18,30 Badolato M. Venerdì 05/06/2015 16,00 – 18,00 Santa Caterina M. Santa Caterina M. 87 INCONTRI CONTINUITA’ Giovedì 2 Ottobre2014 : 16:30 / 17:30 docenti di Scuola Primaria e Secondaria; 17:30 / 18:30 docenti di Scuola dell’Infanzia e Primaria . Incontro tra docenti per la presentazione degli alunni in entrata nelle classi prime della Scuola Primaria e Secondaria. Giovedì 21 Maggio 2015: dalle ore 09:00 alle ore 10:30 incontro tra gli alunni della scuola Primaria e Secondaria di primo grado presso le sedi delle scuole Secondarie; dalle ore 10:45 alle ore 12:00 incontro tra gli alunni della scuola dell’Infanzia e Primaria presso le sedi delle scuole Primarie; Le date sono indicative e possono essere variate secondo le esigenze di servizio Nota: I docenti di Scuola dell’Infanzia cureranno i rapporti con le famiglie degli alunni con incontri giornalieri a conclusione delle attività educative. I docenti di Scuola Primaria effettueranno, contestualmente all’attività di programmazione, un incontro mensile per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie. I docenti di Scuola Secondaria di I° grado assicureranno, fuori dall’obbligo di servizio, un’ora, l’ultima settimana del mese, per un incontro individuale con i genitori. I Consigli saranno presieduti dal Dirigente Scolastico o, in sua assenza, dal Coordinatore di Classe. 88 Obblighi di lavoro del personale docente Attività di insegnamento curricolare 25 ore settimanali di insegnamento, con turni dalle ore 8:00 alle ore 13:00 e dalle ore 11:00 alle ore 16:00, per i docenti di Scuola dell’Infanzia (art. 28 comma 5 CCNL 2008/2009); 22 ore settimanali di insegnamento, come da orario delle lezioni, per i docenti di Scuola Primaria (art. 28 comma 5 CCNL 2009); 18 ore settimanali di insegnamento, come da orario delle lezioni, per i docenti di Scuola Secondaria di I° grado (art. 28 comma 6 CCNL 2009); Il personale docente dovrà trovarsi in aula almeno cinque minuti prima dell’orario in cui è possibile l’accesso degli alunni nei locali scolastici art.29 c.5 CCNL 2009). Servizio individuale inerente la funzione docente e connesso con l’attività didattica secondo gli ordini di studio ( art. 29 CCNL 2009) b) c) d) e) f) g) h) i) j) a) Programmazione e preparazione del lavoro individuale, compresa la stesura dei Piani di Studio, preparazione delle lezioni e delle esercitazioni (Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado); Correzione degli elaborati(due elaborati a trimestri); Scrutini e valutazioni periodiche e finali compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione; Esami di Stato conclusivi del l ° ciclo di istruzione; Rapporti individuali con le famiglie; Rapporti con i docenti di altri ordini di scuola; Consigli di Intersezione (Infanzia); Consigli di Interclasse (Primaria); Consigli di Classe (Secondaria di I°grado); Attività di ricerca, documentazione, aggiornamento e formazione compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dagli organi collegiali. Periodo dal 03/09/2014 al 12/09/2014 Gli incontri dei Gruppi di lavoro sono destinati alla predisposizione di: > Attività di accoglienza > Prove d’ingresso; > Profilo iniziale; > Giudizio globale; > Traguardi per lo sviluppo delle competenze; > Intese per l’elaborazione dei Piani di Studio; > Continuità didattico-educativa. b) Correzione degli elaborati (Secondaria di I° grado) E’ opportuno che gli elaborati vengano corretti e rivisti con gli alunni entro un massimo di 8 -15 giorni dalla data del loro svolgimento. Ogni docente conserverà gli elaborati corretti per essere, se richiesti, visionati dai genitori e alla fine dell’anno li consegnerà nell’ufficio di segreteria. Il giudizio degli elaborati sarà formulato in conformità ai criteri stabiliti ed approvati dal Collegio Docenti Unitario. 89 j) Gruppo Interno Operativo (G.L.H.) (L. 104/92, art.13) Data Orario Plesso Ottobre (data da concordare) Dalle ore 9:30 alle 11:00 Sede centrale Febbraio " Dalle ore 9:30 alle 11:00 Sede centrale Maggio " Dalle ore 9:30 alle 11:00 Sede centrale 5. Aggiornamento e Formazione Corsi di formazione docenti obbligatori Corso di formazione per Registro Elettronico Corso di formazione per la Sicurezza CRITERI DI FRUIZIONE DEI PERMESSI DI AGGIORNAMENTO Come si evince dal verbale n.1-Incontro per informazione preventiva, svoltosi giorno 10/09/2014 con la R.S.U. dell’Istituto Comprensivo i criteri per la fruizione dei permessi di aggiornamento sono i seguenti: 1. Turnazione; 2. In caso di richieste plurime e negli stessi giorni si prefigura la partecipazione di un docente per ciascun corso; 3. Nessun rimborso è previsto ma si potrebbe, in base alle assegnazioni di fondi, stabilire, in sede di contrattazione d’istituto, un forfait; 4. Il diritto degli insegnanti di avvalersi di cinque giorni per le iniziative di aggiornamento con l’esonero del servizio, sarà possibile senza onere per lo Stato, cioè solo se c’è la possibilità di sostituzione; 5. Il personale docente che aderisce ad attività di formazione deve documentare la partecipazione e deve presentare al Collegio dei Docenti una relazione con la documentazione acquisita e i materiali prodotti. 90 PIANO ANNUALE ATTIVITA' PERSONALE ATA COLLABORATORI 1. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO 1. L’ O R GA N IZ Z A Z IO N E D E L L A V O R O D E L L ’ IS T ITU Z IO N E S C O L A S T I CA V IE N E P R E D IS P O S T A S U L LA B A S E CCNL 2006/2009 CH E CO S T ITU IS CE LA N O R MA TIV A D I R IFE R I M E N T O P R IM A RIA IN MA T E R IA , A N CH E R IS P E TTO A Q U A N TO N O N E S P RE S S A M E N TE IN D IC A TO N E L P RE S E N TE A C CO R D O . 2. Su richiesta degli interessati, motivata da esigenze personali e/o familiari, è possibile lo scambio giornaliero del turno di lavoro. 3. Il personale collaboratore scolastico è in possesso delle chiavi di accesso degli edifici scolastici e delle chiavi degli spazi interni; indossa l'apposita divisa; E D E N T RO I LI M I TI D I Q U A N TO P RE V I S TO D A L 2. L’IGIENE E IL RISCHIO CHIMICO. I COLLABORATORI SCOLASTICI DEVONO: 1. ogni giorno, al termine delle lezioni, effettuare un’accurata e puntuale pulizia di aule, corridoi, palestra, laboratori, assicurando l’indispensabile ricambio d’acqua e utilizzando prodotti di pulizia e sanificazione; 2. pulire i servizi igienici almeno due volte al giorno utilizzando strumenti (guanti, panni, ecc.) destinati esclusivamente a quei locali; 3. utilizzare un prodotto chimico seguendo puntualmente le istruzioni riportate sull’etichetta; 4. non miscelare prodotti diversi; 5. riporre i contenitori in luoghi inaccessibili a terzi e sempre chiusi con il tappo; 6. non lasciare bombolette spray, ecc., vicino a fonti di calore, in quanto possono infiammarsi e/o esplodere. 3. ORARIO DI SERVIZIO L’orario di servizio della scuola è il periodo di tempo giornaliero necessario ad assicurare la funzionalità dell’istituzione scolastica. Esso inizia con gl i adempimenti relativi all’apertura della scuola e termina con quelli relativi alla chiusura della medesima. L’orario di lavoro individuale è l’arco di tempo nel quale si svolge la prestazione di ciascuno/a dipendente, che deve essere necessariamente compr esa nell’orario di servizio dell’istituzione scolastica. 1. L'orario di lavoro del personale ATA è di 36 ore settimanali antimeridiane, per la scuola dell’infanzia sono previsti anche turni pomeridiani. L’orario è articolato di norma su sei giorni dal Lunedì al Venerdì. 2. Nella Scuola Primaria l’orario si articola in 6 ore continuative antimeridiane. L'ora di inizio del lavoro può essere fissato in una fascia oraria compresa tra le ore 07,30/07,45. 91 Nella Scuola dell’Infanzia di Badolato, contestualmente all’av vio del servizio mensa, l’orario si articola in due turni (da lunedì a venerdì) di 7 h e 12 m continuativi. L’ora di inizio del primo turno è alle ore 07,30, l’ora di inizio del secondo turno è nella fascia oraria compresa tra le ore 11,00/11,30. Nella Scuola dell’Infanzia di S. Caterina, contestualmente all’avvio del servizio mensa , l’orario si articola in due turni, ad eccezione per il Sabato, di 6 ore continuative. L’ora di inizio del primo turno è alle ore 07,30, l’ora di inizio del secondo turno è nella fascia oraria compresa tra le ore 11,00/11,30. 3. 4. 5. 6. Per particolari deroghe potranno adottarsi a fronte di esigenze straordinarie diversi orari previa disponibilità del personale interessato. L’orario di lavoro dell’ufficio amministrativo si articola in 6 ore continuative antimeridiane. L’ora di inizio del lavoro è fissato alle ore 07,45 tutti i giorni tranne i rientri ed il sabato che sarà alle ore 7,30. Per particolari esigenze di servizio o difficoltà di collegamento al Sidi o personali del dipendente, l’orario di lavoro, potrà essere svolto di pomeriggio limitatamente a due giornate nell’arco della settimana previa autorizzazione del D SGA. In ogni caso dovrà essere assicurata di mattina la presenza in ufficio di almeno due unità. L'orario di lavoro giornaliero massimo, è di 9 ore ivi compreso le prestazioni orarie aggiuntive. Se la prestazione di lavoro giornaliera eccede le 3 ore continuative il personale usufruisce a richiesta di una pausa di almeno 30 minuti, tale pausa deve essere comunque prevista se l'orario continuativo di lavoro giornaliero è superiore alle 7 ore e 12 minuti. Qualora per la tipologia professionale o per esigenze di servizio sia necessario prestare l’attività lavorativa al di fuori della sede di servizio, il tempo di and ata e di ritorno per recarsi dalla sede al luogo di prestazione dell’attività è da considerarsi a tutti gli effetti orario di lavoro. In coerenza con le disposizioni di cui all’art.33 del C.C.N.L. sono adottate le sotto indicate tipologie di orario di lavo ro che possono coesistere tra di loro in funzione delle finalità e degli obiettivi definiti da ogni singolo istituto: a) orario di lavoro flessibile; b) turnazioni c) particolare forma di organizzazione con recupero delle prestazioni. 4. FLESSIBILITA' 1. L’articolazione dell’orario di lavoro può essere perseguita anche attraverso l’istituto della flessibilità, tenendo conto delle necessità di funzionamento, dell’esigenza di migliorare l’efficienza del servizio e il soddisfacimento delle necessità dell’utenza; tale isti tuto può essere adottato anche a seguito di richiesta del dipendente. 2. La flessibilità dell'orario giornaliero per il personale consiste nella possibilità di entrata posticipata e di uscita anticipata entro il limite di sessanta minuti o nell’avvalersi di entrambe le facoltà. 3. La programmazione settimanale potrà subire modifiche per improrogabili esigenze della Scuola o dell'attività. Le modifiche dovranno essere concordate. 92 5. TURNAZIONE Si intende per turnazione l’alternarsi del personale sugli orari ordinari. 1. Qualora non si riesca, nonostante il ricorso alla flessibilità, ad assicurare l'effettuazione dei servizi legati alle attività didattiche pomeridiane serali programmate e deliberate, curriculari, il lavoro può essere organizzato su turni. 2. Si potrà ricorrere alla turnazione, se l'effettuazione fuori orario antimeridiano di mansioni e funzioni previste dai profili professionali, sia svolta al miglioramento dell'efficacia dei servizio. 3. Uguale organizzazione si può estrinsecare allorché siano richiest e da complessi momenti di attività didattica, di aggiornamento, di sperimentazione e/o altro. 4. La turnazione coinvolge tutto il personale di ogni profilo chiamato alla prestazione di servizio, a meno che la disponibilità del personale volontario consenta altrimenti; 5. Qualora le disponibilità di personale siano superiori alle necessità di servizio, si farà ricorso alla rotazione tra il personale disponibile; 6. Qualora le disponibilità di personale siano inferiori alle necessità di servizio, si farà ricorso alla rotazione coinvolgendo tutto il personale del profilo 7. Salvo necessità personali inderogabili e improrogabili, ai C.S. non verranno concesse ferie o permessi durante i periodi di attività didattica. 8. Sono possibili scambi di turno tra due persone, previa disponibilità di entrambe. 6. PERMESSI RECUPERI E COMPENSAZIONI 1. Compatibilmente con le esigenze di servizio il personale A.T.A. può usufruire di brevi permessi per motivi personali di durata non superiore alla metà dell’orario giornaliero individuale di lavoro. I permessi complessivamente non possono eccedere 36 ore nel corso dell’anno scolastico. 2. II tempo non lavorato per permessi brevi e/o per ritardi può essere recuperato nella stessa giornata. In ogni caso il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi comunicherà mensilmente agli interessati il numero di ore ancora da recuperare. Tale recupero dovrà avvenire entro e non oltre l’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui sono stati concessi i per messi o si sono verificati i ritardi. 7.RILEVAZIONE DELL'ORARIO 1. La titolarità dei controllo dell'orario di lavoro dei personale ATA è del Direttore SGA 2. E' fatto obbligo a tutto il personale di garantire la presenza a Scuola attraverso la firma giornaliera da apporre su apposito registro insieme al relativo orario di entrata e di uscita. 93 3. Il registro delle firme sarà posto sul tavolo della Segreteria e, nei vari plessi è affidato ai coordinatori di plesso e sarà consultabile in qualsiasi momento dal DSGA 4. Il personale ATA assolve ai servizi esterni connessi con il proprio lavoro solo se autorizzato dal Dirigente Scolastico o dal Direttore SGA che rilasceranno l’autorizzazione. (L'autorizzazione all'uscita del Collaboratore Scolastico comandato per tutto l'a.s. ai servizi esterni viene concessa una sola volta all’inizio dell’ a.s. ). 8. ATTIVITA’ AGGIUNTIVE 1. La comunicazione di servizio concernente la prestazione di attività aggiuntive dovrà essere notificata, all’interessato da parte del D.S.G.A; 2. L’effettiva prestazione d’attività aggiuntive dovrà essere riscontrabile dal regi stro delle presenze; 3. Il prolungarsi della prestazione rispetto all’orario previsto nell’o.d.s. dovr à essere comunicato al D.S.G.A. che ne legittimerà il prolungamento; 4. Le attività aggiuntive di cui al presente articolo, quantificate per unità orarie, saranno retribuite con il Fondo d’Istituto. Solo in caso di esplicita richiesta del personale interessato, le ore non retribuite potranno essere compensate con recuperi orari o giorna lieri da fruire preferibilmente entro il mese successivo e/o nei periodi di sospensione dell’attività didattica e, in ogni modo, non oltre il termine del 30 aprile dell’anno scolastico successivo. 9. ASSENZE DEL PERSONALE Per assenze brevi dovute a malattia, permessi retribuiti, Leg ge n. 104 del 1992, ferie sarà richiesto al personale del plesso La pulizia dei locali assegnati al personale assente sarà effettuata con prestazione aggiuntiva di un’ora per ogni assente da parte del personale che si d ichiarerà disponibile. 10. FERIE 1. Entro il 30 maggio di ogni anno il personale deve presentare la richiesta di ferie dell’anno scolastico in corso. In mancanza di domanda le ferie saranno assegnate d’ufficio nel periodo estivo o secondo le esigenze di servi zio. 2. La durata delle ferie è di 32 giorni lavorativi comprensivi delle due giornate di cui all’art. 1, comma 1, lettera a), della Legge n.937/1977. I neo -assunti hanno diritto per tre anni a 30 giorni lavorativi. 3. Le ferie sono fruite a domanda nel corso di ciascun anno scolastico, compatibilmente con le esigenze di servizio anche in modo frazionato, assicurando almeno 15 giorni lavo rativi continuativi di riposo nel periodo 1 luglio - 31 agosto. 4. qualora le richieste dovessero essere concentrate nello stesso periodo per assicurare la presenza in servizio di ameno due collaboratori durante i mesi di luglio ed agosto si procederà al sorteggio di due unità per ogni settimana. 5. II personale può fruire delle ferie non godute nell’anno scolastico successivo, non oltre il mese di aprile. 94 6. Entro il 15 giugno il D.S.G.A. predispone il piano ferie dell’anno scola stico tenuto conto delle esigenze ridotte della presenza di personale nei mesi estivi e du rante l’interruzione dell’attività didattica. 11. CRITERI PER L’ASSE GNAZIONE DEL PERSONALE AI SETTORI DI SERVIZIO L’Istituto Comprensivo è suddiviso in plessi scolastici: 1. S. Caterina Marina :Scuola Primaria e Scuola Secondaria di 1° grado in via Nazionale 2. S. Caterina Marina : Scuola dell’Infanzia in via Carducci 3. S. Caterina Superiore: Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria in via Roma 4. Badolato Marina : Scuola dell’Infanzia in via delle Mimose 5. Badolato Marina : Scuola Primaria in via U. Foscolo 6. Badolato Marina : Scuola Secondaria di 1° grado in via Nazionale L’assegnazione delle singole unità di personale al diversi reparti di servizio verrà mantenuta per tutto l’anno scolastico, salvo eccezionali e motivate esigenze di servizio, ed è di sposta dal Direttore S.G.A. sulla base dei seguenti criteri e ordine di priorità : competenze specifiche professionalità acquisite disponibilità del personale 12. ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE AI PLESSI La determinazione dei posti di Collaboratore scolastico da destinare ai plessi, sezioni staccate, contenuta all’interno del Piano delle attività predispo sto dal D.S.G.A., è stabilita sulla base delle esigenze didattiche e organizzative e tenuto conto dei parametri del Decreto Ministeriale per la determinazione degli organici: a) numero degli alunni; b) durata del tempo scuola; c) esigenze riconosc iute dell’utenza dei servizi di segreteria Le assegnazioni sono di durata annuale, salvo eccezionali esigenze differenti, e sono disposte dal D.S.G.A. secondo i seguenti criteri: a) Conferma della sede occupata nell’anno scolastico precedente. b) II personale può chiedere di essere assegnato ad una qualsiasi sede dell’istituto. L’assegnazione è disposta prioritariamente nei confronti del personale già facente parte dell’istituto e poi di quello entrato a far parte dell’istituto a partire dall’anno scolastico 201 1/12. c) In caso di concorrenza di più soggetti si applica la graduatoria d’istituto formulata sulla ba se dell’anzianità di servizio nel plesso. d) In caso di conflitti o comportamenti che ingenerano tensioni nella sede assegnata si procederà al trasferimento, ad altro plesso, dell’unità responsabile della turbativa. e) Nel caso in cui la conflittualità è ascrivibile a più unità sarà spostato di sede il personale con meno anzianità nel plesso. 95 13. PAUSA DI LAVORO PER USO DI VIDEOTERMINALI (ART. 54 Decreto legis lativo 626/94 –Legge Comunitaria 2000) L’organizzazione del lavoro deve essere funzionale alla prevenzione dell’affaticamento visivo determinato dall’uso del videoterminale per un periodo sufficientemente lungo, che allo stato delle conoscenze scientifiche disponibili, si è ritenuto di quantificare nelle predette quattro ore. Deve essere consentito al lavoratore di fruire di una pausa di quindici minuti ogni cento venti minuti di applicazione al videoterminale . Tale pausa potrà essere fruita anche al di fu ori del posto di lavoro. 14. TRASPARENZA E DIRITT O DI ACCESSO AI DOCUMENTI AMMINISTRATIVI 1.Per il diritto di accesso agli atti amministrativi si applicano le vigenti norme in materia previste dalla legge N° 241 del 07/08/90, del D.P.R. N° 352 del 27/06/92 e tutte le successive modificazioni e integrazioni. 2. Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è riconosciuto a chiunque abbia interesse, personale e diretto, per la tutela di situazioni soggettive giuridicamente rilevanti. 3. II diritto di accesso, nei limiti e forme consentiti dalla vigente normativa, si esercita sugli atti amministrativi ed i provvedimenti adottati dai Consigli di classe, dal Collegio dei docenti, dal Consiglio di Istituto, dalla Giunta Esecutiva, dal Comita to di valutazione del servizio dei docenti e su eventuali decisioni formali adottate dal Dirigente Scolastico o dal Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi (ex Segretario). 4. Il diritto di accesso si esercita tramite richiesta verbale e/o istanza scritta indirizzate al Dirigente Scolastico. 5. Ogni procedimento di accesso, sotto la responsabilità del Preside, può essere delegato ad un funzionario e deve concludersi entro TRENTA giorni decorrenti dalla data di richiesta. 6. L'esame dei documenti vi ene effettuato dal richiedente avente titolo, nei modi di legge, alla presenza di personale addetto. Lo stesso può prendere appunti e trascrivere in tutto o in parte i documenti presi in visione o può richiederne copie, previo pagamento delle spese di rip roduzione degli atti, oltre all'istanza prodotta in carta legale, ( in carta libera vanno richiesti la copia o l'estratto degli atti inerenti al proprio rapporto d'impiego) secondo C.M. N° 94 del 17/03/94. 7. Il rifiuto o la limitazione dell'accesso richie sto sono ammessi nei casi previsti dal successivo articolo, con motivazione a cura del Preside e riferimento alla normativa vigente e alle circostanze di fatto, mentre il diritto all'accesso è sempre escluso laddove non si riscontri la sussistenza di un in teresse personale, diretto e attuale, serio, non emulativo, né riducibile a mera curiosità, ricollegabile alla persona 96 dell'istante da uno specifico nesso, per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti. Il rifiuto e/o il differimento deve sempre avv enire allorquando la richiesta è priva di motivazione. 8. Nell'ambito dei criteri fissati dall'art. 8 del DPR del 27/06/92 N° 352, sono sottratti all'accesso: a) i documenti relativi alla carriera personale dei docenti ed alla loro vita privata o professionale, salvo il diritto di accesso del dipendente ai documenti che lo interessano direttamente (legge 241/1990). b) i registri personali dei docenti, salvo il diritto di visione e/o di accesso del diretto interessato, a conoscere i voti attribuiti. c) i compiti in classe svolti dagli alunni, salvo il diritto di visione e/o di accesso all'elaborato del diretto interessato o del docente della rispettiva disciplina. 9. Le famiglie oltre che interloquire con la scuola, nei termini e nei modi previsti dal calendario scolastico, possono organizzarsi in comitati di lavoro con possibilità di intervenire mediante proposte atte a sostenere le attività didattiche e formative previste dal POF. 10. Agli incontri con le famiglie ciascun docente dedicherà un'ora alla settim ana nei mesi da Ottobre ad Aprile incluso. 11. Salvo esigenze diverse, la scuola organizzerà, in tempi che saranno tempestivamente comunicati agli interessati, due/tre incontri collegiali di tutti i docenti dell'Istituto con le famiglie degli alunni delle singole classi, almeno uno per ciascun quadrimestre, salvo il diritto riservato al Capo d’istituto di convocare le famiglie in caso di situazioni eccezionali e/o impreviste. 15. VOTI-PAGELLE 1. Gli esiti delle verifiche orali ed i voti attribuiti alle prov e scritte, pratiche e/o scritto/pratiche, devono essere comunicati tempestivamente agli alunni, al fine di procedere all’autocritica e, se del caso, prendere le dovute contromisure finalizzate al proprio successo scolastico. 2. Le pagelle degli alunni sar anno portate a conoscenza delle rispettive famiglie e potranno costituire oggetto di discussione in seno agli organismi 97 MODIFICA DEL REGOLAMENTO . Eventuali modifiche o aggiunte al regolamento possono essere proposte dal Dirigente Scolastico e da almeno un terzo dei consiglieri in carica o da una intera componente del Consiglio d’Istituto. La proposta si intende accolta, diventando così parte integrante del regolamento qualora venga approvata a maggioranza assoluta dal Consiglio d’Istituto in due s edute fra le quali sia intercorso almeno un mese. 98 COMPORTAMENTO Il voto del comportamento verrà attribuito dall’intero consiglio di classe in base ai seguenti indicatori e alla seguente griglia di valutazione, al fine di valutare gli alunni secondo criteri omogenei. VOTO 10 9 8 INDICATORI DESCRITTORI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 1. 2. 3. 4. Condotta Atteggiamento Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola Frequenza Ritardi Rispetto delle regole Condotta Atteggiamento Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola Frequenza Ritardi Rispetto delle regole Condotta Atteggiamento Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola Frequenza Ritardi Rispetto delle regole Condotta Atteggiamento Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola 5. 6. 7. Frequenza Ritardi Rispetto delle regole 1. 2. 3. 4. Condotta Atteggiamento Note disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola 5. 6. 7. Frequenza Ritardi Rispetto delle regole 1. 2. 3. Condotta Atteggiamento Note disciplinari 4. Uso del materiale e delle strutture della scuola 5. 6. 7. Frequenza Ritardi Rispetto delle regole 7 6 5 99 Sempre corretta Molto responsabile Nessuna Appropriato Assidua Nessuno Puntuale e costante Molto corretta Responsabile Nessuna Appropriato Assidua Quasi nessuno Puntuale e costante Corretta Abbastanza responsabile. Qualche ammonizione verbale. Quasi sempre appropriato. Regolare. Saltuari Costante. Complessivamente corretta Non sempre responsabile. Sporadiche ammonizioni scritte Non sempre appropriato e rispettoso degli ambienti Non sempre regolare. Frequenti con assenze strategiche. Saltuarie inadempienze nel rispetto delle consegne e del regolamento di Istituto. Non sempre corretta Reprensibile Frequenti ammonizioni verbali e scritte. Mancanza di rispetto nei confronti delle strutture Irregolare Continue assenze e ritardi. Inadempienza del rispetto delle consegne e del regolamento d’Istituto. Decisamente scorretto. Riprovevole. Numerosi ammonimenti verbali e scritti con eventuali sospensioni dalle lezioni. Totale mancanza di rispetto nei confronti delle strutture Assenze reiterate e ingiustificate. Frequenti Inesistente, danno arrecato intenzionalmente alle persone. AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEI DOCENTI Un elemento fondamentale per l’erogazione del servizio scolastico in termini qualitativi, è senz’altro l’aggiornamento professionale dei docenti. Nell’Istituto Comprensivo di Badolato esso è finalizzato all’arricchimento di ogni docente in relazione ai cambiamenti prefigurati dall’autonomia, allo sviluppo dei contenuti dell’insegnamento, ai metodi e all’organizzazione dell’insegnare, all’integrazione delle tecnologie. L’occasione di in contri con personale qualificato su problematiche che interessano il mondo dell’educazione, risulta di assoluta priorità per la progettazione e la realizzazione concertata di iniziative che sono finalizzate ai miglioramenti degli esiti formativi degli alun ni. Grazie ai corsi di formazione autogestiti dalla scuola e al corso Ministeriale riferito al “Piano Nazionale di Formazione sulle Competenze Informatiche e Tecnologiche del Personale della scuola“, oltre la metà degli insegnanti è in grado di utilizzare il computer nella didattica. Tutti i docenti del circolo saranno interessati durante l'anno scolastico ad iniziative di aggiornamento e/o autoaggiornamento organizzate dalla scuola, da Enti ed Associazioni e/o in rete con altre Scuole. 100 ORGANICO ISTITUTO COMPRENSIVO SCUOLA DELL’INFANZIA PLESSO BADOLATO MARINA SEZIONI / INSEGNANTI 3 SEZIONI Prima sezione Condello Vittoria Paoletti Vittoria Francesca Seconda sezione Ciccaglioni Piera Drago Giovanna Guarneri Anna (sostegno) Terza sezione Squillacioti Vittoria Bagetta Concetta Religione: Calarco Luigi (4 ore e 30 minuti settimanali) 2 SEZIONI S. CATERINA MARINA Prima sezione Martello Eleonora Quaranta Anna Romina Seconda sezione D’Angelo Daniela Colubriale Emilia Religione: Epifani Teresa ( tre ore settimanali) S. CATERINA SUPERIORE SEZIONE UNICA Ljoi Maria Vittoria Comito Caterina Religione: Calarco Luigi (1 ora e mezza settimanale) 101 SCUOLA PRIMARIA DI BADOLATO MARINA Classe I A Classe I B Classe II A Classe III A Catanzariti Teresa (Italiano, Arte, Storia, Ed. fisica, Musica) Frascà Vincenza(Matematica, Inglese) Polacco Caterina (Scienze, Tecnologia, Geografia) Caporale Immacolata ( Religione) Lopilato Cinzia (Italiano, Arte, Storia, Ed. fisica, Musica, Inglese) Frascà Vincenza(Matematica, Geografia) Polacco Caterina (Scienze, Tecnologia) Caporale Immacolata ( Religione) Verdiglione Mariastella(Italiano, Arte, Storia, Musica) Laganà Annamaria (Matematica, Scienze, Tecnologia, Geografia, Ed. fisica) Gallelli Teresa (Inglese) Caporale Immacolata ( Religione) Artuso M. Lidia(Italiano, Arte, Storia, Musica, Ed. fisica) Pultrone Giuseppe (Matematica, Scienze, Tecnologia, Geografia) Gallelli Teresa (Inglese) Caporale Immacolata ( Religione) Classe IV A Ermocida Vittoria(Italiano, Arte, Storia, Inglese) Pacetta Nicolina (Matematica, Scienze, Tecnologia, Geografia, Musica, Ed. Fisica) Caporale Immacolata ( Religione) Classe V A Piroso Domenica(Italiano, Arte, Storia, Inglese) Lanciano Angelina (Matematica, Scienze, Tecnologia, Musica, Ed. fisica, Geografia) Caporale Immacolata ( Religione) 102 SCUOLA PRIMARIA DI S. CATERINA MARINA Classe I A Classe II A Classe III A Classe IV A Classe V A Mannello Anna ( Italiano, Arte, Storia, Geografia, Musica, Ed. fisica, Tecnologia) Marrocchella Eleonora(Matematica, Scienze) Gallelli Teresa (Inglese) Caporale Immacolata ( religione) Lamanna Carmela ( Italiano, Arte, Storia, Geografia) Bressi Domenica (Matematica, Scienze, Tecnologia) Gallelli Teresa ( Inglese, Ed. fisica, Musica) Caporale Immacolata (religione) Nesticò Maria Caterina (Italiano, Arte, Storia, Geografia, Musica, Ed. Fisica, Inglese ) Colubriale Luisa (Matematica, Scienze, Tecnologia) Caporale Immacolata ( Religione) Lamanna Carmela ( Italiano, Arte) Colubriale Luisa (Matematica, Scienze, Tecnologia,Musica) Parretta Nicolina (Storia, Geografia, Ed. fisica) Gallelli Teresa ( Inglese) Caporale Immacolata ( Religione) Parretta Nicolina ( Italiano, Arte, Storia, Geografia) Bressi Domenica (Matematica, Scienze, Tecnologia) Mannello Anna(Musica, Ed. fisica) Gallelli Teresa (Inglese) Caporale Immacolata ( Religione) SCUOLA PRIMARIA DI S. CATERINA CC CLASSI I A - II A CLASSI III A -IV A – VA Fazio Caterina (Italiano, Inglese, Arte, Storia, Cittadinanza, Geografia, Musica ) Marrocchella Eleonora (Matematica, Ed. Fisica) Lanciano Domenica (Scienze, Tecnologia) Epifani Teresa (Religione) Arcadi Rita Francesca (sostegno) Epifani Teresa ( Religione) Lanciano Domenica ( Italiano, Arte, Musica, Storia/Cittad., Geografia,Tecnologia) Fazio Caterina(Scienze) Marrocchella Eleonora(Matematica, Ed. Fisica) Gallelli Teresa (Inglese) Epifani Teresa (Religione) 103 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – BADOLATO DOCENTI DISCIPLINA CLASSI ORE DI LEZIONE Riitano Giuseppina Italiano – StoriaGeografia IA 10 Riitano Giuseppina Geografia II A 2 Gualtieri Daniela Italiano -StoriaGeografia III A 10 Gualtieri Daniela Italiano - Storia II A 8 Reina Elena Francese I A - II A - IIIA 6 Dominijanni Vittoria Inglese I A - II A – IIIA 9 Guarna Angela Sc. matematiche, chim. fis. e naturali I A - II A - III A 18 Gallelli Mario Tecnologia I A - II A – IIIA 6 Boccalone Rita Arte I A - II A – IIIA 6 Micò M. Carmela Musica I A - II A - IIIA 6 + 3 disposizione Mondilla Luigi Ed. Fisica IIIA 2 Amadori Attilio Ed. Fisica I A - II A 4 Talotta Domenico Religione I A - II A - IIIA 3 Margherita Oliveti Sostegno III A 18 Messinese Ferruccio Pianoforte I A - II A – III A 6 Piccirillo Valeria Violino I A - II A – III A 6 Lamantea Marco Flavio Flauto I A - II A – III A 6 Scanga Flavio Chitarra I A - II A – III A 6 104 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO – S. CATERINA DOCENTI DISCIPLINA CLASSI ORE DI LEZIONE Cerra Paolo Italiano – StoriaGeografia IA 12 + 2 (approf.) Cerra Paolo (Lettere) Storia- Geografia II A 3 +1 (approfond.) Riitano Giuseppina Italiano II A 7 Leto Caterina Italiano – StoriaGeografia III A 12 + 2 (approfond.) Italiano II A Leto Caterina + 1 mensa +1 mensa 2 +1 (approfond.) + 1 mensa Reina Elena Francese I A - II A – IIIA 6 Dominijanni Vittoria Inglese I A - II A – IIIA 9 Principe Cinzia Scienze matemat., fisiche e naturali II A - III A 16 + 2 mensa Gallelli Mario Tecnologia I A - II A – IIIA 6 Boccalone Rita Arte I A - II A – IIIA 6 Micò M. Carmela Musica I A - II A - IIIA 6 + 3 disposizione Mondilla Luigi Ed. Fisica I A - II A - IIIA 6 Talotta Domenico Religione I A - II A - IIIA 3 Messinese Ferruccio Pianoforte I A - II A – III A 6 Piccirillo Valeria Violino I A - II A – III A 6 Lamantea Marco Flavio Flauto I A - II A – III A 6 Chitarra I A - II A – III A 6 105 PERSONALE ATA Il personale ATA è composto dal Direttore Generale dei Servizi Amministrativi, 3 Assistenti Amministrativi e 14 Collaboratori scolastici. Il personale di segreteria, che opera nella sede centrale di via Nazionale, è composto dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi e da 3 assistenti amministrativi con buona anzianità di servizio e formazione professionale. Le funzioni di informazione, programmazione, organizzazione e coordinamento delle attività degli uffici sono svolte dal Direttore Generale dei Servizi Amministrativi, sentito il parere del Dirigente Scolastico. La gestione dei servizi amministrativi prevede attenzione a quanto indicato nel Contratto Formativo e regolato dalla Carta dei Servizi della Scuola, in particolare alla disponibilità nel rapporto con l’utenza ed alla funzionalità dell’ufficio. Il personale della segreteria, nella relazione con il pubblico, provvede, anche con l’ausilio di tecnologie informatiche, all’informazione sugli atti amministrativi, al servizio di partecipazione L. 241 e alla ricerca e analisi di proposte finalizzate al miglioramento delle prestazioni. In ogni procedura si attua il principio della trasparenza, nel rispetto del diritto alla corretta informazione e all’accesso alla documentazione. Accedono agli atti dei procedimenti coloro che ne hanno il diritto, ai sensi dell’art. 10 della L. 241 del 1990 e i titolari di interessi personali, ai sensi dell’art. 22 della predetta Legge. Gli uffici sono provvisti di telefono/fax, attrezzature informatiche e osservano il seguente orario di servizio: da Lunedì a Sabato dalle ore 7:30 alle ore 13:30. E’ garantita l’apertura degli uffici al pubblico nei giorni di Lunedì, Mercoledì e Venerdì in orario antimeridiano dalle ore 11:30 alle ore 13:00 e il Mercoledì in orario pomeridiano dalle ore 15:00 alle ore 16:00. L’ufficio di presidenza è aperto al pubblico previo appuntamento in segreteria. La scuola rispetterà la chiusura prefestiva nei giorni di sospensione delle lezioni, cioè nei periodi di vacanza. Prefestivi personale ATA 24 Dicembre 2014 27 Dicembre 2014 31 Dicembre 2014 05 Gennaio 2015 04 Aprile 2015 02 Maggio 2015 01 Giugno 2015 Tutti i Sabato di Luglio (4, 11, 18, 25) Tutti i Sabato di Agosto (1, 8, 22, 29) e il 14 /08/2014 Per un totale di 96 ore di prefestivi. La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico con modalità di risposta che comprendono nome dell’Istituto, qualifica di chi risponde e persona in grado di fornire le informazioni richieste. All’albo della scuola è possibile prendere visione di: pubblicizzazione del POF e della programmazione didattico/educativa; calendario delle attività funzionali all’insegnamento; delibere degli Organi collegiali e norme che regolano il funzionamento della scuola; graduatorie aspiranti a contratto a tempo determinato; bacheca sindacale. Alle istanze presentate si risponde: immediatamente quando le informazioni possono essere raccolte e/o documentate con gli 106 strumenti a disposizione degli Uffici; entro il terzo giorno dalla richiesta, se essa include certificati di iscrizione e di frequenza; entro il quinto giorno, quando l’informazione richiede una ricerca più complessa (es. valutazioni, giudizi, certificati di servizio). Le schede di valutazione non ritirate vengono depositate in Segreteria e consegnate immediatamente alla richiesta. I collaboratori scolastici, che vigilano l’ingresso e l’entrata degli Uffici e di tutti gli alunni durante l’intera giornata scolastica, devono fornire all’utenza le prime informazioni sulle modalità di fruizione del servizio. I collaboratori scolastici sono distribuiti nei vari plessi come da tabella: PLESSO NUMERO Scuola Sec. di 1° grado – Badolato M. 2 Scuola Primaria – Badolato M. 2 Scuola dell’Infanzia – Badolato M. 2 Scuola Primaria e Scuola Sec. di 1° - S. Caterina M. 2 Scuola dell’Infanzia – S. Caterina M. 2 Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria – S. Caterina S. 2 Prevalentemente questo personale è stabile e con buona anzianità di servizio. L’orario settimanale di servizio per i collaboratori scolastici, da prestare in non meno di sei giorni, comprende 36 ore. La definizione della distribuzione delle ore nella giornata e nella settimana è determinata dall’accordo con il Dirigente Scolastico e la R.S.U., sulla base delle linee fissate dal Consiglio d’Istituto. 107 SUPPORTI STRUTTURALI L’Istituto Comprensivo è dotato dei seguenti laboratori: 3 aule multimediali (computer e lavagne interattive); 1 laboratorio scientifico; 3 biblioteche; 2 palestre comunali. L’utilizzo delle nuove tecnologie informatiche nell’ambito didattico rappresenta uno dei fatti più significativi e importanti introdotti nella scuola negli ultimi anni portando cambiamenti nei linguaggi di base e ad un diverso modo di apprendere e comunicare. Gli alunni vivono questo momento formativo con interesse e serenità, si accostano a questi strumenti con curiosità e desiderio di imparare: lo studio diventa piacere. Infatti ognuno si sente stimolato a creare, a progettare diventando artefice di ciò che fa; tutto ciò avviene in un atteggiamento collaborativo con gli altri divertendosi. 108 VISITE GUIDATE – VIAGGI D’ISTRUZIONE Le visite guidate, i viaggi di istruzione, lo svolgimento di attività sportive, gli scambi culturali con altri paesi europei, intesi quali strumenti per collegare l’esperienza scolastica all’ambiente esterno nei suoi aspetti fisici, paesaggistici, umani, culturali e produttivi, rientrano tra le attività didattiche ed integrative della scuola.Sarà privilegiato il mese di Aprile, eccezionalmente la prima decade di Maggio. Si precisa che se, per qualunque motivo, l’insegnante che organizza l’uscita non potrà accompagnare gli alunni, sarà sospesa la visita guidata. Per motivi di sicurezza e in casi particolari è richiesto il numero di almeno 2 docenti accompagnatori, indipendentemente dal numero degli alunni. SCUOLA INFANZIA CLASSI DESTINAZIONE Terza Sezione Badolato Terza Sezione Badolato S. Caterina Ionio M. Terza sezione S. Caterina Centro Terze Sezioni S . Caterina Terze Sezioni dell’Istituto Terze Sezioni dell’Istituto PRIMARIA Badolato S. Caterina Centro S. Caterina Marina s. Caterina CC Sedi scolastiche Scuola Primaria Badolato/S. Caterina Catanzaro PARTICOLARI DA VISITARE Agriturismo “La Sena”fattoria didattica PERIODO Ultima decade di Maggio Panificio “il Bastone”lavorazione - produzione del pane (progetto Expo 2015) Produzione del pane casereccio dalla nonna di un alunno 28 novembre 2014 dalle10:00 alle 11:30 n.27 alunni Spiaggia -ambiente marino (progetto accoglienza) Classi prime scuola primaria Badolato/S. Caterina Prima decade Giugno Progetto ”Una Regione in movimento” Aprile –Maggio 2015 Badolato n. S.Caterina M n.13 al. S.Caterina C.C n.3 al. dicembre / gennaio 2014 n. 3 alunni 21 Maggio 2015 Prime tutti i plessi Amaroni Azienda agricola produzione miele fattoria didattica (progetto “EXPO”) Seconde Lamezia Produzione caramelle ”Silagum” 30 Aprile 2015 Badolato sez. A n.15 alunni Badolato sez. B n. 15 alunni S. Caterina M. n.11alunni S. Caterina C.C.n.6 alunni 28 Aprile 2015 n.35 alunni +3 Acc. Badolato Produzione olio -frantoio 14 Novembre 2014 109 “Epifani”(progetto EXPO) S. Caterina M.n.11 alunni S Caterina C.C. n.1 alunno+2acc. 15 Maggio2015 Badolato 20* alunni s. Caterina M. 20 alunni S. Cat.C.C n.6 alunni +4 acc. 15 Maggio 2015 32 alunni +3 acc. 27 Marzo 2015 Badolato n. 21*alunni S. Caterina M. n.8 alunni S. Caterina CC n. 2alunni + 4acc. Terze Mongiana – Serra S. Bruno Regie Ferriere – percorso naturalistico Quarte Mongiana – Serra S. Bruno Reggio Calabria Regie Ferriere – percorso naturalistico Palazzo “Campanella”sede del Consiglio Regionale (progetto “ragazzi in Aula”) Museo - Bronzi di Riace Quinta Badolato Badolato Borgo Convento S. Maria degli Angeli (progetto ”Racconto la mia storia”) Aprile/Maggio2015 Badolato n.21*alunni +2 Acc. Quinta Badolato Soverato Caserma Comando dell’Arma dei Carabinieri (progetto legalità). Tutte le quinte Plessi scolastici Scuola Secondaria Badolato – S. Caterina Incontri “Continuità” Tutte le quinte Sila Bellezze naturalistiche – musei 18 Dicembre 2014 Badolato n. 21*alunni +2acc. 02 Dicembre 2014 S. Caterina n.10alunni +2 acc. 21 Maggio 2015 Badolato n. 21 alunni S. Caterina M. n. 8 alunni S. Caterina CC n. 2 alunni + acc. 27 – 28 -29 Aprile 2015 n. 31* alunni +4 acc. Aprile / Maggio 2015 n. alunni 195**+acc. 10/12/2014 n. 50* alunni+5 acc. Quinte Quinte S. Caterina Tutte le Catanzaro classi Tutte le Ambiente marino classi S. Caterina Centro Terza-quarta S. Caterina Marina Progetto “Una Regione in movimento” Progetto ”Conosciamo il mare attraverso i pescatori” 110 Tutte le classi S.Caterina C.C. Tutte le classi Tutte le classi Tutte le classi Prime / seconde Prime /seconde Tutte le classi Scuola Secondaria di Primo Grado S. Caterina Centro Progetto legalità “4 Novembre” Roma Centro storico – Palazzo “Montecitorio” sede della Camera dei Deputati – “Palazzo Madama” sede del Senato Milano con la sosta EXPO di 1 giorno in Visita centro storico Toscana e di 1 (Duomo- Castello giorno in Umbria sforzesco - La Scala) Soverato Teatro in lingua Inglese Mongiana – Serra S. Bruno Roccelletta di Borgia Bova Terze Soverato Tutte le classi S. Caterina M. S. Caterina Centro Regie Ferriere-Percorso naturalistico Museo e Parco Archeologico “Scolacium” Azienda agricola e consorzio del bergamotto (progetto “Expo”) Progetto “I luoghi della prevenzione” Progetto “legalità” Giornata delle Forze Armate 4 Novembre2014 20 – 21 – 22 /10/2014 17 -22 Maggio 2015 Marzo 2015 12 Maggio 2015 n. 75 alunni + 4 acc. 16 Aprile 2015 n.75 alunni + 4 acc. 20 Dicembre n. 114*alunni+ 9 acc. 13 Novembre S.Caterina n.21 alunni +1 acc. 27 Novembre Badolato n.18 alunni +1 acc. 4 Novembre 2014 PROSPETTO USCITE /INCONTRI ORIENTAMENTO SCUOLA SECONDARIA (in corso di aggiornamento) SCUOLA ITC “CALABRETTA” SOVERATO CLASSI- N. ALUNNI ISTITUTO ALBERGHIERO SOVERATO III SECONDARIA S.Caterina e Badolato n.39alunni+acc. IPSIA FERRARIS CATANZARO PERIODO 11/12/2014 14/01/2015 In orario antimeridiano 17/12/2014 111 LOCALITA’ IN SEDE ORE 9:00 S. CATERINA ORE 10:00 BADOLATO SOVERATO ORE 9:00S Caterina Ore 10:00 Badolato LA CONTINUITÀ ORIZZONTALE Esiste un versante della continuità “esterno” alla scuola: quello con il territorio. In realtà famiglie, agenzie formative, enti locali, associazioni sono “interni” al sistema scolastico, nel senso che ne condizionano l’esistere; sarebbe estremamente riduttivo considerarli alla stregua dei fattori esterni, aggiuntivi, scarsamente influenti. Non basta mettere in comunicazione, aprendo una porta, due mondi diversi per aspettarsi che collaborino: è necessario occupare insieme uno spazio mentale, progettuale, culturale. Il primo contesto naturale con il quale la scuola deve porsi in stretto legame di continuità è quello familiare. Il coinvolgimento delle famiglie nel processo unitario dell’educazione avverrà attraverso appositi incontri per renderle partecipi di quanto si è fatto e di quanto si continuerà a fare, per raccogliere aspettative, bisogni, punti di forza e di debolezza di cui la scuola deve tener conto. Tutto ciò servirà per adottare strategie adeguate e orientare l’azione didattico-educativa verso una crescita globale degli alunni. Nel rapporto scuola-famiglia ci sarà, dunque, la “cogestione” dei processi educativi. Nell’ottica dei principi enunciati, il territorio nel quale è inserita l’unità scolastica esprime un ruolo attivo, di compenetrazione, nella gestione ed erogazione del servizio formativo. La scuola si attiverà affinché l’Ente locale partecipi al finanziamento di progetti che richiedono l’utilizzo di esperti nella realizzazione di specifiche attività miranti allo sviluppo del benessere e della qualità della vita dei minori. In tal modo la scuola, aprendosi al territorio, non resterà estranea alla grande sfida del XXI secolo: “Investire nell’educazione affinché ogni persona sia sempre più in grado di esprimere, affermare e sviluppare il proprio potenziale umano fatto di unicità, di costruttività, di creatività e di responsabilità”. 112 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SCUOLA DELL’INFANZIA – PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO “Tommaso Campanella” Via Nazionale -88060 Badolato ( CZ ) Tel. 0967/814185 Fax 0967/811939 C.f. 97035190798 Cod mec. CZIC818007 CURRICOLO VERTICALE ORIENTANTE A.S. 2014/2015 FONTI DI RIFERIMENTO > Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione 2012 >Raccomandazione del Parlamento europeo 2006 “Competenze chiave per l'apprendimento permanente” Il Dirigente Scolastico prof.ssa Marcella Crudo 113 FINALITÀ DEL CURRICOLO SAPERE SAPER FARE SAPER ESSERE PREMESSA Il curricolo risponde con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai 3 ai 14 anni e viene predisposto con riferimento al “Profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione”, ai “Traguardi per lo sviluppo delle competenze” e agli “Obiettivi di apprendimento” specifici per ogni disciplina . Si articola attraverso i campi di esperienza nella scuola dell’infanzia, attraverso le aree disciplinari nella scuola primaria e le discipline nella scuola secondaria di 1^ grado. L'assunzione del principio della CONTINUITÀ VERTICALE è considerata condizione necessaria per realizzare un percorso educativo che garantisca a ogni allievo la centralità e la continuità costruttiva. Essa si realizza in un processo di apprendimento in cui il sapere si espande e si organizza mettendo in collegamento le conoscenze possedute con quelle più complesse che verranno progressivamente acquisite in un'ottica di superamento del profilo e delle finalità formative del singolo segmento. Tale concezione si concretizza nella costruzione di un curricolo verticale completo che possa rispondere alle effettive esigenze della comunità scolastica, ai bisogni del contesto socio-culturale nel rispetto dell'età e del grado di maturazione degli alunni. L'elaborazione del curricolo d'istituto rappresenta il terreno su cui si misura concretamente la capacità progettuale di ogni singola istituzione scolastica autonoma. È parte integrante del POF in quanto rappresenta la sintesi della progettualità formativa e didattica della scuola. 114 Il curricolo progettato per il nostro Istituto Comprensivo prevede il superamento di una semplice definizione di contenuti in progressione e vuole caratterizzarsi come percorso formativo unitario ispirato a una logica progressiva che porti allo sviluppo e al raggiungimento di competenze definite e certificabili sia negli specifici ambiti disciplinari sia in quelli trasversali e metodologici. È costruito nel pieno rispetto della specifica identità educativa e professionale di ciascun segmento e intende facilitare il raccordo tra i diversi ordini di scuola. Le competenze che si intendono sviluppare sono da considerarsi come sapere agito, capacità di mobilitare, combinandole, conoscenze, abilità, attitudini, capacità personali, sociali e metodologiche per gestire situazioni e risolvere problemi in contesti significativi con autonomia e responsabilità utilizzando i saperi posseduti ma anche attivandone di nuovi. Si è scelto di organizzare il curricolo a partire dalle otto competenze chiave europee e di cittadinanza attiva perché esse rappresentano la finalità generale dell’istruzione e dell'educazione in quanto necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personale, l’inclusione sociale, l’occupazione e possono fungere da filo conduttore unitario dell’insegnamento/apprendimento attribuendogli senso e significato. A partire dal curricolo d'istituto i docenti, in stretta collaborazione, individueranno le esperienze di apprendimento, le scelte didattiche e le strategie più significative e idonee a garantirne la qualità, ponendo attenzione all'integrazione e interconnessione tra le discipline. Il raggiungimento dei traguardi previsti per ciascuna competenza non è responsabilità del docente della specifica disciplina ma deve essere un compito condiviso da tutti al fine di assicurare l'unitarietà dei processi di apprendimento e rendere costruttivo ed efficace il percorso di ogni alunno. Lo sviluppo delle competenze viene promosso adottando una didattica flessibile e collaborativa che privilegia sia l'esperienza attiva dell'allievo, la sua riflessività, l'apprendimento induttivo, la creatività, l'approccio integrato interdisciplinare sia la costruzione sociale dell' apprendimento tramite la collaborazione e l'aiuto reciproco. La valutazione delle competenze avviene osservando le modalità con cui l'alunno utilizza le conoscenze, le abilità e le capacità personali possedute, quale grado di autonomia e responsabilità raggiunge e assume, in tal modo, una funzione formativa , di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. 115 COMPETENZE DISCIPLINARI CURRICOLO COMPETENZE CHIAVE Parlamento europeo e consiglio COMPETENZE CHIAVE Europeo 2006 ATTIVA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO di CITTADINANZA LECOMPETENZE CHIAVE sono il risultato del processo d’integrazione ed interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali. Gli obiettivi di apprendimento individuano, invece, ”campi di sapere ed abilità ritenuti indispensabili al fine del raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze”. Hanno il compito di formare il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé, di corrette significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. 116 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Nel curricolo, risultato di scelte culturali, pedagogiche, metodologiche e disciplinari che caratterizzano il percorso formativo di ciascun allievo, vengono delineate le competenze e i traguardi che l’alunno deve raggiungere al fine di ogni ordine di scuola. In particolare, il quadro di riferimento europeo delinea otto competenze chiave e otto di cittadinanza attiva. COMPETENZE CHIAVE (Raccomandazione del Parlamento Europeo 18/12/2006) 1. Comunicazione nella madrelingua; 2. Comunicazione nelle lingue straniere; 3. Competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia; 4. Competenza digitale; 5. Imparare a imparare; 6. Competenze sociali e civiche; 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità; 8. Consapevolezza ed espressione culturale. COMPETENZE DI CITTADINANZA ATTIVA D.M. 22/08/ 2007 n. 139 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Imparare ad imparare Progettare Comunicare (comprendere, rappresentare) Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione Il raggiungimento di tali obiettivi formativi è il presupposto per garantire la trasformazione delle potenzialità e capacità di ciascun alunno in reali e documentate competenze. I docenti, pertanto, nel progettare il percorso formativo, utilizzano gli obiettivi di apprendimento ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze e una didattica inclusiva che, attraverso un percorso individualizzato e attività di recupero mirate, fa sì che ogni alunno raggiunga la “ sua eccellenza”. In questa individuazione di strade e modi di lavoro comune non bisogna perdere di vista la dimensione formativa dell’orientamento, un processo che si articola lungo l’intero arco di vita (long life education) e consiste nello sviluppo graduale di competenze e della conoscenza di sé, per la costruzione di scelte responsabili. Uno dei principali assi su cui si sviluppa l’orientamento è la progressiva consapevolezza delle responsabilità in merito al proprio processo di apprendimento e delle strategie messe in atto per imparare. Riveste particolare importanza la conoscenza della nostra Carta costituzionale, l’adesione ai suoi principi e ai suoi valori di libertà, di giustizia, di uguaglianza, di rispetto della dignità della persona, di solidarietà, di pari opportunità, di democrazia; questi elementi costituiscono il punto di partenza, fin dalla scuola dell’Infanzia, per sviluppare la coscienza civica, per imparare a convivere in armonia con le tante diversità presenti nella nostra società e per interpretare criticamente un mondo globalizzato, tecnologicamente avanzato e soggetto a continui cambiamenti. 117 COMPETENZE CHIAVE SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA COMPETENZA CAMPO D’ ESPERIENZA AREA DISCIPLINARE SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO DISCIPLINA Comunicare in madrelingua I discorsi e le parole Area linguistica Italiano lingua I discorsi e le parole Area linguistica Inglese Francese Comunicare straniera in Competenza matematica e La conoscenza del mondo competenze di base in scienza e tecnologia Area matematico- Matematica scientifico-tecnologica Scienze Geografia Tecnologia Competenza digitale Tutti i campi di esperienza Tutte le aree disciplinari Tutte le discipline Imparare ad imparare Tutti i campi di esperienza Tutte le aree disciplinari Tutte le discipline Competenze storico-sociali Spirito d’iniziativa imprenditorialità Consapevolezza espressione culturale Il sé e l’altro Area socio-antropologica Storia Tutti i campi di esperienza Tutte le discipline Cittadinanza e concorrenti concorrenti costituzione Tutte le discipline concorrenti e Tutti i campi d’ esperienza Tutte le aree disciplinari Tutte le discipline ed Il sé e l’altro Il corpo e il movimento Immagini, suoni, colori Area motoria Storia Area linguistico- Educazione artistica espressiva Musica Educazione fisica Religione 118 COMPETENZE DI CITTADINANZA ATTIVA SCUOLA DELL'INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Competenze Campi d'esperienza Area disciplinare Discipline Imparare ad imparare Tutti i campi d'esperienza Tutte le aree disciplinari Tutte le discipline Progettare Progettare Progettare Progettare Comunicare I discorsi e le parole Area linguistica Immagini, suoni, colori Area espressiva Il corpo e il Area motoria movimento Italiano Arte Educazione fisica Lingue straniere Collaborare e partecipare Il sé e l'altro. La Tutte le aree disciplinari conoscenza del mondo Tutte le discipline Agire in modo autonomo e responsabile Il sé e l'altro Area storico-antropologica Storia Il corpo in movimento Cittadinanza e costituzione Risolvere i problemi La conoscenza del mondo Area matematicoscientifico-tecnologica Matematica Scienze Tecnologia Individuare collegamenti e relazioni La conoscenza del mondo e tutti i campi concorrenti Area matematicoscientifico-tecnologica Matematica Scienze Tecnologia Geografia Acquisire e interpretare l'informazione Tutti i campi d'esperienza Tutte le aree disciplinari Tutte le discipline 119 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE DA RAGGIUNGERE AL TERMINE DI CIASCUN SEGMENTO DI SCUOLA Tali traguardi, posti al termine dei più significativi snodi del percorso curricolare, rappresentano riferimenti per gli insegnanti, indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa nello sviluppo integrale dell’alunno. Vengono di seguito elencate le competenze che l’alunno deve possedere per ogni campo di esperienza, area disciplinare e disciplina al termine di ogni ordine di scuola. SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza SCUOLA PRIMARIA Area linguistica SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina I DISCORSI E LE PAROLE Il bambino -usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il primo lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. -Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. -Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazione, inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni ei significati. -Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definire regole. -Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. - Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. ITALIANO L’alunno -partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. - Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. - Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi. - Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l'apprendimento di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell'esposizione orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica. - Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura per l'infanzia, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali. Scrive testi corretti ortograficamente, chiari e coerenti, legati all'esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola ITALIANO L’alunno -interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. -Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio, nella realizzazione di giochi o prodotti nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali -Ascolta e comprende testi di vario tipo diretti e trasmessi dai media, riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione del mittente -Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di 120 offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli. -Capisce e utilizza nell'uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio. -Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. -È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). -Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logicosintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi. 121 studio e di ricerca anche avvalendosi di rapporti specifici, schemi, mappe, presentazione al computer, ecc. -Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di studio personali e collaborativi, per ricercare, raccogliere e rielaborare i dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. -Legge testi letterari di vario tipo (narrativo, poetici, teatrali) e comincia a costruirne un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnati. -Scrive correttamente testi di tipo diverso(narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. -Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento di linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. -Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto uso, di alta disponibilità). -Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso. -Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. -Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo. -Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logicosintattica della frase semplice e complessa , ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggiore precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti. INGLESE L’alunno -L’alunno comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari. -Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati. -Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine. -Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni. -Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera. 122 INGLESE Le competenze in uscita al termine della Scuola Secondaria di primo grado sono riconducibili al Livello A 2 e avvio al B1del Quadro Comune Europeo di Riferimento Europeo – European Framework. L’alunno -comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero; -Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio; -Interagisce con uno o più interlocutori in contesti familiari e su argomenti noti; -Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo; -Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contesti di studio di altre discipline; -Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari; -Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera; -Affronta situazioni nuove attingendo al suo repertorio linguistico; usa la lingua per apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti; -Auto-valuta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere. FRANCESE L’alunno -comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari; -Comunica oralmente in attività che richiedono solo uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.; -Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente; -Legge brevi e semplici testi con tecniche adeguate allo scopo; -Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante; -Stabilisce relazioni tra semplici elementi 123 linguistico-comunicativi e culturali propri delle lingue di studio; -Confronta i risultati conseguiti in lingue diverse e le strategie utilizzate per imparare. SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza LA CONOSCENZA DEL MONDO Il bambino -Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità, utilizza simboli per registrarle, esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. -Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. -Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. -Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. -Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi . -Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezze, pesi e altre quantità. -Individua le posizioni di oggetti e di persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc, e segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. SCUOLA PRIMARIA Area matematico-scientificotecnologica MATEMATICA L’alunno -si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. -Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. -Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. -Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). -Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici. -Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. -Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. -Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. -Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. 124 SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina MATEMATICA L’alunno -si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. -Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. -Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni. -Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza. -Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. -Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi. -Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di -Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). -Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà. definizione). -Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e controesempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. -Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale. -Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità. -Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà. SCIENZE L’alunno -sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. -Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. -Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni, registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali. -Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici SCIENZE L’alunno: -esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause. -ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. -Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. -Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole 125 modelli. -Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi animali e vegetali. -Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento, utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute. -Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente sociale e naturale. -Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un linguaggio appropriato, -Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.) informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano. delle sue potenzialità e dei suoi limiti. -Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. -È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. -Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. -Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. TECNOLOGIA L’alunno -riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo artificiale. -E' a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. -Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento. -Sa ricavare informazioni utili su proprietà e caratteristiche di beni o servizi leggendo etichette, volantini o altra documentazione tecnica e commerciale. -Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. TECNOLOGIA L’alunno: -riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le molteplici relazioni che si stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. -Conosce i principali processi di trasformazione di risorse e di produzione dei beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. -È in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. -Conosce e utilizza oggetti, 126 -Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato utilizzando elementi del disegno tecnico o strumenti multimediali. -Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia attuale. 127 strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di classificarli e di descriverne la funzione in relazione alla forma, alla struttura e ai materiali. -Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale. -Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni o sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. -Conosce le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio e socializzazione. -Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi complessi, anche collaborando e cooperando con i compagni. -Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi materiali o immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza SCUOLA PRIMARIA Area socio-antropologica IL SÉ E L’ALTRO Il bambino -gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini -Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro e si muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. STORIA L'alunno -riconosce elementi significativi del passato del suo ambiente di vita. -Riconosce e esplora in modo via via più approfondito le tracce storiche presenti nel territorio e comprende l'importanza del patrimonio artistico e culturale. -Usa la linea del tempo per organizzare informazioni, conoscenze, periodi e individuare successioni, contemporaneità, durate, periodizzazioni. -Individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. -Organizza le informazioni e le conoscenze, tematizzando e usando le concettualizzazioni pertinenti. -Comprende i testi storici proposti e sa individuarne le caratteristiche. -Usa carte geo-storiche, anche con l’ausilio di strumenti informatici. -Racconta i fatti studiati e sa produrre semplici testi storici, anche con risorse digitali. -Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle società e civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. -Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’impero romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. 128 SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina STORIA L’alunno -si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso di risorse digitali. -Produce informazioni storiche con fonti di vario genere, anche digitali, e le sa organizzare in testi. -Comprende testi storici e li sa rielaborare con un personale metodo di studio. -Espone oralmente e con scritture, anche digitali, le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. -Usa le conoscenze e le abilità per orientarsi nella complessità del presente, comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. -Comprende aspetti, processi e avvenimenti fondamentali della storia italiana dalle forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica anche con la possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. -Conosce aspetti e processi fondamentali della storia europea medievale, moderna e contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. -Conosce aspetti e processi fondamentali della storia mondiale, dalla civilizzazione neolitica alla GEOGRAFIA L’alunno -si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. -Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. -Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). -Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) -Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani, e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. -Coglie nei paesaggi mondiali della storia le progressive trasformazioni operate dall’uomo sul paesaggio naturale. -Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza -Lo studente si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. -Utilizza opportunamente carte 129 rivoluzione industriale, alla globalizzazione. -Conosce aspetti e processi essenziali della storia del suo ambiente. -Conosce aspetti del patrimonio culturale, italiano e dell’umanità e li sa mettere in relazione con i fenomeni storici studiati. GEOGRAFIA Lo studente: -si orienta nello spazio e sulle carte di diversa scala in base ai punti cardinali e alle coordinate geografiche -sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi -Utilizza opportunamente carte geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaboratori digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. -Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. -Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo sui sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. geografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini da telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. -Riconosce nei paesaggi europei e mondiali, raffrontandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. -Osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani, nello spazio e nel tempo e rapporti di connessione e/o di interdipendenza CITTADINANZA E COSTITUZIONE L’alunno: -prende consapevolezza dell’altro, -interagisce positivamente con i compagni, -mette in pratica semplici regole della convivenza civile, -riconosce la diversità, -pratica la solidarietà, -ha cura di se stesso e degli altri, -ha cura dell’ambiente che lo circonda, -coopera e collabora con i suoi pari RELIGIONE L’alunno -riflette su Dio Creatore e Padre, sugli dati fondamentali della vita di Gesù e sa cogliere i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive; riconosce il significato cristiano del Natale e della 130 CITTADINANZA E COSTITUZIONE Lo studente: -collabora e partecipa con i pari interagendo in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità; -agisce in modo autonomo e responsabile nel rispetto delle regole del vivere civile; -è sensibile alle esigenze della vita sociale comunitaria; -ha acquisito la consapevolezza della pari dignità sociale e dell’uguaglianza di tutti i cittadini; -ha autonomia di giudizio, di responsabilità e di decisione; - partecipa alla vita della propria comunità RELIGIONE L’alunno -è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendere e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale , familiare e sociale. -Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza. -Si confronta con l’esperienza religiosa e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani. 131 culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. -Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. -Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. -Riconosce i linguaggi espressivi della fede(simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. -Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda. SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza SCUOLA PRIMARIA Area linguistico-espressiva IMMAGINI, SUONI, COLORI Il bambino -comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. -Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalla tecnologie. -Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. -Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e di produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. -Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoromusicali. -Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. MUSICA L’alunno -esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. -Esplora diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. -Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. -Improvvisa liberamente e in modo creativo, imparando gradualmente a dominare tecniche e materiali. -Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, appartenenti a generi e culture differenti, utilizzando anche strumenti didattici e auto-costruiti. -Riconosce gli elementi costitutivi di un semplice brano musicale. -Ascolta, interpreta e descrive brani musicali di diverso genere. ARTE L’alunno -utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio visivo per produrre varie tipologie di testi visivi (espressivi, narrativi, rappresentativi e comunicativi) e rielaborare in modo 132 SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina MUSICA L'alunno -partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. -Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all'analisi e alla produzione di brani musicali. -É in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l'improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. -Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storicoculturali. -Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. ARTE L’alunno -realizza elaborati personali e creativi sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e strumenti (grafico-espressivi, pittorici e plastici, ma anche audiovisivi e multimediali). -È in grado di osservare, esplorare, descrivere e leggere immagini (quali opere d’arte, fotografie, manifesti, fumetti) e messaggi multimediali (quali spot, brevi filmati, videoclip, ecc.) -Individua i principali aspetti formali dell’opera d’arte; apprezza le opere artistiche e artigianali provenienti da culture diverse dalla propria. -Conosce i principali beni artisticoculturali presenti nel proprio territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. le regole del linguaggio visivo, scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. -Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. -Legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare bei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. -Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico e ambientale del proprio territorio e è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. -Analizza e descrive beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio appropriato. SCUOLA DELL’INFANZIA Campo di esperienza SCUOLA PRIMARIA Area motoria IL CORPO E IL MOVIMENTO Il bambino -vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. -Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze EDUCAZIONE FISICA L’alunno -acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. -Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Disciplina EDUCAZIONE FISICA L’alunno -È consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. -Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. -Utilizza gli aspetti 133 sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di se’, di igiene e di sana alimentazione. -Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori ,li applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. -Controlla l’esecuzione del gesto valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. -Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. -Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco-sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. -Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. -Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambiente scolastico ed extrascolastico. -Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell’uso di sostanze che inducono dipendenza. -Comprende, all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l’importanza di rispettarle. comunicativo-relazionale del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi(fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. -Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. -Rispetta criteri di base di sicurezza per sé e per gli altri. -È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. CURRICOLO DI ORIENTAMENTO Sapersi orientare significa essere in possesso di strumenti cognitivi, emotivi e relazionali idonei per fronteggiare il disorientamento derivato dal mutamento veloce e continuo della società in cui viviamo; tale mutamento riguarda l’economia (mercato unico mondiale), la cultura (società multietnica), l’ecologia (mutamento nei paesaggi e nei climi), la tecnologia e altre varie cose. La scuola deve, perciò, garantire a quanti la frequentano, e per l’intero percorso, la capacità di orientarsi nel mondo in cui si vive, inteso sia come ambiente quotidiano, sia come lo spazio più esteso della comunicazione. A tale scopo, attraverso l’offerta formativa, la scuola interviene con un insieme di attività che mirano a formare e a potenziare nei ragazzi, capacità che gli consentano di partecipare attivamente alle scelte negli ambienti di studio e di lavoro e di pianificare in modo efficace il proprio futuro. Tali capacità riguardano, la conoscenza di se stessi e della realtà sociale ed economica, la progettualità, l’organizzazione del lavoro, il coordinamento dell’attività, le diverse forme di comunicazione e di relazioni interpersonali. Consapevolezza, responsabilità e autonomia costituiscono le linee direttrici comuni, in tutti e tre gli ordini di scuola dell’Istituto Comprensivo, di interventi formativi che si avvalgono di strumenti didattici differenziati, attraverso iniziative che devono essere inserite all’interno delle attività curricolari valorizzando il ruolo della 134 didattica orientativa e della continuità educativa (art.2 D.M. n. 487). Si tratta di utilizzare le materie scolastiche e il sapere come strumenti di educazione. Nella Scuola dell’Infanzia e Primaria è necessario offrire gli strumenti conoscitivi attraverso cui i bambini imparino a riconoscere la realtà e ad operare in essa cercando, per quanto possibile, di allentare i legami di dipendenza nei confronti degli adulti di riferimento per incamminarsi sulla strada dell’autonomia. Nella Scuola Secondaria di 1^ grado si darà al preadolescente la possibilità di potenziare i propri interessi e le proprie attitudini per fortificare, in questa delicata fase, l’impegno verso la costruzione di un futuro. Inoltre si stabilirà con la scuola di grado superiore un rapporto di collaborazione, da non intendersi come semplice illustrazione delle varie tipologie di scuole secondarie presenti nel territorio, ma come una programmazione didattica e educativa complementare. L’orientamento diventa così un processo che ha come fine il superamento della condizione presente (la scuola) per entrare in una condizione futura (il lavoro). L’Istituto Comprensivo “T. Campanella” di Badolato propone nel quadro delle finalità educative e delle scelte formative strategiche presenti nel P.O.F., un percorso educativo e formativo continuo, nei tre ordini di scuola finalizzato a: o Acquisizione consapevole della propria identità. o Sviluppo di conoscenze essenziali necessarie per osservare la realtà e coglierne gli aspetti più significativi rispetto ai propri fini. o Acquisizione della fiducia in se stessi per poter gestire e realizzare un autonomo e responsabile progetto di vita. o Acquisizione di una identità personale e sociale imperniata su conoscenze, valori e interessi. o Acquisizione di abilità essenziali per inserirsi nel contesto sociale e lavorativo. o Saper impostare, analizzare e risolvere problemi o Saper osservare, riconoscere, porre relazioni, valutare o Acquisire capacità decisionali o Acquisire capacità progettuali personali o Acquisire capacità di adattamento e cambiamento Insomma, sviluppare nell’alunno capacità strategiche, metodologiche e procedurali dell’apprendere in un percorso trasversale alle discipline che si può sintetizzare con “imparare ad imparare” per diventare, attraverso un percorso di autoconsapevolezza e conoscenza della propria identità, soggetto attivo e protagonista delle proprie scelte scolastiche e professionali, in relazione alla realtà sociale in cui vive, al fine di progettare in modo consapevole la propria vita. Il percorso didattico-formativo dall’infanzia alla preadolescenza così si articola: consapevolezza dei profondi mutamenti sia della sfera fisica che psichica dell’ individuo che determinano le condizioni per il passaggio dalla mentalità infantile alla mentalità adulta. 135 SCUOLA DELL’INFANZIA Avviamento alla conoscenza del sé Il bambino Percepisce il sé fisico: -Conosce lo schema corporeo -Rappresenta graficamente lo schema corporeo Percepisce il sé affettivo: -prende coscienza del ruolo occupato in famiglia -prende coscienza del ruolo occupato a scuola Percepisce il sé sociale: -ha informazione e conoscenza della scuola -ha informazione e conoscenza della propria casa Avviamento all’informazione e all’autovalutazione - Prende coscienza di sé e della propria storia -Prende coscienza delle paure per poterle superare - Scopre i propri interessi - Scopre le proprie capacità - Conquista autonomia -Comincia a fare scelte autonome (i colori, i giochi, le costruzioni) SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI 1^ GRADO Avviamento alla conoscenza del sé Informazione ed autovalutazione L’alunno L’alunno Percepisce il sé fisico: Conosce il sé fisico: -conosce se stesso (piano biologico) -ricostruisce il proprio passato -i cambiamenti nel corpo -analizza la propria immagine -la pubertà -conosce il proprio carattere Conosce il sé psicologico: Percepisce il sé affettivo: ( piano psico-sociale) -le relazioni interpersonali -cambiamenti nel carattere -il rispetto di sé -abbandono della protezione -il rispetto delle proprie cose famigliare -il rispetto degli altri -capire se stessi e gli altri -i bisogni e le aspettative -i meccanismi della relazione -scopre il gruppo Conosce il sé socio-culturale: Percepisce il sé sociale: ( piano psico-fisico) -i propri spazi -anatomia e fisiologia degli -il percorso casa-scuola apparati -gli spazi pubblici -le mode -il comune -i settori lavorativi Conosce la realtà socio-economica: -il “ valore” del lavoro (piano mentale: ipoteticodeduttivo) Avviamento all’autovalutazione -i diversi settori della produzione L’alunno conosce -relazioni tra professioni e -le proprie capacità formazione scolastica -le proprie competenze -manifestare vere e proprie -Sceglie le proprie letture, amici, attitudini film, videogiochi ecc.) -consapevolezza delle proprie inclinazioni -Sceglie l'indirizzo di studi 136 GLOSSARIO METODOLOGICO DIDATTICO Lemmi Definizioni ABILITA’ Capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti). Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente – (2008/C 111/01) ACCOUNTABILITY Strumento di rendicontazione sociale che indica l’obbligo di render conto , a chi vi è interessato (Stakeholders), dei risultati della propria azione . Fonte Strumento introdotto nella scuola, nel 1988, dal governo conservatore di Margaret Tatcher con le riforme contenute nell’Education Act ANALISI DELLA SITUAZIONE Rappresenta, nell’elaborazione di una programmazione didattica, il primo momento di riflessione e consiste nell’analisi particolareggiata di tutti quei fattori ed elementi che costituiscono lo scenario entro il quale opererà concretamente la programmazione stessa. In questo quadro di riferimento è fondamentale, da un lato, effettuare un rigoroso check up iniziale d’ingresso degli alunni (per poi verificare e valutare in itinere e alla fine gli esiti formativi raggiunti), mentre dall’altro è altrettanto importante definire gli aspetti connotanti il contesto storico, sociale, culturale, istituzionale, organizzativo nel cui ambito operano gli educatori. APPRENDIMENTO Processo attraverso il quale un soggetto in formazione acquisisce e rielabora, in modo intenzionale e personale, predeterminati contenuti della conoscenza, maturando perciò competenze ed abilità. APPRENDIMENTO COOPERATIVO Metodo didattico - educativo di apprendimento costituito dalla cooperazione fra gli studenti, ciascuno dei quali mette a disposizione del gruppo il suo sapere e le sue competenze. Apprendere in un gruppo si rivela molto efficace non solo sul piano cognitivo ma anche per quanto riguarda l’attivazione dei positivi processi socio – relazionali; ciascun componente, infatti, accresce la propria autostima, si responsabilizza nei processi di apprendimento, cresce nelle abilità sociali, imparando a cooperare (Cooperative learning) 137 per il conseguimento di un obiettivo comune. Fonte Termine usato per indicare un metodo adottato, alla fine del Settecento, dall’educatore inglese Andrew Bell e sostenuto, più tardi, dal pedagogista John Dewey e dallo psicologo e pedagogista Jean Piaget APPRENDIMENTO IN CONTESTO Apprendimento che si realizza in un contesto organizzato e FORMALE strutturato (per esempio, in un istituto d’istruzione, o di formazione o sul lavoro), appositamente progettato come tale ( in termini di obiettivi di apprendimento e tempi o risorse per l’apprendimento). L’apprendimento formale è intenzionale dal punto di vista del discente e di norma sfocia in una convalida e/o in una certificazione. Fonte Glossario della terminologia VET “Terminology of European education and training policy” – Official Publications of the European Communities”, CEDEFOP 2008; Comunicazione della Commissione europea “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente” All. II: Glossario [COM (2001)678 ] APPRENDIMENTO IN CONTESTO Apprendimento che si realizza nell’ambito di attività pianificate non NON FORMALE specificamente concepite come apprendimento (in termini di obiettivi, di tempi o di sostegno all’apprendimento). L’apprendimento non formale non sfocia di norma in una certificazione. L’apprendimento non formale, a volte denominato “apprendimento semi – strutturato”, è intenzionale dal punto di vista del discente. Fonte Glossario della terminologia VET “Terminology of European education and training policy” – Official Publications of the European Communities”, CEDEFOP 2008; Comunicazione della Commissione europea “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente” All. II: Glossario [COM (2001)678] APPRENDIMENTO PERMANENTE Qualsiasi attività di apprendimento intrapresa nelle varie fasi della vita al fine di migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale. Fonte Comunicazione della Commissione europea “Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente” All. II: Glossario[COM (2001)678] Risoluzione del Consiglio del 27 giugno 2002 sull’apprendimento permanente (2002/C 163/01) 138 AREA DISCIPLINARE Raggruppamento di discipline su cui si articola il curricolo della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Le aree disciplinari sono tre: linguistico-artistico-espressiva, storicogeografico-sociale, matematico-scientifico-tecnologica. Fonte Indicazioni Nazionali per il curricolo(2007) ASSE CULTURALE Costituisce il “tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento,orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i ragazzi alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente. Gli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione, della scuola secondaria di 2^ grado, sono quattro: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Fonte Decreto ministeriale 22 agosto 2007, n.139-“Regolamento recante norme in materia di assolvimento dell’obbligo d’istruzione” BRAIN STORMING Letteralmente “tempesta di cervelli“. Dato un problema da affrontare ciascuno dei partecipanti , entro prefissati limiti di tempo, è libero di esprimere la propria idea senza che l’insegnante esprima giudizi sulle idee emerse. Alla fine tutte le idee sono raccolte ed opportunamente analizzate per giungere alla soluzione del problema. CERTIFICAZIONE DEI RISULTATI DI Rilascio di un certificato, un diploma o un titolo che attesta APPRENDIMENTO formalmente che un ente competente ha accertato e convalidato un insieme di risultati dell’apprendimento (conoscenze,knowhow,abilità e/o competenze) conseguiti da un individuo rispetto ad uno standard prestabilito. La certificazione può convalidare i risultati dell’apprendimento conseguiti in contesti formali, non formali o informali. Fonte Glossario della terminologia VET “Terminology of European education and training policy”- Official Publications of the European Communities”, CEDEFOP 2008 CIRCLE TIME Letteralmente “tempo del cerchio”. Questo metodo consiste nel disporre in cerchio i partecipanti mentre il conduttore sollecita e coordina il dibattito entro un termine temporale prefissato. La successione degli interventi, secondo l’ordine del cerchio, va rigorosamente rispettata. Il conduttore non deve essere direttivo né esprimere dissenso o assenso né tanto meno giudizi di valore sui vari interventi; egli assume il ruolo di interlocutore nel porre domande o nel fornire risposte. Il “circle time” facilita e sviluppa la comunicazione circolare, favorisce la conoscenza di sé, promuove la libera e attiva espressione delle idee, delle opinioni, dei sentimenti e dei vissuti personali e, in definitiva, crea un clima di serenità e di condivisione. Fonte Psicologia umanistica (Carl Rogers) anni ‘70 139 COMPETENZE Comprovate capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le competenze sono descritte in termini di responsabilità ed autonomia. Fonte COMPETENZE CITTADINANZA CHIAVE Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente-(2008/C 111/ 01) DI Otto competenze, da acquisire al termine dell’obbligo d’istruzione, che costituiscono il risultato che si può conseguire – all’interno di un unico processo di insegnamento/apprendimento- attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali. Fonte Decreto ministeriale 22 agosto 2007, n.0139 “regolamento recante norme in materia di assolvimento dell’obbligo d’istruzione” COMPETENZE CHIAVE PER Combinazione di conoscenze, abilità e attitudini appropriate al L’APPRENDIMENTO PERMANENTE contesto. Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Fonte CONOSCENZE Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente Risultati dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche, le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Fonte Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente-(2008/C 111/ 01) CURRICOLO È l’insieme, organicamente strutturato ed organizzato in sequenze, delle esperienze d’insegnamento – apprendimento predisposte sulla base dei contenuti predefiniti in relazione agli obiettivi istituzionali ed alle specifiche esigenze formative degli alunni. Nel curricolo, pertanto, entrano in stretto rapporto le finalità del processo educativo nel suo complesso, la scelta mirata dei contenuti e l’organizzazione delle metodologie didattiche. Fonte Con l’autonomia scolastica il “programma” viene sostituito dal “curricolo”, da costruire a partire dalle Indicazioni Nazionali DEBRIEFING Riflessione autocritica di ciò che si è fatto ed appreso relativamente ad un determinato argomento. Si rivolgono agli alunni le seguenti domande: 140 Cosa hai imparato? Come hai imparato? Quando hai imparato? Che voto daresti a questa attività? E perché? (Valutazione da 1 a 10) La risposta alla prima domanda manifesta il sapere acquisito in senso di concetti. La seconda comunica la qualità delle competenze raggiunte … Alla terza domanda emergono, invece, risposte rivelatrici dei differenti stili di apprendimento presenti fra gli alunni, in quanto ciascuno di essi indica normalmente diversi momenti e attività: ciò risulta assai utile all’insegnante per mettere in gioco, ogni volta, differenti tipologie di lavoro in modo da coinvolgere sempre l’intera classe. L’ultima domanda, infine, manifesta l’indice di gradimento verso l’attività svolta e le sue motivazioni. E-LEARNING FLIPPED LEARNING (Insegnamento capovolto) Per e-learning (o apprendimento on-line o tele-apprendimento) s’intende l’uso delle tecnologie multimediali e di internet per migliorare la qualità dell’apprendimento facilitando l’accesso alle risorse e ai servizi. Insegnamento che consiste nel far lavorare prevalentemente a casa lo studente, in autonomia, attraverso il web e leggendo testi proposti dagli insegnanti. Successivamente, in classe, l’allievo cerca di applicare quanto appreso per risolvere problemi e svolgere esercizi pratici proposti dal docente. Il compito dell’insegnate diventa quello di guidare l’allievo nell’elaborazione attiva e nello sviluppo di compiti complessi. Visto che la fruizione delle nozioni si sposta a casa, il tempo trascorso in classe con i docenti può essere impiegato per altre attività, in un’ottica di pedagogia differenziata e apprendimento a progetto. Fonte INSEGNAMENTO INDIVIDUALIZZATO Metodo adottato, per la prima volta, negli anni ’90 da Eric Mazur, professore di fisica presso l’università di Harvard Insegnamento modulato in relazione alle caratteristiche individuali in termini di intelligenza, di stile cognitivo, di dimensione affettiva. Contro ogni forma di istruzione massificante, condotta dall’alto verso una platea indifferenziata di allievi, l’insegnamento individualizzato è uno dei cardini, insieme alla socializzazione, della concezione democratica dell’educazione. Con l’intervento normativo,ultimo in ordine di tempo, tale insegnamento deve essere assicurato a tutti gli alunni compresi nell’area dei BES. Fonte Direttiva ministeriale del 27/12/2012 e successiva C.M. n^8 del 06/03/2013; L.8 ottobre 2010,n^170 e D.M.12/07/2011; L.53/2003(Moratti) e D.Leg.vo 59/04; L.104/92; L.517/77. 141 INTERDISCIPLINARITA’ Metodologia didattica consistente nell’esaminare la realtà nelle interrelazioni di tutti i suoi elementi, superando in tal modo la tradizionale visione settorializzata in materie ed, in tempi più attuali, in discipline. METODO DIDATTICO Organizzazione delle tecniche, delle procedure e degli strumenti ritenuti idonei a far conseguire gli obiettivi formativi programmati. METODOLOGIA Studio dei metodi della ricerca pedagogica ed anche studio delle modalità dei processi di insegnamento-apprendimento. In sintesi si tratta dell’attuazione pratica di un metodo educativo, evidentemente resa flessibile dal docente in relazione alle concrete situazioni formative ed alle particolari caratteristiche degli alunni. PROBLEM SETTING FINDING O PROBLEM Tecnica che ci permette di far fronte ad una situazione problematica confusa, di definire qual è il problema da affrontare rispondendo alla domanda :- Che cosa mi si chiede di fare?In pratica si tratta di ragionare sulle priorità in cui vanno inseriti i dati del problema e di saper scegliere i dati da utilizzare e quelli da scartare. PROBLEM SOLVING Tecnica didattica che intende l’apprendimento come il risultato di un’attività di scoperta e per soluzione di problemi. Il problem solving è sempre preceduto dalla fase di problem posing, quella cioè in cui l’alunno è chiamato ad individuare chiaramente i termini della situazione problematica per poi passare all’attuazione di una strategia risolutiva. PROBLEM O NETWORKING Questa tecnica consiste nell’individuare i dati utili l’impostazione del problema scartando quelli sovrabbondanti. per SCHIUMAGGIO ROLE PLAYING Significa gioco di ruolo (si può applicare a conclusione di un’attività o di una U.A.). Gli alunni dovranno mettersi nei panni di uno dei personaggi ed essere capaci di cambiare ruolo perché l’aspetto più importante è dimostrare di possedere punti di vista diversi. RUBRICA VALUTATIVA È uno strumento per la valutazione delle prestazioni in un’ottica di apprendimento autentico, uno strumento per identificare e chiarire le aspettative specifiche relative ad una prestazione e indicare il grado di raggiungimento degli obiettivi prestabiliti. STAKEHOLDER Con il termine Stakeholder (o portatore d’interesse) si indica un soggetto (o un gruppo di soggetti) influente nei confronti di un’iniziativa economica, sia essa un’azienda o un progetto. Nell’ambito delle istituzioni scolastiche gli Stakeholders sono: studenti e famiglie, il personale della scuola, gli enti locali, le associazioni, i media locali … Fonte Definizione elaborata nel 1963 al Research Institute dell’Università di Stanford . 142 TEAM TEACHING Significa letteralmente “insegnamento di gruppo” ed è una metodologia in cui gli insegnanti non lavorano più isolatamente, ciascuno nella sua classe, ma cooperano con pari dignità e responsabilità professionale per l’educazione di un gruppo di alunni. Ciascun docente del team si occupa di uno specifico ambito disciplinare. I tempi della programmazione comune servono per ogni opportuna verifica e valutazione e per flessibilizzare il curricolo in itinere. 143 VALUTAZIONE DELLA QUALITÀ DELLA SCUOLA La valutazione del gradimento del servizio offerto dalla scuola viene effettuata sugli alunni, sui docenti, sul personale ATA e sui genitori dei nostri alunni. Gli stessi tramite la compilazione del questionario consegnato loro nel mese di maggio, e qui di seguito riportati, esprimono le loro opinioni e il loro giudizio, tramite una scala di valori, su: l'organizzazione della scuola; la qualità del servizio erogato; le attività svolte. In seguito i dati e i risultati monitorati verranno illustrati nel Collegio dei docenti e nel Consiglio di Circolo per trarne indicazioni ed osservazioni su quanto pensato, agito, dichiarato e conseguito. La funzione strumentale dell'Area 1, Gestione del Piano dell'Offerta Formativa, curerà le fasi di monitoraggio e di verifica del POF con la predisposizione di questionari rivolti agli alunni, ai docenti (in relazione al processo di insegnamento/apprendimento), al personale ATA e ai genitori su tutte le attività realizzate all'interno della scuola; ciò permetterà di fare un bilancio consuntivo dell'efficacia e dell'efficienza dell'azione della scuola. 144 ISTITUTO COMPRENSIVO - BADOLATO AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO QUESTIONARIO ALUNNI – SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Caro alunno / cara alunna, il nostro Istituto, al fine di migliorare la propria offerta formativa, ritiene di fondamentale importanza la tua opinione. Rispondendo a questo questionario, rigorosamente anonimo, ci potrai dire quello che ti piace della tua scuola e quello che invece vorresti cam biare. Non esistono risposte “giuste” o “sbagliate”; la risposta sarà giusta se rispondendo esprimerai quello che pensi in modo sincero. Prima di iniziare a compilare il questionario, ti vogliamo dare qualche suggerimento: Leggi con attenzione le domande; Scegli una sola risposta; Se vuoi cambiare risposta scrivi NO a quella già data e con una nuova crocetta indica quella giusta. Segna con una sola X il livello di valutazione corrispondente alle tue convinzioni. = non so = scarso =sufficiente = buono = ottimo ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Non so 1.Quanto ritieni equilibrata la distribuzione delle materie nell’orario settimanale della tua scuola? 2.Come giudichi la quantità e la qualità delle iniziative proposte (visite guidate, viaggi d’istruzione, manifestazioni…..)? 3.Se hai partecipato alle attività aggiuntive e ai progetti proposti quest’anno dalla tua scuola, come li hai trovati? (NON RISPONDERE SE NON HAI PARTECIPATO) 4.Che voto dai alle norme che regolano il comportamento degli alunni nella tua scuola? 145 Scarso Suffic. Buono Ottimo 5.Come valuti l’organizzazione e l’efficacia delle attività di recupero? (NON RI SP ON DE RE SE N ON H AI PA R TE C IP A TO ) FUNZIONALITA’ E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI Non so Scarso Suffic. Buono Ottimo Non so Scarso Suffic. Buono Ottimo 6.Come giudichi il livello di funzionalità delle aule? 7.Come giudichi complessivamente il livello di funzionalità degli spazi comuni (palestra, laboratori…)? 8.Come giudichi il complesso delle attrezzature presenti nella scuola? 9.Come giudichi il complesso delle misure di sicurezza attivate nella scuola (estintori, porte antipanico, prove di evacuazione)? 10.Come giudichi il livello di pulizia dei servizi igienici e della scuola tutta? INFORMAZIONE/COMUNICAZIONE 11.Quanto ritieni adeguato il modo in cui la scuola comunica le informazioni agli studenti? 12.Come giudichi la qualità delle informazioni ricevute sul Regolamento d’Istituto e sull’organizzazione della scuola? 13.Come giudichi il sistema di comunicazione dei criteri di valutazione e delle modalità di verifica? RELAZIONI Non so Scarso Suffic. 14.Qual è il tuo grado di serenità venendo a scuola? 15.Come giudichi il tuo rapporto con i compagni? 146 Buono Ottimo 16.Ritieni che la collaborazione tra voi alunni sia….(anche partecipando ad attività di gruppo)? 17.Quanto ritieni corretto il modo di comportarsi dei tuoi compagni? 18.Come giudichi il tuo rapporto con gli insegnanti? 19.Quanto ritieni la disponibilità degli insegnanti nei confronti di voi ragazzi (anche nel fornire chiarimenti e spiegazioni)? 20.Quanto ritieni opportuno ed equilibrata l’assegnazione dei compiti a casa? 21.Che valutazione dai alla figura del Dirigente Scolastico? 22.Ritieni che, in caso di necessità, il Dirigente sarebbe disponibile ad ascoltarti e supportarti? Consiglieresti ad un amico di iscriversi in qu esta scuola? SI NO Motiva la tua risposta……………………… ………………………………………………....... ......................... ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………… ……………………………………….. Grazie per la collaborazione La Commissione GAIS (Coordinatrice prof.ssa A. Guarna, F.S.Area1) 147 ISTITUTO COMPRENSIVO - BADOLATO AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO QUESTIONARIO ALUNNI – SCUOLA PRIMARIA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Caro alunno / cara alunna, il nostro Istituto, al fine di migliorare la propria offerta formativa, ritiene di fondamentale importanza la tua opinione. Rispondendo a questo questionario, rigorosamente anonimo, ci potrai dire quello che ti piace della tua scuola e quello che invece vorresti cambiare. Non esistono risposte “giuste” o “sbagliate”; la risposta sarà giusta se rispondendo esprimerai quello che pensi in modo sincero. Prima di iniziare a compilare il questionario, ti vogliamo dare qualche suggerimento: Leggi con attenzione le domande; Scegli una sola risposta; Se vuoi cambiare risposta scrivi NO a quella già data e con una nuova crocetta indica quella giusta. Segna con una sola X il livello di valutazione corrispondente alle tue convinzioni. = non so = = scarso sufficiente = buono = ottimo ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA Non so Scarso 1.Quanto ritieni equilibrata la distribuzione delle materie nell’orario settimanale della tua scuola? 2.Come giudichi la quantità e la qualità delle iniziative proposte (visite guidate, viaggi d’istruzione, manifestazioni…..)? 3.Se hai partecipato alle attività aggiuntive o ai progetti proposti quest’anno dalla tua scuola, come li hai trovati? (N ON RI SP ON DE RE SE N ON H AI PA R TE C IP A TO ) 4.Che voto dai alle norme che regolano il comportamento degli alunni nella tua scuola? 148 Suff. Buono Ottimo 5.Come valuti l’organizzazione e l’efficacia delle attività di recupero? (N ON RI SP ON DE RE SE N ON H AI PA R TE C IP A TO ) FUNZIONALITA’ E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI Non so Scarso Suff. Buono Ottimo 6.Come giudichi il livello di funzionalità delle aule? 7.Come giudichi complessivamente il livello di funzionalità degli spazi comuni (palestra, mensa…)? 8.Come giudichi il complesso delle attrezzature presenti nella scuola? 9.Come giudichi il complesso delle misure di sicurezza attivate nella scuola (estintori, porte antipanico, prove di evacuazione)? 10.Come giudichi il livello di pulizia dei servizi igienici e della scuola tutta? INFORMAZIONE/COMUNICAZIONE Non so Scarso Suff. Buono Ottimo Buono Ottimo 11.Quanto ritieni adeguato il modo in cui la scuola comunica le informazioni agli alunni? 12.Dai un voto rappresentante dei al modo genitori in cui il comunica le informazioni alla famiglia. 13.Come giudichi il sistema di comunicazione dei criteri di valutazione e delle modalità di verifica? RELAZIONI Non so 14.Qual è il tuo grado di serenità venendo a scuola? 15.Come giudichi il tuo rapporto con i compagni? 16.Ritieni che la collaborazione tra voi alunni sia….(anche partecipando ad attività di gruppo)? 149 Scarso Suffi. 17.Quanto ritieni corretto il modo di comportarsi dei tuoi compagni? 18.Come giudichi il tuo rapporto con gli insegnanti? 19.Quanto ritieni la disponibilità degli insegnanti nei confronti di voi alunni (anche nel fornire chiarimenti e spiegazioni)? 20.Quanto ritieni opportuno ed equilibrata l’assegnazione dei compiti a casa? 21.Che valutazione dai alla figura del Dirigente Scolastico? 22.Ritieni che, in caso di necessità, il Dirigente sarebbe disponibile ad ascoltarti e supportarti? Consiglieresti ad un amico di iscriversi in que sta scuola? SI NO Motiva la tua risposta…………………………………………………………………………… ……………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………….... Grazie per la collaborazione La Commissione GAIS (Coordinatrice prof.ssa A. Guarna, F.S.Area1) 150 ISTITUTO COMPRENSIVO - BADOLATO AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO - ANNO SCOLASTICO 2014/2015 QUESTIONARIO RIVOLTO A TUTTI I GENITORI DELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA. Gentili genitori, il presente questionario si pone l’obiettivo di raccogliere le Vostre opinioni su alcuni aspetti del servizio scolastico. Le Vostre risposte ci aiuteranno ad individuare ed a migliorare quello che non è adeguato ed a consolidare ciò che va bene. Vi invitiamo a rispondere, con attenzione, a tutte le domande. Il questionario è anonimo. Vi ringraziamo per la gentile collaborazione. Da chi viene compilato il questionario? o Padre o Madre o Entrambi Ha preso visione del POF? o Si o No E’ soddisfatto delle offerte proposte? o Poco o Abbastanza o Molto Quale tra queste attività da svolgere con i bambini, metterebbe al primo posto? o Il recupero nelle difficoltà di apprendimento o I laboratori o Le attività extrascolastiche o Le attività legate al territorio Area rapporto scuola-famiglia 1 L'informazione scuola-famiglia è adeguata? o Poco o Abbastanza o Molto 2.Questa scuola prende in considerazione le preoccupazioni e i suggerimenti dei genitori? o Poco o Abbastanza o Molto 3.Partecipa agli incontri informativi con gli insegnanti o Poco o Abbastanza o Molto 4.Collabora alle varie iniziative proposte dalla scuola (progetti, orari, organizzazione scolastica) o Poco o Abbastanza o Molto Benessere dello studente a scuola 5. Suo figlio frequenta volentieri la scuola? 151 Si No 6. Suo figlio va d’accordo con i compagni di classe o Poco o Abbastanza o Molto 7.Suo figlio si trova a proprio agio con la maggior parte dei suoi insegnanti o Poco o Abbastanza o Molto 8.La scuola favorisce la riflessione sui valori fondamentali: il rispetto di sé e dell’altro, la tolleranza, la pace … o Poco o Abbastanza o Molto o o Organizzazione e funzionamento della scuola 9.Le informazioni e le comunicazioni che riceve dalla scuola sono o Chiare e comprensibili o Poco chiare e comprensibili o Non chiare e comprensibili 10. Le informazioni sulla valutazione quadrimestrale sono o Chiare e comprensibili o Poco chiare e comprensibili o Non chiare e comprensibili 11.Nei colloqui quadrimestrali con gli insegnanti ritiene utile modificare l’organizzazione rispetto a: o Orari o Durata del colloquio o Non modificherei niente 12.E’ soddisfatto della gestione del Dirigente Scolastico o Poco o Abbastanza o Molto 13. Il personale della Segreteria è disponibile ad ascoltare e a risolvere i problemi o Poco o Abbastanza o Molto 14. I Collaboratori Scolastici sono pronti ad accogliere, rassicurare e favorire lo “star bene “ a scuola o Poco o Abbastanza o Molto 15. E' soddisfacente la funzionalità dell’edificio in riferimento all'arredamento e alle attrezzature? o Poco o Abbastanza o Molto 16. E' soddisfacente la funzionalità dell’edificio in riferimento alla sicurezza ? o Poco o Abbastanza o Molto 152 17. E' soddisfacente la funzionalità dell’edificio in riferimento all'igiene? o Poco o Abbastanza o Molto Soddisfazione dell’utenza 18. E’ soddisfatto dell’impegno scolastico di suo/a figlio/a? o Si o In parte o Poco o Per niente 19. Suo/a figlio/a trova interessante il lavoro scolastico? o Si o In parte o Poco o Per niente 20. Ritiene che i progetti programmati,abbiano un ruolo importante nella formazione di suo/a figlio/a? o Si o In parte o Poco o Per niente 21. Ritiene che suo/a figlio/a sia stato/a facilitato/a da una buona accoglienza e da un buon inserimento nel gruppo classe? o Si o In parte o Poco o Per niente 22. Iscriverebbe suo/a figlio/a di nuovo in questa scuola? o Si o No 23. Quale giudizio darebbe alla qualità complessiva del servizio scolastico offerto dal nostro istituto? o insufficiente o sufficiente o buono o ottimo Ha suggerimenti per migliorare l'Offerta Formativa? SI NO Può scrivere le sue osservazioni nello spazio qui sotto ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Grazie per la collaborazione La Commissione GAIS (Coordinatrice prof.ssa A. Guarna, F.S.Area1) 153 ISTITUTO COMPRENSIVO DI BADOLATO AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO 2014/2015 QUESTIONARIO PERSONALE DOCENTE Gentili colleghi docenti, il presente questionario si pone l’obiettivo di raccogliere le Vostre opinioni su alcuni aspetti del servizio scolastico. Le Vostre risposte ci aiuteranno ad individuare ed a migliorare quello che non è adeguato ed a consolidare ciò che va bene. Vi invitiamo a rispondere, con attenzione, a tutte le domande. Il questionario è anonimo. Vi ringraziamo per la gentile collaborazione. SODDISFAZIONE PERSONALE RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA DOCENZA DOCENTE SCUOLA □ INFANZIA □ PRIMARIA □ SECONDARIA DI 1^ GRADO Ti ritieni motivato nel tuo lavoro? 1 2 3 4 Ritieni di aver instaurato un buon rapporto con gli alunni? 1 2 3 4 Ritiene di aver instaurato un buon rapporto con colleghi? 1 2 3 4 Hai avuto dei riscontri positivi tra il metodo di insegnamento e risultati ottenuti dagli alunni? Comunichi e motivi agli allievi le modalità di verifica e i criteri di valutazione? Hai partecipato a corsi di formazione e aggiornamento quest’anno? 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 Il Dirigente Scolastico facilita il tuo lavoro con opportune decisioni e comunicazioni? Il Dirigente Scolastico promuove un clima di collaborazione tra personale, studenti e famiglie? Il Dirigente Scolastico è disponibile a condividere le proposte educativo-didattiche dei docenti? Ritieni che il personale non docente offra disponibilità e sostegno all’attività didattica? Il personale di segreteria offre informazioni tempestive, chiare ed esaurienti? Pensi che la collaborazione con le famiglie sia indispensabile per la condivisione delle scelte scolastiche(POF, attività, uscite didattiche, ecc…)? Pensi che la scuola possa e debba proporre ai genitori degli incontri con esperti sulle problematiche degli alunni? Ritieni esaurienti le informazioni offerte alle famiglie da parte dei docenti? Ritieni efficaci e numericamente idonei gli incontri fissati con le famiglie? I provvedimenti disciplinari degli alunni vengono presi e comunicati alle famiglie in modo efficace dall’istituzione scolastica? Ti ritieni soddisfatto del tuo orario di lavoro? 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 Il clima di lavoro in cui operi è sereno? 1 2 3 4 Ti ritieni soddisfatto dei progressi disciplinari e didattici raggiunti dai tuoi allievi rispetto agli obiettivi programmati? Ti ritieni complessivamente soddisfatto dei rapporti scuola-famiglia? 1 2 3 4 1 2 3 4 154 Ritieni che i progetti attivati nella tua scuola nel corso dell’anno abbiano realmente contribuito all’arricchimento formativo degli alunni? Ritieni sufficienti le ore assegnate a ogni insegnante per vari laboratori e progetti? Consideri che le attività di formazione e aggiornamento a cui hai partecipato siano state utili alla tua professione? LEGENDA: 1. Per niente 3. Abbastanza 2. Poco 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 4 .Molto La Commissione GAIS (Coordinatrice Prof.ssa A. Guarna, F.S. Area 1) 155 ISTITUTO COMPRENSIVO DI BADOLATO ANNO SCOLASTICO 2014-2015 QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE PER IL PERSONALE DI SEGRETERIA E PER I COLLABORATORI SCOLASTICI Il questionario in oggetto è rivolto a tutte le componenti dell’Istituto. La sua compilazione consentirà di rilevare indicazioni per l’autovalutazione d’istituto e dati per il miglioramento della qualità del servizio scolastico. Rappresenta inoltre un’occasione per la riflessione sulla organizzazione dei servizi scolastici nella nostra scuola. I questionari compilati saranno rigorosamente anonimi. ORGANIZZAZIONE Poco Abbastanza Molto 1 L’organizzazione dell’orario di lavoro del personale è soddisfacente? 2 I carichi di lavoro sono equamente distribuiti ? 3 La definizione delle diverse funzioni e delle relative responsabilità è adeguata? 4 E’ soddisfacente l’attenzione posta dall’Istituto alle problematiche relative alla sicurezza sul posto di lavoro? 5 L’ attribuzione dei ruoli e dei compiti è improntata a chiarezza e trasparenza ? 6 Ritieni utili per il tuo lavoro le attività di formazione e aggiornamento? 7 Ritieni che il tuo orario di servizio sia funzionale alle esigenze della scuola? 8 La comunicazione tra le varie sedi è regolare e tempestiva? 9 Nello svolgimento del tuo lavoro vengono rispettati i tempi e le scadenze? 10 Sei spesso coinvolto nella vigilanza degli alunni? 11 L’organico esistente è adeguato al carico di lavoro? 12 Le attività aggiuntive vengono adeguatamente riconosciute? 13 Ritieni che le attrezzature e le strumentazioni a disposizione siano adeguate al tuo lavoro? 14 Le strutture scolastiche ti consentono di operare in modo adeguato? 15 Ritieni che le dotazioni per la sicurezza e l’emergenza siano adeguate? RAPPORTI CON LA DIRIGENZA E DSGA Poco Abbastanza Molto 16 Le modalità con cui la dirigenza traduce in soluzioni operative gli accordi presi a seguito di riunioni con il personale sono soddisfacenti ? 17 Sono soddisfacenti le modalità con le quali la dirigenza promuove un clima di collaborazione tra tutto il personale? 18 La disponibilità del Dirigente Scolastico e del Direttore Amministrativo all’ascolto di problematiche e proposte del personale è soddisfacente ? 19 La dirigenza riconosce e valorizza la preparazione professionale del personale ? 156 CLIMA SCOLASTICO Poco Abbastanza Molto 20 La qualità dei rapporti con i colleghi è soddisfacente? 21 La collaborazione offerta dai docenti nella conduzione delle attività di relazione con la segreteria/collaboratori scolastici è soddisfacente ? 22 Le relazioni con gli alunni sono corrette? 23 Ritieni di operare in un clima scolastico sereno? 24 Ti ritieni motivato nel lavoro? 25 Ti senti valorizzato nel tuo ambiente di lavoro? 26 I rapporti con i colleghi sono collaborativi? 27 I rapporti con il personale di segreteria/collaboratori scolastici sono collaborativi? 28 I rapporti con i docenti sono collaborativi? * Qualora nelle sue risposte avrà barrato le caselle “poco” o “abbastanza “, può indicare le sue proposte di miglioramento nello spazio sottostante. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Grazie per la collaborazione La Commissione GAIS (Coordinatrice prof.ssa A. Guarna, F.S. Area1) 157
© Copyright 2024 Paperzz