Notizie di famiglia Battezzati: Maria Pia Diturco, Daniel Raspanti, Nicola Columbano, Cristina Tazioli, Emma Trotta. Auguri: a Concetta Saporito e Salvatore Macaluso che hanno celebrato 60 anni di matrimonio; alla signora Lucia Tummeacciu che è stata incaricata di distribuire la Santa Comunione durante la messa e portarla agli ammalati. a Tomaso Vanoli, Lorenzo Manca, Greta Lai e Sofia Alvisa che sono entrati a far parte del gruppo dei ministranti della parrocchia Comitato della festa dei Santi Patroni Santa Maria della Neve, Sant’Isidoro, Sant’Antonio, San Pietro, Madonna della Neve: Anno 2014 Gianluca Fois; Barbara Volponi; Massimo Gala; Anna Maria Sposito; Vitalia Caria; Gavina Asara; Tonino Alvisa; Caterina Frasconi; Caterina Corona; David Sardo; Donatella Sanna; Salvatore Scugugia; Tomasino Puddu; Piera Pitturru; Tonina Azara; Mario Giagoni; Emanuele Piroddu; Amanda Macioce; Giovanni Sotgiu; Gavina Pitittu; Adriana Pileri; Paolo Fiorellino. Alcune date e appuntamenti per la quaresima: Dal giorno 14 febbraio c. m. è iniziato il corso per i fidanzati e proseguirà ogni lunedì sino a lunedì santo, nel salone, alle ore 20,30; Durante la quaresima ogni venerdì si celebrerà la Via Crucis, alle ore 21,00, nel Tempio Nuovo; Il 19 marzo, festa di San Giuseppe, sarà celebrata la S. Messa alle ore 15, 30, nella cappella di Surrau; L’ufficio parrocchiale è aperto da lunedì a venerdì, dalle ore 9, 30 alle 11, 30. Ogni giovedì, durante l’ora di adorazione, dalle 16 alle 17, il parroco è disponibile per le confessioni nel tempio vecchio. Numeri telefonici utili: segreteria parrocchiale 0789 – 81329; casa parrocchiale 0789 – 82410; (per le urgenze: 360 692368). Il gruppo che organizza la Via Crucis del venerdì santo, informa che venerdì 07 p.v., al termine della Via Crucis quaresimale, inizieranno gli incontri e le prove. Sono invitati tutti coloro che hanno già avuto un incarico e tutte le persone di buona volontà che vogliano collaborare; Calendario delle messe nei rioni durante la quaresima: Rione San Paolo 06-03-2014 Rione San Francesco 17-03-2014 Rione San Pietro 07-03-2014 Rione Sant’Anna 18-03-2014 Rione Santa Lucia 10-03-2014 Rione Li Conchi 19-03-2014 Rione San Vincenzo 11-03-2014 Rione Madonna di Lourdes 20-03-2014 Rione Madonna della Neve 12-03-2014 Sant’Antonio 21-03-2014 Rione san Tommaso 13-03-2014 Rione Santa Caterina 24-03-2014 Rione San Giacomo 14-03-2014 Rione San Luigi 25-03-2014 Sono deceduti: Anna Gisa Linaldeddu; Martino Farina; Maria Francesca Manca; Tonino Cillano; Franco Rizzu; Maria Gavina Ceccherini; Raimonda Geromino; Silvio Innocenti (Svizzera), Martina Farina. Rinnovamento n° 2 Anno XXXIX - n° 02 Febbraio 2014 Parrocchia S. Maria Della Neve - Arzachena Io ci sto! C arissimi parrocchiani, febbraio, quest’anno stranamente non freddo, ha fatto da fondale per la celebrazione del mese della famiglia. È stato bello vedere nel Tempio tanti bambini ed i loro genitori, incontrare le varie coppie che festeggiavano i loro anniversari di matrimonio, presentare alla comunità i fidanzati che annunciano la primavera delle nuove famiglie. Nei loro volti si legge chiaramente la gioia di aver promosso la vita, di essere insieme, di aver superato le tante difficoltà nel cammino di coppia, la consapevolezza che l’essere insieme, in questi tempi, sia il regalo più grande per ciascun coniuge, per i figli e per la società! È poi un vero miracolo che ci siano ancora coppie che oggi vogliano sposarsi, che giurino di essere fedeli e di volersi amare per sempre! In questi anni, infatti, la famiglia è stata assalita nella sua struttura da fenomeni complessi, da rapidi e continui cambiamenti, come le evoluzioni economiche e culturali, gli influssi mass - mediali, il nuovo diritto di famiglia, le leggi sul divorzio e sull’aborto. Ritmi continui ed accelerati provenienti da un mondo globalizzato che rischiano di minare la sua stabilità. Alle solite difficoltà (mancanza di dialogo, incapacità di perdonare e di iniziare da capo), come se non bastassero, si sono aggiunti i problemi di carattere economico, i fenomeni di viole- za fra le mura domestiche e di depressione che hanno spinto tanti a togliersi la vita. Nonostante tutto le nostre famiglie reggono e dimostrano di voler andare avanti, di affrontare le difficoltà e di superarle. Ci sono anche le nuove sfide che dobbiamo affrontare: le forme di convivenza, l’unione tra gli omosessuali, il matrimonio tra divorziati e risposati, la denatalità… Sapete che papa Francesco ha promosso due Sinodi che avranno come tema centrale la crisi e le attenzioni per la famiglia. Avremo certamente delle indicazioni per il nuovo contesto di oggi. Intanto ci ha suggerito di usare sempre nella nostra famiglia tre parole semplicissime: “per favore”, “grazie”, “scusa”. Perché non proviamo a domandare qualcosa “per favore?” E se provassimo a “ringraziare” sempre ed a chiederci “scusa” quando sbagliamo? Iniziamo la quaresima, un tempo particolare per prepararci alla Pasqua, ma anche un periodo per metterci alla scuola di Gesù, per conoscere l’amore autentico, per farlo circolare fra le pareti domestiche, per sostenerci nelle fatiche di ogni giorno. Iniziamo a fare qualcosa anche nell’ambito del sociale. La situazione, a priori, non è buona! E se provassimo a smetterla di lamen- tarci, di fare le vittime, di accusare sempre gli altri? L’alluvione del novembre scorso ha evidenziato le nostre responsabilità. Chi poi si è rimboccato le maniche, chi si è dato da fare ha risolto in buona parte i suoi problemi ed è ripartito. Nel famoso miracolo della guarigione del paralitico, Gesù ha ordinato al malato di alzarsi, di stare in piedi, di prendere il suo lettuccio sulle spalle, di camminare! Ha anche detto: “Chi vuol salvare la propria vita, prenda la sua croce e mi segua!”. Forse pretendiamo di essere guariti dagli altri, da chi viene da fuori, senza fare la nostra parte! È sempre valido il proverbio: “Aiutati che Dio ti aiuta!”. E se provassimo tutti a pulire la piazza, davanti a casa nostra? Oh, come sarebbe pulita la nostra Arzachena! Auguri di buona quaresima! Don Francesco Leggiamo la Bibbia In questa quaresima vi consiglio di leggere il libro dei Re. Anche se per comodità di lettura il libro è stato diviso artificialmente in due parti, è un’opera unica che descrive la storia del popolo ebraico, dal 970 a. C. al 587 a. C. Nella prima parte abbiamo alcuni tratti sulla vecchiaia di David, sugli intrighi per la sua successione; il regno di Salomone, famoso per la sua saggezza, per la costruzione del Tempio, per le ricchezze e la sua debolezza verso le donne. Nella seconda parte si descrive la divisione del regno di Salomone in due: Regno del Nord o d’Israele e Regno del Sud o di Giuda. Il giudizio sui re è generalmente negativo, un crescendo continuo di colpe, dallo scisma di Geroboamo, all’introduzione del culti degli idoli pagani, con conseguenze drammatiche per i due regni: la fine di entrambi con la distruzione di Gerusalemme e l’incendio del Tempio. Angolo della Posta Contro quello stato di cose operarono i profeti Elia, Eliseo, Amos e Osea nel Regno del Nord ed i profeti Isaia, Geremia, Ezechiele, nel Regno del Sud. Il libro è importantissimo sotto l’aspetto storico, ma soprattutto sotto l’aspetto religioso per la descrizione dell’apostasia e dell’idolatria che minacciarono la religione mosaica. Tuttavia, proprio questo tristissimo periodo storico, per la presenza dei profeti, divenne il periodo più ricco per gli sviluppi dottrinali e religiosi di tutta la storia di Israele. Buona lettura. La quaresima È una prassi penitenziale preparatoria alla pasqua, un tempo nel quale Cristo purifica la chiesa, sua sposa. È strutturata sul simbolismo biblico di “40 giorni”, come segno della nostra partecipazione al digiuno di Gesù nel deserto. In questo periodo la chiesa, attraverso una disciplina penitenziale, preparava i peccatori alla riconciliazione, che avveniva la mattina del giovedì santo, ed i catecumeni a ricevere il battesimo, che veniva celebrato nella notte di Pasqua. L’attuale quaresima, nell’anno liturgico del ciclo A, è un itinerario alla riscoperta del battesimo che ci ha introdotti nella chiesa al seguito di nostro Signore. I mezzi suggeriti sono: l’ascolto più frequente della Parola di Dio, la preghiera più intensa e prolungata, il digiuno, le opere di carità. Imposizione delle ceneri in famiglia Quel pizzico di ceneri imposto sul capo in forma di croce ricorda a tutti la caducità della nostra vita umana. Soltanto credendo al Vangelo e conducendo una vita secondo il Signore avremo la salvezza! Consigliamo di ricevere le ceneri durante una breve funzione, seguendo il seguente schema. Tutti fanno il segno della croce: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Un membro della famiglia dice: Il Signore sia con voi! Tutti: E con il tuo Spirito. Lettura biblica: Marco 2, 11-12: “Io ti dico, disse al paralitico, alzati, prendi il tuo lettuccio, e vattene a casa tua». Il paralitico si alzò subito, prese il suo lettuccio e se ne andò via in presenza di tutti. Un membro della famiglia impone le ceneri, dicendo: Convertitevi e rifate il mondo. Tutti dicono: Padre nostro, che sei nei cieli… Preghiera finale: Signore, tu ci offri la quaresima, un tempo favorevole per la riconciliazione e per la nostra salvezza. Ci chiedi di uscire dal peccato, di lasciare le vie sbagliate del mondo per crescere come figli di Dio, come persone vere. Ci affidi il paese che abitiamo per migliorarlo, ci inviti a non lamentarci dando sempre la colpa agli altri delle situazioni in cui ci troviamo, ma ad impegnarci per eliminare le cause, per superare gli ostacoli, ad alzarci e camminare, ad intervenire facendo anche un piccolo gesto, fosse quello di raccogliere una cartaccia. Signore, facci sentire responsabili della situazione della nostra comunità, che tocca anche a noi intervenire per cambiare tante cose che non vanno bene, che anche un piccolo gesto può segnare l’inizio di una svolta, se ci associamo al tuo amore. Per Cristo nostro Signore. Amen. Carissimo don Francesco, da qualche mese è stato inaugurato un mezzo di trasporto: Lu pustali. Io personalmente lo prendo tutti i giorni perché non ho la patente ed abito in campagna. Penso che molte persone come me possano usufruire di un mezzo pubblico per spostarsi. Vorrei fare appello all’assessore Carletti di organizzare una riunione anche con gli autisti e rivedere magari qualcosa che non va. Vorrei invitare anche la gente a servirsi del mezzo pubblico. Se nessuno lo prende verrà abolito. Sarebbe un vero danno perché ci sono ad Arzachena e nelle campagne molte persone che non hanno la macchina. C. ****** L’assessore Carletti, interpellato ha dimostrato la sua disponibilità a fare un incontro, chi è interessato prenda contatti con lui. Giubileo degli sposi Caro don Francesco, impossibilitati a partecipare all’incontro, ti invio una breve sintesi della nostra storia matrimoniale che dura 40 anni. La nostra storia è iniziata in un’epoca molto diversa da quella attuale, si usciva la sera a fare la passeggiata in Piazza Risorgimento per incontrare gli amici, con i quali si parlava di mille cose, senza però trascurare lo sguardo che si incrociava con le belle ragazze di paese, che si distinguevano per la loro semplicità e correttezza nei comportamenti. Un incontro fortuito, o forse preparato, spalla contro spalla con Francesca, ha fatto scattare la scintilla che poi si è accesa in un vero amore reciproco che dura da 40 anni. La nostra vita coniugale, innanzitutto, ha avuto sempre come scopo prin- cipale l’amore reciproco, inteso come voglia di vedere con l’altro sempre felici; il sopportarsi a vicenda, fidarsi l’uno dell’altra in ogni situazione e in ogni circostanza, dalla più banale alla più importante; il rispetto reciproco, che non deve mai mancare; il coinvolgimento nei vari aspetti, quotidiani della vita, (rendere partecipe l’altro di tutte le cose che accadono, dalla spesa fatta, agli amici che si incontrano, dalla condivisione delle notizie avute durante il giorno di lavoro). Insomma tenere sempre acceso il dialogo, che aiuta a rimanere in quella situazione di confidenza che spesso con il passare degli anni rischia di scomparire e potrebbe portare a situazioni in cui, soprattutto durante l’ora dei pasti, si pensa più a guardare i programmi televisivi, anziché dialogare con la moglie e con i figli, anche di cose banali, per dare ai figli l’esempio, che papà e mamma sono i genitori, ma sono anche i loro migliori amici, con i quali potersi fidare. Abbiamo voluto costruire la nostra vita insieme, consapevoli delle differenze che ci sono, ma abbiamo capito che ne valeva la pena e soprattutto abbiamo cercato sempre di prendere forza da quel sacramento che ha sigillato la nostra unione, perché per noi l’amore di Dio è molto importante. Senza questo amore nella preghiera, sarebbe stato più difficile affrontare serenamente ciò che ci tiene legati nella stima e nell’amore reciproco per affrontare con forza le vicissitudini della vita, quando si presentano nel bene o nel male. Com’è prummissa ogghj ci femu, da unu a vinti, a li cincanta in sù: d’incuntracci tutti noi spiremu si Deu ’ò, d’arrià a li sessanta e più. No’ po’ mancà d’agghjutacci lu Supremu, chi no’ manchia mai la fiduccia e la ’eltù. A li noi chi a lu mundu so’ vinendi No’ s’agghjni mai di straccà li mè sendi. Da la spiranza no’ semu mai furriati, di chist’ a Deu beddhu ringraziemu. Cant’anni insembi ci so’ passati di svilicci unu cu l’ altu no’ sapemu. (Seb. Giovanni Mendola) Michele e Francesca Fresi Cant’anni ci so’ passati Cant’ anni insembi ci so’ passati . . .? Di svilicci unu cu l’ altu no’ sapemu. In lu be’ e in lu mali ci semu accunultati, li sacrificci pudè o no’ pudè no’ li cuntemu. Ma noi ci pudemu cuntà affultunati, di pudecci incuntrà com’e ogghj ci semu. Tutti insembi a fa’ la rinnuata prummissa, comu ogghj semu ’inuti a la Santa Missa.
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