Sanità Pillola dell`Anio Salute e Benessere Salute e

www.liberoreporter.it
Settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O.
anno 10 - n. 08 del 02 Marzo 2015
Salute e Benessere
Forno a microonde e i
pericoli nascosti.
Vero o falso questo è il
dilemma
pag.3
Sanità
L’eliminazione del
tessuto necrotico,
diventa una vera e
propria arte
pag.4
Salute e Benessere
Lo ‘sballo’ alcolico
tra i giovanissimi e i
cinquantenni
distrugge il loro cuore
pag.5
Salute e Benessere
La Programmazione
dell’allenamento
posturale, attenzione a
come si pratica
pag.6
Pillola dell’Anio
Arriva la Social Card
2015 per disoccupati,
sino a 404 euro al mese
pag.6
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L
a cucina moderna si è affidata sempre più a prodotti congelati o surgelati, per
cui il sistema più veloce per usare questi cibi è il riscaldamento accelerato. Per
affrettare i tempi di scongelamento e di cottura, è stato introdotto l’apparecchio a microonde, ingiustamente definito forno. Questo strumento presenta non
poche limitazioni e pericoli che quest’articolo cercherà di svelarvi, dando alcune raccomandazioni per un suo coretto utilizzo. Tuttavia, sorge sempre più impellente la necessità di rivedere la nostra alimentazione anche attraverso l’uso di sistemi di cottura
veloci che, però, non sono sempre edificanti per la nostra salute. Per il microonde, tra
i consigli, è preferibile usarlo lontano dai bambini. In ogni caso, niente sostituirà mai
con altrettanta efficacia, il vecchio fuoco a legna!
pag. 2
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SALUTE E BENESSERE
2
Il microonde, guai a chiamarlo forno
O
ggi, parliamo del sempre discusso apparecchio a microonde, ormai, molto presente
nelle nostre cucine e sveleremo le bugie ed i falsi miti che
orbitano intorno a questo strumento di cottura figlio della
mania del “cibo veloce” (fast
food). Inizialmente, occorre
precisare che, come spesso
avviene per un’invenzione, la
scoperta è stata casuale. Occorre sapere che il cuore del
microonde è un’apparecchiatura chiamata magnetron che
viene usata dai radar per generare microonde che vengono
trasmesse tramite la parabola. Casualmente, nel 1940, un
tecnico americano che lavorava con un radar, si accorse che
la tavoletta di cioccolato che
teneva in tasca si era squagliata! Così nacque l’idea di
costruire un apparecchio che
poteva riscaldare o addirittura cuocere alimenti in pochissimo tempo. Parlando, oggi, di
radar e della loro pericolosità
non si può non pensare al famigerato Muos che gli americani
stanno montando in Sicilia (il
vicino a Niscemi), un sofisticato e potentissimo sistema
di radar per usi militari che,
in fondo, è anche lui un grosso microonde. Indubbiamente
un’elevata dose di microonde
danneggia notevolmente la salute, e probabilmente gli apparecchi domestici che ci hanno venduto per oltre 50 anni,
non erano proprio innocui. Lo
dimostra la necessità scientifica e politica di regolamentare
la potenza e le caratteristiche
delle apparecchiature in vendita. La commissione internazionale per la protezione
da radiazioni non ionizzanti
(come le microonde) ha posto
limiti e regole per la costruzione di questi piccoli elettrodomestici, ed ha aggiornato i
certificati di conformità nel
novembre 2012. Questi elettrodomestici, se costruiti a
norma, e seguendo le regole,
non dovrebbero causare danni
all’esterno dell’apparecchio.
Ma com’è costruito un microonde? È una gabbietta metallica, che scherma le radiazioni emesse da un generatore
di microonde (il magnetron),
munita di apposite guarnizioni e di un vetro a rete metallica che limitano l’uscita
delle onde emesse. Quando è
acceso, è prodotta una violenta alternanza di posizione
delle molecole di acqua contenute nel cibo che genera
molto calore. Quindi i cibi si
riscaldano dall’interno verso
l’esterno, al contrario della
cottura classica che riscalda
i cibi dall’esterno verso l’interno. Il limite della cottura
classica è il tempo necessario
a cuocere un cibo. Abbreviare
questo tempo, aumentando il
fuoco, produce solo bruciature esterne e insufficienti cotture interne. Tuttavia, da milioni di anni l’uomo ha avuto
il tempo per cucinare. Oggi le
multinazionali ci bombardano
per convincerci che non abbiamo più tempo e quindi il apparecchio a microonde risolve
il problema. In passato, alcuni
scienziati hanno evidenziato i
danni derivanti da un’esposizione alle microonde e da una
cottura innaturale. Tuttavia,
si può ritenere che, oggi, la ridotta potenza utilizzata associata ad una buona schermatura e ad un idoneo vetro e delle
guarnizioni tenute pulite, consente un prudente utilizzo di
tali macchine. I consigli per
il suo uso sono di comprate
solo apparecchi di qualità e
di marca, e di verificare che
ci sia sempre lo spegnimento automatico ad apertura
del vetro poiché è’ pericolosissimo aprire un microonde
acceso. Occorre controllare
sempre che le guarnizioni siano ben pulite e lo sportello
di vetro si chiuda ermeticamente. È necessario gettare
l’apparecchiatura se vi cade
e se si storce e non provate
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a raddrizzarla, ci riuscireste
solo apparentemente. Non
provate a smontarlo mai poiché il condensatore mantiene
a lungo una corrente elettrica
pericolosissima. Nell’uso, è
indispensabile tenere lontano
il viso dallo schermo, in particolare quello dei bambini, che
potrebbero essere attratti nel
seguire le fasi di cottura per
curiosità. Infine, si completa
sempre la cottura in maniera
classica. Attualmente, i forni
a microonde sono spesso associati ad una graticola classica.
Se lo si utilizza per riscaldare
o scongelare, è meglio impiegare potenze basse e per
tempi brevi. Un cibo troppo
caldo perde gran parte delle
caratteristiche, e riscaldando
dall’interno, non ve ne rendete conto. Occorre attenzione
a non cucinare cibi con guscio
(l’uovo può scoppiare spesso
ad apertura dello sportello).
Per lo stesso motivo, è neces-
sario bucare con la forchetta
patate, pomodori, salsicce,
evitando, così, pericolose bolle caldissime e l’alterazione
dei cibi da eccesso di temperatura. Non si metta mai il
coperchio ad un contenitore
dentro il microonde, l’involucro può letteralmente esplodere. Non si usino mai contenitori che non portino la sigla
di idoneità all’uso specifico.
In alcuni di essi troverete un
numero che corrisponde alla
potenza massima cui possono
essere sottoposti. Non si usino mai oggetti non specifici,
perché, durante la cottura,
possono trasmettere molecole
dannose al cibo. Non accendetelo mai quando è vuoto, per
un principio fisico si altera o
si rompe e, infine, se riuscite
a ritagliarvi un po’ di tempo,
cucinate in maniera classica!
Dr. Gabriele Viani
Medico Radiologo
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SALUTE E BENESSERE
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Forno a microonde e i pericoli nascosti
Vero o falso...? questo è il dilemma
E
siste da dieci anni una
prova, che il tribunale
svizzero ha soppresso,
che dimostra come il
cibo trattato con le microonde
possa danneggiare il sangue in
modo rilevante.
Studi più recenti hanno aggiunto prove evidenti che il
forno a microonde è un rischio
per la salute. Nel 1989, un nutrizionista svizzero, il Dottor
Hans-Urich Hertel fece delle
scoperte allarmanti sull’uso del forno a microonde. Ma
nonostante ciò per più di dieci anni ha dovuto lottare per
avere il diritto di far sapere al
mondo che cosa aveva scoperto. Il punto che ha cercato in
tutti i modi di rendere noto al
pubblico è di interesse vitale
per i consumatori : tutti i cibi
che vengono cucinati o scongelati nel microonde possono
causare dei cambiamenti del
sangue che indicano lo sviluppo di un processo patologico
presente anche nel cancro.
Nonostante ciò, Hertel per
tutto questo tempo, è stato
preso in giro dai fabbricanti
di forni a microonde che hanno usato le leggi svizzere sul
commercio per tappargli la
bocca al punto di minacciare
di rovinarlo.
Nel Marzo 1993, il Tribunale
per il Commercio di Berna, a
segui-to di una denunzia della
Associazione Svizzera dei Produttori di Apparecchi Elettrici
Domestici ed Industriali, ha
fatto divieto al Dottor Hertel
di dichiarare pubblicamente o per scritto, che i forni a
micro-onde sono dannosi alla
salute. Non ubbidire a questo
ordine avrebbe potuto significare una multa di 5000 Franchi Svizzeri o addirittura un
anno di prigione.
La Corte Federale di Losanna
ha confermato questo verdetto nel 1994 giustificandolo
sulla base della Legge Svizzera
contro la Concorrenza Sleale
che proibisce “dichiarazioni
discriminanti, false, ingannevoli e dannose contro un
produttore e i suoi prodotti”
(Giornale delle Scienze Na-
turali, 1998;1: 2-7) una legge
che prende esclusiva- mente
in considerazione la facoltà di
impedire il commercio in sé e
non l’intento di nuocere.
Tale legge imbavaglia anche la
stampa svizzera poiché qualsia-si osservazione che possa
essere considerata una critica
del forno a microonde può con
facilità portare ad un processo. Le opinioni svizzere sulle
scoperte del dottor Hertel non
sono condivise dal resto dei
paesi europei.
Nell’Agosto del 1998, La Corte Europea dei Diritti Umani
stabilì che l’ordine del silenzio emesso dalla corte svizzera contro il Dottor Hertel
era contrario al diritto di libertà di espressione: La Corte Europea ordinò anche alla
Corte Svizzera di pagare un
com-penso di 40.000 franchi
svizzeri come risarcimento.
I vari studi scientifici, svizzeri, tedeschi e russi, ecc. hanno portato tutti alle stesse
conclusioni. Alimentarsi continuamente con cibi cotti o
comunque trattati nel forno a
microonde provoca o può provocare:
1. danni cerebrali derivati dagli impulsi elettrici nel cervello in “corto circuito”,
2. la produzione degli ormoni
maschili e femminili è interrotta e/o alterata,
3. i minerali, le vitamine e i
nutrienti dei cibi sono ridotti o
alterati, in questo modo l’organismo riceve poco o nessun
beneficio,
4. i minerali nei vegetali sono
trasformati in radicali liberi
cancerogeni,
5. crescita di tumori intestinali e dello stomaco,
6. aumento di cellule cancerogene nel sangue,
7. deficienze immunitarie
dovute ad alterazioni delle
ghiandole linfatiche e del siero ematico,
8. perdita di memoria e di
capacità di concentrazione,
instabilità emotiva e diminuzione dell’intelligenza.
Redazione
SANITA’
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4
L’eliminazione del tessuto necrotico,
diventa una vera e propria arte
Dott. Gaetano Giardina
Medico Chirurgo
C
on il termine di necrosectomia o debridement si intende l’eliminazione chirurgica
di tessuto necrotico da una
lesione quasi sempre dermoepidermica (della pelle).
Per necrosi s’intende la morte
cellulare in una parte del corpo per mancanza di irrorazione sanguigna con conseguente
indurimento e successiva liquefazione del tessuto morto.
Si distinguono quattro tipi di
necrosi che brevemente sono
descritte di seguito. Le prime
due sono la necrosi secca di
colorito grigio scuro, ben demarcata dai tessuti circostanti, e la necrosi in cui può esservi disfacimento tissutale e
in cui manca la demarcazione
con il tessuto sano perilesionale che appare infiammato.
Le altre due necrosi sono la
settica dall’odore fetido, con
fuoriuscita di pus ed con tes-
suti circostanti molto flogistici
e la gialla ove permangono,
dopo parziale disfacimento della necrosi, attaccati al
fondo della ferita, frammenti
flaccidi di fibrina.
Nei trattamenti locali di tale
patologia bisogna sempre rimuovere chirurgicamente la
necrosi, con unica eccezione
per il calcagno causa la particolarità della sua vascolarizzazione e del tessuto molto
aderente all’osso. Il debridement chirurgico o necrosectomia chirurgica ha nella sua
esecuzione alcune regole inderogabili, stabilite nei protocolli internazionali condivisi.
Innanzitutto essa deve esser
fatta da un chirurgo che abbia una buona conoscenza dei
piani anatomici e dei decorsi
vasculo-nervosi e che pratichi
una demolizione essenziale,
pur essendo cosciente dello
stato generale di sofferenza
del paziente e dei lunghi tempi di ricostruzione. L’intervento, che solitamente viene
praticato nel malato a letto,
deve prevedere, inoltre, una
responsabile
preparazione
preoperatoria. I preliminari
fondamentali in ogni intervento, specie domiciliare, sono
il paziente digiuno, sterilità
dell’ambiente e la ricognizione degli strumenti chirurgici.
Inoltre, occorre individuare
una vena, somministrando una
soluzione salina a goccia lenta
da riservare per eventuale ino-
culazione di farmaci in emergenza. Infine, è necessaria
una collaborazione infermieristica ed, ove necessaria, una
sorveglianza
anestesiologico-rianimatoria. La valutazione dell’emoglobina, dell’ossigenazione respiratoria e dello
stato nutrizionale e proteico
del malato sono essenziali per
la sicurezza dell’atto chirurgico e fattori necessari per una
buona fase ricostruttiva.
Per il controllo del dolore è
consigliabile somministrare un
medicinale antalgico un po’
prima dell’intervento, evitando inoculazioni di anestetici
locali che, spesso, sono inutili
su un tessuto patologico.
Questi ultimi infiammano maggiormente i tessuti circostanti
sani che sono gli unici responsabili, in verità, del dolore,
perché le zone necrotiche non
sono più dolenti.
Concludendo pazienza, precisione, competenza, sicura
e delicata manualità devono
essere doti, in generale, del
chirurgo e, in particolare, di
chi opera le necrosectomie
chirurgiche in pazienti immobilizzati a letto con ulcere
necrotiche da decubito
Dott. Gaetano Giardina
Medico chirurgo
Dona il tuo 5 per mille ad ANIO Onlus C.F. 97165330826
SALUTE E BENESSERE
5
Lo ‘sballo’ alcolico tra i giovanissimi
e i cinquantenni distrugge il loro cuore
L
o ‘sballo’ alcolico è
molto diffuso tra i giovanissimi
soprattutto
nel weekend, ma questa
pratica non è esente da rischi
per il loro cuore. L’abuso di
vino, superalcolici e cocktail,
infatti, moltiplica il pericolo
di aritmie fino ad otto volte,
in particolare quando si ingurgitano grosse quantità di alcool in una volta sola. Sono sufficienti tre bicchieri di whiskey,
cinque drink o una bottiglia
di vino per mandare in tilt il
cuore, provocando svenimenti o cardiopalmo. Secondo i
cardiologi, riunitisi di recente a Bologna per il meeting
internazionale su fibrillazione
atriale e infarto, “molti incidenti del sabato sera sarebbero causati proprio dagli effetti
cardiaci del troppo alcol, perché le aritmie possono provocare svenimenti pericolosissimi se ci si trova alla guida.
La probabilità di danni seri
cresce esponenzialmente se,
come spesso accade, all’alcol
si aggiungono sostanze stupefacenti come cocaina, ecstasy
o le nuove droghe sintetiche
che vanno per la maggiore fra
i giovani. In questi casi il pericolo di effetti cardiaci anche
letali aumenta di tre volte”.
Il presidente del congresso e
ordinario di Malattie dell’apparato cardiovascolare all’U-
ALCOOL & TABACCO
niversità Politecnica delle
Marche in Ancona, Alessandro
Capucci, ha dichiarato a tal
proposito: “L’abitudine a bere
molto tutto insieme, il cosiddetto ‘binge drinking’ amato
dai giovanissimi durante il weekend, è molto rischiosa per il
cuore. L’ingestione acuta di
alcol infatti aumenta la quantità di catecolamine in circolo. Queste sostanze fanno
da ‘innesco’ alla comparsa di
aritmie, la più frequente delle
quali è la fibrillazione atriale
acuta. In un cuore debilitato
gli ‘sbalzi’ del ritmo possono perfino portare a morte
improvvisa, ma anche in un
giovane sano hanno effetti
pericolosi: oltre al cardiopalmo, infatti, le aritmie possono
provocare una sincope, ovvero uno svenimento”. Non è
necessario faticare molto per
arrivare a dosi di alcol dannose per il cuore, poiché il corrispettivo di una bottiglia di
alcol da 750 millilitri o di 300
millilitri di superalcolici, si
raggiunge con tre bicchieri di
whiskey o qualche aperitivo.
Tale quantità è più che sufficiente per sviluppare il pericolo di aritmie fino a otto volte,
anche se il giovane possiede
un cuore sano e robusto. Tali
effetti possono essere potenziati notevolmente dall’uso di
droghe che stimolano il cuore
fino a provocare eventi gravi
o fatali. “Molte morti improvvise di giovanissimi, a prima
vista inspiegabili, possono essere indotte proprio dal mix
alcol-sostanze stupefacenti”
osserva Capucci “I ragazzi
fanno uso di droghe stimolanti
sul sistema nervoso centrale,
dalla cocaina all’ecstasy, fino
alle tantissime sostanze ignote utilizzate per confezionare
le ‘pillole dello sballo’. Tutti
questi composti però sono altrettanto stimolanti per il sistema cardiovascolare, possono incrementare ad esempio
la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca”. Se lo ‘sballo’ alcolico crea notevoli danni nei giovani, per un uomo a
cinquant’anni i rischi sono più
che accresciuti, rischiando
grosso. A tal proposito, i cardiologi ritengono che il cuore,
usurato dal passare del tempo
come tutti gli organi, non sia
più quello di un giovane, per
cui la probabilità di andare
incontro a una fibrillazione
atriale dopo una grossa bevuta è molto più elevata che
da giovani, grazie anche alla
presenza di possibili fattori
di rischio quali ipertensione
o ipercolesterolemia. “Senza
contare - conclude Capucci
- che il ‘binge drinking’ può
portare negli anni allo sviluppo di un vero e proprio alco-
lismo cronico: in questo caso
le conseguenze negative per
il cuore sono ancora più gravi,
perché si altera la funzionalità cardiaca e cresce a dismisura la probabilità di morte
improvvisa”. Secondo i dati
dell’Istat, il 75% degli italiani
consuma alcool (l’87% degli
uomini e il 63% delle donne)
e il primo bicchiere è consumato a 11-12 anni che è l’età
più bassa dell’intera Unione
Europea (media UE 14,5 anni).
Inoltre, ci sono oltre 3 milioni
di bevitori a rischio ed un milione di alcolisti. A questi dati
vanno aggiunti 817.000 giovani di età inferiore ai 17 anni
che hanno consumato bevande alcoliche e altri 400.000
bevono in modo problematico
fimo all’alcolismo. Il 7% dei
giovani dichiara di ubriacarsi
almeno tre volte alla settimana ed è in costante crescita
il numero di adolescenti che
consuma alcool fuori dai pasti. Gli astemi, come una razza in estinzione, rappresentano il 25% della popolazione.
A questo contesto non certo
edificante, va aggiunto che il
consumo delle bevande alcoliche aumenta gli effetti nocivi provocati dall’esposizione
professionale ad agenti chimici (solventi in particolare)
e neurotossici (piombo, ecc.).
Francesco Sanfilippo
Ministero della Salute, Indicazioni per la promozione della salute orale nelle scuole secondarie
Effetti del tabacco e dell’alcool sulla salute orale
L’
uso di tabacco, a
causa dello sviluppo localizzato di
alte temperature ed
all’azione diretta della nicotina, determina ispessimento
dello strato più superficiale della mucosa, alterazioni
cellulari e della vascolarizzazione, riduzione delle difese
immunitarie, con conseguente
maggior rischio di lesioni potenzialmente maligne (precancerose).
- I tumori della cavità orale
hanno 6 volte più probabilità
di insorgere nei fumatori.
- Il fumo di tabacco è, dopo
l’accumulo di placca batterica, il fattore più importante
nell’eziopatogenesi della malattia parodontale.
Il fumo riduce la probabilità
di guarire dalla parodontite
(anche se trattata correttamente) ed è un fattore di rischio importante nella perdita
degli impianti endoossei (viti
di titanio inserite nell’osso
ed usate per sostituire i denti
mancanti).
- Una buona rimozione di placca domiciliare e il controllo
degli stili di vita ed in
particolare la cessazione del
fumo sono in grado di ridurre
drasticamente il rischio di malattia parodontale nella grande maggioranza delle persone.
Una persona con una buona
igiene orale e non fumatrice
molto difficilmente si ammala
di malattia parodontale.
A livello del cavo orale, l’assunzione di alcol, determina
un’atrofia delle papille gustative della lingua, provocando
alterazioni del gusto.
- L’alcol viene degradato dagli
enzimi naturalmente presenti
nella bocca e si trasforma in
una sostanza chiamata acetaldeide che danneggia i tessuti
parodontali.
- I prodotti alcolici, anche per
il loro elevato contenuto di
zuccheri, provocano un’acidosi orale e predispongono allo
sviluppo di erosioni e carie
dentali.
- L’associazione di alcol e
fumo determina un aumento
esponenziale del rischio di
cancro orale.
SALUTE E BENESSERE
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6
La Programmazione dell’allenamento
posturale, attenzione a come si pratica
D
omenica 14 e 15 Febbraio si è svolta a Roma
una giornata d’insegnamento (teaching days)
organizzato da EdiAccademy.
Ciò che ha destato il maggiore
interesse è stato il workshop
“Programmazione dell’allenamento posturale” Del Dr. Luca
Russo Chinesiologo e Docente
al Master di Posturologia Clinica presso La Sapienza Università di Roma. Durante il
dibattimento, si è concordato, a lungo e pubblicamente,
il nuovo ed ormai consolidato
approccio
dell’applicazione
delle metodiche posturali rieducative. La domanda che ci
siamo posti è stata se la postura è un processo neurofisiologico sottoposto alle leggi
dell’allenamento. La risposta
è decisamente positiva, poiché è un processo “allenabile” che va gestito seguendo
i rigorosi “parametri” delle
scienze motorie. Le modalità
di somministrazione delle Tecniche Applicate, che spaziano
dal Pilates, al Mezieres, alla
Rpg e al Souchard, altro non
sono che Processi “Educati-
vi “ e “Rieducativi “ nei casi
“Cronicizzati” che dovrebbero essere applicati maggiormente in chiave preventiva.
Essendo esse essenzialmente
delle tecniche a base Psiconeuromotoria ed avendo questo comune denominatore,
presuppongono un processo di
apprendimento perfettibile e
dunque allenabile. La giusta
applicazione delle tecniche
specifiche e l’applicazione dei
parametri di somministrazione
dell’esercizio educativo sono
alla base di un buon lavoro.
Invece, frequenza, durata,
intensità e densità dell’esercizio somministrato e sua pianificazione ne pregiudicano la
buona riuscita se non applicati
nel modo corretto. Si parte da
una diagnosi clinica di “deficit da Sindrome Posturale”,
sempre in ambito Specialistico
meglio se clinico, per arrivare
all’applicazione di protocolli
individuali che vanno gestiti,
nel rapporto 1 terapeuta \1
paziente, da professionisti del
settore. In pratica, deve essere un chinesiologo nell’ambito
del trattamento delle sindro-
mi “cronicizzate” e “Stabili “.
La corretta diagnosi da deficit
posturale presuppone Anamnesi del paziente, Test obiettivi in visita, indagini strumentali tra le quali citiamo per
sintesi le più significative ossia
la stabilometria, la baropodometria e l’analisi del passo o
Gait analisys. Naturalmente,
a richiesta degli specialisti,
possono essere integrate consulenze neurologiche, psicologiche o fisiatriche per meglio
risalire all’origine del problema. Quanto sopra va inquadrato in un percorso lungo con
delle verifiche intermedie,
poiché, come già detto, la rieducazione posturale può essere considerata un processo
di allenamento, che presuppone tempi di “adattamento”
ben cadenzati. Prima dell’inizio di qualsiasi programma
posturale, è buona norma
escludere patologie su base
reumatologica o di pertinenza neurochirurgica. Un serio
posturologo saprà indirizzare
i pazienti presso gli Specialisti
competenti onde evitare inutili perdite di tempo. Nessun
programma ginnico di gruppo
può sostituire consulenza e il
trattamento posturale individuale che è l’unica strada percorribile per l’applicazione di
un serio programma allenante
e risolutivo.
Tutte le tecniche rieducative
posturali andrebbero eseguite
con un allenatore personale
(personal trainer) individuale,
e ciò, dal Pilates al Mezieres,
è un presupposto imprescindibile. Questo va a garanzia di
serietà e rigore scientifico.
Massimiliano Squillace
Arriva la Social Card 2015
per disoccupati
N
on tutti sono ancora ben informati su
quella che è la Social
Card Disoccupati, ovvero il nuovo valido aiuto che
il Governo tenterà di offrire
ai tanti disoccupati italiani a
partire dal 2015. Ma vediamo di capire di cosa si tratta
e chi potrà richiederla. Nello
specifico si tratta di una sorta
di sussidio economico, ovvero
un bonus economico che verrà
elargito nei confronti di tutti
coloro i quali abbiano perso il
lavoro e dunque si trovino in
una situazione di inoccupazione. Tale bonus, verrà erogato
ogni due mesi a tutte quelle
famiglie, al cui interno vi è
un componente disoccupato e
che ha perso il proprio posto
di lavoro.
Su tale carta, mensilmente
verrà accreditato un importo,
che va da un minimo di 231
euro fino ad un massimo di 400
euro, che verrà definito proprio sulla base del numero di
persone presenti in famiglia.
Ecco nello specifico, come
verranno suddivisi gli importi,
a seconda dei nuclei familiari:
– famiglie composte da 2
membri. L’importo sarà di 231
euro
– famiglie composte da 3
membri. L’importo sarà di 281
euro.
– famiglie composte da 4
membri. L’importo sarà di 331
euro.
– famiglie composte da 5 o più
membri. L’importo sarà di 404
euro mensili.
Il bonus, accreditato potrà
essere utilizzato dal disoccupato, per effettuare diverse
operazioni di routine della
vita familiare, come fare la
spesa, o pagare le bollette.
Sarà, dunque, proprio come
avere un bancomat, ed infatti verrà rilasciata proprio una
Dona il tuo 5 per mille ad ANIO Onlus C.F. 97165330826
scheda a banda magnetica sul
retro dove è presente un micro chip, con un codice segreto, ovvero un PIN, indispensabile per poter effettuare gli
acquisti.
Come già anticipato, l’importo verrà erogato ogni due
mesi, ed avrà una validità di
12 mesi.
Chi può richiedere la Social
Card Disoccupati? Ecco i requisiti indispensabili per poter
richiedere la Social Card:
– essere un cittadino italiano
o di uno degli stati membri
dell’Unione Europea
– essere cittadino extracomunitario con regolare permesso
di soggiorno CE residente nel
comune in cui si presenta la
domanda da almeno 1 anno
– essere residente in una delle seguenti regioni: Sardegna,
Sicilia, Calabria, Basilicata,
Puglia, Abruzzo, Molise e Campania
– essere residente in uno di
questi comuni:Bari, Bologna,
Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma,
Torino, Venezia e Verona
– avere un modello Isee pari o
inferiori a 3.000 euro
– possedere un patrimonio mobiliare inferiore a 8.000 euro
– non avere autoveicoli immatricolati nell’ultimo anno
– non possedere autoveicoli
superiori a 1300 cc di cilindrata immatricolato negli ultimi
3 anni
– non possedere alcun motoveicolo superiore a 250 cc immatricolato negli ultimi 3 anni
– nel caso in cui si possegga
una casa di proprietà come
prima abitazione il suo valore
ici/imu deve essere inferiore a
30.000 euro.
– all’interno del nucleo familiare devono esserci componenti in età attiva, ovvero 1566 anni, senza lavoro
– uno dei componenti del nucleo familiare deve aver perso l’occupazione negli ultimi
3 anni. Come richiedere la
Social Card 2015? Se si risulti
essere in possesso dei requisiti
sopra citati, si potrà richiedere la Social Card, presentando
un Modulo, che dovrà essere
precedentemente compilato,
presso gli Uffici di Posta Italiane Abilitati.
Il modulo dovrà essere correlato da tutta la documentazione richiesta; l’Ufficio Postale
una volta ricevuta la domanda, inoltrerà il tutto all’INPS,
che dopo un’attenta analisi
della documentazione presentata provvederà ad avvisare
direttamente la persona interessata per comunicare che
e se la sua domanda è stata
accolta. La Social Card potrà
essere ritirata presso l’Ufficio
Postale di riferimento.
Il modulo potrà essere scaricato visitando il sito ufficiale del
vostro comune di riferimento.
Ecco un esempio, per quanto
riguarda il comune di Catania,
il modulo potrà essere scaricato cliccando sul seguente sito.
P_S – Il Ministero del Lavoro
e delle Politiche Sociali chiarisce, al riguardo, che allo
stato attuale l’estensione
della misura nelle Regioni del
mezzogiorno è tuttora in via
di definizione, pertanto non
è possibile presentare domande.
Girolamo Calsabianca
ALLERGOLOGIA
DOTT. CLAUDIO RAGNO
Specialista in Allergologia e immunologia
clinica. diagnosi delle malattie respiratorie, delle allergie alimentari, per allergie a
farmaci. Ticket visita Euro 34,50. Riceve a
Palermo in via XII Gennaio 16 091.584114
cell. 337 895499
ANDROLOGIA - UROLOGIA
DOTT. EMILIO ITALIANO
Specialista in Urologia e Andrologia. Consulente Sessuologo. Riceve a Palermo in
via F.Paolo di Blasi 35. Sito Web:
www.emilioitaliano.it
[email protected].
Per prenotazioni, telefonare ai numeri
091 346563 cell. 338 8546604
FISIATRIA
DOTT.SSA BARBARA SCHEMBRI
Medico Fisiatra, Osteopata,
Omeotossicologia.
Riceve per appuntamento
Cell. 3405269019
Email: [email protected]
Studio medico zona Via Libertà
SALUTE E BENESSERE
7
NEUROLOGIA
DOTT. MARCELLO ROMANO
Neurofisiopatologo. Az. Osp.Riuniti Villa
Sofia Cervello, Studio di neurologia ed
elettromiografico.
Riceve per appuntamento in
via E. Notarbartolo, 38 Palermo
Tel. 0916259811 - Cell. 3491467337
Email: [email protected]
PSICOLOGIA
DOTT.SSA CATERINA D’ANNA
Psicologa - Psicoterapeuta.
Psicologia - Psicoterapia del bambino,
dell’adolescente e della famiglia.
Via Tripoli 18 Palermo.
Recapiti telefonici: 329 4321204
DOTT.SSA VIVIANA CUTAIA
Psicologa e Psicoterapeuta, Musicoterapeuta, consulenze psicologiche: individuali, di coppia, familiari, di gruppo.
Via Belgio n.33, Palermo.
Promozione: il I colloquio è gratuito per
tutti i lettori del settimanale Nell’Attesa
Riceve per appuntamento: 340.0552032
Mail: [email protected]
GASTROENTEROLOGIA
DOTT. SERGIO PERALTA
Dirigente Medico U.O. di Gastro-enterologia ed Epatologia. Responsabile U.O.S. di
Endoscopia Digestiva Policlinico,
Piazza delle Cliniche, 2 Palermo.
Mob. 338 6963040
e-mail: [email protected]
www.gastroenterologiaperalta.it
settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O.
Reg. al Tribunale di Palermo n° 11 del 29/05/2006
Comitato Scientifico:
Dir. Scientifico: Girolamo Calsabianca Segretario Nazionale ANIO Onlus - [email protected]
Dr. Dario Bellomo Medico Specialista ASP di Asti
Prof. Giorgio Maria Calori Prof. Univ. Milano Dir. COR Gaetano Pini (Mi)
Prof.ssa Carla Giordano Resp. UOC di Endocrinologia Policlinico (Pa)
Dr. Emilio Italiano Andrologo Osp. riuniti Villa Sofia Cervello
Dr. Tommaso Mannone Risk Manager A. O. Villa Sofia-Cervello (Pa)
Dr. Sergio Salomone Pres. Associazione A.S.S.O.
Dr. Angelica Provenzano Resp. Centro Officine di Ippocrate A. O. Villa Sofia-Cervello (Pa)
Dr. Alessandro Scorsone, Diabetologo, Asp 6 Ospedale Civico di Partinico
Dr. Gabriele Viani, Medico Specialista in Radiologia
Dr. Benedetto Alabastro, Consulente ANIO per il diabete
A.N.I.O. Numero Verde: 800 688 400 (chiamata gratuita)
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nell’attesa... Edito da: Phoenix di Simona Lo Biondo
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Le informazioni pubblicate da “nell’Attesa…” non sostituiscono in alcun
modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del medico.
A.N.I.O. Onlus,
Associazione Nazionale per le Infezioni Osteo-Articolari
L’
ANIO (Associazione Nazionale per le Infezioni Osteo-articolari) volge tutto il suo impegno al fine di dare una spalla forte e consapevole a quella fascia di cittadini disagiati da
una complicanza ortopedica garantendo la presa in carico globale del pazientee della sua
famiglia, fortificando lo spazio di ascolto, la promozione di un servizio d’informazione, supporto
e orientamento ai servizi, assistenza socio-sanitaria (invalidità, legge 104, ricorsi e aggravamenti,
contrassegni di circolazione auto ecc...).
E’ possibile sostenere le attività di ANIO versando il proprio contributo su c/c 21641931 o iban sul
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Cto Ospedali Riuniti Villa Sofia
Cervello - Piano Terra
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Codice Fiscale: 97165330826
dei redditi (730, Unico, Cud) inserendo il codice fiscale 97165330826 nel riquadro “Sostegno del
volontariato” e organizzazioni non lucrative di utilità sociale”.
Servizio Ambulanza diurno
Dimissioni Ospedaliere - Spostamenti in città o fuori
comune, Visite Mediche, Esami
Per info chiamare:
Numero verde gratuito: 800.688.400
Emergenze: 3289485124
e-mail: [email protected]
PRESIDIO OSPEDALIERO:
Cto Ospedali Riuniti Villa
Sofia Cervello
A.N.I.O. – O.N.L.U.S.
Tel. 091.7804219
email: [email protected]
Diabetici cronici;
Donne over 50;
Soggetti Disabili e da tutti
coloro che hanno un’indicazione prescrittiva di uno
specialista.
PREMESSA.
Il Centro Pilota Plurispecialistico Sperimentale per la
Prevenzione delle Disabilità
e delle Alterazioni Posturali è una tessera del grande
mosaico che compone il progetto core di ANIO per l’anno
2013/2015 denominato
OFFICINE D’IPPOCRATE.
Il progetto mira a garantire
percorsi di prevenzione, diagnosi e cura, al fine di
ridurre e/o limitare l’insorgere di complicanze, ortopediche e posturali, mettendo
in campo tutte quelle azioni
di prevenzione concreta delle
patologie dell’apparato muscolo-scheletrico.
ESAMI STRUMENTALI
Gli esami strumentali sono
effettuati presso l’ambulatorio “Officine d’Ippocrate”
sito al 2° piano dell’Azienda
Ospedaliere Villa Sofia Cervello Presidio Ospedaliero C.T.O.
di Palermo.
L’attività degli esami
strumentali comprende:
DA CHI E A CHI E’ EROGATO
IL SERVIZIO
Il servizio è erogato dalla
Azienda ospedaliera Ospedali
Riuniti Villa Sofia Cervello
con medici e tecnici strutturati in cooperazione con un
Team di medici e specialisti
messi a disposizione dall’associazione A.N.I.O.
Soggetti in Età Evolutiva
(soggetti con patologie degenerative dell’apparato
muscolo scheletrico –
osteoporosi – malati cronici);
Podoscanner
(Podoscopia digitale)
Permette di rilevare le informazioni del piede sotto carico, analizzare la lunghezza
dei due piedi e rilevare le
eventuali asimmetrie podaliche.
Baropodometro Elettronico
Piattaforma di rilevazione per
lo studio delle pressioni plantari da fermo (esame statico),
l’analisi del gesto motorio
durante la deambulazione
(esame dinamico) e la
valutazione delle oscillazioni
del corpo (esame stabilometrico), con e senza svincolo.
Di seguito le indicazioni ministeriali per prenotare:
PRESTAZIONE:
Test Posturografico
CODICE MINISTERIALE: 93054
QUANTITA’: 2
PRESTAZIONE:
Test Stabilometrico Statico e
Dinamico
CODICE MINISTERIALE: 93055
Quantità: 2
Formetric
Consente di effettuare una
rapida ed estesa scansione ottica non invasiva del rachide,
con possibilità di rappresentare graficamente numerose
problematiche di natura clinica inerenti l’analisi obiettiva
e quantitativa della statica
corporea e della postura.
Di seguito le indicazioni ministeriali per prenotare:
PRESTAZIONE:
Test Posturografico
CODICE MINISTERIALE: 93054
QUANTITA’: 4
Densitometria DEXA
Il sistema consente di calcolare la densità ossea mediante i
seguenti esami:
• Lombare
• Femorale
• Protesica
• Dual protesica
• Avambraccio
• Morfometria
• Total body
Di seguito le indicazioni
ministeriali per prenotare:
PRESTAZIONE:
Densitometria Ossea con
Tecnica di assorbimento a
raggi X
CODICE MINISTERIALE: 88992
QUANTITA’: 2
Si ringrazia la
PRESTAZIONE:
Densitometria Ossea con
Tecnica di assorbimento a
raggi X TotalBody
CODICE MINISTERIALE: 88993
QUANTITA’: 1
VISITE
Odontoiatrica - Gnatologica
Fisiologia, patologia e
disfunzioni dell’articolazione
temporomandibolare-ATM.
(Dott.ssa A. Provenzano)
Fisiatrica Posturale
Diagnosi e cura dei paramorfismi e dismorfismi del piede,
arti inferiori, colonna vertebrale, patologie congenite
neonatali.
(Dott.ssa B. Schembri)
Ortopedica
Diagnosi e cura dell’osteoporosi. (Dott. V. Badagliacca)
Diabetologia
Prevenzione diagnosi e cura
del diabete. (Dott. V. Schirò)
PRENOTAZIONI VISITE
Gli utenti potranno accedere
al servizio, muniti di richiesta
del medico curante,
chiamando il CUP Ospedali
Riuniti Villa Sofia Cervello al
numero: 800.178.060 o AL
numero diretto dell’ANIO:
091 7804219, o tramite mail
inviandoci la richiesta al
seguente indirizzo:
[email protected];