Stili di Vita Volontariato Sanità Sanità Salute e Benessere

www.liberoreporter.it
Settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O.
anno 10 - n. 07 del 23 Febbraio 2015
Sanità
Quanto è importante
curare il dolore nelle
lesioni cutanee
croniche?
pag.3
Stili di Vita
Cambiamo i nostri
stili di vita.
Una sfida per vivere al
meglio il futuro
pag.4
Sanità
Il continuo calo delle
vaccinazioni, “rianima”
le malattie prossime
all’estinzione
pag.5
Salute e Benessere
Nordic Walking e
Diabete, generatori di
avventura
pag.5
Volontariato
L’associazionismo,
scopriamo i pregi
e i difetti
pag.6
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A
lcuni studi epidemiologici internazionali hanno evidenziato negli Usa e in Europa, sia pur con le necessarie differenze regionali, una frequenza media della
malattia celiaca nella popolazione generale di circa l’1% ed osservato come
negli ultimi 25 anni l’incidenza sia aumentata di 5 volte, soprattutto in età
pediatrica. Per trovare risposte, partendo da alcune evidenze scientifiche già emerse
a Palermo, è stato stipulato un protocollo d’intesa. Questo protocollo vede la partecipazione del Comune di Termini Imerese, di Legambiente Sicilia, del Consiglio Nazionale dei Chimici (CNC) e dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Palermo.
L’obiettivo è di valorizzare gli “antichi grani duri siciliani” ed i metodi produttivi
tradizionali, verificandone le ricadute sul benessere dei consumatori.
pag. 2
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SALUTE E BENESSERE
2
Grani antichi siciliani, il benessere nella
tradizione. La salute non è uno scherzo
L
a diffusione di malattie
legate all’intolleranza
o ipersensibilità al glutine sta divenendo un
problema preoccupante. Le
ragioni di questo fenomeno
sono diverse e sono legate al
tipo di grano immesso in commercio, al tipo di lavorazione,
nonché all’importazione di
grani da Paesi le cui condizioni igienico-sanitarie non sono
una priorità. Nel frattempo,
il nostro grano ben trattato e
curato è venduto all’estero,
mentre alcune varietà assai
più salubri stentano ad essere
promosse nel mercato. Di recente, Legambiente ha organizzato un incontro, intitolato
“Grani Duri Antichi Siciliani, il
benessere nella tradizione”,
che si è tenuto a Termini Imerese. Questo è stato il primo
atto concreto volto al recupero e alla valorizzazione della
tradizione cerealicola e della
pasta nel nostro territorio.
Per conseguire questo scopo,
è stato stipulato un accordo
siglato nei mesi scorsi da alcuni enti, tra cui il Comune di
Termini Imerese, Legambiente
Sicilia, il Consiglio Nazionale
dei Chimici (CNC) e l’Ordine
dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Palermo. Da tempo,
del resto, si rende evidente
una correlazione tra la farina
usata dalla grande distribuzione e dai panificatori nazionali e le intolleranze, che già è
all’attenzione sia da parte del
Consiglio Nazionale dei Chimici sia da parte dell’Ordine dei
Medici. Legambiente, il CNC
e l’Ordine dei Medici, hanno,
quindi, già da tempo avviato
una collaborazione operativa per verificare le proprietà
organolettiche e nutritive dei
grani antichi siciliani e dei
metodi tradizionali di produzione dei prodotti derivati dal
grano. Questa collaborazione
ha fatto emergere che esisto-
no riscontri a supporto delle
sempre più ricorrenti tesi su
una diversa e migliore digeribilità di tali prodotti. In realtà, i risultati di tale studio dimostrerebbero che si riducono
i sintomi allergenici se il grano
e i suoi derivati sono coltivati
e lavorati con le antiche tecniche come la macinatura a
pietra, l’essiccazione naturale e la lievitazione lunga. Per
questo motivo, è stato siglato un protocollo d’intesa tra
questi gli enti menzionati più
il comune di Termini Imerese,
così da valorizzare gli “antichi
grani duri siciliani” ed i metodi produttivi tradizionali, e
verificarne le ricadute sul benessere dei consumatori. Ciò
consentirebbe, in prospettiva,
di promuovere la dieta mediterranea quale strumento
essenziale per aumentare il
benessere della popolazione e
quale leva fondamentale per
promuovere nuove opportunità di fare impresa giovanile in
agricoltura. Inoltre, la ripresa
di queste coltivazioni aiuterebbe a contrastare il fenomeno dell’abbandono delle
campagne e il conseguente
degrado del territorio, oltre a
aumentare la biodiversità del
territorio. Tali azioni sarebbero, poi, supportata dalla possibilità di acquistare questi prodotti nei luoghi di produzione,
favorendo la creazione di
gruppi di acquisto diretto dei
prodotti della terra. Nell’ambito dell’accordo siglato, Legambiente si impegna ad individuare le realtà già presenti
nel tessuto siciliano al fine di
creare un sistema per l’incremento del prodotto tipico sia
in termini di materia prima
sia di prodotto trasformato.
Il Comune di Termini Imerese,
dal canto suo, vuole rivitalizzare e valorizzare il ruolo che
lo stesso Comune ha svolto in
passato nel campo della pro-
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duzione di pasta. Il territorio
di Termini Imerese, in questo
campo, era il più rilevante in
tale settore, e, storicamente,
il più antico. Invece, il CNC intende diffondere il valore della Chimica nella difesa delle
produzioni tipiche alimentari,
evidenziandone gli elementi
distintivi. Ciò permetterà ai
cittadini di avere gli strumenti per una scelta consapevole, incentivando il ruolo del
controllo sugli alimenti come
duplice elemento di salubrità e di consapevolezza della
tipicità. L’Ordine dei Medici,
infine, è interessato a diffondere il concetto di salute quale stato di completo benessere
fisico, psichico e sociale e non
semplice assenza di malattia.
In tale contesto, una corretta informazione alla popolazione è elemento essenziale,
così come il contrasto alle
intolleranze alimentari non
ancora classificabili come
malattia vera e propria. L’Ordine dei Medici si impegna,
così, a realizzare sessioni informative sugli aspetti legati
all’intolleranza di prodotti o
ingredienti, sugli effetti di tali
intolleranze con particolare
riferimento anche al settore
dermatologico. L’obiettivo è
che l’azienda agricola torni ad
essere fonte di benessere per
l’uomo e per la natura. La riscoperta e la valorizzazione di
alimenti mediterranei salutari
sono elementi di ripartenza,
poiché fino alla fine degli anni
‘70 i pastifici siciliani erano legati a modi di produzione e di
essiccamento perfezionati in
secoli di attività.
Francesco Sanfilippo
SANITA’
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3
Quanto è importante curare il dolore
nelle lesioni cutanee croniche?
I
l dolore cutaneo è un’esperienza psicofisica negativa associata ad effettiva o
potenziale lesione tissutale. Tale sensazione riferibile
ad una o più parti del corpo
è sempre spiacevole ed emotivamente coinvolgente. Una
celebre asserzione così recita:
“ il dolore è qualsiasi cosa che
la persona che lo prova dice
che è, ed esiste ogni qualvolta la persona dice che c’è”.
Frequentemente, durante la
gestione del paziente affetto
da lesioni cutanee croniche,
ci si scontra, infatti, con la
sintomatologia algica. Questa
è un fattore che ostacola la
rapida guarigione e che, soprattutto, causa di riduzione
delle performance del malato (pessima qualità di vita,
scarsa adesione alle terapie,
frustrazione per gli operatori, etc). Negli ultimi decenni,
in verità, sono stati compiuti
molti progressi con possibilità diagnostico-terapeutiche
innovative e soprattutto si è
raggiunta maggiore consapevolezza dell’importanza del
controllo algico ai fini della
qualità di vita. Continua a non
esistere l’analgesico efficace
esente da effetti collaterali
negativi, ma oggi l’ulcera va
affrontata applicando nella
sua cura la multidisciplinarietà, l’attenzione, la dedizione, l’umiltà e la mano esperta. Il trattamento del dolore
da lesione tissutale deve prevedere, quindi, oltre la terapia analgesica farmacologica,
una serie d’interventi atti ad
individuarne ed eliminarne la
causa. Andrà studiata, in conclusione, la qualità ed l’intensità del dolore, lo stadio
dell’ulcera e la sua eziopatogenesi, lo stato psico-emotivo
del paziente, le sue condizioni
cliniche generali e il contesto
sociale in cui vive. Il dolore
cronico non maligno rappresenta ormai un problema sanitario sociale ed economico di
rilevanza mondiale. Tuttavia,
l’attenzione scientifica, circa
la ricerca di chiari ed efficaci percorsi guida terapeutici
antalgici, ha privilegiato più
le condizioni acute del dolore
a elevata morbilità e mortalità (es. infarto o scompenso
cardiaco, ictus, ipertensione,
etc), che le croniche (es. dolore da lesioni tissutali) molto
più frequenti nell’anziano. A
tal proposito, va puntualizzato che la differenza fra dolore
acuto e cronico non è da correlare ad una variabile temporale. Tale differenza è, infatti, da collegare alla capacità
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a riportare a normalità le afferenze sensoriali e gli eventi
scatenati nel sistema nervoso
centrale. Diamo, dunque, pari
attenzione ed importanza al
dolore acuto e al dolore cronico perché entrambi, pur insorgendo percentualmente in
diversa età anagrafica, hanno
pari incidenza sulla qualità di
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4
Cambiamo i nostri stili di vita.
Una sfida per vivere al meglio il futuro
I
l rispetto dell’ambiente
non può essere una chimera che possa essere caricata
sulle spalle del prossimo.
Così Legambiente sta promuovendo una campagna sui
cambiamenti degli stili di vita
e decine di buone pratiche e
azioni. In questo modo, vuole dimostrare che per vivere
in modo sostenibile è facile e
conveniente, organizzando a
questo scopo un Convegno su
questi temi, intitolato “Cambiare è facile e conveniente”.
Le buone pratiche e le azioni
per il vivere sostenibile sono
decine. Queste vanno dalla
Social innovation per la mobilità quotidiana, alla compostiera anerobica per azzerare i
rifiuti a casa, dall’autoproduzione negli orti urbani condivisi alle iniziative per ridurre
lo spreco alimentare. A queste forme vanno aggiunte la
realizzazione della lombrocompostiera, le soluzioni per
il risparmio idrico e i gruppi
di acquisto ecosostenibili. A
queste azioni, si uniscono gli
interventi programmati, come
il bike messanger, il servizio di
recapito posta esclusivamente
in bicicletta e il car sharing,
il servizio pubblico di auto in
condivisione. L’obiettivo della campagna Cambio con Stile è di creare delle comunità
di cambiamento formato da
cittadini informati, propositivi e attivi che investono per
realizzare azioni sostenibili e
solidali che riducano l’impatto ambientale e che facciano
risparmiare denaro. Il cambiamento degli stili di vita è una
condizione
imprescindibile
per dare una risposta alla crisi
economica e ambientale, che
sostenga beni e servizi alimentando la produzione, il lavoro
e un’economia capace di futuro duraturo e sostenibile. Secondo il sito viviconstile.org,
ogni italiano, in media, emette ogni anno poco meno di 12
tonnellate di CO2 a testa, per
un totale di circa 500 milioni
di tonnellate all’anno di Co2
di origine fossile. Si tratta dei
consumi complessivi dei servizi pubblici (ad esempio scuola,
sanità), delle infrastrutture
(strade, territorio) e delle spese statali (esercito, ministeri).
È chiaro che la nostra salute,
a cominciare dai polmoni, non
ne risentono positivamente.
Eliminiamo dalle nostre case
almeno 350 kg l’anno a testa,
ma la raccolta differenziata è
ferma al 20%, quando dovrebbe arrivare al 65%, secondo la
normativa Ue. Si tratta di rifiuti che ammontano in media
a un chilo e mezzo o due a testa la settimana, per circa il
40% del rifiuto indifferenziato
che si produce oggi. In realtà, separando bene organico
(umido) e carta, sarebbe possibile raggiungere l’obiettivo
previsto. D’altronde, la carta
e il cartone, raccolti e trattati
con i lombrichi, permettono di
produrre il compost, il fertilizzante prodotto da elementi di
origine organici come appunto la carta che deriva dagli
alberi. Gli stessi rifiuti umidi
provenienti dai residui non
consumati o scartati dei pasti consentono la creazione di
compost efficace per fertilizzare i terreni. Tale possibilità
sarà amplificata grazie anche
all’introduzione nel mercato
di elettrodomestici dedicati. I residui biologici, infatti,
liberano grandi quantità di
Co2 e, se non opportunamente trattati, possono, in alcuni
casi, generare anche diossina.
Peraltro, una proposta emersa
durante il convegno è di usare
questo tipo di fertilizzante per
gli orti urbani, che a Palermo
si vanno costituendo. Infatti,
esistono già delle associazioni
che hanno messo a coltura dei
terreni incolti all’interno della
città che possono essere coltivati biologicamente da tutti i
cittadini che vi aderiscono e
che possono raccogliere gli ortaggi per consumarli o venderli. Quest’operazione permette
di conseguire alcuni risultati
quali la responsabilizzazione
diretta del cittadino e la riduzione dei prodotti trattati dai
concimi chimici. La nostra salute evita così di essere messa
a dura prova e il nostro sistema immunitario diminuisce le
reazioni allergiche. Il car sharing, invece, è un servizio che
permette di utilizzare un’au-
tomobile su prenotazione,
prelevandola e riportandola
in un parcheggio, dove si paga
in ragione dell’utilizzo fatto.
Questo servizio viene utilizzato all’interno di politiche di
mobilità sostenibile, in modo
da rinunciare all’automobile
privata ma non alla flessibilità delle proprie esigenze di
mobilità. Il car sharing si distingue dal car pooling che è
l’altro sistema di mobilità oggi
sempre più in auge. In questo
caso, più persone viaggiano
insieme nella stessa auto, che
normalmente è di proprietà di
uno dei viaggiatori, e dividono tra loro le spese di viaggio
e di manutenzione. In questo
modo, la riduzione della circolazione delle auto favorisce la
diminuzione dell’inquinamento atmosferico e delle polveri
sottili con gran sollievo per la
nostra salute.
Francesco Sanfilippo
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SANITA’
5
Il continuo calo delle vaccinazioni, “rianima”
le malattie prossime all’estinzione
L
e vaccinazioni hanno
permesso fin dai tempi
di Jenner di diminuire
la diffusione di malattie temibili come il morbillo
e la poliomielite, portandone
alcune all’estinzione come
il vaiolo. Tuttavia, le stesse
vaccinazioni sono, oggi, contestate perché in alcuni casi
controversi svilupperebbero
altre malattie di origine neurologica o autoimmune. Un
aspetto che emerge, però,
è che la diminuzione delle
vaccinazioni sta aumentando i casi di malattie sull’orlo
dell’estinzione. È il caso del
morbillo che si sta diffondendo nelle Americhe. Infatti, i
tassi d’immunizzazione in alcuni Paesi si stanno riducendo
ad un livello tale da non garantire di evitare la diffusione
di casi importati in Paesi dove
le stesse malattie sono sparite come nelle Americhe. A
questa conclusione sono giunti
gli esperti dell’Organizzazione panamericana di Salute
(Paho) e dell’Organizzazione
mondiale della sanità (Oms),
che hanno diffuso un’allerta
epidemiologica a tutti i paesi
membri. Dal 2002, le Americhe sono state considerate
libere dal morbillo, grazie
all’assenza della trasmissione
di casi endemici, perciò questi Paesi hanno abbassato la
guardia. Ora, si assiste alla
nascita di nuovi focolai e se-
condo i dati riportati, finora ci
sono stati 147 casi confermati
di morbillo fino all’8 febbraio
negli Usa, 21 in Brasile, 4 in
Canada e 1 in Messico. I casi
segnalati in Brasile sono legati ad una più vasta epidemia
cominciata nel 2012, che ha
coinvolto oltre 700 persone in
31 città, per cui, tra il 2003
e 2014, il continente americano ha registrato 5.077 casi di
morbillo importati. Il capo del
programma d’immunizzazione
della Paho, Cuauhtemoc Ruiz,
ha dichiarato: ‘’Grazie agli alti
livelli di immunizzazione, per
oltre dieci anni il continente
americano è stato formalmente dichiarato ‘morbillo free’.
Mantenere alti livelli di copertura vaccinale è la chiave per
prevenire e fermare le epidemie e proteggere la popolazione dalla minaccia di casi importati’’. Un’altra questione
riguarda la poliomielite, che
nel 2014 era ancora presente
in alcune zone nel mondo con
350 casi segnalati, di cui la
maggior parte si è presentata
nel Pakistan. Finora, l’attuale vaccino orale impiega una
versione indebolita del virus,
il cui stimolo provoca una risposta nel paziente. Tuttavia,
in alcuni casi questo vaccino
apre la strada ad un’infezione
nell’intestino che riattiva il
virus, diffondendosi nel corpo
e contagiando chi non è vaccinato. Per estinguere anche
questa malattia, un gruppo di
ricercatori ha presentato un
progetto, finanziato dall’Organizzazione mondiale della
sanità (Oms) e da fondazioni
private, al convegno annuale
dell’Associazione americana
per lo Sviluppo delle Scienze.
Il progetto mira a creare un
vaccino totalmente sintetico,
privo del virus e quindi del suo
genoma, così da impedire la
replicazione del virus. Uno dei
ricercatori, Dave Stuart, ha
chiarito: “‘E’ come una complicata sostanza chimica che
si auto-assembla, simile a un
virus ma incapace di potersi
replicare’’. Questa soluzione
è già stata provata, con successo, sul virus della malattia
piedi-bocca (fmdv), che col-
pisce i bovini. Il virus della
polio è della stessa famiglia
e agisce in modo simile. Uno
degli ostacoli che i ricercatori hanno dovuto superare nel
produrre un vaccino sintetico
per l’fmdv, è stato di individuare un modo per conservare
la forma della particella del
‘virus’, poiché al suo interno
non aveva materiale genetico,
per cui risultava più fragile.
La soluzione è stata di reingegnerizzare le molecole per
stabilizzarle, stimolando una
risposta protettiva dal sistema
immunitario. Se questa soluzione si dimostrerà vincente,
anche la Polio rientrerà tra i
“cari estinti”.
Francesco Sanfilippo
Nordic Walking e diabete, generatori di avventura
U
na volta compreso il
significato del mio diabete, mi sono chiesto,
dove volevo passare?
Come prendermi cura di me
stesso? Ho scelto, così, una
strada immersa nel verde,
due bastoncini per il Nordic
Walking 2pb (Nordic Walking
ad andatura tramite postura-braccio), un sentiero per
esattezza, il contatto con la
natura, gli alberi faggi, castagni, abeti, pini, acacie ecc..
Questa scelta mi ha permesso
un attento ascolto percettivo
di tutti i miei distretti corporei. Mi ha permesso, anche, di
riappropriarmi della capacità
di percepire il mio corpo di
“passare” e di “attraversare” i
brutti momenti ed episodi che
a volte questa “condizione”
da diversamente glicemico
t’impone. Il fatto di potermi
muovere all’aria aperta, praticando un’attività aerobica e
ritmica a bassa intensità dove
predomina l’aria pura, lontano dal caos delle grandi città e
dai soliti ambienti formali, mi
ha fatto comprendere il mio
diabete. Frequentare le alte
vette e i sentieri è un modo
per guardarsi allo specchio.
C’è tanta fatica, silenzio, solitudine e bellezza nei boschi
abbandonati dall’uomo moderno delle città.
Quei sentieri aspettano qualcuno, come gli anziani hanno bisogno di compagnia, di
scambiare qualche parola.
Questi sentieri sono fatti di
radici di alberi che hanno visto crescere i loro rami verso il cielo e radici allungarsi
nel terreno, sono come mani
aperte verso il terreno. Ci sorreggono per farci tornare a
camminare su quattro arti insieme agli amici bastoncini. Il
diabete, in realtà, si dimostra
in questi casi come uno strumento per farci comprendere
che serve poi poco per vivere bene. Poi, lascio spazio ai
tanti amici ed volti che si conoscono tramite il compagno
diabete ed ovviamente al glucometro alle penne del insulina che a volte sono bacchette
“magiche”.
È la magia di far sognare e di
far immaginare anche i più
grandi. Poi, ci sono i consigli
dei dottori che sono le nostre
guide, quelle che ci portano in
vetta, quella vetta chiamata
“benessere”.
Quella vetta chiamata” vita
normale” raggiungibile da tut-
ti noi e non solo dal popolo
dolce, che fa di questa prova
di forza e resistenza un obiettivo concreto. Passi che lasciano delle impronte, perché nelle alte vette o nei boschi più
scuri, la fortuna non gioca la
sua mano.
Qui regna la magia delle fiabe
millenarie che ci hanno sempre raccontato fin dalla tenera
età qui i bastoncini diventano
come per magia strumenti per
diventare veloci come volpi
che cacciano le loro prede.
La nostra rimane il “benessere” di cui noi non saremo
mai sazi abbastanza, è una
golosità cosi dolce che non fa
memorizzare nessun numero
negativo! Buon Nordic Walking
2pb a tutti.
Damiano Iulio
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SOCIALE E VOLONTARIATO
6
L’associazionismo, pregi e difetti
L
a frase del filosofo Cartesio
“Cogito,
ergo
sum” esprime un concetto filosofico che ha
mantenuto intatto la sua valenza, sfidando i secoli e continuando ad essere un fondamentale punto di riferimento
per moltissimi uomini. Mi sarebbe piaciuto dire “per tutti
gli uomini”, ma sappiamo tutti
che non è cosi. Infatti, mentre <<penso quindi esisto>>
rappresenta per chi lo fa suo
e lo pone come pilastro di vita
una grande conquista, è considerato un serio ostacolo e pericolo per chi crede di potere
comandare, sopraffare, violentare impunemente e gratuitamente chi magari si trova
in una posizione di debolezza
inconsapevole dovuta forse
proprio al suo stato di salute.
Credetemi ciò non è farneticante fantasia ma attenta
analisi quotidiana dei fatti.
Quindi, a mio parere, diventa vitale fornire a tutti quegli
strumenti utili e necessari per
fare si che i nostri interlocutori, qualunque sia il ruolo che
hanno nella società, facciano
proprio il <<cogito ergo sum>>
nobilitando l’uomo e le azioni che lo stesso ogni giorno
compie. In questo modo avremo uomini liberi che possono
decidere della loro vita, relazionandosi con chi da loro
fiducia e garantisce il rispetto della loro dignità. Saranno
così equilibrati i rapporti fra
i pazienti e tutti quegli attori
che quotidianamente interagiscono con la loro vita come
le istituzioni, le associazioni
di volontariato, la famiglia. Il
malato non sarà più l’anello
debole della società ma diventerà la catena forte che unisce e salda la società ridando
alla stessa quella dignità che
ultimamente è stata voluta-
mente offesa e dimenticata in
nome di meschini e miserabili interessi di parte. A questo
punto diventa fondamentale
il ruolo dell’associazionismo e
dei principi in esso contenuti.
Molti cittadini spesso si chiedono cosa siano le associazioni, cosa possano fare, qual è il
loro ruolo nella società, come
possono cambiarla e se sono
in grado di potersi costituire
come gruppo di pressione efficace. Ogni paziente sente il
bisogno dopo diversi anni di
malattia, di poter condividere
ciò che vive con un altro paziente. Alla consapevolezza di
aver bisogno d’informazioni
per gestire al meglio la propria patologia, si aggiunge la
costante necessità di tenersi
aggiornato sulle novità terapeutiche e mediche. D’altronde, il conforto che si ha, confrontandosi con altri pazienti
è la condizione essenziale per
riunirsi in un organismo che
aiuti anche nella difesa dei
propri diritti e nella propria
dignità di pazienti. Questi
strumenti si traducono nella
creazione di un’associazione,
che permette ad una pluralità
di pazienti quell’aggregazione
che spesso vanno cercando.
Le associazioni, quindi, sono
gruppi di cittadini che si riuniscono per creare un ente tramite un atto costitutivo e che
approvano gli scopi per cui è
nato lo stesso ente attraverso
l’approvazione di uno statuto.
Le associazioni di volontariato
si rifanno per la maggior parte
alla legge-quadro 266/91, poi
accolta dalla Regione siciliana
nella legge 22/94. L’elemento fondamentale che le contraddistingue, è la gratuità
degli scopi, non a caso sono
definite non a scopo di lucro.
I suoi rappresentanti svolgono
l’attività di volontariato senza
percepire un euro in gettoni,
mentre le sole spese parzialmente consentite sono i rimborsi-spese certificati. Ciò
impone la presenza di fatture
degli acquisti e documenti che
provino la spesa fatta per rispettare quanto previsto dallo
statuto, altrimenti tali spese
sono a carico dei partecipanti. La gratuità dell’azione di
volontariato non è l’unico elemento fondamentale, poiché
un altro aspetto è che l’azione
di queste associazioni non è rivolta ai propri soci, ma a tutti quei potenziali interessati
previsti nello statuto. In caso
contrario, l’attività diviene di
mutuo-aiuto che è tipico delle associazioni sportive o di
promozione sociale, ma non
di quelle di volontariato. Tale
distinzione è fondamentale
per essere poi accreditati nel
registro del volontariato della
propria regione. L’iscrizione
a questo registro, del resto,
è utile per offrire garanzie
legali maggiori per i donatori
che possono essere persone
fisiche o giuridiche. Queste
associazioni possono essere
gestite da pochi individui purché motivati, a favore di molti più cittadini, anche se più
un’associazione ha soci, più
può far valere questo numero
nelle rivendicazioni che porta
avanti. In effetti, ciò introduce un altro aspetto strategico
che non va sottovalutato, la
capacità di poter progettare
e realizzare iniziative secondo quanto previsto dai propri
scopi sociali. Tale capacità
dipende da numerosi fattori,
tutti ugualmente importanti.
Per conseguire risultati efficaci, è necessario, innanzitutto,
che il gruppo fondante e suoi
successivi aderenti siano fortemente motivati e che abbiano obiettivi chiari. Poi, è indispensabile che possano crearsi
competenze progettuali, e
che la dirigenza dell’ente sviluppi un efficace sistema di
selezione e di formazione dei
suoi soci per sviluppare strategie di espansione e di ricerca-fondi maggiormente efficaci. Questo processo, però,
richiede tempo, perché non
è facile cambiare e adattare
la propria mentalità a quella
di un gruppo senza divenirne
dipendente. L’uomo è un animale sociale, ma non schiavo
e la sua libertà all’interno di
un’associazione è una condizione indispensabile perché
questo ente resti, sostanzialmente e formalmente,
democratico. La presenza di
democrazia interna è una condizione fondamentale per il
buon funzionamento dell’ente, prima che presupposto
giuridico. La dialettica interna, infatti, è costituita da
scambi di opinioni, talvolta divergenti, da proposte, da condivisioni da momenti brutti o
belli, da azioni comuni e da
decisioni che una volta prese,
riguardano tutti. Senza questa dialettica, l’associazione
genera una rigidità che impedisce l’evoluzione e l’adattamento dell’ente di fronte al
mutamento delle condizioni,
sancendone la progressiva
marginalizzazione. Naturalmente, si opera in squadra e il
concetto di libertà non è quello di libertinaggio, dove ciascuno può agire indipendentemente o a scapito dell’altro.
La gestione di un’associazione
non è complessa da un punto
di vista tecnico come un’azienda, ma lo è da un punto di
vista umano. Perciò, può costituire un efficace strumento
di pressione per difendere gli
scopi che si è data, senza però
sacrificare la libertà altrui.
Tuttavia, senza la formazione
dei suoi volontari, vengono
a mancare le competenze in
grado di proporre soluzioni anche tecniche ai bisogni per cui
l’associazione è nata e vuole
rispondere. La mancanza di
lettura dei tali bisogni isola
e sterilisce questo strumento
che può riunire poche decine
di persone come migliaia. Infine, per convincere gli attori
istituzionali a confrontarsi sui
problemi dei pazienti, è necessaria anche la costituzione di un’efficiente rete tra le
associazioni, che permetta di
moltiplicare la “forza” delle
rivendicazioni, dandosi obiettivi comuni. Altrimenti, prevarranno logiche egoistiche,
che andranno a scapito degli
stessi enti, dei loro soci e di
tutte le persone che ne sono
coinvolte.
Benedetto Alabastro
Francesco Sanfilippo
Dona il tuo 5 per mille ad ANIO Onlus C.F. 97165330826
Succo di arancia.
Meglio spremere
ALLERGOLOGIA
DOTT. CLAUDIO RAGNO
Specialista in Allergologia e immunologia
clinica. diagnosi delle malattie respiratorie, delle allergie alimentari, per allergie a
farmaci. Ticket visita Euro 34,50. Riceve a
Palermo in via XII Gennaio 16 091.584114
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091 346563 cell. 338 8546604
CASE DI RIPOSO
I
talia. Siamo tutti convinti che quando beviamo un
succo di arance (nettare)
queste provengono dal sud
Italia. Non è proprio così.
La maggior parte del succo di
arancia che si beve in Europa,
circa l’80%, proviene dal Brasile e dagli Stati Uniti (USA).
Il succo d’arancia è solitamente esportato in forma liofilizzata e viene addizionato con
l’acqua nel luogo di destinazione. Un altro colpo alla italianità di un prodotto che si
riteneva specificatamente italiano, così come l’olio di oliva
e il grano duro con il quale si
fa la pasta.
Il motivo è semplice: le varietà americane sono più adat-
te alla produzione industriale
di succhi, quelle italiane per
il consumo tal quale. Ci sono
anche succhi di frutta italiani
ma la dizione “made in Italy”
non e’ obbligatoria, ma si potrebbe sempre aggiungere.
Consigliamo di bere una spremuta fatta sul momento o di
mangiare arance: contengono
più flavonoidi (antiossidanti)
dei succhi “industriali” senza
polpa.
Ricordate che una spremuta
fresca è più gustosa e più ricca
di valori nutrizionali, vale la
pena di perdere 5 minuti per
spremere le arance piuttosto
di bere preparati industriali
Bon Vivre
COMUNITA’
ALLOGGIO PER ANZIANI “GRETA”
Assistenza 24 ore. Servizio lavanderia.
Pasti. Attività ricreative e religiose a
richiesta. TV in camera.
Via S. Cuccia 1 (angolo via Libertà).
Tel. 0916268045 - Cell. 3481511882
SALUTE E BENESSERE
7
GASTROENTEROLOGIA
DOTT. SERGIO PERALTA
Dirigente Medico U.O. di Gastro-enterologia ed Epatologia. Responsabile U.O.S. di
Endoscopia Digestiva Policlinico,
Piazza delle Cliniche, 2 Palermo.
Mob. 338 6963040
e-mail: [email protected]
www.gastroenterologiaperalta.it
NEUROLOGIA
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Neurofisiopatologo. Az. Osp.Riuniti Villa
Sofia Cervello, Studio di neurologia ed
elettromiografico.
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via E. Notarbartolo, 38 Palermo
Tel. 0916259811 - Cell. 3491467337
Email: [email protected]
PSICOLOGIA
DOTT.SSA CATERINA D’ANNA
Psicologa - Psicoterapeuta.
Psicologia - Psicoterapia del bambino,
dell’adolescente e della famiglia.
Via Tripoli 18 Palermo.
Recapiti telefonici: 329 4321204
FISIATRIA
DOTT.SSA BARBARA SCHEMBRI
Medico Fisiatra, Osteopata,
Omeotossicologia.
Riceve per appuntamento
Cell. 3405269019
Email: [email protected]
Studio medico zona Via Libertà
settimanale d’informazione socio-sanitaria dell’A.N.I.O.
Reg. al Tribunale di Palermo n° 11 del 29/05/2006
Comitato Scientifico:
Dir. Scientifico: Girolamo Calsabianca Segretario Nazionale ANIO Onlus - [email protected]
Dr. Dario Bellomo Medico Specialista ASP di Asti
Prof. Giorgio Maria Calori Prof. Univ. Milano Dir. COR Gaetano Pini (Mi)
Prof.ssa Carla Giordano Resp. UOC di Endocrinologia Policlinico (Pa)
Dr. Emilio Italiano Andrologo Osp. riuniti Villa Sofia Cervello
Dr. Tommaso Mannone Risk Manager A. O. Villa Sofia-Cervello (Pa)
Dr. Sergio Salomone Pres. Associazione A.S.S.O.
Dr. Angelica Provenzano Resp. Centro Officine di Ippocrate A. O. Villa Sofia-Cervello (Pa)
Dr. Alessandro Scorsone, Diabetologo, Asp 6 Ospedale Civico di Partinico
Dr. Gabriele Viani, Medico Specialista in Radiologia
Dr. Benedetto Alabastro, Consulente ANIO per il diabete
A.N.I.O. Numero Verde: 800 688 400 (chiamata gratuita)
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nell’attesa... Edito da: Phoenix di Simona Lo Biondo
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modo i consigli, il parere, la visita, la prescrizione del medico.
A.N.I.O. Onlus,
Associazione Nazionale per le Infezioni Osteo-Articolari
L’
ANIO (Associazione Nazionale per le Infezioni Osteo-articolari) volge tutto il suo impegno al fine di dare una spalla forte e consapevole a quella fascia di cittadini disagiati da
una complicanza ortopedica garantendo la presa in carico globale del pazientee della sua
famiglia, fortificando lo spazio di ascolto, la promozione di un servizio d’informazione, supporto
e orientamento ai servizi, assistenza socio-sanitaria (invalidità, legge 104, ricorsi e aggravamenti,
contrassegni di circolazione auto ecc...).
E’ possibile sostenere le attività di ANIO versando il proprio contributo su c/c 21641931 o iban sul
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SEDE NAZIONALE:
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Cervello - Piano Terra
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dei redditi (730, Unico, Cud) inserendo il codice fiscale 97165330826 nel riquadro “Sostegno del
volontariato” e organizzazioni non lucrative di utilità sociale”.
Servizio Ambulanza diurno
Dimissioni Ospedaliere - Spostamenti in città o fuori
comune, Visite Mediche, Esami
Per info chiamare:
Numero verde gratuito: 800.688.400
Emergenze: 3289485124
e-mail: [email protected]
PRESIDIO OSPEDALIERO:
Cto Ospedali Riuniti Villa
Sofia Cervello
A.N.I.O. – O.N.L.U.S.
Tel. 091.7804219
email: [email protected]
Diabetici cronici;
Donne over 50;
Soggetti Disabili e da tutti
coloro che hanno un’indicazione prescrittiva di uno
specialista.
PREMESSA.
Il Centro Pilota Plurispecialistico Sperimentale per la
Prevenzione delle Disabilità
e delle Alterazioni Posturali è una tessera del grande
mosaico che compone il progetto core di ANIO per l’anno
2013/2015 denominato
OFFICINE D’IPPOCRATE.
Il progetto mira a garantire
percorsi di prevenzione, diagnosi e cura, al fine di
ridurre e/o limitare l’insorgere di complicanze, ortopediche e posturali, mettendo
in campo tutte quelle azioni
di prevenzione concreta delle
patologie dell’apparato muscolo-scheletrico.
ESAMI STRUMENTALI
Gli esami strumentali sono
effettuati presso l’ambulatorio “Officine d’Ippocrate”
sito al 2° piano dell’Azienda
Ospedaliere Villa Sofia Cervello Presidio Ospedaliero C.T.O.
di Palermo.
L’attività degli esami
strumentali comprende:
DA CHI E A CHI E’ EROGATO
IL SERVIZIO
Il servizio è erogato dalla
Azienda ospedaliera Ospedali
Riuniti Villa Sofia Cervello
con medici e tecnici strutturati in cooperazione con un
Team di medici e specialisti
messi a disposizione dall’associazione A.N.I.O.
Soggetti in Età Evolutiva
(soggetti con patologie degenerative dell’apparato
muscolo scheletrico –
osteoporosi – malati cronici);
Podoscanner
(Podoscopia digitale)
Permette di rilevare le informazioni del piede sotto carico, analizzare la lunghezza
dei due piedi e rilevare le
eventuali asimmetrie podaliche.
Baropodometro Elettronico
Piattaforma di rilevazione per
lo studio delle pressioni plantari da fermo (esame statico),
l’analisi del gesto motorio
durante la deambulazione
(esame dinamico) e la
valutazione delle oscillazioni
del corpo (esame stabilometrico), con e senza svincolo.
Di seguito le indicazioni ministeriali per prenotare:
PRESTAZIONE:
Test Posturografico
CODICE MINISTERIALE: 93054
QUANTITA’: 2
PRESTAZIONE:
Test Stabilometrico Statico e
Dinamico
CODICE MINISTERIALE: 93055
Quantità: 2
Formetric
Consente di effettuare una
rapida ed estesa scansione ottica non invasiva del rachide,
con possibilità di rappresentare graficamente numerose
problematiche di natura clinica inerenti l’analisi obiettiva
e quantitativa della statica
corporea e della postura.
Di seguito le indicazioni ministeriali per prenotare:
PRESTAZIONE:
Test Posturografico
CODICE MINISTERIALE: 93054
QUANTITA’: 4
Densitometria DEXA
Il sistema consente di calcolare la densità ossea mediante i
seguenti esami:
• Lombare
• Femorale
• Protesica
• Dual protesica
• Avambraccio
• Morfometria
• Total body
Di seguito le indicazioni
ministeriali per prenotare:
PRESTAZIONE:
Densitometria Ossea con
Tecnica di assorbimento a
raggi X
CODICE MINISTERIALE: 88992
QUANTITA’: 2
Si ringrazia la
PRESTAZIONE:
Densitometria Ossea con
Tecnica di assorbimento a
raggi X TotalBody
CODICE MINISTERIALE: 88993
QUANTITA’: 1
VISITE
Odontoiatrica - Gnatologica
Fisiologia, patologia e
disfunzioni dell’articolazione
temporomandibolare-ATM.
(Dott.ssa A. Provenzano)
Fisiatrica Posturale
Diagnosi e cura dei paramorfismi e dismorfismi del piede,
arti inferiori, colonna vertebrale, patologie congenite
neonatali.
(Dott.ssa B. Schembri)
Ortopedica
Diagnosi e cura dell’osteoporosi. (Dott. V. Badagliacca)
Diabetologia
Prevenzione diagnosi e cura
del diabete. (Dott. V. Schirò)
PRENOTAZIONI VISITE
Gli utenti potranno accedere
al servizio, muniti di richiesta
del medico curante,
chiamando il CUP Ospedali
Riuniti Villa Sofia Cervello al
numero: 800.178.060 o AL
numero diretto dell’ANIO:
091 7804219, o tramite mail
inviandoci la richiesta al
seguente indirizzo:
[email protected];