bert Deahl (Marquette University, Wisconsin) ha esposto l’aiuto dato dal pensiero di Lonergan per realizzare trasformazioni etiche alla sua Università delineando nuovi metodi di insegnamento e apprendimento in accordo coi quattro precetti trascendentali di Lonergan; Edward Gaffney (Valparaiso University, Indiana) ha riportato l’importanza, nel suo insegnamento della Legge internazionale che regola l’uso della forza, del metodo empirico generalizzato di Lonergan; Franco Imoda (Agenzia vaticana per la valutazione e promozione della qualità nelle università e facoltà ecclesiastiche) ha richiamato la differenza secondo Lonergan tra una visione classicista ed una storica dell’essere umano, e il modo in cui il metodo genetico di Lonergan fonda lo studio psicologico dello sviluppo umano. In «Lonergan e una etica sociale», Romeo Ciminello (Università Cattolica, Kinshasa) ha auspicato una scuola di economia che favorisca uno sviluppo sostenibile, equilibrato e durevole; Nicola Rotundo (Pontificia Facoltà teologica dell’Italia meridionale, sez. S. Tommaso, Napoli) ha esaminato i precedenti classici che hanno influito sulla nuova economia politica di Lonergan. Un lavoro da proseguire Nella riunione plenaria finale, «Come proseguire», Francesca Zaccaron (LUMSA, Roma) ha presentato la richiesta per un gruppo di collegamento fra dottorandi di varie sedi che svolgono tesi su argomenti lonerganiani, e Cristina Vanin (St. Jerome’s University, Waterloo, Canada) ha annunciato il progetto di una Conference of Women su Lonergan in Canada nel 2015. Il rettore della Gregoriana ha concluso mettendo in evidenza la rilevanza e attualità del pensiero di Lonergan per gli studiosi, le Università, la società di oggi e per una vita compiutamente umana. Una conferenza, questa, preziosa per riflessioni, che è risultata in veri arricchimenti per gli stessi specialisti intervenuti e per chiunque colga l’importanza, nella cultura attuale, di un’antropologia che tenga conto delle sollecitazioni provenienti da teologia, filosofia e scienze umane. La pubblicazione degli Atti è prevista per Pasqua 2014. Cloe Taddei Ferretti 52 Il Regno - 50-52_art_taddei.indd 52 attualità Emilia-Romagna Facoltà teologica N Tomismo creativo elle giornate del 3-4 dicembre 2013 si è tenuto presso il Convento patriarcale di San Domenico a Bologna l’ottavo Convegno annuale della Facoltà teologica dell’Emilia-Romagna (FTER), dal titolo «Tomismo creativo. Letture contemporanee del Doctor Communis». Il Convegno, espressione del dipartimento di Teologia sistematica e organizzato dalla stessa FTER e dallo Studio filosofico domenicano, si poneva nell’orizzonte di un’ermeneutica attualizzante del maestro d’Aquino, con l’intento di restituire un’immagine vitale della sua opera e del suo pensiero, che oltrepassasse i limiti troppo spesso imposti da un’interpretazione rigidamente neotomista dell’opera tommasiana. Attraverso diverse letture prodotte negli ultimi anni nel contesto europeo ed extraeuropeo e a partire dalle sollecitazioni del mondo contemporaneo si è cercato di liberare Tommaso dalle incrostazioni più anacronistiche e di riproporre il nucleo quanto mai attuale della sua opera: la capacità di esprimere l’armonia esistente tra fede e ragione e la questione dell’inculturazione della fede. I diversi contributi che si sono susseguiti nelle due giornate di studio hanno presentato le numerose sollecitazioni e la fortunata posterità dell’opera del grande pensatore all’interno di diversi ambiti e discipline, partendo dagli influssi della sua teologia nella dottrina cattolica, con particolare riferimento al Catechismo; nell’ambito del pluralismo religioso presentando il rapporto tra fede implicita e fede esplicita; passando poi attraverso la relazione tra la Sacra Doctrina e la teoria letteraria post-moderna; senza trascurare, infine, gli aspetti propriamente filosofici soprattutto nel campo dell’epistemologia, della fenomenologia e dell’etica. Tra questi interventi va segnalata in particolare la relazione del prof. Adrian Pabst, del dipartimento di Politiche e relazioni internazionali dell’Università di Kent (UK), che ha sostituto l’atteso John Milbank – assente a causa di un problema di salute –, professore di Politica ed etica all’Università di Nottingham (UK) e uno degli esponenti di punta del movimento della Radical Orthodoxy. Prendendo in esame alcuni aspetti del Compendio – opera spesso messa in ombra dalla più conosciuta Summa teologica, ma per alcuni vera chiave interpretativa per comprendere l’intero pensiero di Tommaso – la relazione di Pabst ha mostrato con chiarezza l’attualità del pensiero dell’Aquinate e sopratutto le sue implicazioni in merito al rapporto tra metafisica e politica. Preziosa anche la relazione del prof. Z. Zhái, rettore della Facoltà di Scienze religiose dell’Università di Wu ˇhàn (una delle più popolose città della Cina), sullo stato della ricerca accademica sul pensiero filosofico di Tommaso nella Cina continentale, ambito in cui il suo pensiero ha cominciato a essere conosciuto perlopiù alla fine degli anni Settanta del XX secolo. Al di là dell’indubbio valore scientifico, l’intervento del prof. Zhái ha evidenziato la ricchezza data dall’incontro tra categorie e visioni del mondo spesso opposte e contrastanti, come la cultura filosofica europea e quella cinese, che ha saputo dare numerosi risultati sopratutto nello studio della legge naturale e dell’analogia. Il lavoro svolto dalla ˇhàn – Facoltà di Scienze religiose di Wu che oltre allo studio di Tommaso si occupa anche della traduzione delle sue opere in lingua cinese – rivela quali siano le sfide del pensiero filosofico-teologico contemporaneo e le inedite letture che di quest’ultimo si possono aprire in diversi contesti culturali. Questo convegno si è celebrato in un anno importante per la FTER: ricorre infatti il X anniversario della sua fondazione, avvenuta per decreto della Congregazione per l’educazione cattolica il 29 marzo 2004. Un’occasione quindi per ripensare il percorso sin qui tracciato e per sviluppare piste ulteriori sulle quali veicolare il pensiero teologico negli anni a venire. Un’occasione che il dipartimento di Teologia sistematica della FTER ha preso sul serio per confermare con forza la fedeltà a una precisa proposta teologica che, nello spirito del Doctor Communis, non vuole rinunciare alla possibilità di un’altra modernità. Andrea Franzoni 2/2014 22/01/14 19.10
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