Studio dei fumi di saldatura: classificazione granulometrica dei prodotti di emissione di saldature manuali ed indagine mediante microscopia elettronica a scansione con analizzatore X a dispersione di energia A. ALTIERl , \f. DQ)lP.t e \ . I A:XNA CCO~ E /.1titulo di •\ fedirina tlt•l Lcworo, Cniver.,itcl Cuuolica d~l S. f:uor t, Romll. lntrodu:ione Le uperazioni di !'aldatura provocano l'eieziune di materiali fusi e di sostanze allo s tato gas!>oso; parte dei prodotti volatilizzati c·ondt•oMauo, dando origine a particelle di dimensioni submicroniche 11• 2 l. copo della nostra nota è stato quello di efl'ettuare prelievi di questi mate· riali p a rticolati in modo da poteme valutare la differenziazione granuJometrica, c!laminarne le caratteristiche rnorfologiche ed e:.eguire analisi chi· miche ~;emiquantitative !lu singole particelle e sulle divcr~oe frazioni granunml'triche (3 8) . l'f'mi~>sione Apparecrhi11tura usata Per le osservazioni morfologicbe e le s uccessive analisi chimiche è stato impiegato lo Stereoscan Cambridge con analizzatore a raggi X Ortec a di,.per;.ione di energia. i'rfodalitcì Ji prelievo P•·r il campionaml'ntu ai fin i propostici ci siarnu Ht\rviti di un classilicatore differenziale a d impatto a lluattro :;tadi, con flul!so di aspirazione operativo di 15 l/ min. Per rendere possibili le ana l i~:~i chimiche a m ezzo tlt>llo t ereoscan i \'etrini del cam pionatore sono !~lati rivc:.titi con un tilm eli mylar. cioè con un materiale non interferente c he presenta una elevata resistenza al bombardamento elettronico ed ai raggi . Con questa tcrnica son o state captate le emissioni particeUari prov('nienti da 5 diverse ~a ldatu re ad arco, di cui 4 relative a differenti tipi di saldatura ad arco manuale ()DIA) e la sa rl'lativa ad una sa ldatura a filo continuo e gas ~<'h('rmante. . l11r1. /~1. S111>1r. Su n iifl 11073) t , SIO G~ t 520 P\.'llJ. AE ROSOL! Dl LI Ql "LDI, GAS Le particelle captate appartenevano in genere a classi granulometric he nettamente differenzia t e; pertanto risultavano presenti solo in alcuni degli stadi del classificator e. Sui primi stadi si fermano le particelle più grandi, tutte derivanti dal materiale fuso, mentre le particelle più J>iccolr si trovano m genere sul 30 o s ul 40 stadio o s u entrambi. l Analisi morfologica delle p articelle P er l'osser va zione delle caratteristiche morfologiche pa rte dei carn pioni è stata metallizzata sotto vuoto con cromo. L ' esame delle particelle eiettate presenti sul 1° stadio del classifìcat orr ci ha permesso di effettuare le seguenti osservazion i : a ) quest e particelle hanno dimensioni comprese fra i 10 e i 150 micron (Tav. l a); b) la forma prevalente è quella sferoidale, ma son o presenti anche particelle di altra conformazione (Tav. l b, c, d); c) la struttura supe rficiale delle particelle può essere liscia (T a v. 2a ), cristallina (Tav. 2b, c) o dendritica (T av. 2d); nell' ultimo caso presenta un a lt o numero di nuclei di solidificazion c interferenti tra loro e bloccati nella loro evoluzione. Questa particolare caratter istica è in r elazione nlla solidificazione in condizioni di sovraraffreddamento; d) alcune particelle presentano uno strato superficiale di ma ~ ne tit e originata dalla rapida oss idazionc del m etallo fu so (Tav. 2 b, c); e) alcune pa rticelle presentano cavità ed apert ure dovute alla rapida fuoriu11cita dei gas formatisi all'interno delle goccioline di materiale fu ~o (Tav. l d); f ) non sono state evidenziate sostanziali differenze morfologicbe fra le emissioni provenienti da elettrodi diven.i . L' analisi m or fologi ca del materiale particolato ferm ato dagli ultimi stadi del classificat ore (Tav. 3 a ) ci ha permesso di evidenziare due fra zioni principali : a ) agglom erati di particelle submicronichc difficilmente risolvibili anche a forti ingrandimenti (Tav. 3 b) ; b) microsferule dalle dimen sioni di 1-2 micron (Tav. 3 c, d). Analisi chimica di singole particelle, di agglomt rali e di Jra:ion i granulometriche in toto P er l' effettuazion e delle anali11i chimiche parte dei campioni prelevati sono stati rivestiti sotto vuoto con carbone. L'uso di questo elemento riduce la possibilità di analizzare i dettagli m orfologici, ma permette l'analisi chimica senza le limitazion i legate alla presenza del segnale dovuto al cromo. .tttn. l at. Suptr . .Sanltd (1973) t , 619 6:!' \ 521 ALTIEBf. DOIIPI: E UNNA.CCONE Dall'analisi chimica si è potuto mettere in evidenza come le parti· celle del }o stadio, a struttura superficiale sia cristallina che dendritica, sono caratterizzate dalla presenza prevalente del ferro, che a seconda delle modalità di solidificazione dà luogo a cristalli di magnetite o a strutture dendritiche della stessa natura chimica. Le particelle a superficie liscia sono vetrose e contengono come elemento prevalente eilicio, associato ad altri elementi. Si osserva pertanto una spiccata tendenza alla formazione di sferule chimicamente differenziate. Gli agglomerati di particelle submicroniche degli ultimi stadi sono presumibilmente costituiti da ossidi di diversi metalli. Le microsferule di dimensioni di circa l-2 microo, sempre presenti negli ultimi stadi, sono di natura silicatica. Si è notato infine, dall'analisi in toto eseguita sui singoli stadi, una differenziazione della natura chimica negli stadi terminali; gli elementi più leggeri sono infatti relativamente più abbondanti sullo stadio finale (Fig. l). E LETIBOOD TI PO O Stadto IV Fa Stad i o 111 Na Al Ca St Ft Mn Fig. l - Analisi chimica a raggi X a disper sione di energia del Jo stadio e 40 stadio di un prelievo. • l nn. ! st. SIIJJtr. San i/d (1 97 3) t , 519 !i24 !: f ::- .. ~ ~ s: :r. ...:s :" c: ~ ~ ~ i' :.. :s 1 J" Stodio l nor- Elettrodo a 61o continu o ad arco !'ommerso. E lettrodo D per impie~hi nel c-ampo dell'rnergia nucleart-. ino~l!icl abi l e Ff' (\faptf'tite) Si, Ca, Ti. Cr . Fe, l'tfu (7(}..100 !l) Fe (30-20 !l) Fe, Ca. Si. \ f n. Ti. Ni. Al E lettrodo B per applicazioni ~pecial i : costru zione di condotte tubolnr i a parrti ~ottili. Elettrodo C rrr acciaio male. Co, Si, Ti, Fe. Cr. Mn. 'f~t Elettrodo A per ncciaio dol ce impiegato in la vorazi oni di carpenteria. rarrozz:eria. ecc. :o Stadio Fe, Mn (pnrle spuposa), Fe. Mn. Si (particelle sferiche) 30 Stadio C HI~ICA Fe, Si. Al, Ni. Ca. Na Fe, Si, Al, Ca Al, Si, Cl, Ca, Ti, Cr, 11In. (Ni. F e, tracce) (sferul t) F e. Cu )[n , Si, Cr, Mn. Fe (arr icchimento in Ca verso la periferi a dello stri•cio) l Si. )fn. Fe l COioi i'OSIZ IONt; Fr. Si. \f n. T i ----------------·~--------------~-- Tli'O 01 F.LETTRODO UTILIZ7 ATO Analisi dei fumi prodotti da difl'erenti saldature l N a , Fe, ?>[n, N i, Ca, Ti, Al, Si (K. Co, tral'r r) 4 0 Stadio TABELLA l > z ~ .::: s .ò !" E t: o ~ :D [:; ., i ~ "" ... ALTIERI, DOM.Pt E IANNACCONB a b c d Tnv. l. a - Gruppo di particelle del }o stadio; lato della foto = 2 mm. b - Particella del }o stadio di magnetite; lato della foto = 50 fl · c - Particella di millgnetite tronca con struttu ra superficiale ditler enziata; lato della foto = 500 f.l. · J - Particella con apertura provocata dalla fuoriuscita dei gas; lato della foto = 200 !J-· Ann. / st. Sttt)er. Sanità ( 1973 ) t, Sl&-524 \LTIERI . 00)1Pt E IAN:çACCONE Tuv. 2. ,, 11 ti a b c d Parti<·f• lla a ' trullurn vt• tr u"u \:untt•m•ut t' ,.j) i\'i u : lut u tlt•lln fut u ~ 2011 !-'-· ;;u r ri -talli -opi' fi~;uJi tli lllll)tllt'l i te: lu t u tldla fu t u Cri,t olli >o perficiali pnli~toua l i tl i mlljXIII'titc: lo to d.-lln foto .lO ·t. ;,t r uuurn s upe fìcia c tll' uJ r ilit•n rli una pa rttnlla t!t 11111):11\'l t lt': la to tldla foto ~t) !. Determinazione per via gascromatografica del cloruro di vinile monomero nell 'aria .\ . BIANCHI, l. .MODESTI c C. SERGI /,aboratori Chimici . IS ! C S.p. A ., R avenna Premessa Lo scopo di q uesta indagine è s t a to quello di ricercare un metodo ..,emplicc, rapido e riproducibile da applica re in particolari ambienti di lavoro ove si produce cloruro di viuile m onomero (CV:M) e cloruro eli vinile p oUmero (PVC), a l fine di stabiUre la quantità di CVM Ubero, presente nell'aria. 11 problema analitico della determinazione di t racce di compos ti clorurati nell' aria è stato affrontato per via gascromatografi ca c descritto in tliversi lavori <1-3> . Lo stesso problema è st a to studiato per v ia spettrofotometrica Cl>, ma il metodo proposto risulta un po' laborioso c di nnn pron ta attuazione pratica. La m etodica gascrom atografica da noi propos ta ha superato quelle difficoltà e complicazioni clenunciate nei lavori già citati e fa uso del ri velatore a ionizzazione di fiamma. La sensibilità è elevata c copre un range di concentrazione molt o ampio, che parte da un limite minimo di 2 ppm ili CVM nell'aria. Tecnica del campionamento \'iene utilizzata una fia la di vetro pirex, della capacità di 2000 ml circa, ai ùue t erminali della f{uale sono inseriti due rubinetti a perfe tta tenuta per vuoto, m entre n ella parte centrale è sistemato il tlispoaitivo per il prelievo t ramite siringa. Yiene praticato il vuot o nella fiala. Il campionamento dell'aria, contenente l'eventuale CVM, viene effettuato aprendo uuo dei due rubinetti in m odo da prelevare in diversi punti dell'ambiente in esam e un cam pione rappresentativo. Al t ermine del campionamento la prt·ssione della fial a deve CRsere in equilibrio con quella atmosferica . •1'"'· l st . ,...,·uper. .S•tnitù (1073) 9, 525 ~~1 ......... --------~-----Fl MI . M : ROSOLI DI LIQliOI, (; A, Parte sperime11talt: Apparerchiatura: Ga& cromat ografo FRACTOYAJ> modello GT (Carlo ErLa). a doppia colonna, con rivelatore a ionizzazione di fiamma. Co lonna usata: lungh. 10 m etri, fJ 3/16\ SE-30 Gum Hubber al 20 1~0 in peso su Cb romosorh P 60/80 mesh. Condizioni operati1tP: T~mrf'ratura della colonna - 60oC Temperatura dell'evaporatore = 80oC Temperatura del d etector = 220oC Gas di trasporto = azoto, flu sso 20 ml/min Ga ~> combu tihilc = idrogeno, fluAso 35 mlfmin Gap, comLurente = aria. flu!lso 350 mlfmin Quantità iniettata = l ml R e~istratore Speedomax mod. G (Leeds & .l'iorthrup) Velocità della carta = l cm/min. Identificazione qualitatit•a del componente: L'identificaziont' qualitativa del componente presente nel campion e in csatne viene effettuata confrontando il tempo di ritenzione del componen te puro con quello riportnto nel cromatogramma (Fig. l). Fig. l . - Cromatogrammn del cloruro di viuill' monomero. Determinazione quantitativa: La detenninazione quantitativa viene eseguita misurando l'area del picco con iderandolo come triangolo isoscele e quindi moltiplicando l' altezza per la larghezza del picco a metà altezza. La percentuale espressa in moli per cento del componente si ricava facendo riferimento all'area del picco del cloruro di vinile monomero .dnn. 111. SUJIU. Sanità (1973) t, 62S~527 527 BIAI'ICBJ, MODESTI, B Sl>BGI contenuto in una miacela tarata in aria di circa 100 ppm in volume nelle stesse condizioni di analisi. Area CVM x ppm CVM nella miscela tarata CVM ppm = Area CVM nella miscela tarata dove: ID Area CVM cui: = altezza del picco misurata in mm; %b = larghezza del picco misurata con h oculare micrometrico (x 8, scala lO mm); S = valore dell'attenuatore di sensibilità relativo al picco del CVM. Appendice Reagenti: SE 30 Silicone Gom Rubber (Ditta Perkin Elmer); Chromosorb P 60/80 mesh (Ditta Perkin Elmer); Azoto, idrogeno, e aria, gas purissimi in bombole. Riaseunto. - Gli AA. hanno messo a punto un metodo semplice e rapido per il campionamento e successiva determinazione del cloruro di vinile monomero presente negli ambienti di lavoro. Vengono descritte le modalità del prelievo di aria e dell' analisi gascromatografica. Sumntary ( Detennination of monomer vinyl chloride in the almosphere by means of gas-chromatography). - The AA. bave defined a simple and rapid method for the sampling and subsequent determination of monomer vinyl chloride present in work. environment&. Tbe methods for drawing the air and for performing the gaschromatographic analysis are illustrated. BIBLIOGRAFIA ( 1) WARUN, G.W., L.J. PliiESTLEY !1, 1013 (1959). ( 1) At.TSBULLn, (1 ) YARBOBOUCJJ , Anal. Chem., A.P ., ]. W. Chromacosr. , l, 6 (1963). WILLUMS, F . W. &: M.E. (') G I\OUSBEBG, Jr., J.F. HASIUN &: V.A. UMSTEAD. Anal. Chem., 40, 2232 ( 1968 . E. S., Klaim. Prom., 7, 510 (1966) . .1m•. /Il , Super. S anità (1 973 ) t , 526-627 Messa a punto di una metodica per la determinazione degli isociana ti nell,atmosfera \ . F\NTUZZJ , G. CONSOX:XT r G. LOCATI lnd 1tStrie flirt i/i, C. T. . L.A.• Milano La de tenninaziOIH' delle concentrazioni di isocianati negli amuient i di lavoro, ha aAsunto negli ultimi anni sempre maggiore importanza datt1 l'cst Pnd rr,.,i delrirnpiej!;O industriale di queste sostanz('. D 'altro cant o lt' caratteristiclH• tossicologi ch e di tali prodotti, capaci di agire anche comt• ~;ensibilizzanti , richiedono una particolare cura ed attenzion e n el controllo igienico degli ambienti di lavoro e, soprattutto, la dioponibilitù di metodiche di notevolissima sen sibilità, in quanto è n cce!lsario studiarr non soltantu la concentrazione media s ul t empo lungo, ma anche a nalizzare randam('ntu d rgli eventuali picchi di concentrazione sui t e mpi brevi. In letteratura risultano descritto m etodiche sicuramente valide per la dctcrmiuazione degli isoeianati; in particola re quella d esrritta da Man·ali ('), eh(' peraltro presenta il Limite di una sensibilità insuflìcieut c per il campionamento su tempi brevi; la m etodica pubbHcata da Pozzoli e Valtu lina (2). indubbiamente , -alida, preciba c sufficient emrnt(' sen ..ibile, richiede· tuttavia l'impiego di apparecchiature che n on è fa cile awrc a di;,posizione in laboratori n ou altamt>nte 8pecializzati c sofisticati . l'iella pre ente comunicazione viene illustrata una m et odica pC'r la det erminazione delle concentrazioni ambientali di isocianati di sensibilità c precisione pari a quella propost a da P ozzoli, facilmente utilizzahile anche da lahorntnri dotati di una normale attrezzatura di La ~e. Pri 11ripio del metodn 11 m etodo da n oi messo a punto sfrutta la classica r eazione del !\tarcali (1). esasperandone a lcune possibilità. Ciò è stato ottenuto agendo su due fronti : quello chimico, utilizzando rapporti particolarmente studiati tra il liquido di assorbimento sottoposto ad analisi e i reatthi usati per la r ('azionr colorimr trica , E' t empi !>articolari per lo s ' iluppo massimo e sta. cn n. 1~1. S"l'"· San1l" (1 !1;3, t, :.~ i>3~ 529 FANTUZ%1, CONSONNI E LOCATI -! TD I MDI 10 rol liquido di assorbimento l ml di aolusione diuotante (NaNO, 0,6% - NaBr 1%) l • ngitare, e dopo 2 min l 2 ml di soiiUione di acido solfamico 10% l + agit are vigorosamente e dopo 4 min 1 2 ml di aoluzione copulante (N-1 naftiletUendiammina O, 1% soluzione acida) l lettura allo spettrofotometro con registratore da 350 m:J. a 690 m ..L l + dopo 120 min dopo 30 min ScllE~A l. - Esecuzione analitica . ln.n. l sl. l'J"TJt~. S an114 (1973) t , 628- 52Q 530 F U MI , AEROSOL! DI LIQli JDJ , GA"' bilizzazioue del colore; quelJo strumentale. m edian te l'impiego di unn spe l· trofotometro registratore a scala espansa c di vaschette con p ercorso ottico di 4 cm. La m etodica è valida per la determinazione sia d el TOI sia dcll' l\101 , con alcune m odest e difrerenze operative. CampiQnamento dell'aria Il liquido di assorbimento è costituitu da 30 ml J i una iiooluziont• acquosa di a cido acetico e a cido cloridrico 0.4 M. La t ecnica di campionamento dell' aria è que lla usuale m ediaou· 2 as~oorbito ri a setto poroso. posti in serie: per la determinazione dei valori di picco si ca mpionauo 20 l di aria in 15 minuti . Reattivi soluzione diazotante : soluzione a cquosa allo 0,6 ~~ (pfv) di aNOz e all'l % di NaBr (p/ v); soluzione aequo a di acido solfamico al 10 <}0 (p/ v); soluzione di copulant<' : soluzione a cida per acido cloridrico di l\ - l naftiletilendiammina allo 0,1 % {p/ v). Esecuziorte dell'analisi (schermi l) A 10 mi del liquido di assorbinH'nto si aggiunge l uù di lloluzioll!' diazotante, si agita e dopo 2 minuti si aggiungono 2 ml di acidn solfamico , si agita v igoro amente p er facilitare l' allontanamento dalln !>oluzionc d el· l'azoto sviluppato; dopo 4 minuti si a ggi un~ono 2 mi di soluzione copulantr. - - - - IO r- 1 l l l l l l l l •<t/mi TDI li MDI l l l l l l \ l l l l \ l l l l \ \ l /. •<t/..... \ l l I.D \ l ~~o~., JSO ,., 'F ig. 1. - Spettri di n'~orbimt"nto ud toluendii,ocianat o (TDI) r del dife11ilmrtauo dii sociunato (~IDI) dinoto t i e copulati con X- l naftilendiammiJla. •AI'ITUZZl, CONSOI'CNI B LOCATl 531 Si lascia sviluppare quindi il colore fino al raggiungimento della sua massima intensità : tale massimo si ottiene peY il TDI dopo 30 minuti, per l'MDI dopo 120 minuti. Si esegue quindi lo spettro di assorbimento da 350 a 690 mfJ, mediante spettrofotometro registratore a scala espansa, utilizzando vascbette con percorso ottico di 4 cm. Lo spettro di assorbimento del T DI e dell'MDI sono riportati nella Fig. l. Nelle Fig. 2 e 3 sono riportate le curve di taratura dei due isocianati. - - TO I - l tiO . , } ~ttcWIQ - - - MO I - • t l i •1 .. 6PI I,MI l ,l ... .. ~ Fig. 2. - Curve di taratura del TDI e ;\f DI. - - T Ot - • l !O . , --- MOI- t Fig. 3. - U t •, 3- • u chn e '' 4 '-• Curve di ta ratura d el TDI e \1 0 1. • lntt. Jsl . .Stepcr. Sanità ( 1117:1) l , :; •- :>!:1 532 FUlrl , .U:ROSOLI DI LIQUIDI , CAS Discussione D m etodo proposto presenta una sensibilità sufficiente da consentire la utilizzazione per l'esame, dal punto di vista igienico, di ambienti di lavoro in cui vengono impiegati i due isocianati. In effetti la concentrazione minima determinabile con sufficiente precisione per campionamenti su tempi brevi è rispettivamente di 0,0375 mg/m 3 per il TDI e di 0,0525 mg/m3 per l'MDI e cioè all' incirca un quarto dei livelli massimo-tollerabili (Tab. 1). D'altro canto il campo di validità della m etodica come tale, fino a 6 mg/m 3 , è sufficientemente ampio da consentire, senza ulteriori passaggi, l'esame di ambienti anche fortemente inquinati. Il procedimento TABELLA l Riassunto e comparazione delle metodiche di detenninazione del TDI e del MDI -- l , T D l l M D l l 0 , 200 mg/m l Campo di retti lineità della curva di l O, 025 -:- 2, O mcg/ ml l O, 035 -;... 2, O mcgfml taratura l TLY .ACGIH 1972 Sensibilità limite l 0,140 mg/m 3 l O, 0125 mcg/ml Campo di validità della m etodicn per prelievi di aria su tempi brevi 0,0375 -:- 6,0 m g/m 3 3 l l 0 , 0175 mcgfml l 0 , 0525-;... 6,0 mgfm3 Tempi di reazione per lo sviluppo l massimo del calore 30 min 120 min Lunghezza d'onda di lettura 550 ID!J. 570 m ;.t. analitico è suffic'entemente semplice e rapido : un operatore addestrato può eseguire almeno 40 determinazioni nelle 8 ore di lavoro. La riproducibilità del metodo è risultata del ± 5 % con recovery pari al 96 %· Il limite che presenta, almeno per ora, il metodo da noi proposto, è rappresentato dalla difficoltà di discriminazione dei due isocianati, quando siano contemporaneamente presenti nello stesso ambiente di lavoro : in effetti mentre i tempi necessari per raggiungere i massimi di colorazione sono assai differenti, i picchi di assorbimento sono invece molto vicini, per cui non è possibile escludere una sovrapposizione dei due spettri tale da non permettere la discriminazione. È tuttavia da tenere presente che, per lo meno a quanto ci risulta, l'impiego industriale contemporaneo del .tfnn. / 81. SteJI<r. Sanild (1973} t, 628- 633 FANTUZZI, CONSOI'I'Nl E LOCAT I 533 TDI e dell'MDI è evenienza assolutamente eccezionale, date le diverse caratteristiche chimico-fisiche dei prodotti finali e quindi i diversi campi di impiego dei due isocianati. Riassunto. - Viene presentato un metodo per la determinazione degli isociana ti (toluendiisocianato e difenilmetanodiisociana t o) nell'aria. La metodica derivata da quella tradizionale di Marcali, presenta limiti minimi di sensibilità tali da renderla validamente applicabile per la determinazione dei due isocianati negli ambienti di lavoro. A differenza di altre metodiche ugualmente valide, ma che richiedono l'uso di apparecchiature sofisticate e complesse, può essere effettuata anche in lab oratori dotati di una semplice strumentazion e di base. Summary (Definition of a method for the determination of isocyanates the (ltmosphere). - A mcthod for the determination of isocyanates (tolucn cùiisocyanatc and diphenylmethanediisocyanatc) in the atmosphere is presentcd here. This method, derived from the Marcali's conventional m ethod, shows exccediugly low seusitivity limits that make it quite applicable for tbc detcrmination of the two isocyanat es in work environments. Uulike other methods no less valid, but which require the usc of sophisticated and complex apparatuses, it can be used also in laboratories with simple base it~ in s trnment~. UlBLIOGRAFIA (l) \f.,RC,\ LI, K. Anal. Chem. , 29, 552 (1957). ( 2) l'ozzou , L. & G.C. V ALTVL! NA. A lli Simp. lnler. Techr~icon «Automazione per la Me· dic: ina», Eù. Techuicon, R oma, 1971. Determinazione del piombo organico nell'aria C. CARBON I e I.. DE LI DEM:ANN Es5o ltali(uta , Centro Ricerche Esso di Fiumicin o Generalità Mentre p er il controllo dell'ambiente sono ampiamente difl'usi m e todi di campionamento e dosaggio del Ph organico, altr ettanto non si può dire por la misura del livello di esposizione dei singoli operatori. Nel mettere a punto il metodo qui descritto abbiamo preso lo spunto da un suggerimento degli esperti J . Sherwood e J. W. Dexter dell'E sso Researcb Centro, Abingdon, Berkshire, i quali avevano notato una buona capacità assorbente verso i piombi alchili da parte di un t essuto carbonioso proveniente dal Chemical Defence E stablishment di l'orton Down (Regno Unito) , capacità assorbente misurahile direttamente sul t essuto per m ezzo della fluorescenza dei raggi X. Ottenuto un primo campione del t essuto e fatte alcune prime prow preliminari , ci è sembrato che questa procedura fosse promrttentc e pertanto, n el laboratorio del Centro Ricer che E sso di Fiumicino abbiamo allestito una procedura analitica che, nelle prove di lavor atorio ha dato risultati preliminari soddisfacenti. Campionamento a) Trappola di assorbimento. Dal t essuto carbonioso contrassegnato P60 prodotto dal CDE si tagliano dei dischetti aventi un diametro di 25 mm. Questi dischetti vengono attivati in ambiente saturo di vapori di iodio per 3-6 ore, quindi tre di essi vengono post i uno sopra l'altro in un contenitore portafìltri « Millipore» come illustrato in Fig. L Un filtro Millipore HA (esteri misti di cellulosa) avente una porosità di 0,45 micr on viene sovrapposto al pacchetto di assorbimento, in modo che le particelle sospese nell'aria vengano trattenute c non interferiscano con la determinazione. .:Jn11. l sl. :St~prr. Sa11ihl (1973) t. f>3,-a3~ CARBONI E DE Ll~DEMAN ~ 535 b) Pompa di aspirazione. L'aria viene aspirata attraverso la trappola di assorbimento con una portata di 2 lfmin circa per mezzo di una pompa portatile a membrana, azionata a batteria, possibilmente in esecuziOne a sicurezza intrinseca. MILLIPORE FIL TER HOLDER ! ARIA - SFAZIATORE ANULARE -FILTRO MIL LIPORE O. 45 - CARTONCINO POROSO DI SUPPORTO - SPAZI A TORE ANULARE - 3 DISCHI P60 -CARTONCINO DI SUPPORTO POMPA DI ASPIRAZIONE Fig. l. - Schema d1•1la trappola di assorbimento. c) Durata del campionamento. Dipende dalla concentrazione prevista di piombo organico nell'aria e varia da l ora a 8 ore, equivalenti a volumi d'aria campionati di circa 100 e 1000 litri rispettivamente. Determinazione Ci sembra opportuno ricordare a questo punto che la spettrometria di fluorescenza dei raggi X viene eseguita esponendo il campione ad una radiazione primaria di eccitazione (nel nostro caso generata da un tubo Hoentgen). Le radiazioni fluorescenti emesse dal campione e caratteristi· che di ogni elemento presente nel campione, vengono diffratte da un cristallo (nel nos tro caso Li F) e rivelate da un contatore a flusso o a scintillazione. L 'intensità della radiazione fluorescente è proporzionale alla concentrazione dell'elemento presente nel campione. Al termine del campionamento la trappola di assorbimento viene disinserita, chiusa ed inviata alla determinazione nel laboratorio. I tre dischetti di tessuto carbonioso vengono inseriti in altrettante celle portacampioni dello s pettrometro a raggi X, a vendo cura di presentare alla radiazione primaria la faccia che era stata espos ta al flu sso d ' aria. Assieme ai dischetti provenienti ùaUa trappola di assorbimento si sottopongono ai raggi X anche tre dischetti non esposti (prova in bianco). Le condizioni operative usate sono riportate nella Tab. l. . tan. !st. St<per. Sanità (1973) 9, 534- 539 536 FUlll , AE II OSOLJ JH LIQI ' IDI , GAS Le letture vanno eseguite a t re diverse lunghezze d'onùa , ùu<· per il fon do e una per la linea L« del PL. La media delle due letture d el foudo viene so t tratta alla lettura della radiazione Loc del Pb ed i Yalori così ottenuti per ciascun dischetto vengono sommati. Tale llOmma viene dqmrata del valore del bianco det erminat o in modo analogo sulla serie> dt·i tre dischetti non esposti. 'fAUELLA .J Condizioni analitiche Spettromctro frx philips I'W 1220 Anodo di cromo Ener~ria 50 KW , 28 mA Cri. tallo LiF Perco rso ottico llc Contatore a flusso (ar!(o- metano) Collimatore f n e (160 A) Spinner im crito Tempo di lettura 40 sec. Linea analitica Pb L'x 1,175 A (33,85o) Correzioni di fond~ 33,20 c 34,5~ - __ l l l ! J Un esempio di calcolo basa t o su quest e letture v tcnc Tab. 2. nw ~ trato TAII EU \ m •• Esempio di calcolo <.:oro;,· •~Lc t A ~~~ l DlbCO III DISCJ Il DISCO 33.20 (Fondo) 9.60.3 12.0.')7 11.55(i L ~) 1!:1. 718 14.171 10.9!l8 7.533 9.71H 33.85 (Pb 'J\ TAl (3 34,50 (fondo) l t DI.CUI) -1 9.322 l LETTUHA (Lt:x - F on do) 11.149 BIANCO 3.24G j 559 1-UJJ-1 1.020 Il LETTURA (l L ETTURA - BIAKCO) 13.931 Ann. / st . Super. Sanità (1973 ) t, 53~ ·539 537 CARBC>N I E DE L INDE MA NN In base a queste letture e ad una curva di taratura si calcola il contenuto di Pb del campione d'aria (Fig. 2). Come appare evidente dalla curva di taratura i valori assoluti utili di determinabilità sono compresi nel campo fra I O e 80 microgrammi. Infatti per valori infenon le letture non sarebbero sufficientem ente differenziate da ,. quelle del bianco e pertant o la detenninazio,. ne sarebbe imprecisa, u mentre per valori su~ 16 periori la curv a di .....~ o taratura non è più li8 12 ' neare e t ende a curvarsi verso l'asse delle o x a SCISSe . Fig. 2. - 8 g • Cur va di ta ra tu nl. IO 20 30 •• so •• ,. •• PIOMBO , M ICROGRAMMI T ctratura La taratura si esegue iniettando nel flusso d 'aria a m onte della t rappola di assorbimento, per mezzo di una microsiringa, quantità not e c mis urat e di TML diluit o in isootta no. Commenti a ) 1Hateriale assorbente. Oltre al tessuto carbonioso citato sono st ati presi in esame altri t essuti carboniosi reperibili sul m ercat o, di produzione francese e tedesca, ma nessuno di questi ha m ostrato di possedere propriet à assorbenti nei riguardi del piombo alchile. h) Dirrwnsioni dei dischetti assorbenti. Il diametro di 25 rom è stato scelto a llo scopo di far coincide re il più possibile l'area interessata all' assorbimento con l'area di lettura dello spettrometro. In tal m odo tutto il Pb assorbito sulla super fi cie carboniosa viene determinat o. c) A ttivazione dei dischetti con vapori di iodio. N on è str ettament e necessaria; essa tuttavia è utile perchè causa un accumulo di Pb sul primo dischetto in proporzione più elevata che se l'attiva zione n on viene eseguita. Ann. !st. S~t7ler. Saniltl (197:1) 9, [>34- 539 538 FU MI , .AEROSOL! JJI LIQUIDI , GA~ d) Portata dell'aria aspirata. Eseguendo prove di assorbimento con diverse portate di aria si è a ccertato che le quantit à assolute di Pb trattenuto complessi\.·amente dai 3 dischetti rimangono pressochi· costanti nell' inten ·a llo da l a 10 lfmin. Peraltro superando i 5 l al minuto i dischet t i successi,·i al primo assorbono frazioni più abbondanti di piombo. Il valore indicato di 2 lfmin è il massimo compa tibile con le ca ratteristiche delle p ompette di aspirazion e sul me rcato. t') Natura del Pb alchile misurato. Tarature eseguite con TEL c TML hanno dato risultati coincidenti , come previsto, pertanto il 111e t odo non è influenzato dalla natura del Pb alchile presente. f) Precisìon('. La pr ecisione del m et odo non è stata determinata ancora in modo esa uricnte. Dalle prove di la bora torio fi nora esegui t e, la r ipetibilitù si aggira intorno al 10-15 %· Conclusione Il metodo appare molto utile per la m i!'ura dell'esposizione dei lavora · tori ai piombi alchili, in quanto, pur non possedendo un g rado di precisione particolarmente elevato, è molto pratico dal punto di vista del cam· pionamento personale e molto semplice e rapido p er q uanto riguarda la determinazione di laboratorio. E!'so ha bi:-;ogno tuttavia di ult eriore lavoro per q uanto riguarda sopra t t utto la riproducihilità e la r ipc tihilità. prima di poterne dare un giudizio conclusivo. Riassunto. - Viene descritto un metodo semplice, rapido ed effi cace per ca mpionar e ed analiz:r.are il piombo organico nell"aria. Qu esto m e todo si presta ad essere utilizzato in forma di campionatorc p ersonale . Il piombo organico nell' aria viene analizzato seguendo :;variati me· t odi che utilizzano vari sist em i di campionamento e varie t ecniche analitiche, ma n essuno di questi metodi i· r ealmente sem plice, rapido ed adattabile ai campionatori personali. Il procedimento descritto n el presente lavor o t' basato su di una idea dei r icerca tori J. Sherwood e J. W. Dexter del Centro R icerche Esso di Abingdon (Re~uo Unito), dove è s tata verificata e segnalata la capacità di uno speciale tessuto carbonioso, prodotto dal Chemical Defence Establishment di Porton D own (Regno Unito) a t rattenere il piombo organico . Il procedimento si può dividere in due fasi : l) Assorbimento su dischetti di tessuto carbonioso, preferibilm ente impregnati con vapori di iodio. 2) Determinazione, direttamente sul tessuto carbonioso, del piombo assorb ito per mezzo della fluorescenza dei raggi X. Vengono forniti uno schizzo del pacchetto di assorbimento, istruzioni sulla portat a dell' a ria d i campionamento, dettagli operativi e strumentali, Ann. Isl. Supcr. Sanità ( 1973) t, 534- 530 CARBONI E DE LJNDEM.A NN 539 u na curva di taratura, un esempio di calcolo. La prcc1slone, valutat a in base a poche p rove di laboratorio, viene stimata int orno a I lO % e deve essere accertata con prove pratiche p rima di considerare questo procedim ento defini tivament e valido. Il metodo è utilizzabile nel campo da l O a 80 microgrammi di piombo. P ertanto, ad esempio, n el caso di aria che contenga 50 microgrammi di piomb o/m 3 (equivalenti alla met à del T hreshold Lim it Value) si può prevedere un t empo di campionamento v ariabile da 2 ad 8 ore, qualora si utilizzi una portat a di a ria attraverso l'assorbitore di 2 l/ min. Questo m et odo può essere usato convenientemente per il controllo dell'esposizione dei lavoratori n elle zone dove esiste un p ericolo di contaminazione d a piombo organico, se l' ulteriore lavoro menzionato sopra darà risultati soddisfa centi. Summary (EvaluatÌOTl of organic lead in the air). - T his paper dcals with a !iimple, fast and convenient way of sam pling and anal ysin g organic lead p ollutant in the air. It is particularly adaptable for personal sampling procedures. Organic lead in the air is dct ermined by many methods based on different t ra pping proccdures and on various analyt ical t echniques : n one of t hese is really fa st and s imple nor is easily adapt able for p ersonal sampling. The proposed procedure is based on an idea of J, Sherwood and J, W. Dcxter of E sso Research Cent re Abin gdon , U.K. where the a bility of a special act ivat ed carbon cloth produced by the Chemical Defence E stablishmen t of Porton Down, U.K., to adsorb organic lead was first observed . This p rocedure consists of t wo st eps : l ) Adsorption on carb on pads, het t er if iodine impregn at ed. 2) Direct det ermination of t be adsorbed lead on t he pads by X Ray Fluorescence. A schematic drawing of the adsorbing package, recommended !;amplin g rat e, operating condition s, a caUbration curve and an cxample of calculation are given . T h e est imat ed prccision, evaluated on the base of few laboratory expcriments is about ± IO % and should be checkcd more extensively in thc field, before this procedure can be considcrcd fi nalized. T h e method is intended to det ermin e I O t o 80 micrograms of lead. Therefore, for example, in the case of an air containing 50 m icrogram of lcacl/m 3 (equivalent to half the threshold limit v alue) a sampling pcriocl "ar yin g from 2 to 8 hrs can be foreseen, if a ;;:ampling rate of 2 lfmin is chosen. This method could be conveniently used l o monitor pcrsonnel cxpo"ure in areas where organ ic lead (TEL, T .ML) hazard exists, if the fu rt her work mentioned above will show satisfactory results . . lnn . l $1. Sntltr. S anità (1!17:1) 9, 5J~ -;,3g 12 Determinazione per via gascromatografica di tracce di ossido di carbonio negli ambienti di lavoro A. BIANCHJ e C. SE RGJ Laboratori. Chimici ANIC S.p.A. , Ravenna Premessa Il TLV ( 1'hreshold Limit Value) dell'ossido di carbonio negli ambienti di lav oro è stato fissato dall'ACGIH (American Conference of Govemamen· tal Industriai H ygienist s) per il 1972 (tuttora valido anche per il 1973) in 50 ppm oppure in 55 mg/m 3 • Il r ilevamento di una quantità cosi bassa del componente in esame è stato fatto oggetto di una serie di t entativi sia con m etodi chimici tradizionali, eia con m etodi chimico-fisici ed ulti· mamente per via gascromatografìca (1 • 3). Un a via rapida ed indicativa è quella dell'impiego di fialette rivela· trici, i cui valori sono però talvolta fortemente influenzati da notevoli interferenze dovute alla presenza di altri gas. La via chimica per ossida· zione del CO su V 20 6 e s uccessiva determinazione della C0 2 prodotta r troppo lunga c presuppone l' utilizzazi one di un'adatta e delicata apparec· chiatura. La detenninazio.n e per via gascromatografica, una volta standardizzata l'apparecchiatura, si è rivelata la più esatta, la più riproducibile ed anche di una certa rapidità. Sono stati analizzati i più svariati ambienti di lavoro, dove fosse ipotetica la presenza di CO con effetti dannosi alla salute del personale che vi lavora, ad es. l'atmosfe ra circostante gli apparecchi di frazionamento gas di un impianto di sintesi dell'ammoniaca, l'aria contenuta in grandi magazzini ove circolano automezzi a combustione, ambienti n ei quali vengono effettuate operazioni che posson o creare atmosfere inquinate, come ad es. saldature autogene od elettriche, ecc. n m etodo gas-cromatografico che verrà descritto fa uso del rivelator e ad Elio metastabile, è di elevata sensibilità ed arriva a m ette re in rilievo valori di CO anche inferiori ad l ppm. Tecnica del campionamento Il campionamento dell' aria viene effettuato con una fiala di vetro pirex, della capacità di 2000 ml circa, ai due t erminali della quale sono inseriti due rubinetti a perfetta tenuta per v uoto, mentre nella parte cen· A nn. 1111. Supcr. Sanità (19i3) l, IK(>-54 3 BlA.'iCBI E SERCI 541 trale è sistemato il dispositivo per il prelievo tramite smnga. Nella fiala viene p raticato il vuoto. L 'aria, contenente l'ev entuale presenza di CO, viene campionata aprendo uno dei due rubinetti in m odo da prelevare in diversi punti dell' ambiente in esame un campione rappresentativo. Al t ermine del campionamento la pressione della fia la deve essere in equilihrio c· on quella atmosferica. Parte sp eri mentale .1pparecchiatura : Gas cromatografo FRACTOVAP modello GH (Carlo Erha) con rivelatore ad Elio metastabile. Colonna usata : metri 2 lungh., dia m. in t . m m. 4, setacci molecolari 5A, 200-1100 maglie/cm' (lavati). Co ndizioni operative : Temperatura della colonna - 80°C. Gas di trasporto = Elio ultrapuro n. 56, portata = 40 mi/min. T ensione di polarizzazione = 500-510 Volt. Idrogeno = 10 mlfmin come quantità di gas che alimenta il diffusore. Quantità iniettata = 3 ml. Tempo tli analisi : 25 minuti. R egistratore: Speedomax m od. G 25 mv F S. Velocità della carta = Yz'" . Identificazione qualitativa del componente : L'ident ificazione qualita tiva del componente in esame viene effettuata confrontando il t empo di ritenzione del componente puro con quello riportat o nel cromatogramma . Determinazione quantitativa : La valutazione quantitativa viene effettuata confrontando l ' area del picco del CO con quella prodotta da quantità note del componente oppure, in caso di rigorose identità delle condizioni di analisi, confrontando l'altezza del picco stesso. Data la esigua concentrazione in esame, la determinazione quantitativa si può otte· nere soltanto preparando una curva di taratura, mediante l'uso del diluitore esponenziale (EDF = B:~ponential Dilution Flask) descritto da Lovelock (1). Tale dispositivo viene inserito nel circuito della valvola di campionamento ed alimentato con un flusso costante di E lio purissimo. Introducendo n el flusso di E lio una determinata quantità del gas da tarare, si ha nel tempo una diminuzione esponenziale della concentrazione, espressa dall'equazione : Ut C = C0 • e- -v (l) dove: c - Co v - u e - concentrazione ad ogni tempo t; con centrazione iniziale (t = O); volume della camera di diluizione (rnl); portata del gas diluente (ml/ min}; tempo (min); base dei logaritmi neperiani. . 11111. lsl . Stt.IJI'r. Sanità (107:!) 9, !i lO G~3 51~ }'UÌI 1'1 ' ~11 . Al . ltch( tl .l DI IIIJllll l , 1,,\, Tcn<'ndo presente il loguritmo 1lt-i clue lf'rmini dcll'<•.. pr<'"·io u•• (T) . . , Oltf'll{'rt' J' r quazion•• : ~.303 lo ~ (. :!.;HJ3 l u~ Co - c T ( Il ) clw indica la variaziunc ljucarc di log C in funziun e de] tempo t. Hisoh l'ndo tal<- equazione sccoudo il tempo oppure la cum·eutraziouc C. ~:> i pul,. azjouaudo la v:t h-oh di campiuna111t"11lo dt•l cromatu,..:rafo. dopo t(\mpi dett•rminati. ottcnrrc uua scrit• di picchi curri,.JIOildt• nti n <·uuccn traziuni ttoh• di camp ion e puro. l .c are•• oppu re h· altcz1w d ci picd1i, m oltipli· ca te per l' att<·nuaziml{' d cll't•l•·t trom c tro, ven~onu riportate' ~ u uu !!rafìt•o (Fil!. 1) in fu n zionr della <'OliC<' nlrazione. Una p cndl'nza Ùl'lla rrtta di 4 .i n. n fHH'u divcr~ a. indica eh <' la ]incarit ;, <lt·lla ri ... p o,ta ì· ... odtli:<furcnlt·. '"'' ' "~l l ,l l :1 /// k--,. -, I>'ijt. l. - / / / / - - -,.--- -,- - ~,r;;s Cuna di t nrn tu ra. l't•r la dt• ll• rmiuaziur~r Òt·ll'o>':-ido di <'arlw r~io pr••,.t•llte· .ti li\l•llu d i 1 ractt' nell'ariu (0-30 ppm) ì· intli ... pt'll..,aiJil•· ri!'orrt•rt• :tll'iml'iegn di rolonll<' con ri cmpimeu t u ùi !lt'lacei mol•·colari 5 \ , t ell<'lldu p n',..Cllll' dtt' po"""u insorgt'rc tlillì <:olt~t, ma n mano che <·i si a'' itina alla <·ouct'ntrnziuue zt•ro. Le complicazioni ~ono evidenziale da una a ... imnu•t ria piìt u m enu p ronu tH·iat a del pi<'co ùel <.:O l' da una defìcicuzu di l'roporzionali l ;t della l'nn·a di r it; p osta d el ri vela t ore in funzione dcii <· an•r dci pirclti. L<' cauQc di questi fewnneni ri.;algonn a lla pre!-!'IIZa tli poi veri nwlt u fini Jll•lla fa,.;e Stazionaria r d a} wado tJj atti\ azione clt•i !Wi tiCCi lllOII'L'(lJ:tri . A ui r(l : ioiH' dci srta cf'i molecola ri Le particelle molto fini dci l:.ct uN:i moll'culari non p ossou o cs,;crl' diminatt· con una semplice operazioni:' di "ctaccialura . m olt o prohahilment<' p er un fenomeno di ti)'o elettro statico, ma devono C'SS N C a:,.portate mediante Ull ac·curato )a\·aggio CO l\ 8NJUa. f Set acci mu)CCt)JarÌ \'aglitt li aiJa granulo· Ann. 1•1. Suwr. Su11,"1<i (107:1) 9, ~ I O ~~3 lliA:'<CBI E SE RCI 543 metri a di 200Jll00 magliejcm2 vengono versati in un bicchiere e sospesi in acqua m ediante blanda agitazione. Dopo essere stati lasciati a riposo per il tempo necessario a consentire una decantazione di circa il 90 % dei granelli, l'acqua viene allontanata e l' operazione si ripete più volte sino a quando il liquido surnatante rimane limpido. Il materiale s i raccoglie quindi su un filtro sotto vuot o, si lav a con acqua demineralizzata e si secca per almeno due ore in s tufa a 100oC circa. La colonna cromatografica viene riempita con la massima deljcutezza, montata n el gas-croma t ografo cd infine viene a ttivata con una corrente di clio purissimo alla portata di circa 50 ml/ min per circa 10 ore, alla temperatura di 2SOoC. D opo questo trattamento della fase stazionaria, la simmetria del picco dell'ossido di carbonio, anche a t emperatura ordinaria, è m olto buona fino alle minime concentrazioni, con un fattore di proporzionalità molto vicino all' unità. In queste condizioni la sensibilità dell' intero sistema gas-cromatogra fi co è tale da poter evidenziare tracce di CO ne ll'aria fino a 0,5-1 ppm. Riassunto. - Vengono descritte le modalità eli campionamento dell'aria ambientale e dell' analisi gas-cromatografica p er la det erminazione di tracce di CO. L ' analisi quantitaliva viene eseguita riferendos i ad una curva di taratura ottenuta servendosi del diluitore esponenzia le. Si è r icorsi a colonne a set acei molecolari SA. Nelle condizioni operative descritte la sensibilità dell'intero sistema gas -cr omatografico è tale da poter evidenziare tracce di CO nell'aria fmo a 0,5 -1 ppm. Summary (Determination nf carbonic oxide tn work enviromnents by means of gas-chromatography). - Tbc m ethods for sampling environmental air and for pcrfonlling the gas-chromatographic a nalysis t o determinc CO traces are descrihed. •·· The quantitative an~)~ is is made b y r eferrin g to a calibration curve obtaincd by m cans of the exponcntial diluent. SA molecola r sieve columns for thc purpose were used. In the dcscribed operative conditions, the scnsitivity o( t h e entirc gas-chromatogra phic syst cm is such that traces of CO in the air can be detected up to 0,5 - 2 ppm. DIBLIOGRA F I A (1) L OVE LOCK, J .E. Cas-Chromatogmphy 1960, 26 - R. P. \V., Scott Ed. , lluttcrwortlt~, London. (2) HA RT~A.NN, C.H. & K.P. DuuCK, J, Gas Chromatog r., 4, 163 (1966). (") G otOBAUM, L. R., T J. Do~IANSKl & E. L. Scm.On:L, J. Gas Chro"w togr., 6, 39 1 (1968). • 11111. l s l. S"t>er. Sanilù ( l !l 73 ) 9, 540- 549 12 Metodiche di campionamento e di analisi dell'aerosol di olio particolato nelle sale tessitura dell'industria laniera V. RII\fATORI*, D. SPE RD UTO • , F. COTTA RAMUSINO •• t' G. CECCII ETTJ • • Istituto di .U~dicino df'l Lovoro. l..'nictrsilà Ca ttolica tltl S. Cuori'. R oma •• Laboratori di Chimi(tr, Istiluto S uperiorP di Sa nittì, Roma ThTRODCZIONE I dati riportati in letteratura ( 1) dimostrano l 'esistenza di un rischio professionale derivante daU' espo izione ad aerosol di olio minerale in vari ambienti di lavoro. Tale rischio è abbastanza frequ ente e comporta esposizioni variabili anche nel medesimo ambiente di lavoro. Sono state già eseguite misure in alcuni umbicnti di lavoro (2·3) c si sono riscontrati valori massimi di concentrazione ponderale di aerosol di TAOEI.LA l & posizione ad aerosol di olio io alcune industrie Produzione- di ottone e alluminio . da 1, -l Estrazione del ram e . . . . . . da 5,4 a da 1,0 a da 0,8 a do 2,0 a da 1,0 n Fabbrica di automobili . . Fabbrica di prodotti in acciaiu . Sala rota live dci giornali . Fabbrica di ,-iti. . . . . . . n 20,7 22,0 56,5 50,0 16,6 14,2 olio che variano da 14,2 mg/m 3 in una fabbrica di viti a 56,5 mg/m 3 in una fabbrica di automobili c valori minimi varianti da 0,8 mg/m 3 in una fabbrica di prodotti di acciaio a 5,4 m g/ m 3 nell'estrazione del rame (Tab. l ). Non ci risulta che siano stati effettuati controlli e valutazioni di aerosol di olio nelle industrie tessili dei prodotti lanosi. Abbiamo pertanto voluto prendere in considerazione tale problema nelle sale tessitura , dove llo collnborato per In parte t ec nico-spcrirnentnle C. Poolelli. .dnn. /st. Su11rr. Sanità (1073) l , 544 661 RIMATORI. SP ERD l ' TO, COTTA RAMUS I NO E CECCBE'TTI 545 l' aerosol di olio deriva dal sist ema di lubrifi cazione a nebulizzazione, adottato in t elai ad elevato numero di battute, di r ecente fabbricazione. P er poter affrontare il problema igienico abbiamo messo a punto due m etodi : uno per una visualizzazione delle particelle di aerosol, l'altro peT la valutazione della concentrazione ponderale. l'A ltTE SPERI\f J:: TALE Visuali.::a:iorae delle particelle tli olio Per una prima v a lutazio ne del problema igienico abbiamo campionato le particelle di olio disperse nell'aria con un eia sificatore a impatto a quattro stadi. La visualizzazion e delle particelle di olio campionate è s tata c eguita con un n onnale microscopio Lcitz Ortolux correda t o di a ccessorio Ultropak per osservazione in luce riflcs11a. L'effetto di luce ra dente, necessario per la visualizzazione de lle goccioline d'olio, che altrimenti sarebbero risultate invisibili, è ~ tato r ealizzat o ponendo sotto il tavolino tra:olatore, uno specc hio concavo. Il condensatore anulare cJell'obit'tlÌvo U ltropak è "lato re· gola to in morto da t'liminarf' ' fU URi completamente il fascio principale di luce convergente, s fru ttando per l'osservazione rlci fasci se· rondari (Fig. l ). Ltt validità dell'osservazione è stata controllata m ediante contrasto interferenziale in luce trasmes1-B . La prima tecnica. anche se non raffinata, ha dato ri,.,ulta ti attendibili anche come lfu alità di immagine, come si può n otare dalle fo tografie riportate; inoltre l' utilizzazione Il i tale tecnica può rientrare nella pratica rli molt i laboratMi. A titolo tli esem pio v engono mostrati campi rappresentativi delle frazi oni raccolte "u i quattro s tadi del campionatore rlifferenziale (Fig. 2n, b, c, d), relativi ad un prelievo eseguito tra i t elai di un r eparto t essitura e corrisponden F ig. l. - Si~t l'lllll di ilhunina~iont• ut lottato prr la t• a 50 litri di a ria aspirata . 'Ì•unliuazionl' di'Ili' pnrtict>llc: di oliu. 546 F l:Ml, AEROSOL! 01 LlQV Wl , CA<, Si evidenzia come In maggior parte di olio sia concentrata n egli ultimi stadi del campionatorc: quindi l' aerosol sarebbe costituito soprattutto di particelle di piccole dimensioni, compre c sicurament(' nella frazioni' respiraltill'. Inoltre, parte della frazione p iù fine put• t•s ere trattenuta nei primi stadi del clas ificatore a ~gregata alle particelle di dia metro ma~ giore. Trattandosi in fatti di particelle di liquido, l 'eOicienza d el classifica t ore pu ò n on essere p erfetta, ma, d 'altra JHtrte, il nos tro scopo e ra solo quello di evidenziare la presenza di a r rosol di olio e di a vrrnc una stima a pprossimata delle dimensioni . C(ln CI'ILtra::i one p ondera/c dd l"aerosnl di olio L 'aerosol di olio è st a t o raccolto sia s u filtri c hr in liq uido. t sooo u tilizzat i fi ltri cellulosici micropori con por osità di 0,22 f' al flu sso di circa 2 litri al minuto. I filtri sono st a t i successh ·amente lavati con opportuno solvente per la soluhilizzazion c dell'olio raccolt o; lo st ebSO solvente ~<i è utilizzato come liquido di assorb imento n ei gorgogliatori . Si sono inoltre efJ'cttuate prove di trattenimento con filtro a monte u a valle dei gorgogliatori . P er la de terminazione quan titativa dell'aerosol di olio n elle sale rot ativc dci giornali, Lippmann & Goldst ein (4} si sono ser viti delle caratt{'· ristiche di flu ort-scenza dell'olio in esame; in altri a m bienti d i lavoro, WalJ & Polny (5) , si sono ser viti delle ca ratteris tiebe di assorbimento nello infraro so; O Ùla &. K oliadich (') hanno impiegato t ecnicht' turbidimetriche e Dobreva & Lalova (7), Corn & ansone (8) t ecnicht' di determinazione p er differenza di peso . el nost ro caso, la determinazionr per tlifl'e renza di peso ha portato a risultati non accettabili a caui'a della scar.,a ri producibilità; n on ci si i> potuti servire nemmeno d ella t ecnica dell' assorbimento n ell' ultravioletto a cau a della ma ncanza di ma!'!:'imi specifici facilment e utilizzabili, n è della t ecnica di assorbimento n ell' infrarosRo a causa delle interferenze riscon trate pe r la presenza di additivi di fi latura. Sempre n el caso da n oi studiato, neppure le caratteristiche di fluorescenza dell'olio adoperato n ei t e· lai ci hanno p ermesso una adeguata ut ilizzazione a scopo analitico. Si (> pertanto ricorsi, per la det erminazione quantitativa, alla variazione dell'indice di rifrazione della soluzionr in esano, in funziom· della concentraziom~ di oHo campiona t o ed opportunamente ripreso. Analisi quantitativa p er m ezzo di misure rifrattometriche . Si sono utilizzati un rifrattometro di.ffereoziale della « Phoenix I nstru· ment» munito di m onocromatorc a prisma, che permette una lettura fino . l nn. lsl. l:>utlU. Sorti/ti (1 9i:l) f, 5H - 551 RIM"TORI, S PERDUTO, COTTA RAMUS I NO E CECCIIETTI ~ .. .. ~ . • Fig. 2 11 (' b- i Campi rappresentativi relativi ad un carnpinne di 50 litri di aria pre levati tra i telai <li una sala ~~ ~s.itura. n) [ 0 sta(lio, b) 2° stadio. \!icroscopio L e it?. Ortulux <' <>H , i, tcma UJ. trnpak modific ato: ohirt.tivo l 'O 2 2 v . - ...,.. RlMATORI . loi'ERD UTO. COTTA RAMUS I NO E CECCRETfl • • •• • • ' .:.. . • Fijt. !! r o• o/. ~ .,!'· • rapprr.r n tutivi rrlutivi od un r·ampione d i ;;o litri di uria prl'levat i tra i trl ni Ili uno •ula tr.-it nro . r) :1" •t~tdio. d) l" •lurliu. \l irroi'Copio Lti tz Ortulu-c rou ·Ì•II"mo l ltrupok motl ifir a to: uhil' ll iHo l O 22 ·• . Cam~ i RIMATORI, SPERDUTO, COTTA RAMUSlNO E CECCBETTI 547 alla sesta decimale, ed un rifrattometro della« Optica» di J ena con let· tuza alla quarta decimale. Scelta del solvente. - Per la ripresa dell'olio dai filtri e come liquido di assorbimento nei gorgogliatori è stato utilizzato normal-esano, saturo di H 20, solvente che risponde a quattro caratteristiche fondamentali : a) buon potere solvente nei confronti dell'olio; b) notevole differenza di indice di rifrazione nei confronti dell'olio; c) bassissimo potere solvente nei confronti delle polveri; d) punto di ebollizione ottimale. Curva di taratura ed analisi dei campioni. - Una quantità nota di cam· pione rappresentativo di olio(*) è stata solubilizzata in esano p er ottenere una soluzione madre a titolo noto, dalla quale si sono preparate le soluzioni standard contenenti da l a 20 mg di olio per ml di esano. I filtri di campionamento sono stati lavati con una quantità di 20 rnl di esano. Si sono inoltre lavati, sempre con 20 ml di esano, una serie di filtri bianchi di acetato di cellulosa e filtri contenenti da l a 20 mg d i olio. I campioni derivanti da dette preparazioni e quelli raccolti nei gor· gliatori sono stati concentrati a pressione ridotta su palloncino a fondo conico da lO ml per successive aggiunte cd il concentrato portato a volume in palloncini tarati da 2 ml. Le soluzioni così ottenute sono state utilizzate per le lcttuze al rifrat· tometro differenziale, dove nella cella di riferimento è stato posto l'esano concentrato con le stesse modalità dei campioni analizzati. Le misure sono state esegnite a 200C. L'esano concentrato, così come l'esano concentrato proveniente dal lavaggio dei filtri bianchi, non presenta variazioni apprezzabili dell'indice di rifrazione. (*) Abbiamo controllato l' indice di rifrazione degli olii ntilizznti per la lubrificazione dei proiettili dei telai dopo differenti periodi di utilizzazione o prelevato un campione rappresentativo. Tale verifica risultava necessaria in quanto nelle sale tessitura l'olio di lubrificazione usato nei diversi t elai presentava un grado di utilizzazione variabile da pochi giorni fino ad un massimo di 18 mesi. L'utiliz:~~azione dell'olio infatti è regolata da un rimbocco dovuto al consumo per nebulizzazione e da un cambio, entrambi condizionati dal numero di battute dl'ettuate dal telaio. Si è potuto notare che nei casi da noi esaminati l'indice di rifrazione dell'olio campionato dai diversi telai non subisce variazioni notevoli in funzione dell'usu ra e del rimbocco e che comunque le variazioni riscontrate interessano, dopo il primo mese di utilizzazione, la quarta ci(ra decimale e solo raramente la t erza. Tali variazioni ri sultano quindi trascurabili ai fini analitici, tenuto conto del rapporto di diluizione olio-solvente, . Jnn. JM . 13 .S!JI)U. Sanità (1973) 9, 5U - 5r.l 548 Le curve di taratur a relative agli standard ottenuti per diluizione della soluzione madre e quell i ottenuti per lavaggio dei filtri sono sovrapponibili. Nella Fig. 3 viene riportata la curva di taratura. D i ciascun caro· pione e di ciascuno standard !!ono state eseguitr p er lo meno 10 letture, delle quali è stat a cons iderata la media. L'errore quadratico medio delle singole misure risulta essere di 14·10 'LI n che corrisponde, in concentrazione espressa in mg/ml a O.OQ. Si può quindi dire, che, a ccontentandosi di una probabilità del 95 %, le mi•mrr son o affette da un errore di :L 0,18 m g/ml. 11\t ./ / IMO ; ..5 / GiliO / .,.. lllt ./ ./ l Fig. 3. - ..) .. <..w' a di taratura di uu campione ruppre entativ o di olio ottenuto con r ifrattom!'tro difTerenziall'. Concentrazione di aerosol di olio particolato riscontrate in due sale tes&itura dell ' indU8trja l aniera con diverso impianto di ricambio dell 'aria lkPIA:tTO DI a iC"'AM I Ht COI'fC&'"TTlAUC)NI • •• ( .ON'TIII\TL DatLLtARIA (m& / m') Immissori in quota cd estrattor i a pavinlento l 3 u·a di all-tZll . ' o ct rca 1,6 m di alt('UO a Cl.rca a circa 3 m di alttxza I mmiseori ed c~tratlori in quota a circa 1,6 m di altezza da 2,5 a 3,5 da 2.5 a 3, 5 da 3,5 o 4 ,5 da 7 n 15.5 · ' '"'· 1~1 . Suw r . Snt~ ilu (19i3) t , :>H r.~t fUMATORI, S PERDUTO, COTTA RAMIJSI NO E CECCRETTI 549 RISULTATI Nella Tab. 2 vengono riportati i risultati ottenuti nelle sale tessitura con due differenti impianti di ricambio dell'aria. Va detto che i risul· tati ottenuti mediante il campionamento per mezzo di filtri sono presso· chè identici a quelli ottenuti per mezzo di gorgogliatori. Ciò, insieme ai prelievi effettuati con filtri a monte dei gorgogliatori, dimostra come negli ambienti considerati siano assenti o inapprezzabili i vapori di olio. Come si può notare dalla Tab. 2, nella sala tessitura con impianto di ricambio dell'aria ad immissori in quota ed estrattori a pavimento la concentrazione di olio particolato si mantiene eguale nelle due quote prese in esame ed è, in media, di circa 3 mg/m 3 • Nella sala tessitura con impianto di ricambio dell'aria ad immissori ed estrattori in quota, invece, i valori di concentrazione riscontrati variano sensibilmente; infatti, mentre nei prelievi effettuati a circa 3 metri d'altezza abbiamo riscontrato una concentrazione media di olio di circa 4 mg/m 3 , a quote di r espirazione dell'uomo tale concentrazione è nettamente superiore e, come media di tutti valori riscontrati, è di circa 10 mg/ m 3 , con v alori limite di 7 e 15,5 mg/m 3 • Tali risultati sono in accordo con le prove di distribuzione e di velocità dell'aria da noi effettuate. Infatti nella sala tessitura con impianto di ricambio dell' aria con immissione in quota ed estrazione a pavimento si sono evidenziati dei vortici, specie in corrispondenza degli addetti ai telai; ciò è dipeso dal fatto che la velocità dell'aria uscente dalle bocchette d'immissione risulta troppo elevata rispetto alla capacità di ripresa dal basso e le correnti vor· ticose ascensionali che vengono così a formarsi tendono a portare in sospensione nell'aria l'aerosol di olio, dando luogo ad una distribuzione pres· socbè uniforme dell'aerosol stesso. Nell'altro caso esaminato, cioè la sala tessitura con immissione ed estrazione in quota, si nota l 'esistenza, nelle quote superiori, di una turbolenza a prevalenza orizzontale e di una zona di ristagno intermedia; ciò impedisce una buona estrazione dell' aerosol di olio, che rimane disperso nelle quote inferiori. Si spiega così come sia stato necessario un controllo della concentrazione di olio a diverse quote, onde avere una idea rappresentativa della distribuzione dell'olio stesso ai fini di una corretta valutazione igienica dell'ambiente. Lo studio descritto si è rivelato di notevole interesse in sede di proget· tazione per la bonifica degli ambienti. CONCLUSIONI Nel concludere questa nota vogliamo soprattutto mettere m evidenza come il metodo da noi descritto per la visualizzazione degli olii non solo ;.i presta allo studio da noi effettuato negli ambienti delle sale tessitura, . ltan. Isl. s ..,,u. Ho11 ilà (1973) S, f>H ~S I ... --------------------------------------------------------550 Yl!MI , AEROSOL! D l LIQU IDI , CA" ma può essere applicato, p ermettendoci di dare una prima valutazione igienica, ad altri ambienti di lav oro dove può esist ere aerosol d i olio. P er quanto riguarda viceversa la valutazione quantitativa, il m etodo da noi descritto è quello ottimale per le sale t essitura dei prodotti lanosi, mentre non escludiamo che in altri ambienti di lavoro c in presenza di altri tipi di olio (ad esempio fluorescenti) p o sa esser e impiegata un'altra ml'todi ca tra q1ae1Je da n oi st essi indicate e ripo rtate in letteratura. Riassunto. - Vengonv espost e due m etodich e di campion amento e analisi atte alla visualizzazione ed alla determinazione della concentra· zione ponderale di aerosol di olio n elle sale tessitura dell'industria laniera. La tecnica di visualizzazione dell'olio particolato p resent e n ell'a ria ambiental e è basata sul campionamento m ediante classificatore a impatto a quattro stati e sull' analisi al microscopio. P er la de terminazione della concentrazione ponderale, l'olio è stato campionato in gorgogliatOTi e su filtri e l 'analisi è stata effettuat a p er via rifrattornetrica. Sono quindi riferiti i risultati ottenuti in indagini ambientali in sale t essitura con due diversi impianti di ricambio di aria. Surnmary (M ethoàs of sampling and analysis of particulate oil aerosol in Two sampling and analysis methods are reported b ere, one suitahle for visualization and the other suitahle for the determination of oil aerosol weighted concentratiou p r e· sent in the env ironmental air of wea ving room s of the wool industry . Tbe visualization techuique is based on sampling b y means of a fo urstage cascadc impactor, and on the suhsequent anal ysis of the partieulate blocked on the single stages to a microscop e, suitahly combining the t ·wo refiect ed light and transmitted light techniques ; the validity of tbc obser· vation was checked by m eans of the interferentia l contrast in transmitted light t echnique. Oil was al so sampled both on fìlters and on hexane, and the quanti· tative analysis with differential r efra ctometer equipped with a prism mo· nochromator was performed on the fìlter washing solutions and on t he suitably concentrated absorption solutions, comparing t he values with a calibration curve obtained from standard solution s of the oil u sed in the looms. Measurements show an error ± 0.18 mgfml. The fìndings emerged in the weaving rooms, with two different venti· la tion systems, ar e reported . the weaving rooms of the wool inàustry) . - Gli AA. riugraziano il Dr. M. Dompè ed il Dr. A. Zanella per l' interesse con cui hanno seguito il lavoro. "" ""· 181. Suptr. Suniltl (1973 ) t , ~44-S51 RIXATORI, SPERD UTO , C OTTA RAMUSI NO E CECCHETTI 551 BIBLIOGRAFIA (l) PAS'fERNACK, B. & L. E nRLICJl. A rch. Environ. Health, 25, 285 (1972). D. H .. J .N. BENOIT & H.A. TYROLER. Arch. Environ . Hcalth, 21, 600 (1970). (3) HENDRJCKS, N.V. , G. H . COLLI NCS, A.E. DOOLEY, J .T. 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