Fisiopatologia del tubo digerente (stipsi e diarrea)

Fisiopatologia del tubo
digerente
(stipsi e diarrea)
Dott. ssa Daniela Amoruso
Anatomia del grosso intestino
Il grosso intestino (colon od intestino crasso) è una parte del
tubo digerente compresa tra l’ileo terminale (parte finale
dell’intestino tenue) e l’ano.
Nel colon sono riconoscibili i seguenti tratti:
-il cieco: tasca chiusa sul fondo che
comunica con l’appendice
vermiforme.
- l’ascendente, il trasverso ed il
colon discendente.
- il retto è il tratto terminale del tubo
digerente che si continua nel canale
anale.
La mucosa del colon è ricoperta
da bassi villi e contiene
numerose cripte ghiandolari che
si aprono sul versante luminale
del viscere; sul fondo delle cripte
ci sono cellule staminali che
determinano il continuo turnover delle cellule superficiali
epiteliali e ghiandolari.
Nella mucosa del colon le globet cells
producono un particolare tipo di muco
Il nome ‘’globet cells’’ deriva
dalla loro particolare forma
osservata in preparati istologici
fissati : la base stretta e la
parte superiore allargata che
sbocca nel lume intestinale
Il muco è composto principalmente da mucine in soluzione acquosa
arricchita di sali inorganici. Esso aderisce a molte superfici epiteliali
quale barriera nei confronti di sostanze dannose (acidi gastrici,
fumo) ed ha azione lubrificante per ridurre il danno ‘meccanico’.
La secrezione del muco dalle goblet cells è stimolata principalmente da
stimoli irritativi. Il lume intestinale inevitabilmente può contenere
diverse sostanze irritanti.
Assorbimento, secrezione e formazione delle feci nel
colon
Le feci normali sono grossolanamente composte dal
75% di acqua e dal 25% di sostanze solide.
Costituiscono la componente solida delle feci i batteri enterici e
la sostanza organica indigerita come le fibre.
Il colore scuro, marrone, è dovuto alla presenza di stercobilina
e urobilina, due cataboliti batterici della bile.
L’odore è il risultato dei gas prodotti dal metabolismo dei
batteri luminali, come i mercaptani e solfuro d’ idrogeno.
Secrezione digestiva ed assorbimento
dell’acqua
Trasporto intestinale di elettroliti
Digiuno: principale sito di
assorbimento del Na+, mediante
cotrasporto con zuccheri o
aminoacidi e scambiatori Na+ per
H+ (ottenuto a partire da acqua e
anidride carbonica). Il bicarbonato
(HCO3-) passa nel sangue
mediante trasportatori.
Ileo: presenta gli stessi
meccanismi del digiuno piu’ un
meccanismo di scambio per
assorbimento di cloro (Cl-) e
secrezione nel lume intestinale di
bicarbonato (HCO3-). Il cloro passa
nel sangue mediante trasportatori.
Colon : presenta gli stessi
meccanismi del tubulo distale e del
dotto collettore renali per il
riassorbimento del Na+ e la
secrezione di K+ in funzione
dell’azione dell’aldosterone
Fig. 8-32 di Costanzo, Fisiologia umana, EdiSES, 1998
Assorbimento, secrezione e formazione delle feci nel
colon
Assorbimento di: acqua, sodioioni e ioni cloro
„
L’acqua è assorbita anche per gradiente osmotico.
Meccansimi responsabili della formazione del gradiente osmotico:
-il sodio è trasportato dal lume all’interno dell’enterocita da una pompa di
trasporto attivo del sodio sulla membrana basolaterale della cellula
epiteliale. I colonociti sono molto più efficienti degli enterociti del tenue
nel riassorbire l’acqua. L’assorbimento del sodio nel colon è stimolato
dall’aldosterone.
„
Il cloro è assorbito tramite scambio con bicarbonati.
La risultante secrezione di bicarbonato-ioni nel lume aiuta la
neutralizzazione degli acidi generati dalla fermentazione
batterica nel colon.
Trasporto intestinale di acqua
Fig. 8-31 di Costanzo, Fisiologia umana, EdiSES, 1998
L'assorbimento
dell'acqua:
l’intestino tenue e crasso
assorbono circa 9 litri di
liquidi al giorno tra
ingestione e secrezione.
L’assorbimento idrico è
secondario all'assorbimento
degli elettroliti (Na+, K+,
HCO3-, CL-) ed è guidato
da un gradiente osmotico.
Le pareti intestinali (tenue
e crasso) secernono acqua
ed elettroliti accrescendo
nel lume intestinale il
volume di liquido che deve
essere assorbito
Secrezione intestinale
Cripte intestinali:
diversamente dalle
cellule dei villi, le cripte
intestinali secernono
liquidi ed elettroliti nel
lume intestinale. La
membrana apicale
contiene canali per la
secrezione del cloro nel
lume intestinale. La
membrana basolaterale
possiede invece un
meccanismo per il
trasporto dal sangue
alla cellula intestinale
di sodio (Na+),
potassio (K+) e cloro
(Cl-), che è simile a
quello dell’ansa di
Henle renale.
Fig. 8-34 di Costanzo, Fisiologia umana, EdiSES, 1998
Trasporto intestinale di sali minerali e
vitamine
Le vitamine e i sali minerali: vengono assorbiti chimicamente
inalterati
Le vitamine liposolubili: (A, D, E, K) arrivano a contatto con la parete
intestinale dentro le micelle di grasso e attraversano la membrana delle
cellule intestinali per diffusione. All’interno della cellula vengono incorporate
nei chilomicroni per poi essere versate nella linfa.
Le vitamine idrosolubili: (complesso B, C, acido folico etc.) vengono
trasportate mediante cotrasporto Na+-dipendente. La vitamina B12 a
bisogno di un fattore intrinseco gastrico per essere protetta dalle proteasi
pancreatiche
Microbial Fermentation
Fermentation is the enzymatic decomposition and utililization of
foodstuffs, particularly carbohydrates, by microbes.
Fermentation takes place in the large bowel of all animals
The large intestine does not produce its own digestive enzymes, but contains huge
numbers of bacteria which have the enzymes to digest and utilize many substrates.
In all animals, two processes are attributed to the microbial flora of the large
intestine:
¾ Digestion of carbohydrates not digested in the small intestine.
Cellulose is common constituent in the diet of many animals, but no mammalian cell is known
to produce a cellulase. Several species of bacteria in the large bowel synthesize cellulases
and digest cellulose. Importantly, the major end products of microbial digestion of cellulose
and other carbohydrates are volatile fatty acids, lactic acid, methane, hydrogen and carbon
dioxide ( intestinal gas). Volatile fatty acids (acetic, proprionic and butyric acids) can be
absorbed by diffusion in the colon.
¾ Synthesis of vitamin K and certain B vitamins.
Synthesis of vitamin K by colonic bacteria provides a valuable supplement to dietary sources.
Similarly, formation of B vitamins by the microbial flora in the large intestine.
A considerable amount of gas is present in the
gastrointestinal contents of all animals, and much of this is
eliminated through the anus as flatus.
„ Five gases constitute greater than 99% of the gases passed
as flatus: N2, O2, CO2, H2 and methane. None of these gases
has an odor, and the characteristic odor of feces is due to very small
quantities of a few other gases, including H2S, scatols and indoles.
„
There are three principal sources of the five major intestinal gases:
Air swallowing is the major source of gas in the stomach.
The second and much more productive source of gas is fermentation by
colonic bacteria.
Microbes appear to be the sole source of all of the hydrogen and methane.
Motilità del colon
¾
Contrazioni segmentarie sminuzzano e rimescolano il
cibo, mettendolo a contatto con la mucosa per
l’assorbimento. Queste contrazioni sono lente, formano
sacculazioni dette haustra.
¾
Contrazioni antiperistaltiche dirette verso l’ ileo,
¾
Movimenti di massa è un tipo di motilità presente
servono a ritardare il passaggio degli ingesti nel colon,
per aumentare il tempo di assorbimento di acqua ed
elettroliti. Le contrazioni peristaltiche, in aggiunta al
contenuto proveniente dall’ileo, facilitano la progressione
degli ingesti attraverso il colon.
solo nel colon, nota anche come contrazioni motorie
giganti. Determina contrazione e progressione del
contenuto luminale in un grosso tratto di colon.
periodo tra i pasti il colon è
generalmente quiescente.
¾ Dopo un pasto, la motilità colica si
incrementa progressivamente grazie ad un
segnale propagato attraverso il SN
enterico- tale stimolo è nominato riflesso
gastrocolico e duodenocolico.
¾ Nell’uomo tale segnale è maggiormente
attivato dalla presenza di lipidi
nell’intestino tenue prossimale.
¾ Inoltre, la distensione del colon è il
principale stimolo alla contrazione.
¾ Nel
Several times each day, mass movements
push feces into the rectum, which is
usually empty.
Distension of the rectum stimulates the
defecation reflex.
This is largely a spinal reflex mediated via
the pelvic nerves, and results in reflex
relaxation of the internal anal sphincter
followed by voluntary relaxation of the
external anal sphincter and defecation.
In humans defecation can be
prevented by voluntary constriction of
the external sphincter. When this
happens, the rectum soon relaxes and
the internal sphincter again contracts,
a state which persists until another
bolus of feces is forced into the
rectum.
Diarrea
E’ un incremento del volume delle feci e della frequenza delle evacuazioni.
E’ uno dei più comuni segni di patologia gastrointestinale,
ma può essere secondaria a disturbi extra-intestinali.
Per molte persone la diarrea rappresenta un disturbo
occasionale ma fino a 2 milioni di persone nel mondo,
specialmente bambini, muore per le complicanze della
diarrea ogni anno.
Esistono sostanzialmente 4 forme o tipi di diarrea, ognuno
con un meccanismo fisiopatologico diverso.
Diarrea osmotica
Presenza nel lume intestinale di quantità elevate di
soluti osmoticamente attivi scarsamente assorbibili.
In tal modo l’acqua viene trattenuta nel lume
→DIARREA
* Ingestione di substrati poco assorbibili: Mannitolo;
Sorbitolo; MgSO4; MgOH2 (antiacido).
*
Malassorbimento : disturbo dell’asorbimento del contenuto
luminale di carboidrati, come il lattulosio, per deficit di lattasi.
Raro: malassorbimento congenito di glucosio-galattosio-fruttosio.
Malassorbimento generalizzato.
CARATTERISTICA : la diarrea cessa col digiuno
Diarrea secretoria
Si determina quando la secrezione di acqua nel lume
intestinale supera la capacità di riassorbimento di
questa, associata ad alterato trasporto ionico delle
cellule epiteliali.
•
Difetto congenito dell’assorbimento ionico
difettoso scambio Cl-/HCO3- → sindrome clorurrea con alcalosi.
difettoso scambio Na+/H+→ elevata escrezione fecale di Na+e acidosi.
Resezioni intestinali → riduzione della superficie utilizzabile
per l’assorbimento.
• Malattie della mucosa con distruzione degli enterociti.
•
CARATTERISTICA : persiste durante il digiuno
Diarrea secretoria
Infezioni: batteriche (colera)
Uso di lassativi stimolanti: ac.ricinoleico, fenolftaleina, bisacodyl,
cascara, aloe, senna
Resezione intestinale
Malattie infiammatorie: Crohn, RCU
Malassorbim. Ac.biliari
Malassorbim. Ac.grassi
Atrofia villare: Celiachia, Linfoma tenue
Tumori: Zollinger-Ellison, VIPoma, carcinoide, Ca.midollare tiroide
Ipertiroidismo
Collagenopatie: LES, Sclerodermia
Difetti congeniti assorbimento.
Diarrea Infiammatoria
L’ampia distruzione dell’epitelio assorbente intestinale
ad opera di varie specie patogene è una comune causa
di diarrea.
Viene prevalentemente compromesso l’assorbimento di acqua ed
elettroliti.
L’azione immune antiinfiammatoria (citochine, LT, ROS) complica il
danno epiteliale favorendo il rinnovamento cellulare di elementi però
immaturi per la funzione assorbente.
Diarrea acuta
Salmonella, E. Coli, Campylobacter, Cl. Difficile, Shigella
Rotavirus, Coronavirus, Parvovirus, Norwalk
Entamoeba, Giardia, Cryptosporidium
Miceti
Diarrea cronica
Pancolite Ulcerosa
Diarrea da alterata motilità
Per garantire il corretto e completo assorbimento
dell’acqua e dei nutrienti endoluminali, il contenuto
intestinale deve permanere per un tempo adeguato
a contatto con la mucosa enterica.
Alterazioni della motilità che determinano un accelerato transito
causano una riduzione dell’assorbimento→ DIARREA
E’ un tipo di alterazione primitiva difficile da dimostrare poiché un
incremento dell’attività propulsiva enterica si verifica in altri diversi tipi
di diarrea.
Es.: diarrea nei pazienti con sindrome dell’intestino irritabile.
Diagnosi della diarrea
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Da quanto tempo è insorta la diarrea (ACUTA VS CRONICA)?
Determinare la frequenza delle evacuazioni, la consistenza, il colore, la
quantità e l’odore delle feci.
Valutare l’eventuale presenza di muco, pus o materiale indigerito nelle
feci ?
Rappresentano queste caratteristiche un cambiamento nelle abitudini
dell’alvo ?
E’ presente diarrea notturna ?
Cosa peggiora o migliora la diarrea ?
C’è stato calo ponderale ?
Il paziente ha assunto antibiotici ?
Il paziente ha di recente effettuato viaggi in paesi stranieri ? (Messico,
Sud America, Africa, e Asia sono paesi con elevato rischio di diarrea
del viaggiatore).
Il paziente vive un momento di particolare stress o ansietà?
Diarrea
Anamnesi (ponendo alcune domande come nella precedente slide)
Assunzione di alimenti avariati, farmaci, alcolici, espositzione a
tossici, viaggi in peasi esotici, malattie concomitanti,
familiarità per cancro del colon o MICI o celiachia, ecc..
Sintomi associati:
z Febbre
z Nausea e vomito
z Dolori addominali
z Distensione addominale
z Flatulenza
z Urgenza dell’evacuazione
z Tenesmo anale
z Sangue evidente
z Muco
Esame obiettivo completo
Protocollo diagnostico
¾ Esami
laboratoristici e strumentali:
Ematochimica e biochimica di routine
Colturali e parassitologici dlle feci
addominale-pelvica
¾ Esami endoscopici
¾ Rx addome con mdc
¾ Test per intolleranze alimentari (breath
test)
¾ Ecografia
Terapia
™ Della malattia di base (antibiotica,
antiinfiammatoria, dietetica, etc…);
™ Riequilibrio
necessario);
idroelettrolitico (se
™ Sintomatica: anticolinergici (Loperamide,
Difenossilato), antisecretivi (bismuto
subsalicilato = non molto usato), probiotici (?).
Uso dei probiotici nelle diarree
Alcune meta-analisi hanno valutato la capacità dei probiotici nella
prevenzione e trattamento della diarrea associata all'uso degli antibiotici.
Sono stati identificati 9 studi randomizzati, controllati, in doppio cieco.
4 studi hanno impiegato un lievito ( Saccharomyces boulardii ) , 4
invece lattobacilli, ed uno un ceppo di enterococco in grado di produrre
acido lattico.
L’ analisi dei dati ha dimostrato che i probiotici possono prevenire la diarrea
associata all'uso degli antibiotici.
Tuttavia non è stata trovata conferma alla capacità di specifici probiotici di
prevenire l'infezione da Clostridium difficile.
Recenti studi (74) hanno, inoltre, dimostrato come i batteri probiotici
esercitino una influenza sui microrganismi attraverso la produzione di acido
Lattico ed acido butirrico. L'acido lattico inibisce la crescita dei batteri
patogeni, l'acido butirrico influenza il ricambio degli enterociti e neutralizza
l'attività dei carcinogeni nella dieta come le nitrosamine che sono generate
dall'attività metabolica dei batteri intestinali.
La Stipsi
Classificazione
Presenza di due o più dei seguenti sintomi per
almeno 3 mesi
‰ -sforzo
alla defecazione più del 25% delle volte;
‰ -feci di consistenza aumentata più del 25% delle
volte;
‰ -evacuazione incompleta più del 25% delle
volte;
‰ -due o meno di due evacuazioni alla settimana.
Sintomi che i pazienti associano al termine
stipsi
Defecazione
Evacuazioni infrequenti
Assenza di stimolo urgente
Difficoltà nell’espulsione
Necessità di autostimolazione
Sensazione di evacuazione incompleta
Dolore anale o perineale
Addome
Gonfiore
Fastidio o dolore correlato o meno all’alvo
Sintomi generali
Cattivo sapore in bocca
Cefalea
Nausea
Malessere
>
Anziani : ridotto introito alimentare, scarsa
assunzione di acqua e fibre, sedentarietà,
debole muscolatura adominale e pelvica,
uso di farmaci (antidolorifici)
Dieta : ridotto introito di fibra alimentare
nelle popolazioni occidentali.
Attività fisica : correlazione inversa
Prevalenza alta nella popolazione occidentale
Caratteristica
GB
USA
AUSTRALIA
Popolazione
1896
789
202
Range età
17-91
30-65
16-64
Dolore addominale
alvo correlato
13%
22%
25%
Sforzo
17%
31%
8%
9%
23%
25%
10%
26%
12%
9%
11%
17%
Gonfiore
11%
24%
6%
Alvo <3/sett
25%
14%
14%
<2/sett
1%
1%
1%
<1/sett
7%
2%
1%
6%
7%
17%
19%
12%
1%
Feci dure
Incompl. svuotamento
Evacuazione digitale
Lassativi
Dolore
Epidemiologia
™
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La stipsi cronica interessa il 10-15% della popolazione dei
paesi occidentali. Le donne vanno più soggette a stipsi
rispetto agli uomini in rapporto di 2:1.
In Italia il 4% delle donne e l’ 1% degli uomini sono
affetti da vera stipsi, molto maggiori sono, invece, le
persone che ritengono di essere stitiche. Negli Stati Uniti la
stipsi rappresenta il disturbo gastrointestinale più
frequente; 2milioni sono le persone che ricorrono,
annualmente, a visite mediche.
Questo disturbo tende ad aumentare con l’età, l’incidenza
è del 20-40% nella popolazione che supera i 60 anni di
età, in gravidanza, dopo un intervento chirurgico.
Diminuisce, invece, all’aumentare del peso corporeo.
Fisiologia della defecazione
Fattori determinanti
defecazione
la
fisiologia
della
•
adeguato volume e normale consistenza
delle feci
•
normale riflesso rettale di svuotamento
•
normale motilità intestinale
•
normale sensibilità ano-rettale
Nel colon vi sono sostanzialmente residui
alimentari, acqua, elettroliti, batteri e gas.
Il cibo non assorbito che entra nel colon contiene
carboidrati indigeribili come l’amido e i
polisaccaridi non amidacei (fibre). Una parte dei
carboidrati viene fermentata dalla flora batterica
con produzione di acidi grassi a catena corta.
Quelli che non subiscono tale processo
trattengono l’acqua al loro interno aumentando
la massa fecale e favorendo l’ attività motoria
del viscere.
Normalmente il cibo ingerito, dopo numerose
trasformazioni, giunge nell'ampolla rettale e
viene eliminato in 24-36 ore.
Per fibra alimentare s’intende la parte edibile di
una pianta o anche dei carboidrati detti “non
assorbibili”, cioè resistenti alla digestione e
all’assorbimento nel tenue, ma soggetti a
parziale degradazione nell’intestino crasso.
si divide in:
Solubile : è quella frazione della fibra alimentare
totale capace di assorbire acqua e formare dei gel
espansi dove la fibra è disciolta.
Insolubile : è quella frazione della fibra alimentare
totale che ‘precipita’ in acqua durante il transito
colico.
Fibre solubili:
Pectine (polisaccaridi costituiti da galattosio più acido uronico. Si
trovano nella frutta).
Mucillagini, gomme e galattomannani (presenti nei legumi).
Rallentamento dello svuotamento gastrico e senso di sazietà,
rallentamento del transito intestinale, aumento dell'eliminazione
degli acidi biliari, riduzione dell'assorbimento di colesterolo.
Fibre insolubili:
Cellulosa (polimero del glucosio, costituisce il 25% delle fibre in
cereali,legumi,vegetali e frutta).
Lignina (polimero del fenilpropano, costituisce il 10% delle fibre
vegetali).
Emicellulose (polimeri di pentosi ed esosi, costituiscono circa il
50-70% delle fibre contenute in cereali, verdure e frutta).
Aumento della massa fecale, accelerato il transito intestinale,
riduzione del tempo di contatto con la mucosa intestinale di
sostanze potenzialmente nocive (es.:cancerogene, ecc.)
Carboidrato non assorbibile
Microflora colica
Ben fermentati
Polissaccaridi nonamidacei
Amido resistente
Frutto-oligosaccaridi
Polidestrosio,lattulosio
Muco
Scarsamente fermentati
Crescita batterica
Proprietà fisiche mantenute
Produzione di gas
Effetti meccanici
Ritenzione idrica
Aumentata massa nel colon
Transito accelerato
↑ assorbim. di acqua
↑efficienza crescita batterica
Aumentata massa fecale
Cause generali, sistemiche e psicologiche
della stipsi
Stile di vita
9 Inadeguato introito di fibre
9 Stimolo alla defecazione represso od
ignorato
9 Sedentarietà
Fattori esterni
9 Farmaci (oppiacei, antiAch,
antidepressivi, antiepilettici)
Endocrine/Metaboliche
9 Ipotiroidismo
9 Ipercalcemia
Gravidanza
Neurologiche
9 Parkinson
9 Sclerosi multipla
9 Lesioni spinali/danno ai nervi
parasimpatici sacrali
9 Neuropatia autonomica
Psicologiche
9Depressione
9Disturbi del comport.alimentare
9Negazione delle evacuazioni
Cause gastrointestinali
Tratto gastroenterico
9
9
9
9
9
9
Ostruzione (neoplasia, flogosi cronica, etc…)
Aganglionosi (Hirschprung, Chagas)
Miopatie, Neuropatie
Sclerosi sitemica
Megaretto/Megacolon
Colon irritabile
Ano-retto
9
9
9
9
9
9
9
Atresia o malformazioni anali
Miopatia ereditaria dello sfintere anale interno
Stenosi anale
Debolezza del pavimento pelvico
Grosso rettocele
Prolasso mucoso anteriore/prolasso completo
Ulcera solitaria del retto
Valutazione clinica
Anamnesi
Sintomi relativi al disturbo principale ed associati (es.: dolore,
correlzione coi pasti, calo ponderale, sangue)
Andamento temporale del disturbo
Storia chirurgica /ostetrica
Patologie concomitanti e terapia farmacologiche in atto
Stile di vita
Esame obiettivo
Generale del paziente, dell’addome, del retto
Domande da porre sempre:
™
™
™
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™
™
™
™
™
Frequenza delle evacuazioni, consistenza e colore
delle feci.
C’è stata una modificazione nelle abitudini dell’alvo ?
Se sì, è stata graduale o improvvisa ?
Ci sono stati cambiamenti nella dieta o nei
comportamenti alimentari ?
Il paziente è stressato ?
C’è stata una modificazione nell’attività fisica ?
L’orario della defecazione è cambiato ?
Il paziente usa farmaci ?
Ci sono sangue o muco tra o sulle feci ?
E’ presente dolore addominale ?
Rapporto tra sintomi e meccanismi patogenetici
distensione (dolore) addominale
feci dure e piccole
assenza dello stimolo alla
defecazione
stenosi organica
o rallentato transito
feci sottili o nastriformi
sensazione di resistenza,
sensazione di svuotamento
incompleto, dolore durante la
defecazione, svuotamento “digitale”,
tenesmo
patologia
ano-rettale
feci piccole
dolore risolto dalla defecazione
stipsi alternata a diarrea
sensazione di incompleto svuotamento
colon irritabile
Sospetto di patologia neoplastica
Sintomi “allarme”:
recente insorgenza
• insorgenza all’età > 40 anni
• variazione di stipsi cronica
• dimagramento
• ematochezia, anemia, sanguinamento occulto
• massa palpabile
• familiarità per tumore del colon
• fallimento dei trattamento convenzionali
Esistono complicanze della stipsi?
La patologia emorroidaria e/o la malattia
diverticolare sono più frequenti nei
soggetti con lunga storia di stipsi.
Il prolasso mucosale o rettale invece si
associano a quadri più complessi derivanti
da una perdita del tono muscolare del
pavimento pelvico.
Studi diagnostici
Escludere una malattia organica
Laboratorio di routine (emocromo, VES, H tiroidei,
sangue occulto)
Rx Clisma opaco dc
Studi fisiopatologici:
-Tempo di transito con marcatori radiopachi
-Defecografia
-Manometria anorettale
Terapia
F STILE di VITA
Attività fisica
Dieta : almeno 30 gr/ die di polisaccaridi non-amidacei;
introito di liquidi
Terapia farmacologica
Lassativi formanti massa : mucillagini (psillio), gomme
vegetali, metilcellulosa.
Non adatti per trattare le stipsi croniche
Zuccheri non assorbibili
Lattulosio/lattitolo/sorbitolo/mannitolo
Hanno effetto osmotico.
Vengono fermentati dai batteri liberando H e CO2 .
Effetti collaterali: distensione addominale.
Utili nei pazienti anziani a dosi adeguate.
Sali
Solfato di
sodio/citrato-solfato di
magnesio.
Composti antranoidi
Senna/aloe/cascara/frangula
Ammorbidiscono le feci e ne
aumentano il peso.
Utili per le stipsi temporanee
Causano melanosi colica
Danno del plesso mioenterico??
Azione osmotica.
Utili per uso sporadico e
per stipsi lievi.
Composti polifenolici
Fenolftaleina/bisacodile/sodio picosolfato
Azione irritante la mucosa colica,stimolante la motilità.
Utili in monosomministrazioni
Paraffina liquida
Olio minerale che ammorbidisce le feci.
Riportati casi di polmonite lipoidea.
Procinetici
Domperidone, clebopride.
Non ci sono dati sul loro utilizzo rutinario nella stipsi.
Liquidi non assorbibili
Polietilen-glicole, Macrogol