StArt by VinArT Sommario Artisti Carlo Bellomonte 08>11 Sabrina Ferrari 12>15 Selene Gravina 16>21 Julian T 22>25 Marco Lodola 26>27 Milena Maccacaro 28>31 Paola Maccacaro 32>35 Andrea Pescio 36>39 Franco Pulacini 40>43 Paolo Rossi 44>47 Elpidio Tramontano 48>51 Chandá Tun 52>55 Esposizioni Artisti 56>58 Strada di Bonamico 11 - 37029 S. Pietro in Cariano - (Vr) Italia www.tenuteugolini.it - Tel. +39 045 7703830 02>05 VinArt: quando l’Arte trova casa nel luogo del Vino Quando diciamo che “fare vino è un’arte” non ripetiamo solo un modo comune e forse un po’ abusato. Diciamo la verità, o per lo meno qualcosa in cui io credo davvero, da sempre. L’arte è un’opera dell’uomo, che prende una materia della Natura e la trasforma in qualcos’altro: un oggetto, un’emozione, un messaggio… Per fare un’opera d’arte occorrono passione, studio, esperienza, applicazione, competenza, voglia di sperimentare. Nell’arte non ci si può mai dare per vinti, non si può mai essere soddisfatti, occorre accettare sempre nuove sfide, con l’obiettivo di riuscire a fare ogni volta qualcosa di meglio; a volte si ha successo, altre volte no, ma in ogni caso non ci si ferma, si ricomincia da capo un’altra volta, nell’intento di trasmettere alle persone almeno un po’ della magia della tua personale esperienza di artista… Con il vino succede la stessa cosa. Prendi quello che la Natura ti da’, l’uva – e ogni annata è diversa – e la trasformi. Ci metti tutto l’impegno e tutta la passione che hai, tutta l’esperienza e tutta la volontà per ottenere il vino migliore che puoi. Impari dagli errori che può capitare di fare e ogni volta, a ogni vendemmia, ricominci da capo, nella speranza che quello che metti in bottiglia riesca a trasmettere a chi lo berrà anche solo una parte delle emozioni che ti ha regalato mentre ci stavi lavorando. L’arte è bellezza. Anche il vino è bellezza. E quando si è circondati dalla bellezza semplice e rasserenante della Natura, capisci quanto siano simili questi due mondi. Per questo ho voluto creare VinArt, una galleria d’arte permanente all’interno del casale che periodicamente presenterà le opere di artisti italiani e stranieri: perché ho sempre pensato che nella casa del Vino può trovare posto anche l’Arte, sono due cose che si completano a vicenda. VinArt sarà sempre aperta e a disposizione degli appassionati dell’arte, così come la nostra cantina è sempre pronta ad accogliere gli amanti del vino; perché si sta bene quando si possono ammirare delle opere d’arte, e si sta bene quando si beve un vino buono. Giambattista Ugolini 06>07 StArt: a new dimension of Art puro liberato nel suo darsi, nel suo offrirsi di scoprire il segreto stesso dell’esistenza e si, miti e sorgenti che risvegliano simboli ed privandolo degli schemi e degli accessori coi di quanto in essa vi è di sacro e misterioso. emozioni, opere apparentemente delle quo- quali si è soliti fare pittura. Inventando nuove Nel superamento della materia con la quale tidianità ma che da essa si elevano grazie al possibilità, nuove prerogative destinate all’arte si sperimenta l’artista unisce pittura e scul- potere salvifico dell’arte. I suoi materiali predi- e a lei soltanto. In una società che divora l’atti- tura modificandone la natura intrinseca per letti: legno e ferro, malleabili e duri, da domare mo dell’esistenza, ecco che l’esistenza stessa sovrapporre legno, resine, sassi, polistirolo e e trasformare, rivelano tutta la loro forza e tra si racchiude in un attimo e con un azzardo tele, in un linguaggio che predilige l’essenzia- le sue mani risuonano dell’armonia e della che gli è congeniale Julian T giunge ad altis- le cromatico, al limite del monocromo, con forza propria dell’essere umano, incammina- sime vette lasciando dietro di sé la “macchia”, pochi tocchi che ne suggeriscono il pigmen- to a riscoprire quelle radici indelebili e profon- l’impatto unico e raggelante del colore con la to primigenio. de che gli appartengono. materia, della vita con la realtà, al confine tra Quella di Andrea Pescio è invece una visio- Più che scultura o pittura, quella di Elpidio ciò che era e ciò che è. ne carica di memoria imprevista, imbrigliata, Tramontano è prima di tutto una vera e pro- Ci sono terra e cielo, aria, fuoco, movimenti e consegnare una parte preponderante della C’è invece il rumore del vento che accarez- E’ la lotta al buio, interiore od esteriore che tra passato e presente, che scorre sotto lo pria missione che incarna e plasma con la increspature, il mutare delle stagioni, la danza propria vita, a quanti si accostano ad essa. za, scolpisce, ferisce o libera, nelle sculture di sia, a fare dell’arte di Marco Lodola un inno sguardo in un susseguirsi di tratti assoluti sua sapienza compositiva ed artistica ogni dell’essere, la realtà di uno spazio immagina- L’arte, oggi, più che in passato, esige la capa- Sabrina Ferrari, lo spazio arreso a forme che alla gioia di vivere, al piacere condiviso, al ed emozionali. Una visione rivisitata e rivis- materiale con il quale l’artista viene a contatto, rio e l’immagine di uno spazio divenuto reale; cità da parte di tutti, pubblico e artisti insieme, si librano al di sopra della plasticità delle for- divertissement comodo e rilassante. Le sue suta intensamente con un’umanità ed una ogni superficie pronta a ricevere lo spirito ge- e ancora, il gesto che non permette frainten- di sapersi stupire ancora, di sostare di fronte me, il sogno della vittoria sulla resistenza della opere, in qualche modo, sconfinano nel desi- personalità artistica che catturano, invitano a nerativo e generante che le viene impresso. dimenti, l’impatto con l’opera che da sempre, ad essa ed immergersi nell’imprevisto della materia, la sfida alla gravità. Lo studio dell’ar- gn e oltrepassano le soglie tradizionali in cui ripercorrere ogni singolo passaggio di una Quelle di Tramontano sono opere in conti- quando è Arte, diventa stoss: urto, colpo, visione. L’intricato rapporto che forma l’ope- tista, attento e accurato per le infinite capacità l’arte è recepita e concepita come le gallerie tecnica audace ridotta all’essenziale, ad una nua evoluzione, che non si accontentano di spinta e infine c’è il combattimento: per la vita, ra, abbandona allora la mera apparenza, la dei corpi, siano essi umani od animali, di ten- o i musei, per entrare nelle case, “accendersi” “tavolozza” quasi primordiale. Così l’opera di trattenere qualche fragile assaggio della re- l’esistenza, la natura, il grido espresso attra- suggestione immediata, lo scivolare sulla su- dersi fino allo spasimo, affrontando equilibri di nuove emozioni e dirigere i propri passi tra Andrea Pescio coglie impreparati per l’appa- altà ma la vogliono assorbire tutta attraverso verso maglie fitte ed inerpicate di colore, di perficie, le perfette forme e quelle imperfette, al limite del volo, pronti a distaccarsi dalla e per le persone. Le sue sculture luminose, rente facilità con la quale l’artista si diletta nel i suoi elementi basilari che, come le cellule materiali ferrosi o materici, di vibrazioni colte per ricominciare a camminare, a vivere l’emo- materia stessa, non conosce sosta che non costruite assembrando fogli di perspex e mostrare tutta la sua maestria nell’interpreta- di un DNA, danno vita ad un nuovo mondo, tra invisibili tratti e il rincorrersi di spazi vuoti e zione dell’arte, sempre nuova, sempre al via sia quella della ricerca incessante della danza mettendo all’interno delle luci al neon, sono zione figurativa dei soggetti accuratamente un piccolo universo capace di trattenere e poi pieni, l’uno a dare consistenza e forza all’altro. di una partenza che esige uno spirito aperto della vita che ogni giorno tesse altezze verti- realmente “pop” e permettono di cogliere tut- scelti e studiati. liberare forza ed armonia, in una visione paci- E’ una sinfonia di suoni differenti la mostra allo sguardo, alla bellezza, al gioco di luci e ginose tra classicità e modernità. ta l’abilità rappresentativa del loro autore che, Collage, invenzioni polimateriche, fatte di ficata dell’essere e della natura. “StArt” nata dalla collaborazione di VinArt con ombre, all’imprevisto artistico, all’evolversi di E’ una melodia che sorge improvvisa, se- come in una “presa” dal gioco del Rugby la- pittura, scultura vissuta e stratificata, rubata Lo sguardo trattenuto dal gesto artistico di l’809Art Gallery di Milano nel segno di un spazio e tempo. guendo con lo sguardo le intricate tessiture scia affascinato lo sguardo e non lo libera più. e salvata al tempo, allo spazio, alla natura, ai Chandà Tun avverte tutta la freschezza e la nuovo inizio, una partenza appunto, per i sug- Non vi sono infatti limiti o territori inesplorati sulle tela, le sovrapposizioni di colori persi in Appaiono come pulviscoli dorati, tratti inal- vecchi giornali quand’anche alle bottiglie di spontaneità con la quale è stato concepito e gestivi spazi in cui viene ospitata ma anche per quanti vivono d’arte, non ci sono anfratti mille rivoli accesi dalla stessa passione e colti terati di strati di colore equilibrato in una plastica, si ritrovano plasmate, assemblate, ad esso ritorna avvinto. Lo studio, che avva- per l’evolversi delle forme artistiche racchiuse che non vengano indagati ed accuratamente in una musica che echeggia sensazioni ed tavolozza accesa da luci che assorbono levate e ricongiunte da un’abilita compositiva lora la superficie pittorica e l’intensità del suo in un unico percorso narrativo ed esistenziale. sperimentati. La realtà in qualche modo viene emozioni antiche ma vissute con la freschez- l’atmosfera o improvvisamente la liberano unica che fanno dell’opera di Franco Pula- approccio poetico, non privano l’istintività Ogni opera, ogni dipinto, ogni scultura, ogni allora manipolata, modellata e trasfigurata tra za di una pittura spontanea ed emozionale, seguendo istinto e rigore, precisione e crea- cini, un percorso inebriante nei meandri del del colore liberato, che si sovrappone, gioca forma artistica presentata nell’esposizione le mani dell’artista che, da osservatore privi- quella di Selene Gravina. L’artista ha l’abilità tività. Passa con naturalezza da un supporto colore e dell’essere. L’amore e la dedizione con gli spazi e i vuoti, colmando di senso segna un nuovo cammino vissuto in primis legiato, non teme il confronto con la materia, e la precisione che le derivano dall’arte del a un altro, Paola Maccacaro, da una tecnica con i quali l’artista crea, senza lasciare spazio nuovo l’assenza equilibrata dalla presenza dall’artista stesso: fatto di gesti improvvisi, anche quella scartata, anche quella reietta e la restauro ma, allo stesso tempo, quell’energia ad un’altra, dal figurativo al concettuale, co- a compromessi che non siano quelli dell’arte cromatica. istintivi ma anche meditati, manipolati, rifi- sfida, in un corpo a corpo di redenzione. Così priva di schemi che le gocciolature, le colatu- gliendo tutta l’emozione che le deriva dall’ap- stessa, lo portano spesso ad imporsi nuovi Nell’opera di Tun si coglie il riassorbimento niti fino a giungere all’essenza della materia Carlo Bellomonte recupera i suoi “detriti” tra re di colore le concedono imprimendosi sulla profondimento dei grandi maestri classici e traguardi, nuove mete che ancora oggi non del tratto che non copre ma offre alla vista stessa, della tramatura del supporto, carta, gli scarti della produzione industriale e pro- tela ed appropriandosi così dell’opera stessa. contemporanei che si riflettono in un tutt’uno esitano a reinventarsi in sapienti soluzioni di l’intensità del colore e la materia sulla quale legno, tela, bronzo o ferro che sia. E, come in prio lì dove la materia è inerte ed inutilizzabile, Una sfida che ha condotto l’artista sulla soglia con la percezione dell’artista e li riunisce così ricerca sempre innovativa e all’avanguardia, si dispone in un processo di rinnovamento musica, si ritrovano accordi apparentemente l’artista le infonde nuova linfa vitale, luce dove anche di una nuova trasformazione, quella in un unico sentire che scorre fluido dalla ta- capace di stupire e di sorprendere una volta continuo, dall’antico fascino e sapore d’O- discordanti fra di loro, a creare l’armonia, che si fondeva solo ombra: ridonando bellezza e con la materia, realizzando “paesaggi” in con- volozza alla tela, alla carta, al legno. ed una ancora. riente. attraversano e ripercorrono il gesto primor- forma allo scarto, unendo arte e tecnica, spi- tinua evoluzione. La ricerca costante di Milena Maccacaro, fat- Guardare alle sculture di Paolo Rossi è acco- diale dell’uomo, sperimentando ed indagan- rito e vita, forza e delicatezza per “ricomincia- Più che un’opera, quella di Julian T come ma- ta di abbandoni improvvisi, sentieri tortuosi starsi ad un mondo dal sapore antico, ance- do allo stremo la natura dell’opera stessa ed re”, con il canto di un “Résumé”, una nuova gistralmente sintetizza Luca Beatrice, è inve- o lineari, impercettibili frammenti rocciosi e strale che richiama gesti e sguardi primitivi, Roberta Tosi il significato del “creare”, per poi donare, per esistenza. ce pittura ad alto impatto emotivo. E’ il gesto variazioni liquide, nasce dall’intimo desiderio rituali dimenticati ma mai del tutto scompar- Critico d’Arte 08>11 Carlo Bellomonte Carlo Bellomonte nasce a Torino nel 1958, diplomato al Liceo Artistico frequenta diverse Accademie in Italia e all’estero. Presente con due opere in esposizione permanente all’Ambasciata Italiana a Montecarlo, cui seguirà in futuro una sua grande opera realizzata per il giardino della medesima sede. In ultimo ha esposto alla Biennale di Venezia, Padiglione Torino con un’istallazione selezionata dal critico d’Arte Vittorio Sgarbi. E’ interessante ricordare l’esposizione presso la Promotrice delle Belle Arti di Torino intitolata “GOO”, per la singolarità delle opere che danno senso e movimento interpretativo ad un’Harley Davidson” del 1955. Nell’occasione il Prof. Angelo Mistrangelo scrive: “Il suo impegno si è ampliato e diversificato nel tempo, ha trovato una propria dimensione espressiva nella comunicazione di una realtà trasfigurata e reinterpretativa, mentre la fusione degli elementi compositivi diviene linguaggio e documento…” RèSUMè Ferro lavorato e assemblato 123x30x70 cm Carlo Bellomonte RèSUMè Ferro lavorato e assemblato 160x50 cm RèSUMè Ferro lavorato e assemblato 123x30x70 cm 12>15 Sabrina Ferrari Sabrina Ferrari nasce a Verona nel 1970, dove attualmente vive e lavora. Diplomatasi nel 1989 al liceo artistico, continua gli studi artistici conseguendo il diploma accademico in scultura all’Accademia delle belle arti “Cignaroli” in Verona nel 1993, dove in occasione della collettiva d’Arte degli allievi riceve il Premio fonderia. Prosegue il suo percorso formativo frequentando la scuola di scultura in marmo presso l’istituto “Brenzoni” in Sant’Ambrogio di Valpolicella (Verona). Terminati gli studi inizia la sua esperienza lavorativa in Fonderia Artistica in bronzo collaborando con affermati artisti italiani e stranieri e insegnando discipline plastiche presso il liceo artistico di Verona. Dal 2003 al 2006 lavora come assistente dello scultore Isaac Kahn nel suo studio a Verona. Materia celestiale 2006 bronzo - 32x64x22 cm Sabrina Ferrari Veloci inclinazioni 2012 bronzo - 26,5x33 cm Acrobati equilibrio totemico 2005 bronzo - 136x23 cm 16>21 Selene Gravina Selene Gravina nasce a Melzo nel 1984, il nonno Ermanno Brambilla, pittore milanese, la avvicina sin da piccola al mondo dell’arte. Si diploma al liceo artistico Preziosissimo Sangue di Monza e si iscrive alla scuola di Restauro di Botticino a Brescia dove si specializza nel restauro di dipinti murali e materiale litoide. Dopo il post-diploma in restauro si laurea all’università di Ferrara alla Facoltà di Scienze Naturali Fisica e Matematica con indirizzo in Diagnostica per la Conservazione dei Beni Culturali. Dopo una lunga esperienza nel campo del restauro incomincia sempre di più a portare avanti la pittura arrivando nel 2011 ad esporre le sue opere alla 54 Biennale di Venezia. Lasciandosi trasportare dalla melodia, dalle note di una musica di sottofondo, Selene Gravina porta sulla tela le proprie emozioni, giocando con i colori, caricando energia, cercando libertà nell’espressione artistica. Un’artista giovane con alle spalle un importante bagaglio formativo, Selene Gravina passa con grande abilità della precisione richiesta nel restauro alla spontaneità dell’ “Action Painting”. Le sue tele sono una vera esplosione di colori che mischiati gli uni con gli altri, sovrapposti quasi stratificati vanno a creare spontanee screpolature. È la potenza del “dripping”, queste sgocciolature cromatiche che vanno a riempire gli spazi fino a generare intriganti percorsi mentali. Ricreare sensazioni, stati d’animo, emozioni. La musica stabilisce una sorta di trasporto emotivo con l’artista e accompagna il gesto pittorico, che sarà potente se le note sono alte e più delicato fino ad adagiare il colore quando la melodia è lieve. Il disegno è spontaneo, ma pensato nella distribuzione del colore e nella scelta del suo percorso. Sono dipinti dinamici, cercano una prospettiva, una profondità accentuata dagli spazi lasciati vuoti nella parte alta della tela. Sono dipinti vitali, in mutazione continua, capaci di cogliere tutta l’energia che l’artista ha dentro di sé, che riesce a far esplodere sulla tela cercando libertà di espressione, tanto nelle tele di grandi dimensioni, quanto sulle tele più piccole. Paesaggio 2013 smalti su tela - 100x100 cm Selene Gravina Stagno 2014 smalto su tela - 120x120 cm 4 Stagioni smalto su masonite - 300x90 cm Selene Gravina Trittico 2013 smalto su tela - 120x300 cm 22>25 Julian T Julian T nasce a Genova nel 1985 e si diploma presso il Liceo Artistico Arturo Martini di Savona. Affianca alla sua carriera artistica esperienze lavorative legate al mondo dell’arte e del mercato. Dal 2005 al Marzo del 2009 fa parte del direttivo artistico dell’associazione culturale occhionellarte.org, che si occupa di promuovere giovani artisti e di organizzare eventi e manifestazioni, tra i vari eventi fonda e cura il progetto Celle Arte Giovani. Dal 2006 cura la galleria Arteelite di Milano occupandosi, in particolar modo, di arte contemporanea. Attualmente porta avanti il suo progetto artistico Impact. Impact Albedo smalto acrilico su tela - 200x200 cm Julian T Impact Albedo 2007 (serie Alchimia) smalto acrilico su tela - 160x100 cm 26>27 Marco Lodola Marco Lodola nasce a Dorno (PV) nel 1955. Consegue gli studi all’Accademia delle Belle Arti di Firenze e di Milano, negli anni ’80 fonda con un gruppo di artisti il movimento “Nuovo Futurismo” teorizzato dal critico Renato Barili. Lodola, sin da quella stagione ha reso fondamentale per il suo lavoro creativo la ricerca dell’utilizzo dei materiali industriali poveri, come plexiglas, perpex e smalti, per giungere ad esperienze innovative. Ne fruisce per ottenere delle immagini, che rimandano direttamente anche ai suoi altri interessi culturali, della musica al cinema, dalla pubblicità al fumetto. Viene invitato nel 1994 dal governo della Repubblica Popolare Cinese nei locali degli ex archivi della città imperiale di Pechino, nel ’98 su incarico della Saatchi & Saatchi esegue i disegni per le affiches di Piazza del Popolo a Roma per l’Opera lirica Tosca di Puccini. Nello stesso anno fonda il “Gruppo 98” impegnato a collegare artisti di diverse discipline: il manifesto del movimento è reso pubblico nel suo laboratorio-atelier a Pavia, una ex-fabbrica aperta a musicisti, fotografi e scrittori, dove realizzare appunto incontri interdisciplinari. Lo spazio verrà chiamato Lodolandia. L’iniziativa produce fervidi effetti: lo scrittore: lo scrittore Aldo Busi invita Lodola ad illustrare per l’editore Frassinelli un volume del seicento del giapponese Ihara Saukaku, mentre il quasi omonimo Marco Lodoli gli chiede di disegnare le copertine degli ultimi romanzi. Sempre nel 2000 disegna l’opera che sarà tributo ai vincitori del premio letterario “Nonino”. Lodola, da sempre legato al tema della danza, è stato incaricato dal Teatro Massimo di Palermo di realizzare “Gli Avidi Lumi”, quattro totem alti sei metri, raffiguranti episodi significativi delle nove opere in cartellone. Le sculture rimarranno esposte nelle maggiori piazze cittadine. Lodola realizza inoltre la scenografia teatrale “Ortelio non riesce a dormire” peresentata al festival di Todi. Nel 2001 cura l’immagine del Carnevale di Venezia. Marco Lodola opera e vive a Pavia. R (Rugby) 2004 perpex e neon - 128x83x12 cm 28>31 Milena Maccacaro Milena Maccacaro vive e lavora a Verona città dove è nata nel 1974. Nel 2004 ha conseguito la Laurea in Lettere Moderne presso l’università di Verona. Nel 2012 si è diplomata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Verona, relatori D. Nalin e B. Bandini. Tematiche archetipali che approdano nei territori del magico e religioso alimentano la ricerca artistica di Milena Maccacaro. La fonte scaturisce nel superamento delle limitazioni sensoriali e percettive quotidiane laddove è possibile un salto nella notte dell’inconscio, nel mistero. In una sintesi che tende all’armonia degli opposti, la materia, sensuale, è riconosciuta e vissuta come sottoposta al ciclo di crescita-corruzione-transitorietà e, al tempo stesso, partecipe di una dimensione spirituale eterna. L’uso dei colori, simbolico, predilige il verde e il giallo. Paesaggio 2011 polimaterico su tavola - 50x50 cm Milena Maccacaro M6P 2012 polimaterico su tavola - 60x60 cm Uno Tempore 2013 (composizione) polimaterico su tavola - 40x60 cm 32>35 Paola Maccacaro Paola Maccacaro è nata a Verona, attualmente vive e lavora in Valpolicella. Coinvolta nell’arte da circa un decennio, dopo che la vita l’ha portata a scelte di lavoro completamente diverse, perfeziona inizialmente sotto la guida dell’architetto e insegnante Nadia Zenatti, la tecnica del disegno attraverso il carboncino e la sanguigna. E’ sempre in questo periodo che si approccia all’uso dei pastelli morbidi con i quali realizzerà riproduzioni di grandi capolavori al fine di offrire al pubblico una personale interpretazione. Con l’incisore Stefano Tedeschi sviluppa invece la conoscenza dell’acrilico su sabbia ed è in questo percorso artistico, supportata tenacemente da Tedeschi, che imparerà a dare spazio alla sua creatività. Una breve pausa nel campo del mosaico con l’insegnante Federica Casagrande e nel campo della scultura con lo scultore Elpidio Tramontano. Importante è nel 2010 l’incontro con Sergio Uberti con il quale si accosta alla tecnica dell’acquerello acquisendo una cromia nuova; tecnica che tutt’ora porta avanti con successo ed entusiasmo. Creare e reinterpretare sono per Paola Maccacaro un tutt’uno, ogni mezzo e supporto il tramite. Importante, per la sua arte, è il poter raccontare una storia, fissare un luogo, un’atmosfera, trasmettere sensazioni o in altri casi come lei stessa afferma, gli stati d’animo e la capacità espressiva di alcuni pittori che hanno dato un contributo fondamentale alla storia dell’arte al fine di avvicinarli così maggiormente al grande pubblico. Oltre la foresta 2014 acquerello - 50x70 cm Paola Maccacaro Pulviscoli dorati 2014 acrilico su pannello - 48x55 cm Dentro i pensieri 2014 acrilico su pannello - 48x55 cm 36>39 Andrea Pescio Andrea Pescio nasce a Novara nel 1972. Si diploma nella sua città al liceo Artistico “Felice Casorati “, successivamente allo IED di Milano come fashion designer. Ha frequentato il corso di pittura presso l’Accademia di Brera a Milano. Oggi vive e lavora a Novara. La ricerca di immagini, estrapolate da un archivio di riviste, spesso degli anni ’50 e ‘60, ispirazione e riferimento di molti lavori, sono successivamente ricomposte con arbitrarietà in composizioni multitonali tipiche dell’epoca, che costituiscono la base per l’elaborazione grafica, tassativamente figurativa, realizzata a penna BIC su tela dalle dimensioni macro. I soggetti cui si ispira Andrea Pescio vengono estratti e manipolati in un dinamico collage insolito, che porta sugli sfondi delle sue tele, un’impronta di umanità profonda e sentita, capace di toccare l’osservatore e imbrigliarlo nel dialogo tra passato e presente. È marcato e toccante il contrasto tra i rigidi tratti dello strumento principale, la penna bic nei suoi quattro colori, e la magistrale volumetria dei corpi, dalla precisione accademica. E’ cosi che si coniuga il gesto di una tecnica innovativa, apparentemente semplice e forse provocatoria, in una innegabile capacità di trasformare questi tratti elementari nel vissuto di ciascuno di noi, in pura forza espressiva, quasi fisica. Il tutto esposto su fondi chiari, come affisso sulla luce che ne sfuma le estremità rendendoli quasi senza tempo. Ogni opera è dunque il risultato di una audace delocazione, che cattura figure vere, personaggi reali, storie vissute, per catapultarli nell’universo contemporaneo, a dimostrazione del valore della memoria. Il tutto sulle note precise di una tecnica ben studiata che non scade mai nel sentimentale o stereotipico. Così come stridono epoche diverse messe a contatto, quella dipinta e quella osservata, così stridono i colori sulla tela stessa, che nella loro prigione di quattro semplici possibilità, blu, rosso, verde e nero, riescono al contempo a turbare per i contrasti quanto a stupire per l’armonia delle loro combinazioni. Ciò che resta in definitiva non è tanto una commemorazione, quanto un’incredibile valorizzazione dell’umanità tout court, manipolata dal tocco di un artista dinamico e coraggioso, che coniuga l’impronta di un intenzionale gesto di selezione e manipolazione con una tecnica affascinante. Fiat 500 penna Bic su tela - 120x200 cm Andrea Pescio Piccola Porzione di Maggioranza penna Bic su tela - 100x350 cm 40>43 Franco Pulacini Franco Pulacini nasce a Somma Lombardo il 26 febbraio del 1934. Fin dai primi anni di scuola, denota grande attitudine per il disegno ed è affascinato dal mondo dell’arte e nonostante sia costretto a lavorare per mantenersi gli studi, si diploma in “Scultura e Arti Applicate” alla Scuola del Castello Sforzesco di Milano nel 1968 e in seguito alla scuola di nudo all’Accademia di Brera sotto la guida di Aldo Salvadori. Negli anni che seguirono, appresa l’arte del restauro. Alterna il lavoro di restauro all’esecuzione di dipinti ad olio e assemblaggi polimaterici, eseguiti riciclando gli oggetti più disparati già precedentemente utilizzati. In seguito si dedica esclusivamente alla ricerca della creatività: Ogni cosa che metto nell’assemblaggio è stata selezionata, salvata dalla discarica per tornare ancora una volta “utile”. La scelta di ciascun elemento non è puramente formale; sono pezzi utili a formare un nuovo significato, come parole nella costruzione di una frase. Molti artisti, dai Dada agli Schwitters, hanno utilizzato i rifiuti, ma dal punto di vista concettuale il ”mio” lavoro è solo mio. Verso la metà degli anni ’60 Pulacini fonda il “Laboratorio d’Arte”, ed illustri personaggi come Brindisi, Crippa, Fiume, Rotella, Kodra, Migneco, Mariano, Manzoni Quasimodo e molti altri che parteciparono ad incontri lì organizzati vollero lasciare un segno tangibile della loro presenza, fregiando una pergamena divenuta poi una sorta di “Manifesto”. Nel 1998 Carlo Occhipinti dedicò a Pulacini un’importante mostra antologia al Palazzo “Bandera” di Busto Arsizio e nel 2000 al Palazzo delle Arti ad Arona. Nel 2005 Luca Beatrice curatore del “Padiglione Italia” alla Biennale Internazionale di Venezia volle presentarlo nel catalogo della mostra presso la Sala Bolaffi di Torino. Poche ma significative mostre personali e collettive non hanno impedito a Pulacini di avere estimatori e collezionisti illuminati. Nonostante il trascorrere degli anni, la giornata lavorativa di Pulacini è sempre più frequente e creativa per la costante ricerca nell’uso dei materiali diversi e per la continua pulsione a nuove composizioni, derivategli da una carica debordante che lo spinge tuttora alla “creazione dell’opera che insegue da decenni”. Giorgio Bacchetta Composizione collage su tela - 200x160 cm Franco Pulacini Città tecnica mista su tavola - 100x100 cm Città tecnica mista su tavola - 100x100 cm 44>47 Paolo Rossi Paolo Rossi nasce a Novara il 9 settembre 1966. Vive e lavora a Vignale (NO). Nell’intimo di ognuno di noi si nascondono le radici di un mondo antico come sepolto. Paolo Rossi, Vignalese, esprime attraverso le sue creazioni la realtà dei primordi. Materiali semplici, riciclati o meglio ancora scartati dal consumismo, sono il tramite per le sue espressioni. Il misterioso richiamo di un misticismo interiore, sprona Paolo alla continua ricerca delle forme nella loro origine. Un’arte la sua, innata, non corretta dall’esempio dei maestri da seguire o da imitare e non rivista in funzione di insegnamenti scolastici asettici. Quello che nasce dalle sue mani è il ritmo di una danza antica, tribale dove il totem troneggia in perfetto accordo con gli elementi della natura. Paolo non vuole essere etichettato come artista, è piuttosto e le sue opere lo dimostrano chiaramente, il ricercatore attento e scrupoloso, colui il quale darà la voce agli istinti sepolti. Nato nel 1966, Paolo Rossi rappresenta un momento importante di riflessione della scultura novarese. Ottimo grafico, pittore estroso e originale, trova una più ampia motivazione nella creazione di sensazioni, attraverso opere semplici, emotivamente avvincenti e piene di quell’amore e di quella saggezza che deriva dalla coscienza del proprio essere in armonia con ciò che lo circonda. Nella sua scultura è ponderabilmente rilevante l’estrinsecazione di una rabbia antica, latente, in un agitarsi di forme ed emozioni, che noi, da spettatori, riusciamo comunque a percepire attraverso brevi simboli che richiamano testimonianze di evoluzione dell’arte rupestre. \e sono proprio questi simboli elementari nella loro semplicità a introdurci nell’affascinante mondo misterioso che traspare come un eco dell’antica tribù cui in fondo apparteniamo tutti. Claudio Buso Anni 70 legno e mosaico in stagno - base maggiore 84 cm, base minore 68 cm, altezza 48 cm Paolo Rossi Tavola tecnica piombo ferro e legno lavorato - 40x150 cm 48>51 Elpidio Tramontano Elpidio Tramontano lavora e vive a Verona. Nel seguire in modo ravvicinato l’individuazione degli elementi plastici di un artista-scultore, balza all’occhio e alla mente un determinato e personale sistema di pensiero, di temi e di gesti. Una riflessione, questa, valida anche per Elpidio Tramontano che, nel corso di vari decenni operativi, ha cercato, focalizzato, fino ad arrivare al nucleo del significato del suo fare arte: la vita come trasformazione, ma mirata ad una delle più difficili mete, quella che comunemente si indica con il nome di “pace”. Per Tramontano si può parlare, come nel testo biblico, “in principio era il caos”. E da questo magma informe, l’artista coglie gli elementi fondamentali della conoscenza della realtà: l’acqua, l’aria, la terra, il fuoco. Li fa emergere, li aggrega, fino ad arrivare alla forma primordiale che è inizio, evoluzione, sostanza, molteplicità della vita. Non solo. Tramontano alita nelle sue opere una specie di vento, di avvitamento (simile a quello dell’elica DNA), di moto che qui tende unicamente ad un equilibrio universale. Un equilibrio già insito nella globalità dell’essere. Per cui, in questo artista, non esiste separazione fra stile figurativo, geometrico, astratto o informale. Basilare è la sensazione del non finito, del divenire verso la positività della missione dell’uomo. Una strada lunghissima anche sotto il punto di vista esistenziale per un artista che, avviato dapprima ad una professione dominata dalla tecnica, avverte l’intrinseco richiamo dell’arte. Per questo Tramontano, nato a Sant’Arpino (CE) nel 1953, studia all’Accademia di Napoli, si diploma in scultura, insegna in vari licei artistici e scientifici, fino ad arrivare alla realizzazione poi delle sue grandi opere. Nike ideale 2008 tecnica mista patinato bronzo - h. 364 cm Elpidio Tramontano Nike senza fine 1994 bronzo - 35x60x27 cm Nike senza fine 1994 bronzo - 35x60x27 cm Rinascita di venere 2009 bronzo - 28x50x2 cm 52>55 Chandá Tun Chandá Tun nasce a Novara il 15/12/1980. Vive e opera a Novara. Franz Kline uno degli esponenti più intensi dell’avanguardia Americana ha dimostrato con grande efficacia come sia possibile elaborare opere di grande interesse partendo da un limitato repertorio gestuale e da una tavolozza ridotta al bianco e nero; creando così un’Arte che esprimeva perfettamente l’idea del gesto e dell’azione in pittura come sistema di valori. Questa austera retorica visiva che si fa strumento di comunicazione la ritroviamo con gli opportuni distinguo nelle opere di Chandà. Sostituendo ai giganteschi “ideogrammi” di Kline alle colature e spuzzi di colore, l’Artista, partendo da un limitato repertorio gestuale e cromatico elabora forme essenziali che si traducono, soprattutto nei trittici in ritmi di grande respiro. Il colore anche quando si sovrappone in colature non esprime come in Pollock in De Kooning il senso di crisi interiore e di disperato travaglio, ma al contrario richiama anche in senso antropologico la poeticità dell’antica arte orientale della quale Chandà ne è sicuramente testimone. Antonio De Venezia Red and Black smalto acrilico su tela - 100x240 cm Chandá Tun Black and White smalto acrilico su tela di juta - 148x148 cm Improvvisazione smalto acrilico su tela - 190x137 cm 56>58 Esposizioni Artisti Carlo Bellomonte Sabrina Ferrari 2013: Premio Internazionale “Bronzi di Riace” a Montecarlo; Personale alla Galleria 809 Art Gallery a Milano. 2012: Esposizione alla Biennale di Venezia, Sala Nervi (TO); Marzo: Rivista Italiana “Arte”; Milano ZonaK: “Milano Arte” Flussi contemporanei; Montecarlo: Due Opere in permanenza all’ambasciata Italiana; Esposizione al Museo “Le Carceri “ di Asiago. 2011: Partecipa all’esposizione all’Istituto Italiano di Cultura a Praga; Palared di Pinerolo. 2010: personale alla Promotrice di Torino; Monumento per Torre Pellice. 2014: Art A Fair Bruxelles. Arte Genova. Art A Fair Milano. Collettiva d’arte “C.R.A.S.H “ art promotion (torino). Collettiva d’arte” Club la Meridiana”(modena) “l’immagine senza tempo”. Salone del mobile(Milano). Art A Fair Maastricht. Art A Fair Londra . Art A Fair Singapore. Mostra permanente presso”ERREPI ARTE” (Mantova). 2013: Collettiva d’ Arte “Palazzo Bellotti”(Villafranca). Esposizione permanente presso Galleria “ERREPI ARTE”(Mantova). Art A Fair Stockolm. Art A Fair Amsterdam. Art A Fair Hamburg. Parc des Expositions Strasbourg-Wacken. Arte fiera di Padova. Esposizione permanente presso Gallerie d’Arte “Picma”(Verona,Vicenza,Desenzano). Mostra permanente presso”Idrissi Show Room”(Verona).Personale torre civica di Medole (Mantova). 2012: Esposizione permanente presso la galleria “ERREPI ARTE”.Collettiva “Arte Donna” Torre Civica Medole(Mantova) . Artista segnalato Concorso”L’Arte racconta i Quartieri” Gran Guardia (Verona). Artista segnalato concorso “ Il golf nell’arte” (Villafranca). Premio internazionale biennale d’arte di Asolo artista selezionato. Collettiva d’Arte Palazzo Bellotti (Villafranca). Mostra Bipersonale “Doppia Natura” Palazzo Carlotti (Garda). 2°Biennale Nazionale del Bronzetto (Verona). Mostra personale “Itinerari Bronzei” Palazzo Terzi Sommacampagna ( Verona). 2011: Art e Antique 2011 (Lussemburgo); Art e Antique Hertogenbosh 2011 (Olanda); AAF-Affordable Bruxelles 2011; Lineart Gent 2011 (Belgio); Esposizione in mostra collettiva Galleria ”Incorniciarte” (S.Massimo-Verona, Italia); Esposizione permanente presso la galleria “ ERREPI ARTE” (Mantova). Collettiva d’arte Palazzo Bottagisio,(Villafranca di Verona). Concorso internazionale galleria la Spadarina”La materia e lo spirito” (Piacenza) secondo qualificato. Primo premio Concorso Salgari “Diari di Viaggio”(Villafranca di Verona). Concorso internazionale” il Segno” galleria Zamenhof (Milano) artista segnalato premio Marc Chagall. Collettiva galleria Ariele(Torino). Collettiva galleria Il Rivellino (Ferrara). 2010: Art e Antique 2010 (Lussemburgo);Art Expo New York 2010; Open Art Fair (Utrecht, Olanda); Art e Antique Selene Gravina 2004/05/06: Rivoli – Palazzo Piozzo. 2001/02: Torino Expo: artisti a Torino. 1994: Bruxelles: Parlamento Europeo, opera in permanenza. 1991: Torino: cultura e arte contrada S. Filippo. 1984: Torino: 1° premio al concorso d’arte figurativa. 1982: Partecipa all’esposizione di Basilea. 1981: Torino: personale nel proprio studio; Torino: personale al “Circolo Ufficiali”. 1980: Personale Galleria dei Tribunali a Bologna; Copertina e articolo rivista “Contro Campo”. Hertogenbosh 2010 (Olanda); AAF Affordable Amsterdam 2010 (Olanda); AAF Affordable Bruxelles 2010 (Belgio); Salon d’Automne 2010 (Lussemburgo); Start’Strasbourg 2010 (Francia); Esposizione collettiva estiva Galleria Palma Arte (Alseno-Piacenza,Italia); Lineart Gent 2010 (Belgio). Collettiva d’arte Palazzo Bottagisio, Villafranca di Verona. 2008: Art e Antique 2008 (Lussemburgo); Open Art Fair 2008 (Utrecht, Olanda); Salon d’Automne 2008 (Lussemburgo); AAF Affordable Amsterdam (Olanda); Start’Strambourg 2008 (Francia); Esposizione collettiva estiva Galleria Palma Arte (Alseno - Piacenza, Italia); Lineart Gent 2008 (Belgio). 2009: Art e Antique 2009 (Lussemburgo); Open Art Fair, (Utrecht, Olanda); Salon d’Automne 2009 (Lussemburgo); AAF Affordable Bruxelles 2009 (Belgio); AAF Affordable Amsterdam 2009 (Olanda); Start’Strasbourg 2009 (Francia); Esposizione collettiva estiva Galleria Palma Arte (Alseno - Piacenza, Italia); Lineart Gent 2009 (Belgio). 2007: Art e Antique 2007 (Lussembourg); ArtKarlsuhe 2007 (Germania); Europ Art Geneve 2007 (Svizzera); Salon d’Automne 2007 (Lussemburgo); Start’Strasbourg 2007 (Francia); Esposizione collettiva estiva Galleria Palma Arte (Alseno - Piacenza, Italia); Lineart Gent 2007 (Belgio). 2006: Art Expo New York 2006 (New York); Art Karlsuhe 2006 (Germania); Art e Antique (Lussemburgo); Europ Art Geneve 2006 (Svizzera); Salon de l’Art Contemporain Lussembourg 2006, Foire d’Automne (Lussemburgo); Lineart Gent 2006 (Belgio); Esposizione collettiva estiva Galleria Palma Arte (Alseno Piacenza, Italia); Start’Strasbourg 2006 (Francia). 2005: Art Expo New York 2005 (New York); Gallery ”Artstudio” Faenza (Italia); Lineart Gent (Belgio). 2004: Art Expo New York 2004 (New York) ; Gallery “Artstudio” ( Portomaggiore, Ferrara); Palexpo 2004 (Ginevra); Gallery ”Artstudio” Knokke (Belgio). Julian T Milena Maccacaro 2014: Doppia personale “PAESAGGI” alla Galleria 809artgallery, Via Bergamo 1, Milano; Esposizione opere al “MERCANTE IN FIERA”- Parma – 1/9 marzo - Padiglione 5Stand 38; Esposizione opere – Hotel BRIANTEO a Burago di Molgora. 2013: Mostra personale “THE SPOONING” alla Galleria 809artgallery, Via Bergamo 1, Milano; Collettiva alla Galleria 809artgallery, Via Bergamo 1, Milano; Progetto Roberto – Asta benefica a cura di Roberta Tosi; Collettiva Galleria d’Arte l’Androne – Scicli Ragusa. 2012: Progetto Lab (Galleria Orler di Venezia); Concorso “12 PREMIO NAZIONALE ARTE NOVARA”; 54^ BIENNALE DI VENEZIA - Padiglione Torino - con le opere “CAOS”, “BLACKAND YELLOW” e “MACCHIE BLU”; Esposizione a Vercelli. - Esposizione ad Alessandria al “1020 Milleventi” in Via dei Martiri 27; Esposizione dell’opera “VEDUTA” nella sezione arte moderna, e dell’opera YELLOW” e “COMPOSIZIONE” 2013: Meetingart di Vercelli – Opera “AUTUNNO” 2011: Meetingart di Vercelli – Opera “ATTENDO” asta n. 727 lotto n. 613 2011: Viscontea Casa d’aste – Opera “NUDO” tornata n. 2 lotto n. 343 2011: 54 Biennale di Venezia - Padiglione Italia, A Cura di Vittorio Sgarbi, regia Alberto Bartalini – Palazzo dei Priori – Volterra; Collettiva The Spring break show, Galleria d’arte Guidi&Schoen - Genova; Personale, Impact, galleria d’arte Gli Angeli - Bergamo Alta; Fiera d’arte, Arte Genova, con la galleria d’arte Arteelite – Genova. 2013: Collettiva, Turn on the bright lights, a cura di Luca Beatrice – Galleria d’arte Guidi & Schoen - Genova; Collettiva, Arte a Verona – a cura di Roberta Tosi, Palazzo della Gran Guardia, Verona; Collettiva, 809 Arte Gallery, a cura di Claudio Tiscione - Galleria d’arte 809 - Milano; Collettiva, Arte senza tempo, Galleria d’arte L’androne - Scicli Racusa; Collettiva, Il segno, la forma e il colore, a cura di Giorgio Andrea Trovatello - Castello di Casapozzano - Caserta; Collettiva, Gesti, segni e... parole, a cura di Antonella Iozzo - Bluarte; Fiera d’arte, Arte Genova con la Galleria Arteelite - Genova. 2012: Fiera d’arte, Arte Padova con la Galleria Arteelite Padova; Collettiva, I capolavori dell’arte, a cura di Giorgio Barberis - museo Le Carceri di Asiago; Fiera d’arte, Arte Genova con la Galleria Arteelite - Genova di Vittorio Sgarbi. Palazzo delle esposizioni - Sala Nervi - Torino; Personale Impact a cura di Alessio Cotena Comune di Celle Ligure. 2009: Fiera d’arte Immagiana Arte in fiera con la Galleria Arteelite - Reggio Emilia; Fiera d’arte BAF con la Galleria Arteelite - Bergamo 2008: Fiera d’arte Arte Padova con la Galleria Arteelite Padova; Fiera d’arte Arte Brescia con la Galleria Arteelite - Brescia. 2007: Collettiva Padiglione della Marginalità a cura di Giulio Arnaldi - Fondazione Gervasuti - Venezia; Performance Impact: 52 Biennale di Venezia. - Venezia. 2005: Collettiva Camerachiara/camerascura a cura di Vivina Siviero e Anna D’Agostino - Flash Art Show - Bologna; Performance Virus Partnership a cura di Associazione Occhionellarte - Comuni di Arenzano, Albisola Superiore, Celle Ligure. 2004: Personale Espressioni d’artista galleria d’arte La Stella - Albisola Superiore. PERSONALI 2014: VARIAZIONI LIQUIDE NELLA MATERIA - Opifi- 2013: ARTE A VERONA, a cura di Roberta Tosi, Palazzo della Gran Guardia, Verona; OPERE - Galleria Incorniciarte, Verona; DONNE IERI OGGI DOMANI, Relais Palazzo Lodron, Nogaredo, Trento. 2012: FAMED’ARTE, a cura di Elena Dall’Oca, Berfi’s Club, Verona; SORSI D’ARTE SOTTO LE STELLE, a cura di Artetivu, Tregnago, Verona 2008: 9PRODUTTORI DI IMMAGINI, a cura di Davide Antolini, Glaxo Smith Cline, Verona COLLETTIVE 2014: TERRA E ARTE – Associazione Antiche Contrade, Tregnago, Verona; ARCHEOARTE - 809artgallery, a cura di Milena Maccacaro, Milano. Franco Pulacini ASTE 2014: Meetingart di Vercelli – Opere “BLACK AND 2014: Collettiva Rosso Fiorentino-Rosso vivo a cura cio dei Sensi, Ferrazze S.Martino B. Albergo, Verona. 2012: MATERIA - VEGETALE, Centro Culturale G. Anselmi, Badia Calavena, Verona. Paola Maccacaro “ROVI”nella sezione giovani emergenti, alla semipermanente del Museo Le Carceri diAsiago. 2011: Mostra personale “Omaggio a Ryuichi Sakamoto, la pittura interpreta la musica” a Milano alla Galleria Arteelite; Esposizione di tre opere all’evento: “Il grande vetro di Duchamp” al Caffè Chinese a Torino in via Santa Chiara; Mostra personale “144 Urla” alla galleria Arteelite a Milano in Via Alessi 11. 2013: Palazzo Cà Montagna - S. Zeno di Montagna (Vr). 2012: Circolo Ufficiali di Castelvecchio - Verona. Concorso di Pittura “Città di San Bonifcio” 4° premio 2013: Franco Pulacini: 809 Art Gallery (Milano) 2009: ARONA (NO) – “Inside Nature” by F. Pulacini; 2004: Arona (NO) – “Cento Anni di pittura ad Arona”; Villa Ponti – Fondazione Art Museo; Borgomanero (NO) – “La metafora del viaggio” – Galleria Borgo Arte. 2002: Mango (CN) – Naturalismo trash, Castello di Mango. 2000: Arona (NO) “Franco Pulacini”. Naturalismo Trash, Palazzo delle Arti – Palazzo Bandera. Villa Ponti: Fondazione Art Museo; Lussemburgo, International Antiques & Art Fair; Luxexpo Exibition Centre. 2005: Torino, “Franco Pulacini” – Sala Bolaffi; Alba (CN) “Franco Pulacini” – Palazzo Mostre e Congressi. Franco Pulacini Paolo Rossi Elpidio Tramontano 1999: Cannobbio (NO) – Arengario – Palazzo della Ragione; Busto Arsizio (VA) – Palazzo Cicogna. 1998: Busto Arsizio (Va) “Pulacini, la poetica del frammento”; Museo delle Arti – Palazzo Bandera. 1994: New York, Merton Simpson Gallery. 1993: Parigi, Galleria d’Artw Jordans 1992: Borgomanero (NO) – Biblioteca Villa Marazza. 1991: Ascona – Galleria d’Arte Sacchetti. 1990: Lione, Galleria d’Arte Arca. Biblioteca Civica. 1976: Milano – Centro d’Arte Europeo. 1975: Arona (NO) – Laboratorio San Carlo. 1974: Borgomanero (NO) - Galleria Strazzapan. 1969: Milano- Palazzo della Permanente. Museo M.A.C.S. di Greccio – RIETI Museo Municipale di BUCAREST Bastioni di BRINDISI 809 ART Gallery – MILANO –Mostra Collettiva “Dall’In- formale all’Iperrealismo” Castello di Galliate(NO)- Mostra Collettiva Gruppo 11 809 Art Gallery – Doppia Personale “Street Art” 2014 2012: Servizio televisivo TG2 RAI Storie della settimana 12/5/12; Verona, S.B.A.V. “Presentazione David di 2000: Verona – Galleria Linea 70. 1999: Verona – S.B.A.V. 1997: Parma – Galleria S. Rocco 1995: Verona – “Alla conquista del Sole”, S.B.A.V. 1994: Bologna – Galleria Artespaziodieci 1993: Verona – S.B.A.V. Palazzo della Gran Guardia 1992: Verona – “Continuità della Materia”, Centro Prom. Tramontano”. 2010: Verona, S.B.A.V. Biennale Nazionale del bronzetto 2009: Verona, S.B.A.V. Biennale d’Arte 2009; Roma, Torre di Ponte Milvio; Garda, Palazzo Carlotti. 2008: Servizio del Tg2 sull’attività dello scultore e dell’insegnante; Verona, S.B.A.V. “Presentazione Nike di Tramontano”; Venezia, “Arte Tiepolo di Udine”; Innsbruk, “Artisti di Verona a Innsbruk”; Firenze, S.B.A. 2007: Tregnago – Villa Vinco. 2006: Verona – Incontri con l’arte 2005: Verona – Testimonianze dell’arte; Verona – Agorà; Innsbruk – Artisti di Verona a Innsbruk. 2004: Verona – ScalArte; Verona – Mercato Tuttogalvan (permanente); Verona – Gallery Studio XX.9.12; Rovereto – Biblioteca Civica e Archivi Storici; Verona – Sporting Club Mondatori. 2001: Verona – S.B.A.V.; Milano – Galleria e stamperia d’Arte “L’Incisione”. Chandá Tun 1989: Roma, Palazzo Valentini. 1980: Milano, Galleria d’Arte del Naviglio. 1978: Varese - Galleria d’Arte Europa; Alessandria – 2014: Doppia Personale – Showroom 809 Artgallery – MILANO; Esposizione “Mercante In fiera” – PARMA; Mostra Collettiva – Sala Espozione Acanto – SIRACUSA; Mostra Collettiva – Gruppo 11 – Castello di Vigevano (PAVIA). 2013: Mostra Collettiva – Arte seza Tempo – Galleria L’Androne – SCICLI; Mostra Personale – ART&SPA – VERCELLI; Mostra Collettiva – Arte Contemporanea – 809 Art Gallery – MILANO; o” – Galleria 809 – MILANO; Mostra Collettiva – Gruppo 11 – Castello Sforzesco di Galliate (NO); Mostra Collettiva – Gruppo 11 – Biblioteca Comunale di Bogogno; Mostra Collettiva – Arte a Verona a cura di Roberta Tosi – Palazzo della Gran Guardia VERONA; Mostra Collettiva – L’Androne – Scicli RAGUSA. 2012: Esposizione alla 54BIENNALE di Venezia – Sala Nervi (TO); Mostra Collettiva – ARTE GENOVA VIII Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea; Mostra Collettiva – Museo Le Carceri – ASIAGO. 2011: Mostra Collettiva – “Vita e Morte” (Italia, Russia) – showroom Arteelite; Mostra Itinerante – “Vita e Morte” (Italia, Russia) – MOSCA/SAN PIETROBURGO; Artistica. 1991: Verona – Legnago, Cascina del Parco; Ferrara – Galleria d’Arte Alba. 1990: Verona – Oltre la rappresentazione S.B.A.V.; Verona – Expo Arte. 1989: Verona –S.B.A.V Palazzo della Gran Guardia. 1987: Salerno – “Ambiente come scultura”, Museo Campagna. 1986: Rocca di Neto (CS) – Premio Nazionale. 1984: Basilea – Expo Arte; Bari – Expo Arte. 1983: New York – Expo Arte: Lucca – Biennale. 1979: Caserta – Centro Artistico Atellano. Mostra Collettiva – Vita e Morte” – Biblioteca Comunale Palazzo Sormani – MILANO; Mostra Internazionale ITALIA ARTE 2011 – Villa Gualino – TORINO; Esposizione alla conferenza de “Il Grande Vetro di Duchamp” – TORINO; Esposizione alla I Biennale - Gallerie d’Arte e antiquariato in mostra al Palared – PINEROLO (TO); Mostra Collettiva – PROMOTRICE - TORINO. 2010: Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea – BERGAMO; Mostra Personale – Galleria AE Arteelite – MILANO; MUSEO CIVICO – Sala Annoni – Villa Ceriani Bresso – ERBA (CO); Mostra Personale – Libreria Mondadori – VERCELLI; Mostra Personale – MI.MA. Gallery – SAVONA. 2009: Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea - BRESCIA; Mostra Mercato d’Arte Moderna e contemporanea – PADOVA; Mostra Mercato d’Arte Moderna e Contemporanea – REGGIO EMILIA. 2008: Mostra Collettiva – Arte San Marco – Novara. In collaborazione con: www.809artgallery.com SHOW ROOM: Via Bergamo, 1 - Milano
© Copyright 2024 Paperzz