ARTE DELLA DIV ERSITà KUNST DER VIELFALT 2014 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater 1 ARTE DELLA DIV ERSITà KUNST DER VIELFALT direzione artistica / künstlerische Leitung Accademia Arte della Diversità Teatro La Ribalta ONLUS Akademie Kunst der Vielfalt rassegna promossa da / ein Zyklus von in collaborazione con / in Zusammenarbeit mit AKADEMIE KUNST DER VIEFLALT ACCADEMIA ARTE DELLA DIVRESITÀ con il sostegno di / mit Unterstützung von Città di Bolzano Stadt Bozen Assessorato alla Cultura e alla Convivenza Assessorat für Kultur und aktives Zusammenleben Il progetto Identità è organizzato in collaborazione con Das Projekt Identität wird organisiert in Zusammenarbeit mit to get pro ntità ide Die Vision einer inklusiven Gesellschaft war Grundlage bei der Erstellung der UNKonvention über die Rechte von Menschen mit Beeinträchtigung, die von Italien 2009 ratifiziert wurde und seither als Richtschnur für Sozialpolitik und Sozialarbeit gilt. Die Lebenshilfe hat sich dieser Vision angeschlossen und setzt sich dafür ein, dass alle Menschen, von Anfang an mittendrin, in der Schule lernen, in den Betrieben arbeiten und in normalen Wohnungen leben können. Auf dem Weg zur Umsetzung einer inklusiven Gesellschaft treffen wir aber auf einige Hürden. Eine davon sind die in uns tief sitzenden Abwehrimpulse, sobald wir es mit Fremdem zu tun bekommen. Die Verletzlichkeit des Menschen und damit auch der eigenen Person, die Menschen mit Beeinträchtigung in Erinnerung rufen, macht uns Angst. Als Kehrseite dieser Angst gibt es die Faszination, die viele Menschen verspüren, wenn sie Menschen mit Beeinträchtigung begegnen. Im Umgang mit ihnen werden Werte erlebt. Doch beide, Angst und Faszination, versperren Menschen mit Beeinträchtigung den Zugang zu einem normalen Leben. Der Zyklus „Kunst der Vielfalt“ will den Blick auf das Fremde verändern. Wir sind diesem Ziel durch die Theaterproduktionen unseres geschätzten künstlerischen Leiters Antonio Viganò und seiner Mitarbeiter/innen ein großes Stück näher gekommen. Die Akteur/inn/e/n werden auf der Bühne zunehmend als professionelle Schauspieler/innen mit eigener Ausdruckskraft und unverwechselbarer Persönlichkeit wahrgenommen. Gleichzeitig zeigt der Zyklus, wie präsent auch außerhalb unserer Provinzgrenzen das Thema „Vielfalt“ ist. Und er zeigt, dass in einer inklusiven Gesellschaft alle Menschen mit ihren Identitäten und ihren Erfahrungswelten zur Sprache kommen müssen. Wolfgang Obwexer, Geschäftsleiter der Lebenshilfe La visione di una società inclusiva era il punto di partenza nella stesura della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti di persone con handicap, ratificata dall’Italia nel 2009 e da allora linea guida di qualsiasi politica sociale e di qualsiasi lavoro sociale. La Lebenshilfe segue questa visione e affianca tutte le persone che, nel mezzo sin dall’inizio, hanno la volontà e il diritto di imparare nelle scuole, di lavorare nelle imprese e di vivere in abitazioni normali. Durante il processo della realizzazione di una società inclusiva si devono però superare diversi ostacoli. Uno di questi sono le nostre difese radicate e attivate appena che incontriamo qualcosa di sconosciuto. La vulnerabilità dell’umanità e perciò della propria persona, evocata da persone con handicap, impaurisce. Dall’altra parte esiste anche quel fascino provato da numerose persone che incontrano persone con handicap. Interagendo con loro hanno la sensazione di conoscere alti valori. Però tutte e due le cose, sia la paura che il fascino, bloccano l’accesso di persone con handicap a una vita normale. Con la rassegna “Arte della Diversità” intendiamo modificare lo sguardo sullo sconosciuto. Oramai ci siamo avvicinati parecchio a questo obiettivo, grazie alle produzioni teatrali di Antonio Viganò, nostro stimato direttore artistico, e dei suoi collaboratori e delle sue collaboratrici. Tutte le persone partecipanti si stanno sviluppando, fino a diventare attori e attrici professionali con linguaggi propri, individuali e inconfondibili. Nello stesso tempo la rassegna ci insegna quanta importanza viene data alla diversità anche al di fuori dei confini della nostra provincia. Inoltre fa capire che in una società inclusiva deve esserci spazio per tutte le identità e tutte le esperienze di vita. Wolfgang Obwexer, direttore della Lebenshilfe 1 … ist ein sozialer und nicht-gewinnorientierter Verband, der Menschen mit Beeinträchtigung in allen Lebenslagen in ihrem Bestreben nach einem selbstbestimmten Leben unterstützt. Die Lebenshilfe führt Einrichtungen und bietet soziale Dienstleistungen verschiedenster Art in ganz Südtirol an. Inklusion, Chancengleichheit und Selbstbestimmung sind die zentralen Werte, denen sich der Verband dabei verpflichtet sieht. Die Einrichtungen und Dienstleistungen sind jeweils einem von vier Lebensbereichen (Arbeit, Wohnen, Freizeit inklusive Kunst & Kultur sowie Mobilität) zugeordnet. Im Bereich Kunst & Kultur hat die Lebenshilfe in den letzten Jahren nicht nur durch die Theaterwerkstatt einige Akzente gesetzt, sondern auch durch die Kunstwerkstatt „Akzent“ (Malerei, Schreibkunst, Fotografie), die Musikbands „Tun na Kata“ und „MitEinAnders“ sowie durch einzelne punktuelle Projekte. Nähere Informationen finden Sie auf unserer Homepage: www.lebenshilfe.it … è un’associazione sociale e senza scopo di lucro che affianca persone con handicap in tutte le loro situazioni di vita e nel loro intento di trovare soluzioni nella ricerca di una vita autodeterminata. La Lebenshilfe gestisce strutture ed eroga diversi servizi in tutta la provincia, riconoscendo come valori fondamentali inclusione, pari opportunità e autodeterminazione. Ogni struttura e ogni servizio fa parte di un settore che corrisponde a una di quattro diverse sfere di vita (lavoro, abitare, tempo libero che include anche arte & cultura, mobilità). La Lebenshilfe presta particolare attenzione al settore Arte & Cultura non solo tramite il laboratorio teatrale, ma anche tramite il laboratorio artistico “Accento” (pittura, poesia, fotografia), i complessi musicali “Tun na Kata” e “MitEinAnders” nonché singoli progetti ad hoc. Per ulteriori informazioni La invitiamo a visitare il nostro sito: www.lebenshilfe.it 2 ARTE DELLA DIVERSITà 2014 | 2015 KUNST DER VIELFALT 2014 | 2015 Ci ritroviamo per la quinta edizione della rassegna Arte della Diversità ed anche quest’anno sarà un bell’incontro che ci darà l’opportunità di riflettere con la profonda leggerezza del teatro e della creatività sulla grande domanda: “chi siamo?”. Nel non facile momento storico in cui viviamo, trovo che dedicare questa edizione al tema dell’identità sia quanto mai azzeccata. La globalizzazione, le difficoltà socio-economiche, i conflitti, le migrazioni, il consumismo, l’individualismo, le nuove tecnologie, le false vie brevi per la felicità ci fanno sentire spesso soli e disorientati nell’affrontare il futuro. Quello dell’identità è da sempre uno dei percorsi più affascinanti, ma a tratti anche più inquietanti, che non ha mai smesso di meravigliare il pensiero dell’essere umano. Capire se al di sotto dei cambiamenti, delle mutazioni, delle alterazioni che caratterizzano la vita di ognuno di noi ci sia qualcosa che invece resiste, che non si lascia intaccare dal divenire inesorabile a cui siamo esposti, non è solo una curiosità filosofica, ma corrisponde ad una domanda originaria che riguarda l’esistenza di tutti. L’identità è come se non smettesse mai di realizzarsi, di delinearsi, di acquisire una propria fisionomia nel circolo infinito delle interpretazioni e nel racconto fatto da sé stessi ed in quello fatto dagli altri. Ed è in questa magnifica progressione che possiamo forse capire le nostre possibilità e aspettative per il futuro. Le artiste e gli artisti dell’Arte della Diversità ci sapranno accompagnare in questo eterno percorso con ironia, emozione e bellezza. Un ringraziamento di cuore a Lebenshilfe, a Teatro La Ribalta ed al Direttore artistico della rassegna Antonio Viganò per il loro infaticabile ed appassionato amore per la Vita. Die fünfte Ausgabe des Zyklus „Kunst der Vielfalt“ ist startbereit, und auch diesmal wird es zu schönen Begegnungen kommen, bei denen wir die Gelegenheit haben werden, mit Hilfe der kreativen Leichtigkeit des Theaters über die große Frage „Wer sind wir?“ nachzudenken. Die Zeiten, die wir durchleben, sind keine einfachen, weshalb ich die Entscheidung, das Thema „Identität“ als Leitfaden zu wählen, für äußerst passend erachte. Die Globalisierung, die sozio-ökonomischen Probleme, die Konflikte, die Migrationen, das Konsumdenken, der Individualismus, die neuen Technologien, die schnellen und trügerischen Wege zum Glück fördern unsere Einsamkeit und unsere Verunsicherung in Bezug auf die Gestaltung der Zukunft. Identität ist von jeher eine Thematik, die gleichermaßen fasziniert und beunruhigt und deshalb das menschliche Denken immer wieder aufs Neue fesselt. Verstehen zu wollen, ob es jenseits aller Veränderungen und Wandlungen im Leben eines jeden Einzelnen etwas Beständiges gibt, das jedem Fluss trotzt, ist keine bloße philosophische Neugier, sondern ein tiefes existenzielles Bedürfnis. Und es scheint, als wäre Identität auf permanenter Suche nach Konturen im ständigen Kreislauf der Deutungen und Erzählungen, die einmal die eigenen sind und ein andermal von anderen stammen. Gerade diese wunderbare fortschreitende Bewegung macht es uns möglich, unsere Erwartungen an die Zukunft zu klären. Die im diesjährigen Zyklus „Kunst der Vielfalt“ eingeladenen Künstler/innen werden uns dabei mit Ironie, Gefühl und Anmut begleiten. Mein Dank aus vollem Herzen geht an die Lebenshilfe, das Teatro La Ribalta und den künstlerischen Leiter Antonio Viganò für ihre unermüdliche und leidenschaftliche Liebe zum Leben. Patrizia Trincanato Assessora alla Cultura e alla Convivenza della Città di Bolzano 3 Patrizia Trincanato Stadträtin für Kultur und aktives Zusammenleben der Stadt Bozen 4 Programma/Programm 18 & 19 dicembre / Dezember 2014 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater tto e g tità ACCADEMIA ARTE DELLA DIVERSITÀ - TEATRO LA RIBALTA pro n ide AKADEMIE KUNST DER VIELFALT - TEATRO LA RIBALTA PERSONAGGI / PERSONEN 16 gennaio / Jänner 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater to t e g ALESSANDRO BERGONZONI pro ntità ide NESSI 21 gennaio / Jänner 2015 Teatro Cristallo Incontro con / Begegnung mit etto g o tità ARNO KOMPATSCHER & GUIDO DE NICOLÒ pr n ide IDENTITÀ / IDENTITÄT (I): IDENTITÀ DI CARTA / IDENTITÄT AUS PAPIER 24 gennaio / Jänner 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater ACCADEMIA ARTE DELLA DIVERSITÀ - TEATRO LA RIBALTA AKADEMIE KUNST DER VIELFALT - TEATRO LA RIBALTA NESSUNO SA DI NOI / NIEMAND WEISS VON UNS 4 febbraio / Februar 2015 Teatro Cristallo Incontro con / Begegnung mit to t e g CHRISTIAN TOMMASINI, PHILIPP ACHAMMER, PETER BOSSMAN pro ntità ide IDENTITÀ / IDENTITÄT (II): IDENTITÀ DI CONFINE / IDENTITÄT IN GRENZGEBIETEN 5 6 marzo / März 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater tto e MARCO BALIANI g pro ntità ide IDENTITÀ 31 marzo / März 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater CARROZZERIA ORFEO THANKS FOR VASELINA 17 aprile / April 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater CANTIERI KOREJA LA PAROLA PADRE 29 & 30 aprile / April 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater JUNGES SCHAUSPIELHAUS ZÜRICH SCHNEEWEISS 23 maggio / Mai 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater in collaborazione con / in Zusammenarbeit mit Museion COMPAGNIA TEATROPERSONA L’OMBRA DELLA SERA www.teatrolaribalta.it 6 www.lebenshilfe.it ARTE DELLA DIVERSITà 2014 | 2015 KUNST DER VIELFALT 2014 | 2015 Perché una proposta come questo cartellone teatrale denominato “Arte della Diversità” dovrebbe arricchire il panorama culturale di questa città? Ho cercato delle risposte. La prima che ho trovato è nella proposta, nei contenuti degli spettacoli che ospitiamo, la seconda risposta è nella tematica che abbiamo scelto come filo conduttore e la terza, non per importanza, è nelle sinergie e collaborazioni che mettiamo in campo. Gli spettacoli che ospitiamo, sempre al Teatro comunale di Gries, che grazie a questa rassegna ha trovato una sua ulteriore vocazione e visibilità, hanno un alto contenuto politico e artistico: abbiamo scelto spettacoli che in forma comica o drammatica, ci sfidano al risveglio delle nostre coscienze, a riprendere in mano il nostro destino, a disegnare un futuro. Lo fa Alessandro Bergonzoni, che siamo felici di portare a Bolzano, con la sua straordinaria arte, comica, crudele e pungente, che colpisce lo spettatore e lo interroga direttamente. Lo fa Marco Baliani che ci chiede di riflettere sul senso che diamo alla parola identità. Lo facciamo noi dell’Accademia arte diversità, con lo spettacolo “Personaggi”, che ci parla, attraverso Pirandello, del nostro doppio, del nostro nascere “in tanti modi e sotto tante forme”. Lo praticano i Cantieri Koreja, mettendo insieme attori che provengono da diversi paesi Balcani, segnati dalle ferite della guerra, guidati sapientemente dal regista Gabriele Vacis e lo fanno, con ironia, gli attori della giovane ed emergente compagnia Carrozzeria Orfeo, raccontando storie di esseri umani sconfitti e abbattuti. “Nessuno sa di noi” e “Schneeweiß” sono opere che parlano, con la lingua della danza e del teatro, della “bestia che è in noi” che prende il nome di gelosia o di solitudine, che è la “malattia Warum sollte ein Angebot wie der Zyklus „Kunst der Vielfalt“ das Kulturpanorama unserer Stadt bereichern? Ich habe Antworten auf diese Frage gesucht. Die erste Antwort finde ich in den Inhalten der Stücke, die wir präsentieren, die zweite in der als Leitfaden gewählten Thematik und die dritte, keineswegs untergeordnete, in den Synergien, die das Programm haben entstehen lassen. Die Stücke, die wir allesamt im Grieser Stadttheater präsentieren, das seinerseits dank diesem Zyklus eine zusätzliche Bestimmung und verstärkte Sichtbarkeit erfahren hat, haben einen tiefen politischen und künstlerischen Gehalt. Wir haben Stücke ausgewählt, die uns mit Komik und/oder Tragik herausfordern, unser Bewusstsein wachzurütteln, unser Schicksal in die eigene Hand zu nehmen und eine neue Zukunft zu entwerfen. All dies tut Alessandro Bergonzoni mit seiner außergewöhnlichen, gleichermaßen komischen wie bissigen Kunst, die auf das Publikum zugeht und es direkt anspricht. All dies tut Marco Baliani mit seiner Aufforderung, über die Bedeutung von Identität nachzudenken. Wir selbst von der Akademie Kunst der Vielfalt tun all dies mit unserem Stück „Personen“, mit dem wir in Anlehnung an Pirandello von unseren Masken und unserem Dasein in vielen verschiedenen Rollen erzählen. All dies tut die Gruppe Cantieri Koreja, diesmal mit Schauspielerinnen aus verschiedenen Balkanländern, die von den Wunden des Krieges gezeichnet sind und von Gabriele Vacis behutsam geführt werden. Und all dies tun mit viel Ironie die Darsteller des jungen und aufstrebenden Ensembles Carrozzeria Orfeo mit ihren Geschichten von besiegten und niedergeschlagenen Menschen. „Niemand weiß von uns“ und „Schneeweiß“ sind Stücke, die mit der Sprache des Tanzes und des Theaters vom „Tier nascosta” dei nostri tempi. Il ritorno della compagnia Teatropersona, dopo il successo di “Aure” della scorsa stagione ci porta nel mondo dello scultore Giacometti e della sua avventura capace di far sorgere qualcosa di ignoto ogni giorno. A queste ragioni, che sono strettamente legate ai nostri ospiti, se ne aggiungono altre due: per questa 5a edizione, gli spettacoli hanno tutti un filo conduttore, un tema: l’identità. Declinata in tanti modi ma utile, in un territorio come il nostro, sempre alla ricerca dell’affermazione identitaria ed etnica, per farci riflettere sul senso di tale parola e sulla sua continua evoluzione. Per fare tutto questo, ed è la terza risposta, cerchiamo collaborazioni e vogliamo costruire nuove reti: ed è per questo che condividiamo con il Teatro Cristallo e la Libera Università di Bolzano il progetto sul tema “Identità” che oltre agli spettacoli prevede incontri con responsabili politici locali e alte personalità della cultura locale ed europea. Un bel modo per coinvolgere artisti e pubblici differenti che difficilmente si incontrano, per sperimentare nuove pratiche di collaborazione tra diversi soggetti che, salvaguardando la pluralità dell’offerta, cercano nuove sinergie. Queste sono le risposte che ho trovato alla mia domanda iniziale e spero che possano vivere e fiorire insieme ai tanti spettatori che ci seguono. Con la Lebenshilfe e con il Comune di Bolzano, che ci incaricano di dirigere ed organizzare questa rassegna, vogliamo che la ricchezza della diversità esca dai confini del sociale, per diventare un fatto culturale, una diffusa coscienza che ci rende capaci di vivere insieme, rispettando e moltiplicando le tante diversità che non sono un mondo a parte ma una parte del mondo. Antonio Viganò, direttore artistico 7 8 in uns“ erzählen, das von Eifersucht getrieben wird und unter Einsamkeit leidet, der verborgenen Krankheit unserer Zeit. Das Comeback des Ensembles Teatropersona entführt uns nach dem vorjährigen Erfolg des Stücks „Aure“ diesmal in das Abenteuer des Bildhauers Giacometti, täglich etwas Neues entstehen zu lassen. Diesen Antworten, die auf unsere Gäste Bezug nehmen, sind zwei weitere hinzuzufügen. Die 5. Ausgabe des Zyklus „Kunst der Vielfalt“ steht unter dem Motto „Identität“. Dieser Leitfaden möge uns in einem Land, das ständig Bestätigung seiner eigenen Identität sucht, der zahlreichen Facetten dieses Begriffs bewusst werden lassen. Um unser Vorhaben umzusetzen, und dies ist die dritte Antwort, suchen wir Partner, mit denen wir uns vernetzen wollen. Das Projekt „Identität“ erfolgt in Zusammenarbeit mit dem Teatro Cristallo sowie der Freien Universität Bozen und beinhaltet neben den Theaterstücken auch Begegnungen mit prominenten Persönlichkeiten aus Politik und Kultur. Eine ausgezeichnete Gelegenheit, Menschen aus verschiedensten Bereichen zusammenzubringen, um angesichts einer immer stärker wachsenden Angebotsvielfalt neue Formen der Zusammenarbeit zu erproben. Dies sind die Antworten auf meine Eingangsfrage, und ich hoffe, sie mit einem möglichst großen Publikum teilen zu dürfen. Gemeinsam mit der Lebenshilfe und der Stadtgemeinde Bozen, die uns zur Leitung dieses Zyklus beauftragt haben, wünschen wir uns, dass Vielfalt nicht ausschließlich eine Angelegenheit des so genannten Sozialen bleiben möge. Ebenso, dass wir uns der Notwendigkeit bewusst werden, eine Vielfalt zu respektieren und zu fördern, die kein gesondertes Abteil bildet, sondern Teil der Welt ist. Antonio Viganò, künstlerischer Leiter UNA SEDE, UNA SALA … … per l’Accademia Arte della diversità, ma non solo … Da gennaio 2015 l’Accademia Arte della diversità avrà una sede e una sala dove giornalmente gli attori e le attrici della compagnia potranno trovarsi, lavorare, fare prove e progettare iniziative. Finisce, finalmente, un lungo periodo di nomadismo. Uno spazio di 300 m², con un vestiario, un piccolo ufficio, due bagni, un palco e un piccolo impianto audio, ma soprattutto un luogo a disposizione per 24 ore su 24. All’inizio della zona industriale ma raggiungibile facilmente con i mezzi pubblici. Vogliamo che non sia solo la nostra sede. Vogliamo aprirla a tante iniziative e costruire un progetto di sostegno alla creazione artistica: un luogo per delle residenze teatrali che offriamo alle compagnie, un luogo per incontri e dibattiti, un luogo per laboratori artistici e un luogo dove i nostri artisti “svantaggiati” si professionalizzano. Cerchiamo anche in questo ambito, come già pratichiamo ogni giorno nel lavoro di creazione, di evitare ogni forma di isolamento, di ambito protetto, per aprirci all’incontro, evitare l’autoreferenzialità ed essere, sempre di più, un progetto di inclusione sociale e culturale a servizio della città. EIN SITZ, EIN SAAL … … für die Akademie Kunst der Vielfalt, aber nicht nur … Mit Jänner 2015 wird die Akademie Kunst der Vielfalt über einen Sitz und einen Saal verfügen, wo sich die Schauspieler/innen des Ensembles täglich treffen können, um zu arbeiten, zu proben und Initiativen zu planen. Wir werden endlich sesshaft sein. Ein Lokal von 300 m² mit einer Garderobe, einem kleinen Büro, zwei Bädern, einer Bühnenfläche und einer kleinen Tonanlage, aber vor allem ein Lokal, das wir rund um die Uhr werden benutzen können. Es befindet sich am Beginn der Industriezone, ist aber mit öffentlichen Verkehrsmitteln bequem erreichbar. Wir wollen, dass es nicht allein unser Sitz ist. Wir wollen ihn auch anderen Initiativen zur Verfügung stellen und damit künstlerische Aktivitäten unterstützen. Ein Lokal, in dem sich Theatergruppen unterbringen können, ein Lokal für Begegnungen und Diskussionsrunden, ein Lokal für Kunstwerkstätten und ein Lokal, in dem unsere „benachteiligten“ Schauspieler/innen professionell arbeiten können. Wir versuchen, so wie in unserer bisherigen Arbeit, jede Form der Absonderung und der Selbstbezogenheit zu vermeiden, und uns in alle Richtungen hin zu öffnen, um, von Mal zu Mal verstärkt, ein soziales und kulturelles Inklusionsprojekt im Dienste der Stadt zu sein. 9 spettacoli THEATERSTÜCKE 18 dicembre / Dezember 2014 ore 10.30 Uhr 19 dicembre / Dezember 2014 ore 20.30 Uhr Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater ACCADEMIA ARTE DELLA DIVERSITÀ - TEATRO LA RIBALTA to AKADEMIE KUNST DER VIELFALT - TEATRO LA RIBALTA get pro ntità PERSONAGGI / PERSONEN ide Per questi attori, misurarsi con l’opera di Pirandello “Sei personaggi in cerca d’autore” è una sfida ad affrontare un testo che, nella loro voce, risuona con una verità tutta nuova, con un’altra profondità. Il gioco pirandelliano dell’incomunicabilità, delle maschere sociali, dei ruoli, delle forme apparenti, che tutti noi crediamo immobili e che invece si trasformano in continuazione, è terreno fertile per questi attori/di/versi. Attraverso Pirandello abbiamo la possibilità di esasperare i conflitti tra apparenza e realtà, tra normalità e anormalità, tra individuo e mondo e mostrare la tragicità di una vita “che si aggira piccola piccola tra le apparenze e che ci sembra quasi che non sia davvero, che sia solo una fantasmagorica meccanica”. E come dare importanza a queste vite “piccole”? L’interesse per il testo pirandelliano nasce dal dramma dei sei personaggi che domandano al teatro il diritto di esistere. L’uso della maschera, il continuo conflitto con il doppio della nostra personalità, la sua vicinanza alla follia, la continua riflessione sull’individuo e le sue molteplici forme e facce, è il gioco del teatro di Pirandello. Sicher ist Pirandellos Stück „Sechs Personen suchen einen Autor“ für unsere Schauspieler/ innen eine große Herausforderung. Der Text erhält aber durch sie eine neue Bedeutung, eine neue Wahrheit und eine neue Tiefe. Pirandellos Spiel mit dem Menschen in seiner Kontaktunfähigkeit, als Träger von Masken, als Inhaber von Rollen und mit Formen, die nur scheinbar erstarrt und in Wahrheit in stetigem Wandel begriffen sind, bietet unseren Schauspieler/inne/n einen fruchtbaren Boden. Mit Pirandellos Hilfe erhalten wir die Möglichkeit, uns mit den Konflikten zwischen Schein und Wirklichkeit, Normalem und Abnormalem, Individuum und Welt auseinanderzusetzen. Wir können die Tragik eines Lebens aufzeigen, das sich in einer Welt des Scheins bewegt und gar nicht real zu existieren scheint, höchstens als bizarrer Mechanismus. Wie können wir solch kleinem Leben größere Bedeutung verleihen? Unser Interesse an Pirandellos Stück basiert auf der Geschichte von sechs Personen, die vom Theater das Existenzrecht einfordern. Die Verwendung der Maske, der immerwährende Konflikt zwischen verschiedenen Persönlichkeitsanteilen, die Nähe zum Wahnsinn und die ständige Reflexion auf das vielschichtige Individuum bilden den Kern von Pirandellos Spiel. di / von Antonio Viganò & Julie Anne Stanzak coreografia / Choreografie Julie Anne Stanzak con / mit Michele Fiocchi, Rodrigo Scaggiante, Daniele Bonino, Lorenzo Friso, Maria Magdolna Johannes, Michael Untertrifaller, Mathias Dallinger, Melanie Goldner regia / Regie Antonio Viganò direzione tecnica / technische Leitung Enrico Peco una produzione di / eine Produktion von Accademia Arte della Diversità / Akademie Kunst der Vielfalt – Teatro La Ribalta & Lebenshilfe to get pro ntità e id 11 12 16 gennaio / Jänner 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater ALESSANDRO BERGONZONI NESSI Nessi, ovvero connessioni ma anche fili tesi e tirati, trame e reti, tessute e intrecciate per collegarsi con il resto del pianeta. O meglio dell’universo. Perché infatti è proprio questo il nucleo vivo e pulsante del nuovo spettacolo dell’artista bolognese: la necessità assoluta e contemporanea di vivere collegati con altre vite, altri orizzonti, altre esperienze, non necessariamente e solamente umane che ci possono così permettere percorsi oltre l’io finito per espandersi verso un “noi” veramente universale. Bergonzoni, per questo quattordicesimo spettacolo da lui scritto e interpretato e diretto in coppia con Riccardo Rodolfi, si trova quindi in un’assoluta solitudine drammaturgica, al centro di una cosmogonia comica circondato da una scenografia “prematura”, da lui concepita, alle prese con un testo che a volte potrebbe anche essere, e questa è una vera e propria novità, una candida e poetica confessione esistenziale. Senza per questo rinunciare alla sua dirompente visione stereoscopica che è diventata, in questi anni, materia complessa, comicamente eccedente e intrecciata in maniera sempre più stretta tra creazione-osservazione-deduzione. Ma sicuramente i “Nessi” bergonzoniani, e la loro conseguente messa in scena, ci mostreranno quel personalissimo disvelamento, di fatto la vera cifra stilistica di questo artista, che porta molte volte anche grazie ad una risata, dallo stupore alla rivelazione. ore 20.30 Uhr Zusammenhänge oder Verknüpfungen, aber auch gespannte Fäden, Gewebe und Netze, geflochten und gebunden, um Verbindungen zum restlichen Planeten herzustellen. Oder besser: zum restlichen Universum. Dies ist der pulsierende Kerngedanke des neuen Stücks von Alessandro Bergonzoni: die absolute Notwendigkeit in der heutigen Zeit, sich mit anderen Lebensweisen, Horizonten und Erfahrungen zu vernetzen, um das Ich zu transzendieren und zu einem umfassenden Wir vorzustoßen. Bergonzoni ist in diesem gemeinsam mit Riccardo Rodolfi geleiteten Stück, in dem er zum bereits 14. Mal sowohl als Autor verantwortlich zeichnet wie auch als Darsteller wirkt, ganz allein auf der Bühne, im Zentrum einer komischen Kosmogonie und umgeben von einer selbst konzipierten „voreiligen“ Szenerie, und präsentiert uns, was gänzlich neu ist, einen Text, der ebenso ein unschuldiges und poetisches existenzielles Bekenntnis sein könnte. Trotzdem verzichtet Bergonzoni nicht auf seine energische stereoskopische Vision, die in den letzten Jahren von Mal zu Mal stärker auf komische Übertreibung setzte und mittlerweile ganz wesentlich von den Elementen Erfindung, Beobachtung und Deduktion durchzogen ist. Mit Sicherheit jedenfalls ist Bergonzonis „Nessi“ ein von höchst persönlichen Enthüllungen gekennzeichnetes Stück. Und was zunächst Befremden und Erstaunen ist, wird, vielleicht auch dank dem einen und anderen Gelächter, dem Gefühl der Offenbarung Platz machen. di e con / von und mit Alessandro Bergonzoni regia / Regie Alessandro Bergonzoni & Riccardo Rodolfi scene / Bühnenbild Alessandro Bergonzoni ufficio stampa / Pressekontakte Licia Morandi assistenza impianti tecnici / technische Assistenz Tema Service produzione / Produktion Allibito distribuzione e organizzazione / Vertrieb und Organisation Progetti Dadaumpa to get pro ntità e id 13 14 to get pro ntità ide 24 gennaio / Jänner 2015 ore 20.30 Uhr Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater ACCADEMIA ARTE DELLA DIVERSITÀ - TEATRO LA RIBALTA AKADEMIE KUNST DER VIELFALT - TEATRO LA RIBALTA NESSUNO SA DI NOI / NIEMAND WEISS VON UNS Una creazione che ha come coreografa e interprete Julie Anne Stanzak, storica danzatrice della Compagnia del Tanztheater di Pina Bausch, icona della danza contemporanea mondiale. Non è la prima volta che Julie Anne Stanzak collabora con l’Accademia Arte della Diversità: con questa compagnia “diversa”, eccellenza del nostro territorio, unica in Italia, che ha al suo interno attori e attrici professionisti con “handicap cognitivo”, la danzatrice americana aveva già firmato le coreografie degli spettacoli “Minotauro” e “Il suono della caduta”, ma mai era salita sulla scena come interprete. In questo nuovo allestimento, in scena sarà accompagnata da Mattia Peretto, attore e danzatore down, che il pubblico di Bolzano conosce per le sue straordinarie doti fisiche e comunicative. Mattia e Julie sono due corpi solo apparentemente estranei e diversi l’uno dell’altro. Due solitudini, due fragilità che si incontrano, si cercano, si respingono e la loro relazione vive sulle vicinanze e le lontananze di questi corpi. Cercarsi è l’unico modo per sentirsi vivi, per sconfiggere la solitudine dell’anima. In questo spettacolo la fragilità non è immagine di debolezza inutile e antiquata, immatura e malata, inconsistente; la fragilità svela valori di sensibilità e delicatezza, di gentilezza e di dignità, l’intuizione dell’indicibile e dell’invisibile che c’è nella vita e che consentono di immedesimarsi con più facilità e con più passione negli stati d’animo e nelle emozioni, nei modi di essere esistenziali, degli altri da noi. Ein Stück mit Julie Anne Stanzak als Choreografin und Darstellerin, ihres Zeichens langjähriges Mitglied des Tanztheaters von Pina Bausch, der weltweiten Ikone des zeitgenössischen Tanzes. Nicht zum ersten Mal arbeitet Julie Anne Stanzak mit der Akademie Kunst der Vielfalt zusammen. Für dieses in Südtirol anerkannte und italienweit einzigartige Ensemble aus professionellen Schauspieler/inne/n mit einer „kognitiven Beeinträchtigung“ stellte sie sich in den Stücken „Minotaurus“ und „Der Klang des Falls“ als Choreografin zur Verfügung, ohne aber jemals selbst auf der Bühne zu stehen. Diesmal tut sie es gemeinsam mit Mattia Peretto, Schauspieler und Tänzer mit Down-Syndrom, dem Bozner Publikum wegen seiner sowohl körperlichen wie auch verbalen Ausdrucksstärke ein Begriff. Doch so sehr unterscheiden sich diese beiden Körper am Ende gar nicht. Zwei Menschen, beide einsam und zerbrechlich, suchen und finden sich, weisen einander auch wieder zurück. Ihre Beziehung ist ein Spiel von Nähe und Distanz. Doch um sich lebendig zu fühlen und die Einsamkeit zu überwinden, muss man sich suchen. Zerbrechlichkeit erscheint in diesem Stück nicht als nutzlose, unreife, krankhafte Schwäche. Es zeigt sich vielmehr, wie gern sie sich mit Feinfühligkeit und Liebenswürdigkeit verbindet sowie mit dem zarten Gespür für das im Leben Unsagbare und Unsichtbare. Mit Werten, die es uns erleichtern, uns in das Denken und Fühlen Anderer hineinzuversetzen. drammaturgia e scene / Dramaturgie und Bühnenbild Antonio Viganò & Alessandro Serra consulenza musicale / musikalische Beratung Andreas Eisenschneider costumi / Kostüm Mariola Kopczynski assistente di / Assistenz von Julie Anne Stanzak Alexandra Hofer direzione di produzione / Produktionsleitung Paola Guerra produzione / Produktion Accademia Arte della Diversità / Akademie Kunst der Vielfalt – Teatro La Ribalta coproduzione / Koproduktion: Lebenshilfe, Fondazione Teatro Comunale Bolzano / Stiftung Stadttheater Bozen, Compagnia Teatropersona 15 16 6 marzo / März 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater MARCO BALIANI IDENTITÀ La parola “identità” ci viene incontro in ogni momento della nostra vita sociale, oggi, più ancora di quanto non accadesse anni fa. È come una parola puntaspilli dove vanno a infilarsi e a convergere una pluralità di temi, di sostanze, ma anche di racconti. Nei secoli ma anche in tempi a noi prossimi, esaltando la parola “identità” abbiamo visto compiersi massacri, negandola abbiamo visto compiersi stermini. Identità religiosa, identità etnica, identità sessuale, identità nazionale, identità genetica, identità biologica, l’elenco potrebbe continuare a lungo. Lo spettacolo tenta di toccare qualcuno di questi “territori”, come può fare il teatro, mettendo in scena conflitti, facendo domande, senza dare soluzioni univoche, riflettendo su come la parola “identità” si presti ad essere relativizzata e modificata a seconda dei contesti. A fare da filo conduttore dello spettacolo è un uomo che percorre la strada di una città, per andare a denunciare lo smarrimento della sua carta d’identità. Durante il tragitto avvengono incontri che innescano pensieri, digressioni, metafore e racconti. Un flusso monologante che ruota continuamente intorno alla parola chiave “identità”. Ogni tanto, il flusso è interrotto da improvvisi blitz narrativi, che avvengono con registri linguistici diversi, aprendo nuovi sentieri di esplorazione del medesimo tema identitario. Infine, a spostare ulteriormente le coordinate, un dialogo surreale e poetico che compendia in altro modo i temi trattati. to get pro ntità ide 17 ore 20.30 Uhr Das Wort „Identität“ begegnet uns, heute stärker denn je, in jedem Augenblick unseres gesellschaftlichen Lebens. Es verhält sich wie ein Nadelkissen, in dem eine Vielzahl von Themen, Stoffen und Erzählungen steckt. Die Geschichte lehrt, dass sich dort, wo die eigene Identität verherrlicht und anderen die Identität abgesprochen wird, Gräuel und Schrecken verbreiten. Religiöse, ethnische, sexuelle, nationale, genetische, biologische Identität. Die Liste ist verlängerbar. Das Stück versucht, auf eine dem Theater typische Weise den einen und anderen dieser Bereiche zu berühren, und benennt dabei Konflikte, stellt Fragen, ohne definitive Antworten zu geben, und denkt darüber nach, wie leicht das Wort „Identität“ je nach Zusammenhang aufgeweicht und gebogen werden kann. Den roten Faden des Stücks bildet ein Mann, der durch die Straßen einer Stadt streift, um das Amt zu finden, wo er den Verlust seiner Identitätskarte anzeigen kann. Auf dem Weg ergeben sich Begegnungen, die Gedanken, Abschweifungen, Metaphern und Erzählungen anfachen. Es entspringt ein monologischer Fluss, der ständig um das Schlüsselwort „Identität“ kreist. Zwischendurch wird dieser Fluss von plötzlichen, auf unterschiedlichsten Sprachebenen angesiedelten Erzählblitzen unterbrochen, die sich dem Thema auf ihre Art nähern. Das Stück schließt mit einem surrealen Dialog, der auf wiederum eigene Weise alles Vorangegangene zusammenfasst. di e con / von und mit Marco Baliani & Maria Maglietta aiuto regia / Regieassistenz Barbara Roganti disegno luci / Lichteffekte Emiliano Curà fonica e luci / Ton und Licht Dario Alberici consulenza musicale / musikalische Beratung Mirto Baliani consulenza scientifica / wissenschaftliche Beratung Enrico Febbo Si ringrazia il Teatro delle Briciole per il sostegno al progetto Wir bedanken uns beim Teatro delle Briciole für die Unterstützung des Projekts 18 to get pro ntità ide 31 marzo / März 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater CARROZZERIA ORFEO THANKS FOR VASELINA “Thanks for Vaselina” è la storia di esseri umani sconfitti e abbattuti. È una “inculata” morbida, è una violenza non esplicita. Un ringraziamento quindi da parte nostra, non privo di una certa ironia, a chi si prende il disturbo di non farci troppo male. Un ringraziamento a tutto ciò che fa leva sul nostro dolore, sulle nostre speranze, sulla solitudine e il nostro bisogno d’amore per ricavarne qualcosa. Gli Stati Uniti d’America, con il sostegno dei paesi alleati, hanno deciso di bombardare il Messico, distruggendo tutte le piantagioni di droga e classificando le numerose vittime come “effetti collaterali”, con il pretesto di “esportare” la propria democrazia. Fil, cinico-disilluso, e Charlie, determinato animalista e difensore dei diritti civili, entrambi trentenni e con un futuro incerto, coltivano nel loro appartamento grossi quantitativi di Marijuana e, con due opposte motivazioni, decidono di tentare il colpo della propria vita: invertire il normale andamento del mercato della Marijuana esportandola dall’Italia al Messico. Ai due spacciatori si aggiungeranno Wanda, una trentenne obesa, insicura e membra di un fallimentare corso di autostima, e Lucia, madre di Fil, una cinquantenne frustrata appena uscita da una clinica per disintossicarsi dal vizio che la perseguita. Tutto si complica, però, quando dopo quindici anni di assenza, torna a casa il padre di Fil ed ex marito di Lucia, svelando a tutti il suo pericoloso segreto. ore 20.30 Uhr „Thanks for Vaselina“ ist die Geschichte von besiegten und niedergeschlagenen Menschen. Die Erniedrigung ist subtil, die Gewalt unausgesprochen. Nicht ohne Ironie wollen wir uns bedanken bei allen, die uns nicht allzusehr verletzen, und auch bei allen, die unseren Schmerz, unsere Hoffnungen, unsere Einsamkeit und unser Bedürfnis nach Liebe verwenden, um etwas daraus zu machen. Die Vereinigten Staaten bombardierten unter Mithilfe ihrer Verbündeten Mexiko, um die dortigen Drogenplantagen zu vernichten. Die menschlichen Opfer liefen unter dem Begriff Kollateralschaden und wurden im Namen der Demokratie in Kauf genommen. Fil, der ernüchterte Zyniker, und Charlie, der Tierschützer und Menschenrechtler, beide dreißigjährig und ohne gesicherte Zukunft, züchten in ihrer Wohnung große Mengen Marihuana und planen gemeinsam, obwohl unterschiedlich motiviert, den Coup ihres Lebens. Diesmal sollte, andersherum, das Marihuana von Italien nach Mexiko exportiert werden. Den beiden Händlern hinzu gesellen sich Wanda, eine fettleibige Dreißigjährige, unsicher und mit einem fehlgeschlagenen Selbstachtungskurs hinter sich, sowie Fils Mutter Lucia, eine frustrierte Fünfzigjährige, die eben erst einen Entwöhnungsaufenthalt in einer Klinik beendet hat. Alles aber wird komplizierter, sobald Fils Vater und Lucias Ex-Mann nach fünfzehn Jahren nach Hause zurückkehrt und den Anwesenden sein gefährliches Geheimnis verrät. drammaturgia / Dramaturgie Gabriele Di Luca regia / Regie Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Alessandro Tedeschi con / mit Gabriele Di Luca, Massimiliano Setti, Beatrice Schiros, Alessandro Tedeschi, Francesca Turrini musiche originali / Originalmusik Massimiliano Setti luci / Lichttechnik Diego Sacchi costumi e scene / Kostüm und Bühnenbild Nicole Marsano & Giovanna Ferrara disegni / Zeichnungen Giacomo Trivellini coproduzione / Koproduktion Carrozzeria Orfeo e Fondazione Pontedera Teatro in collaborazione con / in Zusammenarbeit mit La Corte Ospitale, Festival Internazionale Castel dei Mondi Andria 19 20 17 aprile / April 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater CANTIERI KOREJA LA PAROLA PADRE Sei ragazze. Sei giovani attrici selezionate durante un giro di seminari tenuti da Koreja nell’Europa centro orientale. Sei giovani donne si incontrano in uno dei tanti crocevia del presente. Quei non luoghi che frequentiamo senza vedere. Tre sono italiane, una è polacca, una è bulgara, una è macedone. Tutte parlano più o meno inglese. Quali sentimenti coltivano sei ragazze di nazionalità diverse, che si parlano attraverso una lingua comune superficiale? Hanno memorie comuni? Che storie possono raccontarsi e raccontare? E, soprattutto, hanno una storia comune da raccontare? Tutte hanno conti in sospeso con la loro patria, tutte hanno conti in sospeso con i loro padri. Gabriele Vacis: “Ho chiesto loro di raccontarmi quando hanno avuto davvero paura, quando si sono sentite al sicuro. Ho chiesto loro di raccontare storie, non ho chiesto opinioni. Sono venute fuori testimonianze diverse: se una ha vissuto sei, sette anni sotto il comunismo, ha paure e desideri diversi da una che discende da Alessandro il Macedone. Per queste ragazze è molto importante raccontare il padre. I loro padri … fino ad Alessandro il Macedone. E la parola padre ha la stessa radice semantica della parola patria.” ore 20.30 Uhr Sechs junge Frauen. Sechs junge Schauspielerinnen, die im Verlauf eines Seminars im mittleren Osteuropa von Koreja ausgewählt wurden. Sechs junge Frauen, die sich an einer der zahlreichen Kreuzungen der Gegenwart begegnen. An einem jener unauffälligen Orte, die wir passieren, ohne sie bewusst wahrzunehmen. Drei sind Italienerinnen, eine ist Polin, eine Bulgarin und eine Mazedonin. Alle sprechen mehr oder weniger gut Englisch. Doch wie sieht ihre Gefühlswelt aus? Welche Gefühle haben sechs junge Frauen verschiedener Herkunft, die miteinander in einer für alle fremden Sprache kommunizieren? Haben sie gemeinsame Erinnerungen? Was für Geschichten können sie einander erzählen? Haben sie überhaupt gemeinsame Geschichten? Alle haben mit ihrer Heimat eine Rechnung zu begleichen, und vor allem mit ihren Vätern. Gabriele Vacis: „Ich habe sie gebeten, mir zu erzählen, wann sie Angst und wann sie das Gefühl hatten, in Sicherheit zu sein. Ich habe sie gebeten, Geschichten zu erzählen, nicht um ihre Meinung. Am Ende lagen verschiedene Aussagen auf dem Tisch. Jene, die sieben Jahre in einem kommunistischen Land gelebt hat, hat andere Ängste und Wünsche als jene, die Alexander den Großen als Ahnherrn hat. Für diese Frauen ist es sehr wichtig, von ihren Vätern zu erzählen. Zurück bis zu Alexander dem Großen. Also ebenso von ihren Vaterländern.“ drammaturgia e regia / Dramaturgie und Regie Gabriele Vacis scenofonia e allestimento / Bühnenbild und Ton Roberto Tarasco coordinamento artistico / künstlerische Koordination Salvatore Tramacere con / mit Irina Andreeva, Alessandra Crocco, Aleksandra Gronowska, Anna Chiara Ingrosso, Maria Rosaria Ponzetta, Simona Spirovska assistente alla regia / Regieassistenz Carlo Durante training / Übungsleitung Barbara Bonriposi tecnica / Technik Mario Daniele & Klaidi Kulja finanziato dal / finanziert von Programma di Cooperazione Transfrontaliero IPA Adriatico lead beneficiary Teatro Pubblico Pugliese 21 22 29 aprile / April 2015 30 aprile / April 2015 Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater JUNGES SCHAUSPIELHAUS ZÜRICH SCHNEEWEISS E sono le emozioni infantili che emergono in rituali, magari prima del sonno o comunque al riparo dallo sguardo dei grandi. Liberi nella loro immaginazione, esasperano e annullano la sequenzialità della fiaba, giocando con le analogie e con gli oggetti che hanno lì, a portata di mano. Amplificando drammi, ma ironizzando sulle pulsioni che infantili non sono o che comunque sono incapaci di gestire. Come prendere un mazzo di carte, tenendo quelle che più piacciono, perdendo qualcosa del racconto, ma avviando un gioco di costruzione certo più interessante, soprattutto gli spettatori che vengono così invitati nella loro “zona d’ombra” a scomporre, ricomporre e legittimare ogni possibile “Biancaneve”. Edimburgo Festival: “Intenso e appassionato, pieno di vera emozione, questa piece di teatro “fisico” tocca in profondità e rivela più del cuore umano attraverso una storia, solo apparentemente rivolta ai bambini. Questa rivisitazione restituisce al racconto tutta la sua potenza: si affronta il tema della vanità, del narcisismo, della presunzione, declinati in un modo sorprendente con le regole della fiaba e del teatro.” ore 20.30 Uhr ore 10.30 Uhr Es sind die kindlichen Gefühle, die in Ritualen wiederbelebt werden, am liebsten vor dem Einschlafen, jedenfalls aber abseits des Blicks der Erwachsenen. Frei in ihrer Fantasie, treiben sie das Märchen auf die Spitze und bauen Analogien und gerade griffbereite Gegenstände ein. Die Motive werden verschärft, die eigenen schwer kontrollierbaren Impulse ironisiert. Es ist, als nähmen sie ein Kartenspiel zur Hand und entnähmen ihm nur jene Karten, die ihnen gefallen. Damit verlieren sie Teile der Geschichte, erfinden damit aber ein viel interessanteres Spiel und laden das Publikum in seiner Dunkelzone ein, das alte „Schneewittchen“ zu zerlegen und ein neues zu konstruieren. Edinburgh Festival: „Eindringlich und leidenschaftlich, voller authentischer Gefühle, berührt dieses körpernahe Theaterstück den Grund und enthüllt das menschliche Herz mittels einer Geschichte, die sich nur scheinbar an Kinder richtet. Seine Kraft bezieht das Stück aus seiner Betrachtung von Eitelkeit, Selbstgerechtigkeit und Überheblichkeit, die mit den Mitteln des Märchens und des Theaters auf überraschende Art und Weise zurückgewiesen werden.“ lingua / Sprache tedesca / Deutsch testo e regia / Text und Regie Antonio Viganò drammaturgia / Dramaturgie Petra Fischer collaborazione artistica / künstlerische Mitarbeit Enrico Beeler coproduzione / Koproduktion Akademie Kunst der Vielfalt - Teatro La Ribalta - Accademia Arte della Diversità 23 24 23 maggio / Mai 2015 ore 20.30 Uhr Teatro comunale di Gries / Grieser Stadttheater in collaborazione con / in Zusammenarbeit mit Museion COMPAGNIA TEATROPERSONA L’OMBRA DELLA SERA “L’ombra della sera” è una nuova creazione ispirata alla vita e all’opera di Alberto Giacometti. La struttura drammaturgica si sviluppa in capitoli ognuno dei quali trae ispirazione da un’opera di Giacometti: una forma precisa da cui trarre una possibile qualità di movimento da indagare e un corrispettivo frammento di umanità da raccontare. La grande avventura per Giacometti consisteva forse nel veder sorgere qualcosa di ignoto ogni giorno sullo stesso viso. In questo senso lo spettacolo si ispirerà soprattutto al suo sguardo. Scoprire e far scoprire che la materia di queste esili figure non è carne martoriata né ossa scarnificate ma piuttosto una speciale membrana, invisibile e sconosciuta che, come ossa sensibili alla pioggia, si infiamma di fronte a uno sguardo puro, capace di attraversarne la ferita più segreta e svelarne la bellezza solitaria e dolente. È di ritrattistica dal vero che si sta parlando non di arte astratta. Sarà un ritratto dal vivo. „L’ombra della sera“ ist eine neue Kreation, die sich von Leben und Werk Alberto Giacomettis inspirieren hat lassen. Das Stück gliedert sich in verschiedene Kapitel, von denen jedes einzelne einen Bezug zu einem jeweils bestimmten Werk Giacomettis herstellt. Eine klare Form, die uns einlädt, unterschiedlichen Formen von Bewegung auf den Grund zu gehen und uns auf unterschiedliche, zur Erzählung kommende Fragmente von Menschsein einzulassen. Das große Abenteuer bestand für Giacometti wohl darin, in ein und demselben Gesicht täglich etwas immer wieder bis dahin Unbekanntes entstehen zu sehen. In diesem Sinn konzentriert sich das Stück in erster Linie auf seinen Blick. Seine schlanken Figuren sind weder gepeinigtes Fleisch noch entfleischte Knochen, sondern eine besondere unsichtbare, unbekannte und durchlässige Membran, die sich entzündet durch den Funken jenes reinen Blicks, der auch ihre geheimste Verletzung zu durchfließen und ihre einsame und schmerzliche Schönheit zu enthüllen imstande ist. Wir sprechen von konkreter Porträtkunst, nicht von abstraktem Schaffen. Und was wir erleben werden, wird ein Life-Porträt sein. drammaturgia, regia, scene, luci / Dramaturgie, Regie, Bühnenbild, Lichteffekte Alessandro Serra con / mit Chiara Michelini prodotto da / eine Produktion von Teatropersona con il sostegno di / mit Unterstützung von Regione Toscana Sistema regionale dello spettacolo dal vivo Fondazione Centro Giacometti (CH) Nuova Accademia degli arrischianti Sarteano 25 26 o t t e g o r à p t i t n e id to get pro ntità ide INCONTRI BEGEGNUNGEN AKADEMIE KUNST DER VIEFLALT ACCADEMIA ARTE DELLA DIVRESITÀ Accademia Arte della diversità – Teatro La Ribalta, insieme al Teatro Cristallo di Bolzano e alla Libera Università di Bolzano, hanno confezionato un percorso culturale per ragionare delle identità (plurali) in un territorio che discute solitamente ed ossessivamente di una sola, quella etnica. La volontà e la prospettiva culturale è di aprire un nuovo orizzonte, alla luce di una nuova, vera convivenza. L’identità infatti non è solo quella registrata all’anagrafe, ma è un concetto ampio che comprende anche l’identità di genere, quella sociale, l’identità personale. Il nuovo percorso culturale si intitola semplicemente “Identità” e comprende vari appuntamenti: spettacoli, dibattiti, incontri con artisti, registi, personalità politiche, che si terranno presso il Teatro Cristallo, all’Università di Bolzano e al Teatro Comunale di Gries. Ridiamo così al teatro il suo senso più profondo, quello di essere anticipatore, attraverso le visioni che mette in campo, di scenari e futuri possibili. Die Akademie Kunst der Vielfalt – Teatro La Ribalta hat gemeinsam mit dem Teatro Cristallo in Bozen und der Freien Universität Bozen einen kulturellen Pfad mit Stationen zum Thema „Identitäten“ (im Plural) eingerichtet und möchte diese Stationen durchlaufen, obwohl sich unser Land eigentlich nur um die ethnische kümmert. Damit wollen wir einen neuen Horizont im Lichte eines neuen und wahrhaften Zusammenlebens eröffnen. Identität beschränkt sich in der Tat nicht auf das, was das Meldeamt darunter versteht, sondern ist ein viel weiterer Begriff, der sich auch auf das Geschlecht, den sozialen Platz und die persönliche Einzigartigkeit bezieht. Unser diesjähriger kultureller Pfad trägt den einfachen Titel „Identitäten“ und beinhaltet eine Reihe von Veranstaltungen unterschiedlicher Art: Aufführungen, Diskussionsrunden und Begegnungen mit Künstler/ inne/n, Regisseuren sowie Persönlichkeiten aus der Politik im Teatro Cristallo, an der Universität in Bozen und im Grieser Stadttheater. Erinnern wir uns also an die dem Theater immanente und wesentliche Vorreiterfunktion, die dazu verpflichtet, mögliche Szenarien, gegenwärtige wie zukünftige, zu denken und darzustellen. 27 28 21 gennaio / Jänner 2015 Teatro Cristallo Incontro con / Begegnung mit ARNO KOMPATSCHER & GUIDO DE NICOLÒ IDENTITÀ / IDENTITÄT (I): IDENTITÀ DI CARTA / IDENTITÄT AUS PAPIER La carta d’identità è il documento principale di identificazione, quello che ci distingue da tutte le altre persone. È un’identità messa per iscritto eppure si trasforma continuamente durante l’esistenza, tanto che occorre rinnovarla ogni 10 anni, perché possono cambiare residenza, nazionalità, altezza eccetera. Hanno dovuto persino abolire alcune voci, “stato civile” e “professione”, perché si modificano troppo velocemente. Eppure, molto spesso, preferiamo continuare a definirci attraverso un’identità fissa e immutabile dalla nascita alla morte. Perché? Le identità sono di carta? ore 20.30 Uhr Die Identitätskarte ist das Identifizierungsdokument par excellence, das uns als einzigartig ausweist. Ein Stück Papier, das unsere Identität festlegt, auch wenn es alle 10 Jahre zu erneuern ist, weil sich Wohnsitz, Staatsangehörigkeit, Größe und anderes mehr ändern können. Vorgaben wie „Familienstand“ und „Beruf“ mussten sogar herausgenommen werden, weil die entsprechenden Angaben erfahrungsgemäß zu häufig ersetzt werden müssen. Trotzdem ziehen es die allermeisten von uns vor, ihre Identität als etwas zu betrachten, das zeitlebens gleich bleibt. Warum? Sind Identitäten etwa nur aus Papier? o t t e g o pr ntità e d i moderatore / Moderator Massimiliano Boschi 29 4 febbraio / Februar 2015 ore 20.30 Uhr Teatro Cristallo Incontro con / Begegnung mit CHRISTIAN TOMMASINI, PHILIPP ACHAMMER, PETER BOSSMAN IDENTITÀ / IDENTITÄT (II): IDENTITÀ DI CONFINE / IDENTITÄT IN GRENZGEBIETEN Pirano è una città dell’Istria in cui si parla Sloveno e Italiano, cartelli e scuole di ogni ordine sono bilingue. Il primo cittadino si chiama Peter Bossman ed è nato in Ghana. Il sindaco di Pirano spiega l’apertura verso le diversità dei suoi concittadini con la sua storia: “Pirano è una città di frontiera, è stata austriaca, italiana e jugoslava prima di essere slovena e questa eredità ci ha spinto ad essere più aperti verso l’esterno.” Anche Bolzano è di frontiera. Anche Bolzano è bilingue. Anche Bolzano è aperta? moderatore / Moderator Massimiliano Boschi 30 Piran ist eine Stadt Istriens, in der man Slowenisch und Italienisch spricht. Schilder und Schulen jeder Stufe sind zweisprachig. Der Bürgermeister heißt Peter Bossman und wurde in Ghana geboren. Die Offenheit, mit der seine Mitbürger/innen der Vielfalt begegnen, hat seiner Meinung nach in der Geschichte des Landes ihre Gründe: “Piran ist eine Grenzstadt, die erst österreichisch, dann italienisch, später jugoslawisch war und heute zu Slowenien gehört. Auf dem Hintergrund dieser bewegten Vergangenheit haben wir uns zu Menschen entwickelt, die aufgeschlossen über ihre Grenzen hinaus blicken.” ARTE DELLA DIVERSITà / KUNST DER VIELFALT 2014 | 15 5a edizione / 5. Ausgabe INGRESSO / EINTRITT intero / voller Preis € 10 ridotto / reduzierter Preis € 5 “Nessi” (A.Bergonzoni) intero / voller Preis € 15 ridotto / reduzierter Preis € 10 Abbonamento a tutti gli spettacoli Abonnement für alle Vorführungen intero / voller Preis € 50 Studenti / Studenten € 30 INGRESSO incontri / EINTRITT begegnungen libero / frei prenotazioni / Vormerkungen Teatro La Ribalta ONLUS T: 0471 324943 [email protected] direzione artistica / künstlerische Leitung Antonio Viganò direzione generale / Intendanz Wolfgang Obwexer direzione organizzativa e biglietteria / Organisation und Kartenverkauf Martina Zambelli amministrazione / Verwaltung Petra Bisaglia direzione tecnica / technische Leitung Enrico Peco direzione laboratorio / Leitung der Werkstatt Paola Guerra grafica e impaginazione / Grafik und Layout Alessandra Pellegrino - studio23esimo.it foto copertina / Titelfoto Piero Tauro CoopERATIVA Sociale / SOZIALGENOSSENSCHAFT ONLUS Accademia Arte della Diversità / Akademie Kunst der Vielfalt, Teatro La Ribalta Corso Libertà / Freiheitsstraße 50, 39100 Bolzano / Bozen www.teatrolaribalta.it lebenshilfe onlus Via-Galileo-Galilei-Straße 4/c, 39100 Bozen / Bolzano www.lebenshilfe.it 33
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