Atto T0AZDZ Settore T Ecologia e Ambiente Servizio AU Ecologia e ambiente U.O. 0030 Rifiuti e Cave Ufficio TSUS Uff. Controllo Suolo e Sottosuolo C.d.R. 0023 Ecologia e Ambiente Autorizzazione operazioni recupero N. Reg. Decr. 333/2014 N. Protocollo 84035/2014 Data 4/08/2014 1 Oggetto: Ditta Antiga S.r.l., via Piave, 38, Vazzola. Rettifica e integrazione D.D.P. n. 227/2014. IL DIRIGENTE RICHIAMATO il D.D.P. n. 31 del 19/01/2011, con il quale è stato approvato il progetto della ditta Antiga S.r.l. relativo alla modifica e all'ampliamento dell'impianto già autorizzato con D.D.P. n. 598/2008, ubicato in Comune di Vazzola (TV), in Via Piave, 38, su un’area catastalmente identificata al foglio n. 23, mapp. 482, sub3 e sub4; RICHIAMATO il D.D.P. n. 227 del 23/05/2014, con il quale la ditta Antiga dell'impianto S.r.l. di è recupero stata di autorizzata rifiuti non all'esercizio pericolosi di cui sopra, come da documentazione assunta al prot. n. 97658 del 25/09/2009 e n. 117672 del 12/11/2010, aggiornata in data 27/03/2014, prot. n. 32677 e in data 14/04/2014, prot. n. 38986; RILEVATO che, per mero errore materiale, al punto 1, Sezione B Pag. 1 di 3 dell'Allegato tecnico al provvedimento soprarichiamato è stato omesso il CER 191207 “legno”, e che al punto 2 del medesimo Allegato, tra i CER elencati nella definizione del quantitativo massimo stoccabile, non è stato riportato il CER 101112 “vetro”; VISTA, inoltre, la richiesta della ditta del 27/06/2014, assunta al prot. n. 67471 nella medesima data, di poter ricevere presso l'impianto rifiuti riconducibili al CER 070213 “rifiuti plastici” e al CER 160119 “plastica” sui quali svolgere attività R13 nonché attività separazione del di selezione materiale e cernita indesiderato e finalizzata alla alla produzione di frazioni merceologiche omogenee destinate a successivo recupero (R12); CONSIDERATO tipologia che i codici CER merceologica dei richiesti rifiuti già sono della medesima autorizzati e che la richiesta non comporta modifiche del lay out impiantistico e dei quantitativi complessivi di rifiuti gestiti presso l'impianto e che, pertanto, può essere autorizzata ai sensi dell'art. 26, comma 6, della L.R. n. 3/2000 mediante modifica dell'autorizzazione all'esercizio; RITENUTO di autorizzare la modifica richiesta dalla ditta in data 27/06/2014, rettificare con nota l'Allegato assunta tecnico al al prot. D.D.P. n. 67471, n. e di 227/2014, sostituendolo con l'Allegato al presente provvedimento; VISTI il D.Lgs. n. 152/2006 e la L.R. n. 3/2000; VISTO il D.Lgs. n. 49 del 14/03/2014 relativo alla disciplina Pag. 2 di 3 dei RAEE; VISTO il D.M. 5/02/1998; VISTI il D.Lgs. 267/2000 e il Regolamento Provinciale di Organizzazione; ATTESTATA la legittimità, la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa, la completezza dell'istruttoria condotta nonché il rispetto dei termini ai sensi dell'art. 147 bis del D.Lgs. n. 267/2000; DECRETA ART. 1 – L'Allegato tecnico al D.D.P. n. 227 del 23/05/2014 è sostituito dall'Allegato al presente provvedimento. ART. 2 - Rimane valido quanto previsto nel D.D.P. n. 227 del 23/05/2014 non in contrasto con il presente provvedimento. ART. 3 - Sono fatti salvi gli eventuali diritti di terzi nonché l'obbligo di acquisire le autorizzazioni e/o concessioni di competenza di altri Enti. ART. 4 - Il presente provvedimento va trasmesso alla Ditta, alla Regione Veneto, all'A.R.P.A.V. di Treviso, al Comune di Vazzola, all'Osservatorio Regionale sui Rifiuti dell’A.R.P.A.V., affisso all'albo della Provincia ed a quello del Comune. Dott.ssa Elisabetta Perona Avvertenza per coloro ai quali il presente atto è inviato tramite posta elettronica certificata o fax. - La firma autografa è sostituita dall'indicazione del nominativo a mezzo stampa ai sensi dell'art.3, comma 2, del D.Lgs.39/93. - Il presente atto ha piena efficacia legale ed è depositato agli atti dell’Amministrazione Provinciale di Treviso. Pag. 3 di 3 e va Allegato Tecnico Oggetto: Ditta Antiga S.r.l.,via Piave, 38, Vazzola. Autorizzazione all'esercizio impianto di recupero di rifiuti non pericolosi. D.Lgs. n. 152/2006, L.R. 3/2000 Atto: T0AZDZ SEZIONE A. INFORMAZIONI GENERALI..........................................................................1 Identificazione Ditta......................................................................................1 Ubicazione Impianto......................................................................................1 Classificazione impianto di gestione dei rifiuti.......................................................2 SEZIONE B. GESTIONE DEI RIFIUTI..............................................................................2 Rifiuti Conferibili..........................................................................................2 Quantitativi gestibili......................................................................................4 Operazioni di recupero e cessazione della qualifica di rifiuto (EOW).............................4 Altre Prescrizioni...........................................................................................5 SEZIONE E. SCARICHI IDRICI......................................................................................8 RACCOMANDAZIONI E RICHIAMI NORMATIVI...................................................................9 SEZIONE A. INFORMAZIONI GENERALI. Identificazione Ditta Ragione Sociale Ditta/Ente Antiga S.r.l. Codice Fiscale e P.IVA P.IVA 04023970264 n. REA 316743/TV Sede Legale Comune di Conegliano via Padova n. 96 Sistema di controllo della qualità: □ □ □ □ □ NO Certificazione UNI-EN ISO 9.000 Certificazione UNI-EN ISO 14.000 Certificazione UNI-EN ISO 18.000 Registrazione EMAS Certificazione ai sensi dell'art. 6 comma 5 del Regolamento CE n. 333/2011 Certificazione ai sensi dell'art. 5 comma 5 del Regolamento CE n. 715/2013 Ubicazione Impianto Comune Vazzola Indirizzo Via Piave, 38 Dati Catastali Foglio 23 Mappali 482, sub3, sub4 Coordinate Geografiche 45°48'33.42"N 12°20'51.37"E Classificazione in base allo strumento urbanistico comunale D1-2 artigianale di completamento N.T.A. Art. 28 Variante Urbanistica NO Superficie 4.780 mq complessivi, di cui 1.840 mq coperti, 2.530 mq pavimentati e 410 mq a verde Via Cal di Breda, 116 - 31100 Treviso P.IVA 01138380264 C.F. 80008870265 Atto T0AZDZ Pag. 1 di 8 Allegato Tecnico Oggetto: Ditta Antiga S.r.l.,via Piave, 38, Vazzola. Autorizzazione all'esercizio impianto di recupero di rifiuti non pericolosi. D.Lgs. n. 152/2006, L.R. 3/2000 Classificazione impianto di gestione dei rifiuti N. Linea 1 2 Tipo impianto Dettaglio Impianto SELEZIONE E RECUPERO STOCCAGGIO RECUPERO SECCHI STOCCAGGIO Operazione Selezione/recupero metalli R4 R13 Selezione/recupero legno R3 R13 Selezione e cernita R12 R13 Messa in Riserva R13 SEZIONE B. GESTIONE DEI RIFIUTI Rifiuti Conferibili 1. Presso l'impianto di recupero possono essere conferiti i rifiuti di cui alla seguente tabella; per ogni CER sono indicate le operazioni di recupero consentite. CER Descrizione SELEZIONE E RECUPERO STOCCAGGIO RECUPERO SECCHI RECUPERO SECCHI SELEZIONE E Selezione/recupero Selezione/recupero CERNITA metalli legno Sola messa in riserva R13-R12 02 01 04 rifiuti plastici imballaggi) (ad esclusione degli R13-R4 R13-R3 R13 X X segatura, trucioli, residui di taglio, legno, pannelli di truciolare e piallacci 03 01 05 diversi da quelli di cui alla voce 03 01 04 X X 07 02 13 rifiuti plastici X X 10 02 10 scaglie di laminazione X X 10 11 12 rifiuti di vetro diversi da quelli di cui alla voce 10 11 11 X 11 05 01 zinco solido X X X 12 01 01 limatura e trucioli di materiali ferrosi X X X 12 01 02 polveri e particolato di materiali ferrosi X X X 12 01 03 limatura e trucioli di materiali non ferrosi X X X 12 01 04 polveri e particolato di materiali non ferrosi X X X 12 01 05 limatura e trucioli di materiali plastici X X 15 01 01 imballaggi di carta e cartone X X 15 01 02 imballaggi in plastica X X 15 01 03 imballaggi in legno X 15 01 04 imballaggi metallici X X 15 01 05 imballaggi in materiali compositi X X 15 01 06 imballaggi in materiali misti X X Via Cal di Breda, 116 - 31100 Treviso P.IVA 01138380264 C.F. 80008870265 Atto T0AZDZ Pag. 2 di 8 X X Allegato Tecnico Oggetto: Ditta Antiga S.r.l.,via Piave, 38, Vazzola. Autorizzazione all'esercizio impianto di recupero di rifiuti non pericolosi. D.Lgs. n. 152/2006, L.R. 3/2000 CER Descrizione SELEZIONE E RECUPERO STOCCAGGIO RECUPERO SECCHI RECUPERO SECCHI SELEZIONE E Selezione/recupero Selezione/recupero CERNITA metalli legno Sola messa in riserva R13-R12 R13-R4 15 01 07 imballaggi in vetro R13-R3 R13 X 16 01 17 metalli ferrosi X X X 16 01 18 metalli non ferrosi X X X 16 01 19 plastica X X 16 01 20 vetro X apparecchiature fuori uso, diverse da 16 02 14 quelle di cui alle voci da 16 02 09 a 16 02 X X X X X X 13 componenti rimossi da apparecchiature 16 02 16 fuori uso, diversi da quelli di cui alla voce 16 02 15 17 02 01 legno X X 17 02 02 vetro X 17 02 03 plastica X X 17 04 01 rame, bronzo, ottone X X X 17 04 02 alluminio X X X 17 04 03 piombo X X X 17 04 04 zinco X X X 17 04 05 ferro e acciaio X X X 17 04 06 stagno X X X 17 04 07 metalli misti X X X 17 04 11 cavi, diversi da quelli di cui alla voce 17 04 10 X 19 01 18 rifiuti della pirolisi, diversi da quelli di cui alla voce 19 01 17 X X X 19 10 01 rifiuti di ferro e acciaio X X X 19 10 02 rifiuti di metalli non ferrosi X X X 19 12 02 metalli ferrosi X X X 19 12 03 metalli non ferrosi X X X 19 12 04 plastica e gomma X X 19 12 07 legno X X 20 01 01 carta e cartone X X X 20 01 02 vetro X apparecchiature elettriche ed elettroniche 20 01 36 fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci 20 01 21, 20 01 23 e 20 01 35 legno, diverso da quello di cui alla voce 20 X X X 20 01 38 01 37 X X 20 01 39 plastica X X 20 01 40 metallo X Via Cal di Breda, 116 - 31100 Treviso P.IVA 01138380264 C.F. 80008870265 Atto T0AZDZ Pag. 3 di 8 X X Allegato Tecnico Oggetto: Ditta Antiga S.r.l.,via Piave, 38, Vazzola. Autorizzazione all'esercizio impianto di recupero di rifiuti non pericolosi. D.Lgs. n. 152/2006, L.R. 3/2000 Quantitativi gestibili 2. I quantitativi di rifiuti ammessi all’impianto sono i seguenti: a) quantitativo istantaneo massimo stoccabile di rifiuti in ingresso: 1.105 t, di cui : • 461,5t di rifiuti metallici riconducibili ai seguenti codici CER previsti alle tipologie 3.1 e 3.2 dell'Allegato 1 suballegato 1 del DM 5/2/1998 : 100210, 110501, 120101, 120102, 120103, 120104, 150104, 160117, 170401, 170402, 170403, 170404, 170405, 170406, 170407, 190118, 191002, 191202, 200140; • 643,5t di rifiuti riconducibili ai seguenti codici CER: 020104, 030105, 101112, 120105, 150101, 150102, 150103, 150105, 150106, 150107, 160118, 160120, 160214,160216, 170201, 170202, 170203, 170411, 191001, 191203, 191204, 200101, 200102, 200136, 200138, 200139; • i rifiuti prodotti non devono superare il quantitativo di 21t. b) quantitativo annuale massimo di rifiuti ritirabili e trattabili presso l'impianto: 2.400 t. Operazioni di recupero e cessazione della qualifica di rifiuto (EOW) 3. La ditta è autorizzata a svolgere le seguenti attività di recupero: a) operazione di esclusiva messa in riserva (R13) di rifiuti per l'avvio a recupero presso altri impianti; b) operazione di messa in riserva (R13) di rifiuti funzionale all'attività di recupero dell'impianto; c) operazioni di recupero R12, come di seguito descritte: c.1) operazioni di selezione e cernita dei rifiuti, finalizzate alla separazione del materiale indesiderato e alla produzione di frazioni merceologiche omogenee destinate a successivo recupero; d) operazione di recupero dei metalli (R4); e) operazione di recupero di imballaggi di legno costituiti da pallet (R3) mediante sostituzione degli elementi danneggiati, subordinatamente alla trasmissione della documentazione richiesta dall'art. 4. 4. I prodotti dell'attività di recupero per cessare la qualifica di rifiuto devono rispondere alle condizioni definite dal comma 1 dell'art. 184-ter del D.Lgs. n. 152/2006, da quanto stabilito dalla disciplina comunitaria e, nelle more dell'adozione dei decreti di cui al comma 2 dell'art. 184-ter del D.Lgs. n. 152/2006, alle specifiche dettate dal D.M. 5/2/1998. 5. Il recupero dei rifiuti ferrosi e non ferrosi costituiti da alluminio deve avvenire nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento CE n. 333/2011 e per i rifiuti di rame e leghe di rame di quanto previsto dal Regolamento UE n. 715/2013. 6. Ai fini del rispetto di quanto previsto dal punto 4 , i materiali ottenuti dall'attività di recupero cessano la qualifica di rifiuto solo se rispettano le seguenti specifiche: a) i prodotti ferrosi e i prodotti non ferrosi costituiti da alluminio devono rispettare i criteri previsti dal Regolamento CE n. 333/2011; b) i prodotti non ferrosi ottenuti dall'attività di recupero cessano la qualifica di rifiuto solo se rispettano le specifiche di cui ai punti 3.2.3c e 3.2.4c dell'allegato 1, suballegato 1 del D.M. 05/02/98; Via Cal di Breda, 116 - 31100 Treviso P.IVA 01138380264 C.F. 80008870265 Atto T0AZDZ Pag. 4 di 8 Allegato Tecnico Oggetto: Ditta Antiga S.r.l.,via Piave, 38, Vazzola. Autorizzazione all'esercizio impianto di recupero di rifiuti non pericolosi. D.Lgs. n. 152/2006, L.R. 3/2000 c) i prodotti costituiti da rame e leghe di rame devono rispettare i criteri previsti dal Regolamento CE n. 715/2013; d) gli imballaggi in legno (pallet) in buono stato, derivanti dal disassemblaggio dei RAEE ed eventualmente riparati, possono essere riutilizzati e commercializzati dalla Ditta, qualora soddisfino le condizioni per la cessazione della qualifica di rifiuto definite dall'art. 184-ter del D.Lgs. 152/2006. I materiali ottenuti dalla lavorazione che non rispettino i requisiti di cui sopra devono essere considerati rifiuti e come tali gestiti. Altre Prescrizioni 7. In riferimento alle categorie di cui all'allegato I del D.Lgs. 49/2014, la Ditta è autorizzata a ritirare e trattare RAEE appartenenti ai seguenti raggruppamenti: 1. grandi elettrodomestici; 2. piccoli elettrodomestici; 3. apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni; 4. apparecchiature di consumo; 6. strumenti elettrici ed elettronici; 7. giocattoli e apparecchiature per il tempo libero e lo sport; 9. strumenti di monitoraggio e controllo; 10. distributori automatici. 8. È vietato il ritiro di RAEE classificati come pericolosi e/o contenenti sostanze lesive per l'ozono, quali possono essere frigoriferi, televisori, monitor di computer, tubi fluorescenti, pannelli fotovoltaici. 9. La Ditta deve accertarsi che la caratterizzazione del rifiuto in ingresso e l'attestazione della non pericolosità siano effettuate con le seguenti modalità: a) la classificazione di non pericolosità, ai sensi della parte IV del D.Lgs. 152/2006, dei rifiuti identificati mediante riferimento specifico o generico a sostanze pericolose, deve essere supportata da analisi che dimostrino la non pericolosità, o, in alternativa, da scheda tecnica che certifichi l'assenza di sostanze pericolose; sia l'analisi che la scheda tecnica devono essere predisposte sulla base delle seguenti informazioni: • provenienza: ciclo produttivo, • materie prime impiegate, • eventuali esiti di autocontrollo, • informazioni merceologiche o analitiche o altra documentazione specifica; b) il campionamento, le analisi e la predisposizione delle schede tecniche sono effettuate a cura del titolare dell’impianto ove i rifiuti sono prodotti almeno in occasione del primo conferimento all'impianto di recupero e successivamente ogni 24 mesi e, comunque, ogni volta che intervengano modifiche sostanziali nel processo di produzione del rifiuto; c) il campionamento dei rifiuti deve essere effettuato da personale qualificato, alle dipendenze del laboratorio incaricato delle analisi o da esso designato e, comunque, da soggetto terzo rispetto al produttore del rifiuto e alla Ditta; il campionamento va effettuato secondo le norme UNI 10802; d) per le analisi si devono applicare metodiche standardizzate o riconosciute valide a livello nazionale, Via Cal di Breda, 116 - 31100 Treviso P.IVA 01138380264 C.F. 80008870265 Atto T0AZDZ Pag. 5 di 8 Allegato Tecnico Oggetto: Ditta Antiga S.r.l.,via Piave, 38, Vazzola. Autorizzazione all'esercizio impianto di recupero di rifiuti non pericolosi. D.Lgs. n. 152/2006, L.R. 3/2000 comunitario o internazionale; e) le certificazioni di non pericolosità dei rifiuti e le analisi devono essere conservate presso la Ditta a disposizione dell’autorità di controllo per un periodo di cinque anni. 10. Fermo restando quanto previsto dai regolamenti CE n. 333/2011 e n. 715/2013, la certificazione analitica e/o le verifiche tecniche per la cessazione della qualifica di rifiuto sono da intendersi valide esclusivamente per il lotto a cui si riferiscono e devono essere tracciate mediante adeguata procedura gestionale. 11. Il rifiuto non conforme rinvenuto presso l'impianto deve essere gestito con idonea procedura volta ad evitare rischi ambientali e assicurare il corretto smaltimento del rifiuto, in particolare: a) deve essere posto in aree di stoccaggio dedicate e dotate degli opportuni sistemi di sicurezza e presidi ambientali a seconda della tipologia di rifiuto; b) deve essere messo in carico sul registro utilizzando il codice più appropriato, specificando nelle annotazioni che si tratta di un rifiuto rinvenuto occasionalmente in una partita di rifiuti ritirata ed il produttore (cliente) deve essere informato dell’accaduto; devono, inoltre, essere attivate opportune procedure finalizzate a evitare, per quanto possibile, il ripetersi di conferimenti anomali. 12. L'esercizio dell'attività deve avvenire nel rispetto dei principi di cui all'art. 177, comma 4 del D.Lgs. 152/2006 e delle seguenti prescrizioni: a) le aree ove si svolgono le attività di ricezione, deposito e lavorazione devono essere mantenute distinte tra loro; in particolare devono essere individuate mediante idonea cartellonistica le aree dedicate a: • i rifiuti destinati alla sola messa in riserva (R13); • i rifiuti messi in riserva (R13) che devono essere avviati al trattamento; • i rifiuti esitati dalle operazioni di trattamento; • il materiale recuperato che ha cessato di essere rifiuto ai sensi dell'art. 184-ter del D.Lgs. 152/2006; • i rifiuti prodotti dalle attività di manutenzione dell'impianto; b) tutti i rifiuti vanno identificati con i rispettivi codici, secondo l'All. D, Parte IV, del D.Lgs. 152/2006, mediante apposita cartellonistica riportante il codice CER corrispondente; nel caso di cumuli, la separazione tra diverse tipologie di rifiuti deve essere effettuata tramite new jersey o adeguata distanza fisica. Inoltre, i contenitori o i cumuli del rifiuto in esclusiva messa in riserva vanno contrassegnati anche dalla sigla “ESCLUSIVA MESSA IN RISERVA R13”; c) l'esercizio dell'attività non deve dar luogo a emissioni di polveri, esalazioni e rumori tali da arrecare danno all'ambiente e/o alla salute umana; d) è vietata la lavorazione di rifiuti polverulenti e/o umidi. Tali rifiuti, qualora rientranti nei codici autorizzati, possono essere gestiti in esclusiva messa in riserva in contenitori con caratteristiche tecniche adatte ad evitare dispersioni di polveri e liquidi; e) lo stoccaggio sul piazzale esterno dei pallets in ingresso e dei rifiuti legnosi prodotti dal loro trattamento può essere effettuato esclusivamente per materiale pulito, non contaminato da sostanze estranee al legno, e che non dia luogo a rilasci di sostanze sul suolo; f) la verifica e le procedure di accettazione dei rifiuti all'impianto nonché la loro gestione, le modalità di stoccaggio e di trattamento e la dislocazione delle aree devono essere conformi a quanto descritto nel Piano di Gestione Operativa trasmesso dalla Ditta con la documentazione del 10/11/2010, assunta al prot. prov. n. 117672 del 12/11/2010, recependo le prescrizioni di cui al presente provvedimento; Via Cal di Breda, 116 - 31100 Treviso P.IVA 01138380264 C.F. 80008870265 Atto T0AZDZ Pag. 6 di 8 Allegato Tecnico Oggetto: Ditta Antiga S.r.l.,via Piave, 38, Vazzola. Autorizzazione all'esercizio impianto di recupero di rifiuti non pericolosi. D.Lgs. n. 152/2006, L.R. 3/2000 g) la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) deve essere condotta in conformità al D.Lgs. 49/2014 e ai successivi decreti attuativi; h) devono essere rispettate le norme tecniche, antincendio, di sicurezza e di igiene previste dalla legislazione vigente e dai regolamenti comunali, nonché, nel rispetto dei limiti della classificazione acustica del comune di Vazzola, e garantita una costante pulizia dell'area; i) il responsabile tecnico dello stabilimento è tenuto a porre in atto misure e provvedimenti di sicurezza e antincendio in relazione alle caratteristiche e all'articolazione dell'attività, nel rispetto della normativa vigente in materia antincendio e di sicurezza nei luoghi di lavoro; j) la Ditta può detenere in impianto quantitativi di materiale superiori a quelli previsti dal D.P.R. 151/2011 per le diverse tipologie solo subordinatamente all'adeguamento alla normativa antincendio; k) la ditta deve garantire la sorveglianza radiometrica dei materiali metallici secondo quanto previsto dagli artt. 107 e 157 del D.Lgs. n. 230/95 e dal D.Lgs. n. 100/11; l) il ricevimento presso l'impianto di rifiuti urbani è subordinato al rispetto di quanto previsto dal Capo III Titolo I della Parte IV del D.Lgs 152/2006 “Servizio di gestione integrata dei rifiuti” e dalla vigente normativa in materia di affidamento dei servizi pubblici e di pianificazione regionale in materia di rifiuti urbani; m) i rifiuti in impianto devono essere gestiti per lotti, in modo che ne sia garantita la tracciabilità dal loro ingresso in impianto, alla loro uscita dall'impianto come rifiuto selezionato e/o raggruppato ovvero alla cessazione della qualifica di rifiuto e alla successiva cessione come materia o prodotto. 13. In caso di incidenti (ad esempio incendi e/o accidentali fuoriuscite di liquidi oleosi) la Ditta deve porre immediatamente in essere tutte le misure volte a limitare il danno e l'eventuale inquinamento, rimanendo fermi gli obblighi di cui agli artt. 242 e 249 del D.Lgs 152/2006. 14. La Ditta deve garantire la presenza nell'impianto di un deposito di materiali atti all'assorbimento di liquidi inquinanti in caso di sversamenti accidentali e/o incidenti di cui al punto precedente. Via Cal di Breda, 116 - 31100 Treviso P.IVA 01138380264 C.F. 80008870265 Atto T0AZDZ Pag. 7 di 8 Allegato Tecnico Oggetto: Ditta Antiga S.r.l.,via Piave, 38, Vazzola. Autorizzazione all'esercizio impianto di recupero di rifiuti non pericolosi. D.Lgs. n. 152/2006, L.R. 3/2000 SEZIONE E. SCARICHI IDRICI 15. L'impianto di disoleazione, che prevede lo smaltimento delle acque meteoriche trattate in un bacino a tenuta di evapo–traspirazione, deve essere gestito alle seguenti condizioni: • Il lavaggio del filtro e la sua sostituzione, nonché la pulizia e la manutenzione dell'impianto di disoleazione vanno effettuate regolarmente e a impianto inattivo. In particolare le vasche di decantazione e disoleazione devono essere mantenute in efficienza mediante periodici svuotamenti e pulizie, in maniera da evitare che l'eccessiva presenza di fanghi e oli pregiudichi l'efficacia del processo di depurazione. Il tutto deve essere registrato in un quaderno di manutenzione. Deve, inoltre, essere garantita la tenuta idraulica delle condotte e tubazioni delle reti di raccolta delle acque meteoriche, delle vasche dell'impianto di disoleazione e del bacino a tenuta di evapo– traspirazione e devono essere adottati tutti gli accorgimenti e precauzioni volte a evitare spanti accidentali sul suolo e nel sottosuolo. 16. È vietato immettere nelle reti di raccolta e di scarico delle acque meteoriche, nell'impianto di disoleazione e nel bacino a tenuta di evapo-traspirazione reflui diversi da quelli previsti nella domanda. 17. Qualunque interruzione, anche parziale, nel funzionamento dell'impianto di disoleazione deve essere comunicata a questa Amministrazione. 18. L'attivazione dello scarico dell'impianto di disoleazione delle acque meteoriche di dilavamento è subordinato al rilascio, da parte di questa Amministrazione, di apposita autorizzazione previo inoltro della relativa istanza. IL DIRIGENTE Dott. Simone Busoni RACCOMANDAZIONI E RICHIAMI NORMATIVI Al fine di facilitare la ditta nella corretta individuazione dei codici CER dei rifiuti prodotti dall'attività secondo le disposizioni fornite nell'introduzione all'allegato D del D.Lgs. 152/2006 si ricorda che: • ai rifiuti esitati dalla selezione e cernita, risulta idonea l'attribuzione di un codice del capitolo 19.12.XX; • lo scarto dell'attività di recupero può essere ricondotto al CER 19.12.12 qualora non sia ascrivibile ad un CER del capitolo 19 più adatto alla tipologia del materiale. La Ditta deve tenere appositi quaderni di registrazione dei controlli di esercizio eseguiti e degli interventi di manutenzione programmata e straordinaria sui macchinari, così come previsto dall'art. 28, comma 2, della L.R. 3/2000. La presente autorizzazione è rinnovabile ai sensi dell'art. 208, comma 12 del D.Lgs 152/2006; la domanda di rinnovo deve essere presentata all'Amministrazione provinciale almeno centottanta giorni prima della scadenza. Avvertenza per coloro ai quali il presente atto è inviato tramite posta elettronica certificata o fax. La firma autografa è sostituita dall'indicazione del nominativo a mezzo stampa ai sensi dell'art.3, comma 2, del D.Lgs.39/93. Il presente atto ha piena efficacia legale ed è depositato agli atti dell'Amministrazione Provinciale di Treviso. Via Cal di Breda, 116 - 31100 Treviso P.IVA 01138380264 C.F. 80008870265 Atto T0AZDZ Pag. 8 di 8 Allegato Tecnico Oggetto: Ditta Antiga S.r.l.,via Piave, 38, Vazzola. Autorizzazione all'esercizio impianto di recupero di rifiuti non pericolosi. D.Lgs. n. 152/2006, L.R. 3/2000
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