Informatore della Comunità Pastorale di Bareggio Parrocchie SS. Nazaro e Celso e Madonna Pellegrina Anno XXIII n° 9 - Novembre 2014 Il Campo è il Mondo Vie da percorrere incontro all’umano ilponte La comunicazione per la comunione Essere santi non è un privilegio di pochi. ■ Don Marco, un nuovo diacono per la nostra Comunità pagina 6 ■ Padre Martinho, un missionario tra noi pagina 7 La santità è una vocazione per tutti Papa Francesco Informazioni utili 2 Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa di Bareggio Parrocchie SS. Nazaro e Celso e Madonna Pellegrina Parrocchia Santi Nazaro e Celso Piazza Cavour, 37 - Tel. 02.901.33.17 www.parrocchiabareggio.it E-mail: [email protected] Sante Messe Parrocchia SS. Nazaro e Celso: Lunedì, martedì, mercoledì: ore 8 - 18 Giovedì: ore 9 -18 Venerdì ore 18 Sabato ore 8 - 18 (vigiliare) Domenica e festivi: 8 - 9.30 - 11 - 18 Oratorio: via IV Novembre, tel./fax 02.902.72.87 - www.oratoridibareggio.it Archivio parrocchiale: Tel. 02.901.33.17 dal lunedì al venerdì: 9 - 11 e 17 - 19 Parrocchia Madonna Pellegrina Via Vittorio Veneto, 1 - Tel. 02.901.30.41 www.parrocchie.it/bareggio/mpellegrina E-mail: [email protected] Sante Messe Parrocchia Madonna Pellegrina: Lunedì, martedì, giovedì, venerdì: ore 8 Mercoledì: ore 18 Sabato: ore 8 - 18.30 (vigiliare) Domenica: ore 8.30 - 9.30 (Brughiera) - 10.30 Oratorio: via Novara 27, tel. 02.902.78.794 - www.oratoridibareggio.it Archivio parrocchiale: Tel. 02.901.30.41 dal lunedì al venerdì: 9 - 11; Il parroco è presente al mercoledì mattina Sacerdoti: • don Luigi Verga, parroco - Tel. 02.901.33.17 - 339 64.62.708 • don Giovanni Beltramini coadiutore - Tel. 0290362399 • don Giacinto Tunesi coadiutore - Tel. 02.901.30.41 - 335.61.86.326 • don Marco Cazzaniga diacono - Tel.02.902.72.87 (presente in oratorio da sabato a martedì mattina) Orari confessioni: tutti i giorni prima e dopo le S. Messe, sabato dalle 14.30 alle 18.30 Centro di Ascolto: via Novara 27, tel. e fax: 02.9013041 - giovedì: 17-19 - sabato: 15-17 Scuola Materna “Don Severino Fracassi”: via Matteotti 14, tel. 02.901.32.56 Libreria 2000: Corso Italia 1, tel/fax: 02.903.60.234 Centro di Consulenza per la famiglia del Decanato di Magenta Via S. Martino 13 - 20013 Magenta - tel. 02.97.90.949 ilponte Mensile di vita della Chiesa e attualità Registrazione presso il Tribunale di Milano N 954 del 16 dicembre 2005 Direttore Responsabile: Gerolamo Castiglioni Responsabile di Redazione: Monica Olati Stampa: Real Arti Lego - Corbetta (MI) - tel. 02.972111 3Editoriale Grati al Signore per i doni che ci ha fatto ■ Don Luigi Parroco Carissimi Fratelli inizio questo nuovo articolo per la bella rivista parrocchiale “Il Ponte” ringraziando Dio che ancora una volta si è ricordato della nostra Comunità Pastorale “Maria Madre della Chiesa”, in quanto, tramite l’Arcivescovo Card. Angelo Scola, ci ha inviato il Diacono don Marco Cazzaniga e il sacerdote don Martino, proveniente dal Mozambico. La presenza di don Martino, che svolge per il popolo di Dio di Bareggio l’esercizio della celebrazione dei Sacramenti, ricorda a ogni fedele che l’azione di Gesù Cristo e dello Spirito Santo sono legati oggettivamente all’ordinazione sacerdotale, a prescindere dalle caratteristiche umane o caratteriali dei preti. Lo ringraziamo anticipatamente e con lui la sua giovane Chiesa africana e poniamo nei nostri cuori e nelle nostre menti la domanda “È venuto il momento in cui le Chiese africane devono ri-evangelizzare i popoli europei, compreso quello italiano? Non è forse la società consumistica attuale che ha spento nell’uomo moderno il desiderio di Dio? Non è forse vero che la cultura moderna occidentale tende a porre l’uomo padrone della sua vita e di tutta la realtà? Ma questa prospettiva non è ingannevole in quanto annulla l’umanità della persona?” Le comunità dei ragazzi e dei giovani, ma anche quelle degli adulti, hanno accolto con gioiosa speranza il diacono don Marco che diventerà sacerdote il prossimo 13 giugno. Si occuperà, in comunione con tutti i sacerdoti della parrocchia, del lavoro pastorale negli oratori e nei vari gruppi, dai preadolescenti ai Giovani. Occorre accompagnarlo con la preghiera e con la responsabilità nel suo compito educativo; in comunione con lui e con l’intera comunità pastorale sarà possibile da parte di tutti (giovani, catechisti, animatori vari, sacerdoti, insegnanti ecc.) diventare operatori e costruttori di quella Comunità Educante che il nostro Cardinale Scola ha indicato come segno “incontrabile” dell’azione di Cristo Risorto, che continua a prendersi cura degli uomini, per renderli coprotagonisti di una vita di fede in grado di generare bellezza e amore per tutti. Da pochi giorni Papa Paolo VI è stato proclamato Beato, quindi indicato a tutto il popolo di Dio come un cristiano da imitare per la grandezza della sua fede, per la tenacia della sua incrollabile speranza, per la sua esperienza di carità, capace di abbracciare i bisogni umani presenti in tutto il mondo. Questo Papa spese la sua vita per rendere la Chiesa sempre più capace di annunciare Cristo e di testimoniarlo con la vita nuova del cristiano. Ha detto al termine dell’Anno Santo 1975: “È proprio ciò che noi vogliamo fare qui, al termine di questo anno santo, nel corso del quale la Chiesa, protesa con ogni sforzo verso la predicazione del vangelo a tutti gli uomini, non ha voluto fare altro che compiere il proprio ufficio di messaggera della buona novella di Gesù Cristo, proclamata in virtù di due consegne fondamentali: “Rivestitevi dell’uomo nuovo“, e “Lasciatevi riconciliare con Dio “. Vogliamo farlo in questo decimo anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II, i cui obiettivi si riassumono, in definitiva, in uno solo: rendere la Chiesa del XX secolo sempre più idonea ad annunziare il vangelo all’umanità del XX secolo”. Papa Paolo VI ha sofferto molto a causa del suo insegnamento, sempre fedele alla verità della Scrittura e della Tradizione, ma non accettato dal mondo e anche da una parte, non piccola, della “intellighenzia cattolica” sulle tematiche inerenti alla famiglia e alla procreazione e sulla interpretazione autentica del Concilio Vaticano II, indetto da Papa Giovanni XXIII e dal suo successore realizzato e concluso. E come non ricordare il suo immenso dolore per l’uccisione dell’onorevole Aldo Moro e della sua scorta ad opera delle Brigate Rosse? Così ha indicato la via a ogni battezzato e alla Chiesa intera per essere autentici: “ Conserviamo dunque il fervore dello spirito. Conserviamo la dolce e confortante gioia d’evangelizzare, anche quando occorre seminare nelle lacrime. Sia questo per noi - come lo fu per Giovanni Battista, per Pietro e Paolo, per gli altri apostoli, per una moltitudine di straordinari evangelizzatori lungo il corso della storia della chiesa - uno slancio interiore che nessuno, nè alcuna cosa segue a pagina 4 Comunità Pastorale 4 Sintesi del Consiglio Pastorale 16 ottobre 2014 Introduzione e Catechesi Adulti l Don Luigi introduce la seduta sottolineando, ancora una volta, l’importanza di capire meglio cosa significhi essere in comunione. La testimonianza cristiana avviene se c’è comunione, diversamente ognuno segue la propria visione, il proprio gruppo, pensando di prestare un servizio alla comunità, mentre invece esercita semplicemente un potere. Tale atteggiamento va superato e la presenza di Cristo deve aiutare questo cambiamento. Oggi è evidente che l’avvenimento cristiano è quasi assente nella nostra cultura, a seguito del processo di secolarizzazione iniziato molti decenni fa. Qualche esempio: l’abbandono del cammino cristiano da parte dei ragazzi subito dopo aver ricevuto i sacramenti, l’altissima percentuale di coppie di fidanzati che già convivono. Per rendere attraente e bella l’esperienza cristiana occorre vivere la comunione attraverso rapporti di fraternità. Perché si compia tale comunione occorre seguire, una modalità è quella di partecipare alla catechesi degli adulti. Quest’anno i primi due incontri affronteranno due tematiche ben precise. Nel primo, giovedì 23 ottobre, verrà proiettato l’incontro che si è tenuto quest’estate al Meeting di Rimini con padre Spadaro, gesuita, direttore di Civiltà Cattolica, che verterà sulla figura del Papa. Questa lezione ci aiuterà a capire cosa il Papa ci chiede, sia come parrocchia, sia come cristiani. Il secondo incontro, giovedì 20 novembre, seguirà la stessa modalità del primo e riguarderà la problematica della presenza cristiana nel territorio islamico. Verrà proiettato l’incontro, sempre tratto dal Meeting, con padre Pizzaballa, custode di Terrasanta. Entrambe le serate si terranno al cineteatro S. Luigi, sono invitati anche i giovani adulti. Nelle catechesi successive si riprenderà l’Evangelii Gaudium di Papa Francesco. Avvisi vari l Uso degli oratori per le feste di fine anno: il parroco comunica che all’Oratorio di S. Martino verrà organizzata un festa per i giovani, mentre all’Oratorio S. Luigi di Bareggio ne sarà organizzata una per tutte le famiglie. l Vacanze estive: verrà proposta una vacanza per i giovani, una per le famiglie della Scuola Materna Fracassi e un’altra per tutte le famiglie della Comunità. l Sante Quarantore: verranno celebrate il 14 - 15 - 16 novembre in entrambe le parrocchie con la stessa modalità di predicazione dello scorso anno. Si valuterà se fare ancora l’adorazione notturna. Segue dalla prima Grati al Signore per i doni che ci ha fatto potrà spegnere. Sia questa la grande gioia delle nostre vite impegnate. Possa il mondo del nostro tempo, che cerca ora nell’angoscia, ora nella speranza, ricevere la buona novella non da evangelizzatori tristi e scoraggiati, impazienti e ansiosi, ma da ministri del Vangelo, la cui vita irradii fervore, che abbiano per primi ricevuto in loro la gioia del Cristo, e accettino di mettere in gioco la propria vita affinchè il regno sia annunziato e la Chiesa sia impiantata nel cuore del mondo”. L’imminente memoria liturgica della Festa di tutti i Santi e la Commemorazione dei Defunti aiuti ogni cristiano a vivere questi giorni in uno spirito di ringraziamento verso i nostri cari presenti in Paradiso, che hanno lavorato per rendere migliore il nostro mondo, e verso i Santi che offrono a ciascuno le tracce da seguire perché le possibili vie della santità siano percorribili da tutti. Ciascuno nella comunità cristiana si lasci educare anche da loro. 5 Presentazione del diacono don Marco Cazzaniga l Il neodiacono don Marco Cazzaniga, (foto sopra) destinato nei giorni scorsi alla nostra Comunità Pastorale, prende la parola e parla brevemente della sua esperienza personale. Ha 24 anni ed è originario di Verano Brianza. La sua vocazione matura in oratorio e in parrocchia ed entra in seminario subito dopo il liceo: 2 anni li trascorre nel Seminario di Seveso e 3 in quello di Venegono. Ora è al 6° anno (vedere anche articolo nella pagina successiva). Sarà ordinato sacerdote il prossimo 13 giugno 2015, dopodiché dovrebbe rimanere nella nostra Comunità Pastorale per altri 5 anni. Pastorale giovanile l Don Marco accenna brevemente ai diversi cammini di pastorale giovanile. La novità più importante riguarda i ragazzi di I media neo cresimati. In Diocesi solo pochissime parrocchie hanno anticipato la cresima in V elementare, come è stato fatto nella nostra Comunità Pastorale, perciò non sono stati ancora preparati adeguati sussidi. Si pensa quindi di presentare loro il tema della Chiesa tenendo come sfondo gli Atti degli Apostoli. Per quanto riguarda la II e III media si continua sul percorso fatto gli anni precedenti. In particolare per la III media ci sarà anche un percorso sull’affettività in collaborazione con il Consultorio e la seconda parte dell’anno sarà incentrata sulla professione di fede. Riguardo al pellegrinaggio si valuterà la possibilità di andare ad Assisi o a Roma come propone la Diocesi. Il ritiro dei preadolescenti verrà fatto per aree omogenee con le parrocchie di Sedriano e Vittuone. Il percorso per i ragazzi di I, II e III superiore seguirà quello della Diocesi ed affronterà, a rotazione, i seguenti temi: “essere, avere, ama- Comunità Pastorale re”. Anche il cammino dei 18-19enni segue quello diocesano e tratta alternativamente della vocazione e della missione. Per il ponte dell’Immacolata si propone un’uscita a Pavia dove si visiterà la tomba di S. Agostino. A conclusione del cammino dei 19enni si stenderà una regola di vita che verrà consegnata, in una data prefissata prevista per ottobre, all’Arcivescovo. Domenica 26 ottobre inizierà il cammino dei giovani sul tema delle beatitudini, in previsione della GMG che si svolgerà a Cracovia in Polonia nel 2016. In Avvento verranno proposti gli esercizi spirituali per zone pastorali (3 serate a Rho per noi). Per i giovani è previsto un pellegrinaggio a gennaio con meta da definire e una vacanza estiva. Don Giacinto seguirà invece il cammino dei giovani adulti di età compresa tra i 26 e i 30 anni. Riguardo al prossimo oratorio estivo don Marco comunica che durerà 5 settimane e si faranno tre turni di vacanza dopo la conclusione dell’oratorio (1° gruppo IV-V elementare, 2° gruppo medie, 3° gruppo adolescenti). l I consiglieri esprimono liberamente le loro riflessioni. Si sottolinea in modo particolare, anche da parte del parroco, la necessità che tutti, anche i più giovani, crescano nel servizio alla comunità assumendosi un impegno, una responsabilità e nello stesso tempo si auspica che i diversi gruppi parrocchiali siano disponibili ad accogliere persone nuove, in vista anche di un ricambio generazionale. Vengono comunicate brevemente alcune esperienze di caritativa fatte dai ragazzi. La seduta si conclude ricordando il ritiro del Consiglio Pastorale del 18 gennaio 2015. Comunità Pastorale 6 Un nuovo diacono per la nostra Comunità Pastorale ■ Don Marco Cazzaniga Comunità Pastorale Mi è stato chiesto di spendere qualche parola per presentarmi a tutta la Comunità; lo faccio volentieri, anche se non mancheranno le occasioni per incontrarci e conoscerci di persona, per chi lo desidererà. Mi chiamo don Marco e sono un novello diacono: ho ricevuto cioè il primo grado del sacramento dell’ordine, in vista poi della consacrazione sacerdotale nel prossimo mese di giugno. Don Marco il giorno dell’arrivo in oratorio S. Luigi Sono vissuto e cresciuto a Verano Brianza (don Luigi mi ricorda sempre: «dalla Brianza arrivano i migliori!»), un bel paesino situato tra Monza e Lecco, la cui parrocchia - che coincidenze! - è dedicata ai Ss. Nazaro e Celso. La mia vocazione è nata e maturata proprio in quella comunità: in chiesa, nell’oratorio... Tutti luoghi che mi hanno permesso di comprendere come la chiamata fondamentale che il Signore mi stava rivolgendo fosse quella del servizio evangelico. Come chierichetto prima e cerimoniere poi, come animatore, educatore e catechista ho sperimentato la verità del famoso asserto dell’apostolo Paolo: «C’è più gioia nel dare che nel ricevere» (At 20,35). Così, durante l’adolescenza, ho iniziato ad interrogarmi sul senso che la mia esistenza era chiamata ad assumere, comprendendo che solamente nel Signore Gesù potevo trovare la gioia vera. Terminato il liceo sono dunque approdato al Seminario diocesano, con il desiderio grande di verificare l’intuizione circa la mia vocazione sacerdotale. Ho vissuto i primi due anni a Seveso, in quello che oggi è diventato il Centro Pastorale Ambrosiano, e poi altri tre nell’affascinante Seminario di Venegono Inferiore. Sono stati anni di grazia, nei quali sono potuto crescere nella fede mediante la preghiera, lo studio della teologia e la fraternità con tanti altri giovani che con me stavano compiendo il loro discernimento. Sono stati anche l’occasione per cominciare a mettermi in gioco nel servizio pastorale, durante il sabato e la domenica, in alcune parrocchie della nostra Diocesi (Busto Arsizio, Saronno, Pregnana Milanese, Bulgarograsso e Guanzate) e per un anno nell’equipe della pastorale vocazionale del Seminario. Certo, le difficoltà a volte non sono mancate: vivere assieme ad ottanta altre persone, ognuna diversa dall’altra, non è sempre facile! È però un’occasione preziosa per sperimentare la bellezza della Chiesa, che sta nella diversità dei carismi e delle persone che la costituiscono. Ora sono quasi giunto al «traguardo» del mio cammino di formazione e ho ricevuto il mio primo mandato: lo scorso 3 ottobre il nostro Arcivescovo mi ha destinato come collaboratore pastorale delle nostre due parrocchie di Bareggio e S. Martino. È qui che avrò la grazia – a Dio piacendo – di vivere i miei primi sei anni di ministero, con la sola certezza che il Signore non smetterà di accompagnarmi. «So infatti in chi ho posto la mia fede e sono convinto che egli è capace di custodire fino a quel giorno ciò che mi è stato affidato» (2Tm 1,12): con questa fiducia e con grande trepidazione inizio la nuova missione che mi è stata consegnata, chiedendo anche a voi di continuare a pregare per me e per i miei compagni, perché possiamo diventare veri pastori secondo il cuore di Dio. 7 Comunità Pastorale Lettera dall’Istituto “Serve del Signore e della Vergine di Matarà” ■ Maria Madre de Siluvà Superiora Locale Gent.mo don Luigi e amici della Comunità Parrocchiale dei SS. Nazaro e Celso Con la presente lettera, desideriamo ringraziarvi molto per le vostre preghiere e tutte le offerte che ci avete inviato in occasione della prima professione dei voti religiosi di Chiara Maragnoli, già suor Maria Serva Purissima. Attualmente lei vive nel nostro Studentato Internazionale dell’Istituto delle Serve del Signore e della Vergine di Matarà, ramo femminile della Famiglia dell’Istituto del Verbo Incarnato, fondata nel 1984, a San Rafael, in Argentina, da Padre Carlos Miguel Buela. La nostra è una Casa di Formazione dove vivono attualmente 70 suore provenienti da diversi paesi del mondo: Italia, Spagna, Albania, Ucraina, Olanda, Lituania, Bosnia Erzegovina, Brasile, Argentina, Filippine, Corea, USA, Ecuador, Egitto, Hong Kong, Bolivia… La nostra famiglia religiosa è presente in più di 40 Paesi, sparsi in tutto il mondo, con missioni e case di formazione nei posti più difficili (Egitto, Papua Nuova Guinea, Groenlandia, Betlemme, Gaza, Siria ed Irak). Lo Studentato Internazionale, dove si formano le future missionarie, è situato presso la città di Tuscania (VT), qui le suore dopo un anno di Noviziato, vivono per tre anni per svolgere gli studi di Filosofia, Teologia e Sacra Scrittura. Il nostro carisma è l’evangelizzazione della cultura, quindi è molto importante la formazione delle missionarie, perché possano portare Cristo e il Suo Vangelo in ogni cultura, rispondendo sempre meglio alle domande e alle esigenze del mondo di oggi. Come apostolato ci dedichiamo prevalentemente allo studio e alla preghiera, all’assistenza spirituale nelle Case di Riposo, Orfanotrofi, Case per Disabili, ospedali, all’aiuto nelle Parrocchie, Catechismo, Oratori, all’insegnamento e alla prima evangelizzazione nei luoghi più difficili. Le nostre comunità vivono della Divina Provvidenza, in quanto non percepiamo dei Chiara Maragnoli (prima a sin) il giorno della prima professione dei voti religiosi, 15 ottobre 2014 compensi mensili per le attività apostoliche che svolgiamo. Nonostante gli sforzi e gli aiuti non riusciamo sempre a far fronte a tutte le spese che una comunità così numerosa deve affrontare quotidianamente. Per questo motivo, desideriamo ringraziarvi sentitamente per esservi resi “strumenti” della Divina Provvidenza e aver così contribuito a sostenere delle “missionarie in formazione”, tante grazie per la vostra carità! Vi salutiamo con la promessa che Cristo ci ha lasciato: “Chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità Io vi dico: non perderà la sua ricompensa” (Mt 10,40). Vi ricordiamo nelle nostre preghiere e vi invitiamo a venirci a trovare! Dio vi benedica! Per ulteriori informazioni: sito “italiano” www.servedelsignore.org/ pagina facebook ad accesso libero (non occorre essere registrati a facebook): www.facebook.com/ServedelSignore sito “mondiale” (anche in italiano) www.servidorasdelsenor.org/it Comunità Pastorale 8 Padre Martinho Maulano, un missionario tra noi Nei primi giorni di ottobre è arrivato in mezzo a noi padre Martnho Maulano, un missionario mozambicano che ci aiuterà nella pastorale ordinaria delle parrocchie. Di seguito proponiamo la sua testimonianza. ■ Padre Martinho Maulano Sono nato a Inhassunge, missione diretta dai Padri Cappuccini nella diocesi di Quelimane, l’11 Gennaio 1958, in una famiglia allora non cristiana. Sono il nono di undici figli, tra cui catechisti che lavoravano nella missione anche come insegnanti. Sin dai primi anni d’infanzia, ebbi la vocazione sacerdotale inspirata da un missionario Cappuccino di Bari. Volevo essere come lui. Cosi, dopo la 4ª elementare, sono stato inviato al seminario minore, poi al medio diretti dai Padri Lazzaristi e, finalmente, al maggiore a Maputo. Era il periodo coloniale dei portoghesi che hanno dominato il Mozambico per 500 anni. Ragazzi come noi provenienti dalle famiglie povere potevamo studiare solo nelle scuole delle missioni. Le vicende del governo coloniale si facevano sentire anche a livello delle scuole, sicché da 150 che eravamo all’inizio, solo io sono arrivato al Seminario maggiore. Con l’arrivo della rivoluzione marxista-leninista che portò il paese all’indipendenza nel 1975, tutti i miei compagni hanno abbandonato la vocazione sacerdotale, persi lungo il percorso o dietro ad altre vocazioni che potessero garantire migliori condizioni di vita. Così ho cominciato a studiare filosofia. Dopo il 2° anno di filosofia il nuovo governo ha messo la legge del servizio militare obbligatorio per tutti i ragazzi oltre i 18 anni, cosicché io ed altri 4 seminaristi (tra cui il mio vescovo attuale) siamo stati chiamati in caserma per tre anni e mezzo. Nel nuovo governo mozambicano dichiarato laico non si poteva concepire un soldato che andava in chiesa e noi solo di nascosto potevamo andarci uscendo con la divisa, cambiandola nella foresta per entrare a pregare con gli altri fedeli in vestiti normali. Al rientro in caserma dovevamo fare tutto il contrario di prima e a volte con la difficoltà di ritrovare la divisa nella foresta nel buio della notte. Solo Dio ci poté guidare come la stella con i Magi. La distanza dalla caserma alla prima parrocchia possibile era di 12 km da percorrere solo tramite sentieri, con la paura delle macchine che uscivano dalla caserma. Durante questo periodo io ho fatto il corso di radiotelegrafista e lavorato nelle comunicazioni col sistema morse. Comunque ci è andata bene: anche gli animali feroci ci hanno risparmiati e siamo arrivati alla fine sani e salvi e senza problemi con i nostri capi militari. Da qui siamo ritornati al seminario solo in tre. Certi della missione a cui ci sentivamo chiamati, tutti e tre abbiamo proseguito il corso teologico dopodiché per primo sono stato ordinato sacerdote diocesano nel 1986 (il primo della mia diocesi). Siccome il mio vescovo di allora non voleva lasciare che un sacerdote vivesse da solo in una parrocchia, ha chiesto alla comunità dei padri cappuccini di Trento di accogliermi, per vivere e lavorare insieme in tre missioni a loro affidate. Subito scoppiò la guerriglia dei ribelli contro i soldati governativi che rendeva difficile tutta l’attività pastorale, che non potevamo svolgere senza una previa autorizzazione da parte delle autorità governative locali. Dall’altra parte eravamo soggetti ad attacchi nelle strade che percorrevamo per raggiungere le parrocchie. Era il periodo in cui i guerriglieri rapivano i missionari e sacerdoti locali. È solo da immaginare la gioia con cui ritornavamo alla missione dopo un lavoro pastorale svolto nei posti di difficile accesso o di rischio causato da guerriglia. Alcune volte durante le funzione c’era un attacco e dovevamo rifugiarci nei boschi insieme alla popolazione. Spesso capitava di notte e la popolazione che sorvegliava la zona ci svegliava per scappare nel buio della notte. L’altra dimensione della missione è la carità verso i fratelli più deboli e più bisognosi. Ho riassunto il mio apostolato nelle dimensioni che riguardano la vita, l’istruzione e la preghiera. Andando su e giù per le varie comunità cristiane mi sono reso conto che non bastava predicare il Vangelo. Quindi ho inseguito l’ideale di fare un pronto soccorso e una maternità per risolvere 9 il problema della mortalità infantile e la vita in generale. Tutto nell’isola di Inhassunge dove sono nato. Essendo un’isola con circa 100.000 abitanti i soli due ospedali non erano sufficienti. Specialmente per le malattie e gravidanze difficili, i pazienti erano costretti ad andare a piedi in città (mancava il trasporto pubblico) dove c’era l’ospedale più attrezzato con l’assistenza dei medici. Si doveva anche attraversare un grande fiume con i traghetti. Dopo le cinque del pomeriggio poiché faceva buio, questi smettevano di circolare per cui gli ammalati che arrivavano dopo tale ora, erano costretti a dormire all’aria aperta al freddo o caldo per non parlare delle zanzare, che provocano malaria in attesa del primo traghetto del giorno dopo. Molti malati e donne incinte, non resistendo a tutto ciò, morivano costrette a tornare indietro sui loro lettucci trasporti sulle spalle di 4 uomini senza poter salvare nemmeno il bambino che portavano in pancia. Nel giro di 15 giorni ho visto 4 casi così e ho capito che dovevo fare una struttura ospedaliera per risolvere questo problema. Con l’aiuto di amici qui in Italia abbiamo fatto questa struttura dove vengono curate alcune malattie comuni e nascono 65 bambini al mese circa e le partorienti sono dovutamente assistite. Un’altra causa che ha generato la mia missione di carità riguarda l’istruzione. Dopo l’indipendenza avvenuta nel 1975 il tasso di analfabetismo era del 90%. La maggioranza della popolazione soprattutto ragazze non andava oltre la 4ªelementare. L’unica scuola media nell’Isola si trovava ad una distanza non inferiore a 12 km da Comunità Pastorale fare a piedi per chi poteva. Pochissime riuscivano a proseguire gli studi sottomettendosi a contrare matrimoni precoci che spesso moltiplicavano il numero di ragazze madri, tenute come seconde mogli che non potevano fare altro che il lavoro di campagna. Così nacque la necessità di fare una scuola media che potesse dare alla donna l’apertura ad altre possibilità verso la liberazione e promozione umana. Inizialmente l’avevo fatta per 150 alunni ma oggi grazie a Dio la frequentano in 550 che avranno la possibilità di accedere alle superiori e all’università. Una goccia d’acqua nell’oceano! Finalmente, aiutando l’uomo a nascere bene e a crescere bene ho pensato che lo si poteva aiutare a trovare un posto adeguato per la preghiera. Ecco che sempre con l’aiuto del Buono Dio sono riuscito a fare una chiesa che tuttora devo finire. Ma ormai è già funzionante. I lavori si sono fermati proprio a causa dell’incidente che ho avuto a pochi chilometri dall’arrivo, il quale mi ha fatto arrivare fin qua dove ancora continuo le cure. La maggior parte di questi lavori li dirigevo lavorando contemporaneamente a Maputo (1500 Km da Quelimane) dove svolgevo la funzione di Direttore Nazionale delle Opere Missionarie Pontificie e sottosegretario della Conferenza Episcopale del Mozambico ed in Ghana (più di 8000 Km dal Mozambico), dove lavoravo come rappresentante dei Paesi africani lusofoni con altri Segretari generali per il Symposium delle Conferenze Episcopale dell’Africa e Madagascar (SCEAM). Oltre a questa mi era stata affidata la missione specifica come Segretario del Dipartimento di Giustizia, Pace, Sviluppo e AIDS da svolgere in tutto il continente. In tutto ciò, il mio principio è stato sempre: “Io nel mio piccolo cosa posso fare?” Nella risposta e realizzazione giornaliera di questa domanda ho trovato la gioia di avere partecipato un po’ alla missione di Cristo che libera l’uomo oppresso da molte mancanze. Non è tanto ma credo che se qualcuno fa qualcosa nel suo piccolo per i suoi fratelli più bisognosi il mondo potrebbe cambiare in meglio. Non c’è da aspettare che tu abbia tanto o poco. Comincia a fare qualcosa per chi ne ha più bisogno e partecipi così alla missione e alla gioia di Cristo, come ci propone il messaggio di Papa Francesco per la giornata Mondiale Missionaria. E Dio ti verrà incontro per concludere il resto! Comunità Pastorale 10 Elenco catechiste ed educatori Parrocchia SS. Nazaro e Celso Seconda elementare (lunedì) • Sorbello Patrizia • Libralon Chiara • Marise Nadia • Bramani Manuela • Capitanio Letizia • Rusconi Pia • Gallo Donatella • Ghezzi Martina • Gerevini Alessio • Torricelli Rossella • Ghiura Arianna Terza elementare (giovedì) • Amelia Fontana in Colombo (coordinatrice) • Giusy Ragona in Rovati • Thomas Cassani - animatore • Luisa Fagnani in Marnati • Alberto Bonfiglio - animatore • Erica Milani animatrice • Cristiana Rossoni in Pirovano • Elisa Bernorio in Perini • Giulia Losito - animatrice • Monica Colombo in Osnaghi • Maria Grazia Abbagnato in Peri • Riccardo Marangoni - animatore • Roberta De Donato • Cristina Colombo - animatrice • Giulia Grassi - animatrice • Giulia Campanini • Marta Porta - animatrice • Alice Scardecchia animatrice • Sara Colombo • Elisabetta Colombo Quarta Elementare (martedì) • Tiziana Carsenzuola in Tannoia • Luisa Pigliafreddo in Bernini • Chiara Villa - animatrice - • Simona Magistrelli in Faré (coordinatrice) • Federica Costa in Bianchi • Cristina Fico • Simone Colombo - animatore • Luisella Colombo in Re • Pinuccia Comunetti in Olgiati • Gabriella Bresciani in Monterosso • Serenella Foletti in Gallo • Andrea De Donato - animatore • Raffaella Gambadoro in Giani • Gaia Monterosso - animatrice • Valentina De Donato - animatrice • Orietta Pedrana in De Donato • Marta Colombo - animatrice Quinta elementare (mercoledì) • Luciana Antonioli in Perini (coordinatrice) • Roberta Imboldi in Vernetti • Marina Bertin in Pirovano • Giulia Scarano in Bollini • Barbara Cozzi in Carsenzuola • Arianna Seminaroti in Parise • Emanuela Lazzaroni in Oldani • Elena Baroni in Del Zoppo • Anna Maria Baroni in Menescardi • Giuditta Gambaré in Ricci • Itala Elli in Cremascoli • Elisa Viganò in Maragnoli • Stefania Guardalà in Neglia • Carioti Chiara - animatrice • Michela Gibillini - animatrice • Chiara Faré - animatrice • Sara Mandelli - animatrice • Stefano Nicora - animatore Parrocchia Madonna Pellegrina Seconda Elementare (mercoledì) • Senesi Laura (coordinatrice) • Cassani Pinuccia • Lazzaroni Giada • Bruni Jessica • Guitton Delphine • Giubileo Simona Terza Elementare (venerdì) • Campanini Giulia (coordinatrice) • Gibillini Gabriele • Arolli Sara • Bigatti Marco • Cattaneo Rossana • La Rotonda Luca • Morgese Sonia • Galli Arianna Quarta Elementare (martedì) • Maggiolini Anna (coordinatrice) • Cislaghi Daniela • Corradi Grazia • Zucchelli Simona • Campaci Giada • Bergamaschi Beatrice • Tannoia Riccardo • Aiuto Catechista: Zanaboni Christian 11 Quinta Elementare (giovedì) • Carluccio Elisa (coordinatrice) • Artemisio Patrizia • Destefano Margherita • Ranzani Emanuela • Zagaria Natalina • Aiuto Catechista: Cordoni Barbara - Dionisio Beatrice - Bagnaschi Martina - Cozzi Carolina - Bollini Beatrice Cammino ComuneEducatori pre-adolescenti • Don Marco e Donatella Farè (coordinatori) Prima Media • Pirovano Luca Matteo • Nicolò Perseu • Elisabetta Cremascoli • Marta Dal Maso Seconda Media • Elisa Pedroli • Debora Lepri • Luca Pirovano • Matteo Colombo Terza Media • Deanna Pirota • Sara Besana • Federica Oldani • Matteo Braga • Alessandro Reda Educatori Adolescenti - 18enni • Don Marco e Carlo Marnati (coordinatori) Prima Superiore • Davide Colombo • Roberto Trapani • Lucrezia Mascetti • Alice Piccolo Seconda Superiore • Samuele Colombo • Marco Brianza • Chiara Colombo • Ilaria Monterosso Terza Superiore • Carlo Marnati • Andrea Fragnelli • Chiara Torrini • Camilla Perseu Diciottenni • Linda Cattaneo • Elena Modaelli • Marco Costa • Roberta Palladini • Massimiliano Samaritani • Carlo Marnati Comunità Pastorale La Lucerna centro culturale Il Centro Culturale la Lucerna propone, per domenica 2 novembre, la visita guidata alla mostra Chagall e la Bibbia, al Museo Diocesano di Milano: oltre 60 lavori che l’artista dedica al messaggio biblico, da lui considerato come la più importante fonte di poesia e di arte (costo: 9 € per i soci, 11 € per i non soci). Partenza alle 14 dal piazzale della Chiesa Madonna Pellegrina. Il consiglio fornirà i mezzi per il trasporto sino alla metropolitana. Per informazioni ed iscrizioni telefonare a Laura C. (3339204036). Circolo Culturale Bareggio propone per Domenica 23 novembre 2014 Visita guidata al Santuario della Madonna dei Campi a Stezzano (BG) e alla Chiesa di S. Bernardino a Lallio (BG) Partenza alle ore 13 da Bareggio alle 13.05 da S. Martino Prenotazioni presso Cartoleria Tresorelle Comunità Pastorale 12 Rievocazione storica di S. Martino Anche quest’anno l’associazione culturale “Confraternita San Martino”, in collaborazione con la Parrocchia Madonna Pellegrina, l’Oratorio San Martino, il gruppo storico “Legio XII Fulminata” ed il Centro Culturale “La Lucerna”, organizza - in occasione della memoria del santo che ricorre l’11 novembre - la “Rievocazione storica di San Martino”, giunta ormai con successo alla 15ª edizione. Venerdì 7 novembre, alle ore 21 in Sala Paolo VI, La Lucerna proporrà un incontro culturale dal titolo “Frédéric Ozanam, uomo di carità”, sul tema della carità tanto caro al nostro Santo. Domenica 9 novembre, a partire dalle ore 15.30, le vie della frazione di San Martino si animeranno con il tradizionale corteo storico di figuranti, con partenza e arrivo presso l’oratorio; al termine della sfilata, sul piazzale della chiesa Madonna Pellegrina, verranno rievocate alcune scene della vita del santo di Tour che dà il nome alla nostra località. Auspicando anche quest’anno un tempo clemente portato dalla famosa “estate di san Martino”, vi attendiamo numerosi alla manifestazione. Domenica 9 novembre Giornata Diocesana Caritas Mercoledì 5 novembre Alle ore 20.30 Veglia di Preghiera presso la parrocchia Madonna Pellegrina. Sono invitati tutti i volontari dei vari gruppi caritativi di entrambe le parrocchie. Domenica 9 novembre Alle ore 10.30 presso la parrocchia Madonna Pellegrina S. Messa durante la quale verrà conferito il “Mandato agli Operatori della Carità” della Comunità Pastorale. Per tutta la giornata ci sarà la vendita del“ PANE DELLA CARITA’ ” e, nel pomeriggio, in concomitanza con la rievocazione storica di S. Martino: “PANE E NUTELLA”. Saranno presentate in particolare le attività del Centro di Ascolto Caritas e del gruppo Terza Età. Il ricavato finanzierà le attività della Caritas Ambrosiana. 13Testimonianza La nuova evangelizzazione del cardinale O’ Malley ■ Stefania Grassi Sono state centinaia le persone che hanno affollato il Duomo di Milano la sera dello scorso 7 ottobre per ascoltare la testimonianza dell’arcivescovo di Boston, Sean Patrick O’Malley, invitato dal cardinale Angelo Scola, per parlare di nuova evangelizzazione. Il Cardinale ha raccontato la sua esperienza da vescovo, a partire dalla sua vocazione e formazione, condividendo con la nostra Chiesa ambrosiana i passi di un cammino di evangelizzazione delle città, Boston in particolare. “Il Padre chiama alla testimonianza e la Sua misericordia invita alla conversione”: la sua chiacchierata in Duomo inizia così – “io non ho scelto niente, il Santo Padre mi ha mandato nelle varie diocesi dove ho imparato che noi vescovi dobbiamo portare il peso del nostro gregge, talvolta anche in modo poco piacevole, come ha fatto Simone di Cirene portando la croce insieme a Gesù!”. Ha subito fatto riferimento alle difficoltà nella fede e nella comunità cristiana, a partire dagli scandali degli abusi sessuali avvenuti negli USA. Il primo passo per evangelizzare è stato porsi in ascolto e pregare insieme, certi che Dio li avrebbe aiutati nella difficoltà. Il secondo passo è stato rafforzare la formazione del clero, sostenere i sacerdoti tramite incontri personali con il vescovo, ritiri, esercizi spirituali; occorre risolvere i “problemi interni” (gestione economica delle chiese, sostegno al clero, trasparenza..) per essere in grado di annunciare “all’esterno”. Poi è stato possibile attuare un piano di evangelizzazione nelle parrocchie chiamato “Discepoli in missione”, durato circa sei anni, partendo dalla convinzione che l’evangelizzatore prima deve essere stato a sua volta evangelizzato! “La vocazione è affare di tutti!”. Parallelamente infatti si è lavorato per riportare la “cultura della vocazione” all’interno delle famiglie e sensibilizzando i giovani, incontrati anche nelle grandi università di Boston, che in un decennio sono tornati a ridare vita ai seminari, prima semi-deserti. “Bisogna essere creativi e coraggiosi nel presentare il Vangelo!” perché nel clima di secolarizzazione di oggi serve più coraggio, anche rischiando di essere rifiutati; in realtà le persone sono affamate di apprendere la fede! Per raggiungere la gente, la Chiesa ha utilizzato i nuovi mezzi di comunicazione (siti web, blog, giornali, stazioni-radio e TV diocesane) incoraggiando a dire sui social network “Io sono a messa ora!”: lo scopo è formare discepoli e non consumatori di fede! La Chiesa deve aiutare a vivere la fede e esercitare la carità come espressione dell’amore misericordioso di Dio, come esercizio di testimonianza e discepolato. E’ amore per Gesu’! Anche nei confronti dei tanti migranti che arrivano negli USA dai Paesi dell’America Centrale. Questo è un modo per seguire l’invito di Papa Francesco a diffondere la “cultura dell’incontro e l’arte del farsi prossimo. Occorre “una squadra di missionari”: in ogni catechesi bisogna mostrare la bellezza e la gioia e proporre il bene desiderabile, una vita comunitaria cristiana che si opponga all’individualismo, ricordando che il Vangelo risponde alle nostre esigenze più profonde dell’amare Gesù e dell’amicizia con i nostri fratelli.” Testimonianza14 Pellegrinaggio Manoppello - Roma ■ Mariella Bollini Si è già lontani da Milano quando le prime luci dell’alba tagliano via le ultime ombre dell’aurora. Dopo alcune ore di viaggio lungo il ciglio dell’autostrada ecco correre nel suo moto ondulato la dolce collina marchigiana. All’orizzonte la segue la striscia di mare che, quasi confondendosi con il ceruleo del cielo, sembra ad esso congiungersi. Tutto ci accompagna fino all’arrivo a Loreto. Varco la soglia della Basilica. La chiesa in stile gotico-rinascimentale custodisce al suo interno la cosiddetta “casa di Nazareth” che la tradizione assegna a quella che fu esserela dimora della Vergine Maria. Alcune notizie storiche riportano che essa venne trasportata nel suddetto luogo dai crociati; secondo la leggenda si narra, invece, che fossero stati gli angeli atrasportarla definitivamente a Loreto nel 1294. Con gli altri pellegrini sosto davanti ad essa. Poi, su invito di Don Luigi, preghiamo all’ingresso della cappella del Santissimo insieme il Santo Rosario. Esterno della chiesa di Manoppello Nel pomeriggio raggiungiamo la seconda meta: Manoppello, una piccola località che si snoda tra il paesaggio selvaggio della Maiella. Appena entro in chiesa lo sguardo subito s’imbatte in quell’immagine che sembra attendermi. Così nitida, ben visibile, posta in alto al centro dell’al- tare, appare ai miei occhi (foto sopra). Suor Blandina ci dice che si tratta del volto di Cristo impresso sul sudario dopo l’avvenuta resurrezione. Ripenso alle varie ipotesi formulate da alcuni studiosi che nel metterlo a confronto con le altre acheropite, presentate nel Volto ritrovato, sembrano quindi decadere. È impressionante, da parte mia, constatare come esso appaia così ben leggibile da entrambe le facce. Mi soffermo a contemplarlo. In silenzio affido a Lui tutto ciò che porto nel cuore e tutti coloro che mi hanno chiesto di ricordarli. Mi rendo conto che il desiderio è la molla che muove tutto. Questo “quaerereDeum”, cioè cercare Dio, deve perciò continuamente riaccendersi, ridestarsi nell’istante, altrimenti tutto svanisce nella notte dei tempi. Con questo cuore, quindi, Egli si rende a me nuovamente incontrabile. Così da Lui ancora un’altra volta ri-parto, perché solo Lui può dare e ridare forma al mio essere. Se il divino salva l’umano è anche vero che l’umano è il riverbero del divino e l’arte rappresenta uno strumento privilegiato attraverso cui ciò passa. Si è potuto coglierlo anche nella visita che il giorno successivo si è svolta a villa d’Este a Tivoli. Con la guida abbiamo ripercorso alcune tra le più significative stanze all’interno del palazzo, abbellite dagli affreschi che riprendono anche scene legate alla mitologia greca. 15Testimonianza Tale struttura risale all’epoca rinascimentale e parte dei lavori sono stati ordinati dal cardinale Ippolito III d’Este. All’esterno si aprono i giardini botanici, articolati tra pendii e terrazzi. In uno scenario armonioso si alternano, si susseguono fontane, vasche dove l’acqua tra zampilli e getti crea un incantevole spettacolo, fra antiche statue che evocano la Roma imperiale. E’ interessante notare come tutte le fontane vengano alimentate senza alcun congegno meccanico, ma sfruttando la pressione naturale e i principi dei vasi comunicanti, ricevendo l’acqua dal fiume Aniene che scorre dall’altra parte della città. Domenica mattina tutti quanti ci siamo ritrovati in piazza San Pietro per la beatificazione di Papa Paolo VI. Un grande pannello con la sua fotografia riportava una sua frase rivolta agli artisti: “Voi siete i custodi della bellezza nel mondo”. La bellezza ancora una volta si dimostra così il mezzo ideale per condurre l’uomo a quella bellezza con la B maiuscola. Essa rientra come possibilità che Dio dona all’uomo perché ci ricordiamo(come ci ha sottolineato il cardinale Scola nella veglia sabato sera nella Basilica dei dodici Apostoli), che Lui e sempre Lui continuamente ci è necessario. Così dentro Viviamo l’Avvento con i più piccoli Tutti i bimbi battezzati nel 2012 e i bambini che frequentano le scuole materne della Comunità di Bareggio sono invitati con le loro mamme e i loro papà ad un momento di preghiera in preparazione al Santo Natale. Ci troveremo domenica 30 novembre alle 16.30 nella chiesa di “Madonna Pellegrina”; dopo aver ascoltato la Storia di Gesù Bambino saremo tutti coinvolti nel percorso dell’avvento per preparare i doni da offrirgli a Natale. Concluderemo con una piccola merenda insieme all’oratorio. Aspettiamo tutte le famiglie per vivere con gioia questo momento. I sacerdoti e la commissione famiglia della Comunità Pastorale Maria Madre della Chiesa quell’abbraccio che riprende il colonnato di San Pietro, durante e dopo la messa di beatificazione di Paolo VI, si dilatava l’abbraccio di Papa Francesco, raggiungendo ciascun fedele. Comunità Pastorale 16 Feste patronali l Parrocchia Madonna Pellegrina Dal 19 al 22 settembre si è svolta la Festa patronale della Parrocchia Madonna Pellegrina. Gli incontri e le iniziative proposte sono state unite dal filo rosso della frase di Papa Francesco: “Il segreto della vita cristiana è l’Amore”. Sabato sera, dopo aver accolto presso il nostro santuario l’arrivo del pellegrinaggio mariano diretto a Rho, in oratorio si è esibito il coro di Abbiategrasso “Al ritmo dello Spirito”, che con gesti e canti della tradizione gospel ha scaldato la fredda serata e gli animi degli spettatori. Domenica, alla S. Messa solenne celebrata dal parroco, è seguito un pomeriggio di intrattenimento per giovani e famiglie con la presenza del mago e la vendita di dolci. Non sono mancate le consuete proposte, come la pesca di beneficienza e l’allestimento della mostra, a cui ha collaborato il Centro Culturale “La Lucerna”, dedicata alla vita e alla testimonianza del beato Federico Ozanam (vedi paragrafo successivo), fondatore della Società S. Vincenzo De’ Paoli. Il culmine della festa è stata la processione per le vie del paese con la statua della Madonna. Molti parrocchiani hanno addobbato con nastri e ceri i cancelli delle case e molti, dai più giovani agli anziani, si sono affacciati alle finestre al passaggio del carro della Madonna, segno che la devozione ancora esiste nella nostra comunità. Lunedì mattina è stata celebrata la S. Messa con l’Ufficio dei defunti. La funzione è stata concelebrata dai sacerdoti del nostro decanato e presieduta dal decano don Mario Magnaghi, che durante l’omelia ha sottolineato, attraverso le parole di Papa Francesco, il senso della vita cristiana proposta a ciascuno di noi, senso che risiede nell’Amore verso Dio e verso il prossimo. A conclusione dei festeggiamenti, è stato presentato lunedì sera, presso l’oratorio San Martino, lo spettacolo “Non ti conosco più”, curato dalla compagnia teatrale Rami e dal Circolo dell’Arte e dello Spettacolo. Affidiamo dunque alla Madonna Pellegrina questo anno pastorale, perché l’entusiasmo e la partecipazione che si sono sperimentate durante la festa patronale possano accompagnarci lungo il cammino della nostra comunità. Luca Bigatti La mostra La mostra dal titolo “Grazie, Ozanam!” proposta durante la festa parrocchiale, ha ripercorso la figura del beato Federico Ozanam, esempio di carità e santità laicale. Esposta lo scorso anno al Meeting di Rimini in occasione dei 200 anni dalla nascita di Ozanam, è stata un’occasione per conoscere questo uomo straordinario e le opere da lui compiute. La vita e il pensiero del beato Federico Ozanam, che fondò le Conferenze di San Vincenzo, sono stati raccontati in tutti i suoi aspetti: dagli studi alla carriera universitaria, dalla vita familiare alle amicizie, fino alla fondazione e all’operato delle Conferenze di Carità, passando per le testimonianze dei più importanti personaggi che nei suoi 40 anni 17 Comunità Pastorale l Parrocchia SS. Nazaro e Celso “Egli si staglia sui suoi contemporanei come una vetta altissima: solo contemplata a distanza, rivela al viandante della pianura tutta la sua grandezza”. Così scriveva il card. Colombo riguardo a papa Montini, suo predecessore sulla cattedra di S. Ambrogio. Ed in effetti molti sono concordi nel ritenere che solo ora, a distanza di anni, si è cominciato a comprendere meglio la statura di questo grande Pontefice, beatificato lo scorso 19 ottobre da papa Francesco. La festa patronale Madonna del Rosario ha voluto mettere a tema proprio la figura di Paolo VI. Federico Ozanam di vita l’hanno conosciuto. Nato a Milano nel 1813, dopo Waterloo rientrò in patria. Si laureò in Legge e Lettere, insegnò alla Sorbona, fu accademico della Crusca di Firenze. Nel 1841 si sposò ed ebbe una figlia. Sempre in viaggio per l’Europa, trovava comunque tempo da dedicare al suo mondo povero, alla Società di San Vincenzo, che seguì e stimolò nel suo sviluppo. Morì a Marsiglia nel 1853. È stato proclamato beato da Papa Giovanni Paolo II a Parigi il 27 agosto 1997 nel corso della Giornata Mondiale della Gioventù. Ozanam fu in grado di immaginare strade nuove nel suo impegno verso una società più giusta: mosso dal suo idealismo cristiano e dal desiderio di miglioramento. Affrontò il proprio tempo difficile, agendo in prima persona per contribuire ad alleviare i duri problemi sociali. La sua visione è immagine di un cristianesimo moderno ed attuale, un riferimento rispetto a dei tempi, i nostri, che sono altrettanto intensi e faticosi. Dopo la creazione a Parigi nel 1833 da parte di un piccolo gruppo di studenti guidati da Federico Ozanam, la Società ha conosciuto una rapida espansione. Da un pugno di studenti è passata a un centinaio di membri in qualche mese. Negli anni che seguirono la Società conobbe un rapido sviluppo in Europa e poi nel Mondo intero. Nel 1853 alla morte di Federico Ozanam la San Vincenzo era presente in 29 paesi. Oggi l’Associazione è attiva in 148 nazioni con circa 170.000 soci vincenziani, di cui 13.080 in Italia. Antonia Buscemi Il giornalista Marco Roncalli (foto sopra), pronipote di papa Giovanni XXIII, invitato al cineteatro S. Luigi giovedì 2 ottobre, ha richiamato sinteticamente i tratti salienti di Montini, contribuendo a farci comprendere meglio la ricchezza della sua umanità e la complessità del suo tempo. Ha citato tra l’altro il lungo rapporto epistolare, 201 lettere in quasi 40 anni, tra Angelo Roncalli e Giovanni Battista Montini, da cui emerge un legame profondo di fede e amicizia. Molti sono stati gli appellativi richiamati nel corso della serata attribuiti a Paolo VI: Papa del Dialogo (la sua convinzione era che la Chiesa dovesse dialogare con il mondo, senza escludere nessuno), timoniere del Concilio (lo portò a termine nel 1965 con grande capacità di mediazione), Papa ecumenico (è stato ricordato il suo famoso abbraccio con il patriarca di Costantinopoli Atenagora e l’incontro con l’Arcivescovo di Canterbury), Papa dei lavoratori (celebrò per Comunità Pastorale la prima volta la messa in fabbrica e visitò le sedi sindacali), Papa pellegrino (fu il primo pontefice a prendere l’aereo e a visitare i 5 continenti)… Altri episodi, citati da Roncalli, hanno sottolineato come il suo pontificato sia stato anche carico di sofferenza: la legge sull’aborto, gli anni della contestazione, il delitto del carissimo amico Aldo Moro, il caso Lefevre lo hanno segnato profondamente. Ma sopra di tutto emerge l’amore per la Chiesa, come Paolo VI cita nel Pensiero alla morte: “La Chiesa, solo per lei mi pare di aver vissuto e vorrei che la Chiesa in questo momento estremo della mia vita, vorrei che la Chiesa lo sapesse”. Questa frase è stata riportata sul pannello di apertura della mostra “Paolo VI. Una vita per la Chiesa”allestita in piazza Cavour durante i giorni della festa. Essa ha sinteticamente ripercorso il cammino di Montini, sottolineando in modo particolare 18 alcuni passaggi (gli anni di episcopato con la missione a Milano e le visite pastorali nelle nostre parrocchie, il Concilio Vaticano II, le encicliche, il viaggio in Terra Santa, la nascita di Avvenire di cui è stato padre fondatore). Anche le meditazioni del S. Rosario, recitato in Chiesa parrocchiale venerdì 3 ottobre sono state tratte dal magistero di papa Paolo VI. Grande successo ha riscosso la serata di sabato 4 ottobre, proposta dal Circolo Culturale Bareggio, che ha visto l’esibizione del baritono Mauro Bonfanti, accompagnato al pianoforte dal maestro Gioele Muglialdo. Densa di appuntamenti la giornata di domenica 5 ottobre: la S. Messa delle 9.30 è stata predicata dal neodiacono don Marco Cazzaniga, mentre la S. Messa delle ore 11 è stata presieduta da don Paolo Masperi, Rettore del Santuario S. Gianna Molla. La Fanfara dei Bersaglieri di Magenta ha animato il resto della mattinata, nel pomeriggio uno spettacolo di magia ha intrattenuto famiglie e bambini. La processione per le vie del paese con la Statua della Madonna ha concluso la serata. Il ricordo dei defunti è stato affidato al nostro parrocchiano Don Pierangelo Pigliafreddo che nella sua omelia, lunedì 6 ottobre, citando Paolo VI, ha ricordato come la speranza cristiana abbia il suo fondamento nella vita eterna. Le Scuole dei diversi ordini e gradi hanno partecipato alla festa esponendo i loro elaborati sul tema “Il Papa nella Chiesa. L’esempio di Paolo VI”. 19Cultura Cineforum 2014/2015 7 Novembre, ore 21 JERSEY BOYS di Clint Eastwood Il film narra la storia di quattro giovanotti che provengono dalla parte sbagliata del New Jersey, i quali si uniranno per formare il gruppo rock icona degli anni 60, The Four Seasons. La storia dei processi e dei trionfi, è accompagnata da canzoni che hanno influenzato una generazione, tra le quali “Sherry”, “Big Girls Don’t Cry”, “Walk Like a Man”, “Dawn”, “Rag Doll”, “Bye Bye Baby”, “Who Loves You” e molte altre. 13 Novembre, ore 21 LOCKE di Steven Knight Ivan Locke (Tom Hardy) ha lavorato sodo per costruirsi la sua vita. Stanotte quella vita gli crollerà addosso. Alla vigilia della sfida più grande di tutta la sua carriera, Ivan riceve una telefonata che scatenerà una serie di eventi dagli effetti catastrofici per la sua famiglia, la sua carriera e la sua anima. 21 Novembre, ore 21 DALLAS BUYERS CLUB di Jean-Marc Vallèe Dallas Buyers Club racconta la storia vera di Ron Woodroof, un elettricista/cowboy ribelle del Texas al quale, nel 1986, viene diagnosticato l’AIDS, con una prognosi di pochi giorni di vita. Frustrato dalla mancanza di opzioni mediche disponibili e tutt’altro che rassegnato a questa sorta di condanna a morte, Ron trova un’ancora di salvezza nei farmaci alternativi e in un mix di vitamine di sua invenzione. Entra così in contatto con altri ammalati e familiarizza con loro, superando l’iniziale omofobia e ritrovandosi al centro di un cospicuo business di contrabbando. Inizia così una tesissima partita a scacchi con la legge che vieta i farmaci da lui usati e con la polizia. 28 Novembre, ore 21 SMETTO QUANDO VOGLIO di Sydney Sibilia In Smetto quando voglio, Pietro Zinni ha trentasette anni, fa il ricercatore ed è un genio. Ma questo non è sufficiente. Arrivano i tagli all’università e viene licenziato. Cosa può fare per sopravvivere un nerd che nella vita ha sempre e solo studiato? L’idea è drammaticamente semplice: mettere insieme una banda criminale come non se ne sono mai viste. Recluta i migliori tra i suoi ex colleghi, che nonostante le competenze vivono ormai tutti ai margini della società, facendo chi il benzinaio, chi il lavapiatti, chi il giocatore di poker. Macroeconomia, Neurobiologia, Antropologia, Lettere Classiche e Archeologia si riveleranno perfette per scalare la piramide malavitosa. Altri film in programmazione I pinguini di Madagascar Sabato 29 Novembre ore 21 Domenica 30 Novembre ore 15 - 17.30 - 21 Lunedì 1 Dicembre ore 21 Cultura20 Libri Consigliati ■ Paolo VI profezie sulla famiglia di Dionigi Tettamanzi Ancora, pag.128 - 14 euro Un aspetto importante del magistero di Paolo VI riguarda la famiglia. Molteplici contenuti di questo magistero si possono qualificare come «profezie». Profezie non semplicemente perché papa Montini, oggi proclamato beato, individua e segnala nel presente storico gli sviluppi futuri delle scelte coniugali e familiari, ma più precisamente perché egli trova la sorgente ispiratrice del suo insegnamento nella voce dello Spirito. Punto centrale e decisivo del suo insegnamento è la spiritualità, ossia la «vita secondo lo Spirito» tipica di quanti celebrano e vivono il matrimonio «nel Signore», come grazia ed esigenza del sacramento di Cristo: una spiritualità che ha come soggetto la famiglia cristiana per il bene della Chiesa e della società. ■ Ciò che inferno non è di Alessandro D’Avenia Mondadori, pag.166 - 19 euro 23 maggio 1992: un gruppo di liceali palermitani sta festeggiando in piscina, quando dalla tv giungono le immagini della strage di Capaci. Federico è uno di quei ragazzi. Mesi dopo Federico incontra il prof di religione: Padre Pino Puglisi che lancia al ragazzo l’invito ad andare a Brancaccio a dargli una mano con i bambini strappati ai “padrini” del quartiere. Quella sera tornerà a casa senza bici - gliela rubano -, con il labbro spaccato da un pugno e con la sensazione di dover ricominciare da capo: dal buio dei vicoli controllati da uomini senza scrupoli; dalle vite spesso disperate, sempre durissime, ma talora felici di Francesco, Maria, e tanti altri... Fino al 15 settembre 1993: il giorno del 56° compleanno di padre Pino, lo stesso in cui viene ucciso. Il giorno in cui la bellezza e la speranza per Palermo restano affidate alle sue mani di ragazzo, chiamato a cercare e difendere ciò che, in mezzo all’inferno, inferno non è. ■ L’erede del tempo di Franco Scaglia Piemme, pag.252 - 16.50 euro Padre Matteo è stanco. Il suo sogno di pace, ciò in cui ha creduto, per cui ha combattuto, sembra essersi spento, sepolto dai conflitti, dal disinteresse, dall’impossibilità di trovare un accordo tra israeliani e palestinesi. Per questo decide di abbandonare tutto. Prima di partire, però, Matteo viene coinvolto in due strani incidenti. Inizialmente non se ne cura, ma quando un suo amico israeliano viene assassinato dopo avergli rivelato di essere sulle tracce dell’ultimo erede dei Camondo, potente famiglia ebrea sterminata ad Auschwitz, Padre Matteo comprende di essere di fronte a una verità che fa paura a molti e che potrebbe mettere in pericolo la sua stessa vita. Un nuovo appassionante romanzo d’intrigo che si snoda nelle tre grandi città eterne: Gerusalemme, Roma, Istanbul. ■ La libraia di Fulvia Degl’Innocenti San Paolo, pag. 210 - 15 euro È sera. Una giovane donna di nome Lia ha appena chiuso la saracinesca di una piccola libreria e si trattiene al suo interno. Passa in rassegna i suoi libri, fino a che uno in particolare la riporta con la memoria a quando aveva 11 anni, alla notte in cui aveva deciso di scappare dalla casa dei genitori affidatari. Da qui in poi si dipana la storia di Lia, una ragazza ribelle dalla vita complicata. Sarà l’incontro con una misteriosa libraia e con i libri a trasformare la sua vita... 21 Anagrafe Parrocchiale - settembre 2014 Parrocchia SS. Nazaro e Celso Battesimi • Barile Devis • Bellotti Gaia • Giongrandi Tommaso • Laudenzi Federico • Lucchi Anna Vittoria • Mongiardo Francesco Salvatore • Panizza Matteo • Tavani Sebastian • Zicari Matteo Matrimoni • Scazzosi Stefano/Lonati Daniela • Capocefalo Mario/Tamburo Nadia • Mirra Damiano/Francavilla Roberta • Toni Alessio/Liviero Patrizia • Alberghini Marco/Santise Pamela • Balestri Marco/Ceserani Miriam Defunti • Moscardo Lina • Zappa Angela • Carcano Aurelio • Arcudi Maria • De Benedetto Maurizio 85 89 78 54 76 Parrocchia Madonna Pellegrina Battesimi • Redondi Elisa • Porro Leonardo • Zanovello Emma • Meda Cristian • Boscia Carlotta Defunti • Fresta Giuseppe • Bartezaghi Ada • Bonioli Luigia 81 88 88 La Lucerna centro culturale Il Centro Culturale La Lucerna propone, per domenica 30 novembre dalle 16 alle 17.30 circa in oratorio a S. Martino, un breve corso sul significato e la preparazione dei presepi per ragazzi, adulti e famiglie. Dopo una spiegazione sulla simbologia delpresepe,cisarannodelledimostrazionipratiche su come utilizzare facilmente materiali poveri per costruire tutti i particolari del presepe. “Un pomeriggio insieme” Programma del mese di ottobre del Gruppo Terza Età Mercoledì 12 Novembre Domenica 16 Novembre, 1° di Avvento: Pellegrinaggio di mezza giornata alla “Madonna di Caravaggio” (BG) alle ore 15 Vesperi in Chiesa Domenica 23 Novembre alle ore 15 Vesperi in Chiesa e festa dei compleanni del mese Mercoledì 26 Novembre alle ore 15 Momento di spiritualità – incontro di Catechesi Domenica 30 Novembre alle ore 15 Vesperi in Chiesa e festa dei compleanni del mese Calendario delle S. Messe 22 Parrocchia SS. Nazaro e Celso novembre 2014 1 sabato Ore 8 Lonati Germano Ore 9.30 S. Messa Ore 11 S. Messa Ore 15.30 Processione al Camposanto Ore 18 Restelli Lorenzo, Grassi Riccardo e Luigi Tutti I Santi 2 domenica Ore 8 S. Messa Ore 9.30 S. Messa per i combattenti defunti Ore 11 S. Messa Ore 15.30 S. Messa al Camposanto Ore 18 S. Messa Commemorazione dei Fedeli Defunti 3 lunedì Ore 8 Marchetti Celso e Colombo Rosa Ore 18 Sonzogni Pietro, Lazzati Antonia e fam., Marchetti Carlo, Calciago Paola, Carlo e fam. 4 martedì Ore 8 Costa Aurelio e Baroni Carolina Ore 18 Marnati Enrico e Nicora Angela S. Carlo Borromeo 5 mercoledì Ore 8 Imboldi Alessandro e Galetti Laura Ore 18 Bresciani Giovanni, Mario, Ottavia, fratelli, sorella, cognate e nipote 15 sabato Ore 8 Lazzaroni Aldo Ore 18 Gualeni Marta, Grecchi Antonio e Lino 16 domenica Ore 8 Cattaneo Pierino, Colombo Ernesta Ore 9.30 Tripi Giuseppe Ore 11 per i def. della classe 1934 e in particolare per Lazzaroni Giuseppe Ore 18 def. Classe 1958, Carcano Aurelio I di Avvento 17 lunedì Ore 8 Lonati Edoardo, suor Maria Edoardina e fam. Ore 18 Martinelli Irma Maria e Podini Gaetano 18 martedì Ore 8 Sisti Enio Ore 18 coniugi Bonfiglio Aldo e Viganò Teresa e fam. Caronni 19 mercoledì Ore 8 Biasini Erika Chiara Ore 18 Lenti Luca 20 giovedì Ore 9 S. Messa Ore 18 Molino Bonaventura, Pisano Carmela, Gregorio Bartolomeo 21 venerdì Ore 18 Caruso Angela e Angelo 22 sabato Ore 8 Peri Maria Frà Ore 18 Andreini Luciana 6 giovedì Ore 9 S. Messa Ore 18 Fontana Alfredo, Sisti Giuseppe e fam. 7 venerdì Ore 18 def. Gruppo Sportivo Forloni, Forloni Giuseppe, Zocca Silvio, Bigatti Pierfrancesco, Cislaghi Maurizio, Galetti Giacomo, Pettinari Lazzaro, Bartezaghi Lino 8 sabato Ore 8 Peverada Giuseppe Ore 18 Landini Antonia e Pascoluti Romolo, def. Classe 1945 9 domenica Ore 8 Fagnani Francesco e fam. Villa Ore 9.30 De Agostini Livio, Sandro, Carsenzuola Alessandro ed Emma Ore 11 Della Vedova Ambrogio e Pasquali Rosida Ore 18 Pirovano Luigi Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo 10 lunedì Ore 8 Cislaghi Angelo, Marnati Modesta e figli Ore 18 Freri Giovanna e Montani Carlo 27 giovedì Ore 9 S. Messa Ore 18 Cossia Luigi, Imboldi Emma, Imboldi Ernesto, Restelli Colombina 11 martedì Ore 8 Girotti Carlo ed Enrica Ore 18 Cerniglia Nicasio e Cecala Maria Nunzia 28 venerdì Ore 18 Landini Giuseppe, Carsenzuola Angelina e fam. 12 mercoledì Ore 8 Suor Fiorina Fra’ Ore 18 Ferrami Bruno 29 sabato Ore 8 coniugi Maria e Gildo Cozzi Ore 18 Franco e mamma 13 giovedì Ore 9 S. Messa Ore 18 fam. De Paoli Silvana, Liliana e Omar 14 venerdì Ore 18 Oldani Pietro e Maria Baroni, Maria Oldani Pirovano 30 domenica Ore 8 S. Messa Ore 9.30 S. Messa Ore 11 def. Classe 1940 Ore 18 Bernasconi Giuseppe e Pedroli Maria III di Avvento 23 domenica Ore 8 Scorati Egidio, Baroni Stella Ore 9.30 S. Messa Ore 11 Girotti Camillo e Cecilia Ore 18 Oldani Silvia, Vittorio e Carolina II di Avvento S. Battesimo 24 lunedì Ore 8 Crivelli Guido e Montani Esterina Ore 18 Arcudi Maria 25 martedì Ore 8 S. Messa Ore 18 Ruggiero Francesco, Luigi, Carmela e Biagio 26 mercoledì Ore 8 S. Messa Ore 18 Villa Luigi, Villa Ermanno e Scolari Caterina 23 Caldendario delle S. Messe Parrocchia Madonna Pellegrina novembre 2014 1 sabato Ore 8, 30 S. Messa Ore 9,30 S. Messa (Brughiera) Ore 10,30 S. Messa Ore 18.30 S. Messa Tutti I Santi 2 domenica Ore 8,30 S. Messa Ore 9,30 S. Messa (Brughiera) Ore 10,30 S. Messa Commemorazione dei Fedeli Defunti 3 lunedì Ore 8 Antonini e Galbani 4 martedì Ore 8 Ranfi Angelo S. Carlo Borromeo 5 mercoledì Ore 18 Fam. Garavaglia Michele e Osnaghi Ernesta, Bartezaghi Ada, Ciccone Nicola, Cattaneo Giovanni Battista, Richichi Mario 6 giovedì Ore 8 Consorelle defunte 7 venerdì Ore 8 Riva Abele e Gianelli Massimina 8 sabato Ore 8 S. Messa Ore 18,30 Frattini Luigia, Ferrara Lucrezia, Ripamonti Ernesto 9 domenica Ore 8,30 Prestigiacomo Ninfa, Gibiso Mario e Angelo, Pierina, Gina, Anna, Benedetto e Piero, fam. Visentin e Genovese Ore 9,30 Ambrogio, Marina, Ernesto Gambarè , 50° matrimonio Carlucci Luigi e Brescia Dina (Brughiera) Ore 10,30 S. Messa Ore 15.30 S. Battesimo Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo 10 lunedì Ore 8 S. Messa 11 martedì Ore 8 S. Messa 12 mercoledì Ore 18 Poletti Armando e Risoleo Giovanni, De Carli Angelo, Domenico e Linda, Negrisolo Anacleto e Noemi 13 giovedì Ore 8 Fam. Gianni Mangiarotti, Fam. Piero Vailati 14 venerdì Ore 8 S. Messa 15 sabato Ore 8 Riva Giovanna Ore 18,30 Zangari Francesco, Montani Carlo, Guzzetti Maria, Beolchi Gaetano e Morelli Maria 16 domenica Ore 8,30 Redondi Fabio, Maiorano Felice, Fam. Bettini e Redondi , Di Criscenzo Francesco, fam. Albini e Ciceri Ore 9,30 Giuseppe, Gianmario, Riccardo, Vincenzo, Ombretta e Alessandro (Brughiera) Ore 10,30 S. Messa I di Avvento 17 lunedì Ore 8,00 Carbonato Olindo e Zucco Maria 18 martedì Ore 8 S. Messa 19 mercoledì Ore18 S. Messa 20 giovedì Ore 8 Micheli Pietro, Alfredo e Antonio 21 venerdì Ore 8 Scaffidi Barbara, Casamento Marianna e Scaffidi Domenico 22 sabato Ore 8 Radice Giovanna e fam. Ore 18,30 Bartezaghi Rosa e Pigliafreddo Mario 23 domenica Ore 8,30 S. Messa Ore 9,30 Daniele Piazzola, Ranieri Maria Rosaria e Giuseppe (Brughiera) Ore 10,30 S. Messa II di Avvento 24 lunedì Ore 8 S. Messa 25 martedì Ore 8 S. Messa 26 mercoledì Ore 18 Maggiolini Domenico, Cirillo, Gian Carlo e Cassani Vincenza 27 giovedì Ore 8 Domenico, Chiara e Giuseppe 28 venerdì Ore 8 Viganò Felice 29 sabato Ore 8 S. Messa Ore 18,30 Pedroli Ernesto e Confalonieri Albina 30 domenica Ore 8,30 S. Messa Ore 9,30 Fracchiola Cleto e Renato, Meda Ines e Ambrogio (Brughiera) Ore 10,30 S. Messa III di Avvento GIORNATA DIOCESANA CARITAS Domenica 9 novembre 2014 Pane e parola “Voi stessi date loro da mangiare” (Mc 6,37) Fede cristiana, Eucaristia, responsabilità sociale Che cosa è pane, che cosa è nutrimento per gli uomini, di che cosa si nutrono? Gesù aveva un’attenzione spiccata per le folle senza pane e ci ha anche insegnato a chiederlo nella preghiera al Padre che è nei cieli, ma con tutta la sua vita ci ha pure insegnato che non di solo pane si vive, ma anche di parole alte, che mettono in moto i sogni e la vita. Quante volte lo abbiamo sorpreso nelle pagine dei vangeli nell’atto di nutrire le folle, nutrire di parola e, insieme, di pane. Ma nei suoi pensieri il pane non è mai un pane di accumulo e, nemmeno un pane che piova dall’alto magicamente: nasce da una fatica e sfocia in una condivisione, A farci grandi non tanto il pane che si riceve, ma il pane che si dona.
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