Prevenzione e terapia delle malattie degenerative

The Thousand Islands, anno III°
Dr. Giuseppe Fariselli
Le mille isole
È una catena di 1865 isole che si estendono per circa
80 Km nel senso della corrente da Kingstone –
Ontario, a cavallo del confine tra USA e Canada,
sul fiume S.Lorenzo, quando questo sfocia
dall’angolo di NE del Lago Ontario.
Quelle
canadesi
sono
situate
nella
provincia
dell’Ontario, quelle statunitensi appartengono allo
stato di New York.
Tutta l’area è molto conosciuta dai vacanzieri e viene
comunemente difinita la Capitale mondiale della
navigazione in acque calme.
Dr. Giuseppe Fariselli
GIUSEPPE FARISELLI
Laurea in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Pavia, nel 1972
Specialità in Oncologia presso l’Università degli Studi di Pavia, nel 1975
Dirigente Medico di I° livello all’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di
Milano, Divisioni di Chirurgia Oncologica, Oncologia Medica, Diagnostica Clinica e
Chirurgia Ambulatoriale, Senologia, dal 1972 al 2006
Corsi frequentati:
•  Medicina Antroposofica, triennale, dal 1987
•  Omeopatia-Omotossicologia, quadriennale, dal 1998
•  SAT-terapia, triennale, dal 2000
•  Neuralterapia, triennale, dal 2001
•  Medicina Antroposofica II°, triennale, dal 2007
Docenze:
•  Scuola di Medicina Biologica A.I.O.T. nel 2002-2003
•  Scuola di SAT-terapia nel 2004-2005
•  UTE, Fondazione Università della Terza Età Milano Duomo, dal 2012
Libri pubblicati:
•  “Prevenire e curare il cancro con le medicine naturali”, Red Edizioni, Milano, 2003
• 
“Medicine naturali e chemioterapia”, Red Edizioni, Milano, 2006
Studio Medico, via G. Giacosa 71, 20127 Milano
Tel. 0226143258 - 3388198646
[email protected]
http://lemedicinenaturalineimalatidicancro.docvadis.it
http://laterzaetanaturalmente.docvadis.it
Il lavoro dell’anno 2014-2015
Prevenzione e terapia delle malattie degenerative Dr. Giuseppe Fariselli
Prevenzione e terapia delle
malattie degenerative
La Creazione di Adamo, Michelangelo Buonarroti, Cappella Sistina
Dr. Giuseppe Fariselli Prevenzione e terapia
delle malattie degenerative
Paul Klee, Zwei Männer, 1903
Dr. Giuseppe Fariselli
Le malattie degenerative Malattie croniche,
legate al processo
di invecchiamento:
cardiovascolari,
metaboliche,
osteoarticolari,
respiratorie,
reumatiche,
del
sistema
nervoso,
tumori
Dr. Giuseppe Fariselli
Nascita
Dr. Giuseppe Fariselli
Crescita
Dr. Giuseppe Fariselli
Invecchiamento
Pier Giuseppe Pelicci, dell’IEO, ha
scoperto, nel topo, che il gene P66
regola,
tramite
una
corretta
ossidazione cellulare, la durata della
vita,
che
un’ossidazione
troppo
intensa (stress ossidativo) l’abbrevia,
e che l’eliminazione del gene P66
allunga la vita del 20 %
L’invecchiamento è
dovuto allo stress
ossidativo
Dr. Giuseppe Fariselli
Nel topo
Dr. Giuseppe Fariselli
I geni
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DNA
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DNA
Dr. Giuseppe Fariselli
Il DNA
Dr. Giuseppe Fariselli
L’ossidazione
È la reazione tra l’ossigeno e un
metallo,
che,
subendo
una
sottrazione di elettroni, determina la
formazione di un ossido
Sono reazioni di ossidazione la
combustione,
la
corrosione,
la
respirazione
Dr. Giuseppe Fariselli
Lo stress ossidativo
Condizione patologica, in un organismo
vivente, causata dalla rottura dell'equilibrio
fisiologico
fra
la
produzione
e
l'eliminazione, da parte dei sistemi di
difesa antiossidanti, di specie chimiche
ossidanti. Le specie chimiche ossidanti
(radicali liberi), che hanno un elettrone
spaiato in uno degli orbitali più esterni,
sono azoto, bromo, carbonio, cloro, fluoro,
iodio, e ossigeno (ROS, Reactive Oxygen
Species)
Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS: quali sono Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS: quali sono Dr. Giuseppe Fariselli
L’equilibrio fra ROS e
antiossidanti Dr. Giuseppe Fariselli
I radicali liberi
•  Le cellule, durante le reazioni enzimatiche, la
fosforilazione ossidativa e la difesa immunitaria,
producono radicali liberi, molecole con un elettrone
spaiato sull'orbitale più esterno che le rende
altamente instabili e particolarmente reattive
•  Inattivati da glutatione, vitamina A, vitamina C e
vitamina E, quando sono prodotti i quantità
eccessiva
(stress
ossidativo)
compromettono
qualsiasi molecola, si autopropagano, danneggiano le
membrane lipidiche, ossidano i gruppi laterali degli
aminoacidi, mutano la struttura chimica delle basi
azotate del DNA, causano invecchiamento cellulare
e tumori
Dr. Giuseppe Fariselli
La tavola dell’omotossicologia
Dr. Giuseppe Fariselli
La formazione dei radicali liberi
e la loro azione sul DNA
Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS: cause ed effetti Dr. Giuseppe Fariselli
Stress ossidativo, invecchiamento,
malattie degenerative
Dr. Giuseppe Fariselli
Dove colpiscono i ROS Dr. Giuseppe Fariselli
Dove colpiscono i ROS Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS: cosa danneggiano Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS danneggiano
la membrana callulare Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS: cosa danneggiano Dr. Giuseppe Fariselli
ROS e antiossidanti Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS si combattono con gli
antiossidanti
Dr. Giuseppe Fariselli
La ORAC (oxygen radical absorbance
capacity) degli antiossidanti Dr. Giuseppe Fariselli
O.R.A.C. Dr. Giuseppe Fariselli
La ORAC (oxygen radical absorbance capacity) degli
antiossidanti II° Succo di uva nera 1 bicchiere = 5216 unità
Mirtilli 1 tazza = 3480 unità
Cavolo verde cotto 1 tazza = 2048 unità
Spinaci cotti 1 tazza = 2042 unità
Barbabietola cotta 1 tazza = 1782 unità
More 1 tazza = 1466 unità
Kiwi 1 = 458 unità
Patata americana 1 = 433 unità
Fagiolini cotti una tazza = 404 unità
Cavolfiore cotto una tazza = 400 unità
Uvetta nera 1 cucchiaio = 396 unità
Cipolla 1 = 360 unità
Prugne nere 3 = 1454 unità
Cavoli di Bruxelles cotti 1 tazza = 1384 unità
Succo di pompelmo 1 bicchiere = 1274 unità
Pompelmo rosa 1 = 1188 unità
Fragole una tazza = 1170 unità
Succo di arancia 1 bicchiere = 1142 unità
Uva bianca 1 grappolo = 357 unità
Melanzana 1 = 326 unità
Mela 1 = 301 unità
Pesca 1 = 248 unità
Banana 1 = 223 unità
Pera 1 = 222 unità
Arancia 1 = 983 unità
Susina 1 = 626 unità
Patata arrosto 1 = 575 unità
Avocado 1 = 571 unità
Uva nera un grappolino = 569 unità
Peperone 1 = 529 unità
Melone tre fette = 197 unità
Spinaci crudi 1 piatto = 182 unità
Albicocche 3 = 172 unità
Pomodori 1 = 116unità
Cetrioli 1 = 36 unità
Dr. Giuseppe Fariselli
La ORAC (oxygen radical absorbance capacity) degli
antiossidanti Succo di uva nera, 1 bicchiere = 5216 unità
Mirtilli, 1 tazza = 3480
Cavolo verde cotto, 1 = 2048
Spinaci cotti, 1 tazza = 2042
Barbabietola cotta, 1 = 1782
More, 1 tazza = 1466
Prugne nere, 3 = 1454
Cavoli di Bruxelles cotti, 1 tazza = 1384
Succo di pompelmo, 1 bicchiere = 1274
Pompelmo rosa, 1 = 1188
Fragole, 1 tazza = 1170
Succo di arancia, 1 bicchiere = 1142
Arancia, 1 = 983
Susina, 1 = 626
Patata arrosto, 1 = 575
Avocado, 1 = 571
Uva nera, 1 grappolino = 569
Peperone, 1 = 529
Kiwi, 1 = 458
Patata americana, 1 = 433
Fagiolini cotti, 1 tazza = 404
Cavolfiore cotto, 1 = 400
Uvetta nera, 1 cucchiaio = 396
Cipolla, 1 = 360
Uva bianca, 1 grappolo = 357
Melanzana, 1 = 326
Mela, 1 = 301
Pesca, 1 = 248
Banana, 1 = 223
Pera, 1 = 222
Melone, 3 fette = 197
Spinaci crudi, 1 piatto = 182
Albicocche, 3 = 172
Pomodori, 1 = 116
Cetrioli, 1 = 36
Dr. Giuseppe Fariselli
I ROS causano
l’invecchiamento Dr. Giuseppe Fariselli
Prevenzione e terapia
delle malattie degenerative
① 
② 
③ 
④ 
⑤ 
⑥ 
⑦ 
⑧ 
⑨ 
Alzheimer e demenza senile (10-11-2014)
Malattia di Parkinson (24-11-2014 )
Ictus e trombosi cerebrale (15-12-2014 )
Cataratta
e
degenerazione
maculare
senile
(26-01-2015 )
Artrosi e osteoporosi (09-02-2015 )
I tumori della pelle (23-02-2015 )
Bronchite
e
broncopatia
cronica
ostruttiva
(16-03-2015 )
Il diabete (20-04-2015 )
L’ipertrofia e il carcinoma della prostata
(11-05-2015 )
Dr. Giuseppe Fariselli
Alzheimer
Dr. Giuseppe Fariselli
Alzheimer
Patologia
progressiva
ad
esordio
prevalentemente
senile che comporta una
significativa
atrofia
cerebrale,
ammassi
neurofibrillari
e
placche
amiloidi
Dr. Giuseppe Fariselli
Alzheimer
L'incidenza è di 2,5 casi ogni
1.000 persone per la fascia
di età tra i 65 e i 69 anni;
9 casi su 1.000 persone tra
i 75 e i 79 anni; 40,2 casi
su 1.000 persone tra gli 85
e gli 89 anni
Dr. Giuseppe Fariselli
Alzheimer
Allo stadio medio il malato non
riesce
a
pensare
con
chiarezza, non è in grado di
gestire
le
finanze
e
organizzare
una
cena,
è
confuso, ha sbalzi di umore, è
irritabile e aggressivo
Dr. Giuseppe Fariselli
Alzheimer
Fattori di rischio:
Età,
educazione,
cranici,
ipercolesterolemia,
ipertensione
traumi
fumo,
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi clinica di Alzheimer
Esecuzione
di
test
neuropsicologici che esaminano:
abilità
costruttiva,
abilità
percettiva,
attenzione,
capacità funzionali, linguaggio,
memoria,
orientamento,
risoluzione dei problemi
Dr. Giuseppe Fariselli
La diagnosi strumentale di
Alzheimer
Per confermare la diagnosi possono essere
eseguiti:
①  PET (Tomografia a emissione di positroni)
②  PiB-PET (PET per la sostanza amiloide)
③  Risonanza magnetica volumetrica
④  SPECT (Tomografia a emissione di fotone
singolo)
⑤  Rachicentesi con dosaggio liquorale di
amiloide e proteina tau
Dr. Giuseppe Fariselli
La terapia dell’Alzheimer
•  Antiossidanti, FANS, vitamine A, C, E
•  Diidroergotossina, gingko biloba, pentossifillina
•  Farmaci
che
agiscono
sul
sistema
glutamatergico, come la memantina
•  Inibitori dell'acetilcolinesterasi: fisostigmina,
galantamina, neostigmina, rivastigmina
•  Arte e musicoterapia, training di stimolazione
cognitiva,
comportamentale,
emotivomotivazionale e sociale (terapia di orientamento
alla realtà, ROT)
Dr. Giuseppe Fariselli
La demenza senile
Dr. Giuseppe Fariselli
La demenza senile
Diminuzione delle prestazione cognitive
(memoria, linguaggio, logica) tale da
compromettere
le
usuali
attività
(hobby, interessi, lavoro) e relazioni,
legata nel 70% dei casi a malattia di
Alzheimer, nel 20 % a lesioni
cerebrali ischemiche arteriosclerotiche
multiple
Dr. Giuseppe Fariselli
Le demenze
È affetto da
demenza
circa il 5%
della
popolazione
over 65 anni,
ma addirittura
il 30% degli
over 85
Dr. Giuseppe Fariselli
Le demenze
Dr. Giuseppe Fariselli
Insufficienza cerebro-vascolare
e steno-occlusioni delle carotidi
I
sintomi dipendono dall’area cerebrale
interessata
•  Una delle localizzazioni più comuni è quella
alle arterie vertebrali, che irrorano il
tronco cerebrale ed il cervelletto, e che
provoca disturbi dell’equilibrio, ronzii alle
orecchie, sensazioni di vertigine
•  Una
manifestazione
caratteristica
dell’insufficienza cerebro-vascolare è il
T.I.A.
Dr. Giuseppe Fariselli
TIA
•  Deficit neurologico che dura meno di 24
ore,
da
temporaneo
disturbo
di
irrorazione sanguigna ad una parte
limitata del cervello
•  Sintomi: cecità, debolezza, diminuzione
della sensibilità, formicolio della cute di
una metà del corpo, incapacità di parlare
•  Un terzo dei pazienti che hanno subito
un TIA hanno successivamente TIA
ricorrenti, un altro terzo ha un ictus
Dr. Giuseppe Fariselli
Parkinson Dr. Giuseppe Fariselli
Parkinson Malattia
degenerativa
del
sistema nervoso centrale con
accumulo di alfa-sinucleina e
morte di più del 70% delle
cellule della substantia nigra
che sintetizzano e rilasciano la
dopamina
Dr. Giuseppe Fariselli
Parkinson Dr. Giuseppe Fariselli
Parkinson È più comune negli anziani: 4% della
popolazione sopra gli 80 anni
Età media di insorgenza è circa 60 anni
Fattori
di
rischio:
depressione,
esposizione
a
metalli
pesanti,
percloroetilene, pesticidi, tetracloruro
di carbonio e tricloroetilene, perdita
di cellule e pigmento nella sostanza
nera, traumi cranici
Dr. Giuseppe Fariselli
Parkinson Fattori di protezione:
Caffeina, vitamine C e
D
 Fumo di tabacco (?!?)
Dr. Giuseppe Fariselli
Parkinson: sintomi Cacosmia (sentire odori cattivi, strani) e/o
riduzione dell’olfatto possono precedere di
molto tempo la comparsa della malattia
Bradicinesia
Deambulazione a piccoli passi striscianti
Disturbi della deglutizione
Instabilità posturale
Linguaggio lento e monotono
Micrografia
Mimica facciale scarsa
Rigidità e resistenza al movimento
Tremore a riposo, assente nel sonno
Dr. Giuseppe Fariselli
Parkinson: sintomi •  Depressione e apatia
•  Difficoltà
avvio
di
azioni
appropriate,
flessibilità
cognitiva,
memorizzazione,
pianificazione, pensiero astratto
•  Fluttuazioni e rallentamento dell'attenzione e
della capacità cognitiva
•  Rischio di demenza x2-6
•  Abuso di farmaci, alimentazione compulsiva,
allucinazioni e/o deliri, ansia, gioco d'azzardo
patologico
e
ipersessualità,
possibilmente
iatrogeni
Dr. Giuseppe Fariselli
Parkinson: la diagnosi •  Visita neurologica
•  Gli esami di neuro-imaging
servono
solo
per
una
diagnosi differenziale
Dr. Giuseppe Fariselli
Parkinson: terapie •  Agonisti della dopamina, inibitori
della monoaminoossidasi, levodopa
•  Stimolazione
cerebrale
profonda
mediante impianto di pacemaker che
invia impulsi elettrici a globo pallido,
nucleo subtalamico e talamo
•  Pallidotomia
•  Cure palliative
Dr. Giuseppe Fariselli
Parkinson: terapie complementari •  Alimentazione
•  Acidum phosphoricum
•  Cerebrum
•  L-carnetina
•  S-Acetil Metionina
•  SAT-terapia
•  Vitamina C sub-linguale
Dr. Giuseppe Fariselli
Ictus
Alterazione acuta delle funzionalità cerebrale,
localizzata o generalizzata, dovuta ad un evento
vascolare cerebrale patologico, che perdura per più
di 24 ore o ha esito infausto
1.  Ictus ischemico (80% dei casi), da occlusione di un
vaso (legata ad embolia nel 70%, o ad una
trombosi
nel
25%
dei
casi)
o,
meno
frequentemente, a un’improvvisa e grave riduzione
della pressione sanguigna
2.  Ictus
emorragico,
intracerebrale
o
intraventricolare, da
emorragia intracerebrale
non traumatica
Dr. Giuseppe Fariselli
Ictus
•  III°
causa
di
morte
dopo
malattie
cardiovascolari e neoplasie, causa il 10% dei
decessi, rappresenta la principale causa
d’invalidità e la seconda causa di demenza
•  L’incidenza aumenta con l’età raggiungendo il
valore massimo negli ultra ottantacinquenni
•  Il 75% degli ictus colpisce oltre i 65 anni
•  Il tasso di prevalenza di ictus nella popolazione
anziana (età 65-84 anni) italiana è pari al
6,5%, nel 20% dei casi si tratta di recidive
Dr. Giuseppe Fariselli
Ictus ischemico
Cause più comuni:
1.  Trombo conseguente a vasculopatia aterosclerotica
che interessa le arterie di maggior calibro:
carotidi, vertebrali e arterie che originano dal
circolo del Willis
2.  Occlusione delle piccole arterie da diabete,
ipertensione o microateromi
3.  Embolia transcardiaca da fibrillazione atriale,
protesi valvolare, stenosi mitralica, trombo in
atrio sinistro, infarto miocardico recente,
endocardite infettiva, cardiomiopatia dilatativa,
acinesia di parete del ventricolo sinistro
Dr. Giuseppe Fariselli
Vasculopatia aterosclerotica
Dr. Giuseppe Fariselli
Ictus emorragico
L’emorragia cerebrale primaria rappresenta
il 90% circa di tutte le emorragie
cerebrali
ed
è
causata
più
frequentemente
dall’ipertensione
arteriosa
Nelle persone anziane, invece, 1/3 circa
dei sanguinamenti cerebrali è causato
dall’angiopatia amiloide, caratterizzata
da emorragie cerebrali a carattere
ricorrente
Dr. Giuseppe Fariselli
Ictus
Fattori di rischio
•  Età
•  Alcol
•  Attività fisica ridotta
•  Diabete mellito
•  Fibrillazione atriale
•  Fumo di sigaretta
•  Iperomocisteinemia
•  Ipertensione arteriosa
•  Ipertrofia ventricolare sinistra
•  Stenosi carotidea
Dr. Giuseppe Fariselli
Ictus: la prevenzione
Smettere di fumare
Svolgere una regolare attività fisica
Mantenere un peso corporeo salutare
Ridurre l’apporto di sale e di grassi animali
Mangiare pesce 2-4 volte la settimana,
preferibilmente pesce azzurro
•  Consumare 2 porzioni di frutta e 3 di
verdura al giorno
•  Limitare l’assunzione di alcol
• 
• 
• 
• 
• 
Dr. Giuseppe Fariselli
Ictus:sintomi •  Comparsa improvvisa di uno o più di questi
disturbi:
incapacità
a
comprendere,
pronunciare e trovare le parole, perdita di
forza e/o sensibilità con formicolii in metà
corpo, visione alterata in una metà del
campo visivo, maldestrezza, assenza di
equilibrio con vertigini
 Le
emorragie
più
gravi,
soprattutto
l’emorragia subaracnoidea, si annunciano con
un improvviso mal di testa, come un colpo di
pugnale alla nuca
Dr. Giuseppe Fariselli
Trombosi cerebrale Dr. Giuseppe Fariselli
Ictus: diagnosi •  Clinica
•  TC
•  RMN
•  Eco-doppler
aortici
•  Angio-TC
•  Angio-RMN
dei
tronchi
sovra-
Dr. Giuseppe Fariselli
Ictus: terapia Ricovero immediato in stroke unit
Nell’ictus
ischemico,
trombolisi
entro
3
ore
con
r-tPA
(recombinant tissue plasminogen
activator) per via endovenosa e
acido
acetilsalicilico
come
antiaggregante
Dr. Giuseppe Fariselli
Trombosi cerebrale Da
vasculopatia
aterosclerotica
che interessa le
arterie di maggior
calibro: carotidi,
vertebrali
e
arterie
che
originano
dal
circolo del Willis
Dr. Giuseppe Fariselli
La cataratta
Degenerazione
del
cristallino, che, a causa,
soprattutto,
dell’età
avanzata, perde la sua
normale trasparenza
Dr. Giuseppe Fariselli
L’occhio
Dr. Giuseppe Fariselli
Il cristallino e la visione Dr. Giuseppe Fariselli
La cataratta
  sintomi: abbagliamento (notturno nella c. corticale
anteriore, 65%; diurno in quella nucleare, 25%),
calo del visus (lento nella c. nucleare, rapido in
quella sottocapsulare posteriore, 10%), diplopia
monoculare (c. corticale anteriore)
  cause: invecchiamento, diabete, radiazioni
  diagnosi: visita oculistica
  cura: intervento chirurgico mediante microincisione,
facoemulsificazione con ultrasuoni, impianto di lente
intraoculare
  prevenzione:
alimentazione,
drenanti,
epatoprotettori, organoterapici
Dr. Giuseppe Fariselli
La prevenzione della cataratta
 Scegliere, fra gli alimenti indicati per il
proprio gruppo sanguigno, quelli con indice
glicemico più basso, a maggior potere
antiossidante e maggiormente alcalinizzanti
 Drenanti: ad esempio fumaria officinalis e
galium aparine
 Epatoprotettori:
ad
esempio
carduus
marianus e taraxacum officinale
 Organoterapici come lens cristallina Dr. Giuseppe Fariselli La degenerazione maculare senile
•  Retinopatia che inizia con una diminuzione della
vista e/o una deformazione delle immagini nella
zona centrale del campo visivo
•  Segno caratteristico della malattia sono le Drusen,
macchie giallastre della retina che l'oculista rileva
durante l'esame del fondo oculare, specie se di
grandi dimensioni (superiori a 125 micron)
•  Può essere "secca" o non essudativa (circa il 90%
dei pazienti), e "umida" o essudativa o neovascolare
(circa il 10%)
Dr. Giuseppe Fariselli
La retina
Sottile membrana formata da cellule nervose che riveste il
fondo dell'occhio e trasforma gli impulsi luminosi in impulsi
elettrici che, attraverso il nervo ottico, vengono trasmessi al
cervello
La porzione centrale (macula) possiede una densità cellulare
molto più elevata e presenta di 2 tipi di cellule: i coni e i
bastoncelli, che consentono, quando è presente una discreta
quantità di luce, la visione distinta, la lettura e la percezione
netta dei colori
La restante porzione periferica di retina è inadatta a garantire
la visione da vicino, ma, garantendo la percezione periferica
del campo visivo e la visione in scarse condizioni di luminosità,
permette di orientarsi e di muoversi nello spazio
Dr. Giuseppe Fariselli
La degenerazione maculare senile •  Inizia con una diminuzione della vista e/o
una deformazione delle immagini nella zona
centrale del campo visivo
•  Diagnosi: visita oculistica, tomografia ottica a coerenza,
fluorangiografia e angiografia con verde di indocianina
•  Terapia: terapia fotodinamica, iniezioni intravitreali di
triamcinolone
o
di
farmaci
anti-neo-angiogenetici
(bevacizumab,
pegaptanib
sodico
e
ranibizumab),
antiossidanti, drenanti, epatoprotettori, dieta dedicata,
fattori
di
differenziazione
delle
cellule
staminali,
antiossidanti e drenanti
•  Prevenzione: acido folico (Vit B9), Vit B6, Vit B12, riducono
del 34% il rischio
Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoartrosi  Malattia delle articolazioni che colpisce il
10% della popolazione adulta, il 50% delle
persone con età superiore ai 60 anni
 La cartilagine si assottiglia e fissura
 Ai margini si creano osteofiti e, nelle aree
di carico, zone di osteosclerosi sottocartilaginea
 La membrana sinoviale
è iperemica e
ipertrofica, la capsula, edematosa e
fibrosclerotica
Dr. Giuseppe Fariselli
Articolazioni Dr. Giuseppe Fariselli
La cartilagine  Il tessuto cartilagineo è un tessuto
connettivo costituito da condrociti,
collagene e da una matrice amorfa
gelatinosa
 Quella articolare, lucida e levigata, ha
uno spessore che va da 0,2 a 6 mm e
dipende per il suo trofismo dal liquido
sinoviale
Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoartrosi Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoartrosi Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoartrosi Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoartrosi Diagnosi radiologica:
  Alterazione del profilo dell'estremità articolare
dell'osso
  Formazione di osteofiti ai margini delle articolazioni
o nel punto di inserzione dei tendini
  Riduzione dello spazio articolare
  Zone cistiche nell'osso immediatamente al di sotto
della cartilagine
  Il
grado
di
alterazione
dimostrabile
radiologicamente non è sempre correlato all'entità
della sintomatologia
Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoartrosi Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoartrosi Terapia medica di base:
 Cambiamento
dello
stile
di
vita,
specialmente perdita di peso (riduce il
dolore, da sola, del 20%) e attività fisica
 Terapia analgesica con paracetamolo, FANS
(rischio di ulcera gastrica e duodenale),
inibitori selettivi della COX-2 come il
celecoxib, oppiacei come fentanyl e morfina
Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoartrosi  La fisioterapia aumenta la funzionalità e
riduce il dolore
 Glucosammina
solfato
e
S-adenosil
metionina
(SAMe),
così
come
la
somministrazione
topica
di
capsaicina,
possono essere utili
 Le infiltrazioni intra-articolari di acido
ialuronico o idrocortisone hanno effetto
limitato nel tempo
Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoartrosi Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoartrosi: terapie naturali
Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoporosi  Perdita
di
massa
ossea,
assottigliamento
e
fragilità
dei
segmenti scheletrici, età avanzata,
donne, colonna e collo femorale, dieta
povera di calcio e proteine, carenza di
vitamina
D,
fumo,
insufficiente
esercizio fisico
Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoporosi Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoporosi Fattori di rischio:
 Età; genetica; anoressia; basso peso;
carenza di magnesio, calcio, stronzio, zinco,
boro, proteine, vitamine B2, B9, B12, C,
D,
K,
estrogeni,
somatotropina,
testosterone;
cirrosi
epatica,
artrite
reumatoide, neoplasie al midollo osseo;
abuso di alcool e fumo; inattività fisica;
anticoagulanti
orali,
antitrombotici,
corticosteroidi, methotrexate
Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoporosi  Asintomatica nei 2/3 delle persone
 I°
manifestazioni:
fratture,
anche
inavvertite e al minimo trauma
 Dolore alle ossa e ai muscoli, acuto e
aggravato dal carico e dagli sforzi, tipico
della presenza di fratture
 Crollo
vertebrale,
ipercifosi
dorsale,
iperlordosi
cervicale,
fratture
di
avambraccio o di femore
Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoporosi Diagnosi:
  Visita medica
  MOC-DEXA (Dual Energy X ray Absorptiometry) o
ultrasuonografia del calcagno
  Il "T-Score" è il punteggio della densità (DS>
30%)
  analisi del sangue di routine, tiroide, fegato, rene,
surrene, ipofisi e osso
  radiografia, TC, RMN
Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoporosi: terapie   Acido folico
  Bifosfonati
ibandronato,
(alendronato,
risedronato,
zoledronato,
neridronato,
pamidronato, etidronato e clodronato), denosumab,
raloxifene, DABA (Dual Action Bone Agents,
stronzio ranelato), tibolone, TOS?   Carbonato di calcio 1g/die, magnesio pidolato 2-3
g/die, boro, manganese, silicio, stronzio e zinco
  Diuretici tiazidici
Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoporosi: terapie  Paratormone ricombinante 1-84 e
teriparatide (fratture multiple
dolenti non responsive, durata
massima di 24 mesi)
 Vitamina D3 (colecalciferolo), 800
U.I./die,
o
5000/settimana,
300000/6 mesi, 600000/12 mesi
Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoporosi: terapia chirurgica  Vertebroplastica
 Cifoplastica
 Lordoplastica
 Inserzione di protesi
Dr. Giuseppe Fariselli
Osteoporosi •  Alimentazione
•  Attività fisica
•  Movimento
•  Sole
•  Terapie naturali
Dr. Giuseppe Fariselli
Carcinoma basocellulare
Dr. Giuseppe Fariselli
Carcinoma spinocellulare
Dr. Giuseppe Fariselli
Carcinoma di Merkel
Tumore neuroendocrino
Dr. Giuseppe Fariselli
I tumori della pelle: melanoma
Dr. Giuseppe Fariselli
Bronchite
Infiammazione della mucosa dei bronchi
Acuta o cronica (3 mesi all'anno da 2 anni)
Infettiva
Irritativa: acido solfidrico, acidi forti, ammoniaca,
anidride solforosa, bromo, cloro, diossido azoto,
fumo, polveri minerali, solventi organici volatili,
vegetali
•  Associata a adenoidi e tonsille ipertrofiche, sinusiti
croniche, allergie broncopolmonari, bronchiectasie
• 
• 
• 
• 
Dr. Giuseppe Fariselli
I bronchi
Dr. Giuseppe Fariselli
Bronchite •  Sintomi:
dopo un'infezione delle prime vie respiratorie, malessere,
freddo, febbricola, mal di gola, mal di schiena, compare una tosse
continua, inizialmente secca ma poi produttiva, dolore retrosternale
aggravato dalla tosse, febbre che non supera i 38,8 °C e regredisce
nel giro di 3-5 giorni
•  Diagnosi:
visita
dell’espettorato
medica,
Rx
torace,
esame
culturale
•  Terapia:
riposo, caldo, modulanti dell’infiammazione, corrette
alimentazione
e
idratazione,
espettoranti,
mucolitici,
omeomesoterapia, eventualmente antibiotici e broncodilatatori
•  Prevenzione:
astensione dal fumo, eliminazione degli irritanti
aerei, corretta alimentazione, drenanti
Dr. Giuseppe Fariselli
Broncopneumopatia cronica ostruttiva
Terza causa di morte dopo malattie
cardiovascolari e tumori
Malattia
cronica
caratterizzata
da
ostruzione al flusso persistente ed
evolutiva, rimodellamento delle vie aeree,
enfisema
Cause di BPCO: fumo, inquinamento sui
luoghi di lavoro, in casa, nell’aria che si
respira
Dr. Giuseppe Fariselli
Broncopneumopatia cronica ostruttiva
Vengono inquadrati nella BPCO:
•  La bronchite cronica: tosse produttiva
soprattutto al mattino per più di 3 mesi
all’anno per almeno 2 anni
•  L’enfisema polmonare: anomalo allargamento
degli spazi aerei distali ai bronchioli
terminali accompagnato da distruzione delle
pareti interalveolari senza segni di fibrosi
Dr. Giuseppe Fariselli
Broncopneumopatia cronica ostruttiva Sintomi:
tosse
produttiva
soprattutto al mattino per più di
3 mesi all’anno per almeno 2 anni,
dispnea, dita a bacchetta di
tamburo
Diagnosi: visita medica, visita
specialistica
pneumologica,
Rx
torace, TAC, spirometria
Dr. Giuseppe Fariselli
La broncopneumopatia cronica ostruttiva Gli obiettivi della terapia, la cui premessa è l’assoluto
divieto di fumare, sono:
①  Il sollievo dei sintomi, soprattutto la dispnea da sforzo
②  Il miglioramento dello stato generale di salute
③  La prevenzione e il trattamento delle complicanze e
delle riacutizzazioni
④  La prevenzione della progressione della malattia
⑤  La riduzione della mortalità
Dr. Giuseppe Fariselli
La broncopneumopatia cronica ostruttiva Il trattamento prevede:
•  terapia farmacologica: nella fase di stabilità devono essere
assunti broncodilatatori a lunga durata d’azione, per via
inalatoria, LABA (long acting beta agonists) e LAMA (l.a.
methacoline antagonists), associati, nei casi più gravi, a ICS
(inhaled corticosteroid)
•  terapia non farmacologica: riabilitazione respiratoria,
ossigenoterapia a lungo termine, chirurgia endoscopica
riduttiva mediante l’uso di valvole unidirezionali o stent
endobronchiali, chirurgia dell’enfisema, trapianto polmonare
(limite di età a 70 anni)
•  Drenanti, immunomodulanti, omeomesoterapia
Dr. Giuseppe Fariselli
BPCO e carcinoma polmonare
Dr. Giuseppe Fariselli
I polmoni dopo e prima del fumo
Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete mellito • 
• 
• 
• 
Dal greco διαβαίνειν = passare attraverso
Malattia
cronica,
caratterizzate
da
poliuria, polidipsia, carenza di insulina
nell’organismo, eccessiva concentrazione
di glucosio nel sangue e nelle urine
Danneggia
occhi,
reni,
sistema
cardiovascolare e sistema nervoso
In Italia colpisce circa il 3% della
popolazione
Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete mellito  
 
 
 
Tipo 1: età < 30 anni, patogenesi
autoimmune
Tipo 2: età > 40 anni, familiare, non
autoimmune;
ne
favoriscono
il
manifestarsi: la gravidanza, l’obesità,
tutte le forme di stress (infezioni,
ipertermia, ipossia, traumi ecc.): 90% dei
casi
Diabete gestazionale
Mody (Maturity onset diabetes of the
young): età infantile
Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete mellito di tipo 1 Insufficiente secrezione di insulina da
progressiva distruzione delle cellule β
pancreatiche per infiltrazione delle
isole pancreatiche da parte di linfociti
CD4+ e CD8+ e macrofagi che
reagiscono in modo anomalo, su base
genetica, a fattori dietetici, batterici
o virali
Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete mellito di tipo 1 Sintomatologia:
  Poliuria,
polidipsia,
polifagia
paradossa, chetoacidosi diabetica
  Spesso subito dopo l’esordio si ha
una interruzione dei sintomi, che poi
si ripresentano e permangono
  Complicanze: nefropatia, neuropatia,
retinopatia
Dr. Giuseppe Fariselli
Tipi di insulina e insulinemia Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete mellito di tipo 2 •  Malattia metabolica che rappresenta
circa il 90% dei casi di diabete
caratterizzata
da
glicemia
alta,
insulino-resistenza
e
insulinodeficienza relativa
•  Sintomi: eccesso di sete, minzione
frequente e fame costante
•  Causa
principale,
nei
soggetti
geneticamente predisposti, è l'obesità
Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete mellito di tipo 2 Insufficiente produzione di insulina dalle
cellule beta del pancreas e insulinoresistenza, principalmente nel fegato,
nei muscoli e nel tessuto adiposo
Il fegato, nella insulino-resistenza,
rilascia impropriamente glucosio nel
sangue
La gravità della malattia è in relazione
alla % di cellule beta non funzionanti
Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete mellito Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete mellito Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete mellito Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete mellito di tipo 2 ①  Trattamento
iniziale:
aumento
dell'esercizio
fisico e modifiche nella
dieta
②  Poi metformina
Dr. Giuseppe Fariselli
Il diabete mellito di tipo 2 Prevenzione
 L'insorgenza può essere ritardata o,
nel
50%
dei
casi,
prevenuta,
attraverso una corretta alimentazione
ed un regolare esercizio fisico
 Gli interventi sullo stile di vita sono
più efficaci della metformina
Dr. Giuseppe Fariselli
Ipertrofia prostatica
•  Aumento del numero delle cellule
ghiandolari nella zona centrale della
prostata che circonda l'uretra, nelle
ghiandole periuretrali, o nella zona di
transizione
•  Colpisce l'80% degli uomini tra 70 e
80 anni
Dr. Giuseppe Fariselli
La prostata Dr. Giuseppe Fariselli
Ipertrofia prostatica
Eziologia
•  Fattori ereditari, diidrotestosterone, e estrogeni
Sintomatologia
•  Difficoltà a iniziare la minzione, intermittenza di
emissione del flusso, incompleto svuotamento della
vescica, flusso urinario debole, sforzo nella
minzione, > frequenza nell'urinare (pollachiuria), in
particolare di notte (nicturia), necessità impellente
di svuotare la vescica (urgenza minzionale),
bruciore a urinare, uretriti, calcoli, ritenzione
urinaria,
compromissione
renale
(uropatia
ostruttiva)
Dr. Giuseppe Fariselli
Ipertrofia prostatica
Diagnosi:
 Esplorazione
rettale,
ecografia, PSA, eventuale
biopsia ecoguidata
Dr. Giuseppe Fariselli
Ipertrofia prostatica Trattamento Medico
•  Gli alfa bloccanti doxazosina, terazosina,
alfuzosina,
silodosina
e
tamsulosina,
rilassano la muscolatura della prostata e del
collo vescicale e aumentano la portata del
flusso urinario
•  Gli inibitori della 5α-reduttasi inasteride e
dutasteride, in abbinamento agli alfa
bloccanti, riducono drasticamente il volume
della prostata
Dr. Giuseppe Fariselli
Ipertrofia prostatica
1. 
2. 
3. 
4. 
5. 
6. 
7. 
8. 
Resezione endoscopica chirurgica (TURP)
Vaporizzazione transuretrale della prostata (TVP)
Visual laser ablation (VLAP) YAG laser a contatto
Photoselective Vaporization of the Prostate (PVP)
con fibra
Laser a luce verde (KTP) inserita nella prostata
Holmium Laser Ablation of the Prostate (HoLAP
Transurethral Microwave Thermo Therapy (TUMT)
Transurethral needle ablation of the prostate
(TUNA)
Dr. Giuseppe Fariselli
Il carcinoma prostatico
•  Malattia molto diffusa, circa
l'11%
dei
cancri
nella
popolazione maschile europea
•  Incidenza triplicata negli ultimi
20 anni: in Italia 13/100.000
•  Mortalità 7/100.000
•  Età media alla diagnosi 70 anni
•  Colpisce la zona periferica
Dr. Giuseppe Fariselli
Il carcinoma prostatico
Dr. Giuseppe Fariselli
Fattori di rischio
•  Ereditarietà: rischio x2 quando uno dei
parenti in linea diretta ha manifestato la
malattia, x5-11 per più di due parenti
•  Dieta ad alto contenuto di grassi saturi
animali
•  Ridotta assunzione di isoflavonoidi (legumi e
soia), selenio e vitamina E
•  Ridotta esposizione alla luce solare (<
vitamina D)
Dr. Giuseppe Fariselli
Il carcinoma prostatico
Sintomatologia:
•  In
fase
iniziale
asintomatico
è
generalmente
•  Può rappresentare un reperto occasionale
durante l’esame istologico di materiale
ghiandolare
da intervento per ipertrofia
prostatica
•  In fase avanzata possono essere presenti
ematuria (sangue nelle urine), emospermia
(sangue nel liquido seminale), disturbi della
minzione, dolori ossei, pelvici o perineali
Dr. Giuseppe Fariselli
Il carcinoma prostatico
Diagnosi:
1.  La visita urologica
2.  esplorazione rettale
3.  dosaggio del PSA
4.  ecografia
prostatica
trans
rettale
5.  bioscansione con TRIM probe
6.  Esame istologico da agobiopsia
Dr. Giuseppe Fariselli
Il grado di Gleason
•  Punteggio da 2 a 10, dove 10 indica le
anormalità più marcate
•  Il patologo assegna un numero da 1 a
5
alle
formazioni
maggiormente
rappresentate, poi fa lo stesso con le
formazioni
immediatamente
meno
comuni
•  La somma dei due numeri costituisce il
punteggio finale
Dr. Giuseppe Fariselli
Carcinoma prostatico Classificazione
secondo
Gleason
in
base
all’aggressività:
1)  1-4 ben differenziato
2)  5-6 mediamente d.
3)  7-10 scarsamente d.
Dr. Giuseppe Fariselli
Prevenzione e terapia
delle malattie degenerative
Dr. Giuseppe Fariselli
Gli antiossidanti … umani
Grazie per l’attenzione !
• Essere generosi: la
vita è troppo breve
e
l’egoismo
non
paga
• Giocare:
è
il
segreto
per
restare giovani
• Leggere:
è
il
segreto
per
la
sapienza
• Pensare: è la base
della libertà
• Ridere:
è
la
musica dell’anima
• Sognare: avvicina
alle stelle
• Avere venerazione
di una persona: è
l’inizio del cammino
di conoscenza
Dr. Giuseppe Fariselli