L’impronta Uila è forte e chiara mercoledì 5 novembre 2014 - anno III n°4 700 delegati e 100 esponenti di istituzioni e forze sociali al V congresso nazionale mensile di informazione politica e sindacale dell’Unione italiana lavori agroalimentari www.uila.eu Stefano Mantegazza confermato Segretario generale G di Fabrizio De Pascale li oltre 700 delegati, presenti fino all’ultimo minuto dei lavori, che salutano la conclusione del congresso, tutti in piedi, con un lungo e caloroso applauso rivolto a se stessi e al segretario generale Stefano Mantegazza, riconfermato nella sua carica insieme alla segreteria uscente. È forse questa l’immagine che da meglio il senso della ottima riuscita del V congresso nazionale della Uila, svoltosi a Roma dal 27 al 31 ottobre, contestualmente ai congressi dei sindacati di settore Uimec, Uilapesca e Filbi, nella splendida cornice del palazzo delle fontane all’Eur e in una suggestiva scenografia realizzata da Luigi Rossi, “art-director” della Uila. Cinque giorni di intenso dibattito che ha coinvolto, oltre ai delegati, anche numerosi e prestigiosi ospiti in rappresentanza di istituzioni, forze politiche e sociali e che ha ruotato intorno allo slogan e all’immagine proposti come simbolo del congresso: “Lavoro, l’impronta della nostra vita”. Una grande impronta stilizzata per rappresentare, da un lato, l’importanza del lavoro e dei valori etici ad esso connessi nella vita delle persone e per il futuro dell’umanità; dall’altro, la scelta individuale di tante donne e tanti uomini che hanno preferito la Uila per vivere il sindacato in prima persona e che hanno deciso di lasciare un segno della loro presenza e della loro azione, l’impronta appunto, unica per ogni individuo ma che tutti li accomuna e caratterizza. A conclusione dei lavori è pro- prio Stefano Mantegazza a indicare il prossimo importante appuntamento, fortemente voluto dalla Uila: una manifestazione nazionale unitaria di Fai-FlaiUila, per sostenere le iniziative della categoria, in primo luogo la segretario al Mipaaf Giuseppe Castiglione insieme al direttore generale pesca Riccardo Rigillo, la vice presidente commissione agricoltura del senato Leana Pignedoli, Colomba Mongiello della commissione agricoltura tutela dell’occupazione e risposte certe sul versante delle retribuzioni nei settori della forestazione, della bonifica e del sistema allevatori, “ma anche” ha detto Mantegazza “per respingere l’attacco in atto da parte del governo nei confronti dei precari, degli stagionali, della parte più debole del paese”, attacco che si sostanzia da un lato nella delega sul Jobs act che nasconde molteplici trappole, dall’altro negli annunciati tagli del finanziamento ai patronati che priverà milioni di cittadini di un servizio gratuito e quanto mai a loro utile. A sottolineare la grande attenzione riscossa dal congresso, la partecipazione nutrita e prestigiosa di esponenti delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e delle forze sociali. A rappresentare le istituzioni c’erano il sotto- della camera dei deputati, Lello Di Gioia, presidente commissione bicamerale di controllo enti previdenziali, Paolo De Castro, capo gruppo alleanza progressisti Comagri del parlamento europeo; Ezio Castiglione presidente Ismea; Fausto Martinelli amministratore unico Agecontrol, Paolo Reboani presidente Italia Lavoro, Gian Maria Fara presidente istituto Eurispes. Numerosi i presidenti delle organizzazioni datoriali: Mario Guidi (Confagricoltura) con Luigi Mastrobuono; Dino Scanavino (Cia) con Claudia Merlino e Danilo De Lellis; Giorgio Mercuri (Fedagri Confcooperative) con Sabina Valentini; Filippo Ferrua (Federalimentare) con Gabriele Cardia; Franco Verrascina Copagri, Giovanni Zucchi (Assitol) con Claudio Ranzani, Giampaolo Buonfiglio (Agrital-Agci); Mirco Della Vecchia (Cna alimentare) con Gabriele Rotini e Stefano Di Niola; Leonardo Bolis (Confai) con Sandro Capellini e Enzo Cattaneo; e poi anche i vice presidenti Luigi Giannini (Federpesca) e Filippo Pecora (Ugc); Anna Maria Martuccelli, segretario generale Snebi, Carlo Sacchetto segretario nazionale Apti, Luca Scapolo (Aidepi), Patrik Pagani direttore Unionzucchero, Gilberto Ferrari, direttore Federcoopesca, Valentina Aloi della segreteria nazionale Unima, Alessandro Glisenti (Assolombarda), Giorgio Cammarota (Una). Grande anche la partecipazione del mondo delle imprese: Giovanni Carucci (Bat Italia), Pierpaolo Rosetti (Conserve Italia), Mario Perego (Heineken Italia), Giorgio Grandi (Barilla), Massimo Pergolini (Campari), Roberta Ebaldi (Cremonini), Giorgio Morselli (Granarolo), Ciro Mazzagatti (Nestlé), Pietro Colangelo (Coca Cola HBC), Mariano Sammarco (Ferrarelle), Giorgio Sandulli (Coprob).Presenti anche i presidenti di diversi enti bilaterali: Antonio Piva (Enpaia), Roberto Caponi (Eban), Edvino Jerian (Ebipan), Stefano Bianchi (Foragri) con il direttore Roberto Bianchi. Sul fronte sindacale sono intervenuti: Harald Wiedenhofer, segretario generale Effat, Stefania Crogi segretario generale Flai-Cgil, insieme a Marco Bermani, Mauro Macchiesi, Sara Palazzoli e Antonio Pucillo; per la Fai-Cisl Stefano Faiotto, Claudio Risso e Rando Devole; Claudio Paitowsky, presidente Confederdia con Silvia Vannucci; Carla Ciocci Ugl Uila agroalimentare. Nutrita anche la presenza dell’universo Uil, a partire dal segretario generale Luigi Angeletti e dal segretario generale aggiunto Carmelo Barbagallo; i segretari confederali Paolo Carcassi, Carlo Fiordaliso, Antonio Foccillo, Guglielmo Loy e Domenico Proietti; i segretari generali Claudio Tarlazzi (Uil Trasporti), Giovanni Torluccio (Uil Fpl), Romano Bellissima (Uil Pensionati) con Agostino Siciliano, Benedetto Attili (Uil PA), Brunetto Boco (UilTucs), Vito Panzarella (Feneal-Uil), Alberto Civica (UilRua); i presidenti Gilberto De Santis (Ital-Uil), Giovanni Angileri (Caf Uil), Giuseppe Turi (Ancs-Uil), Enrico Matteo Ponti (Uilpa), Lamberto Santini (Adoc), Alessandra Menelao, responsabile mobbing e stalking Uil; i segretari regionali: Anna Rea (Campania), Giuliano Zignani (Emilia Romagna), Pierpaolo Bombardieri (Roma e Lazio). Presenti anche gli ex segretari generali Raffaele Vanni e Giorgio Benvenuto (presidente della fondazione Bruno Buozzi) e l’ex segretario generale aggiunto Adriano Musi. Tra gli altri ospiti: gli esperti internazionali Eduardo Eraso Ruiz e Francesco Tropea, Maurizio Degl’Innocenti, presidente fondazione di studi storici Filippo Turati, Antonio Stabile vicecomandante Carabinieri per la tutela del Lavoro; Gianpaolo Crenca, presidente ordine nazionali Attuari, Fiammetta Fabris direttore generale Unisalute Daniele Di Loreto (Assicurazioni Generali). Non poteva mancare, infine, il fondatore della Uila Pierluigi Bertinelli, ora presidente della fondazione Argentina Altobelli. Le nuove segreterie nazionali Segretario generale: Stefano Mantegazza; componenti di segreteria: Tiziana Bocchi, Giorgio Carra, Guido Majrone, Enrica Mammucari, Pietro Pellegrini; tesoriere: Enrico Tonghini. Uimec Presidente: Alessandro Ranaldi; vice presidenti: Tommaso Battista, Massimo Lombardi; tesoriere: Fabio Caldera. Uilapesca Segretario generale: Enrica Mammucari; componenti di segreteria: Barbara Cammarata, Fabrizio De Pascale, Tommaso Macaddino, Guido Majrone; tesoriere: Enrico Tonghini. Filbi Segretario generale: Gabriele De Gasperis; componenti di segreteria: Franco Bullano, Cataldo Salvato, Antonio Stocchero, Giuseppe Vito; tesoriere: Massimo Lombardi. mercoledì 5 novembre 2014 - anno III n°4 2 Ccnl agricolo, un rinnovo ricco Salari +3,9%, grande spazio al welfare, rafforzata la contrattazione di secondo livello Accordo frutto del buon sistema di relazioni sindacali D di Giorgio Carra opo oltre 20 ore di trattativa, Fai, Flai e Uila, hanno sottoscritto lo scorso 22 ottobre l’accordo di rinnovo del contratto nazionale di lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti, con Confagricoltura, Coldiretti e Cia. Il contratto, scaduto il 31 dicembre 2013, ha durata quadriennale e interessa oltre un milione di lavoratori in un settore centrale per il sistema economico del Paese. Il rinnovo giunge al termine di un percorso durato quasi sei mesi in cui si sono alternati incontri tecnici e in plenaria tra le delegazioni trattanti. L'agricoltura, nonostante il difficile contesto economico, in particolare per alcuni settori (si pensi alle pesche nettarine), continua a essere complessivamente in salute: lo dimostrano la crescita record del 5,6% di assunzioni nel secondo trimestre 2014 e la bassa età media dei lavoratori (un assunto su quattro ha meno di 40 anni). Molti i contenuti, sia dal punto di vista economico che normativo, con importanti risultati per i lavoratori interessati. A livello retributivo si prevede, per il biennio 2014-2015, un incremento salariale mensile del 3,9%, distribuito in due tranche: 2,1% dal 1 novembre 2014; 1,8%, dal 1 maggio 2015 che, su una retribuzione media di 1.300 euro, significa, a regime, circa 50 euro in più per 14 mensilità. I sindacati un anno fa in piattaforma chiedevano un +5% ma ieri ha prevalso il realismo, anche considerando il dato dell'Ipca che, per il 2014-2015, si attesta al 2,1% (l’aumento salariale è quasi il doppio). Come previsto dalle norme di settore, tra due anni saranno i contratti provinciali (cpl) ad adeguare le retribuzioni per il successivo biennio. In proposito, il contratto definisce un meccanismo che disincentiva e contrasta i ritardi nel rinnovo dei Cpl, che non potranno mai scendere al di sotto di minimi di area (aumentati sensibilmente) segno della volontà delle parti di aumentare l'efficienza e la competitività del comparto. Di grande importanza anche l’elaborazione di linee guida per fare a livello territoriale accordi sulla produttività, utili sia per la detassazione che per la decontribuzione degli aumenti retributivi, aggiuntivi rispetto a quelli demandati dal Ccnl ai Cpl per il secondo biennio relativi al recupero del costo della vita. Sotto il profilo normativo, aziende e sindacati hanno trovato un'intesa anche sulla necessità di innalzare la flessibilità per rendere le imprese più competitive e rimo- dellare il lavoro in base anche un miglioramento delle tutele novi di Cpl, di funzionare al il lavoro e la produttività delle alle stagioni agricole, sempre normative ed è stata posta la meglio. Diamo atto alle con- aziende all’insegna di un sipiù condizionate dagli eventi premessa per un ulteriore svi- troparti di aver colto la sfida stema di buone relazioni sinmetereologici. Le ore di fles- luppo della bilateralità nelle posta dal sindacato e deciso dacali, assume una valenza ansibilità salgono da un massimo realtà territoriali. Stefano Man- di scommettere, pur in un dif- cora maggiore alla luce del di 75 a 85 per anno, quelle di tegazza, segretario generale ficile periodo di crisi e in un prossimo appuntamento di straordinario da 250 a 300 an- Uila, ha dichiarato: “L’accordo momento di deflazione, sul ri- Expo 2015, in cui il sistema nue, per un massimo di 18 ore esalta il sistema delle relazioni lancio del paese, mettendo soldi agroalimentare italiano sarà al settimanali (prima era 12 ore) sindacali in essere e conferma, veri nelle tasche dei lavoratori. centro dell’attenzione mondiae di tre giornaliere (preceden- anche dopo la firma di 97 rin- Questo rinnovo, valorizzando le”. temente erano 2). Non è stata accolta la richiesta delle aziende di superare il limite già pre- Confagricoltura plaude al “senso di responsabilità che ha qualificato l’intera trattativa, sia da parte dei sindacati sia da visto delle 6,30 ore parte delle organizzazioni datoriali, nonostante le difficoltà che, a livello generale, stanno caratterizzando l'attuale fase giornaliere di la- economica”. Soddisfazione per “per la chiusura di un importante contratto che interessa oltre 200.000 imprese e più di 1 voro e delle 39 set- milione di lavoratori; un contratto coraggioso e innovativo, in cui le imprese hanno fatto la loro parte nonostante la pertimanali. Per ar- durante congiuntura economica negativa, le incertezze sull'applicazione concreta della politica agricola comune, il quadro monizzare le clas- poco chiaro della prossima legge di stabilità. L’accordo rappresenta un’ulteriore dimostrazione delle buone relazioni sinsificazioni profes- dacali”. sionali individuate nei vari Cpl, agli Coldiretti sottolinea che “ai lavoratori del settore è stata garantita la necessaria copertura contrattuale sia in termini di reosservatori regio- cupero del potere d'acquisto che di salario di produttività, grazie alla definizione delle linee guida per la sua esigibilità. Il nali è attribuito il rinnovo si contraddistingue, in termini di contenuti, per il rafforzamento del sistema della bilateralità, oltre alla integrale compito di verifi- riconferma degli assetti contrattuali esistenti. Di rilevante importanza l'allineamento alle effettive necessità delle imprese carne la coerenza dei livelli di flessibilità nella gestione del rapporto in termini di monte ore di straordinario, sia annuale che giornaliero e con le declaratorie settimanale, e del regime di flessibilità multi periodale”. di area previste dal Ccnl. Attenzione, Cia parla, invece, di “un accordo ben bilanciato, sia perché l'aumento retributivo si attesta su livelli sostenibili per le poi, alla bilatera- imprese agricole in questo periodo di crisi, sia perché il contratto prevede una parte consistente di norme che vanno nella lità: al fine di in- direzione della flessibilità, esigenza prioritaria per le aziende del settore, come l’ampliamento in modo significativo delle centivare la tra- causali previste per le interruzioni, molto frequenti in agricoltura, delle attività lavorative che giustificano l'applicazione sformazione delle di un orario ridotto. Infine, il nuovo contratto non contiene norme di ulteriore appesantimento burocratico nei confronti vecchie casse ex- delle aziende agricole, già soggette a una ipertrofia normativa e amministrativa del tutto insostenibile”. tra-legem in Ebat (enti bilaterali territoriali), è stato preSottoscritto rinnovo del Ccnl 2014-2016 visto l’inserimento delle linee RINNOVI CCNL guida e dello statuto tipo definiti nel 2012. Si è cercato anche di irrobustire gli strumenti di welfare: in tema di conciliazione dei tempi vitalavoro, l’intesa prevede un ulteriore giorno retribuito per i di Giulia Sbarbati riguardo alla tutela della salavoratori padri a tempo inde- di Enrico Tonghini innovato da Fai, Flai, lute, igiene e sicurezza, del l via il rinnovo del terminato in caso di nascita di Uila e Apti, il Ccnl contratto a tempo determinato CCNL del Contoterziun figlio. Ottenuto anche un per i dipendenti delle e dell’apprendistato. Inoltre, smo, in scadenza il periodo di aspettativa di 6 mesi, aziende di lavorazione della in tema di conciliazione dei prossimo 31 dicembre. Faioltre quello di comporto, per i foglia di tabacco secco allo tempi di vita e lavoro, è stato Flai-Uila hanno approvato la lavoratori affetti da patologie oncologiche. Il rinnovo vede piattaforma e le trattative do- stato sciolto, scaduto il 31 innalzato a due giornate il anche l'inclusione nel Ccnl dei vrebbero aprirsi entro fine anno. dicembre 2013. Il rinnovo permesso per il padre lavolavoratori delle imprese di ma- Molte importanti richieste, tra (per il triennio 2014-2016) ratore in occasione della nanutenzione, sistemazione e cui: rivedere l’attuale classifi- è giunto lo scorso 17 luglio scita del figlio. Analogamencreazione del verde pubblico cazione del personale; incre- e porta importanti risultati, te, è stata innalzata da 8 a e privato per la parte relativa mentare le percentuali di lavoro sia sul fronte economico che 10 anni l’età massima dei fiai lavoratori con la qualifica straordinario, festivo e notturno; normativo. L’incremento sa- gli per i quali, in caso di di operaio, salvaguardando al- innalzare a 1,5% il contributo lariale mensile per un lavo- malattia, i genitori hanno dicune specificità del settore con aziendale per la previdenza ratore di categoria IV A è di ritto a un periodo di astenappositi articoli. Infine, come complementare. Si chiede, inol- 85 euro a regime, suddivisi sione dal lavoro per assisterli. già accaduto per il settore del- tre, l’istituzione di un premio in tre tranche da 28,30 euro Pietro Pellegrini, segretario l’industria alimentare, le parti annuale collegato alla continuità ciascuna, che saranno corri- nazionale Uila, ha espresso hanno deciso di definire un professionale presso la stessa sposte il 1° agosto 2014, il la propria soddisfazione con accordo specifico sulla rap- azienda. In tema di concilia- 1° luglio 2015 e il 1° luglio queste parole: “un ottimo ripresentanza e rappresentatività zione dei tempi vita-lavoro si 2016. A queste cifre va ag- sultato che evidenzia il granche tenga conto delle specificità chiede: 1 giorno in più di per- giunta una “una tantum” di de senso di responsabilità del settore agricolo e del si- messo retribuito al lavoratore 120 euro che compensa il delle parti che hanno saputo stema della rappresentanza sin- padre in occasione di nascita, periodo di vacanza contrat- offrire prospettive per il fudacale. Complessivamente, le adozione o affidamento del fi- tuale 1° gennaio-31 luglio turo al comparto e certezze organizzazioni sindacali hanno glio; il riconoscimento ai la- 2014. Complessivamente, economiche ai lavoratori, in espresso soddisfazione per il voratori con contratto a tempo l’incremento salariale è pari un momento di grande ogrisultato raggiunto, tenuto conto determinato del diritto a un al 6,1%. Sempre dal punto gettiva difficoltà per il setanche della particolare situa- congedo matrimoniale retri- di vista economico, è stata tore, colpito da un’avversa zione economica che investe buito; al fine di consentire l'as- innalzata l’indennità giorna- politica nazionale ed europea, il nostro Paese e che non lascia sistenza al bambino fino ai 3 liera sostitutiva della mensa con il prospettato aumento immune il settore agricolo. anni di età, si chiede per i la- a 0,40 euro. La parte nor- delle accise sul tabacco e la Con la sottoscrizione del Ccnl, voratori a tempo pieno e inde- mativa, già di buon livello, cessazione del sostegno cosi è garantito un significativo terminato, la possibilità di ri- è stata rivista e aggiornata munitario alla produzione di alle leggi vigenti, soprattutto tabacco greggio”. adeguamento delle retribuzioni, correre al part-time. Il giudizio delle controparti Approvata la piattaforma Contoterzismo A Tabacco in foglie: aumento del 6,1% R 3 mercoledì 5 novembre 2014 - anno III n°4 Una strage ignorata dalla storia P re s e n t a t o a l S e n a t o u n l i b ro c u r a t o d a l l e f o n d a z i o n i A rg e n t i n a A l t o b e l l i e Tu r a t i I sindacalisti agricoli uccisi dalla mafia in Sicilia 1944-48 È di Eleonora Tomba stato presentato lo scorso 26 settembre, alla Sala Zuccari del Senato della Repubblica il volume “Una strage ignorata, sindacalisti agricoli uccisi dalla mafia in Sicilia 1944-48”, curato dalla Fondazione Argentina Altobelli e dalla Fondazione di studi storici Filippo Turati. Il libro vuole ricordare una pagina tragica e buia della storia d’Italia, l’uccisione per mano della mafia di decine di quadri e militanti sindacali del comparto agricolo, che hanno lottato, pagando con la vita, per l’emancipazione dei lavoratori della terra e delle loro famiglie. L’evento, nel ventennale della costituzione della Fondazione Altobelli, ha ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica, rappresentato dal vice presidente Valeria Fedeli che ha portato il saluto del presidente Pietro Grasso, sottolineando l’importanza del libro come strumento di conoscenza e il suo valore etico. Presenti numerosi esponenti della Uil: Luigi Angeletti, segretario generale, Carmelo Barbagallo, segretario generale aggiunto, S Carlo Fiordaliso, segretario confederale, Lamberto Santini, presidente Adoc, Claudio Tarlazzi, segretario generale Trasporti, Agostino Siciliano, segretario nazionale pensionati, Salvatore Ugliarolo, segretario generale Telecomunicazioni, Giovanni Angileri, presidente nazionale Caf. Presenti anche il rettore dell’Università di Roma Tre, Mario Panizza e il presidente della Fondazione Giacomo Matteotti Alberto Aghemo. La senatrice Fedeli ha parlato del libro come di un importante strumento di conoscenza, utile per trasmettere alle nuove generazioni valori civili e dell'importanza del sindacato come motore del cambiamento. Ha presieduto i lavori il presidente della Fondazione Altobelli, Pierluigi Bertinelli, che si è detto “molto orgoglioso di questa iniziativa, utile e necessaria per tenere viva la memoria di questi bravi lavoratori”. I contenuti del libro sono stati illustrati dagli autori del libro, Pierluigi Basile, Diego Gavini e Dino Paternostro, oltre che da Maurizio Degl’innocenti, presidente della Fondazione di studi storici Filippo Turati, per il quale “la pubblicazione del volume si inquadra nel rapporto di collaborazione tra le due fondazioni” il cui obiettivo è “valorizzare la massa documentaria delle organizzazioni sindacali e metterla a disposizione della pubblica utenza a beneficio della comunità”. Particolarmente sentito l’intervento di Giorgio Benvenuto, presidente della Fondazione Bruno Buozzi che ha sottolineato il coraggio, Un libro da diffondere anche nelle scuole di Valeria Fedeli ono stata affascinata dalla lettura del libro per due aspetti fondamentali: il primo riguarda l’attenzione posta dall’analisi delle vicende siciliane alla dimensione nazionale, mentre il secondo si riferisce al valore civile che un’opera di studio come questa può trasmettere alle nuove generazioni. Per questo credo che questo libro dovrebbe essere consegnato al ministro per l’istruzione come strumento di formazione nelle scuole. La conoscenza non è solamente un dovere etico e scientifico, ma soprattutto politico, nel senso più nobile. A coloro che hanno pagato con la vita, per mano mafiosa, la lotta per l’emancipazione dei lavoratori e delle loro famiglie, dobbiamo oggi ancora più rispetto: contribuirono alla presa di coscienza collettiva del fenomeno mafioso, della necessità di un movimento bracciantile più unito, dell’importanza del sindacato come motore del cambiamento attraverso la mobilitazione popolare, l’aggregazione, la funzione ineliminabile dell’unità dei salariati. Il protagonista di questo libro è il sindacato agricolo siciliano, un pezzo della sua storia e il suo ruolo nella società italiana. I veri protagonisti sono braccianti e capilega che decisero di affrontare le ingiustizie del latifondismo e della mafia, uomini e donne che contribuirono a quel particolare laboratorio sociale che fu la Sicilia di allora, legati all’Italia contadina e a quel filo rosso dell’Unità, della Liberazione e della maturazione della riforma democratica del sistema sociale ed economico. Ecco dunque l’importanza di ricerche storiografiche come quella che presentate oggi: la conoscenza storica come memoria collettiva e la memoria come costruzione del futuro. Si tratta di una straordinaria operazione culturale, che specialmente i media possono e devono contribuire a fare. Quelle persone lottavano per obiettivi nobili che poi hanno trovato spazio anche nella nostra Costituzione, come nell’articolo 44. È anche grazie a queste persone se oggi possiamo riaffermare con forza e consapevolezza la presenza dello Stato al fianco di cittadini e cittadine e soprattutto accanto a coloro che affrontano ancora i ricatti delle organizzazioni criminali. Il cambiamento iniziato grazie a questi braccianti è oggi più solido che mai, non lo ha fermato la mafia di 70 anni fa e non lo fermeranno le mafie di oggi. Sento di dover ringraziare fortemente le fondazioni qui rappresentate, Argentina Altobelli, Fondazione di Studi Storici Filippo Turati, e Bruno Buozzi, che ci ricordano che la collaborazione è il mezzo più forte che abbiamo a disposizione per valorizzare al meglio la nostra storia e la nostra cultura. L la forza e il grande valore educativo dei sindacalisti uccisi. Ha concluso l’evento Stefano Mantegazza, segretario generale Uila e vice presidente della Fondazione Altobelli, che tra l’altro ha dichiarato: “se siamo qui oggi, lo dobbiamo ai protagonisti di questo libro, uomini e donne che hanno spianato la strada più difficile, avviando un cammino del quale abbiamo raccolto il testimone. questa storia importante, lo e' ancora di più per un'associazione come la Uila, che nel sindacalismo agricolo affonda le proprie radici. Un Paese senza memoria che non conosce il perchè è debole e a rischio. Noi abbiamo l'obbligo di insegnare e spiegare la nostra storia, le nostre radici, da dove proviene la nostra cultura. È giusto che il sindacato dedichi tempo e una parte piccola delle sue risorse a questa attività di memoria storica”. Esempi di coraggio e di voglia di cambiare di Giorgio Benvenuto a Uila è un organizzazione che sa pensare in grande e sa valorizzare la sua storia e le sue radici. La collaborazione con la Fondazione Turati la rende ancor più prestigiosa: insieme hanno fatto un’operazione simile a quella che fu fatta su Argentina Altobelli: togliere dall’oblio della storia la prima donna segretario del più importante sindacato di categoria prima del fascismo, una sindacalista riformista che sapeva coniugare la duttilità nella gestione delle politiche contrattuali con una forte intransigenza sui valori della libertà e della democrazia. I protagonisti di queste battaglie sono uomini e donne che non sono personaggi storici ma che hanno fatto la storia, questa è da sempre una caratteristica della forza riformatrice del Sindacato, che non è antagonista ma che si pone il problema di cambiare le cose. La parola “strage” nel titolo è pienamente azzeccata, perché si è trattato non del risultato di uno scontro, ma dell’uccisione di persone innocenti, che manifestavano per attuare la riforma per la concessione delle terre incolte ai contadini, che manifestavano per una causa giusta e la storia del movimento sindacale italiano di queste stragi ne ha conosciute tante. Il libro colma il vuoto che sta dietro a un nome su una lapide; ci dice chi erano queste persone, che non sono più solo dei nomi, ma che, finalmente divengono protagonisti di quella battaglia. Questi sindacalisti, questa voglia di cambiare verso la legalità e il lavoro, hanno un grande significato perché rappresentano la rottura di un’omertà diffusa. I sindacalisti rifiutano e cambiano questo modo di pensare. È un libro straordinario, uno stimolo, una spinta importante non solo per commemorare ma per riprendere questa voglia di cambiare. Era un periodo nel quale il sindacato era unito, la scissione sindacale avverrà, infatti, nel luglio del 1948; nella Cgil di allora, quindi, oltre ai socialisti e comunisti c’erano anche i democristiani, i repubblicani, i socialdemocratici. L’occupazione delle terre vide la Cgil forte, importante, determinante. Poi purtroppo la rottura dell’unità sindacale ha indebolito molto il sindacato, così come il cambiamento della realtà allora prevalentemente agricola. “Una strage ignorata” è un volume importante per conoscere e per prendere coraggio: i problemi davanti a noi sono complessi e difficili ma non dobbiamo avere paura, dobbiamo avere soprattutto la capacità di riprendere l’iniziativa e di formulare soluzioni che possano consentire di realizzare quegli obiettivi nei quali lo sviluppo e la crescita abbiano sempre al centro il valore della dignità della persona e della libertà. mercoledì 5 novembre 2014 - anno III n°4 Welfare, congresso internazionale a Milano La nuova frontiera per il sindacato I l welfare contrattuale nel settore agroalimentare italiano è molto sviluppato e rappresenta una realtà che coinvolge circa tre milioni di persone; è un sistema, basato sulla libera volontà contrattuale delle parti, sindacati e imprese, sia a livello nazionale che territoriale, costituito da fondi integrativi sanitari e previdenziali, enti bilaterali per la formazione continua, oltre che da una serie di misure a sostegno di genitorialità, pari-opportunità, conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e studio: è quanto ha detto Tiziana Bocchi, segretario nazionale della UilaUil, intervenendo il 22 ottobre a Milano al congresso internazionale di studi sul tema “Welfare, donne e giovani in Italia e in Europa”, organizzato dall’università di Milano insieme alle Fondazioni Argentina Altobelli, Filippo Turati e Cesare Pozzo. Una due giorni dedicata a tutti gli aspetti, storici, economici e sociali delle politiche in materia di protezione sociale, in Italia e al- l’estero.“La Uila considera il welfare contrattuale come una carta vincente per mantenere e migliorare tutele e prestazioni a vantaggio delle persone, in un contesto in cui il perimetro sociale dello stato tende, sempre più, a ridursi” ha aggiunto Bocchi che ha anche annunciato la presentazione, il 29 ottobre a Roma nell’ambito del V congresso nazionale del sindacato agroalimentare, di una ricerca su questo tema: “la nuova frontiera sindacale: il welfare contrattuale”, alla quale parteciperanno i massimi esponenti delle forze sociali del settore, protagoniste e artefici del sistema bilaterale di assistenza e tutele costruito negli anni in Italia. “L’impegno futuro della Uila” ha concluso Bocchi “è di costruire, attraverso la bilateralità, nuove e più avanzate tutele sociali del lavoro, nella convinzione che il sindacato del domani debba operare sempre di più tra la gente e per la gente, dando risposte efficaci ai bisogni concreti delle lavoratrici e dei lavoratori”. Indagine Uilcom su 8000 intervistati Welfare aziendale, vantaggi e lacune I l welfare aziendale non è solo una questione economica ma va visto come valore aggiunto per le imprese. Questo il concetto cardine che ha spinto la Uilcom a realizzare uno studio sul welfare integrativo, riassunto in una pubblicazione presentata al congresso nazionale, lo scorso 9 ottobre. Un lavoro durato un anno, che ha coinvolto circa 8000 intervistati. I risultati sono stati presentati dal sociologo Nicola Ferrigni, all’interno di una tavola rotonda cui hanno partecipato Roberta Musu, responsabile nazionale Coordinamento P.O. Uilcom, Guglielmo Loy, segretario confederale Uil, Davide Faraone, responsabile welfare PD, Giovanni B. Colombo, presidente di Assografici, e Raffaele Del Vecchio, dell’Università di Roma Tre. Una delle voci indicata come priorità dagli intervistati è l’asilo nido aziendale, presente solo nel 30% dei casi. Altro servizio carente è la convenzione con enti che si occupano del trasporto casa-lavoro. Complessivamente i servizi di welfare offerte dalle aziende Un pomodoro più “etico” Fai-Flai-Uila siglano protocollo con Anicav e Aiipa Cresce la responsabilità sociale di filiera È di Gabriele De Gasperis stato firmato lo scorso 24 Luglio, a Roma da Fai, Flai e Uila con Anicav e Aiipa, un importante protocollo per la promozione della responsabilità etica e sociale nella filiera del conserviero-pomodoro. L'accordo rappresenta un notevole passo in avanti sulla prevenzione dell'illegalità e sulla promozione di buone pratiche, ponendo particolare attenzione alla qualità del lavoro e dei processi produttivi, alla valorizzazione delle risorse umane e al rispetto dei diritti umani in una filiera strategica per l'economia italiana come quella, appunto, delle conserve industriali e in particolare del pomodoro. Le esportazioni di conserve di pomodoro, infatti, nonostante la diminuzione dei volumi prodotti, continuano a crescere (+5,6% nel 2013 sul 2012): per questo le parti hanno ritenuto necessario concordare provvedimenti che possano consolidare la posizione di mercato sullo scenario internazionale, garantire traspa- renza e legalità dell’intera filiera, promuovendo la responsabilità sociale delle imprese e rafforzando il sistema di relazioni industriali. In questi anni il sindacato ha denunciato più volte la presenza all'interno della filiera di fenomeni distorsivi e degenerativi, legati soprattutto alla fase di raccolta del prodotto, quali il caporalato e il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori. L'intesa rappresenta un passo importante per assicurare il pieno rispetto di leggi e contratti, confermando così l’impegno di Fai-FlaiUila contro il lavoro irregolare, concretizzatosi recentemente con il recepimento in “#Campolibero” della proposta di istituzione di una Rete per il lavoro agricolo di qualità, tesa a garantire eticità, legalità e trasparenza all'intera filiera. Il rispetto dei diritti dei lavoratori, l'applicazione dei contratti sottoscritti e l’operare nella legalità sono elementi essenziali per rafforzare la filiera e devono diventare punti qualificanti dell'economia di settore. L'intesa prevede: l'attivazione di un confronto con il ministero del lavoro al fine di programmare un'azione incisiva di contrasto al lavoro irregolare e all'illegalità nel settore; l'attivazione di tavoli specifici presso le Prefetture dei territori maggiormente esposti al fenomeno del caporalato, con l'obiettivo di rafforzare i servizi ispettivi e intervenire tempestivamente in caso di illegalità nella gestione del mercato del lavoro; il contrasto all'applicazione di Ccnl che possano generare distorsioni e dumping contrattuale; l'attivazione della contrattazione integrativa di 2° livello; un monitoraggio semestrale congiunto sulla regolarità di eventuali esternalizzazioni attraverso appalti a imprese estranee alle sottoscriventi. FaiFlai-Uila hanno espresso unanime soddisfazione per il risultato raggiunto, considerandolo un primo importante passo verso l'inizio di una nuova stagione negoziale sui temi della trasparenza, dell'eticità e della legalità del nostro Made in Italy. 4 INEA Largo alle imprenditrici agricole I sono giudicati scarsi. Loy, che ha curato le conclusioni del libro, ha denunciato il “problema delle risorse: le parti sociali hanno fatto sforzi enormi, le forme di welfare sono moltissime, interessano milioni di persone nel loro quotidiano, sostituendosi alle lacune del welfare pubblico”. L’ On. Faraone, ha raccolto la “sfida importante” lanciata dal sindacato, elogiando i privati che “compensano molto bene le mancanze dello Stato”. Per migliorare fenomeni oggi garantiti per pochi, secondo lui “serve un intervento congiunto dello Stato, delle parti sociali e dei lavoratori”. Musu ha dato, invece, una visione “di genere” del welfare, per cui “le protagoniste fino ad ora sono sempre state le donne, che si sono occupate dei lavori di cura ai familiari, per i quali non sono mai state retribuite. Il welfare interviene proprio in questo ed è uno strumento che deve sostenere le donne e gli uomini nella conciliazione dei tempi vita-lavoro e nella suddivisione dei compiti”. mprenditoria, donne e agricoltura. Questo il tema del volume “Femminile, plurale, rurale”, presentato dall’Inea il 15 ottobre. La commissione europea ha recentemente sottolineato come le donne, pur rappresentando metà della popolazione, siano solo un terzo di coloro che conducono imprese nell’Unione. Non fa eccezione il settore agricolo: dal 6° censimento dell’agricoltura è emerso che le aziende guidate da donne sono il 31% del totale. Per contro, la tenuta delle imprese al femminile sembra essere superiore poiché, nella generale riduzione del numero di imprese agricole italiane (-32%), quelle condotte da donne risultano diminuite di meno. Partendo da questi dati la ricerca, attraverso le testimonianze dirette di alcune imprenditrici, analizza le difficoltà del fare agricoltura al femminile e si propone di individuare soluzioni appropriate, al fine di porre in risalto il ruolo sociale della donna nel mondo rurale. Priorità a formazione, informazione e strumenti di conciliazione dei tempi vita-lavoro. Norvegia chiama Italia 30mln € per le Pmi agricole POMODORO ETICO N uova tappa nel percorso di collaborazione tra l’iniziativa etica norvegese (Ieh) e le forze sociali italiane del comparto pomodoro. Una delegazione dell’Ieh, guidata dal coordinatore Ole Henning Sommerfelt, è venuta in Italia nel mese di settembre per incontrare sindacati, imprese e istituzioni in vista di proseguire il progetto “pomodori dall’Italia”, che è stato rifinanziato e che proseguirà per tutto il 2015. Scopo del progetto, che coinvolge anche le organizzazioni etiche inglese (Eti) e danese (Dieh) è assicurare i dettaglianti norvegesi sulla origine “etica” del prodotto importato dal nostro paese, assumere iniziative efficaci, a livello locale in Italia, per ridurre al minimo il problema dell’abuso dei lavoratori migranti e migliorarne le condizioni di lavoro. La delegazione Ieh ha visitato alcune produzioni in provincia di Foggia e ha incontrato, tra gli altri, i rappresentanti di Uila, Flai, Associazione Migrantes. BANDO INAIL È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 luglio il “Bando Inail per piccole e micro imprese” 2014. In palio 30 mln di euro ripartiti tra tre diverse tipologie di intervento per tre settori: agricoltura, edilizia e lapidei. I fondi stanziati per il settore agricolo, da suddividersi poi a livello regionale, sono pari a 15,6 mln €. L’incentivo è rivolto alle piccole e micro imprese che intendono mettere in sicurezza il proprio trattore con appositi dispositivi e strutture di sicurezza, in quanto spesso non sono idonei e pertanto causa principale di infortuni spesso mortali. Le imprese che intendono presentare la domanda di partecipazione al bando, potranno farlo, in via telematica, dal 3 novembre al 3 dicembre 2014. Sul sito Inail si può trovare copia dei bandi, degli allegati e la modulistica. Un’importante opportunità per rinnovare macchinari e attrezzature obsolete che mettono a rischio quotidianamente la salute e la vita dei lavoratori. 5 mercoledì 5 novembre 2014 - anno III n°4 La Blue economy è qui… A Mazara del Vallo 3° edizione della Fiera Blue sea land NUOVA PCP Grande successo dello stand espositivo Uila Audizione Enrica in commissione Mammucari in segreteria Uila al Senato atrocinata dall’Expo-Milano 2015, dai ministeri degli affari esteri, dello sviluppo economico e delle politiche agricole si è svolta a Mazara del Vallo dal 9 al 12 ottobre, la 3° edizione di “Blue Sea Land” l’Expo dei distretti agroalimentari del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente ,che gli organizzatori del Cosvap (distretto produttivo della pesca di Mazara) hanno caratterizzato con decine di convegni e workshop, attività e mostre nello magnifico scenario della Casbah. L’iniziativa si è voluta inserire nell’ambito dei programmi della “Blue Economy”, un modello di sviluppo economico e sociale che si basa sulla gestione delle risorse naturali, studiando le interazioni tra ambiente marino e costiero per innovare e creare legami commerciali e culturali transazionali. Un’economia della responsabilità, individuale e collettiva, che parte dal mare ma non si ferma al mare, abbraccia tutte le filiere produttive del settore agroalimentare; un modello che, nello specifico ai-Flai-Uilapesca sono intervenute l’8 ottobre, in commissione agricoltura del Senato, a una audizione nell’ambito del regolamento sulla Politica comune della pesca e le possibilità di pesca 2015. Fai-Flai-Uilapesca hanno manifestato la necessità che gli obiettivi di sostenibilità delle risorse, pienamente condivisibili, debbano scaturire da un’attenta valutazione scientifica che tenga conto delle specificità del Mediterraneo, onde evitare decisioni e iniziative che potrebbero determinare effetti negativi sull’occupazione, senza produrre benefici per l’ambiente marino. Una specificità, quella del Mediterraneo, che impone un’applicazione graduale della nuova Pcp, al fine di aggravare la già pesante situazione delle marinerie italiane Fai-Flai-Uilapesca ritengono che, in un settore fortemente in crisi come la pesca sia indispensabile concepire strumenti di tutela socio-economica a sostegno di un progetto complessivo, che armonizzi la sostenibilità ambientale con quella del lavoro. P di Gaetano Pensabene di Blue sea land, affida alla Sicilia, per la sua centralità mediterranea, una nodale prospettiva: quella di porsi come capofila di un Distretto, articolato in “macrosistema del Mediterraneo”, capace di valorizzare le risorse del territorio, anche al fine di consolidare le relazioni di cooperazione tra i 30 paesi partecipanti. Come nelle precedenti edizioni Uila, Uimec e Uilapesca, hanno partecipato alla manifestazione con due iniziative. La prima, con un convegno/tavola rotonda, svoltosi nella magnifica cornice del chiostro del Seminario Vescovile di Mazara, promosso unitariamente con Flai e Fai sul tema “Un binomio inscindibile: Sicurezza sul Lavoro e Sicurezza alimentare”, al quale oltre a personalità del mondo scientifico e culturale hanno partecipato con articolati interventi, l’On. Giuseppe Castiglione, sottosegretario di Stato Mipaaf, L’eurodeputata Michela Giuffrida, l’assessore all’agricoltura e sviluppo rurale della regione Siciliana, On. Paolo Reale. Poi con l’allestimento di un ampio stand Uila-Uimec , dove sono state ospitate oltre 45 aziende che, a turno e secondo un programma di degustazioni prestabilito, hanno permesso ai numerosi visitatori di poter assaggiare le eccellenze dei loro prodotti. Il decreto interministeriale varato in agosto FOOD&BOOK Cig in deroga, tutele ridotte dal 2014 I di Michele Tartaglione n attesa di capire come il governo intende dare corpo alla riforma degli ammortizzatori sociali annunciata nel Jobs Act, le modifiche già vigenti ai criteri della cassa e mobilità in deroga non lasciano ben sperare… Infatti, il 1° agosto con decreto interministeriale n. 83473, il governo ha ristretto i criteri di accesso e ridotto la durata di questi sussidi, fino a prevedere la scomparsa della mobilità in deroga nel 2017. Nel dettaglio, la cassa integrazione in deroga potrà essere concessa per un massimo di 11 mesi nel 2014 e di 5 nel 2015. Diversa la situazione per la mobilità in deroga per la quale si inserisce una bipartizione, del tutto nuova nel nostro ordinamento, tra i lavoratori che alla richiesta di questo strumento abbiano già usufruito dello stesso per un periodo superiore a 3 anni e quelli che non lo hanno fatto. Per i primi, nel 2014, la durata massima è 5 mesi, per i secondi 7. Per entrambe le tipologie, nel mezzogiorno sono concessi ulteriori 3 mesi. Dal 2015, invece, il trattamento sarà autorizzato solo ai lavoratori che non ne abbiano già usufruito per più di 3 anni e la sua durata è fissata in 6 mesi (8 per il mezzogiorno). Non è tutto: infatti, la Cig in deroga non potrà essere concessa per cessazione di attività di impresa o di parte di essa. Per il 2014 ci sono ancora degli spazi. Come chiarisce la circolare interpretativa n. 19 del ministero del lavoro, le richieste di Cig o mobilità in deroga che riguardano situazioni antecedenti il 1° agosto, presentate entro 20 giorni dall’11 settembre, possono essere accolte in deroga ai nuovi criteri. Su questo tema CgilCisl-Uil hanno chiesto di estendere la deroga anche ai fatti avvenuti prima dell’11 settembre. Su questo però ancora non c’è risposta. Resta una considerazione complessivamente negativa di questo decreto che, senza tener conto delle necessità reali del paese e di migliaia di aziende che chiudono giorno dopo giorno, fissa dei criteri forse utili a far cassa ma non certamente ad aiutare i lavoratori. 5.000 visitatori a Montecatini Terme S i è svolta a Montecatini Terme dal 10 al 12 ottobre la 2° edizione di “Food&Book” il festival della cultura gastronomica, ideato e realizzato dalla casa editrice Agra. Tre giorni dedicati alla presentazione di libri, incontri tematici e degustazioni curate da chef famosi. Oltre 5.200 i visitatori registrati, centinaia i libri venduti, decine di incontri e dibattiti nella splendida cornice delle terme “Tettuccio” di Montecatini. Tra gli eventi più seguiti, la mostra “viaggiare per mare nei gusti del tempo” sulla storia dell’alimentazione a bordo delle navi con conseguente cena storica e la presentazione della guida essenziale ai vini d’Italia 2015. F di Pierluigi Talamo E nrica Mammucari, eletta a luglio scorso alla carica di segretario generale della Uilapesca, è entrata a far parte, il 25 settembre, della segreteria nazionale Uila che diventa così composta da sei componenti. Mammucari, 43 anni, ha ricoperto dal 2009 la carica di segretario regionale della Uila di Roma e Lazio. Al neo-segretario nazionale gli auguri di buon lavoro. BAT ITALIA PHILIP MORRIS U I Annunciati investimenti per 1 mld € n piano quinquennale di investimenti per oltre 1 mld € articolato in varie aree (produzione, agricoltura, comunicazione e ricerca scientifica) che dovrebbe garantire 300 nuovi posti di lavoro. È l’impegno annunciato lo scorso 3 ottobre in Assolombarda da British American Tobacco: se le condizioni del mercato e il contesto normativo lo permetteranno, l’Italia sarà uno dei paesi di punta nei prodotti di nuova generazione. A 10 anni dall'acquisizione dell’Ente Tabacchi Italiani per 2,3 mld €, il gruppo punta ancora sul nostro Paese. “La decisione di Bat Italia di investire nel nostro Paese è senza dubbio positiva, soprattutto per le prevedibili ricadute occupazionali” ha dichiarato il segretario nazionale della Uila Pietro Pellegrini “Vorremmo, però, che l’azienda desse un ulteriore importante segnale garantendo la stabilità dei lavoratori già in forza, rinnovando al più presto il contratto integrativo”. “Prima pietra” per l’impianto di Crespellano l progetto di investimento di Philip Morris International avviato oggi, a Crespellano (BO), dimostra che il nostro Paese è ancora in grado di attrarre investimenti, grazie anche alla manodopera di qualità. L’auspicio è che il Governo non disincentivi queste iniziative con l’aumento delle accise e delle tasse. Queste le parole di Pietro Pellegrini, segretario nazionale Uila-Uil, che ha presenziato all’evento “Il futuro è oggi”, con il quale la costola italiana della multinazionale del tabacco ha dato avvio ai lavori per lo stabilimento avveniristico di 65 mila mq in provincia di Bologna, che produrrà a regime 30 miliardi di pezzi di sigarette a basso rischio. La struttura dovrebbe essere completata entro il 2015 ma la costruzione ha già preso in parte forma nello stabilimento pilota che è già stato realizzato vicino alla sede storica di Zola Predosa. Un investimento complessivo da 500 milioni di euro che porterà lavoro a circa 600 persone. mercoledì 5 novembre 2014 - anno III n°4 Ferrero cresce e punta sull’Italia Dopo il rinnovo dell’integrativo, l’azienda presenta i risultati del 2013 Ppo, obiettivi raggiunti in tutti gli stabilimenti A di Tiziana Bocchi ndamento commerciale dell’azienda, strategie industriali, verifica dei risultati del Plo: questi i temi all’ordine del giorno dell’informativa svoltasi il 10 settembre, a Serralunga D’Alba, tra Fai, Flai, Uila e la direzione aziendale Ferrero che è servita anche per fare il punto sul nuovo accordo integrativo sottoscritto il 25 luglio scorso a Cuneo; accordo che contiene, tra l’altro, un capitolo nuovo “Investimenti area industriale”: una serie di iniziative imprenditoriali, su tutti e quattro gli stabilimenti italiani Ferrero, per rilanciare la produzione e mantenere l’occupazione. FaiFlai-Uila hanno potuto verificare lo stato attuale di quelle iniziative. Nel dettaglio, su Alba è stato lanciato il nuovo “B-ready”, croccante cialda di pane a base di Nutella, oltre a delle innovazioni tecniche sulle linee, mentre a S. Angelo è stata avviata una serie di nuove produzioni di “waferati”. A Pozzuolo sono state spostate le produzioni di “Kinder Pingui” finora svolte in paesi europei, su Balvano è stata pre- RINNOVI RSU/2 Uila prima in Pernod e Nestlè L a Uila arriva prima, ottenendo il 40% delle preferenze nelle elezioni di rinnovo delle Rsu nello stabilimento Pernod Ricard Italia S.p.A. di Milano, lo scorso 23 luglio. Seguono la Flai con il 34% delle preferenze e la Fai con il 26%. È un risultato importante, che incorona la Uila prima organizzazione in azienda. Il lavoro costante della segreteria territoriale e dei delegati svolto negli ultimi anni ha premiato la Uila con 2 seggi su 4, che portano il nome di Claudio Miscioscia e Gianluca Berna. Grande soddisfazione da parte della squadra Uila di Milano-Monza Brianza. Grande risultato Uila anche alle elezioni RSU in Nestlè a Benevento, il 19 settembre scorso, segno dell’ottimo lavoro svolto anche dalla segreteria territoriale. Nello stabilimento di Ponte Valentino Uila ha conquistato un seggio su 3, con il 30% delle preferenze (seguono Ugl con il 24% e Fai con il 22%), eleggendo così Domenico Porcaro (con 27 voti). A tutti i migliori auguri di buon lavoro. disposta una linea di confezionamento di “Tic-Tac” in grado di garantire l’impiego di circa 30 lavoratori al giorno. Durante l’incontro sono stati poi presentati i risultati del Ppo 2014. Tutti gli stabilimenti hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, sia per quanto riguarda i parametri gestionali sia quello economico. Ai lavoratori è spettato quindi un premio, in media, di circa 1.800 euro. Plo che, in seguito all’integrativo sottoscritto a luglio, nei prossimi tre anni arriverà a erogare, come importo massimo, 6.075 euro, il 13% in più rispetto a quanto previsto dall’integrativo 2011. Ma non cambierà solo questo nel Plo del prossimo triennio. Infatti, il “fattore individuale presenza” si applicherà direttamente a tutti gli stabilimenti, superando così l’anno di osservazione al quale erano sottoposte le realtà produttive che superavano una percentuale minima di assenteismo e al termine del quale, e solo in caso di ulteriore peggioramento, era applicato il Fip. Questo a fronte di una rideterminazione dei criteri di calcolo che escluderanno, tra l’altro, l’infortunio, l’assenza per ricovero giornaliero, i periodi di malattia superiori a 45 giorni e le giornate necessarie a sottoporsi a terapie salvavita. Durante l’informativa l’azienda ha poi esposto gli ultimi dati di mercato. Per quanto riguarda i prodotti da forno “caldi e freddi”, praline e tavolette, pur con una diminuzione dei volumi di vendita, l’azienda mantiene le proprie quote di mercato. Qualche problema in più nel comparto bevande e in quello semi-freddi dove Ferrero registra delle perdite in termini di volumi. Per far fronte a ciò l’azienda sta avviando nuove campagne pubblicitarie, oltre a investimenti sui punti vendita. Crescono, invece, gli snack al cioccolato. Prodotto d’eccellenza resta la Nutella, che dal 2008 a oggi segna un +18% nelle vendite (+6% sul 2013). Un risultato che conferma Ferrero leader nel comparto delle creme spalmabili e che è frutto di una serie di oculate iniziative di marketing su tutto il territorio nazionale. Da ciò gli ottimi risultati di fatturato, con 2.697 milioni di euro prodotti e un utile netto di 156 mln. Un gruppo quindi, che seppur non immune alla crisi, resta in salute e continua a mostrare la sua tradizionale attenzione al sociale e ai propri lavoratori. Ne è una riprova i risultati normativi in tema di welfare ottenuti da Fai-Flai-Uila nello scorso rinnovo. Il capitolo “Le persone in Ferrero” è stato infatti ampliato attraverso l’innalzamento da 2 a 3 mezze giornate di permesso per le visite pediatriche del figlio (da 0 e 14 anni); una ulteriore giornata di permesso al padre in occasione della nascita del figlio rispetto al Ccnl e la possibilità di attivare forme di part-time a fronte di specifiche esigenze dei lavoratori. Tirando le somme, Ferrero continua a dimostrare che, in un paese dove sempre più le aziende emigrano fuori confine, è possibile coniugare un modello multinazionale senza perdere le proprie radici e mettendo al centro della propria azione imprenditoriale i siti italiani e i loro lavoratori. modo sostenibile, il sistema di gestione e valutazione Tpm verrà implementato con il Wcbo (World Class Brewery Organisation). Per quanto riguarda il tema della conciliazione dei tempi di vita e lavoro sono incrementati a tre i giorni di permesso per patologie di particolare gravità del figlio e si prevedono percorsi formativi ad hoc per lavoratrici/lavoratori che rientrano da periodi di congedo parentale, mentre per facilitare l’inserimento a scuola dei figli fino a tre anni, si prevede la flessibilità dell’orario di lavoro in entrata e in uscita. Al fine poi di rendere effettivo un diritto già previsto per legge, viene prevista la fruibilità a ore dei congedi parentali. Infine, a partire da gennaio 2015, tutti i lavoratori del gruppo Heineken saranno iscritti al fondo Fasa. Soddisfazione del segretario nazionale Uila Pietro Pellegrini, che ha commentato: “è un ottimo accordo, nonostante la stagione particolarmente difficile siamo riusciti a portare a casa molte conquiste per i lavoratori”. irmato l’accordo di gruppo Nestlé, lo scorso 30 luglio. Molte le novità: l’integrativo dà grande attenzione alle relazioni industriali, rafforzando il confronto preventivo sulle tematiche occupazionali, organizzative e salariali e prevedendo la possibilità di attivare commissioni bilaterali paritetiche per approfondire temi specifici. In materia di sviluppo professionale, viene riconosciuto il valore economico degli step connessi al sistema premiante Nce/Tpm per i lavoratori coinvolti in attività di formazione. Altra novità è il prestito d’onore in favore dei figli dei dipendenti, che consentirà di svolgere un’esperienza di studio o lavoro all’estero per acquisire competenze spendibili sul mercato. Sul fronte della conciliazione dei tempi vita-lavoro, estesa la possibilità di accedere a forme di flessibilità anche ai dipendenti con necessità di accudire un genitore anziano non autosufficiente, oltre alla possibilità di ottenere il part-time per i Intesa raggiunta sull’integrativo 2014-16 RINNOVI RSU/1 Successo Uila alla Ruffino e alla AB Mauri L a Uila stravince alle elezioni per il rinnovo delle Rsu dello stabilimento Ruffino di Pontassieve (FI): con il 62,8% delle preferenze è la prima organizzazione sindacale in azienda, contro il 33,3% della Flai e il 3,8% della Fai e ottiene la maggioranza (2 su 3) dei rappresentanti sindacali eletti. “Sono orgogliosa del lavoro di tutta la segreteria, della fiducia che i lavoratori hanno riposto in noi e dell’impegno dei nostri neo-eletti, Gianna Toni e a Massimo Rossi, ai quali faccio i migliori auguri di buon lavoro”, ha dichia arato Triestina Maiolo, segretario regionale Uila Toscana. Continuano i successi della Uila nelle elezioni per il rinnovo delle Rsu. Anche alla AB Mauri Italy di Casteggio (PV), infatti, l’organizzazione è arrivata prima, lo scorso 29 luglio, con il 47% delle preferenze, seguita dalla Fai con il 14%. Alla Uila vanno due Rsu su tre:Fabio Brandolini e Matteo Agnetti. Novità su sicurezza e welfare, cambia il Ppo Heineken: rinnovo Nestlé, rinnovo ricco, salari +12,3% molto positivo R di Alice Mocci innovato l’accordo integrativo del gruppo Heineken per il triennio 2014-16, lo scorso 2 settembre a Milano in Assolombarda. Dal punto di vista economico l’incremento complessivo del premio variabile è pari a 690 €, passando dai 5.625 € del triennio 2011-13 a 6.315 € nel triennio 201416, con un incremento del 12,3%, con una progressione di 2.030 € nel 2014, 2.110 € nel 2015 e 2.175 € nel 2016. Importanti le novità anche sotto il profilo normativo: oltre a rafforzare le relazioni industriali, in materia di salute e sicurezza sul lavoro verrà istituita una commissione bilaterale composta da Responsabili dei lavoratori per la sicurezza (Rls) e Responsabili servizio prevenzione e protezione (Rspp) con il compito di monitorare gli eventi infortunistici e le condizioni di lavoro e di proporre iniziative per la riduzione dei rischi. Inoltre, nell’ottica di accrescere sempre più la professionalità dei lavoratori, migliorando le prestazioni in 6 F lavoratori con specifiche esigenze di cura e familiari, entro il limite del 7% dell’organico. Mutato, infine, sia negli obiettivi che nell’ammontare, il premio di risultato: oltre all’inserimento di un parametro di competitività valido per tutto il gruppo che misura la performance di Nestlé nel mercato italiano, il valore del premio cresce di 240€ nel triennio (quasi il 12% in più rispetto al 2013), con una progressione di 2.050€ nel 2014, 2.170€ nel 2015 e 2.290€ nel 2016). “Il montante complessivo è pari a 6.510€ (+10,5% rispetto al triennio precedente)”, ha dichiarato Pietro Pellegrini, segretario nazionale Uila, “un risultato estremamente significativo per i lavoratori, alla luce della complessa situazione economica che non risparmia neppure il settore dell’industria alimentare. È stata una trattativa difficile, con frequenti battute d’arresto e non ci aspettavamo di raggiungere un risultato tanto positivo, sia nella parte normativa che in quella economica”. 7 mercoledì 5 novembre 2014 - anno III n°4 Coca Cola, ridotti gli esuberi Concluse le procedure di riorganizzazione per rete vendita e Campogalliano RINNOVI RSU/3 Strega Alberti, pastificio Lensi O r a s e r v e i m p e g n o s u s t a b i l i t à o c c u p a z i o n a l e vince la Uila S di Pietro Pellegrini i è concluso il 30 settembre con la ratifica presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali l’ultimo capitolo della procedura di riduzione del personale aperta dalla Coca Cola HBC Italia Srl, lo scorso 15 luglio. La multinazionale del beverage aveva avviato due procedure parallele, una nazionale e relativa alla riorganizzazione della rete vendita e l’altra locale, relativa alla cessazione di attività dello stabilimento di Campogalliano (Modena). Quest’ultima è stata definita con accordo separato il 3 settembre scorso, con la messa in mobilità di 40 lavoratori (a fronte dei 57 esuberi inizialmente dichiarati) sulla base del criterio unico della non opposizione e previo ricorso alla CIGS per 12 mesi. L’accordo concluso presso la Confindustria di Modena prevede, altresì, incentivi all’esodo (con misure di sostegno ad hoc per famiglie monoreddito e con carichi familiari rilevanti e particolari criticità sociali), percorsi di ricollocazione in- terna ed esterna presso altre aziende, nonché un incontro di verifica da tenersi entro la fine del 2014 per la verifica dello stato di attuazione del piano sociale. Decisamente più tormentato il percorso della procedura nazionale, finalizzata all’attuazione di un programma di riorganizzazione della rete commerciale che avrebbe comportato il licenziamento di 249 dipendenti, con un ritorno alla distribuzione tramite la rete dei grossisti e l’abbandono della vendita diretta, da mantenere solo nelle otto principali città italiane. Il confronto tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali su questo tavolo si era mostrato da subito molto aspro, in particolare in merito ai criteri di scelta dei lavoratori da collocare in mobilità: tutti d’accordo nel dare priorità alla mobilità volontaria, ma una volta esauriti i termini per manifestare la non opposizione e individuati gli eventuali soggetti che avrebbero maturato i requisiti pensionistici nelle more della procedura, l’azienda chiedeva di poter procedere all’individuazione degli esuberi sulla base delle ragioni tecnico-organizzative. Su questo terreno Fai, Flai e Uila hanno mantenuto una ferma opposizione, ravvisando in tale criterio un rischio troppo elevato che la procedura potesse avere ricadute sociali traumatiche. Solo la posizione sindacale, mantenuta per tutta la durata del confronto grazie al costante lavoro di sintesi e mediazione svolto dalla Uila, ha consentito di ottenere che tale criterio fosse sostituito da quelli di legge, che garantiranno una gestione meno impattante delle eventuali posizioni ancora irrisolte al 24 ottobre, termine ultimo per esprimere la non opposizione alla collocazione in mobilità. Altri punti di pregio dell’intesa, sono la cospicua riduzione dei soggetti coinvolti, scesi da 249 a 160 unità (un calo che sfiora il 36%) e la concordata sessione di monitoraggio prevista per il 23 ottobre, data per la quale è stato fissato un incontro del coordinamento nazionale delle Colussi, serve una svolta Salvaguardata l’occupaz i o n e c o n l a s o l i d a r i e t à Trattative aperte su rinnovo integrativo L di Guido Majrone a crisi dei consumi alimentari, con particolare riferimento a quelli di “marca”, sta pesantemente condizionando l’attività di molte aziende che producono in Italia; tra queste, Colussi SpA non fa eccezione. In particolare, pasta e fette biscottate hanno avuto, negli ultimi mesi, un sensibile calo di volumi che avrebbe potuto avere conseguenze significative per l’occupazione. Azienda e organizzazioni sindacali hanno, per il momento, scongiurato questa ipotesi utilizzando, negli stabilimenti interessati, tutti gli strumenti utili a ridurre l’attività produttiva senza licenziare nessuno. Nello specifico, il coordinamento Colussi, nella riunione con i rappresentanti dell’azienda del 17 ottobre scorso, ha preso atto, per quando riguarda lo stabilimento di Imperia (brand Agnesi), della conferma degli attuali volumi di produzione di pasta di semola fino al 31 dicembre 2014, mentre per il 2015 è prevista una graduale riduzione fino a 32.000 tonnellate circa (da 52.000). L’oc- cupazione sarà salvaguardata con lo strumento della solidarietà almeno fino al 31 ottobre 2015; a gennaio partirà una campagna sui media nazionali per il rilancio del marchio Agnesi. Veniamo alle fette biscottate: anche qui si registra una notevole perdita di volumi a causa, tanto del calo generalizzato dei consumi, che dell’entrata sul mercato, già saturo, di un nuovo competitor. Fortunatamente, sindacato e azienda hanno evitato, per il momento, licenziamenti collettivi: a Fossano, con l’attivazione di un contratto di solidarietà che verrà rinnovato a marzo 2015; a Petrignano di Assisi, con 13 settimane di cassa integrazione ordinaria per 250 addetti su 600 e l’eventualità, per il prossimo anno, di applicare anche nel sito più importante del gruppo la solidarietà. Nei tre siti sono comunque state aperte procedure di mobilità, ma solo per quei lavoratori che raggiungessero, nel corso della stessa, l’età pensionabile o ne volessero usufruire su base volontaria. La situazione del gruppo è, come si può facilmente intuire, molto delicata: gli strumenti di ammortizzazione sociale messi in campo sono certamente importanti ma non possono durare in eterno: occorre, a nostro parere che, a una generalizzata ripresa della domanda interna, si sommi una nuova strategia industriale tesa al recupero delle quote di mercato perse sia con nuovi accordi con la grande distribuzione, sia con il rilancio di marchi (Agnesi, Colussi, Misura, Flora per citarne alcuni) che hanno ancora un importante appeal sui consumatori italiani. In questo difficile contesto, le parti hanno riaperto la trattativa per il rinnovo dell’integrativo di gruppo, scaduto il 31 dicembre 2013; l’azienda ha dichiarato di voler trovare un’intesa entro il 2014 ma ha fatto alcune proposte di riduzione dei costi del lavoro che necessitano di un serio approfondimento da parte del coordinamento, che si riunirà il prossimo 14 novembre per affrontare queste tematiche e per proporre alla Colussi una nuova data per proseguire il confronto. Rsu del gruppo finalizzato all’individuazione di soluzioni condivise nell’eventualità che non si sia riusciti a trovare un numero di volontari sufficiente ad esaurire la procedura. La concreta individuazione delle misure di incentivo all’esodo è stata lasciata alla definizione a livello territoriale, scelta questa che consente di salvaguardare le specificità locali pur nel quadro delle tutele garantite dall’accordo sottoscritto in sede sindacale e valido per tutto il gruppo. Si tratta di un accordo che coniuga flessibilità locali e garanzie nazionali, il che consentirà di minimizzare l’impatto sociale di questa ennesima riorganizzazione della rete vendita, auspicando che sia l’ultima. Restiamo in attesa che il Ministero dello Sviluppo Economico ci convochi nell’imminente futuro per esaminare le prospettive, gli investimenti e il piano industriale della società Coca Cola HBC: i dipendenti chiedono certezze e stabilità occupazionale ed è tempo di dare risposte. A di Pierluigi Talamo ncora un’altro importante risultato per il nostro Sindacato. Alla storica azienda di liquori e dolciumi Strega Alberti S.p.A. di Benevento, la Uila ha ottenuto la maggioranza delle preferenze alle elezioni per il rinnovo delle RSU tenutesi il 15 ottobre 2014. Con il 40% dei voti, si è classificata prima rispetto al 30% di Flai e al 28% di Fai. Questo importantissimo risultato ha consentito all’organizzazione di eleggere Giuseppe Falzarano, al quale sono pervenute le felicitazioni della Uila di Avellino-Benevento. Soddisfazione anche per la segreteria di Brescia-Cremona: la Uila ha ottenuto un risultato storico alle elezioni delle RSU nel Pastificio Lensi Srl del gruppo Americano ConAngra Foods, a Verolanuova (BS) . La Uila ha ricevuto il 25% delle preferenze, ottenendo così il primo rappresentante nella persona di Claudio Togni (fino a inizio anno, la Uila non era presente in azienda): un risultato di grande valore che premia il lavoro compiuto in questi mesi. Rinnovato accordo integrativo 2014-16 Campari Wines, +50€ sul PPO 2014 S di Mino Grossi iglato il 17 ottobre, a Canale D’Alba (CN), l’accordo integrativo di Campari Wines, costola della Davide Campari Milano S.p.A., che si occupa della produzione e commercializzazione dei vini. Con questa intesa si conclude la fase di rinnovo degli accordi Campari, iniziata il 2 luglio con la sigla dell’integrativo 2014-16 della Bu Spirits. “Nel difficile contesto del mercato italiano del vino”, spiega Pietro Pellegrini, segretario nazionale Uila, “il rinnovo di questo contratto rappresenta uno strumento indispensabile per affrontare i competitor italiani ed esteri”. Soddisfazioni sul versante economico e normativo. Innalzati a 6,5€ i buoni pasto per tutti i dipendenti; un aumento di 50€ del PPO dal 2014, con possibilità di negoziare ulteriori aumenti nel 2015 e 2016 ove le condizioni di mercato lo consentano e l’innalzamento a 6€ della maggiorazione per il lavoro notturno. “Riteniamo particolarmente pregevole”, prosegue Pellegrini, “che l’aumento del premio tenga conto di un correttivo a tutela dei redditi più bassi, nell’ottica della futura omogeneizzazione del PPO per tutti i dipendenti”. Sul fronte normativo, per l’ottimale organizzazione del lavoro si prevede la definizione (per stime, ogni anno) del calendario annuale di attività e dei fabbisogni occupazionali. Inoltre, saranno elencati i casi che giustificano interruzioni anticipate della giornata lavorativa, con diritto del lavoratore ad essere avvisato entro la fine del turno precedente. In tema di pari opportunità, è riconosciuto un permesso matrimoniale retribuito di 10 giorni per gli OTI e per gli OTD in proporzione alle giornate lavorate, oltre alla integrazione al 100% della maternità obbligatoria per gli OTI. Conquistato anche il diritto a usufruire di 12 mesi di sospensione del rapporto di lavoro con conservazione del posto, oltre il periodo di comporto, per i dipendenti affetti da malattie gravi. Istituito anche un sistema di certificazione della formazione professionale che consentirà ai lavoratori di consultare il proprio curriculum.
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