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L’impronta Uila è forte e chiara
mercoledì 5 novembre 2014 - anno III n°4
700 delegati e 100 esponenti di istituzioni e forze sociali al V congresso nazionale
mensile di informazione politica e sindacale dell’Unione italiana lavori agroalimentari www.uila.eu
Stefano Mantegazza confermato Segretario generale
G
di Fabrizio De Pascale
li oltre 700 delegati, presenti fino all’ultimo minuto dei lavori, che
salutano la conclusione del congresso, tutti in piedi, con un
lungo e caloroso applauso rivolto
a se stessi e al segretario generale
Stefano Mantegazza, riconfermato nella sua carica insieme
alla segreteria uscente.
È forse questa l’immagine che da
meglio il senso della ottima riuscita del V congresso nazionale
della Uila, svoltosi a Roma dal
27 al 31 ottobre, contestualmente
ai congressi dei sindacati di settore Uimec, Uilapesca e Filbi,
nella splendida cornice del palazzo delle fontane all’Eur e in
una suggestiva scenografia realizzata da Luigi Rossi, “art-director” della Uila. Cinque giorni di
intenso dibattito che ha coinvolto, oltre ai delegati, anche numerosi e prestigiosi ospiti in
rappresentanza di istituzioni,
forze politiche e sociali e che ha
ruotato intorno allo slogan e all’immagine proposti come simbolo del congresso: “Lavoro,
l’impronta della nostra vita”.
Una grande impronta stilizzata
per rappresentare, da un lato,
l’importanza del lavoro e dei valori etici ad esso connessi nella
vita delle persone e per il futuro
dell’umanità; dall’altro, la scelta
individuale di tante donne e tanti
uomini che hanno preferito la
Uila per vivere il sindacato in
prima persona e che hanno deciso di lasciare un segno della
loro presenza e della loro azione,
l’impronta appunto, unica per
ogni individuo ma che tutti li accomuna e caratterizza.
A conclusione dei lavori è pro-
prio Stefano Mantegazza a indicare il prossimo importante appuntamento, fortemente voluto
dalla Uila: una manifestazione
nazionale unitaria di Fai-FlaiUila, per sostenere le iniziative
della categoria, in primo luogo la
segretario al Mipaaf Giuseppe
Castiglione insieme al direttore
generale pesca Riccardo Rigillo,
la vice presidente commissione
agricoltura del senato Leana Pignedoli, Colomba Mongiello
della commissione agricoltura
tutela dell’occupazione e risposte
certe sul versante delle retribuzioni nei settori della forestazione, della bonifica e del
sistema allevatori, “ma anche”
ha detto Mantegazza “per respingere l’attacco in atto da parte del
governo nei confronti dei precari,
degli stagionali, della parte più
debole del paese”, attacco che si
sostanzia da un lato nella delega
sul Jobs act che nasconde molteplici trappole, dall’altro negli annunciati tagli del finanziamento
ai patronati che priverà milioni di
cittadini di un servizio gratuito e
quanto mai a loro utile. A sottolineare la grande attenzione riscossa dal congresso,
la
partecipazione nutrita e prestigiosa di esponenti delle istituzioni, del mondo imprenditoriale
e delle forze sociali. A rappresentare le istituzioni c’erano il sotto-
della camera dei deputati, Lello
Di Gioia, presidente commissione bicamerale di controllo enti
previdenziali, Paolo De Castro,
capo gruppo alleanza progressisti Comagri del parlamento europeo;
Ezio
Castiglione
presidente Ismea; Fausto Martinelli amministratore unico Agecontrol,
Paolo
Reboani
presidente Italia Lavoro, Gian
Maria Fara presidente istituto
Eurispes. Numerosi i presidenti
delle organizzazioni datoriali:
Mario Guidi (Confagricoltura)
con Luigi Mastrobuono; Dino
Scanavino (Cia) con Claudia
Merlino e Danilo De Lellis;
Giorgio Mercuri (Fedagri Confcooperative) con Sabina Valentini;
Filippo
Ferrua
(Federalimentare) con Gabriele
Cardia; Franco Verrascina Copagri, Giovanni Zucchi (Assitol)
con Claudio Ranzani, Giampaolo Buonfiglio (Agrital-Agci);
Mirco Della Vecchia (Cna alimentare) con Gabriele Rotini e
Stefano Di Niola; Leonardo
Bolis (Confai) con Sandro Capellini e Enzo Cattaneo; e poi
anche i vice presidenti Luigi
Giannini (Federpesca) e Filippo
Pecora (Ugc); Anna Maria
Martuccelli, segretario generale
Snebi, Carlo Sacchetto segretario nazionale Apti, Luca Scapolo
(Aidepi), Patrik Pagani direttore
Unionzucchero, Gilberto Ferrari, direttore Federcoopesca,
Valentina Aloi della segreteria
nazionale Unima, Alessandro
Glisenti (Assolombarda), Giorgio Cammarota (Una). Grande
anche la partecipazione del
mondo delle imprese: Giovanni
Carucci (Bat Italia), Pierpaolo
Rosetti (Conserve Italia), Mario
Perego (Heineken Italia), Giorgio Grandi (Barilla), Massimo
Pergolini (Campari), Roberta
Ebaldi (Cremonini), Giorgio
Morselli (Granarolo), Ciro
Mazzagatti (Nestlé), Pietro Colangelo (Coca Cola HBC), Mariano Sammarco (Ferrarelle),
Giorgio Sandulli (Coprob).Presenti anche i presidenti di diversi
enti bilaterali: Antonio Piva (Enpaia), Roberto Caponi (Eban),
Edvino Jerian (Ebipan), Stefano
Bianchi (Foragri) con il direttore
Roberto Bianchi. Sul fronte sindacale sono intervenuti: Harald
Wiedenhofer, segretario generale Effat, Stefania Crogi segretario generale Flai-Cgil, insieme
a Marco Bermani, Mauro Macchiesi, Sara Palazzoli e Antonio
Pucillo; per la Fai-Cisl Stefano
Faiotto, Claudio Risso e Rando
Devole; Claudio Paitowsky,
presidente Confederdia con Silvia Vannucci; Carla Ciocci Ugl
Uila
agroalimentare. Nutrita anche la
presenza dell’universo Uil, a partire dal segretario generale Luigi
Angeletti e dal segretario generale aggiunto Carmelo Barbagallo; i segretari confederali
Paolo Carcassi, Carlo Fiordaliso, Antonio Foccillo, Guglielmo Loy e Domenico
Proietti; i segretari generali
Claudio Tarlazzi (Uil Trasporti),
Giovanni Torluccio (Uil Fpl),
Romano Bellissima (Uil Pensionati) con Agostino Siciliano, Benedetto Attili (Uil PA), Brunetto
Boco (UilTucs), Vito Panzarella
(Feneal-Uil), Alberto Civica
(UilRua); i presidenti Gilberto
De Santis (Ital-Uil), Giovanni
Angileri (Caf Uil), Giuseppe
Turi (Ancs-Uil), Enrico Matteo
Ponti (Uilpa), Lamberto Santini
(Adoc), Alessandra Menelao,
responsabile mobbing e stalking
Uil; i segretari regionali: Anna
Rea (Campania), Giuliano Zignani (Emilia Romagna), Pierpaolo Bombardieri (Roma e
Lazio). Presenti anche gli ex segretari generali Raffaele Vanni e
Giorgio Benvenuto (presidente
della fondazione Bruno Buozzi)
e l’ex segretario generale aggiunto Adriano Musi. Tra gli altri
ospiti: gli esperti internazionali
Eduardo Eraso Ruiz e Francesco Tropea, Maurizio Degl’Innocenti, presidente fondazione
di studi storici Filippo Turati,
Antonio Stabile vicecomandante Carabinieri per la tutela del
Lavoro; Gianpaolo Crenca, presidente ordine nazionali Attuari,
Fiammetta Fabris direttore generale Unisalute Daniele Di Loreto (Assicurazioni Generali).
Non poteva mancare, infine, il
fondatore della Uila Pierluigi
Bertinelli, ora presidente della
fondazione Argentina Altobelli.
Le nuove segreterie nazionali
Segretario generale: Stefano Mantegazza;
componenti di segreteria: Tiziana Bocchi, Giorgio Carra,
Guido Majrone, Enrica Mammucari, Pietro Pellegrini;
tesoriere: Enrico Tonghini.
Uimec
Presidente: Alessandro Ranaldi;
vice presidenti: Tommaso Battista, Massimo Lombardi;
tesoriere: Fabio Caldera.
Uilapesca
Segretario generale: Enrica Mammucari;
componenti di segreteria: Barbara Cammarata,
Fabrizio De Pascale, Tommaso Macaddino, Guido Majrone;
tesoriere: Enrico Tonghini.
Filbi
Segretario generale: Gabriele De Gasperis;
componenti di segreteria: Franco Bullano, Cataldo Salvato,
Antonio Stocchero, Giuseppe Vito;
tesoriere: Massimo Lombardi.
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Ccnl agricolo, un rinnovo ricco
Salari +3,9%, grande spazio al welfare, rafforzata la contrattazione di secondo livello
Accordo frutto del buon sistema di relazioni sindacali
D
di Giorgio Carra
opo oltre 20 ore di trattativa, Fai, Flai e Uila,
hanno sottoscritto lo
scorso 22 ottobre l’accordo di
rinnovo del contratto nazionale
di lavoro per gli operai agricoli
e florovivaisti, con Confagricoltura, Coldiretti e Cia. Il contratto, scaduto il 31 dicembre
2013, ha durata quadriennale
e interessa oltre un milione di
lavoratori in un settore centrale
per il sistema economico del
Paese. Il rinnovo giunge al termine di un percorso durato
quasi sei mesi in cui si sono
alternati incontri tecnici e in
plenaria tra le delegazioni trattanti. L'agricoltura, nonostante
il difficile contesto economico,
in particolare per alcuni settori
(si pensi alle pesche nettarine),
continua a essere complessivamente in salute: lo dimostrano la crescita record del
5,6% di assunzioni nel secondo
trimestre 2014 e la bassa età
media dei lavoratori (un assunto
su quattro ha meno di 40 anni).
Molti i contenuti, sia dal punto
di vista economico che normativo, con importanti risultati
per i lavoratori interessati. A
livello retributivo si prevede,
per il biennio 2014-2015, un
incremento salariale mensile
del 3,9%, distribuito in due
tranche: 2,1% dal 1 novembre
2014; 1,8%, dal 1 maggio 2015
che, su una retribuzione media
di 1.300 euro, significa, a regime, circa 50 euro in più per
14 mensilità. I sindacati un
anno fa in piattaforma chiedevano un +5% ma ieri ha prevalso il realismo, anche considerando il dato dell'Ipca che,
per il 2014-2015, si attesta al
2,1% (l’aumento salariale è
quasi il doppio). Come previsto
dalle norme di settore, tra due
anni saranno i contratti provinciali (cpl) ad adeguare le
retribuzioni per il successivo
biennio. In proposito, il contratto definisce un meccanismo
che disincentiva e contrasta i
ritardi nel rinnovo dei Cpl, che
non potranno mai scendere al
di sotto di minimi di area (aumentati sensibilmente) segno
della volontà delle parti di aumentare l'efficienza e la competitività del comparto. Di
grande importanza anche l’elaborazione di linee guida per
fare a livello territoriale accordi
sulla produttività, utili sia per
la detassazione che per la decontribuzione degli aumenti
retributivi, aggiuntivi rispetto
a quelli demandati dal Ccnl ai
Cpl per il secondo biennio relativi al recupero del costo
della vita. Sotto il profilo normativo, aziende e sindacati
hanno trovato un'intesa anche
sulla necessità di innalzare la
flessibilità per rendere le imprese più competitive e rimo-
dellare il lavoro in base anche un miglioramento delle tutele novi di Cpl, di funzionare al il lavoro e la produttività delle
alle stagioni agricole, sempre normative ed è stata posta la meglio. Diamo atto alle con- aziende all’insegna di un sipiù condizionate dagli eventi premessa per un ulteriore svi- troparti di aver colto la sfida stema di buone relazioni sinmetereologici. Le ore di fles- luppo della bilateralità nelle posta dal sindacato e deciso dacali, assume una valenza ansibilità salgono da un massimo realtà territoriali. Stefano Man- di scommettere, pur in un dif- cora maggiore alla luce del
di 75 a 85 per anno, quelle di tegazza, segretario generale ficile periodo di crisi e in un prossimo appuntamento di
straordinario da 250 a 300 an- Uila, ha dichiarato: “L’accordo momento di deflazione, sul ri- Expo 2015, in cui il sistema
nue, per un massimo di 18 ore esalta il sistema delle relazioni lancio del paese, mettendo soldi agroalimentare italiano sarà al
settimanali (prima era 12 ore) sindacali in essere e conferma, veri nelle tasche dei lavoratori. centro dell’attenzione mondiae di tre giornaliere (preceden- anche dopo la firma di 97 rin- Questo rinnovo, valorizzando le”.
temente erano 2).
Non è stata accolta
la richiesta delle
aziende di superare il limite già pre- Confagricoltura plaude al “senso di responsabilità che ha qualificato l’intera trattativa, sia da parte dei sindacati sia da
visto delle 6,30 ore parte delle organizzazioni datoriali, nonostante le difficoltà che, a livello generale, stanno caratterizzando l'attuale fase
giornaliere di la- economica”. Soddisfazione per “per la chiusura di un importante contratto che interessa oltre 200.000 imprese e più di 1
voro e delle 39 set- milione di lavoratori; un contratto coraggioso e innovativo, in cui le imprese hanno fatto la loro parte nonostante la pertimanali. Per ar- durante congiuntura economica negativa, le incertezze sull'applicazione concreta della politica agricola comune, il quadro
monizzare le clas- poco chiaro della prossima legge di stabilità. L’accordo rappresenta un’ulteriore dimostrazione delle buone relazioni sinsificazioni profes- dacali”.
sionali individuate
nei vari Cpl, agli Coldiretti sottolinea che “ai lavoratori del settore è stata garantita la necessaria copertura contrattuale sia in termini di reosservatori regio- cupero del potere d'acquisto che di salario di produttività, grazie alla definizione delle linee guida per la sua esigibilità. Il
nali è attribuito il rinnovo si contraddistingue, in termini di contenuti, per il rafforzamento del sistema della bilateralità, oltre alla integrale
compito di verifi- riconferma degli assetti contrattuali esistenti. Di rilevante importanza l'allineamento alle effettive necessità delle imprese
carne la coerenza dei livelli di flessibilità nella gestione del rapporto in termini di monte ore di straordinario, sia annuale che giornaliero e
con le declaratorie settimanale, e del regime di flessibilità multi periodale”.
di area previste dal
Ccnl. Attenzione, Cia parla, invece, di “un accordo ben bilanciato, sia perché l'aumento retributivo si attesta su livelli sostenibili per le
poi, alla bilatera- imprese agricole in questo periodo di crisi, sia perché il contratto prevede una parte consistente di norme che vanno nella
lità: al fine di in- direzione della flessibilità, esigenza prioritaria per le aziende del settore, come l’ampliamento in modo significativo delle
centivare la tra- causali previste per le interruzioni, molto frequenti in agricoltura, delle attività lavorative che giustificano l'applicazione
sformazione delle di un orario ridotto. Infine, il nuovo contratto non contiene norme di ulteriore appesantimento burocratico nei confronti
vecchie casse ex- delle aziende agricole, già soggette a una ipertrofia normativa e amministrativa del tutto insostenibile”.
tra-legem in Ebat
(enti bilaterali territoriali), è stato preSottoscritto rinnovo del Ccnl 2014-2016
visto l’inserimento delle linee RINNOVI CCNL
guida e dello statuto tipo definiti nel 2012. Si è cercato
anche di irrobustire gli strumenti di welfare: in tema di
conciliazione dei tempi vitalavoro, l’intesa prevede un ulteriore giorno retribuito per i
di Giulia Sbarbati
riguardo alla tutela della salavoratori padri a tempo inde- di Enrico Tonghini
innovato
da
Fai,
Flai,
lute,
igiene e sicurezza, del
l
via
il
rinnovo
del
terminato in caso di nascita di
Uila e Apti, il Ccnl contratto a tempo determinato
CCNL del Contoterziun figlio. Ottenuto anche un
per i dipendenti delle e dell’apprendistato. Inoltre,
smo, in scadenza il
periodo di aspettativa di 6 mesi,
aziende
di lavorazione della in tema di conciliazione dei
prossimo
31
dicembre.
Faioltre quello di comporto, per i
foglia
di
tabacco secco allo tempi di vita e lavoro, è stato
Flai-Uila
hanno
approvato
la
lavoratori affetti da patologie
oncologiche. Il rinnovo vede piattaforma e le trattative do- stato sciolto, scaduto il 31 innalzato a due giornate il
anche l'inclusione nel Ccnl dei vrebbero aprirsi entro fine anno. dicembre 2013. Il rinnovo permesso per il padre lavolavoratori delle imprese di ma- Molte importanti richieste, tra (per il triennio 2014-2016) ratore in occasione della nanutenzione, sistemazione e cui: rivedere l’attuale classifi- è giunto lo scorso 17 luglio scita del figlio. Analogamencreazione del verde pubblico cazione del personale; incre- e porta importanti risultati, te, è stata innalzata da 8 a
e privato per la parte relativa mentare le percentuali di lavoro sia sul fronte economico che 10 anni l’età massima dei fiai lavoratori con la qualifica straordinario, festivo e notturno; normativo. L’incremento sa- gli per i quali, in caso di
di operaio, salvaguardando al- innalzare a 1,5% il contributo lariale mensile per un lavo- malattia, i genitori hanno dicune specificità del settore con aziendale per la previdenza ratore di categoria IV A è di ritto a un periodo di astenappositi articoli. Infine, come complementare. Si chiede, inol- 85 euro a regime, suddivisi sione dal lavoro per assisterli.
già accaduto per il settore del- tre, l’istituzione di un premio in tre tranche da 28,30 euro Pietro Pellegrini, segretario
l’industria alimentare, le parti annuale collegato alla continuità ciascuna, che saranno corri- nazionale Uila, ha espresso
hanno deciso di definire un professionale presso la stessa sposte il 1° agosto 2014, il la propria soddisfazione con
accordo specifico sulla rap- azienda. In tema di concilia- 1° luglio 2015 e il 1° luglio queste parole: “un ottimo ripresentanza e rappresentatività zione dei tempi vita-lavoro si 2016. A queste cifre va ag- sultato che evidenzia il granche tenga conto delle specificità chiede: 1 giorno in più di per- giunta una “una tantum” di de senso di responsabilità
del settore agricolo e del si- messo retribuito al lavoratore 120 euro che compensa il delle parti che hanno saputo
stema della rappresentanza sin- padre in occasione di nascita, periodo di vacanza contrat- offrire prospettive per il fudacale. Complessivamente, le adozione o affidamento del fi- tuale 1° gennaio-31 luglio turo al comparto e certezze
organizzazioni sindacali hanno glio; il riconoscimento ai la- 2014. Complessivamente, economiche ai lavoratori, in
espresso soddisfazione per il voratori con contratto a tempo l’incremento salariale è pari un momento di grande ogrisultato raggiunto, tenuto conto determinato del diritto a un al 6,1%. Sempre dal punto gettiva difficoltà per il setanche della particolare situa- congedo matrimoniale retri- di vista economico, è stata tore, colpito da un’avversa
zione economica che investe buito; al fine di consentire l'as- innalzata l’indennità giorna- politica nazionale ed europea,
il nostro Paese e che non lascia sistenza al bambino fino ai 3 liera sostitutiva della mensa con il prospettato aumento
immune il settore agricolo. anni di età, si chiede per i la- a 0,40 euro. La parte nor- delle accise sul tabacco e la
Con la sottoscrizione del Ccnl, voratori a tempo pieno e inde- mativa, già di buon livello, cessazione del sostegno cosi è garantito un significativo terminato, la possibilità di ri- è stata rivista e aggiornata munitario alla produzione di
alle leggi vigenti, soprattutto tabacco greggio”.
adeguamento delle retribuzioni, correre al part-time.
Il giudizio delle controparti
Approvata la
piattaforma
Contoterzismo
A
Tabacco in foglie:
aumento del 6,1%
R
3
mercoledì 5 novembre 2014 - anno III n°4
Una strage ignorata dalla storia
P re s e n t a t o a l S e n a t o u n l i b ro c u r a t o d a l l e f o n d a z i o n i A rg e n t i n a A l t o b e l l i e Tu r a t i
I sindacalisti agricoli uccisi dalla mafia in Sicilia 1944-48
È
di Eleonora Tomba
stato presentato lo scorso
26 settembre, alla Sala
Zuccari del Senato della
Repubblica il volume “Una
strage ignorata, sindacalisti
agricoli uccisi dalla mafia in
Sicilia 1944-48”, curato dalla
Fondazione Argentina Altobelli
e dalla Fondazione di studi
storici Filippo Turati. Il libro
vuole ricordare una pagina tragica e buia della storia d’Italia,
l’uccisione per mano della mafia di decine di quadri e militanti sindacali del comparto
agricolo, che hanno lottato,
pagando con la vita, per
l’emancipazione dei lavoratori
della terra e delle loro famiglie.
L’evento, nel ventennale della
costituzione della Fondazione
Altobelli, ha ricevuto il patrocinio del Senato della Repubblica, rappresentato dal vice
presidente Valeria Fedeli che
ha portato il saluto del presidente Pietro Grasso, sottolineando l’importanza del libro
come strumento di conoscenza
e il suo valore etico. Presenti
numerosi esponenti della Uil:
Luigi Angeletti, segretario generale, Carmelo Barbagallo,
segretario generale aggiunto,
S
Carlo Fiordaliso, segretario
confederale, Lamberto Santini,
presidente Adoc, Claudio Tarlazzi, segretario generale Trasporti, Agostino Siciliano, segretario nazionale pensionati,
Salvatore Ugliarolo, segretario
generale Telecomunicazioni,
Giovanni Angileri, presidente
nazionale Caf. Presenti anche
il rettore dell’Università di
Roma Tre, Mario Panizza e il
presidente della Fondazione
Giacomo Matteotti Alberto
Aghemo. La senatrice Fedeli
ha parlato del libro come di
un importante strumento di
conoscenza, utile per trasmettere alle nuove generazioni valori civili e dell'importanza del
sindacato come motore del
cambiamento. Ha presieduto i
lavori il presidente della Fondazione Altobelli, Pierluigi
Bertinelli, che si è detto “molto
orgoglioso di questa iniziativa,
utile e necessaria per tenere
viva la memoria di questi bravi
lavoratori”. I contenuti del
libro sono stati illustrati dagli
autori del libro, Pierluigi Basile,
Diego Gavini e Dino Paternostro, oltre che da Maurizio
Degl’innocenti, presidente della Fondazione di studi storici
Filippo Turati, per il quale “la
pubblicazione del volume si
inquadra nel rapporto di collaborazione tra le due fondazioni” il cui obiettivo è “valorizzare la massa documentaria
delle organizzazioni sindacali
e metterla a disposizione della
pubblica utenza a beneficio
della comunità”. Particolarmente sentito l’intervento di
Giorgio Benvenuto, presidente
della Fondazione Bruno Buozzi
che ha sottolineato il coraggio,
Un libro da diffondere
anche nelle scuole
di Valeria Fedeli
ono stata affascinata dalla lettura
del libro per due aspetti fondamentali: il primo riguarda l’attenzione
posta dall’analisi delle vicende siciliane
alla dimensione nazionale, mentre il secondo si riferisce al valore civile che
un’opera di studio come questa può trasmettere alle nuove generazioni. Per
questo credo che questo libro dovrebbe
essere consegnato al ministro per l’istruzione come strumento di formazione
nelle scuole. La conoscenza non è solamente un dovere etico e scientifico, ma
soprattutto politico, nel senso più nobile.
A coloro che hanno pagato con la vita,
per mano mafiosa, la lotta per l’emancipazione dei lavoratori e delle loro famiglie,
dobbiamo oggi ancora più rispetto: contribuirono alla presa di coscienza collettiva
del fenomeno mafioso, della necessità di
un movimento bracciantile più unito, dell’importanza del sindacato come motore
del cambiamento attraverso la mobilitazione popolare, l’aggregazione, la funzione
ineliminabile dell’unità dei salariati. Il
protagonista di questo libro è il sindacato
agricolo siciliano, un pezzo della sua
storia e il suo ruolo nella società italiana.
I veri protagonisti sono braccianti e capilega che decisero di affrontare le ingiustizie del latifondismo e della mafia,
uomini e donne che contribuirono a quel
particolare laboratorio sociale che fu la
Sicilia di allora, legati all’Italia contadina
e a quel filo rosso dell’Unità, della Liberazione e della maturazione della riforma
democratica del sistema sociale ed economico. Ecco dunque l’importanza di ricerche storiografiche come quella che
presentate oggi: la conoscenza storica
come memoria collettiva e la memoria
come costruzione del futuro. Si tratta di
una straordinaria operazione culturale,
che specialmente i media possono e devono contribuire a fare. Quelle persone
lottavano per obiettivi nobili che poi
hanno trovato spazio anche nella nostra
Costituzione, come nell’articolo 44. È
anche grazie a queste persone se oggi
possiamo riaffermare con forza e consapevolezza la presenza dello Stato al fianco
di cittadini e cittadine e soprattutto accanto
a coloro che affrontano ancora i ricatti
delle organizzazioni criminali. Il cambiamento iniziato grazie a questi braccianti
è oggi più solido che mai, non lo ha fermato la mafia di 70 anni fa e non lo fermeranno le mafie di oggi. Sento di dover
ringraziare fortemente le fondazioni qui
rappresentate, Argentina Altobelli, Fondazione di Studi Storici Filippo Turati, e
Bruno Buozzi, che ci ricordano che la
collaborazione è il mezzo più forte che
abbiamo a disposizione per valorizzare
al meglio la nostra storia e la nostra
cultura.
L
la forza e il grande valore educativo dei sindacalisti uccisi.
Ha concluso l’evento Stefano
Mantegazza, segretario generale Uila e vice presidente della
Fondazione Altobelli, che tra
l’altro ha dichiarato: “se siamo
qui oggi, lo dobbiamo ai protagonisti di questo libro, uomini
e donne che hanno spianato la
strada più difficile, avviando
un cammino del quale abbiamo
raccolto il testimone. questa
storia importante, lo e' ancora
di più per un'associazione come
la Uila, che nel sindacalismo
agricolo affonda le proprie radici. Un Paese senza memoria
che non conosce il perchè è
debole e a rischio. Noi abbiamo
l'obbligo di insegnare e spiegare la nostra storia, le nostre
radici, da dove proviene la nostra cultura. È giusto che il
sindacato dedichi tempo e una
parte piccola delle sue risorse
a questa attività di memoria
storica”.
Esempi di coraggio
e di voglia di cambiare
di Giorgio Benvenuto
a Uila è un organizzazione che sa
pensare in grande e sa valorizzare
la sua storia e le sue radici. La
collaborazione con la Fondazione Turati
la rende ancor più prestigiosa: insieme
hanno fatto un’operazione simile a quella
che fu fatta su Argentina Altobelli:
togliere dall’oblio della storia la prima
donna segretario del più importante sindacato di categoria prima del fascismo,
una sindacalista riformista che sapeva
coniugare la duttilità nella gestione delle
politiche contrattuali con una forte intransigenza sui valori della libertà e della
democrazia. I protagonisti di queste battaglie sono uomini e donne che non
sono personaggi storici ma che hanno
fatto la storia, questa è da sempre una
caratteristica della forza riformatrice del
Sindacato, che non è antagonista ma
che si pone il problema di cambiare le
cose. La parola “strage” nel titolo è pienamente azzeccata, perché si è trattato
non del risultato di uno scontro, ma dell’uccisione di persone innocenti, che
manifestavano per attuare la riforma per
la concessione delle terre incolte ai contadini, che manifestavano per una causa
giusta e la storia del movimento sindacale
italiano di queste stragi ne ha conosciute
tante. Il libro colma il vuoto che sta
dietro a un nome su una lapide; ci dice
chi erano queste persone, che non sono
più solo dei nomi, ma che, finalmente
divengono protagonisti di quella battaglia.
Questi sindacalisti, questa voglia di cambiare verso la legalità e il lavoro, hanno
un grande significato perché rappresentano la rottura di un’omertà diffusa. I
sindacalisti rifiutano e cambiano questo
modo di pensare. È un libro straordinario,
uno stimolo, una spinta importante non
solo per commemorare ma per riprendere
questa voglia di cambiare. Era un periodo
nel quale il sindacato era unito, la scissione sindacale avverrà, infatti, nel luglio
del 1948; nella Cgil di allora, quindi,
oltre ai socialisti e comunisti c’erano
anche i democristiani, i repubblicani, i
socialdemocratici. L’occupazione delle
terre vide la Cgil forte, importante, determinante. Poi purtroppo la rottura dell’unità sindacale ha indebolito molto il
sindacato, così come il cambiamento
della realtà allora prevalentemente agricola. “Una strage ignorata” è un volume
importante per conoscere e per prendere
coraggio: i problemi davanti a noi sono
complessi e difficili ma non dobbiamo
avere paura, dobbiamo avere soprattutto
la capacità di riprendere l’iniziativa e di
formulare soluzioni che possano consentire di realizzare quegli obiettivi nei
quali lo sviluppo e la crescita abbiano
sempre al centro il valore della dignità
della persona e della libertà.
mercoledì 5 novembre 2014 - anno III n°4
Welfare, congresso internazionale a Milano
La nuova frontiera
per il sindacato
I
l welfare contrattuale nel
settore agroalimentare
italiano è molto sviluppato e rappresenta una realtà
che coinvolge circa tre milioni di persone; è un sistema, basato sulla libera volontà contrattuale delle parti,
sindacati e imprese, sia a livello nazionale che territoriale, costituito da fondi integrativi sanitari e previdenziali, enti bilaterali per la
formazione continua, oltre
che da una serie di misure a
sostegno di genitorialità,
pari-opportunità, conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro e studio: è quanto ha
detto Tiziana Bocchi, segretario nazionale della UilaUil, intervenendo il 22 ottobre a Milano al congresso
internazionale di studi sul
tema “Welfare, donne e giovani in Italia e in Europa”,
organizzato dall’università
di Milano insieme alle Fondazioni Argentina Altobelli,
Filippo Turati e Cesare Pozzo. Una due giorni dedicata
a tutti gli aspetti, storici,
economici e sociali delle politiche in materia di protezione sociale, in Italia e al-
l’estero.“La Uila considera
il welfare contrattuale come
una carta vincente per mantenere e migliorare tutele e
prestazioni a vantaggio delle
persone, in un contesto in
cui il perimetro sociale dello
stato tende, sempre più, a
ridursi” ha aggiunto Bocchi
che ha anche annunciato la
presentazione, il 29 ottobre
a Roma nell’ambito del V
congresso nazionale del sindacato agroalimentare, di
una ricerca su questo tema:
“la nuova frontiera sindacale:
il welfare contrattuale”, alla
quale parteciperanno i massimi esponenti delle forze
sociali del settore, protagoniste e artefici del sistema
bilaterale di assistenza e tutele costruito negli anni in
Italia. “L’impegno futuro
della Uila” ha concluso Bocchi “è di costruire, attraverso
la bilateralità, nuove e più
avanzate tutele sociali del
lavoro, nella convinzione
che il sindacato del domani
debba operare sempre di più
tra la gente e per la gente,
dando risposte efficaci ai bisogni concreti delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Indagine Uilcom su 8000 intervistati
Welfare aziendale,
vantaggi e lacune
I
l welfare aziendale non è
solo una questione economica ma va visto come valore aggiunto per le imprese.
Questo il concetto cardine che
ha spinto la Uilcom a realizzare
uno studio sul welfare integrativo, riassunto in una pubblicazione presentata al congresso
nazionale, lo scorso 9 ottobre.
Un lavoro durato un anno, che
ha coinvolto circa 8000 intervistati. I risultati sono stati presentati dal sociologo Nicola
Ferrigni, all’interno di una tavola rotonda cui hanno partecipato Roberta Musu, responsabile nazionale Coordinamento
P.O. Uilcom, Guglielmo Loy,
segretario confederale Uil, Davide Faraone, responsabile welfare PD, Giovanni B. Colombo,
presidente di Assografici, e Raffaele Del Vecchio, dell’Università di Roma Tre. Una delle
voci indicata come priorità dagli
intervistati è l’asilo nido aziendale, presente solo nel 30% dei
casi. Altro servizio carente è la
convenzione con enti che si occupano del trasporto casa-lavoro.
Complessivamente i servizi di
welfare offerte dalle aziende
Un pomodoro più “etico”
Fai-Flai-Uila siglano protocollo con Anicav e Aiipa
Cresce la responsabilità sociale di filiera
È
di Gabriele De Gasperis
stato firmato lo scorso
24 Luglio, a Roma da
Fai, Flai e Uila con
Anicav e Aiipa, un importante
protocollo per la promozione
della responsabilità etica e
sociale nella filiera del conserviero-pomodoro. L'accordo
rappresenta un notevole passo
in avanti sulla prevenzione
dell'illegalità e sulla promozione di buone pratiche, ponendo particolare attenzione
alla qualità del lavoro e dei
processi produttivi, alla valorizzazione delle risorse umane e al rispetto dei diritti
umani in una filiera strategica
per l'economia italiana come
quella, appunto, delle conserve industriali e in particolare del pomodoro. Le esportazioni di conserve di pomodoro, infatti, nonostante la
diminuzione dei volumi prodotti, continuano a crescere
(+5,6% nel 2013 sul 2012):
per questo le parti hanno ritenuto necessario concordare
provvedimenti che possano
consolidare la posizione di
mercato sullo scenario internazionale, garantire traspa-
renza e legalità dell’intera filiera, promuovendo la responsabilità sociale delle imprese
e rafforzando il sistema di
relazioni industriali. In questi
anni il sindacato ha denunciato più volte la presenza
all'interno della filiera di fenomeni distorsivi e degenerativi, legati soprattutto alla
fase di raccolta del prodotto,
quali il caporalato e il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori. L'intesa rappresenta
un passo importante per assicurare il pieno rispetto di
leggi e contratti, confermando
così l’impegno di Fai-FlaiUila contro il lavoro irregolare, concretizzatosi recentemente con il recepimento in
“#Campolibero” della proposta di istituzione di una Rete
per il lavoro agricolo di qualità, tesa a garantire eticità,
legalità e trasparenza all'intera
filiera. Il rispetto dei diritti
dei lavoratori, l'applicazione
dei contratti sottoscritti e
l’operare nella legalità sono
elementi essenziali per rafforzare la filiera e devono diventare punti qualificanti dell'economia di settore. L'intesa
prevede: l'attivazione di un
confronto con il ministero del
lavoro al fine di programmare
un'azione incisiva di contrasto
al lavoro irregolare e all'illegalità nel settore; l'attivazione
di tavoli specifici presso le
Prefetture dei territori maggiormente esposti al fenomeno del caporalato, con l'obiettivo di rafforzare i servizi
ispettivi e intervenire tempestivamente in caso di illegalità
nella gestione del mercato
del lavoro; il contrasto all'applicazione di Ccnl che
possano generare distorsioni
e dumping contrattuale; l'attivazione della contrattazione
integrativa di 2° livello; un
monitoraggio semestrale congiunto sulla regolarità di eventuali esternalizzazioni attraverso appalti a imprese estranee alle sottoscriventi. FaiFlai-Uila hanno espresso unanime soddisfazione per il risultato raggiunto, considerandolo un primo importante
passo verso l'inizio di una
nuova stagione negoziale sui
temi della trasparenza, dell'eticità e della legalità del
nostro Made in Italy.
4
INEA
Largo alle
imprenditrici
agricole
I
sono giudicati scarsi. Loy, che
ha curato le conclusioni del
libro, ha denunciato il “problema
delle risorse: le parti sociali
hanno fatto sforzi enormi, le
forme di welfare sono moltissime, interessano milioni di persone nel loro quotidiano, sostituendosi alle lacune del welfare
pubblico”. L’ On. Faraone, ha
raccolto la “sfida importante”
lanciata dal sindacato, elogiando
i privati che “compensano molto
bene le mancanze dello Stato”.
Per migliorare fenomeni oggi
garantiti per pochi, secondo lui
“serve un intervento congiunto
dello Stato, delle parti sociali e
dei lavoratori”. Musu ha dato,
invece, una visione “di genere”
del welfare, per cui “le protagoniste fino ad ora sono sempre
state le donne, che si sono occupate dei lavori di cura ai familiari, per i quali non sono
mai state retribuite. Il welfare
interviene proprio in questo ed
è uno strumento che deve sostenere le donne e gli uomini
nella conciliazione dei tempi
vita-lavoro e nella suddivisione
dei compiti”.
mprenditoria, donne e agricoltura. Questo il tema del
volume “Femminile, plurale, rurale”, presentato dall’Inea il 15 ottobre. La commissione europea ha recentemente sottolineato come le donne, pur rappresentando metà
della popolazione, siano solo
un terzo di coloro che conducono imprese nell’Unione. Non
fa eccezione il settore agricolo:
dal 6° censimento dell’agricoltura è emerso che le aziende
guidate da donne sono il 31%
del totale. Per contro, la tenuta
delle imprese al femminile sembra essere superiore poiché,
nella generale riduzione del
numero di imprese agricole italiane (-32%), quelle condotte
da donne risultano diminuite
di meno. Partendo da questi
dati la ricerca, attraverso le testimonianze dirette di alcune
imprenditrici, analizza le difficoltà del fare agricoltura al
femminile e si propone di individuare soluzioni appropriate,
al fine di porre in risalto il
ruolo sociale della donna nel
mondo rurale. Priorità a formazione, informazione e strumenti di conciliazione dei tempi
vita-lavoro.
Norvegia
chiama
Italia
30mln €
per le Pmi
agricole
POMODORO ETICO
N
uova tappa nel percorso di collaborazione tra l’iniziativa
etica norvegese (Ieh) e le
forze sociali italiane del
comparto pomodoro. Una
delegazione dell’Ieh, guidata
dal coordinatore Ole Henning Sommerfelt, è venuta
in Italia nel mese di settembre per incontrare sindacati,
imprese e istituzioni in vista
di proseguire il progetto “pomodori dall’Italia”, che è
stato rifinanziato e che proseguirà per tutto il 2015.
Scopo del progetto, che coinvolge anche le organizzazioni etiche inglese (Eti) e
danese (Dieh) è assicurare i
dettaglianti norvegesi sulla
origine “etica” del prodotto
importato dal nostro paese,
assumere iniziative efficaci,
a livello locale in Italia, per
ridurre al minimo il problema dell’abuso dei lavoratori
migranti e migliorarne le
condizioni di lavoro. La delegazione Ieh ha visitato alcune produzioni in provincia
di Foggia e ha incontrato,
tra gli altri, i rappresentanti
di Uila, Flai, Associazione
Migrantes.
BANDO INAIL
È
stato pubblicato in
Gazzetta Ufficiale lo
scorso 18 luglio il
“Bando Inail per piccole e
micro imprese” 2014. In palio
30 mln di euro ripartiti tra
tre diverse tipologie di intervento per tre settori: agricoltura, edilizia e lapidei. I
fondi stanziati per il settore
agricolo, da suddividersi poi
a livello regionale, sono pari
a 15,6 mln €. L’incentivo è
rivolto alle piccole e micro
imprese che intendono mettere in sicurezza il proprio
trattore con appositi dispositivi e strutture di sicurezza,
in quanto spesso non sono
idonei e pertanto causa principale di infortuni spesso
mortali. Le imprese che intendono presentare la domanda di partecipazione al bando,
potranno farlo, in via telematica, dal 3 novembre al 3
dicembre 2014. Sul sito Inail
si può trovare copia dei bandi,
degli allegati e la modulistica.
Un’importante opportunità
per rinnovare macchinari e
attrezzature obsolete che mettono a rischio quotidianamente la salute e la vita dei
lavoratori.
5
mercoledì 5 novembre 2014 - anno III n°4
La Blue economy è qui…
A Mazara del Vallo 3° edizione della Fiera Blue sea land
NUOVA PCP
Grande successo dello stand espositivo Uila
Audizione
Enrica
in commissione Mammucari
in segreteria Uila
al Senato
atrocinata dall’Expo-Milano 2015, dai ministeri
degli affari esteri, dello
sviluppo economico e delle
politiche agricole si è svolta a
Mazara del Vallo dal 9 al 12
ottobre, la 3° edizione di “Blue
Sea Land” l’Expo dei distretti
agroalimentari del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente ,che gli organizzatori
del Cosvap (distretto produttivo della pesca di Mazara)
hanno caratterizzato con decine
di convegni e workshop, attività e mostre nello magnifico
scenario della Casbah. L’iniziativa si è voluta inserire
nell’ambito dei programmi
della “Blue Economy”, un modello di sviluppo economico
e sociale che si basa sulla gestione delle risorse naturali,
studiando le interazioni tra
ambiente marino e costiero
per innovare e creare legami
commerciali e culturali transazionali. Un’economia della
responsabilità, individuale e
collettiva, che parte dal mare
ma non si ferma al mare, abbraccia tutte le filiere produttive del settore agroalimentare;
un modello che, nello specifico
ai-Flai-Uilapesca sono intervenute l’8 ottobre, in
commissione agricoltura
del Senato, a una audizione
nell’ambito del regolamento
sulla Politica comune della pesca e le possibilità di pesca
2015. Fai-Flai-Uilapesca hanno
manifestato la necessità che
gli obiettivi di sostenibilità
delle risorse, pienamente condivisibili, debbano scaturire da
un’attenta valutazione scientifica che tenga conto delle specificità del Mediterraneo, onde
evitare decisioni e iniziative
che potrebbero determinare effetti negativi sull’occupazione,
senza produrre benefici per
l’ambiente marino. Una specificità, quella del Mediterraneo,
che impone un’applicazione
graduale della nuova Pcp, al
fine di aggravare la già pesante
situazione delle marinerie italiane Fai-Flai-Uilapesca ritengono che, in un settore fortemente in crisi come la pesca
sia indispensabile concepire
strumenti di tutela socio-economica a sostegno di un progetto complessivo, che armonizzi la sostenibilità ambientale
con quella del lavoro.
P
di Gaetano Pensabene
di Blue sea land, affida alla
Sicilia, per la sua centralità
mediterranea, una nodale prospettiva: quella di porsi come
capofila di un Distretto, articolato in “macrosistema del
Mediterraneo”, capace di valorizzare le risorse del territorio, anche al fine di consolidare
le relazioni di cooperazione
tra i 30 paesi partecipanti.
Come nelle precedenti edizioni
Uila, Uimec e Uilapesca, hanno partecipato alla manifestazione con due iniziative. La
prima, con un convegno/tavola
rotonda, svoltosi nella magnifica cornice del chiostro del
Seminario Vescovile di Mazara, promosso unitariamente
con Flai e Fai sul tema “Un
binomio inscindibile: Sicurezza
sul Lavoro e Sicurezza alimentare”, al quale oltre a personalità del mondo scientifico
e culturale hanno partecipato
con articolati interventi, l’On.
Giuseppe Castiglione, sottosegretario di Stato Mipaaf,
L’eurodeputata Michela Giuffrida, l’assessore all’agricoltura
e sviluppo rurale della regione
Siciliana, On. Paolo Reale.
Poi con l’allestimento di un
ampio stand Uila-Uimec , dove
sono state ospitate oltre 45
aziende che, a turno e secondo
un programma di degustazioni
prestabilito, hanno permesso
ai numerosi visitatori di poter
assaggiare le eccellenze dei
loro prodotti.
Il decreto interministeriale varato in agosto FOOD&BOOK
Cig in deroga, tutele
ridotte dal 2014
I
di Michele Tartaglione
n attesa di capire come il
governo intende dare corpo
alla riforma degli ammortizzatori sociali annunciata nel
Jobs Act, le modifiche già vigenti ai criteri della cassa e
mobilità in deroga non lasciano ben sperare… Infatti, il 1°
agosto con decreto interministeriale n. 83473, il governo
ha ristretto i criteri di accesso
e ridotto la durata di questi
sussidi, fino a prevedere la
scomparsa della mobilità in
deroga nel 2017.
Nel dettaglio, la cassa integrazione in deroga potrà essere
concessa per un massimo di
11 mesi nel 2014 e di 5 nel
2015. Diversa la situazione
per la mobilità in deroga per
la quale si inserisce una bipartizione, del tutto nuova nel
nostro ordinamento, tra i lavoratori che alla richiesta di
questo strumento abbiano già
usufruito dello stesso per un
periodo superiore a 3 anni e
quelli che non lo hanno fatto.
Per i primi, nel 2014, la durata
massima è 5 mesi, per i secondi 7. Per entrambe le tipologie, nel mezzogiorno sono
concessi ulteriori 3 mesi. Dal
2015, invece, il trattamento
sarà autorizzato solo ai lavoratori che non ne abbiano già
usufruito per più di 3 anni e
la sua durata è fissata in 6
mesi (8 per il mezzogiorno).
Non è tutto: infatti, la Cig in
deroga non potrà essere concessa per cessazione di attività
di impresa o di parte di essa.
Per il 2014 ci sono ancora degli spazi. Come chiarisce la
circolare interpretativa n. 19
del ministero del lavoro, le
richieste di Cig o mobilità in
deroga che riguardano situazioni antecedenti il 1° agosto,
presentate entro 20 giorni
dall’11 settembre, possono essere accolte in deroga ai nuovi
criteri. Su questo tema CgilCisl-Uil hanno chiesto di
estendere la deroga anche ai
fatti avvenuti prima dell’11
settembre. Su questo però ancora non c’è risposta. Resta
una considerazione complessivamente negativa di questo
decreto che, senza tener conto
delle necessità reali del paese
e di migliaia di aziende che
chiudono giorno dopo giorno,
fissa dei criteri forse utili a
far cassa ma non certamente
ad aiutare i lavoratori.
5.000 visitatori
a Montecatini
Terme
S
i è svolta a Montecatini
Terme dal 10 al 12 ottobre la 2° edizione di
“Food&Book” il festival della
cultura gastronomica, ideato
e realizzato dalla casa editrice
Agra. Tre giorni dedicati alla
presentazione di libri, incontri
tematici e degustazioni curate
da chef famosi. Oltre 5.200 i
visitatori registrati, centinaia
i libri venduti, decine di incontri e dibattiti nella splendida cornice delle terme “Tettuccio” di Montecatini. Tra
gli eventi più seguiti, la mostra “viaggiare per mare nei
gusti del tempo” sulla storia
dell’alimentazione a bordo
delle navi con conseguente
cena storica e la presentazione
della guida essenziale ai vini
d’Italia 2015.
F
di Pierluigi Talamo
E
nrica Mammucari, eletta a luglio scorso alla
carica di segretario generale della Uilapesca, è entrata a far parte, il 25 settembre, della segreteria nazionale
Uila che diventa così composta da sei componenti.
Mammucari, 43 anni, ha ricoperto dal 2009 la carica di
segretario regionale della Uila
di Roma e Lazio. Al neo-segretario nazionale gli auguri
di buon lavoro.
BAT ITALIA
PHILIP MORRIS
U
I
Annunciati
investimenti
per 1 mld €
n piano quinquennale
di investimenti per
oltre 1 mld € articolato in varie aree (produzione, agricoltura, comunicazione e ricerca scientifica)
che dovrebbe garantire 300
nuovi posti di lavoro. È
l’impegno annunciato lo
scorso 3 ottobre in Assolombarda da British American Tobacco: se le condizioni del mercato e il contesto normativo lo permetteranno, l’Italia sarà uno dei
paesi di punta nei prodotti
di nuova generazione. A 10
anni dall'acquisizione dell’Ente Tabacchi Italiani per
2,3 mld €, il gruppo punta
ancora sul nostro Paese. “La
decisione di Bat Italia di
investire nel nostro Paese è
senza dubbio positiva, soprattutto per le prevedibili
ricadute occupazionali” ha
dichiarato il segretario nazionale della Uila Pietro
Pellegrini “Vorremmo, però,
che l’azienda desse un ulteriore importante segnale
garantendo la stabilità dei
lavoratori già in forza, rinnovando al più presto il contratto integrativo”.
“Prima pietra”
per l’impianto
di Crespellano
l progetto di investimento
di Philip Morris International avviato oggi, a Crespellano (BO), dimostra che
il nostro Paese è ancora in
grado di attrarre investimenti,
grazie anche alla manodopera
di qualità. L’auspicio è che
il Governo non disincentivi
queste iniziative con l’aumento delle accise e delle
tasse. Queste le parole di
Pietro Pellegrini, segretario
nazionale Uila-Uil, che ha
presenziato all’evento “Il futuro è oggi”, con il quale la
costola italiana della multinazionale del tabacco ha dato
avvio ai lavori per lo stabilimento avveniristico di 65
mila mq in provincia di Bologna, che produrrà a regime
30 miliardi di pezzi di sigarette a basso rischio. La
struttura dovrebbe essere
completata entro il 2015 ma
la costruzione ha già preso
in parte forma nello stabilimento pilota che è già stato
realizzato vicino alla sede
storica di Zola Predosa. Un
investimento complessivo da
500 milioni di euro che porterà lavoro a circa 600 persone.
mercoledì 5 novembre 2014 - anno III n°4
Ferrero cresce e punta sull’Italia
Dopo il rinnovo dell’integrativo, l’azienda presenta i risultati del 2013
Ppo, obiettivi raggiunti in tutti gli stabilimenti
A
di Tiziana Bocchi
ndamento commerciale
dell’azienda, strategie
industriali, verifica dei
risultati del Plo: questi i temi
all’ordine del giorno dell’informativa svoltasi il 10 settembre, a Serralunga D’Alba,
tra Fai, Flai, Uila e la direzione
aziendale Ferrero che è servita
anche per fare il punto sul
nuovo accordo integrativo sottoscritto il 25 luglio scorso a
Cuneo; accordo che contiene,
tra l’altro, un capitolo nuovo
“Investimenti area industriale”:
una serie di iniziative imprenditoriali, su tutti e quattro gli
stabilimenti italiani Ferrero,
per rilanciare la produzione e
mantenere l’occupazione. FaiFlai-Uila hanno potuto verificare lo stato attuale di quelle
iniziative. Nel dettaglio, su
Alba è stato lanciato il nuovo
“B-ready”, croccante cialda di
pane a base di Nutella, oltre a
delle innovazioni tecniche sulle
linee, mentre a S. Angelo è
stata avviata una serie di nuove
produzioni di “waferati”. A
Pozzuolo sono state spostate
le produzioni di “Kinder Pingui” finora svolte in paesi europei, su Balvano è stata pre-
RINNOVI RSU/2
Uila prima
in Pernod
e Nestlè
L
a Uila arriva prima, ottenendo il 40% delle
preferenze nelle elezioni
di rinnovo delle Rsu nello stabilimento Pernod Ricard Italia
S.p.A. di Milano, lo scorso
23 luglio. Seguono la Flai con
il 34% delle preferenze e la
Fai con il 26%. È un risultato
importante, che incorona la
Uila prima organizzazione in
azienda. Il lavoro costante
della segreteria territoriale e
dei delegati svolto negli ultimi
anni ha premiato la Uila con
2 seggi su 4, che portano il
nome di Claudio Miscioscia
e Gianluca Berna. Grande
soddisfazione da parte della
squadra Uila di Milano-Monza
Brianza. Grande risultato Uila
anche alle elezioni RSU in
Nestlè a Benevento, il 19 settembre scorso, segno dell’ottimo lavoro svolto anche dalla
segreteria territoriale. Nello
stabilimento di Ponte Valentino Uila ha conquistato un
seggio su 3, con il 30% delle
preferenze (seguono Ugl con
il 24% e Fai con il 22%),
eleggendo così Domenico Porcaro (con 27 voti). A tutti i
migliori auguri di buon lavoro.
disposta una linea di confezionamento di “Tic-Tac” in
grado di garantire l’impiego
di circa 30 lavoratori al giorno.
Durante l’incontro sono stati
poi presentati i risultati del
Ppo 2014. Tutti gli stabilimenti
hanno raggiunto gli obiettivi
prefissati, sia per quanto riguarda i parametri gestionali
sia quello economico. Ai lavoratori è spettato quindi un
premio, in media, di circa 1.800
euro. Plo che, in seguito all’integrativo sottoscritto a luglio, nei prossimi tre anni arriverà a erogare, come importo
massimo, 6.075 euro, il 13%
in più rispetto a quanto previsto
dall’integrativo 2011. Ma non
cambierà solo questo nel Plo
del prossimo triennio. Infatti,
il “fattore individuale presenza”
si applicherà direttamente a
tutti gli stabilimenti, superando
così l’anno di osservazione al
quale erano sottoposte le realtà
produttive che superavano una
percentuale minima di assenteismo e al termine del quale,
e solo in caso di ulteriore peggioramento, era applicato il
Fip. Questo a fronte di una rideterminazione dei criteri di
calcolo che escluderanno, tra
l’altro, l’infortunio, l’assenza
per ricovero giornaliero, i periodi di malattia superiori a
45 giorni e le giornate necessarie a sottoporsi a terapie salvavita. Durante l’informativa
l’azienda ha poi esposto gli
ultimi dati di mercato. Per
quanto riguarda i prodotti da
forno “caldi e freddi”, praline
e tavolette, pur con una diminuzione dei volumi di vendita,
l’azienda mantiene le proprie
quote di mercato. Qualche problema in più nel comparto bevande e in quello semi-freddi
dove Ferrero registra delle perdite in termini di volumi. Per
far fronte a ciò l’azienda sta
avviando nuove campagne
pubblicitarie, oltre a investimenti sui punti vendita. Crescono, invece, gli snack al
cioccolato. Prodotto d’eccellenza resta la Nutella, che dal
2008 a oggi segna un +18%
nelle vendite (+6% sul 2013).
Un risultato che conferma Ferrero leader nel comparto delle
creme spalmabili e che è frutto
di una serie di oculate iniziative
di marketing su tutto il territorio
nazionale. Da ciò gli ottimi
risultati di fatturato, con 2.697
milioni di euro prodotti e un
utile netto di 156 mln. Un
gruppo quindi, che seppur non
immune alla crisi, resta in salute e continua a mostrare la
sua tradizionale attenzione al
sociale e ai propri lavoratori.
Ne è una riprova i risultati
normativi in tema di welfare
ottenuti da Fai-Flai-Uila nello
scorso rinnovo. Il capitolo “Le
persone in Ferrero” è stato infatti ampliato attraverso l’innalzamento da 2 a 3 mezze
giornate di permesso per le
visite pediatriche del figlio (da
0 e 14 anni); una ulteriore
giornata di permesso al padre
in occasione della nascita del
figlio rispetto al Ccnl e la possibilità di attivare forme di
part-time a fronte di specifiche
esigenze dei lavoratori. Tirando
le somme, Ferrero continua a
dimostrare che, in un paese
dove sempre più le aziende
emigrano fuori confine, è possibile coniugare un modello
multinazionale senza perdere
le proprie radici e mettendo al
centro della propria azione imprenditoriale i siti italiani e i
loro lavoratori.
modo sostenibile, il sistema
di gestione e valutazione Tpm
verrà implementato con il
Wcbo (World Class Brewery
Organisation). Per quanto riguarda il tema della conciliazione dei tempi di vita e
lavoro sono incrementati a
tre i giorni di permesso per
patologie di particolare gravità
del figlio e si prevedono percorsi formativi ad hoc per lavoratrici/lavoratori che rientrano da periodi di congedo
parentale, mentre per facilitare
l’inserimento a scuola dei
figli fino a tre anni, si prevede
la flessibilità dell’orario di
lavoro in entrata e in uscita.
Al fine poi di rendere effettivo
un diritto già previsto per
legge, viene prevista la fruibilità a ore dei congedi parentali. Infine, a partire da
gennaio 2015, tutti i lavoratori
del gruppo Heineken saranno
iscritti al fondo Fasa. Soddisfazione del segretario nazionale Uila Pietro Pellegrini,
che ha commentato: “è un
ottimo accordo, nonostante
la stagione particolarmente
difficile siamo riusciti a portare a casa molte conquiste
per i lavoratori”.
irmato l’accordo di
gruppo Nestlé, lo scorso 30 luglio. Molte le
novità: l’integrativo dà grande attenzione alle relazioni
industriali, rafforzando il confronto preventivo sulle tematiche occupazionali, organizzative e salariali e prevedendo la possibilità di attivare commissioni bilaterali
paritetiche per approfondire
temi specifici. In materia di
sviluppo professionale, viene
riconosciuto il valore economico degli step connessi
al
sistema
premiante
Nce/Tpm per i lavoratori
coinvolti in attività di formazione. Altra novità è il
prestito d’onore in favore
dei figli dei dipendenti, che
consentirà di svolgere
un’esperienza di studio o lavoro all’estero per acquisire
competenze spendibili sul
mercato. Sul fronte della conciliazione dei tempi vita-lavoro, estesa la possibilità di
accedere a forme di flessibilità anche ai dipendenti con
necessità di accudire un genitore anziano non autosufficiente, oltre alla possibilità
di ottenere il part-time per i
Intesa raggiunta sull’integrativo 2014-16
RINNOVI RSU/1
Successo Uila
alla Ruffino e
alla AB Mauri
L
a Uila stravince alle
elezioni per il rinnovo
delle Rsu dello stabilimento Ruffino di Pontassieve (FI): con il 62,8% delle preferenze è la prima organizzazione sindacale in
azienda, contro il 33,3% della Flai e il 3,8% della Fai e
ottiene la maggioranza (2
su 3) dei rappresentanti sindacali eletti. “Sono orgogliosa del lavoro di tutta la
segreteria, della fiducia che
i lavoratori hanno riposto
in noi e dell’impegno dei
nostri neo-eletti, Gianna
Toni e a Massimo Rossi,
ai quali faccio i migliori auguri di buon lavoro”, ha dichia arato Triestina Maiolo,
segretario regionale Uila Toscana. Continuano i successi
della Uila nelle elezioni per
il rinnovo delle Rsu. Anche
alla AB Mauri Italy di Casteggio (PV), infatti, l’organizzazione è arrivata prima, lo scorso 29 luglio, con
il 47% delle preferenze, seguita dalla Fai con il 14%.
Alla Uila vanno due Rsu su
tre:Fabio Brandolini e
Matteo Agnetti.
Novità su sicurezza e welfare, cambia il Ppo
Heineken: rinnovo Nestlé, rinnovo
ricco, salari +12,3% molto positivo
R
di Alice Mocci
innovato l’accordo integrativo del gruppo
Heineken per il triennio 2014-16, lo scorso 2 settembre a Milano in Assolombarda. Dal punto di vista economico l’incremento complessivo del premio variabile
è pari a 690 €, passando dai
5.625 € del triennio 2011-13
a 6.315 € nel triennio 201416, con un incremento del
12,3%, con una progressione
di 2.030 € nel 2014, 2.110 €
nel 2015 e 2.175 € nel 2016.
Importanti le novità anche
sotto il profilo normativo: oltre a rafforzare le relazioni
industriali, in materia di salute
e sicurezza sul lavoro verrà
istituita una commissione bilaterale composta da Responsabili dei lavoratori per la sicurezza (Rls) e Responsabili
servizio prevenzione e protezione (Rspp) con il compito
di monitorare gli eventi infortunistici e le condizioni di
lavoro e di proporre iniziative
per la riduzione dei rischi.
Inoltre, nell’ottica di accrescere sempre più la professionalità dei lavoratori, migliorando le prestazioni in
6
F
lavoratori con specifiche esigenze di cura e familiari, entro il limite del 7% dell’organico. Mutato, infine, sia
negli obiettivi che nell’ammontare, il premio di risultato: oltre all’inserimento di
un parametro di competitività
valido per tutto il gruppo
che misura la performance
di Nestlé nel mercato italiano,
il valore del premio cresce
di 240€ nel triennio (quasi
il 12% in più rispetto al
2013), con una progressione
di 2.050€ nel 2014, 2.170€
nel 2015 e 2.290€ nel 2016).
“Il montante complessivo è
pari a 6.510€ (+10,5% rispetto al triennio precedente)”, ha dichiarato Pietro
Pellegrini, segretario nazionale Uila, “un risultato estremamente significativo per i
lavoratori, alla luce della
complessa situazione economica che non risparmia neppure il settore dell’industria
alimentare. È stata una trattativa difficile, con frequenti
battute d’arresto e non ci
aspettavamo di raggiungere
un risultato tanto positivo,
sia nella parte normativa che
in quella economica”.
7
mercoledì 5 novembre 2014 - anno III n°4
Coca Cola, ridotti gli esuberi
Concluse le procedure di riorganizzazione per rete vendita e Campogalliano RINNOVI RSU/3
Strega Alberti,
pastificio Lensi
O r a s e r v e i m p e g n o s u s t a b i l i t à o c c u p a z i o n a l e vince la Uila
S
di Pietro Pellegrini
i è concluso il 30 settembre con la ratifica
presso il ministero del
lavoro e delle politiche sociali
l’ultimo capitolo della procedura di riduzione del personale aperta dalla Coca Cola
HBC Italia Srl, lo scorso 15
luglio. La multinazionale del
beverage aveva avviato due
procedure parallele, una nazionale e relativa alla riorganizzazione della rete vendita
e l’altra locale, relativa alla
cessazione di attività dello
stabilimento di Campogalliano
(Modena). Quest’ultima è stata definita con accordo separato il 3 settembre scorso,
con la messa in mobilità di
40 lavoratori (a fronte dei 57
esuberi inizialmente dichiarati) sulla base del criterio
unico della non opposizione
e previo ricorso alla CIGS
per 12 mesi. L’accordo concluso presso la Confindustria
di Modena prevede, altresì,
incentivi all’esodo (con misure di sostegno ad hoc per
famiglie monoreddito e con
carichi familiari rilevanti e
particolari criticità sociali),
percorsi di ricollocazione in-
terna ed esterna presso altre
aziende, nonché un incontro
di verifica da tenersi entro la
fine del 2014 per la verifica
dello stato di attuazione del
piano sociale. Decisamente
più tormentato il percorso
della procedura nazionale, finalizzata all’attuazione di un
programma di riorganizzazione della rete commerciale che
avrebbe comportato il licenziamento di 249 dipendenti,
con un ritorno alla distribuzione tramite la rete dei grossisti e l’abbandono della vendita diretta, da mantenere solo
nelle otto principali città italiane. Il confronto tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali su questo
tavolo si era mostrato da subito molto aspro, in particolare
in merito ai criteri di scelta
dei lavoratori da collocare in
mobilità: tutti d’accordo nel
dare priorità alla mobilità volontaria, ma una volta esauriti
i termini per manifestare la
non opposizione e individuati
gli eventuali soggetti che
avrebbero maturato i requisiti
pensionistici nelle more della
procedura, l’azienda chiedeva
di poter procedere all’individuazione degli esuberi sulla
base delle ragioni tecnico-organizzative. Su questo terreno
Fai, Flai e Uila hanno mantenuto una ferma opposizione,
ravvisando in tale criterio un
rischio troppo elevato che la
procedura potesse avere ricadute sociali traumatiche.
Solo la posizione sindacale,
mantenuta per tutta la durata
del confronto grazie al costante lavoro di sintesi e mediazione svolto dalla Uila, ha
consentito di ottenere che tale
criterio fosse sostituito da
quelli di legge, che garantiranno una gestione meno impattante delle eventuali posizioni ancora irrisolte al 24
ottobre, termine ultimo per
esprimere la non opposizione
alla collocazione in mobilità.
Altri punti di pregio dell’intesa, sono la cospicua riduzione dei soggetti coinvolti,
scesi da 249 a 160 unità (un
calo che sfiora il 36%) e la
concordata sessione di monitoraggio prevista per il 23
ottobre, data per la quale è
stato fissato un incontro del
coordinamento nazionale delle
Colussi, serve una svolta
Salvaguardata l’occupaz i o n e c o n l a s o l i d a r i e t à
Trattative aperte su rinnovo integrativo
L
di Guido Majrone
a crisi dei consumi alimentari, con particolare
riferimento a quelli di
“marca”, sta pesantemente
condizionando l’attività di
molte aziende che producono
in Italia; tra queste, Colussi
SpA non fa eccezione. In particolare, pasta e fette biscottate
hanno avuto, negli ultimi
mesi, un sensibile calo di volumi che avrebbe potuto avere
conseguenze significative per
l’occupazione. Azienda e organizzazioni sindacali hanno,
per il momento, scongiurato
questa ipotesi utilizzando, negli stabilimenti interessati,
tutti gli strumenti utili a ridurre l’attività produttiva senza licenziare nessuno. Nello
specifico, il coordinamento
Colussi, nella riunione con i
rappresentanti dell’azienda
del 17 ottobre scorso, ha preso
atto, per quando riguarda lo
stabilimento di Imperia (brand
Agnesi), della conferma degli
attuali volumi di produzione
di pasta di semola fino al 31
dicembre 2014, mentre per il
2015 è prevista una graduale
riduzione fino a 32.000 tonnellate circa (da 52.000). L’oc-
cupazione sarà salvaguardata
con lo strumento della solidarietà almeno fino al 31 ottobre 2015; a gennaio partirà
una campagna sui media nazionali per il rilancio del marchio Agnesi. Veniamo alle
fette biscottate: anche qui si
registra una notevole perdita
di volumi a causa, tanto del
calo generalizzato dei consumi, che dell’entrata sul mercato, già saturo, di un nuovo
competitor. Fortunatamente,
sindacato e azienda hanno
evitato, per il momento, licenziamenti collettivi: a Fossano, con l’attivazione di un
contratto di solidarietà che
verrà rinnovato a marzo 2015;
a Petrignano di Assisi, con
13 settimane di cassa integrazione ordinaria per 250
addetti su 600 e l’eventualità,
per il prossimo anno, di applicare anche nel sito più importante del gruppo la solidarietà. Nei tre siti sono comunque state aperte procedure
di mobilità, ma solo per quei
lavoratori che raggiungessero,
nel corso della stessa, l’età
pensionabile o ne volessero
usufruire su base volontaria.
La situazione del gruppo è,
come si può facilmente intuire, molto delicata: gli strumenti di ammortizzazione sociale messi in campo sono
certamente importanti ma non
possono durare in eterno: occorre, a nostro parere che, a
una generalizzata ripresa della
domanda interna, si sommi
una nuova strategia industriale
tesa al recupero delle quote
di mercato perse sia con nuovi
accordi con la grande distribuzione, sia con il rilancio di
marchi (Agnesi, Colussi, Misura, Flora per citarne alcuni)
che hanno ancora un importante appeal sui consumatori
italiani. In questo difficile
contesto, le parti hanno riaperto la trattativa per il rinnovo dell’integrativo di gruppo, scaduto il 31 dicembre
2013; l’azienda ha dichiarato
di voler trovare un’intesa entro
il 2014 ma ha fatto alcune
proposte di riduzione dei costi
del lavoro che necessitano di
un serio approfondimento da
parte del coordinamento, che
si riunirà il prossimo 14 novembre per affrontare queste
tematiche e per proporre alla
Colussi una nuova data per
proseguire il confronto.
Rsu del gruppo finalizzato
all’individuazione di soluzioni
condivise nell’eventualità che
non si sia riusciti a trovare
un numero di volontari sufficiente ad esaurire la procedura. La concreta individuazione delle misure di incentivo
all’esodo è stata lasciata alla
definizione a livello territoriale, scelta questa che consente di salvaguardare le specificità locali pur nel quadro
delle tutele garantite dall’accordo sottoscritto in sede sindacale e valido per tutto il
gruppo. Si tratta di un accordo
che coniuga flessibilità locali
e garanzie nazionali, il che
consentirà di minimizzare
l’impatto sociale di questa
ennesima riorganizzazione
della rete vendita, auspicando
che sia l’ultima. Restiamo in
attesa che il Ministero dello
Sviluppo Economico ci convochi nell’imminente futuro
per esaminare le prospettive,
gli investimenti e il piano industriale della società Coca
Cola HBC: i dipendenti chiedono certezze e stabilità occupazionale ed è tempo di
dare risposte.
A
di Pierluigi Talamo
ncora un’altro importante risultato per il nostro Sindacato. Alla storica azienda di liquori e dolciumi Strega Alberti S.p.A. di
Benevento, la Uila ha ottenuto
la maggioranza delle preferenze
alle elezioni per il rinnovo
delle RSU tenutesi il 15 ottobre
2014. Con il 40% dei voti, si
è classificata prima rispetto al
30% di Flai e al 28% di Fai.
Questo importantissimo risultato ha consentito all’organizzazione di eleggere Giuseppe
Falzarano, al quale sono pervenute le felicitazioni della
Uila di Avellino-Benevento.
Soddisfazione anche per la segreteria di Brescia-Cremona:
la Uila ha ottenuto un risultato
storico alle elezioni delle RSU
nel Pastificio Lensi Srl del
gruppo Americano ConAngra
Foods, a Verolanuova (BS) .
La Uila ha ricevuto il 25%
delle preferenze, ottenendo
così il primo rappresentante
nella persona di Claudio Togni
(fino a inizio anno, la Uila
non era presente in azienda):
un risultato di grande valore
che premia il lavoro compiuto
in questi mesi.
Rinnovato accordo integrativo 2014-16
Campari Wines,
+50€ sul PPO 2014
S
di Mino Grossi
iglato il 17 ottobre, a
Canale D’Alba (CN),
l’accordo integrativo di
Campari Wines, costola della
Davide Campari Milano
S.p.A., che si occupa della
produzione e commercializzazione dei vini. Con questa
intesa si conclude la fase di
rinnovo degli accordi Campari,
iniziata il 2 luglio con la sigla
dell’integrativo 2014-16 della
Bu Spirits. “Nel difficile contesto del mercato italiano del
vino”, spiega Pietro Pellegrini,
segretario nazionale Uila, “il
rinnovo di questo contratto
rappresenta uno strumento indispensabile per affrontare i
competitor italiani ed esteri”.
Soddisfazioni sul versante economico e normativo. Innalzati
a 6,5€ i buoni pasto per tutti i
dipendenti; un aumento di 50€
del PPO dal 2014, con possibilità di negoziare ulteriori
aumenti nel 2015 e 2016 ove
le condizioni di mercato lo
consentano e l’innalzamento
a 6€ della maggiorazione per
il lavoro notturno. “Riteniamo
particolarmente pregevole”,
prosegue Pellegrini, “che l’aumento del premio tenga conto
di un correttivo a tutela dei
redditi più bassi, nell’ottica
della futura omogeneizzazione
del PPO per tutti i dipendenti”.
Sul fronte normativo, per l’ottimale organizzazione del lavoro si prevede la definizione
(per stime, ogni anno) del calendario annuale di attività e
dei fabbisogni occupazionali.
Inoltre, saranno elencati i casi
che giustificano interruzioni
anticipate della giornata lavorativa, con diritto del lavoratore ad essere avvisato entro
la fine del turno precedente.
In tema di pari opportunità, è
riconosciuto un permesso matrimoniale retribuito di 10 giorni per gli OTI e per gli OTD
in proporzione alle giornate
lavorate, oltre alla integrazione
al 100% della maternità obbligatoria per gli OTI. Conquistato anche il diritto a usufruire di 12 mesi di sospensione del rapporto di lavoro
con conservazione del posto,
oltre il periodo di comporto,
per i dipendenti affetti da malattie gravi. Istituito anche un
sistema di certificazione della
formazione professionale che
consentirà ai lavoratori di consultare il proprio curriculum.