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Edizione delle ore 18
per 27.000 località italiane
e 170.000 città del mondo
Eurozona salita dello 0,9% nel 2014
L’economia dell’eurozona è cresciuta
dello 0,3% nell’ultimo trimestre del
2014 rispetto ai tre mesi precedenti
e dello 0,9% rispetto all’ultimo trimestre del 2013. Eurostat ha quindi
confermato la sua stima preliminare
di febbraio. Mentre nell’arco dell’intero 2014, l’economia dell’eurozona
ha segnato una crescita annua dello
0,9%, a fronte di un calo netto del pil
dello 0,5% nel 2013. Il pil dell’Ue è
cresciuto dello 0,4% nel quarto trimestre 2014 su base trimestrale e
dell’1,3% su base annuale, in linea
con le stime preliminari già pubblicate. Quanto ai singoli Paesi, la Germania ha segnato una crescita dello
0,7% su base trimestrale, come già
preannuciato a febbraio. Il pil italiano
è allo 0% su base trimestrale, come
già pre-annunciato, mentre su base
annua il dato è stato rivisto al ribasso:
ora è a-0,5% invece che -0,3% come precedentemente stimato. Anche
Domani con MF
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dal mondo della moda
la Grecia ha visto peggiorare il dato.
Il prodotto interno lordo greco nel
quarto trimestre del 2014 è diminuito dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. A febbraio Eurostat aveva
stimato un calo del pil ellenico dello
0,2%. Si tratta comunque dell’unico
trimestre negativo nel 2014 per Atene e coincide con il clima di incertezza determinato dalla previsione
di elezioni parlamentari, vinte poi da
Syriza a gennaio. Nei primi tre trimestri dell’anno, l’economia greca
è cresciuta su base trimestrale rispettivamente dello 0,7% nel primo, del
0,3% nel secondo e dello 0,7% nel
terzo. Eurostat ha rivisto al ribasso
anche il dato del pil greco nel quarto
trimestre 2014 su base annua.
Venerdì 6 Marzo 2015
n° 273/2
Edizione del pomeriggio di MF, il quotidiano dei mercati finanziari. Reg. al tribunale di Milano n.266 del 14-4-89.
Direttore Responsabile: Paolo Panerai. Milano Finanza Editori Spa, Via Burigozzo 5, 20122 Milano, tel. (02)582191.
C o n c e s sio n a r i a e s clu siva : C l a s s P ub bl ic it à , v i a Bu r igoz z o 8 , 2 0122 M i l a no, t el.(0 2)5821952 4.
Tsipras ha rimborsato 310 milioni di euro
Atene paga la prima rata
Entro due settimane il governo deve trovare altri 1,5 miliardi per il Fmi
Milano. La Grecia, secondo una
fonte governativa, ha rimborsato la
prima tranche da 310 milioni di euro di un prestito in scadenza a marzo
erogato dal Fmi. Il governo
del primo ministro, Alexis
Tsipras, deve rimborsare al
Fmi 1,5 miliardi di euro tra
oggi e le prossime due settimane. L’esecutivo ha detto che effettuerà i pagamenti ma sono cresciuti i timori
per la liquidità del Paese a
fronte di un deciso calo degli introiti fiscali, mentre gli aiuti di
Ue e Fmi restano congelati fino a che
che Atene non completa le riforme
che ha promesso di implementare.
Tanto che lo stesso premier greco,
Tsipras, avrebbe chiesto di convocare per oggi una riunione d’emergenza dell’Eurogruppo, ma
secondo il quotidiano tedesco, Suddeutsche Zeitung,
la richiesta sarebbe stata rifiutata dal presidente, JeanClaude Juncker, che vuole
procedere in via ordinaria
con l’Eurogruppo già convocato per lunedì prossimo
durante il quale il ministro
delle Finanze ellenico, Yanis Varoufakis, presenterà ai colleghi dell’area
un programma di riforme.
Rcs, a Mondadori l’esclusiva per Libri
Rcs concede l’esclusiva a Mondadori per l’area libri per tre mesi. Come
anticipato da Mf-Milano Finanza, il cda di Rcs MediaGroup ha deciso a
maggioranza di concedere al gruppo di Segrate un periodo di trattativa in
esclusiva per l’eventuale cessione di Rcs Libri fino al 29 maggio. per approfondire termini e condizioni dell’eventuale operazione, riservandosi ogni
conseguente valutazione nel merito. Una decisione non unanime. Secondo
quanto appreso da fonti finanziarie, infatti, i consiglieri Piergaetano
Marchetti e Attilio Guarneri, rappresentante della famiglia Rotelli, hanno
espresso parere contrario alla concessione dell’esclusiva a Mondadori.
Entrambi avevano mostrato alcune perplessità sull’operazione anche nella
riunione del board di lunedì 2 marzo. Al cda di oggi erano presenti otto dei
nove amministratori di Rcs ; assente il consigliere Roland Berger. Lo scorso
18 febbraio Mondadori aveva ufficializzato la sua manifestazione d’interesse non vincolante per il 99,99% del capitale di Rcs Libri e tutti i beni e le
attività che costituiscono l’ambito librario di Rcs MediaGroup. Mondadori
avrebbe messo sul piatto 150 milioni di euro. Accelerazione anche sul fronte
della cessione delle radio. Il cda di Rcs ha infatti avviato anche una negoziazione in via esclusiva «con un primario operatore finanziario» per la possibile vendita della partecipazione del 44,45% detenuta in Finelco. Le radio
interessate sono Montecarlo, Virgin e 105. Indiscrezioni danno Clessidra
come candidato più quotato per l’acquisto.
Atlantia
23,200 -0,5
Autogrill
8,660 2,0
Azimut
23,200 1,4
A2a
0,904 -0,1
B M.Paschi Siena 0,590 4,4
B P Emilia Romagna7,400 1,9
B Pop Milano
0,866 2,1
Banco Popolare 13,790 1,0
Buzzi Unicem
12,880 1,4
Campari
6,100 -
FTSE Mib 0,16%
Cnh Industrial
Enel
Enel Green Power
Eni
Exor
Fiat Chrysler
Finmeccanica
Generali
Gtech
Intesa Sanpaolo
7,380 1,6
4,090 -1,2
1,856 -1,2
16,260 -0,9
38,950 -0,8
14,060 -0,4
10,870 -0,3
18,730 1,8
19,900 0,6
2,960 0,3
Luxottica Group 56,150 1,1
Mediaset
4,138 1,4
Mediobanca
8,345 -0,9
Mediolanum
6,870 0,6
Moncler
15,320 3,5
Pirelli e C.
13,480 0,5
Prysmian
17,620 -0,1
Saipem
9,300 1,1
Salvatore Ferragamo28,000 0,2
Snam
4,514 -2,2
STMicroelectronics 8,515 0,4
Telecom Italia
1,084 -0,6
Tenaris
13,090 1,0
Terna
4,016 -1,1
Tod’s
97,250 0,6
Ubi Banca
7,210 1,3
Unicredit
6,120 0,8
UnipolSai
2,640 0,5
World Duty Free 10,710 -0,3
Yoox
20,560 4,3
per 27.000 località italiane
e 170.000 città del mondo
Fondi e polizze premiano B. Generali
Più polizze vita e gestioni in fondi,
molto meno risparmio amministrato.
Il che significa: aumento dei margini
e della redditività. Ecco perché oggi
gli analisti sono positivi sui dati sulla
raccolta di febbraio comunicati ieri
sera a mercati chiusi da Banca
Generali . Nel frattempo il titolo sale
a Piazza Affari del 2,11% a 25,59
euro. Banca Akros sottolinea che la
performance del titolo nel corso
dell’ultimo mese è stata inferiore
rispetto a quella degli altri competitor
italiani: -0,6% rispetto a un +8,5%.
Gli analisti ritengono che nel corso
delle prossime settimane si ridurrà
man mano il gap e che quindi Banca
Generali ha buoni margini di
crescita, anche perché, sebbene la
raccolta netta di febbraio sia stata
solo leggermente superiore rispetto
a quella registrata a febbraio 2014,
in realtà rappresenta uno dei mesi
migliori mai registrati in termini di
risparmio gestito. Il settore sta
andando bene grazie ai tassi di
interesse bassi e alla ricerca, da parte
della clientela, di una maggiore
remunerazione del portafoglio.
Equita conferma il rating hold e il
target price a 23,9 euro sul titolo
ricordando «l’ottimo andamento del
gestito». Mediobanca Securities
mantiene il giudizio neutral e il
prezzo obiettivo a 26 euro,
osservando che la raccolta è salita
del 55% anno su anno. Gli analisti
calcolano che l’utile netto debba
salire dai 141 milioni di euro del
2013 a 162 attesi del 2014. Il roe,
invece, che era di 40,6 nel 2013, è
atteso a 41,5 nel 2014. Icbpi (rating
but, target price a 26,5 euro) cita
oggi gli effetti psoitivi che si
registreranno sui conti del titolo nel
quarto trimestre del 2015 grazie alla
Voluntary disclosure, ovvero il
ritorno dei capitali dalla Svizzera. Il
Paese ha ormai cessato di essere un
paradiso fiscale all’interno
dell’Europa. A febbraio la raccolta
netta di Banca Generali è stata di
299 milioni di euro, di cui 192
milioni realizzati dalla rete Banca
Generali (444 milioni da inizio
anno) e 107 milioni da Banca
Generali Private Banking (261
milioni da inizio anno).
News
Venerdì 6 Marzo 2015
Atlantia cresce a doppia cifra
Atlantia cresce a due cifre nel 2014
e aumenta il dividendo. La società
ha chiuso il passato esercizio con
ricavi in aumento del 20% a 5,083
miliardi di euro, un ebitda anch’esso
in crescita del 23% a 3,169 miliardi di euro e un utile netto salito del
16% da 637 a 740 milioni (-4% a
parità di tassi di cambio e di perimetro di consolidamento). Tutti numeri
in linea con il consenso degli analisti eccetto l’utile netto leggermente
più alto del previsto (715 milioni). Il
cda ha quindi proposto all’assemblea
dei soci (in prima convocazione il 23
aprile e in seconda il 24 aprile) un
dividendo di 0,80 euro per azione,
in aumento rispetto a quella di 0,746
euro del 2013, con la distribuzione a
maggio di un saldo di 0,445 euro per
azione che si aggiunge all’acconto di
0,355 euro per azione già distribuito
a novembre 2014. Il board ha anche
proposto una nuova autorizzazione
all’acquisto di azioni proprie, previa
revoca dell’attuale per la porzione
non eseguita.Il traffico autostradale
del gruppo lo scorso anno è risultato
in crescita dell’1% sulla rete italiana,
con i ricavi da pedaggio di Autostrade per l’Italia e delle altre società
concessionarie controllate in crescita
del 9% a 3.6 miliardi, e del 3,9% su
quella estera. Mentre il traffico aeroportuale passeggeri della controllata
Aeroporti di Roma è aumentato del
6,4%. Inoltre, pur a fronte di investimenti pari a 1,1 miliardi di euro,
il cash flow operativo generato nel
2014 è salito del 25% a 2,079 miliardi e l’indebitamento finanziario
netto è sceso in linea con le attese
del consenso a 10,528 miliardi, 241
milioni di euro in meno rispetto alla
fine del 2013. Il rapporto debito netto/ebitda di Atlantia è risultato pari
a 3,3 rispetto ai 3,6 (pro-forma considerando AdR per 12 mesi) di fine
dicembre 2013.Per quanto riguarda
quest’anno Atlantia ha notato che,
pur in presenza di un quadro macroeconomico europeo ancora debole,
negli ultimi mesi l’andamento del
traffico sulla rete autostradale italiana del gruppo dimostra segnali di
positiva stabilizzazione. Anche sulla rete delle concessionarie estere si
sta riscontrando nel complesso una
crescita dei volumi di traffico, nonostante il rallentamento del Brasile per l’andamento dell’economia
locale. Tuttavia, ha precisato la società, il contributo ai risultati delle
concessionarie autostradali estere è
soggetto alle fluttuazioni dei tassi di
cambio delle valute nazionali. Ai risultati dell’esercizio in corso contribuirà, infine, Aeroporti di Roma, che
continua a riscontrare un marcato incremento del traffico passeggeri.
Sompo Japan muove su Scor Se
Tokyo brinda con l’m&a
Il gruppo giapponese intende acquisire il 15% della società francese
Milano. Borsa di Tokyo allegra
grazie ad un mix di yen ancora debole contro il dollaro (di nuovo oltre
la soglia di 120) e alcune notizie corporate di M&A che hanno scaldato
il mercato. Listini cinesi
ancora in rosso, anche se
di poco, per il terzo giorno consecutivo. L’abbassamento del target del pil
per il 2015 al 7% continua
a destabilizzare gli investitori. Alle ore 8 italiane l’Hang Seng quotava
-0,12%, mentre Shanghai
era a -0,17%. Il Nikkei,
invece, ha chiuso a 8.971
punti (+1,2%). E’ la quarta settimana consecutiva
di rialzi e ai massimi da 15 anni. A
Tokyo i titoli del retail sono stati oggetto di acquisto dopo che il Nikkei
e il Wall Street Journal hanno scritto
che FamilyMart, il gruppo dei negozi di convenienza, sta avviando
trattative per una fusione con CircleK owner UNY Group Holdings Co.
Gli investitori hanno affossato FamilyMart, che scendeva del 3,3%,
lanciandosi invece negli acquisti su
UNY, balzato del 9,5%. Secondo
Banco Bpi rifiuta offerta di Caixa
Il consiglio di amministrazione di Banco Bpi, quarta banca del Portogallo, ha
respinto l’offerta da 1,09 miliardi di euro presentata a febbraio dal suo maggior azionista, Caixabank, la terza banca spagnola per valore di mercato dopo
Santander e Bbva. Quest’ultima intende rilevare il 55,9% non ancora detenuto
in Bpi ad un prezzo di 1,329 euro per azione. Ma Bpi ne vuole molti di più:
2,04 euro. Ieri il titolo portoghese ha chiuso in borsa a 1,46 euro. Il valore indicato dal consiglio di amministrazione esclude altri 22 centesimi di euro che
emergerebbero da eventuali sinergie tra le due banche. L’istituto spagnolo ha
specificato che il 50% degli azionisti della banca portoghese deve approvare
l’offerta pubblica di acquisto e, inoltre, gli azionisti di Bpi devono votare la
rimozione della norma che limita i diritti di voto di Caixabank al 20% del capitale di Bpi. Anche Isabel dos Santos, secondo maggior socio con il 18,6% del
capitale, ha criticato pubblicamente l’offerta di Caixabank sottolineando che
non riflette il valore reale di Bpi e ha invitato l’istituto a valutare una fusione
con la connazionale Banco Comercial Portugues. Per la dos Santos, la fusione creerebbe un grande istituto di credito portoghese con attività in Angola,
Mozambico e Polonia e una base di azionisti diversificata. Banco Comercial
Portugues si è detto «disponibile ad analizzare» una possibile fusione nel caso
la concorrente dimostri un interesse in tal senso. Caixabank aveva presentato
l’offerta quando Bpi aveva proposto di rilevare Nova Banco, l’istituto nato
dallo scorporo delle attività in bonis di Banco Espirito Santo, fallito l’anno
scorso. Nel caso Novo Banco venga acquistato da Bpi e quest’ultima venga
rilevata da Caixabank, la banca iberica diventerebbe il maggior istituto di credito del Portogallo con una quota di mercato del 28%. I competitor spagnoli, Banco Santander e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, in parte per la loro
presenza in America Latina, hanno più peso di Caixabank in termini di valore
di mercato, ma quest’ultima dispone di un maggior numero di filiali e di una
maggiore quota di mercato all’interno della Spagna.
disponibile su:
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gli esperti, una combinazione delle
due realtà darebbe vita al secondo
più importante gruppo di negozi di
convenienza in Giappone dietro a
7-Eleven. Nel frattempo è circolata la voce (fonte sempre
Nikkei) che Sompo Japan Nipponkoa Holdings
Inc, il secondo maggiore
assicuratore non-vita del
Paese, intende acquisire il
15% di Scor Se, società di
riassicurazione francese,
per oltre 910 milioni di
dollari. A chiusura delle
contrattazioni è stato pubblicato il dato relativo al
superindice del Giappone che ha registrato a
gennaio una contrazione di 0,2 punti rispetto al mese di dicembre attestandosi a quota 105,1. Bene fra i titoli Honda Motor e Toyota,che guadagnano rispettivamente il 2,4% e
l’1,6%, Olympus che sale del 5,7%,
Hoya che cresce del 5,5% e Nikon
che avanza del 2%. In territorio positivo anche Sumitomo Dainippon
Pharma (+12%), Chugai Pharmaceutical (+2%) e Sekisui House
(+4,2%).
Berenberg: Yoox può salire di 1 euro
Très chic in un click. Così Berenberg
intitola un report datato ieri ma reso
noto oggi su Yoox in cui inizia la copertura del titolo con un rating buy e
un target price a 24,50 euro, il 24%
circa in più rispetto alla chiusura di
ieri a 19,72 euro dell’azione che oggi
strappa in borsa un +3,30% a 20,37
euro. Di Yoox Berenberg apprezza
il modello di business unico: è infatti
uno dei rivenditori online più geograficamente diversificati al mondo, con
una tecnologia altamente sofisticata
e processi logistici. Le sue divisioni
mono e multibrand operano come due
attività sinergiche: i siti web multibrand funzionano come un «incubatore» per le future partnership monomarca; quello che i siti non vendono
nella stagione è venduto fuori stagione da yoox.com; attraverso entrambe
le divisioni, Yoox raccoglie i dati dei
clienti, utilizzati successivamente per
definire la gamma di prodotti dei siti
web di proprietà. Il forte vantaggio
competitivo di Yoox è ben riflesso
nella sua crescita dei ricavi che è costantemente al di sopra del mercato
di riferimento e nella sua redditività
«la migliore della classe». La crescita
a doppia cifra dei ricavi è supportata
dalla dinamica favorevole del mercato: gli analisti di Berenbeg hanno
previsto un tasso di crescita medio
annuo dei ricavi nel periodo 20142017 del 18,8% visto che il mercato
del lusso online rimane in gran parte
non sfruttato, dal momento che i marchi di lusso hanno iniziato l’apertura
del canale online notevolmente più
tardi rispetto ad altri segmenti retail
e poi il comportamento di chi compra beni di lusso è in rapida evoluzione: il 20% circa degli acquisti di
lusso è direttamente influenzato dal
digitale. Dopo un 2014 difficile, gli
analisti della banca d’affari si aspettano un miglioramento della redditività
con un margine ebitda in aumento di
200bp, dal 9,3% del 2014 all’11,3%
nel 2017 grazie al contributo crescente dalla divisione mono-brand e dei
Paesi con un più alto valore medio
degli ordini, all’attuazione di più iniziative drastiche in Russia per controbilanciare l’effetto negativo del
cambio, all’effetto accrescitivo della
joint venture con Kering e all’ulteriore ottimizzazione dei costi generali e
amministrativi (G&A) e di adempimento. proprio riguardo alla jv con
Kering, questo accordo potrebbe ancora condurre a un ulteriore potenziale di rialzo del titolo in borsa se
Kering decidesse di aggiungere Gucci nell’ambito della joint venture. In
particolare, «stimiamo che l’aggiunta
del marchio Gucci possa migliorare il
fair value di Yoox di 1 euro per azione», calcolano gli analisti.
giornali
ClassTV msnbc
(canale 27 digitale terrestre)
ClassTV msnbc
(interattivo)
sito internet
sito
mobile
iphone
ipad
blackberry
samsung
News
Venerdì 6 Marzo 2015
Manuale per consulenti finanziari
Il nuovo private banking
Scritto da Paolo Martini, Direttore commerciale di Azimut e membro del cda
Milano. Mostrare quali
possono essere le competenze che permetteranno ai professionisti della
consulenza finanziaria
di crescere in un mercato radicalmente cambiato, in cui l’unica certezza
è che nulla tornerà come
prima della Crisi, scoprire come un nuovo modo
di fare Private Banking e
Wealth Management non
sia solo possibile ma anche l’unica strada da percorrere, sono le principali
questioni che affronta il
nuovo libro realizzato da
Paolo Martini, Direttore
commerciale e consigliere di amministrazione di
Azimut: Private Banking
3.0. Perché il cliente non
è (più) della banca.
Da non perdere in TV
The Floor – Class Cnbc ore 20.00
Da non perdere questa sera “The Floor”, il programma di Class Cnbc
condotto da Silvia Berzoni. “The Floor” è il primo ed unico format
TV trasmesso direttamente dal floor di Wall Street. Ogni settimana
analisi, informazioni e commenti con i protagonisti dell’economia
e della finanza mondiale.
5 Giorni sui Mercati
Da non perdere questa sera “5 Giorni sui Mercati”, condotto da Marina
Valerio, in diretta tutti i Venerdì alle ore 21.00 su Class Cnbc. Interviste
e approfondimenti sulla settimana in chiusura. Gli ospiti di questa sera
saranno: S. Mach (Azimut), M. Fiani (Geb Partners), C. Segre (Aci
International), G. Sersale (Anthilia Sgr) .
QUESTA SERA SUllE TV di
Canale 55
17.00 Alert Mercati
18.00 Report - Il Tg della Finanza
Ospiti: A. De Mattia (Editorialista MF)
C. Marenzi (Sistema Moda Italia)
G. Pinosa (Gospa Consulting)
19.10 I Vostri Soldi di C. Signorile
20.00 The Floor di S. Berzoni
21.00 5 Giorni sui Mercati. Ospiti: S. Mach (Azimut)
M. Fiani (Kpmg Corporate finance), G. Ghisolfi (Abi).
17.00 Special Class: La Real Razza di Persano
“Una razza italiana che si distingue”
20.15 Grooming: Il professionismo inizia dai box “Gabriella
Missaglia dimostrera’ come si veste un cavallo da volteggio”
20.45 CHTV Speciale Elezioni “scoprire il programma dei
candidati alla presidenza FISE”
21.35 FEI Awards Gala 2014 “i momenti salienti del FEI
Awards Gala 2014”
00.55 Class Horse Tg Weekend
Canale 56
18.00 Fashion Dream
18.15 Full Fashion Designer, Le sfilate dei grandi stilisti
21.00 Breakout
22.00 Full Fashion Designer, Le sfilate dei grandi stilisti
22.30 Fashion Dream
domani in ufficio,
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