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Edizione delle ore 16
per 27.000 località italiane
e 170.000 città del mondo
Si dimette Guidotti, cfo di Yoox
Si è dimesso il chief financial officer di Yoox. Francesco Guidotti, dopo cinque anni di lavoro a capo della
divisione finanziaria del gruppo, se
ne va prima della fusione fra la società italiana dell’e-commerce di fascia
alta e Net a Porter. Lo ha reso noto la
società nelle scorse ore. Guidotti ha
in mano 121.212 azioni Yoox per un
valore pari a 3,5 milioni di euro circa. Guidotti lascia per «Intraprendere
una nuova esperienza professionale»,
scrive la società, che a nome di Federico Marchetti, ad e fondatore di Yoox
, ringrazia l’ex cfo «per l’ottimo lavoro svolto insieme alla sua formidabile
squadra in questi cinque anni, dalla
quotazione ad oggi». Nel frattempo
ieri Exane Bnp Paribas ha promosso
Yoox : il rating resta outperform, ma
il prezzo obiettivo sale del 24% da 22
a 34 euro. In generale, gli esperti sottolineano i cosiddetti complimentary
skills (Net a Porter usa i social me-
Domani con MF
Tutte le novità
dal mondo della moda
dia, Yoox vanta un’expertise tecnica
notevole sul digitale), abbinati a profonde relazioni con i brand partner e
i fornitori che rappresentano, per gli
analisti, il grande vantaggio del matrimonio in essere fra le due società.
E la paura degli esperti sul business
di Yoox relativo ai monobrand (la società costruisce portali per le aziende
del fashion) inizia a calare, visto che
l’attività rappresenta il 27% dei ricavi del gruppo italiano ora, ma solo il
12% della società post fusione. Per
Exane il titolo preferito del settore è
per ora Asos, mentre esprime un giudizio negativo su Zalando. Ieri, poi,
si è appreso da Consob che il 9 aprile
scorso Pictet Funds (Europe) è sceso
sotto il 2% di Yoox.
Martedì 14 Aprile 2015
n° 298/1
Edizione del pomeriggio di MF, il quotidiano dei mercati finanziari. Reg. al tribunale di Milano n.266 del 14-4-89.
Direttore Responsabile: Paolo Panerai. Milano Finanza Editori Spa, Via Burigozzo 5, 20122 Milano, tel. (02)582191.
C o n c e s sio n a r i a e s clu siva : C l a s s P ub bl ic it à , v i a Bu r igoz z o 8 , 2 0122 M i l a no, t el.(0 2)5821952 4.
A febbraio la produzione è salita dell’1,1%
Cresce l’industria Ue
Piazza Affari è però andata in rosso. Occhi puntati sul meeting Bce domani
Milano. I mercati europei si confermano in ribasso anche se a febbraio la
produzione industriale nell’area euro
è salita dell’1,1% su base mensile e
dell’1,6% a livello annuale,
oltre il +0,4% mese su mese previsto dal consenso.
Eurostat ha anche sottolineato che il dato di gennaio
è stato rivisto a -0,3% a livello mensile e a +0,4% su
base annuale. Al momento
a Piazza Affari l’indice Ftse Mib storna dell’1,37% a
23.680 punti, con la flessione dei titoli bancari e di quelli del risparmio gestito che supera in media il 2%. Male
anche Mediaset (-2,34%) e Ferragamo (-3,78%). Perdono meno ma sono oggetto di realizzi anche il Dax
di Francoforte (-0,58%) e il Cac40
di Parigi (-0,48%). Fa eccezione il Ftse100 di Londra
(+0,03%). Le incerte evoluzioni della trattativa tra la
Grecia e icreditori spingono
l’euro a 1,055 dollari. «Prevale la cautela», ha commentato uno strategist, in vista della riunione della Bce
di domani, puntualizzando
che «il nostro decennale si è arenato
tra l’1,20% e 1,30%, con il mercato
che sembra essere ingessato.
Possibile fusione tra Nokia/Alcatel
Nokia è in trattative per una fusione con Alcatel-Lucent. Le trattative, ha
spiegato lo stesso colosso finlandese, sono in fase avanzata e l’operazione
potrebbe prendere la forma di un’offerta pubblica di scambio di Nokia su
Alcatel-Lucent. Le due aziende hanno avvertito che al momento non vi è
alcuna certezza che le trattative vadano in porto. Non è chiaro quindi se le
parti abbiano già concordato una valutazione. L’attuale capitalizzazione di
mercato di Alcatel-Lucent è pari a circa 11 miliardi di euro, mentre la capitalizzazione di mercato di Nokia è di 28 miliardi di euro. Sia Nokia che
Alcatel-Lucent hanno in comune l’essere uscite di recente da due dolorose
ristrutturazioni che hanno comportato in entrambi i casi la vendita della divisione che produceva telefoni cellulari. I finlandesi l’hanno ceduta lo scorso
anno a Microsoft. Invece Alcatel-Lucent , formatasi nel 2006 dalla fusione
della francese Alcatel e della statunitense Lucent Technologies, ha avuto
problemi di liquidità sin dalla sua creazione. La società francese esce da un
piano di taglio dei costi che ha portato a 10 mila licenziamenti e a dismissioni per 600 milioni di euro. Tuttavia gli sforzi recenti, tesi a ri-direzionare le
risorse in poche aree redditizie hanno portato a dei risultati nell’ultimo
periodo, con le vendite che sono aumentate nel business ad alto margine del
routing di Internet nell’ultimo trimestre del 2014. Una fusione permetterebbe alle due aziende, ora concentrate sul mercato delle reti per la comunicazione, di reggere meglio la concorrenza di Ericsson e Huawei.
Atlantia
24,910 -0,6
Autogrill
9,210 -0,5
Azimut
28,360 -1,8
A2a
1,078 -0,6
B M.Paschi Siena 0,598 -1,2
B P Emilia Romagna7,840 -2,1
B Pop Milano
0,951 -1,2
Banca Generali 31,360 -0,5
Banco Popolare 14,070 -2,0
Buzzi Unicem
14,580 0,2
FTSE Mib -1,12%
Campari
Cnh Industrial
Enel
Enel Green Power
Eni
Exor
Fiat Chrysler
Finmeccanica
Generali
Intesa Sanpaolo
7,195 -0,2
7,700 -0,1
4,418 -1,0
1,798 0,3
17,060 -0,3
43,360 0,3
15,420 -1,1
11,680 -1,5
18,330 -0,8
3,146 -1,6
Luxottica Group 61,000 -0,4
Mediaset
4,744 -2,4
Mediobanca
8,980 -1,2
Mediolanum
8,045 -1,2
Moncler
16,620 0,3
Pirelli e C.
15,350 0,1
Prysmian
19,510 -0,3
Saipem
11,420 0,9
Salvatore Ferragamo30,650 -3,5
Snam
4,792 -0,6
STMicroelectronics 8,915 -1,4
Telecom Italia
1,128 Tenaris
14,140 -0,4
Terna
4,262 -0,1
Tod’s
86,700 -1,4
Ubi Banca
7,445 -1,0
Unicredit
6,345 -2,2
UnipolSai
2,762 -1,0
World Duty Free 10,030 Yoox
29,310 1,5
per 27.000 località italiane
e 170.000 città del mondo
Italia, è record del debito pubblico
Il debito delle amministrazioni
pubbliche è aumentato a febbraio
di 3,3 miliardi, a 2.169,2 miliardi,
registrando un nuovo record
storico rispetto ai 2.167,7 miliardi
toccati nel luglio del 2014. Lo
rileva la Banca d’Italia
sottolineando che «l’incremento
è stato inferiore al fabbisogno del
mese (8,2 miliardi) grazie alla
diminuzione di 3,6 miliardi delle
disponibilità liquide del Tesoro
(pari a fine febbraio a 79,1
miliardi) e all’effetto complessivo
dell’emissione di titoli sopra la
pari, del deprezzamento dell’euro
e della rivalutazione dei titoli
indicizzati all’inflazione (1,2
miliardi)». Il fabbisogno, e
conseguentemente l’aumento del
debito, spiega ancora l’istituto di
Via Nazionale, «è stato contenuto
dal parziale rimborso (2,1
miliardi) dei prestiti concessi alla
Grecia ed erogati per il tramite
dell’Efsf. Si tratta di un rimborso
non programmato, connesso con
risorse (finalizzate a interventi a
favore del settore finanziario in
Grecia) finora non utilizzate e che
sono state temporaneamente
riattribuite ai Paesi contribuenti».
Per quanto riguarda la ripartizione
per sottosettori, il debito delle
amministrazioni centrali è
aumentato di 3,7 miliardi, quello
delle amministrazioni locali è
diminuito di 0,4 miliardi e quello
degli enti di previdenza e’ rimasto
sostanzialmente invariato. Le
entrate tributarie sono scese a
febbraio a 26,648 miliardi rispetto
ai 27,252 miliardi dello stesso
periodo dello scorso anno. Nei
primi due mesi dell’anno in corso
le entrate tributarie contabilizzate
nel bilancio dello Stato sono
rimaste sostanzialmente invariate
rispetto allo stesso periodo del
2014 (58 miliardi). Lo rileva
Bankitalia nel Supplemento al
Bollettino statistico «Finanza
Pubblica, fabbisogno e debito».
Piazza Affari, nel frattempo, è in
netta flessione per l’1,27% (indice
FtseMib): gli operatori stanno
prendendo prese di beneficio dopo
i forti rialzi delle scorse sedute.
News
Martedì 14 Aprile 2015
Ghizzoni, 3 mln di bonus nel 2014
Nel 2014 il ceo di Unicredit Federico
Ghizzoni ha percepito un compenso
di 3,02 milioni tra parte fissa (2 milioni) e parte variabile compresi 440
mila euro sotto la voce bonus e altri
incentivi che sono tornati dopo che
nel 2013 la banca li aveva azzerati per
i suoi top manager dopo la maxi perdita di 13,9 miliardi per svalutazioni.
Peraltro tra i componenti del cda di
Unicredit Ghizzoni risulta l’unico ad
aver percepito bonus nel 2014. Esercizio che per la banca si è chiuso con
il ritorno all’utile (2 miliardi). Emerge dalla relazione sulla remunerazione predisposta dal gruppo di Piazza
Gae Aulenti in vista della prossima
assemblea di bilancio in calendario
per il 13 maggio. Nel 2013 Ghizzoni
aveva guadagnato 2,3 milioni di euro.
Inoltre l’ad dell’istituto ha un fair value dei compensi in equity pari a 1,31
milioni. Al presidente di UniCredit
Giuseppe Vita sono andati 1,55 milioni di euro tutti fissi (nel 2013 aveva
avuto 1,35 milioni). Mentre il general
manager Roberto Nicastro ha percepito 1,74 milioni (1,54 milioni nel
2013) di cui 1,3 milioni fissi. Il fair
value dei compensi equity di Nicastro è di 386 mila euro. Unicredit ha
anche quattro vicepresidenti. Questi
i loro compensi nel 2014: Candido
Fois 554 mila euro di cui 548 mila
fissi, Vincenzo Calandra Buonaura
327 mila euro di cui 320 mila euro
fissi, Luca Cordero di Montezemolo
313.800 euro tutti fissi, Fabrizio Penzona 320.600 euro sempre fissi.
La Bce può cambiare i criteri del QE
Il Qe ha accelerato il calo dei rendimenti dei titoli dell’Eurozona. Il criterio di idoneità per gli acquisti del
programma di quantitative easing è
che i costi di finanziamento degli asset da comprare non siano inferiori al
tasso sui depositi, ora al -0,2%. Gli
analisti di Moody’s fanno però notare che, man mano che i rendimenti
scendono, una quota crescente di titoli sta diventando non idonea e, anche
se il ritmo di calo dei costi di finanziamento dovesse rallentare, la Bce,
tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016,
potrebbe esaurire le obbligazioni da
acquistare da parte di alcuni governi del Vecchio Continente. Pertanto,
se il QE non riuscirà a migliorare le
aspettative di crescita e di inflazione, la Bce potrebbe considerare la
modifica di alcune delle regole che
guidano gli acquisti. Tuttavia, queste eventuali variazioni andrebbero
ad alimentare ulteriormente il calo
dei rendimenti, diminuendo l’impatto positivo sull’ammontare di titoli
idonei. Un’altra opzione per la Bce,
potrebbe essere estendere gli acquisti
ai corporate bond e all’azionario,
Prese di beneficio dopo i forti rialzi
L’Asia arretra nei listini
In crisi il gigante petrolifero Sinopec, medita di tagliare il 10% degli addetti
Milano. Yen in recupero sul dollaro, oggi, a 120,03 contro la chiusura
precedente di 120,74. Un movimento inatteso che ha spinto al ribasso la
Borsa di Tokyo. Prese di beneficio
a Hong Kong dopo i forti rialzi delle otto giornate
precedenti. Alle ore 8 italiane l’Hang Seng scambiava a -1,04%, mentre
Shanghai era positiva
per lo 0,25%. Il Nikkei
ha chiuso in rialzo dello 0,02% a 19.908 punti.
Il colosso dell’high-tech
Tencent Holdings, quotato a Hong Kong, ha lasciato sul terreno il 5,1%
dopo che un internal dealing ha messo in luce che l’amministratore delegato, Pony Ma, ha
venduto 2 milioni di azioni la settimana scorsa per 3,2 miliardi di
dollari di Hong Kong (416 milioni
di dollari americani) scendendo in
questo modo al 9,65% della società.
Nel frattempo Sinopec (China Petroleum & Chemical Corp.) sta cercando di attivare un piano B contro
il calo del prezzo del petrolio. E ha
annunciato che intende focalizzare
JPM alza Moncler da 16 a 18,5 euro
Moncler riporterà i risultati del primo trimestre di quest’anno il prossimo 12
maggio dopo la chiusura del mercato. Gli analisti di JP Morgan, che in una
nota di oggi hanno alzato il target price del titolo da 16,5 a 18,5 euro e confermato il rating overweight, si aspettano una crescita delle vendite sostenuta
nel periodo in esame, +21% ex-cambi, +25% reported a 182 milioni di euro
(145 milioni nel primo trimestre 2014), con gennaio e febbraio, in particolare,
che dovrebbero mostrare vendite molto forti grazie anche al facile confronto
con lo stesso trimestre del 2014. In realtà il primo è un modesto trimestre per
Moncler , generando circa il 20% delle vendite e dei profitti annuali, ma gli
analisti di JP Morgan credono che questi numeri verranno accolti bene dagli
investitori in quanto dovrebbero confermare il solido momentum che il brand
Moncler sta godendo negli ultimi trimestri, la solida performance del retail
(vendite a 119 milioni, +45% dagli 82 milioni del primo trimestre 2014) e la
buona performance della collezione primavera/estate, un’area chiave di sviluppo, al fine di ridurre l’elevata stagionalità e la dipendenza da una singola categoria di prodotto. Mentre le vendite del business wholesale dovrebbero scendere ma solo dell’1% a 63 milioni (64 milioni nel primo trimestre 2014) con
la Corea che comunque dovrebbe generare circa 14 milioni di euro di vendite
wholesale o circa 30-32 milioni di vendite retail nell’intero esercizio, sempre
secondo le stime di JP Morgan, e 5,5 milioni di vendite retail nel solo primo
trimestre. Mentre l’ebitda rettificato del gruppo dovrebbe crescere nei primi tre
mesi dell’esercizio del 27% a 57 milioni (45 milioni nel primo trimestre 2014),
con un margine ebitda del 31,5%, +60bps anno su anno, grazie al canale, al
mix geografico e al cambio favorevoli. L’utile netto consolidato di Moncler è
atteso a 30 milioni, in rialzo del 30% rispetto ai 23 milioni del 2014. Per JPM
Moncler è ancora interessante in termini di crescita. L’azione quota a 1,7 volte
e a 1,5 volte il tasso di crescita di crescita degli utili stimato (PEG) per il 2015
e il 2016, a sconto del 14% e del 17% rispetto al settore del lusso.
Bofa ML consiglia di comprare oro
Tempi folli titola Bofa Merrill Lynch
un nuovo report che fa il conto dei
numerosi eventi straordinari che in
questa prima parte del 2015 si sono visti tutti insieme sui mercati finanziari. «Nelle ultime 67 sedute di
quest’anno ci sono stati in tutto il
mondo ben 26 tagli di tassi d’interesse in tutto il mondo, che diventano
quindi 569 dal fallimento di Lehman
Brothers, il dollaro ha registrato il sesto maggior rialzo dal 1971, c’è stata la prima emissione con rendimenti
negativi di un titolo di Stato a dieci
anni, quello della Svizzera, le stime
di utili per azione delle società Usa
sono diventate negative», dice Bofa
Merrill Lync.
disponibile su:
®
classmeteo.com
la propria attenzione sulla vendita
di cibo di qualità e di pacchetti per
turisti. Il colosso petrolifero cinese
ha appena aperto il suo store online grazie al Taobao.com di Alibaba,
per commercializzare delikatessen dalle montagne
cinesi di Wuyi, nella parte
sudovest della provincia
di Fujian.
Comunque è un momento difficile per il gigante del petrolchimico cinese, Sinopec, che nelle
scorse settimane aveva
presentato il bilancio del
2014, con utili in calo
del 29,7% rispetto ai livelli del 2013 - ai minimi
dall’inizio della crisi finanziaria globale - e che oggi starebbe pensando
a un drastico taglio del personale,
secondo quanto confermato al network di Singapore Channel NewsAsia da un funzionario del gruppo. A
rischiare il posto nel colosso statale
cinese sarebbero circa novantamila
dipendenti dei 920mila dipendenti
in totale, e il loro numero potrebbe salire fino a trecentomila entro
il 2020.
Gala compra Tradecom, perde causa
Gala, operatore nazionale di energia
elettrica da 1,3 miliardi di euro di
fatturato, ha acquistato il complesso
aziendale di Tradecom per 1,021 milioni di euro dopo una gara a rilanci.
Nel frattempo, il Consiglio di Stato
ha rigettato, in sede di appello, le
istanze cautelari di Gala per rivedere
i prezzi di fornitura di energia elettrica della Convenzione Consip Ee12.
A marzo la società aveva presentato
un’offerta irrevocabile per l’azienda promossa da Confcommercio, in
procedura fallimentare, per 825.000
euro, da corrispondersi per cassa in
due rate. L’acquisto del complesso
Tradecom permetterà a Gala di acquisire oltre 5mila contratti di energia
elettrica per 350 GWh l’anno ad altrettamente piccole e medie imprese
per lo più associate a Confcommercio, con la quale la società ha stipulato nel dicembre scorso un accordo
quadro di cinque anni per la promozione della fornitura dell’energia elettrica. Il 3 aprile scorso il Consiglio
di Stato ha rigettato l’istanza di Gala
di rivedere l’accordo con la Consip
per la fornitura di energia elettrica,
siglato lo scorso anno e legato all’andamento del prezzo del petrolio, che
nel frattempo, dal luglio 2014, si è
dimezzato. Adesso Gala è impegnata nell’acquisizione di Eems , società
in forte difficoltà, scambiata sul segmento principale di Piazza Affari. Il
progetto è di rilevarla per poi effettuare il salto dal segmento Aim, dove
Gala è scambiata, all’Mta entro la
prossima estate. Il prezzo della transazione dovrebbe aggirarsi attorno
a 100mila euro (più la copertura di
uno stock di debiti). Eems ha reso
noto qualche giorno fa che il prezzo
del diritto di recesso è stato fissato in
0,1676 euro. Se venisse esercitato dagli azionisti di Eems , Gala dovrebbe
pagare un valore attorno a 7 milioni
di euro. A quel punto rinuncerebbe
all’operazione.
giornali
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(canale 27 digitale terrestre)
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News
Martedì 14 Aprile 2015
Nel paese natale di Bagheria
Da non perdere in TV
Ritratti da Guttuso
Dal 18 aprile in mostra le opere che ritraggono scrittori, politici, artisti
Milano. Il Museo Guttuso di Bagheria celebra
l’artista con una grande
mostra Guttuso: Ritratti
e autoritratti, dal 18 aprile al 21 giugno 2015, ripercorrendone l’intero arco creativo attraverso una
prospettiva inedita. Nella
città natale dell’artista sarà così possibile ammirare
i ritratti di scrittori come
Alberto Moravia e Carlo
Levi; poeti come Montale, Neruda; attori come la
Magnani, Zeudi Araja, intellettuali e politici come
Amendola, Bufalini, Alicata; artisti come Picasso,
Turcato. Saranno inoltre
esposte molte opere inedite, come i preziosi disegni della sua collezione
privata.
I Vostri Soldi – Class Cnbc ore 19.10
Da non perdere questa sera su Class Cnbc “I Vostri Soldi”. Casa, tasse,
pensioni, assicurazioni, mutui e molto altro. Tutti i suggerimenti su
come investire al meglio i vostri soldi, ogni giorno alle 19.10 sul canale
Class Cnbc (507 di Sky). Condotto da Carla Signorile, ospiterà ogni
giorno specialisti del settore per consigliarvi
Missione Risparmio – Class Cnbc ore 21.05
Da non perdere questa sera “Missione Risparmio”, il programma di
Class Cnbc condotto da Jole Saggese. Il contenitore di finanza realizzato
in collaborazione con Anasf e Jp Morgan. Confronto e dialogo tra oltre
15 mila promotori finanziari con la missione di aiutare i risparmiatori
e gli investitori a prendere delle scelte che tutelino e incrementino i
loro risparmi.
QUESTA SERA SUllE TV di
Canale 55
17.00 Alert Mercati
18.00 Report - Il Tg della Finanza
Ospiti: L. Astolfi (N+1 Syz)
G. Gallo (Università di Firenze)
19.10 I Vostri Soldi di C. Signorile
21.05 Missione Risparmio
Di J. Saggese
22.00 Linea Mercati Notte
22.30 Italia Oggi TG
17.00 Class Horse Tv Live
20.50 Special Class: Reem Acra FEI World Cup review
21.20 Weekend Review
“In studio Jacqueline Pellis, Eleonora Ottaviani e Paolo Manili”
22.00 CSI 5* American Invitational
“Dalla tappa di Miami del Longines Global Champions Tour
2015”
01.00 Class Horse Tg
01.15 Global Horse News
Canale 56
18.00 Fashion Dream
18.15 Full Fashion Designer, Le sfilate dei grandi stilisti
21.00 Breakout
22.00 Full Fashion Designer, Le sfilate dei grandi stilisti
22.30 Fashion Dream
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