domani in ufficio, macchina o motorino? domani in ufficio, macchina o motorino? ve lo dice ve lo dice classmeteo.com classmeteo.com Edizione delle ore 16 per 27.000 località italiane e 170.000 città del mondo l’Espresso vende Deejay TV Il gruppo Espresso ha venduto a Discovery Italia All Music, la società che editrice di Deejay TV per un valore attorno a 17 milioni di euro. La finalizzazione dell’operazione è prevista entro la fine di gennaio. In seguito all’accordo, Discovery Italia (ha in portafoglio canali quali REal Time, K2, Frisbee, Eurosport) produrrà il canale in partnership con Elemedia, società cui fanno capo le emittenti radiotelevisive del gruppo Espresso, sempre col brand Deejay TV. Il titolo l’Espresso ha aperto bene a Piazza Affari con un rialzo del 2,78% a 0,998 euro. Il valore dell’operazione è stato stimato prudenzialmente in 17 milioni di euro, con variazioni in funzione di alcuni parametri tra i quali i risultati di posizionamento del canale nell’ambito del settore della televisione digitale terrestre free, al consolidamento del brand e ad iniziative congiunte legate al mondo digitale e Domani con MF Tutte le novità dal mondo della moda pubblicitario. Marinella Soldi, President & Managing Director Discovery Networks Southern Europe e amministratore delegato Discovery Italia, ha detto che il gruppo Discovery “si consolida come terzo editore nazionale per share e dà vita a un sistema multipiattaforma e digitale basato su contenuti di qualità». Con l’acquisizione di Deejay TV, Discovery Italia debutta nella tv generalista. Kepler Cheuvreux (raccomandazione reduce, target price 0,85 euro) giudica positivamente la mossa, visto che la televisione ha contribuito in maniera negativa sull’ebitda 2013-14 del gruppo, mentre il debito netto (44 milioni di euro alla fine di settembre 2014) potrebbe migliorare. Giovedì 22 Gennaio 2015 n° 247/1 Edizione del pomeriggio di MF, il quotidiano dei mercati finanziari. Reg. al tribunale di Milano n.266 del 14-4-89. Direttore Responsabile: Paolo Panerai. Milano Finanza Editori Spa, Via Burigozzo 5, 20122 Milano, tel. (02)582191. C o n c e s sio n a r i a e s clu siva : C l a s s P ub bl ic it à , v i a Bu r igoz z o 8 , 2 0122 M i l a no, t el.(0 2)5821952 4. Bce acquisterà bond fino a settembre 2016 Qe da 60 mld al mese Ci sarà un criterio di condivisione del rischio con le banche nazionali Milano. Il presidente della Bce, ta di capitale presso la Bce. Il 20% Mario Draghi, ha annunciato un dei bond sarà soggetto alla condiprogramma di acquisto di titoli che visione delle perdite, ha aggiunto ammonterà a 60 miliardi di euro al il presidente. L’intero programma mese e durerà fino a setavrà dunque un impatto di tembre 2016 o, almeno, almeno 1.100 miliardi di finché il tasso di inflazione euro. Come atteso, il nuodell’Eurozona non sarà torvo intervento ingloberà i nato vicino al 2%. L’acquiprecedenti programmi di sto avverrà secondo un criacquisti di prestiti bancaterio di condivisione del riri cartolarizzati (Abs) e di schio con le banche nazioobbligazioni bancarie ganali dei Paesi interessati. mario draghi rantite (covered bond). La Gli acquisti riguarderanno Bce non comprerà oltre il una combinazione di titoli di Stato 25% di ciascuna emissione di titoe di asset privati . La distribuzione li pubblici o privati, ha precisato il degli acquisti si baserà sulla quopresidente Draghi. People’s Bank of China risveglia Saipem Sbalorditiva la performance di Saipem a Piazza Affari. Dopo che ieri l’azione ha guadagnato il 6,6%, oggi schizza di un altro +7,63% a 8,25 euro con già oltre 8 milioni di pezzi scambiati contro una media giornaliera delle ultime 30 sedute pari a 9,7 milioni. I trader parlano di ricoperture dopo che il titolo ha chiuso il 2014 con una perdita di oltre il 40%, il quarto anno consecutivo in rosso. Inoltre, da inizio anno Saipem ha perso un altro -14,68%. Peraltro ieri a Wall Street l’indice Oil & Gas Drilling è stato il migliore all’interno dell’S&P500 con progresso del 4,7%. Ma un operatore cita anche le dichiarazioni di oggi della Banca centrale cinese riguardo alla volontà di continuare ad acquistare titoli italiani. «Continuiamo a comprare partecipazioni in società italiane, ma ora siamo attenti a rimanere al di sotto della soglia del 2% in modo che non siamo obbligati a comunicarlo», ha detto il governatore della Banca centrale cinese, Zhou Xiachuan, a Davos, precisando che gli investimenti complessivi dell’Istituto centrale cinese in asset italiani valgono circa 100 miliardi di euro, includendo titoli di Stato. La People’s Bank of China è azionista di Saipem con una quota del 2,034%, ma detiene anche partecipazioni di circa il 2% in Enel , Terna , Mediobanca e Telecom Italia . Ha acquistato anche quote di poco più del 2% in Eni , Generali e Fiat Chrysler . Comunque, secondo un analista di una sim milanese, il risveglio del titolo Saipem è legato anche all’aumento del prezzo del greggio. Atlantia 21,470 Autogrill 6,830 1,3 Azimut 19,300 1,4 A2a 0,829 0,4 B M.Paschi Siena 0,505 1,4 B P Emilia Romagna6,340 3,3 B Pop Milano 0,713 1,4 Banco Popolare 12,040 -0,2 Buzzi Unicem 10,200 2,2 Campari 5,605 0,4 FTSE Mib +0,94% Cnh Industrial Enel Enel Green Power Eni Exor Fiat Chrysler Finmeccanica Generali Gtech Intesa Sanpaolo 6,780 1,3 3,862 0,9 1,709 0,4 15,080 2,1 34,650 -0,6 10,850 1,4 8,770 0,9 17,960 -0,2 16,730 0,5 2,562 0,3 Luxottica Group 49,270 0,6 Mediaset 3,794 1,8 Mediobanca 7,290 0,8 Mediolanum 5,625 1,0 Moncler 12,460 -1,0 Pirelli e C. 12,220 0,2 Prysmian 15,580 0,7 Saipem 8,230 7,4 Salvatore Ferragamo22,910 -1,5 Snam 4,160 0,7 STMicroelectronics 6,910 0,4 Telecom Italia 0,967 0,4 Tenaris 12,510 2,1 Terna 3,808 0,2 Tod’s 80,300 -2,4 Ubi Banca 6,465 -0,5 Unicredit 5,640 1,8 UnipolSai 2,300 0,7 World Duty Free 8,490 2,0 Yoox 18,030 -0,6 per 27.000 località italiane e 170.000 città del mondo Debito in calo al 131,8% del pil Il debito pubblico italiano è sceso al 131,8% del pil nel terzo trimestre del 2014, registrando un calo di 2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, anche se su base annua il debito italiano è cresciuto del 4%. Lo certifica oggi Eurostat, che conferma il debito italiano come il più oneroso tra i paesi Ue, preceduto solo da quello greco (176% del Pil). In termini assoluti, Eurostat rileva che il debito italiano è sceso a 2134 miliardi di euro nel terzo trimestre 2014, riducendosi dunque di una trentina di miliardi rispetto ai 2168 miliardi di debito registrati nel secondo trimestre 2014. E tuttavia, nel terzo trimestre del 2013, il debito pubblico italiano si attestava a circa 2069 miliardi, 65 in meno rispetto all’anno successivo. A livello Ue, Eurostat segnala che lo stock di debito dei 28 paesi membri è sceso all’86,6% del Pil Ue, rispetto all’87% del secondo trimestre 2014. Nell’eurozona (esclusa la Lituania che nel 2014 ancora non ne era divenuta membro) il debito pubblico nel terzo trimestre 2014 si è attestato al 92,1% del Pil dell’eurozona, in calo dal precedente 92,7%. Dopo gli ultimi segnali positivi per l’economia, le statistiche ufficiali tornano a indicare nuove criticità. A novembre il fatturato dell’industria, al netto della stagionalità, ha registrato una flessione dello 0,6% rispetto a ottobre, dovuta ad andamenti opposti sul mercato interno (-1,2%) e su quello estero (+0,6%). Secondo la rilevazione Istat, diffusa questa mattina, nella media degli ultimi tre mesi, l’indice complessivo è diminuito dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,9% per il fatturato interno e +0,4% per quello estero). Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 20 come a novembre 2013), il fatturato totale è calato in termini tendenziali dell’1,6%, con una variazione negativa del 2,8% sul mercato interno e un incremento dell’1,0% su quello estero. Per gli ordinativi totali, si è registrato un calo congiunturale dell’1,1%, sintesi di una flessione del 3,9% degli ordinativi interni e un aumento del 2,9% di quelli esteri. News Giovedì 22 Gennaio 2015 Gli analisti sono positivi su Azimut Analisti abbastanza positivi sul titolo Azimut all’indomani dell’annuncio dell’operazione in Turchia, anche se non abbastanza da alzare le raccomandazioni sul titolo. In mattinata il titolo quotava 19,12 euro, in rialzo dello 0,42%. Ricordiamo che Azimut ha acquistato il 70% di Bosphorus Capital in Turchia per 7,4 milioni di euro. Bosphorus è un asset manager con masse gestite per circa 390 milioni di euro di cui 80% in fondi retail e 20% in masse istituzionali. Con l’acquisizione Azimut rafforza ulteriormente il posizionamento sul mercato turco con una market share del 2,5% e ora dispone di competenze nella gestione, nella distribuzione a privati e ai super ricchi, i cosiddetti Hnwi (High-net-worth individual). Intermonte giudica l’operazione positiva per il gruppo, soprattutto per il prezzo pagato inferiore al 3% delle masse gestite. «La redditività di Bosphorus non è stata indicata ma ci aspettiamo che sia positiva e che corrisponda a multipli pagati in linea o inferiori agli gli attuali multipli di Azimut (circa 16 volte il rapporto prezzo utili 2015)», spiegano, confermando la raccomandazione neutral con target price a 19 euro. Positiva anche Banca Imi che sul titolo ha un rating buy con target price a 22,35 euro. L’accordo annunciato ricorda le caratteristiche tipiche di espansione internazionale di Azimut , strategia basata su investimenti limitati e step-by-step. Tuttavia, la consideriamo come una mossa positiva in quanto l’accordo consente ad Azimut di raggiungere una quota di mercato del 2,5% (masse consolidate totali per 754 milioni al completamento dell’operazione per il gruppo in Turchia) in un Paese caratterizzato da una significativa penetrazione delle attività di asset management (22 miliardi di euro di asset under management a dicembre 2014, secondo Azimut , pari al 5 % del PIL del paese, di cui oltre il 90% investito in titoli di breve termine). «Sulla base di dichiarazioni del CEO Giuliani che accennano anche a prospettive di nuove operazioni in Brasile e in Australia nel 2015», concludono gli analisti di Banca Imi, «riteniamo che quest’anno la strategia di crescita internazionale di Azimut dovrebbe essere basata principalmente sul consolidamento della presenza del gruppo in tali mercati identificati come i più attraenti. Anche Banca Akros ha accolto con favore la notizia dell’espansione turca. «Questa è una notizia positiva a nostro avviso, anche se trascurabile. La Cina ha iniettato 50 mld di yuan Più liquidità alle banche La mossa della Banca centrale dopo i dati deludenti del pil nel 2014 Milano. Borse asiatiche volatili, oggi, in attesa della decisioni della Bce. Dopo una prima fase di contrattazione incerta, la Cina ha cominciato a prendere la strada giusta grazie alla decisione della Banca centrale di iniettare 50 miliardi di yuan (8 miliardi di dollari) di liquidità nel mercato. La mossa è stata letta dagli economisti come un anticipo di un prossimo allentamento della politica monetaria. Del resto il paese è cresciuto del 7,4% nel 2014, un ritmo mai così blando dal 1990. Nel frattempo il governo ha approvato la riforma del sistema pensionistico pubblico: +60% lo stipendio dei dipendenti dello stato, alte cariche comprese, in modo che inizino a contribuire al loro fondo pensione, fino ad ora a carico dei contribuenti. Alle ore 8 italiane, l’Hang Seng era positivo per lo 0,91%, Shanghai per lo 0,58%. Il Nikkei ha chiuso a 17.329,02 punti (+0,3%). La banca centrale cinese ha offerto al sistema creditizio 50 miliardi di yuan in pron- Per Akros cedola Tod’s più generosa Dopo la chiusura del mercato Tod’s pubblicherà i risultati sulle vendite del quarto trimestre 2014 che secondo il consenso di Bloomberg mostreranno una crescita annua del 2% a 220 milioni di euro. Più ottimista Equita che, confermando il rating reduce sul titolo e il prezzo obiettivo a 66 euro, si aspetta un fatturato di 224 milioni (+4%) nel trimestre e di 965 milioni per l’intero esercizio, in linea con i 967 milioni del 2013. Caute Mediobanca (rating neutral e target price a 76 euro) e Banca Akros (hold e target price a 80 euro) che per il quarto trimestre hanno previsto un giro d’affari di 218,4 milioni e di 216 milioni di euro, rispettivamente, preoccupati per i disordini a Hong Kong e che per gli analisti di Piazzetta Cuccia potrebbero avere determinato un calo delle vendite in Cina del 10% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima a 51 milioni di euro. Entrambe le banche hanno sottolineato la riapertura dei negozi in Madison Avenue, negli Usa, che unitamente al rafforzamento del dollaro dovrebbero avere impattato positivamente sui conti. Per Mediobanca le vendite in nord America dovrebbero essere salite negli ultimi tre mesi del 2014 del 2,4% a 24,7 milioni di euro. «Ci aspettiamo che il quarto trimestre mostri una performance in linea con i precedenti con una flessione del trend delle vendite degli store del 5% e delle vendite a parità di perimetro ad alta singola cifra. Gli ultimi dati ufficiali indicavano una contrazione del 7,8% nelle ultime 45 settimane fino al 9 novembre», hanno aggiunto gli esperti. Quanto ai dati relativi all’intero 2014, il broker ha previsto un fatturato di 959,4 milioni, in linea con il consenso di Bloomberg a 961 milioni, con un contributo di 601,4 milioni dal canale dos (-2,6%) e di 358 milioni dal wholesale (+2,4%). Sulla stessa lunghezza d’onda la stima di Banca Akros pari a 958 milioni di euro. In media i tre broker hanno poi previsto un utile netto di 106 milioni, un ebitda di 195,5 milioni, un ebit di 151 milioni e una posizione finanziaria positiva per 163 milioni di euro. Banca Akros ha comunque stimato per gli azionisti una cedola più generosa di 2,75 euro sul bilancio dello scorso anno dai 2,70 euro del 2013, che dovrebbe raggiungere i 3 euro quest’anno. disponibile su: ® classmeteo.com ti contro termine con scadenza 7 giorni ad un tasso del 3,85% contro quello ufficiale del 4,08%. L’ultima volta che aveva effettuato questa operazione era stato nel gennaio del 2014. Secondo gli esperti la mossa è stata fatta in previsione dei festeggiamenti per il Nuovo anno lunare, che avranno luogo a febbraio. Durante le feste, le banche hanno bisogno di maggiore liquidità perché la popolazione spende molto in regali e cene. Ma può essere anche un aiuto dopo che Shanghai ha perso oltre il 7% all’inizio della settimana. Secondo Caixin online, i 39 milioni di dipendenti pubblici cinesi avranno un aumento dello stipendio di almeno il 60% della loro paga base, come parte del programma di revisione del piano pensionistico. Fra questi vi sono anche le alte cariche dello Stato: il presidente Xi Jinping e il premier Li Keqiang vedranno salire i loro stipendi da 1,130 dollari al mese (7.020 yuan) a 1.833 dollari (11.385 yuan) a partire dal prossimo ottobre. Kepkler cauta sui ricavi di Intesa Kepler Cheuvreux è più cauta sui ricavi e gli accantonamenti di Intesa Sanpaolo, ma non ha dubbi sullo sviluppo della politica di dividendo. La banca d’affari in una nota di oggi, in vista dei conti che verranno pubblicati il prossimo 10 febbraio, ha tagliato le stime di utile per azione 2014 del 13% al di sotto di 0,11 euro per azione, in quanto ora assume un utile netto reported dell’intero esercizio a 1,46 miliardi di euro, mentre nel solo quarto trimestre 2014 lo vede a 256 milioni di euro (-47% trimestre su trimestre). Il taglio delle stime è dovuto principalmente a una riduzione dello 0,8% dei ricavi minori (principalmente net interest income ma anche trading income) e a un aumento dell’6,1% degli accantonamenti (144bps il costo del rischio rispetto ai 136bps precedenti). Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno infatti aggiunto tutti gli accantonamenti generici di 0,5 miliardi di euro rilevati dall’asset quality review nelle loro stime del quarto trimestre, mentre erano già state dedotte dalle stime sui coefficienti patrimoniali. Quanto alla copertura dei crediti problematici dovrebbe raggiungere il 48% alla fine di dicembre dal 47,2% di fine settembre 2014. Il broker ha anche abbassato le stime di eps adjusted 2015-2017 in media del 2,7%, ma il taglio è rilevante soprattutto sull’eps di quest’anno (-5,5%) a causa di un aumento del 2,7% degli accantonamenti (106bps il costo del rischio contro i 105bps precedenti) e di una riduzione dell’1,3% dei ricavi con un margine di interesse più basso dello 0,8% e con un contributo annuo di 150 milioni di euro dal fondo di risoluzione/fondi di garanzia dei depositi (da detrarre dai ricavi). Ora gli analisti di Kepler Cheuvreux si aspettano un rote rettificato per Intesa Sanpaolo del 7,5% quest’anno del 9,5% nel 2016. Nonostante il taglio delle stime di utile, gli esperti non hanno nessun dubbio sullo sviluppo della politica dei dividendi. Il Common Equity ratio phased-in di Intesa Sanpaolo a fine dicembre 2014 dovrebbe essere pari al 12,85% (13,3% a settembre), un forte punto di partenza verso l’obiettivo fissato dalla Bce per quest’anno: «ci aspettiamo che sia al di sotto del 10%», precisano gli analisti. Quindi gli esperti non hanno alcun dubbio sul pagamento di un miliardo di euro di dividendi quest’anno (stacco il 18 maggio), il che implica un payout ratio del 68%, 36bps di asset ponderati per il rischio (75% già maturati nei primi 9 mesi del 2014) e un rendimento del 2,3% (3,2% per l’azione di risparmio). giornali ClassTV msnbc (canale 27 digitale terrestre) ClassTV msnbc (interattivo) sito internet sito mobile iphone ipad blackberry samsung News Giovedì 22 Gennaio 2015 Il risparmio gestito vale l’1% del pil Un mercato gigantesco Il libro di Priore racconta la storia del settore e di tutti i protagonisti Milano. Un libro dedicato alla storia del risparmio gestito in Italia, che oggi vale l’1% del prodotto interno lordo del Paese. Il volume, in calce, ricorda i nomi di tutti i 7mila promotori finanziari ancora oggi in attività. «Il mercato... che non c’era» è stato scritto da Francesco Priore, ex docente di marketing all’università di Ferrara e uno dei massimi esperti in Italia del settore. Che nel volume di chiede: «Perché questa industria, che impegna 100mila persone, è tuttora ignorata e sottovalutata?» La prefazione al libro, edito da For Finance, è a cura di Luca Di Patrizi, direttore geneale di Pictet in Italia. Da non perdere in TV Distretto di Polizia– Class TV ore 20.40 In esclusiva su Class TV, il doppio appuntamento con la serie televisiva Distretto di Polizia 7. Ambientata all’interno del commissariato di Polizia, X Tuscolano, la fiction racconta le vicende di alcuni poliziotti romani impegnati nella ricerca di criminali, colpevoli di delitti efferati, rischiando la propria vita in nome della giustizia. Nel cast Francesca Inaudi, Enrico Silvestrin, Ricky Memphis e Giorgio Tirabassi. Lo Schiaffo – Class TV ore 22.35 Questa sera, in esclusiva su Class TV, l’appuntamento con Lo Schiaffo, il contenitore di infotainment, in onda tutti i giorni, con le notizie più rilevanti della giornata proposte attraverso la lettura offerta dalla Rete, dai social, dai nuovi media ma anche dalla tv tradizionale. Un meltingpot di fonti e voci per prendere a schiaffi l’informazione tradizionale. QUESTA SERA SUllE TV di CANALE 27* Canale 55 16.00 Tg Giorno 16.30 Tg Sport 18.00 I Cesaroni – Serie Tv 19.40 Law&Order – Serie TV 20.40 Distretto di Polizia 22.35 Lo Schiaffo di M. Gaiazzi 22.40 Law&Order – Serie TV * Qualora il canale non fosse visibile, occorre procedere con la risintonizzazione dei canali o rivolgersi a un antennista. 17.00 Alert Mercati 18.00 Report - Il Tg della Finanza Ospiti: A. Q. Curzio (Accademia dei Lincei), G. De Felice (Intesa Sanpaolo), F. Fois (Barclays), C. Imbriani (La Sapienza) 19.10 I Vostri Soldi di C. Signorile 20.00 Patrimoni Con J. Saggese 21.00 La Stanza dei Bottoni 17.00 Class Horse TV Live 17.30 Appennino Coast to Coast “Un avvincente viaggio sui monti dell’Appennino italiano” 17.50 Special Class: 2014 Best Racing Horses “Le storie e le imprese dei purosangue” 20.15 Lifestyle on tour 20.50 Rolex Grand Slam Canale 56 Oggi in onda dalle 17.00: Ride&Drive Un viaggio straordinario Design&Living My Tech La tecnologia utile Class Life Tg Il meglio del lifestyle Sapori&Profumi Enogastronomia 18.00 Fashion Dream 18.15 Full Fashion Designer, Le sfilate dei grandi stilisti 21.00 Breakout 22.00 Full Fashion Designer, Le sfilate dei grandi stilisti 22,.30 Fashion Dream domani in ufficio, macchina o motorino? ve lo dice classmeteo.com per 27.000 località italiane e 170.000 città del mondo
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