Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 BUFERA INFERMIERI I sindacati all’attacco: «Le indennità non si toccano» PAGINA 8 Lavoro, i nuovi concorsi Le occasioni in regione e i posti in Europa PAGINE 18 E 19 Anno XV numero 71 In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro Mafia, documento esclusivo: in Umbria fattura 445 milioni LUCCIOLI PAGINA 3 Export 2013: Perugia va (+8%), Terni invece crolla (-28,4%) La Bps passa a Banco Desio I commissari: la Scs resterà G. CASTELLINI PAGINA 28 SBARDELLA, FRATEPIETRO PAG. 5 Cronache Perugia, nasconde i soldi degli operai PAGINA 9 Auto fuori strada a Spina, muore 18enne PAGINA 8 Castiglione, eroina uccide un giovane PAGINA 8 Governo, le tredici mosse immediate per la ripresa Varato il decreto legge: da maggio stipendi più alti, Irap ed energia giù del 10 per cento COLETTA, SCALISE PAGINE 24 E 27 Perugia Elezioni a Terni Monteluce, la burocrazia Pressing di Forza Italia frena i lavori su Crescimbeni Cantieri a rilento per candidarsi a sindaco L. PARTENZI PAGINA 7 «Sì» alla nuova legge lettorale L’Italicum passa alla Camera, ma non incassa il pieno di voti: 356 favoreoli, 156 i contrari GIULI PAGINA 20 ADRENALINA UNIVERSITÀ: CDA, LA ROSA E LE SPINE di MARCELLA CALZOLAI CHIRI PAGINA 24 bbene, rumors ancora una volta smentiti. Nessun rinvio, la commissione incaricata di selezionare in base ai curricula i dieci candidati al consiglio di amministrazione dello Studium ieri ha proposto la sua rosa al rettore. (...) E GUALDO TADINO «Così ho ucciso Ofelia» Barbu confessa davanti al gip, ha colpito la ragazza alla testa e poi le ha tagliato la gola MAIORCA PAGINA 17 Proteste nell’aula di Montecitorio SEGUE A PAGINA 26 Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it umbria STUDIO Gli autori “Gli investimenti delle mafie”, è un report realizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per conto del ministero dell’Interno e finanziato dal Programma operativo nazionale sicurezza per lo sviluppo e dall’Unione europea Crimine e affari milionari, i numeri dei business “sporchi” in Umbria Crimine spa, il giro d’affari In Umbria i ricavi delle attività illegali ammontano a 445 milioni l’anno Droga, prostituzione, estorsioni e traffici illeciti: i business della “mala” CRIMINALITÀ I SOLDI DELLE MAFIE di ANDREA LUCCIOLI PERUGIA - Quasi mezzo miliardo di euro. Una cifra enorme. Ma illegale, dal primo all’ultimo centesimo. Questo è quanto vale il “malaffare” in Umbria secondo il rapporto “Gli investimenti delle mafie”, un report realizzato dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (all’interno del progetto del Centro interuniversitario “Transcrime”) per conto del ministero dell’Interno. Documento che mira a far luce sui tanti business della criminalità organizzata in Italia - e anche su base regionale - e che è stato finanziato dal “Programma operativo nazionale sicurezza per lo sviluppo” gestito dal Dipartimento di pubblica sicurezza. Oltre 400 pagine in cui vengono analizzati, tra gli altri, anche i flussi di denaro “illegale” che le organizzazioni malavitose si procurano grazie ai loro affari. Operazioni diversificate che vanno dalla prostituzione alla droga passando per il traffico illecito dei rifiuti e il contrabbando di armi. Nel rapporto vengono analizzate tutte questi voci per dare un quadro complessivo che fornisce numeri da capogiro: la malavita in Umbria è un’industria da oltre 445 milioni di euro che non paga le tasse I proventi maggiori dal mercato del sesso a pagamento Cannabis ed eroina sono le sostanze che fruttano più guadagni CRESCITA COSTANTE Aumento vertiginoso dei furti nelle abitazioni: +166% in un anno PERUGIA - Il numero di furti in appartamento in Italia ha subito un incredibile aumento negli ultimi anni. Così come emerge da rapporto del centro “Transcrime” dell’Università Cattolica di Milano e dell’Università degli Studi di Trento per conto del Ministero dell’Interno. I primi risultati emersi evidenziano come il fenomeno sia in crescita costante: nel 2012 si sono registrati in Italia circa 238.000 furti in abitazione denunciati dalle forze dell’ordine all’autorità giudiziaria registrando un aumento del 114% rispetto al 2004 e del 40% rispetto al 2010. Non solo. A sorpresa si è scoperto che l’Umbria è la regione dove l’aumento rispetto al 2004 è stato più rilevante (166%), seguita da Lombardia (156%), Toscana (141%) e Friuli Venezia Giulia (140%). Tutte le regioni hanno comunque registrato un incremento nei valori assoluti di questo reato. Le province dove maggiore è stato l'incremento siano Rovigo (237%), Forlì (232%), Mantova (228%), Terni (224%), Reggio Calabria (203%) e Milano (203%). e in molti casi va a distruggere il tessuto economico “legale”. Le attività illegali considerate nel rapporto sono quelle normalmente attribuite alle organizzazioni mafiose: sfruttamento sessuale, traffico illecito di armi da fuoco, droghe, contraffazione, gioco d’azzardo, traffico illecito di rifiuti, traffico illecito di tabacco, usura ed estorsioni. Non tutti i proventi del crimine finiscono però nei forzieri delle mafie, secondo il report, infatti, solo una quota che in media si aggira intorno al 40% dei “ricavi” criminosi, viene incassato dalle mafie. A quanto risulta, inoltre, le organizzazioni più attive sono Camorra e ‘Ndrangheta che conseguono quasi il 70% dei ricavi, Cosa nostra il 18% e via dicendo con gli altri gruppi. Veniamo ora all’analisi delle singole “voci” della premiata ditta Crimine&Co in Umbria con una premessa: i numeri riportati sono stime che si basano su approfondite ricerche e utilizzo di database provenienti dalle Istituzioni. Nel rapporto, inoltre, viene fornito un ricavo “massimo” e uno “minimo” per ogni attività, il “Giornale dell’Umbria” ha preso in considerazione la media tra queste due voci. Mercato della prostituzione. Lo sfruttamento della prostituzione si concretizza con l’assenza di autonomia della prostituta e con il controllo esterno esercitato da persone terze. Nel rapporto viene distinta la prostituzione di strada e quella al chiuso, sia negli appartamenti privati che nei luoghi pubblici. In Umbria la prostituzione è il business “principe” con un giro d’affari di circa 200 milioni di euro. Buona parte dei proventi vengono dalla prostituzione su strada. Traffico di armi. Si tratta un affare criminale “minore”, il traffico illegale di armi vale infatti 1 milione e 630mila euro in Umbria e riguarda soprattutto armi da fuoco. Mercato delle droghe. Il traffico degli stupefacenti, si legge nel rapporto, è quello che ha ricevuto maggiori attenzioni in questi anni tra studi e analisi su consumi, produzione e prezzi delle droghe. In Umbria la vendita delle sostanze vale oltre 90 milioni di euro. In cima alla lista delle sostanze più vendute c’è la cannabis che produce oltre 40 milioni di incassi, seguita poi da eroina (34 milioni) e cocaina (10 milioni), indietro anfetamine ed ecstasy. Mercato della contraffazione. Secondo il Regolamento CE n. 1383/3003 una merce è da conside- 3 rarsi contraffatta in tutti i casi in cui vi sia «stato apposto senza autorizzazione un marchio di fabbrica o di commercio identico a quello validamente registrato o che non possa essere distinto nei suoi aspetti essenziali da tale marchio di fabbrica o di commercio». Due sono i canali del mercato della contraffazione: uno primario, nel quale i capi falsi sono venduti a consumatori ignari, e uno secondario nel quale l’acquisto del bene contraffatto avviene con consapevolezza da parte dell’acquirente. In Umbria la contraffazione produce ricavi per 60 milioni di euro: 44 milioni da calzature e abbigliamento e poi orologi e gioielli (5,5 milioni), occhiali (4,5 milioni), giocattoli (1,6 milioni) scendere apparecchiature elettriche (1,5 milioni) e via dicendo. Gioco d’azzardo. Con il termine gioco d’azzardo si fa riferimento a diverse forme di gioco tra cui casinò, scommesse, lotterie e apparecchi da divertimento che distribuiscono premi in denaro (slot machine). In Italia, in seguito all’aumento esponenziale del “gioco legalizzato”, i proventi illeciti da gioco d’azzardo si sono ridotti negli anni e attualmente valgono poco più di 1 milione e 800mila euro. Traffico illecito dei rifiuti. Le attività illegali connesse al mercato dei rifiuti rientrano all’interno della cosiddetta criminalità ambientale e vanno dal deposito allo smaltimento illegale di rifiuti. Il business in regione produce circa 12,5 milioni. Traffico illecito del tabacco. Una delle principali attività illecite dietro il tabacco è il contrabbando, poi c’è la contraffazione, la produzione non L’usura frutta 32 milioni e coinvolge oltre 4mila famiglie costrette a rivolgersi agli strozzini dichiarata al fisco, l’acquisto in paesi con bassi livelli di tassazione per l’immissione poi in altri mercati e via dicendo. In Umbria gli affari illeciti fruttano 15,5 milioni. Usura. Gli strozzini, specie in momenti di crisi, fanno affari d’oro. In Umbria parliamo di un business da 32,91 milioni di euro, con oltre 4.100 famiglie coinvolte. Estorsioni. Il racket delle estorsioni è un’attività appropriativa di un’organizzazione criminale che possiede il controllo di un territorio e che ha come scopo quello di ottenere in maniera coatta - attraverso la propria capacità di persuasione intimidatoria - dalle imprese denaro o altre utilità. In regione il business delle estorsioni frutta 24,16 milioni. Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 4 umbria UMBRIA MOBILITÀ IL FUTURO Rebus contratti, vantaggi e sacrifici Domani arriva l’ad di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti. Integrativo, si cambia: modello Ataf (Firenze) anche in Umbria di ANDREA LUCCIOLI PERUGIA - Da domani dovremmo cominciare a chiamarla seriamente BusItalia Umbria. Alle 16,30, all’Hotel Brufani di Perugia, arriva infatti l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, per dare una veste “istituzionale” al passaggio di Umbria Mobilità nelle mani di BusItalia, la società del Gruppo Fs che ha acquistato il 70% delle azioni di UM. L’incontro è stato intitolato “Nuovo assetto societario dell’azienda regionale di trasporto pubblico” e oltre a Moretti vedrà la partecipazione degli assessori provinciali perugini Luciano Della Vecchia e Domenico De Marinis, del sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, di quello di Terni, del collega spoletino Daniele Benedetti del presidente della Provincia di Terni, Feliciano Polli. Dopo la stretta di mano in azienda, con tanto di firma sugli atti notarili, arriva così l’occasione “pubblica” di mostrare agli umbri cosa c’è nel futuro del trasporto regionale. Per quanto riguarda il presente, invece, soprattutto alla voce lavoratori, le incertezze vanno di pari passo con le sicurezze. Buste paga e contratto integrativo. Nel futuro di Umbria Mobilità c’è il modello Ataf. BusItalia, infatti, si appresta ad applicare anche all’azienda regionale umbra quanto già fatto, non senza difficoltà, a Firenze. L’ad di BusItalia, Renato Mazzoncini, ha già avuto i primi incontri in sede cercando di spiegare cosa accadrà nei prossimi mesi. Di certo, come già avvenuto altrove per le altre acquisizioni di BusItalia, verrà azzerato l’attuale contratto integrativo. L’intenzione del nuovo socio di L’appuntamento di domani maggioranza, infatti, è quella di apall’Hotel Brufani plicare a tutte le sodi Perugia con il numero cietà del gruppo, la uno di Ferrovie dello stessa contrattazione Stato, Mauro Moreti di secondo livello. Questo comporterà alcune novità, ma i sindacati umbri sono abbastanza sereni: la produttività dei lavoratori di UM è stata sempre considerata molto alta rispetto alle buste paga, e questo è un ottimo punto di partenza per evitare “brutte sorprese”. A Firenze, infatti, i dipendenti hanno dovuto incassare 16,30 Il nuovo “standard” BusItalia L’arrivo del nuovo socio servirà a garantire stipendi e livelli occupazionali, ma porterà anche delle novità: aumenteranno i riposi all’anno (84) e il “nastro” giornaliero fino a 9 ore e mezzo Un autobus di Umbria Mobilità un taglio degli stipendi di circa 300 euro. Ma le situazioni di partenza, è bene sottolineare, erano molto diverse. Venendo al contratto integrativo, invece, i vantaggi potrebbero essere superiori agli svantaggi. Di certo si lavorerà qualche ora in più a settimana (da 36 a 39), con un allungamento del nastro quotidiano fino ad un massimo di 9 ore e mezzo, ma ci saranno più riposi che passeranno dagli attuali 52 a 84 annuali secondo le prime indicazioni e con 25 giorni di ferie. Per quanto riguarda gli esuberi, invece, tolta qualche posizione a rischio nell’area dirigenti, per gli autisti non dovrebbero esserci preoccupazioni. Il numero dei conducenti umbri dei bus, sostengono i sindaca- ti, è inferiore alle reali necessità dell’azienda. Questo potrebbe significare due cose: che verranno ridotti gli straordinari e che, nel caso di una diminuzione dei servizi, non ci saranno contraccolpi nell’assorbire i tagli a livello di personale. Nel caso in cui si decida di seguire il modello Ataf - ovvero la strada che al momento sembra la più plausibile - verranno avviate delle trattative tra la nuova proprietà e i sindacati per arrivare ad una bozza d’accordo da sottoporre poi ai lavoratori. Salvaguardare stipendi e livelli occupazionali non sarà “indolore”, ma c’è chi sostiene che i benefici saranno superiori ai sacrifici. A Firenze, inoltre, c’è pure scappato un “premio” da 800 euro. Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria umbria 5 Bankitalia ha scelto Banco Desio Bps sarà capofila del gruppo brianzolo per il Centro Italia, Scs non verrà sciolta I commissari: a maggio il nuovo Cda, c’è spazio anche per investimenti umbri BANCA POP. SPOLETO - «Il Banco di Desio annuncia che, in data odierna, ha ricevuto dai commissari straordinari della Banca Popolare di Spoleto comunicazione che l’offerta vincolante presentata in data 5 dicembre 2013 da Banco Desio è risultata la più idonea a conseguire gli obiettivi di risanamento della Banca Popolare di Spoleto». Sono appena passate le 19 quando lo stesso istituto brianzolo lancia on-line questa comunicazione. Ma già da un’ora si attende l’ufficializzazione di ciò che ormai da un mese tutti sanno: Bankitalia, seguendo la linea con la quale sta orientando la riaggregazione del sistema finanziario italiano (sono 12 gli istituti di credito commissariati) ha scelto di “affidare” Bps ad una banca più grande. La Banca Popolare di Spoleto, dunque, passa in mani lombarde. In che misura avverrà questo controllo è in parte ancora da decidere. Come conferma la stessa comunicazione dell’istituto guidato dal presidente Agostino Gavazzi: «Banco Desio - si legge ancora nella nota - è stato, pertanto, invitato a prendere contatti con i commissari straordinari per la definizione del contratto d’investimento che delineerà, nel dettaglio, le modalità tecÈ stato Boccolini a dare niche di realizzazione l’annuncio ai sindacati dell’operazione e i principali aspetti concernenti il progetto di aggregazione. I dipendenti A seguito della firma del contratto d’investimento, Boccolini prenderanno il via le attiviha assicurato che tà relative agli iter autorizverranno mantenuti zativi nei confronti delle diverse Autorità di Vigigli attuali livelli lanza competenti». Insomoccupazionali ma, quel che è certo, al momento, è che il controllo di Bps sarà in mano a Banco Desio. Tutte da definire, invece (a questo punto con gli stessi vertici brianzoli, oltre che con Bankitalia) le questioni relative al futuro della Spoleto Credito e Servizio (che conta quasi 20mila investitori), alle quote in mano a Montepaschi ed a possibili ingressi di altri soci. L’incontro con i sindacati. Domande alle quali, in parte, ha risposto il commissario Giovanni Boccolini, nell’incontro avuto con i rappresentanti sindacali convocati nel tardo pomeriggio a Palazzo Pianciani. Boccolini, in realtà, non ha mostrato tutte le carte dell’accordo. Ha però lasciato intendere che Spoleto sarà capofila del Gruppo Desio per il centro Italia, con il marchio spoletino da subito anche nelle filiali laziali dell’istituto lombardo. Ed ha assicurato che Desio confermerà gli attuali assetti occupazionali (oltre 800 i dipendenti) di Bps. La capitalizzazione. Boccolini non ha invece dato i numeri dell’operazione. Ha detto che l’aumento di capitale sarà «adeguato al rispetto dei parametri patrimoniali». Secondo Radiocor, la capitalizzazione che sarà sottoscritta dal nuovo socio di riferimento sarà intorno ai 140 milioni. Il commissario ha poi parlato di un possibile spazio, come soci di minoranza, anche per investitori locali; quelli che hanno già manifestato interesse per la Bps, attraverso la cordata Clitumnus, ma eventualmente anche altri imprenditori umbri. Scs. La Spoleto Credito e Servizi non sarà sciolta. Resterà come socio di minoranza. L’ipotesi è lasciare ai soci della cooperativa ex (a questo punto) controllante circa il 10% delle quote Bps, ma molto dipenderà dalle modalità con le quali avverrà l’aumento di capitale. Anche perché è ancora aperta la trattativa con Montepaschi, che detiene un quarto della Popolare Spoleto. I tempi. Secondo il percorso delineato da Boccolini, il nuovo corso di Bps prenderà il via entro la fine di maggio, con l’assemblea dei soci, la capitalizzazione e la scelta del nuovo consiglio di amministrazione. Entro luglio (ma qui la previsione è legata a vari nodi da sciogliere) potrebbe concludersi il commissariamento della Spoleto Credito e Servizi. SPOLETO di MASSIMO SBARDELLA e SARA FRATEPIETRO Palazzi della finanza Sopra (in primo piano sulla destra), palazzo Pianciani, sede della Banca Popolare di Spoleto, ed a sinistra il quartier generale della controllante Spoleto Credito e Servizi; sotto, Palazzo Koch, sede della Banca d’Italia LA “STORIA” DEL COMMISSARIAMENTO PERUGIA - Ecco la “storia” di quest’ultimo anno della Banca Popolare di Spoleto in amministrazione straordinaria. 8 febbraio 2013 - Il ministro delle Finanze, con decreto, dispone, su proposta della Banca d’Italia, lo scioglimento degli organi amministrativi e di controllo della Banca Popolare di Spoleto e della controllante Spoleto Credito e Servizi. Contestualmente Bankitalia nomina commissari straordinari di Bps ed Scs Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile. 12 febbraio 2013 - I commissari straordinari si insediano ufficialmente a Spoleto. «La clientela - scrivono - potrà, con rinnovata fiducia, continuare a rivolgersi agli sportelli della banca, che prosegue regolarmente la propria attività». Francesco Tuccari viene sospeso dalle funzioni di direttore generale Bps. 21 febbraio 2013 - Bankitalia comunica che le risultanze degli accertamenti ispettivi condotti in Bps costituiscono motivo ostativo all’aumen- to di capitale deliberato dall’Assemblea dei soci il 10 agosto 2012. 3 maggio 2013 - Viene chiuso il rapporto di lavoro col dg Tuccari. 18 settembre 2013 - I commissari conferiscono alla Lazard l’incarico per l’assistenza nella selezione di investitori nel capitale Bps. 21 ottobre 2013 - Il Tar del Lazio respinge il ricorso contro il commissariamento di Scs. 5 dicembre 2013 - Al termine delle due diligence, a presentare offerte per Bps sono Banco Desio e della Brianza e la società Clitumnus. 12 febbraio 2014 - Respinto dal Tar del Lazio uno dei quattro ricorsi contro il commissariamento di Bps. 5 febbraio 2014 - Il ministero delle Finanze proroga di sei mesi l’amministrazione straordinaria di Bps e di un anno quella di Scs. 11 marzo 2014 - Il Tar del Lazio respinge anche gli ultimi tre ricorsi contro il commissariamento Bps. 12 marzo 2014 - Borsa Italiana comunica che Bankitalia ha ritenuto più idonea l’offerta di Banco Desio. Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria perugia La burocrazia frena Monteluce IN BREVE Via Morettini Lavori di ripristino del piano viario PERUGIA - Cominceranno nei prossimi giorni i lavori di ripristino dei piani viari di Via Morettini e Via Frenguelli. La giunta ha approvato la pratica presentata dall’assessore Ilio Liberati (Infrastrutture). Un intervento ritenuto «prioritario» per una spesa di 180.000 euro. Manca la formalizzazione degli accordi con Asl e Adisu, rallentati i cantieri del nuovo quartiere di LARA PARTENZI PERUGIA - Quando la burocrazia ferma i cantieri. O almeno li rallenta. Succede a Monteluce, dove i lavori per la costruzione del nuovo quartiere cittadino che nascerà dalle ceneri dell’ex area ospedaliera cittadina, stanno frenando proprio a causa delle scartoffie. Precisiamo che il mega-cantiere va avanti, ma come spiega Luca Panizzi, Fund manager Italy di Bnp Paribas, la società che gestisce il progetto, si è deciso di tirare il freno a mano a causa della mancata formalizzazione degli accordi tra la Regione da una parte, e la Asl e l’Adisu dall’altra. Accordi che prevedono l’insediamento della Asl nell’ex padiglione ospedaliero, dove come da progetto verrà realizzata la “Casa della salute”, e la realizzazione di alloggi per studenti in un altro edificio, dove gli interventi previsti sono Parla il neopresidente Atc 1, Cruciani: iniziate le azioni di rilancio e razionalizzazione PERUGIA - «Con l’insediamento del comitato di gestione dell’Ambito territoriale di caccia di Perugia 1, caratterizzato, nostro malgrado, da vicende di cronaca legate all’ex presidente, è iniziata un’intensa attività per rilanciare il territorio di competenza, ormai incapace di rispondere alle esigenze sia del mondo venatorio che di quello agricolo e ambientalista». Così, dopo il rinnovo delle cariche, il presidente del nuovo comitato, Igor Cruciani. già stati realizzati al 60 per cento, in seguito a quanto concordato con Adisu (Agenzia per il diritto allo studio universitario). In entrambi i casi gli accordi non sono stati formalizzati, pertanto, «pur non essendoci criticità dal punto di vista della realizzazione dei lavori», precisa Panizzi, si è deciso di rimodulare la tempistica degli interventi: «Confermiamo i progetti sulla prima piazza, per la quale i cantieri vanno avanti come da tabella di marcia. Diversamente, per la seconda piazza, dopo aver accelerato per Questa sera Le telecamere di Santoro al mercato coperto Dall’alto L’area dove sta sorgendo la Nuova Monteluce mesi ora siamo costretti a fare il percorso inverso. Almeno fino a quando non saranno formalizzati gli accordi, che ovviamente non WEB Vinti: Umbria pioniera in materia di leggi PERUGIA - «Oggi, che si celebra il venticinquesimo compleanno della rete, è opportuno ricordare l’importantissimo passo fatto dall’Umbria che ha approvato la prima legge regionale per le infrastrutture tecnologiche». Lo ha detto ieri l’assessore regionale alle Infrastrutture tecnologiche Stefano Vinti. Case popolari, c’è il nuovo regolamento La Giunta dà l’ok. Novanta giorni per le graduatorie PERUGIA - Ha ricevuto il parere positivo della Giunta, lo schema di regolamento comunale attuativo della legge regionale sulle procedure per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Per l’assessore Ilio Liberati (Edilizia pubblica e privata) si tratta di «un importante passo avanti nella disciplina organica del settore dell’edilizia residenziale sociale. Il Comune di Perugia, primo in Umbria, ha voluto accelerare la predisposizione della pratica per la sua 7 approvazione in Consiglio comunale, a poche settimane di distanza dalla pubblicazione del regolamento regionale». Si tratta di «una scelta politica chiara e determinata da parte dell’Amministrazione - prosegue Liberati - che cerca di rispondere in tempi certi e celeri ad esigenze vere dei cittadini. Il diritto alla casa è un ambito molto sensibile, soprattutto in questa fase difficile, con povertà in aumento e famiglie sempre più bisognose di alloggi pubblici». Il documento tiene conto delle no- mettiamo in discussione». Si tratta di un iter burocratico di valenza economica, ma anche progettuale, «necessario» per «congelare i progetti» e, nel caso della Asl, per avviare i cantieri. I titoli abilitativi già ci sono. In mancanza di questo passaggio formale, «sono stati messi in stand by i potenziali interessi commerciali manifestati dai privati sulla seconda piazza, perchè senza l’insediamento delle funzioni di pubblica utilità quest’ultima rimarrebbe deserta», conclude Panizzi. vità introdotte in materia con legge regionale, tra cui l’introduzione dei nuovi concetti di “alloggio sociale” e “servizio abitativo” previsti dalla normativa nazionale per definire le caratteristiche e i requisiti del patrimonio pubblico ed esentarlo dagli aiuti di Stato; l’adozione del sistema Isee in luogo del reddito, per verificare la capacità economica dei nuclei familiari; la possibilità di far emanare i bandi biennali dall’unione speciale dei comuni laddove presente; la modifica di alcuni punteggi per la predisposizione delle graduatorie, nonché dei tempi di approvazione di quest’ultime (90 giorni dalla scadenza dei bandi); la composizione delle commissioni comunali di assegnazione; le nuove modalità e procedure per il subentro e la mobilità degli assegnatari; una quota di punteggio per la selezione delle domande a disposizione del Comune. PERUGIA - Servizio Pubblico, il programma di La7 di Michele Santoro, sarà in collegamento in diretta dal mercato coperto di Perugia questa sera a partire dalle 21. Il giornalista Stefano Maria Bianchi incontrerà i giovani di “Umbria grida terra”, la mostra mercato organizzata dall’associazione Progetto Paul Beathens. Durante la puntata i giovani agricoltori e studenti dell’associazione discuteranno con gli ospiti in studio di lavoro ed economia traendo spunto dal Jobs Act del governo Renzi. Per l’occasione l’amministrazione comunale ha concesso l’apertura serale al pubblico del mercato coperto che, oltre alla diretta, ospiterà a partire dalle 17 le bancarelle dei produttori locali con degustazioni, aperitivo e cena. Umbra Acque Interruzioni del servizio causa lavori PERUGIA - Umbra acque, la società che gestisce il Servizio idrico integrato, informa che per lavori di manutenzione che verranno effettuati dalle 8 di domani alle 8 di sabato, potrebbero verificarsi cali di pressione e temporanee interruzioni di servizio nelle seguenti zone: Fratticiola Selvatica, Castellaccio di Piccione, le zone alte di Montelaguardia, a Perugia, ed anche a Villa Pitignano, Monteverde (Valfabbrica), Petroia Belvedere e Scritto e S.Cristina (Gubbio). Al momento del ripristino del servizio l’acqua potrebbe essere caratterizzata da fenomeni di torbidità. Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria perugia Nasconde i soldi degli operai Evasione fiscale, sequestrati 130mila euro ad un imprenditore PERUGIA - Denaro depositato sui conti correnti e obbligazioni per un valore complessivo di circa 130 mila euro sono stati sequestrati dalla compagnia di Perugia della Guardia di finanza a un imprenditore locale operante nel settore del commercio e posa in opera di segnaletica stradale. A carico dell’uomo le Fiamme gialle hanno rilevato l’omissione del versamento delle ritenute fiscali trattenute per due anni sulle busta paga dei dipendenti. Per un importo - riferisce la Guardia di finanza - appunto di circa 130 mila euro. In base agli accertamenti della Guardia di finanza la procura della Repubblica ha chiesto e ottenuto dal gip il decreto di seque- Guardia di finanza stro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente (una volta appurati i fatti il patrimonio entrerebbe nella disponibilità dello Stato». Per quel che concerne gli aspetti squisitamente fisca- li invece le fiamme gialle hanno segnalato l’amministratore della società all’autorità giudiziaria per l’omesso versamento di ritenute certificate. L’attività delle Fiamme gialle rientra «nel quadro dell’intensificazione delle attività a contrasto dell’evasione e elusione fiscale nei confronti di soggetti connotati da maggiore pericolosità fiscale» si legge in una nota del corpo Universitari e città, le critiche non mancano PERUGIA - Nella serata di martedi, nel corso dell’evento “Focus su Perugia” svolto presso la Sala dei Notari, l’associazione culturale “Fuori Sede” ha presentato i risultati di un questionario rivolto a 500 studenti dell’università di Perugia che aveva come obiettivo principale quello di effettuare un’analisi sulla vivibilità e potenzialità del territorio e dell’ateneo. All’incontro erano presenti prefetto, questore, sindaco, la vice presidente della Regione Casciari, l’amministratore dell’Adisu Oliviero e la professoressa Martellotti, delegata del Rettore. I temi trattati sono stati tanti ma trasporti e sicurezza si sono dimo- strati quelli più sentiti dai giovani. Dai risultati del questionario è emerso che nel complesso 1 giovane su 2 si ritiene appena sufficientemente soddisfatto della città. Ben 7 studenti su 10 reputano insufficiente o appena sufficiente il servizio di trasporto pubblico cittadino. uno studente su due utilizza prevalentemente l’autobus per gli spostamenti in città, il 30% si muove a piedi, il 19% con auto e moto e soltanto il 5% (25 persone su 500) utilizza il minimetrò. E quando si parla di parcheggi la musica non cambia, arrivando a toccare l’88% di insoddisfazione per la disponibilità, i costi e i servizi offerti. Pietramelina, Gesenu replica a Monni «Nessun mistero, ecco perché si muovono mezzi» PERUGIA - Gesenu replica alle segnalazioni del consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, Massimo Monni, relative a «misteriosi» transiti di automezzi segnalati nell’area di Pietramelina. «Nel sito indicato spiega l’azienda - è attivo un impianto di compostaggio nel quale viene regolarmente conferita frazione organica, proveniente dalla raccolta differenziata, trattata con uno specifico processo di produzione per ottenere compost di qualità. Gli scarti derivanti dalla lavorazione, a seguito di tale procedimento selettivo, a loro volta, debbono essere necessariamente movimentati in altre sedi; nell’area - prosegue Gesenu - esiste la discarica di Pietramelina, nella quale il conferimento dei rifiuti è cessato l’8 agosto scorso, nel frattempo sono in corso le opere di copertura. Per questo - conclude Gesenu - nonostante la chiusura della discarica, permangono movimenti giornalieri di vari automezzi». Sul versante sicurezza, il 68 per cento degli intervistati ritiene pericolosa la città di notte soprattutto nelle zone del centro. E in molti lamentano la scarsa presenza di aree ricreative e contenitori culturali, utili per un’integrazione con la città. Una mancanza di integrazione testimoniata dal fatto che la metà degli intervistati dichiara che non è mai stato al cinema nel mese che ha pre- ceduto l’intervista. Scarso l’interesse per il teatro, “snobbato” dall’87% degli intervistati. Esigua la partecipazione alle attività sociali, politiche e di volontariato. Andare a cena fuori e praticare sport risultano i passatempi preferiti. Il 77% degli studenti frequenta pizzerie o ristoranti almeno una volta al mese, il 56% fa attività sportiva almeno una volta a settimana. 9 Denunce per gli assegni rubati Fugge alla vista degli agenti, era uno scippatore ai domiciliari PERUGIA - È di un arresto e due fermi il bilancio dei controlli svolti dalla polizia nel centro storico di Perugia e nel quartiere di Ponte San Giovanni. Servizi che sono stati disposti dal questore Carmelo Gugliotta ed attuati dalle volanti e dai poliziotti di quartiere con l’ausilio del reparto prevenzione crimine Umbria-Marche. Gli agenti hanno arrestato un marocchino di 29 anni per essere evaso dagli arresti domiciliari per una serie di scippi. Appena ha visto un poliziotto si è dato alla fuga. È stato bloccato al termine di un breve inseguimento nei pressi di piazza Partigiani, nell’androne dello stabile dove si trova l’appartamento in cui doveva essere detenuto per una serie di scippi commessi in centro storico. RICETTATORI IN HOTEL Nella stanza d’albergo di due albanesi, la polizia ha, invece, trovato due blocchetti di assegni bancari e vari monili risultati frutto di due recenti furti in abitazione. Gli agenti hanno, inoltre, sequestrato a uno degli stranieri, notati nei pressi di un bar di Ponte San Giovanni, tre involucri in cellophane contenenti circa quattro grammi di cocaina. I preziosi recuperati sono stati subito restituiti ai proprietari. I due albanesi sono stati, invece, sottoposti a fermo per ricettazione e denunciati per detenzione di droga a fini di spaccio. POLITICA Pd e Forza Italia, movimenti pre-voto Fioroni pone le condizioni a Boccali. I berlusconiani varano il coordinamento PERUGIA - Movimenti all’interno dei due principali partiti, Pd e Forza Italia, in vista delle elezioni amministrative di maggio. Nel Pd, all’indomani delle primarie, c’è stato un incontro tra il sindaco Wladimiro Boccali, la sfidante sconfitta Anna Rita Fioroni e il segretario comunale Francesco Giacopetti. Un incontro «chiarificatore» nel quale Fioroni ha chiesto «agibilità politica» e ha detto di attendersi una «proposta ufficiale. Valuterò -conclude Fioroni in maniera che lascia aperte le porte a qualsiasi tipo di esito - se ci sono le condizioni, un percorso programmatico, nell’interesse della città e dei concittadini. Ritengo sia arriva- to il momento di un confronto concreto che valorizzi il 40% dei consensi ottenuti (alle primarie) in funzione delle prossime amministrative» Passando alla destra, il coordinatore comunale di Forza Italia, Massimo Perari, ha nominato i 13 membri che insieme ai consiglieri comunali e ai due vice coordinatori costituiranno il coordinamento comunale: Barbara Goracci, Giancarlo Giovanognoni, Francesco Tordelli, Francesca Spazzino, Cristina Bruciati, Andrea Riberti, Stefania Sotgia, Andrea Pierozzi, Mario Fiandrini, Renzo Tenerini, Orlando Rapetti, Riccardo Mencaglia e Fabrizio Tassini. «A breve - dice Perari - il coordinamento si riunirà per approvare il progetto per Perugia 2014/2019 in fase di ultima stesura, ma fin da ora possono essere anticipati due priorità: sicurezza e previsione di una riduzione consistente delle tariffe dei servizi ed una conseguente revisione delle convenzioni tra il Comune e le Società che svolgono tali servizi». In merito ai ritardi nella scelta del candidato sindaco, «gli organi del partito - conclude Perari - stanno analizzando il quadro politico determinatosi a seguito delle primarie del Pd che hanno notevolmente indebolito il sindaco. Le indiscrezioni uscite in questi ultimi giorni, tali restano». SERVIZIO NECROLOGI 075 395041 075 395043 E’ mancata all'affetto dei suoi cari all'età di anni 88 Ieri, è mancata all’affetto dei suoi cari all’età di anni 92 E’ mancata all'affetto dei suoi cari all'età di anni 88 LUCIA SUBRIZI ERSILIA TRUFFARELLI BRUNA GRADASSI VED. BRUNELLI Ne danno il triste annuncio il fratello Sandro, i nipoti Armanda, Riccardo, Marco, Simona, Nicoletta, Francesca ed i parenti tutti. VED. FAINA Ne danno il triste annuncio il figlio Roberto, la nuora Luisa, il fratello Vincenzo ed i parenti tutti. Perugia, 13 Marzo 2014 I funerali avranno luogo oggi Giovedì alle ore 10,30 nella Chiesa Parrocchiale di Monteluce. Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel cimitero di Perugia. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta Perugia, 13 Marzo 2014 I funerali avranno luogo oggi Giovedì alle ore 15,00 nella Chiesa Parrocchiale di San Costanzo. Dopo le esequie la cara salma verrà tumulata nel cimitero di Perugia. Ne danno il doloroso annuncio i figli Alvaro e Paolo, le nuore Daniela e Raffaella, i nipoti Fabrizio, Francesco, Susanna e Davide, il cognato Dino, le cognate Assunta, Lucia e Annetta, Cornelia ed i parenti tutti. Miralduolo, 13 Marzo 2014 NON FIORI MA OPERE DI BENE I funerali avranno luogo oggi Giovedì alle ore 15,00 nella Chiesa Parrocchiale di Miralduolo. Dopo il rito funebre seguirà la tumulazione nel Cimitero di Brufa. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta E’ mancato all’affetto dei suoi cari all’età di anni 98 NAZARENO FATIGONI Ne danno il triste annuncio la moglie Onelia, la figlia Giuliana, il genero Mario, i nipoti Francesco, Nicola ed i parenti tutti. Ponte San Giovanni, 13 Marzo 2014 I funerali avranno luogo oggi Giovedì alle ore 16,00 nella Chiesa Parrocchiale di Ponte San Giovanni. Dopo le esequie la cara salma verrà tumulata nel Cimitero di Piscille. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto al caro estinto LE NECROLOGIE SI RICEVONO ENTRO LE ORE 17.00 Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 12 città di castello Redazione Tel. 075 8522268 Fax 075 8552693 [email protected] www.giornaledellumbria.it Strade più sicure, via agli interventi IN BREVE Umbertide «Rifiuti, il Comune faccia chiarezza» Comune, tempi ridotti per la gara di affidamento dei lavori previsti Investimento da 450mila euro di MIRNA VENTANNI CITTÀ DI CASTELLO - Aveva annunciato tempi celeri per gli interventi di miglioramento alla viabilitàa Città di Castello, l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Massetti. E la promessa sembra che sia stata mantenuta, tempi burocratici permettendo. Di certo l’Amministrazione non ha perso tempo ed ha già provveduto ad individuare i criteri e le procedure di gara che disciplineranno l’individuazione per l’affidamento dei lavori relativi agli interventi di miglioramento ed adeguamento della viabilità ciclopedonale e veicolare nella circonvallazione del capoluogo. Si procederà mediante una «procedura negoziata», attraverso gara informale, «con semplificazione dei procedimenti e relativa riduzione dei tempi d’affido - spiega Massetti - al fine di permettere l’esecuzione dell’opera con tutta la sollecitudine possibile». L’obiettivo dell’assessore è quel- San Giustino Verso il voto Primarie centrosinistra, in lizza quattro candidati SAN GIUSTINO - Sono quattro, almeno fino ad oggi, i candidati per le primarie di coalizione del centro sinistra nel Comune di San Giustino. L’appuntamento è per il 30 marzo, ma bisognerà attendere fino a maggio per scoprire chi prenderà il posto di Fabio Bruschi, primo cittadino del comune per dieci anni. Due i nomi che sono candidati della lista del Partito Democratico: Paolo Fratini, ex sindacalista, e l’attuale assessore al Bilancio, commercio, cultura e Pari opportunità della, Stefania Ceccarini. Il terzo nome, invece, esce dalle file di Rifondazione Comunista: si tratta di Massimiliano Manfroni, anche lui attivo nell’attuale Giunta Bruschi e a capo degli assessorati alle Politiche scolastiche, sociali, del lavoro e all’integrazione. Il quarto candidato, per i Socialisti, è l’attuale consigliere comuale Roberto Panico. C'è ancora tempo, però, per proporre altri nomi poichè è il 18 marzo il termine ultimo per potersi candidare alle primarie di coalizione del centro sinistra. Chiunque, raccogliendo per la propria candidatura sessanta firme, può aspirare a sfidare i quattro nomi certi e a diventare il candidato a sindaco del centro sinistra sangiustinese. lo di «sviluppare e rafforzare la sicurezza stradale, una finalità prioritaria». Il progetto, che è stato approvato grazie ad un bando regionale che rientra nel programma annuale del Piano nazionale per la Sicurezza stradale, andrà a sanare «situazioni di criticità sia per la circolazione veicolare che pedonale, in un’area ad altà intensità di traffico come quella che costeggia le mura». Nelle vicinanze, infatti, ci sono scuole, uffici ed attività commerciali. L’investimento è di 450mila euro, di cui 270mila coperti da contri- A Città di Castello lavori per la messa in sicurezza delle strade buto regionale e i rimanenti 180mila come quota di cofinanziamento comunale, tramite mutuo contratto con la Cassa depositi e prestiti. TRA VIA FORLANI E IL CENTRO Umbertide, niente barriere architettoniche UMBERTIDE - Le barriere architettoniche saranno eliminate ad Umbertide. L’amministrazione ha approvato il progetto che interesserà l’area tra via Forlanini e il centro. Saranno azzerati i centimetri in corrispondenza degli attraversamenti pedonali e creati parcheggi per portatori di handicap. La scalinata che collega piazza del Mercato alle piazze avrà un corrimano. Tesoretto da 3 milioni, i possibili impieghi L’Amministrazione Bacchetta studia le ipotesi CITTÀ DI CASTELLO - Il Comune tifernate è destinatario di un lascito di oltre 3 milioni di euro: quello delle sorelle Mariani. A comunicarlo ufficialmente è stato il sindaco Luciano Bacchetta al consiglio comunale. Bacchetta ha reso noto di essersi incontrato con il nipote delle generose signore scomparse da circa un decennio che decisero di lasciare 3milioni e 800mila euro al Comune e a quello che era l’ente ospedaliero a fini sanitari. Parte della cifra originaria è stato speso per gli onorari dei professionisti coinvolti nel testamento, ma la somma che entrerà nelle casse comunali sarà comunque consistente. La destinazione d questi 3milioni di euro, per volontà delle sorelle Mariani, sarà decisa insieme all’Usl 1. «Tutto il consiglio comunale sarà coinvolto in questa scelta - ha affermato Bacchetta - dando alcune linee di indirizzo per l’utilizzo delle risorse». Nell’incontro con il sindaco il nipote delle donne ha avanzato una sola richiesta: che l’amministrazio- Marciapiedi e viali saranno messi in sicurezza, gli avvallamenti e le erosioni verranno eliminati e saranno realizzati percorsi pedonali pavimentati nei tratti ancora inghiaiati. Il passaggio sarà reso più tranquillo anche per i disabili, con l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche e la realizzazione di rampe di raccordo con il piano della carreggiata stradale. Inoltre, per scongiurare l’investimento di pedoni di notte, gli attraversamenti pedonali saranno illuminati con luci a led alimentati tramite fotovoltaico. ne dedichi alla donazione un’iniziativa in consiglio comunale. «Un atto doveroso», ha detto Bacchetta. Cosa fare o come investire questi soldi? Il capogruppo del Polo Tifernate Cesare Sassolini ha proposto la possibilità di formare una Onlus «affinché - ha detto - questa cifra possa essere nel tempo produttiva per la collettività». Sassolini ha proposto un investimento in titoli di Stato che renderebbe 100mila euro l’anno con la cifra donata. Il sindaco Bacchetta ha però precisato che la somma non è ancora nelle casse comunali ed ha ribadito l’intenzione di coinvolgere il consiglio comunale riguardo alla destinazione delle risorse. «Faremo la nostra valutazione - ha chiarito - tenendo conto dei desideri espressi delle due generose signore e costruendo, quindi, un percorso lineare, con il massimo coinvolgimento di tutti». UMBERTIDE - Il vice presidente del consiglio regionale, Andrea Lignani Marchesani, interviene sul triangolo Gesenu-Umbertide-Sogepu e critica le scelte dell’Amministrazione di Umberdite, che «preferisce polemizzare piuttosto che far chiarezza sulla gestione dei rifiuti in città». Lignani fa riferimento alla risposta data dalla Giunta umbertidese ad un’interrogazione sulla proroga di 2 mesi a Gesenu del servizio raccolta rifiuti in città. «Una sentenza del Consiglio di Stato dice - ha costretto il Comune ha ritirare l’assegnazione del servizio alla ditta perugina, dovendo darne a Sogepu la gestione. Umbertide ha stabilito che necessita di ben 2 mesi per verificare le carte e dare all’impresa vincitrice la gestione del servizio, quando realtà analoghe in Toscana in 30 giorni hanno condotto la transizione». Lega Nord «Pozzi privati, riattivare i contratti» CITERNA - Azzerare il consiglio di amministrazione di Umbra Acque, riattivare i contratti e tornare a pagare il giusto. Sono queste le richieste del capogruppo regionale della Lega Nord, Gianluca Cirignoni durante un incontro svoltosi a Pristino con oltre 150 proprietari di pozzi privati. «La riunione dice Cirignoni - ha avuto l’obiettivo di contrastare i soprusi che Umbra Acque, da anni, sta portando avanti nei confronti di migliaia di proprietari di pozzi privati ai quali la società vorrebbe imporre la firma di contratti capestro con aumenti tariffari di oltre il 60%». Cirignoni riferisce che alla fine della manifestazione sono stati bruciati i fac-simile dei contratti e che sulla questione il senatore leghista Candiani, presente a Pistrino insieme al consigliere comunale di San Giustino Corrado Belloni, ha presentato un’interpellanza parlamentare. Diabete, un percorso sanitario più accessibile per i malati Giunta, Asl e l’associazione “Il Cammino” uniscono le forze Un controllo per il diabete CITTÀ DI CASTELLO - Migliorare il percorso burocratico e sanitario dei pazienti affetti da diabete. Questo l’obiettivo dell’incontro che si è svolto presso la Residenza municipale tifernate, tra il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, la direttrice del Distretto Alto Tevere della Usl 1 Daniela Felicioni, il responsabile del Servizio diabetologico della Usl 1 Roberto Norgiolini, e il presidente dell’associazione “Il cammino” Modesto Urbani, accompagnato dal vicepresidente Marsilio Nardi e da Laura Vanni, membro del direttivo. Un summit dedicato ai pazienti affetti da diabete, che ha per obiettivo quello di creare un front office per l’orientamento di coloro che giungono ai servizi, oltre che un piano di acquisti per migliorare l’efficienza del reparto. Durante l’incontro è stata ribadita la disponibilità dell’amministrazione, della Usl e dell’associa- zione “Il Cammino” a «collaborare per rendere più agevole sia il percorso burocratico che quello sanitario dei cittadini affetti da diabete», ha dichiarato il sindaco tifernate Bacchetta. Sono stati proprio i diretti fruitori del servizio a portare alla luce il bisogno di snellire il percorso burocratico e migliorare l’aspetto sanitario a loro dedicato. E sulla base di queste loro valutazioni «sono state definite - ha spiegato ancora il primo cittadino - misure volte ad implementare l’accesso e la qualità delle prestazioni attivate». L’ambito su cui si sta lavorando - come ha detto Bacchetta - riguarda l’organizzazione di un punto di accoglienza per l’orientamento dei pazienti ed eventuali forme di supporto economico per adeguare attrezzature e strumentazioni». Sindaco, Usl e associazione si sono riservati di approfondire la piattaforma nei successivi incontri in programma. Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 16 foligno Redazione Tel. 0742 342764 Fax 0742 345105 [email protected] www.giornaledellumbria.it Vus, stabilizzati i 14 precari Lo annuncia Salari: «Se non li assumessimo a tempo indeterminato, dovremmo fare un nuovo concorso» Controllo analogo, ora completeremo le procedure entro martedì, FOLIGNO - Saranno assunti a tem- quando si terrà il consiglio di ammipo indeterminato i 14 dipendenti nistrazione della Vus». della Valle umbra servizi che operaOltre ai 14 operatori ecologici in no con contratti a tempo. Lo confer- forze alla Valle umbra servizi dal ma il presidente della società parte- 2011, «furono ammessi a graduatocipata, Maurizio Salari, evidenzian- ria altri 5 soggetti che, però, non acdo l’urgenza del provvedimento. La cettarono di lavorare con il contratto società di multiservizi ha a tempo determinato». Riottenuto il parere favosorse umane che verrevole del Controllo ranno chiamate per analogo e «entro essere assunte questo mese sarà «per riequilibrare tutto ufficializi livelli di persozato» conferma. nale: nel 2013, Viene, così, inI lavoratori interinali superato il prefatti, ci sono che operano in Vus: cariato per quei stati 5 pensionail presidente lascia 14 operatori ecomenti». aperto uno spiraglio logici selezionati Il precariato di sul loro futuro mediante concorso alcuni lavoratori pubblico nel 2011. Il della Vus era stato provvedimento di Vus oggetto di una mozione non era scontato, ma di certo presentata dal Pd di Foligno urgente, dato che «a fine marzo sa- in consiglio comunale. I democratirebbe scaduta la graduatoria stilata 3 ci impegnavano il sindaco e la Giunanni fa e, dunque, se non avessimo ta ad «attivare tutte le azioni necesdeciso di assumere a tempo indeter- sarie alla tutela dei lavoratori della minato queste unità, sarebbe stato Vus e delle professionalità ivi esinecessario reperire risorse umane stenti, riqualificandole laddove necon un nuovo concorso pubblico». cessario». Veniva, inoltre, evidenInvece, si assume e pure in fretta. ziato che «l’assunzione a tempo in«La formalizzazione delle assunzio- determinato del lavoratore porterebni è in via di completamento - chia- be alla possibilità da parte della Vus risce Salari - superato il vaglio del di ricevere incentivi economici e di MARICA REMOLI 29 La sede Vus di Foligno sgravi fiscali previsti dalle normative in materia. Una duplice positività che rende di fatto improcrastinabile e quanto mai opportuna la messa in atto di politiche tese alla definitiva risoluzione delle sacche di precariato e disagio che gravano ormai da troppo tempo sulle spalle dei lavoratori della Vus». Specialmente, alla luce del fatto che «le risorse umane non sono state sufficienti a far raggiungere l’obiettivo del 65%» della Primarie di coalizione, ipotesi concreta Oggi l’incontro per la decisione finale Epifani (Pd): «Non ci sono preclusioni». Piccolotti (Sel): «Un “no” sarebbe intollerabile» FOLIGNO - Nel centrosinistra c’è aria di primarie di coalizione. Nessuna certezza, per il momento. Dopo il vertice di martedì sera, che ha visto riuniti i diversi partiti per discutere di programma elettorale, oggi c’è il rush finale. Pd, Sel, Riformisti per Foligno, Foligno soprattutto e Movimento per Foligno alle 15 si riuniranno per decidere se andare a primarie per far scegliere ai cittadini il candidato sindaco della coalizione. In tal caso, la chiamata alle urne sarebbe fissata per domenica 23 marzo. Di certo, si è raggiunta la convergenza sui punti programmatici, si sente dire da più parti. Dal Pd, intanto, assicurano che è tutto pronto per affrontare l’eventualità primarie. Adempimenti burocratici fatti, sedi disponibili. Ora, non resta che «valutare se le primarie siano funzionali alla coalizione - dice la segretaria del Pd, Patrizia Epifani - da parte nostra ribadiamo che non c’è alcuna preclusione: vogliamo solo fare il percorso migliore per la vittoria del centrosinistra alle elezioni comunali». Nel frattempo, ogni partito si è preso un ultimo giorno di tempo per confrontarsi con le rispettive assemblee, al fine di arrivare con le idee chiare oggi. «Staremo a vedere qua- LA PRESENTAZIONE Gli ultimi 150 anni di storia locale nel libro della Fondazione Carifol FOLIGNO - Si intitola “Foligno dall’Unità d’Italia al secondo dopoguerra” il volume realizzato dalla Fondazione Cassa di risparmio di Foligno. Un «regalo» che l’ente vuole offrire ai cittadini affinché possano scoprire o riscoprire il «panorama degli ultimi centocinquanta anni di storia riflessa nella realtà locale, con l’augurio che possa essere un prezioso strumento per studenti, docenti, studiosi e cittadini interessati» dice il presidente della Fondazione, Alberto Cianetti. Il volume sarà presentato oggi alle 17.30 a palazzo Cattani in Corso Cavour. Ad aprire la conferenza sarà Cianetti, poi interverrà il sindaco di Foligno Nando Mismetti. L’ente prosegue così nella produzione editoriale a carattere storico, per diffondere al meglio la conoscenza della città e del suo territorio, ampliando il più possibile il target di utenza. Nella realizzazione del libro, che completa il recupero della memoria storica folignate, sono stati coinvolti i professori Renato Covino, Mario Tosti e Mario Sensi, relatori della serata. le sarà il miglior punto di tenuta che riusciremo a raggiungere» conclude la Epifani. Elisabetta Piccolotti, assessore ed esponente di Sel, si dice «certa che si andrà a primarie, credo nella buona fede di tutti». Già, perché nelle ultime settimane Sinistra ecologia e libertà non è stata l’unica compagine a chiederle con forza. Anche ampi settori del Pd, quelli non strettamente legati a Nando Mismetti, avanzano tale richiesta da mesi. Eppure, sono le stesse anime che la scorsa settimana hanno acconsentito alla candidatura unica di Mismetti per il Pd. Certo, in cambio il sindaco uscente ha dovuto sottostare al disegno programmatico di chi non lo riconosceva come il candidato ideale. Ma chissà che la voglia di primarie non si sia sopita, nel frattempo. Piccolotti, dal canto suo, ha le idee chiare: «una eventuale chiusura all’ipotesi di consultazione democratica sarebbe un atto di presunzione che non riterrei tollerabile. Sarebbe molto grave se, rifiutando le primarie, qualcuno decidesse di spaccare il centrosinistra. Invece, adesso dobbiamo essere più che mai uniti e aperti per poter battere le proposte demagogiche che avanzano nel centrodestra e tra le liste civiche». E mentre assicura «se dovessi perdere le primarie, sosterrò chi le vincerà», lancia un monito: «nel caso venga rigettata l’ipotesi di scelta democratica del candidato sindaco, Sel non esclude di correre da solo alle elezioni». MA. RE. raccolta differenziata, evidenziano i piddini. Richieste esaudite. In ballo, tuttavia, non ci sono solo i dipendenti direttamente contrattualizzati da Vus, ma anche 29 unità di personale somministrate dalle agenzie interinali. In quanto a questi, Salari non si sbilancia, ma lascia aperto uno spiraglio: «Dovremo verificare più avanti qual è la nostra disponibilità e cosa ci consentirà di fare la legge». Nel frattempo, continuano ad operare per la Vus 7 dipendenti della Fils distaccati dal Comune per il servizio di pulitura delle caditoie. «Si tratta di personale pagato dal Comune di Foligno, non da Vus, - spiega Salari - spetta all’ente decidere come impiegarle, dato che la mobilità è a norma di legge». IN TRIBUNALE Truffa sulla vendita di auto importate, slitta l’udienza FOLIGNO - Nulla di fatto ieri all’udienza relativa al caso dei due folignati accusati di aver truffato decine di clienti con la loro attività di vendita di automobili di importazione. L’udienza è stata rinviata a luglio, dato che il legale dei due soggetti non ha potuto presenziare in tribunale a causa di legittimo impedimento. Pare, tra l’altro, che la notifica di invito a comparire in tribunale non sia pervenuta ai due imputati. Slittano ancora, dunque, i tempi di un procedimento che sta andando avanti da diverso tempo e che vede sempre più soggetti costituirsi parte civile. Anche ieri è successo. I difensori delle parti offese lamentano che ci siano tanti procedimenti frammentati e auspicano che la Procura della Repubblica di Perugia decida di riunire tutti i processi in un unico fascicolo, dato che nel comprensorio folignate si conterebbero diverse decine di individui che denunciano di essere stati truffati dagli imputati. Stando alla ricostruzione delle parti civili, i titolari di una concessionaria di Foligno, tuttora operanti in questo settore, avrebbero stipulato contratti di vendita di automobili d’importazione di alto valore, ma queste non sarebbero mai state consegnate a chi le aveva acquistate. Tante famiglie, singoli individui e imprese ora sarebbero in sofferenza con i pagamenti dei finanziamenti stipulati. Il risarcimento, visto l’iter processuale piuttosto lento, sembra ancora un’ipotesi troppo lontana. Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it todi-deruta-marsciano 19 Cyberbullismo, la molestia è in rete Il 22 marzo sul Colle l’evento in cui si racconterà dei pericoli che i ragazzi possono correre in internet TODI - A Todi si parla di cyberbullismo, a Sonia Montegiove il compito di spiegare l’iniziativa. Il 22 marzo a Todi, organizzato da Wister, si terrà l’evento, del quale Il Giornale dell’Umbria è media partner, dal titolo “Social media, ragazzi e cyberbullismo”. Tra le relatrici c’è Sonia Montegiove, originaria di Marsciano, ma da tempo residente a Todi, analista programmatrice e formatrice nel settore dell’Ict, redattrice di Girl Geek Life, membro della rete Wister e autrice del recente libro “Valentina nello spazio”. Racconti la sua passione per l’informatica e la comunicazione. «La passione per le materie scientifiche in generale è probabilmente innata, mentre quella per l’informatica è arrivata insieme al mio primo computer: un Ibm ps1, che mi regalarono quando avevo 15 anni. Scrivere (ma sicuramente di più leggere) è una di quelle cose che faccio da sempre e alla quale non potrei rinunciare. Negli anni ho avuto il privilegio di lavorare nel settore dell’informatica facendomi supportare sempre dalla comunicazione, diventata oggi con i social media ancora più importante. In particolare con un progetto che ho seguito per la migrazione a software libero delle Pa umbre, LibreUmbria, l’accoppiata informatica-comunicazione si è rivelata vincente». Come è entrata a far parte dei progetti Girl Geek Life e Wister? «Girl Geek Life è un magazine online che ha l’obiettivo di avvicinare le donne alle nuove tecnologie attraverso la pubblicazione di notizie che possano interessarle, scritte in modo semplice e chiaro. Ho iniziato a collaborare con loro tre anni fa scrivendo qualche pezzo per poi entrare a far parte della redazione. Wister è invece un incontro più recente, avvenuto circa un anno fa a ForumPA. Conoscevo Flavia Marzano, presidente degli Stati generali dell’innovazione, ed è stata lei a presentarmi gli obiettivi che avevano in mente di realizzare questo gruppo di donne: I pericoli che i giovani incontrano sulla rete promuovere politiche dell’innovazione sensibili alle differenze, a partire da quelle di genere, sviluppare le competenze delle donne nella ricerca, nei progetti e nei dibattiti sull’innovazione, promuovere iniziative per colmare il digital divide di genere». Ci fa una breve presentazione dell’evento del 22 marzo sul cyberbullismo? Organizziamo una giornata di formazione gratuita rivolta a genitori e insegnanti che adesso più che mai hanno il dovere di accompagnare i figli, non lasciarli soli con smartphone e computer, ma aiutarli ad acquisire quella consapevolezza che fa della rete un insieme di occasioni imperdibili. Con altre undici relatrici affronteremo il problema delle cyber mo- lestie sotto diversi punti di vista: da quello psicologico a quello giuridico, sociale e tecnologico. È importante che la cultura digitale entri nelle famiglie e nella scuola». Quali progetti hai per il futuro, anche ma non solo con Wister? «Con Wister stiamo lavorando a un ebook guida sulle cyber molestie che presenteremo a maggio e che consegneremo alle persone che partecipano all’evento di Todi. In programma, poi, ci sono già molte altre giornate di formazione in calendario: Napoli, Torino, Bari, Potenza. Grosseto, Milano. Formare altre persone significa crescere professionalmente e umanamente, soprattutto se lo si fa con uno spirito di squadra come è quello che caratterizza Wister». ISABELLA ZAFFARAMI DERUTA Marsciano, il sindaco a Renzi: sistema la scuola di Spina MARSCIANO - Il sindaco Todini scrive a Renzi per chiedere la messa in sicurezza della scuola di Spina. Nei giorni scorsi il premier Matteo Renzi ha infatti inviato una lettera a tutti i sindaci d’Italia invitandoli a individuare all’interno del proprio territorio un edificio scolastico che necessita di messa in sicurezza da poter inserire in un progetto di edilizia scolastica che il governo si appresta a varare definendo possibili canali di finanziamento e procedure burocratiche semplificate per la gestione degli appalti. La giunta comunale di Marsciano ha quindi tempestivamente provveduto, con una propria determina, a indicare al governo il complesso scolastico di Spina, lesionato dal sisma del 2009, e costituito dalla scuola materna ed elementare. Il premier, nella lettera ai sindaci, ha Alfio Todini sottolineato come dalla crisi si possa uscire scommettendo sul valore più grande che un Paese può incentivare, l’educazione. Da qui l’idea di dare priorità all’edilizia scolastica e lavorare per superare i problemi di reperimento dei fondi e le difficoltà burocratiche. L’obiettivo, come afferma Renzi, è fare in modo che «il 2014 segni l’investimento più significativo mai fatto da un Governo centrale sull’edilizia scolastica. Stiamo lavorando per affrontare le assurde ricadute del patto di stabilità interno». L’appello dell’ex sindaco di Firenze trova in quella di Marsciano un’amministrazione attenta e particolarmente sensibile al tema, come dimostrano gli oltre 3 milioni di euro investiti, in questi ultimi 4 anni, nelle infrastrutture scolastiche. «Sulla scorta dell’invito fatto dal governo - spiega il sindaco Todini la giunta comunale ha approvato la mia proposta di indicare il recupero delle scuole di Spina come la nostra priorità. Una scelta che abbiamo fatto senza dimenticarci, naturalmente, che dobbiamo proseguire il lavoro in atto per il reperimento dei fondi necessari alle scuole di Cerqueto e di San Biagio della Valle, anch’esse colpite dal terremoto. Intanto a breve partiranno altri importanti interventi sempre in ordine alla messa in sicurezza sismica che riguarderanno i plessi di Marsciano, di Schiavo e di Compignano per altri circa 700mila euro complessivi». Banca in centro, petizione per la riapertura DERUTA - Una raccolta di firme per sensibilizzare la Banca Unicredit e richiedere che lo storico sportello con sede in piazza dei Consoli sia riaperto in maniera regolare. Questo è quanto stanno facendo i cittadini e gli operatori economici del centro storico di Deruta preoccupati perché, negli ultimi tre mesi, «lo sportello in questione è rimasto appena tre giorni per il pagamento delle pensioni». La direzione dell’istituto di credito ha fatto sapere che la causa della mancata apertura dell’ufficio è dovuta alla mancanza di personale. Tra le altre cose, i commercianti lamentano anche il cattivo funzionamento del bancomat e chiedono che la banca possa riconsiderare la sua decisione per fornire un servizio sia ai residenti che ai turisti che vengono in città. CONTROLLI Alcol e droga, cinque persone finiscono nei guai con i carabinieri TODI - Alcool e marijuana alla guida e oggetti sospetti in macchina: i carabinieri denunciano cinque persone. Le denunce sono scattate in seguito al controllo delle strade da parte del Norm di Todi e della stazione di Collazzone. In particolare un operaio 39enne marscianese e un disoccupato di Foligno di 35 anni sono stati trovati in stato di ebbrezza alcolica mentre erano alla guida delle proprie autovetture lungo la diretta del Cerro, in località Collepepe del comune di Collazzone. Considerato l’elevato tasso di alcol nel sangue, ai due è stata immediatamente ritirata la patente di guida e i veicoli sono stati affidati ai loro familiari. A Todi invece i carabinieri hanno individuato un operaio di Terni, di 22 anni, che a tarda notte guidava la sua auto sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, come accertato dal controllo sanitario fatto eseguire presso l’ospedale della Media Valle del Tevere. Stessa sorte è toccata a uno studente di 19 anni di Massa Martana che è stato controllato dai carabinieri di Collazzone lungo la strada del Puglia mentre guidava l’autovettura del padre ed era in compagnia di un altro giovane massetano. I due ragazzi, che hanno ammesso di aver fatto uso poco prima di marijuana, sono stati sorpresi mentre cercavano di disfarsi di alcuni frammenti della sostanza stupefacente e sono stati quindi segnalati al Prefetto di Perugia come tossicodipendenti. Infine i carabinieri hanno controllato, nella frazione tuderte di Pian di San Martino, lungo la Statale 448, un operaio 35enne di Celleno in Provincia di Viterbo che sembrava particolarmente agitato. L’uomo portava in macchina un bastone di legno con tanto di impugnatura zigrinata, il cui possesso non è stato in alcun modo giustificato. Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 20 terni Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 [email protected] www.giornaledellumbria.it Elezioni, Forza Italia chiede a Crescimbeni di ripensarci Pressing sull’avvocato ternano che aveva declinato, poche ore per decidere. FdI, Destra e Melasecche potrebbero aderire di ANDREA GIULI TERNI - Sospinto da imploranti e autorevoli richieste, probabilmente tornerà sui propri passi, disposto ad immolarsi. Il personaggio in questione è il 74enne avvocato ternano Paolo Crescimbeni, ex cda Equitalia, ex cda Inps, ex presidente Inpdap ed ex consigliere regionale per 10 anni di An. Oggi, indipendente di area liberal-moderata. I vertici umbri del partito di Berlusconi, infatti - ovvero la commissaria regionale, l’onorevole Catia Polidori e qualche pezzo grosso eugubino di Fi - avrebbero più o meno formalmente, ma chiaramente, chiesto in queste ore allo stesso Crescimbeni di riprendere in considerazione l’offerta di candidatura a sindaco di Terni, già scartata, con un amaro e sofferto comunicato ufficiale di pochi giorni fa, proprio dall’avvocato. Il quale, nella nota, aveva parlato di passo indietro per mancanza delle giuste condizioni. In un paio di cene, tenutesi a Terni e non solo, nella serata di martedì, la notizia è stata di fatto formalizzata ai convitati e - così pare - Crescimbeni starebbe effettivamente analizzando la proposta per sciogliere il nodo, al massimo, entro questa settimana. Secondo non pochi bene informati, in realtà, l’avvocato ternano potrebbe decidere positivamente. A questo punto, sempre secondo autorevoli indiscrezioni “interne”, Crescimbeni potrebbe essere l’alfiere di una coalizione che comprenderebbe Forza Italia, Fratelli d’Italia (che avevano pronunciato giorni fa un chiaro endorsement per il candidato sindaco della lista civica “Il Cammello”, Franco Todini), altri tronconi della destra politica e, magari, una lista civica di segno moderato a cui starebbe lavorando il consigliere comunale dell’Udc, Melasecche. Niente al- faniani che hanno scelto il Cammello. Se così finirà (e se, con una estrema piroetta, i berlusconiani non dovessero estrarre dal cilindro un altro candidato a sorpresa o aderire alla “traversata” di Todini), il fronte alternativo al centrosinistra si presenterebbe tripartito: il centrodestra con Crescimbeni, il civico Todini e la pentastellata Angelica Trenta. E, con tale scenario, sono parecchi quelli che prevedono un ballottaggio Di Girolamo-Trenta. Ma, qui, siamo alle pur verosimili profezie. La palla a Crescimbeni, dunque. E assai presto sapremo. FI SI RIORGANIZZA Intanto, la stessa FI si va riorganizzando sul territorio, sotto le cure del coordinatore provinciale Masciarri (e del suo staff, Bruschini, Cleri, Teofrasti) e della stessa Catia Polidori. Dei 18 coordinatori comunali ne sono stati riconfermati 16 e le due sole novità si registrano a Terni, con il neocoordinatore cittadino, l’ingegnere 43enne Umberto Torchio (e i due vice, i consiglieri comunali Brizi e Fatale) e a San Venanzo, con il neo-coordinatore, l’operaio 30enne Roberto Giuriola e i due vice, Riccardo Nucci (27 anni) e Giuseppe Tisei (53 anni). Ad Alviano, il coordinatore comunale è l’artigiano di 48 anni, Fabio Va- Paolo Crescimbeni lenti, con le due vice, Sabrina Serranti e Donatella Aquili, entrambe poco più che quarantenni. A Calvi dell’Umbria, il coordinatore è Alfio Nesta (autista di 49 anni) e i vice, Federico Frattari (33 anni) e Fulvia Zandomenichi, ristoratrice 40enne. A Giove, coordinatore Gianfranco Lattanzi, commerciante del 1962, mentre i vice sono Pierluigi Moriconi (39 anni) e Andrea Fiorini (1987), entrambi operai. Montecastrilli vede coordinatore Sergio Paragnani, impiegato di 40 anni) e come vice la studentessa Marina Dorandini. A Narni, il coordinatore comunale è il pensionato Amleto Bussotti, con i due vice Gianni Rubini (libero professionista 35enne) e Lorenzo Di Fino, commerciante del 1971. Infine, Stroncone: coordinatore comunale è Augusto Anasetti (37 anni, imprenditore), i due vice Alfonso Serpericci (pensionato) e Valerio Andrielli, ingegnere di 37 anni. L’INTERVENTO Crisi industriale, Sel punta sull’area di crisi complessa e sulle start-up innovative TERNI - Sel di Terni interviene sui temi caldi dell’industria locale: «È quanto mai urgente definire e mettere in campo gli strumenti per far fronte alla preoccupante situazione produttiva ed occupazionale del comprensorio ternano, creando da subito le basi per una ripartenza. Sono i 2 poli degli acciai e della chimica verde che dovrebbero rappresentare il perno di una nuova stagione del manifatturiero compatibile, attraverso le verticalizzazioni e la ricerca applicata. Ma le loro po- tenzialità sono ben lungi dall’essere concretamente definite. Domina l’attesa, per l’Ast e per la chimica. A ciò si aggiunge la chiusura della Sgl. Sel ritiene che lo strumento per il riconoscimento dell’area di crisi complessa sia oggi l’unico utilizzabile per un processo di reindustrializzazione basato sull’attrazione di impresa e sullo sviluppo delle startup innovative». COOP SOCIALI Aidas, ora la battaglia è per l’“eredità” TERNI - Un mese scarso di fame per Gino, Serenella, Petya e Rita. Difficile, duro. Poi, lo stop al digiuno, dopo aver ottenuto in qualche modo la decisione ministeriale della liquidazione coatta della cooperativa Aidas (con una nuova liquidatrice) e la convocazione del 19 marzo al ministero delle Attività produttive. Ovvero, lo spostamento della tortuosa vicenda sui tavoli nazionali che contano. Gli ex digiunanti, naturalmente, cantano ad una prima vittoria. E forse è così. In una nota, infatti, a firma del segretario nazionale aggiunto della Uil, Barbagallo, si legge che, proprio in virtù di queste novità, «proprio al fine del pagamento degli arretrati, si aprono spiragli positivi. La Uil, inoltre, nel prendere atto con favore delle manifestazioni di interesse da parte di alcuni gruppi locali e nazionali, sosterrà la necessità che sia assicurata la continuità dell’attività e che sia garantito il futuro degli addetti interessati. Il sacrificio e l’impegno dei lavoratori ha prodotto il risultato sperato. La Uil, che si è fatta carico della vicenda sin dall’inizio, proseguirà nella sua azione di tutela di questo patrimonio umano e professionale». Ma, la partita del dopo Aidas (con tutto il carico di interessi, lavoro, autorizzazioni, patrimoni, strutture, battaglie legali e normative, scogli finanziari) è ancora tutta da giocare ai supplementari. Chi prenderà in eredità tutto ciò che fu della vecchia Aidas? Il Comitato dei diritti delle socie dell’Aidas (una parte delle quali lavora con la coop Actl ed è “alternativa” alle altre colleghe, digiunanti e non), scrive di accogliere con soddisfazione la liquidazione coatta dell’Aidas che, in ragione dell’insolvenza aziendale, ne sancisce la fine. Confidiamo che il liquidatore possa presto operare per il rilevamento delle attività da altri credibili soggetti economici». Chissà quali. A. G. La Cgil ternana a congresso nel resort di Vallantica, lavoro e riforme i temi dell’assise Verso il voto Il candidato sindaco della lista civica incontra un gruppo di giovani ternani, idee per il programma TERNI - Il sindacato della Susanna Camusso va in conclave. Oggi pomeriggio presso il Centro congressi Vallantica di San Gemini, alle ore 15, si apre il quarto congresso provinciale della Cgil di Terni. I lavori saranno aperti dalla relazione del segretario generale uscente, Attilio Romanelli, e proseguiranno, dopo il saluto di ospiti e invitati, con una tavola rotonda (ore 16.45) dal titolo “InTerni per l’Umbria - Le riforme istituzionali e lo sviluppo territoriale”, alla quale parteciperanno Corrado Diotallevi (Invitalia), Catiuscia Marini (presidente Regione Umbria), Lucia Rossi (segreteria regionale Cgil Umbria), Luca Castelli (Università degli Studi di Perugia) e Vincenzo Scudiere (segretario organizzazione Cgil nazionale). I lavori riprenderanno poi nella giornata di domani, alle ore 9, con il dibattito. Sono previsti, tra gli altri, l’intervento di Mario Bravi, segretario generale della Cgil dell’Umbria (ore 12.30) e le conclusioni di Vincenzo Scudiere (ore 17) per la Cgil nazionale. Al termine dei lavori congressuali si procederà all’elezione del nuovo direttivo provinciale della Cgil di Terni che, a sua volta, voterà per l’elezione del segretario generale per il prossimo mandato. TERNI - «Un Masterchef in salsa culturale o, se volete, un CamelChef». Si ispira ad un popolare format televisivo Franco Todini, candidato sindaco della lista civica Il Cammello, per presentare il secondo appuntamento con i giovani ternani incentrato sulla Cultura che si è svolto martedì presso la sede di corso Vecchio 10. «Ciascuno di noi - ha spiegato Todini - deve saper riscoprire gli ingredienti delle nostre origini e della nostra identità per creare una portata appetitosa che abbia il gusto della valorizzazione del nostro territorio anche sul versante culturale. La metafora è chiara: il rilancio di Terni può partire dalla storia dall’arte e dalle tradizioni, purché ciascuno sia Cultura e turismo, il “menu” del Cammello capace di avanzare contenuti che confluiscano in soluzioni realizzabili». Anche stavolta i “Cammello boys” «hanno suscitato un vivace dibattito, con argomentazioni che saranno parte integrante del programma di governo per la città. Particolare attenzione è stata data al recupero del Teatro Verdi come luogo polivante di divulgazione e aggregazione, alla riscoperta di arti e mestieri attraverso scuole di formazione di arte e artigianato, alla promozione del territorio mediante una rete efficiente e ricettiva, alla figura di San Valentino e la sua fruibilità in chiave di turismo culturale, sacro e commerciale». Gli appuntamenti tematici del Cammello proseguono. Franco Todini Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 22 terni A Berkeley anche una start-up ternana Premiate 3 imprese che saranno negli Usa per il Global social Competition. Neri: industria sì, ma guardiamo avanti TERNI - «La vocazione industriale del territorio deve rimanere, intatta e rafforzata. Ma va innovata, aperta al mondo, alle nuove tendenze, all’imprenditoria creativa. Non possiamo pensare che l’unico modello industriale possibile sia quello perseguito dai nostri nonni». Stefano Neri, presidente di Italeaf e di Confindustria Terni, ha scandito chiaramente la sua visione. Ed ha ri- Il confronto La cerimonia nazionale al circolo “Il Drago” di Terni dove si è tenuto un incontro organizzato da Italeaf e Confindustria badito di fronte alla platea del Circolo Il Drago, dove si teneva la premiazione italiana della Global Social Venture Competition, alcuni dei punti qualificanti del suo programma confindustriale “l’Industria di Terni Ovunque”. «È’ desolante - ha detto Neri ascoltare idee e progetti che ci riportano indietro di decine di anni. Che non sono proiettati al futuro, ma al conservatorismo e alla difesa di un sistema che sta marginalizzando il nostro territorio. Io voglio che Terni conservi le sue radici, che mantenga la sua identità industriale e il suo dna produttivo, figuriamoci. Ma la missione che ci siamo dati, prima in Italeaf e poi in Confindustria, è quella di produrre cultura imprenditoriale diffusa, cultura dell’innovazione e cultura della responsabilità sociale e ambientale dell’industria. Perché è in questi settori che può rinascere la manifattura italiana». Accanto a Neri, sul palco, c’erano Francesco Pacifici, un ternano ai vertici della segreteria tecnica del Mise, Tomaso Marzotto Caotorta, vicepresidente del network italiano degli angel investor e Mario Molteni, direttore di Altis, la scuola di alta formazione della Cattolica di Milano che hanno portato esperienze e visione per sostenere la nascita di nuove imprese. «Il Ministero ha varato una nor- Auto elettriche, Alcantara sfonda negli Usa: intesa con Tesla Motors TERNI - Ha fatto della sostenibilità un fattore di internazionalizzazione e di business: così Alcantara (fatturato 2013: 110,7 milioni di euro; +5,9%; Ebitda: 25,8 milioni) ha conquistato anche Tesla Motors, che con la Model S ha trasformato l’auto elettrica in un oggetto del desiderio che può toccare i 100 mila dollari ed è diventata nel 2013 auto dell’anno. La collaborazione con Tesla Motors rappresenta un traguardo molto significativo per Alcantara. «É la prova concreta che i leader stanno con i leader - spiega Andrea Boragno, ceo e presidente di Alcantara - ; essi riconoscono la Carbon Neutrality di Alcantara come un vero valore aggiunto. Ciò che ci accomuna a Tesla è la convinzione che la sostenibilità rappresenti un’opportunità piuttosto che un mero costo e, soprattutto, che investire in sostenibilità sia coerente con gli obiettivi economico-finanziari di lungo termine di qualunque azienda». Un mercato, quello americano dell’automotive, cresciuto con il turbo per Alcantara (+ 46%) raggiungendo i 5,8 milioni di euro nel 2013 e che, si stima, supererà i 7,5 milioni nel 2014. «Ma con Tesla condividiamo anche il fatidico 2016/17, quando loro con la Sedan metteranno a disposizione il sogno dell’auto elettrica, mentre noi supereremo i 20 milioni di euro di produzione dedicata all’automotive nei soli States». Con una quota del 63% sul fatturato totale, infatti, l’industria automobilistica rappresenta il primo mercato di sbocco per il made in Italy sensoriale di Alcantara. «Stiamo raccogliendo i risultati del cambio di passo effettuato poco meno di 2 anni fa - dice Boragno - quando, senza dimenticare l’Europa, abbiamo deciso di intensificare gli sforzi specie su Usa e Asia». Oggi l’azienda è sempre più apprezzata dai principali car maker americani, quali Chrysler, Ford e Tesla Motors. I tre giovani imprenditori delle tre star t-up innovative premiate ieri a Terni FOTO MIRIMAO mativa avanzata nel settore startup ha affermato Pacifici - e sta mettendo a disposizione degli imprenditori italiani degli strumenti di finanza alternativi a quelli tradizionali, come l’indebitamento bancario, che possono rappresentare il futuro. Si tratta di cogliere questa grande opportunità, con modelli industriali innovativi e coniugando la capacità dinamica della piccola e media impresa italiana di saper promuovere sviluppo grazie alla capacità di adattamento e a competenze ineguagliabili». Dopo la tavola rotonda, le presentazioni agli investitori delle 3 startup che hanno vinto la competizione e la premiazione con i biglietti per il viaggio a Berkeley in California, dove rappresenteranno l’impresa social e green italiana. Ad aggiudicarsi la prima posizione la luganese SwissLeg che produce protesi a basso costo per i paesi del sud del mondo e quelli in cui gli eventi bellici provocano orrende mutilazioni sugli abitanti. Poi Charity Stars, un portale internet di crowdfunding che raccoglie donazioni grazie a testimonial vip che si prestano per eventi e iniziative benefiche. Infine, Diptera - la startup che sarà incubata per un anno in Italeaf a Nera Montoro - che ha progettato e vuole produrre un innovativo prodotto dalle larve di mosca che può rivoluzionare il mondo dei mangimi animali. Tre esempi di come l’innovazione può produrre nuove società industriali, occupazione di qualità e sviluppo in una fase in cui i “cervelli” italiani sembrano sempre di più guardare all’estero per affermarsi. SERVIZIO NECROLOGI ZENONI & SCARPONI - Tel. 0744 401235 Il giorno 12 marzo è mancata all’affetto dei suoi cari Il giorno 12 marzo si è spenta la cara esistenza di ROSALBA SALVATI AMALIA AQUILINI VED. PACIELLO VED. CHIARI IVANA ZOCCHI Addolorati ne danno partecipazione Catia, Roberto e i parenti tutti I funerali avranno luogo oggi 13 marzo alle ore 14.30 nella Chiesa di San Paolo (Cesure). Addolorati ne danno partecipazione i figli Gabriele e Laura, i nipoti Marco e Filippo, il genero, le nuora, la soreella, il fratello ei parenti tutti. I funerali avranno luogo oggi il 13 marzo alle ore 10.30 nella Chiesa dell’Immacolata Concezione (Vill. Polymer) Ne danno il triste annuncio la figlia, Andrea, Elisa, Maya e i parenti tutti. I funerali avranno luogo oggi 13 marzo alle ore 11.30 nella Chiesa di Santa Maria del Carmelo (Vill. Italia) Si ringrazia quanti vorranno partecipare Si ringrazia quanti vorranno partecipare Il giorno 12 marzo si è spenta all’età di anni 83 la cara esistenza di VED. PALOMBI Terni, 13 marzo 2014 Terni, 13 marzo 2014 Si ringrazia quanti vorranno partecipare Terni, 13 marzo 2014 AST Francescangeli (Ugl): Tk convochi presto i sindacati e presenti il suo piano industriale TERNI - «Non vogliamo annunci, pretendiamo un piano industriale serio che finalmente faccia chiarezza sul futuro delle acciaierie di Terni». Lo ha detto il coordinatore nazionale del comparto siderurgia dell’Ugl Metalmeccanici, Daniele Francescangeli, evidenziando come «abbiamo accolto con favore il ritorno di ThyssenKrupp, nonostante il tira e molla di questi ultimi anni abbia imposto enormi sacrifici ai lavoratori, ma non resteremo certo alla finestra a guardare. La lettera che i vertici del gruppo tedesco hanno inviato ai dipendenti è fumosa e non chiarisce cosa accadrà ora che l’operazione di trasferimento di Ast, Vdm, il Tubificio di Terni e gli altri servizi da parte di Outokumpu si è conclusa. Chiediamo quindi a ThyssenKrupp - aggiunge Francescangeli - di convocare i sindacati il prima possibile: tornando a Terni, il gruppo tedesco ritrova gli stessi sindacati con cui si è confrontato in passato e che conosce bene, sempre più determinati a non fare sconti sulle prospettive future di un polo industriale con una storia e una tradizione di 130 anni». Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 26 mondo Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it New York, crollano due palazzi Incubo terrorismo, ma si è trattato di una fuga di gas. Morti e dispersi BANGKOK Volo scomparso, La Cina lamenta «Caos delle informazioni» BANGKOK - «Tutto bene, buona notte»: sono le ultime parole scambiate dai controllori di volo con i piloti del volo MH370 della Malaysia Airlines scomparso sabato scorso. È ciò che è stato rivelato ieri in un colloquio tra i funzionari malaysiani e i parenti dei passeggeri cinesi che erano a bordo. Cinque giorni dopo la scomparsa dell’aereo, la Malaysia ha indirettamente ammesso oggi di non sapere dove cercare il volo, incerta se il Boeing ha attraversato o no la penisola malese dopo il brusco cambio di rotta indicato dai radar militari. L’assenza di chiarezza irrita sempre più i Paesi coinvolti dall’incidente, in particolare la Cina, che contava 153 passeggeri sul volo e ha lamentato il flusso di informazioni «molto caotico» proveniente dalla Malaysia. «C’è confusione solo se volete vedere confusione. Faremo tutto quello di cui c’è bisogno per ritrovare l’aereo», ha detto il ministro Hishammuddin Hussein in una conferenza stampa ribadendo che il caso è «senza precedenti». Il ministro ha aggiunto però che le ricerche sono in corso sia nel Golfo di Thailandia sia nello Stretto di Malacca, in un’area che copre 90 mila km quadrati. Le due aree di mare si trovano a centinaia di chilometri di distanza. Cercare segnali dell’aereo in entrambe combina le contrastanti versioni fornite nei giorni scorsi, ma rivela la mancanza di informazioni in possesso delle autorità. Nel frattempo, la Rolls Royce - costruttrice dei motori del Boeing - ha fatto sapere di essere in possesso di due pacchetti di dati telemetrici inviati in automatico dall’aereo in volo. >>> di STEFANO DE PAOLIS NEW YORK - Erano passate da poco le nove e mezza del mattino quando in una strada di East Harlem si è scatenato l’inferno: una potentissima esplosione, causata da una fuga di gas, ha distrutto in un attimo due edifici, uno accanto all’altro, si sono come sbriciolati. Il bilancio, ancora provvisorio, è di almeno due morti e 18 feriti, ma potrebbe rivelarsi ben più grave: «diverse persone risultano ancora disperse», ha detto il sindaco di New York, Bill De Blasio, aggiungendo che i soccorritori, anche assistiti da cani, stanno scavando senza sosta per vedere se ci sono sopravvissuti o vittime sotto una montagna di macerie. In un’atmosfera che ricordava quella dell’attacco alle torri gemelle, diversi sopravvissuti sono venuti fuori avvolti in una nuvole di fumo e polvere, coperti di detriti, coprendosi la bocca con le mani, hanno raccontato degli abitanti della zona. Il sindaco non ha indicato il numero dei dispersi, ma secondo fonti di stampa sarebbero oltre una decina, mentre secondo quanto hanno fatto sapere i vigili del fuoco, due dei feriti sono in condizioni critiche, cinque in condizioni gravi. un densa colonna di fumo si è alzata verso il cielo, mentre le macerie hanno coperto l’intera strada, su cui si trovavano a passare anche delle auto. Dei detriti sono stati proiettati anche fin sulle rotaie della vicina linea soprelevata del treno Metro North, mandando così in tilt il traffico di treni nella zona. Sul posto sono arrivati rapidamente centinaia di soccorritori, tra vigili del fuoco, ambulanze e polizia, ma il lavoro di ricerca dei dispersi è stato ostacolato dalle fiamme che sono subito divampate, ha detto De Blasio, aggiungendo che l’esplosione è stata con ogni probabilità causata da una fuga di gas. Solo 15 minuti prima, ha detto, era stata segnalato alle auto- Indagini Polizia al lavoro per individuare le cause esatte dell’esplosione che ha ucciso due persone I vigili del fuoco al lavoro sul luogo dell’esplosione I due edifici sorgevano sulla 116/a strada, tra la Madison e la Park Avenue, una zona con una forte concentrazione di portoricani e neri. Avevano uno cinque piani e l’altro sei, per un totale di almeno dieci appartamenti. Al piano terra, da un lato c’era un grande negozio di pianoforti, dall’altro una chiesa, la Spanish Christian Church. Ora non c’è più nulla. L’esplosione è stata udita fino a numerosi isolati di distanza, per un paio di chilometri, e rapidamente rità che nella zona si sentiva un forte odore di gas. La compagnia Con Edison, che gestisce le forniture, ha subito inviato due auto con due squadre di tecnici a verificare, ma sono arrivati sul posto solo poco dopo l’esplosione. «Di certo ci sono tutti i segni di un incidente del genere», un’esplosione di gas, ha detto un portavoce della Con Edison, Alfonso Quinoz, aggiungendo che però al momento «sono in corso delle ispezioni sulle linee per determinare con certezza la causa». L’Ue il G7 contro la Russia: «Sanzioni per annessione Crimea» «Non riconosceremo il risultato del referendum». Il premier ucraino Iatseniuk ricevuto da Obama NEW YORK - Le potenze occidentali alzano la voce contro Mosca e avvertono Vladimir Putin: se la Russia annette la Crimea ci saranno conseguenze. La dura presa di posizione arriva sotto forma di dichiarazione congiunta di G7 e Unione europea, a poche ore dall’incontro alla Casa Bianca tra il presidente americano, Barack Obama, e il premier ucraino Arseni Iatseniuk, venuto a Washington in cerca di sostegno e di aiuto. Nella capitale degli Stati Uniti il premier incontra infatti anche i vertici della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale: con questi ultimi pronti a versare oltre 15 miliardi di dollari per sostenere Kiev e il suo sforzo enorme di contenere la grave crisi politica ed economica. «L’annessione della Crimea sarebbe una chiara violazione della carta delle Nazioni Unite», affermano G7 e Ue, sottolineando che se la Russia compirà un passo del genere «noi intraprendere- mo altri passi, individualmente e collettivamente». Un chiaro messaggio che allude alla possibilità di imporre delle pesanti sanzioni nei confronti del Cremlino e degli interessi economici russi. Un messaggio che il segretario di Stato Usa, John Kerry, con altre parole ha confermato davanti al Congresso: «Se Mosca dovesse fare le scelte sbagliate la situazione potrebbe presto diventare brutta, sotto diversi aspetti». Nella dichiarazione delle potenze occidentali si invita con forza Mosca a «cessare ogni sforzo per cambiare lo status della Crimea», e si dice a chiare lettere come il risultato di un eventuale referendum «non sarà riconosciuto». «Qualunque referendum in Crimea - si legge - non potrebbe avere alcun effetto legale, vista la mancanza di un’adeguata preparazione e l’intimidazione della presenza delle truppe russe». Tutta l’attenzione è quindi concentrata sulle prossime mosse di Mosca e sulla possibilità che vengano varate delle sanzioni. Da parte della Ue sarebbe pronta una serie di misure, che vanno dal congelamento dei beni ai divieti di viaggio per le autorità ritenute responsabili della crisi ucraina. Ma - spiegano fonti diplomatiche - mancherebbe ancora una lista dei nomi delle persone e delle aziende coinvolte. La cancelliera tedesca, Angela Merkel, ha comunque invitato tutti a «prepararsi al successivo livello di sanzioni», visto che dalla crisi in Crimea è oramai passata una settimana. E anche a Washington si lavora a possibili sanzioni con diverse opzioni sul tavolo del presidente Obama. Con i due rami del Congresso che hanno chiesto esplicitamente di intervenire con «sanzioni economiche e commerciali nei confronti degli alti responsabili della Federazione russa, ma anche contro le banche e le organizzazioni commerciali controllate dallo stato russo». Segue dalla prima Università: cda, la rosa e le spine (...) Prima e unica convocazione. E pronostici confermati. Le spine? Non mancheranno al prossimo giro, perché ora la parola passa al senato, al quale spetta l’onore e l’onere di eleggere, tra i dieci della rosa, i cinque membri interni del cda, mentre esclusivamente al Magnifico compete la decisione sui due membri esterni. Nomi forti Chi sono i dieci “scremati” dalle 27 candidature presentate? Intanto, “bocciati” i ricercatori. E confermati nella rosa i candidati forti. Che nelle due aree scientifiche sono: Fausto Elisei, già preside di Scienze e candidato rettore, che ora ha come competitor Massimo Giulietti, associato di Matematica; Franco Cotana, ordinario di Fisica tecnica industriale nel dipartimento di Ingegneria, che ha come concorrente Massimo Pepe, associato di Chirurgia veterinaria. Esclusi Andrea Capotorti e la fucsia Donnini. Quota fucsia Nelle due aree umanistiche, in zona “Lettere” l’archeologo Gianluca Grassigli se la dovrà vedere con l’antropologa Cristina Papa, che così (unica quota rimasta) colora la rosa di fucsia, mentre nella Conca sarà competizione tra due ex presidi, entrambi statistici: Giorgio Eduardo Montanari, Scienze politiche, e Pierluigi Daddi, Economia. Sono fuori Paolo Braconi, Andrea Sassi e la “pattuglia” di donne in gara: Caruso, Costantini, Marella e Pitch. Zona calda E siamo alle fibrillazioni, ovvero nel territorio surriscaldato di Medicina. Con rumors confermati. Perché nella rosa c’è Annibale Donini, dipartimento di Chirurgia, che era dato in pole. Il quale ha come con- corrente Paolo Puccetti, selezionato dalla folta schiera di nomi proposti dal dipartimento di Medicina sperimentale. Sono fuori, invece, Ettore Mearini, Massimo Porena, Maria Bodo, Andrea Crisanti, Angelo Sidoni, Rosario Donato, Alba Minelli, Anna Vecchiarelli e Luigina Romani. “Chi è per chi” Ora non c’è che attendere il senato. E, a proposito di spine, con un problema: lo statuto prevede una maggioranza dei due terzi per la scelta dei cinque membri interni, ovvero venti voti su 29, tanti sono i senatori. Maggioranza altissima. E già si fanno i conti su “chi per chi”, soprattutto per le sfide più calde, cioè quelle di Medicina e delle due aree umanistiche. Appartenenze A fare la differenza sarà anche come si voterà sulla rosa dei dieci: area per area, cioè con spareggio due per due, oppure tutto il pacchetto insieme? E quanto incideranno “appartenenze” e quote? Suspense, in attesa della finalissima. Una riunione del senato è convocata già per il 19 marzo, ma il cda ad ora non è all’ordine del giorno. E però non sono previsti tempi lunghi. Il nuovo dg La linea resta “niente standby”. Franco Moriconi, ieri, ha voluto chiudere subito la partita della rosa, anche perché l’attuale cda è in proroga ormai da cinque mesi. E c’è da decidere chi sarà il nuovo direttore generale, nomina da affidare al nuovo consiglio, su proposta del rettore dopo una selezione effettuata da una apposita commissione da lui presieduta. Gli esterni In quanto ai due membri esterni, i nomi dati per certi restano Mauro Agostini, direttore di Sviluppumbria, e il commercialista Massimo Bugatti, graditi anche l’uno alla presidente della Regione, Catiuscia Marini, e l’altro al presidente della Fondazione Carisp, Carlo Colaiacovo. MARCELLA CALZOLAI Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria Più tasse sui risparmi, esclusi i titoli di Stato PERUGIA - La tassazione delle rendite finanziarie passa, in base al decreto legge approvato ieri dal Governo Renzi, dal 20% al 26% («ci allineiamo - ha detto il premier - ai livelli di tassazione europea in questo settore»). I 2,6 miliardi di euro che si prevede di incassare da questo incremento an- dranno a finanziare la riduzione del 10% dell’Irap sulle imprese, che scatterà il 10 maggio. Dall’aumento della tassazione delle rendite finanziarie sono esclusi i titoli di Stato, per evitare che chi li acquista pretenda interessi più alti, appesantendo così i conti pubblici. Rendite finanziarie, la nuova aliquota 26 % 27 Le 13 mosse immediate per rilanciare il Paese Dal primo maggio le buste paga diventeranno più pesanti L’Irap giù del 10% dal 10 maggio IL DECRETO DEL GOVERNO di BRUNO COLETTA PERUGIA - Una raffica di decisioni quelle prese ieri dal Consiglio dei ministri, rispettando le previsioni che erano state fatte alla vigilia e anticipate nei giorni scorsi anche su queste colonne. Ecco le 12 misure (più una, annunciata ma non entrata nel decreto legge), con tanto di tempistica nell’attuazione, che sono entrate nel decreto legge approvato dal Governo Renzi 1) Mille euro in più l’anno (80 euro in più al mese che, per i redditi più bassi, diventano circa 100 in virtù del taglio del cuneo fiscale varato dal Governo Letta con la Legge si stabilità e già operativo), a decorrere dal prossimo primo maggio, nelle buste paga dei dipendenti che guadagnano fino a 1.500 euro netti al mese (25mila euro lordi l’anno). Il taglio dell’Irpef su questi redditi avverrà attraverso l’aumento delle detrazioni; 2) taglio dell’Irap del 10% a favore delle imprese (si tratta di circa 2,6 miliardi di euro), operativo dal 10 maggio, finanziato con un aumento della tassazione delle rendite finanziarie dal 20% al 26%, ad eccezione dei titoli di Stato; 1.000 L’aumento annuo di stipendio per chi ha una busta paga fino a 1.500 euro -10% La riduzione, dall’1 maggio, del costo dell’energia elettrica per le imprese 68 I miliardi di debiti della Pa che saranno pagati alle aziende entro luglio A vedere aumentato lo stipendio saranno 219mila umbri PERUGIA - Sono 219mila i lavoratori dipendenti umbri che, avendo un stipendio netto non superiore a 1.500 euro (25mila euro lordi l’anno), dal primo maggio avranno un aumento in busta paga di circa 80 euro al mese (mille euro l’anno). A questo aumento va aggiunto quello già in essere derivante dal taglio del cuneo fiscale sulle buste paga varato dal Governo Letta con la legge di stabilità, che però era assai limitato (un lavoratore con uno stipendio di 17mila euro lordi l’anno, in virtù di quel provvedimento, da gennaio guadagna 17 euro netti in più al mese). Si attende ora la pubblicazione del decreto per vedere come sarà la scansione dell’aumento varato dal Governo Renzi, se cioè sarà di 80 euro per tutti coloro che hanno stipendio netto fino a 1.500 euro, oppure se ci sarà una graduazione per cui il beneficio scema al salire dello stipendio. Dalle indiscrezioni sembra che, per uno stipendio di 1.200 euro, l’aumento sarebbe di 100 euro, per scendere a 80 euro in corrispondenza dei 1.500 euro. 3) dal primo maggio riduzione del 10% del costo dell’energia elettrica per le imprese; 4) rafforzamento del fondo di garanzia per il credito alle Pmi (piccole e medie imprese), con 500 milioni di euro in più; 5) progetto “Garanzia giovani” da 1,7 miliardi di euro, per garantire a chi ha tra 18 e 29 anni, entro 4 mesi dal conseguimento del titolo di studio, il lavoro o il proseguimento degli studi. Il provvedimento sarà in vigore dal primo maggio; 6) semplificazione del contratto a termine e dell’apprendistato, modificando profondamente quanto previsto dalla riforma Fornero; 7) raddoppio, da 600 milioni a 1,2 miliardi su tre anni, del credito di imposta per giovani ricercatori; 8) piano per le scuole da 3,5 miliardi per renderle più sicure e rilanciare l’edilizia. Dal primo aprile sarà attiva presso il ministero dell’Istruzione un’unità di missione che seguirà l’iter del piano, accelerandolo al massimo; 9) piano casa da 1,7 miliardi di euro. Tra i principali provvedimenti, tasse ancora giù per chi decide di affittare a canone concordato, con la cedolare secca che cala dal 15% al 10%; detrazioni fiscali più elevate per gli inquilini con i redditi più bassi; fondi per il recupero degli alloggi popolari degradati e possibilità di richiederli a riscatto. E ancora, rifinanziamento del fondo per gli inquilini in difficoltà e accesso ai mutui più facile per le giovani famiglie e quelle numerose. Sono previsti 267-270 milioni a copertura della “morosità incolpevole” e Nuovo stile La prima delle slides con cui il premier ha illustrato i provvedimenti adottati; nel tondo Matteo Renzi Le altre misure Piano casa da 1,7 miliardi e “garanzia giovani” per garantire a chi ha tra 18 e 29 anni o il lavoro, o il proseguimento degli studi altri 200 milioni per il fondo affitti; 10) sblocco immediato e totale del pagamento dei debiti della pubblica amministrazione. Verranno saldati 68 miliardi di euro entro luglio (finora sono stati saldati 22 miliardi); 11) Da giugno partirà il fondo per favorire la creazione di imprese sociali, con 500 milioni di dotazione finanziaria. Un tema che, ha detto Renzi, «mi sta profondamente a cuore»; 12) 1,5 miliardi destinati alla tutela del territorio. Anche in questo caso viene istituita presso il Ministero una specifica unità di missione per seguire e accelerare gli interventi. Fuori dal decreto legge, ma annunciata con enfasi e che si può quindi considerare un 13esimo punto cruciale, è la decisione di procedere con un disegno di legge delega «per riorganizzare l’intero sistema del lavoro”, con l’obiettivo di completarne l’iter in 6 mesi. Punti cardine sono l’assegno universale di disoccupazione per chi perde il lavoro (presentato ieri in anteprima su queste colonne), la riforma degli ammortizzatori sociali (a cominciare dalla graduale scomparsa della cassa in deroga) e le misure per tutelare la maternità. Un provvedimento dallo scarso valore economico, ma di altro valore simbolico, è la vendita all’asta, dal 26 marso al 16 aprile, di 100 auto blu dei vari ministeri. LOCAZIONE La cedolare secca scende al 10%, i risparmi Affitti Tasse più leggere, i conti PERUGIA - La riduzione della cedolare secca sui canoni concordati dal 15% al 10% (già il Governo Letta aveva diminuito l’aliquota dal 19% al 15%) porterà risparmi da un minimo di 120 euro ad un massimo 600 euro, in base all’ammontare del canone annuo. È quanto emerge dai calcoli elaborati da Confedilizia. Ecco di seguito come cambiano i contratti concordati con la cedolare secca al 10%: per un contratto da 2mila 400 euro annui finora si pagavano 360 euro di cedolare e da adesso in poi se ne verseranno 240 (risparmio di 120 euro); per un contratto da 4mila 800 euro annui si passa da 720 a 480 euro (risparmio di 240 euro); per un contratto di locazione da 6mila 600 euro si passa da 990 a 660 euro (risparmio di 330 euro); per un contratto da 8mila 400 euro annui si passa da 1.260 a 840 euro (-420). Giovedì 13 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria 28 economiaUMBRIA Export: nel 2013 Perugia +8%, Terni -28,4% Regione Ok in commissione Umbria a due velocità nel 2013, il dato medio regionale accusa una flessione del 7,2% PERUGIA - Con i voti favorevoli dei commissari della maggioranza e l’astensione di quelli dell’opposizione, la Seconda commissione del consiglio regionale, presieduta da Gianfranco Chiacchieroni, ha dato il via libera alla proposta di legge “Norme per favorire l’insediamento produttivo ed occupazionale in agricoltura, per promuovere l’agricoltura sostenibile. Disposizioni sulla lavorazione di piccoli quantitativi di prodotti agricoli”. L’obiettivo è favorire l’accesso dei giovani all’agricoltura, promuovendo di fatto l’agricoltura sociale e la filiera corta. Si intende, pertanto, promuovere lo sviluppo, l’imprenditoria e la crescita occupazionale nel settore agricolo attraverso la gestione attiva e sostenibile dei beni agro-forestali, prestando particolare attenzione alla dimensione economica, ambientale e sociale. Di fatto, la Regione, nella programmazione del settore dovrà favorire e promuovere: l’utilizzo ed il recupero produttivo terreni o beni immobili a vocazione agricola; l’impiego di modelli di agricoltura sostenibile; l’agricoltura sociale; il sostegno ai giovani imprenditori. PERUGIA Commercialisti, gli scenari futuri della professione spiegati in un convegno in programma al Pavone di GIUSEPPE CASTELLINI PERUGIA - Il Sindacato italiano commercialisti ha organizzato, per il 21 marzo al Teatro Pavone di Perugia, un convegno dal titolo: “Commercialisti domani: tra proteste e proposte scandagliamo gli scenari futuri”. I lavori inizieranno alle 15 con la relazione di Alessandro Lini, presidente della Fondazione Centro studi Ungdc, che riguarda il decreto legislativo 139/2005 e le sue criticità ed ipotesi di riforma. Seguirà “Dopo il commissariamento: cosa chiediamo al prossimo. Un Consiglio nazionale per valorizzare la professione”, di Antonio Gigliotti, direttore Fiscal-focus. Paolo Galardini, commercialista di Foligno, argomenterà, invece su “Dopo il delirio normativo e burocratico”. Sarà poi la volta di Marco Cuchel, presidente dell’Associazione nazionale commercialisti, la cui relazione sarà incentrata PERUGIA - Umbria a due velocità sul fronte dell’export 2013. La provincia di Perugia mette a segno un ottimo +8% nei confronti del 2012 (soprattutto se confrontato con il +0,6%) della media nazionale e il -0,7% del Centro), mentre le vendite all’estero della provincia di Terni precipitano del 28,4%, trascinate al ribasso dal -44% delle esportazioni siderurgiche, che rappresentano il 49,6% delle esportazioni totali del Termiliardi, quello della pronano. C’è da dire, covincia di Perugia aumunque, che un po’ menta da 1,063 a tutte le voci 1,22 miliardi, mendell’export della tre quello della provincia di Terni provincia di Terni La flessione mostrano il segno precipita da 380,8 dell’export della meno. milioni a 171,4 siderurgia ternana Emerge dal Rapmilioni di euro. porto Istat sull’anPer la cronaca le nel 2013 damento delle esporimportazioni, semrispetto al 2012 tazioni nel 2013. pre nel 2013 rispetto al Il saldo regionale delle 2012, scendono del 9,6% esportazioni 2013, frutto del +8% in Umbria, crescono dell’1,6% del Perugino e del -28,4% del Ter- nel Perugino e crollano del 20,3% nano, è un pesante -7,2%. nel Ternano. Quanto al saldo della bilancia In valori assoluti, tra il 2012 e il commerciale (ossia la differenza 2013 il valore delle esportazioni tra esportazioni ed importazioni) scende nella regione da 3,887 a tra il 2012 e il 2013, quello 3,606 miliardi (-281 milioni di eudell’Umbria resta largamente po- ro), mentre a livello provinciale sitivo, ma scende da 1,44 a 1,40 aumenta in provincia di Perugia da -44% Confindustria Umbria capofila del progetto Ue per condividere le buone prassi contro la crisi PERUGIA - Confindustria Umbria è capofila per la gestione di un progetto finanziato dalla Commissione europea intitolato “Promoting restructuring opportunities for an active change”, che ha l’obiettivo di condividere le migliori pratiche ed esperienze che alcuni Paesi europei hanno adottato in questi ultimi anni di profonda crisi economica e finanziaria per anticipare il cambiamento e gestire la ristrutturazione. Gli ambiti di approfondimento riguarderanno in particolar modo le relazioni industriali e politiche del lavoro, i sistemi di welfare e la sicurezza sociale, la ricerca e l’innovazione, le strategie di formazione e lo sviluppo delle competenze, l’aggregazione e clu- stering e l’internazionalizzazione. Nei giorni scorsi, nella sede di Confindustria Bruxelles, si è tenuto il primo incontro operativo del progetto europeo cui hanno partecipato, tra gli altri, Aurelio Forcignanò, direttore generale di Confindustria Umbria, Enzo Faloci, firettore di Umbria Export, Matteo Carlo Borsani di Confindustria Bruxelles e Magdalena Bober di BusinessEurope, l’associazione europea degli imprenditori che ha patrocinato il progetto. Il progetto comunitario coinvolge, oltre Confindustria Umbria in qualità di coordinatore, e Umbria Export come partner per la consulenza tecnica progettuale, altri enti internazionali. Il summit L’incontro operativo, a Bruxelles, per mettere a punto la gestione del progetto di cui è capofila Confindustria Umbria su: “Dopo le parole lo sciopero regoalmentato”. Ci sarà spazio anche per gli argomenti relativi alle pensioni con la relazione di Renzo Guffanti, presidente della Cassa di previdenza e assistenza dei dottori commercialisti (il titolo della relazione sarà: “Dopo l’età attiva la pensione: preoccupazioni e scenari futuri”). L’ultimo intervento in programma è quello di Patrizia Bonaca, commercialista di Roma che tratterà del “Rinnovamento della professione dopo la crisi”. La chiusura dei lavori è prevista per le 20. Coordinerà il convegno Stefano Sfrappa, presidente del Sindacato italiano commercialisti. Gli interessati sono invitati a prenotarsi con un’email all’indirizzo: [email protected]. I partecipanti avranno diritto a 4 crediti formativi. 2,26 a 2,44 miliardi (+180 milioni) e scende in quella di Terni da 1,625 a 1,163 miliardi (-462 milioni). A livello nazionale, evidenzia l’Istat, si registra «la sostanziale stazionarietà dell’export (-0,1%), che è la sintesi di dinamiche territoriali divergenti. L’Italia nordorientale registra una crescita importante (+2,4%) cui segue, in misura meno intensa, l’incremento delle vendite all’estero della ripar- tizione nord-occidentale (+0,6%). Risultano invece in marcata contrazione le vendite delle regioni dell’Italia insulare (-15%) e meridionale (-4,1%), in debole calo quelle dell’Italia centrale (-0,7%). Al netto dei prodotti petroliferi raffinati - continua l’Istat - la flessione registrata per l’export delle regioni dell’Italia insulare e meridionale si riduce nel complesso di 5,5 punti percentuali, passando da -8,7% a -3,2%». Agricoltura, «sì» alle norme per favorire i giovani Sindacato Aperta nel capoluogo umbro, alla Sala dei Notari, la IV assise della sigla sindacale con più iscritti Congresso della Cgil provinciale di Perugia, Sgalla suona la carica: «Lavoro, riforme, giustizia sociale» PERUGIA - «Un Piano del lavoro, un progetto ed una piattaforma rivendicativa. Una vertenza Umbria costruita insieme a Cisl e Uil per far vivere e far partecipare i lavoratori ed i cittadini, un Patto per il lavoro tra le organizzazioni dei lavoratori e le associazione datoriali, con l’obiettivo di non limitarci alla sola rivendicazione di parte, ma di costruire una proposta comune e condivisa, che sia in grado di orientare e supportare le scelte politiche della nostra regione e dei nostri territori, al fine di avviare una risalita dura, ma possibile». In questo passaggio della relazione del segretario generale uscente della Cgil di Perugia, Vincenzo Sgalla, sta il succo della proposta che il maggiore sindacato della provincia di Perugia (89mila iscritti) rilancia nel giorno di apertura del suo IV congresso provinciale, ospitato dalla Sala dei Notari, luogo simbolo della partecipazione democratica cittadina. «Un congresso - afferma una nota della Cgil - che arriva a conclusione di un percorso importante, fatto di 855 assemblee svolte in altrettanti luoghi di lavoro del territorio provinciale, che hanno coinvolto direttamente quasi 24mila lavoratrici e lavoratori della Cgil. Assemblee dalle quali sono emerse con chiarezza la preoccupazione e la rabbia di tante donne e uomini, giovani lavoratori, molto spesso precari, migranti, i più fortunati con un lavoro regolare, cassintegrati, disoccupati, pensionati ed esodati». «Da tutti loro – ha detto Sgalla - è venuta una sola richiesta, All’attacco Sgalla mentre svolge la sua relazione forte, netta, senza possibilità di equivoco: vogliamo lavoro». L’Umbria, ha continuato Sgalla, «nel periodo 2007-2011 ha perso, in termini di produzione, più di tutte le altre regioni del centro Italia. Un livello che ci ha fatto precipitare indietro di 10 anni. Al contempo, il reddito pro-capite medio si è avvicinato molto a quello delle regioni più povere del Paese, con la conseguenza logica che sono crollati i consumi delle famiglie (-5,4%) e la spesa (- 8,4%)». Per Sgalla «l’Umbria, ed ancor di più la nostra provincia, hanno bisogno di vere politiche industriali». Il segretario ha quindi ricordato quelle che sono le priorità di azione che la Cgil rivendica da tempo: una tassa patrimoniale, vale a dire «un'imposta in grado di ridistribuire in maniera diversa e più equa quella ricchezza che in questi anni si è concentrata in poche mani», e poi una lotta serrata all’evasione fi- scale, alla corruzione e all’illegalità in genere. Ancora, una riforma della pubblica amministrazione fatta «valorizzando e non demonizzando i dipendenti pubblici», ma denunciando le storture esistenti, come «l’eccessivo dislivello tra le retribuzioni dei dipendenti e quelle di alcuni dirigenti, oggi oggettivamente insostenibili». Investimenti nella scuola e nella formazione, una strenua difesa del diritto alla salute e alla sicurezza sul lavoro, una riforma degli ammortizzatori sociali realmente inclusiva, politiche per la non autosufficienza e per l'infanzia: insomma, «un progetto di welfare avanzato che può essere un potente antidoto alla crisi. C’è poi la nota dolente («una sconfitta») della riforma previdenziale varata dal ministro Fornero, che «ha determinato il sistema previdenziale più ingiusto ed iniquo di tutto il panorama europeo». Seguici anche su Giovedì 13 marzo 2014 Anno XXXII n. 71 - euro 1,20 www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it UMBRIA PERUGIA Violenze fisiche o morali Mariti finiscono a processo Fai, le giornate in 40 siti storici A TERNI A a pagina 9 SAN GIUSTINO Prese tre baby ladre sorprese a rubare A a pagina 21 Scomparso da giorni promotore finanziario A a pagina 39 I commissari nominati da Bankitalia hanno deciso: “Offerta più idonea per il risanamento” La Bps va a Banco Desio ITALIA & MONDO Consiglio dei ministri Matteo Renzi annuncia: “Mille euro in più per 10 milioni d’italiani” Abbinamento opzionale con: “English in viaggio”Euro 9,80; + il prezzo del quotidiano A A SPOLETO Ormai è tutto fatto per la Banca Popolare di Spoleto. I commissari nominati da Bankitalia hanno giudicato l’offerta presentata dal Banco di Desio e della Brianza “la più idonea a conseguire gli obiettivi di risanamento” dell’istituto di credito umbro, in amministrazione straordinaria dal febbraio 2013. Battuta quindi l’offerta presentata dal veicolo societario Clitumnus cui però rimane aperta una eventuale partecipazione di minoranza. Nella serata di ieri il commissario straordinario Boccolini ha prima comunicato la decisione ai manager di Bps e poi incontrato le sigle sindacali. Rassicurazioni sarebbero arrivate anche sul futuro di Spoleto Credito e Servizi. Nelle prossime ore verranno forniti i dettagli dell’operazione. A a pagina 3 Suv contro carrozzina, disabile ferito A Incidente Quello che resta della carrozzina elettrica a pagina 11 a pagina 39 Città della Pieve Stroncato da overdose a 43 anni A CITTA’ DELLA PIEVE E’ morto mentre con l’ambulanza lo stavano trasportando all’ospedale di Città di Castello. A stroncarlo è stata un’overdose ieri pomeriggio. La vittima è un uomo di 43 anni originario della provincia di Siena. Il dramma si è consumato ieri a Città della Pieve. Da quanto è stato possibile ricostruire, il malore legato all'’ssunzione di droga è subentrato mentre l’uomo si trovava a bordo di un’auto insieme a un amico pievese. Con lui stava tornando da Perugia dove è stato effettuato l’acquisto della dose di eroina. I carabinieri indagano. A a pagina 26 Legge elettorale Spina Guidava l’amico rimasto illeso: la vittima è di Villanova. La macchina fuori controllo è finita contro un muretto L’Italicum ha ottenuto il via libera dalla Camera Ora tocca al Senato Schianto in auto: muore ragazzo di 17 anni A A PERUGIA EVASIONE a pagina 3 Strage via d’Amelio Non versa 130mila euro di contributi Riina: “Borsellino ha innescato la bomba che l’ha ucciso” A A a pagina 4 Iniziativa Corriere dell’Umbria e Musical Box Eventi PerElisa,unadedicaevaialconcerto A Terni Spettacolare incidente sulla Marattana: mezzo distrutto a pagina 29 A “Il taglierino comprato per uccidermi” A a pagina 21 Sport Lega Pro Passa la linea Camplone. Già venduti oltre 200 biglietti N on sappiamo più pregare per le cose terrene: il lavoro, il pane, i figli a rischio di sopravvivenza. È un'immagine pressappoco monastica quella della contadina... a pagina 32 [continua a pagina 9 ] VOLLEY Ballottaggio per sostituire Nolè La Sir pensa già ai play off Ternana, si ferma anche Valeri nel test Dubbio Maiello-Falletti Kovac firma un triennale Sarà ct dell’Iran ma prima lo scudetto a pagina 46 a pagina 52 A Come gestire i nostri soldi A a pagina 47 SERIE B a pagina 15 di Giovanni Picuti Da oggi in edicola con il Corriere “La ricchezza nelle tue mani” A A La grande vaccata A Annullato il ritiro Il Perugia resta al Curi per preparare la sfida con L’Aquila P er Elisa: un pensiero. Un ricordo. Scriveteli a [email protected] entro mezzogiorno di giovedì 20 marzo. Gli autori delle dieci più particolari, più significative saranno ospiti al concerto della cantautrice triestina il 21 marzo al Palaevangelisti. Nella mail ricordate di segnalare anche un recapito telefonico per poter essere eventualmente contattati dalla nostra redazione. a pagina 22 UMBRIA FELIX OMICIDIO Un ragazzo di 17 anni è morto inun incidente stradale avvenuto all’altezza di Spina nella tarda serata di ieri. L’auto era guidata da un amico che è rimasto illeso nell’impatto della macchina contro un muretto. I soccorsi sono scattati veloci, sul posto vigili del fuoco, 118 e carabinieri. La vittima è di Villanova. A L ’esperienza, la psicologiae le tecniche della ricchezza di Alfio Bardolla sono tutte racchiuse in una collana in allegato con il Corriere dell’Umbria. Oggi è in edicola il primo volume a soli 3,80 euro. Per essere ricchi, bisogna avere sviluppato 3 capacità: saperlo creare, saperlo gestire e saperlo proteggere. Alfio Bardolla spiega in maniera chiara come si può fare. A a pagina 13 DELL’UMBRIA CORRIERE t Giovedì 13 Marzo 2014 UMBRIA Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 52 731 Fax 075 5273400 [email protected] Se ne parla nel corso di un convegno che si svolge domani a palazzo Donini Sentimento positivo In una indagine emerge la grande disponibilità nei confronti degli animali Una legge per la tutela di tutti gli animali A PERUGIA "Per una legge regionale sui diritti e la tutela degli animali". Questo il tema di un convegno regionale che si terrà a Perugia, nel Salone d'Onore di Palazzo Donini, domani, dalle ore 9 alle 18. Il convegno sarà l'occasione per presentare la proposta di legge regionale sui diritti e la tutela degli animali, frutto di un la- voro comune tra giunta regionale, consiglio regionale e le associazioni animaliste umbre. Con questa proposta di legge, si vuole promuovere un intervento in favore degli animali in considerazione, soprattutto, del ruolo che svolgono nella società contemporanea. Definire, quindi, un quadro di norme che ne preveda la loro tutela e valorizzi il rapporto di affezione degli animali con le persone, la formazione delle giovani generazioni a rispettare e gestire il rapporto con essi, la lotta all'abbandono, ai maltrattamenti, la battaglia contro la vivisezione, sono domande, anzi emergenze, presenti anche nella nostra società regionale. Dai da- 7 ti del Rapporto Italia di Eurispes 2011 emerge che la maggioranza degli italiani, l'87,2 per cento, ha nei confronti degli animali un sentimento positivo, quasi il 42% ha in casa un animale domestico, l'86% è contrario alla vivisezione. Numerose, poi, sono le associazioni di volontariato che, ogni giorno, si occupano della cura e tutela dei viventi non umani. Un volontariato, ricchissimo e in grande sofferenza B e poco sostenuto. Sta cominciando la stagione e gli addetti ai lavori vogliono una svolta decisiva per un comparto strategico Il turismo punta al segno più di Diego Aristei A PERUGIA - Potrebbe essere l’anno della svolta per il turismo umbro. E’ questo il segreto desiderio degli addetti ai lavori che toccano però ferro. Timidi segnali di ripresa già si vedono. Città come Assisi stanno avvertendo concretamente l’auspicato cambio di rotta. Il settore con l’arrivo della primavera, la Pasqua e il ponte del primo maggio sta lavorando per accogliere i turisti che arriveranno nel cuore verde d’Italia. Qualcosa, dunque, si sta muovendo con il dichiarato obiettivo di portare l’asticella verso il segno più sia per quanto riguarda gli arrivi che le presenze.Dai flussi dichiarati dalle strutture ricettive nel periodo gennaio-novembre 2013 in Umbria risultano 2.077.030 arrivi e 5.518.772 presenze con una variazione rispetto all’anno precedente del + 0,41 % negli arrivi e - 1,93% nelle presenze. Purtroppo quando si parla di numeri e statistiche queste si fermano al 2012. Due anni fa gli arrivi erano stati 2.193.091 mentre le presenze 5.957.628. Interessante lo studio di chi arriva in Umbria. A livello nazionale i laziali hanno fatto segnare un +2,13 di arrivi e un - 0,92% di presenze. In aumento i flussi dall’Emilia Romagna (+4,59% e +1,82%) dalle Marche (+0,22% e +1,12% ) e dalla Calabria (+3,38% e 0,18%) mentre sono aumentati solo gli arrivi per i turisti dalla Toscana (+3,32% e -2,72% )e dalla Basilicata (+0,58% e -4,43%). Uno sguardo anche alla principlai correnti stranieri dove si confermano i Paesi Bassi (+2,28% arrivi e +9,40% presenze), Germania (+5,80% e 4,70%) e Stati Uniti (-3,46% e +0,18%). In aumento anche i turisti dal Belgio (+8,58% e +11,37%) dalla Cina (+17,20% e +19,24%), dalla Svizzera (+4,87% e +0,05) e dalla Danimarca (+12,12% e + 12,71%). Infine un certo interesse perle variazioni percentuali di arrivi e presenze nei comprensori come l’Alta Val- le del Tevere (+5,40% arrivi e +9,63% presenze), Spoletino (+4,21% e +3,20%) e Orvietano (+0,95% e +1,67%. Variazioni positive solo negli arrivi si registrano nei comprensori Tuderte (+5,54% e -2,33%) e Amerino (+0,54% e - 6,19%). Diminuzioni, infine, in tutti gli altri comprensori. Ora, come detto, i dati sono fermi al 2012 e quindi non tengono conto di avvenimenti (quali l’elezione a Papa di Jorge Mario Bergoglio con la scelta del nome di Francesco) che hanno fatto puntare i riflettori proprio sull’Umbria. Un vero e proprio spot. Non è un caso che sempre più sudamericani, nei propri tour europei,decidono di scegliere Assisi, la città del Poverello. Ecco perchè il trend dei flussi turistici in Umbria deve cominciare a segnare il segno +. Lo spiega bene il documento di indirizzo strategico per il turismo secondo il quale “tutte le azioni dovranno essere tese al rafforzamento dell’offerta intesa sia nel senso di valorizzazione della destinazione dei prodotti più coerenti con la vocazione territoriale sianel senso dello sviluppo delle imprese del settore a partire da quelli ricettivi non solo e non tanto dal punto di vista della riqualificazione strutturale delle stesse ma soprattutto della loro capacità competitiva sul mercato”. La grande scommessa è cominciata. B Interrogazione urgente al ministro dell’Interno da parte del parlamentare di Forza Italia Pietro Laffranco Lo dichiara l’assessore Stefano Vinti “Noalla chiusura in Umbria deipresidi di polizia I tagli non possono colpire cittadini e sicurezza” A PERUGIA Gli umbri possono ringraziare il governo Renzi per la chiusura del posto di polizia ferroviaria di Orvieto, per quello di Polizia Postale di Terni e il passaggio del Compartimento di polizia stradale dell'Umbria sotto la Toscana. Ho presentato un'interrogazione urgente per contrastare questa decisione, ancor piu incomprensibile alla luce dell'aggravamento del problema sicurezza nella nostra regione come dimostrano ampiamente i dati in materia forniti dal Viminale". Lo afferma in una nota il deputato umbro Pietro Laffranco. "Pensare di chiudere i presidi di polizia postale - prosegue Al servizio del cittadino Fondamentale il ruolo della polizia di Stato Laffranco - che ci invidiano tutti i paesi europei per la lotta contra la pedofilia, lo stalking e i crimini via internet mi sembra paradossale e sbagliato, come lo smantellamento di quelli di polizia ferroviaria visto in quasi tutti i casi le sedi sono fornite gratuitamente dalle ferrovie dello Stato". "Credo che il riordino vada ripensato - sottolinea ancora l’esponente del centrodestra che dei tagli si possano fare, ma non a discapito della sicurezza, dei cittadini e dei territori. Se poi a questi tagli non corrisponde neppure un analogo risparmio economico, allora credo che gli stessi siano assolutamente da ripensare”. “La riduzione dei servizi comporterebbe - conclude Laffranco - una minor sicurezza per il cittadino e che non sono da sottovalutare, in termini di entrate erariali, le perdite provenienti dalla lotta alla criminalità e i costi sociali inB diretti". “Internet compie 25 anni e la Regione guarda sempre più alla rete per tutti” A PERUGIA "Oggi, che si celebra il venticinquesimo compleanno della rete, è opportuno ricordare l'importantissimo passo fatto dall'Umbria che ha approvato la prima legge regionale per le infrastrutture tecnologiche": ad affermarlo e' l'assessore regionale alle Infrastrutture tecnologiche Stefano Vinti (nella foto). "La Regione - sottolinea in una nota - vuole veramente riconoscere il diritto di tutti cittadini di accedere a internet e promuovere lo sviluppo delle infrastrutture di telecomunicazione per assicurare la partecipazione attiva alla vita della comunità digitale. Il diritto di accesso ad internet quale fondamentale strumento di sviluppo umano e di crescita economica e sociale resta per noi un punto fermo". L'assessore si e' detto molto soddisfatto dell'approvazione della legge regionale, prima in Italia nel suo genere perche' "questo intenso lavoro dovrà accompagnare e regolare il granB de processo di modernizzazione dell'Umbria”. CORRIERE 8 DELL’UMBRIA u Giovedì 13 Marzo 2014 Umbria Viaggio nei dipartimenti A colloquio con Francesco Tei “Le nostre criticità? L’impoverimento di personale tecnico soprattutto nelle stazioni e nelle stalle sperimentali” alla guida di Scienze agrarie alimentari e ambientali L’università della tripla “A” conquista l’Expo Il viaggio all’interno dell’Università di Perugia. giunto alla nona tappa, si ferma nel complesso monumentale di San Pietro a Perugia dove si trova la sede centrale il dipartimento di Scienze agrarie alimentari e ambientali diretto da Francesco Tei. di Sabrina Busiri Vici A PERUGIA - Agricoltura, alimentazione e ambiente. Tre “A” per indicare lo sviluppo, quanto per calibrare e riassumere l’attività del nuovo dipartimento di agraria dell’Università di Perugia. Una struttura d’eccellenza nazionale diretta da Francesco Tei, già vice preside ai tempi delle facoltà. La direzione di Tei premia la compattezza raggiunta all’interno del dipartimento che ora trova nella sua guida una conclamazione e una nuova modalità di lavoro. Al centro c’è anche una rinnovata capacità d’interazione con le altre istituzioni dedicate all’agricoltura nella regione. Una compattezza comunque complicata da gestire, viste le tante discipline che convivono sotto la responsabilità di Tei, assieme a 83 docenti e 95 unità di personale tecnico e amministrativo . Professor Tei, le discipline che il dipartimento raccoglie sono numerose, come gestire bene tanta complessità? “In realtà è la nostra forza. Oramai l’agricoltura è un settore estremamente vario, la nostra scommessa sta proprio nel far convivere in un unico corpo e far interagire fra loro le tante capacità professionali qui riunite, tanto nella didattica quanto nella ricerca”. Agraria è sempre stato un punto di forza dell’ateneo perugino. Come sono andate le iscrizioni? “Rispetto all’anno scorso l’incremento totale è stato del 5% con un incremento nelle lauree triennali di oltre il 20%”. Qual è la vostra offerta formativa? “Per ora non è cambiato nulla rispetto a quando eravamo facoltà. Abbiano tre corsi di laurea triennali: Scienza agrarie e ambientali che ha tre curricula; Scienze e tecnologie agroalimentari e il terzo in Economia e cultura dell’alimentazione. Poi abbiamo quattro corsi di laurea magistrale: Sviluppo rurale sostenibile con due curricula; poi abbiamo Tecnologie e biotecnologie agroalimentari; Biotecnologie agrarie e alimenta- ri e, infine, Scienze zootecniche. Quest’ultimo è un corso interdipartimentale con il dipartimento di Medicina veterinaria che organizza con noi anche Produzione animale. Per chiudere, partecipiamo anche a Scienze della nutrizione umana con i dipartimenti di Medicina e Scienze Farmaceutiche”. Storicamente Agraria richiama a Perugia tanti studenti da fuori regione. E' ancora così? “Manteniamo alto il nome: il 40% dei nostri studenti viene da altre regioni d’Italia. Il bacino di utenza è vario: dal Salento alla Calabria all’Abruzzo alle Marche. E ancora, ci sono studenti che vengono dallaToscana soprattutto dell’area al confine con l'Umbria. Dal Lazio richiamiamo soprattutto dalle zone di Rieti, Latina e Frosinone”. Un andamento in controtendenza con la diffusa regionalizzazione di tutto l’ateneo. “E’ vero e anche questo è la nostra salvezza perché il bacino dell’Umbria è relativamente modesto”. Anche l’incremento delle matricole è quasi unico. Come avete contrastato il calo diffuso? “Facciamo una grande opera di orientamento molto capillare in ingresso. Pennac- Nuovo corso Francesco Tei, direttore del dipartimento di Scienze agrarie alimentari e ambientali nella sede del complesso monumentale di San Pietro chi, il preside che mi ha preceduto, ha dato un grande impulso a questa fase. Si parte a febbraio/marzo, quando mandiamo una circolare a tutti i dirigenti scolastici; poi facciamo due giorni di incontro in dipartimento e ci spostiamo nelle scuole con una squadra di esperti orientatori”. E quali sono i vostri argomenti più forti? “Spieghiamo ai ragazzi il grande rinnovamento che l’agricoltura ha oggi, i rapporti con il paesaggio, l’ambiente. In questo periodo c’è senz’altro un rinnovato interesse a tutti i livelli verso le nostre discipline”. Un rinnovato interesse soprattutto all’attualità. “Beh, si consideri che l’Onu ha dedicato il 2014 all’Agricoltura familiare, ovvero vista come paradigma di un’agricoltura sostenibile finalizzata alla sicurezza alimentare”. Anche l’Expo 2015 ha come tema Nutrire il Pianeta. Il dipartimento come sarà presente al grande appuntamento? “Il rettore Moriconi mi ha indicato come referente dell’ateneo presso il Comitato scientifico per Expo in quanto il nostro dipartimento è un referente privilegiato del mondo accademico all’interno della manifestazione milanese. Perciò abbiamo iniziato a lavorare con i colleghi degli altri dipartimenti affinché l’ateneo proponga iniziative da accreditare nell’ambito dell’Expo. In tale ambito poi ci confronteremo con la Regione, il Comune e con l’Anci. L'Expo lavora, infatti, su due livelli: uno stanziale a Milano dove le associazioni e le federazioni scientifiche si stanno organizzando a rotazione per presentare iniziative sul tema alimentazione; poi c’è l’altro livello, di organizzazione locale per il quale si organizzano eventi sul territorio. L’opportunità da perseguire è far capire il modello umbro di sviluppo in rapporto con agricoltura, alimentazione e ambiente”. Un quadro vivace che dà anche vita a nuove professioni? “Intanto c’è da dire che le professioni tradizionali sono sempre richieste. Adesso però è più importante che in una figura unica si riunisca il sapere tradizionale agganciato con le tendenze imposte dalla contemporaneità, vedi l’ambiente. Il nostro laureato ha come sbocco importante anche le industrie alimentari”. Quali sono le criticità del di- partimento? “L’impoverimento di personale tecnico: siamo in sofferenza su in alcuni laboratori, ma soprattutto nelle stazioni sperimentali di pieno campo e nelle stalle sperimentali. Siamo in deficit già da diversi anni e speriamo in un futuro migliore. Abbiamo una grande storia alle spalle e sappiamo guardare al futuro con delle peculiarità uniche quali una banca del germoplasma con oltre 5mila accessioni, una zoobanca da 3mila campioni di dna di riproduttori della razza chianina unica in Italia, una collezione di lieviti industriali di oltre 6mila ceppi, unica in Italia e terza nel mondo. Per mandare avanti tutto questo ci vogliono risorse. Sarebbe, però, importante per ora almeno ricreare quel senso di appartenenza all'istituzione che fa sopportare meglio il sacrificio”. Obiettivi dei suoi tre anni di direzione? “Vorrei che il dipartimento diventasse, più di quanto non sia ora, un referente privilegiato per chi si occupa di agricoltura, alimentazione e ambiente. Come dire: quando in Umbria si parla di questi argomenti noi ci dobbiamo esB sere”. Da 25 candidati la commissione ha fatto una prima scrematura, ora il senato sceglierà i 5 membri La governatrice Marini e l’assessore Bracco a Lettere per parlare del “nostro” patrimonio Ecco i dieci finalisti per il cda dell’ateneo Regione e accademia unite nei beni culturali A PERUGIA Il cerchio si stringe. I volti del nuovo cda dell’Università si profilano lungo la meta dell’orizzonte finale. Dalla commissione nominata per la prima selezione escono i dieci nomi da cui comporre la cinquina finale. Per l’area di Medicina (tre dipartimenti), che aveva ben undici candidati in lizza, la commissione ha scelto per il round finale Annibale Donini contro Paolo Puccetti. Nel polo scientifico di Chimica, Farmacia e Matematica si contenderanno il posto Fausto Elisei e Massimo Giulietti, rimane fuori il ricercatore Andrea Capotorti. Mentre dall’area di Ingegneria, Medicina Veterinaria e Agraria i nomi in corsa sono quelli di Franco Cotana e Marco Pepe con l’esclusione di Domizia Donnini. Il gruppo che si era formato sul fronte di Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche si tro- Organi Il rettore Franco Moriconi va a scegliere fra Luigi Montanari e Pierluigi Daddi, mentre sono fuori Enza Caruso, Maria Rosaria Marcella, Cristina Costantini e Tamar Pitch. Infine, nel polo umanistico, rimangono i nomi di Gianluca Grassigli verso Cristina Papa. Amarezza si registra tra le fila del coordinamento dei ricercatori Unipg?: “L’ateneo dimostra così - dice Capotorti, ricercatore e candidato - che non ci si vuole avvalere del contributo fattivo dei ricercatori nella cabina di comando. Del resto già nell’elenco dei candidati online non avevano mancato di rimarcare la ‘differenza’ con i titoli di dott e dott.ssa invece che prof e prof.ssa, nonostante che i ministri Moratti e Gelmini abbiano da anni ‘regalato’ anche a noi il titolo di professore. Inoltre siamo più della metà dei docenti”. Il coordinamento dei ricercatori aveva anche definito una candidatura di gruppo quella di Caruso, Braconi, Capotorti e Domizia Donnini. Dai venticinque curricula presentati, ieri si è passati alla rosa di dieci e nei prossimi giorni si arriverà alla cinquina definitiva dei nominatidal senato accademico. Decisi invece i due membri esterni del cda nominati direttamente dal rettore: certi i nomi di Massimo Bugatti e Mauro AgoB stini. sabusvi A PERUGIA Nella sala delle Adunanze di Palazzo Manzoni, gremita per seguire l’incontro promosso dal dipartimento di Lettere sul tema Le politiche della Regione Umbria per i beni culturali, è intervenuta la governatrice Catiuscia Marini. La presidente tra le altre cose ha sottolineato la necessità che l’ateneo di Perugia e la Regione possano operare in stretta collaborazione, pur in ruoli distinti. “Non è solo questione di soldi - ha chiarito Marini - senza i quali tuttavia ben poco si può fare. Occorre una capacità organizzativa e programmatica per dare risposte che centrino gli obiettivi condivisi. L’Umbria nel settore dei beni culturali ha maturato importanti esperienze, come quella di aver creato, all’indomani del terremoto del 1997, un importante laboratorio di restauro delle opere d’arte con l’apporto fondamentale di alcuni chimici dell’Università di Perugia. Non ci siamo sottratti an- che a interventi di tutela, pur non spettando alla Regione ma allo Stato. E’ il caso del piano di recupero di Palazzo Cesi ad Acquasparta. La Regione Umbria - ha ricordato Marini - finanzia 450 assegni di ricerca, metà dei quali ad aziende, e la parte restante per sostenere ricercatori dell’ateneo impegnati in progetti universitari. Per il futuro ha concluso - dovremo puntare ad utilizzare fondi europei: per gli investimenti in beni culturali facendo riferi- Prot. n. 781 mento ai fondi strutturali; per le attività di formazione, invece, sarà possibile utilizzare i fondi sociali europei sia per corsi di aggiornamento che di formazione, questi dedicati ai giovani”. L’incontro, promosso dal dipartimento diretto da Mario Tosti, ha visto anche l’intervento dell’assessore regionale alla Cultura, Fabrizio Bracco, e del presidente del corso di laurea in Beni e attività culturali, Giovanni De Santis. B COMUNE DI MONTEGABBIONE Servizio Tecnico DEPOSITO PROGETTO VARIANTE AL PIANO REGOLATORE GENERALE PARTE STRUTTURALE. Il Responsabile del Servizio Tecnico Vista la legge regionale 22 febbraio 2005, n. 11 e s.m.i.; RENDE NOTO che gli atti costituenti la sottoelencata VARIANTE al Piano Regolatore Generale Parte Strutturale, è depositata in libera visione al pubblico presso l’Ufficio Tecnico del comune: Piano Regolatore Generale Parte Strutturale con annessa valutazione VAS (Valutazione Ambientale Strategica) e Rapporto Ambientale. Variante di adeguamento alla Legge Regionale 11/2005. Adozione. Il presente avviso è stato pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione dell’Umbria n. 9 (serie Avvisi e concorsi) del 04 marzo 2014, è affisso in data odierna all’Albo Pretorio del Comune e sarà inserito su due quotidiani locali. Chiunque può presentare osservazioni e opposizioni alla Variante al Piano Regolatore Generale Parte Strutturale per un periodo di giorni 45 decorrenti dalla pubblicazione all’Albo Pretorio e quindi fino al 19 aprile 2014. Nei successivi 10 giorni, chiunque ne abbia interesse può presentare brevi repliche alle osservazioni ed opposizioni eventualmente pervenute. Montegabbione, lì 5 marzo 2014. Il Responsabile del Servizio Tecnico (Geom. Giulio Giulietti) DELL’UMBRIA CORRIERE ECONOMIA Un futuro nel buio Per la Sgl Carbon di Narni Il governo si muove e scrive una lettera all’azienda SGL CARBON: INCONTRO CON L’AZIENDA A NARNI - Claudio De Vincenti, vice ministro del ministero dello Sviluppo Economico ha scritto a Klaus Unterharnscheidt, responsabile della Business Unit Elettrodi di grafite di Sgl Group, per fissare un incontro, il più presto possibile, per discutere le condizioni per una positiva conclusione della vertenza. P 11 Redazione: via Pievaiola, 166 F-6 PERUGIA Tel. 075 52731 Fax 075 5273400 [email protected] z CHIMICA Lo chiede il vice ministro De Vincenti che scrive alla Germania di Carlo Ferrante t Giovedì 13 Marzo 2014 Nel precedente summit, al Mise, in via Molise a Roma, presenti il presidente della giunta regionale Marini, l'assessore Riommi, il sindaco di Narni De Robotti e le parti sociali, non erano presenti i manager della multinazionale. Una rinuncia anticipata da Unterharnscheidt che in una lettera inviata a Giampietro Castano, direttore del dicastero, sosteneva che l'invito non conteneva un ordine del giorno. La multinazionale non è intenzionata a fare passi indietro, ma c'è l'impegno per ridurre il più possibile l'impatto che la chiusura avrà sui dipendenti e le famiglie. De Vincenti chiede al management tedesco il mantenimento della continuità delle produzioni ma soprattutto il contributo a trovare le condizioni per la vendita del sito, anche ad un'altra società concorrente dell'attuale proprietà. B y CREDITO I COMMISSARI DI BANKITALIA RASSICURANO ANCHE SUL FUTURO DI SCS BPS VA A BANCO DESIO “OFFERTA PIU’ IDONEA PER IL RISANAMENTO” z LE REAZIONI “CHIEDEREMO UN IMPEGNO SERIO SUL TERRITORIO” A SPOLETO (c.f.) Appresa la notizia della decisione di Banca d'Italia che ha consegnato palazzo Pianciani a Banco Desio, presidente Agostino Gavazzi e amministratore delegato Tommaso Cartone, il sindaco Daniele Benedetti torna ad affermare quanto già espresso nei giorni scorsi. “Chiederemo naturalmente che venga mantenuta quella vocazione territoriale che ha sempre contraddistinto l’attività della Banca Popolare di Spoleto - spiega il primo cittadino - riservando un’attenzione particolare allo sviluppo economico nel suo complesso e più specificatamente alle piccole e medie imprese della città per le quali l’istituto di palazzo Pianciani è sempre stato un riferimento fondamentale”. Il sindaco Benedetti non dimentica neanche i 18mila soci della Spoleto Credito e Servizi: “Anche questo - dice - è un fronte particolarmente sensibile e sul quale auspico vivamente una risoluzione positiva, ci sono poi - prosegue - una serie di attività e manifestazioni importantissime per la città che la Popolare di Spoleto ha sempre sostenuto, penso al Festival dei Due Mondi, e anche qui la speranza è che si prosegua B nella stessa direzione”. y di Chiara Fabrizi A SPOLETO Banco Desio è il nuovo socio di riferimento della Banca Popolare di Spoleto. L’offerta vincolante presentata lo scorso 5 dicembre dall’istituto brianzolo è stata giudicata da Banca d’Italia “la più idonea a conseguire gli obiettivi di risanamento” di palazzo Pianciani, in amministrazione straordinaria dal febbraio 2013. Battuta quindi l’offerta presentata dal veicolo societario Clitumnus che raccoglie Fondazioni Cassa di Risparmio di Perugia e Orvieto, Coop centro Italia, Net insurance e imprenditori umbri e laziali. A diramare la notizia nella prima serata di ieri è stato direttamente Desio che si prepara a incontrare i tre commissari straordinari, Giovanni Boccolini, Gianluca Brancadoro e Nicola Stabile, “per la definizione del contratto d’investimento che delineerà, nel dettaglio, le modalità tecniche di realizzazione dell’operazione e i principali aspetti concernenti il progetto di aggregazione”. Conclusi questi passeggi “prenderanno il via le attività relative agli iter autorizzativi nei confronti delle diverse Autorità di vigilanza competenti”. Nella serata di ieri il commissario straordinario Boccolini ha prima comunicato la decisione ai manager di Bps e poi incontrato le sigle sindacali. Nelle prossime ore, è l stato assicurato ai tavoli, verranno forniti i dettagli dell’operazione e gli importi esatti relativi all'aumento di capitale che dovrà essere versato entro maggio, ma è stato spiegato che l’iniezione di Desio è superiore alle richieste fissate da Banca d’Italia. Rassicurazioni sarebbero arrivate anche sul futuro di Spoleto Credito e Servizi, società cooperativa controllante di Bps composta da 18mila soci in amministrazione straordinaria dal febbraio 2013. Sul punto sarebbe stata scongiurata la messa in liqui- dazione di Scs e annunciata la convocazione di un'assemblea che dovrà portare entro il prossimo trimestre all'elezione del nuovo consiglio di amministrazione e alla definizione delle quote azionarie in Bps. I commissari avrebbero poi assicurato alle sigle sindacali il mantenimento dei livelli occupazionali, mentre sotto il profilo commerciale Banco Desio, 185 filiali e più di 1.600 dipendenti, si sarebbe impegnata a inserire il marchio Bps anche nelle proprie B filiali del centro Italia. IL SINDACATO BREVE INCONTRO A PALAZZO PIANCIANI “GARANZIE SU MARCHIO E LIVELLI OCCUPAZIONALI” A SPOLETO (c.f.) Al tavolo con i sindacati il commissario Giovanni Boccolini (nella foto) avrebbe anche riferito che la partecipazione di minoranza in Bps viene giudicata aperta a tutti, a cominciare dalla cordata di imprenditori umbri e Fondazioni Cassa di Risparmio di Perugia e Orvieto che attraverso il veicolo societario Clitumnus hanno presentato il 5 dicembre scorso l’offerta vincolante e trattative in questo senso sarebbero tuttora in corso. Sul fronte sindacale, poi, a commentare a caldo l’ingresso di Banco Desio come socio di riferimento di palazzo Pianciani sono le sigle Ugl credito e Uilca con la prima, presente all'incontro con David Militoni, che spiega: “Restiamo in attesa di poter valutare il piano industriale triennale che verrà presentato nelle prossime settimane in modo ufficiale. La garanzia degli attuali livelli occupazionali è comunque una prima buona notizia insieme al ruolo prioritario di Bps nel centro Italia”. Per la Uilca al tavolo si è accomodato il tesoriere nazionale Lucio Giardini: "Siamo amareggiati perché gli spoletini e gliumbri hanno perso l'ultima ban- ca del territorio, prendiamo comunque atto delle garanzie offerte sui livelli occupazionali e sul mantenimento del marchio e auspichiaB mo sviluppi positivi su Scs”. Giovedì 13 Marzo 2014 DELL’UMBRIA 12 CORRIERE u Economia P SINDACATO La proposta del segretario Sgalla al congresso della Cgil a Perugia UN DOPPIO PATTO PER FAR USCIRE L’UMBRIA DALLA CRISI di Nicola Bossi A PERUGIA - Un doppio patto per far uscire l'Umbria dalle sabbie mobili della crisi e recuperare lavoro e investimenti industriali. Vincenzo Sgalla, segretario generale della Cgil di Perugia, è pronto a lanciare una sfida che va in direzione della giunta regionale e delle associazioni di categoria, in primis quella degli industriali. Una sfida-proposta lanciata dal palco della Sala Dei Notari dove si sta celebrando il IV congresso provinciale. Il primo patto da realizzare per il maggior sindacato di casa nostra è quello con la Regione: un piano del lavoro dove si devono individuare scelte politiche in grado di attrarre investimenti, formare il personale che in questi anni ha perso il posto e tutelare i diritti dei lavoratori. Il secondo patto è con gli artigiani, la piccola e media impresa e i grandi industriali di Confindustria: "Un Patto per il lavoro tra i sindacati e le associazione datoriali, con l'obiettivo di non limitarci alla sola rivendicazione di parte, ma di costruire una proposta comune e condivisa che sia in grado di orientare e supportare le scelte politiche della nostra regione e dei nostri territori". Segretario provinciale Ieri mattina alla sala dei Notari è intervenuto Vincenzo Sgalla Da qui per Sgalla bisogna ripartire per quella che definisce "una risalita dura ma non impossibile". I dati forniti nella relazione delsegretario non sono certo incoraggianti e parlano chiaramente di un declino che va avanti da troppi anni a questa parte: L'Umbria nel periodo 2007-2011 ha perso, in termini di produzione, più di tutte le altre regioni del CentroItalia con un calo del Pil del 7%. il reddito pro-capite medio si è avvicinato molto a quello delle regio- SINDACATO L’assise di Terni dovrebbe confermare alla guida Attilio Romanelli I PROBLEMI DI AST SUL TAPPETO A TERNI Prende il via oggi pomeriggio, a Valle Antica a Sangemini, il congresso provinciale della Cgil che dovrebbe riconfermare alla guida l'attuale segretario, Attilio Romanelli. Il segretario del sindacato rosso, svolgerà un'ampia relazione sull'attuale crisi che investe il territorio e che non vede la fine del tunnel. Romanelli punterà il dito sulla situazione del maggiore complesso industriale del centro Italia, che da qualche settimana ha completato la transazione che ha visto concludere il trasferimento di Ast, Vdm e quattro Centri di Servizio in ThyssenKrupp. Una situazione che non fa dormire sonni tranquilli alle forze sociali, che chiedono un piano industriale alla multinazionale. La Cgil è per il rilancio del polo chimico della Polymer, che si faccia chiarezza sulla vendita delle aree della Basell, per la consentire la reindustrializzazione. Sempre nel settore della chimica aumentano le preoccupazioni per Sgl Carbon di Narni Scalo e la Bayer di Numero uno Attilio Romanelli, alla guida del sindacato Cgil di Terni, oggi il congresso a San Gemini Nera Montoro, che tra un paio di mesi potrebbe licenziare i 60 lavoratori. Sul tappeto la Sangemini, con la collocazione delle maestranze della Fruit, restate fuori dalla newco di Norda, il settore edile, il commercio, le tante piccole e medie aziende costrette a chiudere i cancelli. Per Romanelli "il 2014 si è aperto con un'eredità pesante di crisi aziendali e vertenze aperte che dovranno necessariamente trovare soluzione nel corso dell'anno, per evitare un ulteriore impoverimento del territorio e delsuotessutoproduttivo". B Carlo Ferrante ni più povere del paese, con la conseguenza logica che sono crollati i consumi delle famiglie (-5,4%) e la spesa (- 8,4%). Una crisi economica, occupazionale e sociale che ci ha fatto precipitare indietro di 10 anni. Sgalla rilancia dall'Umbria la necessità di una tassa patrimoniale - "un'imposta in grado di ridistribuire in maniera diversa e più equa quella ricchezza che in questi anni si è concentrata in poche mani" - e di investimenti nella scuola e nella formazione, la difesa del diritto alla salute e alla sicurezza sul lavoro, una riforma degli ammortizzatori sociali realmente inclusiva, politiche per la non autosufficienza e per l'infanzia. Il sindaco che prende molti voti nel pubblico impiego non si dimentica della revisione della macchina pubblica ma si punta il dito verso i premi e i super stipendi dei dirigenti: "Dobbiamo farci promotori - ha spiegato Sgalla - di una riforma della pubblica amministrazione, a qualsiasi livello, fatta valorizzando e non demonizzando i dipendenti pubblici, ma denunciando le storture esistenti, come l'eccessivo dislivello tra le retribuzioni dei dipendenti e quelle di alcuni dirigenti, oggi oggettivamenB te insostenibili". z SINDACATO ELEZIONE DEL DIRETTIVO A PERUGIA Il congresso della Camera del Lavoro di Perugia proseguirà nella giornata di oggi, dalle 9, presso l'hotel Giò di Perugia. Il dibattito che si svilupperà nell'intera giornata con decine di interventi di delegate, delegati e ospiti, sarà concluso dal segretario nazionale della Cgil Serena Sorrentino. Al termine dei lavori congressuali sarà eletto il nuovo direttivo provinciale che procederà poi, a sua volta, all'elezione del segretario generale della Camera del Lavoro per i prossimi 4 anni di mandato. Un congresso che arriva a conclusione di un percorso importante, fatto di 855 assemblee svolte in altrettanti luoghi di lavoro del territorio provinciale, che hanno coinvolto direttamente quasi 24mila lavoratrici e lavoratori della Cgil. Assemblee dalle quali sono emerse con chiarezza la preoccupazione e la rabbia di tante donne e uomini, giovani lavoratori, molto spesso precari, migranti, i più fortunati con un lavoro regolare, cassaintegrati, disoccupati, pensionati ed esodati. La crisi si fa sentire sotto tutti i punti di vista. "Da loro - ha sottolineato Sgalla - da tutti loro è venuta una sola richiesta, forte, netta, senza possibilità di equivoco: vogliamo lavoro". Nel corso della mattinata di ieri lavori congressuali hanno portato il loro contributo al dibattito il sindaco di Perugia e presidente dell'Anci, Wladimiro Boccali, il prefetto di Perugia, Antonio Reppucci, i segretari di Cisl e Uil, Pierpaola Pierantozzi e Claudio Bendini, il presidente della Fondazione "Perugiassisi 2019" Bruno Bracalente, Nadia Favalli, presidente Smile Umbria e Tiziana Ciabucchi, presidente Auser Umbria. Nic.Bos y con il Corriere dell’Umbria a soli 3,80 euro IMPARARE A GESTIRE LE PROPRIE RISORSE ECONOMICHE A PERUGIA che richiedono abilità specifiche, Parlare di ricchezza, soprattutto tutte importanti allo stesso modi questi tempi puo' sembrare in do. controtendenza. Cosa significa essere ricco per AlEppure, esiste una vera scuola di fio Bardolla? Per spiegarlo, ha coformazione che permette agli ita- niato un termine che spiega tutto: liani di scoprire, capire e applica- Libertà Finanziaria. Ovvero, avere le regole e le tecniche della ric- re un reddito da entrate automatichezza. "Se non sei ricco è perché che che copre il costo del proprio nessuno te lo ha ancora insegna- stile di vita. Tutto quello che devi to", è il motto provocatorio del sapere sul denaro (e che a scuola suo fondatore, Alfio Bardolla non ti insegneranno mai) è una (nelle due foto). Primo Financial rivoluzionaria raccolta per impaCoach italiano, rare a gestire le imprenditore miproprie risorse lionario e autore economiche e L’obiettivo best-sellerdella firaggiungere la liè raggiungere nanza personale, bertà finanziaria. la propria Alfio Bardolla è Contiene un un uomo di nuestratto di tutto libertà meri e di fatti. quello che serve finanziaria Gli stessi che inper cambiare la segna nei suoi propria situaziocorsi, cui hanno partecipato oltre ne finanziaria e migliorarla secon17mila persone. do la psicologia dei ricchi. Perché Oggi l'esperienza, la psicologia e i ricchi pensano in modo diverso le tecniche della ricchezza di Al- al denaro. E soprattutto pensano fio Bardolla sono tutte racchiuse a come creare entrate automatiin una collana in allegato con il che. L'opera di Bardolla è particoCorriere dell'Umbria. larmente importante in questa faPer essere ricchi, bisogna avere se di tensione sociale ed economisviluppato 3 capacità principali ca. Perché il mondo è cambiato, relative al denaro: saperlo creare, ma il nostro modo di pensare al saperlo gestire e saperlo protegge- lavoro e ai soldi sono rimasti invare. Si tratta di capacità diverse, riati. Se tutto il mondo cambia z y intorno a noi, ma continuiamo a utilizzare i modelli dei nonni, a seguire i consigli dei genitori, non faremo mai successo. Purtroppo la maggior parte delle persone è rimasta ancorata a un modello di creazione della ricchezza e del de- naro fermo agli anni settanta e ottanta. Ecco perché seguire i consigli di chi ha ottenuto successo, e capire i cambiamenti in atto è importante. Anzi obbligatorio. B Buona lettura! AGRICOLTURA Trebbiano, Sangiovese e Montepulciano d’Abruzzo riscuotono successo nei supermercati Re.Ec. CORRIERE P L’INIZIATIVA Da oggi in edicola DELL’UMBRIA Economia t Giovedì 13 Marzo 2014 13 z EDILIZIA ATER, BILANCIO APPROVATO I PERICOLI RESTANO I CASI DI MOROSITA’ A PERUGIA Grande attenzione agli investimenti ed al problema della morosità: sono queste le principali indicazioni fornite dalla giunta regionale, su proposta dell'assessore alle politiche abitative Stefano Vinti, in occasione dell'approvazione del bilancio di previsione 2014 di Ater Umbria, l'azienda di edilizia residenziale della nostra regione. "Dopo aver attentamente verificato il bilancio dell'azienda - ha affermato l'assessore Vinti - abbiamo ritenuto opportuno di suggerire alcune ulteriori potenziali azioni per migliorare la gestione complessiva dell' Agenzia. In particolare per quanto riguarda gli investimenti, si auspica un monitoraggio della situazione finanziaria attraverso un indice di indebitamento, una valutazione sull'opportunità di impiegare risorse proprie e un controllo stretto sui limiti stabiliti dalla Cassa Depositi e prestiti. Per quanto concerne invece il problema della morosità - ha aggiunto Vinti - abbiamo consigliato di proseguire nell'attività di monitoraggio di tale fenomeno, intraprendendo celermente tutte le azioni a tutela dell'Agenzia ed eventualmente mettendo in campo azioni contabili volte ad incrementare il fondo svalutazione crediti o aggiornando il dato sulla svalutazione dei crediti inesigibili. Il problema della morosità infatti è quello che più risente della difficile situazione economica delle famiglie e risulta in drammatico aumento nell'ultimo anno. Il settore che si conferma ancora il più problematico è quello degli alloggi di proprietà comunale, sia per quanto riguarda l'incremento della morosità degli utenti che per le difficoltà di gestione da parte dei comuni. Abbiamo infine suggerito, ha concluso l'assessore, un costante controllo delB la gestione operativa". y CONFINDUSTRIA I VINI PIU’ VENDUTI NELLA REGIONE PROGETTO EUROPEO A PERUGIA Trebbiano, Sangiovese e Montepulciano d’Abruzzo sono i vini più venduti nei supermercati dell’Umbria. Nel 2013 gli italiani hanno bevuto meno vino in quantità, cercando contemporaneamente sia la qualità che il risparmio. Si sono orientati sulle bottiglie “doc” ed hanno iniziato ad apprezzare il vino biologico, ma si sono spostati anche su formati meno costosi come quello del vino da tavola ed il vino con la marca del distributore, cioè del supermercato stesso. I vini bianchi crescono più dei rossi ed i frizzanti vanno meglio dei fermi; spumante italiano e prosecco sono sempre più acquistati. Questo il quadro emerge dalla ricerca svolta dall’Iri per Vinitaly 2014 (a Verona dal 6 al 9 aprile) sulle vendite di vino nei supermercati, un canale che distribuisce circa il 63% del vino. “L’indagine sugli acquisti di vino nella grande distribuzione che Vinitaly commissiona ormai da 10 anni – ha dichiarato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - conferma una tendenza che si può riassumere in una maggiore consapevolezza della qualità e soprat- In vino veritas Gli umbri cercano contemporaneamente sia la qualità che il risparmio per quanto riguarda i vini tutto del giusto rapporto qualità/prezzo da parte del consumatore medio quando deve scegliere. Questo richiede alla grande distribuzione una maggiore attenzione nella proposta, che deve essere anche in grado di assecondare le nuove richieste, come quella dei vini biologici”. La grande distribuzione ha venduto, nel 2013, 517 milioni di litri di vino confezionato per un valore di 1 miliardo e mezzo di euro, conuna sensibile flessione in volume del 6,5% rispetto all’anno precedente (nel 2012 era stata del 3,6%), certamentecondizionata dal sensibile aumento dei prezzi: + 10,2% al litro, tanto che le vendite in valore fanno segna- re un + 3,1%. Il formato più venduto nel 2013 rimane quello delle bottiglie da 75cl a denominazione d’origine (Doc, Docg e Igt) che nel 2013 ha fatto registrare un volume di oltre 213 milioni di litri per un valore di quasi 1 miliardo di euro. Questo formato ha subito nel 2013 una flessione del 3,2%, calo sensibile ma pur sempre minore del - 3,5% del 2012, risultato più apprezzabile se si considera l’aumento di prezzo del 5,6% in un anno che ha portato il prezzo medio della bottiglia a 4,5 euro. Il formato che presenta invece un drastico calo è quello del vino in brik, le cui vendite scendono nel 2013 del 9,4%, influenzate da un aumento di prezzo del 20,5%. Resiste invece il tradizionale vino da tavola in bottiglia da 75cl, sostanzialmente stabile con una lieve flessione a volume dello 0,3%, che diviene di fatto il formato più performante del 2013. Sul fronte della ricerca della qualità da parte dei consumatori, va segnalata la crescita del 4% in volume delle vendite di vini biologici nei supermercati, con 1 milione di litri venduti per un valore di 5 milioni di euro. B A PERUGIA Confindustria è capofila per la gestione di un progetto finanziato dalla Commissione Europea intitolato 'Promoting Restructuring Opportunities for an Active Change - Proactive_change' che ha l'obiettivo di condividere le migliori pratiche ed esperienze che alcuni paesi europei hanno adottato in questi ultimi anni di profonda crisi economica e finanziaria per anticipare il cambiamento e gestire la ristrutturazione. Gli ambiti di approfondimento riguarderanno in particolar modo le relazioni industriali e politiche del lavoro, i sistemi di welfare e la sicurezza sociale, la ricerca e l'innovazione, le strategie di formazione e lo sviluppo delle competenze, l'aggregazione e clustering e l'internazionalizzazione. Nei giorni scorsi, nella sede di Confindustria Bruxelles, si è tenuto il primo incontro operativo del progetto europeo cui hanno partecipato, tra gli altri, Aurelio Forcignanò, direttore generale di Confindustria Umbria, Enzo Faloci, direttore di Umbria Export, Matteo Carlo Borsani di Confindustria Bruxelles e Magdalena Bober di BusinesseuropE, l'associazione europea degli imprenditori che ha patrocinato il progetto. Il progetto comunitario coinvolge oltre Confindustria Umbria, in qualità di coordinatore, e Umbria Export, come partner per la consulenza tecnica progettuale, altri enti internazionali tra cui la Camera di Commercio Italiana in Bulgaria, la Camera di Commercio Italiana in Germania, Confindustria Romania e il Comune di Viladecans in Spagna. Il progetto, attraverso seminari tecnici e missioni operative nei diversi paesi coinvolti nella rete europea, vuole promuovere lo scambio di informazioni ed esperienze e sviluppare la capacità di anticipare momenti di ristrutturazione del sistema socio-economico attraverso la condivisione dei migliori modelli di B buone pratiche in Europa. CORRIERE DELL’UMBRIA Perugia t Giovedì 13 Marzo 2014 23 Un’indagine effettuata dall’associazione culturale Fuori Sede è stata al centro del dibattito alla Sala dei Notari Agli studenti non piace questa città A PERUGIA Nel corso dell'evento Focus su Perugia svolto presso la sala dei Notari, l'associazione culturale Fuori Sede, presieduta da Giovanni Obligato, ha presentato i risultati di un questionario rivolto a 500 studenti dell'università di Perugia che aveva come obiettivo principale quello di effettuare un’ analisi sulla vivibilità e potenzialità del territorio e dell'università perugina per dare un reale peso alle criticità e alla valorizzazione di idee e progetti di sviluppo e miglioramento provenienti dalla comunità studentesca. Il fine dell'evento era quello di far ascoltare la voce degli studenti agli attori principali dell'attuale scenario territoriale e ci sono riusciti: erano infatti presenti il prefetto Reppucci, il questore Gugliotta ed il capo di Gabinetto Barba, il sindaco Boccali, la vice presidente della Regione Umbria Carla Casciari, l'amministratore unico dell'Adisu Oliviero, la prof Martellotti delegata dal rettore Moriconi. I temi trattati sono stati tanti ma trasporti e sicurezza sono quelli più sentiti dai giovani. Nel complesso 1 giovane su 2 si ritiene appena sufficientemente soddisfatto della città di Perugia. Ben 7 studenti su 10 reputano insufficiente o appena sufficiente il servizio di trasporto pubblico cittadino mentre per la metà degli intervistati risulta buono il servizio di raccolta differenziata (45%) e la pulizia delle strade (47%) anche se la restante parte è incline ad assegnarle al più la sufficienza. Il dato ritorna corposamente negativo quando si parla di parcheggi arrivando a toccare l'88 % di insoddisfazione per la disponibilità, i costi e i servizi offerti. Sullato trasporti, uno studente su due utilizza prevalentemente l'autobus per gli spostamenti in città, il 30% si muove a piedi, il 19% con auto e moto e soltanto il 5% (25 persone su 500) utilizza il minimetrò. Ulteriore elemento che è emerso dalle risultanze della ricerca è la scarsa presenza di aree ricreative e di contenitori culturali, utili per una completa integrazione dello studente con la città e come strumento essenziale per la rivalutazione specie del centro storico. Obligato si sta muovendo proprio su questo tema e presenterà nei prossimi giorni una proposta alla regione Umbria e al Comune di Perugia per l'apertura di un centro di aggregazione giovanile nel centro storico che favorirebbe la presenza dei giovani in qualsiasi orario e scongiurerebbe atti criminali ormai soliti in zona centro. Questa scarsa presenza ricade dunque sullo stile di vita e Molte critiche da parte degli studenti nei confronti dell’accoglienza ricevuta e dai servizi forniti dalla città di Perugia sulle attività di tempo libero dello studente: la metà degli intervistati non è mai stato al cinema nel mese che precede l'intervista e il 40% c'è stato soltanto una volta; è il risultato di delocalizzazione dei cinema nelle aree periferiche e poco accessibili. Per quanto riguarda gli altri aspetti del tempo libero, c'è da rilevare un'esigua partecipazione alle attività sociali, politiche e di volontariato, per la loro scarsa presenza sul territorio e delle attività culturali e di informazione quali musei, mostre e incontri culturali forse per la scarsa appetibilità di essi nei confronti degli studenti. Andare a cena fuori e praticare attività sportive risulta ancora il passatempo preferito dai giovani. Il 77% degli studenti infatti frequenta pizzerie o ristoranti almeno una volta al mese, il 56% invece fa attività sportive almeno una volta a settimana. In definitiva il 66% degli intervistati non riesce a soddisfare le sue esigenze di tempo libero a Perugia, adducendo a motivo prevalente la mancanza di mezzi pubblici per i collegamenti (45%). Il quadro complessivo che emerge dai dati è quello di giovani insoddisfatti della città in cui vivono, con piena coscienza delle problematiche e volontà di cambiare le cose anche se, come sempre, come hanno fatto notare il prefetto Reppucci e lo stesso Obligato, sono tutti pronti a criticare ma pochi a "fare" come denotala scarsa affluenza giovanile all'evento. Il prefetto Reppucci incentra il suo intervento sul tema della sicurezza e dichiara che non è un esclusiva delle forze di polizia ma è di tutti; tutti possono dare un contributo. Assicura che insieme al sindaco si sta lavorando maggiormente su sistemi di videosorveglianza che sono di ausilio, ma invita il cittadino a non lamentarsi solamente e ricorda che si hanno dei diritti ma anche dei doveri invitando al rispetto del senso civico. Il sindaco Boccali apprezza l'idea del questionario e indica la responsabilità tecnica della sicurezza su prefetto e questore cercando di ragionare sulle proposte portate da Obligato con la sua associazione. Meravigliato dall'assenza di preoccupazione giovanile sull'assunzione dell'alcool auspica un ruolo delle associazioni studentesche sul tema. L'assessore Casciari risulta preoccupata per la presenza nell'impegno sociale delineato dai risultati, afferma la difficoltà di parlare con i giovani e crede che l'evento organizzato dall'Associazione Fuorisede sia stato un segnale forte ed è pronto ad accoglierlo. Il questore Gugliotta apre dichiarando l'essenzialità del confronto con il mondo giovanile ed assicura di aver letto il risultati del sondaggio con molto interesse seppur i dati si riferiscono al periodo in cui non era ancora questore di Perugia . Ad incidere sulla percezione della sicurezza sono anche le piccole cose: l'illuminazione delle strade, le strade ripulite dai vetri, operazioni che non toccano sicuramente a lui fare. I furti, dichiara, sono in calo dell'80% grazie ai continui blitz; nel corso della notte i fatti delittuosi che avvengono in questa città sono numericamente insignificanti. La realtà è meno terribile di quella che sembra, afferma, dichiarandosi dunque estremamente ottimista. Alla fine dell'evento, Obligato ha assicurato che non resteranno solo parole e che sono già state presentate mozioni concrete a Comune e Regione e che nei prossimi giorni si lavorerà per la creazione di un tavolo di trattative sulla B mobilità. Giovedì 13 Marzo 2014 DELL’UMBRIA 24 CORRIERE u Perugia Ecco le richieste del neo coordinamento per la tutela del sito. E sabato voce alle testimonianze nella ex chiesa Carla Spagnoli polemica con il Comune “Per San Bevignate più trasparenza, atti ufficiali e invitateci al vostro tavolo” di Sabrina Busiri Vici A PERUGIA - San Bevignate, le ultime per capitoli: lavori sospesi per il collegio studentesco, ma nessun atto formale che ufficializzi lo stop; venerdì tutti riuntiti intorno al tavolo istituzionale per riflettere e capire come districare la matassa; nascita di un coordinamento di comitati e associazioni per portare avanti l’azione di protesta e dar vita a iniziative culturale come quella che si terrà sabato per far luce sul sito da tutelare. Insomma, a far muovere le cose ci pensano le associazioni che finora hanno alzato la guardia contro una scelta ormai definita da tutti “inopportuna” e stanno continuando a battere i pugni sul tavolo. Ergo, due richieste: la prima, che alle chiacchiere di sospendere e riconsiderare seguano carte ufficiali; la seconda, che al tavolo di venerdì in Comune venga chiamato a partecipare il neo coordinamento per la tutela di San Bevignate capeggiato da Italia nostra. Le richieste sono state avanzate in un incontro pubblico indetto ieri mattina dallo stesso comitato che si è presentato ufficialmente e ha stigmatizzato le motivazioni di una protesta ormaisempre più definita. Tra gli interventi che si sono succeduti, aperti dal punto fatto da Urbano Barel- Tutela Urbano Barelli, Vanni Capoccia ed Enzo Massarelli hanno presentato lil nuovo coordinamento per la tutela di San Bevignate li insieme a Vanni Capoccia e Renzo Massarelli, è emersa l’inopportunità di costruire un nuovo collegio studentesco, in questo periodo, che vede da anni una forte riduzione delle presenze di studenti a Perugia. E ancora, l'emergenza di non continuare a cementificare il territorio piuttosto che progettare un recupero del patrimonio esistente. Infine è stata sollecita una maggiore trasparenza da parte delle istituzioni locali e in par- ticolare del Comune, per un democratico coinvolgimento della popolazione, su tutte le scelte che si vogliono adottare sia in ambito edile che di mega progetti “poiché - è stato detto - sono finanziati con denaro pubblico”. E a proposito di finanziamenti pubblici, la ditta vincitrice dell’appalto ha incaricato un legale per farsi tutelare: avere effettuato già dei lavori le darebbe il diritto di rivalersi sull’ente appaltante in caso di revoca. Ufficializzato il nuovo coordinamento comunale di Forza Italia In attesa di venerdì e dell’incontro, prosegue la raccolta di firme portata avanti su più fronti, dall’Università al Cai passando per Internet per dire “no allo steccone”: “Siamo arrivati a 800” annuncia Barelli. Per sabato, infine, appuntamento alle 10 a San Bevignate dove all’interno dell’ex chiesa si terrà una riflessione sulla realtà di questo straordinario sito del 1200. Parleranno docenti e autorità e ognuno racconterà un pezzo di storia. “Avere la possibilità di stare dentro San Bevignate per il coordinamento non è stato così facile - fa notare Barelli -, soprattutto in relazione al versamento di una cauzione di mille euro. “Siamo al paradosso - sbotta Capoccia -, si permette di rovinare tutto con una colata di cemento e poi si fanno pagare mille euro di cauzione per avere la possibilità di farci un’iniziativa culturale”. Non cemento ma cultura Le testimonianze che si alterneranno nella ex chiesa di San Bevignate sabato dalle 10, sono di Giancarla Coletti, Giovanna Casagrande, Francesco Federico Mancini, Claudia Minciotti Tzoukas, Giampaolo Rossi, Maria Rita Silvestrelli e Francesco Tommasi con l’adesione di Chiara Furgoni e Alberto Grohmann che non saranno presenti, ma hanno firmaB to la petizione. “Perché non possiamo sapere quanto costa l’impianto integrato di bike sharing?” A PERUGIA Polemizza Carla Spagnoli,presidente onorario del Movimento per Perugia, accusando il Comune di poca trasparenza. “Lo scorso 13 febbraio- scrive la Spagnoli - il Movimento per Perugia ha presentato un'istanza di accesso agli atti amministrativi al comune di Perugia. L'istanza richiedeva l'accesso agli "atti riguardanti i costi di costruzione e manutenzione dell'impianto integrato bike sharing e delle relative stazioni e biciclette" ed era motivata con la necessità di ottenere "informazioni di pubblico interesse per la cittadinanza"… Dopo 26 giorni di attesa, l'Unità Operativa "Ambiente e Protezione civile" di Perugia comunica che l'istanza di accesso agli atti non è accolta in quanto non c'è il nesso tra gli atti richiesti e la posizione soggettiva del richiedente né l'interesse specifico, concreto e attuale, collegato ai documenti richiesti…. In poche parole ci viene detto che possono richiedere accesso agli atti non tutti i cittadini, ma solo coloro che richiedono delle informazioni per interessi specifici. Le motivazioni del rifiuto sono state scritte con il solito linguaggio burocratico e contorto, alla faccia della trasparenza! Perché non possono essere considerati soggetti "interessati" le associazioni che operano sul territorio o più semplicemente quei cittadini interessati all'amministrazione della città? Perché non si possono conoscere atti pubblici che riguardano l'intera cittadinanza? Perché i perugini comuni non possono sapere come vengono spesi i loro soldi? Il Comune, che ha il dovere di informare i suoi cittadini, dovrebbe dire, con documenti alla mano, quanti soldi si sono spesi fin qui per le bici in città e per le stazioni del "bike-sharing" il cui fallimento, a Perugia, è sotto gli occhi di tutti! Dov'è l'amministrazione "trasparente" di Perugia? - conclude la Spagnoli - C'è, forse, qualcosa da nascondere?” B Faccia a faccia alla presenza del segretario comunale del Pd dopo l’esito delle primarie Il centrodestra guarda a Scelta Civica La Fioroni ha incontrato Boccali A PERUGIA Sabato il centrodestra potrebbe rompere gli indugi e presentare il suo candidato alla poltrona di sindaco di Perugia. Lavori in corso, si potrebbe dire. Incontri, riunioni, anche notturne. Le forze di centrodestra cercano di correre unite magari insieme a Scelta Civica. Una decisione, questa, per certi versi sorprendente. Intanto il coordinatore comunale di Forza Italia Massimo Perari ha nominato 13 membri (Barbara Goracci, Giancarlo Giovangnoni, Francesco Tordelli, Francesca Spazzino, Cristina Bruciati, Andrea Riberti, Stefania Sotgia, Pierozzi Andrea, Fiandrini Mario, Tenerini Renzo, Rapetti Orlando, Riccardo Mencaglia, Fabrizio Tassini) che insieme ai consiglieri comunali del gruppo di Forza Italia di Perugia e ai due vice coordinatori costituiranno il Coordinamento Comunale. Possono essere anticipati due punti del progetto ambedue prioritari: la risoluzione definitiva della problematica della sicurezza che ha relegato Perugia nelle ultime posizioni della classifica delle città italiane; la previsione di una riduzione consistente delle tariffe dei servizi ed una conseguente revisione delle convenzioni tra il Comune di Perugia e le Società che svolgono tali servizi. “In merito ai presunti ritardi nella scelta del candidato sindaco, va sottolineato che gli organi del partito stanno analizzando il quadro politico determinatosi anche a seguito delle recenti primarie del Partito Democratico. Il coordinatore comunale auspica che anche a Perugia possa realizzarsi un’ ampia coalizione comprensiva anche dei numerosi movimenti civici sorti nella città, affinchè si possano vincere le elezioni al primo turno”. B A PERUGIA Un incontro interlocutorio e chiarificatore quello avvenuto tra il sindaco uscente Wladimiro Boccali, il segretario comunale del Pd Perugia, Francesco Giacopetti ed Anna Rita Fioroni. “E' stata mia volontà - spiega Fioroni -parlare apertamente delle aspettative rispetto ad un risultato importante sul quale confrontarci, sulla base del programma da me presentato alle primarie (nella foto ndr), in vista delle amministrative 2014. Esaminerò una proposta ufficiale sul piano dell' agibilità politica che, rispetto al dialogo avuto, mi attendo avvenga a breve termine, già nelle prossime ore. Valuterò, se ci sono le condizioni, un percorso programmatico, nell'interesse della città e dei concittadi- ni, congiuntamente a quanto detto in sede di colloquio. Ritengo - prosegue Fioroni - sia arrivato il momento di un confronto concreto che valorizzi il 40% dei consensi ottenuti in funzione delle prossime amministrative”. B Montecchio Concina, bilancio di fine mandato Un dossier di trentasette pagine Raccolta differenziata, controlli a campione Sanzioni per chi non rispetta i regolamenti A ORVIETO Il sindaco Concina si dice soddisfatto del lavoro svolto e punta alla candidatura bis. Rientrate almeno in parte le titubanze intorno al suo nome, il centrodestra si avvia compatto a sostenerlo. Alle amministrative di maggio, il primo cittadino in carica potrà contare su più di una lista d’appoggio. Come da prassi istituzionale, intanto, ha stilato la relazione di fine mandato. Trentasette pagine, fitte di numeri, pubblicate sul sito istituzionale, per descrivere, nella prospettiva delle elezioni le principali attività normative e amministrative svolte. Gran parte delle tabelle in essa contenute sono dedotte dagli schemi dei certificati di bilancio e dai questionari inviati dall’organo di revisione economico finanziaB rio alla Corte dei Conti. Orvieto La biblioteca Fumi rimarrà chiusa al pubblico dal 24 marzo all’11 aprile A ORVIETO La nuova biblioteca pubblica “Luigi Fumi” rimarrà chiusa al pubblico dal 24 marzo all’11 aprile per consentire lo svolgimento di lavori interni dovuti al trasferimento di alcuni volumi nel nuovo magazzino e alla riorganizzazione del materiale librario, all’interno della struttura di piazza Febei. Nello scusarsi per il disagio arrecato, gli operatori danno appuntamento agli utenti a lunedì 14 aprile, B con la ripresa della normale attività. Orvieto Incidente in via della Cava Danneggiato un muretto A ORVIETO Ha provocato il cedimento di una parte del muretto di tufo che delimita i confini della piazza all’inizio di via della Cava, nel quartiere più antico della città, la Peugeot bianca che ieri è arrivata a sfiorare il muro dell’abitazione di fronte. Sul posto è intervenuta la municipale che ha provveduto al recupero dell’auto e al posizionamento di una transenna. E’ il terzo episodio nel giro di pochi anni. A marzo 2012 la stessa piazzetta aveva visto andare a fuoco un furgone B danneggiando sette auto in sosta. Fabro Ecco “La meglio gioventù” con thè e tisane in compagnia A FABRO Proseguono le iniziative per la Giornata internazionale della donna. Dopo la riflessione sul film-documentario “Vogliamo anche le rose” tenutasi domenica alla sala teatro di Fabro scalo, oggi alle 17 l’appuntamento è alla casa di quartiere della zona sociale 12 “La meglio gioventù” con thè e tisane in compagnia, un incontroconviviale sulla salute e il benessere psico-fisico della donna con la partecipazione dei docenti dell’Unitre. B CORRIERE Orvieto DELL’UMBRIA Orvieto t Giovedì 13 Marzo 2014 45 A MONTECCHIO Dopo l’avvio della raccolta differenziata, arrivano anche i controlli a campione su tutto il territorio da parte della polizia municipale. Lo annuncia l’amministrazione comunale di Montecchio nel ricordare che da giovedì scorso i rifiuti nel sacco di colore nero non verranno più ritirati dagli operatori e che i contravventori saranno sanzionati a norma delle leggi vigenti. La decisione fa seguito alle precedenti comunicazioni e all’opuscolo “Montecchio si differenzia” con cui si dettavano le norme da osservare per una corretta differenziazione dei rifiuti. Specificando che “possono essere usati anche ulteriori sacchi per la raccolta dei rifiuti, purché trasparenti per rendere visibile la visualizzazione del loro contenuto”. E che perdura “ormai da troppo la cattiva abitudine di conferire il rifiuto indifferenziato ed altro nel sacco nero, che pregiudica il raggiungimento dell’ottimo risultaB to inizialmente ottenuto”. Niente sacchi neri Le buste non trasparenti non sono autorizzate A Ficulle il comitato CambiaMenti critica le amministrazioni: “Una scommessa senza garanzie” Fusione, si alza un’altra voce contraria: “Scelta irreversibile, i rischi sono troppi” di Davide Pompei A ORVIETO - A un mese dal voto, si annuncia tutt’altro che scontato e uniforme, nei cinque Comuni dell’Alto Orvietano, l’esito del referendum consultivo sulla fusione. A Ficulle, in particolare, dove pur sostenendo il no alla proposta, il comitato dei contrariha scelto di chiamarsi “CambiaMenti”. Membro del Coordinamento dei comitati “No fusione, per la difesa dell’autonomia degli enti locali”, il neo-nato comitato ha intrapreso con esso diverse iniziative e ha partecipato all’audizione tenutasi in Regione. Per informare la cittadinanza sui possibili rischi associati alla fusione e sulle alternative possibili ha inoltre indetto per giovedì prossimo alle 21 alla sala polivalente “Il teatro” un incontro pubblico dal titolo “Fusione? No, così non va bene”. “Il progetto - anticipa - non è che l’ultima tappa di un percorso di svilimento del nostro paese. Da più parti, si sente gente sfiduciata che cede alla lusinga di questa fusione frettolosa, poco informata e non partecipativa, sperando che sia un modo per azzerare tutto e ricominciare da capo. Ma questa non può essere la ragione su cui prendere una simile decisione. I cittadini non possono accettare che il paese venga cancellato dalle carte geografiche per volere di partito. Non è accettabile proporre alla cittadinanza di esprimersi in un referendum su un tema così importante e irreversibile senza averla opportunamente Presa di posizione dell’esponente del Nuovo Centro Destra Olimpieri all’attacco contro il progetto: “Così vengono cancellati secoli di storia” A ORVIETO “In poche settimane e con un referendum predisposto ad hoc dai burocrati di Perugia, potrebbero essere cancellati secoli di storia e spazzati via esempi virtuosi del municipalismo dell’Italia più profonda”. E’ l’analisi tracciata da Olimpieri (Ncd) a un mese esatto dalla tornata elettorale che chiama alle urne l’Alto Orvietano per decidere sulla fusione dei comuni. “Di fronte alle difficoltà finanziarie - afferma - non si fugge dalle proprie responsabilità di amministratori ma si lavora per razionalizzare costi, accorpare servizi e azzerare sprechi. Sappiamo bene che le ragioni alla base di questa scellerata fusione sono di bassissima lega e rappresentano la volontà egemonica dell’agglomerato più popoloso e baricentrico. Cancellare 5 municipi solo perché si vuole fare un paesone di 8000 abitanti potrà far gonfiare il petto a qualche politico locale ma depotenzierebbe ancora di più le comunità. Questo perverso e pernicioso disegno di fusione dei Comuni dell’Alto-Orvietano è in linea con il conformismo culturale e politico che vede nell’omologazione e nella massificazione lo strumento per B cancellare le identità ed i legami comunitari”. informata dei risvolti sociali, economici e politici dell’iniziativa. Non basta dire che arriveranno molti soldi. Anche perché non sono né molti né certi. E soprattutto non valgono il baratto con un’identità storico-culturale e con delle radici storiche che affondano a oltre 1000 anni fa. E non basta nemmeno dire che la fusione è solo una procedura amministrativa per riorganizzare in maniera aggregata i servizi dei 5 Comuni e fornire a tutti i cittadini gli stessi servizi”. “I servizi - secondo il comitato - posso essere riorganizzati in molti modi. Esistono alternative meno rischiose, reversibili e che non precludono le altre possibilità. Entro la fine del 2014 i Comuni con meno di 5000 abitanti devono gestire in maniera associata le funzioni fondamentali. La legge prevede come forme l’unione dei Comuni e le convenzioni. È chiaro, quindi, che nessuna legge ci sta obbligando a fonderci ora e così. L’unione dei Comuni sarebbe una validissima alternativa a questa soluzione perché consentirebbe di avere benefici economici e servizi integrati, preservando identità e indipendenza di ogni Comune coinvolto. In Italia esistono molte unioni che funzionano bene, mentre le fusioni sono molte meno e molto meno consolidate. Le nostre amministrazioni comunali hanno scelto la via meno battuta, è una sfida secondo loro in cui tutti dobbiamo credere. Noi riteniamo che nessuna amministrazione sia legittimata a fare simili scommesse senza offrire garanB zie”. Porano Continua l’infinita polemica sui lavori alla scuola primaria “Bachelet” “Conticelli si dovrebbe informare meglio” A PORANO strazione comunale. Certamente, la prossima Le rassicurazioni fornite dal Comune in meri- campagna elettorale vedrà Marco Conticelli to ai lavori di adeguamento sismico che inte- impegnato in prima persona e ad oggi non ressano la scuola primaria e delsappiamo se avrà un posto al sol’infanzia “Bachelet” non rassile, lungamente sognato, oppure Nuovo attacco curano il gruppo consiliare di midovrà accontentarsi. Per quandel consigliere noranza “Insieme per Porano”. to mi riguarda, il mio impegno Bianchini Il dibattito, però, si sposta ora civico non verrà certamente metutto sul piano politico. Parla di no, ma in una posizione diversa “caduta di stile del nostro viceda quella degli ultimi anni”. sindaco”, il consigliere Massimo Bianchini. “Sui lavori di adeguamento sismico - conclu“Egli - dice - non perde occasione per esterna- de - non pretendo che il vicesindaco conosca re, confutando tutte le posizioni espresse che la normativa nazionale e regionale in merito non sono in linea con il pensiero dell’ammini- ai tempi di inserimento del nostro territorio z y comunale in ambito di zona sismica, ma lo invito a guardarsi il piano opere pubbliche dell’anno 2008 nella parte entrate trasferimenti dalla Regione. Troverà l’inserimento dei lavori, all’epoca quantificati in 182.000 euro”. B -MSGR - 06 UMBRIA - 39 - 13/03/14-N: Umbria www.ilmessaggero.it METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 Professione Lavoro è sul Messaggero PERUGIA Terni OGNI GIOVEDÌ LA VOSTRA CARRIERA PRENDE UN’ALTRA DIREZIONE Giovedì 13 Marzo 2014 Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Terni Disabile investito mentre attraversa la strada in carrozzella Terni «Le strade sono a pezzi» E la rivolta scoppia sul web Università Gigli a pag. 52 Servizio a pag. 52 Fabrizi a pag. 51 Corsa per il Cda: Elisei, Cotana il derby Donini-Puccetti La commissione dell’Ateneo seleziona 10 candidati: 2 per ogni posto disponibile ora tocca al senato scegliere. Già fuori tutti i ricercatori Ricatto a luci rosse a medico La nuova frontiera dell’estorsione. Spedisce foto senza veli alla donna conosciuta su internet Ma è una trappola: «Paga o le mando a tua moglie». La polizia postale: «Fenomeno in aumento» ` Italo Carmignani Egle Priolo PERUGIA Una serata un po’ fiacca davanti al pc, la bustina in alto che diventa rossa e una richiesta di amicizia che non t’aspetti. Nella foto, una ragazza caruccia, in realtà niente di che, ma lo sguardo è affascinante, sembra pure simpatica. Una gironzolata sul suo profilo, tante foto, qualche frase ironica, un post comico. E poi ancora quegli occhi profondi. Ma sì, diamogliela quest’amicizia. Lei è in chat, dopo la conferma presentarsi è d’obbligo. Chi sei, cosa fai, cosa ti piace. Qualche frase di circostanza, una sagra di punti esclamativi così capisce che la discussione ti ha preso, qualche faccina per dire cose che non sai spiegare meglio di un occhiolino ed è fatto. Siamo amici. Da amici social ad amici speciali il passo è breve. Anche perché la prima mossa la fa lei. Cosa ti piace, cosa stai facendo, lo vuoi fare con me? Una foto osé che sarà mai, si autoassolve l’uomo, in fondo è solo un gioco. Anche due o tre scatti, poi lo farà anche lei. Ma nell’ultimo post la tipa dagli occhi profondi osa anche di più: dammi soldi o faccio vedere le foto a tua moglie. Continua a pag. 43 Credito La Bps passa al Banco di Desio SPOLETO Era nell'aria. Ma il passaggio della Popolare di Spoleto al Banco di Desio e Brianza è stato di fatto ufficializzato soltanto ieri. Alla notizia, immediata la fibrillazione a Spoleto, dove i sindacati si sono riuniti in serata, ottenendo a quanto pare alcune rassicurazioni. A scegliere l'offerta presenta- ta dall'istituto di credito brianzolo sono stati i commissari straordinari che dal febbraio 2013 guidano la Bps. È stato lo stesso Banco di Desio a ufficializzare l'accordo, che a questo punto mette definitivamente fuori gioco la cordata Clitumnus. Bosi a pag. 49 Anna Lisa Lillini, Polposta «Spese per i farmaci, subito risparmi da 15 milioni» `Federfarma: «Meno giacenze negli ospedali, ecco il nostro piano» Luca Benedetti PERUGIA Il sasso nello stagno sulla spesa farmaceutica negli ospedali lanciato ieri da Anna Rita Cosso, segretario regionale del Tribunale per i diritti del malato, trova altra linfa con Federfarma. Che fa i conti di quanto l’Umbria potrebbe risparmiare cambiando le abitudini nell’approvvigionamento negli ospedali. «Già anni fa- spiega Augusto Luciani che di Federfarma Umbria, l’associazione che riunisce le farmacie, è presidente- abbiamo presentato le nostre idee alle giunta regionale. Ad esser precisi si deve tornare indietro fino alla scorsa legislatura. Secondo i nostri studi, applicando un nuovo sistema organizzativo, si può arrivare a risparmiare subito tra i dieci e i 15 milioni di euro l’anno». Continua a pag. 43 Dibattito caldo sulla spesa farmaceutica negli ospedali Bps, provincia di Desio. Le Foglie avevano citato fonti che davano Parigi (Lazard) convinta della bontà dell’offerta di Banca Desio per Bps assai di più di quella della cordata con base umbra. Alla fine Bps è andata a Desio. Gli umbri forse dovranno da oggi pensare un po’ meno “alla umbra”? ***** FI nella bufera. I massimi esponenti perugini scoprono argutamente «correnti e correntine». Altri scommettono che l’on. Laffranco intenda lasciare per Fdi basta che Fdi vada oltre il 4% alle elezioni. Gilberto Scalabrini L’anticiclone delle Azzorre è in fase di consolidamento e spegne anche le ultime insidie instabili, regalandoci giornate dal clima gradevole e mite. Fino al giorno 20 marzo non c'è traccia di precipitazioni e anche le temperature saranno sopramedia, segno che l'alta pressione dominerà la scena meteo in maniera quasi indisturbata. Solo tra domenica e lunedì la coda di un fronte freddo in discesa porterà qualche annuvolamento, ma senza grosse velleità precipitative. Le temperature seguiteranno ad essere decisamente frizzanti al mattino, molto miti invece nelle ore centrali del giorno. Avremo, in sostanza, una forte escursione termica tra il giorno e la notte. Tra lunedì e mercoledì, infine, il tempo dovrebbe ristabilirsi anche se con qualche nube a spasso per l'Italia, senza scossoni termici importanti. Infine, tra il 20 ed il 22 marzo qualcosa potrebbe cambiare in peggio, ovvero una spifferata fredda. Lo scenario, però, presenta connotati ancora incerti. Comunque, le ultime elaborazioni dei mo- delli, in particolare l'americano Gfs (Global Forecasting System), parla di un possibile colpo di coda dell'inverno, un affondo perturbato e, per una massa d'aria fredda in discesa da nord, anche il possibile ritorno di freddo e neve in montagna. Oggi, dal mattino alla notte, cielo sereno su tutta l'Umbria, giornata ampiamente soleggiata e venti assenti o deboli. Domani, stesso copione: l'alta pressione continuerà a proteggerci, favorendo il proseguimento del trend stabile e soleggiato. Sabato, giornata soleggiata, salvo la presenza al mattino di foschie nelle vallate interne. Tra sera e notte transiterà la coda di un fronte in transito sui Balcani con il passaggio di nuvolosità in prevalenza medio alta. Giuseppe Caforio on vi è niente di più spiazzante per i cittadini, di assistere a pubbliche istituzioni che, in modo talora pilatesco, giocano a fare scarico barile, su questioni d’interesse generale. È quello che sta accadendo sulla nota vicenda della oramai erigenda casa dello studente, nella vicinanze della chiesa di Frà Bevignate. Quello che più sorprende è la leggerezza, anche giuridica, con cui si assumono posizioni e tesi. La regola generale del “pacta sunt servanda” vale sempre ed esprime un dovere civico da trasmettere: i patti si rispettano come ogni impegno. Il diritto al ripensamento, che pure certamente ha il suo fondamento, deve esser contemperato con gli effetti che produce. Ciò che meraviglia nella vicenda della “casa dello studente” è invece che nessuno si è realmente posto il problema degli effetti che questo eventuale ripensamento può causare. N SI È PENSATO SUL SERIO A COSA PUÒ PORTARE CAMBIARE IDEA? A UNA PENALE MILIONARIA L’angolo del meteo Primavera avanti tutta GiuridicaMente Il pasticciaccio brutto di Frà Bevignate Strisce blu, guerra sui ricorsi Si riaccende la battaglia per le multe sulle strisce blu se il ticket è scaduto. Federconsumatori verso i ricorsi Servizio a pag. 41 A cominciare dalla penale e dai danni che spetteranno a favore dell’appaltatore che nasometricamente può comportare per l’erario pubblico un esborso milionario. Ma chi paga per tutto ciò? Naturalmente e certamente i soliti cittadini. Ma dove erano le diverse istituzioni che ora si strappano le vesti per ciò che anche in precedenza già conoscevano e che hanno approvato? Ma quale certezza riusciamo a dare a chi vorrebbe venire da noi a fare investimenti, se oggi diciamo una cosa e prendiamo un atto e domani ce lo rimangiamo. Come se niente fosse. Questa vicenda è emblematica del metodo arruffato e confuso con cui da qualche decennio si procede nelle scelte urbanistico-sociali ed economiche nella nostra regione. Basti pensare come siano riusciti: a svuotare e far morire i centri storici o a tenere ferma la viabilità a trent’anni fa (chissà che fine ha fatto il nodo di Perugia?) E ancora, come siano riusciti ad essere esclusi dai percorsi ferroviari principali o ad avere un aeroporto asfittico. Continua a pag. 43 -MSGR - 06 UMBRIA - 43 - 13/03/14-N: 43 Perugia (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 Giovedì 13 Marzo 2014 www.ilmessaggero.it «Spese per i farmaci, subito risparmi da 15 milioni» ` Federfarma: «Meno giacenze negli ospedali, ecco il nostro piano» segue dalla prima pagina Secondo Federfarma il primo passo è quello di considerare i reparti vere e proprie farmacie togliendo il peso dei prodotti stoccati nei magazzini degli ospedali che secondo i dati resi noti dalla Regione pesano per 136 milioni secondo i dati accertati nel 2011. Luciani spiega: «I farmacisti degli ospedali, che sono professio- nisti molto preparati, non si limiterebbero più a fare i farmacisti-magazzinieri, ma tornerebbero a fare i farmacisti clinici scegliendo in corsia, insieme al medico specialista, le prescrizioni più adatte per i pazienti ricoverati in un reparto. Il passaggio per eliminare la gran parte del magazzino, sarebbe conseguenziale. È logico che una scorta per le emergenze andrebbe garantita. Ma il monitoraggio costante delle necessità che emergono a reparto potrebbero, con la logistica esterna e la distribuzione dei farmaci come facciamo in Farmacentro per le strutture territoriali, essere assecon- dante facilmente con il collegamento a un operatore del settore per le dotazioni necessarie. È logico che per individuare il partner fornitore dei presidi andrebbe fatta una gara europea. Ma è con questo sistema di monitoraggio e dosatura mirata per i reparti che i risparmi possono essere importanti. Soprattutto oggi che i costi che hanno alcuni tipi di farmaci, penso ai tumorali e biotecnologici, sono particolarmente elevati. Peccato che, fino a oggi, la nostra proposta alla Regione sia rimasta in un cassetto». Per Federfarma appropriatezza prescrittiva e monitoraggi del sistema anche di approvvigionamento potranno avere benefici effetti sul costo della spesa farmaceutica negli ospedali. «Dopotutto- aggiunge il presidente Luciani- sul fronte della spesa farmaceutica territoriale grazie ai medici di base che hanno capito, e saputo spiegare bene ai cittadini-pazienti, anche il valore dei farmaci generici, il costo della spesa farmaceutica è stata contenuta. E a chi potrebbe obiettare che per grandi quantità di medicinali si possono ottenere sconti commerciali migliori, ricordo che siamo di fronte a prodotti che hanno una vita d’uso e una scadenza». Cioè non sempre l’acquisto in stock diventa conveniente se non c’è poi un uso tale da ridurre al minimo il rischio che il farmaco non venga utilizzato. Cioè gli sprechi che fanno danno e paura alla sanità che ha i conti in equilibrio, ma ancora zone d’ombra da illuminare. Il caso della spesa farmaceutica degli ospedali che fa saltare ben oltre la media nazionale la spesa per i farmaci in Umbria, sono un nodo chiave su cui si gioca una fetta importante della partita della sanità. Luca Benedetti Augusto Luciani presidente di Federfarma Umbria Il pasticcio di Frà Bevignate insegni almeno a migliorare [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Stoviglie riciclabili, la Andersen si allinea segue dalla prima pagina Il tutto condito da una burocrazia lenta e contraddittoria fatta di stratificazioni di competenze che aumentano i costi e soprattutto l’incertezza. È sempre più difficile trovare un imprenditore, sano di mente e che non sia inebriato dall’amore per l’Umbria, che possa seriamente pensare di insidiarsi nella nostra regione. Una regione in cui addirittura i confini delle competenze dei Tribunali sono incerti e comunque notevolmente strampalati. La politica è gravemente mancata e abbiamo assistito a oltre trent’anni di medioevo istituzionale su scelte ad ampio respiro che avrebbero potuto far sì che l’Umbria effettuasse un salto di qualità, divenendo l’esempio di un’isola di sviluppo felice da imitare. Invece siamo scivolati in basso, con una sostanziale meridionalizzazione, facendoci invadere dai problemi tipici del Sud, a cominciare dalla disoccupazione, passando per l’invasione della droga e delle infiltrazione mafiose. Fino, lo raccontano le cronache quotidiane, alla perdita della sicurezza sociale, con furti e rapine all’ordine del giorno. Traiamo esempio dal pasticcio brutto di Frà Bevignate. Partiamo dall’esempio di questa situazione, affinché le istituzioni pubbliche facciano in primis ammenda e, con uno scatto di orgoglio, convochino gli Stati Generali dell’Umbria. Si riuniscano tutti gli enti di programmazione, per dare un futuro a questa regione, con scelte lungimiranti, coordinate e guidate da concreta creatività. I cittadini attendono e il tempo della pazienza è terminato. Giuseppe Caforio docente di Giurisprudenza © RIPRODUZIONE RISERVATA La protesta delle associazioni contro il progetto IL CASO Un medico è rimasto vittima di un ricatto per una chat a luci rosse Chat a luci rosse e ricatti «Fenomeno in aumento» `La polizia postale consiglia di non pagare: «Vorranno sempre di più» segue dalla prima pagina È questa l’ultima frontiera dei rischi sul web: dopo le truffe e i conti svuotati, le estorsioni e i ricatti sessuali. Lo conferma la polizia postale di Perugia, diretta da Anna Lisa Lillini, e la storia dell’amicizia tradita. Realmente accaduta a un medico di Perugia. Sposato, con figli, un professionista conosciuto e stimato, vittima di un momento di debolezza. La sua ricattatrice lo ha trovato una sera su Facebook. Ha chiesto l’amicizia e hanno iniziato a chiacchierare. Sciocchezze che si scrivono davanti a uno schermo, cose senza importanza, ma è proprio lo schermo che abbassa le inibizioni. E dà, sempre e comunque, la sensazione di agire in un mondo parallelo, non reale. Che male farà flirtare un po’ con la tipa dagli occhi profondi, si chiede il medico. All’inizio niente. Ma poi lei si fa avanti. E inizia a chiedere al professionista foto e video sempre più spinti. Il gioco erotico all’uomo piace, un passatempo innocente. In fondo è a casa sua, tra le sue cose. Non è un vero e proprio tradimento. Ma è la ragazza a quel punto a tradirlo e a farlo crollare. Con una richiesta di denaro per evitare che quelle foto e quei video finiscano sulla bacheca di sua moglie, dei suoi amici e magari anche di qualche paziente che potrebbe restare un po’ perplesso. Il medico ci ha pensato un po’ su. Ma neanche tanto. Perché le richieste della ragazza si sono fatte subito pressanti. E alla fine ha ceduto. Niente denuncia per evitare che la notizia in qualche modo trapeli e un trasferimento di denaro su una carta prepagata. Ottocento euro per dormire di nuovo sereno. «Il medico ha sbagliato a pagare è la risposta del dirigente Anna Lisa Lillini -. Avrebbe dovuto denunciare, invece, e mai e poi mai pagare. Così i suoi ricattatori sanno che è disposto a spendere per evitare la vergogna davanti a famiglia e pazienti e potranno continuare per sempre a chiedergli soldi». «Questo nuovo tipo di ricattatori infatti - continua Lillini - se vede che non arrivano i soldi, lascia perdere e va avanti alla ricerca di qualcun altro. In fondo non hanno alcun interesse a rovinare e far perdere la reputazione alla loro L’ULTIMA VITTIMA È UN MEDICO, MA I RICATTATORI LANCIANO DIVERSE RETI E ROVINANO CHI CI CASCA vittima: se le immagini venissero rese di dominio pubblico, i soldi non verrebbero versati lo stesso». Insomma, una partita a scacchi, giocata sui nervi, il senso di colpa e la vergogna di una vittima. Scelta a caso e non per il suo ruolo. «Il fenomeno è in un aumento anche in Umbria - conferma Anna Lisa Lillini - ma nelle denunce che sono arrivate alla polizia postale ci sono anche studenti universitari». Che pensavano di giocare e invece si sono trovati a rischiare i soldi dell’affitto. Ma chi c’è dietro quei nomi e quelle foto ammalianti? Possono esserci bande organizzate, come per il fishing e le truffe per svuota- re i conti correnti: e allora magari la bionda Natasha sarà invece un ex camionista dal petto villoso. Ma possono essere anche semplici ragazze che ci provano per tirare su un po’ di soldi da spendere nel fine settimana. Come è successo con l’ultimo arresto effettuato a Genova proprio dalla Polposta. Che invita a visitare la pagina facebook Una vita da social, per trovare consigli per non farsi abbindolare su internet. Perché una serata un po’ fiacca davanti al pc non diventi un incubo che non finisce con un click. Italo Carmignani Egle Priolo © RIPRODUZIONE RISERVATA Lavori a Collestrada In arrivo 350mila euro per il canile Canile pubblico comunale di Collestrada, il progetto preliminare di ampliamento e riqualificazione della Sezione sanitaria da 350mila euro ha ricevuto il via libera della giunta. Il canile è gestito con apposita convenzione in forma associata dal Comune di Perugia (capogruppo) e dai Comuni di Corciano, Deruta, Torgiano, Marsciano e Collazzone e accoglie cani catturati su un vasto ambito territoriale per 650 ingressi annui. «È un intervento molto atteso dalla cittadinanza, necessario e improrogabile - commenta il vice sindaco Nilo Arcudi -. Un’operazione di riqualificazione complessiva della struttura che andrà a beneficio dell’intera comunità. L’amministrazione comunale, nonostante la riduzione di risorse, continua a investire sulla città, sulla valorizzazione delle sue strutture e dei suoi beni. Il canile è parte di questo patrimonio ed è espressione della cultura di Perugia. Un atto che segna ancora una volta il livello di civiltà di questa città attenta anche alla cura e al benessere degli animali». A un bivio la querelle sulle stoviglie riciclabili che vede i genitori dei bambini della scuola dell’infanzia Andersen da una parte, il circolo didattico e il Comune dall’altra. Dopo il mancato avvio della sperimentazione e le lamentele dei genitori, da palazzo dei Priori è arrivata la comunicazione che rimette ordine in una questione. Partito regolarmente alla primaria Collodi di San Sisto, il progetto “Il pranzo a scuola con i piatti di casa” aveva destato perplessità nella dirigente Anna Piccolotti in termini igienici e didattici. È il dirigente ai Servizi educativi Fabio Zepparelli a chiarire i dubbi spiegando che la sperimentazione sarà avviata lunedì prossimo. Il Comune attiverà, in collaborazione con l’istituto zooprofilattico, un monitoraggio per verificare a campione le condizioni igieniche delle stoviglie usate a scuola, il cui lavaggio è a cura delle famiglie. Le eccezioni didattiche erano riferite all’aiuto che i docenti potrebbero essere chiamati a fornire ai bambini per preparare e riporre il kit che sarà distribuito a scuola con l’aiuto di un operatore della cooperativa che gestisce il servizio mensa. «Alla Collodi non risulta che al personale scolastico siano assegnati compiti diversi da quelli previsti ad oggi dal loro mansionario», si rileva dal Comune. In ogni caso le somme saranno tirate al termine della sperimentazione chiamata a valutare l’impatto del progetto. La comunicazione del Comune è stata sintetizzata in una circolare che la direzione didattica ha trasmesso al personale e ai genitori della Andersen, chiamando alla massima collaborazione. Soddisfatti i genitori. «Siamo grati al Comune e alla dirigente per aver dato questa opportunità che consideriamo di carattere educativo. Il progetto intende aiutare i bambini nel raggiungere autonomia pratica ed emotiva, responsabilizzandoli e sradicando la pratica dell’usa e getta». Fabio Nucci Bambini in una scuola dell’infanzia -MSGR - 06 UMBRIA - 51 - 13/03/14-N: 51 Umbria Regione (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 Lavoro, la Cgil apre agli industriali `Sgalla: «Costruiamo una proposta condivisa oltre la rivendicazione» L'EMERGENZA PERUGIA C'è il lavoro al centro del quarto congresso della camera del lavoro di Perugia, un pianeta fatto di tutele, diritti e vertenze con il sindacato nei panni di Croce rossa delle crisi. L'imperativo è dare risposte a chi ha perso o rischia di perdere il posto riproponendo un patto che di fatto apre agli industriali, guardando oltre la «rivendicazione» e per chiedere politiche industriali «vere». Il tema occupazionale è la costante di molti passaggi che il segretario uscente, Vincenzo Sgalla, ha fissato nella relazione che ha aperto la due giorni Cgil a Perugia, Il lavoro decide il futuro. Un excursus nella crisi economico-occupazionale che tra il 2007 e il 2011 ha abbattuto consumi delle famiglie (-5,4%) e spesa pro capite (-8,4%), comprimendo il reddito medio e riducendo il Pil «facendo precipitare la regione indietro di dieci anni». Una morsa che per Sgalla le politiche centrali rischiano di accentuare in una regione dove si comincia a temere per la funzionalità del sistema sanitario («a causa dei tagli alla spesa sanita- ria nazionale»), dove la riforma previdenziale rischia di dimezzare i redditi da pensione, e dove «il fortino sociale costruito insieme ai comuni rischia di essere espugnato». Il sindacato rilancia così l'idea di un Piano del Lavoro, di un progetto e una piattaforma rivendicativa comune. «In ogni minaccia di chiusura o in presenza di licenziamenti, ci siamo messi a servizio dei lavoratori», dice Sgalla. «Ma senza un progetto organico, il nostro lavoro risulta frustrante e sterile, per questo torniamo a chiedere una vertenza Umbria, un patto tra sindacati e associazione datoriali per non limitarci alla sola rivendicazione di parte, ma per costruire una proposta comune e condivisa in grado di orientare e supportare le scelte politiche della nostra regione e dei nostri territori e avviare una risalita dura, ma possibile». L'agenda è scritta e nelle prossime settimane si parte con la campagna di assemblee d'informazio- IL SEGRETARIO USCENTE: PIÙ RIGORE NELLA NUOVA SANITÀ, LOTTA ALL’EVASIONE E RIFORMA DELLA PA CONTRO LE STORTURE Vincenzo Sgalla tra Serena Sorrentino e Alessandra Lecce e immagini dal congresso (Fotoservizio Marco Giugliarelli) I numeri A congresso dopo 855 assemblee `Con 89mila iscritti, la Cgil è il maggiore sindacato della provincia di Perugia. Il congresso partito ieri arriva a conclusione di un percorso fatto di 855 assemblee in altrettanti luoghi di lavoro della provincia che hanno coinvolto direttamente quasi 24mila lavoratrici e lavoratori iscritti al sindacato. «Dall'ultimo congresso ad oggi - spiega il segretario uscente Vincenzo Sgalla - abbiamo rinnovato gran parte del gruppo dirigente, eletto 5 nuovi segretari generali, affiancati da giovani negli organismi esecutivi. La Cgil ha rieletto gran parte delle rsu nel pubblico come nel privato, nel commercio, nelle cooperative sociali, registrando un buon risultato in termini di consenso». Il congresso della Camera del Lavoro di Perugia prosegue oggi dalle 9 al Giò con il dibattito che prevede interventi di delegati e ospiti e le conclusioni del segretario nazionale Serena Sorrentino. Fa. Nu Giovedì 13 Marzo 2014 www.ilmessaggero.it ne per la discussione dell’accordo del 10 gennaio 2013 che regola le intese confederali siglate con Confindustria il 20 giugno 2011 e il 30 maggio 2013 su democrazia e rappresentanza. «Tutti avranno la possibilità di esprimersi tramite il voto», dice Sgalla che parla di «testo unico che chiude una brutta stagione di accordi separati». «Avrei preferito, però, che l'accordo fosse sottoscritto anche con le altre associazioni datoriali». L'obiettivo è migliorare la contrattazione di secondo livello («non sempre capace di dare un contributo adeguato»), un limite dell’azione sindacale che si è sommato a «diffuse prassi come mancato rispetto dei Ccnl, lavoro nero e sfruttamento». Ribadita inoltre la contrarietà alle aperture domenicali selvagge nel commercio. Fisco, sanità e cultura le altre direttrici del sindacato. La Cgil torna a chiedere la patrimoniale, «un'imposta per ridistribuire in maniera più equa ricchezza che si è concentrata in poche mani». Poi, lotta all’evasione, alla corruzione e all’illegalità e una riforma della pubblica amministrazione, «che valorizzi e non demonizzi i dipendenti pubblici» ma che «denunci storture, come l'eccessivo dislivello tra le retribuzioni dei dipendenti e quelle “insostenibili” di alcuni dirigenti». Quanto alla sanità, per Sgalla occorre proseguire «con più rigore, coraggio e velocità di attuazione» per scongiurare «allungamento delle liste di attesa, impoverimento dei servizi distrettuali, scarsa integrazione tra servizi territoriali e ospedalieri, e rilanciare il protocollo ospedale-università, ad oggi bloccato». Sul lato cultura, la Cgil evoca investimenti nella scuola e nella formazione, indicando nella candidatura Perugia2019, «una grande opportunità per il rilancio e lo sviluppo della capitale dell’Umbria, per far ripartire l'occupazione giovanile, frenare il calo delle iscrizioni all’Università, dare prospettive e sostegno alle nuove generazioni. Fabio Nucci © RIPRODUZIONE RISERVATA Sensibilizzare sull’osteoporosi, torna la giornata dell’Aruo Nuova giornata a Spoleto per combattere l'osteoporosi. La sta preparando per il 14 aprile 2014 l'ARUO Onlus (Associazione Regionale Umbra Osteoporosi) che nello stesso giorno terrà l'assemblea annuale per gli adempimenti statutari, compreso il rinnovo del consiglio. La giornata di Spoleto sarà dedicata alla conoscenza e alla prevenzione (MOC e consulenza medica gratuiti). La malattia è particolarmente insidiosa perché è una patologia silenziosa: mina le ossa senza che la persona se ne accorga se non quando ha raggiunto un livello così grave da causare fratture (la più frequente è quella del femore). Di qui la necessità della prevenzione e quindi delle campagne di sensibilizzazione. Ancora una conferma se ne è avuta a Perugia durante l'ultima Giornata mondiale contro l'osteoporosi. Il campanello di allarme è infatti scattato per il 40 per cento delle persone che hanno approfittato della consulenza medica gratuita . Il controllo della massa ossea (MOC) compiuto su 220 persone con un laboratorio mobile allestito in un camper, ha fatto scoprire che 39 erano malate e che 51 presentavano una riduzione della massa ossea così importante da esigere subito un approfondimento sanitario. Tutte queste persone ignoravano la loro condizione, compresa una donna di 30 anni. E lo ignorava quasi il 18 per cento degli uomini: perché ormai l'osteoporosi è in significativo aumento anche tra la popolazione maschile. Un altro dato interessante. Delle 220 persone che a Perugia hanno approfittato dell'esame e della consulenza medica gratuiti, 135 erano venute a conoscenza dell'iniziativa dai mezzi d'informazione. Università, corsa per il Cda: derby Donini-Puccetti, ci sono Elisei e Cotana RESTANO IN CORSA IN 10 Due candidati per ogni posto I NOMI PERUGIA Alla fine ne resteranno cinque, per ora sono in pista dieci. Prende forma e sostanza l’Università targata Franco Moriconi: la partita per il consiglio di amministrazione ormai è quasi chiusa, siamo ai derby finali. L’Ateneo è stato diviso in 5 “aree didattiche”, ogni area avrà un rappresentante in cda. La trentina di candidature che erano arrivate a Palazzo Murena ieri sono state ridotte a dieci dalla commissione Rifiuti, caccia al tesoro per le buste ASSURDITÀ E INCONGRUENZE Con quale logica si smaltisce? LA LETTERA Lo smaltimento mirato e selettivo dei rifiuti ha ripercussioni incalcolabili innanzitutto sull’ambiente, ma può averle anche nelle tasche dei cittadini, come si constata in quelle città progredite nelle quali l’impegno della popolazione viene premiato con sconti gratificanti. Non solo, ma il risparmio ottenuto da tali operazioni viene reinvestito nel territorio aumentandone la vivibilità e la ric- Giulietti. Derby tosto pure per l’area “Economia, Scienze politiche e Giurisprudenza”: Eduardo Montanari di Scienze politiche contro Pierluigi Daddi di Economia. E per Lettere e Scienze della formazione sfida tra Gian Luca Grassigli (prof. di arte e archeologia) e Cristina Papa (discipline demo-etnoantropologiche). Altre due nomine spettano al rettore, tra i nomi in circolazione, uno piacerebbe un bel po’ anche alla Regione e un altro sarebbe un “super-professionista”. nominata ad hoc. In pratica, restano in pista cinque coppie di nomi. Per ogni posto in consiglio di amministrazione due candidati: toccherà al senato accademico scegliere e per essere eletti servirà la maggioranza dei due terzi. Pronti, via ecco il derby di Medicina: Annibbale Donini contro Paolo Puccetti. Per il tris “Agraria Veterinaria Ingegneria” corre Franco Cotana di Ingegneria (fidatissimo di Franco Moriconi dalle prime battute della compagna elettorale per il rettorato) e Marco Pepe di Veterinaria. Per Scienze e Farmacia, l’ex preside ed ex avversario di Moriconi Fausto Elisei dovrà superare la concorrenza di Massimo Di fatto, escono dalla corsa per il consiglio d’amministrazione tutti i ricercatori, restano soltanto i prof. «Come da Il rettore Moriconi con l’ex avversario Fausto Elisei chezza (a Perugia, per esempio, potrebbe essere in parte finalizzato al ripristino dei marciapiedi e alle strade dissestate). Ma a Perugia questo non succede. Accade invece da Belluno a Salerno, da Pordenone a Novara, o a Capannori (Lucca) dove i proventi della vendita della carta sono utilizzati per l’acquisto di materiale didattico. E sfugge la logica tutta “perugina”: la logica di premiare l’impegno dei cittadini aumentando la tassazione per la raccolta, invece di diminuirla; la logica di predisporre pochissimi futuristici distributori di buste nel centro storico senza averli adeguatamente collaudati, visto che funzionano a singhiozzo o non funzionano affatto, come quello in fondo alle scale mobili di via Masi. Risultato: il povero cittadino va lì per prendere le salatissime buste e si trova il distributore bloccato da settimane o la scritta beffarda “non disponibile”. Così è costretto a tornarsene a casa smoccolando an- che per il tempo perso (chi glielo ripaga?). Allora va in questua da qualche amico più fortunato, ma un amico più fortunato è quasi impossibile trovarlo. Però un rimedio il Comune e la Gesenu lo suggeriscono amabilmente: andate a prendervele a Ponte Felcino, già, dal centro storico a Ponte Felcino e ritorno, e la benzina chi la paga, il sindaco o l’assessore di competenza? Un’altra beffa è quando (l’ultima volta un 6 marzo 2014) trovi scritto “consenso negato”. Due parole che rilevano la scarsa dimestichezza con l’italiano di certi dirigenti: non è la stessa cosa di “non disponibile”? Forse ci vuole una qualche raccomandazione anche per l’Amicard, che immagino stia per “carta amica”. Amica un corno! Qualche cittadino dice (ma non dovrebbero dirlo i responsabili dell’inservizio, ammesso che ciò sia vero? Non riescono a comunicare cose così semplici?), allora: qualcuno dice che i sacchetti siano distribuiti a tempo, un tot al mese, ma come fa il Comune o la Gesenu a sapere quanti ne servono a me o a Pinco Pallino? Se i sacchetti non bastano che dobbiamo fare per averli? L’unica cosa certa è che per ottenere l’erogazione degli allegri contenitori si tratta di avere una fortuna sfacciata: più o meno è come vincere al lotto. Il fatto poi che le buste colorate siano prodotte dai detenuti del carcere di Spoleto è sicuramente un’iniziativa lodevole. Solo che nessuno sa perché, non si sa neanche il costo che pur immaginiamo minimo. E non si sa addirittura se quelle plastiche sono tossiche o no, smaltibili o no. Non vi andrebbe apposta un’etichetta che ne spieghi la composizione chimica, come accade per legge in tutti i prodotti per il pubblico? Sfugge la logica. Prendiamo le be buste colorate: forse in Comune pensano che i perugini siano poco svegli. Così, colorando la mondezza li aiutano a capire che cos’è un pronostico l'Ateneo non si vuole avvalere del contributo fattivo dei ricercatori nella "cabina di comando - dice Andrea Capotorti, del coordinamento dei ricercatori - già nell'elenco dei candidati on-line non avevano mancato di rimarcare la differenza tra “dott.” e “dott.sa” rispetto a “prof.” e “prof.ssa”, nonostante le loro amate ministre Moratti e Gelmini da anni abbiano regalato anche a noi che insegniamo il titolo di professori e siamo più della metà dei docenti. Così, dopo aver da statuto tenuto fuori il personale tecnico- amministrativo, ora si tolgono di mezzo anche i ricercatori». Federico Fabrizi SOLO PROF vetro, un rifiuto della cucina o un pezzo di carta... Qualcuno mormora che si tratti di una scelta o “direttiva” della cosiddetta Europa Unita. Ma siamo sicuri che tutto quello che viene da Strasburgo o Bruxelles sia oro colato? Pensate po’ agli scherzetti sul burro di cacao nel cioccolato, alla tendenza verso gli OGM, al nostro latte, ai nostri agrumi annichiliti e altro ancora. Non viene il dubbio che spesso si tratti di scelte surreali? Il bello è che non tutta Perugia e il suo territorio ha il “privilegio” di questi sacchetti: la gran parte della popolazione usa i normalissimi sacchi scuri che sicuramente non inquinano molto di più di quelli colorati. Perché allora non si possono comprare nei supermercati? In base a quale fantomatico (o perlomeno non comunicato) “regolamento”? Insomma, si tratta di un servizio-beffa, anzi un non-servizio che i cittadini dovrebbero rifiutarsi di pagare, perché non si può pagare un servizio © RIPRODUZIONE RISERVATA così caro e che fa acqua da tutte le parti. Ed ecco che gli abitanti di uno dei centri storici più belli del mondo si ritrovano ad essere cittadini cosiddetti “di serie B” per colpa della mondezza, dei mondezzari o mondezzologi (quelli che se ne intendono), e dei mondezzaroli, cioè quelli che ci guadagnano su e mettono sempre più a dura prova la pazienza degli onesti cittadini che finora hanno avuto il torto di collaborare a una scelta civile e di pagare i costi sproporzionati di un’operazione inefficiente. Sfugge la logica: dove vanno a finire le tasse dell’immondizia? Giancarlo Gaggiotti, Perugia ABCD FONDATO NEL 1878 DIRETTORE RESPONSABILE: Virman Cusenza CAPOREDATTORE EDIZIONE UMBRIA: Marco Brunacci www.lanazione.it/umbria e-mail: [email protected] - [email protected] GIOVEDÌ 13 marzo 2014 Auto contro muro, muore minorenne Terribile incidente alle porte di Spina. Perde la vita un ragazzo nel sedile del passeggero Ponte della Pietra Polemiche sulla suora che la butta in politica Il professor Cerulli guida l’ortopedia del «Gemelli» RICCI · A pagina 13 SERVIZIO · A pagina 5 San Giustino Il mistero del broker scomparso Ricostruisce gli arti infortunati dei più noti sportivi al mondo. «Perugia sempre nel cuore» CRISCI · A pagina 20 Un gradito ritorno Il «Pavone» riapre le sue porte LUMINARE Il professor GiulianoCerulli NUCCI · A pagina 6 Arrivano le barriere Sant’Antonio Il Comune sbarra il viale IILL RREE DDII RROOM MAA S.COLETTI · A pagina 2 La giovane sgozzata «Si è trattato di un delitto premeditato» BERETTA · A pagina 4 OGGI su: www.lanazione.it/umbria LA FOTOGALLERY Umbria Jazz: ecco le star del Festival · A pagina 3 La Bps acquistata dal Banco di Desio LEGGI L’ARTICOLO Svolta nella vicenda dell’istituto di credito spoletino. Via libera da Bankitalia LEGGI L’ARTICOLO BELVEDERE · In Economia Integrazione L’assessore Pesaresi: «Rispettate le regole» Giurano sedici nuovi cittadini italiani NUOVI SEDICI cittadini italiani alla Sala dei Notari di Perugia. Provengono dall’Albania (8), dall’India (2), dal Marocco (2) e ancora da Polonia, Romania, Costa d’Avorio e Perù, i nuovi cittadini italiani che ieri pomeriggio hanno giurato e ricevuto la cittadinanza durante una cerimonia che si è svolta nella Sala della Vaccara presieduta dall’assessore allo Stato civile, Lorena Pesaresi. Pari diritti e pari doveri, al momento del giuramento, l’assessore ha ricordato loro «il fondamentale rispetto delle regole e delle leggi italiane» e «l’impegno — ha detto la Pesaresi — necessario per contribuire insieme ad accrescere il valore dell’integrazione e dell’interculturalità nella nostra città». I nuovi cittadini italiani, di provenienza extracomunitaria, potranno esercitare il diritto di voto già a partire dalle prossime elezioni amministrative ed europee. Vendono ai pasanti «I-phone» fasulli «Donna e madre ma riparo autbus» •• 2 GIOVEDÌ 13 MARZO 2014 Perugia LA CITTA’ CHE CAMBIA CARO LETTORE, DI’ LA TUA QUALI INTERVENTI PER UN’ACROPOLI A PROVA DI FAMIGLIA? Lascia un commento su: www.lanazione.it/umbria STORICO TEATRO COMODATO D’USO GRATUITO PER 12 ANNI E GESTIONE ALLO STABILE DELL’UMBRIA Il «Pavone» riaccende le luci del centro Siglato l’accordo di fatto tra Comune e proprietà della struttura cara ai perugini ➩ LE TAPPE A tutto cioccolato Folla di golosi: nella foto in basso una delle prime edizioni di «Eurochocolate» svolta proprio al «Pavone» Il giornalismo Anche il «Festival del Giornalismo» tra i grandi eventi ospitati nella cornice dello storico teatro di piazza della Repubblica LE TRATTATIVE sono state lunghe, complesse, articolate con momenti difficili e altri di forte tensione. Ma alla fine l’accordo tra le parti è stato raggiunto e Perugia tira davvero un sospiro di sollievo: perché il Pavone riapre finalmente le porte e ricomincia la sua storica attività artistica e culturale. Presto il cinema, il teatro e la danza torneranno ad animare e far vivere il centralissimo spazio di piazza della Repubblica grazie all’accordo raggiunto tra il Comune e il Teatro del Pavone srl, che per 12 anni affida la gestione del teatro all’amministrazione con un contratto di comodato gratuito. Nell’accordo rientra il Teatro Stabile dell’Umbria, soggetto a cui il Comune affiderà la gestione artistica e tecnico-operativa delle attività cinematografica, teatrale e coreutica. In mezzo una serie di interventi di ristrutturazione e riqualificazione. di SOFIA COLETTI — PERUGIA — LA DISCUSSIONE sui termini del contratto stava procedendo dallo scorso novembre e solo negli ultimi giorni ha avuto l’accelerata finale. Adesso è davvero ufficiale. Il Pavone riapre le sue storiche porte e rilancia la sua offerta di spettacolo, arte e cultura nel cuore della città. Tornerà il cinema con quella programmazione interrotta bruscamente e tra mille polemiche nel 2009, arriveranno il teatro, la danza e altre attività collaterali e prima ancora ci saranno interventi di manutenzione straordinaria per restituire all’antico e nobile spazio la patina dei tempi migliori. Insomma, una svolta clamorosa per la vita e le sorti future del centro storico, sancita dall’accordo tecnico che in questi giorni ha definito i contenuti, le condizioni e i termini del rapporto tra i due soggetti in causa, il Comune e il Teatro del Pavone srl. NEI DETTAGLI, si tratta di un contratto di comodato gratuito con il quale il Comune prende in gestione il Pavone per almeno 12 anni, tempo necessario per realizzare gli investimenti finanziati con fondi europei. Le risorse sono stimate sui 600mila euro (tra fondi del Comune e del Puc) e serviranno a realizzare tutta una serie di interventi di ristrutturazione e riqualificazione del teatro. Niente di particolarmente impegnativo e gravoso, però, perché lo spazio è già perfettamente agibile e utilizzabile. Si tratta soltanto di lavori di manutenzione straordinaria da definire nei dettagli, che potrebbero interessare il rifacimento di una IN PLATEA Il Pavoneriaprele suestoriche portee rilanciala suaofferta TRA FUTURO & PASSATO L’attività di base del contenitore sarà quella cinematografica parte del tetto, la ristrutturazione dei camerini, l’adeguamento e la sostituzione degli impianti e piccoli interventi per la sicurezza dei palchi. IL BELLO ARRIVERA’ dopo, con l’ingresso del Teatro Stabile dell’Umbria, citato nell’accordo come il soggetto a cui il Comune si impegna ad affidare la gestione e l’organizzazione delle attività artistiche. Che saranno tre: cinema, teatro e danza. Molto deve ancora precisato e definito ma di certo l’attività di base del Pavone sarà quella cinematografica, con una programmazione quotidiana e continuativa, l’unica in grado di garantire risorse per le spese generali e per le altre attività non sostenute dal pubblico. Tutto il resto – convegni, incontri e iniziative collaterali – andrà stabilito in accordo con la proprietà del Pavone. Perché un aspetto decisivo della convenzione è quello che lascia a disposizione dei proprietari 60 giornate all’anno, che andranno occupate con appuntamenti che non riguardino cinema, teatro e danza. Insomma l’intesa tra i soggetti sta nel proporre attività integrate e complementari, evitando qualsiasi concorrenza e con- trapposizione. I TEMPI, ALLORA. Nell’accordo non ci sono scadenze o limiti, l’unico vincolo normativo riguardo i contributi regionali che vanno utilizzati entro il 2015. Entro quella data tutto dovrà essere pronto, ma la speranza generale è che si possa fare prima, molto prima. Il Comune prenderà possesso del teatro appena inizieranno i lavori: non sono complessi e non dureranno a lungo (in 2 - 3 mesi si potrebbero completare) ma prima c’è da pensare alle fasi di progettazione, burocrazia e permessi. Difficile che la sala possa ‘riaccendersi’ a settembre, con l’avvio della nuova stagione cinematografica, magari Natale 2014 potrebbe essere un obiettivo alla portata. A questo punto non resta che attendere. PERUGIA PROVINCIA 17 GIOVEDÌ 13 MARZO 2014 ASSISI-TODI-BASTIA •• ASSISI «MISSIONE AZZURRA», DOMANI ARRIVA IL PRESIDIO FA TAPPA domani la Fiat 500 di ‘Missione Azzurra’, organizzato dal club Forza Silvio Assisi «Battito Tricolore» con la sede nazionale. «L’obiettivo — spiega il presidente Francesco Morini, insieme al coordinatore Angelo Baldinelli — sarà prendere le adesioni di persone che vogliano impegnarsi nel nostro movimento politico e aprire altri club sul territorio». Due milioni e mezzo per i lavori al Convitto Assisi, entro aprile si apre la gara relativa alla messa in sicurezza dell’istituto spondere alla sua nuova mission che è diversa dall’originaria. Lavoriamo per ridefinire la tipologia di utenza e di offerta formativa ragionando in una prospettiva di lungo termine. Stiamo aprendoci a livello internazionale con studenti che giungono da diverse parti del mondo come Canada, Indonesia, Nord Corea. Però per fare questo abbiamo necessità di ridefinire e adeguare la struttura». — ASSISI — IN BREVE BASTIA Autovelox Ecco le infrazioni PRESENTATO da quasi cinque mesi e attivato da dicembre, il piano «Noi Sicuri», con le colonnine dei dissuasori ai margini delle strade nei punti più trafficati della città, è ancora in fase sperimentale. L’autovelox ha iniziato a funzionare dall’inizio di marzo ancora in forma sperimentale. Nelle prime uscite sono state rilevate pochissime infrazioni. ASSISI Un messaggio per Papa Francesco UNA PREGHIERA e un messaggio per Papa Francesco per ricordare il primo anno di pontificato. I frati del Sacro Convento hanno attivato sul sul sito www.sanfrancesco.org una pagina dove è possibile inviare messaggi di auguri e preghiere che poi verranno consegnati al Santo Padre. ENTRO aprile sarà dato il via alla gara per oltre due milioni e 460 mila euro di lavori sul Convitto Nazionale per la messa in sicurezza. E’ uno degli elementi emersi dalla visita compiuta al «Principe di Napoli» dalla seconda Commissione consiliare permanente della Provincia di Perugia, presieduta da Giampiero Fugnanesi (nella foto). «L’incontro conferma l’importanza che riveste questo istituto, un’eccellenza nella nostra regione, nella programmazione della Provincia — ha detto l’assessore Piero Mignini —. Nel corso degli anni la Provincia ha progettato interventi per adeguarlo alle normative sulla sicurezza. In queste settimana stiamo definendo l’iter progettuale per sistemare la parte superiore e adibirla a residenza». Presenti anche Domenico De Marinis, Annalisa Boni, ret- tore del Convitto, l’ingegnere Alberto Capitanucci, rappresentante della Provincia in seno al Cda dell’Istituto, Giampiero Bondi, dirigente dell’Area edilizia della Provincia di Perugia. «Il Convitto è una realtà unica in Umbria — dice Boni — e per questo va tutelato, ridefinito e ripensato per ri- A TAL PROPOSITO l’ingegner Capitanucci ha spiegato che è in previsione il recupero della parte alta dell’edificio, un tempo convento di Cappuccini, per adibirlo a residenza degli studenti. Col recupero di questi volumi si consentirà di adeguare la struttura alle esigenze dell’istituto che ospita la scuola primaria, la scuola secondaria di primo grado e il liceo scientifico, senza dimenticare che confina con l’Istituto alberghiero. Bastia Umbra, via libera anche al piano «ex Pic» — BASTIA UMBRA -— I PIANI urbanistici nelle aree di recupero per l’amministrazione del sindaco Ansideri sono stati il maggiore impegno del trascorso quinquennio. Nei prossimi mesi si vedrà se è possibile il passaggio dalla fase progettuale a quella operativa. In queste ore, con l’ok della commissione per la qualità edilizia, ha imboccato l’iter finale anche il piano ex Pic, a sud dell’area Petrini. Importante perché questo piano prevede una media superficie alimentare e vari nego- zi. Il proprietario, la Coop Centro Italia, ritiene di poter realizzare, oltre al centro commerciale, un collegamento pedonale con Umbriafiere ad di là della superstrada e dare il via alla rotatoria stradale che sostituirà l’incrocio tra via Gramsci, via Moncioveta e la Rivierasca. Gli altri piani approvati riguardano il completamento dell’area ex Giontella, in parte già realizzato, il piano di recupero dell’area Franchi arrivato alla fase esecutiva e per ora fermo; infine il piano San Marco che è entrato in fase esecutiva. m.s. TODI Ubriachi al volante Raffica di denunce — TODI — CINQUE giovani sono stati denunciati e altri due segnalati quali assuntori di sostanze stupefacenti dai carabinieri del Norm e della Stazione di Collazzone. Un 39enne operaio marscianese e un disoccupato di Foligno, di 35 anni, sono stati trovati in stato di ebbrezza alcolica mentre guidavano lungo la Diretta del Cerro, in località Collepepe: ai due è stata ritirata la patente e i veicoli affidati ai familiari. Un operaio di Terni, di 22 anni, è stato fermato mentre a tarda notte guidava sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, come accertato dal controllo sanitario eseguito all’ospedale della Media Valle del Tevere. Stessa sorte è toccata ad uno studente di 19 anni di Massa Martana, mentre guidava l’auto del padre e era in compagnia di un altro giovane massetano lungo la Strada del Puglia. I due sono stati sorpresi mentre cercavano di disfarsi di alcuni frammenti di marijuana. Infine i militari del Norm, a Pian di San Martino, hanno fermato un operaio di Celleno con un bastone di legno. S.F. GIOVEDÌ 13 MARZO 2014 CRONACHE 19 IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE Acciaio, la lettera dei tedeschi risveglia la paura dell’Umbria Martedì arriverà all’Ast il top manager della multinazionale · TERNI «DECISIONE non strategica», seppur «tatticamente necessaria e corretta». Così i vertici della ThyssenKrupp dipingono la scelta di riacquisire l’Acciai Speciali Terni da Outokumpu nella lunga lettera recapitata ai dipendenti nei giorni scorsi. E nella missiva c’è molto altro. Così appare quanto mai opportuno l’annunciato arrivo, martedì prossimo negli stabilimenti di viale Brin, del Ceo della divisione Materials della multinazionale tedesca, in cui è stata collocata Ast nel nuovo organigramma del Gruppo. Un faccia a faccia, quello tra il top manager tedesco e l’ad di Ast, Marco Pucci, che dovrebbe chiarire i non pochi lati oscuri del contenuto della lettera, che ha subito allarmato i sindacati dei metalmeccanici (non tutti però). FOCUS La strategia Si era capito da subito che la mossa di riacquistare l’Ast fosse da considerare «non strategica» dal punto di vista industriale ma prettamente finanziaria, visto lo spin-off dell’inossidabile con la conseguente costituzione di Inoxum di ormai quasi tre anni fa Il faccia a faccia CHE LA MOSSA di riprendere Ast fosse «non strategica» dal punto di vista industriale ma prettamente finanziaria era apparso chiaro fin da subito, visto lo spin-off dell’inossidabile BRUTTA SORPRESA La missiva gela l’entusiasmo della visita del presidente del Senato Pietro Grasso per i 130 anni di attività con la conseguente costituzione di Inoxum di ormai quasi tre anni fa. La recente missiva, in cui comunque si sottolinea l’intenzione di garantire «adeguata competitività» al sito ternano, disegna un orizzonte frastagliato. Gli stessi vertici della multinazionale prendono tempo, annunciando il piano industriale «nell’estate del 2014», rimandando opzioni di vendita a date da destinarsi e non nascondendo di avere idee ancora da chiarire: «Dobbiamo valutare in che misura possiamo posizionare Ast nella concorrenza, scorporata da Outokumpu, in una posizione difficile di mercato». E se con i finlandesi di Outokumpu viale Brin aveva mano libera sul versante commerciale, con Thyssen tale autonomia è destinata a sparire, tornando di fatto alla precedente gestione di marca tedesca. «Per le attività dell’acciaio • NUOVE NUBI ALL’ORIZZONTE La letteraspeditada ThyssenKrupp destagrandepreoccupazioneperchérendeincertoil futurodeilavoratori inox di Ast — continua la missiva — faremo leva sulla nostra organizzazione mondiale di vendita e assistenza. A questo scopo abbiamo creato la nuova business unit special materials», divisa in tre unità operative in cui Ast è sganciata da Terninox. «PER LA DISTRIBUZIONE globale delle nostre attività dell’acciaio inox — si legge ancora — nel quartier generale della nostra business area materials services, abbiamo creato inoltre la nuova area funzionale coordination stainless flat». Con i centri di servizio che saranno assegnati a livello regionale. Insomma, resta tutto da chiarire a cominciare dalla visita di martedì del Ceo della divisione materials. In- tanto, dopo la Fiom-Cgil, anche l’Ugl mette le mani avanti: «Non vogliamo annunci, pretendiamo un piano industriale serio che finalmente faccia chiarezza sul futuro delle Acciaierie», dichiara il coordinatore nazionale del comparto siderurgia dell’Ugl Metalmeccanici, Daniele Francescangeli. «Abbiamo accolto con favore il ‘ritorno’ di ThyssenKrupp — continua — ma la lettera che i vertici del gruppo tedesco hanno inviato ai dipendenti è fumosa e non chiarisce cosa accadrà ora che l’operazione di trasferimento di Ast, Vdm, il Tubificio di Terni e gli altri servizi da parte di Outokumpu si è conclusa. Chiediamo quindi a ThyssenKrupp di convocare i sindacati il prima possibile». Stefano Cinaglia Grande attesa per l’incontro di martedì tra il top manager tedesco e l’ad di Ast, Marco Pucci (nella foto), che dovrebbe chiarire i lati oscuri del contenuto della lettera, che ha subito allarmato i lavoratori e i sindacati dei metalmeccanici I sindacati «Abbiamo accolto con favore il ‘ritorno’ di ThyssenKrupp ma la lettera che i vertici del gruppo tedesco hanno inviato ai dipendenti è fumosa e non chiarisce cosa accadrà ora che l’operazione di trasferimento si è conclusa» LA TRASFERTA OLTRE 1500 LAVORATORI IN VATICANO IL 20 MARZO I lavoratori saranno ricevuti da Papa Francesco · TERNI TRENTA i pullman allestiti da Ast, per un totale di 1500 persone circa tra lavoratori, ex dipendenti e familiari, che il prossimo 20 marzo raggiungeranno l’Aula Paolo VI, in Vaticano, per l’udienza speciale con Papa Francesco in occasione dei 130 anni dalla fondazione delle Acciaierie. Una ricorrenza caduta per la precisione lunedì scorso e celebrata con la visita negli stabilimenti di viale Brin del presidente del Senato, Pietro Grasso. L’ATTESISSIMO INCONTRO con Papa Francesco s’incrocia anche con un’altra storica ricorrenza: la visita di Giovanni Paolo II nella fabbrica ternana culminata nel pranzo nella mensa aziendale, che risale al 19 marzo 1981 e rappresenta una pagina memorabile non solo per l’Acciaieria ma per l’intera città di Terni. Il pellegrinaggio diocesano orga- tutto centotrentasei, oltre ai trenta dell’Ast (a cui si uniranno quelli della Sgl Carbon, di Confartigianato e dell’Actl) , sono settantasei quelli allestiti dalle parrocchie e altri trenta dalle scuole. L’UDIENZA SPECIALE Sono già trenta i pullman allestiti dalle Acciaierie per l’incontro con il Pontefice L’ORGANIZZAZIONE della maxitrasferta è stata affidata dalla diocesi e dall’Ast all’Opera romana pellegrinaggi, colosso dei trasporti specializzato in eventi del genere. I pullman dell’Ast, che non sospenderà la produzione, partiranno alle 7; gli altri alle 6. L’udienza con il Papa è fissata a mezzogiorno e sarà preceduta dalla messa che il vescovo, monsignor Ernesto Vecchi, celebrerà in San Pietro. Ste.Cin. nizzato nella Santa Sede fa registrare numeri da brividi, saranno infatti oltre settemila i fedeli della diocesi di Terni, Narni e Amelia che abbracceranno il Pontefice tra pochissimi giorni. I PULLMAN organizzati sono in IL VESCOVO MonsignorErnestoVecchiguideràla delegazionea Roma GIOVEDÌ 13 MARZO 2014 ECONOMIA & FINANZA 29 IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE • LA SVOLTA L’ISTITUTO DI CREDITO SPOLETINO ERA COMMISSARIATO DALLO SCORSO FEBBRAIO Il Banco di Desio acquista la Bps Bankitalia giudica l’offerta «la più idonea». Battuta la ‘Clitumnus’ Cristina Belvedere · SPOLETO CREATIVO WilliamSaliceha inventato anchel’ovettoKinder WORKSHOP CIPA L’inventore della Nutella a Corciano · CORCIANO TUTTO pronto a Villa Pieve del Vescovo per il meeting internazionale «Diamo valore al contenitore!» organizzato da Cipa, che si svolgerà sabato e domenica con la partecipazione di grandi esperti che si confronteranno sul ruolo fondamentale che i contenitori per alimenti svolgono nel mantenimento della qualità dei prodotti. Una qualità da garantire sotto diversi punti di vista, dal consumo alla protezione dall’ossidazione o dalla temperatura. Un settore dove si mescola innovazione e tecnica di realizzazione, creatività e materiali. TRA I protagonisti, persone che hanno fatto la storia dei contenitori e del costume italiano, come William Salice che ha lavorato oltre 46 anni a fianco di Michele Ferrero contribuendo alla nascita di prodotti entrati nella vita quotidiana di grandi e piccini: Nutella, Ferrero Rocher, Pocket Coffee e protagonista della nascita di Kinder Sorpresa, l’uovo di cioccolata. L’uovo come contenitore primordiale e d’eccellenza, e della missione alla base della cultura di un’azienda che ha sempre saputo ascoltare il consumatore ed ha sviluppato una sua propria filosofia di marketing legata alla sperimentazione: «Sperimentare nuovi prodotti in diversi mercati — spiega Salice — un tema centrale in tutto il mio percorso professionale, grazie al quale ho saputo tradurre in tecniche e metodologia, quanto spesso affidato alla sola intuizione, superando anche le sfide che i più ritenevano impossibili». Al culmine del suo percorso umano e professionale, William Salice ha deciso di investire se stesso nella realizzazione del sogno di aiutare gli altri a realizzare i propri sogni, per questo è oggi ispiratore e guida della Fondazione «Color Your Life». LA POPOLARE di Spoleto va al Banco di Desio e della Brianza. La sua offerta, è stata giudicata dai commissari nominati da Bankitalia «la più idonea a conseguire gli obiettivi di risanamento» dell’istituto umbro. Banco Desio è stato invitato a prendere contatti con i commissari «per la definizione del contratto d’investimento che delineerà, nel dettaglio, le modalità tecniche di realizzazione dell’operazione e i principali aspetti concernenti il progetto di aggregazione». UNA VOLTA FIRMATO il contratto d’investimento, «prenderanno il via le attività relative agli iter autorizzativi nei confronti delle diverse autorità di vigilanza competenti». L’offerta del Banco Desio ha battuto quella della cordata umbra denominata «Clitumnus», formata da imprenditori, Coop e fondazioni legate al territorio umbro. Rispettati dunque i pronostici che vedevano favorito l’istituto di credito del Nord nella corsa per l’acquisizione di BpS. L’operazione ha tardato a concludersi in quanto SOTTO I RIFLETTORI GiovanniAntonini,era presidentedellaSpoletoCredito e Servizi,sociodi maggioranza dellaBancaPopolaredi Spoleto LA STRATEGIA I commissari avevano dato a Lazard l’incarico di selezionare gli investitori subordinata al verdetto di Bankitalia sulla banca Popolare di Spoleto, che si trova commissariata da oltre un anno. La scelta del Banco di Desio è in linea con la policy di vigilanza bancaria europea che spinge sul rafforzamento sia patrimoniale che “strutturale” delle banche da attuarsi mediante processi di fusione e incorporazione tra istituti. In questa prospettiva il Banco di Desio risultando patrimonialmente molto solido, ha battutto facilmente la concorrenza della «Clitumnus», cordata non di matrice bancaria (sebbene sorretta dalla Fondazione CariPerugia), composta da imprenditori locali. Nella giornata di lunedì scorso Borsa Italiana aveva comunicato la sospensione del titolo di Banca Popolare Spoleto dalle negoziazioni «a tempo indeterminato». La decisione era legata al comunicato diramato dai tre commissari straordinari (Boccolini, Brancadoro e Stabile) che avevano conferito incarico a Lazard per l’assistenza nella selezione dei potenziali investitori nell’istituto e nella controllante Spoleto Credito e Servizi (la cooperativa che detiene il 51%, Monte dei Paschi il 26%). L’OBIETTIVO METTERE IN RETE LE ESPERIENZE DEI PAESI CHE HANNO SOFFERTO LA CONGIUNTURA L’Europa affida a Confindustria un progetto contro la crisi · PERUGIA HA LO SCOPO, attraverso seminari tecnici e missioni operative nei diversi paesi coinvolti nella rete europea, di promuovere lo scambio di informazioni ed esperienze e sviluppare la capacità di anticipare momenti di ristrutturazione del sistema socio-economico attraverso la condivisione dei migliori modelli di buone pratiche in Europa. Si tratta del progetto «Promoting restructuring opportunities», che vede Confindustria Umbria come capofila. Gli ambi- ti di approfondimento riguarderanno in particolar modo le relazioni industriali e politiche del lavoro, i sistemi di welfare e la sicurezza sociale, la ricerca e l’innovazione, le strategie di formazione e lo sviluppo delle competenze, l’aggregazione e clustering e l’internazionalizzazione. Nei giorni scorsi, nella sede di Confindustria Bruxelles, si è tenuto il primo incontro operativo del progetto europeo cui hanno partecipato, tra gli altri, Aurelio Forcignanò, direttore generale di Confindustria Umbria, Enzo Fa- loci, direttore di Umbria Export, Matteo Carlo Borsani di Confindustria Bruxelles e Magdalena Bober di Businesseurope, l’associazione europea degli imprenditori che ha patrocinato il progetto. Il progetto comunitario coinvolge oltre Confindustria Umbria, in qualità di coordinatore, e Umbria Export, come partner per la consulenza tecnica progettuale, altri enti internazionali tra cui la Camera di commercio italiana in Bulgaria, la Camera di commercio italiana in Germania, Confindustria Romania e il Comune di Viladecans in Spagna. SINDACATO IL CONGRESSO PROVINCIALE CGIL. IL SEGRETARIO: ‘LAVORO & CULTURA PER LA RIPRESA’ Sgalla verso il bis: «Risalita dura ma possibile» · PERUGIA «L’UMBRIA, nel periodo 2007-2011 ha perso in termini di produzione, più di tutte le altre regioni del Centro Italia con un calo del Pil del 7%. Un livello che ci ha fatto precipitare indietro di 10 anni. Al contempo, il reddito procapite medio si è avvicinato molto a quello delle regioni più povere del paese, con la conseguenza logica che sono crollati i consumi delle famiglie (-5,4%) e la spesa (-8,4%)». NUMERI resi noti ieri dal segretario generale uscente della Cgil di Perugia Vincenzo Sgalla (foto), durante l’apertura del IV congresso provinciale ospitato alla Sala dei Notari. Alla luce di questi numeri, Sgalla ha rilanciato la neces- sità di «un Piano del lavoro, un progetto ed una piattaforma rivendicativa, insomma una vertenza Umbria costruita insieme a Cisl e Uil per far partecipare i lavoratori e i cittadini». «Serve un patto per il lavoro tra le organizzazioni dei IL PERCORSO Organizzate 855 assemblee in altrettanti luoghi di lavoro Coinvolti 24mila lavoratori lavoratori e le associazione datoriali, con l’obiettivo di non limitarci alla sola rivendicazione di parte, ma di costruire una proposta comune e condivisa che sia in grado di orientare e supportare le scelte politiche della nostra regione e dei territori, al fine di avviare una risalita dura, ma possibile». UN CONGRESSO che arriva a conclusione di un percorso importante, fatto di 855 assemblee svolte in altrettanti luoghi di lavoro del territorio provinciale, che hanno coinvolto quasi 24mila lavoratori Cgil. Assemblee dalle quali sono emerse la preoccupazione e la rabbia di tante donne e uomini, giovani lavoratori, molto spesso precari, migranti, i più fortunati con un lavoro regolare, cassaintegrati, disoccupati, pensionati ed esodati. Il congresso della Camera del Lavoro proseguirà oggi all’Hotel Giò dove si voterà il nuovo vertice. Già si parla di Sgalla bis. Silvia Angelici
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