Rassegna stampa 24 settembre 2014

Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
TELEFONO DONNA
Nei Comuni umbri 42 assunzioni: l’elenco
In meno di 9 mesi
Disoccupati, 254 tirocini retribuiti in provincia di Perugia; Ryanair,
segnalati 462 casi
a ottobre nuove selezioni in Umbria; impiegati e altro, subito 23 posti
di violenza, 133 nel Ternano
DA PAGINA 27 A PAGINA 40
e 329 nel Perugino
BURATTINI PAGINA 3
Anno XV numero 263
In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
Pedofilia, Papa Francesco
fa arrestare un arcivescovo I
LE IDEE
LA CRISI DEL LAVORO
IN ITALIA E QUATTRO
COSE DA FARE SUBITO
di GIANCARLO ELIA VALORI*
PAGINA 24
L’OPINIONE
SE L’ANGELO DELLA LUCE
PRECIPITA ALL’INFERNO
di ANTONIO SANTANTONI
L
a notizia è di quelle che tolgono
il fiato. Un arcivescovo, per di
più nunzio apostolico, (...)
Ast, l’apertura di Thyssen
Si punta a un nuovo piano
l lavoro italiano quasi non esiste
più. Siccome poi, a parte alcuni
settori specifici (la moda, l’artigianato di qualità, l’agrifood alto di
gamma) produciamo beni e servizi
che vengono prodotti o forniti anche
da altri, e a prezzo più basso, il risultato è molto semplice: si riduce la
manodopera per abbassare il costo
del lavoro ai livelli dei nostri concorrenti globali, oppure si riduce il
plafond industriale del nostro Paese.
In altri termini, se le cose continuano ad andare come oggi, il costo del
lavoro, e quindi il monte salari (...)
PAGINA 19
SEGUE A PAGINA 24
SEGUE A PAGINA 55
Perugia sempre
in vetta, primo ko
per la Ternana
Reti inviolate per il Grifo a Modena contro
l’ex Novellino. Il Bologna espugna il Liberati
Dal Braglia Provedel in anticipo su Granoche SETTONCE
PERUGIA, LA CITTÀ CHE CAMBIA
FERRONI, SBORZACCHI, LAURETI E MARIANO PAGINE 41-42-43-44
Primo ko Bojinov in dribbling su Garics MIRIMAO
Perugia
Terni
ORVIETO
S. Bevignate, rimpalli e contraddizioni Incinta, il marito la obbliga Liste d’attesa
I proclami di prima, la melina di oggi
Mercato coperto, c’è l’intesa di massima
LUCCIOLI PAGINE 6-7
a fare da corriere
con la droga in pancia
in ospedale, esami
anticipati: ecco per chi
MAIORCA PAGINA 9
Cisl, Bonanni lascia la guida
Annuncio improvviso, ma aveva già maturato
la decisione. Furlan in pole per la successione
CARDUCCI PAGINA 20
EDILIZIARIO
CAMBIARE SI PUÒ E SI DEVE:
IL CASO DELL’ARCO ETRUSCO
di PAOLO FELICI*
PAGINA 23
’arco etrusco di Perugia è arrivato fino a noi perché la volontà di un grande popolo lo
ha costruito e il cambiamento portato da altre genti lo ha mantenuto. La
grandiosa opera, sprovvista della sola voce, incapace anche questa (...)
L
L’INTERVISTA
Vinti: «Isolarci sarebbe una follia»
Regionali, l’assessore vuole la sinistra alleata
con il centrosinistra: «Sì alla Marini»
G. CASTELLINI PAGINA 4
Dimissioni Raffaele Bonanni
SEGUE A PAGINA 26
Molestie a minori, 8 casi denunciati
Nuovi particolari dopo l’arresto dell’anziano
che “puntava” ragazzine fuori scuola
TOMBA PAGINA 22
Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria
4
LA SINISTRA AL BIVIO
umbria
«Isolarci sarebbe
una follia, alleanza
col centrosinistra»
Parla a suocera perché nuora
intenda?
«No, parlo a suocera perché sia
la suocera a intendere. E dico che
la nostra battaglia ha riferimenti
precisi; i lavoratori dipendenti, le
piccole e medie imprese , i pensionati e in generale le fasce deboli.
La Regione, in questi anni di crisi
devastante, ha lavorato molto su
questi fronti, riducendo il danno.
Abbiamo fatto molto, ad esempio,
per le piccole e medie imprese,
cercando di arginare l’impatto di
una crisi mai vista».
E allora?
«Allora non dobbiamo disperdere la nostra storia, le nostre battaglie, il futuro dei ceti che vogliamo
rappresentare».
Stando nel centrosinistra?
«Esattamente. Che non vuol dire
stare sdraiati, e chi mi conosce sa
che io non mi sono mai sdraiato
davanti a nessuno. Ma standoci in
maniera propositiva e competitiva. Perché il centrosinistra rappresenta un coacervo di valori come la
giustizia sociale, l’attenzione alle
piccole e medie imprese, alle fasce
più deboli, che sono il nostro terreno. E su questo terreno dobbiamo
incidere, non restando isolati in
maniera inconcludente. Dobbiamo guardare a 4 obiettivi».
Quali?
«Primo l’uguaglianza, che significa coesione sociale. L’Umbria è
ancora la regione italiana in cui le
differenze sono meno marcate, ma
si trova in uno scenario, dominato
dalla finanza e dalla folle politica
dell’austerità che va combattuta,
che queste distanze spinge ad allargare fortemente.
Secondo il lavoro, difendendone
la dignità e i diritti, sempre più sotto attacco. Non vogliamo una
competizione al ribasso, basata
sulla compressione dei redditi e
dei diritti dei lavoratori. Vogliamo
una competizione al rialzo, basata
sull’innovazione, l’istruzione, la
qualità, i diritti.
Terzo la salvezza del ruolo del
pubblico, che però va ripensato.
Perché la domanda è se, oggi, il
pubblico esprima livelli di effi-
cienza e di efficacia adeguati. Ripensare il ruolo del pubblico significa partire dai beni comuni, come
l’acqua, facendo partecipare davvero i cittadini, l’utenza, alla gestione, pretendendo efficienza.
Perché abbiamo visto che le privatizzazioni di questi beni hanno fallito dappertutto, peggiorando le
cose. Tra il vecchio pubblico e le
privatizzazioni scriteriate va cercata, e trovata, un’altra strada.
Quarto la partecipazione dei
cittadini, che significa la democrazia. Il liberismo imperante
porta avanti l’esproprio della
partecipazione e della democrazia. Noi dobbiamo invece favorire, allargare la
partecipazione.
Altrimenti prevale il populismo, che non è democrazia ma che anzi è il suo
peggior nemico. Dobbiamo valorizzare i corpi sociali intermedi, le forme di
partecipazione dal basso. La strada
è questa».
Lei darà battaglia, l’11 ottobre, al congresso del Prc.
«Sì, per scongiurare scelte sbagliate e irresponsabili. Perché responsabilità è sporcarsi le mani,
cercando di attuare in concreto
quello che si proclama. Io non debbo solo proclamare che la casa è un
diritto, io debbo cercare di darla
davvero, la casa. In concreto».
A chi guarda?
«Ai partiti, o almeno a chi nei
partiti della sinistra condivide questa visione e questa impostazione,
e non sono certo pochi. Ma guardo
anche alle forze sociali nei territori, ai gruppi spontanei, a quel mondo oggi sparso che respira e pratica
i valori di una sinistra moderna».
È favorevole a una ricandidatura della Marini?
«Ha, abbiamo lavorato bene. Lei
è un ottimo punti di sintesi, non abbiamo nulla contro la sua ricandidatura. Anzi, credo che oggi sia la
scelta migliore».
La sinistra si rilancerà se ripartirà dal basso
sentimenti e di ambizioni, pronti a
battersi, a qualunque età, per un
qualsiasi “posto” di rappresentanza
purché retribuito. La sinistra del
particolarismo, del localismo, senza ideali e senza idee, (che ha esaurito il suo radicamento nella società), non è più punto di riferimento
per nessuno, non è più “degna” di
alcuna rappresentanza. E non servono sicuramente gli appelli a fare
quadrato, a fare squadra, a sostenere il meno peggio: le elezioni comunali di Perugia dovrebbero aver insegnato qualcosa.
E non servono neppure i ciclici richiami al rimettersi insieme: le
sommatorie che partono dai “ceti”
alimentano speranze fugaci e ottengono risultati deludenti o fallimentari. Oggi è tempo di prendere atto
umilmente dell’attuale stato di marginalità (colpevole) della sinistra. È
tempo di pensare di meno alle prossime elezioni e di più alle prossime
generazioni. È tempo di archiviare
le liturgie e gli schematismi tipici
dei partiti del secolo scorso (essendone diventati gli iconoclasti di
“quella” storia) e, comunque, di
smettere di “giocare al partito”.
È tempo di by-passare gli approcci ideologici, sapendo che i nostalgici richiami “di sinistra” purtroppo
fanno tristezza e cadono nel vuoto,
che le persone ormai scelgono tra
chi opera bene e chi no, che sono
terminate le rendite di posizione e
che la sinistra avrebbe bisogno, più
che di una costituente, di un forte
“ricostituente”.
Invece, per chi se la sente, oggi è
il tempo del dialogo senza pregiudizi, del lavoro infaticabile puntuale e
costante, ricominciando da piccoli
gruppi di ascolto, di proposta e di
azione nelle città, nei quartieri, nelle periferie, nei paesi: un lavoro paziente e lento, incentrato sull’intransigenza morale e politica per
provare a riconquistare la perduta
credibilità.
In battaglia L’assessore regionale Stefano Vinti,
di Rifondazione
comunista
Vinti indica la linea e dà battaglia:
«Sì alla ricandidatura della Marini»
di GIUSEPPE CASTELLINI
PERUGIA - Dà e darà battaglia
Stefano Vinti, al congresso di Rifondazione comunista e non solo.
Perché ritiene un grave errore, anzi
«un suicidio politico, per l’irrilevanza che comporterebbe per un
mondo importante e che dobbiamo
rappresentare
efficacemente,
l’idea di andare alle elezioni regionali fuori dalla coalizione di centrosinistra». Un obiettivo che non
sono pochi a perseguire nell’area
della sinistra, oggi quantomai frastagliata. L’assessore regionale si
pone così come federatore della sinistra che vuole stare nel centrosinistra, competendovi “armata”
delle proprie proposte, e indica la
presidente uscente della Regione,
Catiuscia Marini, come la persona
capace di portare a sintesi una coalizione di centrosinistra plurale ma
organica.
Assessore Vinti, si dice che stia
scaldando i motori in vista della
grande partita delle elezioni regionali.
«Mi pare che la campagna elettorale, di fatto, sia già iniziata. E
allora mi preparo».
A che?
«A far sì che al Governo della
Regione non manchi l’apporto
fondamentale della sinistra, apporto che c’è ininterrottamente dal
1991. Rifondazione comunista, in-
I ceti
«La nostra attenzione si centra sui lavoratori dipendenti,
sulle piccole e medie imprese e sui pensionati. E dobbiamo avere 4 grandi obiettivi»
sieme a Forza Italia, è l’unico partito che è rimasto da allora. Dobbiamo far sì che i nostri temi, i ceti
che rappresentiamo, le battaglie
che abbiamo fatto e che hanno portato risultati non vengano gettati al
vento nel nome di uno “splendido”, e sterile, isolamento».
L’INTERVENTO
di GIGI BORI
e FABIO FAINA
rmai è certificato: la crisi è
duratura, permanente, non
ciclica e di breve durata come si era auspicato. Le conseguenze
sono devastanti, spietate: alla precarietà del lavoro, dei giovani, delle famiglie, si aggiunge l’insorgere di
una paura collettiva per un futuro
senza speranze.
È evidente che siamo immersi in
una fase storica di ristrutturazione
della società, a tutto vantaggio di
un’esigua minoranza sempre più
ricca, spregiudicata e potente.
L’Italia, in particolare. ha un’aggravante drammatica: è un Paese
inquinato. Un Paese il cui popolo
(o, meglio, i cui popoli) persegue
nella vocazione al servaggio; una
società intrisa di comportamenti
O
amorali, che si legittima nella diffusa corruzione e, di conseguenza, in
una classe dirigente corrotta. Del
resto, Enrico Cuccia diceva che
«l’unico modo di trattare col potere
politico era quello di corromperlo».
L’Italia è un Paese inquinato
nell’economia, nella finanza, nell'ambiente, nelle istituzioni e pertanto alimenta ed afferma una democrazia inquinata. Il modello di
riferimento è sempre più quello
americano: programmi politici tra
contendenti sempre più similari,
partecipazione al voto sempre più
risicata. A ciò si aggiunga la predilezione degli italiani (e delle italiane) per i populismi; perchè i populisti parlano con un linguaggio semplificatorio, semplificano le questioni, promettono cose che non sono in grado di mantenere. Tanto gli
italiani (e le italiane) non chiedono
mai il conto, non verificano le coerenze, non si indignano: piuttosto
transigono, dimenticano, rimuovono, al massimo non vanno a votare.
Finché gli italiani (e le italiane) non
si emanciperanno moralmente, non
saranno in grado di conquistarsi
l’emancipazione politica. Ecco perché spesso dicono: tanto sono tutti
uguali.
Certo che venti anni di berlusconismo hanno contaminato la società
italiana ed anche la sinistra. L’incoerenza, l’autoreferenzialità, l’assenza di coraggio, il clientelismo, la
supponenza, l’arroganza, alla fine
hanno prodotto una frattura insanabile tra la sinistra e il suo popolo.
La rincorsa all’autolegittimazione, alla conquista di posizioni di rilievo, se possibile all’arricchimento personale, ha generato spesso dei
“parvenu” della politica pieni di ri-
Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria
POLITICA NEI PARTITI
umbria
Elezioni provinciali,
le donne del Pd
bacchettano i colleghi
IN REGIONE
Cirignoni lascia
la Lega Nord
e va nel Misto
Isidori e Fiorucci: noi penalizzate
Leonelli: la sinistra del partito sbaglia
di LUCIO FONTANA
PERUGIA - Le candidature per le
elezioni provinciali del 12 ottobre
non fanno sorridere le donne di casa Pd, anzi le fanno proprio arrabbiare. La rappresentanza di genere
cede il passo: due candidate donna
su dodici in provincia di Terni e
stessa cifra nel Perugino. E così le
responsabili Donne del Pd di Perugia e Terni, Stefania Fiorucci e
Roberta Isidori, vanno all’attacco
e mettono sotto accusa il criterio di
scelta dei candidati messo in campo dai dirigenti del loro partito:
«La scelta effettuata stride non
soltanto con i principi fondanti del
Pd, tra cui, per l’appunto quello
della parità di genere, a tutti i livelli, ma anche con quanto sta accadendo in segreteria nazionale del
Pd ed al Governo, dove la scelta
del segretario - premier Renzi - dichiarano - è stata invece finalmente quella di investire sulle donne,
non per un’esigenza di “immagine”, ma affidando loro ruoli di
grande responsabilità».
La chiusura di Fiorucci, non lascia spazio a dubbi circa lo stato
d’animo delle donne Pd: «L’augurio che facciamo al Pd come Democratiche è che al più presto non
ci siano più ragioni per rivendicare
- conclude - il riconoscimento del-
la pari dignità della Conferenza rispetto agli organismi di partito,
così come stabilito dallo Statuto,
e, ovviamente, il rispetto dei ruoli
politici, ma che questi aspetti entrino finalmente a far parte della
nostra cultura politica». E ora, tutti
gli occhi sono puntati sulla legge
elettorale in discussione in consiglio regionale per vedere se verrà
introdotta oppure no la preferenza
di genere. Nel frattempo, il segretario regionale Leonelli fa sapere
che non parteciperà alla festa organizzata a Casa del Diavolo (da oggi a domenica) dall’area BersaniCuperlo. Il motivo? La cosiddetta
segreteria “ombra” messa in piedi
dalla minoranza: «Dal programma
La polemica
Una giovane
iscritta al
Par tito
democratico
dell’iniziativa si evince un’organizzazione dei lavori che duplica,
di fatto, la discussione in corso negli organismi del Pd dell’Umbria.
Mi riferisco, tra l’altro, all’articolazione della discussione, all’interno della festa, in forum, che rischiano di apparire strutture sovrapposte e quasi “ombra” rispetto
ai dipartimenti del Pd, in particolare al Dipartimento Economia e
al Dipartimento Lavoro». Leonelli, in chiusura, richiama tutti alla
correttezza: «Nei tanti anni in cui
sono stato minoranza all’interno
del Pd non mi sono mai sognato di
svolgere il dibattito programmatico al di fuori dei luoghi a disposizione nel partito o di non conformarmi alle scelte della maggioranza». Insomma, un messaggio interno ai naviganti.
IL CORSIVO
Va in scena il Beautiful democrat
lettori democrat, tutti in poltrona: il casting è terminato e le riprese, a un paio di mesi dalle Regionali, sbarcano sulle pagine dei giornali. Siamo
alla milionesima puntata, ma la trama ha sempre un sapore di inebriante novità. E allora ecco a voi l’aitante e
impomatato segretario regionale Leonelli nelle vesti di
Ridge e la corrucciata e spaccacuori Brooke in quelle
della presidente Marini (che però non vede la serie, ma
si cimenta con l’ultima fatica saggistica dell’economista Thomas Piketty, e dunque ci scuserà). Tutti si domandano: quando covoleranno a nozze (formale rican-
E
5
didatura della presidente Marini)? E chi accompagnerà la coppia all’altare (candidatura e doppio ruolo dello stesso segretario regionale e di tutti gli altri partecipanti per non parlare degli invitati che confluiranno in
quella civica di appoggio)? Tutti sospirano e fanno pronostici. E chi porta i confetti? Chissà. E poi spunta l’ombra del sondaggio (poteva mancare?) per scegliere location e testimoni. Brivido. Leonelli-Ridge smentisce:
«Sondaggio, ma de che?». Titolo della prossima puntata: la sparizione delle fedi nunziali. Non perdetevela.
P. P. BUR.
PERUGIA - La bandiera padana in
terra umbra viene ammainata. Il
primo consigliere regionale della
Lega Nord eletto nella nostra regione, Gianluca Cirignoni, ha deciso di lasciare il partito guidato da
Matteo Salvini e di passare al
Gruppo misto di palazzo Cesaroni.
Quello di Cirignoni è un addio al
veleno, tanto che afferma di non riconoscersi più più in un partito
«che dall’avvento della segreteria
Maroni in poi, si è progressivamente trasformata in un partito
lombardo, incoerente e schizofrenico, con l’attuale segretario la cui
massima aspirazione è quella di fare il sindaco di Milano. Non sentendomi “di casa” in qualsiasi altro
partito o movimento italiano - continua Cirignoni - ho comunicato al
presidente del consiglio regionale
la mia decisione di aderire al gruppo misto».
Cirignoni assicura poi che il suo
impegno proseguirà solo a livello
regionale e locale: «Nell’interesse
dell’Umbria e degli umbri che meritano di affrancarsi da quarant’anni di “dittatura comunista” che ha
creato un ingiusto e inefficiente
“stipendificio”». A chiudere, una
mano tesa ai movimenti indipendentisti «che lottano democraticamente per liberarsi dal doppio giogo di Roma e Bruxelles». La replica del senatore e commissario nazionale della Lega Nord Umbria,
Stefano Candiani, è bruciante: «In
Umbria la Lega cresce e andrà
avanti anche senza Cirignoni che è
uscito dal movimento abbagliato
dalle promesse di posti fattegli da
altri partiti». Rottura, senza appello.
Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria
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perugia
LA CITTÀ CHE CAMBIA INCOGNITE E SVILUPPO
Rebus S. Bevignate tra rimpalli
e contraddizioni
Barelli: «Aspettiamo la Regione». Le imprese pensano
al risarcimento. Le lettere di Palazzo Donini. Gli scenari
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - “Hanno tutti ragione” è
il titolo del libro di Paolo Sorrentino
da cui il regista ha preso poi lo spunto per il capolavoro cinematografico
de “La grande bellezza”. E la frase, a
ben guardare, sembra calzare a pennello per la “grana” del collegio univeristario di San Bevignate: hanno
tutti ragione. O quasi. Nel vorticoso
rimpallo di responsabilità degli ultimi giorni, tra contraddizioni da campagna elettorale e lunghissimi silenzi, arriva così il momento di mettere
a fuoco alcuni punti e cercare di capire come sta realmente la questione.
Prologo. Siamo nei primi mesi di
quest’anno: scoppia l’affare San Bevignate. Progetto “vecchio” di anni
ma di cui si scopre l’esistenza solo
ad inizio del cantiere. Dopo settimane di battaglie, fiaccolate con coda
polemica, la raccolta di oltre 1.200
firme e una “rivolta” cittadina guidata dall’allora presidente di Italia
Nostra, l’avvocato Urbano Barelli
(che ai tempi chiese un atto scritto al
Comune che bloccasse definitivamente i lavori), il progetto dello studentato Adisu di San Bevignate riceve lo stop dei giudici amministrativi
del Tar: le autorizzazioni paesaggistiche rilasciate in passato sono ormai scadute. Questo, per la precisione, accadeva a maggio.
Silenzio post elettorale. Causa
elezioni amministrative e assestamenti vari (tra cui l’approdo proprio
del battagliero Barelli nella stanza
dei bottoni del Comune di Perugia di
cui ora è vicesindaco), sul collegio
Adisu di San Bevignate è calato il sipario. Qualcuno, in realtà, ha conti-
nuato a lavorarci su. Con un appalto
assegnato, un consorzio di imprese
in attesa di riprendere i lavori e un
progetto che già aveva ricevuto tutti
i nulla osta del caso ed era quindi formalmente “legittimo”, l’Adisu a
giugno non ha fatto altro che ripresentare i faldoni con le richieste per
riottenere l’autorizzazione paesag-
Il blocco
La nuova autorizzazione
è ferma da giugno
sulle scrivanie di Direzione
e Sovrintendenza
ai Beni culturali
gistica. Via libera che è in capo alla
Regione, ma l’Ente di piazza Italia,
prima di dare l’ok, deve ricevere il
parere obbligatorio e vincolante della Sovrintendenza e della Direzione
dei Beni culturali dell’Umbria che
devono dire se l’area del cantiere è
sottoposta ad un eventuale vincolo o
meno. Parere obbligatorio e che, come si ricorderà, in passato era stato
già risolto: a San Bevignate si può
costruire.
Nessuna risposta. Dal momento
della presentazione delle istanze
dell’Adisu alla Sovrintendenza sono passati più di 60 giorni (45+15):
ovvero i termini amministrativi entro i quali i tecnici dei beni culturali
avrebbero dovuto rispondere. Ed è
qui che al momento la partita si è arenata. Senza parere, infatti, non si va
avanti.
Gli scenari. La Soprintendenza
ha due possibilità. Confermare
quanto già deciso e dare l’ok al progetto, oppure apporre un vincolo
sull’area. Una scelta, quest’ultima,
che dovrebbe essere motivata, visto
che in passato i tecnici non avevano
riscontrato nessun impedimento.
Empasse. Di fronte a questo stallo, e viste le nuove proteste che dal
web si sono mosse (annunciata una
nuova fiaccolata il 9 ottobre), la
giunta regionale lunedì ha deciso di
stringere i tempi e risolvere la questione su cui pendono due spade di
Damocle: i 12 milioni di finanziamento ministeriale vincolati al progetto dello studentato che devono
essere investiti o altrimenti torneranno nella Capitale e le legittime richieste delle imprese vincitrici
dell’appalto che hanno già messo in
moto il proprio legale. Palazzo Donini invierà oggi due lettere: la prima al ministero per i Beni culturali e
la seconda al Comune di Perugia. Al
ministro Dario Franceschini la Regione chiederà un intendimento
chiaro e ufficiale su San Bevignate,
cercando di premere sull’acceleratore e ricevere finalmente un segnale
dalla Sovrintendenza. Al Comune,
invece, Palazzo Donini chiederà lumi specifici: siete ancora d’accordo
sul progetto che avete previsto
con’apposita variante, oppure intendete intervenire sul Piano regolatore
per modificare la previsione vigente
che prevede nell’area uno studentato universitario? Si attendono risposte.
Questione legale. Il consorzio
delle imprese che si è aggiudicato
l’appalto per il collegio Adisu ha già
messo in mano la questione al proprio legale che ieri abbiamo contattato telefonicamente. L’avvocato
Mario Busiri Vici ha spiegato la linea delle aziende: l’interesse è quello di portare a termine il cantiere,
un’azione legale è solo l’extrema ratio. In caso di mancato rilascio della
nuova autorizzazione, il consorzio
di imprese si rivolgerà direttamente
al Tar. In ultima ipotesi, ovvero in
caso di uno stop definitivo al progetto, le imprese chiederanno un risarcimento danni alle Istituzioni visto
L’ingresso del
cantiere, fermo,
per la costruzione del collegio
universitario da
120 posti letto
dell’Adisu
che l’affidamento dei lavori si è
completato nella più totale regolarità.
Chi paga? Nel caso di uno stop
definitivo al progetto, si aprirebbe
un contenzioso legale simile ad un
ginepraio. L’appalto è stato affidato
dall’Adisu che è un’agenzia della
Regione. Ma in caso di uno stop da
parte della Sovrintendenza la stessa
Regione si muoverebbe in autotutela chiamando in casa i tecnici dei Beni culturali. Nel caso in cui il Comune imponesse lo stop con una variante, la palla passerebbe poi di nuovo
di mano. Pane per gli avvocati.
Parla Barelli. Ieri mattina, intercettato in quel di Palazzo dei Priori,
il vicesindaco Urbano Barelli, ha
spiegato la posizione del Comune:
«Attendiamo gli atti dalla Regione
perchè la competenza è la loro. Nel
frattempo noi stiamo continuando a
lavorare, confrontandoci con i soggetti interessati, per cercare una soluzione». “Piano b” cercasi.
Cosa accadrà? In caso di un ok al
progetto da parte della Sovrintendenza, anche la Regione confermerà
la sua autorizzazione paesaggistica
e se non interverrà un atto specifico
del Comune, il collegio Adisu si farà. Chi avrà ragione?
In Consiglio gli emendamenti alle linee di mandato
del sindaco Romizi: le richieste dei consiglieri
PERUGIA - Il consiglio comunale ha dedicato la seduta
di ieri mattina all’illustrazione dei 28 emendamenti presentati dai consiglieri alle linee programmatiche di mandato del sindaco Romizi.
L’iter prevede che tali emendamenti non vengano votati
ma sarà lo stesso Romizi ad
indicare quali proposte saranno accolte ed aggiunte al
documento. Tra le proposte
presentate, ci sono i cinque
emendamenti del capogruppo del M5S, Cristina Rosetti.
Il primo di questi riguarda le
modifiche al modello organizzativo del Comune per
una maggiore partecipazione
dei cittadini ai processi decisionali. Poi spazio ad emendamenti in tema sanitario,
azioni per la riqualificazione
urbana, progressiva eliminazione delle discariche e un
rinnovato impegno in tema di
acqua pubblica. Il consigliere del gruppo misto Sergio
De Vincenzi, invece, ha proposto un emendamento per
individuare alcune priorità in
tema di famiglia. Il capogruppo del Pd, Diego Men-
caroni, ha presentato 13
emendamenti alle linee programmatiche del sindaco, tra
questi uno relativo alla sicurezza in cui il consigliere
chiede di replicare esperienze di associazionismo civico
per combattere il degrado e la
criminalità, come accaduto
in via della Viola, Corso Cavour e Borgo Sant’Antonio.
Il consigliere Pd Tommaso
Bori, invece, ha chiesto di aggiungere di inserire il Lilli tra
i contenitori del centro da recuperare e attivare la riqualificazione di piazza Grimana.
Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria
perugia
7
Mercato coperto, vertice in Regione
C’è l’intesa
di massima
Ma per i soldi serve il piano
COMMISSIONE SPENDING REVIEW
Writers
Contributi assistenza
I costi delle navette
1
2
3
I vandali della bomboletta costano al Comune qualcosa come 40 mila euro
Il Comune spende 120mila euro per aiutare i cittadini con un
Isee basso che chiedono aiuti
Un’ora di funzionamento
dell’impianto Minimetrò
costa circa 1.500 euro
Le spese di Palazzo dei Priori al setaccio
Alle associazioni locali sostegni
alle attività per 43mila euro
PERUGIA - Ancora commissione spending review, ancora numeri. Ieri pomeriggio si è riunita
nuovamente la commissione
coordinata dall’assessore Francesco Calabrese: diverse le questioni analizzate e gli spunti emersi
durante l’incontro. Spulciando tra
le spese di Palazzo dei Priori è così emerso che per il 2014 sono stati stanziati 43mila euro di contributi che le ex Circoscrizioni hanno dato alle associazioni territoriali per le loro attività. Il dirigente
del settore Centro storico, Carmen Leombruni, ha invece spiegato che quest’anno serviranno
circa 40mila euro per l’eliminazione delle scritte sui muri fatte
dai vandali della bomboletta
spray. In passato, è stato detto, il
Comune è arrivato a pendere anche 70mila euro per la rimozione
risulta, c’è una lunga fila davanti
agli uffici di Palazzo dei Priori. Il
Comune, è stato detto, ha messo
in bilancio 120mila euro per questi contributi alle persone in difficoltà. Il dirigente del settore ha
evidenziato la necessità di una riflessione su questo genere di indelle scritte. In totale, ha detto terventi, stesso pensiero dell’asLeombruni, in un anno vengono sessore Calabrese che ha paventaeffettuati oltre 200 interventi di ri- to il rischio di un’eccessiva dipulitura. Solo in un caso il Comu- spersione degli interventi. Lo
ne è riuscito a pizzicare gli
scorso anno, comunque, le
autori delle scritte gradomande sono state
zie all’utilizzo delle
801 per un totale di
telecamere: era il
1.029 beneficiari,
settembre di due
mentre nel 2012 i
anni fa e nei guai
beneficiari furofinirono due 15enno
È la media
ni.
816. Durante la
giornaliera
Il dirigente del
commissione,
indei passeggeri
settore Movimento
fine,
si
è
parlato
trasportati
amministrativo, inanche di Minimedal
Minimetrò
vece, ha fatto il punto
trò. Il dirigente del
sui cosiddetti “contributi
settore trasporti, Leoall’assistenza”. Si tratta di
nardo Naldini, ha spiegato
piccole somme che il Comune che ogni ora di funzionamento
corrisponde ha chi ha un Isee bas- delle navette argentate costa
so e si presenta agli uffici comu- 1.500 euro. I passeggei, invece,
nali. Piccoli contributi che vanno sono in calo: circa 7mila al giorno,
dai 50 ai 100 euro per cui, a quanto cifra inferiore rispetto al 2012.
7mila
PERUGIA - I tempi per il bando relativo alla gestione dell’intero complesso non sono ancora stati definiti,
ma il percorso è delineato e a quanto
pare c’è anche un’intesa di massima
tra tutte le Istituzioni coinvolte.
Mercato coperto, nuovo atto.
Ieri mattina in Regione si è svolto
un vertice sul recupero della struttura cui ha partecipato, tra gli altri, anche l’assessore comunale con delega al Marketing, Michele Fioroni e
il dirigente regionale Lucio Caporizzi. «Il tavolo di lavoro si è riunito
per individuare un percorso che porti ad una soluzione condivisa sul futuro del Mercato - ha spiegato Fioroni - Durante il confronto è emerso
anche l’interesse della Regione a
sbloccare la situazione. C’è stata la
massima disponibilità da parte di
tutti». Dal canto suo, comunque, la
Regione ha ribadito quanto già
emerso nelle scorse settimane: serve un progetto dettagliato, altrimenti niente finanziamento. Segnali che
sembrano essere comunque positivi
e che mirano ad accelerare su un
progetto che da tempo giace nei cassetti e che è una priorità per l’Amministrazione Romizi.
«Abbiamo attivato anche un altro
tavolo, questa volta con gli operatori commerciali del Mercato coperto.
L’intenzione è quella di cercare di
tutelare gli interessi di tutti ed individuare le soluzioni migliori - ha
continuato l’assessore - vanno messi insieme molteplici interessi con
una priorità all’aspetto pubblico.
Ma questo non significa che l’Amministrazione non sarà al fianco dei
commercianti, anzi».
Fioroni ha infatti spiegato che sono allo studio alcune soluzioni “salvagente” per i commercianti che attualmente lavorano tra i banchi del
Mercato. Tra queste si segnala la
possibilità di una ricollocazione di
alcuni esercizi commerciali attivi al
Mercato coperto direttamente in altre location del centro storico, magari grazie ad agevolazioni e un sostegno diretto del Comune che sarebbe intenzionato a mettere a disposizioni degli spazi appositi. «La
ricollocazione dei negozi è solo una
delle soluzioni allo studio - ha pro-
seguito Fioroni - torneremo ad incontrarci ancora per definire meglio
i dettagli. Si tratta di un progetto che
vogliamo partecipare con tutti e
quindi siamo aperti a tutte le soluzioni».
Ma qual è l’idea di fondo dietro al
nuovo mercato coperto? «Stiamo
elaborando un bando per la gestione
complessiva della struttura che segua alcune linee guida». E la direzione è presto detta: il mantenimento di una forma di mercato a cui aggiungere degli spazi dedicati alla ristorazione e altre situazioni commerciali capaci di richiamare i peru-
«
Aperto un
tavolo con
gli operatori
del Mercato
coperto,
possibile un
collocamento
in altre
strutture
del centro
»
Michele Fioroni, assessore
gini all’interno della struttura. Un
mix che unisca servizi ai residenti a
forme di attrattività turistica. L’operazione non è semplice.
È ancora in pista l’ipotesi Eataly?
«Resta una delle possibilità all’interno di un contenitore complessivo
per cui noi ci preoccupiamo soprattutto di individuare un soggetto gestore», ha detto Fioroni.
Sul piatto ci sono oltre sei milioni
di euro da investire: cinque milioni
provengono direttamente dalla Regione, poi c’è un altro milione e
300mila euro che fa parte del pacchetto di risorse cofinanziate tra Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. I tempi? C’è chi parla di un mese, chi di qualcosa di più.
Fioroni non si sbilancia: «Abbiamo
bisogno ancora di diversi confronti
prima di una decisione definitiva».
A. LUC.
SERVIZIO NECROLOGI
075 395041
E’ mancata all'affetto dei suoi cari all'età di anni 81
VERA BELLA
in MICCIO
Ne danno il triste annuncio il marito Mario, i figli Fabrizio
e Patrizia, la nuora Cristina, il genero Maurizio, i nipoti
Elisa, Laura, Roberto e Stefano, la sorella ed i parenti tutti.
San Marco, 24 Settembre 2014
I funerali avranno luogo oggi mercoledì alle ore 15,30
nella Chiesa Parrocchiale di San Marco.
Dopo le esequie la cara salma verrà tumulata nel Cimitero locale.
NON FIORI MA OFFERTE ALL'A.U.C.C.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta
Ciao nonna
VERA
I tuoi adorati nipoti
Elisa, Laura, Roberto, Stafano
San Marco, 24 Settembre 2014
075 395043
Ieri è mancato all’affetto dei suoi
E’ scomparsa all' età di anni 78
E’ mancata all’affetto dei suoi cari all'età di anni 79
VITTORIA RADICCHI
FUCELLI
ORNELLA BARDELLONI
ANGIOLO SINIBALDI
Ved. PESARESI
Ne danno il triste annuncio i figli Ivo, Roberta e Francesco, le nuore Teresa e Cristiana, i nipoti Marco, Federico,
Chiara, Andrea e Alessia, le sorelle Beatrice, Fabiola ed i
parenti tutti.
Ne danno il triste annuncio i figli Lorena e Fausto con
Giorgio, Daniela, Edoardo, Ludovica ed i parenti tutti.
Ne danno il triste annuncio la moglie Adreana, il figlio
Feliciano, le nepoti Angela, Costanza ed i parenti tutti.
Villa Pitignano, 24 Settembre 2014
I funerali avranno luogo oggi Mercoledì alle ore 10,30 nella
Chiesa Parrocchiale di Villa Pitignano (Alta).
Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel cimitero di
Ponte Felcino.
NON FIORI MA OFFERTE ALL'ASSOCIAZIONE "CON NOI"
ONLUS ASSISI
Montelaguardia, 24 Settembre 2014
Perugia, 24 Settembre 2014
I funerali avranno luogo oggi Mercoledì alle ore 15,00
nella Chiesa Parrocchiale Santa Maria Madre
della Chiesa in Montelaguardia.
Dopo il rito funebre la cara salma sarà tumulata
nel Cimitero di Ponte Felcino.
I funerali avranno luogo oggi Mercoledì alle ore 15,30
nella Chiesa Parrocchiale di San Filippo Neri in via dei Priori.
Dopo il rito funebre la cara salma verrà tumulata
nel Cimitero di Papiano.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto al caro estinto
Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria
Redazione Tel. 075 529111 Fax 075 5295162
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todi-deruta-marsciano
15
Appy Days sul Colle,
quando l’informatica va
a braccetto con la salute
Da domani fino a domenica, a Todi, la kermesse nazionale dedicata
interamente al mondo delle “app”. Focus particolare sulla Sanità
TODI - Al primo grande evento
italiano dedicato alle applicazioni
per dispositivi mobili arrivano anche le app che migliorano la salute.
La kermesse Todi Appy Days,
che si terrà a Todi da domani a domenica, richiamerà infatti l’attenzione sul mondo delle app, dalle
più frivole alle più utili, da quelle
che hanno cambiato la vita di molti, a quelle che potrebbero invece
salvarla. È il caso delle applicazioni per la salute, capaci di contare
passi e calorie o di favorire lo
scambio di informazioni, come nel
caso di Doctor Chat, la prima app
che mette in rete i medici di tutto il
mondo. A presentarla durante Todi Appy Days sarà l’ideatore Francesco Cupido che parlerà al pubblico domani alle ore 15, nella sala
del Consiglio. Prima app a essere
creata e sviluppata dai medici e per
i medici, Doctor Chat mette in rete
anche professionalità sanitarie come paramedici e farmacisti, permettendo loro di scambiarsi, fra
l’altro, idee, referti, pareri e consigli. Sarà, invece, presentato venerdì alle 11, nella sala delle Ceramiche del museo Pinacoteca, DoctorOffice 3, l’innovativo software
con tutte le funzionalità necessarie
per la gestione completa di un ambulatorio o di un poliambulatorio
medico on the road.
Le possibilità di personalizzazione sono, infatti, state studiate
ad hoc, in modo che ogni medico
specialista o operatore sanitario
possa avere il suo DoctorOffice 3
con le proprie preferenze: farmaci,
diagnosi, procedure diagnostiche
strumentali e molto altro ancora.
Ad app e salute saranno dedicati
altri importanti appuntamenti di
Todi Appy Days. Fra questi, Sani-
tApp: le applicazioni mobili al servizio del sistema sanitario e progetto Virgilius - piattaforma integrata per il supporto alla mobilità
delle persone anziane che verrà testata all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia proprio
durante i giorni di Todi Appy Days. E per rendere più facili gli spostamenti e permettere di partecipare all’evento anche a chi non ha un
proprio mezzo di trasporto, gli organizzatori hanno attivato un servizio navetta gratuito con partenza
dall’autostazione di piazza Partigiani, a Perugia.
Da giovedì a sabato è prevista
una doppia partenza la mattina, alle 9, e il pomeriggio, alle 14. Doppia possibilità anche per il ritorno:
gli autobus partiranno da Todi, alle
18 e alle 24. Domenica la partenza
da Perugia è prevista alle 9 mentre
il ritorno da Todi è in programma
La presentazione di Appy Days
alle 18.30. Per ridurre eventuali disagi e permettere all’organizzazione di fornire un servizio adeguato, è obbligatorio effettuare la
prenotazione online delle corse.
La kermesse è promossa dal Comune di Todi e organizzata
dall’agenzia Sedicieventi con il
patrocinio di Regione, Camera di
commercio di Perugia, Università
per stranieri di Perugia e Università degli studi di Perugia - Dipartimento di Matematica e Informatica e con il sostegno delle associazioni di categoria del territorio e di
numerosi altri soggetti del settore.
MARSCIANO
Polemica infinita
sulle vinacce,
la vicenda al vaglio
della Regione
ISABELLA ZAFFARAMI
Prete sotto accusa, la parrocchia lo difende
Pian San Martino, la comunità scrive a sostegno di don Darek: non è un aggressore, ma una brava persona
TODI - Il consiglio pastorale e i
catechisti di Pian di San Martino
esprimono solidarietà al sacerdote accusato di aver aggredito un
parrocchiano.
Una vicenda che, nei giorni
scorsi, ha fatto molto parlare in
città, ma che rischia di rivelarsi
una bolla di sapone visto anche
che, a quanto pare, l’uomo che ha
dichiarato di essere stato aggredi-
to dal religioso, avrebbe alla fine
deciso di ritirare la denuncia.
«La comunità parrocchiale di
Pian di San Martino desidera
esprimere vicinanza e solidarietà
al proprio parroco don Darek - si
legge in una nota firmata anche
dai catechisti della frazione -. Tale volontà nasce, con rammarico,
a margine delle vicende riportate
in questi giorni sulla stampa loca-
le. Premesso che non è nostra intenzione entrare in alcun modo in
vicende che seguiranno il loro
corso naturale, riteniamo tuttavia
doveroso sottolineare come in
questi due anni il rapporto tra don
Darek e la comunità tutta sia stato
caratterizzato da totale disponibilità, responsabilità e apertura nel
rispetto della missione a lui affidata».
OPERAZIONE DEI CARABINIERI
Maxi-furti di rame e metalli
nel Derutese, obbligo di dimora
per due giovani rumeni coinvolti
DERUTA - I carabinieri di Deruta hanno chiesto ed ottenuto dall’autorità
giudiziaria un provvedimento restrittivo nei confronti di due operai ventottenni rumeni, domiciliati a Gualdo Cattaneo. I due, già conosciuti alle
forze dell’ordine, sembra siano coinvolti in un ingente furto di rame e ottone perpetrato ai danni di una ditta del luogo all’inizio dell’anno. A seguito di quel furto e di altri episodi, gli uomini dell'Arma hanno intrapreso
una serie di indagini incrociate per mezzo delle quali sono giunti ad individuare i due soggetti.
Questi avevano lasciato sul luogo del furto alcune tracce che sono servite a risalire alla loro identità. Negli ultimi tempi il Comando compagnia
carabinieri di Todi, ha prodotto un’intensa attività investigativa per contrastare i furti di materiale ferroso ed in particolar modo di rame nella media valle del Tevere. Il rame viene chiamato “oro rosso” perché sembra
abbia un alto valore sul mercato e per questo motivo i furti di tale metallo
si sono intensificati, tanto che i malviventi hanno preso di mira anche i
cimiteri. Questo furto relativo all’indagine dei carabinieri di Deruta ammontava a 10 quintali di materiale. Solo alla fine dello scorso anno i militari dell’Arma avevano denunciato un ventinovenne di Perugia per appropriazione indebita aggravata e un uomo di 66 anni per ricettazione, a
seguito di un furto di 2 quintali del prezioso metallo. Per il recente fermo,
invece, il giudice ha disposto nei confronti dei due rumeni la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, Gualdo Cattaneo,
con il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione in orario notturno.
MAURO BRANDA
Panorama di Todi,
con il Duomo
«A don Darek - prosegue la
nota della comunità parrocchiale
locale - riconosciamo l’autorevolezza morale e uno spirito conciliante, grazie al quale ha saputo
sin qui guidare la parrocchia di
San Martino primo Papa. Ci auguriamo - conclude il documento
in questione - che tale spiacevole
episodio sia superato da un senso
di ritrovata partecipazione che
vada al di là di ogni
campanilismo e affermi il principio
della fraternità, della comprensione e
della pacifica convivenza».
I fatti al centro
della vicenda risalgono alla scorsa settimana quando, in
occasione dei 25 anni del circolo di Cecanibbi, il presidente del circolo stesso
ha fatto recitare il
rosario in chiesa.
Finito il rosario, il
presidente del circolo è andato in sagrestia a prendere
delle cose e a qual
punto si sarebbe visto aggredire, prima
verbalmente e poi
fisicamente, dal sacerdote, a quanto
pare arrabbiato perché il rosario
sarebbe stato detto in chiesa senza che lui ne fosse effettivamente
a conoscenza.
Da qui la denuncia che, comunque, sembrerebbe sia stata in seguito ritirata.
La zona del Cerro di Marsciano
MARSCIANO - La questione vinacce finisce in consiglio regionale. Nella seduta di ieri infatti il
consigliere Psi Massimo Buconi
ha rilevato come la discussione si
stia spostando sulla realizzazione
dell’impianto definitivo, «e mi
risulta che il Comune ha già presentato una proposta di variante
al Prg per non rendere fattibile
l’installazione di industrie considerate insalubri. Chiedo che la
giunta regionale - ha aggiunto
Buconi - si impegni a sostenere le
iniziative del Comune e a promuovere ogni utile azione politico-istituzionale affinché non si
realizzi il previsto stoccaggio e,
se necessario, a rivedere la normativa regionale. Propongo anche di attivare un tavolo di confronto».
All’interrogazione ha risposto
l'assessore Silvano Rometti, che
ha rilevato come «purtroppo si
tratta di un impianto che per la
sua tipologia non è sottoposto a
valutazione di impatto ambientale. Ritengo - ha aggiunto Rometti
- che, come diceva il consigliere
Buconi, all’interno delle prescrizioni poteva essere prevista una
copertura fissa. Stiamo valutando la proposta del consigliere Buconi. Cercheremo di verificare la
possibilità di precisare meglio le
norme che definiscono questo tipo di autorizzazioni. La Regione
sarà vicina all’amministrazione
per gli aspetti urbanistici di destinazione dell’area per poter gestire al meglio questa situazione».
Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria
ACCIAIERIA AL BIVIO
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A
terni
19
ncora una “maratona” al
ministero dello Sviluppo
economico sulla verten-
za Ast.
L’incontro, convocato per ieri
mattina alle 9 si è protratto per
tutta la giornata fino a circa le
19.30. Una intera giornata di discussione, a quanto sembra più
generale e “politica” che nei dettagli tecnico-economici veri e
propri (di cui comunque si è parlato di nuovo), fra la ministra
Guidi - per la verità presente a intermittenza, visto che era impegnata contestualmente in un altro
“pesante” tavolo siderurgico,
quello dell’Ilva di Taranto -, i
vertici dell’Ast, a cominciare
dall’ad Lucia Morselli, i rappresentanti dei sindacati nazionali e
territoriali dei metalmeccanici, la
governatrice dell’Umbria e il sindaco di Terni.
CAMERE SEPARATE
Va detto subito che, alla fine
del summit, i rappresentanti sindacali, raggiunti telefonicamente, si sono mostrati poco loquaci,
forse consapevoli della delicatezza del passaggio, pur confermando, con diverse sfumature, che la
discussione avrebbe fatto registrare qualche timida apertura generale da parte aziendale rispetto
alle rigidità finora mostrate sul
piano originale di Tk. E va detto
anche che, per diverse ore, in
realtà sono andati in scena diversi
incontri separati (più o meno informali), prima tra Governo e
azienda, poi tra questi e i sindacati nazionali e, infine, coinvolgendo i rappresentanti sindacali territoriali.
TIMIDO SPIRAGLIO
Da quanto risulta, la ministra
avrebbe spinto affinchè l’azienda
si mostrasse più malleabile, auspicando concretamente che in
pochi giorni si potesse arrivare a
creare le condizioni per una mediazione vera e, dunque, per un
accordo che - secondo alcune indiscrezioni - la Guidi avrebbe voluto cominciare a tracciare già ieri sera. Al di là di questo, in effetti, il management si sarebbe detto
disponibile a discutere nel dettaglio del piano, considerando
eventuali variabili sui tagli occupazionali, su alcune revisioni impiantistiche e su alcune strategie
sia produttive che commerciali.
Una piccola luce che dovrà essere messa realmente alla prova
quando, ancora domani al Mise,
le parti si rivedranno per affrontare il confronto vero sui numeri
e sui dettagli. Uno stato dell’arte
che viene confermato in poche,
prudenti parole anche dal consueto bollettino sindacale alla fine del summit: «Si è tenuto l’incontro tecnico di approfondimento e di aggiornamento tra organizzazioni sindacali e azienda,
inerenti le strategie industriali future di ThyssenKrupp Acciai
Speciali Terni. Le organizzazioni
sindacali ancora una volta, in maniera responsabile, hanno sottolineato i punti strategici che debbono contraddistinguere un piano che garantisca il mantenimento e lo sviluppo industriale del
Gruppo Ast. L’azienda, dopo un
primo momento in cui ha ribadito
i propri intendimenti, ha dato la
disponibilità ad entrare nel merito dell’assetto societario, delle
strategie commerciali e degli investimenti. Un nuovo incontro
tecnico della trattativa è stato fissato per il giorno 25 settembre,
sempre al Mise, per chiarire ulteriormente gli aspetti sopracitati
in maniera costruttiva». E sono
proprio quelle due paroline magi-
Una veduta dall’alto dell’acciaieria di Terni
Tk “apre” uno spiraglio
Il ministro: accordo presto
Domani nuovo incontro al Mise, si entra nel dettaglio
del piano Ast: si punta a una revisione dell’attuale proposta
Il ministro Federica Guidi
che, “disponibilità” e “costruttiva”, che fanno sperare in un pur
stretto sentiero di effettiva trattativa che possa condurre ad un
punto di caduta accettabile. Secondo quanto sussurra un segretario
sindacale
territoriale,
l’azienda dovrebbe già domani,
nero su bianco, mettere mano ad
una qualche revisione del piano
originario, tale da assicurare investimenti, strategie e, dunque,
una decisa attenuazione degli
esuberi prospettati (550 come noto). Da verificare, nel momento
della possibile “stretta”, anche il
reale atteggiamento da parte governativa.
IL TEAM COMMERCIALE
Intanto, nelle ore scorse, è stato
comunicato dall’azienda alle organizzazioni sindacali l’organigramma (in parte nuovo) relativo
alla direzione commerciale e
marketing dello stabilimento di
viale Brin. Alla “testa” della direzione stessa, il tedesco Schlueter,
a conferma della dichiarata volontà della multinazionale di avocare direttamente a sè la nuova
organizzazione del comparto
commerciale. L’ufficio “Marketing e supporto commerciale” sarà invece diretto da Vicentini.
Quello della “Gestione clienti
«
L’azienda ha dato la disponibilità ad entrare nel merito dell’assetto societario
Le organizzazioni sindacali territoriali dei metalmeccanici
»
globali” sarà sotto la guida di
Ugolotti, mentre la “Gestione
delle vendite nazionali” cadrà
sotto la supervisione di Fontana.
Questi tre uffici, come detto, saranno subordinati alla direzione
del suddetto manager tedesco.
Ciascun ufficio poi ha sotto di sè
altre divisioni settoriali.
DE SIO E M5S
«Pur mantenendo la compattezza istituzionale - afferma in
una nota il consigliere regionale
di FdI-An, De Sio - attraverso il
massimo senso di responsabilità
e senza alimentare polemiche,
noi alla logica del “tutti uguali“
non ci stiamo, per convinzione,
orgoglio e verità storica dei fatti,
presenti e passati: le responsabilità sulla vertenza Ast non sono di
tutta la politica o di tutto il sindacato, ma di partiti e maggioranze
con attori ben individuabili, che
dovranno eventualmente rispondere delle proprie azioni. Senza
coinvolgere Fratelli d’Italia - Alleanza nazionale, che pensa e agisce da anni in maniera diversa.
Avevamo chiesto che anche visivamente il presidio di Roma servisse a far sentire la presenza
fianco a fianco dei leader di partito per lanciare un segnale chiaro
al governo ed alla multinazionale, tanto che qualcuno ci invitò
persino ad evitare strumentalizzazioni che abbiamo rispedito ai
mittenti. Non avrebbe forse cambiato la natura delle cose, ma era
pure quella un’assunzione di responsabilità che non c’è stata e
che forse denunciava già qualche
imbarazzo. Ecco perché, come
FdI non solo non ci sentiamo di
condividere con altri atteggiamenti elusivi sul tema, ma continuiamo a tenere alta l’attenzione
a livello locale e nazionale dove
la nostra leader Giorgia Meloni
non ha mancato, anche nel discorso di chiusura della festa di
Atreju, tenutasi a Roma nella
giornata di domenica, di menzionare le acciaierie di Terni, chiedendo al governo di invertire la
rotta in merito ad una politica industriale autolesionista e distruttiva. Occorre essere realisti e
consapevoli la situazione sul futuro delle acciaierie di Terni è
drammatica, frutto dell’incapacità dell’Italia di svolgere un ruolo
al tavolo dell’Unione europea,
avendo scelto di difendere la sopravvivenza delle residue quote
mercato dell’inox continentale,
scaricando su Terni parte dei problemi. Non c’è stata una parola
che sia stata mantenuta da parte
dell’Ue fin dall’inizio della fase
di vendita e riacquisizione da
parte di Tk. Oggi siamo alla melina, con incontri che non stanno
smuovendo di un centimetro la
volontà della multinazionale e
con un governo che sembra distratto e di lavoro parla solo per
slogan agitando problemi finti e
riforme inesistenti».
Ieri, anche l’europarlamentare
umbra del Movimento 5 Stelle è
intervenuta nel merito, dando
conto di una sua, nuova interrogazione rivolta al commissario
europeo per l’Antitrust, Almunia, ponendogli una serie di stringenti domande sugli atteggiamenti dell’Ue, della multinazionale e sulle intenzioni reali della
stessa Commissione europea.
Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria
Ceramica artistica, «piano di aiuto alle aziende»
PERUGIA - Il consiglio regionale
ha approvato all’unanimità una
mozione, firmata dai consiglieri
Gianfranco Chiacchieroni (Pd) e
Massimo Mantovani (Ncd), che
chiede alla giunta regionale di mettere in atto iniziative per il rilancio
della ceramica artistica. L’auspicio, contenuto nel documento di
indirizzo, è che la Regione possa
intervenire per garantire supporto
alle imprese che necessitano di un
piano di programmazione definito
e specifico per il settore.
25
Innovazione nel lavoro, gli enti
battono le aziende
L’INCONTRO
I risultati del rapporto Istat-Isfol. Chi si sente
realizzato professionalmente e chi no
PERUGIA - Un passo avanti nella conoscenza
del mercato del lavoro quello che emerge
dall’indagine sulle professioni, promossa e finanziata dall’Isfol e condotta nel 2012/2013
congiuntamente da Istat e Isfol. L’indagine è nazionale, ma i dati umbri, in linea di massima, si
muovono in linea con quelli medi italiani.
Occupati, giù artigiani e operai specializzati.
«Tra il 2008 e il 2012 - afferma l’indagine - il
raggruppamento professionale più colpito è stato quello degli artigiani e operai specializzati,
che dall’inizio della crisi hanno perso oltre mezzo milione di occupati. Anche il grande gruppo
che comprende dirigenti e imprenditori subisce,
nei quattro anni considerati, un deciso calo
dell’occupazione, con 449 mila unità in meno
(pari a -42,6%), di cui quasi 100mila solo
nell’ultimo anno. Nel 2012 la contrazione di
questo grande gruppo professionale interessa
quasi esclusivamente gli imprenditori e direttori
di grandi (-54mila
unità) e piccole imIn flessione
prese (-40 mila unità). Al calo dell’ocDal 2008 al 2012
nelle
giù soprattutto arti- cupazione
professioni operaie
giani e operai spee in quelle imprensi contrapcializzati, ma anche ditoriali
pone la forte cresciimprenditori
ta nelle professioni
non qualificate e in
quelle impegnate
nelle attività commerciali e dei servizi».
Poca innovazioneNel periodo considerato,
l’innovazione tecnologica abbia impresso una
debole traccia nel sistema produttivo italiano e
non abbia prodotto uno scatto rilevante in termini di innovazione dei contenuti delle professioni
e dei processi di laLe professioNon realizzati voro.
ni per le quali la
maggioranza degli
Tra coloro che si
(almeno
sentono poco realiz- intervistati
il 60%) ha risconzati professionaltrato un cambiamento nelle modamente i prof della
lità di svolgimento
scuola superiore
del lavoro sono poco più di una su
quattro (il 26,1%
per cento del totale delle professioni) e, in base
ai dati dell’indagine sulle forze di lavoro, coinvolgono nel 2012 meno di un quarto (il 24%) del
numero totale degli occupati. Le professioni per
le quali il cambiamento viene percepito con
maggiore evidenza sono quelle dei dirigenti e
degli imprenditori (44,8% del totale delle professioni di questo raggruppamento) e quelle impegnate nel lavoro d’ufficio (46,7% del totale
delle professioni del lavoro d’ufficio).
Segnali positivi dal comparto della Pubblica
amministrazione, meno dalle aziende. Segna-
li di evoluzione sono più evidenti nel comparto
della pubblica amministrazione. Qui, rileva
l’indagine, «si trovano i profili professionali più
dinamici, per i quali oltre il 70% degli intervistati ha segnalato un cambiamento: direttori, dirigenti ed equiparati dell’amministrazione pubblica (in particolare del comparto dei servizi sanitari, dell’istruzione e della ricerca), dirigenti
della magistratura, tecnici dei servizi pubblici e
di sicurezza e docenti universitari ordinari e associati».
In proporzione, appare invece meno diffusa
(meno del 60% degli intervistati) la sensazione
di esercitare professioni coinvolte da processi di
trasformazione per figure con qualificazione e
alta responsabilità del settore delle imprese (come ad esempio per i direttori e i dirigenti generali di aziende, i tecnici dell’organizzazione e
dell’amministrazione delle attività produttive,
gli imprenditori e gli amministratori di grandi o
piccole aziende).
Professioni dinamiche più riconosciute a livello sociale, ma meno nel contesto lavorativo. Le professioni intellettuali, ovvero l’insieme delle professioni imprenditoriali e dirigenziali, quelle ad elevata specializzazione e quelle
tecniche, offrono per la loro natura maggiori
possibilità di gratificazione professionale, soprattutto per la possibilità di realizzare le aspirazioni professionali. Nell’ordine (la valutazione va da 0 a 100), si posizionano gli alti dirigenti
della pubblica amministrazione e i direttori delle imprese private (79,4), seguiti dalle professioni di elevata specializzazione (77,3) e da
quelle tecniche (74,2). Considerate nel loro
complesso, le professioni intellettuali mostrano
una soddisfazione per la possibilità di realizzare
le aspirazioni professionali pari a 77. Buone
possibilità di gratificazione sono offerte anche
dalle professioni artigiane e operaie specializzate (-4 punti rispetto alle professioni intellettuali). Gli artigiani e gli operai specializzati, inoltre, possono contare su un buon riconoscimento
dei propri meriti (58,2), certamente più di quanto accada a chi svolge una professione di elevata
specializzazione (55,2). Queste ultime, infatti,
rispetto al riconoscimento dei propri meriti sono
penultime in graduatoria seguite solo dalle professioni operaie non qualificate.
Nel dettaglio delle singole professioni, tra coloro che si sentono meno realizzati professionalmente e ritengono di non ricevere il giusto riconoscimento vi sono i telefonisti e gli addetti ai
call center (35), gli uscieri (47,3), gli addetti alle
buste paga (47,5), i conduttori di forni e di impianti per il trattamento termico dei minerali
(45,8), e gli addetti ai distributori di carburante
(49,4). Vi sono anche alcune professioni che
operano nel commercio e nella ristorazione, come i venditori ambulanti (44,3). Da segnalare,
inoltre, la presenza dei professori delle scuole
secondarie superiori (48,7).
Piano di sviluppo rurale, l’Aiab all’assessore Cecchini:
«Maggiore considerazione per l’agricoltura biologica»
PERUGIA - Si è tenuto l’incontro di Aiab
con l’assessore regionale all’Agricoltura
Fernanda Cecchini durante il quale l’Associazione italiana per l’agricoltura biologica ha presentato dubbi e commenti tecnico-politici al Piano di sviluppo rurale attualmente in via di prima valutazione a
Bruxelles.
Durante il colloquio, l’assessore si è detta disponibile a tenere aperto il dialogo
proponendo un tavolo tecnico da svolgersi
dopo il ricevimento delle osservazioni sul
piano da Bruxelles attese per i primi giorni
di ottobre. Entro tale data è stato anche
concordato l’avvio di confronti tecnici con
i singoli responsabili di misura (agroambientale, formazione e tutoraggio, zootecnia, investimenti) per verificare la fattibilità delle modifiche richieste dall’associazione.
Già lo scorso anno, in occasione di un
convegno organizzato in collaborazione
con la Regione, Aiab aveva suggerito degli interventi volti a valorizzare l’agricoltura biologica come vero strumento di sviluppo rurale: «Stiamo parlando di uno
dei principali settori, se non addirittura
l’unico, che in un periodo di crisi, registra
un trend di crescita mentre, contemporaneamente, il comparto agroalimentare
continua a registrare una fase di stasi e di
calo», dichiara Anne Marjatta Heliste,
presidente di Aiab Umbria. «Inoltre - ha
aggiunto - il modello di agricoltura biologica è quello che la ricerca ha dimostrato
meglio rispondente all’obiettivo del contenimento delle emissioni di anidride carbonica responsabili dei cambiamenti climatici».
Nel frattempo continua la petizione, fino
alla stesura del prossimo Psr, per chiedere
la valorizzazione del biologico.
ASSISI
Grande successo per “Wte Unesco, eccellenze dell’Umbria”
Gli organizzatori pensano ad una nuova edizione più ricca
ASSISI - Dopo il successo dell’edizione di “Wte Unesco, le eccellenze dell’Umbria”
che si è chiusa qualche giorno fa, già si lavora all’edizione 2015. Incoraggiati dalla
soddisfazione dei buyer italiani e stranieri presenti ad Assisi, per l’alta qualità dei 127
operatori turistici locali incontrati e dell’offerta turistica della regione, gli organizzatori hanno in programma di ampliare il programma della tre giorni, soprattutto in
vista di più numerosi educational sul territorio, che portino gli ospiti a conoscere direttamente ciò che viene loro proposto, dagli hotel agli agriturismi, dalle cantine alle
ricchezze artistiche, architettoniche, enogastronomiche e culturali che il territorio offre. Importante e strategico è stato anche il ruolo della Regione.
«Se, da un lato, si deve lavorare a migliorare il rapporto tra visitatore e territorio sul
web come ha bene messo in evidenza il convegno sulla web reputation che ha chiuso
l’edizione 2014 delle Eccellenze dell’Umbria - sono le considerazioni di Cml Consulting, l’agenzia organizzatrice della manifestazione - è anche sul rapporto fiduciario
e diretto con i Tour Operator che dobbiamo intervenire perché essi possano proporre
al meglio l’Umbria ai loro clienti. Mettere a sistema - concludono gli organizzatori tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per sviluppare un turismo di qualità nella regione è il nostro obiettivo».
IN REGIONE
Pari opportunità, Tiracorrendo incontra
la delegazione rumena del progetto “Forta”
PERUGIA - Il consigliere regionale di parità
Elena Tiracorrendo ha incontrato una delegazione composta da alcuni collaboratori del
Consiglio nazionale delle piccole e medie
imprese della Romania in visita di studio in
Italia. L’incontro rientra tra le attività previste dal progetto “Forta”, finanziato dal Programma operativo rumeno di cui è partner
l’Università dei Sapori.
Avviato nel mese di maggio, il progetto ha
l’obiettivo di promuovere il principio di pari
opportunità nella società civile, nelle istituzioni pubbliche e nelle aziende rumene attraverso l’individuazione, l’analisi e l’attuazio-
ne di buone pratiche europee, per aumentare
l’occupazione tra le donne e le persone appartenenti a gruppi vulnerabili. Il consigliere
Tiracorrendo ha illustrato il ruolo e le attività
svolte secondo la normativa nazionale ed europea nell’ambito della discriminazione sessuale. A questo si aggiunge l’attività di promozione delle pari opportunità tra uomo e
donna nel lavoro. Notevole l’interesse dimostrato dalla delegazione rumena, in particolare per l’attività di contrasto alle discriminazioni e la conciliazione dei tempi di vita e di
lavoro. Chiarimenti sono stati chiesti in merito a specifici casi trattati dall’Ufficio.
Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria
26 economiaUMBRIA
Sciopero alla Grifo Latte,
lavoratori in Regione
Esternalizzazione del magazzino di Ponte San Giovanni,
una delegazione dei dipendenti ricevuta dal presidente Brega
PERUGIA - I lavoratori della Grifo Latte, ieri in
sciopero contro la decisione dell’azienda di esternalizzare la gestione del magazzino di Ponte San Giovanni, mettendo in mobilità 18 dipendenti e offrendo
loro la possibilità nella cooperativa Servizi associati
che appunto gestirà il magazzino, ieri hanno manifestato a Perugia, insieme ai sindacati di categoria,
sotto la sede del consiglio regionale. Il presidente
dell’assemblea legislativa regionale, Eros Brega, insieme all’Ufficio di presidenza e ai capigruppo, ha
ricevuto, interrompendo la seduta consiliare, alcuni
rappresentanti dei lavoratori in sciopero. È stato È
stato Michele Caligiana (Rsu-Cgil) a rimarcare «decisa contrarietà rispetto ad una decisione non concertata. L’esternalizzazione del magazzino - ha aggiunto - rappresenta sostanzialmente un intervento di ristrutturazione soft e le 18 persone che vi lavorano
non verrebbero reimpiegate totalmente. Grifo Latte,
che dispone di ingenti finanziamenti pubblici e che
rappresenta importanti segmenti dell'agricoltura
umbra, ha un importante impegno sociale da rispettare e non può continuare a fare soltanto azioni di
marketing. Alle Istituzioni - ha aggiunto Caligiana chiediamo di seguire con la più alta attenzione
l’evolversi della situazione e di conoscere dettagliatamente le prospettive che sta delineando l’azienda».
Il presidente Brega, attraverso un documento, ha
assicurato «massimo impegno» nel monitorare la
vertenza ed invitato la Giunta regionale a relazionare
Una delegazione dei lavoratori Grifo Latte in sciopero
all’Ufficio di presidenza e alla conferenza dei capigruppo sull’esito dell'incontro tra l’Esecutivo e le figure apicali di Grifo Latte, che avrà luogo nei prossimi giorni, come annunciato in aula dall’assessore
Riommi, rispondendo ad una specifica interrogazione del consigliere Smacchi (Pd). Quest’ultimo ha
chiesto cosa intenda fare la giunta regionale per avere chiarimenti dalla Grifo latte circa la possibile
esternalizzazione del magazzino di Ponte San Giovanni della società e sul futuro dei lavoratori.
Solidarietà ai lavoratori in sciopero è stata espressa, attraverso una lunga nota, da Sinistra ecologia e
libertà (Sel).
INTESA SANPAOLO
Casse dell’Umbria, da gennaio scatta
il nuovo modello organizzativo
PERUGIA - Il Gruppo Intesa Sanpaolo procede nelle attività previste dal Piano d’impresa 2014-2017
e lancia il nuovo modello di servizio e organizzativo della “Banca
dei territori” che riguarda direttamente l’Umbria. La divisione, che
nel primo semestre 2014 ha contribuito al risultato di gruppo con una
crescita di oltre l’80% del risultato
pre-tasse, è centrale nel conseguimento degli obiettivi previsti dal
Piano d’impresa. All’interno della
divisione Banca dei territori rientrano anche le filiali di Casse
dell’Umbria, l’istituto del Gruppo
Intesa che ha accorpato in un unico
soggetto le Casse di risparmio di
Terni, Spoleto, Foligno e Città di
Castello.
La focalizzazione sul mercato e
la relazione con la clientela sono
alla base delle evoluzioni più significative del nuovo modello di
servizio e organizzativo della Banca dei territori. In ciascuna delle
sette direzioni regionali (tra cui anche quella umbra) esistenti vengono infatti identificati tre “territori
commerciali” specializzati - Retail, Personal e Imprese - per consentire un miglior livello di servizio, valorizzando al massimo le
competenze specifiche del personale. Ciascuna direzione regionale
vedrà quindi una semplificazione
della struttura commerciale, coerente ad una miglior rispondenza
tra competenze professionali e bisogni della clientela.
Oltre alle strutture centrali esi-
I commercialisti festeggiano il santo protettore
Messa nella chiesa del monastero delle suore benedettine di Sant’Anna a Bastia Umbria
IL CONVEGNO
Pac, nuove regole
dei pagamenti
PERUGIA - “Pac 2014-2020.
Le nuove regole dei pagamenti e l’impatto sulle aziende da
latte alla luce dello scenario
economico del settore”. È il titolo del convegno organizzato
dall’Associazione regionale
allevatori (Ara), in collaborazione con il Gruppo Grifo
agroalimentare che ospiterà
l’evento. L’appuntamento è
per questa mattina, alle ore 9,
nella sala riunioni della sede di
Ponte San Giovanni di Perugia della cooperativa umbra.
PERUGIA - I commercialisti si
sono ritrovati numerosi per festeggiare il loro santo protettore.
Sono stati ospitati nella chiesa
del Monastero delle suore benedettine di Sant’Anna a Bastia Umbra dove padre Dario Garioni, dopo aver celebrato la messa, ha voluto dedicare loro una bellissima
preghiera, letta insieme, in un momento di forte raccoglimento.
L’accoglienza è continuata nel
meraviglioso chiostro della comunità monastica delle suore benedettine dove la Reverenda madre,
suor Cecilia, con le sue sorelle ha
preparato un ricco buffet.
«I commercialisti, che di solito
si incontrano per parlare di economia, di finanza e di fisco, in questa
occasione si sono ritrovati per riflettere su principi e precetti, quelli del Vangelo, che indipendente-
I commercialisti
alla messa
per festeggiare
il santo
protettore
della categoria
mente dal fatto che si sia credenti o
meno, sono validi e giusti per tutti», ha affermato la presidente
dell’Ordine, Marcella Galvani - Se
riuscissimo ad uniformare il nostro comportamento a questi principi, potremmo contribuire a co-
struire una comunità senz'altro migliore».
Il sindaco di Bastia, Stefano Ansideri, non ha voluto far mancare
la sua presenza, partecipando insieme ai commercialisti a questo
evento.
Cambiare si può e si deve: il caso dell’Arco Etrusco
stesso arco. Come si fa a proteggere
se non si valuta il cambiamento?
Le autostrade hanno fatto conoscere le bellezze italiane a tutto il
mondo, permettendone la valorizzazione. Le arterie stradali, simbolo di un’Italia che va davvero, hanno evidentemente portato anche
qualche rompiscatole. Augusto
conquistò Perugia nel 40 a.C.; il suo
arrivo portò al consolidamento dell'arco etrusco, con qualche piccolo
cambiamento, segno del susseguirsi del tempo; comparve un altro dei
simboli della meravigliosa città
umbra: la scritta Augusta Perusia.
(...) di soddisfare il delirio di Michelangelo, ha affidato il compito
ad uno dei suoi restauratori, quello
che ha pensato alla cura della sua
anima, alla sua parte strutturale:
Massimo Mariani. L’ingegnere,
grande appassionato del bello e della sua categoria, in una delle ultime
visite al cantiere, quella che ha fatto
con il giovane sindaco perugino, ha
riferito allo stesso Romizi che tanta
bellezza, compresa la loggia rinascimentale, non sarebbero state
possibili con l’attuale quadro normativo. Mariani riferisce inoltre di
un consolidamento del passato ese-
guito con iniezioni, “intervento”, ci
dice, «che è impossibile da utilizzare oggi, eppure ha giovato alla stabilità del monumento».
Esiste nella mentalità contorta di
qualcuno, soprattutto di quelli che
fanno parte della cerchia estremista
di alcuni ambientalisti e di alcuni
operatori deputati al controllo, la
volontà di lasciare tutto così com’è:
sporco e in lento e inesorabile disfacimento, preferendolo al cambiamento, se pur indispensabile. Così,
ad esempio, un professore del nord
Italia si lamenta ferocemente di un
intervento di fitodepurazione a Ca-
stelluccio di Norcia, che è il modo
più naturale di smaltire i liquami, e
qualcun altro impone lo scavo archeologico, con un arnese poco più
grande di un cucchiaio, di terreno
già rimosso in un intervento di consolidamento di mura storiche. Mi
chiedo se sia mai passato per le loro
teste che la stessa esistenza di un
borgo, di un arco e di mura è avvenuta con la modifica del paesaggio
stesso; mi rispondo che non hanno
probabilmente mai realizzato che la
loggia rinascimentale sopra il monumento etrusco è nata quasi due
millenni dopo la creazione dello
PAOLO FELICI
Ingegnere
www.ediliziario.it
stenti, ogni direzione regionale
avrà un direttore commerciale per
ciascun “territorio” di specializzazione che a sua volta coordinerà i
direttori di area, sotto i quali continueranno ad operare le filiali.
Complessivamente saranno creati
oltre 1.000 nuovi direttori – di filiale, di area e commerciali – con
concrete opportunità di crescita
per circa 2.000 persone, valorizzate in ruoli di maggiore responsabilità e con importanti obiettivi di
performance e sviluppo della nostra clientela.
Il nuovo modello di servizio partirà a gennaio 2015 e verrà affiancato da un programma già in corso,
di supporto al cambiamento dedicato a tutta la rete: centralità del
territorio e dell’approccio gestorecliente, segmentazione organizzativa e di competenze, valorizzazione delle sinergie tra segmenti di
business verranno sviluppate attraverso la nuova organizzazione e il
consueto supporto dei poli specializzati della finanza d’impresa, del
private banking e del wealth management, della banca-assicurazione. «Il nuovo modello - spiega Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo
- avrà un impatto senza precedenti
sulla nostra capacità di rispondere
alle esigenze di famiglie ed imprese, facendo della valorizzazione
delle nostre competenze specializzate e della centralità del territorio
gli elementi differenzianti per raggiungere i risultati economici attesi».
MARGARITELLI
M5S, appello
alle Istituzioni:
serve un tavolo
PERUGIA - Il Movimento 5
Stelle continua a seguire con attenzione gli sviluppi della vertenza aziendale riguardante lo
stabilimento Margaritelli in località Mantignana nel comune
di Corciano.
Sia a livello nazionale, per
tramite della portavoce alla Camera Tiziana Ciprini, sia a livello locale, per tramite delle
portavoce al consiglio comunale Simonetta Checcobelli di
Corciano e Paola Bianchi, vi è
interesse e un costante monitoraggio di quanto sta accadendo
presso lo stabilimento.
Il Movimento 5 Stelle, richiamandosi anche all’interpellanza parlamentare presentata dalla portavoce Ciprini al ministro
per il Lavoro, Poletti, chiede
un’azione più pressante ed incisiva da parte delle istituzioni regionali, a partire dalla governatrice Marini e dall’assessore
Riommi, auspicando che l’annunciato tavolo di confronto sia
attivato al più presto: «I tempi
lunghi della politica non sono
compatibili con quelli dei lavoratori che dal 9 settembre aspettano la possibilità di incontrare
il gruppo Margaritelli SpA, per
confrontarsi in modo serio e costruttivo, cercando soluzioni a
livello di intero gruppo industriale, anziché un approccio,
che appare inspiegabilmente
penalizzante, riferito al singolo
stabilimento di Mantignana»,
scrivono dal M5S.
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NARNI
TODI
Va a rubare e perde
il telefonino: denunciato
A
Mercoledì 24 settembre 2014
Anno XXXII n. 264 - euro 1,20
www.corrieredellumbria.it
w.corrieredellumbria.it
GUALDO TADINO
“Appy Days” pronto al via
Nuova ondata di turisti
A
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Cercatore di funghi muore
per un arresto cardiaco
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Partono i primi cantieri
nelle strutture ospedaliere
A
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Terni Azienda pronta a rivedere il piano, il sindacato l’integrativo. Resta il nodo esuberi
Vertenza Ast, prove di dialogo
ITALIA & MONDO
Il Papa ha dato il nulla osta
Arrestato arcivescovo
accusatodipedofilia
A
a pagina 4
Cisl
Bonanni annuncia
le sue dimissioni
A
A TERNI
Primi timidi spiragli sulla vertenza Ast, dopo la riunione
fiume di ieri al Mise: undici
ore di confronto. Al termine i
sindacati hanno diffuso un documento in cui sottolineando
che l’azienda “...ha dato la disponibilità ad entrare nel merito dell’assetto societario, delle
strategie commerciali e degli
investimenti”. A rivedere, insomma, quel piano industriale che fin dall’inizio le organizzazioni sindacali hanno rigettato. Da parte loro i rappresentanti dei lavoratori valuteranno possibili risparmi sui 12 milioni di contratto integrativo
dei 2.700 lavoratori dello stabilimento. Il ministro Guidi ha
espresso soddisfazione e a sua
volta ha impegnato il governo
a cercare soluzioni per la riduzione del costo dell’energia.
Le parti si rivedranno al Mise
già nella giornata di domani.
A
a pagina 3
a pagina 11
Abbinamento opzionale con: “I funghi in tasca” Euro 9,80; “La terapia del cibo” Euro 8,50;
“Dizionario Oxford per bambini” Euro 8,80 + il prezzo del quotidiano
Giuseppe Silvestri
Sport
a pagina 25
IN FONDO
AL POZZO
L’ultima
trincea
di Guido Barlozzetti
A
SERIE B Buon punto a Modena (0-0). I biancorossi restano imbattuti e in testa al campionato
Grifo, test di maturità superato
A
alle pagine 43 e 44
Serie B Prima sconfitta dei rossoverdi. Il Bologna passa con una rete a inizio ripresa: 0-1
La Ternana cade al Liberati
S
embra il classico
duello finale di un
film western e invece è una partita che sta
divenendo decisiva. Chiamatelo come volete, confronto, braccio di ferro,
scontro, zuffa, quello che
sta accadendo sull'articolodiciotto non passerà invanoe la sensazione, nuova, è che questa volta le
cose non andranno come tutte le altre volte in
cui qualcuno si è messo
in testa di metterci le mani, nulla concludendo.
Comunque, sarà un'altra
storia.
Dunque, l'articolodiciotto, quello che nello Statuto dei Lavoratori approvato nel 1970 disciplina il
licenziamento illegittimo
e prevede il ricorso al giudice per il reintegro.
[continua a pagina 3]
Al Santa Maria della Misericordia previsti 10 contratti in più
SPOLETO
Piani anti liste d’attesa nella sanità
Scattano le assunzioni dei medici
Raccolta differenziata
Presentato un esposto
A PERUGIA
Piano anti liste d’attesa, assunti i primi medici disoccupati e i
primi tecnici. L’ospedale di Perugia, tra i primi a presentare il
programma di interventi in Regione, ha messo nel carniere
dieci nuovi contratti. Il piano
prevede, tra l’altro, l’apertura
degli ambulatori fino alle 22 e
anche il sabato e la domenica.
A
A
a pagina 7
Alessandro Antonini
Perugia Incinta di 7 mesi finisce in manette con il marito e un altro pusher
Mamma-corriere con la droga in corpo
A PERUGIA
E’ incinta di sette mesi. Nonostante questo è
costretta dal marito-trafficante a nascondere in
corpo oltre 140 grammi di eroina e cocaina di
alta qualità. Per un valore di oltre 40mila euro.
Droga destinata ad essere piazzata a Perugia.
La giovane mamma-corriere, che ha rischiato
di compromettere la gravidanza, è stata però
intercettata dai poliziotti della squadra mobile
mentre era di ritorno dall’estero con l’eccezionale carico. Con lei sono finiti in manette il compagno tunisino e un altro connazionale.
A
a pagina 19
Maurizio Muccini e Sara Minciaroni
GIOVENALE
L’arte di buttar via i soldi pubblici
di Anton Carlo Ponti
A
olti ricordano Clara Sereni (fiM
glia del grande Emilio, nipote
del martire antifascista Enzo), eccellente scrittrice, già vicesindaco di Perugia.
Fu un avvenimento del 1995. Sindaco
Gianfranco Maddoli, docente universitario che dà del tu a Sofocle e a Pericle.
[continua a pagina 24 ]
La Fondazione Carifol
paga le rette scolastiche
alle due sorelle sorde
A FOLIGNO
Il consiglio di amministrazione della Fondazione Carifol
ha deliberato di coprire per
intero le rette del convitto Fabriani di Roma (Istituto altamente specializzato per l'istruzione di bambini e ragazzi colpiti da una disabilità grave come la totale sordità) permettendo alle due sorelle sorde di
iscriversi all'anno scolastico.
A
a pagina 32
Alfredo Doni
alle pagine 45 e 46
A
a pagina 35
Mercoledì 24
Settembre 2014
DELL’UMBRIA
8
CORRIERE
u
Umbria
Ecco i dettagli del questionario in corso. Il segretario Pd esclude che sia un’arma contro la presidente La riunione della coalizione è stata rinviata
sulle legge elettorale
Sondaggi Swg sul gradimento Marini Guerra
I democratici non si decidono
Leonelli allo scontro con la minoranza e salta la maggioranza
di Alessandro Antonini
A PERUGIA - Il sondaggio
c’è, è in corso, commissionato
dal Pd romano. Che ne finanzia due terzi, mentre il resto arriva da piazza della Repubblica (sede del Pd regionale). Poche domande ma mirate. Si
parte con l’orientamento politico. Il secondo quesito è sul
grado di conoscenza dell’attuale governatrice, Catiuscia
Marini. E degli altri quattro
rappresentanti del Pd finiti nel
frullatore. Inciso: all’inizio doveva essere solo il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci, poi per volontà del Pdregionale sono stati inseriti anche la
deputata Marina Sereni, il senatore Gianluca Rossi e il segretario regionale Giacomo
Leonelli. C’è anche un raffronto percentuale di ognuno di
questi con l’unico “competitor” ad oggi in campo: Claudio Ricci. A confermare indirettamente la notizia è lo stesso Leonelli, che parla sì “ ipotetici sondaggi”, ma poi ne spiega la ragion d’essere con un
unico intento: cercare di persuadere tutti che non si tratta
di un’arma contro Catiuscia
Marini. Per Leonelli se ne parla “quasi che fossero un bastone tra le ruote di qualcuno o
un astruso vezzo di qualcun altro, anziché un eventuale e ordinario riscontro nazionale di
un partito come il Pd che si
candiderà a guidare la stragrande maggioranza delle re-
Doppio cambio di casacca a palazzo Cesaroni
Cirignoni lascia la Lega Nord
Maria Rosi verso Forza Italia
A PERUGIA
Cambi di casacche in consiglio regionale. Il capogruppo della Lega Nord, Gianluca Cirignoni, passa al
gruppo misto perché la Lega “dall’avvento della segreteria Maroni in poi, si è progressivamente trasformata in un partito lombardo, incoerente e schizofrenico, con l’attuale segretario la cui massima aspirazione è quella di fare il sindaco di Milano.
Non sentendomi ‘di casa’ in qualsiasi altro partito o
movimento italiano – aggiunge – ho comunicato al presidente dell’assemblea legislativa dell’Umbria la mia decisione di aderire al gruppo misto”.
Cirignoni spiega come il suo
impegno proseguirà “esclusivamente” a livello regionale
e locale: “Nell’interesse dell’Umbria e degli umbri
che meritano di affrancarsi da quarant’anni di ‘dittatura comunista’ che ha creato un ingiusto, inutile,
mastodontico e inefficiente ‘stipendificio’”. Non
mancano simpatie ai movimenti indipendentisti del
Nord. In procinto di passare (meglio: tornare) a FI
anche Maria Rosi (oggi Ncd, nella foto), lei non
smentisce ma spiega come non ci siano atti formali
ancora al riguardo. Non ci sarebbero, dietro al passagB
gio, accordi per una candidatura alle regionali.
gioni italiane”. Per questo
“avanti con le primarie delle
idee anche la prossima settimana e una seria discussione nei
circoli sul futuro dell'Umbria”. Confronto, insomma,
al termine del quale ci sarà la
scelta sulla candidaturaa presidente. Anche se, sempre ieri, a
proposito di confronto, lo stesso Leonelli declina polemicamente l’invito della “festa co-
munista” di Casa del Diavolo
(Il coraggio di cambiare).
“Dal programma dell'iniziativa si evince un’organizzazione
dei lavori che duplica, di fatto,
la discussione in corso negli organismi del Pd dell'Umbria”.
Citati i dipartimenti Economia e Lavoro. “Nei tanti anni
in cui sono stato minoranza chiude Leonelli - non mi sono
mai sognato di svolgere il dibattito programmatico al di
fuori dei luoghi a disposizione
nelpartito odi non conformarmi alle scelte della maggioranza, anche se queste erano, per
me, tutt’altro che convincenti”. Stefano Fancelli, dell’area
in questione, replica così.
“Quando il Pd regionale ci darà un luogo in cui discutere dell’Umbria dei prossimi trent’anni - conferenza programmatica o, meglio, un congresso tematico - noi porteremo le idee
che come area di minoranza
del Pd stiamo raccogliendo
nei sei forum tematici pubblici. Facciamo il nostro dovere,
speriamo che il Pd regionale
faccia il suo dandoci un luogo
di discussione. Dopodiché pensavo che fossimo un partito social, fluido, innovativo, e non
un partito rigido novecentesco, anzi di fine ottocento,
chiuso alla discussione. Rimaniamo disponibili in termini di
seretà e trasparenza a una
composizione di un organismo di dirigenti plurale e speriamo che Leonelli venga alla
nostra festa e si ricreda”. B
Non è ancora
sciolto
il nodo
del collegio
unico,
La delegazione
ternana
ne chiede due
Nulla di fatto
Il capogruppo
del Pd
in consiglio
Locchi rinvia
domani
A PERUGIA
(AleAnt) La riunione della maggioranza sulla legge elettorale è saltata. Un’altra fumata nera. Anche stavolta il
Pd non riesce a trovare la quadra. E la pre-riunione dei
democratici che doveva durare pochi minuti va a finire
oltre le 19.
“Stiamo mettendo a punto gli ultimi ritocchi - spiega il
capogruppo in consiglio regionale Renato Locchi - giovedì (domani, ndr) ci incontriamo di nuovo e poi il
confronto con la maggioranza”.
Il nodo da sciogliere è sempre quello del collegio unico
o del doppio collegio.
Sembrerebbe archiviata la proposta delle quattro aree
suddivise sul modello delle vecchie Asl.
Uno zoccolo duro di Terni chiede a gran voce il doppio
collegio, ma la maggioranza della direzione Pd - tra cui
lo stesso capogruppo Locchi - è per il collegio unico.
Innanzitutto per la questione del regionalismo, della
rappresentanza di un’Umbria unita, ma anche perché il
doppio collegio per Terni equivarrebbe ad un listino,
un’elezione assicurata per chi si candida. E allo stesso
tempo ridurrebbe lo spazio già esiguo per i parner di
B
coalizione (i consiglieri passano da 30 a 20).
DELL’UMBRIA
CORRIERE
ECONOMIA
La polemica Il consigliere regionale Alfredo De Sio
interviene dopo la presa di posizione dei metalmeccanici
“CHIARE LE RESPONSABILITA’ POLITICHE”
“La politica, come il sindacato, non può essere
chiamata in toto a responsabilità che eventualmente atterranno a partiti, maggioranze e attori ben individuati e che eventualmente rispondono perciò delle loro azioni e non possono
coinvolgere chi come FdI-An invece agisce e
pensa cose ben diverse dicendole da anni”. Sono parole con cui ieri il consigliere regionale
11
Redazione: via Pievaiola, 166 F-6
PERUGIA
Tel. 075 91191
Fax 075 4659140
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z
Alfredo De Sio (FdI-An) interviene dopo la presa di posizione dei metalmeccanici
A TERNI
t
Mercoledì 24
Settembre 2014
Alfredo De Sio, ha commentato la conferenza
stampa di lunedì in cui i sindacati metalmeccanici avevano lamentato scarso sostegno da istituzioni e politica sulla vertenza Ast. “Come
Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale - ha continuato - non solo non ci sentiamo di condividere con altri atteggiamenti elusivi sul tema, ma
continuiamo a tenere alta l’attenzione a livello
locale e nazionale dove la nostra leader Gior-
gia Meloni continua a chiedere al Governo di
invertire la rotta su una politica industriale autolesionista e distruttiva”. “Occorre essere realisti e consapevoli - aggiunge - la situazione è
drammatica, frutto dell’incapacità dell’Italia a
svolgere un ruolo al tavolo Ue che ha scelto di
difendere la sopravvivenza delle residue quote
mercato dell’inox continentale, scaricando su
B
Terni parte dei problemi”.
y
P
SIDERURGIA L’azienda è disposta a rivedere il piano,
i sindacati l’integrativo. Il governo darà una mano sull’energia
VERTENZA AST:
RIUNIONE FIUME
PRIME APERTURE
di Giuseppe Silvestri
A TERNI - Prove di dialogo sulla
vertenza Ast. Dopo undici ore di
vertice al ministero per lo sviluppo
economico, ieri sera per la prima
volta dall’inizio della vertenza le
parti si sono dimostrate meno rigide di quanto era accaduto sino ad
ora. Da un lato l’azienda ha espresso la disponibilità ad entrare nel
merito del piano industriale, come
i sindacati chiedono insistentemente dall’inizio della trattativa, in particolare sulle voci relative all’assetto societario, agli investimenti e alle strategie commerciali.
Dall’altro le organizzazioni sindacali si sono dette pronte ad affrontare un ragionamento su una delle
due voci riguardanti i tagli del costo del lavoro, quella relativa ai
contratti integrativi.
Le parti si ritroveranno già domani proprio per trattare quest’ultimo aspetto, in attesa che nel frattempo la dirigenza Ast elabori un
piano industriale diverso. L’integrativo nel complesso vale più o
meno dodici milioni di euro l’anno. L’azienda naturalmente vorrebbe tagliarlo completamente, i
rappresentanti dei lavoratori han-
Prove di dialogo Ieri riunione fiume al
Mise presieduta dal ministro Guidi
no già sottolineato che una ipotesi
del genere è fuori discussione, ma
che sono disposti a capire come e
fino a che punto si può limare quello che rappresenta il salario accessorio dei 2.700 lavoratori dell’Acciai speciali Terni. Nel frattempo
continuano a ribadire che il problema principale è rappresentato dal
piano, che non può essere di soli
risparmi, ma deve garantire il mantenimento e lo sviluppo industria-
le dello stabilimento. E, di conseguenza, dei livelli occupazionali.
Alla fine del lunghissimo vertice di
ieri, il ministro Guidi, che ha presieduto tutte le riunioni e che si è
adoperata sia con l’azienda, chiedendo di raccogliere le indicazioni
che arrivavano dai sindacati, sia
con questi ultimi, invitandoli a dare un segnale di apertura (arrivato
sull’integrativo), ha espresso apprezzamento per “...la disponibili-
tà delle parti al confronto e alla
ricerca di un accordo”. Ma il responsabile del dicastero per lo sviluppo economico ha soprattutto
preso impegni da parte del governo ad entrare concretamente nella
partita individuando “... nell’ambito delle norme vigenti, possibili soluzioni migliorative per i costi dell’energia che per Ast-ThyssenKrupp rappresentano un problema importante”.
MECCANICA Sereni (Pd): “Si avviano così i pagamenti arretrati”. Giulietti e Lodolini (Pd): “La vertenza però merita ben altro epilogo”
EX MERLONI, FIRMATO IL DECRETO PER CASSA IN DEROGA
A TERNI
“Il ministro dell’Economia ha firmato stamattina il decreto per il pagamento della cassa
integrazione in deroga ai lavoratori della ex
Merloni” ha reso noto ieri la vice presidente
della camera dei deputati, Marina Sereni
(Pd), che in una nota aggiunge: “una notizia
per i lavoratori della ex Merloni e per le loro
famiglie, in attesa dei pagamenti dovuti in base all’accordo firmato l’8 maggio scorso presso il ministero del Lavoro che aveva prorogatoper 5 mesi la cassa integrazione in deroga”. E
prosegue: “Con la firma del decreto si avviano
così i pagamenti arretrati”. Da qui l’augurio
della vice presidente: “Ora ci auguriamo che i
successivi passaggi, trasmissione al ministero
del Lavoro e successivamente all’Inps, si realizzino con la massima celerità e senza intoppi
così da procedere il più rapidamente possibile
al pagamento effettivo dei lavoratori”.
Anche i deputati del Pd Giampiero Giulietti
ed Emanuele Lodolini esprimono soddisfazione per la firma avvenuta. “E’ una buona notizia che ridà un po’ di ossigeno ai tanti lavoratori della ex Merloni di Umbria e Marche - dichiarano i parlamentari - costretti a vivere nell’incertezza della cassa integrazione anche se
tale importante risultato non ci deve far abbas-
sare la guardia”.
Gli stessi Giulietti e Lodolini sottolineano:
“Quella della ex Merloni è una delle vertenze
più gravi del nostro Paese, che interessa un
territorio, come la fascia appenninica umbromarchigiana, già pesantemente colpito dalla
crisi economica - hanno affermato i deputati
Pd - Al futuro della ex Merloni è appeso il
destino di centinaia di famiglie e per questo
non abbasseremo la guardia e continueremo a
sollecitare il Governo perché siamo ben consapevoli che la cassa integrazione in deroga non
può essere la soluzione di una vicenda che meB
rita ben altro epilogo”.
Un passaggio per niente secondario perché tutte le risorse risparmiate sul fronte energetico andranno ad attutire l’impatto dei tagli
sul costo del personale. Resta ovviamente il nodo più stretto, quello sui 570 esuberi. Ancora non si è
entrati nel merito della discussione, ma le organizzazioni sindacali
hanno già chiarito per per loro
non sono ipotizzabili licenziamenti. Qualora alla fine di tutta la trattativa, considerati gli accordi sull’integrativo, i risparmi sull’energia e i contenuti del nuovo documento di sviluppo industriale elaborato dalla dirigenza Ast, dovessero ancora persistere “esuberi”,
per ammortizzarli si dovrà ricorrere ad altri strumenti, dalla cassa
integrazione ai contratti di solidarietà, ma di certo non ai licenziamenti. La convinzione del sindacato, espressa più volte, è che a fronte di un mantenimento dei volumi
preduttivi, di diverse politiche commerciali, di una più attenta analisi
dei conti, alla fine esuberi non ci
saranno. Domani la partita sull’integrativo. Del piano, invece, si dovrebbe tornare a parlare il 30, nuovamente davanti al ministro per lo
B
sviluppo industriale.
Mercoledì 24
Settembre 2014
DELL’UMBRIA
12
CORRIERE
u
Economia
P
CHIMICA Nuova doccia fredda per il polo ternano
l’azienda ha chiesto di avviare le procedure di mobilità
NON C’E’ PACE ALLA POLYMER
LA TREOFAN MANDA A CASA
DICIANNOVEDIPENDENTI
A TERNI
Doccia gelata sulle maestranze della Treofan, del polo chimico della
Polymer. La multinazionale tedesca
ha comunicato il licenziamento collettivo per riduzione di personale e
ha conferito a Confindustria l’incarico di avviare la procedura di mobilità. Si tratta di 19 lavoratori, 9 operai
e 10 impiegati, su un totale di 157
maestranze, che dovranno uscire definitivamente dai cancelli del sito di
piazza Donegani.
Qualche mese fa erano stati costretti a lasciare il timone dell’azienda,
l’amministratore delegato Roberto
Mariani e il direttore di stabilimento Orazio Grasso.
Il gruppo Treofan opera a livello
globale nel settore della produzione
delle pellicole in polipropilene per il
packaging di prodotti di consumo.
Nei primi sei mesi del 2014 si è registrata un’ulteriore e più profonda
crisi nel mercato di riferimento, determinata da una domanda in flessione e da una consistente riduzione
dei prezzi dei prodotti di minor valore aggiunto, quali i film standard clear (Gnd). La contrazione dell’Ebitda della divisione europea di Treofan, da 5,2 milioni nel primo semestre del 2013 a 1,6 milioni nei primi
sei mesi del 2014, per l’azienda, è
dovuta alla riduzione del margine
Core business Il gruppo Treofan che ha diversi stabilimenti in Italia si occupa di produzione di pellicole in polipropilene
di contribuzione per 6,4 milioni,
parzialmente compensata dal miglioramento dei costi fissi per 2,8 milioni. Per quanto riguarda Treofan
Italy S.p.A, di cui fa parte, oltre Terni anche lo stabilimento di Battipa-
glia che occupa 65 lavoratori di cui
2 che saranno posti in mobilità, da
aprile è iniziata la cura dimagrante,
volta alla razionalizzazione del portafoglio prodotti della linea B29 e
dei servizi in appalto a ditte esterne,
principalmente SCAT, e alla riduzione del magazzino (materie prime, semi-lavorati e prodotti finiti)
per ottenere nel breve periodo
un’immediata riduzione dei costi fissi, un contenimento dei costi sia fissi
che variabili sulla linea di produzione B29 ed un miglioramento della
liquidità. A complicare e a peggiorare la già precaria situazione della
Treofan Italy S.p.A. è intervenuta la
sentenza della Sezione del Tar Lombardia che ha annullato per vizi sia
di forma sia di merito la delibera
dell’Autorità Energia e Gas, ai cui
sensi gli oneri relativi al fattore omega per il mercato di salvaguardia periodo gennaio-agosto 2011, stabilimento di Terni, erano stati addebitati ad Enel Energia e non più all’azienda, ma tali oneri, in assenza di
determinazioni contrarie, ed in pendenza di eventuale appello, si possono considerare riallocati sulla multinazionale per la parte non ancora
pagata. Il cda in ottemperanza delle
indicazioni ricevute dal socio unico,
Trespaphan Holdings GmbH, ha
deliberato un’ulteriore razionalizzazione dei costi fissi tramite l’avvio di
una riorganizzazione presso lo stabilimento di Terni e la trasformazione
dello stesso in puro sito produttivo,
con una revisione dell’attuale assetto organizzativo, con una riduzione
del numero di dipendenti, diretti ed
indiretti, da complessivi 157 lavoratori a 138. Insomma sul polo chimico di piazza Donegani il cielo si fa
B
sempre più grigio.
Carlo Ferrante
TERZIARIO Approvata in aula a palazzo Cesaroni la nuova normativa che prevede criteri più rigidi per le associazioni
COMMERCIO Domani l’apertura ufficiale
UNA LEGGE A TUTELA DEI CONSUMATORI
CONTO ALLA ROVESCIA
PER IL QUASAR VILLAGE
A PERUGIA
Dopo il passaggio in commissione l’assemblea legislatva
dell’Umbria ha approvato
con 17 voti favorevoli (Pd,
Psi, Idv, Prc) e 8 astenuti
(Fd’I, FI, Ncd, Comunista
umbro), il disegno di legge
della giunta regionale che detta nuove “Norme per la tutela dei consumatori e degli
utenti” e che va ad adeguare
l’attuale disciplina dettata
dalla legge '34/'87' che verrà
quindi abrogata. Il testo punta ad individuare strumenti a
sostegno dell'informazione e
dell'educazione del consumatore attraversomisure edazioni utili ad aprire unnuovo dialogo tra Regione e le associazioni dei consumatori, per la
rappresentatività delle quali
sono stati previsti precisi criteri e precise caratteristiche.
L’auspicio è di trovare un rapporto stabile, costante e proficuo con il mondo associazionistico, individuando interlocutori effettivamente rappresentativi. Durante i lavori sono stati approvati alcuni
emendamenti: il testo proposto da Locchi, Mariotti e
Chiacchieroni (Pd) prevede
che le associazioni dei consumatori svolgano “iniziative
documentabili di natura in-
formativa in favore degli
iscritti”. L’emendamento presentato dall’assessore Paparelli delinea l’importo della
spesa prevista per l’attuazione della legge. Approvata anche la proposta di modifica
firmata da Buconi (Psi) che
porta da 6 a 12 mesi il termine a disposizione delle associazioni per comunicare l’avvenuto adeguamento alle disposizioni della legge. Le altre proposte di emendamento sono stati respinti dall’aula. La nuova normativa prevede l’istituzione del registro
regionale delle associazioni
dei consumatori e degli utenti dove, per farne parte ed avere il riconoscimento da parte
della Regione ed usufruire così dei fondi destinati (circa
100mila euro annui), le associazioni dovranno disporre,
tra l'altro, di un numero di
iscritti non inferiore allo 0,5
per mille dei residenti in Umbria, distribuiti in almeno sette Comuni. Ed il numero di
iscritti, in ogni Comune, non
potrà essere inferiore a venti.
Obbligatoria sarà la presenza
di almeno quattro sportelli
sul territorio regionale gestiti
in maniera autonoma o coordinata tra più associazioni.
Ogni sportello dovrà essere
aperto almeno una volta a
settimana. L'associazione,
ogni due anni, dovrà, tra l'altro, autocertificare un nume-
ro di procedimenti attivati
presso le autorità amministrative, di iniziative giudiziarie e conciliative di natura collettiva e individuale non inferiore a due terzi degli iscritti
obbligatori.Prevista anche la
'Consulta regionale dei consumatori e degli utenti' della
quale faranno parte l'assessore regionale competente in
materia, che la presiede; rappresentanti di ogni associazione iscritta; delle Camere di
Commercio; delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del commercio, industria, artigianato
edagricoltura; del Cal (Consiglio delle autonomie locali),
dell'Università degli studi di
Perugia; dell'Università per
Stranieri; dell'assessorato regionale competente per materia. Tra le altre novità sostanziali, la 'Partecipazione dei cittadini al sistema di controllo
di qualità dei servizi pubblici
locali', prevedendo anche
una conferenza dei servizi,
con la partecipazione delle associazioni, degli enti locali e
dei soggetti gestori dei servizi, per operare controlli e monitoraggi periodici sulla qualità,
universalità
ed
economicità delle prestazioni
dei servizi pubblici locali. B
A PERUGIA
Tutto pronto per l’apertura del nuovo centro commerciale
Quasar Village, ad Ellera di Corciano. Le porte verranno
aperte alla clientela domani 25 settembre. Il Quasar Village
sarà facilmente raggiungibile grazie a una viabilità che è
stata perfezionata e a una segnaletica di facile individuazione. Facile accessibilità, quindi, in una posizione strategica,
visto che il luogo scelto si trova nelle immediate adiacenze
del raccordo autostradale Perugia - Bettolle, a breve distanza dal capoluogo regionale. Il centro commerciale si sviluppa su una superficie lorda di 20.000 metri quadrati e offre
48 negozi più un Ipermercato Conad di 5.000 metri quadrati. Numerosi anche i punti di ristoro che includono un
antico casolare del XVII secolo completamente ristrutturato proprio per offrire un servizio di ristorazione. Il Quasar
Village, inoltre, ha nelle vicinanze altri 5 edifici utilizzati da
altri punti vendita (il più grande sarà dedicato al bricolage
ed è allestito a cura del colosso del fai da te Obi). Previsto
anche un distributore di carburanti a marchio Conad, dai
prezzi low cost e dal servizio self-service. L’ipermercato Conad è stato realizzato dalla Pac 2000A con tecnologie all’aB
vanguardia e soluzioni di vendita innovative.
CORRIERE
P
DELL’UMBRIA
Economia
t
Mercoledì 24
Settembre 2014
13
ALIMENTARE I sindacati rigettano l’ipotesi e manifestano in piazza
ma anche per l’assessore Riommi la decisione del gruppo è “poco chiara”
CRITICHE ALL’ITER
DI RISTRUTTURAZIONE
DI GRIFO LATTE
di Rosaria Parrilla
A PERUGIA - C'è poca trasparenza
nella decisione da parte dell'azienda
di avviare le procedure di mobilità
per 18 lavoratori del gruppo Grifo
Latte, addetti al magazzino di Ponte
San Giovanni. Lo dicono a gran voce i dipendenti, supportati dalle tre
sigle sindacali regionali, Uil, Cgil, Cisl. Ad ascoltarli il presidente del Consiglio regionale, Eros Brega, e l’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi. L'azienda, leader nel
settore caseario e che detiene il 90%
del mercato umbro, ha deciso di affidare il magazzino ad una cooperativa esterna. I lavoratori da licenziati
saranno riassunti dalla stessa cooperativa, che però non garantirà gli attuali diritti. Per tutti si tratta di una
scelta sbagliata e strategica che potrebbe interessare prossimamente anche l'intero gruppo. I lavoratori ieri
mattina hanno protestato in Piazza
Italia, davanti a Palazzo Cesaroni, sede del consiglio regionale per sensibilizzare la politica locale.
Le istituzioni “Stiamo lavorando affinché nei prossimi giorni si possa
aprire un tavolo istituzionale di confronto con l'azienda - ha spiegato
Riommi -, per cercare di trovare soluzioni adeguate, appellandoci anche
al senso di responsabilità che da sempre ha avuto il gruppo". "Al di là dell'
In piazza I lavoratori della Grifo Latte hanno manifestato ieri mattina
davanti al consiglio regionale e dopo sono stati ricevuti a Palazzo
episodio in questione - ha aggiunto
l'assessore - c'è un insieme di comportamenti da chiarire. Fin dal momento in cui è esplosa la vicenda, c'è stato
un primo incontro con l'azienda e i
sindacati, da cui non si è usciti con un
sufficiente livello di approfondimento sulle prospettive generali, a prescindere dalla questione dell'esternalizzazione del magazzino che, si ribadisce,
non è mera attività strumentale, ma
parte del core business aziendale. Se
si tratta di scelta strategica, non vale
solo per Ponte San Giovanni. Non si
tratta di una semplice crisi aziendale”. Anche il consigliere regionale Andrea Smacchi ha chiesto alla giunta
quali iniziative intenda prendere per
fare chiarezza sulla vicenda.
I lavoratori "È l'inizio di una nuova
fase? Quali saranno le scelte future? si interroga Michele Caligiana, addetto al magazzino e dipendente del
Gruppo Grifo Latte da 11 anni -. Crediamo si tratti di una vera e propria
ristrutturazione che possa man mano interessare l'intero gruppo". A
spiegare come vivono i lavoratori, ormai da mesi, la situazione è Augusto
Paolucci, segretaria regionale Flai-
Cgil: “la dirigenza ultimamente ha assunto un atteggiamento arrogante,
nominando un esterno con cui non è
stato possibile avere un confronto,
per non parlare del fatto che ha messo i lavoratori l'uno contro l'altro. La
conseguenza è stata un aumento di
infortuni, causati dallo stress”. No alla speculazione per la riduzione dei
costi sulla pelle dei lavoratori, no alla
destrutturazione dei diritti dei lavoratori, no all'idea che la crisi e le ristrutturazioni le debbono pagare sempre i
più deboli. È quello che chiedono i
lavoratori.
I sindacati Anche per Stefano Tedeschi, segretario regionale Uila-Uil, si
tratta di una scelta sbagliata: “18 dipendenti dovranno rinunciare ai diritti attuali”. Inaccettabile anche per
Mario Bravi e Ulderico Sbarra, segretari regionali di Cgil e Cisl. Per il primo non bisogna mettere in discussione l'integrità del percorso produttivo,
per il secondo è necessario fare chiarezza: “bisogna capire se ci sono o
meno delle reali problematiche e in
caso capire quali soluzioni adottare,
non si può abbassare il costo del lavoro”. Anche per il presidente Brega
non si può mettere in discussione il
diritto al lavoro: “non bisogna umiliare chi vuole lavorare, noi, istituzioni,
abbiamo l'obbligo di trovare le soluzioni”.
CREDITO Nuovo modello organizzativo della Banca dei territori che interessa le Casse di risparmio dell’Umbria
ARTIGIANATO Approvata una mozione
INTESA SANPAOLO VALORIZZA LE PERSONE
RILANCIO DEL COMPARTO
E DELLA CERAMICA ARTISTICA
A PERUGIA
A PERUGIA
Intesa Sanpaolo procede nelle attività previste dal piano
d’impresa 2014-2017 e lancia
il nuovo modello di servizio e
organizzativo della banca dei
territori che per quanto riguarda il Cuore verde interessa le Casse di risparmio dell’Umbria. La divisione, che
nel primo semestre 2014 ha
contribuito al risultato di
gruppo con una crescita di oltre l’80% del risultato pre-tasse, è centrale nel conseguimento degli obiettivi previsti dal
piano d’impresa. Oltre ad
aver significativamente migliorato le performance al 30
giugno scorso1 – 712 milioni
di euro (+ 85%) nell’area retail, 174 milioni di euro (+
20%) nel private banking,
392 milioni di euro (+14%)
nella banca-assicurazione –
sulla Banca dei territori insistono alcuni dei nodi strategici del Piano, quali la piena valorizzazione dei cinque milioni di clienti famiglie e micro
imprese (“Banca5®”), il rafforzamento della gestione
professionale degli investimenti tramite la consulenza,
un servizio più rispondente alle reali esigenze della clientela
Carlo Messina Ceo di Intesa Sanpaolo che punta sui territori
small business, l’obiettivo di
essere la ‘banca di riferimento’ delle imprese. Proprio la
focalizzazione sul mercato e
la relazione con la clientela sono alla base delle evoluzioni
piùsignificativedel nuovo modello di servizio e organizzativo della Banca dei territori.
In ciascuna delle sette direzioni regionali esistenti vengono
infatti identificati tre “territo-
ri commerciali” specializzati
– retail, personal e imprese –
per consentire unmiglior livello di servizio, valorizzando al
massimo le competenze specifiche del personale. Ciascuna
direzione regionale vedrà
quindi una semplificazione
della struttura commerciale,
coerente ad una miglior rispondenza tra competenze
professionali e bisogni della
clientela. Oltre alle strutture
centrali esistenti, ogni direzione regionale avrà un direttore
commerciale per ciascun “territorio” di specializzazione
che a sua volta coordinerà i
direttori di area, sotto i quali
continueranno ad operare le
filiali. Complessivamente saranno creati oltre 1.000 nuovi
direttori – di filiale, di area e
commerciali – con concrete
opportunità di crescita per circa 2.000 persone, valorizzate
in ruoli di maggiore responsabilità e con importanti obiettivi di performance e sviluppo
della nostra clientela. “Le persone sono il nostro asset chiave, ed ogni persona ha il proprio piano di impresa da conseguire - spiega Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo. Il
nuovo modello – continua
Messina – avrà un impatto
senza precedenti sulla nostra
capacità di rispondere alle esigenze di famiglie ed imprese”. Il nuovo modello di servizio partirà a gennaio 2015 e
verrà affiancato da un programma già in corso, di supportoal cambiamento dedicato a tutta la rete: centralità del
territorio e dell’approccio geB
store-cliente.
B
L’assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all'unanimità una mozione firmata dai consiglieri Gianfranco Chiacchieroni (Partito democratico) e Massimo Mantovani (Nuovo Centrodestra) che chiede alla Giunta regionale di mettere in atto
iniziative per il rilancio della ceramica artistica. L'auspicio, contenuto nel documento di indirizzo, è che la Regione possa intervenire per garantire supporto alle imprese che necessitano di
un piano di programmazione definito e specifico per il settore,
perseguendo obiettivi utili alla realizzazione di un circuito regionale integrato di interesse comune, ma anche ad adoperarsi
per la tutela di operatori professionali altamente specializzati.
Il testo unico in materia di artigianato, che comprende anche la
ceramica, prevede la possibilità di istituire tavoli tematici di
settore, che attraverso l'individuazione di specifiche iniziative
B
possano favorire lo sviluppo dell'artigianato artistico.
Romizi, Prisco e Fioroni in visita al resort di Antognolla
A PERUGIA
stesso atto. Solo Perari dell’allora opposizione - stando alle presenze - era in aula
e non votò no.
Cinque consiglieri che per il
voto
sull’immediata
esecutività diventano tre
e dall’assessore allo sviluppo economico Fioroni, è stato accolto da
Carabba e Bandiera, insieme hanno visitato in lungo e in largo il
cantiere e ammirato il complesso
nel suo insieme, compreso lo splendido campo da golf già in funzione, la spa, e il corpo centrale dell’antico fortilizio già in avanzato
(Corrado, Valentino, Calabrese). Questo è negli atti. Il
giallo è che i verbali di quella
delibera mancano. Sono spariti. Le segreterie del consiglio comunale hanno un
vuoto da aprile al giugno
21
Lavori stop
L’allestimento
del cantiere davanti
alla chiesa di San Bevignate
nel maggio scorso
Gli amministratori apprezzano il progetto di recupero del castello e guardano al futuro
(a.s.f.) E' piaciuto molto anche al neo
sindaco Romizi il progetto in via di
esecuzione del fantastico resort che
strapperà all’abbandono il Castello
di Antognolla, situato a sentinella
dellla valle nord di Perugia sulla strada del Pantano. Come è noto la società attualmente proprietaria, formata
da tre soggetti (Alessio Carabba Tettamanti , Mario Bandiera della società Le Copain e un partner russo), sta
realizzando un relais di gran lusso
che verrà gestito dal prestigioso gruppo Four Season, primo relais in Italia
del colosso americano. Ieri il primo
cittadino, accompagnato dall’assessore all’urbanistica Emanuele Prisco
t
Mercoledì 24
Settembre 2014
Giallo sugli atti:
nelle segreterie
di palazzo dei Priori
non si trovano
i verbali da aprile
a giugno 2007
“A San Bevignate
senza tante fanfare
eviteremo lo scempio”
A PERUGIA
Per far luce oggi su San Bevignate, inteso come studentato Adisu “in fieri”, sembra
necessario tornare indietro
nel tempo. L’operazione avviene meticolosamente, ormai quasi quotidianamente
nei social network dove una
protesta dal basso prende
forma e rilancia l’incontro
del 9 ottobre contro i rimpalli isituzionali. La ricostruzione dei fatti parte tutto dal
quel 7 maggio 2007, ma per
saperne di più bisogna anche risolvere un giallo: dove
sono finiti i verbali di quella
delibera?
Passo indietro: quando in
consiglio comunale l’opposizione votò contro, con cinque membri presenti alla delibera che adotta la variante
dell’ostello dell’Adisu a San
Bevignate, la 73 del 7 maggio 2007. “Con voti 25 favorevoli e 5 contrari (Fronduti
-Corrado - Valentino - Sorcini - Calabrese) espressi con
sistema di votazione elettronica dai 30 consiglieri presenti e votanti”, è scritto nello
CORRIERE
L’assessore comunale Calabrese interviene sullo studentato Adisu
e chiarisce il no dell’opposizione nella dibattuta delibera di 7 anni fa
DELL’UMBRIA
Perugia
stato di recupero, ma ancora imbracato nei ponteggi per i lavori di
stuccatura alle pietre della facciata. Romizi si è fermato per circa
due ore ad Antognolla confermando il pieno appoggio del Comune
in sintonia con la passata amministrazione. Il progetto permetterebbe all’Umbria e in particolare a Perugia di fare un enorme salto in
avanti nel settore del turismo di
gran lusso e di alto livello, percorso già intrapreso nella zona con i
casali della tenuta del Murlo e con
il castello di Procopio, meta preferita di ricchi inglesi, e tra questi l’attore Hugh Grant e il cantante ElB
ton John.
2007. La scoperta ieri dopo
che su facebook l’assessore
comunale Francesco Calabrese intervenendo nel dibattito su San Bevignate in merito a chi votò a favore o contro quel 7 maggio 2007, invi-
ta a rileggere l’intervento di
Corrado, duro contro l’adozione dell’atto, segno che la
minoranza battagliò senza
sconti per bloccare l’ostello.
“Comunque - ha spiegato
Calabrese con un post sul
gruppo facebook Perugia ieri oggi e domani - non so a
cosa serva rivangare il passato, mi interessa l’oggi per il
domani e su San Bevignate
so che siamo tutti impegnati, senza tante fanfare, per
evitare quello scempio. Infine considero totalmente irresponsabile e sostanzialmente autolesionista e demenziale vedere ancora oggi e su
ogni cosa il distorto approccio da tifoserie di fallimentari botteghe che non esistono
più, ancora sulla pelle della
nostra Perugia e su quelle
delle nuove generazioni alle
quali abbiamo rubato anche
la speranza”.
Un apresa di posizione pubblica arriva, dopo qualche
giorno, dal vice sindaco Urbano Barelli che ieri, durante una incontro a Palazzo
dei Priori accennando alla
questione ha voluto rendere
noto: “la soluzione è ancora
in itinere ma si sta lavorando
per conservare lo stato attuale, senza ulteriori intervenB
ti”.
Re.Cr.
Mercoledì 24
Settembre 2014
DELL’UMBRIA
30
CORRIERE
u
Gubbio
La nuova tassa e il relativo programma di sgravi supera l’esame dell’aula di palazzo pretorio
Approvato a maggioranza il piano sulla Tari
A GUBBIO
La Tari, la nuova tassa sui rifiuti, passa a maggioranza l’esame del consiglio comunale. A dire “no” i consiglieri di Gubbio libera, Bene Comune,
gruppo misto, Partito democratico e
Movimento 5 Stelle, che sottolineano
la necessità di introdurre buone pratiche nel piano finanziario a firma dell’assessore Mancini.
La Tari è la nuova tassa sui rifiuti che
prende il posto dell’ex Tares 2013 e su
cui non grava l’una tantum prevista
invece l’anno scorso, con uno sgravio
di circa 580mila euro, sommati ai
300mila euro derivanti dalle migliorie
apportate alla discarica di Colognola
per 880mila euro totali, che vanno a
coprire solo in parte i tre milioni e
700mila euro (4 milioni e 500mila nel
2013) necessari per coprire la gestione
e raccolta dei rifiuti, cui il Comune deve far fronte. La Tari si divide in imposta “domestica” e “non domestica” o
commerciale. La prima tiene conto
del valore catastale dell’immobile e del
nucleo familiare, anche se tra le
criticità non prevede sgravi per la situazione Isee familiare, mentre la seconda riguarda la tipologia di immobile.
Per le famiglie è stato previsto uno
sgravio dal meno 8 per cento fino a un
22 per cento, per alcune categorie commerciali (pizzerie, ristoranti, osterie,
pescherie, ortofrutta, fiorai, agriturismi con o senza ristorante) l’oscillazione della riduzione del pagamento va
da un meno 10 a un 27 per cento. B
Ben.Pi.
Incontro ricco di spunti, ma c’è la necessità di rivedere il sistema delle tariffe al ribasso
Associazioni di categoria e sindacati
discutono di bilancio con il Comune
A GUBBIO
Forze sociali e associazioni di
categoria hanno incontrato
nei giorni scorsi il sindaco e
l’assessore al Bilancio per
confrontarsi sulle problematiche relative al sistema delle tariffe e del bilancio preventivo
2014.
Su uno dei nodi centrali, quello dell’imposizione locale (Tasi, Imu, Irpef), alla luce delle
scelte illustrate dall’assessore
Mancini, che ha ribadito gli
sforzi di tenere le aliquote nei
limiti della sostenibilità per
imprese, lavoratori e cittadini, sindacati e associazioni
hanno ribadito tutta una serie di rilievi, chiedendo l’impegno di risoluzione per l’anno
finanziario 2015. Al fine di
poter far fronte con entrate
locali di carattere impositivo
alla diminuzione delle entrate di provenienza statale, alla
necessità di dare copertura finanziaria agli impegni derivanti da Puc San Pietro e all’equilibrio di bilancio del 2014,
le richieste del Tavolo non sono state dunque recepite del
tutto.
Una scelta obbligata per far
tornare i conti, hanno spiegato le controparti del Comune, ma che rischia di scaricare
sulle imprese e sui lavoratori
il peso maggiore di questa
operazione finanziaria, alla
quale si è giunti sicuramente
e principalmente per effetto
Conti alla mano Anche il sindaco Stirati era presente all’incontro
C’è da affrontare anche un debito fuori bilancio
Lunedì un consiglio comunale
tutto dedicato ai conti dell’ente
A GUBBIO
Il presidente del consiglio comunale Giuseppe Biancarelli ha convocato l’assemblea per lunedì alle 8 in
prima convocazione e alle 9 in seconda convocazione, nella sala consiliare del municipio in piazza Grande, per trattare un ordine del giorno assai interessante. Al centro dell’attenzione ci sarà l’approvazione del
bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2014,
del bilancio pluriennale 2014-2016, della relazione
previsionale e programmatica 2014-2016 e del programma triennale delle opere pubbliche 2014-2016. I
consiglieri comunali dovranno confrontarsi anche
con il riconoscimento di un debito fuori bilancio deriB
vante da un lodo arbitrale.
delle scelte dei governi centrali, che in questi anni hanno
scaricato sugli enti locali le riduzioni della spesa pubblica,
ma anche ed altrettanto sicuramente per effetto delle gestioni amministrative locali
che negli ultimi anni hanno
indebolito le capacità di intervento e di azione del Comune di Gubbio.
Nel corso degli incontri sono
stati illustrati i primi progetti
di azione e di intervento dell’amministrazione comunale, riguardanti il mantenimento del sistema dei servizi alle
persone, con attenzione alle
fasce più deboli, la viabilità,
l’utilizzo degli immobili pubblici (ex ospedale, palazzo orfanelle),la questione della Lumsa e la valorizzazione e qualificazione del centro storico.
Forze sociali e associazioni di
categoria hanno ribadito la
necessità di rivedere nel tempo le tariffe Tari per le imprese produttrici di rifiuti speciali che già smaltiscono a loro
spese i rifiuti non conferendo
al servizio pubblico, in funzione di politiche di contenimento della spesa di raccolta e
smaltimento, e la necessità, alla luce di processo di trasformazione che la città sta subendo relativamente ai poli
commerciali e al rapporto tra
centro storico e zone di espansione, di rilanciare i turismo e
B
le attività collaterali.
Inaugurato ieri l’impianto in via Da Vinci
La città si scopre “sostenibile”
Attivato il passaggio pedonale
a basso impatto ambientale
A GUBBIO
E’ il primo esempio in Umbria di un passaggio pedonale
luminoso a basso impatto ambientale, quello inaugurato ieri in via Leonardo da Vinci, davanti al circolo tennis,
alla presenza del sindaco Stirati e dell’assessore alla mobilità Tasso. Il progetto pilota è stato elaborato e realizzato dalla “3G Italia” di Perugia, specializzata in produzioni per la sicurezza stradale ed è coofinanziato dalla Regione nell’ambito di interventi di efficientamento energetico. “Questo intervento è un ulteriore contributo per
rafforzare la sicurezza su un
asse viario con particolare intensità di traffico - ha commentato il sindaco - interessato da attività sportive e dalla presenza di varie scuole. E’
un esperimento che potrebbe estendersi su scala urbana in maniera diffusa anche
in altre zone con criticità, per
garantire la mobilità pedonale”. Dal canto suo, l’assessore Tasso ha ricordato come il
progetto si inserisca nelle iniziative legate alla Settimana
europea della mobilità sostenibile, ribadendo che “il Comune vuole favorire in ogni
forma le iniziative mirate alla tutela dell’utenza ‘debole’
della strada, con il duplice obiettivo di salvaguardare
l’ambiente e recuperare spazi da parte dei pedoni e in
particolare di anziani e bambini”. “La struttura - ha
spiegato l’ingegnere Pennetta di ‘3G’ - è alimentata da
pannelli fotovoltaici che attivano, a chiamata con pulsante, dei lampeggiatori luminosi ai lati della strada, e di
notte ulteriori luci per rendere visibile chi attraversa, inducendo, quindi, gli automobilisti alla prudenza. Le sorgenti luminose si attivano solo quando il pedone è in
transito in modo da ottimizzare i consumi e ridurre l’effetto abitudine che produce un impianto sempre acceso
sugli automobilisti. Inoltre l’alimentazione a fotovoltaico è apprezzabile in termini di rispetto dell’ambiente e
B
riduzione dei costi di attivazione”.
Alla ribalta lo studente del “Mazzatinti”
Lorenzo Ciavaglia premiato a Perugia
per la tesina presentata alla maturità
A GUBBIO
Ci sarà anche il polo liceale “G.Mazzatinti” alla Cerimonia di premiazione conclusiva dell’iniziativa “Maturità
d’ateneo” che si svolgerà lunedì nella sala delle conferenze della Galleria nazionale dell’Umbria e che premierà
gli autori delle migliori tesine presentate agli esami di
maturità dell’anno scolastico 2013-2014. Lo studente
che verrà premiato è Lorenzo Ciavaglia, neo diplomato
all’istituto d’arte che ha partecipato con una tesina dal
titolo “Bellezza immortale” e che sarà accompagnato a
Perugia dalla sua docente di italiano Sonia Bossi. Soddisfatta la dirigente Marinangeli: “Il premio a Lorenzo,
oltre che esaltare il livello formativo raggiunto dal ragazzo, sottolinea e testimonia il lavoro di cura e di preparaB
zione degli studenti del liceo artistico”.
Il gruppo aggiunge un’altra esperienza di prestigio Ragnacci, Sarli, Allegrucci e Pierotti della scuola “Città di Gubbio” si impongono nel panorama nazionale
Sbandieratori protagonisti a Tubingen
E la Germania scopre l’arte eugubina
Quattro ballerine nell’Olimpo della danza
A GUBBIO
A GUBBIO
Grande successo del gruppo Sbandieratori di Gubbio a Tubingen, in Germania, in occasione del trentennale del gemellaggio di Perugia con la cittadina tedesca. La manifestazione,
organizzata dalla locale associazione commercianti e il Comune tedesco ha avuto come protagoniste le città di Perugia, Aix
en Provence e Tubingen, come detto gemellate tra loro, che
hanno esposto i loro prodotti locali. L’appuntamento di ripete ogni anno, con circa un centinaio di artigiani e produttori
enogastronomici italiani e francesi insieme ai loro colleghi
tedeschi che si ritrovano per quattro giorni sulle piazze e sulle
strade della bellissima e caratteristica città tedesca, con banchi ricchi di merci e prodotti delle loro tradizioni. La kermesse
anche quest’anno ha registrato la presenza di tantissimo pubblico. Il gruppo Sbandieratori è stato invitato dal Comune di
Perugia, che era presente con l’assessore al Commerci, artigiaB
nato e mobilità Cristiana Casaioli.
“E’bellissimo pensare di aver
trasmesso ciò che si ha dentro, che qualcosa che si insegna quotidianamente sia entrato nell’anima di chi ascolta, tanto da rappresentare
un obiettivo di vita e forse
un’opportunità”. C’è grande soddisfazione alla scuola
di danza “Città di Gubbio”
per le quattro allieve che hanno deciso di proseguire i loro
studi approfondendo una
passione che forse potrà concretizzarsi in una carriera
professionale. Si tratta di
Margherita Ragnacci ora a
eu.gri.
Firenze al Balletto di Toscana, Laura Sarli entrata a far
parte dell’Accademia nazionale di Danza a Roma, Angela Allegrucci e Agnese Pierotti che andranno al Daf di
Mauro Astolfi. E non sono
le prime danzatrici che han-
no iniziato la carriera nella
scuola eugubina, visto che
già nel 2005 erano state Chiara Giuli e Francesca Menichetti a lasciare Gubbio per
approdare alla Scala di Milano. Agnese Pierotti è stata anche l’ultima vincitrice della
borsa di studio “Elisabetta
Barbetti”, assegnata annualmente dalla famiglia di Elisabetta, ad un’allieva meritevole non solo per le doti tecniche, ma anche per le qualità
morali. “Non è solo la tecnica ciò che si cerca di trasmettere - ricordano dalla scuola
- ma un insieme di valori a
cui la scuola di danza ‘Città
di Gubbio’ si ispira da più di
30 anni. Rispetto dell’altro,
altruismo, condivisione, spirito di gruppo, passione e propensione al sacrificio per raggiungere qualcosa che si
B
ama”.
-MSGR - 06 UMBRIA - 39 - 24/09/14-N:
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METEO
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PERUGIA
Nocera Umbra
Tel. 0742 810363
Terni
Mercoledì 24
Settembre 2014
Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Terni
Ast, sul tavolo
del Mise
si cominciano
a vedere i numeri
Terni
Tempi lunghi
per la nuova
fontana
di piazza Tacito
Allarme Lavoro
Servizio a pag. 54
servizio a pag.54
Servizio a pag. 41
Liomatic: 150 licenziamenti
GrifoLatte: sciopero e corteo
L’azienda della distribuzione di bevande ha inviato le lettere
ai dipendenti nei giorni scorsi, vertenza in 4 regioni
Agevolazioni, 25mila i furbetti
Con la crisi cresce il ricorso alle richieste di contributi, ma una dichiarazione
ogni sei risulta fasulla o sbagliata. Oltre alle sanzioni si rischia la condanna penale
`
Selenio Canestrelli
PERUGIA Famiglie umbre alle prese con le dichiarazione Isee (l’indicatore della situazione economica), tra sconti, esenzioni e tanti controlli anti-furbi. Tempo di
asili, scuole, anche di tasse e tariffe locali: chi vuole lo sconto (o
in molti casi l'esenzione vera e
propria) è chiamato a presentare
entro breve la denuncia del proprio patrimonio. L'anno scorso a
certificare i propri redditi ai Comuni e ad altri enti pubblici sono
stati quasi in 150 mila, mentre
quest'anno le previsioni parlano
di un incremento di famiglie.
Continua a pag. 42
La Stranieri
Serie B. Biancorossi 0-0 a Modena, Fere giù col Bologna (0-1)
«Rilanciare
un Ateneo unico»
Federico Fabrizi
PERUGIA «Rilanciare la Stranieri? Sì, ma non perché
siamo in crisi, piuttosto
perché abbiamo qualità ed
eccellenza». Parla Roberto
Fedi, direttore del dipartimento di Scienze umane.
Continua a pag. 43
Spaccio choc,
trasporta droga
incinta di 7 mesi
La festa degli oltre ottocento tifosi perugini saliti a Modena per un Grifo che resta al primo posto
Govane mamma umbra si trasforma in corriere
di eroina e cocaina. Presi marito e amico tunisini
Michele Milletti
PERUGIA Povero bambino. Nascerà tra un mese e mezzo e
condividerà con la sorellina il
destino dei genitori arrestati
per droga. E pensare che dovrà ritenersi anche fortunato,
visto che suo padre non solo
non ha esitato a trasformare
la moglie incinta di sette mesi
in corriere di un etto e mezzo
fra eroina e cocaina (con la
droga ad appena cinque centimetri da lui, dal feto) ma non
ha avuto difficoltà a far ritardare alla giovane donna l’evacuazione dello stupefacente
per non finire in galera.
Ventenne, perugina, incinta di sette mesi, trasformata
in corriere di eroina e cocaina
dal marito spacciatore tunisino: è l'elemento scioccante
dell'ultimo blitz antidroga
condotto dalla squadra mobile, diretta da Marco Chiacchiera. L'indagine, volta a contrastare uno dei gruppi di
spaccio di stupefacente, ha
portato i poliziotti della seconda sezione, diretti nelle indagini sul campo da Roberto Roscioli e con il coordinamento
di Piero Corona, a scopire un
traffico «importante» di eroina e cocaina: 140 grammi che
la ragazza portava in corpo
nonostante la gravidanza
molto avanzata. «Una fra le situazioni più difficili e ripugnanti che ci siamo trovati a
dover trattare in questi anni»
dicono quasi all’unisono i poliziotti.
Continua a pag. 41
Casa Flintstone Pd.
Stavolta c’erano tutti alla
riunione del gruppo Pd. Fred,
Barney, Wilma. Colpi di clava
tra presidenti e assessori e
consiglieri. Ma nessuna
dceisione sulla legge elettroale.
Si resta in caverna a discuetre.
*****
Grifolatte. Il presidente
Catanossi si presenta in tuta.
Verrà anche lui esternalizzato?
LIBERATI Per Valerj Bojinov un amaro esordio casalingo con il Bologna
Perugia resta primo, Ternana ko in casa
Due punti di vantaggio sul Carpi, secondo: il Perugia pareggiando (0-0) a Modena mantiene il primo posto
nel campionato di serie B dopo il quinto turno andato in scena ieri sera. La Ternana cade invece al Liberati
1-0 contro il Bologna e scivola al terzo posto con Avellino, Frosinone e Livorno. Servizi alle pagg. 45 e 57
L’angolo del meteo
Nel weekend torna bello
Gilberto Scalabrini
L'estate passa il testimone all'
autunno. Inizia oggi pomeriggio una fase perturbata con
piogge e temporali.
Al mattino, possibili locali
nebbie nei principali fondovalle e temperature massime in
calo. Anche in serata e durante
la notte, cielo molto nuvoloso
o coperto con piogge frequenti, spesso a carattere di rovescio o temporale.
La giornata peggiore sarà
quella di domani. Al primo
mattino molte nubi e piogge
frequenti, anche a carattere di
rovescio o temporale. Migliora
da nord ovest nel corso della
mattinata.
Nel pomeriggio, cielo molto
nuvoloso con addensamenti
cumuliformi sparsi, locali rovesci ed isolati temporali. Saranno più probabili sull'Umbria
centro meridionale.
In serata deciso miglioramento con cessazione delle
piogge, nubi in calo e schiarite
in avanzamento da nord ovest.
Durante la notte, poco nuvoloso o nuvoloso sull'Umbria
centro settentrionale, ancora
molte nubi e residue piogge
lungo l'Appennino e sul sud
della regione.
Venerdì, cieli quasi ovunque
sereni o poco nuvolosi. Da segnalare solo banchi di nebbia
al primo mattino sulle valli interne, in dissolvimento diurno.
Sabato, tempo bello, con cieli sereni o poco nuvolosi per
tutto il giorno. Clima fresco al
primo mattino, mite di giorno.
Domenica bel tempo, con
cieli sereni per tutto il giorno.
Temperature in lieve aumento nei valori massimi, clima mite di giorno, frizzante al primo
mattino.
C'è la possibilità che questa
depressione possa fungere da
testa di ponte, da trait d'union,
per un ottobre all'insegna del
tempo buono, per poi sfociare
nelle piogge autunnali.
Maltratta
segretaria
professore
a giudizio
SPOLETO «Maltratta e demansionata dopo aver formulato
rilievi sulla correttezza dei bilanci della Fondazione Cisam». Con questa accusa, una
dipendente del Centro Italiano di Studi sull'Altomedioevo
ha puntato l'indice contro il
presidente della Fondazione,
il professor Enrico Menestò,
ieri rinviato a giudizio insieme alla moglie Raffaella Gabetta per le accuse formulate.
Una storia delicatissima, che
si svolge sullo sfondo di un
ambiente di lavoro di grande
prestigio e viaggia sul filo labile di un rapporto di fiducia
e stima trasformato all'improvviso nel più velenoso disaccordo. Le accuse a carico
di Menestò sono pesanti e ieri
il giudice per l'udienza preliminare Fortunati ha affidato
al dibattimento il compito di
fare chiarezza. Il processo inizierà il 20 marzo. Il professore, che respinge ogni addebito, è accusato di maltrattamenti, estorsione, violenza
privata, diffamazione e appropriazione indebita. Quest'
ultima contestazione gli viene mossa in concorso con la
moglie. La dipendente, che
per un periodo si è occupata
di bilanci, ha riferito una serie di condotte a suo avviso
non corrette e che avrebbero
di fatto mutato l'iniziale rapporto di fiducia col presidente. Sotto la lente, rimborsi chilometrici, affidamento di incarichi alla società della moglie e altre circostanze, tutte
da chiarire. Di fronte ai rilievi, stando alla denuncia,
Menestò avrebbe iniziato a
maltrattare la sua ex collaboratrice di fiducia, convincendola con la minaccia della
perdita del lavoro ad accettare un demansionamento.
Tanti e circostanziati gli episodi raccontati dalla donna e
che ora dovranno essere accertati e chiariti di fronte al
giudice.
Ilaria Bosi
-MSGR - 06 UMBRIA - 43 - 24/09/14-N:
43
Perugia
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
Barelli: «Al lavoro
per evitare
che spunti l’ostello
a San Bevignate»
`Il Comune vuole
un tavolo “di trattative”
con Regione e Soprintendenza
L’INTRECCIO
«Stiamo lavorando per tutelare San Bevignate. Per trovare
altre soluzioni rispetto all’ostello Adisu in via Enrico dal Pozzo. Sarebbe uno scempio. Non
si può compromettere quel
punto della città». Parola del vicesindaco Urbano Barelli, che
non indietreggia di un millimetro.
Il numero due di Palazzo dei
Priori negli ultimi giorni ha
avuto contatti e colloqui sulla
faccenda. Il Comune dialoga
con la Regione e con il Ministero dei beni culturali. Obiettivo
dichiarato: la giunta Romizi reputa sbagliato tirar su uno studentato di quattro piani in faccia ad un monumento del 1200.
Il vicesindaco ci mette la faccia.
«Siamo in attesa di altra documentazione», aggiunge Barelli.
Il riferimento è al parere fornito dal Miur all’Adisu, che aveva chiesto di poter “spostare”
l’ostello. Risposta: «Non si può
fare».
L’altro parere, invece, dovrà
darlo la Soprintendenza, di
nuovo all’Agenzia per il diritto
allo studio. Stavolta si tratta di
un’autorizzazione paesaggistica, negata nel 2007, concessa
nel 2008 dopo una modifica del
progetto, poi scaduta ed ora
chiesta di nuovo. La risposta
dovrebbe arrivare nell’arco di
pochissimi giorni.
Visti i tanti passaggi della vicenda, è probabile che il parere
risulti “articolato”. Ma se non
saranno individuati elementi
nuovi, il via libera di cinque anni fa potrebbe essere semplicemente replicato. Nei mesi scorsi proprio dagli uffici della Soprintendenza era partita una
segnalazione sul “caso San Bevignate” addirittura alla Procura della Repubblica, per rimarcare il rischio che l’autorizzazione paesaggistica fosse scaduta. In effetti era così: lo ha
stabilito una sentenza del Tar
dell’Umbria qualche settimana
dopo.
Ora il Comune punta ad aprire un tavolo di confronto con la
Regione (l’Agenzia per il diritto
allo studio è un ente strumentale di Palazzo Donini) e la Soprintendenza: «per trovare una
soluzione condivisa». Il tavolo
lo sta preparando il vicesindaco Urbano Barelli con una serie
di incontri avviati in questa settimana. Proprio lui, da presidente di Italia Nostra, nei mesi
scorsi, aveva guidato il gruppo
di associazioni contrarie alla
costruzione dello studentato di
fronte alla ex chiesa di San Bevignate.
Federico Fabrizi
[email protected]
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Mercoledì 24 Settembre 2014
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Fedi: «La Stranieri
eccellenza da difendere»
segue dalla prima pagina
San Bevignate, la preparazione del cantiere (foto d’archivio)
La polemica
Leonelli diserterà la festa della minoranza Pd
Nuova polemica nel Pd
innescata dall’iniziativa La
sinistra che cambia, festa della
minoranza del partito che fa
capo all’area area
politico-culturale Il coraggio di
cambiare. Nonostante l’invito
formale, il segretario
regionale, Giacomo Leonelli,
ha fatto sapere che non
prenderà parte all’evento, non
tanto per la presenza dei
relatori («dirigenti del Pd come
Fassina, Cuperlo e Bersani, che
rispetto pur non avendone
condiviso negli anni la linea
politica») quanto il fatto che
nel programma si tenti di
duplicare «la discussione in
corso negli organismi del Pd
dell’Umbria». Il riferimento è
ai forum che per Leonelli
«rischiano di apparire
strutture sovrapposte, quasi
ombra rispetto ai dipartimenti
Economia e Lavoro del Pd».
«Una sana dialettica tra
maggioranza e minoranza
credo vada svolta in
contenitori messi a
disposizione dal partito, per
contribuire attraverso il
dibattito a definire temi e
contenuti».
I numeri del bilancio raccontano: quasi 7 milioni di “risparmi”
spesi in 10 anni, e solo 1200 studenti iscritti. «Non ci sto al ritratto della Stranieri come Università in crisi nera, irreversibile e piena di fannulloni. Ma scherziamo? - attacca il professor Fedi abbiamo docenti di qualità internazionale e garantiamo agli studenti una qualità ed un rapporto
umano difficili da trovare altrove. Uno studente qui si sente considerato, questo é fondamentale:
perche noi siamo qui per gli studenti».
A scorrere i numeri degli iscritti, negli ultimi 10 anni, sono diminuiti proprio tanto professore.
«Parliamoci chiaro: gli iscritti diminuiscono in tutte le Università
italiane. E forse è normale: alcuni numeri degli anni passati erano esagerati. Il nostro problema,
semmai, è che siamo piccoli, ma
questo non sempre un difetto. La
qualità della didattica qui è alta:
noi siamo una piccola università
che funziona. E basta col gioco al
massacro».
Fedi, il sistema universitario è
alle prese con un periodo di
cambiamenti, ce la farete?
«Gli studenti vengono qui, scelgono di venire qui: un motivo ci
deve essere. E guardi che noi non
spendiamo per farci pubblicità.
Tanti dei nostri ragazzi trovano
lavoro rapidamente. Voglio dire,
insegnare italiano agli stranieri è
qualcosa ha ed avrà un futuro. Su
questo ci sono pochi dubbi. È evidente come ce ne sia bisogno».
Professore, tutto bene, eppure
il Miur ha tagliato alla Stranieri 450mila euro perché dal
2004 al 2010 alcuni professori
non hanno fatto pubblicazioni.
«Io non ci sto al fatto che si parli
di fannulloni perché 4, 5 persone
su 60 non hanno pubblicato: si
tratta di un problema amministrativo, per altro già sanato. Ecco, alcuni lavori sono già sulla
mia scrivania. La Stranieri ha un
grande patrimonio di qualità da
far valere, con docenti di livello
alto».
Professore, accordi o fusioni in
vista con altri Atenei?
«Se parliamo di accordo di programma, di sinergia per produrre efficienza beh: è un’idea. Ma
nessuna università si fonde con
un' altra. Io mi sento spesso col
direttore del dipartimento di Lettere dell’Università degli studi,
siamo amici, collaboriamo: ecco».
Idee di rilancio?
«Sia chiaro: non dobbiamo rilanciarci perché siamo modesti o in
crisi, ma perche siamo forti e abbiamo le nostre peculiarità».
F.Fab.
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«ABBIAMO QUALITÀ
E QUI GLI STUDENTI
TROVANO
UN RAPPORTO
UMANO
CHE ALTROVE NON C’È»
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MERCOLEDÌ 24 settembre 2014
E’incintae hala droganellapancia
Arrestata una donna di 22 anni: sostanza stupefacente nascosta nelle parti intime
Vignaioli col cartellino
Caprai
introduce
il «badge»
nella vigna
Il partito di Bossi perde il proprio seggio regionale
· A pagina 8
BERETTA
· A pagina 3
Spesi ben 162mila euro
Francobolli,
che tegola
sul Comune!
«Ormai è un partito
troppo lombardo»
Gianluca Cirignoni
saluta e passa
al Gruppo Misto
NUCCI · A pagina 5
Apre il nuovo Ipermarket
«Assalto»
al Quasar
Village
· A pagina 12
BELVEDERE · In Economia
La delicata vertenza
Sull’Ast
c’è un timido
spiraglio
««AADDDDIIOO LLEEGGAA»»
Cittàdi Castello
Ladri scatenati
Saccheggiate
case e negozi
· A pagina 17
OGGI SU:
www.lanazione.it/umbria
GUARDA LE FOTO
Un bebè in arrivo
per Chiatti e Bocci
· In Nazionale
Un eugubino è l’«erede» di Veronesi
LEGGI L’ARTICOLO
Il professor Pelicci nominato direttore della ricerca dell’Istituto Europeo
LEGGI L’ARTICOLO
BEDINI · A pagina 15
La tragedia L’allarme dei vicini che non lo vedevano da qualche giorno
Ottantenne trovato morto in casa a Narni
ERA DA QUALCHE giorno che i vicini non lo vedevano passeggiare o chiacchierare in giro per il paese, come era solito fare. E soprattutto non rispondeva al
campanello e neanche al telefono. Lo conoscevano in tanti e quel «silenzio» ha
spaventato tutti. Così hanno deciso di
chiamare carabinieri e agenti della municipale. Sono stati i vigili del fuoco a fare
la tragica scoperta: lui, ottant’anni (B.B.
le iniziali), è stato trovato morto nella sua
abitazione, in pieno centro a Narni. A
quanto pare l’anziano sarebbe stato vittima di un malore che non gli ha dato neanche il tempo di chiedere aiuto. La morte naturale, come si diceva, è l’ipotesi più
accreditata. Comunque sulla salma
dell’anziano sarà eseguita l’autopsia o, comunque, un’ispezione medico-legale. Accertamenti che saranno in grado, insomma, di dare certezze sulle ragioni del decesso.
Notte bianca
con «Terni On»
Molesta ragazzine
davanti a scuola
••
4
CRONACA PERUGIA
MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE 2014
I CONTI DEL PALAZZO
IL «COMMISSARIO»
FRANCESCO CALABRESE
(NELLA FOTO) HA FATTO
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
Acropoli a rischio, mancano soldi per ripulire
Effetto spending-review: tagliata la metà dei contributi. E il Minimetrò di notte
LE TAPPE
«Più di così... »
Naldini (nella foto):
«Non siamo più
in grado di reggere
alle spese di questo
settore. Abbiamo
ormai ridotto le corse
festive e risparmiato
il massimo»
Le cifre dei viaggi
Il mobility manager
ha ricordato che ogni
giorno a Perugia
vengono effettuati
400mila spostamenti
in auto, 45mila
sugli autobus e settemila
in minimetrò
di MICHELE NUCCI
— PERUGIA —
PER ADESSO sono stati 110 gli
interventi anti-vandali nel centro storico, con una spesa che ha
già raggiunto i 30mila euro. Da
qui alla fine dell’anno restano in
cassa meno di diecimila euro e
soddisfare tutte le richieste sarà
impossibile. La spending-review
colpisce anche l’acropoli: gli interventi per ripulire le mura, le
LE CRITICITA’
Gli interventi anti-vandali
in centro sono già stati 110
dall’inizio dell’anno
vie, i monumenti cittadini diventano sempre più difficili da portare a termine. Per un motivo semplice: ci sono sempre meno soldi
in cassa.
PREOCCUPATI L’avvocatoFrancescoCalabresee la dirigenteCarmenLeombruni
A RIFERIRLO IERI è stata la dirigente dell’Unità operativa ‘Centro storico’ Carmen Leombruni, convocata a riferire dal ‘commissario’ Francesco Calabrese.
Lo stanziamento in bilancio per
il decoro urbano del centro era
infatti di 70mila euro, sceso a
40mila alla fine di agosto.
STESSA COSA per l’acquisto
di beni come panchine o arredi
per aree verdi, dove ci sono soltanto 5mila euro. La stessa Leombruni ha poi illustrato il progetto con i detenuti del carcere
di Capanne, sottolineando la
bontà e l’efficacia dell’iniziativa.
Insomma la sensazione è che in-
vece che tagliare sul versante decoro potrebbe spuntare qualche
euro in più.
E PER RESTARE al centro storico, ieri è stato anche affrontato
il tema della mobilità con l’ingegner Leonardo Naldini. E inevitabilmente si è toccato il tasto
del minimetrò, un capitolo di
spesa che supera gli 8 milioni di
spesa annuale tra ammortamento ed esercizio. E sarà così fino al
2037. Anche in questo caso sono
venuti fuori molti numeri, tra
cui uno molto significativo: la
mini-metropolitana perugina infatti, ha spiegato Naldini, ha un
CASO-SAN BEVIGNATE URBANO BARELLI: ‘CI SONO IPOTESI ALTERNATIVE’
«Il Collegio? Da un’altra parte»
— PERUGIA —
CANTIERE APERTO
Fa discuterela propostadellacasapergli studentidell’Adisu
«LA ZONA di San Bevignate deve essere tutelata, stiamo lavorando per ipotesi diverse riguardo alla
realizzazione della casa per gli studenti dell’Adisu». Il vicesindaco
Urbano Barelli viene tirato per la
giacchetta ormai da giorni sul caso
della struttura che dovrebbe sorgere in via Enrico dal Pozzo, proprio
di fronte al complesso dei Templari. Quello sul «no» al collegio studentesco in quell’area è stato uno
dei suoi cavalli di battaglia durante la campagna elettorale. E ieri ha
così dichiarato apertamente che si
sta cercando una soluzione differente per non far costruire lì quel
complesso. Ma i tavoli in cui si sta
giocando la partita sono diversi e
prima che il risiko si componga dovranno passare ancora settimane,
se non mesi. La sensazione, come
accaduto la scorsa primavera, è
che tutto slitti a dopo le elezioni regionali. Così nessuno si farà male.
LE PARTITE aperte. Prima di
tutto c’è pronto un doppio ricorso
pronto a scattare, quello del «Raggruppamento temporaneo di imprese» che ha vinto l’appalto. Le
aziende (Tlm Costruzioni S.r.l.,
Rti Giulivi Srl Impianti Tecnologici, Rti F.lli Trovati Snc, Rti. Ogf
Costruzioni Srl, Rti Pelliccia Scavi) sono pronte a presentarsi davanti al Consiglio di Stato contro
la sentenza del Tar del 12 maggio
scorso, ma anche a tornare di fronte al Tribunale amministravo
AUTORIZZAZIONI
La Regione scrive
al ministro per sollecitare
la Soprintendenza
dell’Umbria se la Soprintendenza
decidesse di non concedere l’autorizzazione a far ripartire il cantiere. La sollecitazione in questo caso
è partita proprio dall’Adisu.
UN PUNTO fermo c’è però: è
quello della Commissione paritetica ministeriale che alla fine di giugno ha detto con tanto di lettera
che il finanziamento per la realizzazione del Collegio universitario
di San Bevignate (12 milioni) non
può essere destinato ad altro progetto. Quindi o quei fondi si usano
per quella residenza universitaria
in quel luogo oppure vanno persi.
Con il rischio che il raggruppamento di imprese chieda il risarcimento (circa il 10 per cento dell’appalto).
LA REGIONE intanto prova a
prendere tempo: da Palazzo Donini sarebbero partite due lettere,
una al Ministero dei Beni culturali, l’altra al Comune. Al ministro
Dario Franceschini sarebbe stato
chiesto di sollecitare la Soprintendenza perugina per avere un parere sul rinnovo dell’autorizzazione
paesaggistica, a Palazzo dei Priori
invece si domanda chiarezza sulle
autorizzazioni rilasciate o quella
da rilasciare al Consorzio di imprese. Insomma «l’è tutto sbagliato,
l’è tutto da rifare» avrebbe detto il
grande Gino Bartali.
m.n.
MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE 2014
CRONACA PERUGIA
MENO FONDI
“
LO STANZIAMENTO IN BILANCIO
PER IL DECORO URBANO ERA DI 70MILA EURO
E’ SCESO A 40MILA ALLA FINE DI AGOSTO
••
UGO
BONIFACIO
A dicembre scade
la convenzione
con Poste Italiane
Entro ottobre credo
che sarà pronta la gara
vie e monumenti
costa 700mila euro l’anno
LE RICHIESTE
Nelmirinole spese
dellesedidecentrate
SPESE DEL COMUNE CIRCOSCRIZIONI, BOOM DI CONTRIBUTI
costo pari a 1.500 euro all’ora.
Questo significa che farlo funzionare per tre ore in più nei tre
giorni del fine settimana, costerebbe intorno ai 15mila euro,
cioè 60mila euro al mese.
Ma quanto ci costano le lettere?
Ben 162mila euro in francobolli
IN UN ANNO si sfiorerebbero i
700mila euro, che potrebbero
scendere a mezzo milione milione se venisse fatto funzionare
due notti a settimana. Il mobility manager ha ricordato che
ogni giorno a Perugia vengono
effettuati 400mila spostamenti
in auto, 45 mila sugli autobus, 7
mila in minimetrò.
QUELLO sul trasporto pubblico è comunque uno dei capitoli
più costosi del bilancio. «Non
siamo più in grado di reggere alle spese di questo settore — ha
detto con chiarezza Naldini —.
Abbiamo ormai ridotto le corse
festive, quelle con pochissime
passeggeri, abbiamo insomma risparmiato il massimo. Ora però
ogni taglio che si andrà a fare
vorrà dire ridurre il numero degli utenti». La speranza è che la
Regione riveda i propri stanziamenti nel 2015. Una promessa
che va avanti da anni, ma che
non ha trovato ancora riscontro.
5
— PERUGIA —
FINO AL ‘96 c’erano i ‘buoni
del sindaco’, una cifra di cui disponeva il primo cittadino da
elargire agli indigenti che si presentavano nel suo ufficio. Ora ci
sono i ‘buoni delle circoscrizioni’, 137mila euro di contributi
assistenziali che vengono divisi
praticamente in parti uguali tra
gli 800 richiedenti che si presentano agli sportelli delle sedi di
periferia.
MOBILITA’
Il minimetròperugino
costa1.500euroall’ora
(Foto Crocchioni)
NON C’È un bando o un regolamento: basta presentarsi con il
modello Isee e attendere qualche mese, finché non arrivano
quei 50-100 euro a famiglia di
contributo. Ed è così ormai da
anni. Stessa cosa per le associazioni dei quartieri: quest’anno
sono già stati distribuiti 43.650
euro tra sagre, feste di paese e
quant’altro. Con che criterio?
«Fino a giugno la delega al de-
centramento apparteneva al vicesindaco», ha detto ieri in commissione spending-review il dirigente Ugo Bonifacio.
PROPRIO il funzionario ha riferito il numero dei contributi
che vengono dati a chi ne fa richiesta presentandosi in una delle sedi delle ex Circoscrizioni:
nel 2011 ci sono state 720 domande, salite a 778 l’anno successivo, mentre sono diventate
801 nel 2013 con 1.029 soggetti
beneficiari. Il punto è che
quest’anno erano state preventivati 137mila euro, anche se c’è
stato uno stop dovuto proprio alla spending review, per cui la cifra è scesa a 39.718 euro. «Diciamo che su questi contributi c’è
immediatamente una riflessione molto seria da aprire», ha detto l’assessore-commissario Francesco Calabrese. L’aria che tira da tempo è che le cinque sedi,
dove lavorano 20 persone, potrebbero subìre una profonda revisione il prossimo anno, a partire dalle funzioni che svolgono.
E dai contributi che vengono distribuiti ‘a pioggia’.
L’ALTRO dato che è emerso ieri durante la discussione è quello sulle spese postali: il Comune
ogni anno, contravvenzioni stradali escluse, spende 162.300 euro di francobolli. Una cifra impressionante visti i tempi che
corrono e la tecnologia che corre sempre più veloce. Lo stesso
Bonifacio ha ricordato come
vengano sempre più spesso sollecitati gli uffici a usare le e-mail e
la posta elettronica certificata.
«A dicembre scade comunque
la convenzione con Poste Italiane. Quindi entro il mese di ottobre credo che sarà pronta la gara», ha aggiunto il funzionario.
L’obiettivo anche qui è minimo
dimezzare la spesa. m.n.
MERCOLEDÌ
24 SETTEMBRE 2014
VERTENZA-ACCIAIO
19
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
DIECI GIORNI ALLA FINE DELLA «TREGUA»
Ast, il «tavolo» della trattativa resiste
Si apre un timidissimo spiraglio
FOCUS
Le distanze restano. Fissato un incontro «tecnico» per domani
· TERNI
SE SI VOLESSE vedere in un altro
modo, la trattativa tra ThyssenKrupp da una parte e sindacati
e istituzioni dall’altra (con il ministero dello Sviluppo economico a
fare da arbitro), potrebbe essere vista come un rituale di combattimento. Almeno per questo lunghissimo inizio. Finora ci si è «annusati», si sono messi in mostra
denti e muscoli. Ognuno per la
sua parte, ognuno per quello che
ha da mettere sul tavolo. Fermi,
ma non immobili, nel proprio «recinto». Nessuno però disposto a fare passi indietro. Ma ieri al Mise
(dove erano presenti anche il ministro Federica Guidi e il sindaco Leopoldo Di Girolamo, in rappresentanza di tutte le istituzioni locali)
forse, in quello strano rituale che
sono le trattative sindacali, si è registrato un piccolissimo passo in
avanti. Sia chiaro: niente che permetta di aprirsi a un ingiustificato
ottimismo. Ma già il fatto che il tavolo della trattativa «resista», ancora dopo venti giorni, e che i sindacati parlino di «disponibilità
dell’azienda», lascia sperare laddove solo fino a ieri le distanze apparivano immutate e incolmabili. E,
perciò, ancor più preoccupanti.
ECCO quello che hanno scritto i
sindacati al termine dell’incontrofiume di ieri (che dalla mattina si è
concluso solo nel tardo pomeriggio): «L’azienda dopo un primo
momento in cui ha ribadito i propri intendimenti ha dato la disponibilità ad entrare nel merito
dell’assetto societario, delle strategie commerciali e degli investimenti». Non solo, però. Scrivono
ancora i sindacati: «Un nuovo incontro tecnico della trattativa è sta-
Federica
Guidi
L’«ad»di
ThyssenKrupp
LuciaMorselli
to fissato per il giorno 25 settembre, sempre al Mise, per chiarire
ulteriormente gli aspetti sopracitati in maniera costruttiva».
INSOMMA, se si volesse vedere un
po’ oltre la formalità delle parole,
dopo la fase di studio è cominciata
ora la trattativa vera, quella forse
(e sottolineiamo forse), in cui si arriverà a cedere qualcosa all’altro.
Chiaro che sia i sindacati che
l’azienda hanno le loro granitiche
certezze. «Le organizzazioni sindacali — scrivono sempre Fim-Cisl,
Fiom-Cgil, Uilm, Fismic e Ugl —
ancora una volta, in maniera re-
LA RICHIESTA
Agea (M5S) ‘interroga’
il Commissario Almunia
«Cosa farà l’Europa?»
sponsabile, hanno sottolineato i
punti strategici che debbono contraddistinguere un piano che garantisca il mantenimento e lo sviluppo industriale di Ast». Tradotto: salvaguardare l’occupazione, rilancio dello stabilimento e recupero delle quote di mercato. Ma lo
stesso ha fatto anche la Thys-
senKrupp, per voce del suo amministratore delegato, Lucia Morselli. Ribadita la volontà di riorganizzare il sito con la necessità di risparmiare 100 milioni di euro l’anno e i 550 esuberi. Sempre da qui
si parte. Anzi, si ripartirà ancora
domani.
INTANTO, di Acciai Speciali Terni si torna a parlare anche in Europa. E’ l’europarlamente Laura
Agea (Movimento 5 Stelle) a riportare la vicenda all’attenzione del
Commissario per la concorrenza,
Joauin Almunia. «Cosa farà — ha
chiesto Agea ad Almunia — la
Commissione europea se il piano
ThyssenKrupp dovesse proseguire senza investimenti in Ast e con
lo smantellamento di questo settore strategico? Come intende la
Commissione europea promuovere la competitività del polo siderurgico ternano tutelandolo dalla concorrenza extra Ue? Piuttosto che i
550 esuberi, non sarebbe più utile
agire sui costi dell’energia e delle
materie prime? Lei si era impegnato personalmente — ha detto ancora l’europarlamentare 5 Stelle rivolta ad Almunia — in questa vicenda che riguarda Ast Terni: le
chiedo la cortesia di non rispondere a me, ma ai 550 lavoratori che
vivono sotto ricatto».
LA RISPOSTA fornita dal Commissario alla Concorrenza è stata
quella già data in altre circostanze:
ThyssenKrupp, finora, non ha violato le condizioni imposte in occasione della riacquisizioni dell’Ast
di Terni da Outokumpu, ovvero la
garanzia di procedere con lo sviluppo dello stabilimento ternano.
Anche se il piano industriale presentato il 17 luglio sembrava parlare un’altra lingua.
Gli obiettivi di TK
Nel piano industriale
presentato il 17 luglio
scorso erano previsti 550
esuberi. L’azienda inoltre
annunciava la necessità di
risparmiare in viale Brin
100 milioni di euro l’anno
La protesta
Subito si è sollevata la
protesta dei lavoratori che
hanno avviato una vera
e propria mobilitazione,
compreso il blocco
dell’Autostrada A1
La sospensione
Il 4 settembre scorso il
ministro Federica Guidi
aveva ottenuto la
sospensione del piano
industriale per un mese.
Ma il tempo sta scadendo
MINISTRO ‘APPREZZO LA VOLONTÀ DI CONFRONTO PER LA RICERCA DI UN ACCORDO’
«Il Governo s’impegna sui costi dell’energia»
· TERNI
I SINDACATI l’avevano chiamato
all’appello e il ministro Federica
Guidi ha risposto. La responsabile del dicastero dell’Economia ieri al Mise ha presieduto l’incontro tra ThyssenKrupp, sindacati e istituzioni.
«Apprezzo la disponibilità delle parti al
confronto e alla ricerca di un accordo
— ha commentato
la Guidi al termine del tavolo della
trattativa —. Il Governo conferma
l’impegno a individuare, nell’ambito delle norme
vigenti, possibili
soluzioni migliorative per i costi
dell’energia che per Ast-ThyssenKrupp rappresentano un problema importante». Due le date
fondamentali nei prossimi giorni. L’incontro «tecnico» tra sindacati e azienda fissato per domani e la nuova convocazione al Mise del tavolo della trattativa per
martedì 30, «con l’obiettivo —
sottolineano dal Ministero dello
sviluppo economico — di proseguire il confronto su tutti i temi
del piano industriale».
RESTA forte la richiesta fatta lunedì dai sindacati che avevano
sollecitato un’azione decisa da
parte del Governo e del mondo
della politica più in generale, per
convincere ThyssenKrupp a mo-
dificare le linee strategiche del
piano industriale per l’Ast. Un richiamo che, però, Fratelli d’Italia ha respinto al mittente. «Noi
alla logica del ‘tutti uguali’ non
dere delle proprie azioni. Senza
coinvolgere Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, che pensa e agisce da anni in maniera diversa»,
ha affermato il consigliere regionale Alfredo De Sio (FdI).
L’APPELLO DEI SINDACATI
«Non possiamo essere
lasciati da soli
in questo momento»
«NON CI sentiamo di condividere con altri atteggiamenti elusivi
sul tema, ma continuiamo a tenere alta l’attenzione a livello locale e nazionale dove la nostra leader, Giorgia Meloni, non ha mancato, anche nel discorso di chiusura della festa di ‘Atreju’, tenutasi a Roma nella giornata di domenica, di menzionare le Acciaierie
di Terni, chiedendo al governo
di invertire la rotta in merito ad
una politica industriale autolesionista e distruttiva», conclude De
Sio.
ci stiamo, per convinzione, orgoglio e verità storica dei fatti, presenti e passati: le responsabilità
sulla vertenza Ast non sono di
tutta la politica o di tutto il sindacato, ma di partiti e maggioranze
con attori ben individuabili, che
dovranno eventualmente rispon-
30
MERCOLEDÌ
24 SETTEMBRE 2014
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
LE SFIDE UMBRE
NUOVI PROGETTI & «NODI» DA SCIOGLIERE
Caprai porta il ‘badge’ in vigna
«Ci contesta soltanto la Regione»
Montefalco: accordo con sindacati e Ispettorato del Lavoro
Cristina Belvedere
· PERUGIA
ANCHE i vignaioli cominciano a
timbrare il cartellino. Succede
nel cuore dell’Umbria, tra i filari
di uve Sagrantino dell’azienda
«Arnaldo Caprai», dove da questa
vendemmia i circa 80 dipendenti
tra fissi e stagionali prima di armarsi di cesoie e cesta devono strisciare il badge. «Abbiamo dato il
via al progetto 3rek, che prende il
nome da un gioco di parole sul tema tracciabilità — ha detto in occasione di ‘Enologica35’ Marco
Caprai (nella foto), titolare
dell’azienda riconosciuta come
questo passo tuttavia — lamenta
l’imprenditore, che è anche presidente di Confagricoltura Umbria
— dopo aver raggiunto l’accordo
con i sindacati e con l’Ispettorato
del Lavoro siamo stati contestati
dalla Regione per via dello Statuto dei Lavoratori. Eppure siamo
in emergenza-lavoro — sottolinea il viticoltore umbro — e mettiamo freni all’innovazione e alla
ricerca, quando anche gli aiuti europei andrebbero utilizzati per
uscire dalla crisi e creare occupazione». Caprai non usa mezzi termini: «Il vero problema sono i
conservatorismi straordinariamente forti presenti in questa regione, per i quali qualsiasi innova-
LA POLEMICA
«Conservatorismi molto forti
Vedono ogni innovazione
come lesiva dei diritti»
zione viene vista come lesiva dei
diritti di non si sa chi, diritti che
invece vengono pienamente rispettati e tutelati».
L’INTRODUZIONE del badge nelle vigne di Montefalco è già una
realtà e il progetto ha ottenuto infinanziamenti del Psr: «Questo tipo di contributo è molto importante in agricoltura dove per essere competitivi sono necessari impegni precisi. Il nostro è quello di
promuovere il lavoro nella filiera
agricola». E sempre in quest’ottica,
il
presidente
di
Confagricoltura Caprai ha lanciato da Todi, in occasione di «AppyDays», la nuova campagna di
comunicazione rivolta alle aziende agro-zootecniche per veicolare
le informazioni sulla riforma della Politica agricola comune (Pac)
e del nuovo Programma di sviluppo rurale (Psr) anche attraverso
un’applicazione per smartphone
e tablet, in ambiente iOS e Android. «Il passo successivo — ha
concluso Caprai — sarà dare visibilità in tempo reale delle attività
di sperimentazione e ricerca che
da qualche anno vedono
Confagricoltura Umbria e i suoi
partner tecnologici, scientifici e
agricoli in prima linea per la promozione di un nuovo modello di
agricoltura rispettoso dell’ambiente».
TRASPARENZA
GARANTITA
Con questo controllo
satellitare viene segnalato ai
vendemmiatori un filare
trascurato nella raccolta
delle uve o una zona che
necessita di acqua o
trattamenti. L’introduzione
del badge permette inoltre
agli addetti di accedere alla
busta paga e ai dati
previdenziali, subito e nella
maniera più trasparente.
«Siamo in emergenza-lavoro
— sottolinea Marco Caprai —
e mettiamo freni
all’innovazione e alla ricerca
quando anche gli aiuti europei
andrebbero utilizzati per
uscire dalla crisi e creare
occupazione... In agricoltura
servono impegni concreti e
precisi: il nostro è quello della
tutela del lavoro nella filiera
agricola».
LA VERTENZA MARINA SERENI: «IL MINISTRO HA FIRMATO»
Ex Merloni, via libera alla cassa
· NOCERA
leader nella produzione di Sagrantino di Montefalco —, valore fondamentale sia nella gestione del lavoro di una impresa al passo coi
tempi, sia nel controllo delle attività in vigna in un percorso che
evita sprechi ed è prova di
sostenibilità».
«IL MINISTRO dell’economia ha firmato ieri
il decreto per il pagamento della cassa integrazione in deroga ai lavoratori della ex Merloni»: a rendere nota la notizia la vicepresidente
della Camera e parlamentare umbra Marina
Sereni (Pd) che aggiunge: «Si tratta davvero
di una buona notizia per i lavoratori della ex
Merloni e per le loro famiglie che erano in attesa dei pagamenti dovuti in base all’accordo
firmato l’8 maggio scorso al ministero del Lavoro che aveva prorogato per 5 mesi la cassa integrazione in deroga. Con la firma del decreto
si avviano così i pagamenti riferiti al periodo
12 maggio-12 ottobre. Ora — conclude la Sereni — ci auguriamo che i successivi passaggi,trasmissione al ministero del Lavoro e successiva-
CON QUESTO CONTROLLO satellitare viene segnalato ai vendemmiatori un filare trascurato nella
raccolta delle uve o una zona che
necessita di acqua o trattamenti.
L’introduzione del badge, continua Caprai, «permette ai nostri dipendenti di accedere alla busta paga e ai dati previdenziali, subito e
nella maniera più trasparente. Su
mente all’Inps, si realizzino con la massima celerità e senza intoppi così da procedere il più
rapidamente possibile al pagamento effettivo
dei lavoratori».
UNA SCHIARITA ALL’ORIZZONTE sul fronte
occupazionale, che in Umbria, con circa
120mila persone in difficoltà lavorative (tra licenziati, cassintegrati, precari), rappresenta
una delle nebulose più preoccupanti. Basti pensare alle 160 vertenze aperte e alle aziende che
quasi ogni mese annunciano esuberi e minacciano licenziamenti. Non ultimo il caso della
Margaritelli di Mantignana, dove 31 lavoratori
sono ancora col fiato sospeso. Il caso-Merloni
resta comunque sul tavolo tra le priorità da risolvere in Umbria visto che si tratta della più
importante vertenza del Centro Italia.
LA KERMESSE ECCELLENZE IN VETRINA: GRANDE SUCCESSO AD ASSISI PER IL «WTE»
Appeal da record per il ‘Cuore verde’
· ASSISI
LA «WTE UNESCO, le eccellenze
dell’Umbria», che si è chiusa con
successo qualche giorno fa, verrà
riproposta anche per il 2015. Incoraggiati dalla soddisfazione dei
buyer italiani e stranieri presenti
ad Assisi, per l’alta qualità dei 127
operatori turistici locali incontrati e dell’offerta turistica della regione, gli organizzatori hanno
dunque in programma di ampliare il calendario della tre giorni.
SOPRATTUTTO in vista di più numerosi educational sul territorio,
che portino gli ospiti a conoscere
direttamente ciò che viene loro
proposto, dagli hotel agli agriturismi, dall’ospitalità in cantina alle
ricchezze artistiche, architettoniche, enogastronomiche e culturali che la regione offre. Ruolo strategico, in tal senso, è quello della
Regione dell’Umbria che da sempre ha sostenuto la manifestazio-
IL FORMAT
L’idea è replicare l’evento
anche l’anno prossimo
potenziandone l’offerta
ne e creduto nella sua funzione di
promozione e sviluppo delle
aziende e delle comunità locali e
si è impegnata fortemente in tal
senso. «Se, da un lato, si deve lavo-
rare a migliorare il rapporto tra visitatore e territorio sul web come
ha bene messo in evidenza il convegno sulla web reputation che
ha chiuso l’edizione 2014 delle Eccellenze dell’Umbria — dice
Cml Consulting, l’agenzia organizzatrice della manifestazione
— è anche sul rapporto fiduciario
e diretto con i tour operator che
dobbiamo intervenire perché essi
possano proporre al meglio l’Umbria ai loro clienti. Mettere a sistema — concludono gli organizzatori — tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per sviluppare
un turismo di qualità nella regione è il nostro obiettivo». Parola
d’ordine, dunque, turismo di qualità.
«Grifo Latte», presidio davanti alla Regione
HANNO ORGANIZZATO un sit-in (foto) davanti al Consiglio regionale i lavoratori della Grifo Latte. Poi, assieme ai sindacati, sono stati ricevuti dai capigruppo regionali. L’assessore Vincenzo
Riommi e il presidente del Consiglio regionale Eros Brega hanno
promesso di istituire un tavolo con l’azienda, che possa affrontare
quello che potrebbe essere solo l’inizio di una difficile vertenza.
Dopo il magazzino di Ponte San Giovanni, potrebbe infatti essere
la volta di Colfiorito e di Norcia.