Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 TELEFONO DONNA Nei Comuni umbri 42 assunzioni: l’elenco In meno di 9 mesi Disoccupati, 254 tirocini retribuiti in provincia di Perugia; Ryanair, segnalati 462 casi a ottobre nuove selezioni in Umbria; impiegati e altro, subito 23 posti di violenza, 133 nel Ternano DA PAGINA 27 A PAGINA 40 e 329 nel Perugino BURATTINI PAGINA 3 Anno XV numero 263 In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro Pedofilia, Papa Francesco fa arrestare un arcivescovo I LE IDEE LA CRISI DEL LAVORO IN ITALIA E QUATTRO COSE DA FARE SUBITO di GIANCARLO ELIA VALORI* PAGINA 24 L’OPINIONE SE L’ANGELO DELLA LUCE PRECIPITA ALL’INFERNO di ANTONIO SANTANTONI L a notizia è di quelle che tolgono il fiato. Un arcivescovo, per di più nunzio apostolico, (...) Ast, l’apertura di Thyssen Si punta a un nuovo piano l lavoro italiano quasi non esiste più. Siccome poi, a parte alcuni settori specifici (la moda, l’artigianato di qualità, l’agrifood alto di gamma) produciamo beni e servizi che vengono prodotti o forniti anche da altri, e a prezzo più basso, il risultato è molto semplice: si riduce la manodopera per abbassare il costo del lavoro ai livelli dei nostri concorrenti globali, oppure si riduce il plafond industriale del nostro Paese. In altri termini, se le cose continuano ad andare come oggi, il costo del lavoro, e quindi il monte salari (...) PAGINA 19 SEGUE A PAGINA 24 SEGUE A PAGINA 55 Perugia sempre in vetta, primo ko per la Ternana Reti inviolate per il Grifo a Modena contro l’ex Novellino. Il Bologna espugna il Liberati Dal Braglia Provedel in anticipo su Granoche SETTONCE PERUGIA, LA CITTÀ CHE CAMBIA FERRONI, SBORZACCHI, LAURETI E MARIANO PAGINE 41-42-43-44 Primo ko Bojinov in dribbling su Garics MIRIMAO Perugia Terni ORVIETO S. Bevignate, rimpalli e contraddizioni Incinta, il marito la obbliga Liste d’attesa I proclami di prima, la melina di oggi Mercato coperto, c’è l’intesa di massima LUCCIOLI PAGINE 6-7 a fare da corriere con la droga in pancia in ospedale, esami anticipati: ecco per chi MAIORCA PAGINA 9 Cisl, Bonanni lascia la guida Annuncio improvviso, ma aveva già maturato la decisione. Furlan in pole per la successione CARDUCCI PAGINA 20 EDILIZIARIO CAMBIARE SI PUÒ E SI DEVE: IL CASO DELL’ARCO ETRUSCO di PAOLO FELICI* PAGINA 23 ’arco etrusco di Perugia è arrivato fino a noi perché la volontà di un grande popolo lo ha costruito e il cambiamento portato da altre genti lo ha mantenuto. La grandiosa opera, sprovvista della sola voce, incapace anche questa (...) L L’INTERVISTA Vinti: «Isolarci sarebbe una follia» Regionali, l’assessore vuole la sinistra alleata con il centrosinistra: «Sì alla Marini» G. CASTELLINI PAGINA 4 Dimissioni Raffaele Bonanni SEGUE A PAGINA 26 Molestie a minori, 8 casi denunciati Nuovi particolari dopo l’arresto dell’anziano che “puntava” ragazzine fuori scuola TOMBA PAGINA 22 Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria 4 LA SINISTRA AL BIVIO umbria «Isolarci sarebbe una follia, alleanza col centrosinistra» Parla a suocera perché nuora intenda? «No, parlo a suocera perché sia la suocera a intendere. E dico che la nostra battaglia ha riferimenti precisi; i lavoratori dipendenti, le piccole e medie imprese , i pensionati e in generale le fasce deboli. La Regione, in questi anni di crisi devastante, ha lavorato molto su questi fronti, riducendo il danno. Abbiamo fatto molto, ad esempio, per le piccole e medie imprese, cercando di arginare l’impatto di una crisi mai vista». E allora? «Allora non dobbiamo disperdere la nostra storia, le nostre battaglie, il futuro dei ceti che vogliamo rappresentare». Stando nel centrosinistra? «Esattamente. Che non vuol dire stare sdraiati, e chi mi conosce sa che io non mi sono mai sdraiato davanti a nessuno. Ma standoci in maniera propositiva e competitiva. Perché il centrosinistra rappresenta un coacervo di valori come la giustizia sociale, l’attenzione alle piccole e medie imprese, alle fasce più deboli, che sono il nostro terreno. E su questo terreno dobbiamo incidere, non restando isolati in maniera inconcludente. Dobbiamo guardare a 4 obiettivi». Quali? «Primo l’uguaglianza, che significa coesione sociale. L’Umbria è ancora la regione italiana in cui le differenze sono meno marcate, ma si trova in uno scenario, dominato dalla finanza e dalla folle politica dell’austerità che va combattuta, che queste distanze spinge ad allargare fortemente. Secondo il lavoro, difendendone la dignità e i diritti, sempre più sotto attacco. Non vogliamo una competizione al ribasso, basata sulla compressione dei redditi e dei diritti dei lavoratori. Vogliamo una competizione al rialzo, basata sull’innovazione, l’istruzione, la qualità, i diritti. Terzo la salvezza del ruolo del pubblico, che però va ripensato. Perché la domanda è se, oggi, il pubblico esprima livelli di effi- cienza e di efficacia adeguati. Ripensare il ruolo del pubblico significa partire dai beni comuni, come l’acqua, facendo partecipare davvero i cittadini, l’utenza, alla gestione, pretendendo efficienza. Perché abbiamo visto che le privatizzazioni di questi beni hanno fallito dappertutto, peggiorando le cose. Tra il vecchio pubblico e le privatizzazioni scriteriate va cercata, e trovata, un’altra strada. Quarto la partecipazione dei cittadini, che significa la democrazia. Il liberismo imperante porta avanti l’esproprio della partecipazione e della democrazia. Noi dobbiamo invece favorire, allargare la partecipazione. Altrimenti prevale il populismo, che non è democrazia ma che anzi è il suo peggior nemico. Dobbiamo valorizzare i corpi sociali intermedi, le forme di partecipazione dal basso. La strada è questa». Lei darà battaglia, l’11 ottobre, al congresso del Prc. «Sì, per scongiurare scelte sbagliate e irresponsabili. Perché responsabilità è sporcarsi le mani, cercando di attuare in concreto quello che si proclama. Io non debbo solo proclamare che la casa è un diritto, io debbo cercare di darla davvero, la casa. In concreto». A chi guarda? «Ai partiti, o almeno a chi nei partiti della sinistra condivide questa visione e questa impostazione, e non sono certo pochi. Ma guardo anche alle forze sociali nei territori, ai gruppi spontanei, a quel mondo oggi sparso che respira e pratica i valori di una sinistra moderna». È favorevole a una ricandidatura della Marini? «Ha, abbiamo lavorato bene. Lei è un ottimo punti di sintesi, non abbiamo nulla contro la sua ricandidatura. Anzi, credo che oggi sia la scelta migliore». La sinistra si rilancerà se ripartirà dal basso sentimenti e di ambizioni, pronti a battersi, a qualunque età, per un qualsiasi “posto” di rappresentanza purché retribuito. La sinistra del particolarismo, del localismo, senza ideali e senza idee, (che ha esaurito il suo radicamento nella società), non è più punto di riferimento per nessuno, non è più “degna” di alcuna rappresentanza. E non servono sicuramente gli appelli a fare quadrato, a fare squadra, a sostenere il meno peggio: le elezioni comunali di Perugia dovrebbero aver insegnato qualcosa. E non servono neppure i ciclici richiami al rimettersi insieme: le sommatorie che partono dai “ceti” alimentano speranze fugaci e ottengono risultati deludenti o fallimentari. Oggi è tempo di prendere atto umilmente dell’attuale stato di marginalità (colpevole) della sinistra. È tempo di pensare di meno alle prossime elezioni e di più alle prossime generazioni. È tempo di archiviare le liturgie e gli schematismi tipici dei partiti del secolo scorso (essendone diventati gli iconoclasti di “quella” storia) e, comunque, di smettere di “giocare al partito”. È tempo di by-passare gli approcci ideologici, sapendo che i nostalgici richiami “di sinistra” purtroppo fanno tristezza e cadono nel vuoto, che le persone ormai scelgono tra chi opera bene e chi no, che sono terminate le rendite di posizione e che la sinistra avrebbe bisogno, più che di una costituente, di un forte “ricostituente”. Invece, per chi se la sente, oggi è il tempo del dialogo senza pregiudizi, del lavoro infaticabile puntuale e costante, ricominciando da piccoli gruppi di ascolto, di proposta e di azione nelle città, nei quartieri, nelle periferie, nei paesi: un lavoro paziente e lento, incentrato sull’intransigenza morale e politica per provare a riconquistare la perduta credibilità. In battaglia L’assessore regionale Stefano Vinti, di Rifondazione comunista Vinti indica la linea e dà battaglia: «Sì alla ricandidatura della Marini» di GIUSEPPE CASTELLINI PERUGIA - Dà e darà battaglia Stefano Vinti, al congresso di Rifondazione comunista e non solo. Perché ritiene un grave errore, anzi «un suicidio politico, per l’irrilevanza che comporterebbe per un mondo importante e che dobbiamo rappresentare efficacemente, l’idea di andare alle elezioni regionali fuori dalla coalizione di centrosinistra». Un obiettivo che non sono pochi a perseguire nell’area della sinistra, oggi quantomai frastagliata. L’assessore regionale si pone così come federatore della sinistra che vuole stare nel centrosinistra, competendovi “armata” delle proprie proposte, e indica la presidente uscente della Regione, Catiuscia Marini, come la persona capace di portare a sintesi una coalizione di centrosinistra plurale ma organica. Assessore Vinti, si dice che stia scaldando i motori in vista della grande partita delle elezioni regionali. «Mi pare che la campagna elettorale, di fatto, sia già iniziata. E allora mi preparo». A che? «A far sì che al Governo della Regione non manchi l’apporto fondamentale della sinistra, apporto che c’è ininterrottamente dal 1991. Rifondazione comunista, in- I ceti «La nostra attenzione si centra sui lavoratori dipendenti, sulle piccole e medie imprese e sui pensionati. E dobbiamo avere 4 grandi obiettivi» sieme a Forza Italia, è l’unico partito che è rimasto da allora. Dobbiamo far sì che i nostri temi, i ceti che rappresentiamo, le battaglie che abbiamo fatto e che hanno portato risultati non vengano gettati al vento nel nome di uno “splendido”, e sterile, isolamento». L’INTERVENTO di GIGI BORI e FABIO FAINA rmai è certificato: la crisi è duratura, permanente, non ciclica e di breve durata come si era auspicato. Le conseguenze sono devastanti, spietate: alla precarietà del lavoro, dei giovani, delle famiglie, si aggiunge l’insorgere di una paura collettiva per un futuro senza speranze. È evidente che siamo immersi in una fase storica di ristrutturazione della società, a tutto vantaggio di un’esigua minoranza sempre più ricca, spregiudicata e potente. L’Italia, in particolare. ha un’aggravante drammatica: è un Paese inquinato. Un Paese il cui popolo (o, meglio, i cui popoli) persegue nella vocazione al servaggio; una società intrisa di comportamenti O amorali, che si legittima nella diffusa corruzione e, di conseguenza, in una classe dirigente corrotta. Del resto, Enrico Cuccia diceva che «l’unico modo di trattare col potere politico era quello di corromperlo». L’Italia è un Paese inquinato nell’economia, nella finanza, nell'ambiente, nelle istituzioni e pertanto alimenta ed afferma una democrazia inquinata. Il modello di riferimento è sempre più quello americano: programmi politici tra contendenti sempre più similari, partecipazione al voto sempre più risicata. A ciò si aggiunga la predilezione degli italiani (e delle italiane) per i populismi; perchè i populisti parlano con un linguaggio semplificatorio, semplificano le questioni, promettono cose che non sono in grado di mantenere. Tanto gli italiani (e le italiane) non chiedono mai il conto, non verificano le coerenze, non si indignano: piuttosto transigono, dimenticano, rimuovono, al massimo non vanno a votare. Finché gli italiani (e le italiane) non si emanciperanno moralmente, non saranno in grado di conquistarsi l’emancipazione politica. Ecco perché spesso dicono: tanto sono tutti uguali. Certo che venti anni di berlusconismo hanno contaminato la società italiana ed anche la sinistra. L’incoerenza, l’autoreferenzialità, l’assenza di coraggio, il clientelismo, la supponenza, l’arroganza, alla fine hanno prodotto una frattura insanabile tra la sinistra e il suo popolo. La rincorsa all’autolegittimazione, alla conquista di posizioni di rilievo, se possibile all’arricchimento personale, ha generato spesso dei “parvenu” della politica pieni di ri- Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria POLITICA NEI PARTITI umbria Elezioni provinciali, le donne del Pd bacchettano i colleghi IN REGIONE Cirignoni lascia la Lega Nord e va nel Misto Isidori e Fiorucci: noi penalizzate Leonelli: la sinistra del partito sbaglia di LUCIO FONTANA PERUGIA - Le candidature per le elezioni provinciali del 12 ottobre non fanno sorridere le donne di casa Pd, anzi le fanno proprio arrabbiare. La rappresentanza di genere cede il passo: due candidate donna su dodici in provincia di Terni e stessa cifra nel Perugino. E così le responsabili Donne del Pd di Perugia e Terni, Stefania Fiorucci e Roberta Isidori, vanno all’attacco e mettono sotto accusa il criterio di scelta dei candidati messo in campo dai dirigenti del loro partito: «La scelta effettuata stride non soltanto con i principi fondanti del Pd, tra cui, per l’appunto quello della parità di genere, a tutti i livelli, ma anche con quanto sta accadendo in segreteria nazionale del Pd ed al Governo, dove la scelta del segretario - premier Renzi - dichiarano - è stata invece finalmente quella di investire sulle donne, non per un’esigenza di “immagine”, ma affidando loro ruoli di grande responsabilità». La chiusura di Fiorucci, non lascia spazio a dubbi circa lo stato d’animo delle donne Pd: «L’augurio che facciamo al Pd come Democratiche è che al più presto non ci siano più ragioni per rivendicare - conclude - il riconoscimento del- la pari dignità della Conferenza rispetto agli organismi di partito, così come stabilito dallo Statuto, e, ovviamente, il rispetto dei ruoli politici, ma che questi aspetti entrino finalmente a far parte della nostra cultura politica». E ora, tutti gli occhi sono puntati sulla legge elettorale in discussione in consiglio regionale per vedere se verrà introdotta oppure no la preferenza di genere. Nel frattempo, il segretario regionale Leonelli fa sapere che non parteciperà alla festa organizzata a Casa del Diavolo (da oggi a domenica) dall’area BersaniCuperlo. Il motivo? La cosiddetta segreteria “ombra” messa in piedi dalla minoranza: «Dal programma La polemica Una giovane iscritta al Par tito democratico dell’iniziativa si evince un’organizzazione dei lavori che duplica, di fatto, la discussione in corso negli organismi del Pd dell’Umbria. Mi riferisco, tra l’altro, all’articolazione della discussione, all’interno della festa, in forum, che rischiano di apparire strutture sovrapposte e quasi “ombra” rispetto ai dipartimenti del Pd, in particolare al Dipartimento Economia e al Dipartimento Lavoro». Leonelli, in chiusura, richiama tutti alla correttezza: «Nei tanti anni in cui sono stato minoranza all’interno del Pd non mi sono mai sognato di svolgere il dibattito programmatico al di fuori dei luoghi a disposizione nel partito o di non conformarmi alle scelte della maggioranza». Insomma, un messaggio interno ai naviganti. IL CORSIVO Va in scena il Beautiful democrat lettori democrat, tutti in poltrona: il casting è terminato e le riprese, a un paio di mesi dalle Regionali, sbarcano sulle pagine dei giornali. Siamo alla milionesima puntata, ma la trama ha sempre un sapore di inebriante novità. E allora ecco a voi l’aitante e impomatato segretario regionale Leonelli nelle vesti di Ridge e la corrucciata e spaccacuori Brooke in quelle della presidente Marini (che però non vede la serie, ma si cimenta con l’ultima fatica saggistica dell’economista Thomas Piketty, e dunque ci scuserà). Tutti si domandano: quando covoleranno a nozze (formale rican- E 5 didatura della presidente Marini)? E chi accompagnerà la coppia all’altare (candidatura e doppio ruolo dello stesso segretario regionale e di tutti gli altri partecipanti per non parlare degli invitati che confluiranno in quella civica di appoggio)? Tutti sospirano e fanno pronostici. E chi porta i confetti? Chissà. E poi spunta l’ombra del sondaggio (poteva mancare?) per scegliere location e testimoni. Brivido. Leonelli-Ridge smentisce: «Sondaggio, ma de che?». Titolo della prossima puntata: la sparizione delle fedi nunziali. Non perdetevela. P. P. BUR. PERUGIA - La bandiera padana in terra umbra viene ammainata. Il primo consigliere regionale della Lega Nord eletto nella nostra regione, Gianluca Cirignoni, ha deciso di lasciare il partito guidato da Matteo Salvini e di passare al Gruppo misto di palazzo Cesaroni. Quello di Cirignoni è un addio al veleno, tanto che afferma di non riconoscersi più più in un partito «che dall’avvento della segreteria Maroni in poi, si è progressivamente trasformata in un partito lombardo, incoerente e schizofrenico, con l’attuale segretario la cui massima aspirazione è quella di fare il sindaco di Milano. Non sentendomi “di casa” in qualsiasi altro partito o movimento italiano - continua Cirignoni - ho comunicato al presidente del consiglio regionale la mia decisione di aderire al gruppo misto». Cirignoni assicura poi che il suo impegno proseguirà solo a livello regionale e locale: «Nell’interesse dell’Umbria e degli umbri che meritano di affrancarsi da quarant’anni di “dittatura comunista” che ha creato un ingiusto e inefficiente “stipendificio”». A chiudere, una mano tesa ai movimenti indipendentisti «che lottano democraticamente per liberarsi dal doppio giogo di Roma e Bruxelles». La replica del senatore e commissario nazionale della Lega Nord Umbria, Stefano Candiani, è bruciante: «In Umbria la Lega cresce e andrà avanti anche senza Cirignoni che è uscito dal movimento abbagliato dalle promesse di posti fattegli da altri partiti». Rottura, senza appello. Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria 6 Redazione Tel. 075 529111 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it perugia LA CITTÀ CHE CAMBIA INCOGNITE E SVILUPPO Rebus S. Bevignate tra rimpalli e contraddizioni Barelli: «Aspettiamo la Regione». Le imprese pensano al risarcimento. Le lettere di Palazzo Donini. Gli scenari di ANDREA LUCCIOLI PERUGIA - “Hanno tutti ragione” è il titolo del libro di Paolo Sorrentino da cui il regista ha preso poi lo spunto per il capolavoro cinematografico de “La grande bellezza”. E la frase, a ben guardare, sembra calzare a pennello per la “grana” del collegio univeristario di San Bevignate: hanno tutti ragione. O quasi. Nel vorticoso rimpallo di responsabilità degli ultimi giorni, tra contraddizioni da campagna elettorale e lunghissimi silenzi, arriva così il momento di mettere a fuoco alcuni punti e cercare di capire come sta realmente la questione. Prologo. Siamo nei primi mesi di quest’anno: scoppia l’affare San Bevignate. Progetto “vecchio” di anni ma di cui si scopre l’esistenza solo ad inizio del cantiere. Dopo settimane di battaglie, fiaccolate con coda polemica, la raccolta di oltre 1.200 firme e una “rivolta” cittadina guidata dall’allora presidente di Italia Nostra, l’avvocato Urbano Barelli (che ai tempi chiese un atto scritto al Comune che bloccasse definitivamente i lavori), il progetto dello studentato Adisu di San Bevignate riceve lo stop dei giudici amministrativi del Tar: le autorizzazioni paesaggistiche rilasciate in passato sono ormai scadute. Questo, per la precisione, accadeva a maggio. Silenzio post elettorale. Causa elezioni amministrative e assestamenti vari (tra cui l’approdo proprio del battagliero Barelli nella stanza dei bottoni del Comune di Perugia di cui ora è vicesindaco), sul collegio Adisu di San Bevignate è calato il sipario. Qualcuno, in realtà, ha conti- nuato a lavorarci su. Con un appalto assegnato, un consorzio di imprese in attesa di riprendere i lavori e un progetto che già aveva ricevuto tutti i nulla osta del caso ed era quindi formalmente “legittimo”, l’Adisu a giugno non ha fatto altro che ripresentare i faldoni con le richieste per riottenere l’autorizzazione paesag- Il blocco La nuova autorizzazione è ferma da giugno sulle scrivanie di Direzione e Sovrintendenza ai Beni culturali gistica. Via libera che è in capo alla Regione, ma l’Ente di piazza Italia, prima di dare l’ok, deve ricevere il parere obbligatorio e vincolante della Sovrintendenza e della Direzione dei Beni culturali dell’Umbria che devono dire se l’area del cantiere è sottoposta ad un eventuale vincolo o meno. Parere obbligatorio e che, come si ricorderà, in passato era stato già risolto: a San Bevignate si può costruire. Nessuna risposta. Dal momento della presentazione delle istanze dell’Adisu alla Sovrintendenza sono passati più di 60 giorni (45+15): ovvero i termini amministrativi entro i quali i tecnici dei beni culturali avrebbero dovuto rispondere. Ed è qui che al momento la partita si è arenata. Senza parere, infatti, non si va avanti. Gli scenari. La Soprintendenza ha due possibilità. Confermare quanto già deciso e dare l’ok al progetto, oppure apporre un vincolo sull’area. Una scelta, quest’ultima, che dovrebbe essere motivata, visto che in passato i tecnici non avevano riscontrato nessun impedimento. Empasse. Di fronte a questo stallo, e viste le nuove proteste che dal web si sono mosse (annunciata una nuova fiaccolata il 9 ottobre), la giunta regionale lunedì ha deciso di stringere i tempi e risolvere la questione su cui pendono due spade di Damocle: i 12 milioni di finanziamento ministeriale vincolati al progetto dello studentato che devono essere investiti o altrimenti torneranno nella Capitale e le legittime richieste delle imprese vincitrici dell’appalto che hanno già messo in moto il proprio legale. Palazzo Donini invierà oggi due lettere: la prima al ministero per i Beni culturali e la seconda al Comune di Perugia. Al ministro Dario Franceschini la Regione chiederà un intendimento chiaro e ufficiale su San Bevignate, cercando di premere sull’acceleratore e ricevere finalmente un segnale dalla Sovrintendenza. Al Comune, invece, Palazzo Donini chiederà lumi specifici: siete ancora d’accordo sul progetto che avete previsto con’apposita variante, oppure intendete intervenire sul Piano regolatore per modificare la previsione vigente che prevede nell’area uno studentato universitario? Si attendono risposte. Questione legale. Il consorzio delle imprese che si è aggiudicato l’appalto per il collegio Adisu ha già messo in mano la questione al proprio legale che ieri abbiamo contattato telefonicamente. L’avvocato Mario Busiri Vici ha spiegato la linea delle aziende: l’interesse è quello di portare a termine il cantiere, un’azione legale è solo l’extrema ratio. In caso di mancato rilascio della nuova autorizzazione, il consorzio di imprese si rivolgerà direttamente al Tar. In ultima ipotesi, ovvero in caso di uno stop definitivo al progetto, le imprese chiederanno un risarcimento danni alle Istituzioni visto L’ingresso del cantiere, fermo, per la costruzione del collegio universitario da 120 posti letto dell’Adisu che l’affidamento dei lavori si è completato nella più totale regolarità. Chi paga? Nel caso di uno stop definitivo al progetto, si aprirebbe un contenzioso legale simile ad un ginepraio. L’appalto è stato affidato dall’Adisu che è un’agenzia della Regione. Ma in caso di uno stop da parte della Sovrintendenza la stessa Regione si muoverebbe in autotutela chiamando in casa i tecnici dei Beni culturali. Nel caso in cui il Comune imponesse lo stop con una variante, la palla passerebbe poi di nuovo di mano. Pane per gli avvocati. Parla Barelli. Ieri mattina, intercettato in quel di Palazzo dei Priori, il vicesindaco Urbano Barelli, ha spiegato la posizione del Comune: «Attendiamo gli atti dalla Regione perchè la competenza è la loro. Nel frattempo noi stiamo continuando a lavorare, confrontandoci con i soggetti interessati, per cercare una soluzione». “Piano b” cercasi. Cosa accadrà? In caso di un ok al progetto da parte della Sovrintendenza, anche la Regione confermerà la sua autorizzazione paesaggistica e se non interverrà un atto specifico del Comune, il collegio Adisu si farà. Chi avrà ragione? In Consiglio gli emendamenti alle linee di mandato del sindaco Romizi: le richieste dei consiglieri PERUGIA - Il consiglio comunale ha dedicato la seduta di ieri mattina all’illustrazione dei 28 emendamenti presentati dai consiglieri alle linee programmatiche di mandato del sindaco Romizi. L’iter prevede che tali emendamenti non vengano votati ma sarà lo stesso Romizi ad indicare quali proposte saranno accolte ed aggiunte al documento. Tra le proposte presentate, ci sono i cinque emendamenti del capogruppo del M5S, Cristina Rosetti. Il primo di questi riguarda le modifiche al modello organizzativo del Comune per una maggiore partecipazione dei cittadini ai processi decisionali. Poi spazio ad emendamenti in tema sanitario, azioni per la riqualificazione urbana, progressiva eliminazione delle discariche e un rinnovato impegno in tema di acqua pubblica. Il consigliere del gruppo misto Sergio De Vincenzi, invece, ha proposto un emendamento per individuare alcune priorità in tema di famiglia. Il capogruppo del Pd, Diego Men- caroni, ha presentato 13 emendamenti alle linee programmatiche del sindaco, tra questi uno relativo alla sicurezza in cui il consigliere chiede di replicare esperienze di associazionismo civico per combattere il degrado e la criminalità, come accaduto in via della Viola, Corso Cavour e Borgo Sant’Antonio. Il consigliere Pd Tommaso Bori, invece, ha chiesto di aggiungere di inserire il Lilli tra i contenitori del centro da recuperare e attivare la riqualificazione di piazza Grimana. Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria perugia 7 Mercato coperto, vertice in Regione C’è l’intesa di massima Ma per i soldi serve il piano COMMISSIONE SPENDING REVIEW Writers Contributi assistenza I costi delle navette 1 2 3 I vandali della bomboletta costano al Comune qualcosa come 40 mila euro Il Comune spende 120mila euro per aiutare i cittadini con un Isee basso che chiedono aiuti Un’ora di funzionamento dell’impianto Minimetrò costa circa 1.500 euro Le spese di Palazzo dei Priori al setaccio Alle associazioni locali sostegni alle attività per 43mila euro PERUGIA - Ancora commissione spending review, ancora numeri. Ieri pomeriggio si è riunita nuovamente la commissione coordinata dall’assessore Francesco Calabrese: diverse le questioni analizzate e gli spunti emersi durante l’incontro. Spulciando tra le spese di Palazzo dei Priori è così emerso che per il 2014 sono stati stanziati 43mila euro di contributi che le ex Circoscrizioni hanno dato alle associazioni territoriali per le loro attività. Il dirigente del settore Centro storico, Carmen Leombruni, ha invece spiegato che quest’anno serviranno circa 40mila euro per l’eliminazione delle scritte sui muri fatte dai vandali della bomboletta spray. In passato, è stato detto, il Comune è arrivato a pendere anche 70mila euro per la rimozione risulta, c’è una lunga fila davanti agli uffici di Palazzo dei Priori. Il Comune, è stato detto, ha messo in bilancio 120mila euro per questi contributi alle persone in difficoltà. Il dirigente del settore ha evidenziato la necessità di una riflessione su questo genere di indelle scritte. In totale, ha detto terventi, stesso pensiero dell’asLeombruni, in un anno vengono sessore Calabrese che ha paventaeffettuati oltre 200 interventi di ri- to il rischio di un’eccessiva dipulitura. Solo in un caso il Comu- spersione degli interventi. Lo ne è riuscito a pizzicare gli scorso anno, comunque, le autori delle scritte gradomande sono state zie all’utilizzo delle 801 per un totale di telecamere: era il 1.029 beneficiari, settembre di due mentre nel 2012 i anni fa e nei guai beneficiari furofinirono due 15enno È la media ni. 816. Durante la giornaliera Il dirigente del commissione, indei passeggeri settore Movimento fine, si è parlato trasportati amministrativo, inanche di Minimedal Minimetrò vece, ha fatto il punto trò. Il dirigente del sui cosiddetti “contributi settore trasporti, Leoall’assistenza”. Si tratta di nardo Naldini, ha spiegato piccole somme che il Comune che ogni ora di funzionamento corrisponde ha chi ha un Isee bas- delle navette argentate costa so e si presenta agli uffici comu- 1.500 euro. I passeggei, invece, nali. Piccoli contributi che vanno sono in calo: circa 7mila al giorno, dai 50 ai 100 euro per cui, a quanto cifra inferiore rispetto al 2012. 7mila PERUGIA - I tempi per il bando relativo alla gestione dell’intero complesso non sono ancora stati definiti, ma il percorso è delineato e a quanto pare c’è anche un’intesa di massima tra tutte le Istituzioni coinvolte. Mercato coperto, nuovo atto. Ieri mattina in Regione si è svolto un vertice sul recupero della struttura cui ha partecipato, tra gli altri, anche l’assessore comunale con delega al Marketing, Michele Fioroni e il dirigente regionale Lucio Caporizzi. «Il tavolo di lavoro si è riunito per individuare un percorso che porti ad una soluzione condivisa sul futuro del Mercato - ha spiegato Fioroni - Durante il confronto è emerso anche l’interesse della Regione a sbloccare la situazione. C’è stata la massima disponibilità da parte di tutti». Dal canto suo, comunque, la Regione ha ribadito quanto già emerso nelle scorse settimane: serve un progetto dettagliato, altrimenti niente finanziamento. Segnali che sembrano essere comunque positivi e che mirano ad accelerare su un progetto che da tempo giace nei cassetti e che è una priorità per l’Amministrazione Romizi. «Abbiamo attivato anche un altro tavolo, questa volta con gli operatori commerciali del Mercato coperto. L’intenzione è quella di cercare di tutelare gli interessi di tutti ed individuare le soluzioni migliori - ha continuato l’assessore - vanno messi insieme molteplici interessi con una priorità all’aspetto pubblico. Ma questo non significa che l’Amministrazione non sarà al fianco dei commercianti, anzi». Fioroni ha infatti spiegato che sono allo studio alcune soluzioni “salvagente” per i commercianti che attualmente lavorano tra i banchi del Mercato. Tra queste si segnala la possibilità di una ricollocazione di alcuni esercizi commerciali attivi al Mercato coperto direttamente in altre location del centro storico, magari grazie ad agevolazioni e un sostegno diretto del Comune che sarebbe intenzionato a mettere a disposizioni degli spazi appositi. «La ricollocazione dei negozi è solo una delle soluzioni allo studio - ha pro- seguito Fioroni - torneremo ad incontrarci ancora per definire meglio i dettagli. Si tratta di un progetto che vogliamo partecipare con tutti e quindi siamo aperti a tutte le soluzioni». Ma qual è l’idea di fondo dietro al nuovo mercato coperto? «Stiamo elaborando un bando per la gestione complessiva della struttura che segua alcune linee guida». E la direzione è presto detta: il mantenimento di una forma di mercato a cui aggiungere degli spazi dedicati alla ristorazione e altre situazioni commerciali capaci di richiamare i peru- « Aperto un tavolo con gli operatori del Mercato coperto, possibile un collocamento in altre strutture del centro » Michele Fioroni, assessore gini all’interno della struttura. Un mix che unisca servizi ai residenti a forme di attrattività turistica. L’operazione non è semplice. È ancora in pista l’ipotesi Eataly? «Resta una delle possibilità all’interno di un contenitore complessivo per cui noi ci preoccupiamo soprattutto di individuare un soggetto gestore», ha detto Fioroni. Sul piatto ci sono oltre sei milioni di euro da investire: cinque milioni provengono direttamente dalla Regione, poi c’è un altro milione e 300mila euro che fa parte del pacchetto di risorse cofinanziate tra Comune e Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. I tempi? C’è chi parla di un mese, chi di qualcosa di più. Fioroni non si sbilancia: «Abbiamo bisogno ancora di diversi confronti prima di una decisione definitiva». A. LUC. SERVIZIO NECROLOGI 075 395041 E’ mancata all'affetto dei suoi cari all'età di anni 81 VERA BELLA in MICCIO Ne danno il triste annuncio il marito Mario, i figli Fabrizio e Patrizia, la nuora Cristina, il genero Maurizio, i nipoti Elisa, Laura, Roberto e Stefano, la sorella ed i parenti tutti. San Marco, 24 Settembre 2014 I funerali avranno luogo oggi mercoledì alle ore 15,30 nella Chiesa Parrocchiale di San Marco. Dopo le esequie la cara salma verrà tumulata nel Cimitero locale. NON FIORI MA OFFERTE ALL'A.U.C.C. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta Ciao nonna VERA I tuoi adorati nipoti Elisa, Laura, Roberto, Stafano San Marco, 24 Settembre 2014 075 395043 Ieri è mancato all’affetto dei suoi E’ scomparsa all' età di anni 78 E’ mancata all’affetto dei suoi cari all'età di anni 79 VITTORIA RADICCHI FUCELLI ORNELLA BARDELLONI ANGIOLO SINIBALDI Ved. PESARESI Ne danno il triste annuncio i figli Ivo, Roberta e Francesco, le nuore Teresa e Cristiana, i nipoti Marco, Federico, Chiara, Andrea e Alessia, le sorelle Beatrice, Fabiola ed i parenti tutti. Ne danno il triste annuncio i figli Lorena e Fausto con Giorgio, Daniela, Edoardo, Ludovica ed i parenti tutti. Ne danno il triste annuncio la moglie Adreana, il figlio Feliciano, le nepoti Angela, Costanza ed i parenti tutti. Villa Pitignano, 24 Settembre 2014 I funerali avranno luogo oggi Mercoledì alle ore 10,30 nella Chiesa Parrocchiale di Villa Pitignano (Alta). Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel cimitero di Ponte Felcino. NON FIORI MA OFFERTE ALL'ASSOCIAZIONE "CON NOI" ONLUS ASSISI Montelaguardia, 24 Settembre 2014 Perugia, 24 Settembre 2014 I funerali avranno luogo oggi Mercoledì alle ore 15,00 nella Chiesa Parrocchiale Santa Maria Madre della Chiesa in Montelaguardia. Dopo il rito funebre la cara salma sarà tumulata nel Cimitero di Ponte Felcino. I funerali avranno luogo oggi Mercoledì alle ore 15,30 nella Chiesa Parrocchiale di San Filippo Neri in via dei Priori. Dopo il rito funebre la cara salma verrà tumulata nel Cimitero di Papiano. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto al caro estinto Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 529111 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it todi-deruta-marsciano 15 Appy Days sul Colle, quando l’informatica va a braccetto con la salute Da domani fino a domenica, a Todi, la kermesse nazionale dedicata interamente al mondo delle “app”. Focus particolare sulla Sanità TODI - Al primo grande evento italiano dedicato alle applicazioni per dispositivi mobili arrivano anche le app che migliorano la salute. La kermesse Todi Appy Days, che si terrà a Todi da domani a domenica, richiamerà infatti l’attenzione sul mondo delle app, dalle più frivole alle più utili, da quelle che hanno cambiato la vita di molti, a quelle che potrebbero invece salvarla. È il caso delle applicazioni per la salute, capaci di contare passi e calorie o di favorire lo scambio di informazioni, come nel caso di Doctor Chat, la prima app che mette in rete i medici di tutto il mondo. A presentarla durante Todi Appy Days sarà l’ideatore Francesco Cupido che parlerà al pubblico domani alle ore 15, nella sala del Consiglio. Prima app a essere creata e sviluppata dai medici e per i medici, Doctor Chat mette in rete anche professionalità sanitarie come paramedici e farmacisti, permettendo loro di scambiarsi, fra l’altro, idee, referti, pareri e consigli. Sarà, invece, presentato venerdì alle 11, nella sala delle Ceramiche del museo Pinacoteca, DoctorOffice 3, l’innovativo software con tutte le funzionalità necessarie per la gestione completa di un ambulatorio o di un poliambulatorio medico on the road. Le possibilità di personalizzazione sono, infatti, state studiate ad hoc, in modo che ogni medico specialista o operatore sanitario possa avere il suo DoctorOffice 3 con le proprie preferenze: farmaci, diagnosi, procedure diagnostiche strumentali e molto altro ancora. Ad app e salute saranno dedicati altri importanti appuntamenti di Todi Appy Days. Fra questi, Sani- tApp: le applicazioni mobili al servizio del sistema sanitario e progetto Virgilius - piattaforma integrata per il supporto alla mobilità delle persone anziane che verrà testata all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia proprio durante i giorni di Todi Appy Days. E per rendere più facili gli spostamenti e permettere di partecipare all’evento anche a chi non ha un proprio mezzo di trasporto, gli organizzatori hanno attivato un servizio navetta gratuito con partenza dall’autostazione di piazza Partigiani, a Perugia. Da giovedì a sabato è prevista una doppia partenza la mattina, alle 9, e il pomeriggio, alle 14. Doppia possibilità anche per il ritorno: gli autobus partiranno da Todi, alle 18 e alle 24. Domenica la partenza da Perugia è prevista alle 9 mentre il ritorno da Todi è in programma La presentazione di Appy Days alle 18.30. Per ridurre eventuali disagi e permettere all’organizzazione di fornire un servizio adeguato, è obbligatorio effettuare la prenotazione online delle corse. La kermesse è promossa dal Comune di Todi e organizzata dall’agenzia Sedicieventi con il patrocinio di Regione, Camera di commercio di Perugia, Università per stranieri di Perugia e Università degli studi di Perugia - Dipartimento di Matematica e Informatica e con il sostegno delle associazioni di categoria del territorio e di numerosi altri soggetti del settore. MARSCIANO Polemica infinita sulle vinacce, la vicenda al vaglio della Regione ISABELLA ZAFFARAMI Prete sotto accusa, la parrocchia lo difende Pian San Martino, la comunità scrive a sostegno di don Darek: non è un aggressore, ma una brava persona TODI - Il consiglio pastorale e i catechisti di Pian di San Martino esprimono solidarietà al sacerdote accusato di aver aggredito un parrocchiano. Una vicenda che, nei giorni scorsi, ha fatto molto parlare in città, ma che rischia di rivelarsi una bolla di sapone visto anche che, a quanto pare, l’uomo che ha dichiarato di essere stato aggredi- to dal religioso, avrebbe alla fine deciso di ritirare la denuncia. «La comunità parrocchiale di Pian di San Martino desidera esprimere vicinanza e solidarietà al proprio parroco don Darek - si legge in una nota firmata anche dai catechisti della frazione -. Tale volontà nasce, con rammarico, a margine delle vicende riportate in questi giorni sulla stampa loca- le. Premesso che non è nostra intenzione entrare in alcun modo in vicende che seguiranno il loro corso naturale, riteniamo tuttavia doveroso sottolineare come in questi due anni il rapporto tra don Darek e la comunità tutta sia stato caratterizzato da totale disponibilità, responsabilità e apertura nel rispetto della missione a lui affidata». OPERAZIONE DEI CARABINIERI Maxi-furti di rame e metalli nel Derutese, obbligo di dimora per due giovani rumeni coinvolti DERUTA - I carabinieri di Deruta hanno chiesto ed ottenuto dall’autorità giudiziaria un provvedimento restrittivo nei confronti di due operai ventottenni rumeni, domiciliati a Gualdo Cattaneo. I due, già conosciuti alle forze dell’ordine, sembra siano coinvolti in un ingente furto di rame e ottone perpetrato ai danni di una ditta del luogo all’inizio dell’anno. A seguito di quel furto e di altri episodi, gli uomini dell'Arma hanno intrapreso una serie di indagini incrociate per mezzo delle quali sono giunti ad individuare i due soggetti. Questi avevano lasciato sul luogo del furto alcune tracce che sono servite a risalire alla loro identità. Negli ultimi tempi il Comando compagnia carabinieri di Todi, ha prodotto un’intensa attività investigativa per contrastare i furti di materiale ferroso ed in particolar modo di rame nella media valle del Tevere. Il rame viene chiamato “oro rosso” perché sembra abbia un alto valore sul mercato e per questo motivo i furti di tale metallo si sono intensificati, tanto che i malviventi hanno preso di mira anche i cimiteri. Questo furto relativo all’indagine dei carabinieri di Deruta ammontava a 10 quintali di materiale. Solo alla fine dello scorso anno i militari dell’Arma avevano denunciato un ventinovenne di Perugia per appropriazione indebita aggravata e un uomo di 66 anni per ricettazione, a seguito di un furto di 2 quintali del prezioso metallo. Per il recente fermo, invece, il giudice ha disposto nei confronti dei due rumeni la misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, Gualdo Cattaneo, con il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione in orario notturno. MAURO BRANDA Panorama di Todi, con il Duomo «A don Darek - prosegue la nota della comunità parrocchiale locale - riconosciamo l’autorevolezza morale e uno spirito conciliante, grazie al quale ha saputo sin qui guidare la parrocchia di San Martino primo Papa. Ci auguriamo - conclude il documento in questione - che tale spiacevole episodio sia superato da un senso di ritrovata partecipazione che vada al di là di ogni campanilismo e affermi il principio della fraternità, della comprensione e della pacifica convivenza». I fatti al centro della vicenda risalgono alla scorsa settimana quando, in occasione dei 25 anni del circolo di Cecanibbi, il presidente del circolo stesso ha fatto recitare il rosario in chiesa. Finito il rosario, il presidente del circolo è andato in sagrestia a prendere delle cose e a qual punto si sarebbe visto aggredire, prima verbalmente e poi fisicamente, dal sacerdote, a quanto pare arrabbiato perché il rosario sarebbe stato detto in chiesa senza che lui ne fosse effettivamente a conoscenza. Da qui la denuncia che, comunque, sembrerebbe sia stata in seguito ritirata. La zona del Cerro di Marsciano MARSCIANO - La questione vinacce finisce in consiglio regionale. Nella seduta di ieri infatti il consigliere Psi Massimo Buconi ha rilevato come la discussione si stia spostando sulla realizzazione dell’impianto definitivo, «e mi risulta che il Comune ha già presentato una proposta di variante al Prg per non rendere fattibile l’installazione di industrie considerate insalubri. Chiedo che la giunta regionale - ha aggiunto Buconi - si impegni a sostenere le iniziative del Comune e a promuovere ogni utile azione politico-istituzionale affinché non si realizzi il previsto stoccaggio e, se necessario, a rivedere la normativa regionale. Propongo anche di attivare un tavolo di confronto». All’interrogazione ha risposto l'assessore Silvano Rometti, che ha rilevato come «purtroppo si tratta di un impianto che per la sua tipologia non è sottoposto a valutazione di impatto ambientale. Ritengo - ha aggiunto Rometti - che, come diceva il consigliere Buconi, all’interno delle prescrizioni poteva essere prevista una copertura fissa. Stiamo valutando la proposta del consigliere Buconi. Cercheremo di verificare la possibilità di precisare meglio le norme che definiscono questo tipo di autorizzazioni. La Regione sarà vicina all’amministrazione per gli aspetti urbanistici di destinazione dell’area per poter gestire al meglio questa situazione». Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria ACCIAIERIA AL BIVIO Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 [email protected] www.giornaledellumbria.it A terni 19 ncora una “maratona” al ministero dello Sviluppo economico sulla verten- za Ast. L’incontro, convocato per ieri mattina alle 9 si è protratto per tutta la giornata fino a circa le 19.30. Una intera giornata di discussione, a quanto sembra più generale e “politica” che nei dettagli tecnico-economici veri e propri (di cui comunque si è parlato di nuovo), fra la ministra Guidi - per la verità presente a intermittenza, visto che era impegnata contestualmente in un altro “pesante” tavolo siderurgico, quello dell’Ilva di Taranto -, i vertici dell’Ast, a cominciare dall’ad Lucia Morselli, i rappresentanti dei sindacati nazionali e territoriali dei metalmeccanici, la governatrice dell’Umbria e il sindaco di Terni. CAMERE SEPARATE Va detto subito che, alla fine del summit, i rappresentanti sindacali, raggiunti telefonicamente, si sono mostrati poco loquaci, forse consapevoli della delicatezza del passaggio, pur confermando, con diverse sfumature, che la discussione avrebbe fatto registrare qualche timida apertura generale da parte aziendale rispetto alle rigidità finora mostrate sul piano originale di Tk. E va detto anche che, per diverse ore, in realtà sono andati in scena diversi incontri separati (più o meno informali), prima tra Governo e azienda, poi tra questi e i sindacati nazionali e, infine, coinvolgendo i rappresentanti sindacali territoriali. TIMIDO SPIRAGLIO Da quanto risulta, la ministra avrebbe spinto affinchè l’azienda si mostrasse più malleabile, auspicando concretamente che in pochi giorni si potesse arrivare a creare le condizioni per una mediazione vera e, dunque, per un accordo che - secondo alcune indiscrezioni - la Guidi avrebbe voluto cominciare a tracciare già ieri sera. Al di là di questo, in effetti, il management si sarebbe detto disponibile a discutere nel dettaglio del piano, considerando eventuali variabili sui tagli occupazionali, su alcune revisioni impiantistiche e su alcune strategie sia produttive che commerciali. Una piccola luce che dovrà essere messa realmente alla prova quando, ancora domani al Mise, le parti si rivedranno per affrontare il confronto vero sui numeri e sui dettagli. Uno stato dell’arte che viene confermato in poche, prudenti parole anche dal consueto bollettino sindacale alla fine del summit: «Si è tenuto l’incontro tecnico di approfondimento e di aggiornamento tra organizzazioni sindacali e azienda, inerenti le strategie industriali future di ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni. Le organizzazioni sindacali ancora una volta, in maniera responsabile, hanno sottolineato i punti strategici che debbono contraddistinguere un piano che garantisca il mantenimento e lo sviluppo industriale del Gruppo Ast. L’azienda, dopo un primo momento in cui ha ribadito i propri intendimenti, ha dato la disponibilità ad entrare nel merito dell’assetto societario, delle strategie commerciali e degli investimenti. Un nuovo incontro tecnico della trattativa è stato fissato per il giorno 25 settembre, sempre al Mise, per chiarire ulteriormente gli aspetti sopracitati in maniera costruttiva». E sono proprio quelle due paroline magi- Una veduta dall’alto dell’acciaieria di Terni Tk “apre” uno spiraglio Il ministro: accordo presto Domani nuovo incontro al Mise, si entra nel dettaglio del piano Ast: si punta a una revisione dell’attuale proposta Il ministro Federica Guidi che, “disponibilità” e “costruttiva”, che fanno sperare in un pur stretto sentiero di effettiva trattativa che possa condurre ad un punto di caduta accettabile. Secondo quanto sussurra un segretario sindacale territoriale, l’azienda dovrebbe già domani, nero su bianco, mettere mano ad una qualche revisione del piano originario, tale da assicurare investimenti, strategie e, dunque, una decisa attenuazione degli esuberi prospettati (550 come noto). Da verificare, nel momento della possibile “stretta”, anche il reale atteggiamento da parte governativa. IL TEAM COMMERCIALE Intanto, nelle ore scorse, è stato comunicato dall’azienda alle organizzazioni sindacali l’organigramma (in parte nuovo) relativo alla direzione commerciale e marketing dello stabilimento di viale Brin. Alla “testa” della direzione stessa, il tedesco Schlueter, a conferma della dichiarata volontà della multinazionale di avocare direttamente a sè la nuova organizzazione del comparto commerciale. L’ufficio “Marketing e supporto commerciale” sarà invece diretto da Vicentini. Quello della “Gestione clienti « L’azienda ha dato la disponibilità ad entrare nel merito dell’assetto societario Le organizzazioni sindacali territoriali dei metalmeccanici » globali” sarà sotto la guida di Ugolotti, mentre la “Gestione delle vendite nazionali” cadrà sotto la supervisione di Fontana. Questi tre uffici, come detto, saranno subordinati alla direzione del suddetto manager tedesco. Ciascun ufficio poi ha sotto di sè altre divisioni settoriali. DE SIO E M5S «Pur mantenendo la compattezza istituzionale - afferma in una nota il consigliere regionale di FdI-An, De Sio - attraverso il massimo senso di responsabilità e senza alimentare polemiche, noi alla logica del “tutti uguali“ non ci stiamo, per convinzione, orgoglio e verità storica dei fatti, presenti e passati: le responsabilità sulla vertenza Ast non sono di tutta la politica o di tutto il sindacato, ma di partiti e maggioranze con attori ben individuabili, che dovranno eventualmente rispondere delle proprie azioni. Senza coinvolgere Fratelli d’Italia - Alleanza nazionale, che pensa e agisce da anni in maniera diversa. Avevamo chiesto che anche visivamente il presidio di Roma servisse a far sentire la presenza fianco a fianco dei leader di partito per lanciare un segnale chiaro al governo ed alla multinazionale, tanto che qualcuno ci invitò persino ad evitare strumentalizzazioni che abbiamo rispedito ai mittenti. Non avrebbe forse cambiato la natura delle cose, ma era pure quella un’assunzione di responsabilità che non c’è stata e che forse denunciava già qualche imbarazzo. Ecco perché, come FdI non solo non ci sentiamo di condividere con altri atteggiamenti elusivi sul tema, ma continuiamo a tenere alta l’attenzione a livello locale e nazionale dove la nostra leader Giorgia Meloni non ha mancato, anche nel discorso di chiusura della festa di Atreju, tenutasi a Roma nella giornata di domenica, di menzionare le acciaierie di Terni, chiedendo al governo di invertire la rotta in merito ad una politica industriale autolesionista e distruttiva. Occorre essere realisti e consapevoli la situazione sul futuro delle acciaierie di Terni è drammatica, frutto dell’incapacità dell’Italia di svolgere un ruolo al tavolo dell’Unione europea, avendo scelto di difendere la sopravvivenza delle residue quote mercato dell’inox continentale, scaricando su Terni parte dei problemi. Non c’è stata una parola che sia stata mantenuta da parte dell’Ue fin dall’inizio della fase di vendita e riacquisizione da parte di Tk. Oggi siamo alla melina, con incontri che non stanno smuovendo di un centimetro la volontà della multinazionale e con un governo che sembra distratto e di lavoro parla solo per slogan agitando problemi finti e riforme inesistenti». Ieri, anche l’europarlamentare umbra del Movimento 5 Stelle è intervenuta nel merito, dando conto di una sua, nuova interrogazione rivolta al commissario europeo per l’Antitrust, Almunia, ponendogli una serie di stringenti domande sugli atteggiamenti dell’Ue, della multinazionale e sulle intenzioni reali della stessa Commissione europea. Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria Ceramica artistica, «piano di aiuto alle aziende» PERUGIA - Il consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione, firmata dai consiglieri Gianfranco Chiacchieroni (Pd) e Massimo Mantovani (Ncd), che chiede alla giunta regionale di mettere in atto iniziative per il rilancio della ceramica artistica. L’auspicio, contenuto nel documento di indirizzo, è che la Regione possa intervenire per garantire supporto alle imprese che necessitano di un piano di programmazione definito e specifico per il settore. 25 Innovazione nel lavoro, gli enti battono le aziende L’INCONTRO I risultati del rapporto Istat-Isfol. Chi si sente realizzato professionalmente e chi no PERUGIA - Un passo avanti nella conoscenza del mercato del lavoro quello che emerge dall’indagine sulle professioni, promossa e finanziata dall’Isfol e condotta nel 2012/2013 congiuntamente da Istat e Isfol. L’indagine è nazionale, ma i dati umbri, in linea di massima, si muovono in linea con quelli medi italiani. Occupati, giù artigiani e operai specializzati. «Tra il 2008 e il 2012 - afferma l’indagine - il raggruppamento professionale più colpito è stato quello degli artigiani e operai specializzati, che dall’inizio della crisi hanno perso oltre mezzo milione di occupati. Anche il grande gruppo che comprende dirigenti e imprenditori subisce, nei quattro anni considerati, un deciso calo dell’occupazione, con 449 mila unità in meno (pari a -42,6%), di cui quasi 100mila solo nell’ultimo anno. Nel 2012 la contrazione di questo grande gruppo professionale interessa quasi esclusivamente gli imprenditori e direttori di grandi (-54mila unità) e piccole imIn flessione prese (-40 mila unità). Al calo dell’ocDal 2008 al 2012 nelle giù soprattutto arti- cupazione professioni operaie giani e operai spee in quelle imprensi contrapcializzati, ma anche ditoriali pone la forte cresciimprenditori ta nelle professioni non qualificate e in quelle impegnate nelle attività commerciali e dei servizi». Poca innovazioneNel periodo considerato, l’innovazione tecnologica abbia impresso una debole traccia nel sistema produttivo italiano e non abbia prodotto uno scatto rilevante in termini di innovazione dei contenuti delle professioni e dei processi di laLe professioNon realizzati voro. ni per le quali la maggioranza degli Tra coloro che si (almeno sentono poco realiz- intervistati il 60%) ha risconzati professionaltrato un cambiamento nelle modamente i prof della lità di svolgimento scuola superiore del lavoro sono poco più di una su quattro (il 26,1% per cento del totale delle professioni) e, in base ai dati dell’indagine sulle forze di lavoro, coinvolgono nel 2012 meno di un quarto (il 24%) del numero totale degli occupati. Le professioni per le quali il cambiamento viene percepito con maggiore evidenza sono quelle dei dirigenti e degli imprenditori (44,8% del totale delle professioni di questo raggruppamento) e quelle impegnate nel lavoro d’ufficio (46,7% del totale delle professioni del lavoro d’ufficio). Segnali positivi dal comparto della Pubblica amministrazione, meno dalle aziende. Segna- li di evoluzione sono più evidenti nel comparto della pubblica amministrazione. Qui, rileva l’indagine, «si trovano i profili professionali più dinamici, per i quali oltre il 70% degli intervistati ha segnalato un cambiamento: direttori, dirigenti ed equiparati dell’amministrazione pubblica (in particolare del comparto dei servizi sanitari, dell’istruzione e della ricerca), dirigenti della magistratura, tecnici dei servizi pubblici e di sicurezza e docenti universitari ordinari e associati». In proporzione, appare invece meno diffusa (meno del 60% degli intervistati) la sensazione di esercitare professioni coinvolte da processi di trasformazione per figure con qualificazione e alta responsabilità del settore delle imprese (come ad esempio per i direttori e i dirigenti generali di aziende, i tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive, gli imprenditori e gli amministratori di grandi o piccole aziende). Professioni dinamiche più riconosciute a livello sociale, ma meno nel contesto lavorativo. Le professioni intellettuali, ovvero l’insieme delle professioni imprenditoriali e dirigenziali, quelle ad elevata specializzazione e quelle tecniche, offrono per la loro natura maggiori possibilità di gratificazione professionale, soprattutto per la possibilità di realizzare le aspirazioni professionali. Nell’ordine (la valutazione va da 0 a 100), si posizionano gli alti dirigenti della pubblica amministrazione e i direttori delle imprese private (79,4), seguiti dalle professioni di elevata specializzazione (77,3) e da quelle tecniche (74,2). Considerate nel loro complesso, le professioni intellettuali mostrano una soddisfazione per la possibilità di realizzare le aspirazioni professionali pari a 77. Buone possibilità di gratificazione sono offerte anche dalle professioni artigiane e operaie specializzate (-4 punti rispetto alle professioni intellettuali). Gli artigiani e gli operai specializzati, inoltre, possono contare su un buon riconoscimento dei propri meriti (58,2), certamente più di quanto accada a chi svolge una professione di elevata specializzazione (55,2). Queste ultime, infatti, rispetto al riconoscimento dei propri meriti sono penultime in graduatoria seguite solo dalle professioni operaie non qualificate. Nel dettaglio delle singole professioni, tra coloro che si sentono meno realizzati professionalmente e ritengono di non ricevere il giusto riconoscimento vi sono i telefonisti e gli addetti ai call center (35), gli uscieri (47,3), gli addetti alle buste paga (47,5), i conduttori di forni e di impianti per il trattamento termico dei minerali (45,8), e gli addetti ai distributori di carburante (49,4). Vi sono anche alcune professioni che operano nel commercio e nella ristorazione, come i venditori ambulanti (44,3). Da segnalare, inoltre, la presenza dei professori delle scuole secondarie superiori (48,7). Piano di sviluppo rurale, l’Aiab all’assessore Cecchini: «Maggiore considerazione per l’agricoltura biologica» PERUGIA - Si è tenuto l’incontro di Aiab con l’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini durante il quale l’Associazione italiana per l’agricoltura biologica ha presentato dubbi e commenti tecnico-politici al Piano di sviluppo rurale attualmente in via di prima valutazione a Bruxelles. Durante il colloquio, l’assessore si è detta disponibile a tenere aperto il dialogo proponendo un tavolo tecnico da svolgersi dopo il ricevimento delle osservazioni sul piano da Bruxelles attese per i primi giorni di ottobre. Entro tale data è stato anche concordato l’avvio di confronti tecnici con i singoli responsabili di misura (agroambientale, formazione e tutoraggio, zootecnia, investimenti) per verificare la fattibilità delle modifiche richieste dall’associazione. Già lo scorso anno, in occasione di un convegno organizzato in collaborazione con la Regione, Aiab aveva suggerito degli interventi volti a valorizzare l’agricoltura biologica come vero strumento di sviluppo rurale: «Stiamo parlando di uno dei principali settori, se non addirittura l’unico, che in un periodo di crisi, registra un trend di crescita mentre, contemporaneamente, il comparto agroalimentare continua a registrare una fase di stasi e di calo», dichiara Anne Marjatta Heliste, presidente di Aiab Umbria. «Inoltre - ha aggiunto - il modello di agricoltura biologica è quello che la ricerca ha dimostrato meglio rispondente all’obiettivo del contenimento delle emissioni di anidride carbonica responsabili dei cambiamenti climatici». Nel frattempo continua la petizione, fino alla stesura del prossimo Psr, per chiedere la valorizzazione del biologico. ASSISI Grande successo per “Wte Unesco, eccellenze dell’Umbria” Gli organizzatori pensano ad una nuova edizione più ricca ASSISI - Dopo il successo dell’edizione di “Wte Unesco, le eccellenze dell’Umbria” che si è chiusa qualche giorno fa, già si lavora all’edizione 2015. Incoraggiati dalla soddisfazione dei buyer italiani e stranieri presenti ad Assisi, per l’alta qualità dei 127 operatori turistici locali incontrati e dell’offerta turistica della regione, gli organizzatori hanno in programma di ampliare il programma della tre giorni, soprattutto in vista di più numerosi educational sul territorio, che portino gli ospiti a conoscere direttamente ciò che viene loro proposto, dagli hotel agli agriturismi, dalle cantine alle ricchezze artistiche, architettoniche, enogastronomiche e culturali che il territorio offre. Importante e strategico è stato anche il ruolo della Regione. «Se, da un lato, si deve lavorare a migliorare il rapporto tra visitatore e territorio sul web come ha bene messo in evidenza il convegno sulla web reputation che ha chiuso l’edizione 2014 delle Eccellenze dell’Umbria - sono le considerazioni di Cml Consulting, l’agenzia organizzatrice della manifestazione - è anche sul rapporto fiduciario e diretto con i Tour Operator che dobbiamo intervenire perché essi possano proporre al meglio l’Umbria ai loro clienti. Mettere a sistema - concludono gli organizzatori tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per sviluppare un turismo di qualità nella regione è il nostro obiettivo». IN REGIONE Pari opportunità, Tiracorrendo incontra la delegazione rumena del progetto “Forta” PERUGIA - Il consigliere regionale di parità Elena Tiracorrendo ha incontrato una delegazione composta da alcuni collaboratori del Consiglio nazionale delle piccole e medie imprese della Romania in visita di studio in Italia. L’incontro rientra tra le attività previste dal progetto “Forta”, finanziato dal Programma operativo rumeno di cui è partner l’Università dei Sapori. Avviato nel mese di maggio, il progetto ha l’obiettivo di promuovere il principio di pari opportunità nella società civile, nelle istituzioni pubbliche e nelle aziende rumene attraverso l’individuazione, l’analisi e l’attuazio- ne di buone pratiche europee, per aumentare l’occupazione tra le donne e le persone appartenenti a gruppi vulnerabili. Il consigliere Tiracorrendo ha illustrato il ruolo e le attività svolte secondo la normativa nazionale ed europea nell’ambito della discriminazione sessuale. A questo si aggiunge l’attività di promozione delle pari opportunità tra uomo e donna nel lavoro. Notevole l’interesse dimostrato dalla delegazione rumena, in particolare per l’attività di contrasto alle discriminazioni e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Chiarimenti sono stati chiesti in merito a specifici casi trattati dall’Ufficio. Mercoledì 24 settembre 2014 il Giornale dell’Umbria 26 economiaUMBRIA Sciopero alla Grifo Latte, lavoratori in Regione Esternalizzazione del magazzino di Ponte San Giovanni, una delegazione dei dipendenti ricevuta dal presidente Brega PERUGIA - I lavoratori della Grifo Latte, ieri in sciopero contro la decisione dell’azienda di esternalizzare la gestione del magazzino di Ponte San Giovanni, mettendo in mobilità 18 dipendenti e offrendo loro la possibilità nella cooperativa Servizi associati che appunto gestirà il magazzino, ieri hanno manifestato a Perugia, insieme ai sindacati di categoria, sotto la sede del consiglio regionale. Il presidente dell’assemblea legislativa regionale, Eros Brega, insieme all’Ufficio di presidenza e ai capigruppo, ha ricevuto, interrompendo la seduta consiliare, alcuni rappresentanti dei lavoratori in sciopero. È stato È stato Michele Caligiana (Rsu-Cgil) a rimarcare «decisa contrarietà rispetto ad una decisione non concertata. L’esternalizzazione del magazzino - ha aggiunto - rappresenta sostanzialmente un intervento di ristrutturazione soft e le 18 persone che vi lavorano non verrebbero reimpiegate totalmente. Grifo Latte, che dispone di ingenti finanziamenti pubblici e che rappresenta importanti segmenti dell'agricoltura umbra, ha un importante impegno sociale da rispettare e non può continuare a fare soltanto azioni di marketing. Alle Istituzioni - ha aggiunto Caligiana chiediamo di seguire con la più alta attenzione l’evolversi della situazione e di conoscere dettagliatamente le prospettive che sta delineando l’azienda». Il presidente Brega, attraverso un documento, ha assicurato «massimo impegno» nel monitorare la vertenza ed invitato la Giunta regionale a relazionare Una delegazione dei lavoratori Grifo Latte in sciopero all’Ufficio di presidenza e alla conferenza dei capigruppo sull’esito dell'incontro tra l’Esecutivo e le figure apicali di Grifo Latte, che avrà luogo nei prossimi giorni, come annunciato in aula dall’assessore Riommi, rispondendo ad una specifica interrogazione del consigliere Smacchi (Pd). Quest’ultimo ha chiesto cosa intenda fare la giunta regionale per avere chiarimenti dalla Grifo latte circa la possibile esternalizzazione del magazzino di Ponte San Giovanni della società e sul futuro dei lavoratori. Solidarietà ai lavoratori in sciopero è stata espressa, attraverso una lunga nota, da Sinistra ecologia e libertà (Sel). INTESA SANPAOLO Casse dell’Umbria, da gennaio scatta il nuovo modello organizzativo PERUGIA - Il Gruppo Intesa Sanpaolo procede nelle attività previste dal Piano d’impresa 2014-2017 e lancia il nuovo modello di servizio e organizzativo della “Banca dei territori” che riguarda direttamente l’Umbria. La divisione, che nel primo semestre 2014 ha contribuito al risultato di gruppo con una crescita di oltre l’80% del risultato pre-tasse, è centrale nel conseguimento degli obiettivi previsti dal Piano d’impresa. All’interno della divisione Banca dei territori rientrano anche le filiali di Casse dell’Umbria, l’istituto del Gruppo Intesa che ha accorpato in un unico soggetto le Casse di risparmio di Terni, Spoleto, Foligno e Città di Castello. La focalizzazione sul mercato e la relazione con la clientela sono alla base delle evoluzioni più significative del nuovo modello di servizio e organizzativo della Banca dei territori. In ciascuna delle sette direzioni regionali (tra cui anche quella umbra) esistenti vengono infatti identificati tre “territori commerciali” specializzati - Retail, Personal e Imprese - per consentire un miglior livello di servizio, valorizzando al massimo le competenze specifiche del personale. Ciascuna direzione regionale vedrà quindi una semplificazione della struttura commerciale, coerente ad una miglior rispondenza tra competenze professionali e bisogni della clientela. Oltre alle strutture centrali esi- I commercialisti festeggiano il santo protettore Messa nella chiesa del monastero delle suore benedettine di Sant’Anna a Bastia Umbria IL CONVEGNO Pac, nuove regole dei pagamenti PERUGIA - “Pac 2014-2020. Le nuove regole dei pagamenti e l’impatto sulle aziende da latte alla luce dello scenario economico del settore”. È il titolo del convegno organizzato dall’Associazione regionale allevatori (Ara), in collaborazione con il Gruppo Grifo agroalimentare che ospiterà l’evento. L’appuntamento è per questa mattina, alle ore 9, nella sala riunioni della sede di Ponte San Giovanni di Perugia della cooperativa umbra. PERUGIA - I commercialisti si sono ritrovati numerosi per festeggiare il loro santo protettore. Sono stati ospitati nella chiesa del Monastero delle suore benedettine di Sant’Anna a Bastia Umbra dove padre Dario Garioni, dopo aver celebrato la messa, ha voluto dedicare loro una bellissima preghiera, letta insieme, in un momento di forte raccoglimento. L’accoglienza è continuata nel meraviglioso chiostro della comunità monastica delle suore benedettine dove la Reverenda madre, suor Cecilia, con le sue sorelle ha preparato un ricco buffet. «I commercialisti, che di solito si incontrano per parlare di economia, di finanza e di fisco, in questa occasione si sono ritrovati per riflettere su principi e precetti, quelli del Vangelo, che indipendente- I commercialisti alla messa per festeggiare il santo protettore della categoria mente dal fatto che si sia credenti o meno, sono validi e giusti per tutti», ha affermato la presidente dell’Ordine, Marcella Galvani - Se riuscissimo ad uniformare il nostro comportamento a questi principi, potremmo contribuire a co- struire una comunità senz'altro migliore». Il sindaco di Bastia, Stefano Ansideri, non ha voluto far mancare la sua presenza, partecipando insieme ai commercialisti a questo evento. Cambiare si può e si deve: il caso dell’Arco Etrusco stesso arco. Come si fa a proteggere se non si valuta il cambiamento? Le autostrade hanno fatto conoscere le bellezze italiane a tutto il mondo, permettendone la valorizzazione. Le arterie stradali, simbolo di un’Italia che va davvero, hanno evidentemente portato anche qualche rompiscatole. Augusto conquistò Perugia nel 40 a.C.; il suo arrivo portò al consolidamento dell'arco etrusco, con qualche piccolo cambiamento, segno del susseguirsi del tempo; comparve un altro dei simboli della meravigliosa città umbra: la scritta Augusta Perusia. (...) di soddisfare il delirio di Michelangelo, ha affidato il compito ad uno dei suoi restauratori, quello che ha pensato alla cura della sua anima, alla sua parte strutturale: Massimo Mariani. L’ingegnere, grande appassionato del bello e della sua categoria, in una delle ultime visite al cantiere, quella che ha fatto con il giovane sindaco perugino, ha riferito allo stesso Romizi che tanta bellezza, compresa la loggia rinascimentale, non sarebbero state possibili con l’attuale quadro normativo. Mariani riferisce inoltre di un consolidamento del passato ese- guito con iniezioni, “intervento”, ci dice, «che è impossibile da utilizzare oggi, eppure ha giovato alla stabilità del monumento». Esiste nella mentalità contorta di qualcuno, soprattutto di quelli che fanno parte della cerchia estremista di alcuni ambientalisti e di alcuni operatori deputati al controllo, la volontà di lasciare tutto così com’è: sporco e in lento e inesorabile disfacimento, preferendolo al cambiamento, se pur indispensabile. Così, ad esempio, un professore del nord Italia si lamenta ferocemente di un intervento di fitodepurazione a Ca- stelluccio di Norcia, che è il modo più naturale di smaltire i liquami, e qualcun altro impone lo scavo archeologico, con un arnese poco più grande di un cucchiaio, di terreno già rimosso in un intervento di consolidamento di mura storiche. Mi chiedo se sia mai passato per le loro teste che la stessa esistenza di un borgo, di un arco e di mura è avvenuta con la modifica del paesaggio stesso; mi rispondo che non hanno probabilmente mai realizzato che la loggia rinascimentale sopra il monumento etrusco è nata quasi due millenni dopo la creazione dello PAOLO FELICI Ingegnere www.ediliziario.it stenti, ogni direzione regionale avrà un direttore commerciale per ciascun “territorio” di specializzazione che a sua volta coordinerà i direttori di area, sotto i quali continueranno ad operare le filiali. Complessivamente saranno creati oltre 1.000 nuovi direttori – di filiale, di area e commerciali – con concrete opportunità di crescita per circa 2.000 persone, valorizzate in ruoli di maggiore responsabilità e con importanti obiettivi di performance e sviluppo della nostra clientela. Il nuovo modello di servizio partirà a gennaio 2015 e verrà affiancato da un programma già in corso, di supporto al cambiamento dedicato a tutta la rete: centralità del territorio e dell’approccio gestorecliente, segmentazione organizzativa e di competenze, valorizzazione delle sinergie tra segmenti di business verranno sviluppate attraverso la nuova organizzazione e il consueto supporto dei poli specializzati della finanza d’impresa, del private banking e del wealth management, della banca-assicurazione. «Il nuovo modello - spiega Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo - avrà un impatto senza precedenti sulla nostra capacità di rispondere alle esigenze di famiglie ed imprese, facendo della valorizzazione delle nostre competenze specializzate e della centralità del territorio gli elementi differenzianti per raggiungere i risultati economici attesi». MARGARITELLI M5S, appello alle Istituzioni: serve un tavolo PERUGIA - Il Movimento 5 Stelle continua a seguire con attenzione gli sviluppi della vertenza aziendale riguardante lo stabilimento Margaritelli in località Mantignana nel comune di Corciano. Sia a livello nazionale, per tramite della portavoce alla Camera Tiziana Ciprini, sia a livello locale, per tramite delle portavoce al consiglio comunale Simonetta Checcobelli di Corciano e Paola Bianchi, vi è interesse e un costante monitoraggio di quanto sta accadendo presso lo stabilimento. Il Movimento 5 Stelle, richiamandosi anche all’interpellanza parlamentare presentata dalla portavoce Ciprini al ministro per il Lavoro, Poletti, chiede un’azione più pressante ed incisiva da parte delle istituzioni regionali, a partire dalla governatrice Marini e dall’assessore Riommi, auspicando che l’annunciato tavolo di confronto sia attivato al più presto: «I tempi lunghi della politica non sono compatibili con quelli dei lavoratori che dal 9 settembre aspettano la possibilità di incontrare il gruppo Margaritelli SpA, per confrontarsi in modo serio e costruttivo, cercando soluzioni a livello di intero gruppo industriale, anziché un approccio, che appare inspiegabilmente penalizzante, riferito al singolo stabilimento di Mantignana», scrivono dal M5S. Seguici anche su NARNI TODI Va a rubare e perde il telefonino: denunciato A Mercoledì 24 settembre 2014 Anno XXXII n. 264 - euro 1,20 www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it GUALDO TADINO “Appy Days” pronto al via Nuova ondata di turisti A a pagina 41 TRASIMENO Cercatore di funghi muore per un arresto cardiaco A a pagina 27 Partono i primi cantieri nelle strutture ospedaliere A a pagina 31 Terni Azienda pronta a rivedere il piano, il sindacato l’integrativo. Resta il nodo esuberi Vertenza Ast, prove di dialogo ITALIA & MONDO Il Papa ha dato il nulla osta Arrestato arcivescovo accusatodipedofilia A a pagina 4 Cisl Bonanni annuncia le sue dimissioni A A TERNI Primi timidi spiragli sulla vertenza Ast, dopo la riunione fiume di ieri al Mise: undici ore di confronto. Al termine i sindacati hanno diffuso un documento in cui sottolineando che l’azienda “...ha dato la disponibilità ad entrare nel merito dell’assetto societario, delle strategie commerciali e degli investimenti”. A rivedere, insomma, quel piano industriale che fin dall’inizio le organizzazioni sindacali hanno rigettato. Da parte loro i rappresentanti dei lavoratori valuteranno possibili risparmi sui 12 milioni di contratto integrativo dei 2.700 lavoratori dello stabilimento. Il ministro Guidi ha espresso soddisfazione e a sua volta ha impegnato il governo a cercare soluzioni per la riduzione del costo dell’energia. Le parti si rivedranno al Mise già nella giornata di domani. A a pagina 3 a pagina 11 Abbinamento opzionale con: “I funghi in tasca” Euro 9,80; “La terapia del cibo” Euro 8,50; “Dizionario Oxford per bambini” Euro 8,80 + il prezzo del quotidiano Giuseppe Silvestri Sport a pagina 25 IN FONDO AL POZZO L’ultima trincea di Guido Barlozzetti A SERIE B Buon punto a Modena (0-0). I biancorossi restano imbattuti e in testa al campionato Grifo, test di maturità superato A alle pagine 43 e 44 Serie B Prima sconfitta dei rossoverdi. Il Bologna passa con una rete a inizio ripresa: 0-1 La Ternana cade al Liberati S embra il classico duello finale di un film western e invece è una partita che sta divenendo decisiva. Chiamatelo come volete, confronto, braccio di ferro, scontro, zuffa, quello che sta accadendo sull'articolodiciotto non passerà invanoe la sensazione, nuova, è che questa volta le cose non andranno come tutte le altre volte in cui qualcuno si è messo in testa di metterci le mani, nulla concludendo. Comunque, sarà un'altra storia. Dunque, l'articolodiciotto, quello che nello Statuto dei Lavoratori approvato nel 1970 disciplina il licenziamento illegittimo e prevede il ricorso al giudice per il reintegro. [continua a pagina 3] Al Santa Maria della Misericordia previsti 10 contratti in più SPOLETO Piani anti liste d’attesa nella sanità Scattano le assunzioni dei medici Raccolta differenziata Presentato un esposto A PERUGIA Piano anti liste d’attesa, assunti i primi medici disoccupati e i primi tecnici. L’ospedale di Perugia, tra i primi a presentare il programma di interventi in Regione, ha messo nel carniere dieci nuovi contratti. Il piano prevede, tra l’altro, l’apertura degli ambulatori fino alle 22 e anche il sabato e la domenica. A A a pagina 7 Alessandro Antonini Perugia Incinta di 7 mesi finisce in manette con il marito e un altro pusher Mamma-corriere con la droga in corpo A PERUGIA E’ incinta di sette mesi. Nonostante questo è costretta dal marito-trafficante a nascondere in corpo oltre 140 grammi di eroina e cocaina di alta qualità. Per un valore di oltre 40mila euro. Droga destinata ad essere piazzata a Perugia. La giovane mamma-corriere, che ha rischiato di compromettere la gravidanza, è stata però intercettata dai poliziotti della squadra mobile mentre era di ritorno dall’estero con l’eccezionale carico. Con lei sono finiti in manette il compagno tunisino e un altro connazionale. A a pagina 19 Maurizio Muccini e Sara Minciaroni GIOVENALE L’arte di buttar via i soldi pubblici di Anton Carlo Ponti A olti ricordano Clara Sereni (fiM glia del grande Emilio, nipote del martire antifascista Enzo), eccellente scrittrice, già vicesindaco di Perugia. Fu un avvenimento del 1995. Sindaco Gianfranco Maddoli, docente universitario che dà del tu a Sofocle e a Pericle. [continua a pagina 24 ] La Fondazione Carifol paga le rette scolastiche alle due sorelle sorde A FOLIGNO Il consiglio di amministrazione della Fondazione Carifol ha deliberato di coprire per intero le rette del convitto Fabriani di Roma (Istituto altamente specializzato per l'istruzione di bambini e ragazzi colpiti da una disabilità grave come la totale sordità) permettendo alle due sorelle sorde di iscriversi all'anno scolastico. A a pagina 32 Alfredo Doni alle pagine 45 e 46 A a pagina 35 Mercoledì 24 Settembre 2014 DELL’UMBRIA 8 CORRIERE u Umbria Ecco i dettagli del questionario in corso. Il segretario Pd esclude che sia un’arma contro la presidente La riunione della coalizione è stata rinviata sulle legge elettorale Sondaggi Swg sul gradimento Marini Guerra I democratici non si decidono Leonelli allo scontro con la minoranza e salta la maggioranza di Alessandro Antonini A PERUGIA - Il sondaggio c’è, è in corso, commissionato dal Pd romano. Che ne finanzia due terzi, mentre il resto arriva da piazza della Repubblica (sede del Pd regionale). Poche domande ma mirate. Si parte con l’orientamento politico. Il secondo quesito è sul grado di conoscenza dell’attuale governatrice, Catiuscia Marini. E degli altri quattro rappresentanti del Pd finiti nel frullatore. Inciso: all’inizio doveva essere solo il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci, poi per volontà del Pdregionale sono stati inseriti anche la deputata Marina Sereni, il senatore Gianluca Rossi e il segretario regionale Giacomo Leonelli. C’è anche un raffronto percentuale di ognuno di questi con l’unico “competitor” ad oggi in campo: Claudio Ricci. A confermare indirettamente la notizia è lo stesso Leonelli, che parla sì “ ipotetici sondaggi”, ma poi ne spiega la ragion d’essere con un unico intento: cercare di persuadere tutti che non si tratta di un’arma contro Catiuscia Marini. Per Leonelli se ne parla “quasi che fossero un bastone tra le ruote di qualcuno o un astruso vezzo di qualcun altro, anziché un eventuale e ordinario riscontro nazionale di un partito come il Pd che si candiderà a guidare la stragrande maggioranza delle re- Doppio cambio di casacca a palazzo Cesaroni Cirignoni lascia la Lega Nord Maria Rosi verso Forza Italia A PERUGIA Cambi di casacche in consiglio regionale. Il capogruppo della Lega Nord, Gianluca Cirignoni, passa al gruppo misto perché la Lega “dall’avvento della segreteria Maroni in poi, si è progressivamente trasformata in un partito lombardo, incoerente e schizofrenico, con l’attuale segretario la cui massima aspirazione è quella di fare il sindaco di Milano. Non sentendomi ‘di casa’ in qualsiasi altro partito o movimento italiano – aggiunge – ho comunicato al presidente dell’assemblea legislativa dell’Umbria la mia decisione di aderire al gruppo misto”. Cirignoni spiega come il suo impegno proseguirà “esclusivamente” a livello regionale e locale: “Nell’interesse dell’Umbria e degli umbri che meritano di affrancarsi da quarant’anni di ‘dittatura comunista’ che ha creato un ingiusto, inutile, mastodontico e inefficiente ‘stipendificio’”. Non mancano simpatie ai movimenti indipendentisti del Nord. In procinto di passare (meglio: tornare) a FI anche Maria Rosi (oggi Ncd, nella foto), lei non smentisce ma spiega come non ci siano atti formali ancora al riguardo. Non ci sarebbero, dietro al passagB gio, accordi per una candidatura alle regionali. gioni italiane”. Per questo “avanti con le primarie delle idee anche la prossima settimana e una seria discussione nei circoli sul futuro dell'Umbria”. Confronto, insomma, al termine del quale ci sarà la scelta sulla candidaturaa presidente. Anche se, sempre ieri, a proposito di confronto, lo stesso Leonelli declina polemicamente l’invito della “festa co- munista” di Casa del Diavolo (Il coraggio di cambiare). “Dal programma dell'iniziativa si evince un’organizzazione dei lavori che duplica, di fatto, la discussione in corso negli organismi del Pd dell'Umbria”. Citati i dipartimenti Economia e Lavoro. “Nei tanti anni in cui sono stato minoranza chiude Leonelli - non mi sono mai sognato di svolgere il dibattito programmatico al di fuori dei luoghi a disposizione nelpartito odi non conformarmi alle scelte della maggioranza, anche se queste erano, per me, tutt’altro che convincenti”. Stefano Fancelli, dell’area in questione, replica così. “Quando il Pd regionale ci darà un luogo in cui discutere dell’Umbria dei prossimi trent’anni - conferenza programmatica o, meglio, un congresso tematico - noi porteremo le idee che come area di minoranza del Pd stiamo raccogliendo nei sei forum tematici pubblici. Facciamo il nostro dovere, speriamo che il Pd regionale faccia il suo dandoci un luogo di discussione. Dopodiché pensavo che fossimo un partito social, fluido, innovativo, e non un partito rigido novecentesco, anzi di fine ottocento, chiuso alla discussione. Rimaniamo disponibili in termini di seretà e trasparenza a una composizione di un organismo di dirigenti plurale e speriamo che Leonelli venga alla nostra festa e si ricreda”. B Non è ancora sciolto il nodo del collegio unico, La delegazione ternana ne chiede due Nulla di fatto Il capogruppo del Pd in consiglio Locchi rinvia domani A PERUGIA (AleAnt) La riunione della maggioranza sulla legge elettorale è saltata. Un’altra fumata nera. Anche stavolta il Pd non riesce a trovare la quadra. E la pre-riunione dei democratici che doveva durare pochi minuti va a finire oltre le 19. “Stiamo mettendo a punto gli ultimi ritocchi - spiega il capogruppo in consiglio regionale Renato Locchi - giovedì (domani, ndr) ci incontriamo di nuovo e poi il confronto con la maggioranza”. Il nodo da sciogliere è sempre quello del collegio unico o del doppio collegio. Sembrerebbe archiviata la proposta delle quattro aree suddivise sul modello delle vecchie Asl. Uno zoccolo duro di Terni chiede a gran voce il doppio collegio, ma la maggioranza della direzione Pd - tra cui lo stesso capogruppo Locchi - è per il collegio unico. Innanzitutto per la questione del regionalismo, della rappresentanza di un’Umbria unita, ma anche perché il doppio collegio per Terni equivarrebbe ad un listino, un’elezione assicurata per chi si candida. E allo stesso tempo ridurrebbe lo spazio già esiguo per i parner di B coalizione (i consiglieri passano da 30 a 20). DELL’UMBRIA CORRIERE ECONOMIA La polemica Il consigliere regionale Alfredo De Sio interviene dopo la presa di posizione dei metalmeccanici “CHIARE LE RESPONSABILITA’ POLITICHE” “La politica, come il sindacato, non può essere chiamata in toto a responsabilità che eventualmente atterranno a partiti, maggioranze e attori ben individuati e che eventualmente rispondono perciò delle loro azioni e non possono coinvolgere chi come FdI-An invece agisce e pensa cose ben diverse dicendole da anni”. Sono parole con cui ieri il consigliere regionale 11 Redazione: via Pievaiola, 166 F-6 PERUGIA Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] z Alfredo De Sio (FdI-An) interviene dopo la presa di posizione dei metalmeccanici A TERNI t Mercoledì 24 Settembre 2014 Alfredo De Sio, ha commentato la conferenza stampa di lunedì in cui i sindacati metalmeccanici avevano lamentato scarso sostegno da istituzioni e politica sulla vertenza Ast. “Come Fratelli d’Italia Alleanza Nazionale - ha continuato - non solo non ci sentiamo di condividere con altri atteggiamenti elusivi sul tema, ma continuiamo a tenere alta l’attenzione a livello locale e nazionale dove la nostra leader Gior- gia Meloni continua a chiedere al Governo di invertire la rotta su una politica industriale autolesionista e distruttiva”. “Occorre essere realisti e consapevoli - aggiunge - la situazione è drammatica, frutto dell’incapacità dell’Italia a svolgere un ruolo al tavolo Ue che ha scelto di difendere la sopravvivenza delle residue quote mercato dell’inox continentale, scaricando su B Terni parte dei problemi”. y P SIDERURGIA L’azienda è disposta a rivedere il piano, i sindacati l’integrativo. Il governo darà una mano sull’energia VERTENZA AST: RIUNIONE FIUME PRIME APERTURE di Giuseppe Silvestri A TERNI - Prove di dialogo sulla vertenza Ast. Dopo undici ore di vertice al ministero per lo sviluppo economico, ieri sera per la prima volta dall’inizio della vertenza le parti si sono dimostrate meno rigide di quanto era accaduto sino ad ora. Da un lato l’azienda ha espresso la disponibilità ad entrare nel merito del piano industriale, come i sindacati chiedono insistentemente dall’inizio della trattativa, in particolare sulle voci relative all’assetto societario, agli investimenti e alle strategie commerciali. Dall’altro le organizzazioni sindacali si sono dette pronte ad affrontare un ragionamento su una delle due voci riguardanti i tagli del costo del lavoro, quella relativa ai contratti integrativi. Le parti si ritroveranno già domani proprio per trattare quest’ultimo aspetto, in attesa che nel frattempo la dirigenza Ast elabori un piano industriale diverso. L’integrativo nel complesso vale più o meno dodici milioni di euro l’anno. L’azienda naturalmente vorrebbe tagliarlo completamente, i rappresentanti dei lavoratori han- Prove di dialogo Ieri riunione fiume al Mise presieduta dal ministro Guidi no già sottolineato che una ipotesi del genere è fuori discussione, ma che sono disposti a capire come e fino a che punto si può limare quello che rappresenta il salario accessorio dei 2.700 lavoratori dell’Acciai speciali Terni. Nel frattempo continuano a ribadire che il problema principale è rappresentato dal piano, che non può essere di soli risparmi, ma deve garantire il mantenimento e lo sviluppo industria- le dello stabilimento. E, di conseguenza, dei livelli occupazionali. Alla fine del lunghissimo vertice di ieri, il ministro Guidi, che ha presieduto tutte le riunioni e che si è adoperata sia con l’azienda, chiedendo di raccogliere le indicazioni che arrivavano dai sindacati, sia con questi ultimi, invitandoli a dare un segnale di apertura (arrivato sull’integrativo), ha espresso apprezzamento per “...la disponibili- tà delle parti al confronto e alla ricerca di un accordo”. Ma il responsabile del dicastero per lo sviluppo economico ha soprattutto preso impegni da parte del governo ad entrare concretamente nella partita individuando “... nell’ambito delle norme vigenti, possibili soluzioni migliorative per i costi dell’energia che per Ast-ThyssenKrupp rappresentano un problema importante”. MECCANICA Sereni (Pd): “Si avviano così i pagamenti arretrati”. Giulietti e Lodolini (Pd): “La vertenza però merita ben altro epilogo” EX MERLONI, FIRMATO IL DECRETO PER CASSA IN DEROGA A TERNI “Il ministro dell’Economia ha firmato stamattina il decreto per il pagamento della cassa integrazione in deroga ai lavoratori della ex Merloni” ha reso noto ieri la vice presidente della camera dei deputati, Marina Sereni (Pd), che in una nota aggiunge: “una notizia per i lavoratori della ex Merloni e per le loro famiglie, in attesa dei pagamenti dovuti in base all’accordo firmato l’8 maggio scorso presso il ministero del Lavoro che aveva prorogatoper 5 mesi la cassa integrazione in deroga”. E prosegue: “Con la firma del decreto si avviano così i pagamenti arretrati”. Da qui l’augurio della vice presidente: “Ora ci auguriamo che i successivi passaggi, trasmissione al ministero del Lavoro e successivamente all’Inps, si realizzino con la massima celerità e senza intoppi così da procedere il più rapidamente possibile al pagamento effettivo dei lavoratori”. Anche i deputati del Pd Giampiero Giulietti ed Emanuele Lodolini esprimono soddisfazione per la firma avvenuta. “E’ una buona notizia che ridà un po’ di ossigeno ai tanti lavoratori della ex Merloni di Umbria e Marche - dichiarano i parlamentari - costretti a vivere nell’incertezza della cassa integrazione anche se tale importante risultato non ci deve far abbas- sare la guardia”. Gli stessi Giulietti e Lodolini sottolineano: “Quella della ex Merloni è una delle vertenze più gravi del nostro Paese, che interessa un territorio, come la fascia appenninica umbromarchigiana, già pesantemente colpito dalla crisi economica - hanno affermato i deputati Pd - Al futuro della ex Merloni è appeso il destino di centinaia di famiglie e per questo non abbasseremo la guardia e continueremo a sollecitare il Governo perché siamo ben consapevoli che la cassa integrazione in deroga non può essere la soluzione di una vicenda che meB rita ben altro epilogo”. Un passaggio per niente secondario perché tutte le risorse risparmiate sul fronte energetico andranno ad attutire l’impatto dei tagli sul costo del personale. Resta ovviamente il nodo più stretto, quello sui 570 esuberi. Ancora non si è entrati nel merito della discussione, ma le organizzazioni sindacali hanno già chiarito per per loro non sono ipotizzabili licenziamenti. Qualora alla fine di tutta la trattativa, considerati gli accordi sull’integrativo, i risparmi sull’energia e i contenuti del nuovo documento di sviluppo industriale elaborato dalla dirigenza Ast, dovessero ancora persistere “esuberi”, per ammortizzarli si dovrà ricorrere ad altri strumenti, dalla cassa integrazione ai contratti di solidarietà, ma di certo non ai licenziamenti. La convinzione del sindacato, espressa più volte, è che a fronte di un mantenimento dei volumi preduttivi, di diverse politiche commerciali, di una più attenta analisi dei conti, alla fine esuberi non ci saranno. Domani la partita sull’integrativo. Del piano, invece, si dovrebbe tornare a parlare il 30, nuovamente davanti al ministro per lo B sviluppo industriale. Mercoledì 24 Settembre 2014 DELL’UMBRIA 12 CORRIERE u Economia P CHIMICA Nuova doccia fredda per il polo ternano l’azienda ha chiesto di avviare le procedure di mobilità NON C’E’ PACE ALLA POLYMER LA TREOFAN MANDA A CASA DICIANNOVEDIPENDENTI A TERNI Doccia gelata sulle maestranze della Treofan, del polo chimico della Polymer. La multinazionale tedesca ha comunicato il licenziamento collettivo per riduzione di personale e ha conferito a Confindustria l’incarico di avviare la procedura di mobilità. Si tratta di 19 lavoratori, 9 operai e 10 impiegati, su un totale di 157 maestranze, che dovranno uscire definitivamente dai cancelli del sito di piazza Donegani. Qualche mese fa erano stati costretti a lasciare il timone dell’azienda, l’amministratore delegato Roberto Mariani e il direttore di stabilimento Orazio Grasso. Il gruppo Treofan opera a livello globale nel settore della produzione delle pellicole in polipropilene per il packaging di prodotti di consumo. Nei primi sei mesi del 2014 si è registrata un’ulteriore e più profonda crisi nel mercato di riferimento, determinata da una domanda in flessione e da una consistente riduzione dei prezzi dei prodotti di minor valore aggiunto, quali i film standard clear (Gnd). La contrazione dell’Ebitda della divisione europea di Treofan, da 5,2 milioni nel primo semestre del 2013 a 1,6 milioni nei primi sei mesi del 2014, per l’azienda, è dovuta alla riduzione del margine Core business Il gruppo Treofan che ha diversi stabilimenti in Italia si occupa di produzione di pellicole in polipropilene di contribuzione per 6,4 milioni, parzialmente compensata dal miglioramento dei costi fissi per 2,8 milioni. Per quanto riguarda Treofan Italy S.p.A, di cui fa parte, oltre Terni anche lo stabilimento di Battipa- glia che occupa 65 lavoratori di cui 2 che saranno posti in mobilità, da aprile è iniziata la cura dimagrante, volta alla razionalizzazione del portafoglio prodotti della linea B29 e dei servizi in appalto a ditte esterne, principalmente SCAT, e alla riduzione del magazzino (materie prime, semi-lavorati e prodotti finiti) per ottenere nel breve periodo un’immediata riduzione dei costi fissi, un contenimento dei costi sia fissi che variabili sulla linea di produzione B29 ed un miglioramento della liquidità. A complicare e a peggiorare la già precaria situazione della Treofan Italy S.p.A. è intervenuta la sentenza della Sezione del Tar Lombardia che ha annullato per vizi sia di forma sia di merito la delibera dell’Autorità Energia e Gas, ai cui sensi gli oneri relativi al fattore omega per il mercato di salvaguardia periodo gennaio-agosto 2011, stabilimento di Terni, erano stati addebitati ad Enel Energia e non più all’azienda, ma tali oneri, in assenza di determinazioni contrarie, ed in pendenza di eventuale appello, si possono considerare riallocati sulla multinazionale per la parte non ancora pagata. Il cda in ottemperanza delle indicazioni ricevute dal socio unico, Trespaphan Holdings GmbH, ha deliberato un’ulteriore razionalizzazione dei costi fissi tramite l’avvio di una riorganizzazione presso lo stabilimento di Terni e la trasformazione dello stesso in puro sito produttivo, con una revisione dell’attuale assetto organizzativo, con una riduzione del numero di dipendenti, diretti ed indiretti, da complessivi 157 lavoratori a 138. Insomma sul polo chimico di piazza Donegani il cielo si fa B sempre più grigio. Carlo Ferrante TERZIARIO Approvata in aula a palazzo Cesaroni la nuova normativa che prevede criteri più rigidi per le associazioni COMMERCIO Domani l’apertura ufficiale UNA LEGGE A TUTELA DEI CONSUMATORI CONTO ALLA ROVESCIA PER IL QUASAR VILLAGE A PERUGIA Dopo il passaggio in commissione l’assemblea legislatva dell’Umbria ha approvato con 17 voti favorevoli (Pd, Psi, Idv, Prc) e 8 astenuti (Fd’I, FI, Ncd, Comunista umbro), il disegno di legge della giunta regionale che detta nuove “Norme per la tutela dei consumatori e degli utenti” e che va ad adeguare l’attuale disciplina dettata dalla legge '34/'87' che verrà quindi abrogata. Il testo punta ad individuare strumenti a sostegno dell'informazione e dell'educazione del consumatore attraversomisure edazioni utili ad aprire unnuovo dialogo tra Regione e le associazioni dei consumatori, per la rappresentatività delle quali sono stati previsti precisi criteri e precise caratteristiche. L’auspicio è di trovare un rapporto stabile, costante e proficuo con il mondo associazionistico, individuando interlocutori effettivamente rappresentativi. Durante i lavori sono stati approvati alcuni emendamenti: il testo proposto da Locchi, Mariotti e Chiacchieroni (Pd) prevede che le associazioni dei consumatori svolgano “iniziative documentabili di natura in- formativa in favore degli iscritti”. L’emendamento presentato dall’assessore Paparelli delinea l’importo della spesa prevista per l’attuazione della legge. Approvata anche la proposta di modifica firmata da Buconi (Psi) che porta da 6 a 12 mesi il termine a disposizione delle associazioni per comunicare l’avvenuto adeguamento alle disposizioni della legge. Le altre proposte di emendamento sono stati respinti dall’aula. La nuova normativa prevede l’istituzione del registro regionale delle associazioni dei consumatori e degli utenti dove, per farne parte ed avere il riconoscimento da parte della Regione ed usufruire così dei fondi destinati (circa 100mila euro annui), le associazioni dovranno disporre, tra l'altro, di un numero di iscritti non inferiore allo 0,5 per mille dei residenti in Umbria, distribuiti in almeno sette Comuni. Ed il numero di iscritti, in ogni Comune, non potrà essere inferiore a venti. Obbligatoria sarà la presenza di almeno quattro sportelli sul territorio regionale gestiti in maniera autonoma o coordinata tra più associazioni. Ogni sportello dovrà essere aperto almeno una volta a settimana. L'associazione, ogni due anni, dovrà, tra l'altro, autocertificare un nume- ro di procedimenti attivati presso le autorità amministrative, di iniziative giudiziarie e conciliative di natura collettiva e individuale non inferiore a due terzi degli iscritti obbligatori.Prevista anche la 'Consulta regionale dei consumatori e degli utenti' della quale faranno parte l'assessore regionale competente in materia, che la presiede; rappresentanti di ogni associazione iscritta; delle Camere di Commercio; delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del commercio, industria, artigianato edagricoltura; del Cal (Consiglio delle autonomie locali), dell'Università degli studi di Perugia; dell'Università per Stranieri; dell'assessorato regionale competente per materia. Tra le altre novità sostanziali, la 'Partecipazione dei cittadini al sistema di controllo di qualità dei servizi pubblici locali', prevedendo anche una conferenza dei servizi, con la partecipazione delle associazioni, degli enti locali e dei soggetti gestori dei servizi, per operare controlli e monitoraggi periodici sulla qualità, universalità ed economicità delle prestazioni dei servizi pubblici locali. B A PERUGIA Tutto pronto per l’apertura del nuovo centro commerciale Quasar Village, ad Ellera di Corciano. Le porte verranno aperte alla clientela domani 25 settembre. Il Quasar Village sarà facilmente raggiungibile grazie a una viabilità che è stata perfezionata e a una segnaletica di facile individuazione. Facile accessibilità, quindi, in una posizione strategica, visto che il luogo scelto si trova nelle immediate adiacenze del raccordo autostradale Perugia - Bettolle, a breve distanza dal capoluogo regionale. Il centro commerciale si sviluppa su una superficie lorda di 20.000 metri quadrati e offre 48 negozi più un Ipermercato Conad di 5.000 metri quadrati. Numerosi anche i punti di ristoro che includono un antico casolare del XVII secolo completamente ristrutturato proprio per offrire un servizio di ristorazione. Il Quasar Village, inoltre, ha nelle vicinanze altri 5 edifici utilizzati da altri punti vendita (il più grande sarà dedicato al bricolage ed è allestito a cura del colosso del fai da te Obi). Previsto anche un distributore di carburanti a marchio Conad, dai prezzi low cost e dal servizio self-service. L’ipermercato Conad è stato realizzato dalla Pac 2000A con tecnologie all’aB vanguardia e soluzioni di vendita innovative. CORRIERE P DELL’UMBRIA Economia t Mercoledì 24 Settembre 2014 13 ALIMENTARE I sindacati rigettano l’ipotesi e manifestano in piazza ma anche per l’assessore Riommi la decisione del gruppo è “poco chiara” CRITICHE ALL’ITER DI RISTRUTTURAZIONE DI GRIFO LATTE di Rosaria Parrilla A PERUGIA - C'è poca trasparenza nella decisione da parte dell'azienda di avviare le procedure di mobilità per 18 lavoratori del gruppo Grifo Latte, addetti al magazzino di Ponte San Giovanni. Lo dicono a gran voce i dipendenti, supportati dalle tre sigle sindacali regionali, Uil, Cgil, Cisl. Ad ascoltarli il presidente del Consiglio regionale, Eros Brega, e l’assessore allo Sviluppo economico, Vincenzo Riommi. L'azienda, leader nel settore caseario e che detiene il 90% del mercato umbro, ha deciso di affidare il magazzino ad una cooperativa esterna. I lavoratori da licenziati saranno riassunti dalla stessa cooperativa, che però non garantirà gli attuali diritti. Per tutti si tratta di una scelta sbagliata e strategica che potrebbe interessare prossimamente anche l'intero gruppo. I lavoratori ieri mattina hanno protestato in Piazza Italia, davanti a Palazzo Cesaroni, sede del consiglio regionale per sensibilizzare la politica locale. Le istituzioni “Stiamo lavorando affinché nei prossimi giorni si possa aprire un tavolo istituzionale di confronto con l'azienda - ha spiegato Riommi -, per cercare di trovare soluzioni adeguate, appellandoci anche al senso di responsabilità che da sempre ha avuto il gruppo". "Al di là dell' In piazza I lavoratori della Grifo Latte hanno manifestato ieri mattina davanti al consiglio regionale e dopo sono stati ricevuti a Palazzo episodio in questione - ha aggiunto l'assessore - c'è un insieme di comportamenti da chiarire. Fin dal momento in cui è esplosa la vicenda, c'è stato un primo incontro con l'azienda e i sindacati, da cui non si è usciti con un sufficiente livello di approfondimento sulle prospettive generali, a prescindere dalla questione dell'esternalizzazione del magazzino che, si ribadisce, non è mera attività strumentale, ma parte del core business aziendale. Se si tratta di scelta strategica, non vale solo per Ponte San Giovanni. Non si tratta di una semplice crisi aziendale”. Anche il consigliere regionale Andrea Smacchi ha chiesto alla giunta quali iniziative intenda prendere per fare chiarezza sulla vicenda. I lavoratori "È l'inizio di una nuova fase? Quali saranno le scelte future? si interroga Michele Caligiana, addetto al magazzino e dipendente del Gruppo Grifo Latte da 11 anni -. Crediamo si tratti di una vera e propria ristrutturazione che possa man mano interessare l'intero gruppo". A spiegare come vivono i lavoratori, ormai da mesi, la situazione è Augusto Paolucci, segretaria regionale Flai- Cgil: “la dirigenza ultimamente ha assunto un atteggiamento arrogante, nominando un esterno con cui non è stato possibile avere un confronto, per non parlare del fatto che ha messo i lavoratori l'uno contro l'altro. La conseguenza è stata un aumento di infortuni, causati dallo stress”. No alla speculazione per la riduzione dei costi sulla pelle dei lavoratori, no alla destrutturazione dei diritti dei lavoratori, no all'idea che la crisi e le ristrutturazioni le debbono pagare sempre i più deboli. È quello che chiedono i lavoratori. I sindacati Anche per Stefano Tedeschi, segretario regionale Uila-Uil, si tratta di una scelta sbagliata: “18 dipendenti dovranno rinunciare ai diritti attuali”. Inaccettabile anche per Mario Bravi e Ulderico Sbarra, segretari regionali di Cgil e Cisl. Per il primo non bisogna mettere in discussione l'integrità del percorso produttivo, per il secondo è necessario fare chiarezza: “bisogna capire se ci sono o meno delle reali problematiche e in caso capire quali soluzioni adottare, non si può abbassare il costo del lavoro”. Anche per il presidente Brega non si può mettere in discussione il diritto al lavoro: “non bisogna umiliare chi vuole lavorare, noi, istituzioni, abbiamo l'obbligo di trovare le soluzioni”. CREDITO Nuovo modello organizzativo della Banca dei territori che interessa le Casse di risparmio dell’Umbria ARTIGIANATO Approvata una mozione INTESA SANPAOLO VALORIZZA LE PERSONE RILANCIO DEL COMPARTO E DELLA CERAMICA ARTISTICA A PERUGIA A PERUGIA Intesa Sanpaolo procede nelle attività previste dal piano d’impresa 2014-2017 e lancia il nuovo modello di servizio e organizzativo della banca dei territori che per quanto riguarda il Cuore verde interessa le Casse di risparmio dell’Umbria. La divisione, che nel primo semestre 2014 ha contribuito al risultato di gruppo con una crescita di oltre l’80% del risultato pre-tasse, è centrale nel conseguimento degli obiettivi previsti dal piano d’impresa. Oltre ad aver significativamente migliorato le performance al 30 giugno scorso1 – 712 milioni di euro (+ 85%) nell’area retail, 174 milioni di euro (+ 20%) nel private banking, 392 milioni di euro (+14%) nella banca-assicurazione – sulla Banca dei territori insistono alcuni dei nodi strategici del Piano, quali la piena valorizzazione dei cinque milioni di clienti famiglie e micro imprese (“Banca5®”), il rafforzamento della gestione professionale degli investimenti tramite la consulenza, un servizio più rispondente alle reali esigenze della clientela Carlo Messina Ceo di Intesa Sanpaolo che punta sui territori small business, l’obiettivo di essere la ‘banca di riferimento’ delle imprese. Proprio la focalizzazione sul mercato e la relazione con la clientela sono alla base delle evoluzioni piùsignificativedel nuovo modello di servizio e organizzativo della Banca dei territori. In ciascuna delle sette direzioni regionali esistenti vengono infatti identificati tre “territo- ri commerciali” specializzati – retail, personal e imprese – per consentire unmiglior livello di servizio, valorizzando al massimo le competenze specifiche del personale. Ciascuna direzione regionale vedrà quindi una semplificazione della struttura commerciale, coerente ad una miglior rispondenza tra competenze professionali e bisogni della clientela. Oltre alle strutture centrali esistenti, ogni direzione regionale avrà un direttore commerciale per ciascun “territorio” di specializzazione che a sua volta coordinerà i direttori di area, sotto i quali continueranno ad operare le filiali. Complessivamente saranno creati oltre 1.000 nuovi direttori – di filiale, di area e commerciali – con concrete opportunità di crescita per circa 2.000 persone, valorizzate in ruoli di maggiore responsabilità e con importanti obiettivi di performance e sviluppo della nostra clientela. “Le persone sono il nostro asset chiave, ed ogni persona ha il proprio piano di impresa da conseguire - spiega Carlo Messina, Ceo di Intesa Sanpaolo. Il nuovo modello – continua Messina – avrà un impatto senza precedenti sulla nostra capacità di rispondere alle esigenze di famiglie ed imprese”. Il nuovo modello di servizio partirà a gennaio 2015 e verrà affiancato da un programma già in corso, di supportoal cambiamento dedicato a tutta la rete: centralità del territorio e dell’approccio geB store-cliente. B L’assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all'unanimità una mozione firmata dai consiglieri Gianfranco Chiacchieroni (Partito democratico) e Massimo Mantovani (Nuovo Centrodestra) che chiede alla Giunta regionale di mettere in atto iniziative per il rilancio della ceramica artistica. L'auspicio, contenuto nel documento di indirizzo, è che la Regione possa intervenire per garantire supporto alle imprese che necessitano di un piano di programmazione definito e specifico per il settore, perseguendo obiettivi utili alla realizzazione di un circuito regionale integrato di interesse comune, ma anche ad adoperarsi per la tutela di operatori professionali altamente specializzati. Il testo unico in materia di artigianato, che comprende anche la ceramica, prevede la possibilità di istituire tavoli tematici di settore, che attraverso l'individuazione di specifiche iniziative B possano favorire lo sviluppo dell'artigianato artistico. Romizi, Prisco e Fioroni in visita al resort di Antognolla A PERUGIA stesso atto. Solo Perari dell’allora opposizione - stando alle presenze - era in aula e non votò no. Cinque consiglieri che per il voto sull’immediata esecutività diventano tre e dall’assessore allo sviluppo economico Fioroni, è stato accolto da Carabba e Bandiera, insieme hanno visitato in lungo e in largo il cantiere e ammirato il complesso nel suo insieme, compreso lo splendido campo da golf già in funzione, la spa, e il corpo centrale dell’antico fortilizio già in avanzato (Corrado, Valentino, Calabrese). Questo è negli atti. Il giallo è che i verbali di quella delibera mancano. Sono spariti. Le segreterie del consiglio comunale hanno un vuoto da aprile al giugno 21 Lavori stop L’allestimento del cantiere davanti alla chiesa di San Bevignate nel maggio scorso Gli amministratori apprezzano il progetto di recupero del castello e guardano al futuro (a.s.f.) E' piaciuto molto anche al neo sindaco Romizi il progetto in via di esecuzione del fantastico resort che strapperà all’abbandono il Castello di Antognolla, situato a sentinella dellla valle nord di Perugia sulla strada del Pantano. Come è noto la società attualmente proprietaria, formata da tre soggetti (Alessio Carabba Tettamanti , Mario Bandiera della società Le Copain e un partner russo), sta realizzando un relais di gran lusso che verrà gestito dal prestigioso gruppo Four Season, primo relais in Italia del colosso americano. Ieri il primo cittadino, accompagnato dall’assessore all’urbanistica Emanuele Prisco t Mercoledì 24 Settembre 2014 Giallo sugli atti: nelle segreterie di palazzo dei Priori non si trovano i verbali da aprile a giugno 2007 “A San Bevignate senza tante fanfare eviteremo lo scempio” A PERUGIA Per far luce oggi su San Bevignate, inteso come studentato Adisu “in fieri”, sembra necessario tornare indietro nel tempo. L’operazione avviene meticolosamente, ormai quasi quotidianamente nei social network dove una protesta dal basso prende forma e rilancia l’incontro del 9 ottobre contro i rimpalli isituzionali. La ricostruzione dei fatti parte tutto dal quel 7 maggio 2007, ma per saperne di più bisogna anche risolvere un giallo: dove sono finiti i verbali di quella delibera? Passo indietro: quando in consiglio comunale l’opposizione votò contro, con cinque membri presenti alla delibera che adotta la variante dell’ostello dell’Adisu a San Bevignate, la 73 del 7 maggio 2007. “Con voti 25 favorevoli e 5 contrari (Fronduti -Corrado - Valentino - Sorcini - Calabrese) espressi con sistema di votazione elettronica dai 30 consiglieri presenti e votanti”, è scritto nello CORRIERE L’assessore comunale Calabrese interviene sullo studentato Adisu e chiarisce il no dell’opposizione nella dibattuta delibera di 7 anni fa DELL’UMBRIA Perugia stato di recupero, ma ancora imbracato nei ponteggi per i lavori di stuccatura alle pietre della facciata. Romizi si è fermato per circa due ore ad Antognolla confermando il pieno appoggio del Comune in sintonia con la passata amministrazione. Il progetto permetterebbe all’Umbria e in particolare a Perugia di fare un enorme salto in avanti nel settore del turismo di gran lusso e di alto livello, percorso già intrapreso nella zona con i casali della tenuta del Murlo e con il castello di Procopio, meta preferita di ricchi inglesi, e tra questi l’attore Hugh Grant e il cantante ElB ton John. 2007. La scoperta ieri dopo che su facebook l’assessore comunale Francesco Calabrese intervenendo nel dibattito su San Bevignate in merito a chi votò a favore o contro quel 7 maggio 2007, invi- ta a rileggere l’intervento di Corrado, duro contro l’adozione dell’atto, segno che la minoranza battagliò senza sconti per bloccare l’ostello. “Comunque - ha spiegato Calabrese con un post sul gruppo facebook Perugia ieri oggi e domani - non so a cosa serva rivangare il passato, mi interessa l’oggi per il domani e su San Bevignate so che siamo tutti impegnati, senza tante fanfare, per evitare quello scempio. Infine considero totalmente irresponsabile e sostanzialmente autolesionista e demenziale vedere ancora oggi e su ogni cosa il distorto approccio da tifoserie di fallimentari botteghe che non esistono più, ancora sulla pelle della nostra Perugia e su quelle delle nuove generazioni alle quali abbiamo rubato anche la speranza”. Un apresa di posizione pubblica arriva, dopo qualche giorno, dal vice sindaco Urbano Barelli che ieri, durante una incontro a Palazzo dei Priori accennando alla questione ha voluto rendere noto: “la soluzione è ancora in itinere ma si sta lavorando per conservare lo stato attuale, senza ulteriori intervenB ti”. Re.Cr. Mercoledì 24 Settembre 2014 DELL’UMBRIA 30 CORRIERE u Gubbio La nuova tassa e il relativo programma di sgravi supera l’esame dell’aula di palazzo pretorio Approvato a maggioranza il piano sulla Tari A GUBBIO La Tari, la nuova tassa sui rifiuti, passa a maggioranza l’esame del consiglio comunale. A dire “no” i consiglieri di Gubbio libera, Bene Comune, gruppo misto, Partito democratico e Movimento 5 Stelle, che sottolineano la necessità di introdurre buone pratiche nel piano finanziario a firma dell’assessore Mancini. La Tari è la nuova tassa sui rifiuti che prende il posto dell’ex Tares 2013 e su cui non grava l’una tantum prevista invece l’anno scorso, con uno sgravio di circa 580mila euro, sommati ai 300mila euro derivanti dalle migliorie apportate alla discarica di Colognola per 880mila euro totali, che vanno a coprire solo in parte i tre milioni e 700mila euro (4 milioni e 500mila nel 2013) necessari per coprire la gestione e raccolta dei rifiuti, cui il Comune deve far fronte. La Tari si divide in imposta “domestica” e “non domestica” o commerciale. La prima tiene conto del valore catastale dell’immobile e del nucleo familiare, anche se tra le criticità non prevede sgravi per la situazione Isee familiare, mentre la seconda riguarda la tipologia di immobile. Per le famiglie è stato previsto uno sgravio dal meno 8 per cento fino a un 22 per cento, per alcune categorie commerciali (pizzerie, ristoranti, osterie, pescherie, ortofrutta, fiorai, agriturismi con o senza ristorante) l’oscillazione della riduzione del pagamento va da un meno 10 a un 27 per cento. B Ben.Pi. Incontro ricco di spunti, ma c’è la necessità di rivedere il sistema delle tariffe al ribasso Associazioni di categoria e sindacati discutono di bilancio con il Comune A GUBBIO Forze sociali e associazioni di categoria hanno incontrato nei giorni scorsi il sindaco e l’assessore al Bilancio per confrontarsi sulle problematiche relative al sistema delle tariffe e del bilancio preventivo 2014. Su uno dei nodi centrali, quello dell’imposizione locale (Tasi, Imu, Irpef), alla luce delle scelte illustrate dall’assessore Mancini, che ha ribadito gli sforzi di tenere le aliquote nei limiti della sostenibilità per imprese, lavoratori e cittadini, sindacati e associazioni hanno ribadito tutta una serie di rilievi, chiedendo l’impegno di risoluzione per l’anno finanziario 2015. Al fine di poter far fronte con entrate locali di carattere impositivo alla diminuzione delle entrate di provenienza statale, alla necessità di dare copertura finanziaria agli impegni derivanti da Puc San Pietro e all’equilibrio di bilancio del 2014, le richieste del Tavolo non sono state dunque recepite del tutto. Una scelta obbligata per far tornare i conti, hanno spiegato le controparti del Comune, ma che rischia di scaricare sulle imprese e sui lavoratori il peso maggiore di questa operazione finanziaria, alla quale si è giunti sicuramente e principalmente per effetto Conti alla mano Anche il sindaco Stirati era presente all’incontro C’è da affrontare anche un debito fuori bilancio Lunedì un consiglio comunale tutto dedicato ai conti dell’ente A GUBBIO Il presidente del consiglio comunale Giuseppe Biancarelli ha convocato l’assemblea per lunedì alle 8 in prima convocazione e alle 9 in seconda convocazione, nella sala consiliare del municipio in piazza Grande, per trattare un ordine del giorno assai interessante. Al centro dell’attenzione ci sarà l’approvazione del bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2014, del bilancio pluriennale 2014-2016, della relazione previsionale e programmatica 2014-2016 e del programma triennale delle opere pubbliche 2014-2016. I consiglieri comunali dovranno confrontarsi anche con il riconoscimento di un debito fuori bilancio deriB vante da un lodo arbitrale. delle scelte dei governi centrali, che in questi anni hanno scaricato sugli enti locali le riduzioni della spesa pubblica, ma anche ed altrettanto sicuramente per effetto delle gestioni amministrative locali che negli ultimi anni hanno indebolito le capacità di intervento e di azione del Comune di Gubbio. Nel corso degli incontri sono stati illustrati i primi progetti di azione e di intervento dell’amministrazione comunale, riguardanti il mantenimento del sistema dei servizi alle persone, con attenzione alle fasce più deboli, la viabilità, l’utilizzo degli immobili pubblici (ex ospedale, palazzo orfanelle),la questione della Lumsa e la valorizzazione e qualificazione del centro storico. Forze sociali e associazioni di categoria hanno ribadito la necessità di rivedere nel tempo le tariffe Tari per le imprese produttrici di rifiuti speciali che già smaltiscono a loro spese i rifiuti non conferendo al servizio pubblico, in funzione di politiche di contenimento della spesa di raccolta e smaltimento, e la necessità, alla luce di processo di trasformazione che la città sta subendo relativamente ai poli commerciali e al rapporto tra centro storico e zone di espansione, di rilanciare i turismo e B le attività collaterali. Inaugurato ieri l’impianto in via Da Vinci La città si scopre “sostenibile” Attivato il passaggio pedonale a basso impatto ambientale A GUBBIO E’ il primo esempio in Umbria di un passaggio pedonale luminoso a basso impatto ambientale, quello inaugurato ieri in via Leonardo da Vinci, davanti al circolo tennis, alla presenza del sindaco Stirati e dell’assessore alla mobilità Tasso. Il progetto pilota è stato elaborato e realizzato dalla “3G Italia” di Perugia, specializzata in produzioni per la sicurezza stradale ed è coofinanziato dalla Regione nell’ambito di interventi di efficientamento energetico. “Questo intervento è un ulteriore contributo per rafforzare la sicurezza su un asse viario con particolare intensità di traffico - ha commentato il sindaco - interessato da attività sportive e dalla presenza di varie scuole. E’ un esperimento che potrebbe estendersi su scala urbana in maniera diffusa anche in altre zone con criticità, per garantire la mobilità pedonale”. Dal canto suo, l’assessore Tasso ha ricordato come il progetto si inserisca nelle iniziative legate alla Settimana europea della mobilità sostenibile, ribadendo che “il Comune vuole favorire in ogni forma le iniziative mirate alla tutela dell’utenza ‘debole’ della strada, con il duplice obiettivo di salvaguardare l’ambiente e recuperare spazi da parte dei pedoni e in particolare di anziani e bambini”. “La struttura - ha spiegato l’ingegnere Pennetta di ‘3G’ - è alimentata da pannelli fotovoltaici che attivano, a chiamata con pulsante, dei lampeggiatori luminosi ai lati della strada, e di notte ulteriori luci per rendere visibile chi attraversa, inducendo, quindi, gli automobilisti alla prudenza. Le sorgenti luminose si attivano solo quando il pedone è in transito in modo da ottimizzare i consumi e ridurre l’effetto abitudine che produce un impianto sempre acceso sugli automobilisti. Inoltre l’alimentazione a fotovoltaico è apprezzabile in termini di rispetto dell’ambiente e B riduzione dei costi di attivazione”. Alla ribalta lo studente del “Mazzatinti” Lorenzo Ciavaglia premiato a Perugia per la tesina presentata alla maturità A GUBBIO Ci sarà anche il polo liceale “G.Mazzatinti” alla Cerimonia di premiazione conclusiva dell’iniziativa “Maturità d’ateneo” che si svolgerà lunedì nella sala delle conferenze della Galleria nazionale dell’Umbria e che premierà gli autori delle migliori tesine presentate agli esami di maturità dell’anno scolastico 2013-2014. Lo studente che verrà premiato è Lorenzo Ciavaglia, neo diplomato all’istituto d’arte che ha partecipato con una tesina dal titolo “Bellezza immortale” e che sarà accompagnato a Perugia dalla sua docente di italiano Sonia Bossi. Soddisfatta la dirigente Marinangeli: “Il premio a Lorenzo, oltre che esaltare il livello formativo raggiunto dal ragazzo, sottolinea e testimonia il lavoro di cura e di preparaB zione degli studenti del liceo artistico”. Il gruppo aggiunge un’altra esperienza di prestigio Ragnacci, Sarli, Allegrucci e Pierotti della scuola “Città di Gubbio” si impongono nel panorama nazionale Sbandieratori protagonisti a Tubingen E la Germania scopre l’arte eugubina Quattro ballerine nell’Olimpo della danza A GUBBIO A GUBBIO Grande successo del gruppo Sbandieratori di Gubbio a Tubingen, in Germania, in occasione del trentennale del gemellaggio di Perugia con la cittadina tedesca. La manifestazione, organizzata dalla locale associazione commercianti e il Comune tedesco ha avuto come protagoniste le città di Perugia, Aix en Provence e Tubingen, come detto gemellate tra loro, che hanno esposto i loro prodotti locali. L’appuntamento di ripete ogni anno, con circa un centinaio di artigiani e produttori enogastronomici italiani e francesi insieme ai loro colleghi tedeschi che si ritrovano per quattro giorni sulle piazze e sulle strade della bellissima e caratteristica città tedesca, con banchi ricchi di merci e prodotti delle loro tradizioni. La kermesse anche quest’anno ha registrato la presenza di tantissimo pubblico. Il gruppo Sbandieratori è stato invitato dal Comune di Perugia, che era presente con l’assessore al Commerci, artigiaB nato e mobilità Cristiana Casaioli. “E’bellissimo pensare di aver trasmesso ciò che si ha dentro, che qualcosa che si insegna quotidianamente sia entrato nell’anima di chi ascolta, tanto da rappresentare un obiettivo di vita e forse un’opportunità”. C’è grande soddisfazione alla scuola di danza “Città di Gubbio” per le quattro allieve che hanno deciso di proseguire i loro studi approfondendo una passione che forse potrà concretizzarsi in una carriera professionale. Si tratta di Margherita Ragnacci ora a eu.gri. Firenze al Balletto di Toscana, Laura Sarli entrata a far parte dell’Accademia nazionale di Danza a Roma, Angela Allegrucci e Agnese Pierotti che andranno al Daf di Mauro Astolfi. E non sono le prime danzatrici che han- no iniziato la carriera nella scuola eugubina, visto che già nel 2005 erano state Chiara Giuli e Francesca Menichetti a lasciare Gubbio per approdare alla Scala di Milano. Agnese Pierotti è stata anche l’ultima vincitrice della borsa di studio “Elisabetta Barbetti”, assegnata annualmente dalla famiglia di Elisabetta, ad un’allieva meritevole non solo per le doti tecniche, ma anche per le qualità morali. “Non è solo la tecnica ciò che si cerca di trasmettere - ricordano dalla scuola - ma un insieme di valori a cui la scuola di danza ‘Città di Gubbio’ si ispira da più di 30 anni. Rispetto dell’altro, altruismo, condivisione, spirito di gruppo, passione e propensione al sacrificio per raggiungere qualcosa che si B ama”. -MSGR - 06 UMBRIA - 39 - 24/09/14-N: Umbria www.ilmessaggero.it METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 PERUGIA Nocera Umbra Tel. 0742 810363 Terni Mercoledì 24 Settembre 2014 Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Terni Ast, sul tavolo del Mise si cominciano a vedere i numeri Terni Tempi lunghi per la nuova fontana di piazza Tacito Allarme Lavoro Servizio a pag. 54 servizio a pag.54 Servizio a pag. 41 Liomatic: 150 licenziamenti GrifoLatte: sciopero e corteo L’azienda della distribuzione di bevande ha inviato le lettere ai dipendenti nei giorni scorsi, vertenza in 4 regioni Agevolazioni, 25mila i furbetti Con la crisi cresce il ricorso alle richieste di contributi, ma una dichiarazione ogni sei risulta fasulla o sbagliata. Oltre alle sanzioni si rischia la condanna penale ` Selenio Canestrelli PERUGIA Famiglie umbre alle prese con le dichiarazione Isee (l’indicatore della situazione economica), tra sconti, esenzioni e tanti controlli anti-furbi. Tempo di asili, scuole, anche di tasse e tariffe locali: chi vuole lo sconto (o in molti casi l'esenzione vera e propria) è chiamato a presentare entro breve la denuncia del proprio patrimonio. L'anno scorso a certificare i propri redditi ai Comuni e ad altri enti pubblici sono stati quasi in 150 mila, mentre quest'anno le previsioni parlano di un incremento di famiglie. Continua a pag. 42 La Stranieri Serie B. Biancorossi 0-0 a Modena, Fere giù col Bologna (0-1) «Rilanciare un Ateneo unico» Federico Fabrizi PERUGIA «Rilanciare la Stranieri? Sì, ma non perché siamo in crisi, piuttosto perché abbiamo qualità ed eccellenza». Parla Roberto Fedi, direttore del dipartimento di Scienze umane. Continua a pag. 43 Spaccio choc, trasporta droga incinta di 7 mesi La festa degli oltre ottocento tifosi perugini saliti a Modena per un Grifo che resta al primo posto Govane mamma umbra si trasforma in corriere di eroina e cocaina. Presi marito e amico tunisini Michele Milletti PERUGIA Povero bambino. Nascerà tra un mese e mezzo e condividerà con la sorellina il destino dei genitori arrestati per droga. E pensare che dovrà ritenersi anche fortunato, visto che suo padre non solo non ha esitato a trasformare la moglie incinta di sette mesi in corriere di un etto e mezzo fra eroina e cocaina (con la droga ad appena cinque centimetri da lui, dal feto) ma non ha avuto difficoltà a far ritardare alla giovane donna l’evacuazione dello stupefacente per non finire in galera. Ventenne, perugina, incinta di sette mesi, trasformata in corriere di eroina e cocaina dal marito spacciatore tunisino: è l'elemento scioccante dell'ultimo blitz antidroga condotto dalla squadra mobile, diretta da Marco Chiacchiera. L'indagine, volta a contrastare uno dei gruppi di spaccio di stupefacente, ha portato i poliziotti della seconda sezione, diretti nelle indagini sul campo da Roberto Roscioli e con il coordinamento di Piero Corona, a scopire un traffico «importante» di eroina e cocaina: 140 grammi che la ragazza portava in corpo nonostante la gravidanza molto avanzata. «Una fra le situazioni più difficili e ripugnanti che ci siamo trovati a dover trattare in questi anni» dicono quasi all’unisono i poliziotti. Continua a pag. 41 Casa Flintstone Pd. Stavolta c’erano tutti alla riunione del gruppo Pd. Fred, Barney, Wilma. Colpi di clava tra presidenti e assessori e consiglieri. Ma nessuna dceisione sulla legge elettroale. Si resta in caverna a discuetre. ***** Grifolatte. Il presidente Catanossi si presenta in tuta. Verrà anche lui esternalizzato? LIBERATI Per Valerj Bojinov un amaro esordio casalingo con il Bologna Perugia resta primo, Ternana ko in casa Due punti di vantaggio sul Carpi, secondo: il Perugia pareggiando (0-0) a Modena mantiene il primo posto nel campionato di serie B dopo il quinto turno andato in scena ieri sera. La Ternana cade invece al Liberati 1-0 contro il Bologna e scivola al terzo posto con Avellino, Frosinone e Livorno. Servizi alle pagg. 45 e 57 L’angolo del meteo Nel weekend torna bello Gilberto Scalabrini L'estate passa il testimone all' autunno. Inizia oggi pomeriggio una fase perturbata con piogge e temporali. Al mattino, possibili locali nebbie nei principali fondovalle e temperature massime in calo. Anche in serata e durante la notte, cielo molto nuvoloso o coperto con piogge frequenti, spesso a carattere di rovescio o temporale. La giornata peggiore sarà quella di domani. Al primo mattino molte nubi e piogge frequenti, anche a carattere di rovescio o temporale. Migliora da nord ovest nel corso della mattinata. Nel pomeriggio, cielo molto nuvoloso con addensamenti cumuliformi sparsi, locali rovesci ed isolati temporali. Saranno più probabili sull'Umbria centro meridionale. In serata deciso miglioramento con cessazione delle piogge, nubi in calo e schiarite in avanzamento da nord ovest. Durante la notte, poco nuvoloso o nuvoloso sull'Umbria centro settentrionale, ancora molte nubi e residue piogge lungo l'Appennino e sul sud della regione. Venerdì, cieli quasi ovunque sereni o poco nuvolosi. Da segnalare solo banchi di nebbia al primo mattino sulle valli interne, in dissolvimento diurno. Sabato, tempo bello, con cieli sereni o poco nuvolosi per tutto il giorno. Clima fresco al primo mattino, mite di giorno. Domenica bel tempo, con cieli sereni per tutto il giorno. Temperature in lieve aumento nei valori massimi, clima mite di giorno, frizzante al primo mattino. C'è la possibilità che questa depressione possa fungere da testa di ponte, da trait d'union, per un ottobre all'insegna del tempo buono, per poi sfociare nelle piogge autunnali. Maltratta segretaria professore a giudizio SPOLETO «Maltratta e demansionata dopo aver formulato rilievi sulla correttezza dei bilanci della Fondazione Cisam». Con questa accusa, una dipendente del Centro Italiano di Studi sull'Altomedioevo ha puntato l'indice contro il presidente della Fondazione, il professor Enrico Menestò, ieri rinviato a giudizio insieme alla moglie Raffaella Gabetta per le accuse formulate. Una storia delicatissima, che si svolge sullo sfondo di un ambiente di lavoro di grande prestigio e viaggia sul filo labile di un rapporto di fiducia e stima trasformato all'improvviso nel più velenoso disaccordo. Le accuse a carico di Menestò sono pesanti e ieri il giudice per l'udienza preliminare Fortunati ha affidato al dibattimento il compito di fare chiarezza. Il processo inizierà il 20 marzo. Il professore, che respinge ogni addebito, è accusato di maltrattamenti, estorsione, violenza privata, diffamazione e appropriazione indebita. Quest' ultima contestazione gli viene mossa in concorso con la moglie. La dipendente, che per un periodo si è occupata di bilanci, ha riferito una serie di condotte a suo avviso non corrette e che avrebbero di fatto mutato l'iniziale rapporto di fiducia col presidente. Sotto la lente, rimborsi chilometrici, affidamento di incarichi alla società della moglie e altre circostanze, tutte da chiarire. Di fronte ai rilievi, stando alla denuncia, Menestò avrebbe iniziato a maltrattare la sua ex collaboratrice di fiducia, convincendola con la minaccia della perdita del lavoro ad accettare un demansionamento. Tanti e circostanziati gli episodi raccontati dalla donna e che ora dovranno essere accertati e chiariti di fronte al giudice. Ilaria Bosi -MSGR - 06 UMBRIA - 43 - 24/09/14-N: 43 Perugia (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 Barelli: «Al lavoro per evitare che spunti l’ostello a San Bevignate» `Il Comune vuole un tavolo “di trattative” con Regione e Soprintendenza L’INTRECCIO «Stiamo lavorando per tutelare San Bevignate. Per trovare altre soluzioni rispetto all’ostello Adisu in via Enrico dal Pozzo. Sarebbe uno scempio. Non si può compromettere quel punto della città». Parola del vicesindaco Urbano Barelli, che non indietreggia di un millimetro. Il numero due di Palazzo dei Priori negli ultimi giorni ha avuto contatti e colloqui sulla faccenda. Il Comune dialoga con la Regione e con il Ministero dei beni culturali. Obiettivo dichiarato: la giunta Romizi reputa sbagliato tirar su uno studentato di quattro piani in faccia ad un monumento del 1200. Il vicesindaco ci mette la faccia. «Siamo in attesa di altra documentazione», aggiunge Barelli. Il riferimento è al parere fornito dal Miur all’Adisu, che aveva chiesto di poter “spostare” l’ostello. Risposta: «Non si può fare». L’altro parere, invece, dovrà darlo la Soprintendenza, di nuovo all’Agenzia per il diritto allo studio. Stavolta si tratta di un’autorizzazione paesaggistica, negata nel 2007, concessa nel 2008 dopo una modifica del progetto, poi scaduta ed ora chiesta di nuovo. La risposta dovrebbe arrivare nell’arco di pochissimi giorni. Visti i tanti passaggi della vicenda, è probabile che il parere risulti “articolato”. Ma se non saranno individuati elementi nuovi, il via libera di cinque anni fa potrebbe essere semplicemente replicato. Nei mesi scorsi proprio dagli uffici della Soprintendenza era partita una segnalazione sul “caso San Bevignate” addirittura alla Procura della Repubblica, per rimarcare il rischio che l’autorizzazione paesaggistica fosse scaduta. In effetti era così: lo ha stabilito una sentenza del Tar dell’Umbria qualche settimana dopo. Ora il Comune punta ad aprire un tavolo di confronto con la Regione (l’Agenzia per il diritto allo studio è un ente strumentale di Palazzo Donini) e la Soprintendenza: «per trovare una soluzione condivisa». Il tavolo lo sta preparando il vicesindaco Urbano Barelli con una serie di incontri avviati in questa settimana. Proprio lui, da presidente di Italia Nostra, nei mesi scorsi, aveva guidato il gruppo di associazioni contrarie alla costruzione dello studentato di fronte alla ex chiesa di San Bevignate. Federico Fabrizi [email protected] © RIPRODUZIONE RISERVATA Mercoledì 24 Settembre 2014 www.ilmessaggero.it Fedi: «La Stranieri eccellenza da difendere» segue dalla prima pagina San Bevignate, la preparazione del cantiere (foto d’archivio) La polemica Leonelli diserterà la festa della minoranza Pd Nuova polemica nel Pd innescata dall’iniziativa La sinistra che cambia, festa della minoranza del partito che fa capo all’area area politico-culturale Il coraggio di cambiare. Nonostante l’invito formale, il segretario regionale, Giacomo Leonelli, ha fatto sapere che non prenderà parte all’evento, non tanto per la presenza dei relatori («dirigenti del Pd come Fassina, Cuperlo e Bersani, che rispetto pur non avendone condiviso negli anni la linea politica») quanto il fatto che nel programma si tenti di duplicare «la discussione in corso negli organismi del Pd dell’Umbria». Il riferimento è ai forum che per Leonelli «rischiano di apparire strutture sovrapposte, quasi ombra rispetto ai dipartimenti Economia e Lavoro del Pd». «Una sana dialettica tra maggioranza e minoranza credo vada svolta in contenitori messi a disposizione dal partito, per contribuire attraverso il dibattito a definire temi e contenuti». I numeri del bilancio raccontano: quasi 7 milioni di “risparmi” spesi in 10 anni, e solo 1200 studenti iscritti. «Non ci sto al ritratto della Stranieri come Università in crisi nera, irreversibile e piena di fannulloni. Ma scherziamo? - attacca il professor Fedi abbiamo docenti di qualità internazionale e garantiamo agli studenti una qualità ed un rapporto umano difficili da trovare altrove. Uno studente qui si sente considerato, questo é fondamentale: perche noi siamo qui per gli studenti». A scorrere i numeri degli iscritti, negli ultimi 10 anni, sono diminuiti proprio tanto professore. «Parliamoci chiaro: gli iscritti diminuiscono in tutte le Università italiane. E forse è normale: alcuni numeri degli anni passati erano esagerati. Il nostro problema, semmai, è che siamo piccoli, ma questo non sempre un difetto. La qualità della didattica qui è alta: noi siamo una piccola università che funziona. E basta col gioco al massacro». Fedi, il sistema universitario è alle prese con un periodo di cambiamenti, ce la farete? «Gli studenti vengono qui, scelgono di venire qui: un motivo ci deve essere. E guardi che noi non spendiamo per farci pubblicità. Tanti dei nostri ragazzi trovano lavoro rapidamente. Voglio dire, insegnare italiano agli stranieri è qualcosa ha ed avrà un futuro. Su questo ci sono pochi dubbi. È evidente come ce ne sia bisogno». Professore, tutto bene, eppure il Miur ha tagliato alla Stranieri 450mila euro perché dal 2004 al 2010 alcuni professori non hanno fatto pubblicazioni. «Io non ci sto al fatto che si parli di fannulloni perché 4, 5 persone su 60 non hanno pubblicato: si tratta di un problema amministrativo, per altro già sanato. Ecco, alcuni lavori sono già sulla mia scrivania. La Stranieri ha un grande patrimonio di qualità da far valere, con docenti di livello alto». Professore, accordi o fusioni in vista con altri Atenei? «Se parliamo di accordo di programma, di sinergia per produrre efficienza beh: è un’idea. Ma nessuna università si fonde con un' altra. Io mi sento spesso col direttore del dipartimento di Lettere dell’Università degli studi, siamo amici, collaboriamo: ecco». Idee di rilancio? «Sia chiaro: non dobbiamo rilanciarci perché siamo modesti o in crisi, ma perche siamo forti e abbiamo le nostre peculiarità». F.Fab. © RIPRODUZIONE RISERVATA «ABBIAMO QUALITÀ E QUI GLI STUDENTI TROVANO UN RAPPORTO UMANO CHE ALTROVE NON C’È» www.lanazione.it/umbria e-mail: [email protected] - [email protected] MERCOLEDÌ 24 settembre 2014 E’incintae hala droganellapancia Arrestata una donna di 22 anni: sostanza stupefacente nascosta nelle parti intime Vignaioli col cartellino Caprai introduce il «badge» nella vigna Il partito di Bossi perde il proprio seggio regionale · A pagina 8 BERETTA · A pagina 3 Spesi ben 162mila euro Francobolli, che tegola sul Comune! «Ormai è un partito troppo lombardo» Gianluca Cirignoni saluta e passa al Gruppo Misto NUCCI · A pagina 5 Apre il nuovo Ipermarket «Assalto» al Quasar Village · A pagina 12 BELVEDERE · In Economia La delicata vertenza Sull’Ast c’è un timido spiraglio ««AADDDDIIOO LLEEGGAA»» Cittàdi Castello Ladri scatenati Saccheggiate case e negozi · A pagina 17 OGGI SU: www.lanazione.it/umbria GUARDA LE FOTO Un bebè in arrivo per Chiatti e Bocci · In Nazionale Un eugubino è l’«erede» di Veronesi LEGGI L’ARTICOLO Il professor Pelicci nominato direttore della ricerca dell’Istituto Europeo LEGGI L’ARTICOLO BEDINI · A pagina 15 La tragedia L’allarme dei vicini che non lo vedevano da qualche giorno Ottantenne trovato morto in casa a Narni ERA DA QUALCHE giorno che i vicini non lo vedevano passeggiare o chiacchierare in giro per il paese, come era solito fare. E soprattutto non rispondeva al campanello e neanche al telefono. Lo conoscevano in tanti e quel «silenzio» ha spaventato tutti. Così hanno deciso di chiamare carabinieri e agenti della municipale. Sono stati i vigili del fuoco a fare la tragica scoperta: lui, ottant’anni (B.B. le iniziali), è stato trovato morto nella sua abitazione, in pieno centro a Narni. A quanto pare l’anziano sarebbe stato vittima di un malore che non gli ha dato neanche il tempo di chiedere aiuto. La morte naturale, come si diceva, è l’ipotesi più accreditata. Comunque sulla salma dell’anziano sarà eseguita l’autopsia o, comunque, un’ispezione medico-legale. Accertamenti che saranno in grado, insomma, di dare certezze sulle ragioni del decesso. Notte bianca con «Terni On» Molesta ragazzine davanti a scuola •• 4 CRONACA PERUGIA MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE 2014 I CONTI DEL PALAZZO IL «COMMISSARIO» FRANCESCO CALABRESE (NELLA FOTO) HA FATTO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE Acropoli a rischio, mancano soldi per ripulire Effetto spending-review: tagliata la metà dei contributi. E il Minimetrò di notte LE TAPPE «Più di così... » Naldini (nella foto): «Non siamo più in grado di reggere alle spese di questo settore. Abbiamo ormai ridotto le corse festive e risparmiato il massimo» Le cifre dei viaggi Il mobility manager ha ricordato che ogni giorno a Perugia vengono effettuati 400mila spostamenti in auto, 45mila sugli autobus e settemila in minimetrò di MICHELE NUCCI — PERUGIA — PER ADESSO sono stati 110 gli interventi anti-vandali nel centro storico, con una spesa che ha già raggiunto i 30mila euro. Da qui alla fine dell’anno restano in cassa meno di diecimila euro e soddisfare tutte le richieste sarà impossibile. La spending-review colpisce anche l’acropoli: gli interventi per ripulire le mura, le LE CRITICITA’ Gli interventi anti-vandali in centro sono già stati 110 dall’inizio dell’anno vie, i monumenti cittadini diventano sempre più difficili da portare a termine. Per un motivo semplice: ci sono sempre meno soldi in cassa. PREOCCUPATI L’avvocatoFrancescoCalabresee la dirigenteCarmenLeombruni A RIFERIRLO IERI è stata la dirigente dell’Unità operativa ‘Centro storico’ Carmen Leombruni, convocata a riferire dal ‘commissario’ Francesco Calabrese. Lo stanziamento in bilancio per il decoro urbano del centro era infatti di 70mila euro, sceso a 40mila alla fine di agosto. STESSA COSA per l’acquisto di beni come panchine o arredi per aree verdi, dove ci sono soltanto 5mila euro. La stessa Leombruni ha poi illustrato il progetto con i detenuti del carcere di Capanne, sottolineando la bontà e l’efficacia dell’iniziativa. Insomma la sensazione è che in- vece che tagliare sul versante decoro potrebbe spuntare qualche euro in più. E PER RESTARE al centro storico, ieri è stato anche affrontato il tema della mobilità con l’ingegner Leonardo Naldini. E inevitabilmente si è toccato il tasto del minimetrò, un capitolo di spesa che supera gli 8 milioni di spesa annuale tra ammortamento ed esercizio. E sarà così fino al 2037. Anche in questo caso sono venuti fuori molti numeri, tra cui uno molto significativo: la mini-metropolitana perugina infatti, ha spiegato Naldini, ha un CASO-SAN BEVIGNATE URBANO BARELLI: ‘CI SONO IPOTESI ALTERNATIVE’ «Il Collegio? Da un’altra parte» — PERUGIA — CANTIERE APERTO Fa discuterela propostadellacasapergli studentidell’Adisu «LA ZONA di San Bevignate deve essere tutelata, stiamo lavorando per ipotesi diverse riguardo alla realizzazione della casa per gli studenti dell’Adisu». Il vicesindaco Urbano Barelli viene tirato per la giacchetta ormai da giorni sul caso della struttura che dovrebbe sorgere in via Enrico dal Pozzo, proprio di fronte al complesso dei Templari. Quello sul «no» al collegio studentesco in quell’area è stato uno dei suoi cavalli di battaglia durante la campagna elettorale. E ieri ha così dichiarato apertamente che si sta cercando una soluzione differente per non far costruire lì quel complesso. Ma i tavoli in cui si sta giocando la partita sono diversi e prima che il risiko si componga dovranno passare ancora settimane, se non mesi. La sensazione, come accaduto la scorsa primavera, è che tutto slitti a dopo le elezioni regionali. Così nessuno si farà male. LE PARTITE aperte. Prima di tutto c’è pronto un doppio ricorso pronto a scattare, quello del «Raggruppamento temporaneo di imprese» che ha vinto l’appalto. Le aziende (Tlm Costruzioni S.r.l., Rti Giulivi Srl Impianti Tecnologici, Rti F.lli Trovati Snc, Rti. Ogf Costruzioni Srl, Rti Pelliccia Scavi) sono pronte a presentarsi davanti al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del 12 maggio scorso, ma anche a tornare di fronte al Tribunale amministravo AUTORIZZAZIONI La Regione scrive al ministro per sollecitare la Soprintendenza dell’Umbria se la Soprintendenza decidesse di non concedere l’autorizzazione a far ripartire il cantiere. La sollecitazione in questo caso è partita proprio dall’Adisu. UN PUNTO fermo c’è però: è quello della Commissione paritetica ministeriale che alla fine di giugno ha detto con tanto di lettera che il finanziamento per la realizzazione del Collegio universitario di San Bevignate (12 milioni) non può essere destinato ad altro progetto. Quindi o quei fondi si usano per quella residenza universitaria in quel luogo oppure vanno persi. Con il rischio che il raggruppamento di imprese chieda il risarcimento (circa il 10 per cento dell’appalto). LA REGIONE intanto prova a prendere tempo: da Palazzo Donini sarebbero partite due lettere, una al Ministero dei Beni culturali, l’altra al Comune. Al ministro Dario Franceschini sarebbe stato chiesto di sollecitare la Soprintendenza perugina per avere un parere sul rinnovo dell’autorizzazione paesaggistica, a Palazzo dei Priori invece si domanda chiarezza sulle autorizzazioni rilasciate o quella da rilasciare al Consorzio di imprese. Insomma «l’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare» avrebbe detto il grande Gino Bartali. m.n. MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE 2014 CRONACA PERUGIA MENO FONDI “ LO STANZIAMENTO IN BILANCIO PER IL DECORO URBANO ERA DI 70MILA EURO E’ SCESO A 40MILA ALLA FINE DI AGOSTO •• UGO BONIFACIO A dicembre scade la convenzione con Poste Italiane Entro ottobre credo che sarà pronta la gara vie e monumenti costa 700mila euro l’anno LE RICHIESTE Nelmirinole spese dellesedidecentrate SPESE DEL COMUNE CIRCOSCRIZIONI, BOOM DI CONTRIBUTI costo pari a 1.500 euro all’ora. Questo significa che farlo funzionare per tre ore in più nei tre giorni del fine settimana, costerebbe intorno ai 15mila euro, cioè 60mila euro al mese. Ma quanto ci costano le lettere? Ben 162mila euro in francobolli IN UN ANNO si sfiorerebbero i 700mila euro, che potrebbero scendere a mezzo milione milione se venisse fatto funzionare due notti a settimana. Il mobility manager ha ricordato che ogni giorno a Perugia vengono effettuati 400mila spostamenti in auto, 45 mila sugli autobus, 7 mila in minimetrò. QUELLO sul trasporto pubblico è comunque uno dei capitoli più costosi del bilancio. «Non siamo più in grado di reggere alle spese di questo settore — ha detto con chiarezza Naldini —. Abbiamo ormai ridotto le corse festive, quelle con pochissime passeggeri, abbiamo insomma risparmiato il massimo. Ora però ogni taglio che si andrà a fare vorrà dire ridurre il numero degli utenti». La speranza è che la Regione riveda i propri stanziamenti nel 2015. Una promessa che va avanti da anni, ma che non ha trovato ancora riscontro. 5 — PERUGIA — FINO AL ‘96 c’erano i ‘buoni del sindaco’, una cifra di cui disponeva il primo cittadino da elargire agli indigenti che si presentavano nel suo ufficio. Ora ci sono i ‘buoni delle circoscrizioni’, 137mila euro di contributi assistenziali che vengono divisi praticamente in parti uguali tra gli 800 richiedenti che si presentano agli sportelli delle sedi di periferia. MOBILITA’ Il minimetròperugino costa1.500euroall’ora (Foto Crocchioni) NON C’È un bando o un regolamento: basta presentarsi con il modello Isee e attendere qualche mese, finché non arrivano quei 50-100 euro a famiglia di contributo. Ed è così ormai da anni. Stessa cosa per le associazioni dei quartieri: quest’anno sono già stati distribuiti 43.650 euro tra sagre, feste di paese e quant’altro. Con che criterio? «Fino a giugno la delega al de- centramento apparteneva al vicesindaco», ha detto ieri in commissione spending-review il dirigente Ugo Bonifacio. PROPRIO il funzionario ha riferito il numero dei contributi che vengono dati a chi ne fa richiesta presentandosi in una delle sedi delle ex Circoscrizioni: nel 2011 ci sono state 720 domande, salite a 778 l’anno successivo, mentre sono diventate 801 nel 2013 con 1.029 soggetti beneficiari. Il punto è che quest’anno erano state preventivati 137mila euro, anche se c’è stato uno stop dovuto proprio alla spending review, per cui la cifra è scesa a 39.718 euro. «Diciamo che su questi contributi c’è immediatamente una riflessione molto seria da aprire», ha detto l’assessore-commissario Francesco Calabrese. L’aria che tira da tempo è che le cinque sedi, dove lavorano 20 persone, potrebbero subìre una profonda revisione il prossimo anno, a partire dalle funzioni che svolgono. E dai contributi che vengono distribuiti ‘a pioggia’. L’ALTRO dato che è emerso ieri durante la discussione è quello sulle spese postali: il Comune ogni anno, contravvenzioni stradali escluse, spende 162.300 euro di francobolli. Una cifra impressionante visti i tempi che corrono e la tecnologia che corre sempre più veloce. Lo stesso Bonifacio ha ricordato come vengano sempre più spesso sollecitati gli uffici a usare le e-mail e la posta elettronica certificata. «A dicembre scade comunque la convenzione con Poste Italiane. Quindi entro il mese di ottobre credo che sarà pronta la gara», ha aggiunto il funzionario. L’obiettivo anche qui è minimo dimezzare la spesa. m.n. MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE 2014 VERTENZA-ACCIAIO 19 IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE DIECI GIORNI ALLA FINE DELLA «TREGUA» Ast, il «tavolo» della trattativa resiste Si apre un timidissimo spiraglio FOCUS Le distanze restano. Fissato un incontro «tecnico» per domani · TERNI SE SI VOLESSE vedere in un altro modo, la trattativa tra ThyssenKrupp da una parte e sindacati e istituzioni dall’altra (con il ministero dello Sviluppo economico a fare da arbitro), potrebbe essere vista come un rituale di combattimento. Almeno per questo lunghissimo inizio. Finora ci si è «annusati», si sono messi in mostra denti e muscoli. Ognuno per la sua parte, ognuno per quello che ha da mettere sul tavolo. Fermi, ma non immobili, nel proprio «recinto». Nessuno però disposto a fare passi indietro. Ma ieri al Mise (dove erano presenti anche il ministro Federica Guidi e il sindaco Leopoldo Di Girolamo, in rappresentanza di tutte le istituzioni locali) forse, in quello strano rituale che sono le trattative sindacali, si è registrato un piccolissimo passo in avanti. Sia chiaro: niente che permetta di aprirsi a un ingiustificato ottimismo. Ma già il fatto che il tavolo della trattativa «resista», ancora dopo venti giorni, e che i sindacati parlino di «disponibilità dell’azienda», lascia sperare laddove solo fino a ieri le distanze apparivano immutate e incolmabili. E, perciò, ancor più preoccupanti. ECCO quello che hanno scritto i sindacati al termine dell’incontrofiume di ieri (che dalla mattina si è concluso solo nel tardo pomeriggio): «L’azienda dopo un primo momento in cui ha ribadito i propri intendimenti ha dato la disponibilità ad entrare nel merito dell’assetto societario, delle strategie commerciali e degli investimenti». Non solo, però. Scrivono ancora i sindacati: «Un nuovo incontro tecnico della trattativa è sta- Federica Guidi L’«ad»di ThyssenKrupp LuciaMorselli to fissato per il giorno 25 settembre, sempre al Mise, per chiarire ulteriormente gli aspetti sopracitati in maniera costruttiva». INSOMMA, se si volesse vedere un po’ oltre la formalità delle parole, dopo la fase di studio è cominciata ora la trattativa vera, quella forse (e sottolineiamo forse), in cui si arriverà a cedere qualcosa all’altro. Chiaro che sia i sindacati che l’azienda hanno le loro granitiche certezze. «Le organizzazioni sindacali — scrivono sempre Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm, Fismic e Ugl — ancora una volta, in maniera re- LA RICHIESTA Agea (M5S) ‘interroga’ il Commissario Almunia «Cosa farà l’Europa?» sponsabile, hanno sottolineato i punti strategici che debbono contraddistinguere un piano che garantisca il mantenimento e lo sviluppo industriale di Ast». Tradotto: salvaguardare l’occupazione, rilancio dello stabilimento e recupero delle quote di mercato. Ma lo stesso ha fatto anche la Thys- senKrupp, per voce del suo amministratore delegato, Lucia Morselli. Ribadita la volontà di riorganizzare il sito con la necessità di risparmiare 100 milioni di euro l’anno e i 550 esuberi. Sempre da qui si parte. Anzi, si ripartirà ancora domani. INTANTO, di Acciai Speciali Terni si torna a parlare anche in Europa. E’ l’europarlamente Laura Agea (Movimento 5 Stelle) a riportare la vicenda all’attenzione del Commissario per la concorrenza, Joauin Almunia. «Cosa farà — ha chiesto Agea ad Almunia — la Commissione europea se il piano ThyssenKrupp dovesse proseguire senza investimenti in Ast e con lo smantellamento di questo settore strategico? Come intende la Commissione europea promuovere la competitività del polo siderurgico ternano tutelandolo dalla concorrenza extra Ue? Piuttosto che i 550 esuberi, non sarebbe più utile agire sui costi dell’energia e delle materie prime? Lei si era impegnato personalmente — ha detto ancora l’europarlamentare 5 Stelle rivolta ad Almunia — in questa vicenda che riguarda Ast Terni: le chiedo la cortesia di non rispondere a me, ma ai 550 lavoratori che vivono sotto ricatto». LA RISPOSTA fornita dal Commissario alla Concorrenza è stata quella già data in altre circostanze: ThyssenKrupp, finora, non ha violato le condizioni imposte in occasione della riacquisizioni dell’Ast di Terni da Outokumpu, ovvero la garanzia di procedere con lo sviluppo dello stabilimento ternano. Anche se il piano industriale presentato il 17 luglio sembrava parlare un’altra lingua. Gli obiettivi di TK Nel piano industriale presentato il 17 luglio scorso erano previsti 550 esuberi. L’azienda inoltre annunciava la necessità di risparmiare in viale Brin 100 milioni di euro l’anno La protesta Subito si è sollevata la protesta dei lavoratori che hanno avviato una vera e propria mobilitazione, compreso il blocco dell’Autostrada A1 La sospensione Il 4 settembre scorso il ministro Federica Guidi aveva ottenuto la sospensione del piano industriale per un mese. Ma il tempo sta scadendo MINISTRO ‘APPREZZO LA VOLONTÀ DI CONFRONTO PER LA RICERCA DI UN ACCORDO’ «Il Governo s’impegna sui costi dell’energia» · TERNI I SINDACATI l’avevano chiamato all’appello e il ministro Federica Guidi ha risposto. La responsabile del dicastero dell’Economia ieri al Mise ha presieduto l’incontro tra ThyssenKrupp, sindacati e istituzioni. «Apprezzo la disponibilità delle parti al confronto e alla ricerca di un accordo — ha commentato la Guidi al termine del tavolo della trattativa —. Il Governo conferma l’impegno a individuare, nell’ambito delle norme vigenti, possibili soluzioni migliorative per i costi dell’energia che per Ast-ThyssenKrupp rappresentano un problema importante». Due le date fondamentali nei prossimi giorni. L’incontro «tecnico» tra sindacati e azienda fissato per domani e la nuova convocazione al Mise del tavolo della trattativa per martedì 30, «con l’obiettivo — sottolineano dal Ministero dello sviluppo economico — di proseguire il confronto su tutti i temi del piano industriale». RESTA forte la richiesta fatta lunedì dai sindacati che avevano sollecitato un’azione decisa da parte del Governo e del mondo della politica più in generale, per convincere ThyssenKrupp a mo- dificare le linee strategiche del piano industriale per l’Ast. Un richiamo che, però, Fratelli d’Italia ha respinto al mittente. «Noi alla logica del ‘tutti uguali’ non dere delle proprie azioni. Senza coinvolgere Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale, che pensa e agisce da anni in maniera diversa», ha affermato il consigliere regionale Alfredo De Sio (FdI). L’APPELLO DEI SINDACATI «Non possiamo essere lasciati da soli in questo momento» «NON CI sentiamo di condividere con altri atteggiamenti elusivi sul tema, ma continuiamo a tenere alta l’attenzione a livello locale e nazionale dove la nostra leader, Giorgia Meloni, non ha mancato, anche nel discorso di chiusura della festa di ‘Atreju’, tenutasi a Roma nella giornata di domenica, di menzionare le Acciaierie di Terni, chiedendo al governo di invertire la rotta in merito ad una politica industriale autolesionista e distruttiva», conclude De Sio. ci stiamo, per convinzione, orgoglio e verità storica dei fatti, presenti e passati: le responsabilità sulla vertenza Ast non sono di tutta la politica o di tutto il sindacato, ma di partiti e maggioranze con attori ben individuabili, che dovranno eventualmente rispon- 30 MERCOLEDÌ 24 SETTEMBRE 2014 IL GIORNO il Resto del Carlino LA NAZIONE LE SFIDE UMBRE NUOVI PROGETTI & «NODI» DA SCIOGLIERE Caprai porta il ‘badge’ in vigna «Ci contesta soltanto la Regione» Montefalco: accordo con sindacati e Ispettorato del Lavoro Cristina Belvedere · PERUGIA ANCHE i vignaioli cominciano a timbrare il cartellino. Succede nel cuore dell’Umbria, tra i filari di uve Sagrantino dell’azienda «Arnaldo Caprai», dove da questa vendemmia i circa 80 dipendenti tra fissi e stagionali prima di armarsi di cesoie e cesta devono strisciare il badge. «Abbiamo dato il via al progetto 3rek, che prende il nome da un gioco di parole sul tema tracciabilità — ha detto in occasione di ‘Enologica35’ Marco Caprai (nella foto), titolare dell’azienda riconosciuta come questo passo tuttavia — lamenta l’imprenditore, che è anche presidente di Confagricoltura Umbria — dopo aver raggiunto l’accordo con i sindacati e con l’Ispettorato del Lavoro siamo stati contestati dalla Regione per via dello Statuto dei Lavoratori. Eppure siamo in emergenza-lavoro — sottolinea il viticoltore umbro — e mettiamo freni all’innovazione e alla ricerca, quando anche gli aiuti europei andrebbero utilizzati per uscire dalla crisi e creare occupazione». Caprai non usa mezzi termini: «Il vero problema sono i conservatorismi straordinariamente forti presenti in questa regione, per i quali qualsiasi innova- LA POLEMICA «Conservatorismi molto forti Vedono ogni innovazione come lesiva dei diritti» zione viene vista come lesiva dei diritti di non si sa chi, diritti che invece vengono pienamente rispettati e tutelati». L’INTRODUZIONE del badge nelle vigne di Montefalco è già una realtà e il progetto ha ottenuto infinanziamenti del Psr: «Questo tipo di contributo è molto importante in agricoltura dove per essere competitivi sono necessari impegni precisi. Il nostro è quello di promuovere il lavoro nella filiera agricola». E sempre in quest’ottica, il presidente di Confagricoltura Caprai ha lanciato da Todi, in occasione di «AppyDays», la nuova campagna di comunicazione rivolta alle aziende agro-zootecniche per veicolare le informazioni sulla riforma della Politica agricola comune (Pac) e del nuovo Programma di sviluppo rurale (Psr) anche attraverso un’applicazione per smartphone e tablet, in ambiente iOS e Android. «Il passo successivo — ha concluso Caprai — sarà dare visibilità in tempo reale delle attività di sperimentazione e ricerca che da qualche anno vedono Confagricoltura Umbria e i suoi partner tecnologici, scientifici e agricoli in prima linea per la promozione di un nuovo modello di agricoltura rispettoso dell’ambiente». TRASPARENZA GARANTITA Con questo controllo satellitare viene segnalato ai vendemmiatori un filare trascurato nella raccolta delle uve o una zona che necessita di acqua o trattamenti. L’introduzione del badge permette inoltre agli addetti di accedere alla busta paga e ai dati previdenziali, subito e nella maniera più trasparente. «Siamo in emergenza-lavoro — sottolinea Marco Caprai — e mettiamo freni all’innovazione e alla ricerca quando anche gli aiuti europei andrebbero utilizzati per uscire dalla crisi e creare occupazione... In agricoltura servono impegni concreti e precisi: il nostro è quello della tutela del lavoro nella filiera agricola». LA VERTENZA MARINA SERENI: «IL MINISTRO HA FIRMATO» Ex Merloni, via libera alla cassa · NOCERA leader nella produzione di Sagrantino di Montefalco —, valore fondamentale sia nella gestione del lavoro di una impresa al passo coi tempi, sia nel controllo delle attività in vigna in un percorso che evita sprechi ed è prova di sostenibilità». «IL MINISTRO dell’economia ha firmato ieri il decreto per il pagamento della cassa integrazione in deroga ai lavoratori della ex Merloni»: a rendere nota la notizia la vicepresidente della Camera e parlamentare umbra Marina Sereni (Pd) che aggiunge: «Si tratta davvero di una buona notizia per i lavoratori della ex Merloni e per le loro famiglie che erano in attesa dei pagamenti dovuti in base all’accordo firmato l’8 maggio scorso al ministero del Lavoro che aveva prorogato per 5 mesi la cassa integrazione in deroga. Con la firma del decreto si avviano così i pagamenti riferiti al periodo 12 maggio-12 ottobre. Ora — conclude la Sereni — ci auguriamo che i successivi passaggi,trasmissione al ministero del Lavoro e successiva- CON QUESTO CONTROLLO satellitare viene segnalato ai vendemmiatori un filare trascurato nella raccolta delle uve o una zona che necessita di acqua o trattamenti. L’introduzione del badge, continua Caprai, «permette ai nostri dipendenti di accedere alla busta paga e ai dati previdenziali, subito e nella maniera più trasparente. Su mente all’Inps, si realizzino con la massima celerità e senza intoppi così da procedere il più rapidamente possibile al pagamento effettivo dei lavoratori». UNA SCHIARITA ALL’ORIZZONTE sul fronte occupazionale, che in Umbria, con circa 120mila persone in difficoltà lavorative (tra licenziati, cassintegrati, precari), rappresenta una delle nebulose più preoccupanti. Basti pensare alle 160 vertenze aperte e alle aziende che quasi ogni mese annunciano esuberi e minacciano licenziamenti. Non ultimo il caso della Margaritelli di Mantignana, dove 31 lavoratori sono ancora col fiato sospeso. Il caso-Merloni resta comunque sul tavolo tra le priorità da risolvere in Umbria visto che si tratta della più importante vertenza del Centro Italia. LA KERMESSE ECCELLENZE IN VETRINA: GRANDE SUCCESSO AD ASSISI PER IL «WTE» Appeal da record per il ‘Cuore verde’ · ASSISI LA «WTE UNESCO, le eccellenze dell’Umbria», che si è chiusa con successo qualche giorno fa, verrà riproposta anche per il 2015. Incoraggiati dalla soddisfazione dei buyer italiani e stranieri presenti ad Assisi, per l’alta qualità dei 127 operatori turistici locali incontrati e dell’offerta turistica della regione, gli organizzatori hanno dunque in programma di ampliare il calendario della tre giorni. SOPRATTUTTO in vista di più numerosi educational sul territorio, che portino gli ospiti a conoscere direttamente ciò che viene loro proposto, dagli hotel agli agriturismi, dall’ospitalità in cantina alle ricchezze artistiche, architettoniche, enogastronomiche e culturali che la regione offre. Ruolo strategico, in tal senso, è quello della Regione dell’Umbria che da sempre ha sostenuto la manifestazio- IL FORMAT L’idea è replicare l’evento anche l’anno prossimo potenziandone l’offerta ne e creduto nella sua funzione di promozione e sviluppo delle aziende e delle comunità locali e si è impegnata fortemente in tal senso. «Se, da un lato, si deve lavo- rare a migliorare il rapporto tra visitatore e territorio sul web come ha bene messo in evidenza il convegno sulla web reputation che ha chiuso l’edizione 2014 delle Eccellenze dell’Umbria — dice Cml Consulting, l’agenzia organizzatrice della manifestazione — è anche sul rapporto fiduciario e diretto con i tour operator che dobbiamo intervenire perché essi possano proporre al meglio l’Umbria ai loro clienti. Mettere a sistema — concludono gli organizzatori — tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per sviluppare un turismo di qualità nella regione è il nostro obiettivo». Parola d’ordine, dunque, turismo di qualità. «Grifo Latte», presidio davanti alla Regione HANNO ORGANIZZATO un sit-in (foto) davanti al Consiglio regionale i lavoratori della Grifo Latte. Poi, assieme ai sindacati, sono stati ricevuti dai capigruppo regionali. L’assessore Vincenzo Riommi e il presidente del Consiglio regionale Eros Brega hanno promesso di istituire un tavolo con l’azienda, che possa affrontare quello che potrebbe essere solo l’inizio di una difficile vertenza. Dopo il magazzino di Ponte San Giovanni, potrebbe infatti essere la volta di Colfiorito e di Norcia.
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