PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2007 IT161PO010 FERS SICILIA "Ambiente per l'Apprendimento" Asse II "Qualità degli ambienti scolastici" Obiettivo C Lavori di messa in sicurezza dell’istituto Liceo Artistico Statale ”Renato Guttuso” REL. 3 -RELAZIONE GENERALE STRUTTURALE Progettista : Responsabile unico del procedimento : Ing. Francesco Nardo Dott.ssa Tiziana D’Anna - RELAZIONE GENERALE PremessaErrore. L'origine riferimento non è stata trovata. Trattasi della realizzazione di una passerella in acciaio con e ossogril, con fondazione a platea, il tutto giuntato alle strutture esistenti. Il progetto è stato redatto nel rispetto dei livelli di sicurezza dettati dalle N.T, DM 14/01/2008 con le indicazioni contenute nella Circolare del 2/02/2009 n. 617 . Localizzazione dell’operaErrore. L'origine riferimento non è stata trovata. L'area in studio ricade in Comune di Giarre avente le seguenti Coordinate lat. 37.7244 lon. 15.1935. Destinazione - Tipologia strutturale – Dimensioni principaliErrore. L'origine riferimento non è stata trovata. L’intervento consiste nella realizzazione di strutture acciaio ad unico piano fuori terra. Il complesso della struttura portante è costituito da telai spaziali in acciaio. Tutte le quote degli impalcati sono riferite allo spiccato dei pilastri coincidente con l’estradosso della platea. Il fabbricato presenta le seguenti caratteristiche strutturali: - Strutture portanti in acciaio e ossogril per i camminamenti. - Montanti infissi ad incastro in un telaio orizzontale di base in c.a. ed incassato nel terreno di sedime. Tale struttura di fondazione è costituita da una platea dello spessore di cm 30. Materiali strutturali impiegati Al fine di ben livellare e isolare il piano di sbancamento generale con la platea di fondazione, sarà realizzato un massetto di conglomerato cementizio dello spessore minimo di cm 10 confezionato con cemento tipo 325 con dosatura non inferiore a Kg 200 per mc. d'impasto. Per le fondazioni e le strutture in elevazione sono allegati le specifiche dei materiali utilizzati e ed i carichi applicati. Azioni e dati di Struttura Ai fini del dimensionamento strutturale sono state considerate i seguenti tipi di carico: • • • • Peso proprio delle strutture; Carichi permanenti; Carichi accidentali secondo la destinazione d’uso; Azioni sismiche; 1 • • Vento; Neve; I valori utilizzati sono facilmente riscontrabili, per quanto concerne la struttura principale nei tabulati elettronici di calcolo. Ai fini della determinazione delle azioni sismiche, sono stati utilizzati i seguenti parametri: Vita della struttura Opere ordinarie (50100) 50 - 100 anni 50.0 Classe IV 2.000 100.000 PVR=63.0% PVR=10.0% TR=100.6 TR=949.1 Tipo Vita nominale(anni) Classe d'uso Coefficiente d'uso Periodo di riferimento(anni) Stato limite di esercizio - SLD Stato limite ultimo - SLV Periodo di ritorno SLD(anni) Periodo di ritorno SLV(anni) Parametri del sito Comune Longitudine Latitudine Giarre - (CT) 15.1935 37.7244 46758-46980-4698146759 Id reticolo del sito Valori di riferimento del sito Ag/g(TR=100.6) SLD F0(TR=100.6) SLD T*C(TR=100.6) SLD Ag/g(TR=949.1) SLV F0(TR=949.1) SLV T*C(TR=949.1) SLV Coefficiente Amplificazione Topografica 0.1360 2.5572 0.271 0.2555 2.6644 0.332 St=1.000 Categoria terreno B stato limite SLV S=1.13 TB=0.15 TC=0.45 TD=2.62 stato limite SLD S=1.20 TB=0.13 TC=0.39 TD=2.14 Fattore di struttura (SLV) Classe duttilità B 2 Tipo struttura Struttura non regolare in altezza Acciaio Kr=0.800000 Kw=1.000 Kr=0.800000 Ce=4.000 3.200 Struttura regolare in pianta Tipologia : Strutture a telaio Fattore di struttura q=Kw*Kr*Ce STRUTTURA IN ELEVAZIONE Le strutture in elevazione, per assolvere certi principi di morfologia strutturale, ove tecnicamente possibile, nella progettazione sono stati adottati i seguenti criteri: b) minore rigidezza dei telai più distanti dal centro di sollecitazione. STRUTTURA DI FONDAZIONE La struttura di fondazione e' del tipo a platea le cui dimensioni strutturali sono riportate nella tavola carpenterie. L'ipotesi fondamentale, posta alla base del calcolo, e' che il terreno reagisca elasticamente (Winkler) e solo in senso unilaterale. Se i cedimenti risultano tutti positivi, ossia rivolti verso il basso, il calcolo prima citato conduce alla soluzione mediante calcolo diretto. Viceversa può avvenire che una particolare distribuzione dei carichi esterni (che si suppongono nodali) induca nella platea un sistema di spostamenti dei quali alcuni rivolti verso l'alto. In questo caso esisterà una linea neutra che separa la zona in cui il terreno reagisce a compressione dall'altra in cui tale reazione vale zero. In queste ipotesi il calcolo diviene iterativo, non essendo nota, a priori, la frontiera tra le due zone. La corretta analisi dello stato di deformazione e quindi di sollecitazione della struttura di base, per un tipo di terreno di caratteristiche meccaniche conosciute, e' un problema che investe la stabilita' dell'intero complesso. Pertanto una indagine accurata del fenomeno presenta il duplice vantaggio di consentire la verifica del dimensionamento delle strutture di base nonche' di valutare gli effetti che la deformazione del piano fondale induce nella parte in elevazione. L'interazione con il terreno, come gia' accennato, viene svolta immaginando tale struttura poggiante su terreno alla Winkler - assegnando un opportuno prodotto BxK = (larghezza della suola di base x coefficiente di Winkler). Su ogni nodo della struttura viene attribuita la coppia di sollecitazioni (P ed M) esistente per quella determinata condizione di carico. In ciascuno dei casi la risoluzione del reticolo di base, intesa come corretta ripartizione delle sollecitazioni della sovrastruttura al sistema di fondazione, avviene in maniera automatica e rigorosa. Per ogni nodo si hanno tre componenti di spostamento e le relative sollecitazioni che tale stato di deformazione comporta (compatibile e congruente con le caratteristiche di deformabilita' del terreno). Le sollecitazioni sono espresse in Kg per gli sforzi normali, in Kg x mt per i momenti flettenti. Per le verifiche si rimanda alla relazione geotecnica. E' utile inoltre osservare che l'ottimizzazione del comportamento terreno-struttura-struttura in elevazione potrebbe essere ottenuta con fasi successive: a) ridistribuendo le sollecitazioni come sopra calcolate agli elementi della struttura; 3 b) annullare totalmente eventuali cedimenti differenziali ritornando a dimensionare opportunamente la larghezza della suola di base e/o le caratteristiche di rigidezza delle travi di fondazione. Prestazioni strutturali attese Le prestazioni attese sia in esercizio sia in presenza di azione sismica, visti i risultati di calcolo, si ipotizzano compatibili con i valori massimi ammissibili per i materiali utilizzati, tanto per il funzionamento allo SLU e SLD che per il funzionamento agli SLE. Non sono stati previsti in progetto distorsioni termiche e azioni vibranti in quanto la destinazione attuale dell’edificio non li contempla; nel caso in cui in futuro la diversa destinazione d’uso potesse comportare dette azioni si dovrà procedere alle opportune verifiche. In considerazione alle attuali caratteristiche geotecniche del terreno di fondazione non sono ipotizzabili cedimenti differenziali delle strutture di fondazione tali da indurre spostamenti apprezzabili in elevazione. Classe della costruzione e vita di servizio In accordo con la committenza, come da dichiarazione controfirmata dal progettista e dal committente in allegato, la struttura è stata progettata per una vita utile di 50 anni e con classe di servizio II, poiché si tratta di una costruzione il cui uso prevede normali affollamenti, senza contenuti pericolosi per l’ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali essenziali. Procedure per la garanzia della qualità In fase di realizzazione dovranno essere adottate procedure di qualità dettate dall’esperienza e dalla letteratura specifica per i materiali utilizzati. Prescrizioni sui materiali: Calcestruzzi: La fornitura di calcestruzzi di ottima qualità, rispondenti alle Leggi e Norme vigenti ed alle caratteristiche strutturali di progetto, nel caso in cui non fossero preparati in cantiere, dovranno essere certificati dal fornitore che dovrà tener conto del tempo di percorrenza tra la centrale di betonaggio ed il cantiere. Detti calcestruzzi dovranno essere confezionati con un giusto rapporto tra le componenti tale da ottenere un Rck pari a 250 Kg/cmq a 28 gg. di stagionatura. Acciaio: L’acciaio in barre di ottima qualità e rispondente alle Leggi e Norme vigenti ed alle caratteristiche strutturali di progetto dovrà essere certificato e munito di marchi di garanzia del produttore. Al momento del getto le barre dovranno essere prive di strati di ossido tale da ridurne la sezione resistente. Prescrizioni sull’esecuzione delle parti strutturali: - Magrone di sottofondazione: 4 Il magrone di sottofondazione, realizzato con calcestruzzo tipo R325 con dosatura non inferiore a 150 Kg per ogni metro cubo d’impasto, dovrà realizzare delle superfici orizzontali di appoggio della fondazione dell’edificio e non dovrà presentare soluzioni di continuità nel getto. Immediatamente dopo il getto, in caso di avversità atmosferiche (piogge battenti e persistenti) o di elevate temperature (oltre i 30 °C), il magrone dovrà essere protetto con teli di plastica per evitare rispettivamente il dilavamento o una repentina evaporazione dell’acqua di idratazione che comporterebbe una elevata fessurazione dopo lo presa e l’indurimento. Nel caso di temperature elevate, in alternativa ai teli di plastica, il getto può essere periodicamente bagnato. Analisi e verifiche METODO DI CALCOLO E CONDIZIONI DI CARICO Le condizioni di carico sono state combinate tra di loro tramite le formule di correlazione riportate dal DM 2008 – rispettivamente per le verifiche agli SLU, SLD ed agli SLE, utilizzando in entrambi i casi i coefficienti parziali (γ) ed i coefficienti di combinazione (ψ) dettati dalle norme. I metodi di calcolo adottati sono i seguenti: - per i carichi statici metodo delle deformazioni; - per i carichi sismici metodo dell'analisi modale o dell'analisi sismica statica equivalente. Per lo svolgimento del calcolo si sono accettate le seguenti ipotesi: - solai infinitamente rigidi nel loro piano - masse concentrate alle quote dei solai. L’analisi, di tipo dinamico lineare, è stata effettuata tramite l’ausilio del programma di calcolo IPERSPACE versione 2010. – licenza N.ro:C03730 – . I calcoli numerici sono stati elaborati con l’utilizzo del metodo agli elementi finiti costruendo la matrice di rigidezza della struttura che contempla sia elementi asta sia elementi shell (muri e piastre). L'analisi sismica dinamica e' stata svolta con il metodo dell'analisi modale; la ricerca dei modi e delle relative frequenze e' stata perseguita con il metodo di Jacobi. I modi di vibrazione considerati sono in numero tale da assicurare l'eccitazione di piu' dell'85% della massa totale della struttura. Per la verifica della struttura si e' fatto riferimento all'analisi modale, pertanto sono state prima calcolate le sollecitazioni e gli spostamenti modali e poi viene calcolato il loro valore efficace. VERIFICHE Le verifiche, svolte secondo il metodo degli SLU e degli SLE, si ottengono inviluppando tutte le condizioni di carico prese in considerazione. I valori le deformazioni e le caratteristiche massime di calcolo sono state confrontate con quelle di progetto ottenendo sempre che: Sdu≤Sru Per l'elemento trave, l'armatura si determina suddividendola in cinque conci in cui l'armatura si mantiene costante, valutando per tali conci le massime aree di armatura superiore ed inferiore richieste in base ai 5 momenti massimi riscontrati nelle varie combinazioni di carico esaminate. Lo stesso criterio e' stato adottato per il calcolo delle staffe. Anche l'elemento pilastro viene scomposto in cinque conci in cui l'armatura si mantiene costante. Vengono però riportate le armature massime richieste nella metà superiore (testa) e inferiore (piede). I METODI DI CALCOLO ANALISI DINAMICA MODALE ll programma effettua l'analisi dinamica con il metodo dello spettro di risposta. Il sistema da analizzare è essere visto come un oscillatore a n gradi di libertà, di cui vanno individuati i modi propri di vibrazione. Il numero di frequenze da considerare è un dato di ingresso che l'utente deve assegnare. In generale si osservi che il numero di modi propri di vibrazione non può superare il numero di gradi di libertà del sistema. La procedura attua l'analisi dinamica in due fasi distinte: la prima si occupa di calcolare le frequenze proprie di vibrazione, la seconda calcola spostamenti e sollecitazioni conseguenti allo spettro di risposta assegnato in input. Nell'analisi spettrale il programma utilizza lo spettro di risposta assegnato in input, coerentemente con quanto previsto dalla normativa. L'eventuale spettro nella direzione globale Z è unitario. L'ampiezza degli spettri di risposta è determinata dai parametri sismici previsti dalla normativa e assegnati in input dall'utente. La procedura calcola inizialmente i coefficienti di partecipazione modale per ogni direzione del sisma e per ogni frequenza. Tali coefficienti possono essere visti come il contributo dinamico di ogni modo di vibrazione nelle direzioni assegnate. Si potrà perciò notare in quale direzione il singolo modo di vibrazione ha effetti predominanti. Successivamente vengono calcolati, per ogni modo di vibrazione, gli spostamenti e le sollecitazioni relative a ciascuna direzione dinamica attivata, per ogni modo di vibrazione. Per ogni direzione dinamica viene calcolato l'effetto globale, dovuto ai singoli modi di vibrazione, mediante la radice quadrata della somma dei quadrati dei singoli effetti. E' prevista una specifica fase di stampa per tali risultati. L'ultima elaborazione riguarda il calcolo degli effetti complessivi, ottenuti considerando tutte le direzioni dinamiche applicate. Tale risultato (inviluppo) può essere ottenuto, a discrezione dell'utente in tre modi distinti, inclusi quelli suggeriti della normativa italiana e dall'Eurocodice 8. Valutazione dei risultati e giudizio motivato sulla loro accettabilità Il programma di calcolo utilizzato Iperspace è idoneo a riprodurre nel modello matematico il comportamento della struttura e gli elementi finiti disponibili e utilizzati sono rappresentativi della realtà costruttiva. Le funzioni di controllo disponibili, innanzitutto quelle grafiche, consentono di verificare la riproduzione della realtà costruttiva ed accertare la corrispondenza del modello con la geometria strutturale e con le condizioni di carico ipotizzate. Si evidenzia che il modello viene generato direttamente dal disegno architettonico riproducendone così fedelmente le proporzioni geometriche. In ogni caso sono stati effettuati alcuni controlli dimensionali con gli strumenti software a disposizione dell’utente. Tutte le proprietà di rilevanza strutturale (materiali, sezioni, carichi, sconnessioni, etc.) sono state controllate attraverso le funzioni di indagine specificatamente previste. Sono state sfruttate le funzioni di autodiagnostica presenti nel software che hanno accertato che non sussistono difetti formali di impostazione. E’ stato accertato che le risultanti delle azioni verticali sono in equilibrio con i carichi applicati. 6 Sono state controllate le azioni taglianti di piano ed accertata la loro congruenza con quella ricavabile da semplici ed agevoli elaborazioni. Le sollecitazioni prodotte da alcune combinazioni di carico di prova hanno prodotto valori prossimi a quelli ricavabili adottando consolidate formulazioni ricavate della Scienza delle Costruzioni. Anche le deformazioni risultano prossime ai valori attesi. Il dimensionamento e le verifiche di sicurezza hanno determinato risultati che sono in linea con casi di comprovata validità, confortati anche dalla propria esperienza CALCOLO PIEDRITTI PARAPETTO IN ACCIAIO Il carico orizzontale imposto dalla vigente normativa è di 200 daN/ml, tenuto conto che le nervature avranno un interasse di cm. 90 e una sezione tubolare di cm. 8 x 4 (sp. 4 mm.) si ha: Il momento flettente di calcolo all’incastro vale: MEd= 0,90 x 200 x 1,10 = 198 daN x m Il valore di calcolo dell’azione tagliante vale invece: VEd= 0,90 x 200 = 180 daN 4.2.4.1.2. Resistenza di calcolo a flessione retta della sezione: Prevedendo l’impiego di sezioni di classe 1 la resistenza di calcolo a flessione retta della membratura vale: McRd = Wpl fyk /g MO Con gmo che vale 1,05. McRd = 1,1 8,10 2350 /1,05= 19.957,84 daN cm La condizione di resistenza prevista dalle norme è: MEd/McRd= 198/199,57=0,99 < 1 7
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