ANNO 8- NUMERO 01 1 GENNAIO 2015 MENSILE DEL TERRITORIO DI LERICI a cura dell’Istituto Comprensivo di Lerici LERICI IN: quanto piace? Cosa piace? Cosa piacerebbe? Laboratorio di Giornalismo delle scuole medie F. Poggi e P. Mantegazza Lerici In… è un allegato di Ameglia Informa, registrato al tribunale della Spezia al n.2 del 4.2.1998 (stampato in proprio) LERICI IN... non ha alcun finanziamento pubblico e si regge solo grazie alla pubblicità degli inserzionisti che permettono la DISTRIBUZIONE GRATUITA alla popolazione. Diffuso in 2700 copie Da un sondaggio effettuato nel mese di dicembre il 99% dei lettori di Lerici In dà un voto alla pubblicazione tra l’otto e il dieci su una scala da 1 a 10. Come potete vedere dalla finestrella in alto siamo entrati nell’ottavo anno di vita di Lerici In. Abbiamo quindi deciso di fare il punto del nostro gradimento e di avere dai lettori qualche suggerimento per migliorarci. I nostri redattori hanno condotto un’indagine di mercato che riteniamo statisticamente corretta per-ché rappresenta circa l’1% della popolazione lericina, proporzionalmente suddivisa per fasce di età da 10 a 80 anni. Sicuramente molto più precisa dell’Auditel, che tutti prendono per misurare la popolarità delle varie trasmissioni televisive, rappresentata da circa lo 0,1% della popolazione italiana con 52.000 punti di rilevazione su 61.000.000 di abitanti. I risultati dell’inchiesta: • Lerici In è seguito dal 70 % della popolazione tenuto conto che ogni numero è letto anche da altre persone di famiglia. • Lerici In non è letto dal 30% dei lericini o perché non interessa o per pigrizia o per mancanza di tempo. • Lerici In è preso per il 28 % dai giornalai, per il 25 % dalle farmacie, per il 25% dai commestibili e supermercati, per il 12 % dai locali pubblici, uffici pubblici e banche, per il 5% da altri locali e per il 5% dalla scuola. • Dell’argomento preferito non può essere data una percentuale riferita alla totalità degli intervistati in quanto si potevano dare più risposte: la percentuale si riferisce quindi alla totalità delle risposte date. La più votata è risultata la storia locale, con quasi il 40% di preferenze, seguita dalle informazioni con il 25%, dalle vignette con 20% poi a seguire costume e società, cronaca e altri argomenti. • Per “cosa vorreste fosse trattato che non c’è” le risposte sono state le più disparate e fantasiose; comunque le più ripetitive sono state per aggiungere più foto, calendario eventi, sport, qualcosa in dialetto e ricette tipiche. • Infine per “cosa togliere” abbiamo ricevuto solo poche risposte. Già da questo mese abbiamo accontentato chi ci ha chiesto più spazio per i dialetti locali, poi vedremo per il futuro se ci saranno collaboratori disposti ad esplorare con noi questo campo. All’inchiesta hanno partecipato con entusiasmo i ragazzi della prima media di San Terenzo e quelli della redazione di Lerici. Ringraziamo tutte le persone che hanno collaborato con loro. SF e MLE Cerca “Lerici In” con Google e lo puoi sfogliare su tablet o smartphone Tutti i numeri di LERICI IN sono pubblicati in Internet sul sito del Comune www.comune.lerici.sp.it e in quello della scuola www.istitutocomprensivo-lerici.it Il 2015 di Malala: istruzione per tutti i bambini Per cosa sarà importante il 2015? Non lo sappiamo, ma di certo l’obiettivo più alto se l’è posto Malala Yousafzai, premio Nobel 2014 per la pace, la più giovane vincitrice del massimo riconoscimento internazionale in tutta la sua storia, che lo ha designato come l’anno in cui dovrà essere assicurata ad ogni bambino e bambina del mondo l’istruzione primaria. Nata in Pakistan il 12 luglio 1997, figlia del dirigente scolastico d’una scuola privata, si è battuta a tal punto contro la proibizione dei talebani nei confronti dell’istruzione alle donne, bandite anche dalle madrase, da subire a 15 anni un sanguinoso attentato al quale è sopravvissuta solo per miracolo. A 11 anni Malala scriveva, con uno pseudonimo, su un blog della BBC denunciando la violenza talebana e gli attentati alle scuole, specialmente quelle frequentate da bambine e ragazze. La sua storia è diventata un libro: “Io sono Malala – La mia battaglia per la libertà e l’istruzione delle donne” (Garzanti, 2013). Quando chiese a suo padre: “Perché i talebani non vogliono che le ragazze studino?”, la risposta fu: “Perché hanno paura della penna!” (pag. 105). “Papà diceva sempre – racconta nel suo libro - che il popolo dello Swat e i suoi insegnanti avrebbero continuato a istruire la nostra gioventù fino all’ultima aula, e finché l’ultimo maestro e l’ultimo studente fossero rimasti in vita … Anche se avevamo sempre amato la scuola, non ci eravamo resi pienamente conto di quanto fosse importante l’istruzione prima che i talebani cercassero di togliercela. Studiare, leggere, fare i compiti non era solo un modo come un altro di passare il tempo, era il nostro futuro” (pag. 129). Il 9 ottobre 2012 il pulmino della scuola su cui viaggiava è stato assalito da un commando di talebani che le hanno sparato alla testa riducendola in fin di vita e ferendo altre sue due compagne. Ma ormai (Continua a pagina 3) Bussola in… di Barbara Galantini & C. s.r.l. San Terenzo (lungomare) via Matteotti, 10 tel. e fax 0187-972004 Barbara cell. 349-4602295 I de e pe r r e gali or i gi na li argenti, souvenir, tessuti arredo, ceramiche artistiche, bi j o u x a rt i gi an a l i e n o n .. . LERICI IN… - gennaio 2015 la fama di Malala aveva varcato i confini del Pakistan ed è stato così possibile trasportarla in Inghilterra, a Birmingham, dove è stata sottoposta a tutta una serie di delicati interventi chirurgici per recuperare il più possibile le sue facoltà fisiche. Il giorno del suo sedicesimo compleanno (12 luglio 2013) Malala ha parlato a New York davanti all’assemblea delle Nazioni Unite. Indossava uno dei veli bianchi appartenuti a Benazir Bhutto e regalati a lei, dopo l’attentato, dai figli della leader politica pakistana assassinata nel 2007. All’ONU Malala ha chiesto, entro il 2015, l’istruzione gratuita per tutti i bambini del mondo, dicendo: “Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne … Sono le armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo” (pag. 269). Alla fine l’assemblea le ha tributato una standing ovation. Il 20 novembre dello stesso anno il Parlamento Europeo l’ha insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero e l’anno dopo, il 10 ottobre 2014, ha ricevuto, assieme all'attivista indiano Kailash Satyarthi, il Premio Nobel RISTORANTE- HOTEL ITALIA Dependance “Panoramic” * AFFITTACAMERE * LERICI via Carbognano 19 (inizio strada per Tellaro) fuori zona ZTL tel. 0187-967272 cucina locale e internazionale specializzata in piatti di pesce il pos t o ide a le pe r o rga nizza re pra nzi c onv ivia li, di ric orre nze e di ma t rim onio par cheggi o pr i vat o Cenone di Capodanno con musica e animazione Pagina 2 (Continua da pagina 2) per la pace. È difficile, in una società opulenta come la nostra in cui per i ragazzi spesso studiare è il più pesante e meno amato dei doveri, capire davvero i coetanei del resto del mondo (anche se sono la maggioranza), che affrontano fame, sete, freddo, caldo, fatica per imparare e diventare così più liberi e consapevoli. Per fortuna a ricordarcelo ci sono ragazzi coraggiosi come la musulmana Malala o un altro pakistano, il cristiano Iqbal Masih, operaio e sindacalista, venduto come schiavo a un fabbricante tessile: lui voleva diventare avvocato, ma è stato assassinato nel 1995, a 12 anni, dalla mafia dei tappeti. Diceva Iqbal: “Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno strumento di lavoro. Gli unici strumenti di lavoro che un bambino dovrebbe tenere in mano sono penne e matite”. gennaio la salma di Bruno, scortata dai fratelli superstiti, passa in treno dalla Spezia per andare a Roma. Il feretro è salutato da una delegazione del Consiglio Comunale scortata da un plotone di vigili in alta uniforme. L'assessore Piola, capo delegazione, offre un mazzo di garofani rossi uniti da un fiocco non tricolore, bensì azzurro, il colore dei Savoia. Quindi, tutti, quando il treno riprende la corsa, prorompono in un corale grido unanime. Però, che cosa esclamarono, nessuno lo sa di preciso. Un giornale, infatti dice che l'urlo fu “Viva Garibaldi, Viva l'Italia!”, un altro propende per “Viva Trieste!”. Viva la carta stampata che difende la sua autonomia adattando la verità alla propria linea editoriale! messe vespertine festive (ora solare) 18.00 10.00 11.30, 18.00 (*8.30) S.Terenzo 18.00 8.00 - 10.30 18.00 Tellaro 18.00 11.15 La Serra 17.00 10.00 Pugliola 16.00 10.00 Leri ci S. Francesco (*San Rocco) Pozzuolo 9.15 Direttore Responsabile Sandro Fascinelli capo-redazione Maria Luisa Eguez Le redazioni Lerici: Valentina Bertolucci, Vittoria Bregante, Emanuele Carassale, Nicolò Chifari, Margherita Gattoroncheri, Irene Gennaro, Nicolas La Camera, Federico Randazzo, Alice Sara, Matilde Scorza, Pierino Simeone, Diego Tonelli, Fabio Vassale, Gaia Verrillo, Alessandro Muzi . San Terenzo: Filippo Belviso, Martina Bronzi, Margherita Buonanno, Sara Cacciamano, Alessia Castorina, Andra Cazan, Tommaso Conti, Barbara Damiano, Serena Elmazi, Alessandra Guariglia, Marinela Omeri, Giacomo Passalacqua, Emanuele Purpi, Francesco Rolla, Riccardo Sarti, FranceAlberto Scaramuccia sco Tonelli. La redazione, a suo insindacabile giudizio, potrà modificare, rinviare o rifiutare la pubblicazione di scritti e annunci se non conformi all’etica e allo spirito della presente pubblicazione o per mancanza di spazio. Le lettere non vengono pubblicate. Gli articoli devono essere concordati preventivamente con il direttore responsabile. Gli scritti, le lettere e le richieste di pubblicità, complete di nome, indirizzo, telefono ed eventuale e-mail, dovranno essere indirizzate alla redazione c/o la Direzione Didattica di Lerici piazza Bacigalupi, 5 o tramite e-mail a: [email protected] . Si avverte che la pubblicazione non ha fine di lucro, quindi gli scritti, gli articoli e le collaborazioni sono accettate a titolo gratuito e di volontariato. Gli orari delle manifestazioni e le informazioni turistiche, nonostante la nostra più scrupolosa precisione e attenzione, poiché predisposte con largo anticipo, dovranno essere sempre verificate dai lettori interessati prima dell’evento. La tariffa mensile per ogni modulo di pubblicità è di euro 35 + IVA (gratis una ogni 12). Per la pubblicità si può telefonare al 0187-601268 (anche segreteria tel.) o inviare una e-mail a [email protected] . LERICI IN… - gennaio 2015 Local it à Maria Luisa Eguez Gennaio 2015: i primi caduti della Grande Guerra Cento anni fa l'Italia si divideva fra chi voleva l'entrata in guerra e chi preferiva invece restarne estraneo, magari contrattando la neutralità con compensi territoriali. Sono cose che si sanno così come il loro esito; non è altrettanto noto che diversi Italiani erano già da qualche tempo impegnati nella guerra. Combattevano in Francia nelle Argonne, inquadrati nella Légion Étrangère nel raggruppamento della Legione Volontari Garibaldini. Operavano agli ordini del generale Giuseppe Garibaldi che tutti chiamavano familiarmente “Peppino” per distinguerlo dal più celebre nonno: era, infatti, figlio di Ricciotti che di figli ne ebbe tanti e tanti andarono oltralpe. Due di essi caddero quasi subito e nella notte fra il 5 e il 6 ORARIO SS. MESSE NUOVO S AN TERE NZO Via Garibaldi, 49 tel. 0187-952118 DA MATTINA A SERA ORARIO CONTINUATO orario da lunedì a sabato ore 8-20 domenica ore 8.30 - 20.00 - ricariche telefoniche consegna spesa a domicilio gratis Pagina 3 Spigolature di dialetto lericino, per sorridere... Quando ero piccolo nelle giornate di pioggia intensa, accompagnate da temporali, la nonna Checchina (gergale per Francesca), vedendomi impaurito, mi prendeva fra le braccia e mi diceva: “Nenin, no te spaventae, i g’è Bagalin chi buta dae scae se mogé” (piccolo, non ti spaventare, è Bagalin che getta dalle scale la moglie), cercando con ciò di dare al tremendo rumore del tuono una dimensione meno paurosa. Poi però proseguiva con una invocazione, a mo’ di cantilena “Santa Barbara e San Simon, preserveme dai lampi e dar tron, dar fego e daa fiama e daa morte subitanea” (Santa Barbara e San Simone, proteggetemi dai lampi e dal tuono, dal fuoco e dalle fiamme e da una morte improvvisa). Alcuni giorni orsono facevamo una considerazione con amici coetanei: “probabilmente la nostra è l’ultima o la penultima generazione che si esprime ancora in dialetto… che peccato!”. Sì, perché molti di noi pensano che l’uso del dialetto sia importante per la conservazione della memoria delle nostre tradizioni, della storia della nostra comunità. Peraltro ho avuto conferma di ciò sentendo l’ autore di un famoso vocabolario della lingua italiana, dire in TV: “Non perdete l’uso del dialetto anche perché molte forme idiomatiche non sono traducibili in italiano”. Qualche esempio di frasi dialettali: per indicare una persona vestita in modo impeccabile: “i pae n’arsemin”, sentite la musicalità che non si ritroverebbe nella traduzione in italiano: “sembra un gelsomino”; per indicare la consueta lentezza nel preparasi della donna: “prima che a bela la sia vestì, a festa l’è fenì”; arrabattarsi per campare: “campae aa belemegio”; mangiare con tale avidità da rimanere quasi strozzato: “mangiae de strangosson”; per indicare un’azione inutile: “l’è come dae er fenoceto a l’asen”. Ce ne sono tantissimi; mi limito a suggerire, per chi ha la fortuna di possederlo, di scorrere quel meraviglioso “Vocabolario del Dialetto lericino” che Colombo Bongiovanni ha preparato in vent’anni di appassionato e documentato lavoro. Termino questa “toc-cata e fuga” sull’importanza del dialetto con un breve aneddoto personale, che mi auguro possa far sorridere. “Genova, fine Anni ’50. Prima delle otto, in una di quelle gelide, ventose mattinate invernali, sono fermo con la mia Fiat 500 a un semaforo, vicino al porto. Nessuno per strada tranne tre uomini corpulenti, presumibilmente portuali. Uno di loro si avvicina e mi batte ripetutamente sul vetro dicendo qualcosa che, nei trenta secondi del semaforo, credo di capire: “Sciù Brusa!” (signor Brusa). Sfortunatamente un mio collega si chiamava così e (Continua a pagina 5) B O G G I A M O B I L I s . a . s Pasticceria - produzione propria Fiumaretta di Ameglia via Litoranea (sp 432) cell. 349-5837642 - tel. 0187-64321 IL NUOVO ... 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Mi stava dicendo: “Scià bruse” (lei brucia) e non: “Signor Brusa”. Faccio per scendere e spiegarmi ringraziando …ma ormai si stava allontanando dicendo forte agli amici: “A quelo scemu ghe digo cu bruse e u me dise …no Pagano”. L’importanza del dialetto! Un po’ di grammatica santerenzina... non guasta I corsi si terranno nell’aula di piazza Bacigalupi 6 dalle ore 15.30 • Mercoledì 7 Giovanni Zucchini Gioco degli scacchi e dama • Venerdì 9 prof.Calzolari La Foce del Magra • Lunedì 12 dott. Petacco Cineforum:Tutti i santi giorni • Martedì 13 Prof.ssa Carletti Episodi e personaggi del primo conflitto mondiale • Venerdì 16 amm.Romani 150° della nascita di Richard Strauss • Martedì 20 prof.ssa Rondine L'Età Barocca: Il Bernini • Mercoledì 21 G. Zucchini Gioco degli scacchi e dama • Venerdì 23 Prof. Centi Il Purgatorio: la cantica dell'umanità quotidiana • Martedì 27 Prof.ssa Carletti Dalla guerra europea alla guerra mondiale • Venerdì 30 amm. Romani Vita e opere di Richard Strauss. Sono inoltre previsti pomeriggi musicali con Giovanni Zucchini. (Continua da pagina 4) quindi penso: “Mi ha preso per lui e vuole un passaggio”. Mi sporgo sulla destra e, indicando il viso, dico: “No….Pagano”. Vedo che va dietro e comincia ad armeggiare sulla macchina. Penso: “Si è arrabbiato e me la manomette”; poi, at- In italiano molti nomi di piante sono maschili mentre il frutto è femminile: melo-mela; pero–pera. In santerenzino sia la pianta che il frutto sono quasi sempre maschili; er peoen peo; er pomo- en pomo. Ci sono eccezioni quali: suzsena (susina), seezsa (ciliegia). A volte l’albero si indica come er pé, er pé de figo, er pé d’oiva, come nell’espressione: “Amigo o non amigo china zu dar pé de figo”. Una curiosità sui nomi propri di persona. Ancora alla fine del secolo scorso avevamo a San Terenzo gentili anziane signore con nomi maschili come Enea ed Elia, probabilmente errori dei loro padri che pensavano che fossero nomi femminili perché finivano con la lettera a. Visto l’interesse che ha suscitato fra i santerenzini “la grammatica” che abbiamo pubblicato su Lerici In di dicembre vorrei continuare con: maschile – femminile, singolare - plurale. I nomi maschili che terminano per vocale al plurale finiscono in i: fasoo-fasoi; coo-coi; bulaco-bulachi; odoe- odoi. Però i nomi che al singolare terminano con la sillaba “lo” perdono la consonante al plurale: Cavelo- cavei; suchelosuchei; tordelo- tordei. I nomi tronchi restano invariati: o spusson- i spusson; er belinon – i belinon: er vercion- i vercion. I nomi femminili al plurale cambiano regolarmente la a in e: babeca - babeche; baga - baghe; baisa - baise. Ci sono eccezioni come a ca’ – e ca’. Sio-Ca’ (Alfredo Lupi) Raimondo Pagano Calendario lezioni di gennaio - Unitre Lerici RISTORANTE BONTÀ NASCOSTE chiuso il martedì LERICI - Via Cavour, 52 pesce e carne nel cuore di Lerici www.bontanascoste.it - tel. 0187-965500 Barche e motori nuovi e usati equipaggiamenti LERICI via Vespucci, 5 www.beppenautica.it LERICI IN… - gennaio 2015 tel. 0187-966993 dal 1937 Via Cavour, 2-3-4 - LERICI tel. 0187-966776 SMALTISCI IL PESO DELLE FESTE !!! NUOTA … NUOTA … NUOTA … A GENNAIO SCONTISSIMI SUGLI ARTICOLI PISCINA !!! I FORNITORE ESCLUSIVO piscina "CICCI ROLLA" Lerici HEAD SWIMMING - SPEEDO - CRESSI SWIM AQUASPHERE VISITA IL NOSTRO SITO www.dallacolombina.com Pagina 5 Le icone geografiche di Barrani: fantasia e realtà Con l’approssimarsi di due tra le maggiori ricorrenze culturali del 2015 - i 750 anni della nascita di Dante Alighieri e i 150 di quella di Giovanni Pascoli - è dato cogliere originali riferimenti anche nelle opere di artisti contemporanei. Proprio il pittore vernazzese Antonio Barrani, in passato definito “caposcuola del Fantastico cosmico”, ci ha dato l’opportunità di scoprire queste originali peculiarità nella mostra itinerante che si è recentemente svolta nelle sale del Castello di Lerici. Barrani, talvolta, ama arricchire i propri dipinti con dotte citazioni tratte dai massimi esponenti della nostra letteratura. I quadri esposti sullo sfondo di carte nautiche riportanti le “rotte” tra isole e riviere per lo più mediterranee (nella foto “Il trenino della Liguria) sono sostenuti dalle onde onnipresenti del mare. L’audace utilizzo di colori acrilici e smalti con pitture fluorescenti autoprodotte lancia il messaggio di Barrani in “rotta” verso l’arcipelago dell’infinito, un arcipelago fatto di sogni e di miti, rintracciabili anche nei dotti versi posti dall’artista a lato di alcune opere: la Venere foscoliana, le stelle e le onde contemplate dal Pascoli, il misterioso sonno del Sommo Poeta alle rive dell’Acheronte. Talvolta, al centro della cartina nautica si aprono “fi- nestre di fantasia” che, sovente, si spezzano in forme geometriche per portare l’immaginario frantumato che è nella nostra mente. Ecco allora che sul mare fiabesco di Barrani può alzarsi una mongolfiera, scorrere un trenino, accendersi la lampada del genio, ergersi un cavalluccio, una sirena, una trottola o la biblica balena di Giona, e i richiami immediati vanno alla poetica surrealista del sardo Meloniski, alle pulsazioni cromatiche del ligure Musante e al romanticismo onirico di Chagall. Si deve, inoltre, all’illustre geografa Luisa Rossi (docente spezzina dell'Università di Parma), l’aver messo in luce, nell’elegante catalogo edito da Vallardi, come l’autore si faccia “interprete” di “fantasticherie odeporiche (che riguardano un viaggio n.d.r.)” in una sorta di recupero di quel “tratto artistico” scacciato dalle mappe a metà dell’Ottocento a vantaggio delle triangolazioni geometriche che via via si imporranno a scapito anche del vedutismo, del mito e della metafora che un tempo “raccontavano” il mondo, nobile funzione che Barrani, conclude la Rossi, restituisce alle mappe stesse. Gianni Donati Osteria FIORI JUNA Te l l a r o LERICI - Piazza Garibaldi 13 tel. 0187-967279 e presso il cimitero Boschetti La Spezia cel l. 339- 2769627 La Caletta via Fiascherino 100 tel. 0187-964000 cucina genuina di mare ampia scelta di menu a la carte e menu fissi Degustazione la Caletta: prelibatezze di mare secondo il pescato del giorno, ideale per assaporare tante varietà in una sola occasione Si organizzano pranzi e cene conviviali APERTA A CAPODANNO LERICI IN… - gennaio 2015 idee regalo per le FESTE vasi design BALLON POINT FIORI - PIANTE Fiori per ogni tipo di evento lieto o triste servizio Interflora - consegne a domicilio Allestimenti per cerimonie L’esperienza di tre generazioni di fiorai al vostr o ser vi zi o Pagina 6 I bambini volati in fumo, che colpa avevano ? 27 gennaio 1945: liberazione di Auschwitz - una data da non dimenticare Adriana Revere (nella foto) è nata a Spezia il 18 dicembre 1934. Adesso potrebbe essere un’arzilla signora di 80 anni, ma la sua vita è andata in fumo ad Auschwitz nel febbraio del 1944, perché a poco più di nove anni Adriana è passata dalle camere a gas ai forni per la sola colpa d’essere ebrea. È diventata così la più giovane vittima spezzina della Shoah. I suoi erano d’origine piemontese. Suo padre Enrico, torinese, era stato un maresciallo radiotelegrafista di stanza alla Spezia espulso dalla Regia Marina Militare Italiana a seguito delle Leggi Razziste del ’38; sino all’arresto aveva cercato di provvedere alla sua famigliola con una precaria attività di rappresentante. Sua madre, Emilia De Benedetti, era nata a Cuneo ed era un’apprezzata pianista. Nel ’43, poiché sulla città della Spezia erano cominciati i primi pesanti bombardamenti, la famiglia Revere era sfollata a Vezzano. Qui Enrico fu fermato dalle forze dell’ordine un paio di volte e poi rilasciato fintanto che il prefetto Franz Turchi non emise il mandato d’arresto per l’intera famiglia. I carabinieri eseguirono l’ordine il 22 febbraio del ’44 e i Revere furono inviati al campo di transito di Fossoli. Da qua furono fatti salire sullo stesso treno che trasportava anche Primo Levi, il quale testimoniò che all’arrivo ad Auschwitz Adriana ed Emilia non passarono la selezione e furono subito inviate alle camere a gas. Enrico invece fu trasferito a Flossenburg, dove venne fucilato il 28 ottobre. Ad Adriana, che non aveva potuto frequentare le scuole pubbliche per le restrizioni delle Leggi Razziste, è stata dedicata la scuola primaria di Fossitermi, mentre Adolfo Aharon Croccolo, l’impareggiabile animatore della comunità ebraica spezzina del secondo dopoguerra, ha fondato nel 1952 un premio letterario per le scuole tuttora attivo e a lei dedicato che, dopo alcuni anni, è stato trasferito dalla Spezia a Torino; due edizioni di questo concorso sono state vinte, rispettivamente nel 2005 e nel 2008, dalla nostra scuola con i docufilm Sha’ar Tzion (Porta di Sion) e Storia di Adriana Revere. Due anni fa il Comune di Vezzano ha posto sulla facciata della casa dove abitavano i Revere una targa con su scritto: "Qui si rifugiò Adriana piccolo fiore reciso dalla furia nazifascista”. Maria Luisa Eguez AL TEATRO ASTORIA IN GENNAIO • • • • • • Giovedì 1° gennaio ore 16:30 - CONCERTO DI CAPODANNO - (N) Domenica 11 gennaio ore21 GLI INNAMORATI di Carlo Goldoni - (P) Giovedì 15 gennaio ore 17 e 21 - la grande arte al cinema VEERMEER - (C) Lunedì 19 gennaio ore 21 IL PRESTITO di Jordi Calderon Sabato 31 gennaio - La n’è veo ma a ghe credo - (L) Legenda: C Cinema, L Lerici in palcoscenico, N Natale a teatro (P) Prosa. CENTRO ESTETICO SHELLEY Lungomare B iaggini 5 - Lerici tel. 0187– 968204 Arriva comodamente al parcheggio dell’Hotel… al resto pensiamo noi Info: www.hotelshelley.it Promozioni di gennaio 2015 • • • • • • Pulizia viso + massaggio alla testa in omaggio Reflessologia plantare + pedicure estetico in omaggio Massaggio con candela + candela in omaggio Fangoterapia contro l’adiposità localizzata (anticellulite) + massaggio rilassante in omaggio (1h e 20 min) Massaggio con pietre laviche (anticellulite) (1h) Manicure e smalto-gel + decorazione in omaggio LERICI IN… - gennaio 2015 € 40 € 50 € 70 € 80 € 80 € 30 Pagina 7 Un’insolita presenza a villa Pearse (ora villa Marigola) “L’amministrazione municipale mentre dal canto suo non trascurerà quei mezzi tutti che ravviserà più opportuni nell’interesse dell’ordine e della pulizia, confida pure nella vostra particolare cooperazione, perché abbiano a riuscire più efficaci”: così recitava parte di un manifesto affisso dal Municipio di Lerici; il sindaco A. De Benedetti invitava poi i cittadini a cooperare affinché “l’Augusta donna, ritornata in patria, possa compiacersi di ricordare che in Italia esiste un lembo di terra ove la natura ha profuso...”. L’augusta donna era Vittoria Adelaide Mary Louisa (nella foto), la primogenita della regina Vittoria, nata a Buckingham Palace il 21 no- vembre 1840, moglie e vedova dell’Imperatore Federico III di Germania. Vickj, così veniva chiamata familiarmente, dopo la morte del coniuge, mutava il suo nome con quello del marito, facendo il suo ingresso nella storia con il nome di “Imperatrice Federico”. Una donna di media statura, dai capelli sbiancati dal tempo che veste sobriamente e sempre di scuro anche se c’è chi dice che adorasse indossare anche pubblicamente le divise militari. Comunque una donna che non aveva mai dimenticato l'Inghilterra e che ne condivideva la politica, creando un aperto contrasto con il cancelliere Bismarck e incurabili divergenze con il proprio figlio, il kaiser Federico II. L’imperatrice, che proveniva dalla stazione di Sarzana e che avrebbe dovuto attraversare nel pomeriggio una Lerici imbandierata a festa, anticipò il suo arrivo nella metà mattinata della domenica 3 dicembre 1899, accolta soltanto dalla caciara festosa di un nugolo di ragazzi attratti da un insolito convoglio di vetture. Nel porto lericino si trovava da alcuni giorni, non casualmente imbandierato, il Loreley, lo yacht dell’imperatri- ce. Il corteo, attraversato il paese, si diresse a Villa Pearse che i proprietari Reginald Jenkin e Mary Maud avevano lasciato a disposizione della nobildonna e da dove lei sarebbe ripartita il 19 aprile del 1900. La scelta del luogo non era stata casuale perché Vickj ben conosceva la Liguria e l’occasione della sua permanenza era stata data da una rovinosa caduta da cavallo e da una persistente sciatalgia che ormai si protraeva da oltre un anno. Nel suo seguito, discretamente limitato, era presente il medico personale che non mancava di seguirla durante i suoi spostamenti. Un arrivo anticipato, dunque, e una permanenza silenziosa e discreta per una delle donne più importanti d'Europa che aveva scelto un’abitazione privata a Marigola, piuttosto che un lussuoso albergo mondano; un palazzotto bianco dai tipici caratteri settecenteschi, arredato preziosamente e con quel gusto tipicamente inglese che tanto piaceva all’Imperatrice. Durante la permanenza, girovagava nel parco godendo della natura circostante e del paesaggio incantevole che si poteva ammirare dal luogo. Un ritiro riservato e riposante (Continua a pagina 9) La grande catena di BRICOLAGE vicina a Voi do ve tro va te tutto pe r il FAI D A TE ( ADI ACENTE EUR OSPI N loc. FORN OL A) I MIGLIORI PRODOTTI DEL BRICOLAGE AI PREZZI PIÙ VANTAGGIOSI! GRATIS LA PREMIUM CARD: SCONTI E RACCOLTA PUNTI AD OGNI ACQUISTO! VIA AURELIA 227 - VEZZANO LIGURE - tel. 0187-981273 APERTURA da lunedì a sabato ore 8.30 - 20 no stop, domenica ore 8.30 - 13 LERICI IN… - gennaio 2015 Pagina 8 traccambiata da un'immensa gioia. Una breve visita nel porto della Spezia, ospite del comandante della corazzata inglese Caesar; per lei un vero rientro in patria, l’ultimo. Si spense a causa di un cancro alla colonna vertebrale, nel castello di Friedrichshof pochi mesi dopo la morte della madre Vittoria. Venne sepolta nel mausoleo reale a Potsdam e Marigola fu l’ultima sua permanenza fuori del suolo tedesco. Gino Cabano Il sillabario delle parole essenziali: amicizia ... Pensare qualcuno in amiciAmicizia+Bontà=Dono di misericordia e tenerezza né compiacente né arresa. Utopia? Forse no … DONO. “L’amicizia” va coltivata perché è cosa viva. Se perfino gli oggetti richiedono una manutenzione, figuriamoci i sentimenti. Allora un piccolo “dono” non è altro che un modo di farsi presente perché teme le assenze troppo prolungate. Così mi ha scritto con un piccolo suo dono una cara amica. Lei con me è sempre molto generosa, i suo doni arrivano sempre senza prescrizioni rituali o festività da calendario, sono lampi che ravvivano l’esistenza, le imprimono un moto gioioso, certificano che qualcosa di buono esiste, non del tutto pianificato, non del tutto soffocato dalle incombenze, dalla velocità delle urgenze, dall’uggia delle competenze. Bello citare alcuni versi di Erri De Luca: (Continua da pagina 8) che aveva deluso le aspettative dei curiosi che speranzosi di vederla, si aggiravano intorno alla villa. Solo una volta, Vickj si allontanò da Marigola e la cosa le procurò non poca fatica con- Mai parole più attuali, abusate, usate a sproposito. AMICIZIA è parola consueta e solenne, è parola che va protetta dal suo consumo dissennato, dall’usura dell’uso pretestuoso del web. Amicizia è una parola sacra, che esalta il legame, rendendolo unico. L’amicizia è nutrimento, coincidenza di gusto, indulgenza di questioni. Un attraversamento di destini. Un litigio non è uno schianto, un insulto non è uno sfregio, la ferita si risana. Un disaccordo non è che un altro modo di vivere assieme. Ci sono tempi diversi per l’amicizia, ci sono durate che si consumano, ci sono strappi che si danno, ci sono abbandoni che hanno il sapore dell’età. Veri amori che restano salda amicizia. Ma l’amicizia matura è la convocazione di punti dispersi, una parte che va ad incastrarsi nell’altra componendo un’ armonia. zia, come se fosse un amico, è il più bel sogno che gli si possa donare. BONTÀ: io credo che la parola bontà indichi la sintonia perfetta con uomini e cose. Le festività mi mettono un po’ di melanconia. Sono il periodo dei buoni propositi, che non si realizzano quasi mai. Un equivoco evidente perché si procede da due preconcetti che la parola “bontà” valga per “buonismo” e che sia tutta fatta di rose e di viole. Il buonismo è il cuore di tenebra della bontà, la versione ipocrita e mondana di una grande virtù. Sono questi i momenti, in cui la pacifica virtù della bontà è forse la più disprezzata di tutte. Se c’è una paura oggi che ci attanaglia è quella di essere buoni. La bontà non ha parentela con la mollezza e il birignao: è solida come la roccia. È virtù “La sovversiva economia del dono nomade, comprensiva, non offerto a spargimento sbatte la porta in faccia a nes- restituito a scroscio”. suno e comprende in sè la Rita Cortese prospettiva dell’altro. È virtù Ristorante del Molo Associazione Sportiva CIRCOLO TENNIS LERICI loc. Vallata - Venere Azzurra meta di artisti e poeti... dove rivivono gli antichi sapori tel e fax 0187-968612 in calata Mazzini a LERICI CENONE DI CAPODANNO LERICI IN… - gennaio 2015 aperto tutto l’anno Auguri di Buon Anno info e prenotazione campi 0187 965995 • • • Corsi di tennis per ragazzi Corsi di tennis per adulti Organizzazione tornei F.I.T. Indirizzo e-mail: [email protected] Parcheggio riservato per soci e giocatori Pagina 9 Una lapide senza tomba al cimitero di San Terenzo Entrando nel cimitero di San Terenzo, dall’ultimo cancello in alto, immediatamente sulla sinistra si trova questa bella lapide (nella foto sopra) che non custodisce nessuna salma, ma ci ricorda un santerenzino che ha perso la vita a soli 24 anni durante la terza guerra d’indipendenza nella disastrosa battaglia di Lissa. Giovanni Ferro era imbarcato sulla nave “Palestro” che il 20 luglio 1866 si trovò ad affrontare la flotta austriaca nei pressi dell’isola di Lissa vicino alle coste dalmate. La nave fu colpita, a bordo scoppiò un incendio che non riuscirono a domare e dopo poche ore la Palestro saltò in aria e affondò. Con la nave scomparvero il comandante, 19 ufficiali e 193 fra sottufficiali e marinai, solo 23 uomini (un ufficia- santerenzo Art cafè le, due timonieri, il cuoco e 19 marinai che si trovavano a prora per preparare i cavi di rimorchio) poterono essere tratti in salvo. Alla memoria del comandante Alfredo Cappellini fu conferita la medaglia d’oro al valor militare: “Per avere nella battaglia di Lissa, avvenuta il 20 luglio 1866, fra la flotta austriaca e quella italiana, aver preferito morire con i suoi ufficiali e il suo equipaggio anziché abbandonare la pirocorvetta Palestro da lui comandata e in preda alle fiamme”. Alla sua memoria furono dedicati due sommergibili. Il primo prestò servizio nella Regia Marina Italiana durante la seconda guerra mondiale, mentre il secondo, proveniente dalla Marina degli Stati Uniti d’America, prestò servizio nel dopoguerra, dal 5 marzo 1966 fino al 1º novembre 1977. Ad Alfredo Cappellini è inoltre intitolato l’Istituto Nautico di Livorno. Ma chi era Giovanni Ferro? Chi erano i “Ferro”, questa famiglia che ha ancora tanti discendenti nel nostro paese? Nel 1816, dopo la disfatta di Napoleone, Giovenale e Giuseppe Ferro, di origine còr- Vi aspettiamo via Garibaldi, 9 San Terenzo cell. 347-3804801 339-4684719 Free Wi Fi Locale dove Arte e Storia convivono e, mentre gustate colazioni con pasticceria fresca, pranzi e panini caldi, deliziose insalate … la sera sfiziosi aperitivi, potete ammirare le opere di vari artisti appese alle antiche pareti di pietra LERICI IN… - gennaio 2015 sa, che avevano partecipato a tutte le campagne napoleoniche e che erano stati decorati della Legion d’Onore non accettarono di ritornare in Francia e si stabilirono a San Terenzo. I racconti popolari descrivono il loro sbarco sulle nostre spiagge come l’arrivo di Ulisse nell’isola dei Feaci e il suo incontro con Nausicaa. Arrivati con la loro barca nello stretto arenile davanti a Villa Magni, che sei anni dopo avrebbe ospitato Shelley, videro delle belle ragazze che si rincorrevano a piedi nudi sulla battigia cantando. Giovenale fu attratto dalla grazia e dal canto di una di esse e decise di stabilirsi nel nostro paese. La ragazza era Angela Faccini che diverrà pochi anni dopo sua moglie. Giuseppe il fratello più giovane si sposerà in seguito con Luigia Ratti. Giovanni fu uno dei figli di Giuseppe mentre Giovenale ebbe tra gli altri Lorenzo che dal 1848 al 1870 servì sulle navi della flotta guadagnandosi numerose medaglie e benemerenze. Lorenzo (1831-1918) riposa in un loculo del nostro cimitero (sezione 2), vicino a molti suoi pronipoti. Il terzo fratello Giovanni si stabilì alle Grazie e vanta fra i (Continua a pagina 11) La Creuza de Mauri il ristorant e di Maurizio Stella Enoteca San Terenzo - via Mecconi, 14 tel. 0187-971225 cell.327-4681652 specialità di pesce piatti di carne cucina vegana a richiesta Pagina 10 suoi discendenti Emanuele Ferro (1886-1915), maggiore dell’Esercito, che nella prima guerra mondiale cadde nel Friuli guidando all’attacco un battaglione di Arditi e fu decorato con la medaglia d’oro alla memoria. San Terenzo gli ha I TURNI DELLE FARMACIE dedicato una via che in passa- NON SONO DISPONIBILI AL to ha ospitato il vecchio mer- MOMENTO DELLA STAMPA cato e da allora è conosciuta come Piazza Ferro. IL CASTELLO DI SAN TERENZO E IL PARCO SHELLEY sono Sio-Ca’ (Alfredo Lupi) temporaneamente chiusi per lavori Gli svaghi dei ragazzi santerenzini negli Anni ‘50 Spesso penso alla mia infanzia negli Anni ‘50 e alla vita che conducevamo allora, diversa da quella che vivono i ragazzi d’oggi; non scrivo per fare raffronti, perché ognuno vive nel suo tempo e apprezza quello che il suo tempo offre, però vorrei raccontare ai ragazzi di oggi come vivevamo e ci divertivamo allora. I rapporti interpersonali, anche tra vicini di casa e abitanti dello stesso rione, erano molto diversi rispetto ad oggi, perché ci si frequentava di più: non c'era ancora la televisione a distrarci e i rapporti umani erano più frequenti e oso dire più necessari, in quanto servivano a passare piacevolmente il tempo libero. Nei pomeriggi invernali, dopo pranzo, eravamo impegnati nei compiti scolastici; ma non appena compiuto il nostro dovere (accompagnato da vari sbuffi e brontolii), ci precipitavamo a giocare con gli amici, naturalmente in casa dell'uno o dell'altro a causa del freddo. Alla sera invece ci radunavamo con i vicini, io nella grande cucina di mia nonna paterna, do- ve c'era un bella stufa a legna che scaldava gradevolmente tutto l'ambiente, e mentre gli adulti giocavano a carte o chiacchieravano, noi bambini portavamo i nostri giochi: a volte eravamo un po' rumorosi, ma nessuno ci sgridava. Ad un certo punto della serata la nonna faceva le caramelle di zucchero di cui tutti erano golosi, grandi e piccoli. In effetti il palazzo era come una grande famiglia e, anche se a volte c'erano delle incomprensioni, i malumori duravano poco, perché erano cose di poca importanza. In estate invece ci si ritrovava volentieri al pomeriggio dai miei nonni materni e con i vicini sedevamo sui gradini delle scale condominiali, che erano di marmo e quindi molto fresche e gli adulti passavano il pomeriggio chiacchierando e nel contempo eseguivano qualche lavoro di cucito o altro: io mi annoiavo un po', ma resistevo fino a quando non passava Piladino col suo carretto di granite. Piladino era un signore molto ingegnoso che esercitava vari mestieri, a seconda delle stagioni: in inverno riparava ombrelli e Illice pasticceria caffetteria gelateria con laboratorio artigianale LERICI via Roma 45 cell. 333-1553139 Panettoni artigianali di nostra produzione e cesti regalo ci trovate anche su Facebook: illice su Internet: www.illice.it LERICI IN… - gennaio 2015 Il Gambero Nero catini di coccio che le massaie usavano per lavare le stoviglie, oppure riattaccava i manici alle pentole o altri lavori di questo genere; per l'estate invece si era costruito un carretto di legno, che gli serviva per andare in giro per il paese a vendere granite; aveva rivestito la superficie con del lamierino tutto sagomato per potervi inserire gli attrezzi e tutte le altre cose che gli occorrevano, in modo che non cadesse nulla: la lastra di ghiaccio, il pialletto per tritarlo, le bottiglie con sciroppi di gusti vari, eccetera. Quando sentivamo il suo richiamo, tutti scendevamo in strada chi con bicchieri, chi con tazze che lui riempiva di fresca granatina al gusto desiderato e quindi io me ne andavo a giocare in piazzetta con le mie amiche; allora noi bambini eravamo più liberi, tutte le mamme si affacciavano a turno alle finestre e controllavano i figli di tutti. La sera dopo cena, ci si riuniva nella piazzetta sotto la casa dei nonni e si ascoltavano i racconti degli adulti. La più piacevole era la signora Carolina Rinaldi, che chiamavamo confidenzial(Continua a pagina 12) Ristorante Il Gambero Nero TELLARO Via Fiascherino, 108 tel.-fax 0187-965731 specialità di pesce e cantina vini sa la pe r fes te ggiam enti CE NO NE DI C AP OD ANNO Par cheggi o pr i vat o CENE CO NVI VI ALI Camere doppie e triple con vista mare Pagina 11 tutte le case, ma solo in alcune, perché il costo era piuttosto alto, quindi spesso, per assistere agli spettacoli che ci interessavano, ci recavamo nei bar che erano dotati di questo servizio e si assisteva alla trasmisione tutti insieme; era molto divertente, perché durante il programma si sentivano commenti, battute spiritose, insomma era un'esperienza fatta in comunione con tutti i presenti. La cugina di mio padre l'acquistò quasi subito e noi, quasi tutte le sere, andavamo da lei ed eravamo in molti perché c'erano anche gli zii; durante gli intervalli ci alzavamo per sgranchirci un po' in attesa di sentire il suono del gong, che ci avvertiva della ripresa dello spettacolo. Lo zio Umberto restava però in sala e quando il gong suonava ci richiamava concitatamente. Vi posso garantire che così tutti assieme era molto divertente! Oggi, con almeno due apparecchi per ogni famiglia, si è un po' perso il gusto dello stare insieme e del condividere risate o lacrime, a seconda del tema dello spettacolo a cui si assiste; in ogni caso, così vivevamo e ci divertivamo noi ragazzi degli Anni Cinquanta. Minetta Ubaldi Ratti Il punteruolo rosso all’attacco delle palme di Lerici to, indica che anche nella percezione comune le palme rappresentavano e continuano a rappresentare un elemento distintivo di Lerici. Per ragioni anagrafiche non le ho visto piantare, ma ricordo i primi anni del dopoguerra, quando i giardini non erano così curati e sorvegliati come ora: noi ragazzini ci appendevamo ai rami ancora bassi, dondolandoci, lanciavamo sassi per far cadere i datteri sinceramente immangiabili. Oggi tutto ciò è solo un ricordo di giochi irripetibili per tante ragioni, la prima delle quali è sufficiente: la loro altezza è così grande che i rami (Continua da pagina 11) mente Carò, cara amica di mia nonna, che raccontava cose molto divertenti e che ricordo con grande simpatia. E poi ecco comparire la televisione, questa magia che portava il mondo nelle case: spettacoli di varietà, film, commedie, classici della letteratura, interessanti quiz con in palio premi sostanziosi, telegiornali, dibattiti politici, a cui noi oggi siamo abituati e spesso ne siamo stanchi; allora invece erano tutte novità che attraevano e ci appassionavano. Dobbiamo pensare che allora questo apparecchio non era in Negli Anni Trenta del secolo scorso l'architetto Franco Oliva e l'agronomo Mario Calvino, padre del più noto letterato Italo, costruirono alla Spezia e Lerici importanti edifici e i giardini pubblici, che contribuirono a cambiare radi- calmente il fronte-mare spezzino e lericino. In alcuni locali pubblici di Lerici sono esposte le gigantografie che rappresentano l'evoluzione del lungomare dalla seconda metà dell'ottocento. È noto a tutti che la discontinuità più forte si registra con il riempimento di un braccio di mare antistante Tragià (via Roma) e la realizzazione dei giardini pubblici, dove le palme rappresentano l'elemento caratterizzante. Il nome “Shelley e delle Palme”, che è stato dato a quello che fino agli Anni '50 è stato l'albergo lericino più no- (Continua a pagina 13) La pubblicità è fiscalmente deducibile VUOI … CLIMACALOR snc snc Impianti e rivendita di materiale idraulico LERICI loc. Guercio - Via Provinciale 15 (siamo a sinistra dopo l’incrocio per Cerri, direzione Romito) (casa rossa) parcheggio privato t el .-f ax 0187- 968536 cell. 335- 7699610 termosanitari condizionamento riscaldamento IMPIANTI e-mail: [email protected] PUOI ... con LERICI IN LERICI IN… - gennaio 2015 VENDITA - INSTALLAZIONE - ASSISTENZA progettazione - esecuzione accurata impianti formula chiavi in mano - certificazioni Patentino DPR 43/2013 x impianti di climatizzazione Pagina 12 (Continua da pagina 12) sono inaccessibili e il lancio dei sassi non riesce a raggiungere il bersaglio. L'attenta opera dei giardinieri e la più evoluta educazione dei ragazzini hanno contribuito a promuoverne la crescita e a migliorarne la forma, conservando così l'aspetto distintivo di Lerici, voluto da Calvino e dagli amministratori locali a partire dagli anni '30. Il “Punteruolo rosso” (Rhyncophorus ferrucineus), dopo aver attaccato le palme di numerose località, sta facendo seccare almeno 5 piante dei giardini lericini e c'è il forte rischio che anche le altre subiscano la stessa sorte. Il micidiale coleottero sembra riuscire a distruggere quanto né una guerra né il vandalismo di ragazzini maleducati avevano ottenuto. È mia opinione che la situa- zione sia grave e richieda la mobilitazione delle menti e dei cuori dei lericini affinché il paesaggio, già manomesso in più zone nel corso degli anni, non perda una dei suoi elementi più tipici: le palme. Il rischio era stato segnalati fin dal 2008, quando le palme di Bordighera cominciarono a seccare. Soltanto nel 2011 il servizio ligure settore fitosanitario approvò un piano di intervento per contrastare l'infestazione del punteruolo rosso. Nel febbraio 2013 lo stesso servizio individuò i Comuni nei quali le palme erano a rischio: nessun comune in provincia di La Spezia. Si riteneva che il Golfo dei Poeti avesse una speciale protezione? Sei anni dopo l'individuazione del pericolo, il 29-102014, con ordinanza sindacale n°63, si davano istruzioni alla popolazione lericina di denun- S OS TA E VI ABI LI T À A LE RI CI sino al 1° marzo 2015 L' Amministrazione Comunale di Lerici fino al primo marzo 2015 ha disattivato le telecamere poste all'ingresso dei centri storici di Lerici e San Terenzo, quindi è consentito a tutti i veicoli di transitare liberamente. Ciò però non consente a chi non ha apposito pass di sostare in zona ZTL ad esclusione del parcheggio a ciare la presenza di palme infette e si segnalava l’esistenza del piano di intervento del 2011. Siamo certi che le informazioni abbiano raggiunto tutti coloro che hanno palme in giardino? Non abbiamo concesso troppo tempo al punteruolo rosso? Non riteniamo utili azioni per diffondere il piano di intervento del 2011? Gli elementi per essere allarmati sono davanti agli occhi di tutti: le prime palme sono state segate le settimane scorse. Severino Zanelli ANAGRAFE in novembre 2014 abitanti al 31 ottobre 10.319 abitanti al 30 novembre 10.292 nati 5 morti 18 immigrati 22 emigrati 36 matrimoni 2 pagamento in loc. Erbetta e lungomare Venere Azzurra. Sino al 30 aprile in loc. La Vallata il parcheggio è gratis dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi. Il sabato, la domenica e i festivi nelle Località La Vallata e Bagnara (fuori dal centro abitato rispettivamente di Lerici e San Terenzo) la sosta dei veicoli è a pagamento ma è previsto un servizio gratuito di bus navetta che collega i parcheggi con i centri storici. La sosta dei ciclomotori e motocicli è consentita liberamente in tutto il territorio solo negli appositi spazi indicati dalla segnaletica. L’Ufficio Viabilità è a disposizione dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 12, tel. 0187-960309. FARMACIA GHIGLIAZZA San Terenzo - Via Mantegazza 8A tel. 0187 970991 - 0187 971588 www.farmaciaghigliazza.it International Real Estate Services & PropertyManagement Affitto appartamenti estivi Lungomare Lerici -Golfo dei Poeti www.international-realestate.it cell.: 3482484108 - 3478551710 [email protected] LERICI IN… - gennaio 2015 Prenotazione cup da lunedì a venerdì ore 8.45 - 10.30 sabato dalle ore 9,30 alle 10,30 i nst all azi one e lettur a holt er car di aco e pressorio 24 h consegna a domicilio di prodotti per persone anziane o con gravi problemi di salute; le richieste devono pervenire entro le ore 11, salvo urgenze Quando non di turno chiusa sabato pomeriggio e domenica Pagina 13 40 anni dietro il banco (della farmacia) A dicembre Piera Martini (nella foto) è stata, a San Terenzo, la “donna del momento”. Il 21 novembre 2014 è andata in pensione e martedì 10 dicembre ci è venuta a trovare in classe per raccontarci dei quarant’anni che ha trascorso lavorando nella farmacia Ghigliazza. Ha voluto ringraziare attraverso di noi e con le lacrime agli occhi tutti i santerenzini che le hanno dimostrato il loro affetto anche regalandole, a nome di tutto il paese, una collana. D. Ti è dispiaciuto andare via? R. Moltissimo, ma è meglio così anche perché i miei genitori sono anziani e ormai non stanno troppo bene. D. Quando hai cominciato a lavorare? R. A 16 anni, perché non avevo più voglia d’andare a scuola, però consiglio a tutti voi di studiare. Lavorando ho imparato tante cose, devo molto ai colleghi e soprattutto al dottor Paolo Ghigliazza; li ringrazio e sono sempre disposta a dare una mano in farmacia: sono sempre disponibile. D. Perché hai scelto questo lavoro? R. Da piccola volevo fare la parrucchiera, poi ho fatto un’esperienza lavorativa nel negozio di un fotografo, però mi è piaciuto molto fare l’attività che ho fatto. D. Quali sono stati i tuoi sentimenti all’inizio e alla fine di carriera? R. Il primo giorno in cui sono stata in farmacia mi sentivo spaesata, l’ultimo invece è stato triste. D. C’è stato qualche episodio che ti ha particolarmente colpito? R. Sono accaduti molti episodi sia belli che brutti. Il più drammatico è stato quando un uomo con il suo bastone ha spaccato le vetrine perché non gli abbiamo consegnato un far- CON 42 ANNI DI ESPERIENZA Compra vendita I M MO B I L I AStima di immobili maco che non potevamo dargli. Episodi belli sono stati quelli di quando sono venuti da noi personaggi famosi nel mondo dello spettacolo. Abbiamo avuto come clienti i registi Mario e Giovanni Soldati, l’attrice Stefania Sandrelli, il presentatore Davide Mengacci, il cantante Edoardo Vianello e altri ancora. Alessia Castorina e Riccardo Sarti NUMERI UTILI PREFISSO telefonico: 0187 Carabinieri via XX Settembre 23 tel. 967 129 - tutti i giorni, anche festivi dalle ore 8 alle 22 fax 967270 Ufficio Locale Marittimo via Calata Mazzini 23 tel. 964545 Difensore civico – telefono verde 800807067 per appuntamento Pubblica Assistenza Lerici Esplica i seguenti servizi: trasporti con ambulanza, onoranze funebri, protezione civile, antincendio boschivo tutti i giorni H 24 - tel. 967136. COMUNE DI LERICI piazza Bacigalupi 9 centralino Telefono 0187-9 6 0 1 fax 9 6 6 9 9 8 Gli uffici e l’URP sono aperti al pubblico tutti i giorni feriali dalle ore 9.00 alle ore 12.00 Vigili urbani - Sportello: dal lunedì al sabato 8.30 - 12.30 / 14.30 18.30 tel. 967326 Ufficio Pass aperto mercoledì ore 15-18 e sabato ore 9-12. LERICI via Roma 31 www.migliorini.net te l. 018 7-96913 9 cell . 3 48 -7931 902 Ove non specificato la classe energetica è in fase di valutazione. 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TUTTA LA CITTADINANZA È INVITATA A PARTECIPARE SABATO 27 DICEMBRE ALLE ORE 11 L’attività del Lions Club Lerici proseguirà nel 2015 Pina, come mai ti sei messa tutta quella roba addosso? con altre tre conferenze, sempre in sala consiliare a Lerici: il 23 gennaio alle ore 17.30 con: “La prevenzione e l’educazione alimentare, allergie e intolleranze”, relatori la dott.ssa Alessandra Di Sibio, biologa nutrizionista e dott. Massimo Pantani, medico dentista. Altre due conferenze seguiranno a febbraio e marzo. Pino, crisi o non crisi le feste sono feste. Avv. Angela Spiezia Altri 10 anni in piscina con il “Lerici sport 1954” Vignetta di Emanuele Purpi e Fabio Vassale ringraziare l'Amministrazione G U ARDI A M EDI C A Comunale, gli sponsor, gli uOre notturne dalle ore 20 alle ore 8 tenti, i nostri affezionati soci e dei giorni feriali e nei giorni prefetutti quelli che lo diventeran- stivi e festivi tel. 0187-026198 no! L’A.S. “LERICI SPORT 1954”, il Presidente Aldo Sammartano e tutta la dirigenza, hanno il piacere di iniziare il nuovo anno con un prestigioso successo: l'aver ottenuto la gestione della piscina “CICCI ROLLA” per il prossimo decennio. Questo ci permetterà di programmare, nei prossimi anni, una serie di lavori per il rifacimento della copertura, i servizi igienici, lo spazio accoglienza, gli spogliatoi, gli impianti elettrici e di riscaldamento, la centrale termica, ecc.. Cogliamo l'occasione per Vignetta di Irene Gennaro M’avevi detto che potevamo sta’ sicuri! La “Cupola romana” a Regina Coeli LERICI SPORT 1954 Main sponsor Carispezia e Comune di Lerici c/o Piscina Venere Azzurra tel. 0187-965773 parcheggio riservato Prezzi e orari: www.lericisport1954.it IL NUOTO A LERICI TUTTO L’ANNO • • • • • Corsi di nuoto per bambini, anche propedeutici alla pallanuoto Nuoto libero Corsi di nuoto per adulti Acquagym e acquagym per gestanti Aquagol e pallanuoto per ragazzi LERICI IN… - gennaio 2015 Eh chi se poteva immaginà’ che co’ tante cupole che ce so’ a Roma solo la nostra dovevano anna’ a controllà! COOP 1° MAGGIO Viale della Vittoria, 14 San Terenzo tel. 0187-952115 Da più di un secolo al servizio dei soci e della comunità santerenzina Il miglior servizio ai prezzi più convenienti Seguite le nostre offerte a rotazione con prodotti di qualità Orario di apertura .00 .30 da lunedì a venerdì ore 8 - 13 e 17 - 19 sabato ore 8 - 13 e ore 16.45 - 19.30 domenica 4 gennaio 2015 apertura ore 8-13 Pagina 15 EUROSPIN via Scoglietti 22 LERICI loc. Muggiano tel.0187952116 AMPIO PARCHEGGIO PER LA CLIENTELA La spesa intelligente da lunedì a sabato orario continuato ore 8.00 - 20.00 la domenica ore 8.30 - 13.00 Apertura straordinaria il 6 gennaio ore 8.30 - 14 offerte speciali a rotazione ogni 15 giorni . nei nostri reparti trovate: •gastronomia •pane fresco e prodotti locali •carne e preparati di carne •pesce fresco •frutta e verdura •gelati e surgelati •prodotti alimentari • cibo per gli animali • prodotti per la casa e per l’igiene • ...e tanto altro ancora Superato San Terenzo, ci trovate a sinistra, subito dopo la galleria degli Scoglietti Fabrizio porta il suo kayak in sala consiliare Diventerà un fatto storico il fatto che Fabrizio Trivella, navigatore in solitario, ha portato con sé in un evento in sala consiliare il suo amatissimo kayak, con cui ha felicemente concluso il giro delle coste italiane (e quindi dei tre mari) partendo da San Terenzo e arrivando a Trieste. Un’impresa unica tradotta in un libro a quattro mani con la moglie Annamaria Ghidoni; la presentazione si è tenuta in sala consiliare a Lerici, alla presenza del sindaco Marco Caluri, del presidente della Marittima Bernardo Ratti e del presidente dell’Associazione Lericini nel mondo, Cristina Anastasi. Il libro s’intitola “Cento giorni in kayak” delle edizioni Irene Giacchè. Emozioni, incontri, descrizioni minute degli incidenti di percorso, la gioia di essere accolto, la terribile esperienza di non essere gradito (un episodio di ostracismo vissuto a Otranto è un dolore che Trivella non ha ancora elaborato). Tanto lui che la moglie hanno “raccontato” con vivezza tanti momenti vissuti in contemporanea con i moderni mezzi digitali e un grande filmato ha ripercorso tutto il viaggio. LERICI IN… - gennaio 2015 Gabriella Molli MOLINARI MODA 1932 Via del Prione 286 La Spezia Abbigliamento uomo donna pellicceria Cerimonia sposa - sposo tel 0187-770208 / 770772 Calevo Nestore & F. s.r.l. 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