Leggi il giornale - Unione Artigiani Lodi e provincia

VENERDÌ 23 MAGGIO 2014 ­ Anno 4 ­ Numero 5
PRESENTATI ALLA STAMPA I DATI DELL'INDAGINE ECONOMICA DEL 1° TRIMESTRE 2014.
250 LE PMI COINVOLTE. SPICCA IL DATO SULL'OCCUPAZIONE COME 'BENE' DA TUTELARE
L’Unione Artigiani e Imprese ricomincia da sè
É
stata presentata
alla stampa l'indagine economica relativa al primo trimestre 2014 che l'Unione ha
svolto presso 250 iscritti ed è
tuttora in fase di aggiornamento. Obiettivo: valutare attraverso il coinvolgimento di
diverse categorie artigianali 'il
sentore delle imprese' rispetto alla crisi e ad eventuali opportunità future. Una fotografia della situazione attuale che
il segretario Sangalli, insieme
al Presidente Marini, ha voluto
leggere come un bicchiere a
metà, da interpretare come si
vuole (ma l'Unione da sempre
si sforza di 'pensare positivo')
a fronte di un 20% delle aziende con un aumento di fatturato e di un 70% che ha visto una
decrescita.
Spicca, nell'indagine, il dato
legato all'aspetto occupazionale: "l'artigiano cerca sempre di mantenere i propri collaboratori, spesso storici chiarisce Sangalli - che considera risorse importanti anche
grazie alla loro abilità nel mestiere".
Il 65% delle aziende prevede
che l'occupazione resterà invariata, mentre un 20% pensa
a nuove assunzioni. Non si può
certo parlare di sviluppo occupazionale, ma rispetto alle
drastiche statistiche di alcuni
mesi fa, anche la stasi nei numeri va oggi letta come un segnale positivo o, quantomeno, di non peggioramento.
Timidamente si muove qualcosa, sebbene l'80% delle PMI
non abbia fatto alcun investimento e non pensi neppure a
farli entro la fine dell'anno. "E'
anche vero - prosegue Sangalli - che a volte i processi sono legati all'innovazione di
processo e, quindi, appena
percettibili o comunque non
quantificabili e dichiarati."
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Il concetto di investire è piuttosto sostituito da quello di
mantenere stabile a propria
attività. Non è un caso che ci si
limiti a coprire le spese legate
ad attività correnti, segnalando tempi di pagamento che,
per i privati, evidenziano 60
giorni, ma nei rapporti con la
PA sfiorano, quando 'va bene',
i tre mesi. E questo per il 75%
delle imprese...
Penalizzante il dato relativo
alle banche: "notiamo un 65%
di artigiani che lamentano
condizioni meno favorevoli spiega Marini, dall'inizio del
suo mandato attento al drammatico tema del credito - e la
richiesta di garanzie sempre
più rigide. I rubinetti sono
chiusi e, di conseguenza, le
stesse aziende a conduzione
familiare utilizzano (ben il
32%) per spese correnti i crediti ottenuti. Le banche più vicine a noi sono le BCC e la Popolare di Lodi. La via maestra,
però, è quella dell'accesso ai
Confidi, che permettono tassi
agevolati e un supporto concreto". Di fronte a questi dati
l'Unione si sforza di essere positiva e propositiva: alla do-
Assemblea 2014 di R.E TE. Imprese Italia
Assemblea F.N.P.A.
i è svolta oggi 8 maggio a Roma presso
l’Auditorium Antonianum, l’Assemblea annuale di R.ETE. Imprese Italia il
soggetto di rappresentanza unitario del mondo delle Pmi e dell’impresa diffusa promosso dalle
cinque maggiori organizzazioni
dell’artigianato, del commercio,
dei servizi e del turismo: Casartigiani, CNA, Confartigianato Imprese, Confcommercio, Confesercenti.
L’Assemblea è stata introdotta da un messaggio del Presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano, cui è seguita la relazione del
Presidente di R.E TE. Imprese Italia e di Confesercenti Marco
Venturi. A seguire la relazione del Presidente Venturi, l’intervento del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti.
Ai lavori dell’Assemblea hanno partecipato esponenti delle istituzioni, della politica e del mondo economico, sindacale ed imprenditoriale.
.
i è tenuta il 4 maggio u.s. presso la
sede dell'Unione
Artigiani e Imprese, l’Assemblea dei
soci della Federazione Nazionale Pensionati Artigiani, sezione
Lodi. Erano presenti Giuseppe
Catania, presidente della locale
sezione F.N.P.A.,Giancarlo Premoli, presidente del Patronato
Easa, Nicola Marini Presidente
dell'Unione Artigiani e Tonino
Faccini responsabile del Patronato di Lodi. Al termine della
giornata sono stati assegnati i
riconoscimenti a Sergio Spelta
di Lodi; Santino Meazzi di Casalpusterlengo e Maria Bocchini
di Zelo Buon Persico.
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manda su come hanno reagito
alla crisi gli associati le risposte variano: dal taglio di sbocchi commerciali al miglioramento della gamma di prodotti; dalla compressione dei
margini alla razionalizzazione
dei costi. Prosegue Marini:
"Abbiamo anche chiesto quali
siano le priorità oggi per poter
orientare meglio le nostre attività e le battaglie associative. Inutile dire che tassazione, sostegno al reddito e ai
consumi familiari e burocrazia
sono le note più dolenti su cui
ragionare e... affilare le armi".
Conclude Sangalli: "Certo il
dato di un 50% di aziende pessimiste sul futuro è tutt'altro
che incoraggiante, ma vogliamo guardare al 30% che ci
crede ancora e traghettare gli
indecisi verso una maggiore
consapevolezza del ruolo della
categoria. Soprattutto, come ci
ha invitato a fare Giacomo Basso, laddove non vediamo la
luce in fondo al tunnel... vogliamo andare a cercarla
puntando sulla nostra dignità e determinazione. Insieme, è bene ribadirlo,
possiamo farcela."
II
Speciale Assemblea Associativa
MAGGIO 2014
Ripartire dalla dignità artigia
Si è tenuta domenica 18 maggio l’Assemblea generale Ordinaria dell’Unione Artigiani e
arco Angelini,
chiamato a presiderla, ha letto
il saluto del
prefetto Antonio Corona e
un messaggio del Presidente Nazionale di Casartigiani
Giacomo Basso, che ha ricordato la "dignitosa, commovente capacità delle piccole imprese di reagire alla
crisi": una sensibilità che la
politica dovrebbe cogliere e
fare propria. "C'è sempre
una 'sentinella artigiana' a
presidiare il territorio ricordando e rivendocando il nostro ruolo. E se non vediamo la luce in fondo al tunnel
della crisi dobbiamo andarla a cercare, senza che
qualcuno si senta solo o abbandonato dall'Associazione".
Grande fiducia e incoraggiamento anche da Mario
Bettini, assente per motivi
familiari, che ha ricordato
l'impegno e la competenza"
del coordinatore regionale
Sangalli, ma soprattutto
"l'amico Piero Molinari".
Tra gli ospiti istituzionali il
consigliere regionale Claudio Pedrazzini ha parlato
della voglia di riscatto dei
territori e della "pressione
fiscale, arrivata al 60%, da
combattutare con un dialogo concreto e chiaro anche
fra forze politiche diverse."
Il sindaco di Lodi, Simone
Uggetti, ha apprezzato la
grande intelligenza collaborativa dell'Unione verso
le istituzioni: "Mai polemica, si pone sempre al servizio della comunità come
una parte nel contesto del
tutto, pronta ad accettare
le sfide di un mondo che è
cambiato molto ed è severo, anche nel chiedere ai
territori di proporre progetti concreti e condivisi."
Il commissario della Provincia, Cristiano De Vecchi,
ha ringraziato i presenti riflettendo sull'Assemblea
come momento importante
per conoscere le attività associative. Ha posto l'accento sui timidi segnali locali
positivi come l'affluenza alle fiere, tra cui la più recente a Borghetto, a testimo-
nianza di un territorio che
vuole ritornare a crescere.
Ha aggiunto che il regista
Ermanno Olmi, parlando di
Expo2015 e di crescita, ha
detto che servono 'coraggio
e cuore'. Ingredienti indispensabili anche per la ripresa della PMI sul territorio. Il Presidente Marini ha
letto la relazione (che riportiamo integralmente),
mentre il segretario Sangalli ha illustrato, con slide
e per temi, l'attività svolta.
Approvato il rendiconto sono stati premiati i benemeriti. Dal vice-presidente
Giampiero Angelini la ditta
POZZI per "la professionalità e l'abilità manuale prestata negli anni di attività
nel campo dell'attività tradizionale"; da Uggetti i titolari della SGT TRASPORTI,
nipotino compreso, segnalatisi per "la professionalità
e la ricerca nel campo
dell'innovazione".
Il riconoscimento per il ricambio generazionale è
stato sato a Learco, figlio di
Giuseppe CALVI di Mulaz-
zano.
Per meriti speciali, impegno
e dedizione a favore
dell'associazionismo
e
dell'artigianato sono stati
premiati Angelo Carelli (da
Nicola Marini, che lo ha definito 'maestro'); Luigi Milano, che ha anche ricevuto
una targa ricordo da Artfidi,
consegnata dal Presidente
Mostarda e dal Direttore
del comitato di Lodi Bellocchio.
Riconosciute figure storiche dell'Unione Isidoro Curioni e Luigi Colombini, il
primo omaggiato da Marini
e dal Sindaco Uggetti; il secondo da Marini e Sangalli.
Toccanti le parole di Colombini, che ha ricordato la sua
prima assemblea, nel 1957
e voluto condividere il momento con la moglie , chiamandola al suo fianco.
La Fondazione Clerici e il
Parco Tecnologico Padano
sono stati infine menzionati
come enti con i quali sono
state avviate e proseguiranno preziose sinergie.
Grande commozione du-
rante la commemorazione
di Piero Molinari, cui è stata
dedicata la saletta che per
anni ha occupato dispensando consigli e... sorrisi.
Visibilmente emozionato il
Presidente di FNPA Catania,
che ha inaugurato lo spazio
intitolato a Molinari alla
presenza della moglie e
della figlia.
Ha concluso Sangalli: “Non
dobbiamo pensare a questi
momenti assembleari e alle
benemerenze come atti
formali. Hanno uno scopo
ben preciso: ricordare a
noi tutti che siamo e portiamo valore alla nostra
comunità. Le PMI sono essenziali per lo sviluppo
economico, ma anche
umano e sociale del nostro
territorio. E due sono gli
ingredienti che ci connotano: la genialità creativa
che l’artigiano sa mettere
nel proprio lavoro e la
grande esperienza, accompagnata sempre più da
capacità innovative, nel realizzare prodotti di prestazioni e qualità indiscutibili.”
Premio Edilizia Pozzi
Premio Sgt trasporti
Premio Calvi Giuseppe
Premio Unione Milano Luigi
Premio Artfidi Milano Luigi
Premio Carelli Angelo
Premio Curioni Isidoro
Premio Colombini Luigi
Premio Parco Tecnologico
Premio Fondazione Clerici
M
MAGGIO 2014
III
Speciale Assemblea Associativa
tigiana, con “coraggio e cuore”
tigiani e Imprese Lodi. Grande la partecipazione, di associati e rappresentanti delle istituzioni
RELAZIONE
DEL PRESIDENTE
NICOLA MARINI
Gentili associati, amiche e
amici cari,
l’anno trascorso è stato ancora particolarmente duro
per le nostre imprese e il
nostro Paese. In questa
giornata ci incontriamo per
condividere il bilancio dei
mesi scorsi e le proposte
per il futuro, sia a livello nazionale che locale.
La recessione ha continuato
a caratterizzare buona parte del 2013. La caduta dei
consumi delle famiglie non
si è arrestata e la disoccupazione ha raggiunto livelli
allarmanti, mai visti negli
ultimi decenni.
Migliaia di imprese storiche
hanno chiuso per sempre, e
chi apre un’attività oggi è
considerato un intrepido
coraggioso, che investe in
un Paese dove le imprese
vengono penalizzate anziché supportate.
Il 2013 è stato così pesante
da indurre RETE IMPRESE
ITALIA, cui aderiamo come
CASARTIGIANI, a portare
in piazza a Roma per la prima volta nella storia le nostre imprese. Noi imprenditori non siamo abituati a
protestare in piazza, nemmeno quando abbiamo tutte le ragioni per farlo. Se
tutto ciò è avvenuto, è evidente che non ne potevamo
più, esasperati e supportati
solo dalle nostre Confederazioni. Abbiamo voluto dare
un segnale forte alla politica
e alle Istituzioni per affermare la nostra centralità
economica e sociale. A questo atto, che ha visto le principali associazioni di categoria coese e determinate è
seguita, a breve, la costituzione di un nuovo Governo
che pare determinato a realizzare un forte processo di
modernizzazione del nostro
Paese. Si tratta di proposte
e obiettivi che in alcuni casi
coincidono con quelli che noi
sollecitiamo da anni. E’ vero che il Governo Renzi
ha portato una ventata di
cauto ottimismo, ma le
cose da fare restano tante. Ed è un nostro sacrosanto diritto nutrire
qualche dubbio sulla loro
realizzazione.
Siamo alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo e riconosciamo che ci sono stati errori e limiti nell'azione
europea, ma non si può tornare indietro. Dobbiamo andare avanti con determina-
Le autorità presenti all’assemblea. A sinistra il Presidente Nicola Marini
Intitolazione sala Piero Molinari alla presenza della moglie e della figlia
zione, convinti che per raggiungere il nostro obiettivo
serve un processo di riforma
profondo delle istituzioni e
delle politiche comunitarie.
Ovvero passare dalle politiche di austerità e di rigore a
quelle di sostegno alla crescita, facendo leva sulle
PMI, che sono il motore dello
sviluppo e dell’occupazione.
Mi verrebbe da dire, cogliendo il pensiero di tutti
noi, meno finanza e più economia reale, sana, e vera.
La politica deve riappropriarsi del suo ruolo e
senza più piegarsi ai poteri forti della finanza.
Perché dobbiamo restare a
disposizione e nelle mani di
burocrati che non conoscono nulla del nostro lavoro?
Perché non viene mai nominato un ministro con
compiti specifici rivolti
alle PMI o almeno un sottosegretario, visto che il
94% del tessuto imprenditoriale italiano è costituito da queste realtà?
Siamo certi che una figura
concreta, calata nel quotidiano, affronterebbe con
molto più buonsenso temi
come peso e complessità del
fisco, adempimenti burocratici; rigidità del mercato
del lavoro; e costo dell’energia; Siamo consapevoli che
oggi l’occupazione, ha raggiunto numeri allarmanti. E
le PMI, se messe nelle giuste
condizioni, possono contribuire a ribaltare questa situazione. La mancanza di liquidità, le tasse troppo elevate, la crisi del mercato
interno hanno creato una situazione generale che pena-
lizza soprattutto le piccole
realtà imprenditoriali. Mettiamoci in testa che le realtà
che oggi nascono sono quelle costituite esclusivamente
dal titolare: persone che
hanno deciso di aprire una
partita IVA per rientrare in
un mercato che li ha estromessi come dipendenti. Oltre la metà delle nuove imprese muore dopo tre anni,
segno che a farle nascere
non è la motivazione, ma la
necessità.
Vogliamo un’Italia a misura
di PMI
Governo e Parlamento devono sentire la responsabilità di portare a buon fine, in
tempi brevi, fatti concreti:
una nuova legge elettorale e
riforme istituzionali con riduzione dei costi della politica, contenere la spesa pubblica e semplificare i processi decisionali, riformare la
burocrazia, semplificare il
mercato del lavoro, ridurre
il cuneo fiscale e l’IRAP e pagare i debiti della P.A. facilitare l’accesso al credito attraverso una diversa politica
degli istituti bancari e un
rafforzamento strutturale e
finanziario degli strumenti
di garanzia.
Le recenti vicende di Expo
2015 non sono certo edificanti. Gli altri Paesi europei,
sconcertati, stanno a guardare il teatrino italiano. E
noi, al solito, ci chiediamo
perché ogni volta che si
spendono soldi pubblici deve essere la politica a mediare, con i suoi clientelismi
e favoritismi nelle assegnazioni di appalti e tangenti. E
anche nel corso di indagini,
calcolando poi i tempi della
giustizia civile, dobbiamo
aspettare almeno dieci anni
per avere riscontri sulla certezza della pena. Non è certo l’Italia un Paese, nel quale le aziende straniere 'si
spingono' per investire. Ma
noi artigiani viviamo e lavoriamo qui, i nostri figli vivono qui, chiedendoci quale
futuro avremo se nulla cambia nella gestione della politica e del presunto “bene
pubblico”.
Non solo: vogliamo cogliere
i segnali positivi che stanno
emergendo, compreso il coraggio di alcuni nuovi imprenditori che, nonostante
la crisi, scommettono sul futuro e sulle capacità del nostro Paese. Vogliamo fare la
nostra parte e farla bene,
avanzando proposte concrete che mettano il Bene
comune e l'Italia al primo
posto.
NON
DIMENTICHIAMO
POIL’AMBITO LOCALE
L'Unione ha indirizzato ai
Sindaci candidati un 'manifesto' che sollecita
scelte economiche, sociali e culturali a favore
delle PMI del territorio.
Ai 52 candidati al voto la
prossima settimana sul territorio chiediamo sgravi fiscali per invertire la tendenza che ha portato, su 15.376
aziende attive nel Lodigiano, a un calo, in un anno, di
341 unità. Come Associazione di categoria abbiamo una
responsabilità forte rispetto
al territorio e vogliamo
scuotere le coscienze di chi
dovrà governarci, perché
cambi il volto della nostra
economia.
I Comuni dovranno favorire
la competitività perché, con
la riorganizzazione delle
province, avranno un ruolo
sempre più strategico.
E a chi sarà eletto chiediamo
di mostrare un'apertura totale verso iniziative o macroprogetti a favore di nuovi
imprenditori che, per creare
ricchezza e posti di lavoro,
chiedono burocrazia più
snella e una tassazione locale più equa per dare una
spinta all'imprenditoria locale e per fare innovazione
in un mercato sempre più
complesso.
Un primo segnale importante è arrivato dai comuni di
Lodi e Casalpusterlengo,
che hanno azzerato la TASI
per le imprese. Speriamo
possa essere condiviso dalla
maggior parte degli altri
amministratori locali.
Certo, dobbiamo entrare
tutti nell’ottica di un vero
marketing territoriale dove
venga valorizzato l'intero
capitale - economico, sociale, ambientale, intellettuale
e umano - di cui il territorio
dispone.
Superare ogni visione campanilistica aiuterà a rendere
attrattivo il Lodigiano in
ogni suo ambito. Le PMI del
Lodigiano hanno cercato di
salvaguardare l'occupazione del territorio nonostante
la difficile fase congiunturale. La contrazione delle risorse deve spingere la Pubblica Amministrazione a sostenere le iniziative positive
che nascono nel contesto
sociale ed economico di appartenenza, in un'ottica di
rete efficace fra pubblico e
privato. L'imperativo è salvaguardare la capacità dei
territori di generare ricchezza per la collettività attraverso le attività produttive e
applicare la fiscalità in modo
corretto, facendo pagare il
giusto ad ogni tipologia di
utenza. La qualità della vita
di una comunità è fortemente legata al livello di servizi
individuali
e
collettivi
espressi nel territorio e
l'Unione vuole portare a sintesi la ricchezza di valori
economici e sociali che sono
l'espressione più viva e vitale del nostro mondo: imprese e famiglie.
Concludo ricordando che nei
miei primi sei mesi di incarico, ho provveduto ad una
revisione dei costi del gruppo, in accordo con chi condivide con me la gestione associativa, ed ho proseguito
nella riorganizzazione interna.
Scelte dolorose, certo, ma le
riteniamo doverose nei confronti dei nostri associati,
cui dobbiamo dar conto di
ogni singola spesa. Vi ringrazio per l'attenzione e la
pazienza e rimando al segretario Sangalli, che ringrazio, per la relazione dell’attività associativa e del
rendiconto.
Buona Assemblea a tutti.
IV
MAGGIO 2014
Cambio ai vertici di Artfidi. Lascia Milano, gli succede
Maria Pia Consonni, in quote rosa con Luisella Ferrari come vice
i metteremo subito all’opera e
lavoreremo con
impegno." Pia
Consonni, parrucchiera di Zelo Buon Persico
non nuova ad incarichi associativi, ha accettato così, con
entusiasmo e grande voglia di
fare il suo nuovo ruolo alla guida dell’Artfidi lodigiano. Al suo
fianco, come vice, Luisella
Ferrari della Carrozzeria Ferrari di Lodi e Direttore storico
della struttura resterà Mario
Bellocchio.
Il resposabile Luigi Milano, da
anni al vertice di Artfidi, ha augurato ai colleghi di operare in
squadra e bene, anche se i
tempi sono difficili. Da parte
sua resterà il lavoro trentennale svolto a favore dell'artigianato che gli è stato riconosciuto anche in occasione
dell'Assemblea del 18 maggio, con ben due menzioni.
"L'anno appena trascorso - ha
dichiarato scoraggiato il Direttore Bellocchio - "ha rap-
“C
presentato una disfatta per il
Consorzio, nonostante il massimo impegno rivolto a far ottenere agli associati finanziamenti a tassi agevolati Serve
voltare pagina davvero o non
sappiamo cosa ci riserverà il
futuro affidato"
I numeri sono lapidari: solo
271 le pratiche accolte per un
importo complessivo di 17 milioni. Parliamo del 10 per cento in meno rispetto al 2012,
quando le pratiche ammontavano a 301 per uno stanzia-
mento totale di 20 milioni. E la
loro riduzione non è certo indice di un miglioramento delle
situazioni aziendali. Anzi! Nel
2013 sono stati dichiarati 80
fallimenti, 30 dei quali solo nei
primi tre mesi del 2014. Sono
750 le aziende artigiane
scomparse negli ultimi anni. E
nel 2014, tra gennaio e febbraio, le aste fallimentari contavano 636 immobili, di cui
758 a Brescia, che ha una popolazione sei volte superiore a
quella lodigiana.
Il segretario Sangalli ha messo in luce la drammaticità della situazione ricordando che
"non si va da nessuna parte
senza il contributo del sistema
del credito, come conferma
l'indagine condotta dall'unione su 250 attività del territorio. Emergono difficoltà pesanti dell'intera categoria. Solo il 5 per cento delle aziende
può e intende investire, ma
non parliamo certo di micro
imprese familiari, bensì di realtà medie".
Confronto
con i candidati
sindaci a Zelo
Buon Persico
i è tenuto Lunedì
19 maggio presso
il Campo Sportivo
di Zelo Buon Persico un confronto
con i candidati sindaci di Zelo organizzato dall’Associazione su tematiche legate al
mondo dell’impresa e della
collettività. Un doveroso ringraziamento per l’organizzazione al nostro delegato
comunale Piercarlo Pizzi.
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Seminario sul tema della sicurezza con l’Arma
dei carabinieri all’oratorio di Zelo Buon Persico
“Provare non
costa nulla”
Unione Artigiani e Sylber al fianco
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