Equilibrio chimico L’equilibrio chimico Ogni reazione, in un sistema chiuso, evolve spontaneamente ad uno stato di equilibrio Quando viene raggiunto lo stato di Equilibrio Chimico: • le velocità della reazione diretta e inversa sono eguali REAGENTI → PRODOTTI (Reazione DIRETTA) PRODOTTI → REAGENTI (Reazione INVERSA) • le concentrazioni di reagenti e prodotti rimangono costanti REAGENTI PRODOTTI Un caso interessante sono le reazioni chimiche reversibili che avvengono in una stessa fase (reazione in fase omogenea, per esempio in fase gas) per cui parleremo di equilibrio omogeneo. Se consideriamo la semplice reazione all’equilibrio: →B A ← (1) Che relazione c’è tra le pressioni parziali (concentrazioni) di reagenti e prodotti quando lo stato di equilibrio è raggiunto? Un processo chimico non è in generale istantaneo, ma richiede un certo tempo per avvenire, per esempio se considerimo la dissociazione del N2O4: → 2 N O 2(g ) N 2O 4(g ) ← incolore marrone equilibrio equilibrio equilibrio Inizio con NO2 Inizio con N2O4 Inizio con NO2 e N2O4 Costante! Si può dimostrare che, all’equilibrio, il rapporto tra le concentrazioni (es. moli/L), ciascuna elevata alla potenza corrispondente al coefficiente stechiometrico della reazione è una costante pari a Kc (costante d’equilibrio) Per l’esempio precedente: → 2 N O 2(g ) N 2O 4(g ) ← Kc = [ N O 2 ] '2 [ N 2O 4 ] ' L’apice indica che le concentrazioni sono quelle d’equilibrio. La costante d’equilibrio per una data reazione dipende solo dalla temperatura. 9 Applicando lo stesso procedimento per una generica reazione in fase gas: → p P( g ) + q Q ( g ) a A( g ) + b B ( g ) ← Si può ottenere un’espressione generale della costante di equilibrio Kc: Kc [ P ] ' p [ Q ] 'q = [ A ] ' a [ B ] 'b Per una reazione in fase gas, la costante di equilibrio si può esprimere anche in funzione delle pressioni parziali, in questo caso parleremo di Kp: → 2 N O 2(g ) N 2O 4( g ) ← K p = K p = P N' O2 2 ' PN 2O4 11 PP ' p PQ ' q P A ' a PB ' b Kp e Kc sono relazionate? Se ammettiamo che i gas abbiamo un comportamento ideale, allora possiamo scrivere: Pi = ' K p = (C (C ' P ' A n i' V ) (C R T ) (C RT p a ' Q ' B R T = C i' R T ) RT ) RT q b [ P ] ' p [ Q ] 'q = [ A ] ' a [ B ] 'b (R T ) ( p+q−a−b) K p = K c (RT ) ( p+ q−a −b ) ∆ν = p + q − a − b = ∑ K p c o e ff . p r o d o tti − = K c (RT ∑ ) ∆υ c o e f f .r e a g e n t i 13 Quoziente di Reazione Per una generica reazione in fase omogenea non all’equilibrio: → pP + qQ aA + bB ← Scriviamo il quoziente di reazione: (P ) (P ) (P ) (P ) p Qp = P a A q Q b B Notiamo che le Pi sono senza apice, cioè non siamo all’equilibrio. In che direzione evolve il sistema? Ricordiamo che, fissata la temperatura, la Kp è fissata. Per cui la direzione verso cui evolve il sistema dipende dal valore relativo di Qp rispetto a Kp. Principio dell’equilibrio mobile o principio di Le Chatelier Un sistema all’equilibrio, soggetto ad una perturbazione, risponde in modo da minimizzare l’effetto della perturbazione Perturbiamo un sistema all’equilibrio Aggiungendo o sottraendo reagenti e/o prodotti Variando le dimensioni del contenitore Variando la pressione Variando la Temperatura → pP + qQ aA + bB ← Supponiamo che: (P ) (P ) (P ) (P ) p Qp > K P p a A q Q b B > (P ) (P ) (P ) (P ) ' P p ' Q q ' A a ' B b Il Qp > Kp, per raggiungere l’equilibrio (Qp = Kp) il valore del numeratore del rapporto di sinistra deve calare (o il denominatore aumentare). Questo implica che molecole (moli) di P e Q di devono convertire in A e B. Si dice che l’equilibrio si sposta verso sinistra. Viceversa se Qp < Kp deve avvenire il contrario, cioè A e B devono reagire e trasformarsi in P e Q. Si dice in questo caso che l’equilibrio si sposta verso destra. Queste considerazioni hanno una grande importanza quando si considerano perturbazioni dell’equilibrio. 16 Dato l’equilibrio: PCl3 (g) + Cl2 (g) PCl5 (g) predire la direzione verso la quale verrà spostato l’equilibrio quando: a) viene aggiunto Cl2 gassoso; Verso destra b) viene rimosso Cl2 gassoso; Verso sinistra c) viene aggiunto PCl5; Verso sinistra d) viene rimosso PCl3; Verso sinistra e) viene aggiunto H2 gassoso (assumere che H2 non reagisce con nessuno dei reagenti o prodotti) Nessuno spostamento 17 Per il principio di le Chatelier la reazione di un sistema a una variazione di pressione totale del sistema (ad esempio dovuta a una compressione) sarà quella di minimizzare la perturbazione, ovvero di spostare l’equilibrio nella direzione che minimizza il numero di molecole in fase gassosa. Esempio, per la reazione in fase gas: A ← → 2B K p x B' 2 Pt 2 x B' 2 Pt PB' 2 = = ' = P A' x A Pt x A' Immaginiamo che ora dimezziamo il volume (compressione) per cui Ptfin = 2Pt Qp = x B' 2 4 Pt x A' > K p L’equilibrio si sposta verso sinistra. 18 Immaginiamo che ora raddoppiamo il volume (espansione) per cui Ptfin = 1/2Pt Qp = x B' 2 Pt x A' 4 < K p L’equilibrio si sposta verso destra. 19 Variazione della Temperatura? Attenzione, in questo caso…se variamo T variamo la K. Si può dimostrare che se la reazione è esotermica (cede calore all’ambiente) la K diminuisce all’amuentare di T (l’equilibrio si sposta verso sinistra) Vicecersa se la reazione è endotermica (assorbe calore dall’ambiente) la K aumenta all’aumentare della T (l’equilibrio si sposta verso destra) Il processo Haber-Bosch Ottimizzazione di Reazioni • Le considerazioni precedenti permettono di ottimizzare la resa di una reazione chimica • Prendiamo ad esempio la sintesi dell’ammoniaca N2(g) + 3 H2(g) 2 NH3(g) • Reazione esotermica (con un aumento di T l’equilibrio si sposta a sinistra) Kc [NH 3 ]2 = [N 2 ] [H 2 ]3 = 4.0 × 108 at 25 C • La reazione è esotermica, quindi i prodotti sono favoriti a basse temperature… • Tuttavia a basse temperature la velocità di reazione è molto bassa • Aumentando la pressione, l’equilibrio di sposta verso destra, diminuendo il numero di moli • Possiamo poi sottrarre NH3 dall’equilibrio ad esempio liquefacendola Processo Haber-Bosch Una miscela di N2 e H2 a 130-300 atm viene fatta passare su un catalizzatore a 400-500°C e si produce NH3 attraverso la reazione L’NH3 presente nella miscela gassosa di reagenti e prodotti viene liquefatta e l’N2 e H2 non reagiti vengono riciclati Equilibrio eterogeneo Si applica a reazioni in cui reagenti e prodotti si trovano in fasi differenti CaCO3(s) CaO(s) + CO2(g) K c K = ' c C 'C a O C 'C O 2 C 'C a C O 3 [CaCO3] = costante [CaO] = costante = C C' O 2 K ' p = P C' O 2 La concentrazione di solidi e liquidi puri non sono incluse nella costante di equilibrio. Rispetto a quanto scritto precedentemente si possono considerare a concentrazione costante. K PCO2 ' p = P C' O 2 non dipende dalla quantità di CaCO3 o CaO Equilibrio acido - base Equilibrio di autoprotonazione dell’acqua 2 H2O(l) H3O+ + OH- 2 H2O(l) H3O+ + OHKw = [H3O+] [OH-] Soluzione neutra: A 25°C si ha Kw = 10-14 H 3 O Soluzione acida: H 3 O + Soluzione basica: H 3 O + + = O H - = K W > K W ; O H - < K < K W ; O H - > K W W Il pH e la sua scala [H3O+] > [OH-] K W [H3O+] < [OH-] [H3O+] 100 10-1 10-2 10-3 10-4 10-5 10-6 10-7 10-8 10-9 10-1010-1110-1210-1310-14 soluzione acida [H3O+] > 10-7 [OH-] < 10-7 soluzione basica soluzione [H3O+] < 10-7 neutra [OH-] > 10-7 [H3O+] = [OH-] = 10-7 a 25°C pH = − log[ H + ] pOH = − log[OH − ] kw → H + + OH H 2 O ← k w = [ H + ][OH - ] k w = 10-14 kw = [H + ] [OH ] pH = − log[ H + ] = − log kw = [OH - ] = − log k w + log[OH - ] = 14 + log[OH - ] pH = 14 − pOH Calcolare il pH di una soluzione 0.01M di HCl (V = 0.5L). Se vengono aggiunti 0.2L di KOH 0.02M, quale sarà il nuovo pH? p H = − lo g [ H + ] p H = − lo g 0 .0 1 = 2 .0 HCl ed KOH sono acido e base forte. Gli H+ vengono neutralizzati dagli OH- a dare H2O m o li H + = 0 .5 L ⋅ 0 .0 1 M = 0 .0 0 5 m o li O H - = 0 .2 L ⋅ 0 .0 2 M = 0 .0 0 4 34 + m o li H r im a s ti = 0 .0 0 5 - 0 .0 0 4 = 0 .0 0 1 V to ta le = 0 .5 + 0 .2 = 0 .7 L [H + ]= 0 .0 0 1 = 0 .0 0 1 4 3 M 0 .7 p H = − lo g [ H + ] = − lo g 0 .0 0 1 4 3 = 2 .8 4 35 Se invece venissero aggiunti 0.5L di KOH 0.012M, quale sarebbe il pH? m o li O H - = 0 .5 L ⋅ 0 .0 1 2 M = 0 .0 0 6 Stavolta ho un eccesso di OH-. m o li O H [O H − ]= - r im a s ti = 0 .0 0 6 - 0 .0 0 5 = 0 .0 0 1 0 .0 0 1 0 .0 0 1 = = 0 .0 0 1 M 0 .5 + 0 .5 1 p O H = − lo g 0 .0 0 1 = 3 36 pH = 14 − 3 = 11 Definizione di Arrhenius (1887) Gli acidi e le basi sono composti che in acqua danno luogo a dissociazione elettrolitica: L’acido fornisce ioni idrogeno Acido → H+(aq) + … La base fornisce ioni ossidrile Base → OH-(aq) + ... Neutralizzazione acido-base: H+(aq) + OH-(aq) → H2O(l) Insufficienza della definizione di Arrhenius Molte basi, come per esempio l’ammoniaca, NH3, non possono fornire OH-(aq) per dissociazione elettrolitica. La reazione acido-base deve essere quindi di tipo diverso. Definizione di Brønsted e Lowry (1923) Acido = donatore di protoni, H+ Base = accettore di protoni, H+ Secondo Brønsted e Lowry … L’acido di Brønsted è un donatore di H+ in acqua La base di Brønsted è un accettore di H+ in acqua Coppie acido - base coniugati Ne consegue che un acido è tanto più abile a cedere un protone (forte) quanto più è abile una base ad accettare questo protone (BIUNIVOCITA’) ione nitrito acido nitroso HNO2 acido 1 + H2O(l) base 2 NO2base 1 + Coppia coniugata Coppia coniugata NO2 (aq) + H2O HNO2(aq) + OH-(aq) - ione idrossonio H 3 O+ acido 2 ione ammonio ammoniaca NH3 + H 2O base 1 acido 2 NH4+ acido 1 ione ossidrile + OHbase 2 Coppia coniugata Coppia coniugata NH4+(aq) + H2O NH3(aq) + H3O+(aq) Definizione di Lewis Un acido di Lewis è una sostanza che accetta un doppietto elettronico Una base di Lewis è una sostanza che dona un doppietto elettronico Gli equilibri acido-base HClO2(aq) + H2O(l) ClO2-(aq) + H3O+(aq) K a C lO -2 H 3 O + = [H C lO 2 ] N2H2(aq) + H2O(l) N2H3+(aq) + OH-(aq) N 2 H +3 O H - Kb = [N 2 H 2 ] Acido debole (Ka < 1) in concentrazione ca HA + H2O(l) (ca – x) K a A - H 3 O + = [H A ] A- + H3O+ x x K a x2 = (c a − x ) Se l’acido è così debole che x << ca, (Ca>10-3 e Ka<10-3) allora: H 3 O + = A - ≅ K ac a Base debole (Kb < 1) in concentrazione cb B(aq) + H2O(l) BH+(aq) + OH-(aq) (ca – x) x x K b B H + O H - = [B ] K b x2 = (c B − x ) Se la base è così debole che x << cb, (cb>10-3 e Kb<10-3) allora: O H - = B H + ≅ K bc b Indicatori di pH Sostanze che cambiano colore a seconda che si trovino nella loro forma acida o basica. + H2O(l) A- + H3O+ HA giallo K rosso a A - H 3 O + = [H A ] A - Ka = H 3 O + [H A ] Indicatori di pH A - g i a l lo = = H 3 O + [H A ] r o s s o K a Quando [H3O+] >> Ka la soluzione appare gialla Quando [H3O+] << Ka la soluzione appare rossa Quando [H3O+] ≈ Ka la soluzione appare arancione pKa = - log10 Ka pH 0 3 2 1 6 5 4 8 7 11 10 9 12 13 14 Esempi di indicatori fenolftaleina blu di bromotimolo metil arancio rosso fenolo pH 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Equilibri di solubilità 51 Molti sali sono poco solubili, ci troviamo ad avere una reazione in cui il sale solido è in equilibrio con gli ioni costituenti nella soluzione (satura). Un esempio è il cloruro d’argento: AgCl(s) Ag+(aq) + Cl-(aq) La costante d’equilibrio per la reazione di dissociazione di AgCl, detta anche prodotto di solubilità, Kps, è: Kps= [Ag+][Cl-] Notare che è stata scritta come in un generico equilibrio eterogeneo, dove il solido è a concentrazione costante. Solubilità: numero di moli di sale che si sciolgono per litro di soluzione. Essa è indicata con S ed è legata alle concentrazione dei vari ioni in cui si dissocia il sale. 52 AgCl(s) Ag+(aq) + Cl-(aq) S = [Ag+] = [Cl-] PbI2(s) Pb2+(aq) + 2I-(aq) S = [I-]/2 [I-] = 2S 53 Calcolo della solubilità dal Kps – Calcolare la solubilità di AgCl (Kps =1,8 · 10-10) AgCl(s) Concentraz. iniziali Variaz. concentraz. Concentraz. Equilibrio - Ag+(aq) + Cl-(aq) 0 0 +x +x x x K p s = [A g + ][C l - ]= 1 .8 ⋅ 1 0 -10 x= K p s = 1.8 ⋅ 10 -10 = 1.4 ⋅ 10 -5 S = x = 1 .4 ⋅ 1 0 -5 m o l/L 54
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