DOCUMENTO DI SINTESI - TUBOPRESS

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Verifica di esclusione alla VAS
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INDICE
1. PREMESSA………………………………………………… p.
4
2. VAS: PROCESSO DI VALUTAZIONE
AMBIENTALESTRATEGICA………………………….. p.
5
3. RIFERIMENTI NORMATIVI………………………….. p.
6
4. DESCRIZIONE DELL’ AREA OGGETTO
DI INTERVENTO: ………………………………………. p.
7
5. DAL PASSATO ALLO SCENARIO ATTUALE: ……..p.
8
6. DALLO SCENARIO ATTUALE A
QUELLO FUTURO: …………………………
8
p.
7. CARATTERISTICHE DIMENSIONALI, ARCHITETTONICHE
E STRUTTURALI …………………………………
p.
9
8. ASPETTI AMBIENTALI FONDAMENTALI:
p.
14
8a) Suolo e sottosuolo e suo utilizzo
8b) Aria e sua qualità
8c) Acque: superficiali e sotterranee
8d) Clima
8e) Flora e Fauna
8f) Paesaggio
8g) Antropizzazione
8h) Industrializzazione, struttura urbana, mobilità
9. COERENZA DEL PROGETTO CON I PRINCIPALI
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE COMUNALE E SOVRA
COMUNALE VIGENTI.
p.
39
9a)
9b)
9c)
9d)
Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale
(PTCP) Provincia di Milano;
- Analisi della coerenza
Piano di Governo del Territorio del Comune di
Segrate;
- Analisi della coerenza
Piano Agricolo Triennale della Provincia di Milano;
- Analisi della coerenza
Piano Territoriale Regionale e sezione Piano
Paesaggistico Regionale;
- Analisi della coerenza
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9e)
9f)
9g)
9h)
9i)
Programma di Tutela e Uso delle Acque (PTUA);
- Analisi della coerenza
Programma Regionale per la Qualità dell’Aria
(PRQA);
- Analisi della coerenza
Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti (PPGR);
- Analisi della coerenza
Piano d’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) della
Provincia di Milano;
- Analisi della coerenza
Assetto dei vincoli
- Analisi della coerenza
10. CONCLUSIONI
PROGETTO
SULLA
REALIZZAZIONE
p.
DEL
55
ALLEGATI
A
B
C
Stralcio Pgt attuale e Variato
Sottoservizi esistenti
Planivolumetrico Stato di fatto e progetto.
Verifica di esclusione alla VAS
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1) PREMESSA
Il presente documento costituisce il rapporto preliminare della
proposta progettuale fatta al SUAP per la verifica di esclusione dalla
VAS in base a quanto stabilito dal punto 5.9 degli Indirizzi Generali
specificati nella D.C.R. 351/2007 della Regione Lombardia, facendo
riferimento ai criteri dell’allegato II della Direttiva Europea
2001/42/CE.
Il progetto in questione è soggetto alla verifica di esclusione in quanto
ricade nei P/P individuati ai punti 4.6 e 4.7 degli Indirizzi Generali
che determinano l’uso di piccole aree a livello locale e le modifiche
minori e quelli non ricompresi nel paragrafo 2 dell’articolo 3 della
Direttiva Europea. Inoltre, vanno individuati i criteri per la
determinazione dei possibili effetti significativi, così come indicato
nell’allegato II della Direttiva Europea 2001/42/CE.
La procedura da seguire (per la redazione del presente documento e
per l’iter della verifica di esclusione) è indicata nella D.G.R.6420/2007
che definisce anche uno schema generale per la verifica di esclusione
che prevede le seguenti fasi:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Avviso di avvio del procedimento;
Individuazione dei soggetti interessati e definizione delle
modalità di informazione e comunicazione;
Elaborazione di un documento di sintesi della proposta di P/P
contenente le informazioni e i dati necessari alla verifica degli
effetti significativi sull’ambiente e sulla salute, facendo
riferimento ai criteri dell’Allegato II della Direttiva;
Messa a disposizione del documento di sintesi e avvio della
verifica;
Convocazione conferenza di verifica;
Decisione in merito alla verifica di esclusione dalla Vas;
Informazione circa la decisione e la conclusione adottate.
Si riporta di seguito schema esemplificativo della procedura di verifica
di esclusione dalla VAS:
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2) VAS : PROCESSO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA
La valutazione ambientale strategica (VAS) è un procedimento
finalizzato a garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente,
attraverso l’integrazione di considerazioni ambientali durante le fasi di
elaborazione, adozione, approvazione e attuazione di piani e
programmi che possono avere impatti significativi sull’ambiente,
assicurando che detti piani o programmi siano coerenti e
contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile.
La definizione di un quadro conoscitivo sulle condizioni dei sistemi
insediativi, infrastrutturali, ambientali, socio economici del territorio e
la valutazione anche degli scenari evolutivi generati dalle previsioni di
piani vigenti e dall’incidenza sul territorio di piani e programmi e sui
loro effetti, nonché la partecipazioni degli attori locali (che
affiancheranno il processo nelle diverse fasi), costituiscono quindi
l’articolazione del Processo di Valutazione Ambientale Strategica.
La Valutazione Ambientale Strategica deve essere intesa come
strumento per dare impulso ad un nuovo modello di pianificazione
orientato alla sostenibilità ambientale.
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3) RIFERIMENTI NORMATIVI
La procedura di Valutazione Ambientale Strategica (di seguito VAS) è
stata introdotta dalla Direttiva Comunitaria 2001/42/CE con
l’obiettivo di garantire un elevato livello di protezione dell'ambiente e
di contribuire all'integrazione di considerazioni ambientali all'atto
dell'elaborazione e dell'adozione di piani e programmi con potenziali
effetti rilevanti sull'ambiente.
La direttiva europea è stata recepita nella parte seconda dal Decreto
Legislativo n.152 del 3 aprile 2006, entrato in vigore il 31 luglio 2007.
La Regione Lombardia ha introdotto, nel proprio ordinamento
legislativo, lo strumento della Valutazione Ambientale con l'articolo 4
della Legge regionale per il governo del territorio n. 12 dell’11 marzo
2005: in particolare al comma 2 è previsto che i Documenti di Piano
(di seguito DdP) dei Piani di Governo del Territorio siano
obbligatoriamente da assoggettare a VAS.
Il Consiglio Regionale ha emanato, ai sensi del comma 1 dell'art. 4
della lr. 12/2005, gli ”Indirizzi generali per la valutazione ambientale
di piani e programmi”, approvati con D.C.R. n. 0351 del 13 marzo
2007.
La Giunta Regionale ha poi disciplinato i procedimenti di VAS con i
seguenti atti:
D.G.R. n. 6420 del 27 dicembre 2007 “Determinazione della
procedura per la valutazione ambientale di piani e programmi” che
individua e precisa le fasi metodologiche e procedurali per la
valutazione ambientale e strategica di piani e di programmi;
D.G.R. n. 7110 del 18 aprile 2008 avente per oggetto “Valutazione
ambientale di piani e programmi – VAS – Ulteriori adempimenti di
disciplina in attuazione dell’articolo 4 della legge regionale 11 marzo
2005, n.12”;
D.G.R. n. 8950 dell’11 febbraio 2009 “Modalità per la valutazione
ambientale dei piani comprensoriali di tutela del territorio rurale e di
riordino irriguo (art. 4, l.r. n. 12/2005; dcr n.351/2007)”.
In particolare compito della Verifica di esclusione è l’accertamento
della necessità in caso di varianti minori ai piani e programmi soggetti
a VAS, di procedere a Valutazione ambientale in relazione alla
significatività degli effetti previsti.
Nel caso in esame di verifica di esclusione alla VAS, il progetto
riguarda un ampliamento di edificio produttivo esistente.
L’ampliamento interessa un’area azzonata a “Area Verde” e in parte
interessata da realizzazione di nuova S.P. n. 103.
L’indirizzo regionale derivante dal Modello Metodologico Procedurale e
Organizzativo della Valutazione Ambientale di Piani e Programmi per il
Documento di Piano del PGT, prevede che le varianti al medesimo
strumento non assoggettate a VAS sono quelle che presentino
contemporaneamente i seguenti requisiti:
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a) Non costituiscono quadro di riferimento per l’autorizzazione dei
progetti elencati negli allegati I e II della direttiva 85/337/CEE e
successive modifiche.
b) Non producono effetti sui siti di cui alla direttiva 92/43/CEE.
c) Determinano l’uso di piccole aree a livello locale e/o comportano
modifiche minori.
4) DESCRIZIONE DELL’ AREA OGGETTO DI INTERVENTO:
Il Comune di Segrate è situato ad est di Milano.
L’area oggetto di intervento è situata a Sud Est del Comune di
Segrate, ed è delimitata ad Est dalla Via Morandi, ad Ovest dalla Via
Cellini, a Sud è in aderenza con altra area a destinazione produttiva,
e a Nord è delimitata da un’area attualmente azzonata a “Verde” e
interessata dalla realizzazione di nuova viabilità (interrata per questo
tratto), riguardante il potenziamento S.P. n. 103 Antica Cassano.
Nel raggio di 5000 m. dal baricentro dell’area sono compresi i territori
di milano, Vimodrone, Cologno monzese, Cernusco sul Naviglio,
Cassina de Pecchi, Rodano, Pioltello e Peschiera Borromeo.
Fig. 1 Individuazione generale dell’area di intervento.
(da: Bing Maps)
Catastalmente attualmente l’area ricade sui mappali 259-150-190 del
Foglio 31 del Comune di Segrate (MI) e risulta delle seguenti proprietà:
Fg. 31 Mapp. 259 Proprietà “Galileo s.r.l.” ( dopo operazione di
riscatto da Leasing dicembre 2014 )
Fg. 31 Mapp. 150 Proprietà “Galileo s.r.l.”
Fg. 31 Mapp. 190 Proprietà “Paraboni Enrico” (oggetto di acquisizione
come da compromesso del dicembre 2013, soggetto da nominarsi
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all’atto di stipula da fissare successivamente all’approvazione della
Convenzione di variante urbanistica da parte del Consiglio Comunale).
La superficie complessiva dell’intervento in oggetto è pari a circa Mq.
13.400.
5) DAL PASSATO ALLO SCENARIO ATTUALE:
“Tubopress s.p.a. vanta un’esperienza di circa 40 anni nel settore
dell’imballaggio delle materie plastiche. Ha esordito nel 1967 con il
nome di “Fratelli Pellegrini” per poi diventare “Tubopress di O.
Pellegrini & C. sas” ed infine nel 1986 “Tubopress Italia Spa”.
Inizialmente la produzione riguardava prevalentemente flaconi in
plastica, limitando quella dei tubetti, che però, nell’arco di qualche
anno, prende il sopravvento.
Il tubo in polietilene dei Fratelli Pellegrini è il primo in Italia, con
saldatura sulla testa, cioè ottenuto in un solo pezzo, senza residui di
materiale sulla filettatura d'avvitamento, senza traccia di stampo,
assolutamente ermetico.
Il tubetto conquista sempre più i mercati, riscuotendo successo nel
campo della cosmetica, farmaceutica e chimica, ponendo i Fratelli
Pellegrini all'avanguardia nel mondo dell'imballaggio plastico.
La produzione aumenta sensibilmente, finchè negli anni 80 avviene la
grande svolta: la produzione di tubi supera quella dei flaconi, fino ad
imporsi come l'attività principale dell'azienda.
Lo spirito imprenditoriale della famiglia unito a un percorso di
continua crescita del mercato in controtendenza con la situazione di
stallo attuale, spinge la Società alla necessità di ampliarsi per
rispondere al meglio alle necessità di mercato e a un processo di
continua crescita dal punto di vista dell’evoluzione del prodotto.
6) DALLO SCENARIO ATTUALE A QUELLO FUTURO:
Parte del mapp. 190 (Fg. 31), per una superficie complessiva di circa
mq. 3547 (corrispondente alla parte residua dell’acquisizione del
suddetto mappale da parte della Provincia di Milano per la
realizzazione di nuova viabilità e contornata in arancio nella Fig.2),
sarà l’area interessata dall’ampliamento della “Tubopress s.p.a”.
La superficie futura dell’ area una volta acquisito il mapp. 190 (parte),
sarà pari a Mq. 13.340,95.
Ad edificazione terminata l’edificio avrà complessivamente una Slp
(esistente, in trasformazione e di progetto) pari a mq 9.727,32 di cui
mq 2.912,97 quale incremento rispetto all’attuale consistenza e mq.
1.240,41 quale trasformazione in deposito annesso all’ attività
produttiva dell’attuale parcheggio interrato;
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Fig. 2 Planivolumetrico generale situazione attuale
Convenzionato)
Fig. 3 Planivolumetrico generale.
(da: Tavole di Progetto per PDC
(da: Tavole di Progetto per PDC Convenzionato)
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7) CARATTERISTICHE DIMENSIONALI, ARCHITETTONICHE E
STRUTTURALI
Considerando che l’attività è già stata oggetto di ampliamento circa 15
anni fa, ampliamento che ha interessato la realizzazione di capannone
prefabbricato realizzato in aderenza al prospetto Ovest dell’edificio
esistente (anch’esso costituito da capannone prefabbricato risalente
agli anni ’60), per il nuovo ampliamento si è optato sempre per
l’utilizzo di una struttura prefabbricata che consente la realizzazione
di grandi spazi a “pianta libera”, senza cioè vincoli dettati dalla
presenza di pilastrature. Questo risultato è ottenuto utilizzando
“tegoli” di notevole luce netta, che consentono l’eliminazione di
appoggi intermedi attraverso le proprie caratteristiche intrinseche
oltre al dimensionamento di consistenti spessori nelle travi di bordo.
L’intervento prevede la realizzazione di struttura prefabbricata che
verrà innalzata in adiacenza con l’attuale prospetto nord ed un
tamponamento esterno con pannelli verticali con finitura in ghiaietto.
L’ampliamento, in pianta, è riconducibile all’accostamento di più
rettangoli per un totale di Mq. 2912,97 con un profilo lungo il
prospetto nord a “scaletta” dettato sia da esigenze distributive che
dalla delimitazione della fascia di rispetto della nuova viabilità
(potenziamento S.P. 103). Vi saranno 4 portoni di accesso per gli
automezzi; e dei lucernari in copertura con aperture a shed
garantiranno l’aeroilluminazione naturale.
Ad edificazione ultimata L’edificio avrà un solo piano (H. massima m.
6,80 sottotrave) con quota massima sovrapannello pari a m. 9.20.
La zona est sarà occupata dal magazzino (superficie totale di circa mq.
2357,20) caratterizzato anche dalla presenza di un locale ricarica
muletti con aerazione continua e da un ufficio bolle (con adiacente
servizio igienico) posta tra i due portoni di accesso per i materiali in
arrivo e la merce in uscita.
La zona ovest sarà occupata dall’area produttiva interessata da 4
linea di produzione (superficie totale di circa mq. 4686,78). All’interno
troveranno spazio un locale officina (con servizi adiacenti) e l’ufficio
del direttore di produzione e controllo qualità. La zona posta più a
Ovest sarà caratterizzata dalla presenza di un archivio (per clichè) per
la realizzazione delle matrici necessarie alla realizzazione del prodotto.
Travi e Pilastri
Pilastri in c.a.v. comprensivi di incastro nel plinto e alloggiamento
delle travi di copertura, pluviali in PVC incorporati nei pilastri
completi di innesto per il bocchettone e curva di uscita. Travi
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rettilinee con sezione ad I per sostenere la struttura di copertura,
(ossia i tegoli).
Tegoli
I tegoli in c.a.p, hanno forma a “V” ad ali simmetriche.
L’estradosso del tegolo risulta perfettamente conformato a canale per
la raccolta e lo smaltimento delle acque piovane. I tegoli verranno
montati in opera già coibentati e impermeabilizzati all’estradosso e
verniciati all’intradosso utilizzando materiali dotati di elevati contenuti
prestazionali, riducendo al minimo gli interventi in opera sulla
copertura.
Tamponamenti
I pannelli di tamponamento in c.a. alleggeriti avranno uno spessore di
circa 28/30 cm. con interposto un doppio strato coibente in polistirolo
espanso (cm. 10), faccia interna staggiata meccanicamente, faccia
esterna liscia in ghiaietto spazzolato (colore misto bianco e rosso
Verona).
Tutti i giunti fra i pannelli verranno sigillati internamente ed
esternamente con materiale elastomerico “basso modulo” ad elevata
elasticità su nastro in resina espansa.
Vi saranno due tonalità di colore, una più scura nelle parti angolari,
ed una più chiara sul resto dei pannelli.
Tale accorgimento conferirà al capannoni una forte caratterizzazione
cromatica e chiaroscurale.
Impermeabilizzazioni
Impermeabilizzazione del capannone (spess. 30 mm.), preaccoppiato
ad una membrana di bitume polimero rinforzata con velo vetro (spess.
mm. 3) fissato meccanicamente con tasselli, manto impermeabile
formato da una membrana bituminosa elastomerica armata in
poliestere a filo continuo, autoprotetta con scagliette di ardesia
saldata a fiamma con giunti sfalsati.
Portali e Pensiline
In prossimità delle aperture, verranno predisposti dei portali in C.A.V.
costituiti da due piedritti (spess. cm. 20) e soprastante lastra piana a
formazione di pensilina sporgente cm. 80 dal filo pannello, anch’essa
tinteggiata dello stesso colore dei portali.
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Lucernari
Lucernari a shed con altezza pari a m. 1.00, costituiti da due lastre
doppie grecate in resina poliestere, rinforzata con fibra di vetro colore
opalino diffondente e neutro trasparente, con protezione esterna
all’abrasione degli agenti atmosferici.
Fissaggio mediante bullonerie zincate su scossaline in lamiera zincata
e preverniciata.
Pavimentazioni
La pavimentazione interna dei capannoni è di tipo industriale, con
stesura del calcestruzzo mediante finitrice laser, eseguita fresco su
fresco con spolvero di quarzo sferoidale e cemento pozzolanico. Taglio
in lastre da mq. 9-19 con la formazione dei giunti di ripresa e
sigillatura con bitume. Colore grigio naturale.
Per l’ officina posta all’interno della Zona destinata alla Produzione
pavimento in calcestruzzo con trattamento antipolvere e antiolio.
Serramenti
I serramenti saranno in alluminio colore rosso , a taglio termico con
aperture ad anta ribalta nella parte bassa e motorizzati con apertura a
vasistas nella parte alta.
Porte e Portoni
Nel capannone vi sranno 4 portoni di dimensioni 4.50x4.50 di cui 3
renderanno possibile l’accesso degli automezzi per lo scarico delle
varie tipologie di materiale.
I portoni saranno (dimensioni di m. 4,50 x h, 4.50 ), coibentati e
motorizzati, con finitura in alluminio preverniciato (colore da definire);
manto a doppia parete schiumata in poliuretano.
Sistemazioni esterne
Attualmente l’ingresso al lotto è possibile attraverso un cancello a
scorrere posto lungo la via Morandi (dimensione m. 6.40 x 2.40) ed
uno posto lungo la Via Cellini.
Ad edificazione ultimata il lotto vedrà la chiusura dell’attuale accesso
lungo la Via Cellini e l’apertura di un altro accesso lungo la stessa via
previa intubazione di un tratto di circa m. 25.00 di Roggia (Canale
adduttore A – Idroscalo- di Proprietà della Provincia di Milano).
Lungo la via Morandi verrà invece predisposta una nuova apertura in
modo tale che l’attuale venga invece utilizzata solo per l’accesso dei
dipendenti e personale (autovetture) e non per i mezzi pesanti.
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Gli ingressi saranno in acciaio della stessa tipologia di quelli esistenti.
Anche la recinzione sarà della stessa tipologia dell’esistente, sempre in
acciaio e con un’altezza pari a m. 2.40.
Lungo il lato Nord il lotto verrà delimitato spostando l’attuale
recinzione prefabbricata in cls (cieca).
La pavimentazione dei piazzali sarà di tipo industriale con stesura di
calcestruzzo mediante finitrice laser, eseguita fresco su fresco con
spolvero di quarzo sferoidale e cemento Pozzolanico.
Opportune aree a verde verranno realizzate nella Zona Est ed ovest
del lotto.
Fognatura
Attualmente la fognatura è suddivisa in 3 reti.
Le stesse verranno adeguate in base alla vigente normativa (d.l.
152/2006) e in virtù del fatto che l’ampliamento presupporrà uno
spostamento delle esistenti reti di raccolta acque del piazzale.
Descrizione sintetica delle reti:
Reti di raccolta acque pluviali: le acque meteoriche di copertura
raccolte dai pluviali posti internamente ai pilastri esistenti (e di nuova
realizzazione), vengono convogliate in pozzi perdenti posti ad Est (via
Morandi ) e ad Ovest (Via Cellini), e disperse nel terreno.
Rete di raccolta acque meteoriche piazzali esterni: sono presenti due
vasche di separazione acque di prima e seconda pioggia (essendo la
costruzione del capannone risalente a due differenti periodi), una
posta in prossimità dell’accesso di Via Cellini ove vengono convogliate
(previa precedente desoleazione) le acque raccolte dalle caditoie poste
nell’area Est e Nord (parte) e successivamente attraverso opportuni
pozzetti ispezionabili inviate al pozzetto (con braga ispezione e sifone)
e al collettore pubblico posto lungo la Via Morandi.
La seconda vasca di separazione delle acque di prima e seconda
pioggia è posta in prossimità dell’accesso di via Morandi e in essa
vengono convogliate le acque meteoriche dei piazzali raccolte dalle
caditoie poste nella zona Ovest e Nord (parte) del piazzale. Le acque di
prima pioggia vengono convogliate (con pozzetto braga sifone
ispezione) alla fognatura pubblica e quelle di seconda pioggia disperse
nel terreno attraverso pozzo perdente. L’adeguamento fognario
prevede l’inserimento di pozzetto desolatore da anteporre alla vasca di
separazione sopra descritta.
Rete di raccolta acque nere: la rete raccoglie le acque dei bagni
esistenti e dei due nuovi bagni da realizzarsi nell’ampliamento del
capannone. Le acque vengono raccolte e convogliate
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nel pozzetto finale con braga sifone e ispezione e da qui allacciate alla
fognatura comunale esistente lungo la Via Morandi.
Un altro allaccio esistente raccoglie le acque nere dei bagni della
palazzina uffici (non è previsto nessun adeguamento).
Piano interrato:
Nel piano interrato sono presenti già pilette di scarico precauzionali in
caso di eventuale allagamento dello stesso (con opportuna pompa di
sollevamento, desolatore e pozzo perdente per la dispersione)
8) ASPETTI AMBIENTALI FONDAMENTALI:
L’analisi dell’ambiente è partito dai seguenti punti strategici:
•
•
•
•
•
•
•
•
Suolo e sottosuolo e suo utilizzo
Aria e inquinamento acustico
Acqua
Clima
Flora e Fauna
Paesaggio
Antropizzazione
Industrializzazione e struttura Urbana
Si è ritenuto necessario analizzare l’impatto che ogni attività umana,
dall’urbanizzazione allo sviluppo economico produttivo impatta a
livello di ambiente.
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8a) Suolo e sottosuolo e suo utilizzo
Fig. 4 Stralcio della Carta Pedologica regionale. (da: Rielaborazione SIT Regione Lombardia)
All’interno del territorio comunale sono presenti tre tipologie di unità
di pedopaesaggio:
LQ1: Superficie rappresentativa - modale - dell'"alta pianura
ghiaiosa", a morfologia sub pianeggiante e con evidenti tracce di
paleoidrografia a canali intrecciati (braided). Vicino ai principali solchi
vallivi la morfologia è caratterizzata da ampie ondulazioni;
LG3: Superfici ondulate o subpianeggianti di transizione ai
principali sistemi fluviali generalmente costituite da materiali
leggermente più grossolani. Un po' ribassate e delimitate da orli
di terrazzi convergenti o raccordi in direzione dei solchi vallivi.
LQ1: Principali depressioni e testate legate ai fontanili, con drenaggio
molto lento per la presenza di una falda semipermanente prossima al
pianocampagna.
LQ4: Superfici modali stabili meglio conservate, a morfolologia
subpianeggiante od ondulata, dotate di drenaggio mediocre o buono.
Il Comune di Segrate per quanto riguarda l’uso del suolo segnala una
presenza urbana estremamente elevata. Si susseguono zone
produttive, quartieri residenziali e insediamenti di utilizzo
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commerciale; ci sono inoltre infrastrutture viarie quali ferrovia ed il
limitrofo aeroporto di Linate. Zone rilevanti del territorio sono adibite
ad attività agricole (mais, frumento, foraggio) o a terreno incolto.
Fig. 5 Uso del suolo a Segrate. (da: Comune di Segrate: VAS)
Il sottosuolo (litosfera) nel territorio in esame è costituito in prevalenza
da materiali quali ghiaie poco gradate (unità G1P N3) ghiaie ben
gradate con sabbia G1WS N2 –G1WS C 3), ghiaie poco gradate con
argilla e sabbia alternate a ghiaie ben gradate con limo e sabbia
(G2PAS N 2 – G2WLS N3).
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Fig. 6 Stralcio della Carta Litologica Regionale.-Basi ambientali della pianura (da:
Rielaborazione SIT Regione Lombardia)
Di seguito viene riportata lo stralcio della tavola che illustra l’uso del
suolo agricolo e forestale del Comune di Segrate.
L’area oggetto di intervento è circondata da aree a destinazione
industriale ad eccezione dell’area posta a Nord (destinata al futuro
potenziamento della viabilità esistente) attualmente destinata a
seminativo.
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Fig. 7 Carta relativa all’uso del suolo agricolo e forestale .
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(da: DUSAF 2.0)
Nell’area oggetto di intervento è inoltre stata effettuata indagine
ambientale dallo studio geotecno s.r.l. nel corso del 2014.
L’indagine ambientale è consistita in una parte di indagini in sito e in
una parte di indagini di laboratorio; di seguito viene riportato stralcio
della relazione condotta dallo studio sopradescritto per le diverse
tipologie di indagini eseguite.
“I punti di indagine sono stati ubicati in maniera statistica in modo da fornire
una caratterizzazione ambientale del sito in oggetto il più completa possibile.
In data 13 marzo 2014 sono state eseguiti 4 sondaggi a percussione spinti
fino alla profondità di 3.0 m da p.c., ubicati nei punti indicati in planimetria.
I sondaggi sono stati eseguiti utilizzando il campionatore Pagani ESM 12-180
dotato di un sistema di perforazione a percussione con avanzamento a secco
che consente il prelievo di campioni di terreno senza indurre modificazioni
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delle loro proprietà chimico/fisiche. I campioni prelevati alla profondità
prevista rimangono all’interno di una fustella in PVC che consente il loro
recupero.
Fig. 8 L’esecuzione dei sondaggi
I sondaggi realizzati hanno permesso di individuare la successione
stratigrafica del terreno così schematizzabile:
da 0.0 m a 0.8/1.0 m: terreno vegetale passante a limo sabbioso, con
presenti pochi frammenti di laterizi;
da 0.8/1.0 m a 1.9/2.1 m: sabbia e ghiaia, debolmente limosa, color
grigio-marrone, clasti eterogenei polimorfi da sub-arrotondati ad
arrotondati;
da 1.9/2.1 m a 3.0 m: ghiaia e sabbia, color grigio-marrone, con
frequenti ciottoli, clasti eterogenei polimorfi da sub-arrotondati ad
arrotondati.
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Fig. 9 I carotaggi
Da ognuno dei sondaggi eseguiti sono stati prelevati due campioni di terreno,
uno superficiale ed uno profondo e più precisamente:
0.0 – 1.0 m da p.c.
2.0 – 3.0 m da p.c.
Le modalità di campionamento si sono svolte secondo quanto indicato nella
normativa e secondo le procedure adottate da ARPA di Milano per la
caratterizzazione dei terreni.
I campioni di terreno sono stati portati ad un Laboratorio certificato che ha
condotto l’analisi chimica.
Allo scopo di raccogliere il maggior numero di informazioni circa la qualità e la
quantità dell’eventuale materiale contaminante esistente, tutti i campioni di
terreno prelevati sono stati sottoposti ad analisi chimica di laboratorio.
I campioni di terreno prelevati sono stati sottoposti ad analisi chimiche per la
ricerca dei seguenti parametri:
- metalli (As, Cd, Cr tot, Cr VI, Hg, Ni, Pb, Cu, Zn)
- idrocarburi pesanti (C > 12)
RISULTATI DELLE ANALISI
I risultati delle analisi chimiche condotte sui campioni di terreno prelevati sono
stati rapportati ai limiti di concentrazione consentiti sulla base della
Normativa vigente (D.Lgs. 152/2006 - allegato 5, tabella 1, colonna B) ad uso
industriale.”
Per la situazione attuale relativamente alla produttività ed eventuale
contaminazione del suolo si riporta quanto redatto in data 01-042014 dallo studio Mauri s.r.l.:
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“lo stoccaggio di tutte le materie prime, i semilavorati, i prodotti finiti ed i
residui / rifiuti avviene seguendo scrupolosamente le modalità previste dalla
vigente normativa in campo ambientale, al fine di minimizzare i rischi
connessi a ipotetici fenomeni di contaminazione del suolo o del sottosuolo.
A garanzia di ciò tutte le pavimentazioni (attuali e future), ove vengono stoccati
i materiali sono di tipo non drenante.
Inoltre per la gestione delle situazioni di emergenza, che comprende anche gli
eventuali sversamenti di sostanze chimiche; tutto il personale è informato in
merito ai comportamenti da tenere (per evitare gli sversamenti ed intervenire
per limitarne gli effetti), ed inoltre sono stati designati gli addetti alla gestione
delle emergenze, che sono stati formati ed addestrati in merito.
Gli interventi in progetto non comportano alcuna significativa variazione nelle
modalità di deposito e stoccaggio dei materiali e dei prodotti chimici; anche
nella porzione di ampliamento verranno seguite le modalità e procedure per il
deposito, lo stoccaggio, la movimentazione dei prodotti chimici, onde evitare
qualunque situazione di potenziale rischio di contaminazione del suolo”.
8 b) Aria e sua qualità
Il Comune di Segrate ricade in un’area critica sulla base della nuova
zonizzazione approvata con la D.G.R. n.52/90 del 2007, che ha
modificato la precedente zonizzazione approvata con D.G.R.
6501/2001 e utilizzata per valutare il rispetto del valore obiettivo e dei
valori limite degli inquinanti in atmosfera. Tale area, denominata
“agglomerati urbani” (A1) risulta caratterizzata in questo modo:
• Concentrazione di PM10 più elevate rispetto ad altre zone della
regione rilevate dalla Rete Regionale Qualità dell’Aria.
• Più elevata densità di emissioni di PM10 primario, NOx e COV;
• Situazione ,metereologica avversa per la dispersione degli
inquinanti (velocità del vento limitata, frequenti casi di
inversione termica, lunghi periodi di alta pressione);
• Alta densità abitativa, di attività industriale e di traffico;
Fig. 10 La zonizzazione regionale ai sensi della DGR 5290/2007 (da: sito ARPA Lombardia)
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A livello comunale non risulta possibile fare considerazioni sulla
qualità dell’aria in quanto non sono presenti stazioni fisse di
rilevamento ne sono state condotte di recente campagne di
monitoraggio della qualità dell’aria con mezzi mobili.
Sono stati presi in considerazione i valori relativi al monitoraggio della
qualità dell’aria nelle centraline fisse più prossime al comune di
Segrate.
I dati si riferiscono all’anno 2008 (fonte: ARPA Lombardia – rapporto
sulla qualità dell’aria di Milano e Provincia).
Se si considera nei vari settori il contributo di emissioni inquinanti in
atmosfera (relativamente al comune di Segrate), e chiaro che le
principali fonti di emissione sono:
• Il trasporto su strada (monossido di carbonio – più del 60%)
• altre sorgenti mobili e macchinari, (responsabili di più del 60%
delle emissioni di biossido di zolfo e di quasi il 50% di quelle di
sostanze acidificanti e ossidi di azoto);
• la combustione non industriale, (responsabile del rilascio in
atmosfera di circa il 50% delle emissioni di protossido di azoto
e di più del 30% di quelle di biossido di zolfo e anidride
carbonica);
• estrazione
e
distribuzione
di
combustibili,
infine,
contribuiscono per quasi il 90% alle emissioni di metano,
mentre l’uso di solventi è responsabile di più del 50% delle
emissioni di composti organici volatili.
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Fig. 11 Contributo dei diversi settori alle emissioni in atmosfera -2005- (da:Comune di
Segrate VAS).
Complessivamente quindi la qualità dell’aria nel comune di Segrate
risulta fortemente influenzata dal traffico veicolare e dalle
combustioni per usi civili.
Le infrastrutture viarie principali quali la S.P. 103 (Cassanese) e la
S.P. 14 (Rivoltana) presentano elevati livelli di congestionamento che
influiscono negativamente sulle emissioni di inquinanti.
Inquinamento acustico
Il limitrofo aeroporto di Linate comporta il sorvolo di aerei in decollo e
in atterraggio non indifferente. In particolare la zona di Novegro e
Redecesio sorvolate nella prima fase del decollo, risulta essere la più
rumorosa.
Come accennato in precedenza un’altra componente di rumore
rilevante è quella del traffico veicolare (si consideri che il territorio è
attraversato dalle direttrici di collegamento tra la parte est della
Provincia e Milano).
Inoltre è presenta una infrastruttura ferroviaria strategica che collega
l’area Nord orientale d’Italia con Milano.
La figura seguente è esemplificativa delle principali rotte di volo.
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Segrate è tra i comuni dell’est milanese maggiormente interessati dal
traffico di volo.
Fig. 12 Principali rotte aeree relative all’aeroporto di Milano Linate (da:Comune di Segrate
VAS).
Per quanto riguarda la classificazione acustica, l’area oggetto
d’intervento (contraddistinta con cerchio verde), è classificata come
classe V “Aree prevalentemente Industriali”.
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Fig. 13 Stralcio della classificazione acustica in zone omogenee del Comune di Segrate e
relativa legenda.
Di seguito si riporta quanto redatto dal perito Carlo Antonio Bianzale
relativamente alla relazione sul “Clima Acustico”:
“L’area pertanto attualmente è classificata come segue:
CLASSE V: AREE PREVALENTEMENTE
INDUSTRIALI
Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e
con scarsità di abitazioni.
Per effetto di detta classificazione i valori massimi del livello sonoro
equivalente (Leq A) previsti sono:
AREE PREVALENTEMENTE INDUSTRIALI – Classe V
Periodo Diurno: (dalle 06.00 alle 22.00) 70 dB(A)
Periodo Notturno: (dalle 22.00 alle 06.00) 60 dB(A)”
Di seguito si riporta le schede di rilevamento del rumore ambientale
dell’area interessata:
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Fig. 14 Individuazione punti di misurazione (in giallo)
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Fig. 14 a Scheda 1
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Fig. 14 b Scheda 2
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Fig. 14 c Scheda 3
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Fig. 14 d Scheda 4
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Sulla base dei dati fonometrici emersi dai rilevamenti fonometrici
brevi e con durata 24 ore si evidenzia, tenendo conto dei valori limite
del livello sonoro previsti per detta classe di destinazione d'uso e salva
futura diversa classificazione, che i valori di rumorosità globali sia per
il periodo diurno, sia per il periodo notturno, per l’aera oggetto della
costruzione del nuovo insediamento, sono conformi ai limiti previsti
dalla normativa attualmente in vigore nel Comune di Segrate.
8 c ) Acque: superficiali e sotterranee
Le forti azioni antropiche svolte nel territorio del comune di segrate
hanno ormai ridotto notevolmente la presenza di cavi e rogge
(considerando il fatto che un tempo questa zona aveva una forte
vocazione agricola). Inoltre, nello specifico, è da segnalare che a circa
3 km dall’area di nostro interesse, scorre il fiume Lambro, lo stesso si
caratterizza per la debole incisione del suo letto e per le rare e
modeste superfici morfologiche (terrazzi), ormai quasi del tutto
cancellate dagli interventi dell’uomo.
Altro elemento da segnalare nell’area sono i fontanili, emergenze
naturali della falda superficiale posta a debole profondità.
Tale zona di pianura è, infatti, caratterizzata da una fascia, con
allineamento est-ovest, entro la quale erano o sono tuttora
concentrate le emergenze della falda superficiale.
Tali fontanili, se ben conservati, sono approfonditi artificialmente
mediante uno scavo sul cui fondo spesso sono infissi tubi per
agevolare la risalita delle acque; le acque vengono poi allontanate
dalla testa del fontanile per mezzo di un canale chiamato asta del
fontanile che generalmente si raccorda e si integra con la rete irrigua
locale. (Fonte: SIT Regione Lombardia).
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Fig. 15 Reticolo Idrico del Comune di Segrate (da: PGT Comune di Segrate)
Fig. 15a – Legenda Reticolo Idrico del Comune di Segrate (da: PGT Comune di Segrate)
Analizzando il territorio di Segrate dal punto di vista idrogeologico, si
può affermare che ricade in zona di transizione tra le classi C e A
relativamente alla classificazione quantitativa dei corpi idrici
sotterranei effettuata nell’ambito degli studi per la redazione del
PTUA.
Fig. 16 Stato quantitativo delle acque sotterranee (da: Comune di Segrate VAS)
Per quanto riguarda invece la soggiacenza della falda si precisa che si
è rilevato un progressivo innalzamento della stessa; considerando una
quota media del piano do campagna di circa 115 m slm, e una quota
piezometrica di circa 110,5 slm, si può stimare che la soggiacenza
della falda sia di circa 4,5 m.
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Fig. 17 Piezometria e soggiacenza della falda (da: SIF Provincia di Milano)
8 d) Clima
Per l’analisi climatica sono stati utilizzati i dati meteorologici registrati
dalla stazione di monitoraggio meteorologico dell’aeroporto di
Milano/Linate.
Temperatura:
Fig. 18 Temperatura (°C) dal 1946 al 2013
La tabella riporta i valori medi mensili dal 1946 ad oggi.
Precipitazioni atmosferiche:
Fig. 19 Pluviometria (mm di pioggia) dal 1991 al 2010
La tabella riporta i valori espressi in mm relativamente al periodo che
va dal 1991 al 2010.
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Vento:
Per una statistica su direzione e velocità dei venti, come riferimento
sono stati presi in esame i dati forniti dalla stazione di Linate
(osservazioni condotte dal settembre 2009 al mese di Agosto 2013).
Si è osservato che i venti più frequenti provengono da sud Ovest, e la
direzione del vento che si è verificata con minor frequenza è quella in
direzione sud.
8 e) Flora e Fauna
Nel territorio di Segrate non sono presenti siti di importanza
Comunitaria (SIC) né zone di Protezione Speciale (ZPS).
In generale l’area di nostro interesse risulta già urbanizzata e in parte
sterile.
Fig. 20 Area del Parco Agricolo Sud Milano (in verde chiaro) e del Parco delle Cascine di
Pioltello (in verde scuro) (da: SIT Regione Lombardia)
Ad eccezione del Parco dell’Idroscalo le formazioni arboree sono
limitate alla presenza di filari lungo i tracciati delle rogge esistenti.
Verifica di esclusione alla VAS
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Rilevante risulta invece la presenza di ben cinque laghi artificiali, il
più esteso è quello dell’Idroscalo.
8 f) Paesaggio
L’unico bene architettonico vincolato presente nel Comune di Segrate
è “Cascina Radaelli”.
Vi sono anche alcune presenze architettoniche rurali rappresentative
di un passato ormai lontano; a queste possiamo aggiungere il più
recente ma significativo Palazzo Mondadori e il Centro Direzionale IBM
(del 2004).
In generale la percezione del paesaggio è fortemente caratterizzata da
aree intensamente edificate, da infrastrutture molto rilevanti, e da
zone industriali caratterizzate dalla presenza di numerosi edifici
prefabbricati posti ad Est. Il paesaggio agrario originario è limitato ad
alcuni scorci fortunatamente tutelati grazie all’istituzione del Parco
Agricolo Sud.
Gli ambiti urbanizzati sono costituiti da un susseguirsi continuo di
edifici con caratteristiche tipologiche e morfologiche differenti, infatti
vi sono sia nuclei di antica formazione che di basso profilo dal punto
di vista qualitativo.
Fig. 21 Carta dei beni storico-architettonici (da: SIT Regione Lombardia)
Verifica di esclusione alla VAS
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La presenza del Parco Agricolo Sud Milano è riscontrabile in una zona
limitata dell’area sud del territorio comunale di Segrate. La seguente
cartografia riporta anche le fasce di rispetto lacustre (300 m.)
relativamente all’Idroscalo, al lago Malspina e al laghetto di Redecesio.
Fig. 22 Vincoli insistenti sul territorio di Segrate (da: SIBA Regione Lombardia)
8 g) Antropizzazione
Nella tabella seguente viene riportata la popolazione residente nei
Comuni considerati, sulla base dei dati maggiormente aggiornati
disponibili.
Comune
Abitanti
Segrate
Milano
Peschiera Borromeo
Rodano
Pioltello
34.745
1.288.159
22.515
4.457
37.086
Ultimo aggiornamento
31/03/2012
31/03/2013
01/01/2013
31/12/2010
30/04/2012
Tabella 1 – Dati demografici (Fonte: ISTAT)
Verifica di esclusione alla VAS
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Per quanto riguarda il settore economico, vengono riportati dati
contenuti nell’Annuario Statistico Regionale (ASR) della Lombardia:
in particolare la tabella seguente mostra il numero di addetti per
attività economica:
Attività economica
Comune
Industria
Segrate
9.327
Commercio
4.651
Altre attività
11.137
Tabella 2 – Addetti per attività economica (Fonte: ISTAT, agg. 2001)
8 h) Industrializzazione, struttura urbana, mobilità
L’area di intervento si colloca in una porzione territoriale ricca di assi
viari, pertanto è dotata di un ottimo grado di accessibilità tramite
mezzo privato.
Importanti direttrici di livello sovracomunale che interessano il
Comune sono costituite dalla viabilità provinciale: in particolare la
SP 103 ―Cassanese (che attraversa il territorio comunale con
andamento Est-Ovest), la SP 14 ―Rivoltana, la SP11 e la SP 160,
oltre alla linea ferroviaria FS Milano-Treviglio che divide in due il
territorio di Segrate con andamento Est-Ovest e transita a circa 200 a
Sud dell’area oggetto di studio.
Risulta inoltre prevista la realizzazione di un’arteria viabilistiche di tipo
―strada extraurbana principale.
In particolare la realizzazione di un tratto viabilistico finalizzata al
potenziamento della S.P. n. 103 Antica di
Cassano,
secondo
l’Accordo di Programma che coinvolge il Comune di Segrate e le
Amministrazioni comunali confinanti, nonché la Provincia di Milano,
interesserà l’area oggetto di studio che vedrà nell’area posta a Nord
dell’ampliamento, la presenza di un tratto (completamente interrato),
della suddetta viabilità. Ovviamente quest’area è oggetto di esproprio e
la porzione rimanente posta a sud del nuovo tratto viabilistico di circa
mq. 3500, (comprensiva di fascia di rispetto), sarà l’area interessata
dal nostro ampliamento.
Inoltre il territorio comunale di Segrate è lambito ad Ovest
dall’Autostrada A51-Tangenziale Est, con andamento Nord-Sud.
Dal punto di vista del traffico il progetto porterà probabilmente un
aumento del traffico legato all’ingresso/uscita di mezzi pesanti
supportato però dalla realizzazione di un nuovo accesso carraio
dedicato (le automobili entreranno in quello già esistente lungo la Via
Morandi).
Verifica di esclusione alla VAS
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Fig. 23 Viabilità extraurbana principale in progetto in Comune di Segrate e zone limitrofe (da:
Tav. A3 PGT di Segrate)
Verifica di esclusione alla VAS
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9)
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COERENZA DEL PROGETTO CON I PRINCIPALI STRUMENTI
DI PIANIFICAZIONE COMUNALE E SOVRA COMUNALE
VIGENTI.
Il territorio di Segrate è inquadrato a livello sovraordinato dai seguenti
strumenti:
• Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) Provincia
di Milano;
• Piano di Governo del Territorio del Comune di Segrate;
• Piano Agricolo Triennale della Provincia di Milano;
• Piano Territoriale Regionale e sezione Piano Paesaggistico
Regionale;
• Programma di Tutela e Uso delle Acque (PTUA);
• Programma Regionale per la Qualità dell’Aria (PRQA);
• Piano Provinciale di Gestione dei Rifiuti (PPGR);
• Piano d’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) della Provincia di
Milano;
• Assetto dei vincoli
9 a) Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP)
Provincia di Milano;
Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale rappresenta il
principale strumento di ascolto e di governo a disposizione della
comunità provinciale. Il piano si rivolge ai Comuni, agli enti di
governo del territorio e a tutti i cittadini e promuove l’identità e
la coesione sociale attraverso un sistema di obiettivi strategici
condivisi. Assume inoltre, come obiettivi generali, la sostenibilità
ambientale dello sviluppo e la valorizzazione dei caratteri paesistici
locali e delle risorse disponibili attraverso quel processo partecipativo
che è punto essenziale del nuovo impianto urbanistico.
Si riporta uno stralcio della Tav. 3 del PTCP.
Verifica di esclusione alla VAS
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Fig. 24 Stralcio della Tavola 3 del PTCP (sistema Paesistico Ambientale) che interessa il
territorio oggetto di intervento.
PTCP Milano Analisi della coerenza:
In merito agli obiettivi e prescrizioni del PTCP di Milano, il progetto
agisce su un’area che non ha prescrizioni dirette e che non viene
individuata come ambito di rilevanza paesistica, senza particolare
sensibilità da preservare o tutelare attraverso opere di mitigazione.
Come già più volte menzionato, il potenziamento della S.P. 103
intertesserà proprio l’area posta a nord del lotto oggetto di
ampliamento.
Verifica di esclusione alla VAS
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9b)
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Piano di Governo del Territorio del Comune di Segrate;
Ai sensi del PGT vigente (approvato con delibera del Consiglio
Comunale n. 11 del 14.02.2012, pubblicato sul BURL serie Avvisi e
concorsi n. 19 del 09.05.2012), l’area oggetto di studio risulta
lottizzata in:
• Area D2: aree produttive con possibilità di conversione
funzionale. Tavola C8 –(Piano delle Regole del PGT)
• Aree Verdi. Tavola 03 –(Piano dei Servizi del PGT)
Fig. 25 Stralcio della “Tavola C8” e relativa legenda (da. PGT Comune di Segrate)
Verifica di esclusione alla VAS
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Fig. 25 b Stralcio della “Tavola C8” con indicazione azzonamento variato.
Fig. 26 Stralcio della “Tavola 3” e relativa legenda (da. PGT Piano dei Servizi Comune di
Segrate)
Verifica di esclusione alla VAS
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Fig. 26 a Legenda Stralcio della “Tavola 3” e relativa legenda (da. PGT Piano dei Servizi
Comune di Segrate)
Fig. 26 b Stralcio della “Tavola 3” con indicazione azzonamento variato
Si fa presente che su tale che appezzamento (azzonato come area
Verde), è stato presentato progetto per la realizzazione di edificio
industriale per ampliamento dell’attività produttiva esistente
sull’adiacente terreno attualmente occupato e condotto dalla
Tubopress Italia spa, progetto respinto in data 06 agosto 2013 per
incongruità con le vigenti N.T.A del P.G.T. Per detto terreno è stata
successivamente presentata istanza ai sensi dell’ex D.P.R. 447/1998,
Verifica di esclusione alla VAS
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Sportello Unico Attività Produttive (S.U.A.P.) per il quale è stato dato
atto da parte dell’amministrazione con comunicazione del 26
settembre 2013 di poter procedere con l’apertura della conferenza di
servizio (S.U.A.P) per attuare la variante urbanistica che consenta il
rilascio del Permesso di Costruire per ampliamento della struttura
produttiva sulla superficie residua, ( Fg. 31 mapp. 190 parte, per una
porzione di superficie pari a mq. 3.537), non oggetto di esproprio per
la nuova viabilità.
La nuova viabilità sarà un’ arteria viabilistica a rilevanza sovra
comunale e tale aree risulta normata ai sensi dell’art. 14 del Piano
delle Regole del Comune di Segrate, quale ―Zona destinata alla
viabilità.
Fig. 27 Tavola 1 / 2 potenziamento della S.P. N 103 “Antica di Cassano” 1° lotto – 2°
Stralcio. (da: Progetto definitivo – Provincia di Milano).
PGT di Segrate Analisi della coerenza:
Il progetto pertanto comporta una variante urbanistica (essendo non
coerente con quanto indicato nel PGT di segrate), in quanto
l’ampliamento interessa un’area azzonata come “Area verde”. La
realizzazione comporterà quindi la variazione di azzonamento a D2.
Appare comunque più congruo l’utilizzo di questa area come possibile
ampliamento di un’attività produttiva già in essere (e con possibilità di
crescita) considerato il fatto anche che una volta realizzata la nuova
viabilità prevista per il potenziamento della S.P. 103, il residuo non
oggetto di esproprio rimarrebbe un’area sterile e non più utilizzata.
Verifica di esclusione alla VAS
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Fig. 28 Stralcio della “Tavola C8” con indicazione nuovo azzonamento
9c)
Piano Agricolo Triennale della Provincia di Milano;
Il Piano Agricolo Triennale (PAT) della Provincia di Milano, per il
triennio 2007-2009, è stato redatto dall’Istituto Nazionale per il
Verde Territoriale (Invet) con la collaborazione del Settore
Agricoltura della Provincia di Milano. La nuova Politica Agricola
Comune (PAC) afferma l’importanza crescente dell’ambiente rurale
come ambito in cui attivare nuove misure a favore dell'ambiente, della
qualità e del benessere animale e scambi virtuosi fra attività
agricola e attività alternative come agriturismo, agroenergie e
interventi agroambientali, con l’intento di dare vita a una fase di
riqualificazione competitiva dell’agricoltura.
Piano Agricolo triennale Analisi della coerenza:
Per quanto riguarda il Piano Agricolo Triennale, il progetto non erode
un’area agricola ma un’area verde che come più volte menzionato non
risulta particolarmente rilevante ed è già calata in una realtà
completamente urbanizzata.
9 d) Piano Territoriale Regionale e Piano Paesistico Regionale
Il Consiglio Regionale ha approvato in via definitiva il Piano
Territoriale Regionale (PTR) con DCR n.951 del 19/01/2010 (adottato
con DCR n.874 del 30 luglio 2009) lo stesso acquisterà efficacia a
partire dal 17 marzo 2010. Il PTR va a sostituire ed integrare i
contenuti e le disposizioni di cui alle precedenti versioni del 16
gennaio 2008 e dell’ancor più precedente del 2001. Il Piano
Verifica di esclusione alla VAS
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Territoriale Regionale (PTR), in applicazione dell’art. 19 della l.r.
12/2005, ha natura ed effetti di piano territoriale paesaggistico ai
sensi della legislazione nazionale. Il PTR in tal senso assume
consolida e aggiorna il Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR)
vigente e ne integra la sezione normativa.
Il Piano Paesaggistico Regionale (PPR) diviene così sezione specifica
del PTR, disciplina paesaggistica dello stesso, mantenendo comunque
una compiuta unitarietà ed identità.
Di seguito si riportano i primi due articoli del PPR i quali definiscono
finalità e compiti di tale strumento pianificatore.
Art. 1 (Definizione di paesaggio e finalità della pianificazione
paesaggistica)
1. La Regione Lombardia persegue la tutela, la
valorizzazione e il miglioramento del paesaggio. Per
paesaggio si intende, come definito dalla convenzione
Europea del Paesaggio (Firenze 20 ottobre 2000), “…
una determinata parte del territorio, così come è
percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva
dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro
interrelazioni”. Le azioni e le prescrizioni volte alla
tutela del paesaggio delineano un quadro di
interessi
prioritari
e
strategici della Regione
Lombardia.
2. In relazione al paesaggio, la Regione e gli enti
locali
lombardi,
nell’ambito
delle
rispettive
responsabilità e competenze, perseguono le seguenti
finalità:
a) la conservazione dei caratteri che definiscono
l’identità e la leggibilità dei paesaggi della
Lombardia, attraverso il controllo dei processi di
trasformazione,
finalizzato
alla
tutela
delle
preesistenze significative e dei relativi contesti;
b) il miglioramento della qualità paesaggistica e
architettonica degli interventi di trasformazione del
territorio;
c) la diffusione della consapevolezza dei valori del
paesaggio e la loro fruizione da parte dei cittadini.
3. Le conoscenze, i programmi, le politiche e le norme
atte al perseguimento delle suddette finalità
costituiscono l’oggetto e il contenuto del Piano del
Paesaggio Lombardo, come definito disciplinato dai
successivi articoli.
Art. 2 (Compiti e articolazione del Piano del Paesaggio Lombardo)
1. Il Piano del Paesaggio Lombardo, attraverso i vari
atti e documenti di cui si compone, individuati
all'articolo 3:
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a) riconosce i valori e i beni paesaggistici, intesi
sia come fenomeni singoli sia come sistemi di
relazioni tra fenomeni e come contesti o orizzonti
paesaggistici;
b) assume i suddetti valori e beni come fattori
qualificanti della disciplina dell’uso e delle
trasformazioni
del
territorio
e
definisce
conseguentemente tale disciplina;
c) dispone le ulteriori azioni utili e opportune per
mantenere e migliorare nel tempo la qualità del
paesaggio lombardo e la possibilità per i cittadini di
apprezzarlo e di goderne, anche attraverso la
progettazione di nuovi paesaggi nelle aree fortemente
deteriorate (periferie, zone industriali).
2. In relazione alla natura delle azioni utili a
perseguire gli obiettivi che gli sono propri, il Piano del
Paesaggio si articola in tre sezioni fondamentali:
a) sezione conoscitiva, comprendente l’analisi dei
caratteri e
dei valori paesaggistici del territorio
lombardo e l’individuazione dei conseguenti indirizzi
generali per la loro tutela;
b) sezione normativa, comprendente la definizione
del sistema degli atti di pianificazione e delle regole
per il controllo delle trasformazioni nonché le
specifiche disposizioni direttamente o indirettamente
operanti sul territorio, che tutti i comuni e le province
sono tenuti a seguire nella redazione degli strumenti
urbanistici e nel rilascio degli atti abilitativi di natura
urbanistico-edilizia;
c)
sezione
programmatica,
comprendente
la
definizione delle politiche attive che la Regione
Lombardia e gli altri enti preposti alla tutela
paesaggistica si impegnano a porre in essere, anche
con la cooperazione degli enti locali e di altri
soggetti pubblici e privati che siano disponibili a
parteciparvi, per il conseguimento degli obiettivi
indicati, con la specificazione delle relative priorità
e risorse.
3. Il Piano del Paesaggio si pone, altresì, in base all’articolo 146,
comma 6, del D.Lgs.42/2004, e successive modificazioni ed
integrazioni, come riferimento generale per il rilascio delle
autorizzazioni paesaggistiche.
Per quanto concerne il territorio comunale di Segrate il PTPR lo
individua come appartenente al sistema territoriale Metropolitano
(settore est).
Come unità tipologiche di paesaggio, il comune di Segrate ricade in:
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Fascia bassa pianura: paesaggi della pianura cerealicola e paesaggi
delle colture foraggere.
Di tale area, considerata a larga scala, il Piano sottolinea alcuni
punti di forza (presenza o prossimità di molti parchi e aree
protette, presenza di poli attrattivi, buoni servizi e vie di
comunicazione) e punti di debolezza (elevato inquinamento, elevato
consumo di suolo, eccessivo traffico).
Gli obiettivi che interessano il sistema territoriale metropolitano sono:
- tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini, riducendo le diverse
forme di inquinamento ambientale;
- riequilibrare il territorio attraverso forme di sviluppo sostenibili dal
punto di vista ambientale;
tutelare i corsi d’acqua come risorsa scarsa migliorando la loro
qualità;
- favorire uno sviluppo e il riassetto territoriale di tipo policentrico
mantenendo il ruolo di Milano come principale centro del nord Italia;
- favorire l’integrazione con le reti infrastrutturali europee;
ridurre la congestione da traffico privato potenziando il
trasporto pubblico e favorendo modalità sostenibili;
PTPR Analisi della coerenza:
Per quanto riguarda il PTR, l’unica interferenza è dovuta alla
possibilità di contrasto con gli obiettivi individuati per il settore
metropolitano nel quale ricade l’area, per un possibile (seppur
limitato) aumento di traffico di automezzi.
9 e) Programma di tutela e uso delle acque
Gli obiettivi comunitari in materia di risorse idriche sono in
genere affrontati e riproposti, in maniera coerente nel PTUA. Un
aspetto centrale nelle politiche europee e trattato in secondo
piano nel PTUA è l'attivazione di politiche di coordinamento e
integrazione tra competenze e saperi tra i differenti settori
amministrativi e enti coinvolti non solo nella tutela e gestione delle
risorse idriche, ma anche nella gestione del territorio, della
prevenzione dei rischi e della conservazione del paesaggio e della
natura.
Il Programma di tutela e uso delle acque è lo strumento che individua,
con un approccio organico, lo stato di qualità delle acque superficiali
e sotterranee, gli obbiettivi di qualità ambientale, gli obbiettivi per
specifica destinazione delle risorse idriche e le misure integrate dal
punto di vista quantitativo e qualitativo per la loro attuazione.
Esso riunisce tre categorie di obiettivi strategici:
• Obiettivi strategici regionali
• Obiettivi indicati nel D.Lgs. 152/99 e s.m.i.
• Obiettivi definiti dall’Autorità di bacino
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Essi possono essere così semplificati e generalmente riassunti:
-
Tutelare le acque sotterranee e i laghi;
Salvaguardare le acque superficiali oggetto di captazione;
Raggiungere/mantenere l’idoneità alla balneazione per tutti i
grandi laghi prealpini e per i corsi d’acqua e loro emissari;
Rendere i grandi laghi prealpini e corsi d’acqua idonei alla vita
dei pesci;
Sviluppare gli usi non convenzionali delle acque (usi ricreativi e
navigazione);
Equilibrare il bilancio idrico per le acque superficiali e
sotterranee;
In particolare il territorio di Segrate ricade tra le aree di attenzione per
quanto riguarda l’inquinamento da nitrati di origine agricola.
Fig. 29 Zone vulnerabili all’inquinamento da nitrati di origine agricola
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Le Regioni (ai sensi dell’art. 21 del D.Lgs. 152/99, per le acque
destinate al consumo umano erogate con acquedotto che riveste
carattere di pubblico interesse, individuano le zone di tutela assoluta
e di rispetto per ogni singola captazione distinte in aree di riserva e
aree di ricarica per la tutela dei corpi idrici destinati all’uso potabile.
Fig. 30 Zone di salvaguardia delle acque destinate al consumo umano
Per quanto riguarda lo stato delle acque superficiali e sotterranee, il
Programma evidenzia l’appartenenza del fiume Lambro nel suo
percorso da Milano al Po, alla CLASSE (STATO PESSIMO).
PTUA Analisi della coerenza :
Per quanto riguarda il progetto in merito alla tutela e uso delle acque
si riporta quanto redatto dallo Studio geotecno s.r.l. nel marzo 2014:
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“Dal punto di vista geologico, l’area in esame è caratterizzato dalla presenza
di depositi appartenenti alle alluvioni fluvioglaciali del periodo Würm
(DILUVIUM RECENTE) costituiti da sedimenti ghiaioso-sabbiosi, talvolta con
lenti limose o argilloso-limose, che generalmente mostrano caratteristiche
d’addensamento discrete.
Dal punto di vista geotecnico, le prove penetrometriche eseguite hanno
evidenziato la presenza fino alla profondità di 3.0/3.3 m da p.c. di sedimenti
caratterizzati da un grado di addensamento medio-basso e parametri
geotecnici modesti. Inferiormente si osserva un generale miglioramento delle
caratteristiche geotecniche.
I calcoli effettuati hanno dimostrato che sarà possibile utilizzare, come da
progetto, fondazioni dirette isolate del tipo a plinto utilizzando il valore della
pressione di esercizio riportato nel precedente paragrafo (valgono le
prescrizioni riportate nei capitoli precedenti).
Nel mese di marzo 2014 è stata inoltre eseguito un profilo sismico di tipo
MASW (utilizzando 23 geofoni con interdistanza pari a 2.0 m) per la
determinazione di un modello di distribuzione di velocità di propagazione delle
onde Sh nel sottosuolo.
La Vs30 stimata è risultata pari a 312 m/s, il sottosuolo dell’area ricade
pertanto all’interno della categoria C. Sulla base delle caratteristiche
topografiche del territorio, l’area rientra mediamente nella categoria T1
(Superficie pianeggiante, con inclinazione media i ≤ 15°).
L’intervento in progetto potrebbe interferire con la falda che in quest’area si
trova, secondo i dati forniti dal SIF della Provincia di Milano a una profondità
inferiore a 5 m e individuata nel corso della presente indagine ad una
profondità di circa 6 m da p.c.. Le normali opere di impermeabilizzazione
previste impediranno l’insorgere di episodi di umidità nei locali”
Concludendo pertanto non si segnala alcuna incoerenza inoltre per
quanto riguarda la realizzazione e adeguamento della rete fognaria
esistente per la raccolta e smaltimento delle acque reflue e
domestiche, le stesse dovranno essere realizzate in base alla
normativa vigente in materia per l’ottenimento delle necessarie
autorizzazioni.
9 f) Programma Regionale per la qualità dell’aria.
Il PQRA si pone come uno strumento di approfondimento ed
evoluzione, in particolare per quanto riguarda:
• Criteri per la definizione delle aree critiche;
• Analisi dei principali inquinanti atmosferici;
• Definizione dei settori di intervento;
Obiettivo base del PRQA è la suddivisione del territorio in ambiti
omogenei
dal
punto
di
vista
della
criticità
ambientale
fondamentalmente intesa come qualità dell’aria:
Altri obiettivi generali sono:
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• Proteggere
la
popolazione,
ecosistemi
e
patrimonio
culturale dagli effetti dell’inquinamento atmosferico;
• Proteggere ecosistema globale;
• Dislocare in maniera ottimale i sistemi di monitoraggio;
• Rilevare la qualità dell’aria;
• Controllare le concentrazioni di inquinanti nell’aria;
• Prevenire situazioni che possono arrecare danno alla salute
delle persone e dell’ambiente;
• Verificare l’efficacia dei provvedimenti adottati e azioni di
supporto;
• Ridurre i gas serra;
• Applicare le migliori tecniche disponibili per gli impianti di
trattamento;
• Sviluppare/incrementare il teleriscaldamento.
Per quanto riguarda il comune di Segrate, non sono disponibili
dati per i singoli comuni, ma solo a livello provinciale.
Nonostante ciò, il collocamento dell’area oggetto dell’intervento,
nonché l a v i c i n a n z a a l Comune
di Milano fa porre
l’attenzione sui problemi di scarsa qualità dell’aria che coinvolgono
tale zona.
PRQA Analisi della coerenza :
In merito alla qualità dell’aria, il progetto può essere visto come
interferente in quanto aumenterà la produzione dell’azienda,
nonostante ciò si fa presente che Tubopress non presenta emissioni di
sostanze pericolose in atmosfera, a conferma di ciò si riporta quanto
redatto dallo Studio Mauri s.r.l.:
“L’ampliamento oggetto del presente progetto non comporterà alcuna
variazione significativa rispetto alle emissioni in atmosfera, in quanto si
provvederà alla ricollocazione degli impianti esistenti (modificando il layout,con la sostituzione di alcune macchine per la stampa offset con una
moderna linea di produzione tubetti (denominata linea 4).
Tali modifiche saranno oggetto di apposita istanza autorizzativa
(Autorizzazione Unica Ambientale), ai sensi del D.P.R. 13 marzo 2013, n. 59 e
dell’art. 269 D.Lgs. 152/2006.
A tale proposito verranno rispettate le indicazioni e le prescrizioni previste
dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 7/16103 del 23/01/2004
“Definizione dell’allegato tecnico relativo al settore Trasformazione materie
plastiche e gomma. Integrazione della Delib. G.R. 20 dicembre 2002, n.
7/11667”, con particolare riferimento a quanto previsto alla Fase 1.R: Fase di
stampa, offset, flessografica, laccatura del relativo Allegato tecnico.”
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9 g) Piano Provinciale di gestione dei rifiuti (PPGR)
Con la L.R. 26/03 la Regione Lombardia ha ridefinito i contenuti dei
piani provinciali inerenti la gestione dei rifiuti, demandandone la
predisposizione alle singole Province.
I contenuti del PPGR sono definiti, possono essere così riassunti:
• dati e stime di produzione rifiuti e flussi da avviare a recupero e
smaltimento;
• obiettivi di contenimento della produzione dei rifiuti, di
recupero e di riduzione del conferimento in discarica;
definizione di un programma per il riutilizzo e recupero dei
rifiuti urbani;
• programmazione di obiettivi di raccolta differenziata di rifiuti
urbani in funzione di specifiche situazioni locali;
• censimento impianti esistenti e individuazione necessità di
completamento;
individuazione
offerta
di
recupero/smaltimento da parte del sistema industriale per
rifiuti urbani e speciali;
• individuazione delle aree non idonee alla locazione di impianti
di recupero/smaltimento di rifiuti urbani e speciali;
• stima dei costi delle operazioni di recupero/smaltimento dei
rifiuti urbani;
• meccanismi gestionali per la verifica dello stato di attuazione del
Piano e modalità di controllo sulle varie fasi.
Gli obiettivi principali del PPGS sono i seguenti:
• ridurre la produzione dei rifiuti alla fonte;
• sostenere la raccolta differenziata e migliorarne la qualità;
• sostenere il mercato del recupero;
• annullare il ricorso alla discarica;
• promuovere e sostenere il recupero energetico;
• mitigare gli impatti ambientali degli impianti;
• promuovere e sostenere lo sviluppo impiantistico.
Il PPGR suddivide il territorio di Segrate in “aree non idonee per ogni
tipologia di impianto”, “categorie agricole escludenti” e “macroaree
potenzialmente idonee alla localizzazione di impianti di recupero e
smaltimento rifiuti”. L’area in oggetto, non ricade specificatamente in
alcuna di queste aree sensibili.
PPGR Analisi della coerenza :
In merito alla gestione dei rifiuti, il progetto non entra in contrasto
con gli obiettivi e gli indirizzi delle rispettive programmazioni.
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9 h) Piano d’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) della Provincia
di Milano
Il processo di riorganizzazione istituzionale industriale dei servizi
idrici (legge 5 gennaio 1994, n.36), ha comportato il trasferimento,
da parte dei comuni, della titolarità dei servizi idrici all’autorità
dell’ambito territoriale ottimale (AATO).
In sostanza, l’autorità d’ambito provvede all’organizzazione del
servizio idrico integrato (S.I.I.) svolgendo attività di regolazione,
pianificazione e controllo dell’attività del gestore del servizio.
Il Piano d’Ambito di Milano presenta la seguente struttura dei
contenuti:
• Inquadramento territoriale e geomorfologico dell’ATO;
• Caratteristiche e consistenza delle fonti di approvvigionamento;
• Stato di fatto dei servizi idrici;
• Inquadramento socio-economico;
• Piano degli interventi;
• Affidamento servizio idrico integrato;
• Piano tariffario;
• Piano economico-finanziario.
L’obiettivo principale del Piano ATO consiste nel tutelare la risorsa
idrica, nel prevedere e soddisfare il fabbisogno di servizi idrici
nell’ambito territoriale, attraverso il contenimento di consumi, sprechi
ed evasione, il miglioramento della qualità dei Servizi Idrici, il
superamento della frammentazione gestionale, il monitoraggio dello
stato e privilegiando gli investimenti necessari per le infrastrutture
idriche.
Per il comune di Segrate il programma degli interventi non prevede
particolari interventi, ma sottolinea come lo stesso ricade nelle zone
di attenzione vulnerabili da nitrati (art.27).
ATO Analisi della coerenza :
Si rimanda a quanto indicato nel paragrafo dedicato alla tutela delle
acque (PTUA), in quanto le criticità analizzate sono le medesime
9 i) Assetto dei vincoli
Dal punto di vista dei vincoli sono stati presi in considerazione i
vincoli imposti dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (D.Lgs.
42/2004 e s.m.i.), le fasce fluviali individuate dal Piano Stralcio per
l’Assetto Idrogeologico del bacino del Po e i beni di interesse Storicoarchitettonico.
Dall’analisi è emerso che l’area ove verrà realizzato l’intervento non è
direttamente interessata da particolari vincoli territoriali e ambientali.
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Inoltre non vi sono beni di valore storico/architettonico né di interesse
archeologico.
Dal punto di vista della classificazione acustica, l’area ricade
all’interno delle seguenti zone:
Classe V Aree Prevalentemente industriali
Fasce di pertinenza stradale, per strade di tipo D e C2.
Inoltre si segnala che il Comune di Segrate non è interessato dalla
presenza di SIC (Siti Importanza Comunitaria) o ZPS (Zone Protezione
Speciale) individuati dalla rete ecologica europea Natura 2000,
(istituita con Direttiva 92/42/CEE, e costituita da un complesso di
siti caratterizzati dalla presenza di habitat e specie sia animali e
vegetali, di interesse comunitario).
Vincoli: Analisi della coerenza :
Il progetto risulta coerente con l’assetto dei vincoli attuale.
10 ) Conclusioni sulla realizzazione del Progetto:
Dalle analisi svolte e dal quadro generale ottenuto si può affermare
che il progetto non comporta una conseguenza particolarmente
impattante dal punto di vista ambientale.
La situazione attuale di un’ azienda quale Tubopress s.p.a., calata da
circa 40 anni nella realtà del Comune di Segrate, (la sua continua
crescita e attenzione per le moderne tecnologie affinchè le proprie
linee di produzione possano essere sempre all’avanguardia), la
coincidente previsione di potenziamento della viabilità esistente
attraverso il passaggio di un tratto proprio nelle immediate vicinanze
lasciando libera da esproprio un’ area di circa 3.500 mq di cui circa ¾
ricadenti in fascia di rispetto, area che rimarrebbe inutilizzata e con
scarse possibilità di utilizzo per il futuro, inquadrano il progetto di
ampliamento Tubopress come conseguenza ovvia e lecita in un’area
già urbanizzata e con destinazione limitrofe per lo più produttive.
E nello specifico:
Inquinamento acustico, traffico:
Sulla base dei dati fonometrici emersi dai rilevamenti e tenendo conto
dei valori limite del livello sonoro previsti per detta classe di
destinazione d'uso, si può concludere che in previsione i valori di
rumorosità globali sia per il periodo diurno, sia per il periodo
notturno, per l’aera oggetto della costruzione del nuovo insediamento,
saranno conformi ai limiti previsti dalla normativa attualmente in
vigore nel Comune di Segrate. Si precisa inoltre che i compressori
attualmente posizionati in prossimità della recinzione in Cls, verranno
opportunamente isolati con pannelli fonoassorbenti atti a ridurne la
rumorosità.
Verifica di esclusione alla VAS
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Atmosfera:
L’ampliamento oggetto del presente progetto non comporterà alcuna
variazione significativa rispetto alle emissioni in atmosfera, in quanto
si provvederà alla ricollocazione degli impianti esistenti (modificando il
lay-out), con la sostituzione di alcune macchine per la stampa offset
con una moderna linea di produzione tubetti (denominata linea 4).
Tali modifiche saranno oggetto di apposita istanza autorizzativa
(Autorizzazione Unica Ambientale), ai sensi del D.P.R. 13 marzo 2013,
n. 59 e dell’art. 269 D.Lgs. 152/2006.
A tale proposito verranno rispettate le indicazioni e le prescrizioni
previste dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 7/16103 del
23/01/2004 “Definizione dell’allegato tecnico relativo al settore
Trasformazione materie plastiche e gomma.
Acqua:
Nell’attività produttiva l’acqua, che viene erogata dall’acquedotto
pubblico, viene utilizzata per usi produttivi:
a) riempimento/rabbocco del circuito di raffreddamento a ciclo chiuso
delle macchine di stampaggio materie plastiche (il fluido viene poi
sottoposto a raffreddamento tramite appositi impianti frigoriferi);
b) operazioni di pulizia, lavaggio, manutenzioni varie per usi di tipo
civile/domestico: servizi igienici, usi irrigui.
L’utilizzo delle risorse idriche è pertanto estremamente limitato, (circa
2.000 mc/anno). Per quanto riguarda gli scarichi idrici (già descritti in
precedenza), convoglieranno in fognatura pubblica e inoltre non vi
sono e saranno scarichi provenienti da cicli produttivi.
Si può affermare che le variazioni quantitative in termini di prelievo e
scarico saranno legate esclusivamente all’eventuale aumento di
personale nell’insediamento produttivo.
Suolo, Sottosuolo:
Essendo lo stoccaggio di tutte le materie prime, semilavorati, prodotti
finiti, residui e rifiuti fatto con attenzione scrupolosa alle modalità
previste dalla vigente normativa in campo ambientale, (per
minimizzare i rischi connessi a ipotetici fenomeni di contaminazione
del suolo o del sottosuolo); unita all’attenzione posta nella
realizzazione di pavimenti completamente impermeabili, non
sussistono pericolosità rilevanti dal punto di vista della eventuale
contaminazione del suolo. E’ inoltre previsto un piano specifico per
l’eventuale gestione delle emergenze (con relativo personale preposto e
formato).
Rifiuti:
Non è previsto lo svolgimento di alcuna attività di stoccaggio e di
recupero trattamento dei rifiuti all’interno dell’insediamento
produttivo in oggetto.
L’ incremento della capacità produttiva (data dall’ampliamento)
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non prevede alcun significativo aumento di produzione dei rifiuti
grazie
all’introduzione di impianti di ultima generazione (linee
integrate di estrusione, stampa offset e laccatura), che porteranno
portano un’ottimizzazione dei processi di produzione e dell’efficienza,
che abbinati alla costante attenzione ai temi dell’ambiente,
consentiranno di tenere sotto-controllo detto aspetto ambientale.
Energia:
Dal punto di vista energetico il progetto prevede la realizzazioni di
lucernari in copertura di tipo shed che vista l’inclinazione naturale e
l’orientamento ottimale, (verso Sud), verranno attrezzati con
l’installazione di pannelli fotovoltaici. Questo aspetto unito al fatto che
l’ampliamento
vedrà
l’utilizzo
di
pannelli
prefabbricati
opportunamente coibentati, porteranno ad un “nuovo involucro
edilizio” sicuramente più efficiente dal punto di vista energetico.
A conclusione di quanto esposto e dalle relazioni in materia eseguite
dai vari tecnici, non si ritiene di sottoporre a VAS la variante al PGT
del Comune di Segrate volta a convertire tale area da “Area verde” a
“D2-Aree Produttive con possibilità di riconversione funzionale”.
Verifica di esclusione alla VAS
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2 a Studio Tecnico
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BIBLIOGRAFIA
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Annuario dei dati
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Comune di Segrate, 2009
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Strategica, Rapporto
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Comune di Segrate, 2012
Piano del Governo del
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Progetto Interreg IIIB, enplan, 2004
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programmi
Provincia di Milano, 2007
Ecosistema metropolitano –
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Regione Lombardia, 2006
Qualità e proprietà delle
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Regione Lombardia – DG Agricoltura
CeDAT – Politecnico di Milano, 2005
Progetto Val.Te.R.,
Compensazioni e
mitigazioni per la
sostenibilità degli interventi,
Linee guida per la
valutazione degli impianti
delle grandi infrastrutture
sul sistema rurale e per la
realizzazione di proposte di
interventi di compensazione
Carlo Antonio per. ind. Bianzale
Via Mosè Bianchi n° 2 – 20045
Besana in Brianza (MB)
Relazione tecnica relativa
alla determinazione
e valutazione del clima
acustico, eseguita ai sensi
della legge 26.10.1995 n.
447 e succ. regolamenti.
Mauri s.r.l. - ambiente, salute e
sicurezza sul lavoro, acustica
Relazione tecnica emissioni
in atmosfera
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Via V. Gioberti 14 –Cassano d’Adda - MI-
Via delle Arti e dei Mestieri, 4
20084 Sulbiate (MB)
GEOTECNO S.r.l. sede legale: Via S.
Vittore 36, 20123 MILANO
GEOTECNO S.r.l. sede legale: Via S.
Vittore 36, 20123 MILANO
Relazione geologicoTecnica per l’ampliamento
Resoconto indagine
ambientale
Verifica di esclusione alla VAS
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